POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE – D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, COMMA 1 – AUT. GIPA/NE/PD/31/2014

Tendenze sociali Palestina Kenya tlaCaritas Italia ncammino Un MENSILE DI CARITAS ITALIANA - tlaCaritas Italia

Lucy, il latte, la vitellina. E una speranza per il futuro gli approfondimenti si trasferiscono sulweb.gli approfondimenti sitrasferiscono Restal’impegnoper

Terra dei segregati, Santa perché martire un’informazione diqualità:un’informazione interrotta, nonunastoria ma… oo5 annidiservizio, cambiaveste: diventa 52 newsletter,, dopo

Poveri, non disuguali? Racconto che si inceppa h continua che RAIM ATRL EL E NOLI UEO2- WWW.CARITAS.ITORGANISMO PASTORALE DELLACEI-ANNOLIIINUMERO 2 marzo 2020 marzo ARRIVEDERCI... editoriali IC CAMBIA VESTE ANCHE SUL WEB! LA CARITÀ NUOVE SFIDE PER E IL CORAGGIO AVVISO AI LETTORI LA COMUNICAZIONE DELLA MISSIONE Da aprile 2020, di Francesco Soddu di = Carlo Roberto Maria Redaelli Italia Caritas si trasforma. opo 52 anni, Italia Caritas cambia radicalmente. Questo è l’ulti- il tempo in cui ritrovare mo- tivi di realismo, di fiducia e mo numero del mensile di approfondimento, che in questi de- La versione cartacea diventa di speranza, che consentano Dcenni ha dato spazio a temi sociali e umanitari vicini all’espe- «È di affrontare insieme questa una newsletter trimestrale rienza Caritas; presentando nel contempo le riflessioni e illustrando le difficile situazione». Così la Presiden- za della Cei ha ribadito massima col- su attività e progetti Caritas: iniziative proposte dalla rete Caritas nei territori italiani e nel mondo. laborazione con le autorità civili del Era il 26 novembre 1968 quando Italia Caritas veniva registrato al Tri- paese, per arginare il diffondersi del coronavirus. sarà spedita a offerenti bunale civile di Roma, sezione per la stampa e l’informazione. Iniziava In un’ottica di prudenza e respon- e attuali abbonati. un’avventura in compagnia di tanti sostenitori, lettori, compagni di sabilità si è deciso pertanto di rinviare viaggio. Da aprile di quest’anno la rivista diventa trimestrale, riduce a data da destinarsi il 42° Convegno nazionale delle Caritas diocesane, dal Gradualmente nei prossimi sensibilmente la foliazione e si trasforma in una sorta di newsletter, titolo Carità è missione, che avrebbe mesi i contenuti giornalistici con il compito di mantenere comun- dovuto svolgersi a Milano dal 23 al 26 que il contatto “cartaceo” con tutti voi, È venuto il tempo di una marzo, con la partecipazione di circa (approfondimenti e storie) continuando a entrare nelle vostre ca- nuova trasformazione 600 operatori Caritas. se, nei vostri istituti, nelle vostre e no- per Italia Caritas, testata stre Chiese e realtà diocesane. al servizio della Chiesa Spiritualità profetica saranno disponibili sul sito, Due le speranze. La prima è di es- italiana dal 1968. Alla luce dell’impegno di prossimità sere riusciti, almeno in parte, a essere Diventa trimestrale della Chiesa verso le fragilità, e consi- anch’esso in fase semi e linfa di una carità evangelica con funzioni derando che nel 2021 ricorrono i 50 che si fa cultura. Di essere riusciti a of- di newsletter: ma temi anni dalla istituzione di Caritas Italia- di riorganizzazione. frire stimoli preziosi, ad avviare per- e approfondimenti na, il Convegno sarà comunque una corsi di incontro e di condivisione nel non vengono meno, tappa importante di un cammino pro- contesto attuale, caratterizzato dalla e troveranno spazio nella gressivo per individuare, con metodo crisi socio-economica mondiale e da revisione dei siti internet partecipativo e sinodale, le sfide che il radicali fenomeni di trasformazione e futuro riserva, e chiederci quale Caritas GLI ULTIMI IN PRIMA PAGINA: cambiamento, che incidono sul co- vogliamo per i prossimi anni. Poiché stume e sulla vita delle persone, provocando sempre più smarrimenti, chiusu- l’azione e la dimensione missionaria CONTINUATE A SEGUIRCI! re, individualismi, esclusioni. Le comunità, infatti, crescono solo se cresce e si animano ogni ambito della Chiesa, an- propaga uno stile di vita che non rafforza strutture di peccato, ma sceglie al- che il nostro essere Caritas deve carat- ternative, nella logica dell’interesse e del bene comune. terizzarsi per il coraggio della missione. L’altra speranza è riuscire a rispondere al meglio alle sfide del cambiamento. A Daremo così il nostro contributo al- cominciare da quello nell’ambito della grande comunicazione, sempre più orien- la costruzione di una Chiesa “ponte”, direttore (Pd), tel. 049 8991511, OFFERTE Francesco Soddu e-mail: [email protected] Vanno inoltrate a Caritas Italiana tramite: tata verso i social e l’informazione on line, e anche della micro-comunicazione, capace di vivere la missione come dia- LASCITI direttore responsabile sede legale Ferruccio Ferrante . Versamento su c/c postale n. 347013 Informazioni: Caritas Italiana, che lega tra loro le persone nella quotidianità. Proprio per questo Caritas Italiana konìa e come recupero di una spiritua- via Aurelia, 796 - 00165 Roma via Aurelia 796, 00165 Roma, Bonifico una tantum o permanente a: coordinatore di redazione redazione . tel. 06 66177205, fax 06 66177601, ha avviato una fase di rinnovamento dei propri siti, per continuare con altri stru- lità profetica. E che proprio in forza Paolo Brivio - Banca Popolare Etica, via Parigi 17, e-mail: [email protected] tel. 06 66177226-503 - Roma - Iban: IT24 C050 1803 2000 in redazione [email protected] menti e modalità a valorizzare i contenuti fino a oggi trattati su Italia Caritas: per della Parola penetra nelle contraddi- 0001 3331 111 5 PER MILLE Paolo Beccegato, Renato Marinaro, - Banco Posta, viale Europa 175, Roma Francesco Marsico, Sergio offerte Per destinarlo a Caritas Italiana, essere nell’agorà, sulla piazza della comunicazione, capaci di comunicare con zioni del mondo, aprendosi, con uno tel. 06 66177215-249 - Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 firmare il primo dei quattro riquadri Pierantoni, Domenico Rosati, [email protected] 0347 013 Italia Caritas Francesco Spagnolo sulla dichiarazione dei redditi e indicare mezzi nuovi, in nuove condizioni; ma soprattutto di ripensare il nostro modello sguardo globale, non solo al quadro dei Mensile della Caritas Italiana - Banca Intesa Sanpaolo – Fil. 55000 il codice fiscale 80102590587 hanno collaborato inserimenti e modifiche Fil accentrata TER S, Roma - Iban: di comunicazione, relazione, ascolto e dialogo anche nel contesto quotidiano. bisogni, ma anche a prospettive di giu- Organismo Pastorale della Cei Danilo Angelelli, Chiara Bottazzi, nominativi richiesta copie IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474 via Aurelia, 796 - 00165 Roma Francesco Dragonetti, arretrate - UniCredit, via Taranto 49, Roma - Iban: Sempre con la certezza che ogni istante della storia vede la presenza operante, stizia, affermazione dei diritti e della www.caritas.it Roberta Dragonetti [email protected] IT 88 U 02008 05206 000011063119 email: [email protected] progetto grafico spedizione . Donazioni online sul sito www.caritas.it paterna e concreta del Signore: presenza che dona fiducia e apre alla speranza. E dignità di ogni uomo e donna, di svi- e impaginazione in abbonamento postale con qualsiasi carta di credito Associato all’Unione Stampa Francesco Camagna D.L. 353/2003 rende le nostre parole vive e penetranti, perché rese feconde dalla Parola. luppo integrale e liberazione. Periodica Italiana (conv. in L.27/02/2004 n.46) La Caritas Italiana, su autorizzazione stampa art.1 comma 2 DCB - Roma della Cei, può trattenere fino al 5% sulle Si ringrazia Asal (www.asalong.org - Mediagraf Spa, viale della Navigazione Autorizzazione numero 12478 offerte per coprire i costi di organizzazione, [email protected]) per l’utilizzo gratuito Chiuso in redazione il 2/3/2020 Interna 89, 35027 Noventa Padovana del 26/11/1968 Tribunale di Roma funzionamento e sensibilizzazione. della Carta di Peters ITALIA CARITAS | MARZO 2020 3 ANTENATI ED EREDI 50annidiIC Bollettino quindicinale, poi rivista mensile (sotto), sempre con titolo Caritas: gli antesignani di IC 1976 1979 avevano come editore Mezzo secolo la Poa. Nel 1968 compare la nuova testata, dal 1972 rilevata di carità impaginata da Caritas Italiana

a cura di Paolo Brivio e Francesco Carloni

na lunga storia. Più lunga, addirittura, della storia di Caritas Italiana. La rivista Italia Caritas – in diversi formati cartacei, 1984 U con diverse periodicità e formule grafiche, testimonianza di 1989 una dinamica capacità evolutiva, sempre al passo con le esigenze e le tendenze della comunicazione – per 52 anni ha raccolto e rac- contato, in oltre 600 numeri e migliaia di articoli, analisi e storie che hanno indagato fenomeni sociali cruciali per la vita del paese e del pianeta, dato voce a chi non ha voce, suggerito percorsi pastorali per l’azione comunitaria in una prospettiva universale, sempre nel solco dell’insegnamento del Concilio Vaticano II. Questo ricco percorso pastorale e giornalistico aveva avuto un’anticipazione nel1945, quando papa Pio XII costituì, in Italia, la Pontificia commissione d’as- sistenza (Pca), riunendo sotto un unico organo di coordinamento le varie atti- vità benefiche promosse dalla carità pontificia. A comunicare le attività della Pca era un bollettino d’informazione a cadenza quindicinale dal titolo Caritas. Nel giugno1953 la neonata Pontificia opera assistenza (Poa) iniziò invece a editare, a fianco del bollettino d’informazione Caritas, una rivista mensile in- titolata sempre Caritas, con il sottotitolo Mensile della Pontificia Opera di As- sistenza in Italia. Nel 1968 per la prima volta venne stampato e diffuso, sempre su iniziativa della Poa, un settimanale di informazione dal titolo Italia Caritas, sottotitolo Movimento di solidarietà internazionale: era l’atto di nascita ufficiale di IC. La 1949 1969 1994 1997 registrazione della testata Italia Caritas avvenne presso il tribunale di Roma il 26 giugno 1968. Le evoluzioni cominciarono subito. La testata Italia Caritas apparve sulla copertina del mensile della Poa nel numero doppio del febbraio1969. Poi, nel 1970, papa Paolo VI sciolse ufficialmente la Poa. Dopo un periodo di sospen- sione delle pubblicazioni, dal gennaio 1972 Italia Caritas divenne Bollettino settimanale di informazione della Caritas Italiana. Dal febbraio 1974, infine, IC ha Gli antesignani nel 1945, avuto una cadenza mensile senza so- la testata registrata luzione di continuità per 46 anni, fino nel 1968: Italia Caritas a marzo2020. esordì con la Poa, Dal1978 al2001, la rivista ha avuto prima che nascesse come pubblicazione complementare Italia Caritas documentazione, supple- Caritas Italiana. Di cui mento con cadenza trimestrale, che ha ha accompagnato offerto testi di approfondimento, spes- lo sviluppo, con so inediti, sui temi della povertà, delle periodicità e formati cause che le determinano e sulle pra- sempre nuovi, sempre tiche pastorali utili a educare le perso- nel solco della lezione ne di buona volontà a una azione con- del Concilio Vaticano creta di carità e solidarietà. 1964 1972 1974 1975

4 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 5 2004 2009 2012 50annidiIC

1999 2016

2017 2010

2003 2013

2018

2004 2007 2010 1978 OLTRE LA SUPERFICIE Un mondo in bianco e nero, ma capace di approfondire. IC ha avuto, tra 1978 2015 2019 e 2001, PAESE anche una MONDO pubblicazione Dal 2004 IC apre complementare: la stagione della si trattava quadricomia: del supplemento il mondo viene trimestrale inquadrato intitolato a colori, con Italia Caritas aggiornamenti Documenta- grafici successivi. zione, che Sguardo attento proponeva agli scenari dossier mirati nazionali, sempre a scavare nel più intrecciati profondo dei ai fenomeni 2001 fenomeni sociali globali

6 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 7 parolaeparole sommario di Benedetta Rossi anno LIII numero 2 ABUSATA E STRAZIATA, RISPA CAMBIA IL GIUDIZIO

ispa: un nome quasi sconosciuto, un volto di donna nascosto Aià, aveva partoriti a Saul […] li con- ai più. Viene menzionata per la prima volta nel secondo libro segnò nelle mani dei Gabaoniti che li impiccarono sul monte» (21,8-9). R di Samuele 3,7, nel racconto della guerra tra la casa di Davide Rispa è adesso la madre impoten- e quella di Saul. «La casa di Saul andava indebolendosi» (3,1), ma te a cui il re strappa i figli, affinché vengano uccisi pubblicamente e la- durante la guerra Abner, il generale delle truppe di Saul, accresce il sciati al pubblico dileggio. Non solo proprio potere (3,6). Rispa è chiamata in causa da uno dei figli di la morte infamante per impiccagione 10 Saul, che accusa Abner di essersi unito a lei: «Perché ti sei unito alla (o impalatura): si decreta l’esposizio- ne dei cadaveri alle bestie del cielo e nazionale rubriche concubina di mio padre?» (6,7). Rispa è una pedina per l’ascesa al della terra, segno di maledizione ri- 10 IMMIGRAZIONE: potere di Abner, che unendosi a una delle donne del suo sovrano servato a traditori di alleanze e sacri- 3 editoriali leghi spergiuri. Rispa non parla, ma LA LUNGA APNEA di Francesco Soddu e intende mostrare la sua supremazia. Lo stesso farà Assalonne, figlio «prese il sacco e lo stese sulla roccia CHE DANNEGGIA IL PAESE Carlo Roberto Maria Redaelli di di Davide: deciso a soppiantare il pa- […] non permise agli uccelli del cielo Oliviero Forti 8 parola e parole dre sul trono, si unirà alle concubine di posarsi su di loro di giorno e alle Concubina utilizzata 14 POVERI, di Benedetta Rossi del padre in una tenda su una terraz- per ragioni di potere, bestie selvatiche di accostarsi di not- NON DISUGUALI? 21 database za, a Gerusalemme, alla vista di tutto madre privata dei figli te» (21,10). La donna, insomma, pra- RACCONTO di Walter Nanni Israele (secondo libro di Samuele, nel modo più orrendo, tica una silenziosa obiezione di co- 14 16,20-22), per mostrare il dominio eppure capace di scienza, un’opposizione pertinace e CHE S’INCEPPA… 22 panoramaitalia sul padre e rafforzare il coraggio dei difenderne i corpi e la insistita alle disposizioni del re e de- di Giacomo Gabbuti RINVIATO 42° CONVEGNO suoi sostenitori. gli uomini che avevano trasformato i CARITAS A MILANO, dignità dalla bestialità 18 POVERTÀ: Si narra, insomma, di donne usate degli uomini. Pedina figli uccisi un monito pubblico. MATTARELLA RICORDA CHI È SOLO come strumento di potere, abusate impotente dei giochi Rispa, che non ha potuto opporsi NERVO E PASINI per rafforzare o guadagnare un pri- dei grandi: il suo muto alla morte, si oppone allo scempio, e SE LA CAVA. mato. Rispa, però, a differenze di copre quei corpi forse dilaniati, di- PERÒ NON SEMPRE… 30 zeropoverty coraggio fa rileggere di Alberto Bobbio molte altre, è chiamata per nome; un la storia in luce diversa fendendoli dalla fame delle bestie, lei di Federica De Lauso nome che, certo, scompare presto, si- che pure non è riuscita a difenderli 35 contrappunto lenzioso, dalle pagine di una storia, dalla bestialità degli uomini. Una di Giulio Albanese quella di Davide, fatta di compromessi, strategie occulte donna, una madre, diventa la vera protagonista del rac- internazionale e violenze per il potere. Ma il nome della donna è conse- conto; con il suo gesto denuncia l’obbrobrio della ven- 40 il peso delle armi gnato al lettore, affinché non lo dimentichi. E lei, madre detta e della violenza, e la perversione del potere che di 26 SIRIA: VIOLATE di Paolo Beccegato DALLA GUERRA, di due figli partoriti a Saul, torna sulla scena dopo un esse si alimenta. 41 panoramamondo tempo non precisato, forse anni, in una delle appendici Davide verrà a sapere del gesto di Rispa, e deciderà di SPERANZA 26 RAPPORTO CARITAS EUROPA narrative al racconto sul regno di Davide (secondo libro raccogliere «le ossa di coloro che erano stati impiccati» NELLA MISCHIA SULL’ACCESSO AI SERVIZI di Samuele 21,1-14), che infine ha avuto la meglio su Saul. (21,13), per dare loro una sepoltura con quelle di Saul. Ri- di Petra Venezi dell’Ufficio comunicazione spa esce dall’anonimato, dai soprusi subiti, dal suo essere Si oppone allo scempio vittima dell’arroganza dei potenti e reclama in silenzio, 31 PALESTINA: 45 pontiradio La narrazione si apre con una carestia di tre anni; c’è una ma con fermezza, le ragioni dei vinti. Copre i corpi mar- TERRA DEI SEGREGATI, LA RADIO DEI POVERI CRISTI colpa di sangue da espiare, un conflitto che coinvolge toriati dei figli, eppure con il suo velo e il suo muto co- SANTA PERCHÉ MARTIRE CHE TRASMISE PER 27 ORE di Danilo Angelelli Israeliti e Gabaoniti. Il conflitto ha radici lontane, e Saul raggio illustra e disvela la violenza del potere, l’ennesimo di Gianluigi Ronchi ne è la causa (21,2–3). Far ritornare la pioggia e ristabilire massacro celato dietro la faccia benevola del compro- 47 a tu per tu la relazione con i Gabaoniti: questi sembrano gli obiettivi messo politico. Una giovane abusata, una madre strazia- 36 KENYA: LUCY, IL LATTE, FRANCESCO RENGA: di Davide. Di certo, l’occasione è propizia per eliminare ta, una donna disobbediente: Rispa apre la possibilità di LA VITELLINA «EPOCA DI DIVISIONI, gli ultimi discendenti di Saul, potenziali rivendicatori del «un diverso giudizio su una storia, fino ad allora senza E UNA GARANZIA DI FUTURO AL CENTRO I VALORI» trono. Così Davide «prese i due figli che Rispa, figlia di contraddittorio» (Cristiano D’Angelo). di Angela Mariotti 31 di Daniela Palumbo

