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Prova storica

Anno LVII - N. Anno LVII 13 -15 luglio 2010 - Rivista quindicinale - kn 14,00 - EUR 1,89 - Spedizione in Tassa abbonamento pagatapostale ISSN-0475-6401 a tariffa - intera di riconciliazione Rudolf Zambelli

Egon Hreljanović Bianconero a Fiume 1950-1980 l Museo civico di Fiume pro- Ipone una serie di mostre del suo fondo museale. Ora è la vol- ta di una rassegna dedicata alla prima generazione di fotogra- Andrea Zuanni fi del dopoguerra, che hanno la- sciato una forte traccia nei due fotoclub amatoriali locali, Rije- ka e Color, nel trentennio 1950- 1980, con una spiccata predile- zione per il bianconero. Alcuni di questi autori hanno fatto mol- ta strada, raccogliendo successi - anche in tempi recenti - pure dopo il passaggio al professioni- smo. Si tratta di Maks Peč, Vik- tor Hreljanović, Ervin Debeuc, Borislav Ostojić, Mladen Batory, Ante Škrobonja, Abdrea Zuanni, Ljiljana Sundać Zuanni, Istog Žorž, Krešimir Pavić, Miljenko Marohnić, Ranko Dokmanović, Maks Peč Egon Hreljanović, Blagoje Ma- rinski, Rino Gropuzzo e Ru- dolf Zambelli. La mostra, di cui proponiamo una selezione, sarà aperta fino al 31 agosto.

Istog Žorž Ante Škrobonja 2 Panorama In primo piano Le reazioni all’incontro triestino fra i tre presidenti Abbasso il mito, se ne esco male di Mario Simonovich Trieste “sarebbe stata nostra”. “Eb- bene - è l’asciutta conclusione - né opo un travaglio che di regola Trieste è stata nostra, né Zara è rima- Costume è difficile in casi del genere, sta agli italiani”. e scostume Dalfine Trieste ha vissuto l’at- Insolitamente riduttiva la visuale teso incontro fra i tre presidenti. Che adottata dal “Novi List”, che già nel Prendi un caffè è filato nel migliore dei modi, come titolo ha voluto redarguire il presi- finché non rincara si conviene fra gentiluomini non solo dente croato di aver accettato il mito nell’apparenza, ma anche nello spiri- dei 350 mila esuli, ossia di esser- Passate le buriane connesse to. Un concerto, un “momento musi- si inchinato dinanzi al monumento all’indipendenza, c’eravamo abi- cale” si è trasformato in un momento su cui è riportata tale cifra. Curio- tuati a convivere con prezzi sta- di elevata epressione politica. Chiun- sa questa scelta di sublimare un av- bili. Idem per il valore della mo- que bazzichi anche solo un poco di venimento del genere in un rimpro- neta. Insomma neppure l’ombra politica ha potuto rendersi conto che vero. Ma davvero non si poteva co- dei prezzi galoppanti collegati nei sono stati atti calibrati al millesimo gliere nient’altro in un incontro fra ricordi delle generazioni più an- dalle tre cancellerie, che sicuramente tre capi di stato di un’area dal passa- ziane spesso e volentieri al prece- hanno fatto sudare allo spasimo stuoli to tanto tormentato? Ricordato che dente regime. Peraltro un identi- di addetti per dettagli che esulavano da parte italiana vi sono “punte” di co processo era presente a livello del tutto dall’insopportabile canicola. 410 mila esuli, il “mito” viene pri- mondiale. In Europa, ad esempio, Ma alfine l’incontro c’è stato, confor- ma ridimensionato ai 200 mila del fatta salva la locomotiva tede- tato da un corollario adeguato di pre- libro (italiano) “Storia di un esodo” sca, quasi tutti i Paesi conduceva- senze e qualche criticabile assenza. per attestarsi sui 186 mila “dell’au- no strenue battaglie per mantene- L’autorevole terzetto ha reso omag- torevole demografo croato Vladimir re fermi i prezzi (ricordate il moto gio dapprima a quella che è la sede Žerjavić”. S’intende che qui, demo- italiano: “Difendi la tua spesa, te- deputata dell’inizio delle persecuzio- liti i miti dell’altra parte, non c’è lefona al Governo”?) e contenere ni contro gli sloveni, atteso da qual- dubbio trattarsi della verità, perché il processo inflazionistico. Oggi che centinaio di persone di quest’et- da parte croata i miti non esistono. invece in genere prevalgono prez- nia che, secondo una prassi molto ben L’articolista si spinge a indagare an- zi contenuti e valute a parità rela- consolidata si batte molto bene per che i precedenti, citando l’esodo di tivamente stabile. Come la kuna, i propri diritti e per segnalare la sua senso opposto, dei croati e sloveni per intenderci. Che però negli ulti- secolare presenza. La canicola non è all’avvento dell’Italia. Quanti? Cen- mi tempi sembra impegnata anche stata d’ostacolo. tomila, si dice, citando l’accademi- sul fronte dei prezzi, con proba- La tappa successiva è stata co Petar Strčić, le cui posizioni in bili nuovi grattacapi al già piutto- l’omaggio ai “perseguitati di sen- merito agli italiani sono ben note. sto preoccupato governatore della so inverso”. Stessa giornata, stes- Anche qui di miti nemmeno l’om- Banca nazionale. so solleone, stesso clima di cerimo- bra. Le mitizzazioni, anche in tempi Le sortite su questo fronte sono niosa austerità, ma con un corollario a noi più recenti, sono state sempre già avvenute ad opera di due tre- di pubblico ridotto a un decimo del tipiche “della parte avversa”. prodotti fra quelli più in uso. È precedente. Varie, si può presuppor- Infine si osserva infine che il mo- rincarato il caffè: una delle mar- re, le ragioni, insindacabile, ci sem- numento agli esuli - dove Josipović che croate più in voga ha applicato bra, la valutazione. Infine la serata in sarebbe stato ammaliato dalle sire- una maggiorazione di quasi il 10 musica, con la presenza, stavolta sì, ne del mito - riporta lo stemma fiu- p.c. La spiegazione è stata che è di diverse migliaia di cultori. mano con l’aquila a una sola testa, salito il prezzo della materia prima Il giorno dopo i resoconti di “com’era al tempo dell’Italia fa- sul mercato mondiale. Sarà. Cer- stampa erano pronti. Ampi e positivi scista”. Che l’aver allora tagliato to che però si tratta di tesi inappli- in genere quelli italiani, comprensi- una testa sia stato un gesto insano cabile per l’olio di girasole di un bilmente più ridotti i croati. Ridot- non vi possono essere dubbi, questi altro grosso produttore nazionale, ti, ma soprattutto significativi per il però nascono dal comportamento di il cui prezzo è pure lievitato di un taglio dato all’avvenimento. Ricor- chi è venuto dopo. Se infatti l’on- decimo. Per non parlare della fari- date le reazioni croate alla conces- ta alla bicipite è stata tanto grave, na, che si è posta sulla scia dei due sione della medaglia d’oro a Zara, come mai a tutt’oggi il monumento primi alimenti citati e su cui le in- la “Slobodna Dalmacija” ha scritto “giusto” non è ancora tornato sulla cognite sono ancora maggiori alla che il concerto si è tenuto nella stes- cupola che sovrasta la Torre civica. luce del contrasto fra agricoltori e sa Piazza in cui i partigiani di Tito E dire che dal 1945 ad oggi di tem- Governo. avevano ballato il kolo, convinti che po ce n’era...●

Panorama 3 In primo piano La presenza dei presidenti italiano, croato e sloveno a Trieste Prova storica di riconciliazione a cura di Diana Pirjavec Rameša e Mario Simonovich

rano in molti a ritenere, e fino all’ultimo, che il gesto sarebbe Estato impossibile. La realtà li ha fortunatamente (e fortunosamen- te) smentiti: i presidenti dell’Italia, Giorgio Napolitano, della Croazia, Ivo Josipović, e della Slovenia, Da- nilo Türk, hanno compiuto una prova storica sulla via della conciliazione, si spera definitiva, fra i tre paesi. Cor- nice dei “passaggi” della più che au- spicabile convergenza è stata la città di Trieste, dove i tre capi di stato han- no assistito ad un “concerto di ami- cizia” in Piazza Unità d’Italia, hanno deposto corone di alloro in due luoghi simbolo degli orrori del secolo scorso e, nella Prefettura, si sono scambiati significative strette di mano con l’im- ste, ma sarà la data in cui è stata rag- stato defatigante scrivere il documen- pegno a superare le storiche divisioni giunta una tappa importante sulla via to congiunto diffuso nella mattinata di e contrapposizioni. della riconciliazione fra Italia, Slove- lunedì nel quale i tre presidenti si di- Sono stati gesti, come si è espres- nia e Croazia. cono impegnati al “doveroso ricordo so fin dall’inizio il presidente Napoli- I tre presidenti sono apparsi con- delle tragedie del passato” e comune- tano, che hanno cambiato per sempre giuntamente molto soddisfatti del mente impegnati “a costruire insieme il significato della celebrazione del 13 passo compiuto, ma nessuno di loro un futuro di libera e feconda coopera- luglio a Trieste sin quanto “gesti che si nasconde che ci sia ancora un gran zione tra i nostri paesi e i nostri popo- parlano da soli, gesti di amicizia tra i lavoro da fare. Ci sono tanti punti da li nell’Europa unita”. Una strada che nostri tre popoli”. D’ora in poi questa chiarire, e soprattutto, all’interno di di necessità deve “far prevalere quel non sarà più la ricorrenza dell’assal- ciascun paese ci sono ancora compo- che oggi ci unisce su quel che ci ha to delle squadre d’azione fascista che nenti riluttanti a mettere una pietra sul dolorosamente diviso in un tormenta- nel 1920 incendiarono e distrussero il passato, a rinunciare in tutto o in par- to periodo storico, segnato da guerre Narodni Dom, il palazzo che ospita- te alla rivendicazione di partite diffi- fra Stati ed etnie”. Un periodo in cui va diverse istituzioni slovene a Trie- cili da regolare. Proprio per questo è si colloca pure l’esodo dalle terre na- tali degli istriani, fiumani e dalmati. Oggi i tre stati s’incontrano “nel con- testo dell’Unione Europea per sua na- tura portatrice di rispetto delle diver- sità e di uno spirito di convivenza fra popolazioni, culture e lingue che han- no già operosamente e lungamente convissuto per secoli. Da qui il nostro impegno a coltivare sempre il rispet- to dei diritti di tutte le minoranze”. Allo stesso modo, prosegue il docu- mento, “in ciascuno dei nostri paesi, coltiviamo, com’è giusto, la memoria delle sofferenze vissute e delle vitti- me di cieche violenze, e siamo vici- ni al dolore dei sopravvissuti di quelle sanguinose violenze” in una prospet- tiva che pone quale fine prioritario di edificare, con il decisivo apporto delle generazioni più giovani “un’Europa

4 Panorama In primo piano sempre più rappresentativa delle sue molteplici tradizioni e sempre più sal- damente integrata dinanzi alle nuove Per la minoranza si apre sfide della globalizzazione”. Si lavora da decenni a questo storico incontro di riconciliazione e Napolita- una nuova fase storica no non ha nascosto che fino all’ultimo talia, Slovenia e Croazia momento l’appuntamento ha rischiato «Isi incontrano nel contesto di saltare. “Abbiamo dovuto superare dell’Unione europea, per sua na- malintesi su entrambe le sponde, ma ci tura portatrice di rispetto delle di- siamo riusciti e credo che con il presi- versità e di spirito di convivenza dente sloveno e quello croato abbiamo tra popolazioni, culture e lingue trovato un giusto punto di equilibrio”. che hanno già operosamente e Un equilibrio che contiene un preciso lungamente convissuto per secoli. impegno a completare il cammino ri- Da qui l’impegno dei presidenti a cordando tutte le pagine controverse e coltivare sempre il rispetto dei di- onorando tutte le vittime con la pietà ritti di tutte le minoranze, un ge- che meritano. “Non possiamo essere sto salutato anche dagli esponen- prigionieri del passato come lo siamo ti della Comunità nazionale italia- stati in tutti questi anni. Il nostro do- na». Maurizio Tremul, presidente vere è guardare avanti”, ha detto Na- della Giunta esecutiva di Unione politano, aggiungendo che il cammi- Italiana ha voluto ricordare così no di riconciliazione è fatto anche di la momorabile giornata. “Da un buona volontà e non si fa tutto in una punto di vista istituzionale e poli- Maurizio Tremul tappa. “Liberarsi dal passato, guardare tico spero che questo incontro, per avanti non significa dimenticare, anzi cui indubbiamente vale il termine nelle delegazioni dei tre capi di significa ricordare tutto, come ha fat- di storico, sia da un punto di vista Stato, in qualche maniera cemen- to il Quirinale in questi anni. In quel- della simbologia che del signifi- tano un punto che per noi è stato la sede infatti, ha ricordato, ha voluto cato politico, apra una nuova pa- sempre fondamentale e coè che le celebrare il Giorno del Ricordo, ren- gina della storia di questi tre Paesi minoranze devono essere sempre dendosi personalmente e direttamente in quest’area a lungo martoriata all’attenzione dei nostri tre pa- partecipe del dolore di tutti coloro che da vicende storiche. La compre- esi e che vanno intese quale fat- hanno vissuto le tragedie della scorsa senza dei tre presidenti in alcuni tore di integrazione di collabora- guerra e le tragedie più antiche, e che dei luoghi simbolo delle violenze zione, elemento di crescita, tratto ne hanno pagato le sofferenze inten- del Novecento, la dichiarazione d’unione in questa nuova fase sto- se. Ma nello stesso tempo ho sempre congiunta con i contenuti molto rica che si sta aprendo a noi”. voluto guardare avanti. Perché questo chiari per una lettura e un’intre- ”Essere presenti in quella bel- è il nostro dovere. Inoltre, la storia ha pretazione della storia, ma soprat- lissima cornice, ha concluso Tre- fatto grandi passi avanti. Oggi sulle tutto per la volontà di guardare mul, poter ascoltare il concerto sponde dell’Adriatico i nostri tre Pa- verso il futuro che quella dichia- vedere i presidenti ed essere par- esi si ritornano accomunati dall’Unio- razione contempla, le strette di tecipe di questo evento storico è ne Europea. Italia e Slovenia già ne mano i sorrisi, le espressioni del stato per me un grande onore. Ho fanno parte, e speriamo che anche la volto, la scenografia, il concer- visto numerose persone, politici, Croazia possa entrare presto a farne to dedicato alle vie dell’amicizia, esponenti di istituzioni, tanta gen- parte. Ebbene, ha concluso Napolita- la compresenza tra gli esecutori, te semplice che ha voluto testi- no, neppure allora potremo costruire musicisti e artisti italiani sloveni moniare e approvare ciò che i tre nulla sulla coltivazione del passato, se e croati, il programma eseguito, presidenti hanno voluto fare. Tut- resteremo prigionieri del passato. Per- credo che tutto ciò non potrà non to ciò mi ha dato un’enorme emo- ciò dobbiamo saper costruire un clima lasciare una traccia e che l’even- zione e questo rimarrà ben im- di collaborazione operosa di cui già to sarà il punto di partenza di una presso nei miei ricordi. E, come esistono tutte le condizioni e che spe- svolta per tutti noi. E quindi non dire, forse una piccola chiosa, ro potrà ricevere impulso anche que- posso che esprimere una grande io credo che in tutti questi anni sta sera da questo evento che dobbia- soddisfazione per questo passo e di iniziative che la CNI ha fatto mo all’iniziativa di un grande musici- un grande ringraziamento a tut- e che l’Unione ha portato avanti sta italiano”. ti coloro che sono stati iniziato- in prima persona assieme ai no- Un messaggio recepito e condivi- ri di questa grande giornata. Per stri deputati, credo che in qualche so dai suoi due ospiti. Per il presidente quanto riguarda il discorso delle modo abbia, e lo dico senza voler sloveno, in questa giornata importan- minoranze che sono menziona- sembrare presuntuoso, contribui- te “è ora di aprire un nuovo capitolo e te nella dichiarazione congiunta to a creare nel suo piccolo il gran- guardare avanti nel ricordo delle tan- presenti all’evento, inserite pure de evento di ieri”. ● te vittime del passato”. Josipović ha

Panorama 5 In primo piano

Il monumento Una serata in cui è contenuto all’esodo un pregnante valore simbolico os’è il Monumento all’Eso- urio Radin, presidente di Unio- Cdo di Trieste, dove il 13 lu- Fne Italiana, della manifestazio- glio si sono recati i tre presi- ne ha detto: “È fuori dubbio che si denti? Secondo i dati di cui è in è trattato di un evento storico con il possesso il centro di Documen- quale si è voluto guardare al futuro tazione Multimediale della Cul- senza peraltro dimenticare le trage- tura Giuliana Istriana Fiumana e die del ventesimo secolo. Sarà pro- Dalmata (CDM). la solenne ce- prio la comprensione di queste tra- rimonia risale a tempi piuttosto gedie che creerà i presupposti per vicini. L’inaugurazione avvenne una giusta riconciliazione. In questa infatti il 29 ottobre 2004. L’ope- serata di alto valore simbolico, cul- ra si trova in P.zza Libertà, la turale, ma anche politico, Trieste ha piazza della Stazione, la prima dimostrato di essere all’altezza del- che incontrava un tempo chi ar- la sua grande tradizione di multicul- rivava a Trieste dal resto d’Ita- turalità e tolleranza.” lia, la piazza che ospita la statua Radin, deputato della CNI al Par- di Sissi e che per antonomasia lamento croato, è arrivato a Trieste a Trieste si collega agli arrivi e a seguito della delegazione ufficiale alle partenze. Piazza nella quale del presidente Ivo Josipović. ● L’on. Furio Radin la centrale del gas doveva esse- re trasformata, da barriera, in ar- monico contenitore di elementi concordato sulla “valenza storica del- ganizzazioni slovene e primario punto di storia della città: la struttura è la giornata, sulla necessità di rimargi- di identificazione nazionale, finito in collocata proprio di fronte al Si- nare le ferite e guardare insieme al fu- fiamme il 13 luglio 1920. los, la grande massiccia e squa- turo in Europa”. Ai giornalisti che gli Le notizie in merito a quel giorno drata costruzione che per tan- hanno posto l’insidiosa domanda sul a Trieste sono contrastanti. Si sa che ti anni fu per i profughi dappri- numero degli esuli, il presidente ha ri- ci furono tumulti antislavi per l’ucci- ma rifugio, quindi dimora più o sposto con l’usuale pacatezza che “i sione di due militari italiani a Spala- meno provvisoria e poi solitario numeri sono manipolabili e che il giu- to durante manifestazioni antiitalia- e triste deposito delle masseri- dizio va lasciato agli storici”. Identica ne. Per protesta, i fascisti triestini or- zie che li avevano accompagnati la risposta sull’accusa di “Assassini” ganizzarono una manifestazione nel- nell’ultimo viaggio dalla terra in lanciata dal megafono di un contesta- la piazza principale. Mentre parlava il cui erano nati. Ora, tre stemmi in tore: “Avete visto anche le tante per- segretario cittadino Francesco Giun- pietra bianca - la capra istriana, sone che hanno applaudito”. Incon- ta, fu accoltellato a morte - si sosten- l’aquila fiumana, i leoni dalmati tro storico? Risposta in sintonia con ne da sloveni - Giovanni Nini, cuoco - dialogano con tutte queste re- l’usuale comportamento del presiden- al Bonavia di Fiume, che, nel tentati- altà. Sotto, una semplice scritta te: “Sarà il futuro a dire se ha meritato vo di allontanare uno slavo che aveva che ricorda l’esodo. L’opera fu l’appellativo di storico, di certo è stato assalito verbalmente un ufficiale del realizzata dall’architetto Cervi e importante”. Regio esercito, aveva gridato frasi a dai suoi collaboratori, tra i quali Importante ed anche molto inten- sostegno dell’italianità della Dalma- l’artista Schiozzi che aveva ide- sa, in specie per il presidente italiano, zia. La sua morte scatenò i disordini. ato il monumento e il pennone che in mattinata ha “tenuto a battesi- Guidate da Giunta, le squadre fasci- che lo completa. Una presenza, mo” la nuova sede della Sissa, ovve- ste raggiunsero il Narodni dom, chiu- il pilo con l’alabarda che antici- ro la Scuola internazionale superiore so e protetto da oltre 400 fra soldati, pa P.zza Unità ma, senza troppo di studi avanzati. Nel suo discorso il carabinieri e guardie regie. Al loro ap- sforzo di fantasia, parla di mare, presidente ha auspicato che si faccia pressarsi, dall’edificio vennero lan- di costa, di barche e marineria, “vivere e crescere la ricerca”. ciate due bombe a mano, seguite da parla di quell’Adriatico orienta- I due ospiti sono arrivati alla Pre- una scarica di colpi di fucile contro la le di cui Trieste è “un punto co- fettura nel tardo pomeriggio. Josipović folla. Fu ucciso l’ufficiale dei carabi- spicuo”. ha varcato il portone a piedi, Türk in nieri Luigi Casciana e ferite otto per- A scoprire la targa a ricordo automobile. Dopo un breve colloquio sone, al che i militari che circondava- dell’Esodo, fu Licia Cossetto, di benvenuto con Napolitano, a bor- no l’edificio risposero al fuoco. Poco sorella di Norma, finita in una do di un pulmino i tre si sono recati dopo divampò l’incendio. Gli ospi- foiba istriana. ● all’ex Hotel Balkan, dove un tempo ti all’interno si salvarono, escluso il c’era il Narodni Dom, sede delle or- custode che, gettatosi o da una fine-

