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CAPITOLO TERZO

LA MAFIA URBANA

SEZIONE PRIMA ha saputo mescolare, in un intricato tessuto di potere personale, attività delittuose e af- L'INSERIMENTO DELLA MAFIA fari leciti, collegamenti con persone influenti NELLA SOCIETÀ URBANA e pressioni di ogni tipo sull'ambiente esterno. Resta tuttavia il fatto che, nell'ultimo ven- tennio, il fenomeno mafioso esce in misura 1. — La fase di transizione. massiccia dall'ambiente chiuso dell'agricoltu- ra (latifondista, che ne aveva costituito l'idea- Intorno agli anni 1954-1955 (che sul piano le terreno di cultura, per trasferirsi in forze nazionale segnano l'avvio di una nuova fase nel cuore stesso delle città siciliane. Il pas- di espansione economica, culminata nel co- saggio, però, non è affatto lineare, ma si svi- siddetto miiracdlo), si assiste in Sicilia ad luppa al contrario in una sorta di rapporto una sensibile accentuazione dell trasferimen- circolare, che finisce con l'incìdere profon- to verso le città {e soprattutto verso Paler- damente sul modo di essere della « nuova mo) dei principalli interessi mafiosi. mafia ». Certo i mafiosi, entrati in città, si In quegli anni, come prima si è detto, si impadroniscono rapidamente delle tecniche da finalmente attuazione, sia pure in forma e dei moduli operativi di una società assai limitata, alla legge di riforma agraria, con la più ©voluta di quella che ne vide le origini, assegnazione ai contadini delle tenre scor- tanto da riuscire a primeggiare nel sottobo- porate. Ili vecchio blocco dei ceti dominanti sco delinquenziale dei grandi agglomerati ur- riceve un duro colpo e di riflesso l'evoluzio- bani siciliani (e non sol tanto siciliani); ma ne economica e sociale delle campagne sici- al fondo le caratteristiche peculiari delle ma- liane spinge i mafiosi a sperimentare nuove nifestazioni mafiose rimangono quelle di e (diverse forme di potere, non più legate sol- sempre, sia pure con le modifiche e con gli tanto al mondo .rurale, ma proiettate, con aggiornamenti necessari, continuano cioè ad una 'decisione maggiore che nel passato, ver- esprimere, anche nei nuovi contesti sociali, so i grandi centri urbani. i tratti tipici di una subcultura di stampo Con questo naturalmente non si vudl dire prettamente agricolo. La stessa sopravviven- che ned periodo accennato la mafia abbia cer- za della mafia si ipuò dire in definitiva condi- cato di realizzare un disegno ordinato e pre- zionata a questo trasferimento in un inondo stabilito. Si è già più volte spiegato come non diverso di una mentalità antica, caratterizza- sia accettabile una concezione schematica ta da rapporti particolari con l'ambiente della mafia, che individui nel fenomeno una esterno, con coloro che sono costretti a su- potente e compatta organizzazione unitaria, bire la presenza mafiosa. i cui affiliati partecipano, ciascuno nel setto- La cronistoria degli avvenimenti, in cui si re di propria competenza, all'attuazione di concreta questa fase di transizione, chiarisce, fini predeterminati. Al contrario, la storia con l'evidenza dei fatti, come la nuova mafia della mafia è fatta di episodi specifici e spes- non sia altro che una diffusione di quella agri- so disarticolati, in sostanza delle 'vicende 'dici cola, spesso anche per quanto riguarda la singoli capi, del modo in cui ciascuno di loro provenienza degli uomini che la rappresenta- Senato della Repubblica — 196 — Camera dei Deputati

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no e come la sua affermazione nel nuovo con- Barbera, durante il quale rimasero feriti Ste- testo urbano sia diventata possibile, da un fano Giaconia, Salvatore Crivello e Gioacchi- lato per la difettosa soluzione dei problemi no Cusenza. Il 21 aprile, fu soppresso Vin- connessi ai rapporti tra città e campagne, e cenzo D'Accardo, il 24 aprile fu ila volta di dall'altro per il mancato sviluppo in Sicilia Rosolino GuJizzi, il 26 aprile a su una di una società moderna. automobile « Giulietta » esplose un conge- Non è in primo (luogo senza significato che gno, che provocò la morte di Cesare Manzel- l'esplosione della mafia urbana coincida in la e Filippo Vitalle, il 23 maggio fu ucciso pratica con la soppressione a di Mi- Salvatore Gambino, il 19 giugno vennero chele Navarca, il grande avversario di Lucia- assassinati Pietro Garofalo e Girolamo Co- no Leggio, crivellato di colpi di arma da fuo- nigldaro, il 22 giugno Bernardo Diana, il 27 co, mentre tornava in paese insieme ad un giugno Emanuele Leonforte. Nella notte sul ignaro compagno di viaggio. La 'fine di Na- 30 giugno 1963, a Villlabate, esplose un or- varca segna come uno spartiacque. In città digno su un'automobile che era stata abban- diventa sempre più prepotente e aggressiva donata davanti all'autorimessa del mafioso la voce della nuova mafia gangsteristica dei Giovanni Di Peri e nell'attentato morirono traffici illeciti. Il 7 settembre 1959, viene eli- Pietro Cannizzaro e Giuseppe Tesauro. Lo minato Filippo Drago, il 9 maggio 1960 Vin- stesso giorno, nella borgata Ciaculli di Pa- cenzo Maniscalco, il 2 ottobre 1960 Giulio lermo, l'esplosione di un altro ordigno posto Pisciotta e Natale Carolilo. Sono tutti episo- su un'altra macchina abbandonata nel fondo di che si ricollegano alle mosse di grandi as- Sirena, provocò la morte dei militari che era- sociazioni mafiose, i cui interessi non sempre no accorsi al primo allarme: il,tenente dei collimano e nelle quali cominciano ad assu- Mario Malausa, il maresciallo dei mere prestigio, accanto ai capi già noti, come Carabinieri Calogero Vaccaro, il maresciallo Luciano Leggio, , Rosario di Pubblica sicurezza Silvio Corrao, i carabi- Mancino, Vincenzo e Filippo Rimi, nuovi e nieri Marino Faindella ed Eugenio Altomare, spieiati personaggi che presto assurgeranno il maresciallo artificiere Pasquale Nuccio e il a notorietà nazionale, e che subito si schie- Giorgio Ciacci. rano in opposte fazioni, da una parte Angelo Fu il punto d'arrivo di una escalation cri- e Salvatore La Barbera, dall'altra Nicola, minosa che aveva alle sue spalle la lenta ope- Paolo e Salvatore Greco. Questa nuova leva ra di penetrazione nel tessuto sociale della di capi irrompe sulla scena con violenza inu- città. Per un'organizzazione, che proveniva sitata, adottando i metodi e ile tecniche del dalla campagna, la via, o quanto meno una gangsterismo nordamericano. diven- delle vie scelte per portare a termine questa ta la città di incontro e di scontro delle vec- opera, fu quella dei mercati all'ingrosso. Era chie e delle nuove attività della mafia. Una in questo settore infatti che si incontravano lotta sanguinosa si accende tra le varie co- città e campagna, ed era qui che l'intrinseca sche mafiose, per la ripartizione delle zone di debolezza del ceto produttivo più efficiente, influenza e per Ha ricerca di nuove fonti di affiorato dalla demolizione delle vecchie illecito guadagno. strutture agrarie, consentiva ancora l'eserci- Le ostilità vennero aperte il 26 dicembre zio di una lucrosa attività di intermediazione. 1962 con l'omicidio di Calcedonio Di Pisa, vice capo della gang dei Greco di Ciaculli, che venendo meno alle ferree leggi dalla ma- 2. — / mercati all'ingrosso. L'erogazione del fia si era appropriato del denaro ricavato da credito. un'operazione di traffico di stupefacenti por- tata a termine insieme con un'altra gang. Fu appunto per le ragioni ora accennate, Il 17 gennaio 1963, fu ucciso Salvatore La che la Commissione ritenne subito necessa- Barbera. Il 19 aprile, in piena Palermo, di- rio portare il suo esame sull settore dei mer- nanzi all'affollatissima pescheria Impero, cati all'ingrosso; per tranne le opportune in- venne eseguito un attentato contro Angelo La dicazioni circa i metodi operativi della mafia, Senato della Repubblica — 197 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LOGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI nel momento dell'introduzione in città dei l'ambiente, ma l'iniziativa era stata frustra- prodotti agricoli, occorrenti al vettovaglia- ta dall'atteggiamento degli stessi rappresen- mento della popolazione. tanti dei commissionari, par respingere la In questa prospettiva la Commissione fer- proposta di considerare scadute le licenze mò innanzitutto la propria attenzione sugli al termine di due anni. Inoltre, quando si episodi criminali verificatisi nell'ambito dei era deciso di depennare dall'albo dei grossi- mercati e sui precedenti penali degli opera- sti i commercianti pregiudicati o che non tori economici del settore. Ne risultò (come avessero il requisito della buona condotta, in può più specificamente desumersi dalla re- un primo tempo vi erano state caviliose re- lazione settoriale sui mercati già pubblicata sistenze da parte del sindaco al rilascio del dalla Commissione — Doc. XXIII n. 2/bis - relativo certificato; e poi, allorché molti V Legislatura) uri quadro eloquente, carat- grossisti erano stati effettivamente cancella- terizzato dalla forte incidenza di individui ti dall'albo, l'ente gestore del mercato aveva pregiudicati sull'insieme degli operatori, dal- omesso idi estrometterli, per attendere la de- la presenza di cosche rivali, dalla conse- cisione sul ricorso presentato dagli interes- guente esplosione di determinati periodi di sati. sanguinosi episodi di delinquenza. Si accertò ancora che gli spazi riservati Si accertò, poi, in riferimento ai singoli tipi ai produttori e alle cooperative agricole era- di mercato, che all'epoca della indagine, il no stati anche essi assegnati ai' grossisti con- mercato ortofrutticolo di Palermo non era cessionari delle licenze e che questi li ave- ubicato (così come avviene tuttora) nel modo vano trasferiti ai produttori, dietro compen- migliore possibile per un grande aggregato so del dieci o dodici per cento sul prodotto urbano come il capoluogo siciliano, che man- commerciato. Infine, per i rilevamenti stati- cava all'ingresso ogni forma di controllo stici e fiscali, il Comune si era sempre rimes- sulle persone e sulle merci, che all'interno so alle dichiarazioni degli interessati, con la dei mercati la vigilanza veniva effettuata da conseguenza che ne erano derivate una to- un numero insufficiente di agenti municipali tale falsità della documentazione e una co- e che l'area disponibile appariva piuttosto lossale truffa nel pagamento delle imposte, ristretta per il numero degli stands e dei specie dell'IGE. magazzini. Risultò pure che in occasione del , La Commissione portò, peraltro, il suo trasferimento del mercato dalla vecchia sede esame anche .sul più itipico dei mercati vici- al nuovo spazio approntato dal Comune, la ni a Palermo, quello di Villabate, e sui mer- assegnazione dei 42 stands, con le inevitabili cati all'ingrosso della carne e del .pesce.. esclusioni e le constatate disparità di istal- lazione, era stata lasciata nelle mani dei com- Dalle indagini risultò che il mercato delle missionari, senza nessuna intromissione del- carni era fortemente inquinato dalla pre- l'ente gestore, era stata cioè in pratica la- senza di numerosi pregiudicati fra gli opera- sciata nelle mani del più forte, e quindi ten- tori e i macellai di Palermo e dagli evidenti denzialmente nelle mani dei mafiosi. ed accertati collegamenti con le cosche ma- fiose che ancora praticavano l'abigeato. Per In questo modo il Comune aveva perduto di più una serie di episodi confermavano la un'utile occasione per svolgere -un'adeguato esistenza di un vero e proprio monopolio ma- controllo sul possesso da parte degli operato- fioso sul mercato delle carni e sul controllo ri dei prescritti requisiti di legge, in primo dei più grossi centri di utilizzazione dei pro- luogo di quello della buona condotta. Gli stands invece erano sitati concessi anche a dotti, quali gli alberghi e in genere le comu- persone con precedenti penali e in seguito nità di ogni tipo. alla scadenza delle (licenze non si era nem- Anche nel mercato all'ingrosso del pesce meno provveduto ad eliminare gli indiziati la presenza mafiosa era denunciata dal più di appartenenza alla mafia. Per la verità con assoluto monopolio, che detenevano nel set- la gestione Ganazzolo e Agnello erano stati tore pochi concessionairi e da altre anoma- effettuati allcuni tentativi di risanamento del- lie parimenti gravi, rappresentate dalla man- Senato della Repubblica — 198 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI cata realizzazione degli impianti di conser- essere applicati anche nella ricostituzione vazione e immagazzinamento del pesce e dal- della Commissione di mercato, potendo pe- la mancata caratterizzazione dei vari tipi di raltro agiire l'autorità prefettizia sulle terne operatori presenti sul mercato, non esisten- designate dalla categoria e dallo stesso ge- do una netta distinzione fra grossisti e com- store; missionari ed essendovi altresì un'identità e) incoraggiamento alle forme associa- personale fra i coneesskmairi e gli stessi pro- tive di produttori attraverso d'applicazione duttori, cioè gli armatori di gran parte della di tutti i possibili incentivi e facilitazioni ed flottiglia peschereccia di . accertamento delle non rare forme di camuf- Gli accennati rilievi indussero la Commis- famento della speculazione intermediaria sione a formulare nella relazione, di cui si è sotto forma di pseudo<:ooperatrve; prima parlato, le seguenti proposte, che al- /) impianto di idonee attrezzature di con- meno in parte sono tuttora valide, e in questa servazione dei prodotti, sia a'1 mercato orto- misura saranno perciò di nuovo sottoposte frutticolo che al mercato ittico. Severa ap- all'attenzione del Parlamento: plicazione delle norme di mercato per quanto « a) una riforma della legge sui mercati riguarda il tesseramento degli operatori, il all'ingrosso che dia strumenti legali per im- controllo degli stessi, l'accertamento della pedire l'inserimento di elementi adusati alla quantità delle merci introdotte, sia ai fini sopraffazione ed al profitto parassitario e statistici che ai fini fiscali; per eMminadi .dall'attività di operatori; g) normalizzazione dei mercati finitimi b) un ampliamento del mercato orto- alle città, come quelli di Villabate e di Por- frutticolo, con trasferimento in area perife- ticello; rica o con esproprio di aree adiacenti, che h) istituzione di un regolare mercato al- dia la 'possibilità di istituire nuovi posteggi l'ingrosso delle carni, a lato del mattatoio e di riservare ai produttori, singoli o asso- comunale; ciati, spazi sufficienti e tali da assicurare equa i) di una gestione straordinaria di suffi- competitivita nei confronti dei commissio- ciente durata che si sostituisca con la mas- nar i; sima energia e decisione ad un ente gestore e) un provvedimento di carattere solo in che non si è rivelato all'altezza dei compiti parte straordinario, per cui, nell'imminente assegnatigli ». scadenza delle concessioni (o amene dopo), tutte le precedenti assegnazioni vengano di- A seguito di queste indicazioni, delle inda- chiarate di fatto prive di valore anche ai fini gini disposte dalla Prefettura e delle propo- di titolo preferenziale precostituito. ste avanzate dalla Camera di commercio, il Nelle nuove assegnazioni, titolo preferen- 13 febbraio 1970, l'Assessore regionale all'in- ziale dovrebbe essere ritenuta solo l'assenza dustria e al commercio, procedette alla no- di ogni precedente penale (anche se seguito mina di un Commissario al mercato ortofrut- da riabilitazione) e di ogni precedente in ma- ticolo di Palermo, che rimase in carica fino al 14 agosto 1970. Durante il suo mandato, teria di prevenzione. La selezione delle do- mande di concessione dovrebbe anche tener il Commissario presentò all'Autorità giudizia- conto, come elemento di carattere negativo, ria una dettagliata denuncia circa i fatti ac- dell'appartenenza di due o più elementi allo certati nei mercati all'ingrosso di Palermo: stesso nucleo familiare o alla stessa società dopo di che la Magistratura palermitana ini- (anche di fatto). La selezione dovrebbe peral- ziò un procedimento penale contro cento per- tro operare in profondità nell'accertamento sone, tra amministratori comunali, funziona- dei passaggi di titolarità in qualsiasi forma ri e concesskmari degli stands del mercato consacrati, al fine di eliminare qualsiasi for- ortofrutticolo, per interesse privato in atti ma di subconeessione; •di ufficio, corruzione e peculato. d) criteri di massimo rigore, dal punto Veniva così confermato anche in sede giu- di vista dei precedenti penali, dovrebbero diziaria quanto la Commissione aveva con Senato della Repubblica — 199 — Camera dei Deputati

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chiarezza accertato durante le sue indagini, canza idi un tessuto sociale, che fosse in gra- che cioè — come si legge nella relazione set- do, per forza propria, di opporle la necessa- toriale, già richiamata — « la carenza nel- ria resistenza e di non subirne le insidiose l'esercizio dell'attività amministrativa e di vessazioni. vigilanza da parte dell'ente gestore (Comune La Commissione ha seguito con attenzione di Palermo) aveva contribuito notevolmente in ognuno dei suddetti settori, i tentativi a determinare un clima e un ambiente favo- compiuti dalla mafia per imporre la sua leg- revoli al prodursi di una situazione dove ha ge, o almeno per conseguire o mantenere po- dominato la legge del più forte, estrinsecan- sizioni di favore; ma sarebbe ora difficile e in dosi in atti di potere monopolistico, di inter- definitiva superfluo esporre in tutti i parti^ mediazione parassitarla, di attività extrale- colari i risultati del lavoro compiuto, essen- gali, di pressioni di ogni sorta, di indebiti do già un dato di rilievo avere identificato profitti, di delitti veri e propri. In una paro- (nei termini generali che si sono indicati) le la: della mafia dei mercati ». caratteristiche peculiari che ebbe, nei primi Di fronte ad una situazione del genere, la anni della sua ascesa (e che sono in sostanza Commissione non può fare a meno di rileva- quelle di sempre), la mafia urbana. Natural- re che anche in questo settore la presenza mente, per dare di ciò una dimostrazione manosa si affermò, secondo un dato ricorren- convincente, sarà necessario soffermarsi in te nella sua storia, per il contemporaneo con- un esame più approfondito di talune inizia- corso di due fattori; da una parte l'intrinse- tive mafiose, specialmente nel campo della ca debo'lezza (economica, politica e in gene- speculazione edilizia e in genere dell'urbani- re sociale) dell'ambiente considerato, dall'al- stica. Così come è utile accennare brevemen- tro la mancanza di un'efficace resistenza del- te a quanto si è potuto accertare a proposito l'apparato pubblico alle pressioni e ai tenta- degli interventi della mafia in altri due dei tivi di infiltrazione mafiosa. La Pubblica am- settori prima menzionati: quello del collo- ministrazione denunciò rispetto alla gestio- camento della 'mano d'opera e quello del ne dei mercati carenze e cedimenti inspie- credito. gabili e i suoi interventi finirono così col fa- Nel primo dei due settori, lo sviluppo in- vorire la mafia e col creare un inammissibi- dustriale della Sicilia ha in un certo senso le intreccio itra l'azione amministrativa e la favorito i mafiosi, perché anche le grosse im- situazione di predominio mafioso che ha ca- prese industriali del settore chimico e elet- ratterizzato, nel corso di questi anni, il set- tronico, calate nell'Isola nel dopoguerra, non tore idei commercio all'ingrosso della città hanno esitato ad utilizzare i loro servizi. Gli di Palermo e del suo retroterra. episodi della Montecatini nelle province di Le stesse note, gli identici caratteri, le me- Caltanissetta e di e quello della desime condizioni di cultura si ritrovano, sia Elettronica sicula a Palermo sono troppo pure in forme e con dimensioni diverse, in noti perché sia necessario farne menzione. tutti gli altri campi dell'attività economica, Non si può tuttavia fare a meno di ricordare in cui la mafia urbana è riuscita, negli ultimi il caso, veramente scandaloso, del Cantiere lustri, a far sentire la propria presenza. Nel- navale di Palermo, dove alcuni personaggi l'accaparramento delle aree fabbricabili mafiosi riuscirono ad ottenere il controllo come nello sfruttamento dei suoli, nella ri- delia mensa aziendale e del subappalto per i cerca di appalti e di concessioni vantaggiose lavori nei bacini di carenaggio. e particolarmente lucrative, come nel collo- Per quanto riguarda poi l'erogazione del camento della marno d'opera, o nella solleci- credito, la Commissione si è preoccupata di tazione di crediti, la mafia è stata favorita confrontare le tendenze e le caratteristiche anche in città, come già era avvenuto nelle dell'intero sistema bancario italiano con campagne dell'interno della Sicilia occiden- quelle specifiche del corrispondente settore tale, dal lassismo, dall'inefficienza, se non siciliano. In particolare, la Commissione ha dalla compiacente accondiscendenza dei pub- acquistato i dati completi sulla situazione blici poteri, e sull'altro versante, dalla man- degli sportelli, dei depositi e degli impieghi. Senafo della Repubblica — 200 — Camera dei Deputati

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Per un opportuno esame comparativo, i dati Così, per esempio, non è stato possibile co- sono 'Stati raccolti in modo da esprimere la noscere quanti dirigenti e funzionari degli situazione dell'intero territorio nazionale e istituti bancari siciliani siano di estrazione più analiticamente quella della Sicilia occi- esclusivamente politica o siano utilizzati fuo- dentale, della Sicilia orientale e delle provin- ri degli uffici, che provvedono a pagarne gli ce di Palermo, Napoli, Firenze, Bologna, Ge- stipendi, in quanto si è sostenuto, specie negli nova, Tonino e Milano; inoltre sono stati re- ambienti più sospetti, che la richiesta com- periti i dati riguardanti, non solo il comples- portava un controllo inammissibile. so dell'attività bancaria, ma anche quella di La Commissione tuttavia ha avuto la pos- ciascuni istituto di credito di diritto pub- sibilità di individuare una serie di disfunzio- blico, delle banche di interesse nazionale, ni e di carenze relative alla gestione del cre- delle banche di credito ordinario, delle ban- dito in Sicilia. Si è potuto tra l'altro accerta- che popolari cooperative, delle casse di ri- re che gli organi di vigilanza non sempre sparmio e dei monti di prima categoria, delle esercitano col dovuto rigore e con la neces- casse rurali ed artigiane. saria ' costanza le loro funzioni di indirizzo La Commissione ha anche rivolto la sua e di assistenza; che il credito agrario è stato attenzione all'attività di vigilanza esercitata distribuito in taluni casi in difformità delle dalla Banca d'Italia sul Banco .di Sicilia e in disposizioni legislative; che i fondi speciali genere su tutti gli istituti di credito sicilia- sono stati spesso utilizzati in settori diversi ni; ciò al fine di accertare in che misura e da quelli nei quali sono stati creati; che più per quali finalità la gestione bancaria in Si- di una volta è stato concesso credito a grup- cilia tenda a sottrarsi ad un effettivo control- pi o società finanziarie che se ne sono avval- lo degli organi centrali. È stato peraltro cu- si per effettuare prestiti usurari. rato l'invio di un questionario a tutti gli isti- Si è inoltre rilevato che esiste un enorme tuti bancari dell'Isola, alle Camere di com- ; divario tra le richieste e le assegnazioni di mercio e alle organizzazioni di categoria, allo credito, con la conseguenza che in questo scopo di individuare le eventuali disfunzio- spazio finiscono con l'operare amicizie, rac- ni della gestione bancaria in Sicilia rispetto comandazioni, favoritismi e in definitiva in- alle norme e alle prassi vigenti. Si è infine terventi di natura mafiosa. Non sono infatti esaminata la struttura dell'organizzazione mancati casi di concessione di credito su ga- bancaria siciliana e si è potuto rilevare che ranzie generiche a persone notoriamente ma- essa è .dominata da due grandi istituti, il Ban- nose, come Mariano Licari. Più in generale, co di Sicilia e la Cassa di Risparmio « Vitto- la gestione bancaria è sembrata svolgersi, in rio Emainuele » ed è caratterizzata da una va- altre occasioni, in contrasto con l'interesse sta diffusione, in numero superiore alla me- degli istituti di credito ed in deroga alle di- dia nazionale, delle casse irurali e artigiane. sposizioni vigenti, legittimando il sospetto Purtroppo, lo svolgimento delle indagini di illeciti favoritismi nei confronti di noti ha incontrato molte difficoltà soprattutto in personaggi mafiosi, così come ad esempio relazione alla necessità di procurarsi dati ed è avvenuto riguardo a Francesco Vassallo, la cui fortuna cominciò proprio con la conces- informazioni su taluni aspetti dell'organiz- sione, probabilmente irregolare, di una co- zazione e dell'attività creditizia che sono ri- spicua apertura di credito. sultati difesi da un particolare riserbo, spes- Ma al di là di singoli episodi, un costume so giustificato più che dal dovere professio- tipicamente mafioso ha caratterizzato tutto nale, dalla tendenziale reticenza degli am- il sistema del credito. Sono stati frequenti i bienti siciliani. Un simile atteggiamento ha casi di finanziamenti concessi con la media- reso difficile il lavoro della Commissione, che zione di personaggi in qualche modo colle- prima di potere avere le informazioni richie- gati al mondo della mafia, così come non so- ste, ha dovuto spesso superane numerosi no mancate le ingenti fortune patrimoniali ostacoli, non riuscendo talora a raggiungere costruite sulla degenerazione e sui difetti del lo scopo che si era prefisso. sistema bancario. Una legge bancaria, nata Senato della Repubblica — 201 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI in un clima e in tempi diversi e diretta a so- già si è detto, l'in tiri nseca debolezza del tes- stenere certi gruppi di pressione, si è rive- suto sociale a favorire o almeno a non im- lata inadeguata nel dopoguerra alle esigenze pedire 'l'infiltrazione manosa nelle città, è del mercato creditizio e ha favorito la for- segno evidentemente che una delle cause di mazione in Sicilia di una costellazione inve- quanto è accaduto va appunto ricercata nel- rosìmile di istituti bancari, non dissimile, la mancata evoluzione, in senso moderno ed pur nella diversità delle dimensioni, da quel- europeo, della vita economica e della strut- la sulla quale, negli ultimi anni, ha costruito tura sociale della popolazione della Sicilia il suo impero personale Michele Sindona. occidentale. La Commissione ha anche accertato che i fondi versati annualmente dallo Stato alla Regione, a norma dell'articolo 38 dello Sta- 3. — // processo di industrializzazione in Si- tuto, rimangono di solito inutilizzati per lun- cilia. Distorsioni e limiti. ghi periodi di tempo, mentre sarebbe augu- rabile che essi fossero subito destinati al Nessuno può certo negare che nelle pro- loro naturale impiego nel 'settore dei lavori vince della Sicilia occidentale si sia regi- pubblici. Al riguardo nulla è emerso che strata, specie negli anni passati, una sensi- possa far pensare all'illecita presenza di in- bile e positiva accelerazione del processo.di teressi mafiosi, ma non è dubbio che la ritar- industrializzazione; ma è anche innegabile data utilizzazione dei fondi determina una che lo sviluppo industriale non è stato pari anomala giacenza di liquidità, pregiudica il alle speranze, e che in particolare non è stato funzionamento del sistema bancario, e com- in grado di far fronte al massiccio esodo dal- promette in definitiva lo sviluppo dell'econo- le campagne e di costituire quindi per le nuo- mia siciliana. Secondo dati attendibili le gia- ve leve della popolazione locale una fonte cenze di cassa per i fondi (previsti dall'arti- sicura di occupazione e di lavoro. Infatti, per colo 38 dello Statuto regionale ammontava- il periodo che va dal 1954 al 1971, in tutta la no, alla fine del 1973, a circa 450 miliardi di regione, il 43 per cento dei suoi 909,2 mi- lire. Si tratta, come si vede, di una somma liardi di capitale investito è stato destinato ingente, che rimane a disposizione di istituti alle attività petrolifere e petrolchimiche, con bancari, i quali pagano alla Regione il mo- una occupazione complessiva di 5.408 per- desto interesse dei 4,25 per cento e ohe po- sone; mentre il 57 per cento residuo è sitato trebbe, invece, qualora fosse opportunamen- destinato ad altare iniziative che comportano te e tempestivamente impiegata, contribuire, l'occupazione di 61.121 unità. in modo notevole, al successo di convenienti Sono, come si vede, cifre altamente signi- iniziative produttive. ficative, anche se certo non basta aver messo La lentezza della spesa è stata indubbia- in evidenza la modesta entità dello sviluppo mente uno dei fattori di compressione del- industriale siciliano, per dedurne che se mag- l'economia isolana; d'altra parte nel corso giori e più incisive fossero state le iniziative delle indagini relative alla gestione del cre- industriali, sarebbe mancata alla mafia l'oc- dito, è anche risultato che il sistema con il casione favorevole per la sua estensione, so- quale si era tentato di promuovere un'attivi- prattutto territoriale. I fatti, per la verità, tà industriale è in pratica naufragato in una dimostrano con chiarezza (per dirla col so- congerie di imprese spesso affidate a persone ciologo Franco Ferrarotti), come « le attivi- sprovviste di ogni qualificazione. tà industriali, anziché modificare ài costu- L'uno e l'altro dato sembrano in superfi- me, possono essere inglobate in una rete di cie non avere nessuna attinenza, col proble- valori tradizionali e anacronistici » in quan- ma della mafia, ma a ben guardare è proprio to esiste « una maniera maliosa di dirigere •nelle accennate circostanze che si trova uno le imprese economiche ». dei fattori, e non certo il meno importante, Non si può negare che uno sviluppo più dell'espansione che ha avuto dal 1955 in poi accentuato delle attività industriali avrebbe il fenomeno mafioso urbano. Se è stata, come favorito di riflesso una crescita economica Senato della Repubblica — 202 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI e sociale della popolazione; mentre, per con- D'altra parte in Sicilia, e specie a Calta- verso, i ritardi e le carenze del processo di nissetta, il rapporto tra coloro che sono ad- industrializzazione hanno ostacolato e fre- detti alla Pubblica amministrazione e il com- l'elevazione di vastissimi strati delle plesso della popolazione attiva è stato sem- popolazioni dei ceetri urbani della Sicilia, pre molto più alto che nel resto d'Italia, specie occidentale. Ed è proprio qui — lo si così come risulta dalla tabella che segue: è visto prima — uno dei fattori più signifi- cativi delle infiltrazioni mafiose nelle città. 1961 1971 Lo conferma un'analisi più approfondita Italia .... 22,11 % 24,15 % dell'evoluzione ohe ha avuto in Sicilia, negli Sicilia . . . 27,10 % 35,04 % ultimi anni, la struttura della 'popolazione. A Sicilia orientale 28,00 % 35,22 % questo proposito, il primo dato da tenere pre- Caltanissetta . 30,73 % 39,3.1 % sente è il dato relativo alla percentuale della Agrigento . 25,08 % 35.09 % popolazione attiva rispetto a quella residen- te. Secondo i risultati dei censimenti nazio- . . . 26,02 % 32,03 % nali nel 1961, le province di Agrigento e di Palermo . . . 27,23 % 35.10 % Trapani erano all'incirca attestate sui livella di occupazione della Sicilia orientale, men- A fronte di questi dati, si riscontra una tre al contrario Caltanissetta e ancora di più diminuizione relativa delle attrezzature civi- Palermo denunciavano percentuali più basse. li. Così, il numero dei posti-letto negli isti- Nel corso degli anni e fino al 1971, l'accen- tuti di cura pubblici e privati di Palermo è nato divario rispetto alla Sicilia orientale passato, dal 1959 al 1969, dal 2,09 all'1,52 per e all'aggregato nazionale si è andato accen- cento del totale nazionale, e dal 35 al 30,06 tuando, tanto che nel 1971, Ja popolazione del totale regionale. Nel complesso della Si- attiva, che in Italia era del 34,9 per cento e cilia occidentale le cose non sono andate nella Sicilia orientale del 29 per cento di meglio, tranne che per Agrigento (Trapani: quella residente, arrivava ad Agrigento al dallo 0,44 allo 0,43 per cento del totale na- 27,4 per cento, a Palermo al 26,8 per cento e zionale e dal 7,24 al 7,04 del totale regionale; a Caltanissetta soltanto al. 25,16 (per cento. Caltanissetta dallo 0,30 allo 0,24 per cento Al regresso degli indici della popolazione del totale nazionale e dal 5,01 al 4,09 per cen- attiva corrisponde peraltro un aumento no- to del totale regionale). tevole delle percentuali relative alle liste dei Anche le abitazioni hanno subito lo stesso disoccupati già occupati e dei disoccupati in andamento: a Palermo, dal 2 all'I,17 per cen- cerca di prima occupazione; ciò soprattutto to del totale inazionale e dal 21,12 al 23,06 per quanto coneeime Palermo, che passa dal per cento del totale regionale; a Trapani, dal- 2,03 al 3,43 per cento del totale nazionale. lo 0,81 allo 0,70 per cento del totale naziona- le e dal 9,06 all'8,12 per cento del totale re- Ancora più significative sono le cifre asso- gionale; ad Agrigento, dallo 0,90 allo 0,80 per lute. Da esse risulta che in provincia di Cal- cento del totale nazionale e dal 10,02 al 9,08 tanissetta la popolazione non attiva è passa- per cento del totale regionale; a Caltanisset- ta da 210.831 unità nel 1971 a 208.773 nel ta, dallo 0,51 allo 0,50 per cento del totale 1971, in provincia di Trapani da 291.477 a nazionale e dal 6,02 al 6,01 del totale regio- 286.615, in quella di Agrigento da 317.604 a nale. 322.291, in provincia di Palermo da 794.306 Parimenti, negli anni dal 1959 al 1970, nel- a 824.721. le province della Sicilia occidentale, la cifra A Palermo inoltre si è andata concentran- degli iscritti alla scuola d'obbligo e alla scuo- do una parte notevole di tutti i disoccupati la media superiore ha registrato, in genera- della Sicilia, in quanto quelli delle classi, le, una relativa caduta: a Palermo, mentre prima accennate, sono passati, nel decennio la percentuale relativa alla scuola d'obbligo 1961-1971, dal 19,02 al 26,01 dei totali regio- si è stabilizzata negli anni considerati sul nali. 2,31 per cento del totale nazionale, si è pas- Senato della Repubblica — 203 — Camera dei Deputati