8 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 9 nazionale immigrazione LA STRATEGIA Nelle comunità il futuro dei corridoi In questi anni la Chiesa Italiana ha operato con grande slancio per l’aper- tura di corridoi umanitari da Africa e Medio Oriente. Ha investito risorse per trasferire in sicurezza migliaia di profughi provenienti da paesi dila- niati da guerre e povertà. È uno sforzo straordinario, che continua anche in queste settimane, impegnando numerosi operatori Caritas insieme alle diocesi. Tutti si mettono in gioco per garantire una vita degna a tan- te persone che fuggono. Il futuro di questi programmi umanitari, però, dipenderà molto dalla capacità del nostro paese di ribaltare il paradigma dell’accoglienza: certamente non occasione per fare business, come una certa narrativa ha sostenuto negli ultimi anni, ma vera opportunità di crescita per le no- stre comunità. Non più iniziativa spontaneistica di alcune realtà associa- tive, ma sempre più azione collettiva, nella quale pubblico e privato inve- stono risorse per garantire vie legali e sicure di ingresso. Il futuro dei corridoi umanitari dovrà dunque essere l’evoluzione in un sistema integrato, nel quale, in maniera trasparente e definita, privato sociale, istituzioni, organizzazioni internazionali e comunità locale La siano parte di un unico meccanismo, attivato dal basso. In esso le comu- nità, all’interno di un sistema chiaro e organizzato, dovranno attivarsi per sponsorizzare l’arrivo sul proprio territorio di persone bisognose di prote- zione. Solo in questo modo la sfida dell’immigrazione sarà davvero con- lunga divisa, non una “casualità” del destino manipolata dal politico di turno. Poter contare su comunità consapevoli, organizzate e competenti IGOR PETYX

– per avviare percorsi di accoglienza e integrazione, in partnership con isti- tuzioni e privato sociale, significa avere una strategia: quella che fino apnea a oggi è mancata. IMAGO MUNDI IMAGO

mento una serie di misure sull’immi- curezza”, vanno tutte più o meno nel- L’aumento dell’irregolarità è stato danneggia il paese grazione, apparse da subito contrarie la stessa direzione: rendere più diffi- uno dei primi effetti visibili di questa al diritto, oltre che distruttive dell’in- cile la permanenza in Italia dei richie- politica scellerata. La sicurezza era so- tero sistema di accoglienza e di inte- denti asilo, togliere più agevolmente lo enunciata, chi aveva proposto il de- di Oliviero Forti ome un sub che si spinge blico numero uno. A molti quelle grazione del nostro paese. lo status di protezione internazionale creto aveva calcolato solo gli effetti per decine di metri sott’ac- esternazioni apparivano quasi come Alcune immagini sono destinate a e risparmiare sulla gestione dell’acco- politici che avrebbe avuto nel breve qua, anche tutti coloro che boutade, semplici note di colore in rimanere impresse nella memoria glienza, peggiorando nei fatti la qua- periodo. E in effetti la popolarità del ETERNA EMERGENZA si occupano di migrazioni un paese, l’Italia, in campagna elet- collettiva: sarà difficile scordare l’at- lità dei servizi. Il nodo principale su ministro dell’interno è cresciuta al Sbarco di rifugiati e migranti hanno vissuto per molti me- torale aspra e permanente, nella qua- tuale premier e l’allora ministro del- cui è intervenuto il decreto è il per- punto da attestarsi, in pochi mesi, a nel porto di : l’Italia siC una lunga apnea, sotto un peso e le la destra aveva gioco facile a indi- l’interno che mostravano con soddi- messo di soggiorno per motivi uma- vette elevatissime. A chi opponeva il non riesce a sviluppare politiche ordinate di gestione dei flussi una pressione senza precedenti. care il tema dell’immigrazione come sfazione un foglio A4 con la scritta nitari, che è stato cancellato. Si tratta- rischio del significativo aumento del Hanno subito scelte demagogiche e “il problema dei problemi”. #decretosalvini. In quel momento va di una delle tre forme di protezio- numero di cittadini stranieri irregola- populiste, che hanno danneggiato e Le forze politiche allora al governo chi si occupa di migranti ha definiti- ne che potevano essere accordate ai ri, l’allora ministro Matteo Salvini ri- L’Italia ha vissuto mortificato un intero sistema che per hanno dapprima ignorato la questio- vamente preso coscienza che si era richiedenti asilo (insieme all’asilo po- spondeva che nella norma era stata un quinquennio anni ha cercato di garantire, pur nella ne e poi, di fronte al consenso conse- aperta una nuova stagione, forse la litico vero e proprio e alla protezione inserita una previsione per effettuare di demonizzazione sua limitatezza, accoglienza e dignità guito da quella che nei fatti era una peggiore mai vissuta in Italia sul sussidiaria), la cui durata era pari a più rapidamente i rimpatri, stabilen- dell’immigrato ai tanti cittadini stranieri che giungo- vera e propria deriva populista e so- fronte dell’accoglienza e dei diritti due anni e dava accesso a lavoro, pre- do peraltro un moderato incremento e di chi se ne occupa, no nel nostro paese. vranista e alla crescente popolarità negati. stazioni sociali e edilizia popolare. di fondi. per ragioni di consenso La via che ha portato l’Italia a per- dei partiti che la incarnavano, hanno Senza quel permesso, la maggior par- Ma anche in questo caso, l’allora politico. Il clima correre questa china impervia e peri- banalmente tentato di riprodurre gli Aumento dell’irregolarità te di coloro che chiedono asilo in Ita- titolare del Viminale era consapevole colosa è stata relativamente breve. schemi degli avversari politici, nella Le norme contenute nel primo “de- lia oggi si vedono rifiutare la protezio- del fatto che dopo pochi mesi l’in- culturale ha prodotto Inizialmente, poco oltre la metà dello speranza di recuperare credibilità. creto Salvini”, cosiddetto “decreto si- ne, diventando nei fatti irregolari. ganno sarebbe stato scoperto. Sape- i due fallimentari scorso decennio, in concomitanza Ma, come è noto, tra il falso e l’origi- va anche, però, che la memoria col- decreti Salvini. con l’intensificarsi degli arrivi sulle nale si sceglie sempre l’originale: co- In quel momento chi si occupa di migranti lettiva è corta. Così, ad aprile 2019 so- Che l’attuale governo coste mediterranee, si è innescata sì, nel 2018, dalle urne è scaturito il ha definitivamente preso coscienza che no arrivati implacabili i dati ufficiali: prova a correggere. una campagna di odio, fatta di pro- governo gialloverde il quale, legitti- si era aperta una nuova stagione, forse dal 1° gennaio solo 2.143 rimpatri, Per ora con risultati clami xenofobi e razzisti, con al cen- mato dagli elettori, non ha perso la peggiore mai vissuta in Italia sul fronte una media di 19 al giorno, contro i 20 deludenti tro sempre il migrante, pericolo pub- tempo nel far approvare al parla- dell’accoglienza e dei diritti negati dell’ex ministro dell’interno Minniti

10 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 11 nazionale immigrazione PROGETTI “Apri” dopo “Protetto”: integrazione per mille nel 2017. Il dato peggiore degli ultimi Il decreto sicurezza dell’autunno 2018 ha aggravato la situazione di molti tre anni, ritmi che avrebbero richie- cittadini stranieri già presenti nel territorio italiano, che improvvisamente sto quasi un secolo per rimpatriare si sono visti non più riconosciuto il diritto all’accoglienza nel sistema ordina- tutti gli irregolari presenti in Italia. rio. Alla diffusa condizione di vulnerabilità che ne è conseguita, la Conferen- Il dato sull’incontrovertibile inef- za episcopale italiana, attraverso Caritas Italiana, sta cercando di risponde- ficacia della politica dei rimpatri è re con il progetto Apri. L’obiettivo è duplice: sostenere percorsi di integrazio- stato abilmente mascherato con una ne di migranti in condizione di fragilità; sensibilizzare le comunità alla manovra distorsiva: sul profilo Face- cultura dell’accoglienza. Come già sperimentato con il progetto “Protetto. book del ministro è prontamente Rifugiato a casa mia”, il nucleo di Apri consiste nell’assegnare centralità comparsa la notizia di un crimine alla comunità, luogo fisico e sistema di relazioni, in grado di supportare commesso da un extracomunitario, il processo di inclusione sociale e lavorativa delle persone che vivono in seguito al quale è stata annunciata una condizione di bisogno e di emarginazione. In questo contesto, parroc- “tolleranza zero” e sono state manda- chie, istituti religiosi e strutture diocesane sono chiamati a diventare ancora te lettere ai prefetti e questori per te- una volta testimonianza di carità, accoglienza e integrazione sociale. nere alta l’allerta. E di fronte al mal- Apri, partito a gennaio 2020, coinvolge già 50 diocesi, in cui è previsto contento tra gli alleati di governo, che siano accolte, a partire dalle prossime settimane, oltre 500 persone, sulle hanno iniziato a chiedere spiegazio- mille previste dal progetto nazionale. Per almeno 6 mesi i beneficiari ac- ni, Salvini ha sbandierato i numerosi colti potranno contare su comunità che li sosterranno nei percorsi di in- viaggi fatti per convincere i paesi di clusione sociale, a partire dalla ricerca di opportunità abitative dignitose. origine a riprendersi i propri cittadi- Le famiglie si prenderanno l’impegno di seguire i beneficiari nel loro per- ni, tranquillizzando in questo modo corso quotidiano di inclusione, svolgendo una funzione di tutoraggio. Cari- anche il suo elettorato. Poco impor- tas Italiana, dal canto suo, attraverso tre tutor nazionali, accompagnerà tava se praticamente non si era riu- le Caritas diocesane e tutti gli attori coinvolti attraverso una costante azio- sciti a stringere alcun accordo bilate- ne di monitoraggio. L’obiettivo è continuare a tessere la rete dell’accoglien- rale significativo; l’unico è stato quel- za secondo gli standard dell’ospitalità diffusa e della buona integrazione. lo firmato a novembre 2018 con il Accogliere, promuovere, proteggere e integrare: sono i quattro verbi ministro dell’interno del Ghana. Pae- di papa Francesco che hanno ispirato il progetto Apri, acronimo che pro- se da cui proviene, peraltro, solo lo ietta le comunità cristiane verso un’autentica cultura dell’accoglienza. 0,47% dei cittadini stranieri presenti [Luciana Forlino] in Italia. IMAGO MUNDI IMAGO

Accoglienza depotenziata bandi, che ha ridotto le realtà del so- neo sul totale delle partenze e ha bloc- svegliare i peggiori istinti xenofobi. Il ARRIVARE IN SICUREZZA ha anche riconfermato l’accordo con Tornando al primo decreto sicurezza, ciale impegnate nell’accoglienza a cato migliaia di persone nell’inferno lavoro che attende l’attuale esecutivo, Giochi in un centro per migranti a Roma. la Libia, senza trovare una soluzione un’altra parte molto criticata è stata svolgere la funzione di semplici al- libico. Le critiche mosse da più parti a alle prese (nella seconda metà di feb- Sotto, arrivo dal Corno d’Africa grazie alle condizioni disumane in cui si tro- ai corridoi umanitari della Chiesa senza dubbio quella che depotenzia bergatori, motivo per cui molti non si queste scelte, contrarie al diritto uma- braio) con un’incerta correzione dei vano le persone bloccate nei centri di il sistema Sprar, ovvero l’accoglienza sono presentati alle ultime gare di nitario e al buonsenso, non hanno decreti Salvini, sarà molto complesso, detenzione. diffusa (come spesso viene chiama- appalto delle Prefetture. trovato Salvini impreparato, il quale si anche in ragione del fatto che l’eredità tutti: migranti e comunità. Anche sul L’assenza di una visione comples- ta) gestita dai comuni attraverso as- Nel complesso si è trattato di misu- è costruito un alibi quasi perfetto, eva- ricevuta è frutto del lavoro svolto da fronte dei diritti umani, ci si augura siva rispetto al tema migratorio nasce sociazioni e organizzazioni, che in re di corto respiro, utili solo ad ali- cuando qualche centinaio di persone una parte dell’attuale maggioranza. quanto prima un’azione decisa sulla anche da una politica estera incapa- questa folle stagione politica sono mentare il consenso politico. E allora, dalla Libia e autorizzando corridoi Gli interventi registrati fino a oggi, questione libica e sui salvataggi in ce di incidere in maniera significativa state oggetto di ripetuti attacchi dif- in una sorta di bulimia legislativa, umanitari per un migliaio di profughi. in effetti, appaiono timidi e per nulla mare: è vero che l’attuale governo ha sui molti dossier diplomatici e migra- famatori per la loro attività umanita- l’esecutivo gialloverde a distanza di 9 Anche in questo caso la mossa è stata risolutivi. Pur comprendendo i deli- riaperto i porti alle navi delle ong, ma tori aperti a livello europeo (regola- ria. Il sistema di accoglienza è stato mesi ha approvato un secondo decre- vincente e ha permesso di celare al- cati equilibri che gover- mento di Dublino, Libia, Turchia, ridimensionato soprattutto nella to sicurezza, con una decisa stretta sui l’opinione pubblica, con il minimo nano l’attuale fase poli- Balcani). Sarebbe ora che l’Italia tor- parte dei servizi volti all’integrazione, salvataggi in mare e sulle ong che fan- sforzo, una catastrofe umanitaria che tica, ci si attende di più. nasse a essere protagonista nel pano- riducendolo quasi esclusivamente no soccorso. Unita all’accordo con la avrebbe richiesto ben altro impegno. Assolutamente ne- rama internazionale, anche in consi- alle prestazioni per garantire vitto e Libia, questa norma ha ridotto di qua- cessaria, in prima battu- derazione della sua esperienza di ac- alloggio. Ed è andata pure peggio ai si il 90% gli sbarchi nel nostro paese, Politica estera incapace ta, è una sostanziale coglienza che, nella fase più recente, cosiddetti Cas (centri di prima acco- ma al contempo ha fatto aumentare L’eredità lasciata dal precedente go- modifica dei decreti si- è stata purtroppo sacrificata a piccoli glienza), con la revisione dei relativi l’incidenza delle morti nel Mediterra- verno sul fronte dell’immigrazione è curezza. Occorre ferma- interessi partitici. molto pesante: ci vorranno anni per- re l’emorragia di tante Solo quando si capirà che l’immi- Nel complesso si è trattato di misure ché possa essere superata. Non si trat- persone verso l’area del- grazione non è un accidente della di corto respiro, utili solo ad alimentare ta solo di cancellare o modificare alcu- l’irregolarità e riavviare storia, ma un fatto strutturale, che il consenso politico. E allora, in una sorta ne norme; la vera sfida sarà ricostruire percorsi di integrazione, non chiede di essere risolto ma sem- di bulimia legislativa, è stato approvato un tessuto sociale che è stato sfibrato unico strumento per ga- plicemente gestito, potremmo final-

un secondo “decreto sicurezza” da una cultura dell’odio, capace di ri- rantire reale sicurezza a MUNDI IMAGO mente dirci un paese maturo.

