N. 89 DAL 16 AL 22 FEBBRAIO 2020

I VINI DI WINENEWS - APPUNTI DI DEGUSTAZIONE

N. 89 - Dal 16 al 22 Febbraio 2020 - Tiratura: 29.130 enonauti, opinion leader e professionisti del vino - [email protected] www.winenews.it - Registrazione Tribunale di Siena n. 709 del 31 Marzo 2001

LE RECENSIONI DELLA SETTIMANA DAL 16 AL 22 FEBBRAIO 2020

Fontefico Col Vetoraz Palmento Costanzo Cantine Ceci Canalicchio di Sopra Possa Quintodecimo Opus One Corte Archi Leone de Castris Dianella La Collina Collavini Luigi Vico

Zoom: Bottega, Liquore al Caffé Espresso - Treviso Ristorante: Plato Chic Superfood - Milano I VINI DI WINENEWS

FONTEFICO COL VETORAZ PALMENTO COSTANZO CANTINE CECI Doc Montepulciano d’Abruzzo Cocca di Docg Valdobbiadene Extra Brut Ø Doc Etna Rosso Prefillossera Spumante Extra Dry Otello Rosé 1813 casa SE Vendemmia: 2016 Vendemmia: 2019 Vendemmia: 2016 Vendemmia: 2018 Uvaggio: Montepulciano d’Abruzzo Uvaggio: Glera Uvaggio: Nerello Mascalese e Cappuccio Uvaggio: Pinot Nero Bottiglie prodotte: 9.957 Bottiglie prodotte: 40.000 Bottiglie prodotte: 1.700 Bottiglie prodotte: 25.000 Prezzo allo scaffale: € 15,00 Prezzo allo scaffale: € 15,00 Prezzo allo scaffale: € 98,00 Prezzo allo scaffale: € 12,00 Azienda: Azienda Agricola Fontefico Azienda: Col Vetoraz Spumanti Azienda: Palmento Costanzo Azienda: Cantine Ceci Proprietà: Nicola, Emanuele e Valeria Altieri Proprietà: Francesco Miotto, Loris Dall’Ac- Proprietà: Mimmo Costanzo, Valeria Agosta Proprietà: famiglia Ceci Enologo: Nicola e Emanuele Altieri qua, Paolo De Bortoli Enologo: Nicola Centonze, Federico Enologo: Alessandro Ceci Enologo: Loris Dall’Acqua Bertucci