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sali dal 25,1 al 25,2 per cento del totale re- patronati scolastici, ovunque cerca di incu- gionale, e per la scuola media superiore dal nearsi, valendosi del potere che già riesce 2,27 al 2,52 per cento e dal 25 al 23,02 per ad esercitare ». cento; a Trapani, dallo 0,83 allo 0,75 per cen- to del totale nazionale e dall'8,26 al 7,64 per cento del totale regionale per la scuola d'ob- 4. — Gli Enti pubblici e le assunzioni di per- bligo, e dallo 0,81 allo 0,71 per cento del to- sonale. tale nazionale, e dall'8,37 all'8,05 per cento del totale regionale per la scuola media su- Accanto a quelli indicati, gli altri elementi periore; ad Agrigento, dall'I,01 allo 0,9 per ohe hanno contribuito, come prima si accen- cento del totale nazionale e dal 10,09 al 9,23 nava, a rendere possibile l'espansione urba- per cento del totale regionale per la scuola na della mafia sono stati l'organizzazione e i d'obbligo, e dallo 0,65 allo 0,01 per cento del modi di Intervento dell'apparato pubblico in totale nazionale e dal 7,03 allo 8,4 del to- Sicilia. tale regionale per la scuola superiore; a Cai- Una delle iniziative più rilevanti tra quel- tanissetta (stabilizzato l'indice sullo 0,6 per le prese dalla Regione 'siciliana fu indubbia- cento del totale nazionale) dal 6,5 al 7,06 per mente l'istituzione di tulita una serie di Enti cento del totale regionale per la scuola d'ob- pubblici economici, dotati in alcuni casi an- bligo, e dallo 0,35 allo 0,41 per cento del to- che di notevoli risorse, i quali avrebbero do- tale nazionale e dal 3,59 al 5,02 per cento vuto agire con prontezza ed efficacia nei vari del totale regionale per la scuola media su- campi della vita economica, finanziaria e so- periore. ciale dell'Isola per creare nuovi posti di la- Il quadro che emerge da questa breve ana- voro, per aumentare il reddito individuale e lisi mostra una società urbana burocratica e globale delle popolazioni siciliane, in una pa- caratterizzata da attività terziarie e poco pro- rola per dare l'avvio alla rinascita della Si- duttive, nella quale per di più la spesa pub- cilia. blica per le attrezzature civili è stata di gran Non si può negare, a trenta anni di distan- lunga inferiore ai bisogni. Le scarse possi- za, che il tentativo non ha avuto la sorte bilità di un lavoro sicuro, la difficoltà di in- sperata, ma sarebbe un grave errore attri- serirsi in un processo produttivo di tipo buire l'insuccesso alla posizione costituzio- moderno e la conseguente, disperata ricerca nale di cui gode la Regione siciliana. Al con- di occupazioni burocratiche o comunque ter- trario, l'autonomia regionale resta tuttora ziarie, la formazione che ne è derivata di un un fattore potente di impulso per lo svilup- ceto parassitario sempre più esteso e infine po e l'evoluzione civile dell'Isola, mentre so- l'incapacità di spendere m impieghi produt- no ben altre — e spesso legate proprio ad al- tivi 'le risorse che provengono dai fondi na- cune inopportune limitazioni dell'autonomia zionali e regionali sono stati tutti fattori che — le cause che hanno inciso negativamente hanno dato nuova linfa a quel fenomeno di su un'iniziativa, che tante speranze aveva su- intermediazione, che è sempre stata la mafia scitato per un effettivo rinnovamento delle e che le hanno consentito di impiantar- strutture sociali ed economiche siciliane. si, in modo più stabile che nel passato, Tra queste.cause, la prima e non certo la nelle città della Sicilia occidentale. Traendo meno rilevante, è stata appunto l'eccessiva appunto alimento da queste condizioni isocio- estensione dei controlli a cui sono soggetti economiche, la mafia ha trovato in Sicilia gli Enti pubblici economici in Sicilia. Questi •la forza di far sentire la sua presenza in mol- controlli, oltre a costituire una lesione del ti settori dell'attività sociale, perfino nella principio dell'autonomia regionale, finiscono scuola, così come la Commissione ha messo con l'appesantire inutilmente le procedure in evidenza nella relazione dedicata a questo e col rendere estremamente lento, come pri- particolare problema, specificamente rilevan- ma si è visto, l'impiego del pubblico denaro do che « la mafia tende a radicarsi nelle nelle iniziative produttive. È fuori dubbio stesse strutture scolastiche, dalle cattedre ai d'altra parte che la molteplicità dei campi di Senato della Repubblica — 204 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI intervento in cui si esercita l'attività degli dipendenti dalle Province e dai Comuni, ha enti ha provocato difetti consistenti di indi- raggiunto livelli incredibilmente alti, e non Tizzo e di coordinamento e che col tempo ha rappresentato soltanto un fatto di mal- gli enti creati dalla Regione sono diventati costume, ma una grave deformazione del tes- eccessivamente numerosi, jn pratica una vera suto sociale. e propria selva. Così, in occasione delle inchieste e dei di- Su queste disfunzioni degli enti economi- battiti sulla frana di Agrigento si potette ci ha portato 'la propria attenzione anche la accertare che lo sviluppo urbanistico, tumul- Assemblea regionale siciliana che nella se- tuoso e irregolare, della città trovava la sua conda metà del 1967 decise di nominare una radice nella richiesta di case avanzata da uno speciale commissione, incaricata di « censi- stuolo di centinaia di nuovi immigrati, as- re i predetti enti e di raccogliere dati sulla sunti presso gli Enti locali e presso le loro struttura, l'attività, gli organici e i bilanci filiazioni o dipendenze. di ciascuno di essi ». La Commissione regio- Gran parte dei bilanci della Regione, delle nale non ha mai completato l'indagine, anche Province e dei Comuni sono ipotecati per i'1 perché molti enti, fra cui i più importanti, pagamento degli stipendi di dipendenti as- hanno frapposto rifiuti e ostacoli di ogni ge- sunti senza riferimento non solo alle possi- nere alla richiesta di notizie. Si è accertato bilità economiohe degli enti, ma alle stesse tuttavia che il numero degli enti era mag- esigenze del loro funzionamento. A tutto que- giore del previsto, ben novantacinque, di cui sto si aggiunge la scarsità, se non la mancan- venticinque consorzi di bonifica e quindici za, di personale qualificato ed efficiente a di- consorzi anticoccidici. Come si vede, una sposizione degli Enti pubblici, e ciò segnata- vera pletora, che ha comportato una molti- mente ad Agrigento, dove numerosi dipen- plicazione ingiustificata del personale, un denti degli Enti locali esercitavano altre at- impegno ingente di denaro per le spese rela- tività anche in settori direttamente connes- tive, e conseguentemente fenomeni di clien- si col loro ufficio, specialmente nel campo telismo e di trasformismo, che almeno in delle rappresentanze commerciali e delle at- parte sono alla base della potenza mafiosa. tività commerciali in genere. Centinaia di Infatti, la creazione di un apparato buro- altri impiegati e funzionar! sono distaccati cratico così esteso, che si è andato ad aggiun- a svolgere funzioni che nulla hanno a che gere a quello degli altri Enti locali territoria- vedere con il loro rapporto di impiego. Per li (Regione, Province, Comuni), ha determina- determinati posti di notevole rilievo, i con- to la necessità di un massiccio reclutamento corsi sono stati spesso effettuati secondo nor- di dipendenti che, sia per quanto attiene agli me che prestabilivano il vincitore e si sono enti economici e sia riguardo agli enti di al- avuti casi di concorrenti unici per la asse- tro tipo, non sempre si è svolto in modo da gnazione di un determinato posto. escludere irregolarità e illeciti connessi con L'impiego presso gli Enti locali è conside- il mondo della mafia. rato con tanto favore che perfino esponenti Più in generale, si può dire che la Commis- qualificati del mondo politico, nel corso del sione ha sempre considerato quello delle as- loro mandato parlamentare, sono risultati sunzioni come uno dei settori maggiormente vincitori di concorsi presso gli Enti locali pei caratterizzato da interferenze estranee, da l'esercizio delle funzioni di consulente o per disfunzioni, in una parola da illegalità di so- simili attività. Le relative delibere hanno su- spetto stampo mafioso. bito vicissitudini non sempre rettilinee, at- Non a caso, quasi sempre alla radice di traverso i vari organismi di controllo, come deliberazioni irregolari, altrimenti non spie- nel caso delle assunzioni di consulenti legali gabili, si trovano questioni inerenti a perso- da parte del Comune di Palermo e dell'au- nale assunto .precariamente. Il fenomeno del- mento del loro trattamento economico. le assunzioni in massa senza concorso presso La vita stessa dell'organizzazione sindaca- la Regione, presso gli Enti regionali, presso le dei dipendenti degli Enti locali è stata pro- le Province, presso i Comuni, presso gli enti fondamente influenzata dalle caratteristiche Senato della Repubblica — 205 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI del sistema di assunzione, di promozione e di so, ma si trattava di un concorso che preve- utilizzazione dei dipendenti. Così come è av- deva, per parteciparvi, condizioni particolari. venuto che uomini politici sono diventati Azienda foreste demaniali della Regione funzionati di Enti locala nel corso del loro siciliana: oltre il 90 per cento dei suoi di- mandato, è pure accaduto che individui, en- pendenti ebbe il posto senza concorso. trati senza qualifica nelle amministrazioni Consorzio di bonifica alto e medio Belice: locali, abbiano percorso rapidissime carrie- tutti i suoi funzionali di ogni grado e livello re, utilizzando poi le posizioni di potere rag- furono assunti senza concorso. giunte, fino ad inserirsi clamorosamente nei Ente riforma agraria siciliana (ERAS): corpi elettivi della Regione, delle Province e uno soltanto dei suoi 1884 dipendenti fu as- dei Comuni. . sunto per concorso. Se questo che si è delineato è il quadro Gli esempi potrebbero continuare a lungo, d'insieme di un fenomeno, che suscita gravi ma quelli fatti appaiono sufficienti, se si preoccupazioni per le sue possibili implica- considera che le irregolarità accennate sono zioni di carattere mafioso, meritano una più in 'molti casi ricorrenti e che è stato generale, specifica segnalazione gli episodi e le prassi per tutti gli enti considerati, il metodo del- relative all'assunzione di personale alle di- l'assunzione del personale senza la prova di pendenze degli Enti pubblici economici e del- un concorso, per esami o per titoli. la Regione. Quest'ultima anomalia è stata peraltro ri- Per quanto attiene ai primi, non è natu- scontrata, e in proporzioni altrettanto mas- ralmente possibile una dettagliata elenca- sicce, anche per quanto riguarda dipenden- zione di tutte le anomalie riscontrate e delle ti della Regione. disfunzioni accertate. Ma basta un saggio Si è detto in altra parte della relazione che per campione delle suddette anomalie, ri- all'inizio la necessità di assumere il perso- guardo a qualcuno degli enti in questione, nale per chiamata diretta fu determinata per farsi una idea abbastanza precisa della dall'ostinato e ingiustificato rifiuto dello situazione. Stato di trasferire i suoi funzionari al servi- A questo fine si possono citare i casi par- zio della Regione. ticolarmente significativi dei seguenti enti: In seguito però questa pratica non ebbe Ente siciliano elettricità (ESE): oltre il 90 nessuna giustificazione. Eppure è continua- per cento dei suoi dipendenti fu assunto sen- to ad accadere che a ondate successive e fre- za concorso. quenti, dipendenti della Regione sono stati Azienda siciliana trasporti (AST): tutti i assunti, nella grande maggioranza, per chia- suoi dipendenti furono assunti senza con- mata diretta. corso. Tra gli altri, il suo direttore generale, Più specificamente, si è potuto accertare che è fratello di un notissimo capomafia, fu che nel periodo di tempo che va dal 1946 al assunto in modo piuttosto singolare, e cioè 1963, nello spazio cioè di diciassette anni, il giorno stesso della presentazione della do- 405 dei 431 dipendenti della Presidenza della manda di impiego. Regione sono stati assunti senza concorso. Ente siciliano per le case ai lavoratori Nello stesso tempo, su 2627 funzionari, im- (ESCAL) : anche i suoi dipendenti ebbero tut- piegati e salariati dell'amministrazione cen- ti il posto, senza partecipare a concorsi. Il trale della Regione, ben 2138 hanno avuto il direttore generale e gli amministratori del- posto senza dover partecipare a una prova l'Ente sono stati sottoposti a procedimento selettiva. Infine, dei 6260 dipendenti delle penale per peculato e per interesse privato amministrazioni regionali periferiche, 6100 in atti di ufficio. circa sono stati assunti per chiamata diretta. Società finanziaria siciliana (So.Fi.S): II In conclusione, perciò, 8236 delle 8887 per- 95 per cento dei suoi dipendenti fu scelto sone che sono entrate alle dipendenze della al di fuori di ogni prova selettiva. Il diret- Regione nei diciassette anni che vanno dal tore generale invece fu assunto per concor- 1946 al 1963 (con una percentuale quindi di Senato della Repubblica — 206 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI elitre il 90 per cento) sono state assunte sen- zionalmente mafiose sono tutti elementi che za concorso, e cioè, si deve ritenere, sulla inducono a ritenere per fermo che questo base di segnalazioni e di rapporti di amicizia delle assunzioni fu uno degli strumenti più e di favore. efficaci mediante i quali la mafia riuscì a in- È inoltre significativo rilevare che il 73,23 filtrarsi nell'apparato pubblico e a consoli- per cento del suddetto personale proveniva dare di riflesso la propria forza nelle città dalle province mafiose della Sicilia occiden- siciliane. In questo modo, la Pubblica am- tale, mentre soltanto il 16,08 per cento pro- ministrazione dimostrò ancora una volta la veniva dalla Sicilia orientale, e il 10 per cen- sua incapacità di opporre un'adeguata resi- to circa da regioni diverse dalla Sicilia; ciò, stenza alla pressione mafiosa, soprattutto al- nonostante che le province occidentali e la sua pretesa di esercitare in forme mediate orientali dell'Isola abbiano una popolazione lo stesso legittimo potere dell'organizzazione praticamente eguale per numero. In partico- statale. Una situazione questa che si è ripe- lare poi è risultato che i dipendenti degli uf- tuta, in termini analoghi, in molti altri setto- fici periferici dell'Assessorato per l'agricol- ri dell'attività della Regione. « Sono centi- tura provenivano per il 63,14 per cento dalla naia di migliaia » dichiarò alla Commissione Sicilia occidentale e per il 31,1 per cento da un funzionario della Regione, Amindore Am- quella orientale, mentre, nell'ambito dell'am- brosetti « i provvedimenti illegittimi del- ministrazione centrale, il 54,05 per cento pro- l'Amministrazione regionale, e tutti questi veniva dalla provincia di Palermo, malgrado provvedimenti recano il timbro della Corte che la sua popolazione rappresenti soltanto dei conti. Ci si chiede se quésto timbro non il 23 per cento dell'intera popolazione della finisca con l'essere un passaporto per rende- Sicilia. re formalmente legale ciò che sostanzialmen- L'accennato metodo di assunzione ha con- te è illegittimo ». E fece alcuni esempi scot- sentito che divenissero dipendenti della Re- tanti, come quello dell'ordine di demolizione gione persone prive di ogni qualificazione e di un attico costruito da Vassallo, ma che senza specifiche capacità, con la conseguen- non fu possibile eseguire, perché andarono za che molte di esse sono state stipendiate deserte tutte le gare indette per trovare una senza poter rendere un-adeguato servizio. È ditta disposta ad abbattere l'immobile; co- accaduto inoltre (ed è questo il fatto più gra- sì ancora quello del provvedimento votato ve ai fini che qui interessano) che sono state dall'Assemblea regionale con cui si stabiliva assunte persone condannate per reati di ogni che non spettassero gettoni a funzionati genere, parenti di mafiosi, o addirittura indi- membri di Commissioni, ma che fu interpre- vidui sospettati di appartenere essi stessi al- tato dalla Corte dei conti nel senso che la mafia. avrebbe avuto valore solo per coloro che sa- Si creò così, è innegabile, un nuovo e più rebbero stati nominati in futuro e non an- cospicuo spazio, non solo alla pratica dell'il- che per quelli già nominati; così infine quel- legalità, ma in definitiva alla forza della pe- lo dei danni arrecati alle Terme di Sciacca netrazione mafiosa e ciò anche attraverso « con la connivenza di un presidente di se- il deprecabile sistema delle raccomandazioni, zione della Corte dei conti, che era presiden- a cui è pure necessario porre fine una volta te del collegio dei revisori ». per tutte, mediante gli opportuni rimedi. Quale che possa essere il giudizio da dare sui singoli episodi che costituiscono il tessu- 5. — L'amministrazione regionale e gli inter- to del fenomeno ora descritto, non sembra venti nell'economia. dubbio tuttavia che il sistema dell'assunzio- ne per chiamata diretta, il rifiuto di criteri Non si può concludere l'indagine sulle di- selettivi che non fossero l'amicizia e il favore, sfunzioni e le carenze dell'amministrazione la provenienza infine della maggior parte regionale siciliana e sui fenomeni di parassi- degli assunti proprio dalle province tradi- tismo che ne hanno caratterizzato l'attività Senato della Repubblica — 207 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI in tanti settori, senza accennare, sia pure tuirono in un certo senso i prodromi della sommariamente, alle vicende connesse a ta- speculazione edilizia palermitana. luni dei più significativi interventi svolti dal- È un dato di fatto, ad esempio, che il « Co- la Regione nella vita economica siciliana. tonificio siciliano », una società di cui La Ca- Tra queste iniziative, assume primaria im- verà era amministratore, ebbe la possibilità portanza, e non solo in ordine di tempo, la di costruire un complesso industriale in una costituzione della So.Fi.S. La So.Fi.S. (Socie- delle zone, che inizialmente non erano riser- tà finanziaria siciliana) venne costituita dalla vate ad insediamenti del genere; così come è Regione nel 1958 ed ebbe lo scopo di pro- certo che durante il tempo in cui fu Assesso- muovere lo sviluppo industriale della Sici- re ai lavori pubblici vennero limitati i vinco- lia e più in particolare di agevolare le pic- li a verde pubblico e privato lungo una stra- cole e medie industrie, con opportune sov- da di nuova costruzione. venzioni. La Regione volle dare alla So.Fi.S. È anche risultato che nella qualità di am- una struttura privatistica, per assicurarle un ministratore della società AIR, costituita maggior dinamismo imprenditoriale e con- per lo studio di problemi edilizi e la proget- trattuale, ma la società si dimostrò una pana- tazione ed esecuzione di costruzioni, l'inge- cea di affaristico ricovero d'imprese andate gner La Caverà effettuò diverse operazioni in coma, col solo risultato di riversare sulla per l'acquisto di lotti di terreno in quelle che Regione le perdite aziendali, salvando pro- sarebbero state le zone del futuro sviluppo prietari ed amministratori. edilizio della città. La nuova società, pur avendo carattere pri- Nel 1948, inoltre, l'AIR cedette al Comune vatistico, si avvaleva di finanziamenti e del- di Palermo un terreno, confinante con la pro- l'apporto della Regione, che provvide tra prietà del padre di La Caverà, in permuta di l'altro a nominarne i dirigenti. un altro lotto di terreno. Secondo le previsioni, il presidente della Cessato dalla carica di Assessore ai lavori nuova società sarebbe dovuto essere l'inge- pubblici, La Caverà si dedicò a un'intensa gner Domenico La Caverà. attività economica, impegnandosi in molte A quel tempo La Caverà era un personag- iniziative industriali e nell'amministrazione gio già noto nella vita economica e politica di numerose società. siciliana. Alle elezioni amministrative del L'ingegner La Caverà, inoltre, nel 1949, 1946, era stato eletto comunale venne eletto presidente dell'Associazione in- di Palermo nelle liste del Partito liberale ed dustriali della provincia di Palermo e in tale era stato quindi nominato Assessore ai lavo- qualità fu membro della Confindustria fino ri pubblici, conservando l'incarico fino al al 1959 e partecipò, come esperto, a vari in- 1949, per un periodo di tempo che fu di par- contri internazionali, per la soluzione di pro- ticolare importanza per il futuro sviluppo blemi economici. edilizio di Palermo, perché fu allora che la La Caverà tuttavia non riuscì a diventare città cominciò ad espandersi verso occidente presidente della So.Fi.S., per l'opposizione di e cioè verso la zona in cui si sarebbero verifi- Giuseppe La Loggia, che allora era a capo del cate le sanguinose speculazioni edilizie degli Governo regionale; anzi fu probabilmente la anni sessanta. opposizione di La Loggia che in seguito Fu inoltre in quel periodo che ebbe inizio avrebbe spinto La Caverà ad appoggiare il la pratica, diventata poi abituale, di violare Governo regionale di Silvio Milazzo. i vincoli dell'espansione urbanistica previsti Il compenso non si fece attendere. Sotto dal piano di ricostruzione della città. la gestione di Milazzo, La Caverà fu nomina- Tra l'altro, in molte zone periferiche si to nel 1959 direttore generale della So.Fi.S. e sviluppò l'edilizia sovvenzionata, mentre in quindi venne assunto nel giugno successivo altre si ampliò l'area riservata agli insedia- con un contratto della durata di sette anni menti industriali. L'ingegner La Caverà non e con uno stipendio mensile di 703.151 lire fu certo estraneo a queste vicende, che costi- per 17 mensilità. Senato delta Repubblica — 208 — Camera dei Deputati

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Con il nuovo incarico La Caverà raggiunse impedito che venissero a galla i metodi in- una posizione di vertice nell'intricato pano- credibili che hanno caratterizzato la gestio- rama delle strutture industriali siciliane, di- ne So.Fi.S. Per rappresentarli in tutta la lo- ventando, tra l'altro, amministratore, per ef- ro evidenza basta leggere taluni documenti fetto della carica che gli era stata conferita, che il senatore Alessi cita nella sua relazione di altre società, oltre a quelle in cui era in- sugli Enti locali svolta nella seduta del 29 teressato in proprio; coisì che, complessiva- febbraio 1968. Il primo è una lettera scritta mente, La Caverà risulta essere stato in epo- da un membro del Comitato consultivo della che diverse e per determinati periodi di So.Fi.S. all'atto del suo inopinato licenzia- tempo: mento. « Dalla Gazzetta. Ufficiale della Regione 1) socio fondatore della SES, « Società Siciliana del 1° aprile 1961 apprendo che, no- editrice siciliana »; nostante non sia incorso il termine per il 2) socio fondatore e poi procuratore spe- quale io ero stato chiamato a far parte del ciale e consigliere delegato della « Società Comitato tecnico consultivo della So.Fi.S., si cotonificio siciliano », costituita per la pro- è provveduto alla nomina di un nuovo mem- duzione e il commercio di articoli tessili; bro per i due esercizi ancora da cominciare ». 3) presidente, vicepresidente e ammini- « Questo decreto, bassamente politico ed stratore della società « Willeys mediterra- altamente offensivo, emanato da una autori- nea », costituita per il montaggio, la costru- tà carente di poteri, ha voluto innanzi tem- zione e la riparazione d'autoveicoli; po preordinare una successione per il timo- 4) amministratore della società ISPE, in- re che la volontà del testatore, al momento teressata alla produzione di elementi prefab- della scadenza del Comitato tecnico consul- bricati per l'edilizia; tivo, " potesse mutare "». 5) socio fondatore e consigliere di ammi- « Da questo momento, naturalmente, non nistrazione della « Società mineraria sicilia- posso più partecipare ai lavori del Comita- na », interessata alla ricerca, estrazione e la- to, sicuro di aver sempre operato nell'inte- vorazione minerali; resse della Società anche se, purtroppo, ho 6) consigliere di amministrazione della dovuto sottolineare la signoria in seno alla società CISAP, impegnata in iniziative diret- Società stessa del Banco di Sicilia e della te alla formazione e all'addestramento e per- Cassa di Risparmio che, presenti e dirigenti fezionamento professionali; negli uffici, nel Comitato tecnico consultivo, 7) socio fondatore e consigliere d'ammi- nel Consiglio di amministrazione, spesso han- nistrazione della società « Colli », costituita no dovuto conciliare gli interessi dei loro en- per trasformare e collocare i prodotti del ti con quelli della Società, con grave danno sottosuolo. di questa; La So.Fi.S. intanto aveva deciso di sostitui- iniziative il cui naturale sviluppo può im- re il sistema del finanziamento con quello pegnare l'intero capitale della Società ed av- della partecipazione azionaria e di acquistare versare ancora il desiderio di inserirsi nelle in conseguenza i pacchetti azionari di mag- grandi iniziative, con la sola esperienza del- gioranza di numerose imprese, che non sem- le relazioni degli esperti e degli studi e con pre versavano in floride condizioni econo- la sola autorità del capitale sociale, massic- miche. cio, inoperoso e triste, come bue che si avvia Pertanto nel 1965 la Presidenza della Re- al macello; gione nominò una Commissione d'inchiesta, l'arrendevolezza di tutti gli organi della perché indagasse sull'attività della Società, Società alle pressioni politiche, la preoccu- ma l'iniziativa non ebbe fortuna perché la pazione di non dispiacere ai « grandi », e so- relazione conclusiva della Commissione non prattutto il desiderio di piacere agli stessi, venne mai pubblicata e all'Assemblea regio- hanno fatto sì che una teoria di aziende dis- nale fu comunicato un insignificante docu- sestate e spesso senza alcuna speranza di vi- mento di poche pagine. Ciò tuttavia non ha ta sono state rilevale, finanziate e comunque Senato della Repubblica ~ 209 — Camera dei Deputati

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inserite nell'attività della Società con delle 2) L'esame delle incompatibilità è inde- ragioni tecniche che, talvolta, non mancano rogabile ed urgente: amministratori della di sapere ». Società non possono essere i rappresentanti del Banco di Sicilia e della Cassa di Rispar- « Mi auguro soprattutto che questa espe- mio; in due operazioni hanno dimostrato rienza serva a qualcosa, 'soprattutto consigli una fedeltà agli enti che rappresentano con •a dire "no" alle note autorità che soillecìta- evidente danno della nostra società, danno no l'intervento della Società in uno zuccheri- che può essere tradotto in cifre. ficio dissestato ». « La Cassa di Risparmio, creditrice del- « Consiglio infine una migliore formazio- la SIMENS, ha subordinato una soluzione ne dei dirigenti onde neutralizzare i disegni extra fallimentare, proposta dalla So.Fi.S., di infeudamento della So.Fi.S. da parte delle solo se avesse ottenuto la maggior parte del grandi società private ». suo credilo traballante tramutato in nuove Il secondo documento è, poi, la seguente azioni della nuova SIMENS; la So.Fi.S. (nel relazione al bilancio della Società, che reca la cui Consiglio siede il presidente della Cassa data del 31 dicembre 1961; di Risparmio) ha aderito, ha aumentato il « La relazione predisposta dagli uffici non capitale sociale e si è così accollata l'onere può essere sottoscritta; è mancato il materia- dell'operazione. le per un esame analitico e per la redazione « II Banco di Sicilia, creditore della CISAS, di una relazione che avrebbe dovuto essere società in situazione fallimentare, che poco l'esperienza di questo primo anno di eser- o niente prometteva ai creditori chirografari, cizio e che avrebbe dovuto fornire agli am- ha preteso una sistemazione del suo credito ministratori della Società osservazioni di ri- per aderire ad una sistemazione extra falli- lievo che, a parer mio, dovrebbero consi- mentare proposta dalla So.Fi.S. Gli uffici non gliare: hanno precisato ancora i termi™ di questa 1). una revisione dello Statuto con par- sistemazione. ticolare modifica dei poteri; « La So.Fi.S. (nel cui Consiglio siede il 2) un esame delle incompatibilità; Presidente del Banco di Sicilia) ha aderito 3) direttive per le imprese collegato ». alla proposta. « Per i due grandi istituti di credito sici- « La So.Fi.S. ha ereditato le operazione del liani la So.Fi.S. rappresenta la più compia- fondo; nessun confine tra quella amministra- cente assicurazione dei loro crediti. zione e la nostra Società, sicché non saranno mai precisati i promotori delle singole ini- 3) Le persone preposte alle imprese colle- ziative, tutto ciò non è sicuramente avvenuto gate, dal fondo prima e dalla So.Fi.S. dopo, "pour cause", ma naturalmente per il susse- nelle società in cui sono assegnate, finiscono guirsi di avvenimenti politici, economici e con l'essere dei veri e propri funzionari; si è finanziari. visto ancora che ove si è trattato di liquidare o abbandonare queste imprese, preoccupa- 1) Sulla revisione dello statuto, con par- zione costante è stata quella di non mandare ticolare modifica dei poteri, gli amministra- allo sbaraglio amministratori, che solo for- tori della società e gli autorevoli azionisti malmente sono stati nominati dall'Assem- avranno sicuramente il loro schema; la vita blea ». sociale di questi due esercizi ha rilevato le L'esposizione così efficace di simili sistemi remore allo sviluppo della società ed il peri- di amministrazione non implica naturalmen- colo di coltivare delle grosse iniziative che te nessun giudizio sulle personali responsa- potrebbero portare lontano. Tutto ciò fa par- bilità di La Caverà. Di lui si può solo aggiun- te dell'oggetto sociale "industrializzazione" gere che nel 1966, alla scadenza del contratto, della Sicilia che, auspicato da tutti e nel rifiutò di abbandonare la carica, eccependo cuore di tutti, nella realizzazione pratica non che secondo la legge il rapporto di lavoro do- ha trovato uomini, ma "studi economici" • veva considerarsi a tempo indeterminato. Ma "piani" - "relazioni". subito dopo la sua fortuna cominciò a decli-

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nare, e il 21 novembre 1968, durante l'assem- rasi è stato in epoche varie e per determinati blea degli azionisti della So.Fi.S., che intanto periodi di tempo: era stata assorbita dall'« Ente siciliano di 1. — consigliere di amministrazione dal 7 promozione industriale », l'ingegnere Umber- luglio 1948 al 19 ottobre 1964 della società to Di Cristina ne propone e ne ottenne il li- « Val Salso - società mineraria » costituita cenziamento. per la coltivazione di miniere in Sicilia e per La Caverà .tentò ancora qualche resistenza, l'industria e il commercio di prodotti e sotto- ma poi dovette rassegnarsi ad uscire di sce- prodotti dello zolfo; na. Gli restavano una notevole liquidazione, superiore ai cento milioni, un patrimonio co- 2. — consigliere di amministrazione della spicuo e la soddisfazione di essere stato un società per azioni « L'Ora », proprietaria del- protagonista della vita pubblica siciliana, in l'omonimo giornale di Palermo, e della socie- più di un settore, da quello iniziale dell'edi- tà immobiliare « L'Ora » interessata alla co- lizia a quello della promozione industriale e struzione e attivazione d'uno stabilimento ti- dello sfruttamento delle miniere siciliane. pografico; Come prima si è visto, infatti, La Caverà è 3. — azionista della società « A. Zagara », stato anche amministratore di società interes- costituita per promuovere ed incrementare sate alla ricerca e all'estrazione di minerali, il turismo in Sicilia; ed in particolare della « Società mineraria si- ciliana ». Ed è significativo ricordare al ri- 4 — socio fondatore e consigliere di ammi- guardo che nel periodo del governo Milazzo, nistrazione della società « Palumberi e Scia- l'Assemblea regionale approvò una legge che labba », interessata al commercio di medici- prevedeva un finanziamento di dodici mi- nali ed affini; liardi agli industriali minerari. 5. — azionista della società « Val Naro », Ma questa provvidenza, più che un benefi- costituita per la coltivazione di nuove minie- cio per La Caverà, rappresentò il risultato re di zolfo nell'amministrazione della Regio- delle iniziative prese dall'avvocato Vito Guar- ne siciliana; rasi, per trasformare le esauste miniere di zolfo della Sicilia in una fonte di guadagno 6. — socio fondatore e poi presidente del a carico dell'erario pubblico. consiglio di amministrazione della società Come quella di La Caverà, anche l'attività « Megar », interessata ad operazioni di inve- publica di Guarrasi è stata caratterizzata da stimento e di commercio mobiliare e immo- rapidi successi e dalla ricerca costante di po- biliare; sizioni di potere. L'armistizio dell'8 settembre 1943 trovò 7. — consigliere di amministrazione della Guarrasi, che era un semplice ufficiale di società « Friigor-Sicuila », costituita per la co- complemento del Servizio automobilistico, struzione e la gestione di uno stabilimento impegnato in una missione segreta ad Algeri frigorifero; con la Commissione italiana presso il Coman- 8. — presidente del consiglio di ammini- do in capo delle forze alleate. Con molta strazione della società « Capo Zafferano », per probabilità, egli partecipò alle trattative, in l'esercizio di attività turistiche e affini; quanto legato da profondi vincoli di amicizia con il principe Galvano Lanza Branciforti di 9. — azionista della società « Adelkam », Irabia, allora ufficiale di ordinanza del gene- costituita per l'impianto in Sicilia di uno sta- rale Castellano. bilimento per la produzione e la lavorazione Anche dopo la fine della guerra, Guarrasi nel campo della viticoltura; mantenne i suoi rapporti con Lanza, inizian- do quindi un'intensa attività imprenditoriale 10 — consigliere di amministrazione della e di consulenza economica, nei sattori più di- società « Copresa », interessata all'impianto versi. In particolare, secondo le infooimaziord e all'esercizio di stabilimenti industriali per raccolte, si è accertato che l'avvocato Guar- la produzione di manufatti, cementi ecc.; Senato della Repubblica — 211 — Camera dei Deputati

