n. 63

Dopo 50 anni è ancora vivido il ricordo dell’impresa di a Messico ‘68. In tanti lo hanno ricordato e festeggiato, ad Agazzano, grazie a un gruppo di amici e appassionati Hop, step, jump: Beppe è tornato sette metri (compreso, naturalmente, il baffuto Gentile). ciano la proiezione di un altro flmato, girato da Luciano noto a tutti, almeno dovrebbe esserlo, che Ancora: Magdelín Martinez (prima e fnora unica italiana Fracchia l’uomo con la cinepresa, custode di “milioni” di giusto cinquant’anni or sono dalle parti del- oltre i 15 metri, 15.03), , Antonella Capriotti. chilometri di flmati sportivi, rarissimi e unici, 25 armadi l’America Centrale, più precisamente a Città In pratica la storia “tripla” azzurra. pieni di bobine. In quel girato si possono ammirare tutti del Messico, accadevano fatti strani. Gioiosi e Si aprono le danze. La sala è colma, solo i salti di Gentile e degli altri atleti fnalisti drammatici. Protagonisti osannati, fotografati posti in piedi. Castellini prende la di quella storica e ricordati con il sorriso sulle labbra e altri, parola e subito si emoziona. Saluti gara. Filmati, per Èanonimi, sconosciuti, massacrati e gettati in fosse co- del Sindaco di Agazzano, Mattia Ci- la maggior parte muni come miseri stracci. Chiaro che il riferimento vola galini. E qui permetteteci una paren- inediti. Nep- ai Giochi Olimpici. Sì, proprio quelle Olimpiadi che rap- tesi. Il giovane primo cittadino (29 pure presentarono uno spartiacque fra il passato e il futuro. anni) è un talento del sassofono con “mamma Fra i tanti interpreti, alcuni vestivano la casacca azzurra all’attivo ben sette album pubblicati e Rai” li possiede. Pro- e furono protagonisti di gesti e imprese sportive che an- la partecipazione a importanti festival iettati per la prima cora si tramandano nelle storie italiche. Uno di questi, mondiali. Chiusa parentesi. Spengono le luci, volta proprio in Giuseppe “Beppe” Gentile, era approdato domenica 21 tacciono le voci (cit) e nella penombra del salone questa occasione. ottobre in quel di Agazzano, Piacenza. E che ci faceva dell’Hotel Il Cervo parte un flmato in bianco e nero. Gioielli di altissimo da quelle parti un arzillo settantacinquenne che giusto Spezzoni di “Pelle di rame”, flm del 1951 dove Burt valore tecnico e simbo- mezzo secolo addietro rimbalzava come un grillo sulla vio Castellini (factotum della collezione Ottavio Castel- Lancaster interpreta Jim Thorpe, il lico. E così si scopre pedana del triplo e si regalava una medaglia di bronzo, lini - Biblioteca internazionale dell’atletica) ed Emilio pellerossa che vinse due ori (pen- che anche il Gia- rimasta un unicum, per 44 anni, sino all’avvento di Fa- Rozzini (il tecnico che ha portato Badinelli ai massimi li- tathlon e decathlon) ai Giochi del sone romano brizio Donato, nel medagliere olimpico nazionale? velli mondiali e che anni dopo ha seguito anche il bronzo 1912, medaglie che gli furono non era sce- Prima di spiegare le ragioni di quella presenza occorre mondiale Magdelin Martinez), a cui vanno aggiunti, per tolte per l’accusa di professio- vro di di- chiarire qualcosina ai nostri affezionati lettori. Cin- l’organizzazione logistica in loco, il gruppo Progetto Mul- nismo. È grazie alla visione fetti. quant’anni, medaglia di bronzo, due record mondiali, tisport “Sognando Olympia” e l’Atletica Agazzano, si son di quella pellicola che, rac- Subito hop, step, jump... vi rammentano qualcosa? Ecco spie- mesi di buzzo buono ed hanno allestito una mattinata di conta Gentile «Quel gato l’arcano. Sull’onda degli Amarcord, qualcuno da assoluto