6 Panorama In primo piano stra, morì sul colpo. La figlia, lancia- tasi con lui, rimase gravemente feri- ta. L’incendio distrusse l’edificio: per taluni testimoni l’intervento dei vigili del fuoco fu impedito dagli squadristi; per altri l’intervento ci fu e riuscì ad impedire al fuoco di attaccare gli edi- fici circostanti. Secondo taluni, il ra- pido propagarsi dell’incendio e i nu- merosi scoppi,avrebbero comprovato la presenza, al suo interno, di esplo- sivi ed armi. Per gli sloveni il rogo fu il simbolo d’inizio della persecuzione fascista. Alla deposizione della corona da parte dei tre presidenti hanno assisti- to circa duecento persone, che han- no salutato la cerimonia con molto calore. Il corteo d’auto ha raggiunto quindi Piazza Libertà per la seconda tappa: il monumento in ricordo dei 350 mila esuli istriani, fiumani e dal- traverso le loro istituzioni, nella stes- Infine la serata i cui dettagli sono mati. Qui la gente era presente in mi- sa giornata essi avevano reso omag- stati già ampiamente resi noti e com- sura molto minore. Le organizzazio- gio a Nini dinanzi al palazzo del co- mentati da innumerevoli fonti di stam- ni degli esuli erano del tutto assenti. mune e alla Casciana all’ex Narodni pa in primo luogo, come scontato, nei Da ricordare che, separatamente, at- Dom. tre Paesi coinvolti. ●

Roberto Menia, leader degli ex missini di Trieste, diserta la cerimonia Basta con la retorica del grande momento ontestazioni di vario genere hanno accompagnato Menia interpellato dal ‘Piccolo’ in merito alla dichia- Cla giornata. A dire il vero non sono state numero- razione del Ministro degli esteri Frattini. se anche se tutti coloro che hanno voluto rimarcare il Purtroppo questa tappa del percorso “diplomatico” proprio dissenso hanno trovato spazio sui mass media dei tre presidenti ha avuto un marginale incidente: da che hanno seguito il grande evento. un megafono durante la cerimonia davanti al Monu- ’’La verità è ben diversa da quella che viene dipinta mento all’Esodo di Trieste, alla presenza dei tre presi- imbellettata e profumata di rose’’, ha dichiarato il sot- denti, si è sentito un grido ‘’Infoibatori, infoibatori’’. tosegretario all’Ambiente, Roberto Menia, che ha pro- L’uomo che ha cercato di esprimere il proprio dissen- seguito: ‘’Basta con la retorica del grande momento, so è stato bloccato dalla Polizia, identificato ed allon- dell’immenso atto di riconciliazione, della cronaca che tanato. si fa storia’’. Secondo il sottosegretario ai Presidenti ”Il concerto dell’amicizia? Una beffa!”, ha tuona- di Croazia e Slovenia ‘’era stato rivolto l’invito a par- to Samo Pahor, presidente dell’associazione Edinost, tecipare a un grande concerto di Muti in piazza Unità ancor prima del grande evento. L’avvocato impegnato d’Italia. Bastava dire di sì, ma così non è andata”. a favore e in difesa dei diritti costituzionali della mi- Roberto Menia, leader morale degli ex missini di noranza slovena in Italia ha precisato: “Il grado di di- Trieste, come lo definisce il quotidiano “Il Piccolo”, scriminazione è gravissimo” e per rimanere in tono si è non ha partecipato all’evento ed è rimasto a Roma piazzato qualche giorno prima davanti all’ex Narodni dove ha preferito trascorrere l’importante giornata sul Dom, con uno striscione di protesta in cui reclamava il posto di lavoro: alla Camera e in Commissione al Se- rispetto della Costituzione. nato. “Se Frattini vuole vendere questo come un suc- E ritornando alle dichiarazioni di Menia va rilevato cesso diplomatico faccio notare che ci siamo fatti im- che non sono state assolutamente condivise, nemmeno porre la scaletta da Lubiana, hanno deciso tutto lì. Mi da un grande vecchio della destra, Pino Rauti per in- sia concesso il diritto di dissentire. Doveva essere un tenderci: “Menia ha sbagliato a non venire al concer- omaggio alla città, invece è diventata una rivendica- to” ed ha precisato che “bisogna cogliere tutte le occa- zione nazionalistica slovena. Il Balkan l’hanno riempi- sioni per capire il passato e vivere il presente non sotto to per dimostrarlo, mentre era logico che al monumen- le ombre di ciò che fu, ma in vista delle sfide epocali tino all’esodo ci andassero in pochi...” - ha dichiarato che stanno dietro l’angolo”. ●

Panorama 7 Panorama testi Panorama N. 13 - 15 luglio 2010 www.edit.hr/panorama Ente giornalistico-editoriale EDIT Sommario - Fiume Direttore IN PRIMO PIANO MADE IN Silvio Forza Le reazioni all’incontro triestino ABBASSO IL MITO Non ha mai cambiato il marchio PANORAMA SE NE ESCO MALE ...... 3 L’ALFA ROMEO COMPIE 100 ANNI.. 26 a cura di Ardea Velikonja Redattore capo responsabile di Mario Simonovich Mario Simonovich La presenza dei presidenti italiano, croa- REPORTAGE [email protected] to e sloveno a Trieste Parenzo, incontri mediterranei del folklore PROVA STORICA LA MUSICA E IL BALLO Progetto grafico - tecnico Daria Vlahov-Horvat DI RICONCILIAZIONE...... 6 NON HANNO CONFINI ...... 28 Redattore grafico - tecnico di Diana Pirjavec Rameša di Ardea Velikonja Annamaria Picco e Željka Kovačić e Mario Simonovich LETTURE ISTRIA NOBILISSIMA Collegio redazionale ATTUALITÀ “’L LIMEDO OLTRA I NUI - IL SEN- Bruno Bontempo, Nerea Bulva, Il Summit 2010 dedicato ai per- TIERO OLTRE LE NUVOLE”...... 34 Diana Pirjavec Rameša, Mario corsi integrativi dell’E uropa sudorienta- di Romina Floris Simonovich, Ardea Velikonja le. Grandi assenti Putin e Berlusconi LIBRI REDAZIONE [email protected] ENERGIA, INVESTIMENTI Raccolta di poesie di Laura Marchig E SVILUP PO IN TESTA: LA REGIO- QUANDO L’AMORE SI FA PIETAS... 37 Via re Zvonimir 20a Rijeka - Fiume, Tel. 051/228-789. Telefax: 051/672-128, diret- NE GUARDA AL FUTURO ...... 10 di Mario Simonovich tore: tel. 672-153. Diffusione: tel. 228-766 Problema principale nel settore energeti- Due volumi di “Versi di una vita” di Scotti e pubblicità: tel. 672-146 co è il mercato del gas poco sviluppato MAPPA DI TORMENTATI ISSN 0475-6401 Panorama (Rijeka) ISSN 1334-4692 Panorama (Online) IL sabor CROATO APPROVA IL ANDIRIVIENI ...... 39 PR OGETTO “SOUTH STREAM”... 12 di Irene Visintini ABBONAMENTI: Tel. 228-782. Croazia: annuale­ (24 numeri) kn 300,00 (IVA inclusa); a cura di Diana Pirjavec Rameša RICERCHE semestrale (12 numeri) kn 150,00 (IVA inclu- ITALIA Che cosa ci dicono i cognomi usati in sa); una copia kn 14,00 (IVA inclusa). Slovenia: Da Schifani un nuovo aut aut a Fini Istria, Quarnero, Dalmazia e Trieste annuale (24 numeri) euro 62,59 - semestrale (12 numeri) euro 31,30 - una copia euro 1,89. PACE STRATEGICA O ROTTURA ANDRICH? SCRIVEVA IN ITALIANO.. 40 Italia: annuale (24 numeri) euro 70,00 una TRAUMATICA...... 14 di Massimiliano Deliso copia: euro 1,89. a cura di Bruno Bontempo MUSICA Versamenti: per la Croazia sul cc. ISTRIA NOBILISSIMA Si è spento Lelio Luttazzi 2340009-1117016175 PBZ Riadria banka d.d. Vincitori e segnalati al XLIII Concorso RE DELLO SWING Rijeka. Per la Slovenia: Erste Steiermärkische Bank d.d. Rijeka 7001-3337421/EDIT SWIFT: d’Arte e di Cultura UI-UPT ...... 15 E DELLA HIT PARADE ...... 42 ESBCHR22. Per l’Italia - EDIT Rijeka SOCIETÀ a cura di Bruno Bontempo 3337421- presso PBZ 70000 - 183044 SWIFT: Percorrendo il sentiero alpino dal Monte SPORT PBZGHR2X. Numeri arretrati a prezzo raddoppiato Maggiore a Servolo (3 - continua) Il cammino iniziato con gli Europei trov a INSERZIONI: Croazia - retrocopertina SPOSSATI MA APPAGATI, ECCOCI coronamento nel Mondiale in Sudafrica 1.250,00 kn; retrocopertina interna 700,00 kn; SULL’ALPE GRANDE...... 18 LA SPAGNA GUADAGNA UN POSTO pagine interne 550,00 kn; Slovenia e Italia di Marino Vocci NELL’ALBO D’ORO DEGLI INDI- retrocopertina 250,00 euro; retrocopertina inter- na 150.00 euro; pagine interne 120,00 euro. CINEMA E DINTORNI MENTICABILI...... 44 PANORAMA esce con il concorso finan- ”La nostra vita”, ennesima conferma Sudafrica 2010: migliori e peggiori ziario della Repubblica di Croazia e della Repubblica di Slovenia e viene parzial- delle qualità di Daniele Luchetti FORLAN, INIESTA, SNEIJDER mente distribuita in convenzione con il UN COLTELLO AFFONDATO CHE PODIO! ...... 46 sostegno del Governo italiano nell’ambito NEL MARCIO...... 20 a cura di Bruno Bontempo della collaborazione tra Unione Italiana di Gianfranco Sodomaco (Fiume-Capodistria) e l’Università ARBOREA Popolare (Trieste) ARTE QUEL SESSO DIMENTICATO EDIT - Fiume, via Re Zvonimir 20a Tre figure che danno lustro al mondo DAI PRIMI BOTANICI ...... 48 [email protected] dell’espressione artistica di Daniela Mosena La distribuzione nelle scuole italiane di Croazia BOGDANOVIĆ, DA BELGRADO MULTIMEDIA e Slovenia e nei Dipartimenti di italianistica delle Università di Croazia e Slovenia avviene A VIENNA ...... 22 Utile guida di Macword sull’ultima dia- all’interno del progetto “L’Edit nelle scuole II” di Erna Toncinich voleria di Apple (1 e continua) sostenuto dall’Unione Italiana (Fiume- Capodi- PER IPAD WORK stria) e finanziato dal Governo italiano (ai sensi ITALIANI NEL MONDO della Legge 296/2006, Art. 1322, Convenzione Giangi Cretti, nuovo presidente della DI TUTTO RISPETTO ...... 50 MAE-UI N° 2840 del 29 ottobre 2008, Contratto FUSIE a cura di Igor Kramarsich N° 104 del 3 settembre 2009). ALLARME ROSSO PER L’EDITORIA IL CANTO DEL DISINCANTO Consiglio di amministrazione: Roberto Bat- OPERAN TE ALL’ESTERO...... 24 UNIONE ITALIANA, SI RIPARTE.. 58 telli (presidente), Fabrizio Radin (vicepresiden- a cura di Ardea Velikonja di Silvio Forza te), Agnese Superina, Franco Palma, Ilaria Roc- chi, Marianna Jelicich Buić, Livia Kinkela. IN COPERTINA: i presidenti italiano, sloveno e croato a Trieste (foto Andrea Lasorte)

8 8 Panorama Panorama Agenda

L’antologia comprende storia e leggende, usi e tradizioni e centro storico In tre volumi tutta la «Dignano nei secoli» na piccola grande enciclope- Suddivise per blocchi tematici, le Udia di e su Dignano e i dignane- ricerche sono state inserite in tre li- si. Così Carla Rotta, presidente della bri diversi: “Dignano tra storia e leg- locale CI e redattrice del volume, ha genda” (volume rosso, che ricorda presentato l’antologia Dignano nei il vino), “Usi e tradizioni” (verde, secoli, una raccolta di monografie come l’olio di oliva) e “Centro stori- nate negli anni Settanta e scritte a pa- co” (marrone, in onore della terra). I recchie mani dagli alunni della Scuo- volumi sono arricchiti ulteriormente la elementare dignanese e dai giovani dall’aggiunta di disegni, fotografie, attivisti della Comunità, che nel cor- schizzi e illustrazioni. Dopo la pre- so degli ultimi quarant’anni hanno sentazione Carla Rotta ha voluto rin- fatto parte dei diversi gruppi letterari, graziare tutti coloro che hanno par- agli Affari esteri italiano che ha con- di ricerca ed etnografici delle due isti- tecipato alla realizzazione dell’anto- tribuito finanziariamente all’uscita tuzioni succedutesi nel tempo. logia con al primo posto il Ministero dei tre preziosi volumi. ●

Il riconoscimento verrà consegnato il 25 luglio, giorno di San Giacomo A Fulvio Rustico la Targa della città di Abbazia arga di Abbazia al ficua attività nella realiz- pubblica italiana a Fiume. TConsole generale zazione di ponti d’amici- Abbazia è un valido esem- d’Italia a Fiume, Fulvio zia tra la comunità italiana pio di come vada coltiva- Rustico. Il significati- e la maggioranza croata”. to il multiculturalismo e vo riconoscimento citta- Nell’apprendere la noti- il multilinguismo. Pertan- dino gli verrà consegnato zia il console italiano ha to, mi ha reso particolar- il prossimo 25 giugno, fe- detto: “Sono orgoglioso e mente felice la notizia del- sta del patrono San Giaco- onorato di questo ricono- la prossima inaugurazione mo. Nel dare l’annuncio, scimento. Considero que- di un asilo nido in lingua il sindaco Ivo Dujmić ha sto premio un ulteriore italiana e la disponibilità e rilevato che in tal modo si rafforzamento degli ottimi il sostegno dimostrato dal- vuol rendere atto al con- rapporti instaurati tra la le autorità per l’apertura di sole Rustico “del suo at- Città di Abbazia e il Con- una scuola elementare in tento impegno e della pro- solato generale della Re- lingua italiana”. ●

A direttore e rispettivamente caporedattori della nostra rivista e del quotidiano Riconfermati Forza, Simonovich e Superina ll’ultima riunione del Consi- Casa editrice. Personalmente riten- Aglio d’amministrazione dell’en- go che pur tra mille difficoltà l’EDIT te giornalistico-editoriale EDIT sono svolga la sua funzione in maniera de- state prese in visione le domande per- gna e dignitosa. Comunque il fonda- venute di Silvio Forza, Mario Simo- tore dovrà assicurare all’ente una ga- novich ed Errol Superina per i posti ranzia di finanziamento in modo che di direttore, caporedattore di “Panora- la Casa possa svolgere anche in futuro ma” e de “La Voce del Popolo”, che la sua funzione fondamentale. Dovrà sono quindi stati riconfermati a que- essere individuato un meccanismo di ste cariche. Nel corso della riunione, finanziamento adeguato e al contem- guarda la necessaria flessibilità che come ha dichiarato il presidente del po”, ha concluso Battelli, “dovrà es- incontri le esigenze della realtà dina- CdA Roberto Battelli, “è stato preso serci piena assunzione di responsabi- mica che ci circonda e della quale sia- in esame pure l’operato della nostra lità da parte dell’ente per quanto ri- mo parte integrante”. ●

Panorama 9 Attualità Il Croatia Summit 2010 è stato dedicato ai percorsi integrativi dell’E uropa sudorientale. Grandi assenti Vladimir Putin e Silvio Berlusconi Energia, investimenti e svilup po in testa: la regione guarda al futuro a cura di Diana Pirjavec Rameša Tra le iniziative che vanno collo- cate nell’ambito di questo importan- i è tenuto tra il 9 e 10 luglio a orientale”, “Stabilità attraverso lo te incontro vi è pure la firma dell’Ac- Dubrovnik il vertice “The Croa- sviluppo: nuove idee e nuovi proget- cordo di collaborazione strategica tra Stia Summit 2009 - Europe’s stra- ti come i motori per le economie na- la Francia e la Croazia. La Croazia è tegic imperative: Energy, Investment zionali” ed infine “Scenario energe- diventata con ciò il primo paese al di and Development”. Al vertice hanno tico in Europa: una nuova piattafor- fuori dell’Unione europea ad avere aderito molti tra gli alti funzionari dei ma per la cooperazione”. firmato un simile accordo diplomati- Paesi Europei, di Canada e Stati Uni- Ad accogliere gli ospiti sono sta- co. E dunque ampio spazio ad inve- ti, nonché i rappresentanti di imprese ti il Capo dello Stato, Ivo Josipović, stimenti francesi in Croazia, soprat- internazionali e di organizzazioni non e la Premier, Jadranka Kosor. Tra i tutto per la collaborazione in campo governative. numerosi partecipanti il Primo mi- turistico, nella ricerca e in ambito Numerosi gli argomenti al vaglio, nistro polacco Donald Tusk, il Pre- clinico-medico. Il documento è stato in primo luogo quelli legati allo svi- mier francese Francois Fuillon, Carl sottoscritto a Zagabria, prima tappa luppo e alla cooperazione in campo Bildt, Ministro degli Esteri svede- della visita in Croazia del Primo mi- energetico, economico e della sicu- se nonché rappresentante della Pre- nistro francese Francois Fillon. rezza tra i Paesi del sud-est europeo. sidenza UE svedese. Accanto a loro Ma al di là del successo di que- Si è parlato parecchio di percorsi in- il Premier ungherese Gordon Bajnai, sto meeting internazionale nei pri- tegrativi ed è stata questa un’impor- James Steinberg, Vice Segretario di mi giorni di luglio la Croazia deve tante occasione per la Croazia di af- Stato americano, e il Ministro degli compiere ancora parecchi passi fermare ancora una volta la sua vo- Esteri slovacco Miroslav Lajcak. prima di poter raggiungere l’am- lontà di continuare ad essere paese Hanno partecipato all’evento an- bito traguardo di adesione all’Ue. leader di quest’area, soprattutto per che i Premier dei Paesi dei Balcani, Il Presidente del Consiglio euro- quanto concerne i percorsi integra- quello della Bosnia Nikola Špirić, peo, Herman van Rompuy, in visi- tivi e i processi di riforma, che pur Milo Djukanović per il Montenegro, ta a Zagabria ha elogiato gli sforzi procedendo con grandi difficoltà ha Hashim Thaci per il Kosovo, nonché della Croazia nei negoziati di ade- avuto il supporto del Fondo Mone- il Ministro degli Affari Esteri mace- sione, ma ha sottolineato che per tario Internazionale (FMI) che se- done Antonio Milososki. Presente l’adesione all’Ue Zagabria deve gue con particolare attenzione quan- anche Peter Elam Hakansson, fonda- soddisfare tutti i restanti requisi- to succede in regione. Insomma, un tore e Presidente della East Capital, ti, compresa la cooperazione con il vertice dedicato all’integrazione eu- e Per Kaufmann, responsabile regio- Tribunale dell’Aja. D’altra parte, ropea della regione balcanica, suddi- nale di IKEA. Grandi assenti invece stima che il successo della Croazia viso in tre moduli, ciascuno con una la delegazione della Serbia, ma an- sulla strada verso l’Unione Euro- specifica riflessione sui temi di coo- che il Presidente del Consiglio dei pea è un segnale positivo per tutta perazione strutturale con Bruxelles: Ministri italiano, Silvio Berlusconi, la regione. Van Rompuy ha apprez- “Trasformazione dell’Europa sud- e il Premier russo Vladimir Putin. zato il miglioramento dei rapporti nella regione, in particolare con la Slovenia e la Serbia, e si è detto in attesa di un accordo sul confine di Prevlaka. Il Primo Ministro Ko- sor, dopo aver elencato tutti i ca- pitoli del negoziato aperti e chiu- si, ha sottolineato che la Croazia, entro l’inizio del 2011, soddisferà tutti i criteri, chiuderà tutti i capi- toli negoziali e in primavera sarà pronta per la firma dell’accordo di adesione con l’Unione Europea. “Abbiamo parlato anche dell’ot- tavo capitolo negoziale quello che riguarda l’industria navalmeccani- ca”, ha detto la Kosor, aggiungen- do di essere convinta che la Cro- La Premier Jadranka Kosor ai lavori. Al suo fianco il Primo ministro azia presto potrà chiudere anche francese Francois Fillet e quello sloveno Borut Pahor questo capitolo.

