Programma viaggio di istruzione Torino - – Firenze - Pisa

DAL 09/04/2019 AL 11/04/2019

Pernottamento e trattamento di mezza pensione nella struttura: Eden Park, Piazza Gabriele D'Annunzio, 7, 55045 Marina di Pietrasanta (LU)

1 GIORNO MARTEDI’ 09/04/2019 TORINO - LUCCA

Ore 7.00 ritrovo partecipanti davanti alla sede della scuola e partenza con bus GT.

Ore 12.00 arrivo previsto a Lucca. Pranzo libero

Visita della città (ritrovo ore 13.00):

Passeggiata da Porta San Pietro al Duomo di San Martino

La prima cosa che si nota del Duomo dedicato a San Martino è l’asimmetria del lato destro della facciata che si dovuta adattare alla già esistente torre campanaria. Sulla facciata policroma che si ispira al Duomo di Pisa c’è la statua di San Martino nell’atto di dividere il suo mantello con un povero.

Sul lato destro c’è un labirinto che si rifà al mito di Arianna e Teseo e, simbolicamente, al percorso da fare nella vita per cercare la via della redenzione. L’interno è a tre navate e conserva alcune straordinarie opere d’arte: prima di tutti il Monumento Funebre di Ilaria del Carretto, moglie del signore di Lucca Paolo Guinigi, realizzato da Jacopo della Quercia. L’opera a cui i lucchesi sono più affezionati è l’antico crocifisso del Volto Santo (o Santa Croce) che rappresenterebbe il vero volto di Cristo.

Torre Guinigi e Torre delle ore

C’è stato un tempo, nel Medioevo, in cui a Lucca c’erano 250 torri di ogni dimensione. Oggi ne restano solo due: la Torre Guinigi e quella “delle Ore”. La Torre Guinigi fu voluta dalla ricca e potente famiglia di mercanti lucchesi del XV secoli. È alta 45 metri e sulla sommità ha un giardino pensile in cui, da alcuni secoli, crescono dei bellissimi lecci. La loro ombra è ideale, soprattutto d’estate, per riprendersi dalla scalata dei 230 scalini.

La Torre delle Ore è un richiamo irresistibile per tutti gli appassionati europei di meccanismi per misurare il tempo: installato nel 1754 dagli orologiai lucchesi su una precedente al posto di un orologio preesistente, funziona ancora oggi a carica manuale ed ha il meccanismo a vista.

Piazza dell’Anfiteatro e Basilica di San Frediano (ingresso a pagamento biglietto: 3 € - orario di apertura dalle ore 9.00 alle ore 18.00 tutti i giorni)

Piazza dell’Anfiteatro di Lucca una delle più belle d’Italia. Costruita a partire dal 1830 dall’Architetto Nottolini, riprende l’antico tracciato dell’anfiteatro romano. La costruzione sacrificò gran parte delle costruzioni romane, che sono visibili in parte all’interno dei negozi che circondano la piazza.

Chiesa di San Frediano è uno dei luoghi di culto più antichi di Lucca, fondato dal santo di cui porta il nome. Colpisce per il mosaico sulla facciata (cosa molto rara per una chiesa in stile romanico) e per il bellissimo fonte battesimale ospitato all’interno.

Giro sulle mura e ritorno al terminal bus (ore 18.30)

Le Mura di Lucca rappresentano un simbolo della città riconosciuto a livello mondiale sia per la bellezza artistico-monumentale sia per il valore storico. La costruzione delle Mura di Lucca risale al periodo rinascimentale che intercorre dalla prima metà del Cinquecento alla metà del Seicento e si è conservata integra fino ad oggi.

Partenza per Marina di Pietrasanta (Versilia), arrivo in albergo.

Albergo: Eden Park, Piazza Gabriele D'Annunzio, 7, 55045 Marina di Pietrasanta (LU)

Sistemazione nelle camere e cena in hotel.

Marina di Pietrasanta è una destinazione balneare lungo la costa toscana, ampiamente nota per essere una zona alla moda sulla riviera della Versilia, in provincia di Lucca. Si affianca ad altre ben note località balneari, come Forte dei Marmi, Viareggio e Lido Camaiore.