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11. — presidente del consiglio di amministra- ne e la verticalizzazione dell'industria zolfi- zione della società « Butera », costituita per fera siciliana; la costruzione di case; 23. — socio fondatore della società « Aeoli- 12. — consigliere di amministrazione della ca », costituita per promuovere e incremen- società « Astera », diretta a promuovere ed tare il turismo in Sicilia; incrementare il turismo in Sicilia; 24. — consigliere di amministrazione della 13. — consigliere di amministrazione della società « SAGET », interessata alla gestione società « Anic- », costituita per la (lavora- di tonnare, all'esercizio della pesca e al com- zione in Sicilia degli idrocarburi e dei deri- mercio del pesce; vati; 25. — consigliere di amministrazione della 14. — presidente del consiglio di ammini- società « La Voce di Sicilia », diretta a pro- strazione della società « SO.S.MI. » (Società muovere e sostenere iniziative culturali e ri- siciliana mineraria), interessata alla costru- creative; zione e all'esercizio di impianti e stabilimenti 26. — consigliere di amministrazione e vi- per l'estrazione e la trasformazione di sostan- cepresidente della società per l'acquisto e la ze minerali; vendita di terreni e fabbricati « Siviere di 15. — consigliere di amministrazione della Lentini »; società « RASPEME », costituita per l'as- 27. — consigliere di amministrazione delle sunzione di rappresentanze per la vendita di società immobiliari « Leonforte », « Benso » medicinali e affini; e « Piraino ». 16. — azionista della società immobiliare « Adelkam »; Come si vede, non c'è stato settore di qual- che importanza della vita economica siciliana 17. — socio fondatore e poi presidente del che non ha visto impegnato in prima persona consiglio di amministrazione della società as- l'avvocato Guarrasi. Tra le altre iniziative, so- sicuratrice « Compagnia mediterranea di si- no degne di menzione quelle edilizie, che si curtà »; realizzarono nella costruzione in Palermo di 18. — vicepresidente e membro del comi- grossi fabbricati utilizzati anche come sede tato esecutivo della società « Immobiliare di pubblici uffici. Non sempre però queste mediterranea » e vicepresidente della società iniziative andarono a buon fine. Così ad esem- « Garboli », anch'essa interessata a iniziative pio, la Mediterranea immobiliare e la Compa- edilizie; gnia mediterranea assicurazioni, chiusero la loro attività col fallimento e l'avvocato Guar- 19. — consigliere di amministrazione della rasi, nella sua qualità di amministratore del- società « SOMIS », interessata alla ricerca e la Compagnia mediterranea assicurazioni, fu allo sfruttamento in Sicilia di giacimenti di sottoposto a procedimento penale per il de- idrocarburi liquidi e gassosi; litto di bancarotta fraudolenta, ed assolto in 20. — consigliere di amministrazione della appello per non aver commesso il fatto, dopo società « SOIS », anch'essa costituita per la essere stato condannato in primo grado a ricerca e la coltivazione in Sicilia di giaci- quattro anni di reclusione. menti di idrocarburi liquidi e gassosi; Ma fu indubbiamente nel settore'dell'indu- 21. — azionista e consigliere di amministra- stria mineraria che meglio si manifestarono, anche se non sempre a vantaggio del contri- zione fino al 23 settembre 1952 della società buente siciliano, le qualità e Io spirito di ini- « Palermo Calcio », messa in liquidazione nel ziativa di Guarrasi. Impegnato com'era in al- 1960; cune imprese per lo sfruttamento delle risor- 22. — socio fondatore della società « SO- se minerarie siciliane, Guarrasi si rese conto CHIMISI », costituita per la riorganizzazio- della necessità di risolvere, con interventi Senato della Repubblica — 212 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI straordinari, la gravissima crisi in cui si di- che spesso non consente nemmeno di far battevano le preistoriche miniere siciliane, fronte alle spese correnti. che erano state fino allora dominio incontra- Tra le società di questo tipo, ha avuto una stato dei baroni siciliani e dei capimafia. posizione di spicco la SOCHIMISI (Società Sarebbe nato proprio da questa esigenza chimica mineraria siciliana) di cui, come si l'interesse dimostrato da Guarrasi per la for- è visto, anche Guarrasi fu uno dei soci fonda- mazione del governo Mila/zo. Si è detto da tori. più parti che egli avrebbe avuto una funzione Costituita per la gestione delle miniere di determinante, anche se indiretta, nella crisi zolfo in Sicilia, la SOCHIMISI è talora venu- che portò alla costituzione della giurata pre- ta alla ribalta della cronaca, per episodi in sieduta da Silvio Milazzo. Certo è che Milaz- qualche modo collegati alla mafia. zo lo nominò segretario generale del piano Il caso più clamoroso è quello che riguarda quinquennale per la ricostruzione della Sici- il noto mafioso , imputa- lia e che nel periodo del suo governo Guar- to nel processo contro la nuova mafia e co- rasi fu delegato ad occuparsi dei rapporti tra me mandante dell'omicidio di Candido Ciuni. la Presidenza della Regione e gli enti finan- Nonostante i suoi precedenti e malgrado che ziari siciliani. Inoltre, come prima si è accen- fosse stato licenziato dalla Cassa di Rispar- nato, fu sempre il governo Milazzo che fece mio, perché sottoposto a una misura di pre- approvare la legge regionale 13 marzo 1959, venzione, Di Cristina venne assunto alle di- n. 4, che istituì un fondo per le industrie del pendenze della SOCHIMISI; così come fu settore minerario, con una dotazione iniziale assunto nello stesso periodo di tempo un al- di dodici miliardi di lire e che in pratica ser- tro mafioso, tale Tano Lo Grasso. vì a trasferire sulla Regione tutti gli oneri che Si è accertato peraltro che molte opera- gravavano sulle miniere e sul Banco di Sici- zioni finanziarie della SOCHIMISI furono lia, per i crediti concessi alle imprese di ge- concepite ed attuate proprio dall'avvocato stione. Guarrasi. Tra le più spregiudicate, merita Ma nel 1963 la Regione istituì l'Ente mine- di essere segnalata quella che portò alla fu- rario siciliano (EMS) allo scopo di promuo- sione con la SOCHIMISI di una società, la vere la ricerca, la coltivazione, la trasforma- « COZZO-DISI », titolare di una vecchia con- zione ed il collocamento commerciale delle cessione mineraria,, con la conseguenza che la risorse minerarie esistenti nel territorio della SOCHIMISI, 'Secondo calcoli approssimativa, regione siciliana, mediante società per azioni si è dovuta accollare le sopravvenienze pas- nelle quali l'ente doveva riservarsi, a norma sive dell'altra società, ammontanti a qual- di legge, una quota di capitale non inferiore che miliardo di lire. al 51 per cento. Un'altra società, pur essa collegata al- Senonchè, dopo poco tempo, l'EMS deter- l'EMS, la società SCAI, costituita per la ver- minò e favorì la creazione di numerose socie- ticalizzazione dello zolfo per l'agricoltura, ac- tà con scopi che esorbitavano dalle ragioni quistò un terreno da privati, al prezzo cor- che ne avevano consigliato l'istituzione, de- rente di mercato, nonostante che il Comune terminando così una proliferazione di azien- di Mazara del Vallo le avesse offerto gratuita- de proiettate nei più vari settori economici. mente una parte del terreno che le occorreva, Anche in questo caso, peraltro, nella costitu- così come aveva fatto con altri enti di svilup- zione degli organi societari si badò ad accon- po e di promozione industriale operanti in tentare i vari gruppi politici e queste opera- Sicilia. La stessa società inoltre affidò i la- zioni, talora particolarmente difficili, hanno vori per la costruzione di uno stabilimento fatto passare in secondo piano la gestione ad un'industria palermitana, la « Siciliana stessa delle società. Nel corso degli anni, in- Keller », che non aveva nessuna esperienza fatti, le varie aziende hanno in sostanza fini- nel settore e che pretese, a quanto sembra, to col produrre stipendi per il personale, tan- un prezzo maggiore di quello richiesto da to che i bilanci di numerose collegate presen- un'industria milanese, specializzata in im- tano un forte deficit di fronte ad un attivo pianti chimici, con la conseguenza che lo Senato della Repubblica — 2Ì3 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI stabilimento non è mai entrato in funzione rario siciliano); nel 1968 fu eletto senatore proprio per deficienze tecnico-costruttive. nel collegio di Noto, ma si dimise per in- Episodi come questi hanno messo in evi- compatibilità con la carica di presidente denza il sistema di parassitismo e di cliente- dell'EMS, che ha ricoperto ininterrottamen- lismo che ha caratterizzato le vicende connes- te dal 1967 fino al 17 gennaio 1975, quando si se alla gestione delle miniere siciliane e han- è dimesso a seguito delle indagini giudiziarie no alla fine provocato lo scandalo, che ha iniziate a suo carico. Dai primi accertamenti coinvolto lo stesso Ente minerario e tutta compiuti dalla Magistratura palermitana e la costellazione delle società collegate. da quella milanese, è risultato che l'EMS, vio- L'Autorità giudiziaria si sta direttamente lando la norma statutaria che lo impegnava occupando di queste vicende e dell'ammini- a depositare il suo denaro presso il Banco strazione dei fondi dell'EMS, e al centro di Sicilia o presso banche comunque operan- delle indagini si trovano i dirigenti dell'Ente, ti in Sicilia, aveva depositato somme ingenti in primo luogo il suo presidente Graziano (sette miliardi) sulla Banca Privata Italiana Verzotto, anche lui legato da vincoli di affari e sul Banco di Milano, operanti entrambe e di amicizia con l'avvocato Guarrasi, e poi nel capoluogo lombardo. È poi risultato che il direttore generale Pietro Giordano. le due banche hanno pagato interessi-extra Graziano Verzotto, nato a Padova nel 1923, rispetto a quelli pattuiti e che tali interessi negli anni 1944-45 comandò la brigata parti- venivano versati non all'EMS, ma ad alcuni giana « Damiano Chiesa » che operava nel pa- suoi dirigenti, tra cui il Giordano e il Verzot- dovano; dal 1945 al 1948 dimorò a Roma, to. Si è inoltre appurato che i compensi ai esplicando le mansioni di funzionario presso consiglieri di amministrazone del Banco di la segreteria nazionale della Democrazia cri- Milano venivano liquidati in percentuale su- stiana. Nel 1948 fu trasferito alla Federazio- gli affari compiuti. Pertanto, Graziano Ver- ne provinciale della Democrazia cristiana di zotto, essendo consigliere di amministrazio- Catania ove svolse attività organizzativa per ne del Banco di Milano, è stato imputato del le elezioni politiche, sostenendo con impegno delitto di interesse privato in atti di ufficio, la candidata Maria Nicotra Fiorini, che poi nel presupposto che egli avesse versato il de- sposò il 19 luglio 1949; nel 1950, a seguito naro sulle due banche milanesi per fini pro- di interventi della moglie e con l'aiuto del pri ed in particolare per lucrare compensi partito, fu assunto dall'AGIP; nel 1955 fu de- maggiori, come amministratore della citata stinato, quale commissario straordinario, al- banca. la Federazione provinciale della Democrazia A seguito dell'istruzione, l'Autorità giudi- cristiana di Siracusa, divenendone successiva- ziaria di Milano ha rinviato a giudizio Ver- mente segretario; nel 1958 si presentò candi- zotto, Giordano ed altri dirigenti dell'EMS dato alla Camera dei deputati, ma non venne per tale reato e per il delitto di peculato, re- eletto; nel 1960 fu nominato vice segretario lativamente all'illegittima appropriazione del regionale del partito e fu durante questo pe- denaro pagato dalle banche milanesi come riodo che fece da testimone alle nozze del interesse extracartello. mafioso Giuseppe Di Cristina; nel 1962 fu Le vicende e gli episodi ora narrati non eletto segretario, carica mantenuta fino al 30 sembrano collegati col mondo della mafia, febbraio 1966, quando si dimise a seguito di ma resta il fatto che è stato proprio nel paras- critiche della CISL che Io accusava di avere sitismo e nel clientelismo programmatico, in determinato l'immobilismo del governo re- una parola nel sistema di malgoverno, di gionale di centro-sinistra, per soddisfare am- sprechi, di strumentalizzazione delle stesse bizioni ed interessi clientelari nell'attribuzio- istituzioni, e quindi in definitiva nel compor- ne degli incarichi di « sottogoverno »; nel tamento di certe persone che hanno trovato 1961 fu nominato capo ufficio Pubbliche re- terreno favorevole e nuovo alimento il co- lazioni dell' in Sicilia, per l'interessa- stume e la presenza mafiose. mento dell'ingegner ; nel 1967 Se è vero che lo Stato accentratore e poli- fu nominato presidente dell'EMS (Ente mine- ziesco ha avuto la sua parte nelle origini della Senato della Repubblica — 214 — Camera dei Deputati

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mafia, è altrettanto certo che uno Stato, che to alla comunità gravi pregiudizi di ordine mostra talora di tollerare la dilapidazione sociale, igienico, urbanistico ed economico, del patrimonio nazionale a favore di ceti pri- sotto le frequenti spinte di forze extra-legali, vilegiati, e che si presenta a una popolazione, che indubbiamente portano un'impronta di che vive ancora in pesanti ristrettezze econo- natura mafiosa. Si è trattato ovviamente di miche, con le ricchezze sfacciate e di incerta anomalie che hanno avuto, nei diversi casi, provenienza di alcuni suoi rappresentanti, una diversa intensità ed estensione. Ma la non è meno colpevole della sopravvivenza Commissione, più ohe limitarsi ad un'analisi della mafia, appunto perché, mentre favori- comparativa dei risultati conseguiti in rela- sce pericolose collusioni e illecite conniven- zione all'attività dei singoli Enti considerati, ze, dissuade i cittadini da quell'attiva colla- reputa opportuno esporre nel modo più pre- borazione con l'apparato pubblico, che po- ciso possibile gli elementi di giudizio acquisi- trebbe essere un fattore decisivo per la libe- ti in uno dei settori più scottanti, e quindi razione e il riscatto del popolo siciliano. più significativi, della indagine, quello degli interventi comunali in materie di alto interes- se sociale, in primo luogo in ordine allo svi- luppo edilizio ed urbanistico delle città e dei SEZIONE SECONDA centri più importanti della Sicilia occiden- tale. LA MAFIA E IL POTERE PUBBLICO Gli accertamenti compiuti infatti non so- no stati limitati ai quattro capoluoghi delle Province occidentali, ma sono stati estesi ai 1. — La mafia e i Comuni dell'Isola. Gli abusi Comuni minori, anche se per questi casi, si edilizi. sono esauriti nell'esame della documentazio- ne raccolta dagli ispettori regionali, in occa- Sempre nel settore dei rapporti tra mafia sione dei controlli eseguiti, per conto dell'As- e pubblici poteri, la Commissione si è tra sessorato agli Enti locali, sulla gestione delle l'altro occupata con particolare attenzione varie amministrazioni comunali. del comportamento tenuto, tra gli anni cin- Si è trattato comunque di un materiale di quanta e sessanta, dagli organi degli Enti estremo interesse, sintetizzato nelle relazioni territoriali locali, soprattutto dei Comuni del- conclusive delle ispezioni, che hanno permes- la Sicilia occidentale. L'indagine ha avuto ad so alla Commissione di avere a disposizione oggetto gli interventi di questi Enti nei vari un quadro globale e sufficientemente antico- campi dell'attività sociale, e per ciò che ri- lato dell'attività svolta in Sicilia dalle ammi- guarda i Comuni, specialmente quelli svolti nistrazione dei Comuni minori durante gli nel settore edilizio. Si è cercato, in questo anni sessanta. modo, di accertare gli eventuali rapporti tra Ovviamente il giudizio che se ne trae non gli organi della Pubblica amministrazione e può essere generalizzato, in quanto gli esem- la mafia, di analizzare il funzionamento degli pi di Comuni caraitterizzati dalla regolarità organi amministrativi per porre in risalto la ed efficienza dell'amministrazione si alterna- loro possibile permeabilità ad azioni di ma- no a quelli dei Comuni nei quali invece l'inos- fia, di valutare infine l'opera ed il com- servanza della legge è stata la norma. Alla portamento degli amministratori per stabili- Commissione, però, non interessano i parago- re, indipendentemente dai legami con la ma- ni, e nemmeno il quadro di insieme. Importa fia organizzata, se essi rientrassero nel qua- soltanto sottolineare come in moltissimi ca- dro del costume mafioso. si, e si tratta della maggioranza dei casi, la A conclusione dell'indagine e in via gene- gestione dei Comuni di qualche importanza rale si può dire senz'altro che le ricerche della Sicilia occidentale è stata connotata compiute hanno messo in luce molteplici ano- da una serie frequente, anzi continua, di irre- malie di funzionamento dei vari organi della golarità amministrative di ogni genere. Sono Pubblica amministrazione, che hanno causa- state tutte irregolarità che, per la natura, Senato della Repubblica — 215 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI più che per la quantità, e soprattutto per il zature necessarie, riguardo al rispetto dei contesto in cui si sono verificate, denunciano contratti di lavoro e riguardo alla continuità chiaramente, se non un'origine maliosa, cer- del servizio ». tamente il pericolo di un cedimento della | Sono, come si vede, irregolarità di vario Pubblica amministrazione alle insidie, alle lu- genere, ma che hanno tutte il comune deno- singhe, in una parola alla capacità di infiltra- minatore di mettere a nudo una cronica de- zione e di ricatto del potere mafioso, in que- bolezza degli organi amministrativi di fronte gli anni presente, in tutta la sua forza, nei alle pressioni esterne e quindi una disponi- centri urbani presi in esame. Per rendersene bilità al comportamento illegale, che è carat- conto, bastano le citazioni di alcuni giudizi teristica del costume mafioso. espressi nelle relazioni ispettive (prima men- Non si sottraggono peraltro a questo stesso zionate) sul comportamento degli organi am- tipo di giudizio i moduli operativi dei Comu- ministrativi di questi Comuni. ni capoluoghi di provincia, della Sicilia oc- « Non vi è dubbio » si legge ad esempio in cidentale, Trapani, Caltanissetta, Agrigento una di queste relazioni « che esista nei con- e Palermo. fronti degli amministratori passati e recenti Per quanto riguarda Trapani, la Commis- una responsabilità civile e anche penale ». sione ha avuto modo di accertare che nel Così -ancora, per un altro Comune, la rela- periodo compreso tra gli ultimi anni cin- zione conclude « che le numerose irregolarità quanta e i primi anni sessanta furono com- e manchevolezze amministrative e finanziarie messe dagli organi comunali molte e varie emerse nel corso dell'ispezione, oltre a costi- irregolarità, relative al rilascio di licenze edi- tuire gravi infrazioni alle norme che regola- lizie, alla concessione di appalti, al rilascio no l'amministrazione della cosa pubblica, im- di licenze di commercio. portano in alcuni casi la responsabilità degli In particolare, è risultato che almeno tren- amministratori che hanno trascurato di cu- ta licenze edilizie furono concesse dal Sinda- rare ed assicurare il buon andamento dei più co di Trapani, in deroga alle norme di legge, importanti servizi, specie quelli che hanno tanto che in sede amministrativa vennero attinenza alla finanza comunale ». tutte considerate illegittime, « essendosi con- Parimenti duro è il giudizio espresso in cretate in provvedimenti di favore ». Allo una terza relazione nella quale si afferma, a stesso modo, in materia di appalti, nell'arco proposito di uno dei campi tradizionali della di tempo 1958-1963, furono commesse decine speculazione mafiosa, quello delle aree fab- di irregolarità e non mancarono casi di appal- bricabili, che « le concessioni del suolo comu- ti in opere e di forniture concessi a persone nale non solo non hanno seguito l'iter proce- condannate per reati anche gravi, tra l'altro durale normale, ma sono state elargite a peculato, sfruttamento di prostitute e furto prezzi molto bassi, che potevano essere tri- aggravato. Al riguardo, l'amministrazione co- plicati... Il funzionamento della Commissio- munale di Trapani rispose ai rilievi che le ne edilizia fu viziato in continuità dalla sua erano stati mossi in sede ispettiva che « non iniziale composizioTie, anche perché di essa riusciva ad individuare per quali motivi e facevano parte due fratelli, che spesso non sotto quali profili tali condanne potessero in- ottemperavano alle norme vigenti in occasio- ficiare la legittimità » degli appalti; ma la ri- ne della presentazione dei progetti da loro sposta, risolvendosi in una considerazione di elaborati ». ordine formale, anziché rappresentare una Per un quarto Comune infine « devesi con- valida giustificazione, meglio sottolinea come cludere » dice la relazione ispettiva « che l'assuefazione a un costume possa far perdere l'attività dell'amministrazione sia consape- di vista la linea di demarcazione tra lecito e volmente orientata nel senso di continuare, illecito e possa quindi favorire pericolosi ce- anche per l'avvenire, ad espletare in maniera dimenti della pubblica autorità. irregolare il servizio di nettezza urbana. L'ap- Anche per ciò che attiene al rilascio delle paltatore violerebbe il capitolato, riguardo licenze di commercio, furono riscontrate nu- al numero degli operai, riguardo alle attrez- merose irregolarità e gravi responsabilità do- Senato della Repubblica — 216 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI vute a negligenza, impreparazione ed inca- La conseguenza (obiettiva) di questa poli- pacità del personale, tanto che tra l'altro 311 tica dissennata fu la frana che il 19 luglio licenze risultarono concesse senza che fosse- 1966 colpì tragicamente la città di Agrigento. ro stati acquisiti dal Comune i documenti in- A seguito del disastro, il Ministero dei lavori dispensabili al loro rilascio. pubblici nominò una Commissione d'inchie- Analoghe anomalie, anche se forse meno sta, presieduta dal dottor Michele Martuscel- gravi e frequenti, furono accertate relativa- li, direttore generale dell'urbanistica, allo mente alla gestione del Comune di Caltanis- scopo di indagare in merito alla situazione setta, specie con riguardo alla concessione di edilizia della città, mentre a sua volta la Re- licenze edilizie. gione incaricò una propria Commissione di Ad Agrigento invece, l'esame di 986 prati- svolgere gli opportuni accertamenti sull'ope- che per il rilascio di licenze di costruzione rato degli amministratori di Agrigento. mise in evidenza come ben più rilevanti fos- I risultati delle inchieste autorizzarono un sero state le irregolarità commesse in questa giudizio nettamente negativo. « Gli uomini materia nel periodo che va fino ai primi me- di Agrigento » scrissero i componenti del- si del 1964. In proposito, si legge tra l'altro, la Commissione ministeriale « hanno errato nella relazione conclusiva di un'ispezione am- fortemente e pervicacemente, sotto il profilo ministrativa, ohe « nel complesso, l'esecuzio- della condotta amministrativa e delle pre- ne di costruzioni abusive in Agrigento ha as- stazioni tecniche, nella veste di responsabili sunto un aspetto veramente eccezionale, per- della cosa pubblica e come privati operatori. ché ogni persona a qualsiasi categoria socia- Il danno di questa condotta, interamente e le appartenga, insofferente a qualsiasi tipo coscientemente voluta, di atti di prevaricazio- di .disciplina, si è sentita autorizzata a co- ne compiuti o subiti, di arrogante esercizio struire la sua casa ». del potere discrezionale, di spregio della con- In particolare, furono costruiti, in quel pe- dotta democratica, è incalcolabile per la città riodo, moltissimi edifici senza licenza, oppu- di Agrigento ». re in difformità delle prescrizioni, oppure al Era un'accusa che non ammetteva atte- di là dei limiti e dei criteri fissati dalla So- nuanti e che avrebbe avuto un seguito in Tri- vrintendenza ai monumenti e dalla Sovxin- bunale. Infatti i tre sindaci di Agrigento, tendenza alle antichità. Di fronte a questo succedutisi in carica tra il 1956 e il 1966, An- scempio urbanistico, di proporzioni insolite, tonino Di Giovanna, Vincenzo Poti e Anto- e che sarebbe stato all'origine della frana del nino Ginex, furono condannati, in primo gra- 1966, l'opera del Comune fu per più versa cri- do e in appello, per il delitto di interesse pri- ticabile. In molti casi gli organi comunali vato in atti di ufficio, in relazione alla con- esorbitarono dalla sfera delle loro attribuzio- dotta da loro tenuta in merito allo sviluppo ni e non mancò nemmeno il sospetto che il ri- urbanistico ed edilizio della città. lascio delle licenze, specie di quelle relative Si trattò, dunque, di tutta una serie di ir- a'ila zona archeologica, fosse « il frutto di fa- regolarità, di favoritismi, di abusi, di veri e voritismi ». In altri casi, invece, l'amministra- propri illeciti penali che, se pure non furono zione comunale si rivelò incapace di preten- tali di rivelare una vera e propria collusione dere il rispetto della legge, inadeguata in so- tra mafiosi e Pubblica amministrazione, eb- stanza al compito che l'ordinamento le asse- bero tuttavia tale estensione e furono di così gnava: il Sindaco, infatti, anche se emise in elevata virulenza, da mettere almeno in luce più di una occasione provvedimenti di so- come fosse sempre ampia la zona di permea- spensione e atti di diffida, trovò remore mag- bilità dei pubblici poteri alle azioni e ai ten- giori, e quasi sempre insuperabili, di fronte tativi di infiltrazione della mafia. alla necessità di giungere alla demolizione, e quella sola volta che gli riuscì di dare ese- Non si può infatti dimenticare che nel pe- cuzione all'ordine di demolire una costruzio- riodo considerato i tre capoluoghi della Sici- ne abusiva fu costretto a dimettersi insieme lia occidentale, al pari degli altri Comuni pri- alla Giunta comunale, appena tre giornii ma esaminati, erano zeppi di mafiosi, tanto dopo. è vero che tra il 1957 e il 1968 furono adottati Senato della Repubblica — 217 — Camera dei Deputali

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4188 provvedimenti di diffida nella provin- capace ed abile ". Si è preteso di dare appli- cia di Trapani, 1623 in quella di Agnigento, cazione a tali norme (i cui fini originari era- 1359 in quella di Caltanissetta. Molti di que- no ormai esauriti e superati dalla normazio- sti mafiosi non vivevano ai margini della vi- ne sulle professioni di ingegnere, geometra ed ta sociale, ma parecchi di loro si erano impe- analoghe, in relazione alla compilazione di gnati in prima persona nelle attività econo- progetti e alla direzione di lavori edili), attra- miche allora più redditizie, e in primo luogo verso l'istituzione ed il mantenimento di un in quella della speculazione edile. albo di costruttori " per canto terzi " nel Per di più la Commissione ha potuto accer- quale, per disposizione dell'Assessore, sono tare, non solo attraverso le informazioni de- state iscritte persone delle quali non risulta- gli organi di pubblica sicurezza, ma altresì no chiari i 'titoli e Je benemerenze professio- mediante indagini documentali, che figli e nali e che, negli ultimi anni, hanno monopo- nipoti e in genere parenti di noti personaggi lizzato quasi per intero il settore delle licen- mafiosi si erano via via inseriti a vari livelli ze edilizie, fungendo evidentemente da pre- nelle amministrazioni locali e negli Enti di stanome degli effettivi costruttori rimasti pubblico interesse. Così, in particolare, l'am- nell'ombra ». ministrazione comunale di Trapani contava Sarebbe naturalmente impossibile e ai fi- 15 parenti di mafiosi, quella di Caltanissetta ni della Commissione in pratica inutile esa- 16, quella di Agrigento 20. minare paratamente i singoli abusi, a cui Non ci vuole di più, per dedurne, nei ter- diede luogo la gestione del Comune di Paler- mini di un giudizio politico, che non ha biso- mo e che formarono oggetto tra l'altro della gno per essere espresso della puntualità e del- indagine della cosiddetta Commissione Bevi- la precisione delle prove che sono richieste vino, incaricata dalla Regióne di svolgere in in sede giudiziaria, che tutto quello che av- proposito un'ispezione straordinaria. Non è venne, negli anni presi in considerazione, a però possibile non fare menzione, fra quelle Trapani, a Caltanissetta e ad Agrigento non ricordate nella relazione Bevivino, delle se- può essere spiegato, se non ammettendo che guenti vicende che appaiono tra le più signifi- sul comportamento degli organi pubblici, ab- cative, nell'ambito di un'inchiesta sulla ma- bia in qualche modo esercitato la sua influen- fia: za il potere della mafia. a) « Convenzione tra il Comune e i signo- Ma fu in particolare a Palermo che l'ac- ri Terrasi e Consorti per l'approvazione di cennato fenomeno assunse dimensioni per un piano di zona di iniziativa privata riguar- così dire visive, di tale evidenza cioè da non dante l'appezzamento di terreno in località lasciare dubbi sull'insidiosa penetrazione Girato delle Rose. mafiosa all'interno dell'apparato pubblico. La gestione amministrativa del Comune di Con delibera n. 133 del 12 ottobre 1955, Palermo raggiunse, negli anni intorno al il commissario del Comune di Palermo ap- 1960, vertici sconosciuti nell'inosservanza provò un compromesso .tra il Comune e i si- spregiudicata della legge, lasciandosi dietro gnori Terrasi e Consorti, stipulato tra l'alio- irregolarità di ogni genere che il Consiglio di ra sindaco Scaduto e i predetti. giustizia amministrativa, nella seduta del 25 La Giunta provinciale amministrativa, nel- giugno 1964, così tentava di riassumere: « la la seduta del 9 dicembre dello stesso anno, esistenza di costruzioni sprovviste di licenza rinviò la delibera commissariale in considera- o abusive, la precipitosa approvazione di pro- zione dell'eccessiva ed ingiustificata onero- getti e il rilascio altrettanto precipitoso di sità del compromesso nei confronti dell'am- licenze edilizie nel periodo di carenza della ministrazione comunale. salvaguardia e, soprattutto, la distorsione e li Comune in data 29 febbraio 1956, con- Ja falsa applicazione di' vecchie norme rego- trodedusse e la Giunta provinciale ammini- lamentari (del 1889) richiedenti l'intervento strativa accogliendo le osservazioni approvò nelle licenze edilizie e nelle conseguenti co- la delibera nella seduta del 23 marzo 1956 struzioni " di un capotmastro od impresario (n. 24975 Div. 4). Senato della Repubblica — 218 — Camera dei Deputati

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Tuttavia, nell'agosto del 1957, l'ufficio co- La sezione III-B dell'ufficio tecnico espres- munale dei lavori pubblici propose la revoca se il parere che il progetto doveva essere di tale delibera, ritenendola superata dal pia- esaminato secondo le norme del regolamento no regolatore generale del 1956; la Giunta edilizio ordinario; secondo tali norme il pro- municipale, in accoglimento di tale proposta, getto risultava regolare. con sua delibera n. 4983 del 14 novembre In data 16 maggio 1961, la Commissione 1957, revocò la delibera commissariale nu- edilizia espresse parere favorevole, e venne mero .133. La Commissione provinciale di rilasciata la licenza di costruzione n. 856 controllo non riscontrò in tale provvedimen- per un piano scantinato, un piano terra, sei to vizi di legittimità. piani elevati ed un piano attico. Il provvedimento di revoca adottato, come La ditta Vassallo ripresentò, peraltro, un sopra detto, dalla Giunta municipale fu rati- nuovo progetto il 4 febbraio 1963, con una ficato dal Consiglio comunale oon delibera variante consistente nella aggiunta di un su- n. 486 del 23 novembre 1959. Il provvedimen- perattico ed in modifiche planimetriche al to di revoca era ispirato alla necessità di sal- piano terreno e al primo piano. Con questa vaguardare il piano regolatore generale. variante, inoltre, venivamo ridotti i cortili Ma nel 1962, e precisamente il 30 aprile, il in corrispondenza del piano terreno e del Consiglio comunale, con delibera n. 290, deci- primo piano e ciò allo scopo di poter am- se inopinatamente di approvare la conven- pliare l'edificio. zione Terrasi. La Commissione edilizia, in data 12 feb- La Commissione provinciale di controllo, braio 1963, espresse parere favorevole alla peraltro, in data 25 luglio 1962 pronunciò variante. l'annullamento della delibera ed il segreta- La Commissione ispettiva ha ritenuto di di- rio .generale del Comune, con sua lettera del sporre un sopralluogo, dal quale è risultato 22 aprile 1963 diretta all'Assessore ai lavori che la costruzione eseguita è difforme dal pubblici, comunicò che Io schema di conven- progetto approvato. E precisamente: zione Terrasi, dopo l'annullamento da parte della Commissione provinciale di controllo, a) il piano superattico non è arretrato doveva essere riproposto ex nova. nel retroprospetto, come era previsto nel Ciò non pertanto, il piano regolatore gene- progetto di variante; rale del 1959, come risulta dall'elaborato al b) sono stati eseguiti nel retroprospetto 1:2000, foglio 19, riporta una zona convenzio- piccoli corpi aggiunti lungo i corpi di fabbri- nata sui terreni di Terrasi e Consorti. ca fino al confine e per l'altezza del solo pri- Non risulta, a tutt'oggi, stipulata, con atto mo piano. pubblico, alcuna regolare convenzione. In- I rapporti per 'l'abitabilità ed il certificato fatti la nuova convenzione non è stata ancora di fine lavori compilati dall'ufficio tecnico approvata dal Consiglio comunale ». rispettivamente il 3 ottobre 1962 ed il 1° di- b) « Vassallo Francesco - Edificio in via cembre 1962 dichiarano invece che la costru- Quarto dei Mille, n. 9. zione è conforme al progetto approvato. j L'impresa Francesco Vassallo, il giorno 18 Su quest'ultima circostanza, il capo dell'uf- aprile 1961, presentò un progetto per la co- ficio tecnico — a richiesta della Commissione struzione di un edificio in via. Quarto dei ispettiva — ha fornito alcuni chiarimenti, se- Mille, comprendente uno scantinato, un pia- condo i quali i corpi abusivi risultano tecni- no terra, sei piani elevati ed un piano attico. camente costruiti dopo il rilascio del certi- L'edificio ricadeva in zona a densità fon- ficato, che non è " coperto " da licenza e per diaria in 14 metri cubi/metri quadrati della cui non è stato rilasciato il rapporto di abi- classe F3, secondo il piano regolatore gene- tabilità »; rale del 1959. La costruzione doveva sorgere e) « Natoli Anna in Cataliotti - Costruzio- in zona già edificata. ne in corso Calatafimi angolo via Marinuzzi. Senato della Repubblica — 219 — Camera dei Deputati