12 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 13 nazionale Grafico 1. Rapporto tra tasse di successione scenari sociali e andamento della ricchezza in Italia 1,0 Imposta di successione Rapporto fra ricchezza netta privata 8 0,9 sul totale degli inoltri fiscali e reddito nazionale (asse sinistro) (asse destro) 7 0,8 6 0,7 0,6 5 0,5 4 Poveri, 0,4 3 0,3 2 0,2 di Giacomo Gabbuti 0,1 1 non disuguali? Forum disuguaglianze e diversità 0 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015 0 FONTE: WWW.FORUMDISUGUAGLIANZEDIVERSITA.ORG/ PROPOSTE-PER-LA-GIUSTIZIA-SOCIALE/GRAFICI Secondo alcuni, fine novembre, l’Economist re le affermazioni, attribuite al Pd di sembra fuori luogo, dunque, cogliere i problemi di povertà dedicava la sua copertina Zingaretti, secondo cui «l’Italia ha un l’occasione per un punto sulla disu- in Italia non sarebbero alle “illusioni della disu- alto tasso di disuguaglianza» e «la di- guaglianza in Italia, come peraltro correlabili, guaglianza”. Nell’imminen- suguaglianza è uno dei principali fatto anche da Oxfam Italia, con un tantomeno za delle elezioni in Gran problemi del nostro tempo». “briefing di accompagnamento” mol- imputabili, ABretagna (si è votato il 12 dicembre), to ben curato sul nostro paese. al crescente divario il settimanale liberale decideva di in- Ricchi rimasti fermi? tra ricchi e poveri. tervenire su una questione, cruciale Concentrandosi solo sulla disugua- Servono 7 anni di Pil Molti dati, in realtà, ma molto tecnica, con un titolo che glianza di reddito, stabile dai primi an- Anzitutto, la dimensione su cui Ox- dimostrano che lascia poco spazio a dubbi. L’alterna- ni 2000, dopo due decenni di forte au- fam ha deciso di attrarre l’attenzione la forbice si allarga. tiva, oltre Manica, era tra le proposte mento, sempre sul Foglio Lorenzo – la ricchezza – è fondamentale per Ma le politiche redistributive del Labour Party di Je- Borga sosteneva che in Italia abbiamo capire cosa accade nel nostro paese. tardano a incidere… remy Corbyn e quelle dei conservatori un problema di povertà e non di disu- Non a caso è su quella questione che che, per sviare l’attenzione dal peg- guaglianza: mentre i poveri diventava- il Forum disuguaglianze e diversità gioramento delle condizioni dei ceti no sempre più poveri, i più ricchi (as- ha deciso di porre l’attenzione, due più deboli, hanno continuato ad ali- sieme alla famigerata “classe media”) anni fa, lanciando la sua azione. Co- mentare questioni identitarie come la rimanevano fermi. Occorre quindi me è possibile vedere dai dati che Brexit. Si sa come è andata a finire… “concentrare risorse su una particolare corredano le “15 Proposte per la giu- Come ha notato Fabrizio Barca – fetta della popolazione», senza «agire stizia sociale”, presentate dal Forum coordinatore del Forum Disugua- sulla classe media, o aggredire il red- nel marzo 2019, e liberamente acces- glianze e Diversità, alleanza fra ricer- dito dei più ricchi», come farebbero le sibili online, il motivo è in primo luo- catori del settore e otto organizzazio- politiche contro la disuguaglianza. go dato dal fatto che la ricchezza è ni di cittadinanza attiva (tra cui Cari- Nonostante i loro timori tardino ad sempre più importante nelle nostre tas Italiana), che propone azioni avverarsi (i Dem non sono andati ol- vite. Nel 1970, servivano tre anni di concrete contro le disuguaglianze – tre le parole, ben poche rispetto alle Pil per “comprare” i patrimoni di tutti l’episodio chiarisce come, anche di bordate contro il reddito di cittadi- gli italiani; nel giro di mezzo secolo, fronte a proposte “moderate” (rispet- nanza, che immaginiamo feriscano il rapporto è arrivato a 7 (come mo- to alla storia europea del dopoguerra, chi invocava risorse a favore dei po- stra la figura 1): tale livello, secondo i e alla crisi sociale che viviamo), i li- veri), al Foglio sembrano ancora pre- dati del World Inequality Database berali come l’Economist preferiscano occupati. E così, attaccando la meto- (Wid), è tra i più alti al mondo, supe- schierarsi con forze politiche che dologia di Oxfam (su cui ha risposto riore – secondo le serie storiche rico- hanno tendenze “sovraniste”. puntualmente, Mikhail Maslennikov, struite da Cannari, D’Alessio e Vecchi Con queste premesse, non stupi- policy advisor di Oxfam Italia, su Vi- (2017) – persino a quello dell’Italia di sce la polemica sollevata dal rappor- ta.it), altri autori (Luciano Capone e metà Ottocento, quando le terre e i to annuale sulle disuguaglianze glo- Carlo Stagnaro) ne hanno approfitta- palazzi di un aristocratico valevano bali, curato da Oxfam e pubblicato a to per buttar lì che i dati italiani sulla la paga di migliaia di braccianti. gennaio. Il Foglio, che, in anticipo disuguaglianza di ricchezza (i patri- Rispetto ad allora, la ricchezza è di- sulla stampa anglosassone, già a fine moni posseduti, anziché i redditi gua- stribuita un po’ più equamente, ma agosto ci metteva in guardia dal falso dagnati) «sono tutt’altro che preoccu- rimane comunque, quasi per defini- problema della disuguaglianza, ha panti»: se un «pessimo segnale» c’è, è zione, ovunque più diseguale che i attaccato l’«uso distorto dei dati» da solo la riduzione di poche unità del redditi. Se infatti tutti per sopravvive- parte di Oxfam, che creerebbe «allar- numero dei milionari (sob!). Non re abbiamo bisogno di una qualche mi farlocchi» per «speculare sui pro- blemi». In estate, preoccupato che in Nel 1970, servivano tre anni di Pil per

IMAGO MUNDI IMAGO Italia la nascitura coalizione giallo- “comprare” i patrimoni di tutti gli italiani; rossa potesse diventare un «governo in mezzo secolo, il rapporto è arrivato a 7, contro la disuguaglianza», il quoti- livello tra i più alti al mondo, superiore Racconto che s’inceppa... diano si prendeva la briga di smenti- a quello dell’Italia di metà Ottocento

14 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 15 nazionale no, quelle del 25% di lavoratori più della maggioranza, ma non dei più scenari sociali poveri sono crollate negli ultimi 15 ricchi. In ogni caso, come ricordava IL FORUM anni, e il risultato è che la disugua- con dovizia di dati su questa rivista Otto aderenti (tra cui Caritas), un obiettivo glianza salariale è in costante aumen- Salvatore Morelli (Italia Caritas, otto- to dal 1982 a oggi. Complessivamente, bre 2018), anche così gli indicatori Nato due anni fa da un’idea della Fondazione Lelio e Lisli Basso, Grafico 2. Quota di ricchezza detenuta dal 1% è proprio la parte di reddito nazionale mostrano una disuguaglianza di red- il Forum Disuguaglianze Diversità può contare sulla partecipazione più ricco della popolazione (valori %) che va ai salari (anziché a profitti o dito ben al di sopra di quella registrata di otto organizzazioni di cittadinanza attiva (Fondazione Basso, ActionAid, 30 ITALIA FRANCIA REGNO UNITO rendite) che diminuisce, da noi come a metà degli anni Ottanta. Certo, in Caritas Italiana, Cittadinanzattiva, Dedalus cooperativa sociale, Fondazio- 28 nel resto del mondo: elemento che questo caso siamo messi meglio di ne di Comunità di Messina, Legambiente, Uisp) e di un gruppo di perso- 26 non sorprende, dato che aumenta il paesi come gli Stati Uniti, ma peggio ne (membri delle otto organizzazioni, ricercatori e accademici). 24 peso della proprietà, immobiliare e fi- non solo dei paesi nordici, ma anche Il Forum intende definire politiche pubbliche e azioni collettive 22 nanziaria, ma preoccupa, visto che è di Francia o Germania (grafico 3). Ce per ridurre le disuguaglianze sociali ed economiche, al fine di aumentare 20 la giustizia sociale per favorire il pieno sviluppo di ogni persona (diversità). 18 sempre più la ricchezza di pochi, e va- n’è dunque abbastanza per pensare 16 le più del lavoro di molti. che la disuguaglianza sia elevata, e Lo fa grazie all’alleanza fra cittadini organizzati e mondo delle ricerca, 14 Se gli indici di disuguaglianza dei rappresenti un problema. nella convinzione che ragioni e sentimenti presenti in una moltitudine 12 redditi non riescono a catturare ap- di pratiche possono aiutare a trasformare paura e rabbia nell’avanza-

FONTE: WWW.FORUMDISUGUAGLIANZEDIVERSITA.ORG/ PROPOSTE-PER-LA-GIUSTIZIA-SOCIALE/GRAFICI 10 1995 1998 2001 2004 2007 2010 2013 2016 pieno questo fenomeno, tra l’altro, è Spostare il peso della fiscalità mento verso una società più giusta. Le attività del Forum sono sostenute anche perché – come sapranno bene Non è un caso che anche la mobilità da Fondazione Charlemagne, Fondazione Con il Sud e Fondazione Unipolis. forma di reddito (compresi i sussidi ai 5 mila più ricchi tra i ricchi (lo 0,01% al Foglio e all’Economist – uno dei pro- sociale, che più dell’uguaglianza do- Caritas aderisce al Forum per diverse ragioni. Anzitutto, perché per occu- da parte dello stato), non tutti hanno in cima alla piramide), la loro quota di blemi che attanaglia gli esperti di di- vrebbe appassionare i liberali, riman- parsi di povertà oggi bisogna agire sui meccanismi che la generano, ovvero un patrimonio, e anzi c’è chi lo ha ne- ricchezza è passata dal 2 al 7% tra 2010 suguaglianze è la difficoltà di misurare ga un miraggio. Come ben riassume le disuguaglianze sociali ed economiche, riconoscendo il nesso tra povertà gativo per via dei debiti. Ma non par- e 2016. Guardando alla ricchezza, la i redditi da capitale (cioè profitti e ren- Oxfam Italia, le nostre opportunità e disuguaglianza. Inoltre, perché le misure redistributive (come il Reddito liamo di qualcosa di superfluo: come disuguaglianza sembra un problema, dite, di media appannaggio dei più economiche sono sempre più prede- di cittadinanza) rischiano di non essere efficaci se non si interviene sulla sa bene chi si occupa seriamente di e anche in aumento. ricchi). Questo problema notoria- terminate dallo status dei genitori – e riduzione dei divari territoriali (disuguaglianza) in termini di accesso ai servi- povertà, un minimo di ricchezza co- mente affligge le indagini campiona- qui l’Italia è fanalino di coda tra le zi fondamentali (trasporti, salute, istruzione) da parte di tutti i cittadini. stituisce la prima rete di protezione Sfuggono i redditi da capitale rie: ma anche i dati dell’Irpef, senza economie avanzate. Se la ricchezza Infine, perché il Forum stimola la partecipazione delle persone nei territori, contro un imprevisto – una malattia, Questo avviene in un paese in cui, da pensare all’evasione, per via dei regi- vale 7 volte il reddito, per fare mobili- aiutando a capire che la disuguaglianza ci riguarda tutti e attraversa un licenziamento, la cronaca quoti- trent’anni, il Pil ristagna o arretra; in mi speciali sempre nuovi applicati ai tà sociale non ci sono molte alterna- le vite di ognuno nella loro quotidianità (si pensi agli effetti della tecnologia diana di questa “crisi” infinita; chi ne cui, come appena certificato da Istat, la redditi di impresa, affitti, partite Iva, tive allo sposare un (uomo) ricco. o ai divari intergenerazionali nella trasmissione della ricchezza). [d.p.] è sprovvisto, anche se guadagna più percentuale di occupati è la più alta dal tengono conto oramai quasi solo di D’altronde, le possibilità – di studiare, di quanto serve a esser definito pove- 1977 (quando iniziano i dati), ma gli salari e pensioni – e quindi dei redditi o di aprire un’impresa – dipendono ro, è più vulnerabile alla povertà. stipendi sono sempre più spesso mise- sempre più dal portafoglio di papà. È mente spostare il peso della fiscalità D’altro canto, è necessario interve- In Italia, proprio mentre cresceva di ri, come raccontano Marta e Simone qui che il racconto della povertà co- dal lavoro (sempre più povero) alle nire a sostegno di chi, anche lavoran- importanza (e sfuggiva sempre più alle Fana nel libro Basta salari da fame (La- me problema distinto dalla disugua- rendite, e dall’attività economica al do, rimane povero, estendendo le tu- imposte), la ricchezza è divenuta più terza, 2019). Su questo punto Oxfam glianza si inceppa. privilegio ereditato: per questo il Fo- tele e introducendo un salario minimo diseguale: i dati di Acciari, Alvaredo e batte un altro colpo, focalizzandosi Chi, come il Forum, vuole combat- rum si propone di riflettere su una ri- per chi è fuori dai contratti nazionali Morelli mostrati dal Forum rivelano sulle disuguaglianze particolarmente tere la disuguaglianza, non lo fa per forma dell’imposta di successione, (comprese molte delle operatrici del come, dal 1995, la quota di ricchezza odiose generate dal lavoro di cura, non perseguitare i ricchi, ma per dare ri- che colpisca progressivamente chi ha lavoro di cura). E ancora, non sarebbe dell’1% più ricco della popolazione sia solo nei paesi in via di sviluppo. sposte all’altezza di un problema la fortuna di ereditare cifre superiori a male ricominciare a valorizzare nella salita dal 18 al 25%, superando quella Come raccontano i Fana nel loro li- complesso, come si può vedere leg- mezzo milione di euro. Una misura pubblica amministrazione qualcuno di Francia e Gran Bretagna. La quota bro, è proprio la privatizzazione e gendo le 15 Proposte per la giustizia moderata, rispetto a quelle di Bernie dei laureati che non erediteranno lo del 10% più ricco, che al Foglio raccon- aziendalizzazione dei servizi di cura a sociale. Da un lato, occorre chiara- Sanders ed Elizabeth Warren, candi- studio o l’azienda di famiglia, per tano in «continua flessione» per la lie- condannare i lavoratori (ancora in lar- dati dem male elezioni presidenziali sbloccare la macchina ingolfata della ve riduzione degli ultimissimi anni, è ghissima maggioranza donne) a con- Usa 2020, per iniziare a ragionare su pubblica amministrazione, ma anche in realtà aumentata di oltre 10 punti dizioni di lavoro sempre più precarie come ripristinare la progressività fi- immaginare risposte innovative ai bi- tra il 1995 e il 2016, sia nei dati fiscali e salari sempre più bassi. Come mo- scale su profitti e rendite, smettendo sogni sempre nuovi della società. Sen- riportati dal Forum, che in quelli Cre- stra l’ultimo rapporto dell’Inps, se le di tartassare i lavoratori. za arrivare a piani straordinari, che ri- dit Suisse usati da Oxfam. Guardando retribuzioni lorde in media ristagna- portino il numero (e l’età) dei nostri dipendenti pubblici in linea con la Grafico 3. media europea, il Forum propone di Disuguaglianze in alcuni paesi europei programmare con intelligenza il ri- 45 ITALIA FRANCIA SPAGNA ITALIA FRANCIA SPAGNA cambio generazionale già in corso.