interesse. Nomi? Eccoli in ordine sparso, spe- giorno nacque il sogno». quelle parti (Agazzano non certo in Messico) ha voluto rando di non dimenticare nessuno. E se li dimentichiamo Sul palco, alla pre- mettere in piedi una festicciola per rimembrare quegli chiediamo venia in anticipo. , Daniele senza dei successori, avvenimenti e, soprattutto, quella cavalletta e quella me- Greco, , , Dario Badi- il bronzo olimpico daglia. Detto e fatto. Un gruppo di amici, fra i quali Otta- nelli. Insomma, tutti gli uomini atterrati oltre i dicias- mormora commosso «Stare qui con voi mi rin- giovanisce e di questo vi ringra- zio». Tutti in piedi, applausi. I conduttori della “festa” annun-

• In copertina il manifesto della manifestazione. Grafica Ennio Buttò. • Foto Piccole. Sopra: l'abbraccio fra il precedente primatista (17.22) e il giovane che lo superò per primo, Da sinistra: Barbara Lah, Antonella Capriotti, Paolo Camossi 17.29 , Fabrizio Donato, Erminio Rozzini, Magdalin Martinez, Beppe Gentile, il 25-agosto-99 a Siviglia. Paolo Camossi, Ottavio Castellini, , , Fabrizio Schembri • Sotto: Gentile con la fiaccola Foto Pietro Delpero. olimpica di Rio 2016. Foto Piero Delpero. Ottavio, uno dei nostri

uando l’ho conosciuto? Ne è passato del tempo, del 1945, con l’atletica ha avuto una fre- penso attorno ai primi anni Ottanta, o forse ad- quentazione travagliata. Si arguisce, anzi Qdirittura prima. Ricordo d’averlo visto fsica- lo scrive, presentandosi all’interno della mente per la prima volta a fanco di , il sua nuova pubblicazione Giasone e il maratoneta di Lumezzane, del quale era una sorta di vello di bronzo che ha visto la luce dome- cantore. Ama la maratona. Penso che sull’argomento nica 21 ottobre in quel di Agazzano du- abbia scritto non so quante pubblicazioni che ha sem- rante quella magnifica giornata che trova pre avuto la cortesia di donarmi. In quei tempi lavo- giustamente ampio spazio su Trekkenfild rava al “Giornale di Brescia”, io collaboravo con una di ottobre/novembre 2018. Ottavio, già rivista che si chiamava Jogging. Ottavio in qualche oc- verso la fine di agosto, aveva cominciato a casione collaborò con questa pubblicazione, lo feci co- informare il sottoscritto noscere all’editore/direttore e la prima volta, se non e il mio sodale Daniele vado errato, scrisse da Rotterdam (maratona natural- che aveva in canna un mente). Per un breve periodo fu pure al desk della colpo da maestro. Una stessa rivista per poi veleggiare verso altri lidi. giornata particolare. Non voglio di certo raccontare la sua storia, non la Un botto. Non era cer- conosco e non mi pare il caso, e forse non sarebbe tamente il primo. Un felice pure lui. Voglio però portare a conoscenza dei paio d’anni fa ci portò nostri venticinque lettori (come vedete, penso in a pranzo con un certo grande, anche Alessandro Manzoni e adesso Eugenio Scalfari nell’editoriale della domenica su “Repub- Sopra: Donato, Camossi e Gentile commentano il filmato di Messico ‘68. blica” prendono in considerazione almeno venticin- A destra: Gentile riceve la copia, stampata su carta fatta a mano con que lettori.) che Ottavio Castellini, nato il 28 marzo tecniche antichissime, del foglio gara Giuseppe Gentile di Messico ‘68. a Messico ‘68. Foto Piccole: Ottavio Castellini (sotto) e Erminio Rozzini Foto Pietro Delpero. ne approfttano Donato e Camossi invitandolo in pista per Alberto Juantorena, non correggere quelle lacune tecniche. so se mi spiego. Aveva iniziato a dirci: «Non prendete Vanni Loriga, 91 anni, decano dei giornalisti non solo impegni per domenica 21 ottobre… non