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GLI SPETTACOLI l’Unità2 7 Domenica 2 novembre 1997

MILANO. Caterina Caselli oggi è Dalla Prima una bella signora bionda dalla voce decisa, senza inflessioni e senza più I gioielli tracce apparenti della rabbia giova- nile che le faceva cantare «Nessuno della sua mi può giudicare». Quasi un’altra donna: prima edopola cura del suc- «scuderia» Verdone, preoccupato dalle dimen- cesso. Sul palco e alla guida della ca- sioni assunte nel pomeriggio dalla sa discografica Sugar; cantare o diri- Caterina Caselli ha polemichetta, giura invece il contra- gere; dimostrare il proprio talento o cominciato a cantare a 14 rio. «Francamente non ricordo di scoprirloneglialtri. anni. Nel 66 ha partecipato al aver detto niente del genere alla ra- Signora Caselli: la sua sembra Festival di Sanremo con dio. Anche perché non è mio costu- quasiunadoppiavita... «Nessuno mi può giudicare». me criticare un collega. E poi, perché «In realtà in tutti e due i casi ho Tra il 66 e il 67 ha girato tre Leonardo? Ho visto per primo il suo usato la mia sensibilità, la mia emo- film. Nel 68 ha vinto il Fuochi d’artificio, quest’estate, e ho tività. Quando mi arrivano cassette Cantagiro e ha lanciato passato le vacanze con lui e Gio- da persone sconosciute, ho sempre «Insieme a te non ci sto più», vanni Veronesi. Sarei proprio un il desiderio di sentire, mi aspetto di Paolo Conte. Nel 70 si è gran figlio di mignotta!». che ci sia un talento da scoprire. Poi sposata con Piero Sugar. Dal Come stanno allora le cose? Ver- mi piace conoscere le persone e le 75 comincia il lavoro di done ricostruisce così la vicenda. loro storie. Ho imparato che, tanto manager discografico nella «In questi ultimi giorni ho girato più le storie sono forti, tanto più è CGD e lancia Bertoli e gli Area come una trottola in Toscana. So- forteiltalento». di Demetrio Stratos. Produce no stato a Prato, Bagnaia, Siena, Lei sicuramente aveva talento e Ruggeri, Conte e Baccini. Portogruaro... Magari qualcuno ha carattere, ma è stata anche «co- Nell’89 la CGD viene venduta registrato una mia risposta alle do- struita» come personaggio in vi- e nasce la Sugar, che lancia mande del pubblico, equivocando. stadelsuccesso. , Paolo Quelle riportate dall’Ansa sono «Guardi, a volte succedono delle Vallesi e . considerazioni che faccio da anni, cose e, ripensandoci dopo, sembra ogni volta che mi si chiede di dire proprio che ci sia stato un disegno la mia sulla commedia all’italia- preciso. Io nasco a Modena, un luo- 02SPE01AF02 na». E Pieraccioni, allora, come go che facilita le cose per chi ama la 3.0 salta fuori? «Davvero non lo so. musica. Non perché ci sia l’indu- NonhonientecontroFuochi d’ar- stria discografica, ma perchéc’èuna 31.50 tificio, non sono geloso del succes- possibilità immediata di contatto so di Leonardo, dico solo che il suo col pubblico. E‘ facile cominciare a cinema mi ricorda un po‘ il Celen- cantare e io ho cominciato in teatri NessunoNessuno tano dei tempi d’oro, quello di di parrocchia, grazie al maestro Cal- Yuppi Du. Io cerco di mettere qual- legari,cheavevaancheunsuogrup- cosa di diverso nelle mie comme- po. Finalmente il cantante fu chia- die. Ma Leonardo fa benissimo a mato militare e io presi il suo posto. fare il suo cinema, che tra l’altro, Avevo ancora le calzette bianche e con gli incassi che fa, riequilibra i dovevo rendermi utile anche suo- conti di una stagione partita malis- nando. Così, mentre educavo la vo- simo per il nostro cinema». Pace ce, imparavo il contatto col pubbli- mimi può può fatta, dunque. «Non gli ho mai fat- co. Il discopermeèstatountraguar- to guerra, in verità. Ma visto che do e non un punto di partenza, co- oggi va così di moda sparare