Tutto inizia nel ‘96 quando Alessandro e Nel 1993 Francesco Miotto, Paolo De Bor- Pensare al futuro significa prima di tutto Era il 1938 quando Otello Ceci, oste della Miriam Altieri acquistano un podere dei toli e Loris Dall’Acqua hanno dato vita al custodire ciò che viene tramandato dal bassa parmense, si accorse che nella sua primi del ‘900 con 15 ettari vitati. Il posto è progetto Col Vetoraz, che non ha impie- passato. Così gli antichi saggi garantivano trattoria gli avventori apprezzavano molto incredibile: sul promontorio di Punta Pen- gato molto tempo per diventare una delle la sopravvivenza delle loro comunità. Mario il Lambrusco che produceva, acquistando na, sempre accarezzato dai venti, raccoglie realtà più rinomate del distretto viticolo Costanzo e Valeria Agosta ne hanno fatto il l’uva dai contadini della zona. Da allora, non tutta la luce che riverbera dal golfo di Va- di Valdobbiadene. Col Vetoraz è situata manifesto della loro missione: il recupero è stato mai mancato l’appuntamento con la sto, un’oasi di pace e benessere. I coniugi sull’omonima collina a fianco del “Mont” della memoria enoica etnea. Il traguardo vendemmia e la vinificazione, che è diven- pensano di vendere le uve e godersi il loro di Cartizze, a 400 metri di altitudine ed at- del faticoso percorso iniziato 10 anni fa tata la principale attività della famiglia Ceci. piccolo paradiso. Ma, e c’è sempre un ma in tualmente conta su 12 ettari di vigneto di dai due coniugi, tra quota 650 e 780 sul L’azienda resta anche oggi squisitamente ogni storia, i figli Nicola ed Emanuele, che proprietà, ma, soprattutto su una rete di versante Nord del vulcano nell’agro di Pas- familiare. Una realtà produttiva storica, stanno ancora studiando, pensano invece di affidabili viticoltori che conferiscono le loro sopisciaro, svetta maestoso sopra le vigne ma innovativa e dinamica, ed in grado, nel produrre vino. Primo tentativo nel ‘97, poi uve alla cantina con sede a Santo Stefano di di Contrada Santo Spirito, con la massiccia recente passato, di spostare l’attenzione dopo anni di sperimentazione, Nicola (il fra- Valdobbiadene. La produzione annua arriva struttura in pietra intrisa di gesti, gioie, fa- sui vini tipici della bassa parmense con tello lo raggiungerà a tutti gli effetti 4 anni così a 1.200.000 bottiglie, espressione di tiche e del senso stesso di un’epoca che un’impostazione senza dubbio originale, dopo) imbottiglia dal ‘06 in poi. Lavorano in 130 ettari di vigneto e le etichette aziendali fu. Il palmento è ritornato a rivestire la sua ma anche distinguendosi per una grande biologico certificato su terreni ricchi di sche- ottenute, evidentemente in prevalenza da originaria funzione, fulcro del ciclo produt- fedeltà alla terra d’origine e ai suoi vitigni letro e argillosi, con vigne di età fra i 40 e i 60 uve Prosecco (Glera), arrivano dalle migliori tivo, custode dell’atavico legame tra uomo tradizionali. Un lavoro che si è tradotto an- anni, a circa 120 metri di altezza. Dalla Vigna zone dell’areale. Lo stile dei vini ha subito, e natura. Mario e Valeria hanno saputo in- che in una diffusione capillare delle proprie bianca traggono il Pecorino e il Trebbiano soprattutto di recente, un giusto ridimen- tervenire tempestivamente per ricucire una etichette non solo entro i confini nazionali Abruzzese; dalla Pastino il Montepulciano sionamento della componente zuccherina, linea del tempo profondamente lacerata ma anche in svariati mercati internaziona- d’Abruzzo riserva; dalla Vigna del Pozzo il in favore di un sorso più dinamico e versa- dal progresso, che rischiava di spezzarsi per li. I vini a marchio Ceci hanno uno stile im- Montepulciano d’Abruzzo e il Cerasuolo d’A- tile, dall’impronta più moderna e centrata. Il sempre. Poco distante dal palmento resi- mediato ma non per questo banale e sono bruzzo e da quella de Le Coste l’Aglianico. Prosecco Extra Brut Ø è ottenuto a partire ste ancora tenace e produttiva una piccola capaci di rimettere in gioco un’idea di vino Le etichette, scherzose, colorate e accatti- dalle uve coltivate a “cappuccina modifica- parcella di Nerello Mascalese a piede fran- universale e tutta giocata sula piacevolez- vanti, cambiano ogni anno, a sottolineare ta”, forma di allevamento nota anche come co del 1910. E’ il cuore dell’azienda, che in za. È il caso del 2018 dell’Extra Dry Otello che ogni vendemmia è a sé. Tutti gli Altieri “Metodo Valdobbiadene”. Di colore giallo totale conta 14 ettari. Il Prefillossera ema- Rosé 1813, i cui profumi svariano dalla gi- sono spiritosi e accoglienti e ti fanno sentire paglierino e dal perlage persistente, questo na l’unicità del grande patrimonio genetico nestra alla pesca gialla, passando per pia- come a casa: fra vigneti e giardini, fanno ca- Prosecco ha uno sviluppo aromatico soprat- che esprime. Di grandissima profondità ed cevoli sfumature di salvia. Attacco in bocca polino piscina, ristorante e bed & breakfast. tutto floreale con riconoscimenti di rosa e eleganza, racconta una storia lunghissima, di notevole spessore e dolcezza di frutto, Il Montepulciano d’Abruzzo Cocca di Casa acacia, a cui si uniscono cenni agrumati, porta dentro tutta la maturità della vite. I che prosegue in un contesto di sostanzia- (“è il vino più coccolato”) ‘16 è caratteriale mela e pesca. In bocca, il vino ha impatto tannini delicati e l’impronta unica del ter- le pienezza e rotondità. Uno spumante e intenso, succoso e con una beva golosa. rotondo e sviluppo continuo e saporito, roir rendono il sorso piacevolissimo, pie- lineare che fa della propria fragranza ed (Alessandra Piubello) non privo di fragranza e ritorni fruttati. no. Un vino di grande vivacità e intensità. immediatezza di beva il suo punto di forza. (Manuela Laiacona)