ci sono ma- documenti e fotografie. Ho sportivi, ci informa che proprio grazie alle riprese di ratone. Non c’è nulla». Data immediatamente memo- tergiversato un’altra volta, Fracchia, gentilmente concesse dal fglio Giorgio, si rizzata. Daniele invece se l’era appuntata sul ad ogni buon conto noi di potrà fnalmente misurare i vari salti nulli del protagoni- cellulare, sapete come sono i giovani, si scordano di “Trekkenfild” ci siamo andati la sera sta della festa, effettuati nella fnale messicana. Nulli di tutto, chissà cos’hanno sempre in mente. Si aspettava prima ad Agazzano, allungando la strada, passando cui uno potrebbe essere addirittura più lungo del famoso ansiosi di sapere cosa bolliva in pentola. Poi sulla prima a Parma per vedere Zebre – Bristol Bears, 17.22 che regalò a “Peppe” il record mondiale tempora- cloaca massima dell’informazione e della disinforma- Challenge Cup di rugby, poi per approdare nella neo. Si consolò con un bronzo ed una fama eterna. zione appare qualcosa si succulento, il cui racconto lo splendida piazza del centro di poche anime in provin- Si chiude la mattinata con una commovente lettera di potete leggere nelle pagine precedenti, scritto da Da- cia di Piacenza. Cena con gli amici, con la strana cop- Erminio Rozzini, dove ringrazia la sorte per avergli niele Perboni. L’ha buttata giù di getto, aveva paura pia A/B (Alessandrini – Bragagna) che hanno concesso l’incontro con due atleti straordinari (Dario di scordarsi il tutto. condotto poi la mattinata dedicata a Giuseppe Gen- Badinelli e Magdelín Martinez), ed al termine di que- Torno su Ottavio. Per chi non lo sapesse, il nostro a tile, con il decano dei giornalisti Vanni Loriga (oltre sta si chiede «Perché il salto triplo? Sono confuso, non Navazzo di Gargnano, uno splendido balcone sul lago 90 anni portati alla grandissima), con Erminio Rozzini lo so più nemmeno io». di Garda, ha allestito una biblioteca (principalmente grande tecnico che ci ha accolti all’ingresso dell’ho- Prima dell’addio generale, ecco l’ennesima sorpresa dedicata all’atletica, ma trovano spazio anche altre tel. Ottavio era andato a incipriarsi il naso dal bar- per il festeggiato: la riproduzione fedele dei fogli gara discipline in misura molto minore se non infinitesi- biere all’angolo. Serata di sabato con grappa finale e L’ di Messico ‘68, riprodotti su carta prodotta a mano in ultim male), un Museo, costruito pezzo su pezzo, che il sot- domenica si vede Franco Bragagna in giacca e cra- di O a fa tta tica un piccolo laboratorio di Toscolano Maderno, sorto a vio ed toscritto ha visitato almeno tre volte vatta (da matrimonio…). Si è partiti attorno alle Cas itor tell iale seguito di una grande ristrutturazione della Valle delle ini. (www.collezioneottaviocastellini.com / mail: colle- 10,30. Ottavio ha aperto le danze. Era emozionato. Cartiere, dove è stato creato il “Museo della Carta”. [email protected]). Si può trovare Chissà perché lo ero anch’io! Daniele Perboni di tutto: gadget, pupazzetti, riviste, libri, quotidiani, Walter Brambilla per il verso giusto. Ma soprattutto trare anche gli amministrativi ed ho non ho detto scurdámmoce ‘o fatto chiarezza, dicendo loro che al- Salvi i dirigenti. Antonio La Torre: ppassato, però ho chiarito che ab- cune cose vanno fatte prima e altre biamo poco tempo e ci restano solo si possono rimandare. Ma non pos- Pagano solo venti mesi (per ndr), senza siamo sbagliare. Un esempio ba- nascondere nessun problema o criti- nale? Tamberi andrà in Sudafrica gli atleti. «Ci metto la faccia» cità. In defnitiva, spero proprio che