su mesuccedeoggi.Hofattounalunga Pieraccioni, beh, gli chiedo scusa gavetta e sono arrivata a Roma, do- per... la terza volta. La prima fu ve cantavo al Capriccio, grazie a quando mi fecero dire che ero furi- Maurizio Vandelli, che allora eragià bondo perché Il ciclone incassava nell’Equipe 84 e miparlava di Roma giudicare più del mio film. La seconda quan- come fosse New York. Non andòbe- giudicare do un giornale titolò che non vo- ne, perché la gente, quando canta- levo far ridere come Pieraccioni». vamo noi, non ballava. Passai al Pi- In serata arriva la replica di Pie- per, dove ebbi un buon successo, raccioni. Spiritosa e distaccata. Del ma ero molto delusa: mi sembrava Caselli: «Fui felice resto, è facile per un super-vincen- solounabaleradell’Emilia.Amepe- te (il suo film marcia oltre i 40 mi- rò piaceva solo la musica nera, can- liardi e supererà alla fine il record tavo il repertorio di Ray Charles. Ra- di sentirmi dire del Ciclone)fareilsignore.«Stimo veratelefonòallaCGDpersegnalar- Verdone. È un mito per la mia ge- mi e venne ad ascoltarmi Ladislao nerazione, ho iniziato proprio Sugar, padre di quello che sarebbe guardando i suoi film e quelli di diventatomiomarito.Mimandaro- ”sei prepotente”» Caterina quando era «Casco d’oro», nella foto piccola, oggi dietro una consolle di registrazione Nuti, Moretti e Troisi. Mi dispiace no al Cantagiro. Il direttoreartistico che non gli sia piaciuto Fuochi della CGD, Franco Crepax, pensò d’artificio, spero che apprezzi il che dovessi partecipare vestita da noin7etutti e 7 mi dissero: ma non «Ho fatto sempre quello chevole- pio ho rinunciato alla proposta del può giudicare costò 80 milioni e prattutto grazie alla «locomoti- prossimo. Ma quando faccio un RobinHoodeio,cheascoltosempre ti vergogni ad andare in giro così? vo assolutamente fare. Mi rendo produttore Gigante di una comme- incassò un miliardo. Lavorare nel va»Bocelli. film il mio sforzo consiste proprio quellochemidicono...». Erano tremendi. Mi sentivo sempre conto che la mia è stata una fortuna dia musicale con Garinei e Giovan- cinema mi piaceva perché si sta- «Abbiamo artisti molto diversi nel non dare messaggi. Voglio solo Non ci posso credere: lei è così più piccola e mi tagliarono i capelli. immensa, un gande privilegio. nini. Dissi di no per restare col mio va tutti insieme, mentre quando uno dall’altro. Abbiamo Gerardina trasmettere divertimento e rilassa- arrendevole? Poi la definizione di «Casco d’oro» Qualche volta mi è successo di can- vecchio produttore. In quel mo- facevo i concerti mi sentivo sola e Trovato, gli Avion Travel, e una ra- re il pubblico». E fin qui tutto be- «No: è che rispetto i ruoli. Perciò fuinventatadaCorradoCorradi,un tare una canzone perché gli altri in- mento ero la ragazza dei giovani. avevo perso del tutto il contatto gazza che si chiama Elisa ed è straor- ne. Poi, però, Pieraccioni non resi- mi sono adeguata, soffrendo un cal- giornalista di Sorrisi e canzoni». sistevano,maperlopiùfacevoquel- Per il teatro avrei dovuto accanto- con la mia generazione». dinaria. Mi ritrovo in lei come ero, ste alla tentazione di prendersela do atroce. Cantavo e suonavo il bas- EarriviamoaSanremo. lo che volevo. Ho scelto io Insieme a nare l’attività canora perché allora Era in vista la svolta che doveva ma lei è molto più preparata di me un’altra volta con la critica, colpe- so. Mi dissero che i miei capelli non «Sì. Cantai Nessuno mi può giudi- te non ci sto più, di Paolo Conte». sfornavamo un disco ogni 3 mesi. cambiarelasuavita. musicalmente. Abbiamo anche al- vole di aver espresso qualche per- andavano bene. Mi fecero fare una care alla mia maniera e fu la rive- Ma la sua immagine di ragazza Era un mondo estremamente incal- «Mi sentivo