40 È significativo che a sposare un simi- le approccio siano realtà, come Caritas, 35 che ai poveri dedicano più di qualche parola retorica. Sarebbe ora che lo fa- 30 cesse anche chi, in Gran Bretagna co- 25 me in Italia, sembra preferire sollevare polvere, sperando che l’attenzione del- 20 la politica continui a focalizzarsi altro- IMAGO MUNDI IMAGO FONTE: WWW.FORUMDISUGUAGLIANZEDIVERSITA.ORG/ PROPOSTE-PER-LA-GIUSTIZIA-SOCIALE/GRAFICI 15 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015 ve, incurante delle conseguenze.

16 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 17 nazionale Grafico 1. Un’applicazione del modello di Robert Castel (2000) povertà Asse 2 Isolamento Integrazione / non integrazione Disaffiliazione comunitaria

Vulnerabilità Fragilità sociale delle reti

Integrazione nella precarietà Dipendenza Asse 1 Piena dal sistema Integrazione / integrazione di welfare non integrazione Chi è Reti nel mercato di supporto del lavoro

Lavoro continuativo Lavoro temporaneo Inoccupabilità / solo e regolare Scoraggiamento vulnerabilità o di disaffilliazione. Nel- paiono i profili di povertà delle per- l’ultimo Rapporto povertà della Cari- sone supportate dai centri di ascolto se tas diocesana di Roma, pubblicato a e dai servizi di livello parrocchiale, novembre, gli autori hanno dedicato distribuiti in modo capillare sul ter- una specifica attenzione proprio al ritorio della diocesi capitolina; nel la tema delle “relazioni”, evidenziando caso specifico degli utenti dei servizi che più della metà delle persone parrocchiali, prevale infatti una po- ascoltate e sostenute nei centri dio- vertà che gli autori definiscono “inte- cava cesani vive di fatto una dimensione grata”, che riguarda in altre parole di isolamento relazionale (tra loro si soggetti che, pur avendo un tenore di contano sia persone “senza dimora”, vita basso, restano fortemente inse- sia individui con una regolare condi- riti nelle reti sociali organizzate intor-

MASSIMO FIORILLO zione abitativa). no alla famiglia e al quartiere. La povertà, insomma, è associabi- MEGLIO ACCOMPAGNATI Un uomo in attesa della le non solo alla situazione di nuclei Nelle aree metropolitane Però non sempre… distribuzione di pacchi alimentari numerosi, economicamente difficili Volendo allargare lo sguardo dal li- in un centro d’ascolto Caritas da mandare avanti? Da quanto rive- vello locale a quello nazionale, cer- lato dallo studio di Caritas Roma, tali cando di comprendere quanto le fra- di Federica De Lauso l fenomeno della povertà, oggi, Robert Castel, per definire il concetto gilità sul fronte delle relazioni sociali; soggetti, oltre a “vivere soli”, speri- gilità colte a livello diocesano siano con l’acuirsi delle incertezze di insicurezza sociale, sul finire degli o ancora la posizione di chi risulta mentano anche rapporti scarsi o ine- tipiche del contesto romano o quan- economiche e in presenza di anni Novanta fece ricorso al neologi- fuori da entrambi gli ambiti di inte- sistenti con i propri familiari (che ve- to, al contrario, siano generalizzabili, un mercato del lavoro che smo “disaffiliazione”, identificando grazione (la disaffiliazione). Nel mo- dono raramente) o amici, situazioni è possibile attingere ai dati relativi ai stenta a ripartire, ha allargato con tale espressione le situazioni di dello proposto le posizioni non sono che definiscono quindi un quadro di centri di ascolto o servizi Caritas di- Iin modo evidente i propri confini, in- sganciamento dai contesti collettivi affatto statiche e immobili; è facile profonda solitudine esistenziale e di stribuiti da nord a sud del paese. Il teressando individui e gruppi sociali di appartenenza, causate da un lato transitare da un’area all’altra, in ter- scarsa integrazione. Questi tratti che primo aspetto da considerare riguar- che, prima della crisi economico-fi- dall’indebolimento delle reti sociali mini positivi ma anche negativi, co- caratterizzano il 52% delle persone da la diffusione delle fragilità relazio- nanziaria, potevano dirsi “al riparo” di supporto, dall’altro dalla progres- me nelle situazioni in cui “la zona di che bussano alle porte dei servizi nali: in Italia le storie di solitudine ri- da rischi di indigenza. Se fino agli an- siva marginalizzazione rispetto al vulnerabilità si dilata, deborda su diocesani della Caritas di Roma, tra guardano il 29,3% degli utenti com- ni pre-crisi, infatti, la povertà aveva mercato del lavoro. quella dell’integrazione e alimenta la cui strutture a bassa soglia come plessivi (che sono stati oltre 195 mila La povertà viene dei connotati chiari e ben definiti (si Nel grafico riportato in questa pa- disaffiliazione” (Morlicchio, 2012). mense, servizi di accoglienza nottur- nel 2018). Anche a livello nazionale tradizionalmente associava per lo più alle regioni del gina viene rappresentato il pensiero na o dormitori, rappresentano un ti- si conferma inoltre una differenza associata alla Mezzogiorno, alle famiglie di anziani, di Castel: lungo l’asse 1 il continuum Molto vicina po di povertà che potremmo definire tra i centri di livello diocesano e condizione delle alle famiglie numerose e allo stato di delle posizioni relative al mercato del alla “disaffiliazione” “marginale”, molto vicina al concetto quelli di livello parrocchiale: nei pri- famiglie numerose: disoccupazione) dopo il 2008, rom- lavoro e lungo l’asse 2 il percorso che, Ci si potrebbe chiedere se le persone di disaffiliazione di Castel, date an- mi l’incidenza delle “persone sole” la statistica conferma. pendo gli argini del noto, ha generato dall’inserimento nelle reti di suppor- sostenute e accompagnate dai centri che le marcate difficoltà vissute sul risulta più contenuta rispetto al con- Ma i dati dei centri categorie inedite. Ad esempio quelle to familiari e comunitarie, porta di di ascolto Caritas si collochino in ci- fronte occupazionale (tra costoro, in- testo romano, ma in ogni caso deci- dei working poor (poveri pur con contro alla piena esclusione. La posi- ma all’asse delle fragilità relazionali, fatti, l’89,3% è senza lavoro). samente più alta (33,4%) rispetto a Caritas evidenziano un’occupazione, magari precaria, zione dell’individuo rispetto a questi quindi sperimentino condizioni di Decisamente diversi, invece, ap- quanto si registra nei servizi parroc- che la rottura delle sottoretribuita o part time) o degli due assi lo colloca in una delle aree chiali (21%). relazioni, famigliari under 34. identificate da Castel: l’area della to- In Italia le storie di solitudine riguardano I valori più elevati di tali presenze si e sociali, non Queste “nuove povertà”, oggi più tale integrazione lavorativa e sociale; il 29,3% (ovvero quasi un terzo) delle storie concentrano nelle regioni al cui inter- è estranea alla che mai, sembrano associarsi anche quella della vulnerabilità sociale, ca- relative agli utenti complessivi dei centri no sono collocate le principali aree caduta in situazione a condizioni di insicurezza, vulnera- ratterizzata da una posizione instabi- d’ascolto Caritas. Sono storie concentrate metropolitane del nostro paese: Lom- di indigenza e fragilità bilità e fragilità sociale. Il sociologo le nel mercato del lavoro e dalla fra- soprattutto nelle realtà metropolitane bardia, Lazio, Toscana, Emilia Roma-

18 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 19 nazionale database povertà di Walter Nanni

gna. Quale il profilo socio-anagrafico (40%), anche se non mancano espe- non irrisorio, ovviamente, il peso del- delle persone a basso capitale relazio- rienze di cronicità: oltre un terzo di le fragilità familiari (che coincidono IL PIANETA SCUOLA nale? A vivere in tali condizioni sono chi sperimenta forme di solitudine per lo più con problemi legati a sepa- per lo più uomini adulti, con un’età risulta infatti in carico alla rete Cari- razioni e divorzi), cui si aggiungono compresa tra i 45 e i 54 anni (23,4%) o tas da 3 anni o più (34,4%). quelle relative all’ambito “salute”, AVVOLTO DALLE OMBRE tra i 55 e 64 anni (23,6%). Rispetto alla Quali risultano essere le aree di coincidenti soprattutto con il disagio storia personale, si tratta soprattutto maggiore fragilità e di bisogno inter- psichico (depressioni, malattie men- di persone svincolate da legami co- cettate? In primo luogo è bene sotto- tali) e le problematiche legate al- niugali, quindi celibi e l’esperienza di immi- Tabella 1. Persone ascoltate nei centri d’ascolto nubili (50,7%), o di sog- per macrovoci di bisogno grazione. a Relazione di monitoraggio del settore dell'istruzione e della è tra le più basse dell’Ue (2017). Men- e livello di capitale relazionale (anno 2018) getti che, al contrario, Dalla lettura tipizzata formazione. Anno 2019, curata dalla Commissione europea, tre la quota di Pil assegnata all’edu- hanno sperimentato nel MACRO-VOCE PERSONE CON BASSO PERSONE CON ALTO TOTALE dei bisogni, a partire dal cazione della prima infanzia e al- corso della propria vita DI BISOGNO CAPITALE RELAZIONALE CAPITALE RELAZIONALE capitale relazionale, ci si illustra le principali misure programmatiche recenti e in corso l’istruzione primaria e secondaria è Povertà economica 78,1 79,6 79,1 L un fallimento del lega- accorge che tra le perso- di realizzazione in ciascuno stato membro dell’Ue nell’ambito delle sostanzialmente in linea con gli stan- me matrimoniale (i se- Problemi di occupazione 56,1 54,9 55,4 ne sole non risultano dard Ue, la spesa per l’istruzione ter- parati o divorziati rap- Problemi abitativi 38,6 16,9 23,7 trascurabili anche i casi politiche educative e formative. ziaria è la più bassa dell’Ue (appena presentano il 24,3% del Problemi familiari 17,1 14,8 15,6 di dipendenza (soprat- La relazione è una miniera di dati. Molti dei quali, naturalmente, lo 0,3% del Pil nel 2017, media Ue Problemi di salute 18,2 12,9 14,5 totale dei soggetti che tutto da alcol e droghe) riguardano il nostro paese. L’Italia, per esempio, risulta avere il corpo 0,7%). soffrono anche di solitu- Problemi legati all’immigrazione 13,4 7,1 9,2 o le situazioni legate a Secondo le previsioni del governo, dine, oltre che di pover- Problemi di istruzione 7,1 5,9 6,4 problemi legali e di giu- docente più anziano dell’Ue. Nel 2017, più della metà (58%) degli in- la quota del Pil destinata all’istruzio- Dipendenze 7,0 2,4 3,8 tà). Sul fronte della citta- stizia (ex detenuti, per- segnanti di scuola primaria e secondaria aveva più di 50 anni (rispetto ne dovrebbe ulteriormente diminuire dinanza non ci sono ri- Detenzione e giustizia 5,0 2,6 3,3 sone che stanno speri- nei prossimi 15 anni. Il ministero levanti differenze tra Handicap/disabilità 3.4 2,6 2,9 mentando misure alter- al 37% dell’Ue) e il 17% aveva più di 60 anni (Ue: 9%). Ciò significa dell’economia e delle finanze (Mef) italiani (51,4%) e stra- Altri problemi 8,6 3,3 5,0 native alla detenzione o anche che, in media, il 3,8% degli in- stima che la quota di spesa per l’istru- nieri (48,6%). gli arresti domiciliari). segnanti potrebbe andare in pensio- La Commissione zione sul PIL scenderà dal 3,5% nel Molto alta risulta, com’è facilmen- lineare come le storie incontrate de- Ecco dunque che sembrano apparirci ne ogni anno nei prossimi 15 anni. europea ha aggiornato 2019 al 3,1% nel 2035, riflettendo il te intuibile, l’incidenza delle persone notano difficoltà complesse e multi- in modo sempre più netto i profili e i L’Italia registra una delle percentuali la fotografia dei sistemi calo demografico (Mef, 2019). senza dimora (per i quali si devono dimensionali; tra le persone sole, volti delle persone sole accompagna- maggiori di insegnanti donne, che di- scolastici del Nel 2017 la partecipazione ai ser- considerare meccanismi moltiplica- infatti, quasi la metà (49%) vede te dalla rete Caritas in Italia: uomini o minuisce con il livello scolastico: nel continente. Anzianità vizi di educazione e cura della prima tivi della condizione di emarginazio- sommare contemporaneamente tre donne con disturbi mentali, che ma- 2016 variava tra il 99% nell’educazio- e stipendi dei docenti, infanzia (Ecec) dei bambini tra i 4 e i ne), che sfiora il 40%, a fronte di o più ambiti di bisogno; la stessa si- gari nessuno assiste; giovani adulti in ne e cura della prima infanzia, il 63% aumento dei supplenti, 6 anni, pari al 96%, ha superato sia la un’incidenza complessiva degli ho- tuazione riguarda solo il 33,7% delle cerca di un’occupazione; persone che nell’istruzione secondaria superiore calo della spesa media Ue (95,4%) che il parametro meless, sul totale di coloro che acce- persone dotate di un più alto capitale associano la povertà economica al di- e il 37% nelle università. di settore, incremento di riferimento Ue (95%). Per i bam- dono ai centri Caritas, del 19%. relazionale. Entrando nel merito dei sagio familiare, sanitario o a problemi Le limitate prospettive di carriera, dell’abbandono: Italia bini sotto i 3 anni, nel 2016-2017 vi bisogni (si veda la tabella 1), preval- di dipendenza; separati o divorziati unite a stipendi relativamente bassi in ritardo, rispetto alla erano invece 13.147 istituti Ecec che Complesse gono i casi di povertà economica con problemi economici e occupa- rispetto a quelli di altre professioni media Ue, su molti fronti offrivano circa 354 mila posti, poco e multidimensionali (quindi situazioni per i quali il reddi- zionali; anziani soli; disabili che ma- altamente qualificate, rendono diffi- più della metà dei quali pubblici. Si Rispetto alla dimensione occupazio- to risulta insufficiente o del tutto as- gari non hanno familiari che possono cile attrarre i laureati più qualificati. tratta di una copertura del 24% dei nale (l’asse 1 del grafico), appare sente), seguiti dalle problematiche supportarli; persone senza dimora; Così, in Italia gli stipendi degli insegnanti stabiliti per leg- bambini da 0 a 3 anni, ben al di sotto dell’obiettivo Ue di molto debole il livello di integrazione occupazionali. Molto alta anche l’in- adulti che hanno perso il lavoro e so- ge sono inferiori alla media Ocse in tutte le fasi della car- copertura (33%). di questi soggetti nel mercato del la- cidenza delle fragilità legate all’am- no in cerca di un nuovo impiego; in- riera; gli insegnanti possono raggiungere lo stipendio Notizie non confortanti anche sul fronte del tasso di voro: i disoccupati sfiorano infatti il bito “casa”, al cui interno ricadono le dividui sotto sfratto... massimo solo dopo 35 anni di servizio (la media Ocse è abbandono scolastico. Dopo un decennio di calo costan- 70% del totale; alla disoccupazione si situazioni più estreme delle persone E se è vero, come si diceva all’inizio, 25 anni); gli stipendi degli insegnanti sono inferiori a te, esso è infatti in leggero aumento. Nel 2018, gli abban- aggiunge poi la condizione di chi vive senza dimora (quindi mancanza di che la povertà continua a riguardare quelli di altri lavoratori con un'istruzione terziaria; infine, doni scolastici tra i giovani dai 18 ai 24 anni hanno rag- in uno stato di inabilità, totale o par- alloggio, accoglienza provvisoria, o anzitutto la condizione opposta alla a causa del blocco degli scatti stipendiali dei dipendenti giunto il 14,5% (+0,5% rispetto al 2017). Si tratta di una ziale (4,4%) o di chi possiede un lavo- problematiche relative alla mancan- solitudine (i dati Istat confermano che del settore pubblico, lo stipendio degli insegnanti non percentuale inferiore all’obiettivo di Europa 2020 per ro irregolare (1,7%). In termini di sto- za di una residenza anagrafica), ma a essere maggiormente svantaggiate aumenta dal 2010. l’Italia, ma superiore alla media Ue (10,6%). Il tasso di ria assistenziale prevalgono i cosid- anche quelle più ordinarie di chi vive sono proprio le famiglie numerose), è Nell’anno scolastico 2018-2019 i supplenti in Italia so- abbandono scolastico è inoltre disomogeneo: al sud e detti “nuovi utenti”, conosciuti dal sotto sfratto o in condizioni abitative anche vero che il non poter contare no stati 164 mila, pari al 18,5% del totale, in aumento nelle isole (19%) è significativamente più elevato rispetto circuito Caritas solo nell’ultimo anno inadeguate o precarie. Decisamente sul supporto delle reti familiari può rispetto ai 135 mila dell’anno precedente. Il 20% degli al Nord (11%). Per i giovani nati in Italia è rimasto inoltre costituire un elemento che può aggra- insegnanti supplenti cambia scuola nel corso di due anni invariato rispetto all’anno precedente (12%), mentre tra È anche vero che il non poter contare vare (e in molti casi addirittura gene- scolastici successivi. i giovani nati all’estero è salito dal 30% nel 2017 al 35% sul supporto delle reti familiari può costituire rare) le condizioni di fragilità, di svan- nel 2018, ben al di sopra della media Ue (20,2%); ciò è un elemento che può aggravare (in molti taggio e vulnerabilità sociale. Da soli Poco 0-3, tanto 0-6 dovuto anche alla crescita degli studenti nati all’estero casi addirittura generare) le condizioni si può provare a cavarsela meglio: ma La spesa pubblica per l’istruzione, sia in rapporto al Pil iscritti al sistema scolastico italiano (+1,9%), che bilancia di fragilità, svantaggio e vulnerabilità spesso non ci si riesce. (3,8%) sia in relazione alla spesa pubblica totale (7,9%), il calo degli studenti nati in Italia (-1,2%).