10 Panorama Attualità Il Croatia Summit 2010 è stato dedicato ai percorsi integrativi dell’E uropa sudorientale. Grandi assenti Vladimir Putin e Silvio Berlusconi Energia, investimenti e svilup po in testa: la regione guarda al futuro Rompuy ha confermato duran- te l’incontro con il presidente della Croazia, Ivo Josipović, che l’Unio- ne europea si impegna per garanti- re una prospettiva europea e per la stabilità della regione del Sud-Est Europa. Il Presidente Josipović ha ribadito che “l’interesse nazionale della Croazia è entrare quanto pri- ma nell’Ue perché ciò è importante anche per la sicurezza e lo svilup- po economico”. Ha espresso poi soddisfazione perché il Presiden- te del Consiglio europeo ancora una volta ha fornito il supporto per l’ingresso della Croazia nell’Ue ed è arrivato in regione per confer- mare la necessità di una quanto più veloce integrazione di tutta la re- Foto di gruppo: la Premier Kosor al centro attorniata dai ministri a Du- gione nell’Unione europea. ● brovnik (Ragusa) in occasione del Croatia Summit

Il sottosegretario Alfredo Mantica in visita a Capodistria e a Trieste «La CNI, un valore per la Croazia e la Slovenia» e minoranze italiana e slovena Comitato paritetico, istituito dalla Leg- Lsono state al centro della missio- ge n. 38 del 2001 che opera in Italia ne di Alfredo Mantica, Sottosegreta- per la minoranza slovena, corrisponda rio degli Affari Esteri italiano a Trie- un analogo strumento per la minoran- ste e Capodistria. za italiana. E che, infine, il rispetto de- Infatti il sottosegretario ha incon- gli accordi per la tutela delle minoran- trato il 9 luglio - dopo una sosta al cam- ze (con le dovute coperture finanzia- po profughi di Padriciano - i rappre- rie) sia un impegno reciproco dei due sentanti delle Associazioni degli Esu- Governi’’. “Questo processo - sottoli- li presso il Museo Civico della Civil- nea Mantica nella nota - è stato accom- tà Istriana Fiumana e Dalmata, per poi pagnato da gesti di alto profilo istitu- andare a Capodistria dove con il Mini- zionale e dal grande valore simbolico, stro per gli Sloveni Oltreconfine e nel come ad esempio il concerto dell’ami- Mondo, Boštjan Žekš, ha incontrato la cizia, a Trieste, il 13 luglio’’. minoranza italiana in Slovenia presso A Capodistria il sottosegretario Palazzo Gravisi. Mantica ha incontrato il presidente Gli incontri congiunti dei due mem- della Giunta esecutiva dell’Unione Ita- bri di Governo con le minoranze italia- liana, Maurizio Tremul, e il presiden- Alfredo Mantica na e slovena rappresentano l’avvio di te della CAN Costiera, Flavio Forlani. un processo nato da un accordo bila- “L’Unione italiana è un importante isti- una modalità di gestione “comune” terale. I due Paesi membri dell’Ue e tuzione rappresentativa della Comuni- delle due minoranze, nel rispetto natu- promotori della macroregione adria- tà Nazionale Italiana, e ha un grande ralmente delle leggi degli Stati e del- tico-ionica hanno “convenuto che le valore sia per la Croazia che per la Slo- le loro Costituzioni. Ha rilevato pure questioni attinenti le rispettive mino- venia” - ha rilevato il senatore Man- che in occasione del prossimo appun- ranze - ricorda una nota della Farnesi- tica tamento del Comitato dei Ministri ita- na - siano sempre presenti nell’agenda In sede di conferenza stampa Man- lo-sloveno tra gli argomenti in agenda del Comitato dei Ministri italo-sloveno tica ha sottolineato gli sforzi che ven- vi sarà una dettagliata discussione sul- che si riunisce annualmente, e che al gono compiuti nell’intento di trovare la questione minoritaria. ●

Panorama 11 Attualità Problema principale nel settore energetico è il mercato del gas poco sviluppato a cui si assommano le contestazioni degli ecologisti Il Parlamento croato approva il pr ogetto «South Stream» l Parlamento croato ha discusso la proposta di ratifica del contrat- Ito con la Russia sulla coopera- zione per la costruzione e l’utilizzo del gasdotto South Stream su terri- torio croato. La proposta è stata so- stenuta da tutti i gruppi parlamenta- ri, compresa quelli dell’opposizione, avvertendo però che alcune parti del contratto non sono in conformità con le vigenti regole relative alla concor- renza sul mercato. Il Segretario di Stato presso il Ministero dell’Eco- nomia, Nataša Vujec, ha sottolinea- to che con l’accordo proposto il Go- verno vuole garantire una fornitura stabile di gas naturale dalla Russia, creare i presupposti per aumentare la sicurezza energetica della Croa- zia attraverso la diversificazione del- le rotte di fornitura ed aprire nuove veloce e concreto. “In questo con- nomici che non hanno tale possibili- opportunità di partecipazione delle tratto si possono notare alcuni ricatti tà”. Inoltre ha chiesto, provocatoria- aziende croate nella progettazione, dei partner che ci forniscono il gas” mente, una spiegazione sul perché i costruzione e utilizzo del gasdotto - ha affermato in sede di dibattito russi abbiano insistito sul diritto di South Stream. parlamentare Zdenko Franić (SDP) utilizzo dell’intera capacità del ga- Il problema principale nel setto- -. “La parte russa è interessata sol- sdotto, quando le quote iniziali erano re energetico è un mercato del gas tanto all’accelerazione delle agevo- paritarie. “Forse i russi vogliono usa- poco sviluppato, perciò il contratto lazioni fiscali, metterà in condizioni re le loro grosse capacità per prende- proposto mira ad uno sviluppo più di svantaggio tutti gli altri enti eco- re il controllo della distribuzione di gas in Croazia” ha concluso Franić, a cui il Segretario di Stato ha rispo- sto: “Il partner russo ha la piena ca- pacità perché è l’unico che fornisce tali quantità e il pieno sfruttamento del gasdotto”. Ecologisti contro l’oleodotto adriatico Il Presidente dell’Associazione ecologista “Eko Kvarner”, Vjeran Piršić, ha inviato una lettera aper- ta al Primo Ministro, Jadranka Ko- sor, alla quale chiede di abbandona- re il progetto del consorzio “Gruppo Adria”. Piršić elenca tre ragioni prin- cipali per i quali la realizzazione del progetto del “Gruppo Adria”, volto a veicolare le esportazioni del petro- lio russo verso il mercato mondiale attraverso l’oleodotto che si estende da Samara (Russia) a Omišalj (Ca- stelmuschio), sull’isola di Veglia, sa- rebbe dannoso per la Croazia. Come La pittoresca cittadina di Castelmuschio (Omišalj) nell’isola di Veglia (Krk) prima ragione, pone come il proble-

12 Panorama Attualità

Problema principale nel settore energetico è il mercato del gas poco sviluppato a cui si assommano le contestazioni degli ecologisti ma delle questioni ecologiche irrisol- te, derivante dallo studio sull’ impatto ambientale del 2006 a causa degli ef- fetti negativi che il progetto potrebbe Il Parlamento croato approva il pr ogetto «South Stream» avere su flora e fauna marina, sul tu- rismo e sulle riserve di acqua potabi- le nell’area montana del Gorski Ko- tar, questione che non è stata ancora risolta. Il secondo riguarda i benefi- ci economici: le entrate derivanti dal trasporto di 5 milioni di tonnellate di petrolio attraverso il porto di Omišalj sono di circa dieci milioni di dolla- ri e non sono sufficienti a coprire le spese complessive. Piršić ha indica- to anche la mancata predisposizione dei servizi di soccorso in caso di ro- vesciamento delle navi cisterna che distruggerebbe l’ecosistema e di con- seguenza l’economia locale. Gli eco- logisti hanno chiesto infine al Primo ministro Kosor di controllare le infor- mazioni ricevute in merito al progetto e di “astenersi dal mettere il patrimo- Gli ecologisti contestano il gasdotto previsto dal “Gruppo Adria” nio croato al servizio di una potenza straniera”. ● (etleboro) Costituito il Green for Growth Found per il Sud Est Europeo a International Financial Corporation (IFC), parte del re progetti di energia sostenibile in Europa sud-orientale, LGruppo della Banca Mondiale, investirà 25 milioni grazie al sostegno delle istituzioni finanziarie internazio- di euro nel Green for Growth Found per l’Europa Sud- nali, come la Commissione Europea, la Banca di svilup- orientale, con l’obiettivo di promuovere il finanziamento po tedesca KfW, la Banca europea degli investimenti e la dell’efficienza energetica e progetti di energia rinnovabile Banca europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo. nel Sud-Est Europa (SEE), tra cui Albania, Bosnia- Erze- L’investimento della IFC sarà quindi rivolto agli inve- govina, Croazia, Kosovo, Macedonia, Montenegro, Ser- stimenti di capitale in strutture di partenariato pubblico- bia e Turchia. Il GGF utilizzerà i fondi allo scopo di fi- privato che uniranno investitori pubblici e privati nonché nanziare le piccole e medie imprese e domicili privati at- istituzioni finanziarie internazionali, con una somma ini- traverso le istituzioni finanziarie, come il finanziamento ziale di 95 milioni di euro ed un capitale sociale di 120 mi- diretto delle società di energia che si occupano di ener- lioni di euro. In qualità di fondatori ed investitori maggio- gie rinnovabili o progetti per lo sviluppo e l’utilizzo delle ri, la Banca europea degli investimenti, la KfW (La Banca fonti rinnovabili. Il Fondo investe anche direttamente in dello sviluppo tedesca) e la Banca europea per la ricostru- aziende specializzate nella fornitura di servizi energetici zione e lo sviluppo (BERS) hanno contribuito ciascuno (ESCO), società che forniscono sistemi di efficienza ener- con 25 milioni di euro alle A e B sezioni. L’UE ha contri- getica, nonchè progetti di enti pubblici che si occupano di buito con 20 milioni di euro con una tranche a fondo per- energie rinnovabili. Il Fondo, che opera come un partena- duto (sezione C). Anche la banca tedesca Sal Oppenheim riato pubblico-privato, dovrà dunque contribuire a creare ha anche investito nel Fondo. L’obiettivo è quello di au- risparmio energetico, maggiore competitività delle impre- mentare i mezzi del Fondo a 400 milioni di euro in 4-5 se, ridurre le emissioni ad effetto serra e la sicurezza ener- anni, in particolare attraverso l’acquisizione di investitori getica nell’Europa sud-orientale. “Questo investimento privati, utilizzando una struttura a più livelli di condivi- dimostra la nostra fiducia nel Green for Growth Found, sione del rischio. La base di investimento comprende le guidando così gli investitori verso le energie rinnovabili agenzie di donatori, istituzioni finanziarie internazionali e i processi di efficienza energetica, un settore che è re- e privati investitori istituzionali. È registrato come entità lativamente nuovo nel Sud-Est Europa”, ha dichiarato giuridica di diritto lussemburghese con il nome “Variabil Edward Strawderman, direttore della IFC. Capital Investment Company” (SICAV) e sarà sottoposto Il Presidente dell’Amministrazione del Green for a gestione privata da parte della società Oppenheim Asset Growth Found, Monika Beck, ha accolto con favore que- Management Services S.à r.l., con sede in Lussemburgo, sto investimento, esprimendo la sua convinzione che il in consorzio con Finance Found Motion GmbH, di Fran- Fondo raccoglierà più di 400 milioni di euro per finanzia- coforte in Germania. ● (etleboro)

Panorama 13 Italia Popolo della Libertà: da Schifani arriva un nuovo aut aut a Fini Pace strategica o rottura traumatica a cura di Bruno Bontempo

n anatema contro le correnti nel Pdl e un aut aut a Gian- Ufranco Fini chiamato a sce- gliere quanto prima tra “una pace strategica o una rottura traumatica” con Silvio Berlusconi: così il presi- dente del Senato Renato Schifani ha scatenato la ola del Pdl a favore della seconda carica dello Stato e la espli- cita censura dell’inquilino di Mon- tecitorio e delle sue truppe finiane. L’analisi politica di Schifani - che ha spaziato dalle intercettazioni alla manovra, dal (caldeggiato) rappor- to con l’Udc fino a quello (logora- to) con Fini, passando per la condan- na di ogni forma di correntismo nel Pdl - ha riscosso totale approvazio- ne nel partito. Ministri e sottosegre- tari (Frattini, Fitto, Bondi, Brunetta, Renato Schifani “suggerisce” a Gianfranco Fini: lascia stare! Rotondi, Santanché, Santelli) espo- nenti di punta del partito (Gasparri, rio che “come il magistrato dev’esse- di “Liberamente” insieme a Presti- Cicchitto, Lupi, Osvaldo Napoli, Ca- re terzo nell’applicare la legge e nei giacomo, Gelmini e Carfagna - che pezzone) e peones a decine hanno ri- suoi comportamenti pubblici, così giudica sacrosanto il coordinamen- sposto all’ordine di scuderia e sono deve essere ed apparire anche il pre- to delle componenti deciso da Ber- intervenuti per incensare il presiden- sidente di un ramo del Parlamento”. lusconi nei giorni scorsi e si offre di te del Senato, che al co-fondatore Fini tace, mentre il sito web di Ge- collaborarvi. Da registrare infine la Fini lancia un vero ultimatum. “O si nerazione Italia ricorda “il vivo sde- crescente tensione intorno al coor- arriva quanto prima ad una pace stra- gno” nato nel partito quando l’asso- dinatore Denis Verdini, per il quale tegica, con un ritorno alle motivazio- ciazione finiana sostenne che anche il finiano Italo Bocchino invoca la ni dello stare insieme, o sarà rottura Schifani si interessava attivamente di stessa sorte dell’ex ministro Clau- traumatica”, pronostica Schifani. politica da “capocorrente”. Anche il dio Scajola. Ed il reiterato fuoco di ”Conosco Berlusconi - ha aggiun- finiano doc Carmelo Briguglio esce sbarramento della Lega contro “i to sibillino -, denuncerebbe il tradi- dal coro e accusa il presidente del giochi di palazzo” e l’accordo (che mento del patto elettorale. A quel Senato di “fare politica attiva” tanto qualcuno nella maggioranza già dà punto nulla sarebbe escluso. Mi quanto Fini e di essere “un leader di per chiuso) con l’Udc. aspetterei una mossa del premier dura corrente che non vuole la concorren- Un “governo di responsabilità na- e ad effetto”. L’analisi del Presidente za di altre correnti e capicorrente”. zionale’’, è quanto auspica il leader di Palazzo Madama è stata elogiata E che “non ha gradito l’invasio- dell’Udc, Pierferdinando Casini, se- un po’ da tutto il partito come sag- ne della Sicilia da parte di Genera- condo cui è l’unico modo per uscire gia, moderna, lucida, articolata, pre- zione Italia e di Liberamente, per- dalla “crisi politica in atto’’: un ese- cisa, lungimirante, sobria, improntata ché così si depotenzia la sua cor- cutivo aperto a tutti, guidato da chi alla correttezza, al senso di responsa- rente Schifani-Alfano, che da anni sceglierà il capo dello Stato, ma per il bilità, al garbo istituzionale. Schifa- si muove nell’isola come gruppo quale “non è possibile avanzare veti” ni “modello di operosa concordia al organizzato”. Parte essenziale del su Silvio Berlusconi perché “ha vin- Senato”, è l’elogio del capogruppo pensiero di Schifani è infatti l’ana- to lui le elezioni. “Se fossi il premier dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri. tema contro il correntismo nel Pdl di fronte alla gravità della crisi e alla Schifani vero uomo delle istituzioni “con il quale il processo di fusio- situazione del Paese, chiederei a tut- super partes (con il sottinteso neppu- ne in atto sarebbe destinato a rallen- te le forze politiche una responsabili- re troppo implicito che la stessa cosa tare, se non a fermarsi”, fino a di- tà più ampia. Il Pd accetterebbe”, se- non si possa ormai più dire di Fini). struggere il partito. Parole condivi- condo Casini, perché sono “in molti E proprio l’inquilino di Palazzo Ma- se da molti e sottoscritte anche dal a rendersi conto che così non si può dama spiega al collega di Montecito- ministro Franco Frattini - esponente andare avanti”. ●

14 Panorama Istria Nobilissima

Vincitori e segnalati al XLIII Concorso d’Arte e di Cultura UI-UPT Buona adesione, qualche anomalia verdetti delle Commissioni giudicatrici del XLIII Con- Icorso d’Arte e di Cultura “Istria Nobilissima” (riunite- si nella sede della CI di Fiume il 3 luglio 2010), realizza- to dall’Unione Italiana in collaborazione con l’Universi- tà Popolare di Trieste, hanno concluso la seconda fase del tradizionale appuntamento artistico e culturale della CNI. Tra le considerazioni positive l’aumento del numero com- plessivo dei partecipanti (145 contro i 116 del 2009), la nu- trita presenza nelle sezioni arti visive, ma restano alcune perplessità, come la mancata assegnazione dei premi nelle sezioni prosa e pittura/scultura/grafica. Resta anche l’im- pegno di completare il processo di riforma necessaria per il rilancio del Concorso, già avviato dalla Giunta UI durante lo scorso mandato.

Categoria “LETTERATURA” la tormentata storia di una famiglia e le difficoltà dei rappor- Premio OSVALDO RAMOUS ti generazionali”. SEZIONI: Menzioni onorevoli (al massimo due): 1. POESIA IN LINGUA ITALIANA Autore: Elena Daniela Poretti, Pola Primo premio: Alessandro Salvi, Rovigno Titolo: Senza titolo Titolo: Santuario del transitorio Autore: Silvio Forza, Pola Motivazione: “raccolta di poesie di taglio esistenziale in Titolo: Hot badge cui emergono autoironia, ribellione e anticonformismo 4. SAGGI DI ARGOMENTO LETTERARIO espressi in un linguaggio moderno e sciolto”. Primo premio: Rina Brumini, Fiume Secondo premio: Elvia Nacinovich, Fiume Titolo: Giovanni Palatucci Titolo: Cose alla rinfusa Motivazione: “Pur non appartenendo - in senso stretto - a Motivazione: “per l’originalità tematica resa con una questa categoria, lo scritto su Giovanni Palatucci (unico testo verseggiatura scabra e dissacrante in cui l’attaccamento pervenuto) viene proposto, all’unanimità, dalla Giuria per il I alla vita è tuttavia ribadito con puntiglio, nonostante de- premio, in considerazione non solo della puntualità e ricchez- lusioni e disincanti”. za della documentazione ma anche della qualità del tratteg- Menzioni onorevoli (al massimo due): gio dell’ambiente e dei personaggi e dell’incisività del rac- Autore: Mario Schiavato, Fiume conto”. Titolo: Affacciato al mare di Peroi Secondo premio: Non assegnato Autore: Claudio Geissa, Capodistria Menzioni onorevoli (al massimo due): Non assegnati Titolo: In smemoriam PREMIO PROMOZIONE: Non assegnato 2. POESIA IN UNO DEI DIALETTI DELLA CNI ALTRE NOTE DELLA COMMISSIONE: Sempre all’una- Primo premio: Non assegnato nimità, la Commissione si esprime a favore del ripristino del- Secondo premio: Vlado Benussi, Rovigno la categoria “Saggistica. Titolo: Oun viàso, la veita Motivazione: “Per la serie di liriche che recuperano il Categoria “TEATRO” lessico e le atmosfere di un’antica oralità, stillando dal Premio RANIERO BRUMINI generoso dialetto rovignese anche la sua duttilità funzio- SEZIONI: nale ai temi pensosi del rimpianto e dell’indignazione ci- 1. TESTI TEATRALI vile”. Primo premio: Non assegnato Menzioni onorevoli (al massimo due): Secondo premio: Non assegnato Autore: Vanda Durin Matejčić, Pola Menzioni onorevoli (al massimo due): Non assegnate Titolo: Raccolta di poesie 2. RECITAZIONE Autore: Lino Capolicchio, Gallesano Primo premio: Elena Brumini, Fiume Titolo: Senza titolo Titolo: Senza scatola, grazie! 3. PROSA IN LINGUA ITALIANA Motivazione: “Recitazione convincente, fresca, buoni ritmi Primo premio: Non assegnato interpretativi, coerente con il testo presentato”. Secondo premio: Ester Barlessi, Pola Secondo premio: Non assegnato Titolo: Il giardino nudo Menzioni onorevoli (al massimo due): Non assegnate Motivazione: “Il racconto, ben strutturato ed equilibra- 3. SAGGI DI ARGOMENTO TEATRALE to, ispirato ai nostri tempi, è sviluppato su una matrice di Primo premio: Non assegnato segno etico, psicologico ed esistenziale per evidenziare Secondo premio: Peter Lešnik, Capodistria