per uno stage, che faccio gli dico di quella famosa lista diventi più cor- no? Seguendo il normale iter la È la politica iena autonomia assoluta «Di- Si aspettava tutte le critiche che le sono posa con il passare del tempo». Fidal avrebbe speso mille euro in versamente non avrei accet- piovute addosso dopo aver esposto, sep- Un tema di attualità: i Campionati più per il biglietto aereo. Ho chiesto bellezza! P tato». Risponde così Antonio La pur a grandi linee, il suo programma? Europei di cross, in programma il 9 che lo si faccia subito...». All’indomani della nomina di Anto- Torre, da circa un mese a capo del «Assolutamente sì. Trovo normale dicembre. E per quanto riguarda i centri federali? nio La Torre alla guida della nazio- settore tecnico della Federazione, che ciò avvenga. Le persone hanno «Ho messo sotto pressione e fretta a «È mia intenzione rilanciarli. Tutti nale, in molti hanno voluto quando chiediamo lumi sul lavoro a tutto il diritto di criticare, anche scri- tutto il Consiglio Federale. Se atleti gli atleti che faranno parte dei Antonio La Torre, nuovo D.T. sottolineare, giustamente, la loro cui è stato chiamato. E continua «Ma vendo cose inesatte (“Battocletti della nazionale e (sotto a destra) come Yeman Crippa e Yohanes Chiap- “progetti speciali”, quelli fuori dalla contrarietà. Non tanto sulla scelta sempre nei limiti della regolarità». massacrata da La Torre”, titola un Elena Vallortigara, confermata pinelli hanno intenzione di parteci- fascia top, per intenderci, dovranno nel gruppo Top élite del “personaggio”, bensì sul me- Non avevamo dubbi. Soprattutto sito ndr). Non ho nessuna intenzione, Foto Colombo/Fidal parvi e vogliono andare “in quota” a allenarsi in quei centri». tiene a sottolineare, ancora una volta però, di rispondere, o mandar loro prepararlo devo dirgli di sì. In quella È sicuro Antonio La Torre. Sa da todo usato. Ma come, si son chiesti chiesto di creare». che «Non sono un fenomeno, non è tutte le mail che scambio con l’allena- competizione qualcosa di interes- dove partire e dove vuol arrivare. molti critici, a pagare sono solo gli Aveva accennato a un appello a Stefano arrivato il salvatore della patria. tore di Isabel Mattuzzi o con il padre sante, anche in staffetta, si può otte- Sopratutto è uno che ci mette la atleti, mentre i dirigenti che ci Baldini, come si è conclusa la vicenda? Cerco di applicare quello che ho in di Nadia Battocletti (anche suo tec- nere, così come dalle donne, in primis faccia «Sempre». hanno portato al baratro restano «Con Stefano il discorso si è testa, supportato da una buona squa- nico ndr). Mi va benissimo tutta la stessa Battocletti e la Merlo. In- Daniele Perboni al loro posto? Sinceramente, pen- chiuso. Ci siamo parlati con dra e da un uomo come Roberto Pe- quella discussione, non critico nes- somma – conclude La Torre – spero savano veramente che i “ma- estrema chiarezza e schiettezza e ricoli, una garanzia. È preziosissimo, suno per questo». Poi ricorda le inter- che il messaggio venga recepito e si novratori” si sarebbero giustamente ora vuole fare altre dotato di enorme pacatezza e grande viste di Libania Grenot e Marco ricominci a parlare di atletica». scelte. Per il settore che volevo af- tagliati la testa da soli? Da lucidità nell’analizzare ogni singolo Lingua, due atleti usciti dall’eccel- Che ambiente ha trovato La Torre? fidargli vedremo come fare». Qual- sempre la classe politica, spe- aspetto del problema». lenza e che hanno “fallito” l’appunta- «La mia è solo una sensazione, ma che idea già gli frulla per la testa, cialmente quì nel