2 GIORNO 10/04/2019 VERSILIA - FIRENZE

Partenza per Firenze alle ore 9.00 (circa 1 ora e mezza)

Visita della città:

Santa Croce (ingresso e visita 6€)

Conosciuta da molti come la tomba di , la basilica è “protetta” da tre sculture che rappresentano Pittura, Scultura e Architettura. Subito dopo Michelangelo c’è il cenotafio (monumento) di Dante ma non le sue spoglie, lasciate a Ravenna dove morì in esilio. Seguono le tombe di Vittorio Alfieri, Antonio Canova, Niccolò Machiavelli, Gioacchino Rossini e Ugo Foscolo; quest’ultimo in vita definì Santa Croce come luogo che conservava le “Urne dei Forti” (le tombe dei grandi d’Italia). Ma Santa Croce non è solo una “raccolta” di spoglie degli italiani che hanno fatto la storia. In fondo alla basilica ci sono le cappelle affrescate da Giotto con le Storie della Vita di San Francesco. Nella Cappella dei Pazzi, dove Giuliano de Medici venne ucciso e Lorenzo il Magnifico ferito durante la famosa congiura dei Pazzi, è conservato il Crocifisso di Cimabue.

Ponte Vecchio

Uno dei ponti più belli d Firenze, basti pensare che fu l’unico della città ad esser risparmiato dall’aviazione tedesca durante la Seconda guerra mondiale e successivamente dalle truppe in ritirata nel 1944. La struttura ha dovuto e deve fare i conti con i “capricci” dell’Arno, che più volte ha superato gli argini, inondando la città. Sopra Ponte vecchio passa il bellissimo corridoio Vasariano (oggi chiuso per lavori di restauro); l’opera fu costruita nel

1565 da per commissione di Cosimo I Dè Medici; il corridoio, lungo circa un chilometro, parte da Palazzo Vecchio, passando dalla Galleria degli Uffizi, quindi sopra le botteghe di Ponte Vecchio per poi proseguire fino a Palazzo Pitti (allora dimora privata dei Medici).

Il ponte, oggi sede delle botteghe degli orafi più abili di Firenze, fino al 1565 era il luogo destinato ai beccai (macellai) e ai fruttivendoli, che da secoli avevano bottega sul ponte; con la costruzione del corridoio i De Medici preferirono sostituirli con gli orafi e con altri mestieri non “maleodoranti“ e più adatti alla bellezza del luogo.

Palazzo Pitti

Acquistato nel 1550 da Cosimo I de’Medici e dalla moglie Eleonora di Toledo per trasformarlo nella nuova residenza granducale, Palazzo Pitti diventò ben presto il simbolo del potere consolidato dei Medici sulla Toscana. Reggia di altre due dinastie, quella degli Asburgo-Lorena (successori dei Medici dal 1737) e dei Savoia, che lo abitarono in veste di reali d'Italia dal 1865, Palazzo Pitti porta ancora il nome del suo primo proprietario, il banchiere fiorentino Luca Pitti, che alla metà del Quattrocento lo volle edificare – forse su disegno di Brunelleschi – al di là dell’Arno, ai piedi della collina di Boboli.

Piazza della signoria e Palazzo Vecchio

Palazzo Vecchio è considerato il miglior esempio di architettura civile trecentesca del mondo. È impossibile far rientrare tutta la struttura in un solo scatto, ciò è dovuto alla presenza della “Torre di Arnolfo”, alta 94 metri e costruita verso il 1310, che porta sulla vetta la grande bandiera con il giglio

fiorentino. All’ingresso di Palazzo Vecchio è collocata una copia del David di Michelangelo. Il luogo per molto tempo è stato considerato “maledetto”, perché terreno di scontro tra Guelfi e Ghibellini. Dal 1865 al 1871 fu sede del Parlamento italiano, mentre oggi ospita il Sindaco di Firenze, diversi uffici comunali e un museo, in cui è possibile visitare le antiche sale con le opere di Michelangelo e .

In origine era chiamato “Palazzo dei Priori” o “Palagio Novo”, per diventare nel XV secolo “Palazzo della Signoria”, dal nome dell’organismo principale della Repubblica fiorentina. Poi, nel 1540, il suo nome cambiò in “Palazzo Ducale”, in onore del duca Cosimo I de’ Medici che lì alloggiava e infine nel 1565, venne chiamato “Palazzo Vecchio”, quando la corte del Duca Cosimo si spostò nel “nuovo” Palazzo Pitti.

È possibile visitare gratuitamente il piano inferiore del palazzo, ornato di dipinti che occupano la superfice totale delle sale.

Piazza del Duomo è un grande museo a cielo aperto che comprende la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, la Cupola di Brunelleschi, il Campanile di Giotto, il Battistero di San Giovanni.