Panorama 15 Istria Nobilissima

Titolo: Platee trionfanti e palcoscenici roventi 5. ARTI VISIVE - PITTURA, SCULTURA, GRAFICA E Motivazione: “Si assegna per l’impegno profuso nella stesura FOTOGRAFIA del testo ricco di citazioni e note”. Primo premio: Non assegnato Menzioni onorevoli (al massimo due): Non assegnate Secondo premio: Non assegnato PREMIO PROMOZIONE: Non assegnato Menzioni onorevoli (al massimo due): ALTRE NOTE DELLA COMMISSIONE: Si propone, vista Autore: Andrea Rožar, Cittanova la vicinanza tematica con la Comunità Italiana, di presenta- Titolo: Autoritratto e ritratto del prof. Luka Stojnić in re l’esecuzione della Brumini all’interno della cerimonia di un ponibile futuro (entrata in Europa) premiazione del premio e successivamente di farlo circuitare Autore: Martina Ivančić, Rovigno nelle Comunità. Titolo: Rovigno di ghiaccio La Commissione rileva l’assoluta mancanza di condizioni Categoria “ARTE CINEMATOGRAFICA, VIDEO adeguate alla messa in scena di un pezzo teatrale. La Com- E TELEVISIONE missione è stata costretta a sgomberare la piccola aula a di- SEZIONI: sposizione spostando tavoli e sedie. Proponiamo nuovamente 1. ARTE CINEMATOGRAFICA, VIDEO E TELEVISIO- la messa a disposizione di uno spazio adeguato quale il teatri- NE no del Palazzo della Filodrammatica. Primo premio: Non assegnato Secondo premio: Non assegnato Categoria “ARTI VISIVE” Menzioni onorevoli (al massimo due): Premio ROMOLO VENUCCI Autore: Martino Šesnić, Fiume SEZIONI: Titolo: Hommage a fluxus 1. PITTURA, SCULTURA E GRAFICA Autore: Edda Viler, Capodistria Primo premio: Non assegnato Titolo: Mentine Secondo premio: Non assegnato PREMIO PROMOZIONE: Non assegnato Menzioni onorevoli (al massimo due): ALTRE NOTE DELLA COMMISSIONE: Il giudizio del- Autore: Tea Paškov Vukojević, Fiume la Commissione è stato espresso in seguito a consultazione Titolo: Nell’abbraccio telefonica e riscontro di giudizi anticipati a mezzo mail. Autore: Lucilla Micheli Marušić, Fiume Titolo: Costruzione 2 Categoria “MUSICA” 2. DESIGN, ARTI APPLICATE, ILLUSTRAZIONE Premio LUIGI DALLAPICCOLA Primo premio: Karin Tancel, Parenzo SEZIONI: Titolo: Animali: totem - gufo 1. COMPOSIZIONE (coro o musica da camera) Motivazione: “Per la limpida resa tecnica dell’apparato illu- Primo premio: Non assegnato strativo”. Secondo premio: Đeni Dekleva Radaković, Parenzo Secondo premio: Fulvia Zudič, Pirano Titolo: Incantesimo del gioco Titolo: Toni Tonin Motivazione: “Per il denso linguaggio armonico l’organi- Motivazione: “Per la fresca vivacità dell’impianto”. cità della struttura”. Menzioni onorevoli (al massimo due): Menzioni onorevoli (al massimo due): Non assegnate Autore: Manuela Paladin Šabanović, Fiume 2. ESECUZIONE VOCALE O STRUMENTALE Titolo: Broshure per studio grafico Primo premio: Manuel Šavron, Gračišče 3. FOTOGRAFIA Titoli: Senza titolo Primo premio: Romano Grozić, Samobor Motivazione: “Per l’incisiva ed elegante interpretazione e Titolo: Collezione: Musicisti (12 foto) il brillante virtuosismo. Assegna il premio promozione au- Motivazione: “Per l’evidente professionalità e l’originale spicando l’integrazione del programma con brani di autori equilibrio compositivo delle soluzioni ritrattistiche”. che valorizzino l’arte musicale della realtà italiana sul ter- Secondo premio: Luca Dessardo, Fiume ritorio del suo insediamento storico”. Titolo: La sensazione velata delle calle Secondo premio: Nereo Arbula, Fiume Motivazione: “Per le estese soluzioni di interpretazione cro- Titoli: Senza titolo matica nella coerenza di un approfondimento tematico”. Motivazione: “Per la spiccata musicalità suscettibile di ul- Menzioni onorevoli (al massimo due): teriore maturazione”. Autore: Ingrid Ugussi, Pola Menzioni onorevoli (al massimo due): Titolo: Impressioni marine Esecutore: Sestetto mandolinistico della SAC “Fra- Autore: Lucio Vidotto, Fiume tellanza” Titolo: Venezia, incontro alla Biennale 2009 Titoli: Senza titolo PREMIO PROMOZIONE: Romano Grozić Esecutore: Coro misto “Schola Cantorum” della ALTRE NOTE DELLA COMMISSIONE: SAC “Fratellanza” 1. Si ritiene opportuno richiedere un agile curriculum per Titoli: Senza titolo ogni autore da allegare (per le prossime edizioni) 3. SAGGI DI MUSICOLOGIA 2. Si evidenzia la quantità delle opere presentate nella se- Primo premio: Non assegnato zione 1 e 5 non accompagnata però da una qualità opportu- Secondo premio: Non assegnato na. Pertanto non sono stati assegnati, in queste sezioni, il 1. Menzioni onorevoli (al massimo due): e il 2. premio. Autore: Ana Čuić, Pola 3. Si ripropone la nota della Commissione dell’anno Titolo: Struttura compositiva di Luigi Dallapiccola nel 2009. “Quaderno musicale di Annalibera attraverso l’approfon- 4. La Commissione si rende disponibile per un incontro al dimento del primo brano, “Simbolo”” fine di precisare aspetti del Regolamento (Arti Visive). PREMIO PROMOZIONE: Manuel Šavron, Gračišče

16 Panorama Istria Nobilissima

ALTRE NOTE DELLA COMMISSIONE: La Commissione Menzioni onorevoli (al massimo due): Non assegnate raccomanda di inserire nel bando di concorso quanto segue: PREMIO PROMOZIONE: Non assegnato le composizioni devono essere inedite ed originali e preferibil- PREMIO GIORNALISTICO “PAOLO LETTIS” mente attingere al patrimonio artistico culturale degli italiani SEZIONI: sul territorio del loro insediamento storico (temi musicali, ver- 1. PREMIO PER IL MIGLIOR SERVIZIO, COMMENTO, si, opere d’arte di autori italiani dell’Istria, Quarnero e Dalma- ARTICOLO E ALTRO GENERE GIORNALISTICO, TRA- zia). Curriculum obbligatorio. SMISSIONE RADIO O TELEVISIONE, O PER UNA SERIE 4. MUSICA - COMPOSIZIONE ED ESECUZIONE DI QUESTI, PUBBLICATI SUI GIORNALI, ALLA RADIO Primo premio: Non assegnato O ALLA TELEVISIONE DELLA COMUNITÀ NAZIONALE Secondo premio: Non assegnato ITALIANA NEL 2009, DI PARTICOLARE INTERESSE PER Menzioni onorevoli (al massimo due): LA STESSA E PER L’AFFERMAZIONE SOCIALE E PRO- Esecutore: Chiara Jurić, Pola FESSIONALE DELLA CATEGORIA Titolo: Senza titolo Primo premio: Elio Radeticchio, Capodistria Esecutore: David Kumpare, Medolino Titolo: Serie di servizi televisivi sull’attuazione del bilin- Titolo: Senza titolo guismo visivo. Motivazione: “Per la precisione rigorosa, per la determina- Categoria “PREMIO GIOVANI” zione, per lo stile giornalistico d’inchiesta e per l’approccio Premio ADELIA BIASIOL fermo ed equilibrato ad una tematica delicata. Tematica, quel- (per i giovani dai 15 ai 18 anni di età) la del bilinguismo visivo, che tocca sensibilità storico-sociali SEZIONI: tuttora presenti e vive nella comunità”. 1. POESIA O PROSA IN LINGUA ITALIANA 2. PREMIO PER L’ATTIVITÀ PROFESSIONALE COM- Primo premio: Non assegnato PLESSIVA CHE ABBIA CONTRIBUITO ALLO SVILUPPO Secondo premio: Valentina Vatovec, Capodistria E ALLA PROMOZIONE DELLA COMUNITÀ NAZIONALE Titolo: Vari titoli ITALIANA Motivazione: “Lavoro interessante nella strutturazione for- Primo premio: Radio Capodistria mata da pezzi in prosa e raccolta di versi, anche se di qualità Motivazione: “Per il sessantesimo anniversario di attività letteraria discontinua. Il tema del disagio giovanile è trattato dell’emittente che ha saputo radicarsi grazie ad una continuità con un buon ritmo narrativo e con un uso efficace e funziona- qualitativa ed al costruttivo rapporto instaurato con il pubblico. le del linguaggio che raggiunge gli esiti formali migliori nei Negli ultimi anni, inoltre, Radio Capodistria si è rinnovata nel- componimenti poetici”. la forma, nei contenuti e nella promozione all’estero”. Menzioni onorevoli (al massimo due): Autore: Francesca Frlič, Pirano ALTRE NOTE DELLA COMMISSIONE Titolo: Storia di un sognatore La Commissione torna ad evidenziare la scarsa partecipa- Autore: Roberta Venier, Rovigno zione al Concorso. Questa situazione non rispecchia la reale Titolo: Rosa rossa potenzialità giornalistica della Comunità Nazionale Italiana. PREMIO PROMOZIONE: Non assegnato Anche in questa edizione lo scarso numero di lavori pervenuti, ALTRE NOTE DELLA COMMISSIONE: dovuto in particolare ai limiti dell’auto candidatura, ha costret- Segnalazione speciale fuori concorso to la Commissione a scelte obbligate e scontate. Autore: Lucia Ugrin, Rovigno Per questi motivi la Commissione suggerisce degli indi- Titolo: La leggenda della Firemary spensabili cambiamenti. Fermo restando le attuali modalità di candidatura si propone l’istituzione di un gruppo di lavoro per- Categoria “CITTADINI RESIDENTI NELLA REPUB- manente i cui membri saranno selezionati preferibilmente tra i BLICA ITALIANA, DI ORIGINE ISTRIANA, ISTRO- giornalisti in pensione della CNI. Il gruppo di lavoro dovreb- QUARNERINA E DALMATA ATTESTATA DA UN AP- be seguire in maniera coordinata e continuata la produzione POSITO DOCUMENTO giornalistico-fotografica delle testate della CNI allo scopo di SEZIONI: segnalare alla Commissione giudicatrice un numero più ampio 1. PROSA NARRATIVA SU TEMATICHE CHE INTERESSA- di lavori sia individuali che redazionali. NO IL MONDO COMUNE ISTRIANO, ISTRO-QUARNERI- Inoltre, i giornalisti premiati l’anno precedente farebbero NO E DALMATA, NELLA SUA PIÙ AMPIA ACCEZIONE automaticamente parte del gruppo di lavoro presentato al pun- CULTURALE, UMANA E STORICA to di cui sopra. Pertanto, si invitano i candidati a presentare un Primo premio: Kenka Lekovich, Trieste numero limitato di articoli, servizi radiofonici o televisivi da Titolo: Quando Cirano si chiamava Nosonja sottoporre alla Commissione giudicatrice. Motivazione: “La raccolta elabora, attraverso una serie di Allo scopo di ampliare il bando di concorso, si propone racconti autonomi, una visione del mondo graffiante e spre- l’introduzione di una nuova sezione del premio che sia aperta giudicata su abitudini radicate e adattamenti repentini cui la alla pubblicistica (fogli, periodici, anche in rete) delle varie Co- civiltà contemporanea obbliga. Costruiti con padronanza nar- munità degli Italiani e delle organizzazioni degli esuli. ratologica, i pezzi mescolano sapientemente linguaggi e im- Allo stesso scopo si propone di istituire una nuova sezione maginari letterari e non, riuscendo a rendere con plastica evi- del premio dedicata ai prodotti giornalistici organici e profes- denza punti di vista multiculturali”. sionali (rubriche, programmi, inserti, speciali ecc.) Allo scopo Secondo premio: Nicolò Giraldi, Trieste di diffondere maggiormente queste forme di produzione gior- Titolo: Centodieci macchine in fila nalistica, si consiglia la presentazione degli autori e dei lavo- Motivazione: “Per la narrazione fresca in cui l’intervista e la ri premiati in Slovenia, Croazia ed Italia. Qualora i suddetti ricerca incontrano esistenze isolate scoprendo un mondo ric- suggerimenti saranno recepiti, i membri della Commissione si co di ricordi e valori di una piccola comunità italiana margi- sono dichiarati disponibili ad essere coinvolti nella stesura del nale e trascurata”. nuovo Bando di concorso per il Premio giornalistico.

Panorama 17 Società Percorrendo il sentiero alpino che va dal Monte Maggiore al Castello di Servolo (3 - continua) Spossati ma appagati, eccoci sull’Alpe Grande di Marino Vocci

e prime luci dell’alba e l’insi- stente ticchettio della pioggia, Lche batteva rumorosamente sul tetto in lamiera del rifugio, han- no anticipato il risveglio e inquieta- to i vagabondi curiosi. Così di primo mattino abbiamo lasciato Poklon/ Passo Fortezza/Forcella, la vecchia mulattiera, che per secoli è stata usa- ta dagli Istri e dai Liburni per i loro scambi commerciali, e la croce (la- sciando perdere a chi è stata dedica- ta recentemente), che indica il pun- to dove i pellegrini istriani che anda- vano al Santuario della Madonna di Tersatto di Fiume, dopo una notte di cammino attraverso l’Istria interna, vedevano in lontananza, per la pri- ma volta il santuario e qui si ingi- nocchiavano (poklon in croato signi- fica proprio inginocchiatoio) e pre- gavano. Poco oltre il Rifugio alpino prendiamo anche noi, come i pelle- Il bosco ha resistito di più laddove non si poteva coltivare... grini, la strada forestale che va nella direzione dell’Istria, nel punto dove mediatamente accolti da uno splen- La giornata è grigia, c’è ancora ha inizio il Sentiero Alpino Istria- dido bosco ceduo invecchiato di fag- qualche goccia di pioggia, ma gra- no indicato con la sigla IPP (Istra- gio, dove alcune piante raggiungono zieadio, alle mantelline indossate dai ski Planinarski Put) e veniamo im- dimensioni notevolissime. camminatori e alle preghiere formu- late, ma soprattutto alle chiome fron- dose degli alberi secolari che impedi- scono alla pioggia di inzupparci, pos- siamo proseguire il nostro cammino. Lungo il percorso possiamo infat- ti ammirare, senza alcun impaccio, la bellezza dei paesaggi dell’Istria montana che sono caratterizzati: dal- le splendide faggete, dalle praterie di cresta e poi (alla fine della giornata verso Brgudac e Račja Vas) dai prati dei gradevoli fondovalle. Le faggete, ce lo ricorda il grande botanico Li- vio Poldini, sono per lo più limitate ai versanti freschi e maggiormente esposti ai gelidi refoli di bora e agli affioramenti rupestri, dove il clima e l’impervietà del terreno hanno reso più difficile, alle volte proprio im- possibile, lo sfruttamento agricolo. I boschi, i prati, le praterie e i pasco- li in quota ci raccontano la millena- ria attività dell’uomo su questo terri- torio, fortunatamente ancora incon- L’Alpe Grande - Planik: non solo grande ma anche piuttosto impervia taminato: quella di boscaiolo, o me-

18 Panorama Società Percorrendo il sentiero alpino che va dal Monte Maggiore al Castello di Servolo (3 - continua) Spossati ma appagati, eccoci sull’Alpe Grande glio di coltivatore del bosco, e poi di pastore, allevatore e contadino. Que- ste attività hanno via via sottratto una buona parte della superficie al bosco, in particolare a quella dei versanti più esposti a sud e quelli meno freddi di queste realtà montane. Camminiamo in silenzio, per go- dere della galleria verde che sovrasta le nostre teste, dove i rami più bassi degli alberi quasi toccano il fondo del sentiero. All’improvviso il bosco la- scia spazio ai vasti prati erbaceo-ce- spugliosi colonizzati da ginepri, pini ...e mai il riposo fu tanto atteso e meritato neri, pini silvestri, ma anche punteg- giati qua e là da splendidi e profuma- voso, il Monte Nanos, e più in là le luoghi ci dimostrano che la gestione ti cespugli di rosa canina e da bellis- Prealpi e infine le Alpi. Questo mon- degli ambienti montani e degli ani- simi fiori. do verde, fatto di boschi di faggete, mali là presenti necessita di una poli- Una volta arrivati sul vasto alto- di boscaglie e di pascoli, è senza con- tica faunistica, e non solo, migliore e piano, da dove si può ammirare la fini e qui moltissimi animali trovano più attenta ai cambiamenti in atto. bellezza dell’Istria centrale, è tempo il loro ambiente di vita. Così i rettili Lasciato il Planik alle nostre spal- di una breve sosta proprio nell’istante (salamandra, rana, vipera), gli uccelli le, la sosta per il tradizionale rebe- in cui una coppia di aquile vola, non (prima di tutti l’aquila, e poi poiana, chin, questa volta a base di formaggio molto lontano da noi, nella direzio- falco, pernice, fagiano, coturnice, al- pecorino, è vicino al rifugio Korita ne dell’Alpe Grande - Planik, la no- locco, cincia, upupa, gufo, assiolo) e (purtroppo chiuso), dove protagoni- stra prossima meta. Seduti su enor- poi ancora i ricci, le martore, le lepri, sta è l’acqua con le sue straordinarie mi tronchi di faggio appena tagliati, gli scoiattoli, i tassi, le donnole e i ghi- sorgenti in quota. Infatti ai piedi del dai quali fuoriesce ancora il delicato ri. Questo è l’habitat ideale anche per monte Braico/Brajkov Vrh, alto poco profumo del legno, possiamo gustarci grossi mammiferi, come l’orso bru- più di mille metri, c’è la zona di con- una mela e un piccolo pezzo di ener- no, per grandi ungulati, il cervo e il tatto tra i bianchi roccioni calcarei e i getica, ma soprattutto squisita, cioc- capriolo, e per predatori, come la vol- giallo-grigi terreni di flisch. Qui l’ac- colata belga portata da Paolo. Il sen- pe, il gatto selvatico, la lince e in que- qua sgorga dalla roccia e attraversa tiero da qui si inerpica con una discre- sti ultimi anni sono stati più volte se- una decina di vasche alla fine delle ta pendenza sempre seguendo la stra- gnalati anche branchi di lupi. Un ric- quali forma un grande stagno. da forestale. chissimo mondo animale che, come A questo punto abbiamo finalmen- Attraversato e poi superato un al- mi ha ricordato l’amico Draženko - te lasciato il Monte Maggiore e sia- tro bosco, questa volta misto di abeti che…naturalmente porta il cognome mo in Ciciaria, una terra dal paesag- enormi e faggi secolari, sentiamo che Čendak come quasi tutti gli abitanti gio idilliaco e quasi d’altri tempi, in il vento che soffia con maggiore in- di Jelovize e che è il gestore, assie- cui mancano solo i pastori con i loro tensità, e questo ci fa capire che sia- me alla madre, della locanda dove ab- animali al pascolo. Siamo in luoghi mo quasi arrivati in cima. Sulla som- biamo dormito - in questi ultimi anni che raccontano una parte sconvol- mità dell’Alpe Grande - Planik (1273 sta vivendo una profonda trasforma- gente della tragica storia del secondo metri) firmiamo il libro di vetta, ma zione: un cambiamento che riguarda conflitto mondiale. Non lontano da soprattutto da qui ammiriamo un pa- non solo i numeri ma anche le abitu- Korita si trova, infatti, Brgudac, che norama mozzafiato: la città di Fiume dini e i comportamenti. Ricordo che raggiungiamo attraverso un sentiero e il suo mare, che dal Monte Maggio- l’aumento smisurato dei cinghiali e accidentato e con un forte dislivello re sembrava di toccare con un dito e quello più contenuto dei cervi, insie- (un po’ pericoloso in caso di pioggia). ora si stanno allontanando, e più vi- me alla fortissima diminuzione dei Questo paese è stato bruciato dai na- cino il mare di Rovigno, Cittanova, caprioli hanno mutato l’equilibrio del zifascisti, dopo l’uccisione di donne, Salvore e sullo sfondo uno scorcio sistema - bosco. I caprioli nella loro vecchi e bambini, perché punto di ri- del golfo di Trieste. Ma dalla cima ricerca di cibo sono costretti a muo- ferimento del Movimento Popolare dell’Alpe Grande è la vista sull’Istria versi al tramonto, poiché i padroni di liberazione e sede della scuola. La centrale a dare una grande emozione: notturni del bosco sono divenuti or- bellezza di questi luoghi porta ancora l’Istria montana e i monti del conti- mai i più aggressivi cinghiali e i gran- i segni di una storia che non dobbia- nente, il Gorski Kotar, il Monte Ne- di cervi, sempre più numerosi. Questi mo dimenticare. ●