molto locomotiva, tri giovani, come i Kaigo, su cui stia- plessità sulla qualità del suo film. parrucca alla Catherine Spaak, che lazione. Certo, vinse Dio come ti «prepotente» venne molto addol- zante. NoifacevamoCosenza-Mila- volevo diventare un po‘ vagone. mo lavorando, ma certo Bocelli è la «Cerco di riflettere il meno possi- mi stava larga e mi toccava tenerla amo, ma venni fuori io. Era qual- cita nei film ispirati alle canzoni no coi concerti. Ero in un tunnell, Volevo una persona per me, ma nostra colonna. Con lui siamo stati bile su quello che sto facendo. Per appuntata da tutte le parti. Era stan- cosa di nuovo per una donna...». chealloralefecerogirare... vedevo solo stanze d’albergo, mac- non c’era unattimo ditregua. Final- secondi nelle classifiche di vendita questo giro velocemente, e com- cante e,in più, gareggiavoconglial- Eraunanticipodi68. «Bisogna pensare che tutta la mia chine, locali e maree di gente. Pro- mente misonoinnamorata, ho per- di tutteleetichetteeuropeeeorane- pletamente d’istinto. I critici, inve- tri sconosciuti, e perdevo sempre. «Il complimento più bello lo ebbi attivitàdisuccessosièsvoltain4an- vavo grande emozione, adrenalina so la testa completamente e, come gli USA siamo terzi nella classifica ce, non riescono a liberarsi dalle La critica era con me, ma il pubblico da una donna napoletana, con una ni. Ero presa in un vortice. Avevo a mille, ma poi mi trovavo sola in dicono dalle mie parti, camminavo della musica straniera. Con Bocelli sovrastrutture, guardano i movi- preferivacanzonipiùtradizionali.Il faccia straordinaria, che lavorava ai una grande energia e non mi tiravo una camera d’albergo. I ragazzi del di sbieco. Di colpo ho sentito che abbiamo trovato la sintesi tra il pop menti di macchina, soppesano la risultato discografico fu nullo. A un fanghidiIschiaemidisse:leimipia- mai indietro. Chi era intorno a me mio gruppo sparivano e io soffrivo dovevofermarmi». e la nostra musica di tradizione. sceneggiatura e non si lasciano certo punto, in vista di Sanremo, in ceperchéècosìprepotente!». approfittava di quel ciclone. Ero molto di solitudine, una solitudine Ecco: così è passata dall’altra Con Bocelli siamo già in Europa. mai andare. Per questo non ascol- un localediBolognamihannofatto In effetti, per i tempi, era un una ragazzina, ma per un verso ero semprepiùopprimente». parte e ha cominciato il suo lavo- L’unica cosa che mi dispiace èche la to tanto i consigli di chi è “esper- sentire Nessuno mi può giudicare complimentosingolare. molto matura, perché venivo da Invece nei film era sempre cir- ro nella casa discografica. E quale ricchezza che questo fenomeno to”. Preferisco il giudizio di chi arrangiata a tango. Io non la vo- «La canzone venne adottata da unafamigliapoveraederomoltore- condatadifanseinnamorati. ritiene che sia stato il momento produce rimanga all’estero, perché guarda con occhio sereno. Su di levo assolutamente cantare. Poi gruppi femministi. Il testo mi era sponsabile. Facevo concerti e film e «La storia era sempre la stessa. Mi più creativo della suavitamusica- abbiamo dovuto dare la licenza di me hanno detto veramente di tut- però l’abbiamo adattata alla no- piaciuto da subito e poi mi accorsi tutto quello che mi proponevano. innamoravo della persona sbaglia- le?Sulpalcooallascrivania? distribuzione a una multinaziona- to. Hanno scomodato persino un stra ritmica e così mi convinsi. chemiassomigliavadavvero». Per prendere delle decisioni biso- ta,mapoicapivo.C’erano4o5atto- «Posso dire che ho fattoquestola- le. Non c’è da noi una casa abba- maestro come Dario Fo per com- Era il 1965». Lei prima ha svicolato un po‘ gnerebbe fermarsi a riflettere, ma io ri bravissimi che sostenevano la no- vorodal75inpoiconlamassimase- stanza forte da poter fare la distribu- mentare il “pieraccionismo”. Col- E quando arriva la nascita di dalla mia domanda. Volevo sape- nonpotevofermarmi». stra incapacità di recitare. Si diceva rietà, facendo quello che avrei volu- zione in tutto il mondo. Con l’Iva al go l’occasione per scusarmi con lui «Cascod’oro»? resenelperiododelsuccessomag- In quel vortice c’è qualcosa che di sì a questi filmetti, chechiamava- tochefacesseroperme». 