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1 4 3 2 dizioni di fragilità, (12 nel periodo medicinali di fascia C prescritti razione con le farmacie limitrofe: EMERGENZA CORONAVIRUS invernale). Al primo piano è stato dal medico, ma per i quali non ora la Caritas prova a estender- realizzato un alloggio con 4 stan- esiste ticket. Per garantirli anche la. Il progetto mira a raccogliere Rinviato il Convegno Caritas a Milano 5 La Cei: «La solidarietà ci affratelli» ze, destinato a persone inserite a chi versa in cattive condizioni risorse economiche, da destina- in percorsi di accompagnamento economiche, la Caritas diocesa- re all’acquisto dei farmaci. Cari- L’emergenza sanitaria generata dal virus Covid-19 ha imposto il rinvio a data da destinarsi del 42° Convegno nazio- all’autonomia lavorativa e abitati- na di Biella ha avviato un amplia- tas salderà direttamente le fattu- nale delle Caritas diocesane. Intitolato “Carità è missione”, era in programma da lunedì 23 a giovedì 26 marzo: va, o formativi. Sullo stesso pia- mento del progetto “Fra’ Galdi- re delle farmacie collegate nel quartiere fieristico dell’area metropolitana milanese, in comune di Rho, anche in vista del 50° anniversario no una sala polivalente, per ini- no” per il pagamento di farmaci al progetto. Nei primi 5 mesi dalla istituzione di Caritas Italiana (che ricorrerà nel 2021), erano attesi circa 600 delegati da tutta Italia. ziative e corsi anche sui temi non mutuabili, ma con obbligo di sperimentazione sono state La Conferenza episcopale italiana ha emesso, lunedì 2 marzo, un comunicato stampa dedicato alla situazione dell’abitare sociale. Al secondo di ricetta medica. L’iniziativa era aiutate 47 persone e acquistati venutasi a creare nel paese per effetto dell’emergenza sanitaria. Tra le decisioni assunte dal governo a fine febbraio piano, infine, due alloggi destinati partita in modo sperimentale più di 450 farmaci. I più richiesti, vi sono stati anche il divieto delle celebrazioni religiose comunitarie e le limitazioni all’accesso ai luoghi di culto. a famiglie in difficoltà. in 5 centri di ascolto, in collabo- tranquillanti e antidolorifici forti. «Il pieno rispetto delle disposizioni governative esprime la doverosa disponibilità a condividere fino in fondo le difficoltà che il Paese sta attraversando – ha commentato nella nota il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e pre- TORINO ottopermille/Pescara-Penne di Monica D’Allevo sidente della Cei –: è il momento di una corresponsabilità nella quale la Chiesa porta il suo contributo di preghiera, “Way out”, 5 di speranza e di prossimità. Questa prova deve poter costituire un’occasione per ritrovare una solidarietà che affratella». una guida Lucrezia si è aperta, oltre lo scudo: L’emergenza Coronavirus ha avuto un serio impatto anche su molti servizi e strutture d’aiuto e d’accoglienza pro- accompagna c’è una Rete per risalire dalla strada mossi da molte Caritas, soprattutto nel nord Italia. In generale, fatte salve eccesioni specifiche, i servizi non sono l’uscita dal carcere mai stati interrotti, pur essendo state assunte doverose e prudenziali rimodulazioni di accessi e attività. Mohamed, senza dimora, accompagnato in un percorso sanitario e psicologico. 3 A chi chiedere aiuto, dove Lucrezia, che della solitudine aveva fatto il suo scudo per la vita in strada, è riu- VOLONTARIATO trovare ricovero, come ge- scita ad aprirsi, fino ad accettare un progetto individualizzato per il recupero della Padova “Capitale europea”, Mattarella ricorda (tra gli altri) Nervo e Pasini stire la ritrovata libertà, se si esce propria autonomia. E poi Marcello, Eglantina, Sergio, e tutti gli altri che, tramite dal carcere e non si hanno riferi- il Centro d’ascolto diocesano, hanno intrapreso un cammino verso l’inclusione Per il 2020, Padova è stata proclamata “Capitale europea del volontariato”. Il riconoscimento, che offre l’occasione menti e appoggi? A queste do- sociale e lavorativa. Sono loro, i protagonisti del progetto Resil, promosso dalla per un fitto calendario di appuntamenti lungo l’intero anno, è stato conferito al capoluogo veneto anche in considera- mande risponde Way out, guida Caritas diocesana di Pescara-Penne e finanziato con fondi Cei otto per mille. zione delle tante personalità (civili, accademiche e religiose) che negli ultimi decenni, provenendo dalla città o dal suo ai servizi di Torino, rivolta ai re- Resil (Rete di servizi per l’inclusione e il lavoro) nasce in risposta ai bisogni ateneo, hanno contributo a diffondere la cultura e organizzare le prassi del volontariato, in Italia e non soltanto. clusi che, finita la pena, si lascia- crescenti rilevati dai centri di ascolto Caritas e dai servizi sociali del comune In occasione dell’inaugurazione dell’Anno, svoltasi nel capoluogo veneto all’inizio di febbraio, il Presidente della Re- no alle spalle i cancelli della ca- di Pescara. L'obiettivo generale è intervenire su famiglie e persone in condizione pubblica, Sergio Mattarella, ha elogiato la scelta del tema dell’Anno (“Ricuciamo insieme l’Italia”) e ha ricordato molte sa circondariale del capoluogo di fragilità ed esclusione sociale, attraverso un approccio multidimensionale, che delle figure eminenti del volontariato italiano. Tra queste, anche «monsignor Giovanni Nervo, padre della Caritas Italiana, piemontese. Way out, in inglese integra il sostegno materiale ed emergenziale con l’empowerment socio-lavorati- e poi della Fondazione Zancan», con cui «ha lavorato a lungo un altro padovano mite e instancabi- “uscita”, è un agile opuscolo vo, che permetta anche di sviluppare strategie per affrontare i problemi ed offrire le, monsignor Giuseppe Pasini». Per loro, e per tanti intorno a loro, ha detto Mattarella, «carità di 40 pagine con tutte le infor- soluzioni capaci di influenzare una prassi pubblica d'intervento. e giustizia sono sempre state un binomio inscindibile e l’aver posto al centro del loro impegno mazioni di base, realizzato dalla il contrasto alla povertà ha aiutato tutto il volontariato italiano a sentirsi costruttore incessante Caritas diocesana per accompa- Dalle periferie al lavoro di quella solidarietà sociale che è iscritta nei principi di fondo della Costituzione repubblicana». gnare appunto l’uscita dei “ri- Il progetto abbraccia la maggior parte dei servizi alla persona e di incontro con l’al- stretti” dalla galera. L’opuscolo tro: centri d’ascolto, unità di strada, accoglienza notturna, mensa e distribuzione viene distribuito dai volontari Ca- di viveri, fornitura di indumenti e di farmaci salvavita, pagamento di bollette, sussidi AOSTA tazione, nel rimettersi in relazio- SALUZZO ritas a chi esce dal carcere, per al reddito, percorsi di inclusione lavorativa e attivazione di tirocini formativi, emissio- Al via “Dimore”, ne, nella ricerca di un’occupazio- Inaugurati aiutarli a superare un disorienta- ne di voucher per servizi sociali, educativi e socio-sanitari per le famiglie, rafforzamen- soluzioni ne, nel gestire la propria salute altri due piani mento che, alla lunga, può prepa- to delle reti di collaborazione con le parrocchie e le associazioni del terzo settore. housing first e la quotidianità. Le attività sono della Casa rare il terreno al reingresso in cir- In particolare, l’unità di strada ha svolto interventi di animazione delle periferie per l’inclusione state avviate a dicembre 2019; Madre Teresa cuiti criminali. Il percorso Caritas di Pescara, con attività per i bambini, un servizio di ascolto e mediazione per gli in questa fase la proposta viene di accompagnamento al reinseri- adulti anche attraverso visite domiciliari, attività di prossimità per persone senza Ha avuto inizio in Valle rivolta ai possibili beneficiari (se- Sono stati inaugurati nella mento dei detenuti ha ormai una fissa dimora. Iniziative che hanno permesso di entrare in relazione con cittadini 1 d’Aosta il progetto Dimore, gnalati dai servizi sociali e sani- 2 seconda metà di febbraio lunga storia ed è caratterizzato in condizione di fragilità e dar vita ad un rapporto di fiducia, che ha poi generato nato dalla collaborazione tra la tari pubblici e di altre realtà, tra i nuovi spazi di “Casa Madre Tere- da una molteplicità di servizi. prese in carico efficaci e l’avvio di percorsi di accompagnamento. 2 Regione e diverse realtà del ter- cui il centro di ascolto Caritas). sa di Calcutta”, a Saluzzo. Il pri- Le persone in situazioni di svantaggio sono state avviate a percorsi di presa zo settore, tra cui la Fondazione Per avviare concretamente i per- mo e il secondo piano dell’edifi- BIELLA in carico, finalizzati all’inserimento socio-lavo- Opere Caritas onlus. Finanziato corsi individuali, è indispensabile cio, di proprietà della diocesi “Fra’ Galdino”, rativo. Per ciascuno sono stati attivati un pro- con fondi europei, il progetto, avere a disposizione le soluzioni piemontese, completano il pro- fondi per pagare getto individualizzato e la ricerca di un’occupa- secondo l’approccio housing first, abitative. Gli operatori sono dun- getto di una nuova struttura di ac- farmaci zione, attraverso il sostegno nelle procedure si propone di accompagnare le per- que alla ricerca di appartamenti coglienza, per rispondere ai biso- non mutuabili burocratiche e amministrative, la redazione sone senza dimora in un percor- e camere, spazi da poter asse- gni abitativi segnalati dal centro partecipata del proprio curriculum vitae, la ri- so di reinserimento sociale e la- gnare ai beneficiari del progetto, d’ascolto. Al piano terra continua Ansiolitici, antidolorifici, far- cerca attiva del lavoro e (per alcuni) l’attivazio- vorativo, togliendole dalla strada. dando ai proprietari le opportune a operare il dormitorio maschile, 4 maci gastrointestinali, vita- ne di un tirocinio formativo. Gli operatori sostengono i benefi- soluzioni e tutele contrattuali, inaugurato nel 2018 in grado mine e medicine che curano oc- ciari nel vivere di nuovo in un’abi- 3 finanziarie e organizzative. di accogliere 24 persone in con- chi, orecchie, naso e gola: sono

