Musica E Musicisti
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CONTRAPPUNTI FIAMMA NICOLODI - -- 19 - - - Come si organizzò la vita musicale italiana durante il fascismo' Quali MUSICA E furono le principali correnti e quanta fortuna riscossero' Secon MUSICISTI do quali strategie si articolò il rap NEL porco musicisti-potere' -A queste VENTENNIO FASCISTA e ad alt re complesse domande il volume si propone di dare una risposta, altingendo per la pri ma volla dai documenti inediti degli archivi storici del regime Li re 4800U I", "'.1.... 1 Ih""b""" I .. ,\',,,, .1,.1,. tJII..,-, , ISBN 88 -7656-005·X OENTI\O IL NOVECENTO COI\ I\ENTI MUSICAU NEL VENTENNIO F...SCIST... .6, ma del seco ndo Quartelto di Alfano nella propria abitazione. Festa del Consiglio nazionale de lle Corporazioni, del Consiglio supenore grande, alla presenza dei criti ci romani più distinti che elogia rono il delle belle arti, del D irettorio nazion ale fascista dei musicisti e, sul più specifico versant e degli incarichi musicali; d iresse il Liceo (poi Conser Q uartetto napoletano (G. De Rogaris Procida, r' vl., R. Finizio, 2" vl., S. Scarano, v.la, S. Viterbini, vcl.], l'abile fattur a dell a com posizione vetorto) G . Verdi di Torino (1923'39), fu sovrintendente del Teatro poco più tardi ded icata all'ospite illustre -, ma soprattutto l'amabile Massimo di Palermo (194° -42), titolare de lla cattedra di «Studi sul sera ta offerta dal padron e di casa. Piaggeria, affinità di vedute, comu teat ro lirico » al Conserva torio di S. Cecilia (dal 19-n); fece pane de lla nione di amorosi e pratici sensi, bisogn i econ om ici primari: chi sa? giuria nei principali concorsi italiani di composizione (nel '40 fu Q uesta fu comu nque la pittu ra d 'ambiente stesa con penna insolita invitato a Weim ar pe r i premi internaz ionali de lla H itler Jugend e della mente addomesticata dall'anrim odern ista Bru no Barilli, il quale, si not i Gioven tù italiana del [ittorio . GiI ). bene, fmiva per rit rarre M ussolini con alcune di qu elle immagini Ma proprio l'esperienza palermitana permette di aprire uno spira eroiche e virili già riservate al suo primo (e più forte) amore musicale; glio su alcune inccngruità di livelli operativi, sulle lace razioni spesso Gi usep pe Verdi. (E dunque; gioco di ironica finzione o traslin erazione profonde che il processo integrativo perseguito da l regime poteva naturale di un mito ugualmente amato ?); pr ovocare. Scriven do a M ussolini, Alfano avrebbe infatti lamentato il ruolo Entrando nell'abitazione dd Presidente dci Consiglio ci si seme subito <lO anti-a rtistico » di funzionario che era stato chiamato a ricoprire al accolti colla pi ù famigliare: semplicità. {...] Contempliamo un momento que Teatro Massim o (che prevedeva oh retuno il condiz ionamento e la st'uomo che ha raggiunto miracolosamente l'apogeo della potenza. Con un supe rvisjone del MinCulPop e dell a Direzione generale pe r il teatro); gesto egli fermò gli slanci sediziosi di un popolo deluso dalla guerra e ne «un vero asservimento .., dirà, «con tutte le alee, le responsabilità disperse gli impeli insani. Egli domina oggi la nazione con tUIiO il peso della sua incommc:nsurabile volontà, la stringe in pugno. la rjsolleva, ne ottiene una amm inistrative - cioè assoluramenre ami-a nisriche - e (...l l'obbligo di forza immensa e l'innalza verso l'avvenire: sprofondato in una poltrona, una stabile residen za (quasi un esilio) .. a Palermo". gamba sull'altra e il capo appoggiato alla spalliera, in posa di chi è stanco e Do po appena d ue anni giunsero puntuali le dimissioni perch é, come soddisfano, Benito Mussolini offre tutto il suo volto muscoloso, pallido e Ione avrebbe confessato il musicis ta all'amico Amedeo Gi annini, « no n è alla luce che piove dal soffino. Immobile, senza batter ciglio, parla ora a bassa proprio < mestiere > d 'un artista fare il sovrint ende nte d 'un teatro voce con chi gli è piti vicino; si placa nella quiete musicale l'eecilazione e il qualsiasi quando non si è libe ri di dare agli spenacoli un indirizzo fervore della sua giornata di lavoro e la sua faccia si vela di calma come il proprio »98. fuoco che diventa cenere. L..] La macchina istituzionale del fascismo , alla qu ale ci si era dimostrati Il maestro Alfano gli siede accanto, impettito e compreso. [...