20%nonpossiamofarcela». del disturbo: mi pare una bestem- «Crepax mi mandò dai Vergotti- giore si è sentita manipolata, in- nonvorrebbeaverfatto? mo «musicarelli», perché servivano E ora la Sugarviveun momento mia far parlare di me un premio ni, parrucchieri molto in voga. Era- ventatadaglialtri. «Ho fatto degli errori. Per esem- a lanciare le canzoni. Nessuno mi particolarmente fortunato, so- Maria Novella Oppo Nobel». [Michele Anselmi]

GROLLE CON LE MOLLE Polemica la giuria del premio: «Il cinema italiano è pauroso e povero di idee» Celentano: «Attento Baglioni, Sanremo è morto» Costanzo e De Filippi insieme Adriano felice per la riscoperta del suo «Yuppi du». Gaudino miglior regista, Golino e Mastandrea migliori attori. Premiati i Tornatore. oggi in «Chi ha ragione»

SAINT VINCENT. Quando si dice la Ma è l’unica vendetta che, guarda con l’animo sereno di chi che io». E tutto sembra improbabi- tre programmi rivoluzionari che Da ieri Maurizio Costanzo è ufficialmente il nuovo direttore di relatività del tempo.Per farritrovarei , consuma in nonhanientedarimproverarsi. le. Perfino le quasi certezze: il scompagino la mediocrità dei pro- Canale 5. A quattro giorni dall’improvvisa «destituzione» di protagonisti di Yuppi Du (Adriano questa giornata di ricordi e di per- «Mi sono sempre ritenuto una per- duetto con Mina che dovrebbe es- grammi televisivi». Il grande perdi- Sodano, Costanzo ha annunciato che lascerà Celentano, Claudia Mori e Char- doni. Con i fotografi che urlano sona fortunata. Molte cose che mi sere pubblicato nel prossimo disco catore ha parole «dolci» pure per «progressivamente» il programma di «Buona Domenica», lotte Rampling) ci sono voluti 22 («Adriano, un bacio»), Claudia sono successe non me le aspetta- in uscita ad aprile, ad esempio. E Pieraccioni, che Cecchi Gori ha probabilmente a gennaio o febbraio. Intanto nella punta di anni e la «complicità» di Felice Mori che si presenta tardi in confe- vo. Neppure questa riscoperta di Yuppi Du, tornerà nelle sale? «Biso- paragonato a lui, come impatto sul oggi ci sarà già una prima novità: Costanzo e la moglie Maria Laudadio, in vena di riscoperte ci- renza stampa («Mi stavo mettendo Yuppi Du». Che ieri erano in molti gnerebbe rimasterizzarlo. L’abbia- pubblico. «È bravo. Quando dice De Filippi conduranno insieme per la prima volta uno spazio nematografiche. Fra le Grolle a posto i capelli»), Laudadio che a criticare e oggi sono in tanti a fe- mo girato in mono». una cosa la dice nel modo giusto, all’interno del programma. Si chiamerà «Chi ha ragione» - (quella d’oro per la regia a Giusep- gongola, i critici che si interrogano steggiare, in nome di un’autoriali- È diplomatico, Adriano il possi- nel momento giusto e con il ritmo racconta Costanzo - e partirà da una storia vera che due pe Gaudino, per i migliori attori a sul valore di opera d’arte di Yuppi tà ritrovata. «Mi sarebbe anche bilista. Diplomatico come un giusto. E per me, la vita è ritmo». protagonisti in studio verranno a raccontare, scegliendo da chi Valeria Golino e Valerio Mastan- Du senza trovare una risposta, e i piaciuto fare altri film da regista», buon padre di famiglia che è arri- Solo una volta, il mediatore sem- essere difesi, da me o da Maria. Alla fine, 20 persone prese dal