Panorama 19 Cinema e dintorni La nostra vita, ennesima conferma delle qualità di Daniele Luchetti Un coltello affondato nel marcio di Gianfranco Sodomaco

on qualche ritardo, non dovuto a mia volontà, parliamo dell’ul- Ctimo film di Daniele Luchetti, La nostra vita, miglior interpretazione maschile a Elio Germano al Festival di Cannes. Come ricordava anche Bruno Bontempo un mese fa nell’intervista a Vicentini Orgnani, Germano, duran- te la premiazione, ha detto: “Siccome i nostri governanti in Italia rimproverano sempre al cinema di parlare male della nostra nazione, io volevo dedicare que- sto premio all’Italia e agli italiani che fanno di tutto per rendere l’Italia un pa- ese migliore, nonostante la loro classe Claudio (Elio Germano) con la moglie Elena (Isabella Ragonese) ed i fi- dirigente...” gli quando ancora nulla lascia presagire la tragedia incombente Al di là della precisa scelta di cam- po di Germano (anche come rispo- cambiamenti che hanno contraddistin- succedendo cose da fantascienza, e il sta al ministro delle Attività Cultura- to la travagliatissima storia italiana de- cinema avrebbe il dovere di raccon- li, l’ultraberlusconiano Bondi, che si è gli ultimi trent’anni. Ma entriamo su- tarle: quando le angherie e i sopru- rifiutato di andare a Cannes), su cui è bito nel merito del contesto dentro il si oltrepassano ogni limite, come sta difficile non concordare, non c’è dub- quale è nato “La nostra vita”, titolo al- avvenendo, è necessario reagire. Per bio che tra questi italiani “migliori” quanto significativo che richiama tutti esempio con un film collettivo. Il pe- vi è anche il regista Daniele Luchet- a riflettere sul momento che sta attra- ricolo, naturalmente, è l’autocensura, ti che ha girato, in circa trent’anni, versando la nostra nazione, attraverso ma anche il fatto che si può essere fra- una decina di film uno più importan- due sue dichiarazioni fatte a Venezia: stornati, spiazzati, dal fatto che ogni te dell’altro. Non possiamo non ricor- “Il cinema potrebbe finire con l’esse- giorno ci piombano addosso notizie dare almeno: “Il portaborse”, 1990, re il solo mezzo di espressione libero sempre più vergognose” (“la Repub- “La scuola”, 1995, “Mio fratello è fi- perché ritenuto non importante, non blica”, 21 maggio); “Dopo aver gira- glio unico”, 2007. Proprio con “Mio in grado di influenzare le persone, in to un documentario sull’assegnazione fratello è figlio unico” egli trova pro- più limitato dalla scarsità di denaro e di case popolari a Ostia, mi è venuta fonde “affinità elettive” con Germano dalla concorrenza spietata del cine- l’idea per il film. Non volevo fare un e da lì la decisione di girare insieme ma americano e della televisione. Noi film politico, ma un’opera che, attra- il prossimo film, appunto “La nostra autori contiamo niente, tanto che pur verso le giuste associazioni, potesse vita”. avendo chiesto di essere ricevuti da rappresentare quello che è ora l’Ita- Qual è l’essenza del cinema di Lu- Bondi per discutere di problemi eco- lia” (“Il Piccolo”, 20 maggio). chetti, un po’ “figlio” di Nanni Moretti nomici ed organizzativi dell’industria Credo che non si potevano trova- (suo produttore in parecchi film)? Una cinematografica, non abbiamo rice- re parole più giuste per motivare il spassionata, non ideologica, lettura dei vuto mai una risposta. Certo stanno film e descrivere la situazione genera-

Il dolore di Claudio ai funerali di Elena È rimasto solo lui con i bambini

20 Panorama Cinema e dintorni

Il regista Daniele Luchetti e gli interpreti Riccardo Scamarcio ed Elio Germano le italiana di questo periodo. Non re- sta allora che entrare dentro “La no- destini, l’uso dei cattivi materiali ecc. compassione questa Italia di ‘brava stra vita”, di cui è protagonista l’ope- ecc. Insomma, un ritratto piccolo, in gente’ che ha perso i contatti con gli raio edile Claudio (Germano, appun- nero, del Grande Nero della corruzio- altri e non pensa sia necessario sapere, to), giovane esemplare di una “nuova ne, del traffico di appalti, di scambi di farsi una opinione, avere dubbi, come Italia” non più proletaria ma non an- favori tra politica ed economia (con se le sorti del paese non la riguardas- cora piccolo borghese, che vive ai bor- dentro anche il Vaticano), ecc., che è se. Di sicuro riguardano i nostri registi, di della periferia romana, nelle nuove l’Italia di oggi, quella di cui il regista lo stesso Luchetti, e speriamo che il case della speculazione che assicurano parlava nell’intervista citata. loro talento si rivolga a quei personag- appartamenti graziosi a buon prezzo Il film, tutto all’insegna della non gi importanti, veri corrotti e corruttori e che la domenica accede al paradiso banalità di personaggi ed ambienti, che riempiono le cronache, altro che il delle merci nei grandi centri commer- coerente con le scelte stilistiche da lui povero vedovo Claudio, prima che tol- ciali. Il mondo di Claudio è la sua fa- operate in gran parte del suoi film pre- gano la parola anche a loro (vedi tagli miglia, la sua bella moglie Elena (Isa- cedenti, conferma che la “via maestra” pazzeschi ai finanziamenti operate dal bella Ragonese) cui lo lega una calda del cinema italiano, come abbiamo ri- governo per le attività culturali!). carnalità, in attesa del terzo figlio; la petuto tante volte e checché ne dica- Ma mi piace chiudere tornando a sorella Loredana (Stefania Montorsi, no i nostri attuali governanti (e, sia Elio Germano che, a dimostrazione del moglie separata di Luchetti) che pre- ben chiaro, le loro dichiarazioni non suo modo “impegnato” di essere attore para tavolate di cibo per tutti; il fratel- hanno alcun valore, fanno parte solo (potrebbe ricordare il mai dimentica- lo Piero, timido e impacciato anche se di una stupida, pretestuosa, inconsi- to Gian Maria Volontè), dice: “Dopo è Raul Bova; il vicino di casa parali- stente polemica politico-ideologica), il premio sto ricevendo una montagna tico, maneggione e capellone (Luca è quella del “neoneorealismo”: i gran- di proposte di lavoro, ma non come at- Zingaretti). Partorendo Elena muore e di Maestri vengono da quella stagione, tore. C’è chi mi chiede di scrivere un per Claudio crolla ogni equilibrio, pre- che il mondo ancora ci invidia e che libro, chi mi vuole a condurre una tra- cipita ogni felicità (indimenticabile la molti tra registi e sceneggiatori cerca- smissione radiofonica, chi mi invita a scena in cui Claudio/Germano canta, no di imitare, e i loro epigoni esprimo- dirigere per un giorno un quotidiano, in chiesa, una canzone di Vasco Ros- no quanto di meglio esiste oggi nel ci- o chi mi cerca come testimonial di ce- si a squarciagola e piangendo dispera- nema italiano. E non facciamo nomi, rimonie. Spero che quelli del cinema tamente); non ha strumenti per accet- sono tantissimi e non vogliamo far tor- non abbiano paura che adesso io costi tare il dolore, se non quello di pensa- to a nessuno. troppo. E quanto alle illazioni, esclu- re che sarà il denaro a riscattarlo, quel Luchetti e i suoi sceneggiatori, Ste- derei d’essermi fatto il vuoto attorno denaro che ha sostituito sentimenti ed fano Rulli e Sandro Petraglia (che me- per quel saluto e quella dedica agli idee, che riluce nelle storie dei giorna- riterebbero, dentro alla storia del cine- italiani quando sono stato premiato. letti rosa, che fa di un nessuno uno che ma italiano, una storia tutta per loro - Semmai m’ero già precluso alcuni am- conta. Ma Claudio è un uomo sempli- anche questo lo abbiamo sottolineato bienti, questo sì, perché io in privato ce, impreparato, e nel cercare di di- più di una volta), gli stessi de “Il porta- parlo sempre con franchezza. Ma in- ventare un piccolo imprenditore (fa- borse”, film che nel 1990 già aveva ca- tanto penso solo a far teatro...” cendosi imprestare soldi dal fratello pito benissimo dove saremmo andati a Bravo Germano, e non poteva es- e dal simpatico usuraio capellone), le finire, già prima della vicenda Mani sere che teatro d’impegno, che vedre- cose gli riescono male. Poi il ricatto, Pulite, ecc., evitando sia la politica che mo, ad esempio, al “Mittelfest” di Ci- il subappalto, lo sfruttamento dei clan- la sociologia, raccontano quasi con vidale il 20 luglio...●

Panorama 21 Arte Tre figure che danno lustro al mondo dell’espressione artistica Bogdanović, da Belgrado a Vienna di Erna Toncinich Bogdan Bogdanović (1922-2010) chi ha solo qualche approccio con l’arte, i nomi di Bogdan ABogdanović, Gillo Dorfles e Vittorio Sgarbi non risulteranno sicu- ramente nuovi. Bogdanović, architetto, urbani- sta e saggista serbo, attivo nella Re- sistenza e per alcuni anni sindaco di Belgrado, sua città natale, è venuto a mancare lo scorso giugno all’età di ottantasette anni a Vienna, dove vive- va dopo aver lasciato la sua città na- tale già agli inizi del maligno gover- no del dittatore Milošević. Solo qual- che anno prima di morire la visita a Jasenovac, al suo “fiore di cemento”, no l’ombra. Sono inesistenti, sebbe- tivo gusto, o kitsch, “tarlo che corro- il monumento da lui ideato nel 1966 ne il periodo in cui vengono edificati de la nostra epoca, un fenomeno dila- per la “Auschwitz croata” sulla riva - tra gli anni Cinquanta ed i Settanta della Sava, lo aveva stupito e reso - sia contraddistinto da quel realismo molto felice: lo immaginava devasta- socialista e da quella figurazione ap- to durante l’ultima guerra e invece il prezzata e capita dalle dirigenze come Vittorio Sg arbi alla scoperta delle meraviglie d’Italia suo gigantesco “giglio di cemento” dalle massi popolari. Il linguaggio di che “sboccia” nello spazio, continua Bogdanović - cosa piuttosto anomala ittorio Sgarbi. Lo adoro quan- ancor sempre il suo silenzioso collo- per quel periodo - è fatto di associa- Vdo parla e scrive di arte, quan- quio con il verde della pianura che lo zioni, di simboli arcaici della sua ter- do però in tivù si scatena, è furio- ospita da oltre quarant’anni. A quest’ ra e di dettagli architettonici. E, dato so, bizzoso, prepotente, anche male- opera, nel 2007, è andato il presti- importantissimo, le sue opere si inse- ducato, allora non mi piace proprio gioso premio internazionale “Carlo riscono in modo naturale nello spa- (ma a chi allora piace?). Ho appena Scarpa” per i Giardini, premio istitui- zio, coniugano perfettamente forma finito di leggere il suo ultimo libro, to dalla Fondazione Benetton. e paesaggio. L’ Italia delle meraviglie, ennesima In questa opera, come in tutti gli Una ricchissima raccolta di dise- sua chicca saggistica. È Trieste che altri diciotto complessi memoriali gni - ben dodicimilacinquecento - è apre il percorso, è da qui che Sgarbi progettati da Bogdanović, dissemina- stata donata dall’architetto e intellet- ti in vari punti del territorio jugosla- tuale belgradese al Centro Architetto- vo - a Mostar, Vukovar, Sremska Mi- nico di Vienna, la città che lo ha ac- trovica, Travnik, Ivangrad, ecc. - di colto da esule e in cui ha trascorso gli attributi ideologici non c’è nemme- ultimi anni della sua lunga e opero- sa vita. Gillo Dorfles, un secolo di inesausta vitalità

Tra i libri della mia biblioteca ce ne sono alcuni il cui stato parla chia- ro: sono libri importanti, di soven- te consultazione e, diciamolo pure, un po’ sgualciti. Tra questi volumi c’è il Kitch di Gillo Dorfles, e ancora uno, sempre dello stesso autore, Ulti- me tendenze nell’arte oggi. Posseggo questi due libri da oltre trent’anni: in “Kitsch” Dorfles ospita diversi auto- Jasenovac: Fiore di cemento (1966) ri che trattano del fenomeno del cat-

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simo, impegnato a scrivere, dipinge- re, ecc. Dorfles è triestino, e nella cit- tà natale trascorre gli anni delle giovi- nezza avendo contatti con vari intellet- tuali, tra cui Italo Svevo, col quale ha un rapporto molto amichevole, e Um- berto Saba, con il quale non ha troppa confidenza. A Milano, dove si trasferi- sce per gli studi di medicina, frequen- ta ancora ambienti letterari e artistici, a Torino incontra il pittore Felice Ca- sorati dal quale riceve preziosi consi- gli. Continua a dipingere, scrivere po- esie, saggi, critiche d’arte, a suonare il pianoforte, a fare ceramiche, mentre alla professione che ha scelto, quella Il triestino Gillo Dorfles ripreso di neuropsichiatra, preferisce quella di alla mostra retrospettiva allestita insegnante di estetica in varie univer- in occasione dei suoi cent’anni sità italiane. Il marzo scorso, per il secolo di gante, subdolo e corrosivo...” come si libro eccezionale, questo, tanto che di vita del grande intellettuale italiano, legge nei risvolti del volume; il secon- edizioni ne ha avute una quindicina. Milano ha organizzato una sua gran- do porta a conoscenza del lettore, in Leggo, giorni fa che l’autore di que- de mostra retrospettiva, mostra in maniera molto semplice e chiara, i lin- sti due saggi ha festeggiato, il marzo cui il colore continua a fare da pro- guaggi dell’arte contemporanea. Un scorso, i cent’anni, sempre efficientis- tagonista. ● Vittorio Sg arbi alla scoperta delle meraviglie d’Italia

conduce il lettore attraverso lo stiva- musei di arte contemporanea d’Ita- Vittorio le, un enorme museo straripante di lia, dove figurano opere di Arturo Sgarbi opere d’arte, di meraviglie da vedere Martini, Sironi, Nathan... Ed ogni non solo nei grandi musei e gallerie volta che ritorna nel capoluogo giu- e nelle grandi basiliche delle grandi liano, Sgarbi entra nella libreria an- città, ma nei paesucoli più sperdu- tiquaria Umberto Saba, “è lì che sen- ti. Santa Cristina al Tiverone, Borso to il suo spirito è vivo” (del poeta del Grappa, Mussolente, Cartigliano triestino, nda). La tappa successiva Santa Croce Bigolina... è Padova. E’ il Trecento che regna in Sentito mai parlare di questi po- questa città, in cui Giotto significa sti, organizzate mai comitive di turi- “evoluzione, arte nazionale e inter- sti in visita a queste piccole località nazionale”. E avanti ancora, a Gar- nelle quali, racconta Sgarbi, è possi- done Riviera, al Vittoriale di D’an- bile vedere cose d’arte d’inestimabi- nunzio, “luogo inventato ex novo le bellezza? Una delle più belle pale dal Vate e destinato a fargli da pal- d’altare di Lorenzo Lotto a Santa Cri- coscenico, da sfondo alle sue rifles- stina al Tiverone, a Borso del Grap- sioni, alle ispirazioni, ai proclami, ai pa una lapide di epoca romana di un suoi amori”. Milano è la tappa suc- scrizione lunga, dettagliata, bellissi- centurione con i dolci nomi di Ro- cessiva. Ma non si entra in uno dei ma, che ti fa venir la voglia di pren- sales e Vindemiales, cioè primave- grandi della città lombarda. “Pren- dere un mezzo qualsiasi per vedere ra e autunno; o la stupenda Madon- dete il taxi - suggerisce l’autore -, queste bellezze dipinte, questi rari na di Alvise Vivarini a Mussolente. fatevi portare in piazza Borromeo, affreschi di vita profana. E così sem- E via di questo passo. “...Mettetevi entrate al portone del numero 7, in pre avanti, lungo la penisola, in tutte in cammino, non siate pigri, perché uno dei rari e riconoscibili palazzi le direzioni, per scoprire meraviglie dalla vostra meraviglia deriva la vita gotici...entrate attraverso una porti- dipinte, scolpite, plasmate, edifica- dell’arte, dei luoghi, del nostro pae- cina nell’attivo studio di un gruppo te, tesori di ogni tempo. “Mettetevi se, l’Italia delle meraviglie”. Il viag- di architetti milanesi e... alzate gli in cammino, non siate pigri, perché gio attraverso le meraviglie d’Italia occhi, e avrete un’apparizione: af- dalla vostra meraviglia deriva la vita parte, come detto, da Trieste, che, lo freschi quattrocenteschi raccontano dell’arte, dei luoghi, del nostro pae- dichiara l’autore, ha uno dei più bei storie di vita cortese”. Segue una de- se, l’Italia delle meraviglie”. ●

Panorama 23 Italiani nel mondo Lo ha detto Giangi Cretti, nuovo presidente della FUSIE, in un’ intervista al «M essaggero di Sant’Antonio» Allarme rosso per l’editoria operan te all’estero a cura di Ardea Velikonja

a Fusie, Federazione unitaria della stampa italiana all’este- Lro, nella sua recente riunione plenaria ha eletto nuovo presidente, quasi all’unanimità, Giangi Cret- ti. A quasi due mesi dal congresso, Cretti è stato intervistato da Mauro Montanari sul futuro e gli obietti- vi della Fusie alla luce degli ultimi tagli al settore. L’intervista è sta- ta pubblicata nel numero di giugno del “Messaggero di Sant’Antonio - edizione per l’estero”, mensile di- retto da padre Luciano Segafred- do. La Fusie è stata accusata, ne- gli ultimi anni, di un certo im- mobilismo di fronte ai sempre più drammatici problemi che gno dell’editoria italiana all’este- gimento diretto anche i politici: hanno investito l’editoria. D’ora ro. A tal fine cercherò di attivare quelli eletti all’estero ma non solo in avanti come intende muoversi tutte le vie e tutti i contatti possibi- loro. E anche il Cgie, il Consiglio la nuova presidenza? li per il massimo coinvolgimento generale degli italiani all’estero”. “Con la consapevolezza che i di tutti quei soggetti che, a diver- Gli interlocutori politici che tempi sono ancora più duri, e che è so titolo, possono contribuire a mi- dovevano essere il sostegno del- ancora più difficile avere udienza gliorare il dialogo e il confronto. le comunità italiane all’estero, da quegli interlocutori, soprattutto Un ruolo importante ce l’avran- sembrano non avere assolto del istituzionali, che sono comunque no gli operatori stessi e le associa- tutto al loro ruolo. È così? determinati nella definizione della zioni di categoria, ma spero che “Nella sostanza direi di no, an- politica e degli interventi a soste- non si sottraggano a un coinvol- che se forse la percezione è quella.