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6 nel 2002 e organizza ogni anno che dà lavoro a donne bisognose VICENZA 7 Congresso un Congresso su temi che riguar- di inserimento sociale, ha così diocesano per la pastorale della salute e la se- 8 nazionale, dano il vivere e il morire; nella realizzato abiti da sposa, riutiliz- zione locale dell’Associazione medici cattolici 10 il lutto ai tempi 17ª edizione ci si confronterà su zando vestiti donati da un nego- (Amci), in collaborazione con la clinica Lami. 12 dei social come evolve il modo di esprimere zio di abbigliamento vintage, In tutta l’Umbria le persone con un 11 il cordoglio nell’era digitale e si e li ha rivisitati e rimodernati. PERUGIA – CITTA DELLA PIEVE reddito talmente basso da non potersi 9 Dal 20 al 22 marzo a Vi- cercherà di capire il senso di riti La qualità del risultato è stata Ambulatorio della Solidarietà, permettere le cure sono circa 200 mila, 6 cenza si svolge il 17° con- e tradizioni in rapporto ai social. talmente alta, che Caritas Prato visite gratuite per chi rinuncia 70 mila solo nel perugino. E nei primi cin- gresso nazionale dei gruppi di au- ha pensato di organizzare a me- a curarsi per motivi economici que anni di attività del Consultorio medico della 13 to mutuo aiuto per persone in PRATO tà febbraio una sfilata di abiti Caritas di Perugia sono state raccolte 680 cartelle 14 lutto, organizzato dalla Fondazio- Abiti degli sposi “per cerimonie solidali” (matri- 10 Attivo in via sperimentale dall’autunno, è stato uffi- di persone richiedenti un aiuto sanitario, spesso anzia- ne Caritas Vicenza in rete con rivisti e adattati: moni e prime comunioni) negli cialmente presentato e ha cominciato a operare ni o senza dimora. Ora il nuovo Ambulatorio è aperto ogni il Coordinamento nazionale dei sfilata coi modelli ambienti di una fondazione locale. a pieno regime l’11 febbraio, Giornata mondiale del malato. sabato: qualora le persone accolte (segnalate da medici gruppi di auto mutuo aiuto per del Laboratorio L’“Ambulatorio della solidarietà”, che ha sede nella casa di base e Caritas) oltre alla visita specialistica abbiano persone in lutto. Titolo del con- FIRENZE di cura “Clinica Lami” di Perugia, offre i suoi servizi a pa- bisogno anche di analisi o esami, potranno farli sempre gresso: “Umanità del Terzo Mil- 7 Condivisione, riparazione, 6 Niente deve zienti indigenti, non esenti per patologia, fra i 6 e i 65 an- alla Lami gratuitamente; il costo sarà coperto dalla diocesi. lennio. Prendersi cura quando riutilizzo. Perché non sta andare perduto: ni, identificati nella fascia di reddito “R1” (0-36 mila euro Con la campagna “Ho bisogno di te”, rivolta a medici il cuore duole”. Per sostenere scritto da nessuna parte che progetto per lordi), che rinunciano a sottoporsi a visite ed esami met- specialisti, i promotori stanno cercando di sensibilizzare le persone che vivono un lutto, gli abiti degli sposi, pur belli il recupero di cibo tendo a rischio la salute, non avendo la possibilità di pa- i sanitari per trovare più volontari disposti a offrire una l’auto mutuo aiuto è un efficace ed eleganti, non possano essere garsi una visita specialistica o accertamenti clinici. Il pro- parte del proprio tempo libero e della propria professio- strumento di solidarietà sociale. “di seconda mano”. Il Laborato- In occasione della Giornata getto è promosso dalla Caritas diocesana, con l’Ufficio nalità alle attività dell’ambulatorio. Il Coordinamento nazionale è nato rio Caritas della diocesi di Prato, 7 8 mondiale contro lo spreco levocingiro di Danilo Angelelli alimentare, a inizio febbraio, e scolastico. Grazie al coinvolgi- CATANIA 9 la Caritas di Firenze, in collabora- mento di associazioni, enti pub- Nido per venti «L’arte da un ferita ricava una feritoia, zione con la Fondazione solida- blici, Caritas parrocchiali e, soprat- e accompagnamento ci occupiamo anche di chi maltratta» rietà Caritas e altri soggetti, tutto, delle imprese del territorio, dei genitori nel ha organizzato un convegno, du- verranno elaborati piani indivi- quartiere Librino Anche l’arte in campo, per gridare “Stop al femminicidio”. attraverso ascolto e accompagnamento, e parallelamen- rante il quale è stato presentato duali di inclusione attiva per Artisti delle province di Caserta e Napoli, coinvolti in un te c’è la sensibilizzazione presso scuole, famiglie, comu- il progetto “Perché niente vada ognuno dei beneficiari. Al centro È stato attivato a Catania, progetto sostenuto da diversi organismi e amministrazio- nità parrocchiali. perduto”, il cui obiettivo è recu- dell’attività ci sono tirocini di in- 13 nel quartiere Librino, peri- ni comunali. “Itinerant-art” è una mostra che ha debutta- C’è uno sportello di ascolto anche per gli uomini mal- perare gli alimenti che provengo- serimento lavorativo, sulla base feria con diffusi problemi sociali, to a gennaio presso il Centro Caritas di Aversa, poi trattanti… no da mense scolastiche, azien- di convenzioni con le aziende. 8 il “Progetto Asilo Nido”, servizio ha continuato il suo viaggio in altri luoghi della Campania. Per noi era assurdo fermarsi alla condanna di chi ha usato dali, mercati ortofrutticoli, grande per genitori in condizioni di disa- Don Carmine Schiavone, direttore Caritas diocesana violenza. Quella persona dove va a finire? Quell’uomo qua- distribuzione, per consegnarli al- CAMPOBASSO gio economico o familiare. Con- di Aversa. Come racconta “Itinerant-art” il fenomeno le percorso farà? Ecco, allora, insieme all’associazione le Caritas parrocchiali che si oc- Lib(e)riamoci: dotto da una cooperativa che fa del femminicidio? Comete, un percorso con questi uomini: anche qui ascolto, cupano di sostenere le tante fa- edicole lignee, 11 riferimento alla Caritas diocesana, Attraverso immagini artistiche, la mostra racconta accompagnamento. È una novità rilevante per il territorio: miglie in difficoltà della diocesi. la lettura si fa l’asilo è stato inaugurato a feb- il dramma, ma anche la speranza. Le opere d’arte sono non fermarsi al giudizio di chi ha sbagliato, ma riuscire a condivisione braio. I venti bambini sono accu- tutte ispirate al femminicidio, ma dicono anche la bellez- costruire cammini nuovi, per impedire che si sbagli ancora. GAETA diti senza costi per le famiglie. za della presenza femminile nel mondo, in casa, al lavoro Però avete a che fare con uomini che già si sono assun- OrA è il tempo 12 Sono state inaugurate e soprattutto nella cultura. Insomma: partire da una feri- ti le proprie responsabilità: per uno che arriva da voi, per orientare le quattro edicole nate ta, per farla diventare feritoia. chissà quanti sono in giro a fare danni… E che danni! al lavoro con il progetto “Lib(e)riamoci”, Diventare La mostra rappresenta un momento forte di espres- Infatti la percentuale di coloro che vogliono iniziare que- soggetti ai margini patrocinato dal comune di Cam- panificatori: sione e denuncia, ma è il frutto di un impegno reale, sto cammino è ancora bassa, ma pobasso e nato da un’idea della lavoro duro, quotidiano, da parte degli organismi promotori? l’obiettivo è raggiungere anche tutti Promuovere un percorso Caritas diocesana. I capi di un lo- ma remunerativo C’è un lavoro che interessa tutte le agenzie educative, coloro che non hanno ancora co- 11 di inclusione attiva per ven- cale gruppo scout hanno lavorato 12 l’ambito sociale, civile, e che tende verso un unico oriz- scienza del grave errore fatto, per ti giovani e adulti in condizione insieme ai ragazzi dello Sprar Progetto “Faber”, voluto zonte: sensibilizzare un territorio e contrastare la violenza poterli avvicinare e ascoltare, non di fragilità sociale, attraverso “Stesso cielo” per allestire 14 dalla Caritas diocesana, sulle donne, a cominciare da quella violenza spicciola, da giudici. Ci è di aiuto il tribunale un intervento di sostegno e for- nei quattro siti scelti le edicole da tempo promuove corsi e tirocini feriale, che a volte è nascosta. di Napoli Nord, che ha scelto la Ca- mazione al lavoro. È l’obiettivo di legno in cui vengono depositati di formazione al lavoro. Quest’an- Quali attività promuove Caritas su questo fronte? ritas diocesana come luogo di recu- del progetto OrA – Orientamento i libri donati da diverse persone no la novità è il corso di panifica- 13 È un processo iniziato da qualche anno, insieme ad altre pero, magari dopo anni di condan- attivo al lavoro, lanciato dalla Ca- della città. Scopo dell’iniziativa tore, lavoro sicuro e ben retribuito associazioni del territorio: c’è uno sportello, aperto in Ca- na, per pene commesse anche ritas diocesana di Gaeta e diret- è diffondere la solidarietà, la con- (in quanto prevalentemente not- ritas 5 giorni a settimana, per accogliere chi ha bisogno, in questo ambito. to a persone segnalate dai centri divisione e la cultura attraverso turno). Il corso fornisce a perso- d’ascolto, uomini e donne il piacere della letturaIl motto ne in cerca di lavoro formazione ai margini del circuito lavorativo è “Prendi un libro, lascia un libro”. 14 teorica e preparazione pratica.

24 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 25 internazionale siria LA CAMPAGNA “Amata e martoriata”, solidarietà nell’emergenza «Il mio pensiero va ancora una volta al Medio Oriente. In particolare, al- l’amata e martoriata Siria, da dove giungono nuovamente notizie dram- matiche». Così papa Francesco, lo scorso 13 ottobre, in piazza San Pietro ha rinnovato l’appello per la Siria, esortando tutti gli attori coinvolti e la comunità internazionale «a impegnarsi con sincerità, onestà e trasparen- za sulla strada del dialogo, per cercare soluzioni efficaci». Caritas Italiana sostiene l’impegno alla solidarietà verso la popolazio- ne siriana, tramite la campagna “Emergenza Siria – Amata e martoria- ta”, condotta in sinergia con i media cattolici TV2000, Avvenire e Radio InBlu (costantemente attenti agli scenari di crisi internazionali e alle rica- dute sui più deboli) e con Banca Etica, che da sempre rifiuta di fare pro- fitti con il business delle armi. Info: www.caritas.it

ruolo. L’etimologia della parola “guer- zione. D’altro canto, alcune fazioni ra”, d’altro canto, d’origine germani- estremiste, pur in lotta contro il regi- Violate ca, rimanda al concetto di “mischia”. me, trattavano le donne in maniera E se nella mischia le regole si annul- brutale e repressiva, e cercavano di lano, alle donne che vivono in luoghi mandare indietro l'orologio di secoli”. CARITAS INTERNATIONALIS CARITAS

– di conflitto, come in Siria, rimane il dalla difficile compito di riportare ordine in Uguaglianza in teoria società assoggettate al caos. Questo scenario iniziale, e le sue san- Questo compito, antico come la guinose evoluzioni, sono stati pagati guerra, storia degli uomini, confermato dalle dalle siriane a caro prezzo. Le donne

PATRICK NICHOLSON PATRICK guerre novecentesche e declinato nel- sono state, e continuano a essere, vit- la triade vittima – combattente/leader time scelte della violenza del regime – madre/lavoratrice, ha avuto nella e dei vari attori in campo (dalle Sy- speranza nella mischia crisi siriana l’ennesima triste attualiz- rian Democratic Forces alla composi- zazione. Con elementi, però, di evi- ta galassia jihadista, fino alle forze dente originalità. «La rivoluzione del americane e sovietiche presenti sul di Petra Venezi n Siria è in corso il più grande cia abitano oltre 3 milioni di persone, donne siriane, vittime, schiavizzate, 2011 è stata una rivoluzione contro territorio), che ricorrono a stupri, esodo dall’inizio (era il 2011) di cui più della metà già sfollate da al- violentate da una guerra che non tutto – ricapitola Maya Alrahabi, co- violenze e uccisioni come strumento della guerra civile. Dallo scor- tre zone della Siria a causa della guer- hanno scelto. Perché sono gli uomini fondatrice del Movimento politico funzionale alla causa delle rispettive so dicembre a oggi (metà feb- ra: molti dei profughi di oggi stanno a desiderare, alimentare, pianificare femminile siriano, che da anni si im- propagande. Inoltre, dopo 9 anni di braio, ndr), oltre 900 mila per- nuovamente fuggendo, per la terza o la guerra. pegna nella risoluzione pacifica del conflitto, molti dei padri, fratelli, ma- Isone sono state costrette a lasciare le la quarta volta, sperimentando una Certo, alcune donne siriane sono conflitto, denunciando le ingiustizie riti e figli sono stati uccisi, feriti, co- loro case nella provincia nordocci- precarietà che si reitera da anni. La anche combattenti, con il kalashni- compiute dal regime –. In essa le don- stretti a fuggire dal paese; oppure si dentale di Idlib, l’unica ancora sotto seconda, è che da tempo la Turchia kov in spalla, fra la polvere delle trin- ne hanno avuto un ruolo fondamen- sono uniti ai combattimenti, ridu- il controllo dei ribelli, a causa dei ha chiuso il suo confine meridionale cee, o attiviste armate di parole per tale come attiviste: in prima linea nel- cendo significativamente il numero Sono le principali bombardamenti del regime di Bashar con la Siria, per evitare un ulteriore difendere gli ideali e i diritti del loro la rivoluzione e presenti nell’organiz- di uomini in età lavorativa, e le don- vittime della guerra. al-Assad e della Russia, sua alleata. aumento del numero di migranti si- popolo. Peraltro, in diversi casi sono zazione (di proteste, consigli locali, ne – come detto – sono state costrette Rapite, torturate, L’offensiva militare siriana e russa riani nel suo territorio (ad oggi più di anche le figure che, mentre esercita- ecc.), assumendo responsabilità che ad assumere il ruolo di capofamiglia. abusate. si è intensificata nelle ultime settima- 3 milioni). Il regime turco, guidato no il ruolo di guida della famiglia, al esulano dalla visione stereotipata dei In teoria, in Siria, l’uguaglianza fra Deliberatamente ne. Il regime sembra intenzionato ri- dal presidente Recep Tayyip Erdogan, tempo stesso occupano i vuoti sociali ruoli femminili». Tutto ciò, in un con- uomo e donna è stata sancita nel assoggettate a varie petere a Idlib un copione andato in sostiene che il paese non sia più in e lavorativi lasciati dagli uomini, an- testo di grande tensione: «Da un lato, 1949, in occasione della promulga- forme di violenza, scena negli ultimi anni in altre regio- grado di accogliere altri migranti, no- dati a combattere. organizzazioni femministe siriane svi- zione dei codici civili e commerciali che inducono ni della Siria, che erano state sotto il nostante in terra siriana continui ad Insomma, in guerra – e quella si- luppatesi al di fuori del paese sostene- del paese, che garantivano alle citta- controllo dei ribelli: bombardare, fi- appoggiare i ribelli, contro il regime riana non fa eccezione – le donne fi- vano i diritti delle donne siriane e li in- dine il diritto di controllare, disporre strategie negative no a costringere le persone che le di Assad. niscono per assumersi un triplice tegravano alle richieste della rivolu- e gestire liberamente i propri beni e di sopravvivenza. abitano ad andarsene, svuotando le attività. Un orientamento ribadito Eppure le donne, città, con l’obiettivo finale di ricon- Rivoluzione contro tutto Alcune siriane sono combattenti, mitra dalla costituzione siriana vigente, in Siria, si sono assunte quistare tutto il paese. A fare le spese di questa ennesima si- in spalla, o attiviste dei diritti del loro popolo. adottata nel 1973, che all’articolo 45 responsabilità Tuttavia quello che sta succeden- tuazione di emergenza sono soprat- In diversi casi, mentre guidano la famiglia, assicura alle donne “tutte le opportu- inedite. Per rimettere do a Idlib è ancora più grave, per due tutto i più piccoli, i bambini. Ai quali occupano i vuoti sociali e lavorativi lasciati nità che consentono loro di parteci- ordine nel caos ragioni. La prima, è che nella provin- si uniscono le loro madri e nonne: le dagli uomini, andati a combattere pare pienamente ed efficacemente

