Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene

Classe danae Ordine Smith, 1869 Famiglia

SINONIMI RILEVANTI Nessuno

Zoea (z)

DESCRIZIONE COROLOGIA / AFFINITA’ Temperata e sub-tropicale settentrionale e Carapace uniformemente granulato.Quattro meridionale. sporgenze frontali situate tra le orbite, di cui le due

centrali lunghe la metà di quelle laterali. Nove denti antero-laterali, l’ultimo dei quali molto più DISTRIBUZIONE ATTUALE grande degli altri ed esteso lateralmente. Chelipedi Atlantico occidentale dal North Carolina (USA) al robusti, più lunghi dei pereopodi ambulacrali; Brasile mero con tre massiccie spine nel margine interno e una spina subdistale esterna; carpo sprovvisto di PRIMA SEGNALAZIONE IN MEDITERRANEO spine interne, superficie superiore del palmo con Unica segnalazione in Laguna di Venezia una carena granulata che termina con delle spine. (Adriatico, 1993). Pereopodi compressi, l’ultimo dei quali presenta

propodio e dattilo molto ampio. Addome degli esemplari maschili con i segmenti 3-5 fusi, a forma PRIMA SEGNALAZIONE IN ITALIA di “T” invertita. Unica segnalazione in Laguna di Venezia (Adriatico, 1993).

COLORAZIONE Carapace olivastro, punta dei chelipedi rosso ORIGINE porpora; denti e spine delle chele con punte Oceano Atlantico bianche; appendici ambulacrali color azzurro chiaro. VIE DI DISPERSIONE PRIMARIE Apporto antropico involontario, probabilmente per FORMULA MERISTICA mezzo di navi provenienti dall’Atlantico.

- VIE DI DISPERSIONE SECONDARIE TAGLIA MASSIMA - Lunghezza massima del carapace dei maschi: 58 mm

Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene delle femmine: 48 mm; larghezza massima del STATO DELL ’INVASIONE carapace nei maschi: 140 mm Vagrant

STADI LARVALI MOTIVI DEL SUCCESSO (ZOEA ) Sconosciuti Z1. SR (diritta) più corta di SD (curvata all'indietro); SL circa 1/3 di SD; 4-5 spinette sui SPECIE IN COMPETIZIONE bordi postero-laterali del carapace. Eso A2 digitiforme, lungo 1/8-1/9 di PS. 1 paio di corte - protuberanze laterali su MA2-3; 1 paio di spine IMPATTI postero laterali su MA3-5; 1 paio di spinette dorsali su MA2-5. 3 spine (2 laterali, 1 lunga ed 1 - corta, 1 dorsale) prossimali sui rami della FT. DANNI ECOLOGICI Lunghezza media SR-SD: 0.85 mm. -

SPECIE SIMILI DANNI ECONOMICI Portunus spp - - CARATTERI DISTINTIVI IMPORTANZA PER L ’UOMO PER GLI STADI LARVALI (ZOEA ) Come altre specie di Portunidae, nell’area caraibica Portunus spp., differente per: eso A2 (lungo è considerata risorsa per la pesca artigianale, almeno ¼ del PS). localmente consumato (Brasile, Venezuela) anche come “moleca”. HABITAT Numerosi Autori riportano che la specie è BANCA DEI CAMPIONI distribuita in un ampio range di salinità e tipo di habitat (fondi fangosi e detritici in prossimità di - estuari, mangrovie, da pochi centimetri a più di 70 metri di profondità). PRESENZA IN G -BANK - PARTICOLARI CONDIZIONI AMBIENTALI PROVENIENZA DEL CAMPIONE Sconosciute. TIPOLOGIA : (MUSCOLO / ESEMPLARE INTERO / BIOLOGIA CONGELATO / FISSATO ECC ) Callinectes danae è una specie eurialina che rilascia le larve in mare aperto, successivamente i LUOGO DI CONSERVAZIONE giovani migrano in estuari e baie salmastre dove si CODICE CAMPIONE sviluppano e si accrescono. Numerosi Autori riportano che la specie è distribuita in un ampio range di salinità e tipo di habitat (fondi fangosi e detritici in prossimità di estuari, mangrovie, da pochi centimetri a più di 70 metri di profondità) tuttavia, secondo i dati esposti da NORSE (1977), C. danae preferisce basse salinità (es. in prossimità di estuari). Si nutre principalmente di altri decapodi (es. paguridae), piccoli pesci (soprattutto gli esemplari di maggiori dimensioni) e bivalvi. Occasionalmente sono stati osservati casi di cannibalismo.

Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene

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