A giugno 2011 a Roma i giovani discendenti degli esuli giuliano-dalmati L’epica storia in campo dopo 70 anni errà presentato nella seconda metà di luglio sport italiano dagli inizi del ‘900 fino alla fine del- Vnella Sala della Giunta del Comune di Trieste il la seconda guerra mondiale, quando la cessione di “Triangolare del Ricordo”, l’evento calcistico che a quei territori alla Jugoslavia ha segnato la loro do- giugno 2011 porterà a Roma da tre continenti i gio- lorosa fine. vani discendenti degli esuli giuliano-dalmati. ”Tutto questo”, spiegano i giovani dell’An- L’idea di riportare in campo quelle società spor- vgd, “per non dimenticare l’eredità della tradizio- tive è nata tra i giovani dell’Associazione Nazio- ne sportiva adriatica e dei giocatori giuliano dalma- nale Venezia Giulia e Dalmazia (che rappresenta in ti che militarono nelle grandi squadre: 5 nell’Inter, Italia gli ssuli giuliano-dalmati e i loro discendenti) 5 nel Milan, 9 nella Juventus, 5 nel Torino, 2 nel- ed è uno degli aspetti della riscoperta di un periodo la Roma, 2 nella Lazio, 6 nel Napoli e così via per storico che fu vissuto in maniera appassionata an- un totale di ben 687 reti segnate nella sola . che dal mondo sportivo, pur con il tragico epilogo Senza contare”, aggiungono dall’Anvgd, “gli ‘az- delle Foibe e dell’esodo di massa. zurri’ Aredio Gimona, Ezio Loik (del Grande Tori- A Roma i giovani indosseranno le magliette di no), Marcello Mihalich, Giovanni Varglien e Anto- un tempo e ricostituiranno per un giorno le squa- nio Vojak; o il fiumano Rodolfo Volk, rimasto nella dre di calcio del F.C. Grion Pola, dell’U.S. Fiuma- storia come autore dell’unico gol nel primo derby in na e dell’A.C. Dalmazia, che tanto hanno dato allo assoluto tra Roma e Lazio”. (aise)

24 Panorama Italiani nel mondo Lo ha detto Giangi Cretti, nuovo presidente della FUSIE, in un’ intervista al «M essaggero di Sant’Antonio» Organizzato da Università di Parma e Consorzio IcoN Allarme rosso per l’editoria operan te all’estero Patrimonio di cultura: Per quanto riguarda, in modo spe- cifico, il problema dei tagli all’edi- master per connazionali toria, credo che siano stati colti in aster universitario di I livello in Tutela e valorizzazione del pa- contropiede dal fatto che l’artico- Mtrimonio culturale italiano all’estero. È organizzato dall’Uni- lo che prevede questo taglio è stato versità degli Studi di Parma, in collaborazione con il Consorzio inserito in un Decreto con il nome ICoN che cura l’erogazione della parte on line. sintomatico di ‘Mille proroghe’. In Il Master forma figure professionali orientate alla tutela e valo- altre parole, non se ne sono nep- rizzazione del patrimonio culturale, con particolare attenzione alle pure accorti fino a che non è stato testimonianze riconducibili al fenomeno dell’emigrazione italiana. approvato. Va sottolineato, comun- Fornisce una competenza approfondita, teorica e pratica, dei proble- que, che anche da parte dei parla- mi posti dalla conservazione e dalla valorizzazione dei beni cultu- mentari della maggioranza vi sono rali intesi in una accezione assai ampia (documentazione a stampa state reazioni ed emendamenti con e manoscritta, opere d’arte, fotografia, design, musica, audiovisivi, cui questi tagli specifici non solo cinema, oggetti d’uso), attenendosi ai criteri di catalogazione più vengono condannati, ma si chiede aggiornati adottati dal Ministero dei Beni Culturali. che vengano pure azzerati”. Il Master è destinato a cittadini stranieri o italiani residenti Quali prospettive ha l’infor- all’estero che abbiano una laurea italiana o straniera, corrisponden- mazione italiana nel mondo? te ad almeno 180 CFU, attinente agli ambiti del Master. “In parte dipenderà dagli even- Nel caso di mancato raggiungimento del numero massimo di tuali risultati che si riusciranno ad iscritti, possono essere ammessi anche cittadini italiani residenti in ottenere sul versante dei contributi Italia. pubblici che chiediamo vengano al- Per accedere al Master è richiesta una laurea italiana o straniera, meno ripristinati prima di una seria corrispondente ad almeno 180 CFU, attinente agli ambiti del Master riflessione sulla necessaria riforma (classe delle lauree in lettere o equivalenti). Casi speciali di diplo- della legge che ne definisce l’eroga- mi universitari potranno essere valutati. È possibile chiedere il rico- zione. Molto di più, invece, dipende- noscimento parziale di CFU per esperienze formative già acquisite rà dalla capacità che gli editori e gli (max. 18 CFU). La selezione avverrà per titoli. È richiesta una certi- operatori sapranno mettere in campo ficazione di conoscenza dell’italiano L2 almeno di livello C1. di fronte ai mutati modi di veicolare Le domande di iscrizione dovranno essere presentate entro e di utilizzare le informazioni. Se da e non oltre il termine perentorio del 25 settembre 2010 attra- un lato non vi è dubbio che la stam- verso la pagina http://www.mastertutelabeniculturali.it/index. pa italiana all’estero svolga ancora asp?codpage=regmaster1. un ruolo insostituibile in termini di La graduatoria dei candidati ammessi verrà pubblicata l’8 ottobre aggregazione comunitaria e di inte- 2010 su questo sito e sul sito dell’Università di Parma. L’inizio del- grazione, è pur vero che la sua fru- le attività del Master è previsto per il 2 novembre 2010 e il termine izione, così come l’abbiamo sempre per la fine di ottobre 2011. concepita, sia in diminuzione. D’al- (per maggiori informazioni consultare il sito del Master http:// tro canto è in aumento l’utilizzo delle www.mastertutelabeniculturali.it /o il sito della ICoN http://www. nuove tecnologie che sono uno stru- italicon.it / (Inform) mento fenomenale che, però, non ha ancora l’autorevolezza e la credibili- tà che le testate tradizionali si sono mo fatto per anni, fermo restando sta teorico possiamo dire che essa costruite nel corso di decenni duran- una chiara trasparenza nella defini- contribuisce a consolidare il senso te i quali hanno svolto anche un ruo- zione dei criteri e dei requisiti che di appartenenza, a creare un’opi- lo di servizio, talvolta sostituendosi dovrebbero consentire l’accesso a nione, per certi versi a mantene- ai compiti che avrebbe dovuto svol- eventuali contributi. Data la volati- re viva la diffusione della lingua gere lo Stato”. lità propria di uno strumento come italiana al di fuori dei confini na- La legge attuale non prende in quello informatico, questi criteri e zionali. Da un punto di vista pra- considerazione né le nuove tec- requisiti andranno rigorosamente tico, molto dipende da come l’in- nologie né il settore radiotelevisi- formulati”. formazione viene fatta; pertanto vo. Possiamo aspettarci un cam- Ha ancora una funzione l’in- dalle strategie editoriali di ciascu- biamento nella normativa? formazione italiana all’estero? na testata, fatto salvo il fatto che se “Lo possiamo auspicare. E per “Indubbiamente sì. Almeno fin- fondamentali sono le risorse intel- quello che ci compete lo chiede- ché è in grado di aver un pubbli- lettuali, irrinunciabili sono quelle remo, cosa che d’altronde abbia- co che la richiede. Dal punto di vi- materiali”. (aise)

Panorama 25 Made in Italy Nel corso della sua lunga vita, non ha mai cambiato il suo marchio L’Alfa Romeo ha compiuto 100 anni a cura di Ardea Velikonja

a casa automoblistica Alfa Ro- meo ha compiuto 100 anni, ton- Ldi tondi. E per festeggiare il suo primo secolo di vita l’azienda ha orga- nizzato, dal 24 al 27 giugno, una se- rie di eventi, esposizioni e prove li- bere a Milano, Arese e Monza Ma quando nasce l’Alfa Romeo? Era il 24 giugno 1910 quando a Milano nasce- va l’A.L.F.A. (acronimo di Anonima Lombarda Fabbrica Automobili). For- se pochi sanno che le origini dell’Al- fa hanno un nome francese anche se le radici sono a Napoli. Infatti l’impren- ditore Alexandre Darracq dopo aver prodotto biciclette, passò alla produ- zione di automobili con la Darracq. Nel 1906 nacque la Società Italiana Automobili Darracq, con sede a Na- poli ma dopo qualche anno comincia- L’attraente Alfa P2, vera icona simbolo nel corso degli anni Venti: fu rono i primi problemi e la società ven- una creazione di Vittorio Jano, campione del mondo nel 1925 ne messa in liquidazione. Nel 1915 venne rilevata da Nicola Romeo, in- sessore agli Eventi Giovanni Ter- gegnere ed imprenditore napoletano e zi ha detto: “Pensare alla storia diventò “Alfa Romeo”. del Novecento italiano signifi- L’Alfa Romeo, nel corso della sua ca anche pensare alla nasci- lunga vita, non ha mai cambiato ra- ta e allo sviluppo del mar- dicalmente il suo marchio distin- chio Alfa Romeo, un mo- tivo, infatti sin dalla nascita ha dello di produttività e, al scelto un marchio circolare sud- tempo stesso, eleganza diviso verticalmente in due par- creativa ‘Made in Italy’. ti, sul lato sinistro la croce rossa Milano è orgogliosa di in campo bianco, simbolo della essere il cuore pulsante città di Milano e sul lato destro dei festeggiamenti. Per il famoso biscione, cioè il ser- quattro giorni la città si pente simbolo dei Visconti. Tra è vestita di rosso Alfa le ultime auto realizzate dalla casa diventando il palcosceni- automobilistica ricordiamo la Alfa co di una grande kermesse Romeo mito e la nuova Alfa Romeo in piazze - come quelle che Giulietta. hanno ospitato alcuni modelli Tutti gli appassionati del marchio della casa del biscione - strade Alfa Romeo possono visitare il mu- urbane, tangenziali, parchi, luoghi seo storico situata accanto all’ex sta- di aggregazione”. Lodi anche a bilimento di Arese, in provincia di ma anche la provincia dedica atten- Legnano per l’attenzione dedicata Milano: sei livelli con quattro sezio- zione al “Biscione” e lo stesso dica- a questa “creatura”, grazie a Gior- ni tematiche che ospitano più di 100 si per Legnano, dove i Fratelli Coz- gio Alisi, che in tre punti nevralgi- modelli e c’è una sezione interamente zi hanno organizzato una mostra del ci ha esposto le produzioni dedica- dedicata alle auto prodotte dal 1910 maestro Alisi, matita eccellente della te agli alfisti, ad oggi e un’altra che ospita model- fabbrica di Arese. I protagonisti del- Duemilacinquecento auto, prove- lini ed i trofei conquistati dai piloti in le celebrazioni sono i modelli che si nienti da ogni parte del mondo han- quasi novanta anni di attività. sono imposti nella storia della Casa. no partecipato alla sfilata che ha at- Milano ha organizzato quattro Commentando i festeggiamen- traversato il centro cittadino in occa- giorni di eventi, esposizioni e sfilate, ti in questi quattro giorni, l’as- sione del raduno. ●

26 Panorama Made in Italy L’idea brevettata e realizzata da un’impresa agricola della sinistra Piavea Isabella Ice, lo spumante senza alcol l Dubai brinda all’agroalimentare tizia un comunicato ufficiale emes- negli Emirati il concetto di eccellen- veneto con “Isabella Ice”, bevan- so in Dubai dopo la presentazione. za nel Food & Beverage senz’alcol Ida spumante senz’alcol ottenuta “Questa nuova formula del bere - si realizzati in Italia e rappresentata dall’uva Glera, ideata, brevettata e re- legge nella nota - sarà ora proposta al per l’occasione dall’amministratore alizzata da un’impresa agricola della mercato e sarà capace di attirare l’at- delegato Carlo Kaiser. sinistra Piavea. Il nuovo prodotto ha tenzione non solo da personalità di ”Qualcuno avrà pure storto il naso infatti trovato aperta la porta nei ricchi alto livello nel campo della politica e sentendo di una bevanda senz’alcol mercati degli Emirati Arabi. Ne dà no- del mondo economico, ma anche cul- ricavata dall’uva - ha commentato turali, dello sport, della moda, e con- l’assessore all’agricoltura del Ve- tribuirà inoltre alla campagna contro neto Franco Manzato - ma abbia- l’alcol nel Dubai e negli Emirati Ara- mo aperto la strada verso un merca- bi Uniti. Il lancio di questo prodotto to ricco e nuovo, che ama la qualità sarà inoltre un contributo per tutti i dei prodotti e della vita, occupando mondi islamici”. uno spazio che prima o poi avreb- A salutare il traguardo è stato, nei bero occupato altri che magari non giorni scorsi al “Golf Dubai Creek vantano la nostra tradizione nella & Yacht Club”, Sheik Rashid Al Sa- coltivazione della vite. L’agricoltu- had, cugino dell’emiro regnante del ra è anche un valore economico e Dubai Mohammed bin Rashid Al questo traguardo consente alle no- Maktoum, un evento organizzato da stre aziende di avere più reddito: ed IGGP General Trading (L.L.C.) Du- è questo l’obiettivo che guida l’azio- bai, società che punta a diffondere ne della Regione”. (aise)

Il pregiato formaggio diffuso su tutti i continenti con nomi Parmigiano: è il più imitato del mondo l Parmigiano Reggiano è il for- Imaggio più copiato nel mondo e se la punta dell’iceberg delle imi- tazioni è il Parmesan diffuso in tutti i continenti, dagli Stati Uni- ti al Canada, dall’Australia fino al Giappone, in vendita c’è anche il Parmesao in Brasile, il Regianito in Argentina, Reggiano e Parmesa- no in tutto il Sud America, ma an- che Pamesello in Belgio o Parme- Questo è l’originale... .. e questo invece è il Parmesan zan in Romania. È quanto afferma ti - è protetto dalle imitazione sul- si 70mila tonnellate di Parmesan, la Coldiretti nell’esprimere soddi- la base del regolamento europeo tra Wisconsin, New York e Cali- sfazione in riferimento al pronun- di tutela delle denominazioni che fornia. ciamento del Tribunale di Colonia consente di intervenire giuridica- In altre parole è originale solo che ha dato ragione al Consorzio mente anche se si moltiplicano i una scaglia su otto. Se a livello in- del Parmigiano-Reggiano vietan- casi di imitazione. ternazionale serve un accordo sul do la commercializzazione e la Particolarmente grave è la si- commercio nel Wto per la tute- pubblicità sul territorio tedesco di tuazione sui mercati extracomu- la delle denominazioni dai falsi, “Parmetta”, un prodotto a base di nitari come gli Stati Uniti dove a è anche necessario - conclude la formaggio che, secondo la senten- fronte di una importazione media Coldiretti - fare chiarezza a livello za, viola la denominazione di ori- dall’Italia di circa 10mila tonnel- nazionale ed europeo dove occor- gine Parmigiano Reggiano (Dop). late all’anno di Parmigiano Reg- re estendere l’obbligo di indicare Sul mercato europeo il gustoso giano e Grana Padano, si produ- in etichetta l’origine a tutti i pro- formaggio - sottolinea la Coldiret- cono - riferisce la Coldiretti - qua- dotti lattiero caseari. (aise)

Panorama 27 Reportage Grande successo a Parenzo dei X Incontri mediterranei del folklore La musica e il ballo non hanno confini testo e foto di Ardea Velikonja

na girandola di costumi, colori, musica e gioventù. Si potrebbe Udefinire così la decima edizione degli Incontri mediterranei del folklo- re, “Zlatna sopela”, svoltosi a Paren- zo nella prima settimana di luglio. Un successo di pubblico, ma più di tutto un successo di amicizia tra popoli e cultu- re diverse. La Zlatna sopela è membro della sezione croata del Consiglio inter- nazionale dei festival del folklore e del- le tradizioni del CIOFF ed è il Festival del folklore ufficiale per l’Europa me- ridionale. Ideatore di questi incontri è Ante La sfilata sul lungomare e nelle vie di Parenzo è stata molto seguita Cukrov, direttore della Musicistra e segretario del CIOFF per la Croazia, che assieme all’Ente turistico di Pa- Cos’è il CIOFF renzo e la Municipalità organizza dal 1992 questi incontri folkloristici. Ci IOFF, acronimo per “Con- ha raccontato: “ Mi chiedete perché la Cseil International des Orga- manifestazione si chiama Zlatna sope- nisations de Festivals de Folklo- la o sopila. Questa è un tipico strumen- re et d´Arts Traditionnels”, è una to istriano e da qui il nome. Parenzo è organizzazione internazionale una città turistica e quando, nel 1992, culturale non governativa in rela- nacque questa manifestazione, sape- zioni formali con l’UNESCO. te bene che erano gli anni della guerra Nata nel 1970 nella località e in Croazia, non c’era nulla, nessuna francese di Confolens, il CIOFF manifestazione. Abbiamo pensato di si pone come obiettivi principali organizzare questo festival e chiamar- Nenad Velenik, direttore dell’Ente la conservazione, la promozione lo del Mediterraneo perché volevamo turistico di Parenzo e la diffusione della cultura tradi- che in futuro vi fossero rappresentati zionale e del folklore. Il recupero tutti i Paesi che si affacciano su questo dedicati ad una data zona. Quest’an- di questa eredità culturale avvie- mare. Fino ad oggi si sono susseguiti no al pubblico si è voluto presentare il ne attraverso forme espressive centinaia di gruppi che hanno portato connubio tra il Mediterraneo e le città quali la danza, la musica, le usan- in Istria le tradizioni di tutto il mondo. anseatiche del Baltico (la Lega Ansea- ze, i costumi ed altre arti. L’or- Ogni anno gli Incontri del Mediter- tica, detta anche Hansa, fu un’alleanza ganizzazione segue le direttive raneo sono tematici, ovvero vengono di città che nel tardo medioevo e fino dell’UNESCO. Il CIOFF porta all’inizio dell’era moderna mantenne avanti una significativa operazio- il monopolio dei commerci su gran ne di organizzazione e coordina- parte dell’Europa settentrionale e del zione dei vari gruppi di folklore mar Baltico). Abbiamo voluto portare sparsi nel mondo. Esso conta in- il legame tra il freddo nord e il caldo fatti, nelle proprie iniziative, 300 sud, terre che, siamo reali, pochi di noi festival internazionali e la coope- conoscono. Pochi sanno ad esempio razione con più di 60 000 artisti che esisteva una Lega anseatica, che all’interno dei festival stessi con aveva e ha una cultura e tradizione di- un pubblico di oltre 10 milioni di versa della nostra. Pochi conoscono la persone. L’organizzazione del cultura della Lituania, per non parla- CIOFF è ramificata nei vari con- re dell’estremo nord della Russia eu- tinenti, ha infatti istituito sezioni ropea ovvero dell’area di Arhangel- nazionali in 90 paesi diversi, fra Ante Cukrov, ha girato tutto il sk. Loro hanno una tradizione diversa, cui la Croazia. ● mondo balli diversi, non ci sono salti acroba-

28 Panorama Le belle ragazze slavoni Le arzille nonnine russe

Gran festa dei costumi e dei colori

L’impagabile bellezza sarda

Ogni particolare è curato nei mini- Il gruppo della Lituania mi dettagli

I colori dei costumi ungheresi La Polonia si è presentata con tre gruppi A Ponte (Punat) ai vecchi tempi le donne si vestivanoPanorama così 29 Giornate della musica e della danza

30 Panorama Giornate della musica e della danza

Panorama 31 Due fisarmoniche Sono state le nonnine russe ad iniziare il tutto e via a cantare, così, spontaneamente La festa dell’amicizia

Giovani di paesi diversi con passi uguali

Non importa la lingua che si par- la, la musica è nei “geni” di tutti

Alla fine del pranzo tutti assieme a ballare, nonostante il solleone

32 Panorama Reportage tici come in altre parti della Russia ed il canto è particolare. La Polonia ha le sue caratteristiche, con tre costumi di- versi e i suoi balli. Gli ungheresi pre- sentano coreografie bellissime. Il grup- po della Sardegna è particolare per le sue danze. In cinque giorni, quanto sono dura- ti gli Incontri, la cosa più bella è stata vedere che la musica non ha confini. Prova ne sia il pranzo conviviale dove giovani e non più giovani si sono mes- si a cantare spontaneamente per finire a ballare in mezzo al ristorante Santa Ma- rina tutti assieme, imparando sul posto i passi di coloro che avevano iniziato. Ed Hanno viaggiato tre giorni è questo il bello di questa manifestazio- ne. La crisi economica quest’anno ha ono arrivate dall’estremo nord europeo della Russia (tutte donne, solo colpito inevitabilmente anche noi: l’an- Sun uomo che suonava la fisarmonica), dove il giorno dura 24 ore e no scorso abbiamo avuto una trentina di non c’è notte, hanno un’età media di 74 anni ed hanno viaggiato tre gior- gruppi, quest’anno solo otto. Una ma- ni: dapprima un giorno in treno, poi con l’elicottero militare sono arrivate nifestazione simile costa ma secondo alla città più vicina, qui hanno preso un altro treno per un interminabile me sono soldi ben spesi perché c’è tan- viaggio fino a Mosca, a Mosca hanno preso l’aereo fino a Budapest, da tissima gente che ogni anno viene a Pa- qui un altro aereo fino a Zagabria dove le ha attese un autobus che le ha renzo in vacanza proprio in questo pe- portato a Parenzo. E nonostante tutto ciò avevano ancora voglia di can- riodo perché ha assistito ad una delle tare. E sono state le prime a “scendere in campo” al ristorante Santa Ma- edizioni dei festival. L’ultimo esempio rina di Abrega: dopo aver mangiato, si sono messe a cantare e quindi a è quello di un turista svizzero che l’altra ballare coinvolgendo tutti i giovani presenti. Stiamo parlando del gruppo sera è salito sul palcoscenico ed ha vo- “Zdarže Bereznik”, della regione di Arhangelsk situata nel profondo nord luto raccontare la sua storia. Era venuto della Russia, sul Mar Bianco. E il bello di questo gruppo è che la più vi- due anni fa a Parenzo per caso, in ferie vace è anche la più anziana: 81 anni appena compiuti (nella foto la secon- ed ha visto il nostro festival. Da allora da da destra) che allo spettacolo finale, nonostante l’ora (erano le 23.00) ha deciso che ogni anno sarebbe passa- ha ballato e cantato come se avesse vent’anni! ● to da queste parti perché è un amante della tradizione e del folklore e solo qui ha trovato tutto ciò in una serata. Inoltre lui è di origine iraniana ed ha già preso contatti con noi per far venire dall’Iran Da Ghilarza i Su Carruzu il prossimo anno un gruppo folk”. “Devo ringraziare infine Nenand hilarza (in sardo Ilàrtzi) è un Velenik, neodirettore dell’Ente turisti- Gcomune di 4.627 abitanti della co di Parenzo, che ha saputo riconosce- provincia di Oristano. Il paese è si- re l’importanza di questa manifestazio- tuato nella parte centro-occidentale ne e quindi ha finanziato il progetto” ha della Sardegna, sul vasto altopiano concluso Cukrov. di Abbasanta, che si estende ai pie- Alla serata conclusiva, quando a di della catena del Marghine e del tutti sono stati consegnati dei diplo- massiccio del Montiferru. Il grup- mi di partecipazione e il pubblico lun- po folkloristico di Ghilarza “Su go le strade in cui si è svolta la sfilata Carruzu” è formato in prevalenza ha applaudito al loro passaggio, han- da giovani, una trentina in tutto ma no partecipato il gruppo di Bereznik a Parenzo sono arrivati in diciotto. (della regione di Arhangelsk, nel nord Nato nel 1976 il gruppo folk è par- della Russia), i Slampa (della regione ticolare per la danza, un tipico bal- di Tukums in Lituania), i Maly Sla- lo sardo che si esegue in tutta l’iso- sk (di Radzionkow, Katowice - Polo- la accompagnato dalla fisarmoni- nia), i Szazszorszep Dance Ensemble ca. Il loro costume risale al 1850, per la prima volta e a caldo ci han- (di Martonvasar, Ungheria), il grup- ma ne esiste anche uno del 1750. no detto: “Qui è bellissimo, avete po “Su Carruzu” (di Ghilarza, Orista- La Sardegna ha già partecipato agli una costa bellissima anche se roc- no - Sardegna), i HKUD Osijek 1862 Incontri del mediterraneo ma i “Su ciosa, la gente è molto cordiale e ci (di Osijek) e il KUD Punat (di Ponte, Carruzu” sono venuti a Parenzo siamo trovati proprio bene”. ● Veglia). ●

Panorama 33 Letture

o scorso giugno sono stati attribuiti i Premi del- Lla XLII edizione del concorso Istria Nobilissima, che hanno dato una nuova conferma dei potenzia- li creativi del gruppo nazionale italiano nei campi dell’arte e della cultura. Ritenendo che di tali poten- ziali debba fruire il maggior numero di lettori nelle pagine riservate alle letture, “Panorama” propone le opere a cui siano stati attribuiti premi o menzioni. Nella sezione “Poesia in uno dei dialetti della CNI” la giuria ha assegnato la menzione onorevole a RO- MINA FLORIS di Valle per la sua raccolta di poesie dal titolo “’L limedo oltra i rui - Il sentiero oltre le nuvole”. «‘l limedo oltra i nui» (Il sentiero oltre le nuvole) La ∫igala

Ola ∫e la me Scancelà ∫igala canterina, ‘l so arbo salvadego ∫e forta la tentasion no ∫e piun. de vuldise diversi Ma ecola là de scondi l’orgoglio ‘n me∫o ala Musa fra le lagreme perse. su ‘n arbo somenà! ∫e dificile tent Chi sa de no esi doma ‘n spirito se ghi sovien ‘n te ‘na tera sola chi sen mi, ola chi comanda che ‘l so canto scoltavi ∫e sempro stragno col cor ‘namorà. ala storia istriana Chi sa fata de sango e sudor se la sa de ricordo e perdon. che mi manca Je visto scancelà quel son gre∫o quel che la me tera tanto bel da vuldì. jo vivesto. Su quel arbo somenà Chi sa se ‘n di ‘na melodia moderna lu le∫arè la sona adeso. como ‘n vecio No la canta piun ricordo per ‘l me cor ‘namor. ‘n te qualco libro de storia Musa: nome di una piazza scrito da novo.