26 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 27 internazionale siria giuridico che consente a un uomo e a una donna di contrarre matrimonio per un periodo limitato nel tempo e stabilito in precedenza (ad esempio alla vita politica, sociale, economica qualche ora, qualche giorno, mesi o e culturale”. anni). I bambini nati dalla pratica del Eppure, nel contesto sociale e nei nikah al-mutah sono ulteriori vittime modelli culturali diffusi, i ruoli e le re- della guerra: spesso, infatti, non sono sponsabilità delle siriane hanno con- registrati dalle anagrafi locali e dagli tinuato a essere in gran parte confi- uffici governativi e non possono quin- nati fra le mura domestiche; gli uo- di accedere ai servizi sociali e sanitari, mini hanno continuato a erigere garantiti a tutti coloro che possono barriere sociali, che hanno inibito a vantare regolare certificato di nascita. sorelle, madri, mogli e figlie l’oppor- tunità di lavorare e di crescere. Vittime non accidentali Le coping strategies negative finora Paradossalmente abbattute descritte non nascono per caso. Ma Nove anni di guerra hanno tuttavia sono la risposta a deliberati atti di vio- paradossalmente contribuito a elimi- lenza contro il genere femminile in nare alcune di quelle barriere. Si di- Siria. Un altro rapporto, realizzato nel ceva del ruolo da capofamiglie. I nu- 2019 dal Syrian Network for Human clei che avevano alla guida una don- rights (Snhr), rivela che per più di 8 na, che erano il 4,4% nel 2009, nel anni i diritti fondamentali delle don- 2017 sono diventati il 22,4% del totale ne siriane si sono deteriorati a tutti i delle famiglie, secondo quanto docu- livelli (securitario, sociale, economi- mentato dall'Istituto Tahrir per la po- co, sanitario, psicologico). litica del Medio Oriente. INTERNATIONALIS CARITAS Il rapporto di Snhr spiega che donne Prima della guerra, nel 2010 le don- ORIZZONTE SEMPRE FOSCO e ragazze siriane non sono state vittime ne costituivano il 22% della forza la- Donne siriane con i loro figli, generazione sradicata, accidentali del conflitto: piuttosto, sono che nella propria vita non ha mai visto che guerra. voro “formale”. Dal 2011, a causa della state prese di mira direttamente e deli- CARITAS INTERNATIONALIS CARITAS Sotto, progetto per le donne in un centro Caritas precarietà economica e sociale indot- beratamente da tutte le parti in gioco, a ta dalla guerra, si è notevolmente gon- Mal-educazione persuasiva stesse famiglie. Lo studio Voices from situazione di emergenza hanno in- modo si liberano dal “peso” delle fi- causa sia del loro contributo attivo in fiata l’area del lavoro “informale”, nel- Come già sottolineato in precedenza, Syria 2019, condotto da Unfpa (Fondo somma fatto sì che a livello di pratiche glie. E quegli stessi matrimoni spesso ambito sociale, umanitario, politico, la quale le donne hanno una presenza le conseguenze della guerra bruciano delle Nazioni Unite per la popolazio- sociali siano state adottate nuove tacite finiscono in divorzi che mettono a re- mediatico; sia perché, in quanto don- elevata. E anche il tasso di occupazio- come calce viva sulla pelle delle donne ne) e dall’organizzazione GBV AoR “norme” comportamentali e di vita; pentaglio la vita di donne ancora ne, rappresentano un bersaglio funzio- ne femminile ufficiale, che nel 2015 ri- siriane. Che sono vittime scelte delle (Gender Based Violence area of Re- l’eventuale mancato rispetto di queste bambine. Divorziate e vedove, sono nale alla repressione e all’intimidazione sultava pari al 14%, ha finito per incre- forme di propaganda dei vari protago- sponsability) rivela in effetti un’enor- rende la famiglia “colpevole”, vittima di infatti trattate come spazzatura socia- sociale in senso lato, e accanirsi su di lo- mentarsi; attualmente, in alcuni set- nisti del conflitto, a cominciare dal re- me involuzione in materia di diritti, maldicenze e di emarginazione da par- le, un lavacro funzionale alla violenza ro serve a scoraggiare qualsiasi forma tori dell’economia siriana le donne gime di Damasco: rapite, abusate, tor- che va di pari passo con lo sviluppo di te della comunità: «Noi ragazze non collettiva, dalla quale le donne si pro- di opposizione alle autorità vigenti. costituiscono la stragrande maggio- turate, violentate spesso davanti agli coping strategies negative, ovvero la possiamo muoverci liberamente. Se teggono mettendo in atto ulteriori co- Le donne siriane hanno dovuto su- ranza della forza lavoro complessiva. occhi dei loro famigliari, uccise. La vita messa in atto di soluzioni negative, da una di noi viene vista in giro per strada, ping strategies negative, che le fanno bire anche ulteriori tipi di violazioni, In alcune zone del paese, per esem- delle siriane, nel corso degli anni, è di- parte della popolazione civile, per da sola, la gente del vicinato inizia a passare dalla padella alla brace: dalla tra cui omicidi extragiudiziali, arresti pio, il 90% della forza lavoro agricola ventata metafora di carne della massi- fronteggiare le atrocità della guerra. parlare male di lei, e di conseguenza prostituzione di sopravvivenza per ri- arbitrari, torture ed esecuzioni, spari- è costituita dal sesso femminile. ma unum castigabis, centum emenda- Il quadro che emerge dal report de- anche della sua famiglia. Solo quando spondere ai bisogni giornalieri (vitto, zioni e sfollamenti forzati, negazione Il conflitto, insomma, ha imposto bis: punirne uno, o meglio una, per linea le donne siriane come un “peso” una ragazza si sposa è finalmente libe- alloggio…) ai matrimoni temporanei, di assistenza sanitaria e di servizi di ba- che le donne ricoprissero ruoli prima correggerne o piegarne cento. da proteggere: la paura di rapimenti e ra, perché non è più sottoposta alle re- il cosiddetto nikah al-mutah, istituto se… Il rapporto delinea il record di vio- impensabili; sono impiegate nei ri- La violenza, in tempo di guerra, si stupri, ad esempio, fa sì che le famiglie gole famigliari… e que- lazioni commesse contro le donne dal- storanti, nei servizi, lavorano nelle è rivelata una forma di mal-educazio- impediscano a bambine e adolescenti sta è una delle ragioni le principali parti in conflitto in Siria tra fabbriche. D’altro canto molte donne, ne purtroppo molto persuasiva. Bam- di frequentare la scuola. E se questo che spinge tante adole- marzo 2011 e novembre 2019, docu- nonostante la progressiva emancipa- bine, ragazze, donne, anziane, disabi- diritto non viene loro revocato, le ra- scenti al matrimonio», mentando che a causa di esse (e non a zione lavorativa, hanno ancora paura li, sperimentano infatti la giustificata gazze sono scortate fino all’edificio testimonia un’adole- causa di azioni di guerra) ben 28.076 a esprimere liberamente le proprie paura delle svariate forme di violenze scolastico da parenti maschi, indipen- scente di Karama, nel re- donne hanno perso la vita. Circa l’84% opinioni, a far parte di un’associazio- generate dal conflitto, che si abbatto- dentemente dall’età. «Ho 14 anni e gione di Al-Raqqa. di queste donne sono state uccise per ne, ad assumersi ruoli pubblici. no sulle loro vite talora per mano delle ogni giorno vado a scuola accompa- Tuttavia, nella mag- mano del governo di Assad e delle for- gnata da mio fratello che ha 6 anni – gior parte dei casi le ra- ze alleate. Che avrebbero dovuto ga- Uno studio rivela un’enorme involuzione racconta una ragazza di Janudiyeh, gazze non scelgono li- rantire proteggerle e garantire l’ordine in materia di diritti, di pari passo con nel governatorato di Idlib, intervistata beramente di sposarsi, nel paese. Dal potere, la maggior parte lo sviluppo di coping strategies negative, nell’indagine –. La mia famiglia me lo ma sono costrette a ma- delle violazioni: un paese prigioniero ovvero la messa in atto di soluzioni negative ha messo accanto per “proteggermi”». trimoni minorili dai loro del terrore di se stesso. E le sue donne,

per fronteggiare le atrocità della guerra La paura della guerra e la protratta genitori, che in questo INTERNATIONALIS CARITAS fragile ma tenace speranza.

28 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 29 zeropoverty internazionale di Alberto Bobbio palestina EUROPA INDISPENSABILE, SARÀ LA VOLTA BUONA? CARITAS FRANCE CARITAS a sfida non è da poco. Come sempre, occorrerà vedere se si nire per dare finalmente fisionomia e – andrà oltre i buoni propositi. A Bruxelles c’è un libro dei sogni certezza al concetto di “Europa indi- spensabile” ed evitare il definitivo L aperto dalla nuova Commissione europea, presieduta dalla sbandamento dell’Ue, i cui stati mem- tedesca Ursula von der Leyen. L’agenda è ambiziosa come sempre bri ancora con fatica accettano di ce- dere competenze, decisioni e in parte accade per chi inizia; dopo gli anni sonnacchiosi della presidenza di sovranità al governo europeo. Prima a Jean-Claude Junker, adesso a Bruxelles governa più autorevolmente poi si dovrà arrivare infatti alla riforma una pragmatica e assai abile politica tedesca, che ha ben presente il dei Trattati, che hanno definito un’ar- chitettura istituzionale complicata e

HANSLUCAS.COM / SECOURS CATHOLIQUE HANSLUCAS.COM / SECOURS CATHOLIQUE Terra contrappunto tra decisionismo e mediazione, tra utopia e futuro oltremodo vaga, che non favorisce un – possibile. Accanto, il nuovo Parlamento europeo, al cui vertice c’è un chiaro quadro della rappresentanza, né dello svolgimento dei compiti. dei politico italiano, David Sassoli, che conosce assai bene le dinamiche La sfida è aperta su tutti i campi. In politiche e geopolitiche dell’Unione, cima alla lista c’è il Green new deal, af- e soprattutto la funzione di comuni- fare globale, non solo europeo. Se segregati Commissione cazione e di rappresentanza popolare e Parlamento hanno non si cambiano le regole del gioco VIRGINIE NGUYEN HOANG dell’assemblea, rispetto alle alchimie, iniziato il loro mandato interno, se ci si accorda a Bruxelles e spesso incomprensibili ai cittadini, di in modo ambizioso. Per poi a casa propria si fa come si vuole, ciò che avviene nella Commissione. ricavare al continente l’Europa si inchioda. E un’Europa in Santa perché martire Le prime mosse di Sassoli indica- una dimensione panne, come avviene da troppo tem- no una direzione che l’Europa forse geopolitica da player po, fa male ai cittadini europei. Eppu- finalmente ha scelto: maggior pre- globale. A cominciare re oggi la situazione è questa, con una di Gianluigi Ronchi alla terrazza del Foyer Saint ri». «Il muro, i check point, le telecame- senza, maggior rappresentanza negli dai temi ambientali. governance debole e non efficace, un Maroun, nel cuore della cit- re… servono proprio a questo – gli fa appuntamenti internazionali, dun- Le gelosie degli stati sistema che si autoparalizza anche tà vecchia di Gerusalemme, eco Berni –: ad alimentare la paura que maggiore voce. La sfida più im- quando decide di muoversi. si gode una vista sulla Città dell’ignoto, di quello che c’è dall’altro membri continueranno PICCOLA SPERANZA portante sarà farsi sentire, e non solo a frenare l’Unione? Le ambizioni della nuova Com- Donna con il suo bambino, rifugiati Santa che lascia senza fiato. lato». Con la loro associazione, i due per il lavoro che farà la diplomazia missione sono legittime. Le critiche in una classe scolastica, a Gaza, DUn panorama di edifici e di culture giovani organizzano incontri nelle europea in quella geopolitical Com- di chi tira il freno su tutte le nuove dopo un bombardamento israeliano che si appoggiano gli uni agli altri. Tra scuole, formazioni al personale scola- mission, che appare essere, per ora, la vera e prima svolta politiche, a cominciare dalla questione ambientale, per tensioni e convergenze. Un paesaggio stico, a cui cercano di documentare la impressa da Ursula von der Leyen. È noto a tutti che la lasciare le cose come stanno e continuare a incassare lau- urbano e storico, che parrebbe ispira- storia dello stato di Israele, la situazio- politica estera e la difesa comune sono gli ambiti più dif- ti contributi utili a correggere i numeri delle proprie po- re la ricerca di strade di convivenza. ne reale dell’occupazione israeliana ficili da percorrere e inventare. Un’unica politica non c’è litiche economiche nazionali (come avviene per quasi Viaggio da nord a sud Revital e Berni sono entrambi israe- dei territori palestinesi e i soprusi in- mai stata, perché nessuno l’ha mai voluta. Così l’Europa tutti i paesi dell’allagamento a est), non sono più soste- della Palestina, dove liani. Da anni si dedicano a favorire ferti a un altro popolo da una guerra è sempre stata sulla soglia delle agende del mondo. nibili. Le riforme sono indispensabili all’immagine del- due popoli vivono l’incontro tra ebrei e arabi, perché so- che va avanti ormai da 70 anni. Senza Ora, a quanto pare, si cambia. Sassoli ha scelto più vi- l’Unione che la nuova Commissione intende dare. I limiti a stretto contatto no convinti di essere vittime di un si- dimenticare il dolore subito dal popo- sibilità per il Parlamento. La sua voce, su questioni di im- strutturali vanno sbaragliati, altrimenti l’Ue non sarà di gomito, ma sempre stema che alimenta l’odio verso il di- lo israeliano, costretto a vivere nella portanza primaria, Medioriente in primo piano, ha co- pronta a rispondere su nulla di strategico. più rigidamente verso. «Non ci conosciamo, non sap- paura dei propri vicini; raccontano an- minciato a sentirsi. E anche la Commissione ha cambiato Il tempo può essere favorevole e l’uscita del Regno Uni- piamo nulla l’uno dell’altro – sostiene che del terrorismo, di quanto male ab- stile, abbandonando il ruolo “politico” per sceglierne uno to potrebbe rivelarsi un’opportunità, per avviare sulla fi- separati da apparati Revital, guardando i tetti della Gerusa- bia fatto a tante persone innocenti. “geopolitico”, secondo le parole della von der Leyen, aspi- scalità, sul pilastro sociale, sulla sovranità, ma anche su di- che dovrebbero servire lemme vecchia –. Ci dicono che siamo razione per un’Unione più forte sulla scena mondiale. fesa, politica estera, migrazioni, e soprattutto sul cruciale a creare sicurezza. in pericolo, che dobbiamo proteggerci Futuro tra muro e cimitero nodo, traversale a tutte le politiche, degli obiettivi 2050 E che in realtà, dal terrorismo, e si costruiscono muri Muovendosi da nord, dalla Galilea, Trattati da riformare dell’Europa verde, ragionamenti più decisivi. Che condu- negando la conoscenza e barriere sempre più alti, che ci ten- verso sud, il paesaggio stupendo del- Si tratta di una scelta che può correggere i limiti istituzionali cano a quella rilevanza dell’Unione invocata da tutti, ma reciproca, incubano gono sempre più lontani. Non è que- la Terra Santa è segnato dalle ferite dell’Unione, primo passo di quella riforma che deve avve- quasi sempre da tutti all’atto pratico disinnescata. risentimenti e violenze sto il paese sognato dai nostri genito- del conflitto. Muri di protezione, vi-