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II progetto di costruzione venne presentato Nel caso in esame, il volume è stato più che il 2 febbraio 1960. Secondo quanto osservato triplicato (16.734 metri cubi), oltre l'ottavo nella sezione V dell'ufficio tecnico, l'edificio piano della variante, in confronto ai 5.000 ricadeva in zona di espansione a densità 3,5 metri cubi previsti e concessi dal piano rego- metri cubi/metri quadrati - classe RIO, se- da lore generale. condo il piano regolatore generale del 1959. Mentre, sia nel certificato di fine lavori sia La sezione III-B, per quanto di sua compe- nel rapporto di abitabilità viene affermato tenza, osservò che l'edificio aveva una cuba- che la costruzione è conforme ai progetti ap- tura in 16.734 metri cubi, mentre la cubatura provati, da un sopralluogo disposto da questa calcolata secondo le norme dello stesso pia- Commissione ispettiva è risultato che l'im- no regolatore generale era di 5.000 metri cu- presa: bi. Esaminato con il regolamento edilizio, il progetto sarebbe risultato conforme; mentre, a) ha unificato gli ingressi; come si è detto, per il piano regolatore gene- b) ha costruito dei corpi bassi; rale la cubatura risultava molto superiore a e) ha aumentato lo spessore dei corpi quella consentita. di fabbrica; La Commissione edilizia diede parere favo- d) ha ridotto la terrazza del piano at- revole il 22 febbraio stesso anno senza porre tico; tutto ciò senza che, dal fascicolo, risulti alcuna condizione, per un piano terra, sette alcuna approvazione da parte degli organi piani ed un piano attico. comunali. Si osserva che la Commissione edilizia non Il capo dell'ufficio tecnico, a richiesta del- ritenne di doversi adeguare ai rilievi della la Commissione ispettiva, ha fornito in meri- sezione III-B dell'ufficio tecnico e non riten- to alcuni chiarimenti, dai quali risulterebbe ne di applicare le norme del piano regolatore che i coi pi abusivi sarebbero stati costruiti generale che, nel periodo in esame, erano in epoca posteriore agli accertamenti degli salvaguardate. uffici ;>. Inoltre, in data 24 ottobre 1960, venne pre- d) « Moncada Girolarrio e Messina Euge- sentato, questa volta a nome di Vassallo nio - Costruzione di due fabbricati in via Ni- Francesco, un progetto .di variante per la co- no Bixio. struzione di un ottavo piano sul corso Ca- latafimi. Il progetto venne presentato il 14 ottobre La sezione III-B e lo stesso dirigente del- 1959. l'ufficio tecnico confermarono che tanto il La costruzione, secondo il parere espresso progetto quanto la variante non rispettavano, dalla sezione V dell'ufficio tecnico, rientrava per cubatura ed altezza, le norme del piano in zona di espansione a densità edilizia urba- regolatore generale. na 'fino a 2,5 metri cubi/metri quadrati, se- La Commissione edilizia, tuttavia, non te- condo il piano regolatore del 1956. nendo conto, ancora una volta, del parere de- La sezione III-B, osservato che l'edificio gli uffici tecnici, espresse il voto favorevole rientrava nella lottizzazione D'Arpa e fratelli, alla variante. approvata dalla Commissione edilizia nella In sostanza, la Commissione edilizia e, suc- seduta del 1° dicembre 1958, rilevava che il cessivamente, gli amministratori non hanno progetto non si uniformava a detto piano di ritenuto, per il progetto in esame e per gli lottizzazione per la maggiore lunghezza previ- altri casi analoghi, di avvalersi delle norme sta negli edifici: tre metri per l'edificio B e di salvaguardia, perché — a loro avviso — le soluzioni dei progetti in esame non " scon- due metri per l'edificio C, con conseguente volgevano " il piano regolatore generale. aumento di 1.000 metri cubi di volume. Non Al contrario, secondo questa Commissione si uniformava inoltre allo stesso piano di lot- ispettiva, una notevole diversa densità fon- tizzazione per il minore distacco dagli edifici diaria in un dato lotto turba gravemente stessi in corrispondenza del collegamento a l'equilibrio urbanistico della zona. terrazza (metri 4,70 anziché metri 6). Senato della Repubblica — 220 — Camera dei Deputati

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II progetto prevedeva, inoltre, un piano gno 1960. Comprendeva uno scantinato, un rientrante che non risultava arretrato in ma- piano terra, un ammezzato, sei piani elevati niera regolamentare. Entrambi i piani attici ed un attico. Rientrava, secondo la relazione risultavano arretrati, su tre fronti, di metri della competente sezione V, in zona edilizia 2 anziché di metri 3,40; in corrispondenza del a densità fondiaria di 9 metri-cubi/metri quarto fronte erano a filo del fabbricato. quadrati della classe E7, secondo il piano re- La Commissione edilizia, il 9 novembre golatore generale del 1959. 1959, espresse parere favorevole alla unica Secondo le osservazioni della sezione III-B, condizione che venisse eliminato il piano at- la superficie coperta con corpi bassi superava tico. quella ammessa dalle norme di attuazione di Successivamente, in data 23 marzo 1960, il metri quadrati 1,50, su metri quadrati 680. signor Moncada presentò un progetto di va- La Commissione edilizia, nella seduta de] riante. 30 stesso mese (tre giorni dopo la presenta- La sezione III-B, esaminato il progetto di zione del progetto), si espresse favorevolmen- variante, osservò che la planimetria non cor- te senza porre alcuna condizione. rispondeva alle previsioni del progetto e che Il 3 giugno 1962, l'impresa presentò una va- era prevista una maggiore altezza di quella riante relativa a tutti e quattro gli edifici, indicata nel piano di lottizzazione D'Arpa e consistente nella creazione di uno scantinato, fratelli (metri 25,40 anziché metri 21). di un seminterrato e di un piano rialzato La Commissione edilizia, il 31 gennaio facente parte dei corpi accessori. 1961, espresse parere favorevole, a condizione Con tale variante, si superava di circa me- che il piano attico venisse arretrato su tutti i tri quadrati 200 la superficie, e di centimetri fronti in misura regolamentare e che fossero 80 l'altezza ammissibile. rispettati i distacchi e gli arretramenti previ- La Commissione edilizia il giorno 5 succes- sti nel piano di lottizzazione. sivo (due giorni dopo la presentazione della Venne ancora presentata altra variante, in variante) diede parere favorevole senza porre data 1° luglio 1961, consistente nella costru- alcuna condizione. zione di un piano attico nei due edifici e di Si osserva che l'impresa, con i corpi bassi ulteriori ambienti sopra il piano attico (già di metri 4,80 di altezza, anziché di metri 4, escluso, come si è detto sopra, dalla Commis- ha potuto realizzare due elevazioni (piani) al sione edilizia). posto di una. La sezione III-B osservò che la variante In data 17 novembre 1962 l'impresa presen- non era regolamentare, perché non solo non tò un'altra variante per gli edifici B e C, con- venivano arretrate le fabbriche, come aveva sistente in una diversa distribuzione interna; prescritto la Commissione edilizia, ma anche la Commissione edilizia espresse parere favo- perché venivano ulteriormente ridotti gli ar- revole il 20 stesso mese. retramenti e l'interpiano (ridotto a metri 2,90). Si rileva che l'amministrazione comunale ha concesso la licenza al progetto originario La Commissione edilizia espresse, peraltro, e alle successive varianti nelle more della parere favorevole alla variante il 4 luglio stipulazione delle convenzioni. 1961, senza porre alcuna condizione. Questa procedura è stata seguita dall'am- La licenza di costruzione (n. 1006) venne ministrazione nella maggior parte dei casi concessa il 25 luglio 1961 ». esaminati dalla Commissione ispettiva. e) « Vassallo Francesco - Edifici A, B, C Per quanto riguarda il progetto delle co- e D in via . struzioni in esame, si osserva che esso pre- Il progetto di costruzione degli edifici so- vedeva un fronte di metri 115. Tale fronte pra indicati fu presentato all'ufficio tecnico era regolarmentare nel momento della pre- il 27 gennaio 1961. Faceva parte di un piano sentazione del progetto (gennaio 1961). Ma, di lottizzazione a nome Lipari e Citarda, ap- nelle more del rilascio della licenza, era sta- provato dalla Commissione edilizia il 13 giu- to approvato dal Presidente della Regione il Senato della Repubblica — 221 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI nuovo piano regolatore generale, nel quale sorta e non esercitava neppure l'attività di veniva tra l'altro determinato in non più di muratore, perché di salute malferma. 100 metri (articolo 72 delle noume di attua- Di fronte a fatti del genere, non si può zione) il ironie degli edifici del tipo di quel- pensare che alla mafia, una mafia che si era lo in esame. impadronita, con i suoi tentacoli, del setto- Da ciò, la perplessità, che si evince dalla re della speculazione edilizia e che non era lettura degli atti del fascicolo, delle sezioni disposta a indietreggiare dalle posizioni con- tecniche competenti, circa il rilascio della quistate, anche a costo, come in effetti avven- licenza con la detta norma della lunghezza ne, di ricorrere alla violenza più spietata. Le infinita e con quella successiva, che limitava accennate irregolarità amministrative offri- a 100 metri la lunghezza infinita (115 metri). rono un terreno propizio al successo della In questo modo, è stato possibile all'im- mafia e alla forza che essa esercitava, attra- presa edificare con una volumetria superio- verso gruppi di pressione organizzati, per ot- re a quella stabilita dal decreto presiden- tenere ogni forma di favoritismi e per lucra- ziale ». re i vantaggi dell'intermediazione parassita- Tutti quelli riassunti sono episodi partico- ria, connessa all'attività edilizia e all'acqui- lari, ma non per questo meno illuminanti, sto delle aree fabbricabili. D'altra parte, la non solo per il tipo neon-ente degli abusi e particolare intensità che ebbe in quegli an- delle irregolarità riscontrate, che chiaramen- ni il fenomeno della delinquenza nella città te denunciano un cedimento, se non una con- di Palermo fu certamente l'effetto delle lotte nivenza degli organi pubblici con gli ambien- che si scatenarono tra le cosche mafiose per ti mafiosi, quanto per i nomi che si ritrova- assicurarsi il predominio nelle varie zone del- no nelle vicende narrate e quindi per le de- la città, ma nemmeno può essere senza signi- duzioni che se ne possono ricavare. In pri- ficato il parallelismo che si venne obiettiva- mo luogo, la certezza, desunta anche da altri mente a creare tra la sequela delle manife- elementi di giudizio, che in quegli anni, in stazioni delittuose e le ricorrenti anomalie connessione con lo sviluppo dell'attività edi- e carenze della gestione amministrativa del lizia, emersero a Palermo personaggi di di- Comune di Palermo. scutibile provenienza, che si arricchirono ra- Ma tutti questi fatti, pur così significativi, pidamente in modo perlomeno sospetto, pro- perderebbero parte del loro rilievo, se non va che molte irregolarità, soprattutto nel fossero valutati nel quadro delle vicende per- campo delle licenze edilizie, furono commes- sonali di colui che, se non fu l'unico respon- se a beneficio di persone già allora indicate sabile della situazione determinatasi in que- come mafiose o che tali si sarebbero rivela- gli anni a Palermo, ne fu certo uno dei pro- te nel corso di avvenimenti successivi. tagonisti: . Ma accanto a questi episodi specifici, si accertò anche che nello stesso periodo di tempo furono iscritti nell'albo dei costrutto- 2. — Vito Ciancimino. ri e ottennero numerose licenze persone sprovviste di mezzi finanziari e di ogni capa- A) Notizie sulla vita. — Vito Ciancimino cità imprenditoriale, tra i quali Salvatore è nato il 2 aprile 1924 a Corleone, dove tra- Milazzo, Michele Caggegi e Lorenzo Ferrante. scorse gli anni dell'adolescenza. Iniziò gli Secondo la Prefettura di Palermo, il Milazzo, studi a Corleone e frequentò presso quel li- ceo statale il 2° liceo classico; conseguì poi padre di quattro figli, di cui uno sposato, la maturità nella sessione estiva del 1941 « esercitava il mestiere di muratore giorna- presso il liceo « Meli » di Palermo. liero », non aveva mai svolto attività di. co- Nell'anno accademico 1942-1943 si iscrisse struttore edile, non aveva beni immobili; alla facoltà di ingegneria dell'Università di anche il Caggegi era un muratore, pensiona- Palermo, proseguendo gli studi sino al 1946 to della previdenza sociale, non aveva beni di e sostenendo 19 esami. Nell'anno accademico Senato della Repubblica — 222 — Camera dei Deputati

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1953-1954 cambiò facoltà ed ottenne l'iscri- 1964 di un negozio per la vendita di armi e zione al secondo anno di giurisprudenza sen- munizioni; za, però, conseguire la laurea. e) un altro zio materno, Leoluca Marto- Il padre di Ciancimino, Giovanni, ultimo rana, è nato a Corleone nel 1926; da qualche di sette figli, nato a Corleone il 1° agosto anno è di fatto emigrato per Vercelli; 1894 e deceduto a Palermo il 12 luglio 1968, d) lo zio materno acquisito, Paolo Jan- emigrò a New York nel settembre del 1910. nazzo, nato a Corleone nel 1913, è stato collo- Ritornato a Corleone, aprì un negozio di bar- catore comunale e consigliere della Pia unio- biere dove — come ricordano diversi corleo- ne braccianti dal 1961 al 1963. nesi — il giovane Vito si recava ad aiutarlo. La madre, Pietra Mantovana, è nata a Corleo- Tutta la famiglia di origine di Ciancimino ne nel 1905, è pensionata e risiede a-Palermo ha sempre vissuto in modeste condizioni eco- in via Rudinì 42. L'unica sorella di Ciancimi- nomiche. Entrambi i genitori erano nullate- no, Maria Concetta, è nata anch'essa a Cor- nenti. Durante la sua permanenza a Corleo- leone nel 1928 e non svolge nessuna attività ne, Vito Ciancimino ebbe la possibilità di lavorativa. È coniugata con il dottor Filippo frequentare parenti ed amici, che avrebbe Rubino, insegnante di scienze dell'alimenta- ritrovato in seguito a Palermo e. con i quali zione presso l'Università di Palermo, eletto avrebbe avuto rapporti di vario genere. nel 1963 presidente dell'ordine dei medici del Uno di essi è Giuseppe Lisotta di Antonino, capoluogo siciliano. Il Rubino è stato anche già ricordato, cugino di secondo grado di esponente e consigliere provinciale della De- Ciancimino, essendo sua nonna sorella del mocrazia cristiana e nel 1967 venne eletto padre di Vito. È laureato in medicina e nel- assessore ai lavori pubblici della Provincia la consultazione elettorale del 1964 fu eletto di Palermo. I coniugi Rubino abitano a Pa- consigliere al Comune di Corleone nella lista lermo in un appartamento di loro proprietà della Democrazia cristiana. Già sanitario in via Scaduto, 10. presso la clinica medica dell'Università di Tra gli altri congiunti di Ciancimino meri- Palermo, è stato assistente presso l'Assesso- tano di essere menzionati: rato provinciale alla sanità. Tale incarico, a) la zia paterna, Marianna Ciancimino, che si fa datare dal 1963-1964, sembra sia do- nata a Corleone nel 1881 ed ivi deceduta, vuto all'interessamento del Ciancimino. coniugata con Vincenzo Zanchi, coltivatore Un altro degli amici di Corleone è Salva- diretto, residente a Corleone e membro del tore Castro fu Antonino e di Giovanna Di Consiglio di amministrazione dell'ospedale Gregorio, nato a Corleone il 10 dicembre civile di quel paese. 1929, residente a Palermo in via Principe di Una figlia degli Zanchi, cugina pertanto di Paterno, 102, coniugato, impiegato d'ordine Vito Ciancimino, sposò Ciro Maiuri, fratello della Cassa di Risparmio V.E. di Palermo. di Giovanna ed Antonino Maiuri già legati a Proviene dall'Azione cattolica di Corleone e Michele Navarra. A seguito delle lotte tra da sempre ha militato in quella sezione DC. le cosche di Navarra e di Leggio in data 6 Nel 1956 entrò, quale vice presidente, nel di- settembre 1958, rimase ucciso un figlio di rettivo della Pia unione braccianti agricoli di Ciro Maiuri, di venti anni, e il delitto venne Corleone, conservando poi l'incarico sino al imputato ai leggiani che lo avrebbero com- 1961. Sempre nel 1956 risultò tra i primi elet- piuto per vendetta. ti nella lista DC per il Comune di Corleone Un'altra figlia degli Zanchi andò sposa ad e nel 1960 divenne segretario di quella sezio- Antonino Lisotta, nato a Corleone nel 1892 ne del Partito democristiano, mantenendo la ed ivi residente, e che ha un figlio, Giuseppe, carica sino al 6 giugno 1970. Già assessore nato nel 1935 a Corleone e dal 1962 residen- provinciale al personale (1964-1967) e all'assi- te a Palermo; stenza psichiatrica (1967-1969), il 7 giugno fc) lo zio materno, Carmelo Martorana, 1970 fu eletto consigliere per la DC al Comu- nato a Corleone nel 1912, celibe, titolare dal ne di Palermo. Senato della Repubblica — 223 Camera dei Deputati

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In Corleone ha retto, a fasi alterne, le fila tarella, allora Sottosegretario di Stato al dell'amministrazione comunale, anche valen- Ministero dei trasporti. In proposito, i fat- dosi del prestigio che gli veniva dall'essere ti si svolsero nel modo che segue. cognato di Matteo Vintaloro, fratello del noto mafioso Angelo Vintaloro, già luogote- B) L'attività professionale. — In data 24 nente del capo mafia Michele Navarra. aprile 1950, Vito Ciancimino presentò alla Ma la permanenza di Ciancimino a Corleo- Sezione commerciale e del traffico delle Fer- ne non fu molto lunga. Negli anni dell'im- rovie statali di Palermo un'istanza volta ad mediato dopoguerra, egli e i genitori si al- ottenere la concessione del trasporto di carri lontanarono dal paese di ergine e si trasfe- ferroviari a mezzo di carrelli stradali nella rirono a Palermo. Tuttavia Ciancimino trasfe- città di Palermo. La Sezione commerciale e rì la propria residenza anagrafica nel capo- del traffico assunse informazioni e la Questu- luogo siciliano solo il 2 novembre 1953; an- ra di Palermo, con nota del 12 giugno 1950, zi l'anno dopo, per ragioni non accertate, n. 37469-24, rispose che Vito Ciancimino era tornò ad iscriversi nell'anagrafe di Corleone, persona di buona condotta morale, civile e per registrarsi definitivamente a Palermo politica, senza precedenti o pendenze penali, soltanto il 22 novembre 1963. che era laureato in ingegneria, che era socio È certo, comunque, che di fatto Ciancimi- dell'impresa di Rosario Maniglia e che le no abitava da vari anni a Palermo, in corso sue condizioni economiche e finanziarie era- dei Mille, 276, quando, il 21 marzo 1955, con- no « ottime ». trasse matrimonio in Pompei con Epifania Pertanto, con nota del 20 giugno 1950, la Scardino, insegnante elementare, figlia di At- Sezione commerciale e del traffico di Paler- tilio Scardino, maresciallo dell'esercito in mo comunicò al Ministero dei trasporti (Ser- pensione. vizio commerciale e ''del traffico) che Vito La famiglia originaria della Scardino era Ciancimino aveva presentato istanza per la composta dal padre, Attilio, nato a Messina concessione del trasporto di carri ferroviari, nel 1901, dalla madre, Adele La Mantia, na- che dalle informazioni assunte era risultato ta a Palermo pure nel 1901, casalinga, e dal trattarsi di una « ditta seria e di ottime con- fratello Salvatore, nato a Palermo nel 1936, dizioni finanziarie » e che non vi erano diffi- praticante procuratore legale. coltà di affidare il servizio di trasporti a privati. Lo Scardino era nullatenente, mentre Ade- le La Mantia possedeva, per eredità, due ap- Successivamente, sul foglio disposizioni pczzamenti di terreno ed un villino nel su- n. 118 del 31 luglio 1950 del Compartimento burbio della città. delle Ferrovie dello Stato di Palermo, fu pub- Subito dopo il matrimonio, i coniugi Cian- blicato un bando per « l'appalto a licitazione cimino (che hanno avuto cinque figli) anda- privata del servizio di trasporto a domicilio rono ad abitare in una casa di via Carmelo dei carri ferroviari a mezzo carrelli stra- dali nella stazione di Trapani e nelle sta- Trasselli, 32, e alcuni anni dopo si trasferi- zioni di Palermo Centrale, Lolli-Maritti- rono in un appartamento di via Sciuti, 85-R. ma e S. Erasmo ». Nel bando si stabi- In questo stesso stabile abitano anche i suo- liva, tra l'altro, che sarebbero stati am- ceri di Ciancimino. messi a partecipare alla gara « soltanto que- Per quanto riguarda l'attività professiona- gli aspiratiti che l'amministrazione delle Fer- le di Vito Ciancimino, non si hanno molte no- rovie dello Stato — a suo giudizio esclusi- tizie per i primi anni della sua permanenza vo e insindacabile — avrebbe giudicato op- a Palermo. Si sa solo che in quegli anni fu portuno ammettere, tenuto anche conto del- socio dell'impresa edile di Rosario Maniglia. l'attrezzatura per la manutenzione e ripara- Ma Ciancimino trovò la sua sistemazione zione delle trattrici e dei carrelli di cui pos- economica soltanto quando riuscì ad entrare sono disporre gli aspiranti, nonché delle ca- in rapporti con le ferrovie dello Stato, grazie pacità finanziarie e personali ad esercitare il ai buoni uffici dell'onorevole Bernardo Mat- servizio ». Si stabiliva inoltre nel bando che Senato della Repubblica — 224 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI l'Amministrazione delle Ferrovie si riservava « In tal caso — concludeva la lettera mini- la facoltà di « procedere in modo diverso al- steriale — potrebbe essere esaminata la pos- l'assegnazione della concessione, senza che sibilità di affidare il servizio, a trattativa gli aspiranti potessero accampare diritti di privata, alla predetta ditta Ciancimino ». sorta o pretendere rimborsi di spese di qual- La Sezione commerciale e del traffico di siasi genere ». Palermo rispose al Ministero con lettera del In data 29 agosto 1950, Vito Ciancimino 7 novembre 1950, facendo presente che le presentò alla Sezione commerciale e del traf- informazioni di polizia erano state favore- fico di Palermo un'istanza con cui chiedeva voli per tutte e quattro le ditte che avevano di essere ammesso alla gara per la concessio- chiesto di partecipare alla gara, ma aggiun- ne del servizio negli scali ferroviari di Paler- gendo che la ditta Ciancimino aveva « una mo. Con successiva domanda del 12 settem- consistenza finanziaria maggiore delle altre bre 1950, Ciancimino chiede alla Amministra- ditte » e che perciò tale elemento poteva co- zione delle Ferrovie il noleggio di tre carrelli, stituire « ragione di preferenza ». per il caso che gli venisse accordata la con- Successivamente, in data 29 novembre cessione. Intanto, la Questura di Palermo, 1950, l'ingegnere Giuseppe Criscione della con nota del 4 settembre 1950, aveva comuni- Sezione trazione, in concorso col signor Pao- cato alla Sezione commerciale e del traffico lo Palmigiano della Sezione commerciale e di Palermo che Ciancimino era « in condizio- del traffico, eseguì una visita nell'officina ni finanziarie tali da garantire l'acquisto di « Lo Porto », al fine di accertare la consisten- due trattrici e tre carrelli stradali, per il va- za delle attrezzature meccaniche della ditta lore di lire 16 milioni » e che quindi era ido- Ciancimino. Il risultato della visita fu così neo « ad assumere la gestione del servizio ». attestato nel relativo verbale: Al termine delle operazioni di verifica dei requisiti finanziari e tecnici delle ditte aspi- « 1) L'officina è idonea alla manutenzio- ranti, la Sezione commerciale e del traffico ne di autoveicoli, in particolare di trattrici, di Palermo, con nota del 14 settembre 1950, essendo dotata della normale attrezzatura comunicò al Ministero dei trasporti che ave- utensile; vano chiesto di partecipare alla gara di lici- 2) il gerente l'officina è elemento capace tazione le ditte di Vito Ciancimino, Antonio a dirigere i lavori di manutenzione ed even- Trio,. Enrico Silvestri e Giuseppe Monti. Men- tualmente piccole riparazioni; tre la pratica era in corso di svolgimento, Vi- 3) si è notata la presenza di un trattore to Ciancimino fece pervenire alla Direzione " Pavesi " a benzina con motore della poten- generale delle Ferrovie — a mezzo del Sotto- za di HP.60, che potrebbe essere adibito al segretario dell'epoca, onorevole Bernando servizio dei carrelli stradali se munito di Mattarella — un esposto col quale rivendica- gancio di trazione, di verricello e di ruote va il diritto ad ottenere la concessione, per con semipneumatici. L'esistenza di un tratto- essere stato il primo a presentare la relativa re similare in contrada Baucina (prov. Pa- domanda e per avere nel frattempo proce- lermo) è stata, altresì, fatta presente dal duto all'acquisto di due trattrici, sostenen- Ciancimino e dal Lo Porto; do così una spesa non indifferente. 4) fatta notare al Ciancimino l'inesisten- Il Ministero, con nota del 31 ottobre 1950, za di carrelli stradali e l'insufficienza numeri- inviò l'esposto alla Sezione commerciale e ca dei due « Pavesi », il Ciancimino ha fatto del traffico di Palermo, invitandola a consi- conoscere di essere già in trattative con la derare se la ditta Ciancimino possedesse « ef- Società Panini — impresa trasporti con sede fettivamente dei requisiti tali (migliore at- in Verona — per l'acquisto di n. 2 trattrici a trezzatura, capacità tecnica e finanziaria, doppio differenziale per trazione su quattro possibilità di maggior sviluppo del servi- ruote, portanti motori Diesel tipo Lancia zio, eccetera) » da renderla preferibile ri- 3.RO (a nafta), con consegna a trenta giorni spetto agli altri aspiranti alla concessione. dalla commissione. Senato della Repubblica — 225 — Camera dei Deputati

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I Tali trattori soddisferebbero, a giudizio del Si restituiscono i documenti trasmessi con sottoscritto, alle condizioni necessarie per le note " a riferimento "». l'espletamento del servizio dei carrelli stra- A seguito della suddetta nota, con un'istan- dali. za del 15 febbraio 1951, Vito Ciancimino, in- In quanto ai carrelli stradali il Ciancimino | vitato alla trattativa privala, concretò la pro- si è dichiarato pronto a fornirsene di due, ed pria offerta in un ribasso del 2, 50 per cento entro sei mesi, ordinandoli alla ditta " Mon- sulle tariffe di trasporto stradale. La Sezione cenisio " o facendoli costruire presso qual- commerciale e del traffico di Palermo comu- che ditta locale ». nicò l'offerta a Roma, facendo altresì pre- In data 7 dicembre 1950, la Sezione com- sente che Ciancimino aveva chiesto di no- merciale e del traffico di Palermo trasmise leggiare provvisoriamente, a determinate al Ministero copia del suddetto verbale, re- condizioni, tre carrelli stradali. Con nota del stando in attesa di disposizioni. Con nota del marzo 1951, il Ministero comunicò il proprio 24 dicembre 1950, n. 123/806.19 il Ministero benestare per l'affidamento alla ditta Cianci- (Servizio commerciale e traffico) rispose nel mino del servizio di trasporto e per il noleg- modo che segue: gio di tre carrelli, alle condizioni proposte dall'offerente. « Visti gli atti e le informazioni fornite In data 31 agosto 1951, quindi, Vito Cian- con le note suddistinte, si ritiene che dalla cimino stipulò con l'Amministrazione delle gara di appalto per il servizio dei carrelli a Ferrovie una convenzione con la quale veniva Palermo, debbano essere escluse le ditte: autorizzato ad effettuare i trasporti di carri Trio — in quanto la domanda avanzata, ferroviari, per conto terzi, per un periodo di in proprio nome, dalla filiale di Palermo non anni cinque, a partire dal 21 aprile 1951, e può impiegare la Casa-madre di Roma, la con la clausola che in mancanza di disdetta quale non ha svolto nessuna pratica per otte- la concessione sarebbe stata rinnovata taci- nere il servizio. La ditta stessa, per il modo tamente, per un'eguale durata. Contempora- con cui svolge il lavoro di delegazione INT neamente le Ferrovie noleggiarono a Cianci- non offre garanzie di ben condurre il servi- mino due trattori e cinque carrelli stradali zio dei carrelli stradali; a sedici ruote. Il contratto venne quindi mo- Silvestri — trattandosi di una società a dificato con due appendici del 31 agosto 1951 responsabilità limitata, senza alcuna attrez- e del 14 aprile 1954, con le quali Ciancimino zatura di mezzi; fu autorizzato ad effettuare il trasporto di Monti — in quanto non è chiaro se l'im- carri ferroviari, anche per conto dell'Am- pegno dovrebbe essere assunto dal solo Mon- ministrazione delle Ferrovie, in base ai nor- ti o dalla Società Monti e Compagni. Si ri- mali prezzi di tariffa, ridotti prima del 20 tiene inoltre che la ditta Monti, distratta da per cento e poi del 17 per cento. In data 11 altre occupazioni non aventi alcuna attinen- ottobre 1954, l'iniziale convenzione venne so- za col traffico ferroviario, non sia la più stituita con un nuovo contratto, valido dal indicata ad assumere il servizio ». 1° settembre 1954 al 20 aprile 1956 e tacita- « Per i motivi suddetti si può ritenere che mente prorogabile di anno in anno fino al la sola ditta Vito Ciancimino abbia tutti i 20 aprile 1961. necessari requisiti ed offra le dovute garan- zie per un buon incremento del delicato la- Col nuovo contratto la ditta Ciancimino voro di acquisizione del traffico strettamen- venne autorizzata ad effettuare il trasporto te connesso al servizio dei carrelli stradali. di carri ferroviari, per conto terzi, a condizio- Valendosi quindi delle facoltà di giudizio ni analoghe a quelle previste in precedenza. esclusivo ed insindancabile richiamate nel Si stabilì, invece, che i trasporti per conto bando di gara, si prega invitare la sola ditta dell'Amministrazione ferroviaria, nella città Ciancimino a presentare una offerta defini- di Palermo, sarebbero stati « di volta in vol- tiva per il lavoro in oggetto. ta regolarizzati con atti separati ».