LA CICALA CANCELLATO Dov’è la mia/cicala canterina,/il suo albero selvatico/non È forte la tentazione/di sentirsi diversi/di nascondere c’è più./Ma eccola là/in mezzo alla Musa/su un albero se- l’orgoglio/tra le lacrime perdute./È difficile tentare/di minato!/Chissà/se si ricorda/chi sono io,/che il suo can- non essere soltanto uno spettro/in una terra sola/dove chi to ascoltavo/con il cuore innamorato./Chissà/se lo sa/che comanda/è sempre estraneo/alla storia istriana/fatta di mi manca/quel suono grezzo/tanto bello da sentire./Su sangue e sudore/di ricordo e perdono./Ho visto cancella- quell’albero seminato/una melodia moderna/suona ades- re/ciò che la mia terra/ha vissuto./Chissà se un giorno/lo so./Non canta più/per il mio cuore innamorato. leggerò/come un vecchio/ricordo/in qualche libro di sto- ria/riscritto.

34 Panorama Letture Stanverta

Adeso che ∫e tornada la stanverta la me anema sconta Con ti la prova a cori ∫velta. ∫e como se gorarao Me vardà ‘ntorno che me liberi de mi: e ti tululù caval de fero no ti ghi jeri piun. con false ale dure. E cusì Me cati a tornà ti te de∫mentegà a quel che ∫e ∫a sta de tirà sun ‘l fià… e no capisi che ∫e duto Mi pia∫arao ‘n ∫ogo ciapate per man ‘l ∫ogo de esi sa. e ridi con ti ‘n tel di de stanverta como co jeri fioi ‘na viola se jo ‘nverto. e credi che la fine Oltra i sentimenti no pol mai capità ∫e ‘l destin dei sogni. co ti oldi tanto ben. ‘l sogno de ‘na viola Adeso piun de prima ∫e de vistise mi pia∫arao coi ragi del sol sta dananti a ‘n fogoler e de fase gatusà a scaldami ‘l cor dale ave a tor∫olon. a scoltà Vardi la jerba nova le to storie antiche che creso fate de mi∫eria che cover∫o le feride e boni sentimenti dela tera spacada dal fredo de verità qua∫i a consolala e bu∫ie ‘nocenti per l’anema ∫bampida. e ridi tanto Sul pra ridi con ti. la vita coro mudada fra i colori dei fiori sparnisadi, ogni fil del fajè se storta como ‘l vento di∫ como a confesaghi la so debolesa. E mi vedi duto questo. CON TE Mi sono guardata attorno/e tu/non c’eri più./E così/ti sei dimenticato/di tirar su il fiato…/Mi piacerebbe/prenderti per mano/e ridere con te/come quand’ero bambina/e cre- dere che la fine/non può mai capitare/quando senti tan- to amore./Adesso più di prima/mi piacerebbe/stare da- vanti al caminetto/a scaldarmi il cuore/ad ascoltare/le PRIMAVERA tue storie antiche/fatte di miseria/e di buoni sentimenti/di Adesso che è ritornata/la primavera/la mia anima nasco- verità/e di bugie innocenti/e ridere tanto/ridere con te. sta/prova a correre veloce./È come se dovessi/liberarmi di me stessa:/sciocco scarabeo/con false ali coriacee./Mi trovo a ritornare/a ciò che è già stato/e non capisco che è tutto/un gioco/il gioco di essere qui./Nel giorno di prima- vera/una viola s’è schiusa./Oltre ai sentimenti/c’è il desti- no dei sogni./Il sogno di una viola/è di vestirsi/con i rag- gi del sole/e di farsi sbaciucchiare/dalle api girovaghe./ Guardo l’erba nuova/che cresce/che copre le ferite/della terra fratturata dal freddo/quasi a consolarla/per l’ani- ma svampita./Sul prato/la vita corre vestita a festa/tra i colori dei fiori sparpagliati,/ogni filo dell’erba alta (er- baccia)/si piega come il vento dice/come a confessargli/la sua debolezza./E io/vedo tutto questo.

Panorama 35 Letture Destin

Su quel monto ‘l me cor torna sempro. Le val e la so tera straca taja ‘l me mondo Sule me pedighe via da mi e mi par de capì Voraravi diti ‘l so difeto tante robe de amalu tanto anca se ti e de fame tanto pensà no ti me scolti. a vardando ‘l so saso No se se acoro de pensà che finta deso pensate ∫oravia sercate je vivesto. amate Forsi ‘n di ∫golarè vivi ‘n tel ricordo su duti sti pensieri dela to man calda e ridarè sula me ganasa. ridarè... A caminando voldi qualcosa me giri de scato e vedi ‘na umbria sule me pedighe penso∫e ‘na umbria che scampa via. Veghi ananti per la me cal adeso che se che ti sen là DESTINO a fracà le me pedighe Su quel monte/il mio cuore ritorna sempre./Le valli e la a scoltà sua terra/stanca/tagliano il mio mondo/via da me/e mi scoltà… sembra di capire/il suo difetto/di amarlo tanto/e di far- mi tanto pensare/guardando il suo sasso/di pensare che fin’ora/superficialmente/ho vissuto./Forse un giorno vo- lerò/su tutti questi pensieri/e riderò/riderò…

SULLE MIE ORME Vorrei dirti/tante cose/anche se tu/non mi ascolti./Non so se serve/pensarti/cercarti/amarti/vivere nel ricordo/del- la tua mano calda/sulla mia guancia./Camminando/sen- to qualcosa/e mi giro di scatto/e vedo/un’ombra/sulle mie orme pensose/un’ombra/che fugge via./Vado avanti/per la mia strada/adesso che so/che sei là/a calpestare le mie orme/ad ascoltare/ascoltare…

36 Panorama Libri Pubblicata dall’Edit T(t)erra, raccolta di poesie di Laura Marchig Quando l’amore si fa pietas ieci componimenti sormonta- ve si allena a un continuo lavoro di ti dal titolo “Lussignana”. Si demolizione e rinnovata ricostru- Dapre così il libro di poesie di zione. Insomma, le contraddizioni Laura Marchig, T(t)erra, che l’Edit della vita hanno avuto un’integra- ha pubblicato, 18.esimo nell’ordine, le, dolente accettazione: Non puoi nella collana “Altre lettere italiane”. mai dire alle tue gambe dove anda- Dieci poesie ad esprimere, attraver- re, né ai tuoi occhi dove guardare, so versi premiati a Istria Nobilissima non puoi dire a te stesso tutto ciò 2005, il valore della “radice” incar- che andrebbe detto e sperare di es- nata, con tanto di ritratto dalla non- sere ascoltato. E ancora: Alla sor- na lussignana che nel cognome, Pre- gente di ogni ricerca c’è un grande muda, indica una valenza geografi- silenzio, così anonimo da non esse- camente anche più estesa. La figura re riconosciuto e così triste da far femminile, dunque giovane e viva, sgorgare la pena come acqua pe- e non meno desiosa di cimentarsi renne. con la vita, con il senso d’avventu- “To them”, la sezione successi- ra che le scompiglia i sensi, si abbi- va, racchiusa in sole sei composi- na a descrizioni delle isole o dettagli zioni, è dedicata al mondo degli af- di Lussino, come i suoi giardini in fetti, che vanno dalla scoperta, me- cui la treccia viola di buganvillea/ diata, del figlio cresciuto, alla ri- spettina palme,/abbraccia il limone. scoperta, ancora, dell’amore. Una In netta distinzione con le pre- Sono giardini dal silenzio pastoso di riscoperta che lascia sgomenti, per cedenti, tutte le poesie di que- cui i gatti hanno fame. un amore che rimane ritto a fissar- sta sezione sono scritte in dialet- La trentina di pagine a segui- la, una movenza sfrontata, real- to fiumano, che, come precisa la re, premiate allo stesso concorso a tà dell’immagine che usa un gergo stessa Marchig, non è quello in cui tre anni di distanza dalla preceden- oscuro, lingua che si abbatte sulla scrisse Milinovich, ma quello ma- ti, è “colorata”. “Colours” è infatti mia schiena come una pioggia di sticato da questa disgraziata gene- il titolo delle composizioni che ac- punte di veleno: Rimane dritto a fis- razione cresuda in socialismo de- corpa, talune anche in prosa, tutte sarmi, padrone della mia illusione, mocratico /…/ e mastruzada dopo - come le prime - rigorosamente in del mio procedere incauto in questa una guera per la democrazia. lingua, con un’unica incursione nel vita malvissuta, spesa troppo spes- Il mitico personaggio si presta dialetto per un Nudo de dona, una so a inseguire un’idea, un artificio, a punto di riferimento per una se- figura sentada su le scale /…/ con volo mistificato di farfalla. rie di riflessioni, che vanno da un le sue ombre/su el bianco e sul el Ultima sezione “Lilith” è anche colloquio con la madre per sape- nero /e no la ziga, e no la pianzi/ la più corposa, in quanto occupa re in quale lingua si è espresso il pian la se inverigola/ciudendo el quasi un terzo del libro, e intende primo intelligibile vagito, a lettu- mal nel ben/co’ la anima sbusada. richiamarsi nel titolo alla figura mi- re in cui è evidente il ricordo del- In senso “i versi in versi” co- tica nota come la prima moglie di la scuola o in pennellate di vita in stituiscono la parte minore rispet- Adamo, che ad un certo punto la- cui anche un solo verso, la defi- to ai “versi in prosa” quasi a dire, scia la terra per stabilirsi sulla Luna nizione di un passo di donna, vi- ripetendo le osservazioni avanzate nera e dare involontariamente vita, sta dagli altri, torna di prepotenza da Cristina Benussi nella prefazio- alla quella cultura contadina, “pa- ad associare al mitico mondo del- ne, che qui l’autrice appare impe- rallela” basata sulle strighe e altre le streghe perché quelli che muo- gnata a costruire uno spazio in cui figure simili. Ammesso di avere Li- ve no xe passi cristiani. provare un nuovo modo di esse- lith nel proprio oroscopo, l’autrice Da aggiungere che anche nel re: una donna che cerca di render- spazia su un’ampia rosa di temi che, titolo di copertina, la scelta della si padrona delle proprie scelte, sia come Lilith, risalgono non solo fino duplice opzione “T(t)erra” sem- in campo amoroso che esistenzia- all’adolescenza e giovinezza, con i bra indicare, la diversità e la con- le. Che ha passato la vita a sfuggire suoi slanci e tensioni, ma vanno an- sistenza del concetto. Spetta, si di- gli imprevisti, ha eretto una barrie- cora più indietro, ai primordi della rebbe, al lettore l’onere di sceglie- ra di difesa, che però, per sua stessa sua conoscenza, ovvero a quell’in- re il riferimento a lui più consono, ammissione, è pronta a infrangersi fanzia in cui le fiamme sulle colli- con tutto il bagaglio di valori che, quando sia soggetta ad un urto più ne indicavano chiaramente che xe nell’uno o nell’altro caso, così fa- violento ma anche ad essere rico- le strighe che impiza i foghi, come cendo, intende recepire. ● struita con facilità sicché chi scri- diceva suo zio, e lei gli credeva. M. S.

Panorama 37 Libri

Due volumi, oltre 450 pagine. Si presenta così la opera della prof.ssa Irene Visintini, ottima conosci- “summa” dell’opera poetica di Giacomo Scotti, pub- trice della produzione minoritaria. La pubblicazione blicata dall’Edit nella collana “Altre lettere italiane” di questa “retrospettiva poetica” - preceduta diretta- e presentata alla CI di Fiume (nelle foto Hreljanović). mente da “T(t)erra”, il libro di poesie di Laura Mar- A scegliere fra i Versi di una vita del prolifico au- chig, di cui pure tratta questo numero di “Panora- tore è stato Silvio Forza, che li ha ricondotti entro ma” - fa salire a venti i titoli dei nostri autori riuniti ampi cicli tematici in modo da prospettare ai lettori nella collana “Altre lettere italiane”. una visione organica e ben definita della produzione Qui di seguito pubblichiamo un sunto della pre- di Scotti, abbinata alla delineazione di nuovi inedi- fazione della prof.ssa Visintini con cui si apre il se- ti percorsi. La prefazione che apre ciascun volume è condo volume.

Raccolti in due volumi i Versi di una vita di Giacomo Scotti Mappa di tormentati andirivieni uesta vasta e pregevole Antolo- Ma vi è, nella poesia di Giacomo I grandi “topoi“ della poesia di Scot- gia in due volumi con il simbo- Scotti, anche qualcosa di plurimo e di ti, la sofferta partecipazione al mondo Qlico titolo Versi di una vita, si inafferrabile; egli sa cogliere anche i esterno e la discesa nella sua privata configura come la “summa” della “flu- drammi e gli orrori del nostro tempo memoria affiorano già nel primo ciclo: viale” opera lirica di Giacomo Scot- - la guerra balcanica, il sentimento di si avverte, però, in tutta l’opera, la ri- ti, il più fecondo degli scrittori CNI e inutili stragi. sonanza, l’incisività, la durata di certi offre al lettore ben delineate proposte Su questo tracciato introspettivo temi, di certo forte autobiografismo, che di nuovi percorsi nella suggestiva, la- egli prosegue cercando di cogliere la continueranno a riaffiorare in un rigo- birintica complessità della sua poesia trama complessa, la ragione profonda, glio di immagini, di simboli, di allusio- e, allo stesso tempo, una visione, il più i chiaroscuri segreti e intricati della ni metaforiche. Un fiotto sorgivo di pa- possibile completa, del suo lunghissi- propria vita e di eventi esterni ad essa role, esprime, per esempio, in una del- mo viaggio poetico attraverso la vita. che l’hanno resa dolorosa. le liriche di apertura, il doloroso nesso Osservando l’intero percorso lette- Questa nuova, ben selezionata arte-vita, la consapevolezza del duplice rario e culturale dell’autore, che si di- scelta antologica vuole, dunque, an- esilio e il sofferente, duplice amore per rama in varie direzioni le sue due patrie: “Sono in un lunghissimo arco lino cresciuto /allo sci- di tempo, possiamo co- rocco, / tessuto sul te- glierne lo slancio vita- laio / della bora. /- egli le, capace di esplora- scrive in “Appunti per re i sentieri della fanta- una biografia” - / Resi- sia e del cuore, ma an- sto ancora a raffiche di che l’esemplarità civile mare /....Ho amato due e sociale, l’umanesimo patrie fino alla rabbia. / ispirato dall’originaria Se non credete/guardate tradizione familiare e le ferite: la mia carne / contadina e, allo stesso ne è tutta fiorita”. tempo, l’estrema aper- Sulle orme foscolia- tura a diverse e lontane ne il poeta rappresenta civiltà, il continuo rap- l’ansia di superamento porto con gli archetipi fondamentali dare alla radice, al cardine stesso della di ogni frontiera, un profondo deside- dell’esistenza individuale e colletti- poetica di Scotti, alle dicotomie della rio di pace, di avvicinamento di que- va, variamente espressi da angolazio- sua esistenza. ste terre che paiono destinate alla lon- ni, generi, codici espressivi e stilistici Le sei sezioni del primo volume, tananza, su uno sfondo di sofferta e diversi. ritmate da altrettanti titoli significa- contrastata realtà: “Da questa sponda Partendo da certo sperimentali- tivi, sembrano arrotolarsi e srotolar- invoco / l’altra sponda che/con que- smo e dal neorealismo, la sua lirica si su una metaforica tastiera, che è, sta mai s’incontra. / Ma a noi fratel- si è avvicinata, pur mantenendo una in fondo, il percorso lirico-esisten- li è dato / onda farci ed al vento / dare certa capacità di cogliere le solleci- ziale di Giacomo Scotti, il fluire del- voce, nell’aria / cospargere la luce / tazioni del reale, all’ermetismo o al la sua voce, della musicalità del suo da sofferenza e amore / irradiata...” postermetismo, alla risoluzione della verso, delle sue luminose immagini (da “Da questa sponda invoco”). tematica in chiave di solitudine esi- che spesso germinano l’una dall’al Ed è in queste vicende non con- stenziale e di impressionismo intimi- tra, ma sottendono anche un fondo cluse, in questo peregrinare, in que- stico e introspettivo. doloroso e amaro. sta storia di tendenze contrastanti, ep-