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CANALICCHIO DI SOPRA POSSA QUINTODECIMO OPUS ONE Docg Brunello di Montalcino La Casaccia Dop Cinque Terre Sciacchetrà Doc Irpinia Aglianico Terra d’Eclano Ava Napa Valley Opus One GUY V8+ REALI

Vendemmia: 2015 Vendemmia: 2013 Vendemmia: 2016 Vendemmia: 2016 Uvaggio: Sangiovese Uvaggio: Bosco, Rossese Bianca Uvaggio: Aglianico Uvaggio: , , Bottiglie prodotte: 3.256 Bottiglie prodotte: 650 Bottiglie prodotte: 15.786 , , Prezzo allo scaffale: € 100,00 Prezzo allo scaffale: € 65,00 Prezzo allo scaffale: € 40,00 Bottiglie prodotte: 262.000 Azienda: Canalicchio di Sopra Az. Agricola Azienda: Azienda Agricola Possa Azienda: Quintodecimo Prezzo allo scaffale: € 550,00 Proprietà: Francesco, Marco e Simonetta Proprietà: Samuele Heydi Bonanini Proprietà: Laura e Luigi Moio Azienda: Opus One Winery Ripaccioli Enologo: staff tecnico aziendale Enologo: Luigi Moio Proprietà: BPhR, Constellation Enologo: Paolo Vagaggini Enologo: Michael Shilavi