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Dopo l'aprile 1956, il contratto fu taci- gani competenti si accingevano ad aggiudi- tamente prorogato di anno in anno, fino al care la concessione all'aspirante, quando 22 dicembre 1960, quando venne stipulato l'Antimafia comunicò al Ministero che il La un altro contratto valido per cinque anni e Barba, pur non essendo mai nominato negli tacitamente prorogabile fino al 20 aprile atti di concessione, era socio di fatto di Vito 1970. Col nuovo contratto il concessionario Ciancimino e che di conseguenza affidargli si impegnò ad effettuare i trasporti ai prezzi il servizio significava lasciare sostanzialmen- e alle condizioni fissate dalle Ferrovie, senza te immutata la situazione. alcun ribasso sulle voci di tariffa. Dopo la Pertanto, l'Amministrazione ferroviaria scadenza del termine fissato nel contratto, la stipulò con Carmelo La Barba un contratto concessione fu tacitamente rinnovata fino al di concessione limitato al periodo dal 21 ot- 1970. tobre al 31 dicembre 1970. Il contratto, tut- Nel 1-970, con nota del 18 febbraio, la Se- tavia, fu provvisoriamente prorogato, fin zione commerciale e del traffico di Palermo quando il servizio fu attribuito alla ditta Ci- comunicò al Ministero che l'Antimafia si in- ro Butitta, con convenzione del 1° giugno teressava della questione relativa a Vito 1971. Ciancimino e che la Questura di Palermo, ri- Risulta già da quanto si è detto che negli chiesta di dare le informazioni di rito sul atti relativi alla concessione del servizio di conto del concessionario, aveva fatto inten- trasporto dei carri ferroviari per la città di dere di non poter fornire nessun elemento Palermo, non figura mai il nome di Carmelo dato che erano in corso le indagini della La Barba. È certo tuttavia, per sua stessa Commissione di inchiesta parlamentare. Per- ammissione, che La Barba lavorò in società tanto, l'ufficio sezionale di Palermo propo- di fatto con Ciancimino fin dall'aprile 1951, neva di confermare la concessione per un so- e cioè fin dall'inizio della gestione del servi- lo anno, tacitamente prorogabile per un al- zio di trasporto dei carri ferroviari. Tuttavia tro anno. Il Ministero, con nota del 9 mar- la società tra Ciancimino e La Barba fu zo 1970, autorizzò il rinnovo del contratto, iscritta presso la Camera di commercio di ma intanto il Commissariato compartimenta- Palermo al n/4922n/3346n del registro delle le di Pubblica sicurezza, con rapporto del 3 ditte, con la ragione sociale « Autotrasporti marzo 1970, aveva comunicato che Vito Cian- di merci per conto terzi » soltanto in data cimino era imputato di interesse privato in 29 gennaio 1965, a seguito di una denunzia atti di ufficio, che era anche sospettato di di esistenza presentata il 27 ottobre 1964. In collusioni con elementi mafiosi, e che si era precedenza, alla Camera di commercio figu- arricchito con molta rapidità, traendo presu- ravano iscritte solamente le ditte individuali mibilmente vantaggio dai suoi rapporti con Vito Ciancimino e Carmelo La Barba, la pri- la mafia. Di conseguenza, con lettera del 25 ma dal 3 aprile 1951 (pochi giorni prima del- marzo 1970, il Ministero comunicò alla Sezio- la stipula della convenzione con le Ferrovie) ne di Palermo che non era il caso di rinno- e la seconda dal 25 febbraio 1964. vare la concessione alla ditta Ciancimino e Si è peraltro accertato che Carmelo La che occorreva ricercare un nuovo concessio- Barba, proprietario di un appartamento in nario idoneo. La Sezione commerciale e del Paterno, di una casa di abitazione e di al- traffico di Palermo si adeguò alle disposizio- cuni appezzamenti di terreno in Corleone, è ni ministeriali, ma poiché non fu possibile fratello del mafioso Giovanni La Barba, con- trovare subito un'altra ditta, la concessione dannato alla misura della sorveglianza spe- a favore di Ciancimino venne prorogata per ciale con obbligo di soggiorno per la durata due volte, tre mesi alla volta, fino al 21 ot- di tre anni. tobre 1970. Risulta inoltre da quanto si è detto che Prima di questa scadenza, in data 29 set- inizialmente Ciancimino non possedeva nes- tembre, la ditta Carmelo La Barba presentò suna attrezzatura e non doveva nemmeno istanza per la concessione del servizio; gli or- avere grandi disponibilità economiche, se Senato della Repubblica 227 — Camera dei Deputati

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fu costretto a prendere in noleggio dall'Am- nomica, Ciancimino potette dedicarsi con ministrazione ferroviaria due trattori e cin- maggiore impegno all'attività politica e rag- que carrelli. Alla fine del rapporto però la giungere il successo anche in questo settore, società era proprietaria di sei trattrici e di nel corso degli anni '50. dodici carrelli, sette dei quali furono acqui- stati tra il 1953 ed il 1957 dall'Amministra- C) La carriera politica. Le origini, — Vito zione ferroviaria con pagamento dilazionato, Ciancimino si iscrisse fin da giovane nelle in media, in trentasei rate. Per acquistare file della Democrazia cristiana e dopo un bre- queste macchine, Ciancimino si servì di due ve periodo trascorso a Roma (ove pare abbia prestiti concessigli dal Banco di Sicilia, il pri- lavorato nella segreteria dell'onorevole Ber- mo per 7.200.000 lire il 28 gennaio 1953 e il nardo Mattarella) si dedicò — appena stabi- secondo per otto milioni di lire il 7 luglio litosi a Palermo — a un'intensa attività di 1959. Si è peraltro accertato che in base al- partito. le fatture emesse nel periodo dal 1961 al Forte, quindi, di una reale o millantata vi- 1970, la società incassò complessivamente li- cinanza alla sfera politica di un parlamenta- re 306.125.415. La ditta, inoltre, nel periodo re membro del Governo, Ciancimino ebbe un suddetto, eseguì anche dei trasporti, per i esordio politico abbastanza rapido. Anzi, il quali non rilasciò fatture. Sulla scorta dei suo temperamento vivace ed intraprendente dati forniti dall'Amministrazione ferroviaria, lo portò ben presto a fianco della corrente si è calcolato in via presuntiva che per que- che in opposizione ai notabili nazionali e re- sti trasporti la società avrebbe riscosso al- gionali avrebbe portato uomini nuovi alla tre 209.376.426 lire. In altri termini, gli in- ribalta della PC palermitana. Ciancimino di- cassi effettuati dalla società negli anni dal mostrò così notevole abilità nella scelta degli 1961 al 1970 sarebbero stati in tutto di uomini e un sicuro acume nello sfruttare si- 515.501.841 lire, di cui 53.567.682 lire nel 1968, tuazioni favorevoli, perché, offrendo il pro- 51.304.205 lire nel 1969 e 51.413.751 lire nel prio appoggio elettorale ai nuovi dirigenti, 1970. finì per divenire, egli stesso, una figura Di conseguenza, tenuto conto dei costi e politica di un certo rilievo, tanto da ottenere dei ricavi, negli ultimi tre anni la società, una prima personale affermazione politica, a giudizio della Guardia di finanza, avrebbe con la nomina a commissario comunale per conseguito utili di 18.801.307 lire nel 1968, la Democrazia cristiana di Palermo (carica di 19.243.524 lire nel 1969 e di 13.840.718 che mantenne per sedici anni). lire nel 1970. Gli organi di polizia tributaria Inoltre, per l'attività svolta, fu eletto con- comunicarono agli uffici finanziari le cifre sigliere comunale e quando venne eletto sin- suddette, ai fini della determinazione dell'im- daco di Palermo , Ciacimino ponibile della società e dei due soci, che era gli subentrò nella carica di assessore ai la- stato concordato per il 1967 (come poi si vori pubblici, che mantenne dal luglio 1959 dirà) in misura molto inferiore. al giugno 1964. Si è anche accertato che la società nel pe- In conclusione, la prima parte della carrie- riodo dal 1961 al 1970 omise di corrisponde- ra politica di Vito Ciancimino può essere re l'IGE su una parte dei trasporti effettuati così riassunta: e non presentò nei termini la prescritta di- chiarazione degli incassi conseguiti; inoltre fu nominato commissario comunale del- dal ]° marzo 1966 al 31 dicembre 1970 corri- la Democrazia cristiana di Palermo nel 1954 spose irregolarmente una parte del tributo e mantenne questa carica fino al 1970; dovuto; infine, omise, in relazione ad atti di fu consigliere comunale per lo stesso vario genere, il pagamento dell'imposta di partito dal 1956 in poi; bollo. fu assessore comunale all'Azienda muni- Si desume da tutto ciò che i guadagni di cipalizzata dal giugno 1956 al luglio 1959; Ciancimino furono fin dall'inizio abbastanza fu nominato assessore comunale ai la- rilevanti. Assicuratasi così la tranquillità eco- vori pubblici nel luglio 1959, in sostituzione Senato della Repubblica — 228 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI di Lima, eletto sindaco, e mantenne l'incarico me risulta da quanto prima si è detto. Per fino al luglio 1964. rendersene conto, basta ricordare che delle 4.000 licenze edilizie rilasciate nel suddetto Si può anche aggiungere che in questo pe- periodo, 1.600 figurano intestate a Salvatore riodo Ciancimino, pur non avendo tenuto Milazzo, 700 a Michele Caggegi e 200 a Lo- comizi riè in Palermo, né in provincia, ripor- renzo Ferrante, e cioè (come già si è accenna- tò, nelle consultazioni amministrative 685 to) a tre pensionati, di modeste condizioni voti di preferenza nel 1956, 11088 nel 1957, economiche, che non avevano nulla a che fa- 9305 nel 1964. re con l'edilizia e che, evidentemente, erano Evidentemente, Ciancimino, se non si pre- i prestanomi di costruttori edili. sentò pubblicamente all'elettorato come nor- Gli organi comunali inoltre (come pure si malmente usavano fare gli altri canditati, è detto) presero anche dei provvedimenti a dovette avere la possibilità di condurre altri- favore di iniziative urbanistiche (non sempre menti la propria campagna elettorale. È co- lecite) di personaggi mafiosi o comunque le- munque certo che egli partecipò a numerose gati alla mafia. Tali provvedimenti furono riunioni indette dalle sezioni rionali della presi per decisione o con la partecipazione Democrazia cristiana, alcune delle quali gli di Vito Ciancimino: così come risulta dalla assicurarono numerosi suffragi. Una delle storia di alcuni episodi (di cui si parlerà sezioni più attive si dimostrò (in questo pe- qui di seguito) e così come si desume anche riodo e anche successivamente) quella di dalle deposizioni di alcune persone, che di- Palermo « Greto », della quale fu segretaria chiararono alla Commissione che Ciancimi- sin dal 1958 la sorella di Ciancimino, Maria no era stato il principale responsabile del Concetta, sezione che di norma rimaneva caos edilizio palermitano e che egli svolse aperta solamente durante le campagne elet- una parte predominante in seno alla Com- torali, politiche ed amministrative, e che an- missione edilizia. noverava tra gli iscritti gli elettori più fedeli a Vito Ciancimino e alla sua politica. 1) II primo degli accennati episodi riguar- Nel periodo preso in esame, e cioè dal da Nicolo Di Trapani, capo delle famiglie Di 1956 (anno della prima elezione del Ciancimi- Trapani e Citarda, pregiudicato per associa- no) al 1964, l'amministrazione comunale di zione a delinquere, legato da stretti vincoli Palermo fu formata dalla DC e da altri di amicizia con i mafiosi Vincenzo Di Maria partiti. Più precisamente dal 27 maggio 1956 e Gerardo Namio, esponente di prestigio al 6 novembre 1960, la Giunta fu costituita della borgata Malaspina, sottoposto alla sor- dalla DC, dal PLI, dal PSDI, dal PNM e dal veglianza di pubblica sicurezza. PMP e fu presieduta dai sindaci Luciano Il 2 febbraio 1960, Nicolo Di Trapani pre- Maugeri (deceduto il 23 maggio 1958), e Sal- sentò al Comune una richiesta di variante al vatore Lima. piano regolatore, relativamente a un terreno di proprietà della sua famiglia, sito nella Dal 6 novembre 1960 al 30 aprile 1964, in- borgata Malaspina tra le vie Ciléa, Tramon- vece, parteciparono alla Giunta la DC, il tana e Malaspina. Con delibera dell'I 1 luglio PSDI, il PDIUM, e indipendenti; furono sin- 1960, n. 270 alla quale partecipò Ciancimino, daci Lima e Francesco Saverio Di Liberto, il Consiglio comunale approvò in parte la ri- pure democristiano. Nel 1964, fu eletto sin- chiesta variante, consentendo, tra l'altro, che daco Paolo Bevilacqua e Ciancimino non en- la zona di proprietà dei Di Trapani fosse trò nella Giunta. quasi per intero destinata ad edilizia privata, anziché a verde pubblico, così come era sta- D) Vito Ciancimino e il Comune di Paler- bilito nel piano regolatore. In questo modo, mo. — Durante i cinque anni (1959-1964) in i Di Trapani potettero vendere alla società cui Vito Ciancimino fu assessore ai lavori immobiliare « La Favorita » un'area edifi- pubblici, la speculazione edilizia a Palermo cabilc al prezzo di 324 milioni di lire. I pro- raggiunse punte particolarmente elevate, co- getti di costruzione dei fabbricati furono pre- Senato della Repubblica — 229 — Camera dei Deputali

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI sentati al Comune il 7 marzo 1962 e appro- bre 1960, lo stesso progetto fu nuovamente vati dalla Commissione edilizia il 25 maggio presentato al Comune e fu approvato il gior- 1962, in periodo di vacanza delle norme di no dopo, 5 ottobre 1960, dalla Commissio- salvaguardia. I titolari dell'impresa che co- ne, di cui facevano parte Lima e Ciancimino. struì i fabbricati erano Giuseppe e Bernar- In seguito, nel 1961, fu costituita la SACI, do Campione, legati ai Di Trapani. rappresentata dall'ing. Bazan e quindi, nel Per quanto riguarda i suoi rapporti col settembre 1963, i lavori di costruzione furo- Di Trapani, Vito Ciancimino, nel corso di un no dati in appalto alla « Matranga ». In pre- procedimento penale a suo carico, non ha cedenza l'Assessore regionale dei lavori pub- potuto negare di conoscerlo e di averlo visto blici aveva ordinato la sospensione della de- qualche volta nel proprio ufficio. È risultato molizione degli immobili, che dovevano esse- inoltre che l'automobile 1100/E targata re sostituiti dai nuovi fabbricati, ma l'inter- PA 24029, intestata al socio di Ciancimino, vento risultò inutile; tuttavia, con una deci- Carmelo La Barba, e in uso alla società, fu sione del 4 marzo 1963, il Consiglio di giu- trasferita a Di Trapani nel 1955. stizia amministrativa riconobbe la palese vio- lazione del piano regolatore. 2) L'impresa di costruzioni « Girolamo Moncada », di cui era titolare il noto mafio- L'appartamento che i Ciancimino andaro- so Girolamo Moncada, implicato nei fatti di no ad abitare nel 1955 a via Trasselli 32, era via Lazio, costruì (tra gli altri) nel periodo di proprietà di Pietro Matranga. Costui e il considerato un edificio a via Lazio e due edi- fratello Domenico non risultano sottoposti a provvedimenti di polizia e non sono stati fici a via Cilea. Per il primo di questi fab- bricati, che sorge su un'area della lottizzazio- mai imputati in procedimenti con implica- ne Lipari-Taormina, il progetto venne presen- zioni mafiose. tato il 1.2 giugno 1961 e approvato con qual- 4) Sempre nel periodo che interessa, mol- che modifica il 20 giugno 1961, e cioè solo te costruzioni furono realizzate dalla società otto giorni dopo. L'edificio per di più venne SICIL-CASA (già ITAL-CASA), costituita l'il costruito in difformità della licenza. Per i febbraio 1961, da Paolo Zanelli, Baldassarre due fabbricati di via Cilea, che sorgono su Meola, Giuseppa Terranova, Pietro Genovese, un'area della lottizzazione di via Sperlinga, Vittorio Matranga e Nicolo Cacace. Di queste il progetto presentato il 5 ottobre 1959 era persone, Pietro Genovese è l'unico ad essere in contrasto con il piano di lottizzazione, ma stato diffidato, ai sensi della legge del 1956, l'irregolarità fu sanata con la delibera già perché soleva associarsi con pregiudicati e citata dell'I 1 luglio 1960, n. 270. A seguito manosi. È stato anche coimputato con Nicolo di che, Moncada potette presentare, in data Di Trapani in un procedimento con implica- 1° luglio 1961, una richiesta di variante per zioni mafiose, ma è stato prosciolto per non la costruzione di altri vani, ottenendo la re- aver commesso il fatto. È sposato con Anto- lativa licenza solo tre giorni dopo, il 4 lu- nina Matranga, sorella di Pietro e Salvatore glio 1961. Matranga. Anche Paolo Zanelli e Nicolo Ca- 3) L'impresa edile « Matranga Domenico », cace sono cognati dei Matranga, il secondo costituita il 17 febbraio 1963 con la parteci- per averne sposato la sorella Vittoria. Giu- pazione di Domenico, Salvatore e Pietro Ma- seppa Terranova è la moglie di Pietro Ma- tranga, nel settembre 1963, ottenne dalla so- tranga. A sua volta Baldassarre Meola è ge- cietà immobiliare SACI l'appalto della co- nero di Paolo Zanelli e fu lui che insieme con struzione di un fabbricato in piazza Politea- Cacace e Genovese costituì la ITAL-CASA da ma. Il progetto di costruzione del suddetto cui poi ebbe origine la SICIL-CASA. fabbricato fu inizialmente presentato il 15 Tra il 1960 ed il 1962, in epoca non esatta- giugno 1957 da Italo Bazan, ma fu accanto- mente precisata, la SICIL-CASA acquistò dal- nato perché in contrasto con il vigente piano l'Istituto religioso delle Sorelle di Carità del regolatore. Successivamente, in data 4 otto- Principe di Palagonia, rappresentato da suor Senato della Repubblica — 230 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

Beatrice Catti, una parte del fondo Palago- morte del Caviglia, i fratelli Salvatore, Alfon- nia. Altre zone dolio stesso fondo furono ven- so e Giuseppe D'Arpa, anche essi mafiosi, in- dute, più o meno nello stesso periodo, a Giu- timamente legati ai Di Trapani, subirono di- seppa Terranova, moglie di Pietro Matranga, versi attentati, in quanto sospettati dell'omi- a Nunzia Crescimanno Aiello (moglie del ca- cidio. Subito dopo furono uccisi Luigi e Fran- po divisione regionale all'assessorato Enti cesco Gucciardi, cognati di Caviglia, e della locali), a P'ierina La Rosa Martorana (moglie loro uccisione 'furono sospettati anche i fra- dell'assessore al traffico e membro della telli D'Arpa, senza che però venissero' rag- Commissione edilizia), all'impresa edile Aver- giunti al riguardo da sufficienti indizi. sa e all'impresa Seidita. 5) Negli anni dal 1959 al 1965 l'impresa di La zona venduta alla SiICIL-CASA confina- costruzione di Gaetano e Vincenzo Randazzo va con due aree, di proprietà l'una ideila fa- costruì vari uffici e tra .gli altri tre fabbricati miglia Di Trapani, l'altra della famiglia D'Ar- sulle aree acquistate dai Di Trapani. Proget- pa. Si è detto prima ohe i Di Trapani chiesero tista dei lavori di costruzione di questi tre una variante al piano regolatore, per quanto edifici fu l'ingegner Franco Mastrorilli, amico riguardava la zona di loro proprietà; lo stes- di Ciancimino, autore dei piani di lottizzazio- so fecero i D'Arpa e l'Istituto religioso rap- ne « Guglielmo Inglese » e « Lipari-Taormi- presentato da suor Beatrice Catti. Tutte le na », nell'ambito dei quali furono costruiti varianti, compresa quella proposta dall'Isti- tutti i fabbricati che si sono fin qui menzio- tuto religioso, vennero approvate, con van- nati. taggio -per tutta i richiedenti, e quindi anche Sempre nella stessa epoca, come già si è per la SICIL-CASA che, come si è detto, 'di- visto, Francesco Vassallo costruì, in contra- venne proprietaria della zona appartenente sto con il piano regolatore e valendosi delle all'Istituto religioso. Successivamente, il 3, autorizzazioni accordategli dal Comune, un 4 e 7 agosto 1961, la SICIL-CASA presentò fabbricato a via Sardegna, quattro fabbricati quattro, istanze volte ad ottenere altrettante a via Lazio e uno a corso Calataiìmi'. licenze per la costruzione di fabbricati nella Infine, il 28 novembre 1959 il proprietario zona acquistata dall'Istituto religioso. 'Le li- di Villa Deliella, già vincolata per il suo cenze vennero rilasciate pochi giorni dopo, il 12 e 18 agosto 1961, dall'ufficio (tecnico mu- panticolare interesse artistico, presentò al Co- nicipale, i cui poteri deliberativi erano m mune un'istanza di autorizzazione alla demo- lizione. Il permesso gli 'fu accordato lo stesso mano dell'assessore Cianciamolo e del diretto- giorno, e la villa fu demolita .tra da sera del re tecnico dell'ufficio, ingegner Giuseppe Dra- 28 novembre e il giorno dopo. go. Autorizzata da queste licenze, la SiICIL- CASA costruì quattro fabbricati a via Gior- E) La vicenda della SICIL-CASA. Durante dano 116 e 152 e a via Cilea 43 e 45. il periodo in cui si svolsero le vicende ora Alle vicende ohe portarono ala costruzio- narrate, Ciancimino entrò 'in rapporti di va- ne dei suddetti fabbricati, risultano collegati rio genere con alcune società, tutte interessa- vari episodi di stampo mafioso a cui figura te all'edilizia. associato il nome dei Di Trapani. In partico- Con atto di compravendita del 9 dicembre lare Nicolo Di Trapani fu imputato (e poi 1961, acquistò dalla SICIL-CASA, per il prez- assolto) del delitto di violenza privata per zo di quattordici milioni di lire, due apparta- aver costretto i coloni che occupavano il menti a via Scruti 85/R, composti uno .di un fondo comprato dalla SICIL-CASA a lasciare salone, tre stanze ed accessori e l'altro di la terra. Quest'azione dei Di Trapani di ap- quattro stanze ed accessori. Il prezzo, pagato poggio alla SICIL-CASA fu ostacolata da un non sembrò adeguato al valore degli immo- altro mafioso, Agostino Caviglia, e dai suoi bili. D'altra parte a vendere gli appartamenti accoliti. Lo scontro culminò in una sparato- era stata quella stessa società SICIL-CASA, ria nella quale trovò la morte Agostino Cavi- che nel 1963 avrebbe ottenuto alcune (licenze glia e rimase ferito il mafioso Vincenzo Di in contrasto col piano regolatore. La cosa Maria, amico del Di Trapani. A seguito della suscitò qualche sospetto e il 15 agosto 1963 Senato della Repubblica — 231 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI l'avvocalo Lorenzo Pecoraro, nella sua qua- tro Ciancimino e Drago. Al termine dell'istru- lità di amministratore della società edile zione, con sentenza del 21 maggio 1966, il Aversa, presentò una denuncia al Procurato- Giudice istnittorc prosciolse i due imputati re della Repubblica contro Ciancimino e con- con formula ampia. Contro questa decisione tro M direttore dell'ufficio urbanistico comu- propose appello il Procuratore generale della nale Giuseppe Drago. Repubblica, e la Sezione istruttoria, con sen- Secondo la denunzia, Cianeimino e Drago tenza del 4 aprile 1969, irinviò a giudizio Vito si erano resi .responsabili di una iserie di ille- Ciancimino per rispondere del delitto con- citi penalmente rilevanti. In particolare Cian- tinuato di interesse privato in atti di ufficio. cimino: a) aveva fatto deliberare due varian- •Nel corso dell'istruzione si accertò in mo- ti al piano regolatore di Palermo, ali'ionico do non dubbio che la SICIL-CASA in data 3, scopo di favorire la società SICIL-CASA; 4, e 7 agosto 1961 aveva chiesto quattro licen- b) aveva concesso più licenze alla suddetta ze edilizie e le aveva ottenute alcuni giorni do- società per la costruzione di alcuni fabbricati po, il 12 e il 13 agosto 1961; invece la società sull'area acquistata dall'Istituto religioso, di Aversa, proprietaria di un altro terreno del- suor Beatrice Catti, mentre aveva accanto- la stessa zona e che pure si trovava media me- nato una richiesta di licenza presentata dalla desima posizione giuridica della SICIL-CASA, società Aversa e relativa alla stessa zona; e) aveva chiesto una licenza, in data 28 novem- dopo vari mesi aveva alla fine concesso tale bre 1961, ma non l'aveva ottenuta se non l'8 licenza, ma lo aveva fatto soltanto a seguito giugno 1962, dopo che in un primo tempo di un intervento del mafioso Nicolo Di Tra- l'ingegnere Drago aveva dispoto il tempora- pani; d) per uno sciopero del personale, la li- neo accantonamento della richiesta. Inoltre, cenza non era stata ritirata a tempo ed era sempre durante l'istruzione, l'avvocato Peco- quindi divenuta inutilizzabile, dato che il raro affermò di aver ritrattato le sue accuse Presidente della Regione siciliana non aveva | iniziali, perché era questa la condizione im- approvato le varianti al piano (regolatore, postagli per un benevolo riesame della ri- inerenti alla zona interessata. Questa (deci- chiesta di licenza; licenza che effettivamen- sione aveva danneggiato sia pure manginal- te gli venne concessa il 26 maggio 1964. mente anche la SICIL-CASA e pertanto Cian- Le accennate circostanze tuttavia non sem- cimino aveva subordinato il rilascio di una brarono sufficienti per una condanna di Ciian- nuova licenza a favore della società Aversa al cimino. I giudici esclusero ogni intento di ristoro dei danni che erano derivati alla SI- favoritismo, in quanto ritennero che Cian- CIL-CASA dall'accennato provvedimento del cimino non fosse a conoscenza della doman- Presidente della Regione; è) la richiesta era da presentata dalla società Aversa e perciò stata respinta e Ciancimino allora aveva 10 assolsero con una sentenza divenuta defi- emesso un'ordinanza di demolizione delle nitiva, perché confermata in appello e in opere nel frattempo eseguite dalla società Cassazione. Aversa; successivamente, nonostante un in- tervento del Consiglio di giustizia ammini- F) Le iniziative economiche di Vito Cian- stirativa, Ciancimino si -era rifiutato idi prov- cimino. Nel 1963, la moglie di Vito Ciancimi- vedere sull'istanza di rilascio della licenza. no, Epifania Silvia Scardino', divenne socia A seguito di sommarie indagini, il Giudice dalla società per azioni ISEP (Istituto sov- istnittorc di Palermo, con provvedimento del venzioni e prestiti), che nel 1968 assunse la 31 ottobre 1963, dispose l'archiviazione degli denominazione di COFISI (Compagnia finan- atti. ziaria siciliana). Successivamente, l'avvocato Pecoraro, con La ISEP venne costituita a Roma, come una lettera del 4 giugno 1964, 'ritrattò tutte società a responsabilità limitata, 41 24 gen- le sue accuse, attestando ila conrettezza del naio 1951, da David Boselli, Giovanni Bosel- comportamento tenuto da 'Ciancimino. Ma 11 e Salvatore Cappadonna. Nel 1953 entra- cionostante nel giugno 1965 l'istruzione fu rono a far parte della società Angelo Di Carlo riaperta e si procedette col rito formiate con- e Antonino Sorci e poi anche le loro mogli Senato della Repubblica — 232 — Camera dei Deputati

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Luisa Castro e Susanna Di Bella. Nel dicem- na Velia, Flavia Conti, Provvidenza Pasta, bre 1961, il capitale sociale venne portato Tommaso Granozzi, Maria Pace, Carme- da 300.000 lire a un milione e la I SEP i£u .tra- la Cottone, Olimpia, Anna Maria, Filippo, sformata in società per azioni. Quindi fu elet- Giuseppe Salvatore Moncada, Matilde, Ma- to un nuovo consiglio di amministrazione, ria e Andrea Restivo, e Andrea Romeo. nelle persone di Gaetano Garofalo, Vincenzo Due persone, che hanno fatto parte della Ferrino, Salvatore Satta, Susanoa Di Bella società, sono ben note al mondo mafioso: An- (moglie di Sorci) e Antonia Passalacqua. Il gelo Di Carlo (morto il 12 novembre 1967), nuovo consiglio, in data 14 luglio 1962, dopo che è stato uno dei più autorevoli 'mafiosi di circa un mese dall'approvazione da parte del Corleone pregiudicato e diffidato dalla Poli- Presidente della Regione del nuovo piano re- zia, e Antonino Sorci, che fa parte della ma- golatore della città di Palermo, deliberò di fia di Palermo, è pregiudicato ed è stato diffi- aumentare il capitale sociale da uno a 200 mi- dato dalla Polizia. D'altra parte, Vincenzo lioni. Fu in questa occasione che entrò a far Perrino è 'nipote di Angelo Da Carlo, ©d è in parte della società per ama partecipazione di relazione di affari con i noti mafiosi Giovan- 11.538.000 lire, la moglie di Ciancimino, Epi- ni e Francesco Sorci e Antonino Collura; i fania Scardino. Divennero inoltre soci Angela Moncada sono tutti parenti di Girolamo Mon- Riaria Guceiardi, moglie di Vincenzo Penino, cada, titolare dell'ufficio in cui avvenne la Gioacchino Nuccio, Mairianna Giallombardo, sparatoria di viale Lazio; Antonina Di Grego- Salvatore Levantino e Eduardo De Filippis; rio è moglie di Francesco Sorci, appartenen- invece Angelo Di Carlo e la moglie Luisa Ca- te a famiglia mafiosa; Antonino Collura è stro cedettero iturtte le loro azioni alla moglie contitolare di una società imprenditoriale di Sorci, Susanna Di Bella. che viene considerata di estrazione mafiosa. Successivamente, nel 1965, Gaetano Garo- La moglie di Ciancimino si è dunque trova- falo si dimise da presidente del consiglio di ta nella stessa società insieme con persone amministrazione e fu sostituito dall'avvocato non proprio raccomandabili. Solo i coniugi Filippo Seminara. Il consiglio fu rinnovato Di Carlo cessarono di far parte dell'ISEP, nel- anche in altri suoi componenti, tanto che nel lo stesso momento in cui la Scardino ne di- 1966 ne divenne membro Filippo Moncada, fi- venne socia. Non risulta, peraltro, in che mo- glio di Salvatore Moncada. Nel biennio se- do e per quali ragioni la Scardino sia divenu- guente (1967-68) gli amiminis,traitori (tentaro- ta socia dell'ISEP; né risulta che la Scardino no iuna politica di risanamento della società e favorirono perciò la cessione di una parte abbia preso parte attiva alla vita della socie- delle azioni a favore di Salvatore Moncada, tà. Si è solo accertato che nell'assemblea del di Antonina Di Gregorio (moglie di France- 13 dicembre 1963 la Scardino dìu rappresen- sco Sorci), e degli eredi di Mariano Capizzi. tata dalla socia Angela Gucciardi, moglie di Ma poiché le cose non cambiarono, ili data Vincenzo Perrino: ciò si spiega col fatto che 30 maggio 1968, l'assemblea dei soci ridusse i coniugi Perrino sono amici dei Ciancimino. il capitale (che era allora di lire 131.821.000) In ordine alle operazioni compiute dalla a lire 98.693.000, mutò in COFISI la denomi- società è risultato quanto segue: nazione della società e elesse un nuovo con- a) in data precedente al 1961, l'ISBP ri- siglio di amministrazione nelle persone di Filippo Seminara, Andrea Romeo, Matilde cevette una somma di denaro da Francesco Restivo, Antonio Collura, Marianna Giallon- Garofalo, cittadino statunitense, noto espo- bardo, Salvatore Levantino, Filippo Monca- nente del'la malavita 'internazionale, monto da. Quindi, in data 7 giugno 1969, il capitale nel 1969; fu nuovamente aumentato a 150 milioni di b) la società inoltre durante gli anni del- lire. In seguito, oltre a Epifania Scandirlo, la sua vita concesse vari finanziamenti, ver- che vi partecipò con azioni per 5 milioni di sando: 1) quindici milioni di lire a Giuseppe lire, divennero soci della COFISI Antonina Spina; 2) dieci milioni di lire a tale Eduardo Di Gregorio, Angela Maria Gucciardii, Giovan- De Filippo, verosimilmente identificabile nel Senato della Repubblica — 233 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI socio Eduardo De Filippis; 3) trenta milioni vanni Bonura, parenti del mafioso Pietro di lire alla società cooperativa ;S. Quikino, Torretta. fondata tra gli altri dai mafiosi Antonino Sor- La società ha avuto come aimmiinii'Strato.re ci e Angelo di Carlo, dalla moglie di Sorci, fino al 1° agosto 1963 Salvatore Mazzara e fi- Susanna Di Bella e dal nipote di Di Cado, Vi- no al 17 marzo 1969 Marcelo Dominici; da cenzo Ferrino; 4) venticinque milioni di lire allora è amministratore unico Salvatore Bu- alla S.r.l. ISAR (Immobiliare S. Rosalia), co- scemi. stituita TU luglio 1965 da Antonio Sorci nato Per quanto riguarda gli affari compiuti dal- nel 1904, Antonio Sorci nato nel 1924 e Giu- la SIR, è risultato che la isocietà il 9 mag- seppe Spina, con lo scopo della « progetta- gio 1963 comprò da Rosa Biondo, per quindi- zione, esecuzione e manutenzione di lavori ci milioni, un appczzamento di terreno poi ri- stradali, edili, marittimi e ferroviari ». Il fi- venduto, il 26 marzo 1969, per cinquantasei nanziamento fu concesso alla ISAR il 6 no- milioni di lire; e il 20 gennaio 1966 dalla SI- vembre 1963, quando la società era igià in li- CIL-CASA tre appartamenti in Palermo, al quidazione dal 2 gennaio 1963. In precedenza, prezzo dichiarato di 30.000.000 di lire. La so- nel 1960, era stato nominato amxninisrtjratoire cietà, inoltre, acquistò in due riprese, il 25 della società Vincenzo Ferrino. agosto 1966 e il 12 dicembre 1966, dalla so-' Amici e parenti di Ciancimino fecero par- cietà di « Stassi e Albeggiani », per il prezzo te anche di un'altra società, la SIR (Società dichiarato di 194 milioni di lire, quattordi- immobiliare regionale). ci appartamenti in via Don Orione 18. La 'società fu costituita in Palermo l'il ot- Riguardo a questo ultimo acquisto, il Que- tobre 1962, all'indomani dell'approvazione store di Palermo ha riferito che inel 1963 la del piano regolatore, con .finalità imprendito- società « Stassi e Albeggiarli » pattuì con i riali nel 'settore edilizio, da Giuseppe Lisotta, fratelli De Gregorio l'acquisto di un lotto di Salvatore Mazzara e Marcellb Dominoci. terreno promettendo in pennuta 28 apparta- Giuseppe Lisotta è la persona idi cui si è menti, sedici 'dei quali sarebbero staiti trasfe- parlato in precedenza ed è parente ,di 'sospetti riti 'direttamente ai De Gregorio e 12 alla SIR. mafiosi. Subito dopo questo compromesso, che sa- Salvatore Mazzara, nato a Palermo il 18 rebbe stato stipulato per scrittura privata, maggio 1929, è impiegato presso l'Azienda furono 'iniziati i lavori di costruzione del fab- municipalizzata dell'acquedotto «di Palermo. bricato; tali lavori erano stati autorizzati Tuttavia fin dal 1962 è stato .distaccato per con licenza rilasciata dal Comune il 29 no- lunghi periodi di tempo presso l'Assessorato vembre. 1963 (quando Ciancimino era asses- ai lavori pubblici idi Palermo, ohe, come si sore ai lavori pubblici). è detto, fu tenuto fino al 1964 da iCiancimino Successivamente, come già si è accennato, e successivamente dal fratello del Mazzara, la « Stassi e Albeggiani » cedette alla SIR Francesco Paolo, eletto consigliere comunale 14 appartamenti, mediante due atti pubbli- nelle liste democristiane. Il Mazzara ha una ci stipulati dal notaio Angilella. Uno dei soci solida posizione patrimoniale. della « Stassi e Albeggiani », l'ingegnere Ser- Marcelle Dominici, nato a Palermo