} Secondo il fieri di appartenere e collaborare, dedicandole spesso le proprie nostro parere il nuovo lavoro di F. Alfano è degno della piu seria considerazio ne. [...] Ora senza ricorrere colla mente ai capolavori del passato e ricordando migliori energie e che magari aveva saputo garant ire convenienti sopratuttc quello che i nosrri tempi ci possono dare, noi dobbiamo riconoscere app annaggi econom ici e una confacente carriera, viene vissut a adesso molta solidità costruttiv a, molta saggezza corurappunnsrica e una notevole co me un insaziabile e disumano Moloc. Ma per le recriminazioni, l logica tema tica nel poderoso lavoro del M. Alfano. La sua musica piena di sensi di disgusto, le pratiche esorcistiche è ormai tardi. voluminosità armoniche, corposa e sonora segue sempre una linea di svolgi mento necessario; ed è quadra, simmetrica, ordinata, ricca e piena di un"attivi tà istrumentale sostenuta e vigorosa. La sua struttura è larga e i ritmi più Ildebrando Pnretti diversi vi svolgono un giuoco vario, opport uno e felicissimo%. Lo smacco subito con le prime nomine all'Accademia d 'Italia nel Ildebrando Pizzerti, Gian Francesco M alipiero, Alfredo Casell a: tre '29 (la sua candidatura era stata presentata dall'ex -nazionalista Rob erto studi-campione sulla generazione dell'So che dal canto nostro non Forges-Davanzati) e che si ripet erà dieci anni più tard i, quando dal vorremm o considerare circosc ritti ai mu sicisti pr esi in esame, ma ballottaggio uscirà eletto Cile a, è compensat o per Alfano da altre , assumere - fer ma restando l'individualità delle singole (storie >- come anche se meno pr esugiose investiture. D ivenne membro della Corpora modelli di confronto per molti altri artisti - coetanei e pi ù giovani -, zione delle profession i e de lle arti (in rappresentanza dei composito ri), gravitant i in quello stesso cenacolo di élite, con i quali essi condivisero 97 Lerre ra di F. Alfano a Mus.olini, da Firenze, 16 maggio 1941 [ACS SPD OI\D 18 I % Il. MI\ILLI , Cro ,, (Jch~ mu,ica/' romane. Una ura/a in Cala del Due(' in G L ' A rt ~ ' wl. 9Il Leltera di F. Alfano aJ A. Giannini , da Sun R~mo , 17 luglio t942 [xcs AG fa .cis ta », Il ('927), n . 4 , p. In; cfr. anch~ 1\. DE RENSIS, M"SIoli'li ~lIsiCIJla cìr., ~ .1 2). pp. 24 ·2} . qll ,66 CORR ENTI MUSICA LI NEL VENTENN IO FASCISTA DENTRO Il. NOVECENTO "7 non poche idee, con formandosi agli stessi (o analoghi) meccanismi di Risalgono al r907-08 i primi saggi sull'opera francese, An,me et integrazione con il regime. Barbebleue di Dukas e Pelleas el MéliJande"" (ma su Deb ussv era Il venrennic non significò per alcuno dei tre compositori un periodo intervenuto fin dal 1904 con un articolo che per la prima volta rivelò a di ìnsolvenee lavorat iva, dì letargo o di emarginazione. E dunque Prezzolini, suo compagno di studi a Reggio Emilia, il genio del grande semp licistico suona negare il problema dei rapporti con il fascismo o la Claudio) 100: due contribu ti fondamentali pio per le proiezioni riflessive benevola iscrizione di questa stagione entro parentesi londa, qua si che e creative adombrate, che per i rilievi srilisrici addoni. Dalla puntualiz venti ann i potessero essere cosi facilmente cancellati. Ma improp rio e zazione analitica delle conquiste - per le due opere parla di « perfezio fuorviante è d'altro canto il reperimento di un'indistinta e omologa ne .. -, dal fascino sottile di quest' <Il arte ammalata» 101 e anche, in sigla (fascis ta l per tutto ciò che in quel tempo fu fatto. negativo, dai presunti errori riguard anti un'inadeguata attenzione al Se difficile, per non d ire impossibile, risulta accertare in che misura, rapporto parola-musica 102, pare affacciarsi e prendere corpo una molla con quale fede, spontaneità, ecc. la dittatura venne accetta ta dai nostri com pensativa che invita al cimen to: artisti, forse di maggior imeresse è vedere sia come il terreno d'intesa fu ideolcgicameme prepa rato (pio che provocato) dagli antefatti, sia Noi italiani un nostro, veramente nostro dramma lirico non l'abbiamo ancora, come l'aspetto proteitorme rivestire dal fascismo in campo musicale né possiamo sperare ce lo diano i maestri della nostra cosidena giovine lCUOUz. E pure io spero fermamente in un rinnovamento musicale prossimo, e pure io consenu adesio ni e collaborazioni [più o meno attive) da parte dell'ala ho fede che fra i giovani musicisti italiani ci sia l'ignoto che all'Italia di domani contemporanea di indirizzo conservatore (con Pìeaemì, come da quella darà iJ dramma lirico quale deve essere, quale non è ancora, quale non è stato mode rnisra (con Malipiero e Casella). mai 1(1). Da notare ancora che il legame che uni ognuno di quest i musicisti al fascismo non si configura con caratteristiche di anomalia e di eccenrri. L'opera italiana dell'Bee, il melodramma, che pure Pizzeni non cità, ma come un segmento su scala ventennale di un pio organico cessa di ammirare, sia come valore coruinuativo di una tradizione modo di porsi di ciascuno di loro di fronte alle strutture del mondo carica di < autenticità" sia per alcuni dementi snlistici di verosimiglian reale: liberali, totalitarie e più tardi democratiche (ciò che appunto za drammarurgica (il gioco apparente delle asimmetrie nella continuità giustifica o, se si vuole, incoraggia, il tipo di indagine intrapresa