Il Battistero è uno degli edifici più antichi di Firenze, costruito nel IV secolo, il suo aspetto è fortemente caratterizzato da una combinazione di architettura romanica e paleocristiana. Nel Medioevo si credeva che fosse stato un tempio pagano dedicato a Marte e che in epoca romana fu trasformato in una chiesa.

La Cattedrale di Santa Maria del Fiore, Duomo di Firenze, (153 metri di lunghezza) è stata costruita in quasi 170 anni per fare invidia alle chiese delle rivali Pisa e . Alla realizzazione di questo complesso parteciparono i più importanti artisti fiorentini: da Giotto a Brunelleschi, da Vasari a Talenti.

È un capolavoro del gotico italiano, caratterizzato dalla copertura di marmi colorati e dall'imponente Cupola di a cui si deve il progetto definitivo e la straordinaria

tecnica con cui fu innalzata la grande struttura, compiuta nel 1436. La Cupola domina Firenze ed ancora oggi non c’è in tutta la città nessuna costruzione più alta.

La torre campanaria di Santa Maria del Fiore (anche nota come Campanile di Giotto) fu iniziata da Giotto nel 1334, ma dopo la sua morte l'esecuzione fu portata avanti, da Andrea Pisano ed ultimata nel 1359 da Francesco Talenti, creatore dei finestroni dei livelli alti. Estremamente ricca è la decorazione scultorea con 56 rilievi in due registri sovrapposti e con 16 statue di grandezza naturale nelle nicchie opera di maestri fiorentini del Trecento e Quattrocento, fra cui Andrea Pisano, Donatello e Luca Della Robbia.

Lo strano caso della cupola di Brunelleschi

Tra il 1410 e il 1413 era stato costruito il tamburo ottagonale, alto 13 metri dal soffitto della navata maggiore, largo non meno di 42 metri, con muri spessi quattro metri, che aveva complicato ulteriormente il progetto originario di . La cupola sarebbe risultata enorme e le tecniche tradizionali che prevedevano impalcature e armature in legno apparivano assolutamente inadatte per quelle altezze vertiginose e per la vastità dello spazio da coprire: quale tipo di legno, pur rinforzato, avrebbe potuto reggere il peso?

Così, per risolvere l’immane problema della copertura, il 19 agosto del 1418 fu bandito un concorso pubblico; la cupola doveva chiudere armonicamente l’edificio, esaltandone il valore simbolico e imponendosi sugli spazi intorno.

Su 17 partecipanti rimasero in lizza soltanto Filippo Brunelleschi e . Brunelleschi allora perfezionò il suo in legno per dimostrare che la cupola si poteva fare anche senza un’armatura interna. La dimostrazione ebbe successo, gli Operai del Duomo ne rimasero impressionati, e la consultazione finale assegnò i lavori a Filippo Brunelleschi.

Il progetto del grande architetto prevedeva la costruzione di una cupola a doppia calotta, edificabile con impalcature autoportanti, senza armatura, una soluzione ancora oggi avveniristica che all’epoca, è comprensibile, non ebbe mai vita facile, e che avanzò piano vincendo a poco a poco le perplessità.

La tecnica muraria della cupola è interessantissima: in pietra fino ai primi sette metri circa, poi in mattoni a “spinapesce”. Ossia, tra mattoni orizzontali veniva inserito, a intervalli regolari, un mattone per lungo così che le sporgenze dei mattoni “in piedi” facevano da sostegno all’anello successivo. Una tecnica a spirale già usata in edifici orientali ma mai sperimentata nell’area fiorentina.

Filippo Brunelleschi, costretto da necessità pratiche ed estetiche, scelse per la cupola una forma a sesto acuto, dato che le dimensioni non permettevano una forma semisferica. Optò inoltre per la doppia calotta, cioè due cupole, una interna e una esterna, ognuna divisa in verticale da otto vele. Il maggior sviluppo in altezza del sesto acuto compensava l’eccezionale sviluppo orizzontale della navata, unificando nella cupola tutti gli spazi. https://www.youtube.com/watch?v=9vPlkVzXaGE

Santa Maria Novella

La chiesa di Santa Maria Novella, molto simile per stile alla basilica di Santa Croce, fu costruita dai frati domenicani nel 1278; meraviglioso esempio di “romanico toscano”, grazie all’utilizzo di marmo bianco, nero e verde. L’interno è a tre navate ospita il Crocifisso di Giotto, un’opera giovanile recentemente restaurata che pende dalla volta centrale. Nel transetto, all’interno della Cappella Strozzi, c’è uno splendido ciclo di affreschi di Filippino Lippi. La cappella maggiore o Tornabuoni, ospita un celebre ciclo affrescato del Ghirlandaio in cui i personaggi ritratti sono tutti personaggi importanti dell’epoca.