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azione irevocatoria e di simulazione nei con- ti. Ciononostante, Ciancimino per gli anni fronti della SIR; nel 'relativo giudizio, paure 1968 Q 1969 figurava iscritto mei .ruoli del- che sarebbero stati esibiti dalla SIR i tron- l'imposta di famiglia per un imponibile di coni di alcuni assegni versati alla « Stassi e 1.360.000 lire e, nel 1967, fu dichiarato non Albeggiani » in corrispettivo dei 14 apparta- tassabile ai fini dell'imposta complementare, menti. avendo famiglia numerosa e un reddito non Nelle pagine precedenti si sono fatti i no- superiore a 2.500.000 di lire. D'altra parte, mi di alcuni mafiosi (tra gli alitai .di Nicolo Di nel 1967, Ciancimino e La Barba, ai fini della Trapani) con i quali Qancimino ha avuto ricchezza mobile relativa alla gestione del rapporti diretti e indiretti,. Alla lista va ag- servizio di trasporto dei carri ferroviari, giunto Giuseppe Marsala, capomafia 'di Vi- concordarono un reddito netto imponibile cari, sottoposto al soggiorno obbligato per di 3 milioni e 400.00 lire. quattro anni. Giuseppe Marsala è assegna- tario di un quartino dell'Istituto autonomo H) Le ultime vicende. Dopo l'uscita dal- case popolari, ottenuto su segnalazione di la Giunta municipale, Ciancimino rimase con- Ciancimino. D'altra parte il figlio di Marsala, sigliere comunale. Nel 1966 fu nominato ca- Salvatore, è dipendente comunale, è stato au- pogruppo della Democrazia cristiana nel tista di Cianeimino ed è anche lui assegna- Consiglio comunale di Palermo e tenne que- tario di un appartamento delle Case popolari. sto incarico fino al 1970. Nel frattempo, nel A sua volta, il genero di Marsala, iCarìo Fari- 1969 era stato addetto all'ufficio Enti locali na, è impiegato all'Azienda municipalizzata della sezione provinciale della Democrazia dell'acquedotto e vi fu assunto per chiama- cristiana. ta diretta. Ciancimino, nel corso di un pro- Nel 1970, fu rieletto consigliere comunale cedimento .penale, non negò 'di conoscere con 11.193 preferenze. Anche questa volta, Marsala e non negò che costui si fosse occu- come già nel 1964, ottenne il maggior numero pato delle sue elezioni. di preferenze (4.000 su 9.305 nel 1964 e oltre 5.000 su 11.193 nel 1970) nei sei mandamenti G) // patrimonio di Vita Ciancimino. Nel (su 22') 'corrispondenti ala zona (compresa 1970, i Ciamcimino erano proprietari dei se- fra corso Calatafimi, i Torrazzi, viale della guenti beni: Regione siciliana, Cruillas, viale Lazio) domi- a) due appartamenti a via Scinti, 85/iR, nata dalle famiglie mafiose Di Trapani, Ci- di cui Ciancimino è usufruttuario e la moglie tarda e D'Arpa. Epifania Scardino nuda proprietaria; Dopo le elezioni, nell'ottobre 1970, fu elet- b) un appartamento in nuda proprietà, to sindaco di Palermo, ma nel dicembre intestato alla Scardino e sito a 'Palermo a via successivo, la Giunta da lui presieduta fu Antonio di Rudinì. Usufruttuario è il padre costretta a dimettersi. Tuttavia, il nuovo di Ciancimino, Giovanni; sindaco fu eletto solo il 6 aprile 1971 nella persona di Giacomo Manchiello e Cianci- e) azioni per cinque milioni di ilare inte- mino rimase in carica fino al 24 aprile, quan- state alla Scardino nella società COFISI; do avvenne lo scambio di consegne. In que- d) due automobili (una Lancia Fulvia e st'ulltimo periodo Ciancimino firmò, in data una Fiat 124); 14 aprile 1971, due mandati di pagamento e) tre trattrici e sei canrelli .stradali, in per complessive lire 3.433.762.645 a favore società con Carmelo La Barba. della ditta Cassina, per maggiori oneri re- Secondo la Guardia di finanza, Ciancimi- lativi alla manutenzione del sistema di fo- no con la sua attività imprenditoriale e con gnature della città di Palermo. I due man- i proventi che gli derivavano dalla carica di dati costituivano l'attuazione di una delibe- pubblico amministratore, conseguì nel 1968 e ra, per più versi discutibile sia nella sostan- 1969 utili netti di circa otto milioni di lire, e za che nella forma, che era stata adottata nel 1970 di circa sei milioni di ilare, più o me- dalla Giunta municipale il 30 dicembre 1970, no ipari a quelli ottenuti negli' anni preceden- quando l'amministrazione Ciancimino era Senato della Repubblica — 235 — Camera dei Deputali

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI già dimissionaria per motivi di necessità e po durante il quale ebbe luogo lale sviluppo, cioè per evitare che il Comune non potesse è chiaro che il Caruso praticameli le addita utilizzare il finanziamento avuto per far il querelante alla pubblica disistima, inte- fronte all'onere assunto nei confronti della grando così tulli gli estremi del delillo a ditta Cassina. lui contestalo. Attualmente Ciancimino non fa nemmeno « A riguardo, è sufficiente riportare testual- parte del consiglio comunale di Palermo. A mente alcuni brani dell'articolo incrimina- suo carico sono stati iniziati tre procedi- to: "Ha prosperato solo l'edilizia abbatten- menti penali. Nel primo procedimento a ca- do tutto quello ohe c'era di gentile e piace- rico di Ciancimino e di altre 22 persone (tra vole nella città, comprese le ville di Basile cui Francesco Vassalllo) che riguarda una ed altri monumenti, per edificare una specie serie di irregolarità commesse nel rilascio di Caracas zeppa di lugubri casermoni, se- di licenze edilìzie a favore del Vassallo, il condo un piano regolatore a base di clientele Giudice istruttore ha emesso mandato di che ha prodotto una disfunzione urbana coirijparizioiie per interesse privato in atti estesa non proprio, come si suoi dire, a di ufficio e altri- reati. L'istruttoria peraltro macchia d'olio, ma a macchia di sangue, per- è tuttora in corso, come quella del secondo ché il tributo dei sacrifici umani a questo procedimento, pendente a carico di Cianci- altare del denaro e della speculazione è sta- mino e di altre 33 persone e riguardante ir- to altissimo". regolarità edilizie verificatesi nella lottizza- « E poi: "La speculazione edilizia gestita zione del fondo « Inglese »; infine, il terzo dalla mafia è stata l'unica cosa che è real- procedimento riguarda le irregolari assun- mente cresciuta a dismisura secondo un pia- zioni alle dipendenze del Comune di con- no rapido ed efficiente". giunti di membri della Commissione provin- « L'accusa al pubblico amministratore ciale di controllo, ed attualmente è pendente Ciancimino di aver colluso con il potere presso la II Sezione penale del Tribunale di mafioso è quindi, pur se indiretta, di mani- Palermo. festa evidenza e nella vignetta trova ulte- I fatti narrati non hanno bisogno di inter- riore conferma mediante la collocazione pretazioni. Basta commentarli con le osser- della figura di costui affiancata a quella del vazioni che il Tribunale di Genova ha dedi- noto — e molto discusso — costruttore cato a Ciancimino, nel definire, con senten- Vassallo. za del 15 giugno 1974, il procedimento pe- « La sussistenza dell'antigiuridicità del fat- nale per diffamazione intentato dall'ex sin- to è però esclusa dall'esistenza di cause daco di Palermo ai giornalisti siciliani Bru: di giustificazione, prima tra le quali è no Caruso e Etrio Fidora. quella rappresentata dall'esercizio di un di- « L'articolo e la vignetta del Caruso, uni- ritto o dall'adempimento di un dovere (ar- tariamente considerati, contengono infatti ticolo 51 C.P.). Invero Ja legge 3 febbraio numerosi apprezzamenti ed accostamenti che 1973, n. 69, in adempimento del dettato co- costituiscono non sollo acerba critica del stituzionale, all'articolo 2 attribuisce al gior- modo nel quale la città di Palermo ebbe re- nalista — qual è il Caruso — il diritto in- centemente a svilupparsi dal punto di vista sopprimibile, nel rispetto delle norme di- edilizio, ma anche amara constatazione de- rette alla tutela della personalità altrui, alla gli ingenti arricchimenti che il potere ma- libertà d'informazione e di critica, osserva- fioso seppe trame, ricorrendo a sanguinarie ta la verità sostanziale dei fatti. violenze e mettendo a profitto una serie di « Nella stpecie, la dignità del Cianoimino compiacenze, di tolleranze e di illeciti am- è stata lesa negli stretti limiti necessari per ministrativi. la pura espressione della critica, mentre la « Posto che il Ciancimino ebbe a ricoprire verità sostanziale dei fatti è indiscutibile nel ininterrottamente o quasi, la carica di asses- senso: 1) che il Ciancimino è stato, per un sore all'urbanistica e di capogruppo consi- amplissimo lasso di tempo, il dominus del- liare del maggior partito nel periodo di tem- lo sviluppo edilizio palermitano, sia quale Senato della Repubblica — 236 — Camera dei Deputati

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capogruppo dei consiglieri comunali iscritti trarre personali profitti dall'attività politica al partito della D.C., sia qualle assessore ad- svolta, il Collegio ha avuto esauriente prova l'urbanistica; 2) che lo sviluppo edilizio di per bocca del Ciancimino stesso. Palermo ha portato ingentissimi arricchi- « Questi, nel corso del proprio interroga- menti di persone molto discusse ed ha dato torio, ha dimostrato infatti di ritenere cosa luogo ad una infinita serie di sanguinosi del tutto lecita e normale quella di intavo- scontri tra cosche mafiose rivali; tra gli al- lare private trattative con la P.A. (nella spe- tri quello determinante la strage di eiaculili, cie con l'azienda delle FF.SS.) senza neppu- avvenuta nel 1963, e la sparatoria di viale re lontanamente disporre dei mezzi neces- Lazio, verificatasi nel dicembre 1969. sari per l'esecuzione dell'agognato appalto, « II .Collegio ritiene ohe in una situazione quella di reclamare contro la decisione del- del genere — e, cioè, quando una lunga se- la P.A. di procedere invece ad una pubblica rie di enormi speculazioni edilizie, consen- gara, e di fare poi presentare direttamente tita e' favorita da innumerevoli irregolarità agli organi periferici dell'Amministrazione amministrative, si sia svolta tra fiumi di san- il reclamo — ovviamente accolto — da par- gue versati da partecipi di opposte cosche te di un compagno di fede politica che si mafiose e da appartenenti a forze dell'ordi- trovava ad essere investito di funzioni a ne, degne di ogni elogio e malauguratamen- livello ministeriale (on. Mattarella) proprio te trovatesi tra i due fuochi (vedasi l'omici- al vertice dell'Amministrazione interessata. dio del tenente Malausa a Ciaculli) — sia E tutto ciò il Ciancimino ha fatto ed ha sere- dovere civico e professionale di ogni gior- namente ammesso. nalista additare alla pubblica opinione, qua- « II Collegio ritiene che la natura dei fat- le manifesto connivente del potere mafioso, ti avvenuti in Palermo in correlazione con il pubblico ammini'stratore che, nella città lo «viluppo urbanistico, unita al comporta- interessata da tali fenomeni delinquenziali, mento ed alla mentalità del Ciancimino, au- abbia avuto, per il periodo in questione, la torizzano pienamente il Caruso a ritenere sostanziale veste di assoluto dominus in ma- — ed a criticare — il querelante quale con- teria urbanistica ed edilizia e sia quindi re- corrente del saccheggio edilizio avvenuto in sponsabile o corresponsabile delle irregola- Palermo, in violazione delle leggi ed a preci- rità e dei favoritismi persistentemente veri- puo vantaggio del potere mafioso ». ficatisi; sicché, per essere del tutto chiari, In appello, la sentenza del Tribunale che si possa concludere che, mentre le diverse aveva assolto i due giornalisti per insussi- cosche mafiose afflavano le armi, l'assessore stenza di reato, è stata riformata e i due imputati sono stati assolti per insufficienza Ciancimino predisponeva, a vantaggio di una di prove sul dolo, ma nemmeno questo do- o dell'altra parte, ma sempre in completo cumento giudiziario libera completamente oblio del pubblico interesse, varianti al pia- Ciancimino dalle accuse ohe gli sono state no regolatore o licenze edilizie in deroga. rivolte durante gli anni del suo potere. « II Tribunale non ritiene certamente che « II Ciancimino » si legge infatti nella il Ciancimino sia stato l'unico responsabile sentenza della Corte di Appello di Genova della caotica situazione urbanistica di Pa- del 1° luglio 1975 « eletto consigliere co- lermo, datila quale il potere manoso seppe munale di Palermo per il Partito democra- abilmente trarre profitto; ritiene però ohe tico cristiano il 27 maggio 1956, fu dal 28 nel suddetto caos, derivato da atti illegit- giugno 1956 al 18 luglio 1959 assessore alle timi, viziati da favoritismi e risultisi a fa- aziende municipalizzate e poi dal 19 luglio vore del potere mafioso, l'odierno querelan- 1959 al 12 luglio 1964 assessore ai lavori te sia stato, non per semplice insipienza ma pubblici, venendo quindi eletto sindaco del per voluta adesione, uno dei maggiori arte- capoluogo siciliano. Orbene, lo stesso Cian- fici. cimino, che aveva dato luogo a varie criti- « E del fatto ohe il Ciancimino sia perso- che durante il lungo periodo in cui era stato na adusa, non già per sprowedutezza, ma, a amministratore del Comune di Palermo, ed dir poco, per inveterato abito mentale, a in particolare assessore ai lavori pubblici, Senato della Repubblica — 237 — Camera dei Deputati

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è stalo oggetto di rilievi per irregolarità re- rigente mafiosa e corrotta" potevano al- lative prqprio al caotico sviluppo urbani- l'epoca possibilmente ritenere, anche in pen- stico della città ed in specie all'irregolare denza delle numerose procedure giudiziarie rilascio di licenze edilizie destinate ad ele- a carico dell'ex sindaco, seppure ancora in menti indicati come mafiosi dai rapporti istruttoria e tuttora pendenti, che il Cian- della Polizia, rilievi contenuti nella relazio- cimino medesimo fosse effettivamente re- ne redatta dal dottor Bevivino ed in quella sponsabile delle irregolarità nel settore ur- delllla Commissione parlamentare d'inchiesta, banistico verificatesi in Palermo durante che ha considerato la elezione del Ciancimi- la sua gestione, e colludesse con il potere no a sindaco come "significativo episodio mafioso. Apparendo, quindi, e per le ragio- che sarebbe stato anche possibile interpre- ni anzidette, incerto l'elemento psicologico tare come una sorta di sfida nei confronti del delitto di diffamazione, la Corte ritiene dell'opinione pubblica e dei poteri dello Sta- di assolvere il Caruso ed il Fidora da tale to, e ciò per la esistenza di .specifici prece- reato in danno dal Cianchnino per insuf- denti ohe si sapeva già da tempo essere ficienza di prove sul dolo ». all'esame della stessa Commissione anti- Il caso Ciancimino è stato l'espressione mafia " (v. pag. 91 relazione Commissione emblematica di un più vasto fenomeno che antimafia). inquinò negli anni sessanta la vita politica « Inoltre il Ciancimino, che dal 1951 al 1970 e amministrativa siciliana, per effetto delle aveva ottenuto dailila Direzione delle Ferro- interessate confluenze e aggregazioni delle vie dello Stato la concessione del servizio cosche maliose e dei tentativi di recupero, dei carrelli stradali, come si evince dalla ai fini elettorali o per giochi interni di par- relazione della Direzione generale di detto tito, delle vecchie forze del blocco agrario Ente fu segnalato dal Commissariato com- o d'uomini politici logorati dalla consuetu- partimentale di P.S. di Palermo quale im- dine col mondo mafioso; il successo di Cian- putato di vari reati ai danni del Comune e cimino perciò non si spiega coirne un fatto persona modto discussa, tanto da essere so- casuale, indipendente dalle circostanze am- spettato di collusione con elementi mafiosi bientali e dalle forze politiche che gli ave- ed arricchitosi rapidamente in seguito ai vano assicurato il loro sostegno, ma si com- suoi rapporti con la mafia, ragione per cui prende solo se visto nel quadro d'una situa- gli fu revocata ila concessione. zione ampiamente compromessa da perico- « Vi è poi da aggiungere che lo stesso Cian- lose collusioni o da cedimenti non sempre cimino fu effettivamente più volte denun- comprensibili. Niente meglio di ciò che è ac- ciato, proprio nella sua qualità di pubblico caduto negli anni di Ciancimino rivela inol- amministratore, alla Procura della Repub- tre come la mafia sia 'stata favorita dall'in- blica di Palermo per interesse privato in capacità di partiti politici di liberarsi in atti di ufficio, fallso ideologico ed altri reati tempo di uomini discussi nella speranza di in concorso con numerose person'e, tra cui mantenere o di accrescere la propria sfera il noto e malto discusso costruttore Vas- di influenza o magari col solo effetto di raf- sallo. forzare il peso elettorale delle varie cor- « In tale situazione, pertanto, a parere della renti interne. Corte, il Caruso ed il Fiderà nel pubblicare Un fenomeno analogo si è manifestato per la più volte richiamata vignetta, in cui è altro nella subordinazione a interessi o a effigiato anche il Ciancimino affiancato al alleanze contingenti della superiore neces- Leggio, al Vassallo ed al Buttafuoco, nonché sità di denunciare, con coerenza e senza im- l'articolo dal titolo "questa mia città", in provvisi e inopinati ripensamenti, ogni so- cui il Caruso attribuisce evidentemente al spetta collusione, con la conseguenza che Ciancimino "la speculazione edilizia gestita spesso 'sono mutati, nel corso degli anni, i dalla mafia" che "è l'unica cosa che è real- giudizi circa le persone accusate di conni- mente cresciuta a dismisura" e lo scempio venze maliose; ciò che ha fatalmente affie- della città, riferendosi poi alla "classe di- volito la lotta contro la mafia. Senato della Repubblica — 238 — Camera dei Deputati

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rono .una contrazione mai prima registrata, in cui in paesi come Corleone la gente ri- SEZIONE TERZA prese l'abitudine, quasi dimenticata, di usci- re la sera per le strade. LA QUARTA ONDATA MAFIOSA Questa azione fu certo agevolata ed in- coraggiata dal semplice fatto ohe esisteva una Commissione parlamentare d'inchiesta 1. La strage di viale Lazio. Il rapimento di che rappresentava il simbolo autorevole del- . L'omicidio di Pietro la volontà politica di perseguire e stroncare Scaglione. il fenomeno mafioso. Senonchè, anche in questa occasione, come in tante altre, ven- L'elezione di Vito Ciancimino a sindaco nero a mancare quegli Interventi idonei a di Palermo fu interpretata in moliti ambien- sradicare il 'malcostume .mafioso, che sareb- ti come una sorta di sfida nei confronti del- bero stati necessari, mentre le deludenti e l'opinione pubblica e dei poteri dello Stato; talora sorprendenti conclusioni di gravi pro- ma nel volgere di pochi mesi Ciancimino cessi contro i boss di potenti organizzazio- fu costretto a dimettersi, e così l'inizio de- ni mafiose annullarono praticamente gli sfor- gli anni sessanta vedeva il tramonto defi- zi e 1 sacrifici degli anni precedenti, o die- nitivo di un uomo che precedentemente ave- dero agli imputati rimessi in libertà un pre- va dominato la scena del caos edilizio ed stigio accresciuto dall'ennesima vittoria con- urbanistico di Palermo. tro lo Stato. Più o meno nello stesso periodo esplode- Il delitto di viale Lazio trovava la sua va, con la strage di viale Lazio, la quarta premessa nella sentenza pronunciata il 28 ondata mafiosa. dicembre 1968 dalla Corte di Assise di Ca- Dai tempi della carneficina di eiaculili, era tamzaro. Quel giorno, i giudici calabresi ave- la prima volta che un grave fatto di sangue vano giudicato i presunti maggiori respon- riproponeva all'attenzione dell'opinione pub- sabili dell'organizzazione criminale, arresta- blica l'estrema pericolosità della delinquen- ti o denunciati dopo i fatti di Ciaoulli; ma za mafiosa. le loro conclusioni non avevano risposto Nei primi anni di vita della Commissione, alle espettative; alcune condanne per asso- dal 1963 ali 1968, le organizzazioni mafiose ciazione per delinquere, poche condanne per furono scardinate e disperse per effetto di omicidio e per sequestro di persona, una una energica azione condotta sia dalla Po- sfilza di assoluzioni per insufficienza di lizia e sia dalla Magistratura, che presero prove. spunto dalla cruenta lotta scatenatasi tra Tra gli altri, era stato giudicato Michele due opposte cosche mafiose, culminata ap- Cavata] o. punto nella strage di Ciaoulli del 30 giugno Da modesto autista di piazza, in pochi 1963. Fu un periodo emblematico, perché anni Cavatajo era riuscito ad accumulare fu proprio allora che cominciò a verificarsd un considerevole patrimonio immobiliare, un deciso mutamento dell'opinione pubbli- ed insieme, come agni mafioso che isi ri- ca verso la mafia e in cui crollarono certi spetti, una serie di assoluzioni. Denunciato miti collegati al fenomeno mafioso, come una prima volta per omicidio nel 1964, ed quello dell'impunità. Fu il periodo in cui a assolto per insufficienza di prove, era stato Palazzo dei Normanni si discusse dell'op- ancora assolto con formula dubitativa da portunità di sciogliere il Consiglio comu- un'imputazione di rapina aggravata, dal de- nale di Palermo, proprio in relazione alle litto di associazione per delinquere, dal ten- vicende della speculazione edilizia ed alle tato omicidio di Salvatore Carello, dagli pesanti infiltrazioni mafiose in quella vicen- omicidi di Carmine Calatolo, Giuseppe Di da. Fu il periodo in cui la tranquillità e l'or- Girolamo e Roberto Di Girolamo. I giudici dine pubblico sembrarono nuovamente ri- di Catanzaro invece lo avevano, condannato stabiliti, in cui i reati di tipo mafioso subi- per il solo delitto di associazione a delin- Senato della Repubblica — 239 — Camera dei Deputati

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quere a quattro anni di reclusione, ritenendo Lazio serve a ribadire con la sua classica ohe egli avesse partecipato, come luogote- evidenza come almeno in quel periodo nei nente di Pietro Torretta, alla lunga e san- grandi centri urbani della Sicilia occiden- guinosa lotta della mafia dell'edilizia e delle tale il settore dell'edilizia e delle relative aree fabbricabili. La Corte d'Assise, peraltro, speculazioni fosse certamente tra i più con- gli aveva condonato due anni di pena e ne taminati dalla attività manosa; e ciò so- aveva disposto la scarcerazione per decor- prattutto perché la mafia poteva giovarsi, renza dei termini di custodia. Subito dopo, in questo settore, come condizione determi- Cavataj o si era ufficialmente stabilito a Ro- nante ed operativa, dell'appoggio o del las- ma, ma soltanto a distanza di nove mesi gli sismo compiacente di alcuni rappresentan- organi di polizia avevano proposto l'appli- ti dei pubblici poteri. cazione a suo carico di una misura di pre- Risultava d'altra parte confermato che, venzione, richiedendone anche la custodia nonostante i periodi di quiescenza anche precauzionale, « ridila certezza che, avuto prolungati della delinquenza maliosa, la pe- sentore del procedimento in corso, egli (po- ricolosità ddlla mafia non conosce soste ed tesse) rendersi irreperibile •». La proposta è comunque tale da poter dar luogo a mani- però non era stata accolta dall'Autorità giu- festazioni improvvise e gravi di violenza, al- diziaria palermitana, sul presupposto appun- meno fino a quando non siano individuati e to che Cavatajo aveva altrove la sua resi- spezzati i suoi legami con alcuni ambienti denza ufficiale. pubblici che, soprattutto a livello di am- Il Cavatajo, pertanto, era tonnato a Pa- ministrazione locale, non ponendo in atto lermo per riprendere il posto di colui che i necessari controlli, finiscono con il con- era stato il suo capo; e così, i killers man- sentire ad esponenti mafiosi di continuare dati ad ucciderlo ebbero modo di trovarlo nella loro attività parassitarla in importan- negli uffici della ditta Moncada, a viale ti campi della vita economica e sociale. Lazio, la sera del 10 dicembre 1969. •La strage di viale Lazio mette inoltre be- Alile 19 circa di quella sera, un'automo- ne in evidenza i limiti e le carenze del si- bile blu si fermò vicino agli uffici della stema delle misure di prevenzione: da un ditta, nei quali si trovavano in quel momen- lato infatti la normativa in vigore deve con- to Michele Cavatajo, Salvatore Bevilacqua, siderarsi lacunosa e mal congegnata, se nel Francesco luminello e i-due figli di Giro- 1968 aveva consentito, in coincidenza con lamo Moncada, Filippo e Angelo. Dalla mac- il processo di Catanzaro, 'la scadenza con- china discesero 5 individui, vestiti uno in temporanea di numerosi provvedimenti pre- divisa di capitano di Pubblica sicurezza, gli si negli anni precedenti, e se aveva impe- altri in divisa di agenti di polizia. Entrati dito l'immediata applicazione di una misu- negli uffici, con i mitra in mano, i 5 killers ra a carico di un pericoloso personaggio co- aprirono il fuoco, uccidendo Cavatajo, Tu- me Cavatajo; dall'altra, è significativa e in- minello e Bevilacqua e ferendo i due Mon- sieme preoccupante la scarsa sorveglianza cada. Ma, prima di cadere, Cavatajo e gli che l'autorità di Polizia era riuscita ad at- altri fecero fuoco a loro volta, ferendo a tuare, al di fuori di ogni provvedimento for- morte uno degli aggressori. Ma i banditi male, sugli esponenti particolarmente qua- riuscirono ugualmente a dileguarsi portan- do con loro il compagno ferito e fuggendo lificati del mondo mafioso. L'azione crimi- uccisero anche un ignaro guardiano dei nosa, che portò al delitto di viale Lazio, Moncada, Giovanni Donè, accorso ad fragoi-e covava da tempo e da lunga data erano noti degli spari. i contrasti tra le cosche che facevano capo Ili processo, cominciato dopo i fatti, a ca- ai protagonisti della vicenda; eppure le for- rico di e di altri mafiosi, ze dell'ordine non avevano preso nessuna è stato definito in primo grado con l'assolu- iniziativa che evitasse uno scontro armato zione di tutti gli imputati; ma al di là della e una nuova esplosione delle antiche lotte conclusione giudiziaria, la strage di viale tra le opposte fazioni, ma sembrarono anzi Senato della Repubblica — 240 — Camera dei Deputati

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come colte di sorpresa dalla sanguinosa ag- sconosciuti diceva « amuninni » (andiamo- gressione del Gommando di viale Lazio. cene) . D'alltra parte, come spesso è avvenuto nel La giovane, peraltro, credendo di ricono- passato, le successive indagini giudiziarie scere in colui ohe aveva pronunciato la pa- non hanno portato, nemmeno questa volta, rola Antonino Spatola, coinquilino dei De alla punizione dei responsabili; e pertanto, Mauro, non dava nessun peso all'episodio, malgrado l'impegno e la tenacia dimostrati anche se istintivamente, e in tono scherzoso, negli anni più recenti dalla Magistratura, è diceva al fidanzato: « vuoi vedere ohe stan- rimasta confermata l'impressione che i più no rapendo mio padre? ». temibili esponenti della mafia riescono ad Si recava perciò a casa e ne usciva poco usufruire spesso di una vera e propria im- dopo per farvi ritorno verso l'una del gior- punità, attraverso un diabolico meccanismo no successivo. Solo allora riferiva ciò che che sfugge al controllo della legge, del Par- sapeva alla madre e costei la mattina dopo, lamento e di tutti gli organi e poteri dello intorno alle 6, si rivolgeva alla redazione de Stato. L'Ora per avere notizie del marito e verso Un'impressione questa ohe ha trovato ul- le 7,30 informava dell'accaduto la Squadra teriore alimento nelle vicende giudiziarie mobile di Palermo, ove si recava personal- riguardanti gli episodi delittuosi, o alcuni mente alle ore 9 per sporgere denunzia. degli episodi delittuosi, òhe hanno seguito Alle ore 22 del giorno 17, nella via Pietro la strage di viale Lazio. Specialmente nel D'Asaro, veniva rinvenuta l'autovettura di 1970 e nel 1971, ma, come si vedrà, anche De Mauro che presentava un leggero strato più recentemente, si sono susseguiti in Si- di polvere sulla carrozzeria ed aveva il ve- cilia, soprattutto nelle città, una serie di tro della portiera, lato guida, abbassato. clamorosi delitti, che hanno determinato Risultavano mancanti le chiavi e una rubri- vivo allarme nell'opinione pubblica e tra i ca tascabile. quali spiccano, per il significato quasi em- Dall'esame dei fatti risultò subito eviden- blematico ohe hanno, il rapimento del gior- te che si trattava di un sequestro di persona nalista Mauro De Mauro e l'omicidio del reso possibile dalla partecipazione di alme- Procuratore della Repubblica di Palermo, no un individuo noto a De Mauro, individuo . ohe poteva averlo indotto ad aderire all'in- Alle 20,30 circa del 16 settembre 1970, vito di seguirlo con qualsiasi pretesto. Se Mauro De Mauro lasciava la sede del gior- non fosse stato così, il giornalista avrebbe nale L'Ora e alla guida della sua macchina quanto meno tentato una reazione, non es- raggiungeva il bar Spatola, locale ohe abi- sendo pensabile che si sarebbe rassegnato tualmente frequentava prima di recarsi a ad allontanarsi in compagnia di sconosciu- casa. Dopo aver consumato una bibita e ti. D'altra parte, l'abbandono della macchi- acquistato caffè, vino e sigarette, arrivava na nel centro abitato di Palermo lasciava a viale delle Magnolie, dove abitava, e la- presumere ohe il De Mauro fosse stato tra- sciava l'automobile parcheggiata vicino a'1 sbordato su un altro automezzo o accompa- marciapiede di fronte all'ingresso della pro- gnato in un luogo non molto lontano, in pria abitazione. In quello stesso momento, modo che la persona incaricata di abbando- la figlia di De Mauro, Franca, e il suo fidan- nare l'autovettura non dovesse rischiare di zato, Salvo Mirto, stavano tornando a casa farsi notare alla sua guida per un lungo per- e avevano così modo di notare una persona corso e per parecchio tempo. claudicante (probabilmente lo stesso De Infine, il fatto ohe i due o tre sconosciuti Mauro) sedersi al posto di guida della