Fondata da Primo Pacenti nel 1962, uno dei Che dire? Dinanzi a tali imprese - l’impegna- L’azienda di Luigi Moio, ordinario di eno- Voglia e ambizione erano - perdonate l’az- più caparbi vigneron di Montalcino (tra i fon- tivo vocabolo non appaia enfatico, dato che logia dell’Università Federico II di Napoli e zardo - un po’ da miracolo di Loreto: tra- datori del Consorzio nel 1967) convinto del- di vera impresa trattasi - rimane soltanto da punto di riferimento per molte aziende viti- sferire, non su ali d’angeli, ma braccia e le potenzialità di questa terra e dei suoi frut- mettersi sull’attenti: perché quanto fatto da vinicole della Campania, è una di quelle re- cervelli d’uomini decisi, una casa speciale. ti, Canalicchio di Sopra è poi stata condotta Samuele Heydi Bonanini in quel di Riomag- altà vitivinicole che non lascia nulla al caso. Uno Chateau bordolese e la sua noblesse dal genero Pier Luigi Ripaccioli (in azienda giore, fra quelle Cinque Terre meravigliose Un approccio che, evidentemente, continua nel new world californiano, allora - anni ‘70 - dal 1987) ed oggi vive grazie alle premure ma complicatissime sotto l’aspetto viticolo, a servire da modello per una Regione dal- agli albori. Duetto tra Robert, capostipite dei dei nipoti Simonetta, Marco e Francesco (in è davvero emblema di una passione e di un le grandi potenzialità, tuttavia ancora non Mondavi (poi sostituiti nella joint venture azienda dal 2001). La produzione media è attaccamento al territorio capaci di far im- espresse completamente. Tornando a Quin- da Constellation) e . di 55.000 bottiglie, mentre gli ettari coltivati pallidire tutti quelli che dietro a termini del todecimo si tratta dell’azienda di famiglia, Chiari i ruoli: Mondavi il motore, dal Barone a vigneto sono 15 ettari nel centro del qua- genere cavalcano qualsiasi retorica. È dal anzi è prima di tutto la casa della famiglia la griffe e l’allure di qualità. Partenza con un drante nord di Montalcino. Qui si originano 2004 che il Nostro si spacca mani e schiena Mojo, e si trova a Mirabella Eclano, in Irpinia, vino di passaggio, un NapaMalbec, e nel ’79 vini che risentono in modo determinante per cercare di ottenere il meglio, sempre areale decisamente di grande vocazionalità il primo Opus, 50 dollari (ora moltiplicati). delle due sottozone (Canalicchio di Sopra procedendo con un’agricoltura che sia la più e suggestione. Gli ettari vitati sono 16 per Palesi le ambizioni nel look e nella famosa - appunto - e Le Gode di Montosoli) da cui pulita possibile. Tre ettari e mezzo di vigna una produzione media di 50.000 bottiglie. barricaia ad anfiteatro, ove si degusta con provengono le uve, in possesso di attitudini fatti di terrazzamenti mozzafiato che dal Lo stile delle etichette è, manco a dirlo, di solennità da cattedrale (e set da cinema) su peculiari e paradigmatiche. La cifra stilistica mare salgono fino a circa duecentocinquan- ineccepibile fattura e tecnicamente inap- leggii in pietra. Cinque uve, tracce del Mal- dei vini di Canalicchio di Sopra è tuttavia ta metri d’altezza e che, vista la logistica, puntabile, dalla cifra sobriamente moderna bec primitivo, Cabernet Sauvignon regnan- moderna con una predilezione delle tonali- vedono le uve arrivare in cantina via mare: e con posizionamento di prezzo ambizioso. te, Franc, Merlot e Petit Verdot a ribadire tà