38 Panorama Libri

“I miei figli dispersi / figli lontani, in fuga: / i figli e i loro giorni / i figli e i loro figli”, gli antichi compagni scom- parsi e i “cinque fratelli”, raffigurati di scorcio con toni iterativi ed epigram- matici, quasi in contrapposizione allo slancio, alla luce intensa dei versi ap- passionati dedicati alla figlia Morena e alla piccola Estel, legate al caldo, lu- minoso regno della terra e del sole. Luoghi e figure del mondo autobio- grafico del poeta sfumano in una mol- teplicità e levità di immagini. Trapela pur fuse in una personalità umana ric- ne” che appare il dispiegarsi dell’in- una malinconia riflessiva e sommessa, ca ed incandescente, che si ritrova uno tensa sensibilità del poeta in sensua- il progressivo distacco dallo spettacolo dei motivi centrali della lirica strug- lità, in fluide sensazioni percettive, in dell’esistenza (anche dagli oggetti più gente di Scotti, della sua anima eter- rappresentazione dell’Eros di cui è in- amati, “smemorati” e dagli stessi figli) namente “deracinée”, come l’ha defi- tessuta la sua lirica amorosa “...Perché e la francescana accettazione del dolo- nita Bruno Maier. L’oscillante pendo- col sole - mia / lietissima bandiera - re. Ma egli “vuol essere uomo anco- larismo lo induce, a inchiodare il suo apparvero le fragole / fragili frutti ar- ra”; alla dimensione esistenziale, evo- cuore “sul golfo del Quarnero”, anche denti / per la tua bocca / che mi sorri- cativa si sostituisce talvolta un’ispira- se resta un uomo del Sud, a scegliere de e accende / segreti fremiti”. zione riflessiva, e critica che investe “una minipatria” “ un ramo spezzato” Sorprendente è la sua compren- l’attuale società degradata, priva di va- della patria grande “per farci il nido”. sione della femminilità, dell’amo- lori: denuncia, umore polemico, ma Evoca l’Istria con i suoi tre colori, la re, dell’erotismo (“...Di morbido vel- anche senso di dolorosa sconfitta si av- sua scabra bellezza, la sua storia sof- luto, i seni sono / letto d’amore e via vertono nella lirica “Il dolore dell’uo- ferta che sottende la saggezza delle sue che porta a un tenero / abbraccio sen- mo e il mio stupore”: ”Questa non è la genti nello scorrere dei millenni, l’in- za fine...): sono sentimenti a lui quasi voce della sera. / È la terra che geme, tensità del dramma dell’esodo e la pro- connaturati che danno vita a un amore la radice / dell’uomo offeso. Dall’an- fondità del trauma dei “rimasti”, esalta totalizzante. goscia sua/ sale una voce infranta... la la voce dei poeti, che “in quest’ultimo Ciclo intenso ed alto è anche quel- memoria è terra di dolore che ha nel lembo di costiera” ancora impedisce lo in cui domina un nucleo compatto seno / il dolore dell’uomo e il mio stu- lo spegnersi della “nostra lingua”. Ma di “versi di affetti e di pene” dedicati pore / d’essere uomo ancora”. Ormai sono le stimmate del Sud a segnarlo: ai figli, alla moglie, ai compagni, alle “Il mare non ha voce, la fuliggine / è il “...Perché / ho di te sete ancora, ter- memorie, anche sofferte, con il titolo colore del mondo che si sbrana”. ra nera, / radice mia?” si chiede an- emblematico “A portata di cuore”. Le Acquistano drammatico risalto le siosamente. occasioni esistenziali intime e doloro- tragedie epocali, come quella di Hi- Acquistano vitalità e rilievo nota- se si esprimono nella dicotomia tra il roshima o terribili stragi, come quella zioni ambientali e paesaggistiche, rivi- sentimento gioioso della vita e l’incal- dei manovali suoi paesani travolti dal vono le figure dei fratelli morti, lontani zare della morte, tra la luce e l’ombra ghiacciaio di Mattamark, ma, soprat- o assenti, tra i quali prevale il ricordo nelle struggenti e dolorose poesie de- tutto, la guerra balcanica, le città di- di Umberto, scomparso nel mare gre- dicate al figlio Lino, prematuramen- strutte, la cieca violenza, gli orrori del co di Capo Matapan durante il secondo te scomparso. Un contrasto temati- mondo sconvolto, che diventano even- conflitto mondiale. co e tonale si avverte in quell’allegro ti patologici: “Ma come si fa a vivere, Anche Scotti cerca, in alcune com- “Ciao, padre” con cui il poeta introdu- mi chiedo, / alla pietà negati?”. posizioni poetiche estremamente con- ce, in una suggestiva lirica, la figura Ed è, infine, il mare con il suo fa- centrate (qualcuno ha parlato di “hai- del figlio morto a vent’anni, quel figlio scino magnetico, a costituire, nel ci- ku” occidentali) profondità e asso- “vissuto un po’ staccato dalla pianta”, clo conclusivo del primo libro, il lutezza, rilievi specifici, risonanze che “gli parlava delle sue ragazze” e la modello perfetto di una misura liri- interiori che solo la parola pura, l’inef- sua prolungata, ormai eterna assenza, ca accolta e assaporata come valore fabilità possono smuovere (“La parola espressa con tono atrocemente lapida- assoluto: è mare-vita, mare-donna, è la vita”). E la ricerca della ‘parola’ si rio: “Perché io so dove posso trovar- mare giovane, mare anziano, mare– esprime spesso nel dolore, ma è dalla lo: / a pochi passi da casa, / murato in che ride quieto, mare-lago e persino parola poetica che egli si attende l’im- un muro/ che non risponde”. mare-assassino che torna a sorride- mortalità. Alcune volte egli vuol vede- Risonanze drammatiche e ricordi re come un bambino: sul suo sfon- re “la poesia già scritta/nell’erba”, al- riproposti con maggior pacatezza evo- do compare l’immagine della nave tre volte la cerca nel valore ritmico, cativa si risentono anche in altre “po- che “per salpare / ha vestito la chi- nella flessibile scansione timbrica del- esie per mio figlio”; ricompare il du- glia d’alghe asprigne”; la stessa vita la voce irripetibile del mare. plice registro, elegiaco e malinconico, e identità del poeta sembrano imme- Ma è nella terza sezione, “Miracoli incantato e oscuro teso a rappresenta- desimarsi e confondersi con la sconfi- d’amore - Versi sulle donne, per le don- re “i passeri miei sparpagliati”, ossia nata immensità dell’azzurro. ●

Panorama 39 Ricerche

in dal primo periodo trascorso a Pirano (1941- Ho intrapreso così uno studio sistematico sui co- F1953), e poi specie negli anni successivi, a Trie- gnomi di queste terre, allargando man mano le ricer- ste, ho constatato che sapevamo e si sapeva ben poco che fino a comprendere tutti quelli presenti fra Trieste, sull’origine dei cognomi piranesi e istriani. Bisogna- l’Istria, il Quarnero, Fiume e la Dalmazia. Il loro stu- va quindi approfondire la questione, e mentre stavo dio - va sottolineato - in quanto coinvolge diverse altre raccogliendo i materiali necessari per lo studio ini- discipline (storia, geografia, araldica, lingue, dialetti, ziando da quelli di Pirano mi capitò fra le mani il ecc.), ci permette di avere una maggiore conoscenza Dizionario dei cognomi italiani, pubblicato a Milano del nostro passato e delle nostre origini per esprimere nel 1978 da Emidio De Felice, ove mi accorsi per pri- in modo abbastanza esauriente la consapevolezza che ma cosa che l’autore nel suo pur documentato libro siamo parte integrante di un’unica storia universale, ignorava del tutto l’Istria, classificando come triesti- intercollegati tramite i nostri avi da un intreccio di le- ni ad esempio Apollònio, Muiesàn e Parenzàn che gami di sangue che ci affratella e ci unisce. sono invece tipicamente istriani. L’Autore

Che cosa ci dicono i cognomi usati in Istria, Quarnero, Dalmazia e Trieste Andrich? Scriveva in italiano di Marino Bonifacio Moschiena Andrić, Andrič, Andrich Sebbene il Cadastre non segna- li alcuna famiglia Andrich/Andrić nel 1945 in Istria, ce n’era comunque qualcuna a Fiume, e inoltre erano vis- sute delle famiglie Andrich nei dintor- ni di Cala di Moschiena ove il Cada- stre registra infatti un casale Andrići di 9 famiglie (di cui però nessuna col cognome Andrić), fondato sottinteso dagli Andrić poi scomparsi. La prima documentazione istria- na è quella di un Giure Andriza pre- sente a Valle nel 1777-89 (ACRSR 3°, 1972, p. 164), giunto dalla Dal- mazia o Croazia, forse fondatore del detto villaggio di Andrići presso Mo- Andrić è diffuso in tutta la Croazia compresa tra la Germania orientale e schiena. ove tra i 1000 cognomi più frequen- la Polonia sud-occidentale. Inoltre, tra le varianti e i derivati ti nel 2001 è 167° con 2203 famiglie Gli Andrich presenti nell’Al- del nome Andreas, Jireček 1985, p. così chiamate (Maletić-Šimunović ta Italia in Piemonte, Lombardia, 34, cita i cognomi Andree/Andreis 2008, vol. 1, p. 116 e p. 121). Trentino-Alto Adige, Veneto (specie e pure Andriço di Scutari, su cui poi Va precisato che il cognome Andrić nel Bellunese) sono quindi sottinte- Jireček 1986, p. 8, precisa che essa è deriva dal nome Andrej/Andre “An- so perlopiù di origine tedesca, ma un’antica famiglia iniziando con un drea” più il suffisso croato -ić. qualcuno può essere anche dalma- Petrus de Andrizo nel 1252 e un Mi- Perdipiù, Andrič (con la variante to. In qualche caso, tuttavia, Andrich chael de Andrizo nel 1303, prosegui- Andric pronunciata Andriz) è anche è variante del cognome ladino della ta quindi probabilmente come An- cognome sloveno (si trova a Lubia- Val di Fassa (Trento) Endrich, che drich/Andrić. na e in altri centri sloveni; a Maribor compare come Andric/de Andrigo/ Oggi ci sono 2 famiglie Andrić ci sono 1 famiglia Andric e 1 Andrič d’Endrigo/Indrich/de Endrigo nel a Umago, 1 a Pinguente, 2 a Pisino, slovene e 1 famiglia Andrić croata; 1597, 1598, 1601, 1603, ove la base 2 a Rovigno e 1 a Villanova di Ro- pure a Capodistria ci sono 1 famiglia è perciò il nome Enrico (Lorenzi vigno, 1 a Bagnole, 15 a Pola, 1 ad Andrič e 1 Andrić), mentre Andrić 1908, p. 91). Arsia, 1 ad Albona, 1 a Opriz (Abba- è altresì cognome serbo, bosniaco e Vanno ricordati il cavalier Vincen- zia), 2 a Cherso, 1 a Lussinpiccolo, 20 montenegrino, e Andrich (pronuncia- zo Andrich di Spalato, vissuto nell’800, a Fiume e altre ancora nei dintorni, 7 to Andrih) è cognome tedesco e ven- scrittore in lingua italiana e Ivo Andrić, a Zara, 25 a Spalato, 3 a Sebenico, dico (cfr. Bahlow 1967, p. 33), cioè una delle maggiori voci della letteratu- ben 115 a Zagabria, ricordando che slavo (serbo) della Lusazia, regione ra in lingua serba e in generale dell’Eu-

40 Panorama Ricerche ropa contemporanea, nato nel 1892 a Lussinpiccolo Dolac in Bosnia e laureatosi a Zaga- bria, morto nel 1975 a Belgrado. Andričić, Andrijčić, Andricich Il Cadastre segnala nel 1945 a Lus- sinpiccolo 2 famiglie Andricich, 1 fami- glia Andričić a Neresine di Ossero e 1 famiglia Andričić a Ceroglie di Pisino. Cognome di scarsa diffusione, oggi proseguente con 1 famiglia Andricich a Fiume e alcune famiglie Andričić (irradiate dal Quarnero) nella Croa- zia interna di cui 3 a Bjelovar, 3 a Gia- covo, 3 a Vukovar, 7 a Zagabria, più 1 a Spalato e 1 a Ragusa, cui vanno aggiunte ancora 5 famiglie Andrijčić a Veglia (3 a Valle di Besca, 2 a Pon- te), 2 a Lussinpiccolo, 5 a Fiume, 1 a Zara e 2 famiglie Andrijcic (senza se- Lindaro, 1 a Moncalvo), 1 a Umago, 8), nel 1335 Petrus dictus Curiacus f. gni diacritici croati) a Trieste. 3 a Pola, 2 a Sisak e 1 a Zagabria. c. Vicencii Andrenni e nel 1388 Min- Si tratta di un antico cognome cro- Il cognome Androsich/Andros- cellus f. Nicolai de Andrenno (p. 8). ato di Veglia, ove già nel 1326 è atte- sich compare nei libri battesimali di La base dei citati cognomi è ri- stato un Martinus quondam Cosme Lindaro dal 1680, mentre nel 1765 spettivamente il nome Androxius di de Andricich (Jireček 1986, p. 8), troviamo a Valle un Nadalin Andro- Arbe del ‘300 e Andreasius/Andro- la cui base è il nome Andrej/Andre sich detto nel 1692 Nadalin Androsi- sius/Andrenus attestato a Veglia nel “Andrea” più il suffisso croato -čić. chi (ACRSR 3°, 1972, pp. 164-165), XIII-XIV secolo, detto Andruschus/ Andròssi, Andròssich, Androšić il quale era sottinteso di Lindaro. Andre nel ‘300 a Ragusa (Jireček Il Cadastre segnala nel 1945 in Peraltro, gli Androsich/Andros- 1985, p. 34). Istria soltanto 5 famiglie Androšić di- sich di Lindaro sono ivi giunti all’ini- Ne consegue che il cognome An- venute Androssi nel comune di Pisi- zio del ‘600 da Arbe, ove già nel drosich/Androssich poi Androšić no, di cui 1 a Pisino-città, 1 a Lucaci- 1334-1346 vivevano i nobili Andro- sia forma slavizzata con aggiunta ci di Moncalvo e 3 a Lindaro. xio (Jireček 1986, p. 8), intanto che a del suffisso croato-ić dell’originario Oggi ci sono sempre 5 famiglie Veglia rileviamo nel 1305 e 1323 Ma- cognome arbense del ‘300 Andro- Androšić nel territorio di Pisino (4 a ria uxor Adami de Andreasio (cit., p, sio/Androssio, derivato dal nome Androsso documentato a Ossero di Ossero Cherso il 5/10/1283 (Ljubić 1868, p. 137), una delle tante varianti di An- drea (nome dell’apostolo fratello di Simone-Pietro), risalente tramite il latino Andreas al greco Andreas ab- breviato in -eas di nomi greci com- posti con il primo elemento andrós “uomo”. ● (9 - continua)

Le puntate precedenti sono state pubbli- cate nei numeri 16, 17, 19 e 22 del 2009 e nei n.ri 1, 6, 9 e 11 di quest’anno

ABBREVIAZIONI BIBLIOGRAFICHE cumenti. Nomi di persona, a cura di Giuliano Bonfante - Attilio Budrovich - Rita Tolomeo, AMSD 10°, Roma 1985. ACRSR: Atti del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, Jireček 1986: Constantin Jireček, L’eredità di Roma nella Trieste-Rovigno dal 1970. città della Dalmazia durante il medioevo. Terza parte (fine). AMSD: Atti e Memorie della Società Dalmata di Storia B) Cognomi e soprannomi (nomignoli) nelle antiche città lati- Patria, Zara dal 1926 al 1934, poi Roma e Venezia dal 1966. ne della dalmazia negli anni 1000-1500, a cura di Attilio Budro- Bahlow 1967: Hans Bahlow, Deutsches Namenlexikon, Mo- vich – Mario Enrietti – Rita Tolomeo, AMSD 11°, Roma 1986. naco 1967. Ljubić 1868: Šime Ljubić, Monumenta spectantia histo- Cadastre: Cadastre national de l’Istrie d’après le Recen- riam Slavorum meridionalium, vol. I, Zagabria 1868. sement du 1er Octobre 1945, a cura di Josip Roglić, Sušak Lorenzi 1908: Ernesto Lorenzi, Osservazioni etimologiche 1946. sui cognomi ladini, Trento 1908 (ristampa di Firenze 1992). Jireček 1985: Constantin Jireček, L’eredità di Roma nelle Maletić-Šimunović 2008: Franjo Maletić-Petar Šimunović, città della Dalmazia durante il medioevo. Seconda parte. Do- Hrvatski prezimenik (in 3 volumi), Zagabria 2008.

Panorama 41 Panorama finale JKL Il canto del disincanto di Silvio Forza Unione Italiana, si riparte rena politica in seno all’Unio- il posto di presidente dell’Assemblea importanti, conti di fatto su pochissi- ne Italiana: si riparte. Fra qual- per l’opposizione. Resta da capire se mi profili professionali dirigenziali. Ache giorno si svolgerà la pri- lo hanno chiesto perché vedevano la La cultura, la creatività amatoriale del- ma riunione dell’Assemblea UI la cui possibile opposizione in Orietta Ma- le CI e la progettazione (non solo del composizione è scaturita dalle elezioni rot e Silvano Sau che di fatto nell’As- Ministero degli Esteri Italiano, ma an- del 13 giugno scorso. A differenza dei semblea non ci saranno, o se si riferi- che quella dell’Unione Europea) sono precedenti mandati, quando nel corso vano ad una nuova forza chiara e ben i primi segmenti che si potrebbero de- della prima assise la tensione era ab- individuabile presente in seno all’As- legare alla cosiddetta periferia. bastanza sentita poiché in quella sede semblea e che vede in Marot e Sau le Un’ulteriore cosa da cambiare, lo i consiglieri eleggevano il presidente proprie guide. Se le cose stanno così abbiamo detto più volte, è la compo- della Giunta e il presidente dell’As- allora avremo a che fare con un’oppo- sizione stessa dell’Assemblea che at- semblea UI, stavolta l’andamento sarà sizione decapitata, priva dunque dei tualmente conta un numero sproposi- sostanzialmente diverso poiché per la personaggi che più degli altri la pote- tato di consiglieri, tale da minaccia- prima volta i due presidenti sono già vano rappresentare. re spesso il quorum delle presenze. stati eletti a suffragio diretto. La cop- Detto questo, è chiaro che uno dei Considerato che i rappresentanti del- pia Maurizio Tremul (Giunta) e Furio compiti fondamentali della nuova As- le Comunità già avvertono l’impor- Radin (Presidente dell’Unione) è sta- semblea sarà la modifica dello Statuto tanza dell’attivo consultivo della CI ta preferita ad Orietta Marot e Silva- e del Regolamento elettorale affinché (un organismo consultivo che non ha no Sau i quali, causa regole elettora- non si ripeta più una situazione che ca- problemi di quorum e che si potreb- li assurde, ora non possono entrare a stiga chi ha il coraggio di candidarsi be trasformare in deliberativo per al- far parte del massimo organismo de- agli incarichi di vertice ed è costretto cune questioni), osserviamo disincan- liberativo dell’Unione. Eppure l’UI a fare da spettatore anche se ha preso tatamente che la nuova Assemblea dovrebbe essere, specie nei confron- più del 40% dei voti. Con l’elezione dovrebbe prendere in mano Statuto e ti dei suoi soci maggiormente coin- diretta questi voti di fatto sono irrime- Regolamento elettorale e procedere a volti, un organismo inclusivo, non diabilmente perduti. tagli, riducendo drasticamente il nu- esclusivo. Per non dire che si tratte- Oltre agli emendamenti relativi mero dei consiglieri, per mettere i con- rà di un’assenza molto anomala per- alle regole elettorali, in questo manda- nazionali nella condizione di andare a ché da un punto di vista prettamente to l’Assemblea dovrà cambiare anche votare per insediare un organismo più politico si deve concludere che solo altre cose: e si tratta di cambiamenti snello ed efficace. Allo scopo di sal- i due candidati della lista “L’Unione che possono essere realizzati anche in vare sia interessi locali, sia globali, si per la Comunità” (appunto Marot e assenza di nomi nuovi. Un po’ come potrebbe pensare ad un’Assemblea di Sau), in quanto a visibilità preeletto- nel gioco della tombola: i numeri nel 35 membri eletti nel modo seguente: rale, si sono presentati come alterna- sacchetto sono sempre gli stessi, ma 5 in rappresentanza di ognuna delle 5 tiva alla vecchia guardia Tremul – Ra- le combinazioni sono nuove di volta consulte (Capodistriano, Buie-Uma- din e dunque, una volta sconfitti alle in volta. Basta dare una buona scossa go, Parenzo e Rovigno, Pola-Digna- urne, avrebbero rappresentato un’op- al sacchetto. Cambiare cosa? Bisogna no - Albona, Fiume, Quarnero, Slavo- posizione istituzionale. Per quel che decentralizzare e favorire la partecipa- nia e Dalmazia), 10 eletti in un unico riguarda invece gli eletti all’Assem- zione e il coinvolgimento nei proces- collegio elettorale comprendente tut- blea, in sede di campagna elettorale si decisionali del maggior numero di to il territorio e votati dunque da tut- non si è presentata alcuna lista che in connazionali. Qualcuno potrebbe os- ti i membri dell’Unione e non solo da modo chiaro e trasversale alle logiche servare che anche adesso le cose stan- quelli della CI di provenienza. Ciò fa- localistiche si sia dichiarata alternati- no così poiché l’Assemblea conta ben vorirebbe ovviamente la comparsa di va e dunque, ora che i voti sono conta- 75 membri in grado di decidere. In re- liste d’opinione ben identificabili. ti, di opposizione. Per questa ragione altà la prassi mostra che la decisiona- Ora, dopo i veleni della campagna una delle prime cose da verificare, sin lità reale, a differenza di quella legale, elettorale, le due parti, proprio in coe- dalla prima seduta assembleare, sarà sta in ambito esecutivo, per cui si do- renza con quanto sostenuto in campa- l’esistenza o meno di un’opposizione. vrebbe pensare ad una serie di organi gna, avranno occasione di collabora- Per ora esiste solo uno schieramento esecutivi (grandi Comunità? Di nuovo re congiuntamente in seno all’Assem- – che di fatto coincide con il comitato Consulte?) a livello territoriale ai quali blea per il bene della CNI. Sau, nelle di sostegno alla candidatura Marot – affidare la gestione diretta di una par- sue prime dichiarazioni postelettorali, Sau – che potrebbe configurarsi come te delle risorse. Ciò si dovrà riflettere ha lasciato le porte aperte alla collabo- opposizione. Il primo segnale è giunto anche in nuovi profili professionali e razione con la lista vincente. Preferia- da una conferenza stampa posteletto- dunque nuovi posti di lavoro perché mo credere che la strada che conduce rale quando alcuni consiglieri schiera- è assurdo che una realtà grande come alle buone intenzioni sia lastricata da ti sull’asse Marot – Sau hanno chiesto l’Unione Italiana, che gestisce risorse equivoci infernali, non il contrario. ●

58 Panorama