drea), è d’oro e speciale quella di giovani autori in concorso alle prosegue Celentano «Poi non l’ho vato alla festa per spegnere le can- bra uscire dalla mediazione. «Il pubblico esprimeranno il loro parere. Nonostante siano Adriano per la regia di Yuppi Du, Grolle d’oro che polemizzano con fatto. Perché dovevo fare anche il deline e solo a quelle vuole pensa- film italiano che ho più apprezza- passati pochi giorni dalla nomina, Costanzo ha un gran daffare così come per la moglie Claudia la giuria, che definisce il nostro ci- cantante e l’attore; e perché più re. Dice e non dice, mettendo nel- to in questi ultimi 15 anni è una come neodirettore. Quanto al suo staff, ci vorranno «almeno Mori che ne è produttrice, mentre nema: «Povero di idee nuove, pau- passava il tempo più avevo altre l’angolo le curiosità dei cronisti storia d’amore: Proposta indecente. due mesi prima di formarlo e ufficializzarlo». Costanzo per la Rampling si «grolla» d’oro la roso di inventare qualcosa di nuo- cose da fare, come curare l’uscita con un silenzio seguito da una bat- Del cinema italiano ricordo soltan- conferma che Roberto Pace, arrivato dalla Rai come vice di carriera. vo, soggetto ai ricatti dei produtto- dell’ultimo disco». Non è detto tuta. «I vostri silenzi sono più lun- to questo titolo». Ma è un’impres- Sodano, resterà a lavorare con lui, aiutandolo nella Al molleggiato, che non ha ri e sempre meno cinema d’auto- che un giorno non possa accadere ghi dei miei». Ma visto che la stra- sione di polemica che sa di vento programmazione del palinsesto, mentre a Mediaset non si sa niente da riscoprire, sono bastati re». Non come quello francese, ful- di rivedere Adriano dietro la mac- da che porta alle curiosità è lastri- leggero. «Per fare un film bisogna ancora nulla sulla sorte di Sodano. Il ventilato «importante invece dieci secondi per liquidare gido esempio di invenzione e co- china da presa: in una carriera tra- cata di domande, si va avanti, co- amare il bello», conclude Adriano. incarico» di cui aveva parlato il presidente del gruppo, Fedele il Festival della canzone italiana. raggio, come hanno tenuto a sot- versale come la sua (che un libro, me se niente fosse, come se il pa- «Invece io amo il brutto», ribatte Confalonieri, sembra che non esista ancora. E c’è chi dubita che «Io ospite d’onore a Sanremo? tolineare i tre giurati. Questa è la storia... di Aldo Fittante, store mediatico avesse dato il suo Claudia Mori. E nella pace del per- mai esisterà. I posti «vacanti», infatti, sono poco adeguati per Neanche per sogno. Non solo per- Per fortuna che in questo clima in un uscita il 7 novembre per Il assenso. «Ho letto che Costanzo dono, se qualcuno si mettesse a Sodano: la vicedirezione generale delle reti (un livello sopra ai ché è una trasmissione della Rai, da europei separati in casa, si affac- Castoro ripercorre nei minimi par- mi vorrebbe a Canale 5. Ma ho let- cantare La coppia più bella del mon- direttori di rete Gori e Costanzo) e la vice direzione generale ma perché il Festival non esiste più cia il molleggiato. Con l’aria serafi- ticolari), tutto è possibile. «Spesso to che vorrebbe anche Benigni e do, qualcun’altro forse si mettereb- dell’area diritti (una struttura che ha ostacolato Sodano fin da 20 anni. Anzi, a Claudio Baglio- ca di chi al perdono ci crede vera- mi viene l’idea di fare un film we- Grillo. Bene: se Benigni e Grillo ci be a sventolare l’accendino acceso. dall’inizio). ni consiglierei di stare a casa e di mente (sempre che non gli si parli stern. Ma un western come non stanno, ci sto anch’io. Non per fa- aspettare tempi migliori». della Rai) e al presente e al passato nessuno ha mai visto. Forse nean- re una trasmissione a tre. Per fare Bruno Vecchi