vigorose invece che sfumate, con matura- dopo essere state raccolte in gran parte da Protagonisti assoluti sono i vitigni simbolo in tocchi la trama dei vini ”antenati”. Cura, zioni prevalenti in legno grande. Il Brunello allevamenti a pergola bassa, e per il resto da della Campania enoica: Falanghina, Greco, cesello, produzione non scarna ma mai di Montalcino La Casaccia 2015, che prende filari con muretti a secco, con cui sono stati Fiano e Aglianico, declinati sotto le relative esagerata, e il gioco è fatto. Il 2016, erede il nome dalla località dove sorge la cantina concepiti i nuovi impianti. Va da sé che tutto denominazioni. Il Terra d’Eclano, Aglianico d’un sodo 2015, replica coerente il mood aziendale, possiede naso compatto e con- acquisisce una sua ragion d’essere solo gra- in purezza, nasce dalle uve di cinque distinti dell’etichetta: frutti tra rosso e blu, spezie, centrato, sviluppato attorno ad un fulcro di zie a vendemmie praticate manualmente, vigneti ed è affinato in barrique nuove e di il tocco boisée (18 mesi) che c’è ma non bul- frutta scura matura, mora, ciliegia e mirtillo, e che il vino eroico per eccellenza rimarrà secondo passaggio per 12 mesi. La versione lizza, e poi erbe, altra frutta liquida, cenno seguito da cenni di pepe, cioccolato, tabac- sempre lo Sciacchetrà, da uve appassite 2016 ha colore rubino scuro. Al naso incro- di cacao amaro. Texture impeccabile (i tan- co e un particolare tocco mediterraneo, che in cassetta (con 20% finale del prodotto!): cia profumi di frutti di bosco, prugne, liqui- nini) e vita lunga tracciata a china. Manca sa di ginepro. In bocca, il vino si rivela ampio il 2013, dolce ma non stucchevole, ancora rizia e polvere di caffè. Al palato, il vino pos- lo sgorbio, forse arbitrario ma scuotente, e consistente, sorretto da una articolata e marcato da macchia mediterranea, spe- siede consistenza avvolgente con tannini dell’emotività? Tempo al tempo. L’Opus serrata struttura tannica, che ancora ha bi- zie, fiori secchi e frutta secca, risulterà un morbidi ma serrati, sviluppo denso e largo e non vuol fondare chiese, ma esserci. E tra sogno di tempo per trovare pieno equilibrio. inno alla terra, al sole e al mare. Alla vita. finale dalle belle note balsamiche e speziate. vent’anni ci sarà. Impeccabile. Implacabile. (Fabio Turchetti) (Antonio Paolini)

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CORTE ARCHI LEONE DE CASTRIS DIANELLA LA COLLINA Verona Igt Rosso Oseleta Salento Igt Fiano Passito Pierale Toscana Igt Orpicchio Ravenna Igt Cupola

RDA Vendemmia: 2016 Vendemmia: 2016 Vendemmia: 2015 Vendemmia: 2015 Uvaggio: Oseleta Uvaggio: Fiano Uvaggio: Orpicchio Uvaggio: Merlot, Cabernet Sauvignon, Bottiglie prodotte: 660 Bottiglie prodotte: 1.000 Bottiglie prodotte: 1.500 Sangiovese Prezzo allo scaffale: € 30,00 Prezzo allo scaffale: € 16,00 Prezzo allo scaffale: € 35,00 Bottiglie prodotte: 10.000 Azienda: Cantina Corte Archi Azienda: Leone de Castris Azienda: Dianella Società Agricola Prezzo allo scaffale: € 21,00 Proprietà: Fernando Campagnola Proprietà: Piernicola Leone de Castris Proprietà: Francesco e Veronica Passerin Azienda: Podere La Collina Enologo: Fernando Campagnola Enologo: Riccardo Cotarella, Matteo d’Entrèves Proprietà: Yvan Ogi, Mirja Scarpellini Esposito Enologo: Franco Bernabei Enologo: Mirja Scarpellini, Francesco Bordini