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI di ricerca, controllo e battute in città e nel- Raguisa, Gela e Vittoria e al ritorno da quel la provincia. viaggio aveva detto al collega Enzo Perrone Le pronte indagini iniziate dai Carabinieri che aveva in mano il filo del traffico degli e dalla Pubblica sicurezza venivano ben pre- stupefacenti che si svolge tra la Sicilia, Mar- sto orientate su piste e canali diversi; e an- siglia e il Canada, che la zona di sbarco che se tutti pensavano che De Mauro do- della droga si trovava tra Punta Raisi e Vil- veva essere stato vittima di un sequestro, le lagrazia di Carini, che nel traffico erano im- rispettive indagini si sviluppavano e prose- plicati alcuni grossi personaggi e che chie- guivano autonomamente, tanto che ciascuna deva la sua collaborazione per pubblicare forza di Polizia inoltrava propri rapporti al- una serie di articoli sull'argomento. Nei gior- l'Autorità giudiziaria, la quale a sua volta ni precedenti alla scomparsa, De Mauro ave- ne trasmetteva copia alla Commissione. va accennato di nuovo con amici e familiari Secondo i Carabinieri, le ipotesi più pro- a'1 « colipo grosso » che stava per fare, con babili circa la scomparsa di De Mauro era- chiaro riferimento a un episodio connesso no in pratica due: la prima muoveva dalla al commercio degli stupefacenti. premessa che De Mauro potesse essere ve- Senonchè il giornalista, sempre a parere nuto a conoscenza di notizie sul traffico de- dei Carabinieri, doveva essersi tradito ba- gli stupefacenti tra la Sicilia e gli Stati nalmente, o mettendosi troppo in mostra Uniti, notizie tali da costringere i capi del nelle indagini personalmente condotte, op- contrabbando a modificare i sistemi usati pure chiedendo notizie proprio a qualche fino allora per ricevere e smistare la mercé, affiliato dell'organizzazione criminosa. Sa- e quindi a subire ingenti danni economici. rebbe nata di qui l'idea del sequestro e i Si sarebbe così reso necessario prendere criminali avevano potuto attuare con faci- De Mauro vivo, per sapere coinè fosse ve- lità il piano, in quanto De Mauro conosceva nuto in possesso delle informazioni, a chi. le personalmente qualcuno di loro e aveva per- avesse comunicate, quali potevano ©ssere le tanto aderito, senza difficoltà, all'invito di prove di cui disponeva. Era ovvio natural- seguirli. mente che il giornalista, una volta ohe aves- Sulla base di questi e altri elementi di se confessato, sarebbe stato ucciso^ Secondo prova, i Carabinieri denunciarono trentuno l'altra ipotesi, invece, De Mauro poteva es- persone, come responsabili del sequestro e sere venuto a conoscenza di notizie relative dell'omicidio del giornalista. a qualche grave delitto, colsi da indurre gli La Pubblica sicurezza, invece, seguiva nel interessati a sequestrarlo, per le stesse ra- frattempo una pista del tutto diversa, cer- gioni prima indicate. cando di collegare la scomparsa del giorna- Luna e l'altra ipotesi, ma specialmente lista ad altri moventi, in qualche modo la prima, erano fondate sulle seguenti con- connessi con la sua vita privata e il suo la- siderazioni. voro. In particolare, a un certo punto del- Già da qualche mese prima della sua scom- l'inchiesta, l'attenzione della Polizia si con- parsa. De Mauro doveva essere in possesso centrò sul commercialista Antonino Butta- di notizie che lo avevano indotto a interes- fuoco. Risultò al riguardo che, dopo il se- sarsi nella zona di Terrasini, e dei pos- questro, il Buttafuoco aveva avuto frequen- sibili sbarchi su quella costa di mercé di ti abboccamenti con i familiari di De Mauro contrabbando; ciò è tanto vero che, essen- e che nel corso degli incontri aveva cercato dosi recato in quella località, per fare un di avere notizie sullo stato, sullo sviluppo servizio su un complesso alberghiero sorto e sull'indirizzo delle indagini, e aveva inol- da poco, aveva dato al fotografo che lo ac- tre scandagliato la moglie e la figlia del gior- compagnava una serie di fotografie (in ne- nalista circa ciò che sapevano in merito alla gativo) ohe riproducevano vari punti della scomparsa del loro congiunto: il Buttafuo- costa che nulla avevano a che fare con l'og- co, quindi, dopo aver promesso il proprio getto del servizio tgiornalistico. Inoltre, nel- interessamento alle ricerche del giornalista, l'agosto del 1970, De Mauro era andato a aveva all'improvviso interrotto i suoi rap-

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I porti con la moglie e la figlia di De Mauro, Sembra comunque fuori discussione, al suscitando così il sospetto di essere in qual- di là di queste ipotesi e nei limiti in cui il che modo implicato nella vicenda. segreto istnittorio permette di conoscere La Polizia perciò lo denunziò in stato di lo stato delle indagini, che il delitto abbia arresto come responsabile insieAie con al- avuto una matrice mafiosa, così come è di- tri del sequestro di De Mauro, e nei giorni mostrato non solo dalle tipiche modalità immediatamente successivi un magistrato dell'attentato, ma anche dalle diverse piste della Procura della Repubblica di Palermo che nel corso degli anni si sono presentate dichiarò ai giornalisti: « Nel sequestro di alla sagacia degli inquirenti. De Mauro il Buttafuoco ci si è infilato fino Allo stesso modo, è certo che i delitti De al collo. Manca però la causale. Non sap- Mauro e Scaglione richiamano l'attenzione piamo perché De Mauro è stato preso. Ri- una volta di più sulla difficoltà (e quasi si peto che non ci sono dubbi che l'arrestato direbbe l'impossibilità) di individuare gli au- c'entri ». tori dei più gravi delitti di mafia. Le cause Senonchè, dopo breve tempo, a Buttafuo- del fenomeno (di cui si è già ampiamente co fu concessa la libertà provvisoria e il trattato in altra parte di questa relazione) processò per il rapimento di De Mauro è sono varie e molteplici e con ogni verosimi- tuttora in corso di istruzione, senza che le glianza non sono gran che diverse da quelle indagini abbiano fatto sostanziali passi avan- che rendono difficile anche in altri settori ti. Non ha avuto risultati concreti neppure d'opera della giustizia; ma tuttavia non si l'inchiesta relativa all'omicidio del Procu- può fare a meno di rilevare, a proposito del ratore della Repubblica di Palermo. delitto De Mauro, come il deprecabile con- La mattina del 5 maggio 1971, Pietro Sca- trasto degli organi di polizia in ordine allo glione, dopo essersi recato ai cimitero dei svolgimento delle indagini e il ritardo con Cappuccini, a Palermo, si dirigeva verso il cui la Magistratura diede credito, nello svi- Palazzo di giustizia a bordo dell'automo- luppo dell'istruttoria, a una delle (possibi- bile di servizio, guidata dall'agente di cu- li) spiegazioni del delitto non abbiano certo stodia Antonino Lo Russo, quando in via favorito una positiva conclusione dell'inchie- dei Cipressi era stato bloccato da un'altra sta. Così come sembra innegabile ohe ri- macchina; da essa erano uscite due o tre guardo all'omicidio Scaglione hanno avuto persone, che con repentina prontezza ave- peso negativo -il silenzio e la reticenza di co- vano fatto fuoco, freddando all'istante Sca- loro che pure dovettero assistere all'efferato glione e il suo autista. omicidio, nella popolosa via dei Cipressi. Le indagini per il grave delitto sono at- Ma è un'altra circostanza quella che dav- tualmente dirette dal Giudice istruttore di vero caratterizza i delitti De Mauro e Sca- Genova, a cui la Corte di Cassazione ha ri- glione rispetto ai soliti crimini di stampo messo il iprocedimento, ma malgrado l'im- mafioso. Ammesso infatti che i due delitti pegno della Magistratura e degli organi di abbiano avuto una matrice mafiosa e che polizia, jnon è stato finora possibile identi- •nessun lecito rapporto sia mai esistito tra ficare gli autori del duplice omicidio. Anche le vittime e i loro assassini, i casi De Mauro per quanto riguarda il movente del delitto, e Scaglione rappresentano una novità, prò-, gli inquirenti si muovono in più direzioni, prio perché a subire l'aggressione della ma- secondo un quadruplice orientamento ohe fia sono stati questa volta un giornalista e prevede: a) una causale di carattere priva- •un magistrato. In precedenza, ad eccezione to; b) una causale inerente alla legittima dell'omicidio di Petrosino, la mafia non ave- attività funzionale dell'alto magistrato pa- va mai osato colpire in simili direzioni; si lermitano; e) una causale inerente ad abu- era anzi sempre ritenuto che i mafiosi aves- si o deviazioni dall'attività funzionale, e in- sero una particolare considerazione per i fine d) una causale fondata sull'erronea sup- magistrati, per i poliziotti, appunto perché posizione ('da parte degli autori del delitto) igli stessi sono obbligati, ciascuno nella sfe- di abusi o deviazioni nell'attività funzionale. ra delle proprie competenze, a svolgere le Senato delta Repubblica — 243 Camera dei Deputati

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loro funzioni. I delitti De Mauro e Scaglio- solo e non tanto per un approfondimento ne segnano una svolta e concorrono a sot- ulteriore del problema, quanto per l'adozio- tolineare come, nel periodo della sua evo- ne delle opportune misure di salvaguardia luzione urbana, .la delinquenza mafiosa ab- da parte degli organi competenti. bia mano a mano perduto o abbia visto al- A questo fine, si è provveduto anzitutto meno attenuarsi i caratteri specifici che ad acquisire tutta la documentazione neces- l'hanno connotata nel contesto della società saria, per puntualizzare (anche alla luce dei agricola. Certo, non è dubbio ohe la vio- fatti successivi) alcuni degli episodi più si- lenza costituisca ancora la nota dominante gnificativi delle infiltrazioni mafiose nei set- della delinquenza mafiosa, è dubbio invece tori del contrabbando e nel traffico della che le sue manifestazioni continuino a pre- droga; si è cercato inoltre di dedicare par- sentare, almeno nella normalità dei casi, ticolare attenzione ad alcuni personaggi quei requisiti tipici che l'hanno sempre con- mafiosi, che avevano già operato nei sud- traddistinta in passato e che valevano a se- detti settori e che, nonostante le apparenze, pararla da altre forme di delinquenza. si pensava che potessero continuare nell'at- In realtà, dopo essersi insediata nella so- tività illecita; è stata svolta infine una spe- cietà urbana e industriale, la mafia ha sem- cifica indagine per verificare l'eventuale pre più indirizzato la sua attività delittuosa estrazione mafiosa di quanti erano stati con- verso scopi diversi da quelli di una volta, dannati o denunciati negli ultimi anni per alla ricerca non più di posizioni di prestigio contrabbando di tabacchi e per traffico di o di potere, ma di un diretto e gangsteri- droga e per individuare i legami esistenti stico sfruttamento di illecite fonti di gua- tra le principali cosche mafiose e le orga- dagno. In questo senso, assume particolare nizzazioni delittuose operanti nei due settori significato la circostanza che proprio nel pe- in Sicilia e nel resto d'Italia. riodo della sua urbanizzazione si è andato La Commissione ha tenuto altresì fruttuo- progressivamente accentuando — come ri- si rapporti con tutti gli organi di polizia (in sulta da quanto ora si dirà — l'interesse del- paricolare con la Guardia di finanza), im- la mafia ,per il contrabbando dei tabacchi e pegnati nei settori della droga e del con- il traffico degli stupefacenti. trabbando di tabacchi. Sono stati in questo modo acquisiti tutti i dati relativi alle pro- porzioni e all'estensione territoriale che han- 2. — La mafia, il contrabbando e il traffico no, assunto i suddetti fenomeni negli anni di stupefaccenti. più recenti; mentre si è cercato di approfon- dire con ogni mezzo gli spinosi, spesso inde- Particolare impegno ha dedicato la Com- cifrabili problemi del finanziamento dei missione all'indagine sui rapporti tra mafia, traffici illeciti, della provenienza dei mezzi, contrabbando di tabacchi (soprattutto este- tailora apparentemente leciti, attraverso i ri) e traffico di stupefacenti, ciò sul presup- quali si provvede al pagamento delle partite posto che questi illeciti commerci fossero di droga e di tabacchi, e della distribuzione divenuti, còl passare degli anni e specie ne- degli utili ricavati dal relativo commercio. gli ultimi tempi, uno dei settori più impor- Le pagine che seguono si limiteranno co- tanti e redditizi dell'attività mafiosa. Più munque ad illustrare a grandi linee i risul- specificamente, la Commissione ha svolto tati delle indagini compiute dalla Commis- sull'argomento un'autonoma ricerca che, sione, in quanto una approfondita analisi e sulla base degli elementi di giudizio ad essa una dettagliata descrizione dello specifico forniti dalle forze di Polizia o da essa di- fenomeno riguardante il ruolo e le dimen- rettamente acquisiti, servisse a dare una ri- sioni della presenza mafiosa nel contrab- sposta agli interrogativi più attuali, così da bando dei tabacchi e nel traffico degli stu- offrire alla vallutazione del Parlamento, de- pefacenti, ' formano oggetto della relazione gli altri poteri dello Stato e della stessa opi- settoriale, redatta dal senatore Michele Zuc- nione pubblica gli strumenti necessari, non caia, e a cui si rinvia. Senato della Repubblica — 244 — Camera dei Deputati

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trata, determina, in contrapposto, una note- 3. — La mafia e il contrabbando di tabacchi. vole spinta all'incremento della multiforme attività contrabbandiera nel settore; infine, I dati statistici (1) comunicati alla Com- la posizione geografica della Penisola che ha missione dal Comando generale della Guar- un territorio caratterizzato da uno sviluppo dia di finanza dimostrano che nell'ulti- costiero pari a chilometri 6.621 di litorale, mo ventennio il fenomeno del contrabbando e quindi senza riscontro in Europa, da una ha assunto in tutto il Paese proporzioni note- estensione del mare territoriale e della zona voli ed è stato caratterizzato, specie dal contigua pari a 43.498 miglia quadrate, in ul- 1955 in poi, dall'aumento quasi costante del timo dall'andamento del confine terrestre, numero delle denunzie, dall'entità crescente pari a chilometri 1.871, con i profondi salien- di sequestri di tabacchi esteri, dall'impo- ti svizzeri che si incuneano nel cuore delle nenza dei tributi evasi. regioni lombarda e piemontese. Risulta in particolare da una recente va- Un'attività illecita di queste caratteristiche lutazione, sufficientemente attendibile, degli e dimensioni non poteva non incontrarsi con organi tecnici della Guardia di finanza, che la mafia. Ed infatti, il contrabbando ha offer- su 80 miliardi circa di sigarette (pari a 80 to alla mafia non solo una allettante fonte di mila tonnellate) consumate annualmente in lucro ma anche la disponibilità di mezzi co- Italia, circa 10 miliardi di sigarette (jpari a spicui, collaudate strutture di comando e 10 mila tonnellate) possono essere conside- soprattutto sperimentate possibilità di mi- rate di contrabbando, ciò che ha provocato metismo, mentre a sua volta il contrabban- all'Erario, per l'evasione dei tributi, una do ha trovato nella mafia i necessari finan- perdita ragguardevole, calcolabile, tenuto ziamenti e una valida protezione. conto dei prezzi del tabacco estero sul mer- La mafia, in particolare, pretende che le cato nazionale, nella somma di circa 250 operazioni di contrabbando eseguite in Si- miliardi di lire. cilia si svolgano, al pari di altre attività de- Lo Stato, peraltro, oltre a subire un danno littuose, sotto il suo controllo diretto; ciò conseguente alla frode tributaria, ha dovuto per evitare di rimanere coinvolta nell'azione sopportare e tuttora sopporta una spesa no- di 'repressione degli organi di vigilanza. Per- tevole per mantenere e potenziare di conti- ciò, i contrabbandieri che sbarcano in Sici- nuo le costose attrezzature ed i mezzi di lia debbono ottenere l'autorizzazione pre- contrasto aerei, navali e terrestri òhe im- ventiva dei capomafia presenti nelle zone piega la Guardia di finanza nella lotta al prescelte; ma una volta dato il proprio con- contrabbando nelle acque doganali, lungo le senso, i mafiosi si prodigano nell'aiuto ai coste e nell'interno defl territorio nazionale. contrabbandieri, mettendo in moto tutta la Le cause del fenomeno, ohe è sempre sta- fitta rete di amicizie e di aderenze di cui to, dal dopoguerra ad oggi, di notevoli di- dispongono, segnalando le zone più adatte, mensioni, .sono individuabili in fatti di vario i depositi più sicuri, le persone più fidate, genere, ma è indubbio ohe almeno tre ele- affiraohè le operazioni siano portate a sicuro menti concorrono a favorirne l'estensione; successo. in primo luogo gli ingenti profitti che le Gli organizzatori del contrabbando san- organizzazioni contrabbandiere ricavano da1!- no d'altra parte di poter contare sull'omer- l'attività illecita, poi l'elevata entità dell'one- tà e sull'appoggio della mafia, per poter re fiscale, pari mediamente all'80 per cento reagire alle eventuali reazioni dei gruppi ri- del costo totale del prodotto, che se da un vali, ma sanno anche che, se non si procu- lato assicura all'Erario un gettito di imposta rassero la protezione dei mafiosi, si espor- costituente una delle più cospicue fonti d'en- rebbero al rischio di pericolose rappresaglie. Si ricostruisce, così, in tutta la nettezza dei suoi contorni il quadro dei rapporti tra fi) I dati statìstici relativi al traffico di stupefa- mafia e contrabbandieri, che trova peraltro centi e al contrabbando di tabacchi sono ampia- mente riportati nella relazione settoriale dal sena- riscontro in una serie di fatti specifici;, in tore Zuccaia (v. ali. 4). particolare i rapporti fra potenti capi di Senato della Repubblica — 245 Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI organizzazioni contrabbandiere (quali Forni, Le cifre indicate riguardano le persone Falciai, Scarabelli e Molinelli da una parte, denunziate alla Magistratura, ma è fuori e i Mancino, i Davi, i Greco dall'altra), mo- discussione che sono soltanto i contrabban- strano come la mafia, dall'immediato do- dieri di rango inferiore a cadere almeno di poguerra, abbia trovato nel contrabbando solito nella rete della Polizia. I mafiosi, in- una Eonte di guadagni particolarmente ele- vece, hanno nella gerarchla del contrabban- vati. do un ruolo e una posizione molto più ele- È vero che nel 1959 si verificò una note- vata, sì che è ben più difficile che essi ven- vole flessione del volume del contrabbando gano individuati come i sicuri autori di sin- in conseguenza del mutamento del regime goli episodi del traffico illecito. Ciò che im politico nella città di Tangeri, base impor- porta, ,per percepire le dimensioni della pre- tantissima del contrabbando internazionale, senza mafiosa, è che in tutte le principali passata nel 1957 sotto la sovranità del Ma- operazioni di contrabbando ricorrano con rocco, ma è altrettanto certo che ben presto frequenza, e talora costantemente, i nomi si ebbe una ripresa su vasta scala del con- di noti mafio'si siciliani, Salvatore Greco co- trabbando controllato dalla mafia nel terri- me Rosario Mancino, Vincenzo e Tommaso torio nazionale. Spadaro, Pietro Davi, Tommaso Buseetta, Taluni episodi mostrano infatti come al- Antonio , Vincenzo Buccafusca, l'inizio degli anni sessanta la mafia penetri Salvatore Adelifio, Gerlando Alberti. Salva- nel mercato napoletano, si associ stretta- tore Greco, anzi, può essere davvero consi- mente ai bigs del contrabbando della Lom- derato, tante sono le imprese che si deb- bardia e della Liguria fino ad estendere in bono alla sua iniziativa, come una specie tutto il Paese l'attività contrabbandiera inse- di padrino del contrabbando siciliano, men- rendosi nelle fila dei massimi esponenti del- tre anche gli altri personaggi ora nominati l'illecito traffico. A questa conclusione la hanno tutti avuto, ciascuno nel proprio tem- Guardia di finanza pervenne attraverso la po e secondo le fortune del momento, una raccolta di un copioso materiale informa- parte di primo piano nella organizzazione, tivo coordinato in un rapporto del 5 dicem- direzione e finanziamento del traffico illecito bre 1963, trasmesso all'Autorità giudiziaria dei tabacchi esteri. di Palermo nel quadro degli accertamenti Naturalmente, anche in questo settore, istruttori allora in atto sugli omicidi, feri- come in tutti quelli che la interessano, la menti ed attentati dinamitardi verificatisi mafia ha importato i suoi metodi tradizio- in Sicilia ed a Milano ad opera di mafiosi. Dal 1964 inoltre anche le coste della Si- nali, esasperando le divisioni e i contrasti cilia orientale divennero teatro di sempre tra le cosche rivali, ricorrendo spesso a in- più frequenti attività di contrabbando che, terventi punitivi, strumentalizzando infine, in Sicilia, vive e prospera necessariamente, a scopi ulteriori, le posizioni di prestigio come si è rilevato, all'ombra della mafia. e di forza raggiunte nell'ambiente dei con- Per la verità, secondo le più recenti sta- trabbandieri. tistiche, tra i 1.050 individui denunziati in Tra l'altro, la mafia si è servita dei rap- Sicilia per contrabbando negli anni dal 1968 porti stabiliti con i trafficanti di tabacco al 1972 soltanto 37, e cioè il 3,53 per cento, (e più ancora di stupefacenti) per estendere sarebbero mafiosi, mentre ancora più bassa all'estero la propria influenza, per prendere è la percentuale di presunti mafiosi (319 pa- ri allo 0,30 per cento) sul numero comples- contatti con la malavita internazionale e sivo delle denunziie (108.019) presentate al- per continuare a dirigere, da posizioni di l'Autorità giudiziaria nel restante territorio relativa sicurezza, i traffici illeciti all'inter- nazionale, ma si cadrebbe certo in errore se no del nostro Paese. Per di più, la mafia si assegnasse all'influenza mafiosa nel set- ha trovato nel contrabbando l'occasione pro- tore del contrabbando un peso corrispon- pizia per agganciarsi ad altri ambienti della dente a quello delle insignificanti percentua- malavita nazionale e soprattutto per tra- li ora riportate. sferirsi, con vere e proprie squadre, in altre Senato della Repubblica — 246 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI regioni d'Italia, e soprattutto in quelle me- dividuabili in altri fattori più immediati, tra ridionali. i quaii i più incisivi sono stati da una parte Risulta da taluni degli episodi documen- i collegamenti che tanto i 'siciliani quanto tati dagli atti in .possesso della Commissio- i napoletani avevano con i contrabbandieri ne che fin dal 1967 gli organizzatori del con- francesi e, dall'altra, la lunga permanenza trabbando siciliano pensarono di spostare nel Napoletano di personaggi di primo piano le zone di sbarco del tabacco sulle coste del- della mafia. Negli ultimi anni, infatti, molti la Calabria e della Campania. mafiosi sono stati inviati al soggiorno ob- Da allora divennero sempre più frequen- bligato proprio nei grossi centri del Napole- ti le operazioni di contrabbando organizzate tano, mentre altri siciliani si sono anche es- da siciliani che ebbero come punto di ap- si trasferiti in Campania, per sfuggire a in- prodo le coste calabre e campane. Una serie dagini di polizia o a provvedimenti restrit- di fattori spiega questa evoluzione del tivi della libertà personale. Nel 1971, inol- fenomeno: anzitutto l'intensificazione in Si- tre, Gerlando Alberti, dopo una intensa at- cilia dell'attività di repressione, poi lo svi- tività svolta in Lombardia, decise di trasfe- luppo stesso del traffico illecito, che ha reso rirsi a Napoli e nei paesi vicini, infiltran- necessario, nel corso del tempo, un più dosi immediatamente nel mondo del con- stretto collegamento tra le varie organizza- trabbando e continuando contemporanea- zioni regionali e, infine, cause minori ma mente a mantenere i suoi rapporti con al- non insignificanti, come i buoni fondali del- tri esponenti della mafia in Lombardia e in le coste calabresi e napoletane, spesso ac- Sicilia. Si spiega perciò come questa con- cessibili anche a natanti di una certa stazza, centrazione di mafiosi in Campania non solo la relativa vicinanza dei centri di più vasto abbia aperto la strada ai contrabbandieri consumo, come Napoli e Roma, le numerose siciliani (arruolati o protetti! dalla mafia), rotabili che dalle strade litoranee si irra- ma abbia anche favorito o addirittura provo- diano verso .l'interno delle due regioni. cato quella sorta di immedesimazione, di In Calabria, peraltro, i gruppi siciliani cui prima si parlava, tra mafia e malavita non sono riusciti a costituire stabili rappor- locale. ti con le cosche locali, che hanno pre- Correlativamente, però, si sono moltipli- ferito mantenere inalterate le proprie posi- cate in Campania le organizzazioni contrab- zioni di influenza, limitandosi a svolgere bandiere, con la conseguenza che ne sono de- funzioni di protezione e quindi a pretende- rivate lotte di potere, spesso sanguinose, per re che i contrabbandieri versassero tangen- l'accaparramento dei punti di sbarco e il ti spesso onerose per ogni quantità idi ta- controllo dei depositi di tabacco. tacchi sbarcata con successo. L'infiltrazione della mafia in Campania ha Invece a Napoli e più in generale in Cam- inoltre provocato la penetrazione dei •meto- pania si è potuto assistere negli ultimi anni di mafiosi nelle fila stesse della delinquenza (come lo speciale Comitato della Commis- locale, che oggi infatti non esita a ricorrere, sione ha potuto accertare mediante indagini nell'esecuzione delle operazioni di contrab- condotte sul posto) a un vero e proprio in- bando, all'impiego di strumenti e di moda- nesto della mafia (o idi alcuni suoi settori) lità di azioni che una volta sembravano nella delinquenza locale, una volta organiz- propri soltanto della mafia. zata come e in atto non più esi- Nella misura in cui organizza o dirige il stente come fenomeno associativo, ma al più contrabbando di tabacchi esteri, la delin- come un fatto di clan. Le cause che hanno quenza manosa non presenta, salvo per quan- favorito questo innesto trovano le loro ori- to riguarda i sistemi operativi, differenze si- gini lontane nei soliti agganci esistenti tra gnificative rispetto alla delinquenza comune. la malavita napoletana e quella siciliana in La mafia si inserisce nel settore del contrab- relazione allo smercio di prodotti ortofrut- bando come una delle tante organizzazioni ticoli presso i mercati di Napoli e dei centri .che finanziano, preparano ed eseguono, a li- più importanti della provincia, e sono poi in- vello internazionale e nazionale, il traffico Senato della Repubblica — 24? — Camera dei Deputati

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illecito dei tabacchi esteri. Ciò non toglie trabbando e in casi del genere la legge non tuttavia che anche in questo settore sia op- consente la confisca del mezzo di trasporto. portuna rispetto alle iniziative mafiose una particolare vigilanza dell'apparato statale e soprattutto degli organi di Polizia e giudi- 4. — La mafia e il traffico degli stupefacenti. ziari addetti alila repressione del fenomeno, in quanto maggiori e più insidiose sono le Le indagini relative a questo settore han- capacità di azione della mafia e talora im- no avuto come punto di partenza una rico- prevedibili risultano ila rapidità e l'efficacia gnizione del fenomeno che servisse ad illu- con cui essa riesce a sfruttare a fini ulte- strare, sia pure sommariamente, da un lato riori i successi conseguiti e le posizioni di l'evoluzione che ha avuto nel nostro Paese prestigio dovunque raggiunte. Perciò, pei il traffico degli stupefacenti e, dall'altro, le rendere possibile l'adesione di opportuni ri- modalità esecutive che ora lo caratterizza- medi, conviene procedere ad una sommaria no in relazione ai singoli tipi di droga. In ricognizione delle deficienze applicative ohe questa prospettiva, si è avuta anzitutto la ha avuto la normativa vigente fino al 31 di- conferma che l'Italia è interessata al traf- cembre 1975, che possono lasciare aperto un fico di sostanze stupefacenti sia come Paese varco all'estensione della penetrazione ma- di transito, sia, in misura .minore, come mer- fiosa nel settore specifico del contrabbando. cato di assorbimento. In proposito, la Commissione ha potuto rilevare che il contrabbando di tabacchi non Per la sua posizione geografica, che la col- sempre è stato perseguito con da severità che loca quasi a mezza via tra i paesi dell'Orien- le leggi consentivano e ciò per la diffusa opi- te Mediterraneo ed il Nord-Europa, l'Italia nione che si trattasse di un fenomeno che rappresenta la naturale zona di transito lun- non meritasse la stessa decisa reazione che la go gli itinerari che la droga segue nel tra- opinione pubblica esige contro fatti delit- sferimento dai luoghi di produzione a quel- tuosi d'altro tipo. Eppure è innegabile che li 'di trasformazione e di consumo. il contrabbando presenta oggi, con frequen- Alimentano precipuamente questa (mas- za notevole e certamente nei casi in cui è siccia corrente l'oppio e la morfina base che riconducibile alle iniziative della mafia, dalla Turchia (Istanbul, Izmir, Ankara), dal aspetti estremamente pericolosi, non diver- Libano (Beirouth) e dall'Afganistan (Ka- si da quelli propri della criminalità orga- bul) vengono trasferiti, per la trasformazio- nizzata, sì che sarebbe auspicabile l'impegno ne in eroina, ai laboratori clandestini euro- di un rigore più deciso nella repressione pei (fin qui localizzati nelle regioni meridio- delle sue manifestazioni più allarmanti. nali francesi), seguendo itinerari marittimi, La Commissione invece ha potuto rileva- che toccano i porti italiani dell'Adriatico, o re .che Je persone arrestate per contrabban- terrestri, con punti di accesso lungo il con- do venivano di solito rimesse in libertà do- fine orientale del Paese. po brevi periodi di detenzione e che anche L'eroina prodotta raggiunge poi i mercati i cittadini stranieri venivano sollecitamente di consumo statunitensi attraverso itinerari liberati previo pagamento di cauzioni irri- che, ancora una volta, investono il territorio sorie, nemmeno pari alla millesima parte nazionale tanto nell'arco occidentale terre- della multa irrogabile, con la conseguenza stre, per l'entrata dalla Francia, quanto, per che in questa ipotesi lo straniero una volta l'uscita dallo Stato, nel confine marittimo, scarcerato si rende irreperibile e può quin- con particolare riguardo ai porti di Genova, di facilmente sottrarsi alla giustizia. Napoli e Palermo dai quali muovono i na- "A loro volta i natanti contrabbandieri ven- tanti diretti nel Nord-America. gono frequentemente dissequestrati, previo In questa fase di « transito » e per que- pagamento di esigue cauzioni, e questo per- sto tipo di droga l'Italia è dunque percorsa ché non sempre si riesce a provare che i loro da due distinte correnti, una ascendente, ali- proprietari sono anche essi coinvolti nel con- mentata da materiale grezzo e semilavorato Senato della Repubblica — 248 — Camera dei Deputati

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(oppio, morfina base), l'altra discendente co- clandestini), .sia il suo linoltro verso i mer- stituita da prodotto finito (eroina). cati di consumo nord-americani ed europei. Sono del pari consistenti le partite di ca- Per quanto riguarda quest'ultimo punto, si napa indiana, marijuana e hashish che, pro- è registrato negli ultimi tempi un aumento venendo dalle regioni del Medio Oriente e della domanda di cocaina nel mercato clan- dal Nord-Africa, affluiscono, attraverso il destino nord-americano, mentre è diminui- territorio nazionale, verso i mercati di as- to in quelle nazioni (Stati Uniti e Canada) sorbimento nord-europei. il consumo di oppiacei, aio in conseguenza In questa fase sono .più da vicino interes- della severa azione di controllo che i Paesi sati i porti di Bari, Brindisi, Venezia e Trie- produttori esercitano in .materia sulla base ste per l'entrata ed in generale tutto l'arco di accordi internazionali. Nel mercato euro- del confine alpestre per l'uscita del Paese. peo, peraltro, il traffico della droga è pra- La frontiera terrestre, peraltro, segnatamen- ticamente monopolizzato da organizzazioni te nella sua fascia occidentale, è attraver- francesi, formate .speciaihnente da corsi e sata da quel filone dei traffici che, dalle già da marsigliesi. indicate zone di produzione della droga, ri- Per quanto poi attiene al nostro Paese, le sale la penisola balcanica per raggiungere informazioni raccdke dalla 'Commissione, o i mercati di consumo attraverso itinerari direttamente o tramite 'gli organi di polizia, terrestri. permettono di ritenere che gli insediamen- Assume invece .dimensioni notevolmente ti più consìstenti di trafficanti si trovano più ridotte il transito di cocaina .che, dalle a .Milano, Roma, Genova e Napoli giacché zone di produzione (Bolivia, Cile, Perù), per- tali città, oltre a costituire centri di assor- viene direttamente ai diversi centri europei bimento della -droga, consentono, per la pre- di assorbimento, generalmente per mezzo senza di scali, aeroportuali intemazionali, di corrieri che viaggiano con gli aerei. rapidi collegamenti con i Paesi produttori L'altro aspetto del fenomeno, quello ine- ed offrono ai trafficanti — quasi sempre do- rente al consumo in Italia, da luogo a cor- tarti di più documenti falsi di identificazio- renti sicuramente meno imponenti che, in ne — la possibilità di eludere e rendere dif- tailuni casi, costituiscono una derivazione del fiicoltose ile indagini di polizia. flusso principale in transito ma che, più Tuttavia, nonostante queste obiettive dif- spesso, hanno un significato e un meccani- ficoltà, gli accertamenti compiuti dai vari smo autonomi rispetto al primo. organismi di polizia hanno permesso di in- Il filone è alimentato per la maggior par- dividuare e di scompaginare alcune orga- te dagli stupefacenti cosiddetti « teneri » nizzazioni intemazionali che agivano per la (canapa indiana, marjiuana, hashish, reperi- distribuzione della cocaina in collegamento bili con irelativa facilità ed a buon prezzo) con cittadini italiani. Si è avuto modo in ed in minore misura della cocaina. queste occasioni di notare che i trafficanti Ancora più limitato è il consumo di LSD sud-americani che operano nel settore della 25 e >di altri allucinogeni, mentre recenti cocaina risultano interessati non soltanto a episodi indicano un incremento dell'uso di questa particolare forma di delinquenza ma anfetaminici ed un nascente problema di tos- anche ad altre iniziative delittuose, quali il sicomania da eroina. favoreggiamento della prostituzione, il tac- Più specificamente, con riferimento alla cheggio, eccetera. cocaina, si è accertato che il traffico di que- Per rendersi canto idei truolo che ha svol- sta droga, che costituisce certamente l'atti- to e che svolge la mafia nel settore del traf- vità maggiormente remunerativa, fa capo, fico degli -stupefacenti, ile cui dimensioni su in misura preponderante, a cittadini sud- scala nazionale sono illustrate dalle tavole americani, soprattutto cileni, che curano sia statistiche pubblicate in allegato alla rela- l'incetta dello stupefacente prodotto in Bo- zione settoriale del senatore Zuccaia, biso- livia, Cile e Perù (in questi paesi sono stati gna muovere anche qui dalla premessa, scoperti, nel giro di un anno, 21 Jaboratori come già si è fatto a proposito del con- Senato della Repubblica — 249 — Camera dei Deputati