Bel Paese, Non ha difficoltà il nuovo direttore mento europeo di agosto, in cui si penso che molti non mi conoscono e ma chiede tempo. cerca di sopravvivere a se tecnico a rispondere al telefono, dicono d’accordo con le sue scelte. stanno prendendomi le misure. So- «Non sono scandalizzato dal dibat- stessa ad ogni costo. E i diri- anche se è subissato da impegni: «Sono in questo mondo da tanto, prattutto hanno capito che sono tito che si è sviluppato. Sono anni genti federali non hanno fatto «Alle 9,30 puntuale, perché alle 10 anni. Non vengo da Marte. Qualcuno una persona educata e che essendo che discutiamo, e non è perché ora altro che perpetuare la pes- inizio le lezioni e finisco alle non ha ancora capito quali effetti stato impiegato alla Breda so cosa sono arrivato io e tutto deve andare sima costumanza nostrana. 13,30». E così è stato. avrà la famosa “fascia top” che ho vuol dire lavorare. Ho voluto incon- Semmai l’errore è stato fatto a monte, due anni fa, in occasione delle elezioni federali. Era allora come un acerrimo nemico. In altre che i vari dirigenti avrebbero do- L’INCULTURA ITALIANA parole lo speaker non era per nulla vuto attuare scelte diverse, più co- preparato. Pure lui sostenne che nel raggiose, magari dirompemti, ma on me ne vogliano gli amici, ma fessione) possono mettere tutto il loro rebbe da strapparsi i capelli, invece, 1986 era troppo giovane per conoscere fuori dal solco della tradizione. Pur- N l’Italia è una nazione fondata sul livore e battere sulle tastiere del pro- ridiamoci sopra. Nello stesso pomerig- questo particolare. troppo i dirigenti di base hanno gioco del calcio. Basta guardare il ca- prio computer ogni infamità. Sono gio informo un manager dell’atletica Vado avanti. Nel 2008 anno in cui si preferito mantenere in vita l’antica lendario del campionato e delle coppe, stato cattivo? Forse, ma questo è lo italiana (anni 30 o giù di lì) che il celebrò il centenario dell’impresa di nomenclatura, pur avendo già spe- posizionate in quasi tutti i giorni della stato della cultura italiana che si river- giorno 21 ottobre sarei andato ad Dorando Pietri, un noto velocista az- rimentato la loro deficitaria politica settimana, tra anticipi e posticipi: lo bera in tutte le altre attività. Agazzano per una bellissima giornata zurro (non più in attività) ammise messa in atto nel quadriennio pre- scopo e quello che ogni sera una per- Anche la nostra amata/odiata atletica dedicata a Gentile. Questi mi ri- tranquillamente di non conoscere non cedente. Se occorre “punire” sona si possa dilettare guardando in tv non è immune. Mi racconta un amico, sponde: “Claudio Gentile, il terzino solo la storia del maratoneta, ma di (a pagamento naturalmente) un incon- zona Trentino Alto Adige, che durante della Juventus e della nazionale?”.No, non avere mai sentito il suo nome. qualcuno, questi non sono altri tro, non occupandosi di altro. Quante una trasmissione televisiva sulle reti rispondo io, “Giuseppe Gentile che a Stoccarda avevate stabilito una tat- Ergo: ad Agazzano, domenica 21 otto- che i vari quadri intermedi e i pre- persone sono in queste “condizioni”? Rai (probabilmente l’Eredità/Ra- Messico 1968 vinse il bronzo con il pri- tica comune per sbaragliare gli av- bre, si è ricordato un pezzo di storia. sidenti della maggioranza delle Penso troppe. Un tempo si diceva: Reli- iUno), alla domanda di storia: il mato del mondo nel salto triplo“. versari?”