Passeggiata fino al punto di carico del bus GT (Zecca del lungarno). Ritorno in hotel e cena.

3 GIORNO 11/04/2019 VERSILIA - PISA

Partenza per Pisa alle ore 9.00 (circa 1 ora)

Visita della città:

La Torre pendente di Pisa (visita della torre 18€ a persona – facoltativa):

Emblema della città di Pisa per via della sua pendenza, la Torre è il monumento più celebre di Piazza del Duomo. Costruita tra il XII e il XIV secolo, si pensa che la Torre abbia questa caratteristica poiché il terreno ha ceduto già nelle prime fasi di costruzione e da allora è rimasta così. Si pensa che la Torre sia stata progettata da Diotisalvi, che nello stesso periodo stava costruendo il Battistero. In realtà, anche se sono molte le analogie tra i due edifici, la diatriba sulla paternità del progetto è ancora in corso. La Torre di Pisa è stata proposta come una delle sette meraviglie del mondo moderno.

La Cattedrale di Pisa (visita gratuita)

Dedicata a Santa Maria Assunta, è l’esempio più significativo dell’arte romanica pisana. L’architetto Buscheto, fondendo la tradizione classica ad elementi dell’arte normanna, bizantina, paleocristiana e araba, ha dato vita ad uno stile originale che ha anticipato il Rinascimento fiorentino.

Il Duomo di Pisa è una testimonianza tangibile del prestigio che la Repubblica Marinara raggiunse nel momento di suo massimo splendore. La sua costruzione iniziò nel 1064, in concomitanza con la ricostruzione della Basilica di San Marco a Venezia; è probabile che tra le due città sia nata una

tacita competizione sulla creazione del più bello e sontuoso luogo di culto. L’attuale aspetto del Duomo è il frutto di continui interventi di restauro susseguitisi nell’arco di diverse epoche. Nel corso dell’Ottocento alcune sculture sono state sostituite da copie e sono ora custodite nel Museo dell’Opera del Duomo

Battistero di Pisa (ingresso e visita 3 €):

La sua costruzione, iniziata nel 1153, è opera dell’architetto Diotisalvi, come testimonia un’iscrizione su un pilastro interno, ma molte sculture della facciata sono state realizzate da e dal figlio Giovanni. Il Battistero di Pisa è il più grande battistero in Italia.

Cimitero monumentale

È un antico cimitero che si trova in , la cui lunga parete di marmo ne delimita il lato nord.

Fu costruito nel 1277 per accogliere le tombe che fino a quel momento erano disseminate intono al Duomo: all’inizio i sarcofagi furono collocati nello spazio centrale scoperto del cimitero che, secondo la tradizione, fu riempito con la terra santa portata dalla Palestina al tempo della II crociata nel 1146.

Il Camposanto era un vero pantheon per la città, dove venivano sepolti i membri delle famiglie più importanti, i rettori e i docenti dell’Università, spesso utilizzando antichi sarcofagi dell’epoca romana.

Piazza dei Cavalieri

La piazza prende il nome dalla presenza, voluta dal granduca Cosimo I de’ Medici, del quartier generale dell’Ordine dei cavalieri di Santo Stefano. Per secoli è stata il luogo del potere civile cittadino, anche se oggi è soprattutto un luogo culturale e di studio con la presenza della Scuola normale di Pisa, ospitata nel Palazzo della Carovana. Straordinario esempio di architettura rinascimentale progettato da Giorgio Vasari che lo fece abbellire con figure allegoriche e segni zodiacali. Accanto c’è l’altrettanto splendido Palazzo dell’Orologio, edificio medievale in cui fu incorporata la “torre della Fame” dove nel 1289 morì il Conte Ugolino Della Gherardesca con i figli e nipoti, storia raccontata da Dante nella Commedia. Oggi la torre appartiene alla Normale.

Prezzi visite a Pisa:

La riduzione è prevista solo per gruppi scolastici di almeno dieci studenti con un accompagnatore adulto. Esistono le seguenti combinazioni:

- un monumento 3€ - due monumenti 4€ - tre monumenti 5€ - torre 18€ non cumulabile con altri biglietti

Rientro a Torino previsto in serata.

Documenti di viaggio:

- carta d’identità - tessera sanitaria