Bella la storia dell’Oseleta. Rincuora sul La storia plurisecolare della cantina con Nelle terre toscane sta facendo parlare di Dalla Svizzera a Brisighella: crediamo che futuro del vino italiano. Un vitigno che ha sede a Salice Salentino che può vantare, sé un nuovo vitigno, l’Orpicchio. Si tratta un’affermazione come questa, che pure me- TUTTO, colore-struttura-frutto-acidità, ab- per esempio, il primo imbottigliamento in in realtà di una riscoperta: queste uve au- riterebbe tanti approfondimenti, già da sola bandonato causa la scarsa produzione (ca. assoluto di un vino rosato in Italia (1943, toctone erano già note alla fine dell’800. basterebbe a rappresentare il livello - non 400 gr. per pianta…), e riscoperto quando è stima parlando del celeberrimo Five Roses), Come risulta dal registro nazionale delle viti soltanto enologico - che La Collina rivelerà sempre più fortunatamente invalsa l’idea di non ha certo pesato sull’impostazione at- in cui è stato inserito nel 2007, può essere a chiunque intendesse conoscerla più da fare vino di qualità, e non in quantità. Co- tuale dell’azienda che si propone come una usato in 5 Igt toscane diverse. Negli ultimi vicino. Come d’altronde successo, per l’ap- sicché la si trova ormai abbastanza spesso delle più moderne della Puglia e non solo. dieci anni alcuni vignaioli le stanno rivalu- punto, prima a due imprenditori d’Oltralpe, nell’uvaggio di più di un Amarone per con- Oltre 40 referenze compongono un ricco tando: tra questi c’è Dianella, che nel 2009 Vanoli e Liebi, che nel 2015 acquistarono ferire nerbo, e c’è chi azzarda un’etichetta portafoglio etichette e sono tutte etichette ha selezionato vecchi biotipi di Trebbiano l’azienda, quindi alla coppia - anche nella in purezza. A Corte Archi la vigna di Oseleta realizzate in maniera ineccepibile dal pun- identificando l’Orpicchio. Da una cernita vita - a cui questi l’hanno affidata, Yvan Ogi sta lì da tempi non sospetti (tre generazio- to di vista tecnico e in grado di rispondere dei vari biotipi e dalla loro riproduzione, su e Mirja Scarpellini: loro connazionali, con ni…), e lo stile di vinificazione può definirsi alle richieste della clientela ormai non più una collina a Vinci ha realizzato un vigneto alcune esperienze vitivinicole alle spalle, tradizionale (ad es. anche per l’Amarone si soltanto italiana ma internazionale. Gli et- dedicato, che ha mantenuto il più possibile che la gestiscono con grandissima passione aborre l’appassimento forzato, che l’anna- tari coltivati a vigneto sono 300 ettari per le caratteristiche di biodiversità. Non più di coadiuvati dalla consulenza di una figura, ta deve mostrare le sue peculiarità). Una una produzione complessiva che è arrivato seimila metri quadrati coltivati a biologi- Francesco Bordini, che conosce a mena- lunga macerazione per estrarre un tanni- a 2.500.000 bottiglie, mentre la proprietà co, che l’enologo Franco Bernabei intende dito il territorio operativo di pertinenza. no imponente (il che denota una grande resta saldamente nelle mani della famiglia espandere, perché l’Orpicchio è destinato Un contesto bellissimo in cui corrono su fiducia nella maturità delle proprie uve), e De Castris, confermando una tendenza non a diventare il vino importante dell’azienda. ripidi pendii i cinque ettari di vigneti, da due anni di tonneaux che all’assaggio risul- rara nel panorama enoico del Bel Paese. Il Da questo piccolo grappolo giallo dorato sempre a conduzione biologica, circostanti tano digeriti con ammirevole nonchalance. Passito Pierale, oggetto del nostro assag- dalla buccia spessa e croccante, che offre appunto la collina su cui ancora svetta un Ciò che attrae, in questo vino, è come la gio, è un vino dolce ottenuto da uve Fiano, soltanto il 30-40% di succo, nasce un bian- osservatorio astronomico, di lunga data, struttura monumentale possa declinarsi che in Salento hanno trovato un buon ac- co in purezza. Dopo la vendemmia, le uve nonché un casolare seicentesco: a valle il in una simile compiutezza, in un’ineffabile climatamento, tanto da essere considerate sono fermentate in legno a contatto con la torrente Paglia, a far da confine al verde eleganza. Il naso esplode di confettura di oggi tra i vitigni bianchi più rappresentativi feccia nobile e i lieviti in sospensione per e ai calanchi. Le vigne vanno dai venti ai ciliegia e di cioccolato, con il contorno di della Puglia. La versione 2016, appassita 6-7 mesi. Il vino viene poi rimesso in vasca, quarant’anni: solo uve rosse - Sangiove- pepe nero e grafite. Al palato un tannino sui graticci per un mese in ambiente a cli- lasciato decantare e messo in bottiglia. Il se, Cabernet Sauvignon e Merlot - allevate fittissimo fodera con un tocco vellutato le matizzazione controllata, subisce un’inter- risultato è un vino di grandissima elegan- ad alberello su suoli arenacei-marnosi. mucose, e la dolcezza del frutto si ripropo- ruzione della fermentazione per mantenere za ed equilibrio, color giallo paglierino con Il Cupola arriva proprio da un blend dei ne precisa, in un lungo finale, senza niente un residuo zuccherino. Affinata per 6 mesi leggere sfumature verdi, con sentori di fiori tre moschettieri: proponendosi con bella di amaricante né pesantezze. Un vino per in barrique, ha profumi di albicocca in con- gialli, frutta tropicale e muschio. In bocca, concentrazione cromatica, naso speziato piatti e occasioni importanti, e per sorpren- fettura e ricordi di gelsomino e vaniglia. In permangono le note fruttate e muschiate. e balsamico, e palato sapidamente succo- dere gli ospiti con qualcosa di inusitato. bocca, il sorso è ricco, pieno ed avvolgente. so. Da attendere serenamente in cantina. (Riccardo Margheri) (Fabio Turchetti)