- Questo avvenne durante la Si continui così. Riportiamo in vita, o società che hanno, nuovamente, gione l’oppio dei popoli, adesso la reli- nome del grande corso, il concorrente Pronta la replica: “Ero appena nato, presentazione di una manifestazione meglio sotto i riflettori, i nostri accordato fiducia a chi già si era gione è un’altra, guardatevi cosa si invece di rispondere Napoleone Bona- non posso saperlo…”. Questo fa il paio nel Sud della penisola. Purtroppo il grandi campioni, portiamoli nelle dimostrato incapace di condurre legge sui social dopo una partita di cal- parte, ha esclamato: “Mariolino con la domanda posta da uno speaker celeberrimo speaker non era a cono- scuole, facciamoli conoscere, sempre e il movimento fuori dalla palude in cio: si va dai commenti più esacerbati, Corso”. Numero undici della grande a , e Totò An- scenza che tra gli azzurri non correva comunque. cui si era infilato. agli insulti. Gli haters (odiatori di pro- Inter di Helenio Herrera. Forse ci sa- tibo: “Prima della finale dei 10mila a buon sangue, ognuno vedeva l’altro W. B. Dap ove eravamo rimasti. kenfld era ricomparso e Riassunto delle pun- tutto è proseguito sino al D tate precedenti. Forse mese di settembre. Nel nu- è meglio partire dal 2013, mero riguardante gli ultimi sostenendo già da allora che Separazione Europei di Berlino, in se- avremmo scritto di atletica guito a quanto scritto da quando avevamo qualcosa e titolato da dire. Non facciamo cro- “Tutti a casa”, il mal di pan- nache di gare, non pubbli- cia all’interno dello stesso chiamo risultati, ci consensuale Comitato si è palesato su- occupiamo di altro, di quello bito. Di solito Trekkenfld che i blog, i siti e i quoti- Trekkenfld e il Comitato Provinciale di era spedito in anteprima al diani non si scrivono. L’atle- Milano hanno preso strade diverse. responsabile della stampa. tica vista in altro modo. Questi entro una giornata Inutile nasconderlo: un Ecco perché non ci troverete più sul pubblicava la nostra “rivi- certo successo lo abbiamo sito che ci ha ospitato negli ultimi anni. sta” sul sito. Questa volta conquistato, anche perché l’addetto ha tergiversato, nessuno dei nostri lettori sostenendo la tesi che il Co- sborsa un euro, neppure un cente- elezioni, i membri del Comitato Pro- mitato aveva parecchio da fare, che simo, per leggere Trekkenfld. Qua- vinciale. Alla presidenza, dopo Sa- lo stesso su indicazione del presi- Il nostro favorito? brina Fraccaroli, è arrivato Paolo dente avrebbe dovuto esprimersi sul testo scritto da Panetta (sono Giuseppe Conte suffcienti cinque mi- nuti per leggere un testo e non giorni). Sino a pochi anni fa lo statuto della è stato abolito e il giudizio su chi co- Oscar Campari Trascorsi tre giorni si Fidal prevedeva le “Elezioni di manda dalla stanza dei bottoni lo si è colloquiato prima mezzo”, che si tenevano a metà del può esprimere solo ogni quattro via mail poi tramite mandato elettorale del presidente. In anni, in occasione dell’Assemblea Massimo Di Giorgio telefono con Galim- quella occasione il “popolo” del- elettiva. Mancano, quindi, ancora berti. Non è stato tro- l’atletica aveva l’opportunità di giu- ventiquattro mesi alla fine del qua- Sabrina Fraccaroli vato alcun punto in dicare l’operato del Presidente e del driennio olimpico, ma le pedine sulla Gianni Mauri comune. In altre pa- Consiglio Direttivo, approvando o scacchiera si stanno già muovendo. role non eravamo d’ac- respingendo la classica relazione Qualche nome è già stato sussurrato, Stefano Mei cordo su nulla. “Voi morale tecnico finanziaria. Se tale mentre altri non hanno mai nascosto siete ospiti” ci è stato documento non passava, si entrava ambizioni presidenziali. Ecco una Francesco Panetta scritto. E