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Gabbando, che una così vasta irete di traf- centi, in primo luogo se non esclusivamente fici, destinata a rifornire con assiduita i mer- dall'eroina e della cocaina. cati clandestini mondiali ed a soddisfare In effetti, nel 1956-57 d'inasprimento negli una folla di acquirenti dalle tendenze e dai Stati Uniti dolile sanzioni contro i traffican- gusta più disparati e, soprattutto, in vertigi- ti di droga e la crisi politica di Cuba, che noso aumento 'numerico, 'presuppone l'esi- aveva costituito fino allora un importante stenza di organizzazioni ben strutturate ed centro di raccolta dei narcotici destinati al economicamente dotate, capaci di alimenta- Nord-America, indussero i capimafia statu- re l'intero circuito illecito della droga: dal- nitensi a valorizzare ancora di più la Sici- l'incetta delle materie prime alla preparazio- lia come canale del passaggio della droga, ne 'di prodotti finiti, al collocamento di que- e ciò non tanto per la favorevole posizione sti attraverso fasi di commercio all'ingrosso geografica dell'Isola e per la presenza nel ed al dettaglio. suo territorio di contrabbandieri di tabacco È chiaro peraltro che un 'Siffatto schema siculo-francesi, tra i quali Pascal Molinelli, operativo si attaglia precipuamente se non Pietro Davi, Rosario Mancino, eccetera, ca- esclusivamente a quei traffici che hanno per paci di assicurare collegamenti clandestini, oggetto sostanze .stupefacenti, quali gli op- quanto proprio per la possibilità di con- piacei e la cocaina, che consentono, per la tare sull'appoggio e sull'aiuto incondizio- più larga diffusione e per l'elevato costo fi- nati della mafia siciliana, alla quale la ma- nale, sensibili margini di utili nei diversi fia americana era stata collegata per un momenti e giustificano, quindi, organizza- rapporto di filiazione diretta. zioni complesse ed onerose. Invece nel com- Pertanto i mafiosi siciliani e i gangsters mercio clandestino di altri tipi di droga le italo-americani originari delila provincia di strutture .innanzi indicate non sono riscon- Trapani 'assunsero il compito di /risolvere i trabili, se no» in presenza delle poche ope- problemi che assillavano allora i grandi or- razioni che possono comportare on rilevan- ganizzatori del traffico idi stupefacenti, quel- te impegno economico, ciò perché in questi lo di approntare una rete efficiente di col- oasi la relativa facilità di reperimento dei legamenti per assicurare il trasporto della prodotti ed il loro minore costo danno luo- droga dal Medio Oriente ai mercati degli go ad iniziative singole, propiziando il fra- Stati Uniti e del Canada e quello di difen- zionamento del traffico in una serie di epiL dersi dalla Polizia e dai terzi aggressori con sodi di modesto significato singolo. tutti gli espedienti possibili. Risulta perciò evidente come sia possibi- Puntualmente, infatti, nel luglio 1957, sii le rinvenire la presenza della mafia, alme- no come fatto associativo, soltanto nel traf- stabilì in Sicilia Frank Garofalo, noto ele- fico della cocaina, dell'oppio e dei suoi de- mento della malavita statunitense legato da rivati (morfina e soprattutto eroina). Anche vincoli di antica amicizia ai capi della ma- in questi settori, naturalmente, è particolar- fia .di Castellammare del Golfo, Gaspare Mag- mente difficile documentare le infiltrazioni gadino e Diego Plaja, e a distanza di qual- che mese giunsero nella stessa zona anche mafiose, e ciò non soltanto per quanto si è i notissimi Joe Banamas, CamiMo Galante, detto, a proposito del contrabbando, circa la posizione e il (ruolo che assume la mafia Giovanni Bionventre e Santo Sorge. Tutti, in operazioni del genere, ma anche perché quindi, nell'ottobre del 1957, si riunirono le indagini di polizia in .materia di stupefa- nell'albergo delle Palme di Pallermo con Giu- centi trovano un ostacolo naturale e taiora seppe Genco Russo, allora leader riconosciu- insuperabile nella stessa facilità con cui il to della mafia siciliana ed amico di Sorge, prodotto può essere .nascosto e taiora tra- e con altri gangsters americani, che da tem- sportato anche da corrieri ignari. Non è dub- po .sii erano stabiliti in Sicilia, come Lucky bio tuttavia che la mafia abbia certamente Luciano, Jon Di Bella e Vito Vitale, que- avuto nel passato ed abbia tuttora una par- st'ultimo amico e compare di Frank Coppo- te di primo piano nel traffico degli stupefa- la, un boss mafioso che la Commissione ha Senato della Repubblica — 250 — Camera dei Deputati

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incontrato più volte nei lunghi anni della Le indagini della Guardia di finanza per- sua attività. Una riunione questa che dove- misero ai giudici di infliggere agli imputati va precedere di poco il più celebre conve- severe condanne, e consentirono inoltre di gno ideila malavita americana tenutosi sui dimostrare i saldi legami esistenti tra ma- monta di Apalachin nello Stato di New York, fia americana e 'mafia siciliana e di ricosttrui- nella villa del gangster Joseph Barbara per re il mosaico dell'illegale commercio di eroi- eleggere il successore di Albert Anastasia, na, tra Francia, Italia e Stati Uniti, per tut- assassinato alcuni giorni prima, .nominare i ti gli anni cinquanta, fino al 1961. capi famìglia e ratificarle le decisioni prese Si accertò così che i trafficanti francesi dai singoli gruppi della delinquenza associa- vendevano gran parte dell'eroina prodotta ta al di là e al di qua dell'Oceano; ma una nei laboratori clandestini ad elementi ma- riunione altrettanto importante, perché con fiosi siciliani, trasportandola neH'Isola a ogni verosimiglianza fu durante l'incontro mezzo di autovetture munite di doppi fondi. di Palermo che si diede vita in Sicilia ad un Dopo laboriose trattative, condotte secon- nuovo sodalizio criminoso di carattere in- do .precise modalità, la mercé veniva scam- ternazionale, invisibile, eppure temibilmen- biata col denaro, ed ogni cosa veniva im- te vivo e presente diretto proprio da questi prontata alla massima cautela e prudenza, boss siciliani e americani, nati a Castellam- poiché entrambe le parti contraenti si pre- mare del Golfo, e Salerai, i tre pae- muravano di non suscitare i sospetti della si che hanno visto nascere i maggiori traf- Polizia, né di favorire truffe sulla bontà del- ficanti 'di droga di fama mondiale. la mercé o sulla sicurezza dei pagamenti. •Certo è comunque che d'incontro dell'al- Successivamente l'eroina veniva traspor- bergo delle Palme diede luogo a complesse tata nel Nord-America talora in bauli affi- indagini giudiziarie, che sfociarono in un dati ad ignari emigranti che partivano, per processo contro numerosi capomafia, tutti gli Stati Uniti e il Canada, dai porti di Pa- chiamati a rispondere di associazione per lermo e di Napoli. delinquere per essersi associati al fine di Spedizioni e amivi erano esattamente con- esercitare il traffico degli stupefacenti, ma cordati; negli aeroporti o mei porti degli poi assolti dal Tribunale, sia pure per insuf- Stati Uniti o dal Canada i fiduciari provve- ficienza di prove. devano al ritiro della mercé ed al suo reca- Ebbero invece maggiore .successo le ope- pito in sicuri posti di deposito. I boss razioni compiute dalla Guardia di finanza erano tenuti costantemente informati sul- nel 1960-1961, tra ile quali ila più importante l'andamento dei trasporti e delle spedizio- e significativa fu quella conosciuta come ni, pronti ad impartire ondimi ed istruzioni operazione Caneba (dal nome dei due fratel- per superare difficoltà, contrattempi e per li palermitani, Ugo e Salvatore, riconosciu- dirimere, talvolta, contrasti o dissensi. Nel ti come i principali responsabili di ingenti qual caso essi stessi, all'oocorrenza, si muo- traffici di eroina). In quegli anni, la Guar- vevano da un continente all'altro, e, se chia- dia di finanza, agendo di concerto con l'Uf- mati a giustificare questi viaggi in sede di ficio narcotici americano, riuscì a dare un investigazioni, adducevano motivi familiari duro colpo a due potenti organizzazioni in- o turistici apparentemente verosimili. La re- ternazionali, composte di .siciliani, ameri- gola dell'omertà, infine, disciplinava ogni azione, qualsiasi atteggiamento di ogni mem- cani, canadesi e francesi, e che avevano in bro mafioso, dai capi all'ultimo gregario. Italia ila loro base proprio nella zona di Sa- Per finanziare tutte queste operazioni, oc- lemi, dove operavano noti mafiosi come Sal- correvano naturalmente ingenti capitali, ma vatore Zizzo, Giuseppe Palmari, Vito Ague- la mafia riuscì sempre a procurarseli, river- ci, Alberto Agueci (collegati in Canada), Be- sando in questa attività .gli utili che traeva nedetto Zizzo, fratello di Salvatore, ed ai da altre imprese, e ricorrendo, tatara anche fratelli Cutrone, noti esponenti della mala- in Sicilia, allo strumento delle società fi- vita italo-canadese. nanziarie, per sostenetne, sotto l'apparenza Senato della Repubblica -25Ì- Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI di falsi scopi, gli impegni pecuniali connes- rebbe un lento mutamento inedia fisionomia si all'illecito traffico di 'Stupefacenti. I ma- dei traffici degli oppiacei e starebbe a si- fiosi siciliani del .resto traevano dal loro ruo- gnificare un progressivo inserimento di ele- lo di intermedi ari fra francesi e mafia ame- menti marsigliesi nella fase commerciale im- ricana notevoli profitti, se si pensa che il mediatamente successiva alila produzione prezzo di rivendita all'ingrosso dell'eroina della droga. supera di norma di cinque o sei volte quel- Queste circostanze però non escludono lo di acquisto e che perciò ogni chilo di che le organizzazioni mafiose abbiano con- eroina acquistato dai francesi, per due mi- tinuato ad 'interessarsi del traffico degli stu- lioni e mezzo di lire veniva iriivenduto al gros- pefacenti, anche se forse hanno dovuto cir- sista americano per 12-15 milioni di lire. coscrivere la propria attività al controllo Le accennate conclusioni sulla via seguita idei canali di rifornimento e di distribuzione dall'eroina per giungere negli Stati Uniti e della mercé nel continente nord-americano. in Canada trovarono sostanziale conferma Non sono tuttavia mancati specifici epi- nelle indagini condotte dalla Sottocommis- sodi, che documentano, in modo non equivo- sione di inchiesta sull'organizzazione crimi- co, come siano tuttora massicoe le infiltra- nale e sul traffico illecito di stupefacenti no- zioni della mafia nel settore del traffico de- minata quailche anno dopo dal Governo de- gli stupefacenti, sia per quanto riguarda il gli Stati Uniti d'America e presieduta dal se- loro trasporto nel Nord-America, sia per ciò natore McClellan. « La' Sottocoonmissione che attiene agli spostamenti della droga tra ritiene » scrisse infatti McClellan nel suo l'Italia e la Francia. rapporto reso pubblico il 4 marzo 1965 In primo (luogo, si è calcolato che nel pe- « che i gangsters corsi, dopo aver prodotto riodo 1966-1972, su 43 persone che i Carabi- l'eroina, la vendono ai tossicomani degli Sta- nieri hanno denunciato iin Sicilia per traf- ti Uniti attraverso due vie. La principale rot- fico di stupefacenti, 34 (e cioè il 79 per cen- ta del traffico ha luogo attraverso le ven- to) erano presunti mafiosi; e che nel mede- dite effettuate agli elementi della mafia in simo periodo, su 20 denunzie presentate in Italia e in Sicilia che hanno accordi di col- Sicilia dalla Guardia di finanza, 3 (pari al 15 laborazione con i gruppi di Cosa Nostra ne- per cento) riguardavano mafiosi. Inoltre ne- gli Stati Uniti, che si occupano della spedi- gli stessi anni su 581 persone denunzìate dai zione e dal contrabbando attraverso il por- Carabinieri nel resto del territorio naziona- to di New York o per gli itkierari del Ca- le, 111 (e cioè il 19;1 per cento) erano mafio- nada e del Massico. Il secondo canale di que- se. Si tratta, come si vede, di 'dati statisti- sto traffico, sviluppatosi di recente, consi- ci che non sembrano di per sé indicativi di ste nella vendita diretta di eroina da parte una massiccia presenza mafiosa, ma che han- dei .ricettatori corsi ai colleghi di lingua no in realtà un significato che va molto francese; questi a loro volta spacciano l'eroi- al di Jà di valori numerici, posto che se già na ai gangsters della mafia delle zone metro- è difficile, per .quanto prima si è detto, met- politane degli Stati Uniti, perché questi so- tere ile mani sulla droga che viaggia da un no i centri dove abbondano gli individui de- continente all'altro, è ancora più difficile (e diti al vizio degli stupefacenti ». si deve certe volte al caso) l'individuazione, Negli anni seguenti, però, il rapporto esi- quali responsabili dell'illecito traffico, di co- stente .tra le due vie della 'droga si è per loro che coinè mafiosi ne itiirano ile fila e ne così dire rovesciato, in quanto recenti os- organizzano le modalità di preparazione e servazioni eseguite suMa base dei sequestri di esecuzione. operati in Nord-America e in Francia auto- D'altra parte, alcune delle vicende più si- rizzano l'ipotesi secondo cui gran parte del- gnificative, tra quelle accadute negli ultimi l'eroina destinata al mercato statunitense tempi, documentano, senza ombra di equivo- non viene più inoltrata, come per il passato, ci, come il ruolo e la posizione della mafia attraverso l'Italia, ma proviene direttamen- sia rimasta anche negli anni più recenti ben te dal! territorio francese; ciò che conferme- più importante ed incisiva di quella che Senato della Repubblica — 252 — Camera dei Deputati

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sembra apparire dalle cifre delle 'Statistiche. Per quanto poi concerne i sistemi di pa- L'unico mutamento di qualche (rilievo ve- gamento de/lle partite di stupefacenti, si può rifiicatosi negli ultimi anni sui rapporti esi- senz'altro affermare che esse continuano ad stenti tra la mafia e il 'traffico degli stupe- essere pagate in contanti e normalmente in facenti .riguarda .gli aspetti operativi. Oggi valuta estera. Non è peraltro raro il caso cioè, mentre la zona di reclutamento dei cor- che le stesse persone, specie ìgli organizza- rieri internazionali della droga da parte del- tori, risultino contemporaneamente interes- la mafia italo-americana resta la Sicilia, i sate (basta pensare al caso di 'Salvatore .Gre- centri di organizzazione del traffico, per la co) al traffico degli stupefacenti ed al con- parte che interessa l'Italia, ,non sono più sol- trabbando del tabacco. Ma le modalità ese- tanto nell'Isola, ma si sono spostati almeno cutive delle due forme di contrabbando so- in prevalenza .in Campania e -soprattutto a no rimaste sostanzialmente diverse: mai so- Napoli. no stati rinvenuti colli' contenenti stupefa- Al riguardo, lo speciale Comitato della centi fra le casse di .sigarette sbarcate clan- Commissione ha potuto accertare, median- destinamente in Sicilia o nelle coste della te indagini condotte direttamente sul luo- Penisola; mai si è rilevato che i camionisti go, che a Napoli si va configurando l'esi- o altri elementi (reclutati per lo smistamen- stenza di una associazione che si serve di to a terra dei tabacchi esteri fossero anche elementi partenopei e siciliani e che man- conrieri della droga. L'elevato valore e il li- tiene costanti stretti contatti con Milano, mitato ingombro di questa mercé induce gli soprattutto per dirottare la droga verso l'Eu- operatori ad occultarla in doppi fondi di ropa centrale (oltre che verso l'America). bagagli al seguito di viaggiatori, in nascon- Per avere .inoltre un quadro chiaro, anche digli ricavati malie carrozzerie delle autovet- se sommario, defila situazione, occorre tener ture o in tasche appositamente confeziona- presente che alcuni di coloro che sono in- te nelle fodere di capì vestiario. Più raro ap- diziati come tra i più grossi esponenti del- pare il sistema, attuato solo per quantitativi la suddetta organizzazione hanno stabile di- ingenti, di introdurla dn manufatti industria- mora a Napoli dove svolgono la propina at- li o artigianali per poi affidarli a ditte di tività e che dalla fine del 1972 hanno avuto trasporto internazionali, ignare del loro con- inizio, a Napoli e 'provincia, rapine a mano tenuto. armata per rilevanti importi, di diverse cen- Le stesse considerazioni che si sono fat- tinaia di milioni; che nella totalità 'di tali te a proposito del contrabbando di tabac- specifici episodi criminosi sono state usate chi valgono in sostanza anche per il traffi- armi particolari (lupara e pistola a tambu- co degli stupefacenti. Anche in questo set- ro); che le testimoniainze raccolte nelle di- tore la delinquenza mafiosa non presenta verse occupazioni riferiscono di [rapinatori note specifiche rispetto a quella comune. con accento « siciliano o calabrese » e che, La lotta alle sue iniziative ideve essere per- dalla fine del 1972, è stata segnalata, a Na- ciò .inserita nel quadro più generale degli poli, a Marano e Giugliano, la presenza del interventi statali di repressione delle varie noto mafioso Stefano Giaconia. forme di delinquenza associata, sia pure con È risultato pure che nella prima metà del gli opportuni accorgimenti, che sono consi- 1973 si trasferì a Sa'lemo tale Carlo Zippo, gliati 'dalle particolari insidie connesse alla noto corriere della droga (eroina) -tra il Mes- presenza mafiosa. sico e gli Stati Uniti. Era espatriato perché Tn questa prospettiva, bisogna muovere colpito da mandato di cattura dall'Autorità da ailcune premesse. giudiziaria nord-americana e si stabilì a Sa- lerno, dove aprì conti bancari per circa due- La prima è che la lotta al traffico inter- cento milioni; ma prima di proseguire per nazionale di stupefacenti è, tra le attività Safarno aveva fatto sosta a Napoli, dove di polizia, la .più difficile. L'efficienza dei aveva .soggiornato, nello stesso periodo, Vi- trafficanti e delle loro organizzazioni, le re- to Adamo, successivamente ucciso a Napoli. gole ferree di fedeltà ed omertà che ne di- Senato della Repubblica — 253 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI sciplinano l'azione, la rapidità e d'intensità te di questi delitti, come i danneggiamenti dai colilegaraeniti e degli' spostamenti a gran- e le estorsioni, appartengono alila casistica di distanze, favorite dal progresso dei mez- della delinquenza mafiosa tradizionale; al- zi di comunicazione, la prudenza costante tri invece, co-me i sequestri di persona, rin- seguita nel mimetizzare movimenti ed in- novano una tendenza che la mafia aveva da contri, l'abilitò di occultamento della mer- tempo abbandonato e che si inserisce nel cé, l'impenetrabilità di ambiente frappongo- quadro di un fenomeno, esteso attualmente no notevoli difficoltà aill'aziane [repressiva. a (tutto il territorio nazionale e non sempre A queste difficoltà si aggiungono poi la riconducibile ad iniziative mafiose. In 'tutti particolare solidità ed efficienza delle or- i casi, comunque, nelle città siciliane, e co- ganizzazioni mafiose e dei loro metodi, tali me si vedrà anche nel resto del Paese, sem- da [richiedere 'interventi diretti più che a col- bra procedere sempre più nettamente secon- pire i singoli a smantellare la stessa asso- do moduli gangsteristici, attraverso un ri- ciazione delittuosa. corso indiscriminato alla violenza ed una La lotta al contrabbando degli stupefacen- sfida aperta ai poteri dello Stato. ti richiede inoltre una stabile cooperazione Tra te forme di delinquenza, il iricaitto re- con ile polizie degli altri Paesi che sia im- sta la più frequente; esercitato con mezzi prontata alla massima tempestività, al pari diversi, e spesso mediante attentati dinami- dei perfetti collegamenti che esistono tra i tardi, viene messo in atto per piegare la re- trafficanti da una nazione all'altra, da un sistenza del proprietario dell'area edifica- continente all'altro. bilc che ne rifiuti la vendita, deH'dmprendi- La recente legge 22 dicembre 1975, ai. 685, tore edile, costretto ad accettare la guardia- sulla disciplina degli stupefacenti e sostan- nia di persone gradite all'organizzazione, in- ze psicotrope dovrebbe -rappresentare nel fine, del commerciante, e in genere del pic- settore un efficace strumento a disposizio- colo operatore economico, piagato all'obbli- ne delle autorità statali. go di pagare anche periodiicamente una de- È in particolare degno di nota che la leg- terminata 'tangente. Sono tutti risultala, che ge abbia previsto la costituzione alle dipen- si conseguono ancora con relativa facilità, denze del Ministero 'dell'interno di un uffi- ma che non sempre si1 ottengono, come una cio di direzione e coordinamento dell'atti- volta, con la semplice presenza, o soltanto vità di polizia, che dovrebbe ovviare agli in- con ilo sguardo; risulta invece dalle deposi- convenienti finora verificatisi per la contem- zioni che la Commissione ha raccolto in Si- poranea azione delle due forze di Polizia di cilia durante l'ultimo suo sopralluogo nel- governo nel Paese. l'Isola che è diventata più frequente la ne- cessità di fare ricorso aille minacce esplici- te, o addirittura .alla violenza, per piegare 5. — Gli ultimi avvenimenti. alila propria l'altrui, volontà: segno non dub- bio di una maggiore resistenza dell'ambiente I fatti, le cifre, gli episodi esposti nelle alla prevaricazione mafiosa e .insieme del- pagine precedenti e le considerazioni svolte l'accennato cambiamento di rotta della ma- sembrano dimostrare come quello della dro- fia verso forme di delinquenza di tipo gang- ga e del contrabbando sia diventato negli steristico. ultimi tempi uno dei settori in cui è più in- Si inseriscono in questo quadro anzitutto tensa la presenza dell'attività delittuosa del- i quattro .sequestri di persona eseguiti in la mafia. Sicilia negli ultimi anni iin pregiudizio di Questo (naturalmente non significa che non Antonino Caruso, Luciano Cassina, Giusep- vi siano state manifestazioni criminali di pe Vassallo e Francesco 'Madonia. Tutti i altro 'tipo. Al contrario, specie negli anni più sequestri sono stati commessi a scopo di ri- recenti, le città siciliane, e soprattutto Pa- catto e per \i primi due è stato anche pos- lermo, sono state teatro di un'insolita, preoc- sibile pervenire all'identificazione degli au- cupante esplosione di criminalità. Una par- tori e all'accertamento dei collegamenti esi- Senato della Repubblica — 254 — Camera dei Deputati

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I stenti tra alcuni di loro, in particolare il sa- mafioso e di Vincenzo Messina, nato a Pa- cerdote Agostino Coppola, ed altre organiz- lermo il 18 ottobre 1943; zazioni criminali operanti in parti diverse 6) omicidio volontario, avvenuto in Pa- del territorio nazionale. lermo il 20 settembre 1974, in pregiudizio di Nello stesiso periodo di tempo, e cioè dad Spiridione Candiotta, ad opera di tre per- primi mesi del 1970 alla fine del 1974, sono sone rimaste sconosciute mediante esplosio- stati commessi melle città siciliane, a Tra- ne di numerosi colpi di lupara e rivoltella; pani ma soprattutto a Palermo, numerossi- 7) omicidio volontario, avvenuto in Pa- mi omicìdi e tentati omicidi di stampo ma- lermo il 7 ottobre 1974, in pregiudizio di Giu- fioso. seppe Naimo, guardiano in un cantiere edile, In particolare a Palermo, negli ultimi tem- ad opera di ignoti che gli esplodevano con- pi, sono stati commessi i seguenti gravi de- tro numerosi colpi di arma da fuoco; litti di sangue: 8) omicidio in persona di Angelo' Mina- 1) omicidio in persona di Giovanni Gali- fò, commesso iin località Borgonuovo di Pa- lina, avvenuto il 26 maggio 1974 in Villagra- lermo il 21 novembre 1974, ad opera di igno- zìa di Carini ad opera 'di ignoti, a mezzo di ti, mediante vari colpi di arma da fuoco armi ;da fuoco; si tratta di un delitto che corta. Il Minafò, pregiudicato e già sotto- sembra collegabile con l'altro in pregiudizio posto a misura di prevenzione, era impu- del fratello Vito Gallina, consumato in Fa- tato di favoreggiamento nel procedimento briano il 5 febbraio 1974. Entrambi i delitti penale contro Giovanni Pitarresi, presun- si inquadrano nell'attività di Agostino Cop- to responsabile degli omicidi idi Cesare Ro- pola ed altri e cioè della cosiddetta « Ano- mano Monaohelli e Pietro Ciresi. Le inda- nima Sequestri »; gini di polizia giudiziaria in corso tendono ad accertare se l'uccisione del Minafò sia 2) omicidio volontario in pregiudizio da da ricondursi ad altri possibili aspetti del- Domenico Bruno, sorvegliato .speciale di la multiforme attività criminosa dell'ucciso; P.S., avvenuto in Palermo in data 4 giugno 9) omicidio commesso di 7 dicembre 1974, mediante sei colpi di arnia da fuoco 1974 ad opera di ignota, mediante vari col- esplosi al suo indirizzo da persona rimasta pi di arma da fuoco corta, in persona del sconosciuta; mafioso Antonino Taormina, già sottoposto 3) omicidio in persona di Vittorio Man- a soggiorno obbligato che aveva terminato ne, pregiudicato, gestore .di una officina, uc- di scontare nello scorso settembre. Il Taor- ciso il 10 settembre 1974, con vari colpi di mina era cognato 'del noto mafioso Michele arma da fuoco corta, in via della Regione Cavatajo, ucciso nella strage di viale La- siciliana. Per questo delitto si procede allo zio. L'omicidio è accaduto in pieno giorno stato contro G. Battista D'Agostino ed altri nel popolare rione dell'Acquasanta, verosi- in atto ignoti; milmente in presenzia di numerosi testimoni; 4) omicidio in persona di Angelo Sgoroi, 10) omicidio avvenuto fin Palermo il 19 pregiudicato e sorvegliato speciale di P.S. dicembre 1974 in pregiudizio di Filippo che esercitava l'attività di camionista, ucci- Cioè Imperiale, ucciso da quattro scono- so il 10 settembre 1974, con vari colpi di sciuti; arma da fuoco, ad opera 'di ignoti in loca- 11) tentato omicidio, commesso in Paler- lità « Ballavilla » del territorio di Partinico; mo il 18 marzo 1975, in pregiudizio di Simo- 5) duplice tentato omicidio, commesso nie Mansueto mediante colpi di pistola e di in Palermo, in località Pallavicimo, il 15 set- lupara, ad opera di sconosciuti; tembre 1974 ad opera di due sconosciuti ar- 12) omicidio in pregiudizio idi Giuseppe mati di pistola, in persona di Vincenzo Nioo- Messina, avvenuto in Palermo il 28 marzo letti, nato a Palermo il 7 febbraio 1904, già 1975, mediante colpi di lupara esplosi al suo sottoposto a misura di prevenzione perché indirizzo da quattro sconosciuti; Senato della Repubblica — 255 — Camera dei Deputati

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13) omicidio in persona idi Pasquale Ma- La maggior parte delle volte si è trattato rino, ucciso in Palermo il 10 maggio 1975, di delitti commessi da killers, sempre scono- mediante colpii di airma da fuoco corta. Per sciuti alla vittima e diretti per lo più a ga- questo delitto è in corso una perizia balisti- rantire all'organizzazione criminale il con- ca comparativa con colpi esplosi da rivol- trollo totale su ogni impresa, su ogni ini- tella, sequestrata in Napoli, 'all'indiziato ma- ziativa, per la creazione di nuovi equilibri e fioso -Stefano Giaconia; in vista di una pacificazione tra i vecchi 14) omicidio volontario in pregiudizio boss e le nuove leve. di Cosimo Filippone, ucciso in Palermo il Il luogo elenco dei delitti commessi a Pa- 12 maggio 1975 mediante colpi di fucile. Gli lermo rivela per altro come parecchie volte autori del delitto sono stati identificati da- le indagini non abbiano portato all'identifi- gli organi di polizìa; cazione degli assassini. Si ripete anche nei 15) omicidio in persona di bazzone Fi- tempi più ireceoti quella che può ben dirsi lippo, ucciso din Palermo il 25 maggio 1975 una costante della delinquenza mafiosa. Ma da sconosciuti, mediante colpi di rivoltella. 'anche a voler sostenere che per il passato 11 Nucleo investigativo dei Carabinieri di Pa- le cause del fenomeno siano state in qual- lermo ha presentato rapporto giudiziario che che misura connesse al tipo di criminalità è al vaglio della locale Procura. Ili delitto espresso dalla mafia, è senz'altro da esclu- si .ritiene connesso con il rinvenimento a dere che oggi avvenga qualcosa del genere. Palermo del cadavere carbonizzato di una La Commissione ha potuto direttamente persona probabilmente identificata con Do- constatare, nel suo ultimo viaggio in Sicilia, menico Mancini; che la Magistratura e le forze dell'ordine in 16) omicidio avvenuto in iRoccamena il Sicilia sono impegnate, con tutto il loro vi- 18 giugno 1975 in pregiudizio di Calogero gore ed al massimo delle proprie possibili- tà, .in una dotta decisa e senza quartiere ad Morreale, ucciso da sconosciuti mediante ogni forma della delinquenza mafiosa. La colpi idi 'rivoltella e lupara; Commissione anzi 'ha avuto modo di notare 17) omicidio in persona della guardia come questo sforzo sia reso più alacre e più di Pubblica sicurezza Gaetano Cappiello e combattivo dalla raggiunta consapevolezza tentato omicidio in pregiudizio di Angelo che per vincere occorre unità di intenti e di Randazzo, commessi im Palermo il 2 luglio azione fra gli organi di polizia e tra la Po- 1975, mediante colpi di lupara, da persone lizia e la Magistratura, e che la mafia, aven- identificate, nel corso di un tentativo di do radici sociali, richiede, per essere effi- estorsione; cacemente combattuta, l'impiego di stru- 18) omicidio commesso in Palermo il menti entro certi limiti diversi' e più moder- 7 luglio 1975, in pregiudizio di Antonino Pe- ni di quelli adottati nelle comuni operazio- done, ucciso mediante colpi di lupara da per- ni di repressione poliziesca. Sta di fatto inol- sone identificate; tre che sull'altro versante tende ad atte- 19) omicidio in persona di Giuseppe Ca- nuarsi, almeno nelle sue motivazioni, il fe- stellammare, ucciso in Palermo il 5 settem- nomeno dell'omertà. Soprattutto in città, è bre 1975, da sconosciuti, mediante colpi di diventato più intenso e si va estendendo a arma corta da fuoco; tutti gli strati della popolazione un netto 20) omicidio, commesso ita Palermo il atteggiamento di rifiuto della prevaricazio- 16 settembre 1975, in pregiudizio di Dome- ne mafiosa e perciò i testimoni, se non par- nico Montalto, ucciso da tre 'sconosciuti, me- lano, lo fanno non tanto per la rassegnata diante colpi di rivoltella e di lupara; acquiescenza o per una generica solidarietà 21) omicidio in pregiudizio idi Giacomo ai criminali, ma o per paura di vendette e Costa, ucciso in Palermo il 23 ottobre 1975 di rappresaglie o per ragioni non diverse da due sconosciuti armati di lupara. da quelle che possono consigliare ai silen- Senato della Repubblica — 256 — Camera dei Deputati

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zio anche -in relazione ad inchieste che anulila sta società necessariamente esercita sulle hanno a ohe fare con da mafia. possibilità di aggregazione di un potere in- D'altra parte, come già si è accennato, la formale, infine la conseguente, lenta tra- stessa delinquenza mafiosa tende a trasfor- sformazione delia mafia verso forme vere e marsi lentamente, -ma in modo mano a ma- proprie di gangsterismo, hanno prodotto (o no più accentuato, in una comune forma di stanno producendo) una sensibile modifica- delinquenza organizzata, non più connota- zione dei suoi rapporti con i poteri pubbli- ta da requisiti tipici, pur .priva di proprie ci. Si è più voke ribadito in questa relazio- caratterizzazioni, ma .improntata soltanto a ne che la mafia è nata ed ha avuto succes- metodi di spietata violenza e di spregiudi- so, in campagna come àn città, occupando cata decisione. lo spazio lasciato vuoto dal potere costitui- Correlativamente, gli insuccessi della giu- to e intrecciando col potere, nei settori sedi- stizia nei confronti della delinquenza rnafio- ti per la propria attività, un viluppo di in- sa non sono più in nessun modo riconduci- teressi e di connivenze inconfessabili. Ma se biili, se pure Io furono nel passato, a cause oggi la mafia tende ad abbandonare i set- particolari o comunque ad anomalie che tori tradizionali della sua presenza, o se con- trovìimo nella mafia la loro 'Spiegazione, ma tinua ad esservi presente, con metodi e for- debbano al contrario inserirsi nel quadro me nuove rispetto al passato, riconducibili della più generale incapacità, che il siste- unicamente all'imposizione esplicita della ma sta in questi ultimi tempi dimostrando, propria forza, tende per converso ad allen- di dare un'adeguata, efficace risposta alla tarsi (se non a scomparire) la presa che per sfida di una nuova e più agguerrita crimi- tanto tempo la mafia ha avuto sull'apparato nalità. del potere formale. Non è senza significato che gii 'ultimi an- Di fronte ailia mafia, in alitane parole, la ni, a 'differenza di quelli fino 'al 1970, non giustizia fallisce per cause analoghe a quel- abbiano fatto registrare, nelle città sicilia- le ohe ne determinano l'ikisuccesso riguar- ne, nessuno scandalo di qualche dimensione, do ad altri settori della delinquenza ed è che coinvolgesse insieme mafia e pubblici .perciò in questa prospettiva che vanno cer- 1 poteri. È un segno in più di un'evoluzione cati opportuni rimedi alile attuali disfunzioni. nel senso indicato del fenomeno mafioso. Le Allo stesso modo, l'inserimento della ma- caratteristiche che esso ha assunto nelle al- fia nella società urbana e industria/le, la mag- tre parti d'Italia, in cui è stato importato, giore e più incisiva compressione che que- ne rappresentano una prova 'ulteriore.