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ZOOM

BOTTEGA, LIQUORE AL CAFFÉ ESPRESSO VICOLO ALDO BOTTEGA, 2 - BIBANO DI GODEGA DI SANT’URBANO (TV) Tel: +39 0438 4067 Sito Web: www.bottegaspa.com COLLAVINI LUIGI VICO Il liquore al caffè ha una lunga storia che risale ai tempi dell’Unità d’Italia. Doc Friuli Colli Orientali Ribolla Gialla Docg Barolo Prapò Espresso Bottega, proposto della cantina e distilleria Bottega, si caratterizza Turian per il persistente aroma di moka, per le delicate note fruttate di pesca e al- bicocca, oltreché per i lievi sentori di cioccolato. La moderata gradazione al- Vendemmia: 2018 Vendemmia: 2016 colica lo rende un ideale dopo-pasto ed è anche un ottimo ingrediente per Uvaggio: Ribolla Gialla Uvaggio: Nebbiolo cocktail. Può accompagnare dolci al caffè, pasticceria secca e può aggiunge- Bottiglie prodotte: 26.300 Bottiglie prodotte: 3.300 re un tocco “alcolico” al tiramisù. Prodotto esclusivamente con caffè arabi- Prezzo allo scaffale: € 25,00 Prezzo allo scaffale: € 55,00 ca è ottenuto da tre diverse tostature impiegate e tre differenti modalità di Azienda: Eugenio Collavini Viticoltori Azienda: Luigi Vico estrazione della componente aromatica: l’infusione a caldo, che permette Proprietà: Manlio Collavini Proprietà: Lugi Vico di ottenere sentori di “moka”, l’infusione a freddo, che conferisce finezza ed Enologo: Walter Bergnach Enologo: Davide Rosso esalta le caratteristiche varietali, e l’infusione idro-alcolica classica, che dona al prodotto corpo e struttura. Prima dell’imbottigliamento, viene aggiunta una piccola percentuale di grappa, che regala al prodotto ulteriore intensità. Manlio Collavini, insieme ai figli Luigi e Gio- Si fa un gran parlare di nuove aziende in vanni, gestisce un’azienda fondata addirittu- Langa. Prima di tutto perché di terreni atti a ra nel 1896 da Eugenio Collavini, rappresen- diventare Barolo e Barbaresco sono davve- tando così una delle realtà dalla storicità più ro pochi e i diritti di impianto sono rilasciati RISTORANTE importante del Friuli Venezia Giulia enoico. con il contagocce. Poi perché l’investimento Fu Manlio che, a partire dagli anni ’70 del è davvero importante e non solo inizial- secolo scorso, intraprese un grosso lavoro mente. Luigi Vico, commercialista di Torino, qualitativo aziendale, modernizzando can- ma nato a Serralunga d’Alba, ha coltivato tina e vigneti e, soprattutto, fidelizzando e questo sogno per molto tempo, quello di formando i vignaioli che tradizionalmente tornare sui terreni di famiglia e dedicarsi conferivano le proprie uve alla cantina con non solo al vino, ma al posto in cui è nato. sede a Corno di Rossazzo. Un lavoro che Azienda piccola e giovane con prime an- oggi si traduce in 140 ettari coltivati a vigne- nate del 2016, come questo Barolo Prapò, to per una produzione media complessiva piccola menzione geografica di Serralunga che si attesta sul 1.200.000 bottiglie. Di pari d’Alba, che vede in tutto cinque proprieta- passo l’offerta aziendale, anche per rispon- ri per un totale di sette ettari, esposizione dere alle sollecitazioni dei mercati interna- ad est e impianti della fine degli anni 90 del zionali, ci consegna oggi un ricco portafoglio secolo scorso. Arriviamo fino a quasi 400 PLATO CHIC SUPERFOOD etichette che spazia tra i vini della tradizione metri di altezza e il terreno è ricco di limo VIA CESARE BATTISTI, 6 - MILANO friulana e non solo. Tra i primi non poteva e argilla. Fermentazione lunga in vasche di Tel: +39 02 55013602 certo mancare un doveroso omaggio alla Ri- cemento, quasi un mese, con rimontaggi Sito Web: platomilano.com bolla Gialla. Probabilmente nella produzio- giornalieri e delestages a metà periodo. L’af- ne di Collavini la parte di protagonista è rap- finamento invece avviene in botti grandi da Il Plato Chic Superfood di Milano è il primo ristorante italiano interamente de- presentata dalla versione spumantizzata, 25 ettolitri dai 18 ai 30 mesi. Siamo sulla scia dicato a questa tipologia di cibi: i superfood, che prevedono l’utilizzo di materie ma l’interpretazione ferma ci sembra altret- dei barolo tradizionali, austeri senza essere prime ad alto contenuto di vitamine, sali minerali, antiossidanti, fibre e fitonu- tanto ben riuscita. La Ribolla Gialla Turian incomprensibili se bevuti da giovani. Note trienti. Il Plato Chic è nato dall’intuizione di Mariangela Affinita, dopo ben due 2018, ottenuta da uve leggermente appas- appena terrose, sottobosco, humus e fun- anni di ricerche svolte da team di professionisti della nutrizione, tra cui una site e affinate solo in acciaio, ha un bagaglio ghi a fare da controcampo ai classici sentori studiosa di neuroscienze che ha aiutato i creativi a mettere a punto un proget- aromatico articolato che sa di acacia, timo, di marasca e viola. Materico senza essere to in grado di coniugare ingredienti salutari, energici e nutrienti con portate scorza di limone e pesca matura. In bocca, greve, favorito anche da un’annata sottile dall’aspetto accattivante e piacevole per tutti i sensi. Il nome Plato si rifà invece il sorso è sapido e morbido, consisten- come la 2016, una vendemmia da intendito- al filosofo greco Platone, con un evidente rimando al celebre mito della caver- te e non privo di qualche traccia tannica. ri che ha bisogno di essere un po’ aspettata. na a simboleggiare l’invito alla conoscenza di sé e di ciò che ci circonda, cibo (Francesca Ciancio) compreso, evidentemente. Ma Plato Chic Superfood non è soltanto il primo ri- storante italiano dedicato ai superfood: è anche luogo di incontro per promuo- vere uno stile di vita sano che permetta di vivere una vita nel pieno benessere.

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