si sa che dopo in una sorta di crisi e la Federazione breve lista di “papabili” che sem- Vincenzo Parrinello tre giorni (in questo poteva anche essere commissariata. brano essere disponibili alla corsa caso una decina di nu- Ora questo “strumento” di controllo (in rigoroso ordine alfabetico). Anna Riccardi meri), l’ospite non è più gradito. Ringraziamo il Comitato E d’improvviso successe un SESSANTOTTO Tyus a Irena Szewinska, dal Provinciale per averci L’instancabile Giorgio Cimbrico ha fatto ancora centro. La podio di Tommie Smith e John ospitato durante tutto sua nuova pubblicazione “ E d’improvviso successe un Carlos a quello di Amos Biwott, lora chiedessimo solo un importo questo periodo. Conti- SESSANTOTTO”(Absolutely Free Libri) ha visto la luce dalla mitica fnale del salto tri- annuo di 1 euro, forse, saremmo co- Galimberti. Il primo scoglio da nuate pure ad operare nel da poco. Sono gli otto giorni che sconvolsero l’atletica: plo, all’impresa di Bob Beamon, stretti ad abbassare la saracinesca. superare con la nuova amministra- vostro orticello, noi cerchiamo di battuti 24 primati che ancora oggi garantirebbero l’oro dal salto di Dick Fosbury a Kip Dopo qualche numero di rodaggio, zione fu l’ultimo numero del 2017, guardare più avanti, con un oriz- olimpico. Sono 18 capitoli impreziositi dai ricordi frmati Keino, fno alla maratona, con il fduciario tecnico del Comitato riguardante gli Europei di cross di zonte più ampio. Ce ne siamo fatti da Gianni Romeo, Giuseppe Gentile e . un drammatico fnale scono- Provinciale di Milano di allora, Piero Samorin. Prima fu pubblicato sul una ragione. Amen. Una cordiale Un’elegante pubblicazione che ogni amante della nostra sciuto ai più e per fnire alla 4x Perego, chiese di poter ospitare la sito web, poi eliminato per circa stretta di mano! disciplina dovrebbe avere nella sua personalissima biblio- 400. Nella quarta di copertina nostra pubblicazione sul loro sito. È ventiquattro ore per riapparire con P.S. Francesco Panetta, campione teca. Sembra una frase fatta ma dopo avere letto attenta- una frase storica di John Carlos: stato per noi un grande orgoglio. una nota nella quale il Comitato mondiale ed europeo dei 3.000 mente sia i capitoli sia la parte fnale, attenzione c’è pure “Quando le cose vanno bene, sei Siamo andati avanti così sino al di- provinciale si smarcava da quanto siepi, ha certamente più voce in il ricordo del primato di Mennea 10 anni dopo, la sensa- un americano; quando vanno cembre dello scorso anno, nel frat- scritto da Daniele Perboni. Dopo capitolo di tanti dirigenti della no- zione di chi ha letto è questa. Si toccano molti temi si va male, sei un negro.” tempo erano cambiati, in seguito ad qualche discussione, troppe, Trek- stra federazione! da Adhemar Ferreira Da Silva, a Naftali Temu, da Wyoma w. b. uesta volta Franco Sar vincitore, ma meriterebbe di ha giocato d’anticipo, essere collocato dopo Berruti Qsorprendendo tutti. nella scala dei valori dei no- Fino alle 23.15 di domenica stri azzurri. Chi avrebbe 30 settembre, in una lunga osato sperare tanto?». telefonata con Gianfranco E di quella gara, Sar ricor- Baraldi, aveva parlato di dava: «È stato un momento di atletica e di progetti da assoluta e insuperabile gioia. mettere in cantiere, com- Ho ammirato due campioni preso il viaggio a Rieti il 6 che si sono dati strenua batta- ottobre per assistere al glia; due amici che per qua- campionato cadetti e osser- ranta ore non si sono vare che cosa avrebbero scambiati uno sguardo; che si combinato due giovanissimi sono sfdati senza pietà e che talenti. Alle 7 di lunedì 1° alla fne, nel momento della ottobre si è silenziosamente massima fatica, si sono rico- ritirato dal decathlon della nosciuti. Questo è lo sport: vita, giocando d’anticipo, lui passione, dolore, lotta, senza che era solito arrivare in ri- perdere l’amore per la vita e tardo. Lo faceva per gli altri uomini». non per mancanza Sar, primatista ita- di rispetto, anzi, liano non solo di semmai per troppa decathlon, ma discrezione e per Un maestro di vita anche dei 110 osta- troppo impegno Questa volta Franco Sar ha giocato d’anticipo. Fino alle coli e dell’asta, ha verso gli altri. Non 23.15 di domenica 30 settembre, aveva parlato di atletica e saputo vivere e in- ha mai lasciato in- ventare esperienze dietro nessuno; ha di progetti da mettere in cantiere. Alle 7 di lunedì 1° otto- atletiche a 360 cercato di aiutare bre si è ritirato silenziosamente dal decathlon della vita, gradi: ha guidato tutti, anche quelli giocando d’anticipo, lui che era solito arrivare in ritardo. da direttore tec- che poi hanno Avrebbe compiuto 85 anni il 21 dicembre. nico il G.S. Snia, scelto altre strade nella sua età del- e si sono dimenticati del passato; ha sempre condiviso l’oro; ha allenato atleti importanti, senza trascurare con gli altri i momenti belli e ha tenuto per sé le ama- chi, meno dotato da madre natura, ha corso, saltato o rezze delle ore meno felici. lanciato per semplice amore dello sport; ha fatto l’or- In gioventù, Sar, che avrebbe compiuto 85 anni il 21 di- ganizzatore (la prima Notturna di Milano e poi il mee- cembre, provenendo dalla Monteponi di Iglesias, aveva ting di Lignano); ha fatto fruttare il lavoro svolto portato in continente un grande fsico, una caparbia vo- accanto a grandissimi dirigenti come Romolo Giani; lontà di riuscire, la poca tecnica che gli avevano inse- non si è fermato quando la Snia ha chiuso i battenti, gnato nell’Isola e che avrebbe poi sviluppato sotto l’alto così come non si era perso d’animo quando si era infor- magistero del professor Calvesi, un amore infnito per tunato prima di partire per Tokyo 1964. Così aveva l’atletica, il senso di apparenza alla «società», intesa messo in piedi «Atletica 2000» e poi l’ultima sua crea- come club, la voglia di superare qualsiasi diffcoltà. In tura, Abc progetto Azzurri, un’esperienza ben più fati- fondo la gara dei Giochi di Roma 1960, conclusa con cosa di un decathlon olimpico. La chiesa di Monza uno storico sesto posto, aveva riassunto quella che poi grande e gremita, nella mattinata di un giorno feriale, sarebbe stata la linea della sua vita. Alfredo Berra, dopo ha illustrato meglio di qualsiasi parola il senso della se- la prima giornata, conclusa addirittura al quarto posto, mina di Sar. C’erano i grandi campioni di ieri e i ragazzi aveva scritto sul «Corriere dello Sport»: «Non sapevamo di oggi, che forse diventeranno famosi; c’erano tanti che dopo i tre colossi Johnson, Yang e Kutznyetsov un amici e tanti dirigenti. La continuità nel segno del rin- decathleta azzurro potesse essere quarto al mondo. novamento, con la determinazione di salvare il passato Franco Sar è l’atleta di cui si parla. Un uomo che in que- e di assicurare il futuro. Battersi per un’idea e non per sta Olimpiade sta ottenendo risultati veramente sbalor- tornaconto personale, cercare sempre nuovi sbocchi, ditivi. Il ventisettenne operaio sardo malgrado sforzi, nuove idee e nuove soluzioni. Un insegnamento da non sacrifci, rinunce possibili solo a un autentico dilettante dimenticare e da non tradire. innamorato del suo sport, non potrà salire sul podio del Fabio Monti