30 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 31 internazionale palestina Il progetto Caritas Pellegrinaggi solidali, incontri con le “pietre vive” deosorveglianza lungo le autostrade e nei punti strategici, posti di control- L’incontro tra persone e comunità proposti da Caritas Ita- lo, recinzioni che proteggono gli in- liana e Caritas Gerusalemme, che vogliono offrire ai pellegrini la possi- sediamenti israeliani su quello che bilità di incontrare le “pietre vive” di terra Santa. Dei milioni di turisti un tempo era territorio palestinese. che vengono in questa terra, pochissimi, purtroppo, cercano veramente Hanno il permesso di girare armati, i di capirla, di incontrare chi la abita e attraverso questo incontro portare coloni, e molto spesso le loro auto- un piccolo segno di solidarietà e di testimonianza, in grado di contribui- mobili sono allestite con misure an- re alla costruzione di una pace vera e duratura. Ora, però, c’è un pro- ti-sfondamento su tutti i vetri e sul getto che aiuta a costruire itinerari che accostano alla visita ai luoghi motore. Una vita blindata, nella pau- santi, e a quelli di maggior interesse turistico, anche l’incontro ra dell’altro; una vita in trincea. Co- con le comunità locali: per avere informazioni su come organizzare CARITAS FRANCE CARITAS me quella dei rifugiati palestinesi, – un “Pellegrinaggio solidale”, è possibile contattare l’ufficio Medio ancora dentro i campi profughi, do- Oriente di Caritas Italiana ([email protected]). po 70 anni, rinchiusi in un conflitto che non ha fine. Aida camp si trova sulla strada tra Ora è tornato alla bottega, vende og- po si conclude al Lajee Center, una Gerusalemme e Betlemme. Venendo getti di artigianato fatti da lui e da altri delle tante iniziative sociali nate all’in- dalla Basilica della Natività, a piedi si abitanti del campo, oggetti che rac- terno dell’Aida camp. Fondato da una costeggia il famoso “muro di prote- contano la storia del popolo palesti- ong locale, il centro da decenni offre zione” che divide Israele dai territori nese, sin da prima dell’occupazione. attività educative, ricreative e di for- palestinesi occupati: un enorme, im- mazione professionale ai tanti bambi- penetrabile serpente di cemento, HANSLUCAS.COM / SECOURS CATHOLIQUE Convivenza, moneta vecchia ni e giovani del campo. E si batte per i – punteggiato da torri di guardia e da Uno degli oggetti più ambiti dai pochi loro diritti, continuamente violati dal- feritoie da cui giovani, giovanissimi turisti che arrivano sin qui sono gli le autorità israeliane, nell’indifferenza soldati israeliani scrutano il “nemi- orecchini realizzati con una vecchia del mondo, sia arabo sia occidentale. co”. Ma anche da murales e dal luogo moneta, di quando la Palestina era Mohammad Alazza, responsabile dove papa Francesco si è raccolto in protettorato inglese, fino al 1948. Con delle relazioni con i media, racconta la preghiera. Proprio sotto il muro, un orgoglio misto a stupore, Yousseph storia e le attività del centro, mostra il cimitero: tombe bianche tappezzate VIRGINIE NGUYEN HOANG mostra la scritta riportata sulla mone- video che documenta le ingiustizie di verde, una sull’altra, all’ombra di dita. Si chiama Amina e si inoltra tra nel 1948, durante la naqbah, la gran- QUEL CHE RESTA DI UNA VITA ta: «Vedi? È in inglese, arabo ed ebrai- quotidianamente subite dai palestine- alti pini e cipressi. Sulle lapidi, centi- i vicoli strettissimi dell’Aida camp, de tragedia. Ogni famiglia conserva Una donna osserva le macerie della co! Eravamo un unico popolo! Non si. Il breve documentario, girato da un naia di “rose”: non fiori, ma i segni la- dove vivono 6 mila persone in 0,7 gelosamente la chiave della propria sua casa nella località di Shejaia. c’erano muri, scontri o prigioni…». I reporter locale, mostra soldati israelia- Sotto, aiuti Caritas in un centro sfollati sciati dai lacrimogeni sparati dagli chilometri quadrati. «Le case ora so- casa, tanto che proprio la chiave è di- vecchi ancora ricordano quelle mone- ni che irrompono nei vicoli stretti del israeliani, durante le continue mani- no in muratura, le porte di legno e le ventata per i palestinesi il simbolo del te, sono la prova di una convivenza campo, nelle case, nelle scuole e nello festazioni di protesta che si svolgono finestre con i vetri – racconta la ra- diritto al ritorno nella propria terra. È uno dei tanti paradossi di questa possibile. Ci sono poi oggetti antichi, stesso centro di comunità, e ragazzini sotto il muro. Il sentiero è pieno dei gazza nella “piazza” del campo, uno Quelle case però non ci sono più: terra, forse uno dei tanti bluff costrui- che ricordano la quotidianità delle fa- palestinesi che lanciano pietre. Lanci bossoli di lacrimogeni, fino al cancel- slargo di pochi metri quadrati –. Fino restano le chiavi e la memoria di una ti sulla pelle di milioni di giovani, ara- miglie palestinesi prima della naqbah, di lacrimogeni e proiettili di gomma lo di entrata della scuola elementare. agli anni Settanta si stava in tende o tragedia subita, di un torto non ripa- bi e israeliani, nel frattempo mandati e oggetti moderni, principalmente (non sempre), e ancora lanci di pietre. Nella quale si costruisce il futuro del- baracche di fortuna». gato. Questa è la sensazione che tra- a combattere o arrestati senza pro- bossoli di lacrimogeni e di proiettili, Blindati con cannoni ad acqua e, di le nuove generazioni di palestinesi: smette un campo di profughi palesti- cesso. Come Yousseph, poco più che con cui sono stati realizzati bracciali, nuovo, lanci di pietre. tristemente e simbolicamente rin- Profughi, dopo 70 anni? nesi: un enorme serbatoio di ingiusti- ventenne, che orgoglioso ci mostra la orecchini, vasi di fiori o portapenne. È incredibile la sproporzione delle chiuso tra muro e cimitero. Ci si conosce tutti, all’Aida camp. E zia, che genera rabbia e odio. Sembra sua bottega, nella via principale del La visita guidata per le vie del cam- forze in campo, ma lo è altrettanto la L’ingresso del campo è imponen- non potrebbe essere altrimenti, dato incredibile come, dopo 70 anni, si campo. Sorride come tenacia e la rabbia dei giovani palesti- te: una chiave di ferro, costruita su che si vive gli uni attaccati agli altri, parli ancora di profughi e di diritto al un bambino quando nesi, che continuano a ribellarsi e a quello che sembra un vecchio razzo, nel vero senso della parola. Un mura- ritorno a case che non ci sono più. Amina, la guida, spiega manifestare in modo violento di fron- fa da architrave a un moderno arco di le racconta ai pochi turisti (pochissi- Eppure, in tutto il Medio Oriente ci che lui è appena uscito te alle provocazioni delle autorità trionfo, benché in questo campo di mi italiani, tende a sottolineare Ami- sono 58 “campi profughi” palestinesi, di prigione, dopo più di israeliane. Immagini che suscitano trionfi negli ultimi 70 anni non se ne na) e ai tantissimi bambini la storia dove più di 5 milioni di persone vivo- due anni, durante i rabbia e frustrazione. «Ma non c’è un siano visti molti. La guida, all’ingres- dei loro nonni: i 700 mila palestinesi no con lo status di rifugiato, assistiti quali era stato detenuto modo diverso per manifestare?», ci si so, informa che il razzo non è in ven- costretti a fuggire dalle proprie case da una specifica agenzia delle Nazio- senza processo, arresta- chiede. Le più grandi battaglie per la ni Unite, la Unrwa. Un modo per con- to dalle autorità israe- tutela dei diritti umani, nel corso della Una chiave di ferro, costruita su quello che servare la memoria, per tenere viva liane durante un blitz storia moderna, sono state vinte gra- sembra un vecchio razzo, fa da architrave l’attenzione su una tragedia ormai di- ad Aida camp. Non dice zie a manifestazione pacifiche: men- a un moderno arco di trionfo, benché menticata, oppure un sadico business il perché, probabilmen- tre nel mondo trionfavano le idee di in questo campo di trionfi negli ultimi che alimenta odio, risentimento, as- te era tra quelli che ave- Ghandi, Martin Luther King e Nelson

70 anni non se ne siano visti molti sistenzialismo e corruzione? vano lanciato pietre. INTERNATIONALIS CARITAS Mandela, qui non si è affermato alcun

32 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 33 internazionale contrappunto palestina di Giulio Albanese

movimento pacifista, da 70 anni trionfa solo la violenza. Più si conosce LOCUSTE, PIAGA VOLANTE la storia di questi due popoli, israelia- ni e palestinesi, più questo interroga- tivo risuona nella testa: ma c’è una vo- MA NON È UNA FATALITÀ... lontà politica, a livello locale e inter- nazionale, di trovare una soluzione pacifica? O forse conviene alimentare l’odio e lo scontro tra due popoli? Due popoli i cui leader sembrano sempre più fondare il loro potere esperienza è impressionante. E lo sa chi ha avuto modo di nità ha dovuto fare i conti con un ne- proprio sul conflitto: sulla paura e vedere con i propri occhi, almeno una volta nella vita, una mico impavido e pieno di risorse, la sulla rabbia dei loro popoli, mentre Schistocerca gregaria, più comune- la pace è il più potente antidoto con- legione di cavallette all’opera: una nuvola di chilometri e mente nota come “locusta del deserto”. CARITAS INTERNATIONALIS CARITAS L’ tro la paura e la rabbia. I campi pro- chilometri quadrati, capace di spazzare via intere coltivazioni. A far- Specie solitaria in situazioni normali, fughi, così come gli insediamenti dei LA TERRA (SAREBBE) DI TUTTI listi – continua Claire –, ci chiedono ogni tanto questi insetti, nativi dei de- coloni israeliani, sono invece due ot- Una delegazione Caritas in visita ai stupiti se siamo cristiani, e invece ne le spese, purtroppo, sono le popolazioni locali. serti, si aggregano in sciami terribil- timi strumenti per moltiplicare pau- Territori occupati, in posa di fronte siamo noi che dovremmo chiederlo a mente voraci e di grandi dimensioni, a un tratto di muro a Betlemme Sciami famelici, vera e propria piaga biblica, oggi infestano Etio- ra e rabbia. loro. Gesù è nato a pochi metri da pia, Kenya e Somalia. «Una minaccia estremamente allarmante per che lasciano fame e povertà al loro pas- qui, non a Roma…». saggio. Soltanto verso la metà del XX Ci chiedono la pace? La domanda emerge dalle la sicurezza alimentare», segnala Qu Dongyu, direttore generale secolo si è compreso che l’insetto mar- se siamo cristiani… testimonianze delle tante persone di Pellegrini a menù fisso dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agri- rone chiaro, solitario, che vive nel de- Nel “pellegrinaggio solidale”, orga- buona volontà che ancora animano Anche questa è Terra Santa. Anzi, for- serto, era la stessa specie delle locuste nizzato da Caritas Gerusalemme, si le comunità cristiane nei Territori pa- se proprio questa è la Terra Santa, coltura (Fao). Gli sciami di cavallette, senza precedenti per dimensioni rosse o gialle delle infestazioni. incontrano tante “pietre vive” di que- lestinesi occupati. Molti abitano vil- non quella che vedono i milioni di e potenziale distruttivo, potrebbero Ma il problema di fondo è che i sta terra martoriata. «Pietre vive – laggi sconosciuti, lontani dai luoghi pellegrini che passano da una basili- addirittura incrementarsi in modo Tre paesi del Corno cambiamenti climatici stanno inte- sottolinea padre Raed Abu Shaled, santi e dai tour dei pellegrini, che si ca all’altra, da un ristorante all’altro. esponenziale se non verranno adot- d’Africa sono percorsi ressando particolarmente l’Africa parroco di un piccolo centro poco incontrano dopo aver attraversato Una terra di straordinaria bellezza, tate strategie di contrasto. D’altronde da sciami epocali di orientale, determinando un clima che fuori Nazarath –: la Terra Santa non check point e muri, superato controlli con una storia intessuta di sofferenza è risaputo che quando la terra si am- cavallette. Le comunità favorisce la rapida riproduzione delle è un enorme sito archeologico, non da parte di giovanissimi militari e ingiustizia, a partire dalle tante vi- mala, o meglio, quando nel terreno si di quell’area convivono cavallette. Nel passato contadini e go- è un enorme santuario, ma un paese israeliani che imbracciano armi più cende raccontate nel Vecchio Testa- creano condizioni favorevoli allo svi- da sempre col flagello. verni hanno tentato in molti modi di reale abitato da persone reali, su cui grandi di loro, immersi in una guerra mento e da quella che Gesù stesso ha luppo di parassiti vegetali e animali, Che i mutamenti respingere gli sciami che si estendono da 70 anni vivono due popoli in più grande di loro. Nonostante le mil- patito sulla propria pelle, fino ad ar- si determinano i presupposti per la climatici acuiscono. per centinaia di chilometri, ma la bat- guerra tra loro». le difficoltà in cui vivono, le parroc- rivare alla sofferenza della Shoa e del- moltiplicazione anche delle cavallet- Bisogna investire taglia era sempre persa in partenza, se Padre Raed, così come tanti pale- chie di questi luoghi sono ricche di la Naqbah. Una terra “santa” perché te, come di zanzare, piante crittoga- di più in ricerca. E, non altro per pura superiorità nume- stinesi, ormai non crede più in un fu- attività e di vita comunitaria, con ini- martire, testimone antica della soffe- me e tanti altri parassiti. nell’immediato, trovare rica. Soltanto quando cominciarono a turo di pace per la Palestina. Non cre- ziative sociali e pastorali. Ognuna ha renza in cui sono immerse le comu- Dette anche “locuste” (dal latino 70 milioni per gli aiuti essere disponibili i pesticidi chimici e de più al piano di due stati per due una propria scuola privata, cattolica, nità umane, delle ingiustizie di cui locus ustus, “luogo bruciato”, perché i trattamenti di nebulizzazione aerea, popoli: «Ormai Israele ha vinto, il che accoglie cristiani e musulmani, può essere capace l’uomo, senza di- dove passano sembra sia divampato alcuni decenni fa, si è cominciato a te- mondo si è dimenticato di noi, si è quasi sempre l’unica del villaggio. stinzione. Quanto stride la sofferenza il fuoco), le cavallette sono una vera e propria calamità nere sotto controllo questi insetti. Ma l’impiego di antipa- stancato della “causa palestinese”. Fi- Eppure «molti pellegrini che ven- di Gesù, e quella dei tanti giovani pa- naturale. La loro velocità di diffusione e le dimensioni rassitari su larga scala solleva anche serie preoccupazioni no a qualche anno fa questa era con- gono in Terra Santa neppure sanno lestinesi e israeliani, con la leggerez- delle infestazioni attuali nel Corno d’Africa sono talmen- per la salute umana e per quella dell’ambiente. siderata la “madre di tutte le guerre” che ci sono dei cristiani qui», raccon- za dei tanti pellegrini occidentali che te oltre la norma, che hanno portato al limite le capacità Oggi, comunque, i progressi nella ricerca sui sistemi di che affliggono il Medio Oriente e ali- ta Claire Anastas. La sua casa è cir- ogni giorno affollano, ciarlanti, le ba- di controllo e contrasto da parte delle autorità locali. In controllo biologico, insieme a maggiore informazione e mentano lo scontro tra musulmani e condata dal muro, su tre lati. Gestisce siliche millenarie e i ristoranti rigoro- gennaio le voraci locuste hanno attraversato ripetuta- vigilanza, potrebbero fare la differenza, e ridurre in modo occidentali. Invece oggi siamo ormai una piccola pensione e un piccolo samente a menù fisso. mente l’altopiano di Bale, uno dei granai d’Etiopia, tra- notevole il ricorso ai tradizionali pesticidi chimici. Molti la nonna, dimenticata dai nipoti e negozio di souvenir, dove ormai però Si sentono soli e dimenticati, i cri- dizionalmente noto per l’abbondanza di grano e orzo, studiosi sono al lavoro per individuare e ostacolare i mec- abbandonata nell’ospizio». non va quasi più nessuno. «I pellegri- stiani di Terra Santa, così come tanti per dirigersi sempre più a sud. Al momento (metà feb- canismi con cui le cavallette si uniscono in sciami, per Quale può essere il futuro per i ni occidentali pensano che i palesti- musulmani ed ebrei. Si sentono vitti- braio) Sud Sudan e Uganda non sono ancora interessati prevederne le migrazioni e trovare sostanze naturali so- due popoli? Si può ancora credere al- nesi siano tutti musulmani e integra- me dei pregiudizi costruiti dalla pro- dal devastante fenomeno, ma sono comunque a rischio. stitutive dei pesticidi per debellarle. paganda: i musulmani tutti terroristi, Una cosa è certa, nell’immediato: occorre trovare 70 Forse proprio questa è la Terra Santa, gli israeliani tutti occupanti senza Solitarie, perché si aggregano? milioni di dollari, ha dichiarato il direttore generale della non quella che vedono i milioni di pellegrini scrupoli. Vittime di un sistema che Sarebbe allora il caso di dire che quanto avviene non può Fao, per sostenere con urgenza sia le operazioni di con- che passano da una basilica all’altra, da un non vuole farli incontrare: perché essere accettato fatalisticamente, facendo tesoro di quanto trollo che quelle di protezione dei mezzi di sussistenza nei ristorante all’altro. Una terra di straordinaria l’incontro con l’altro, la relazione è avvenuto nella storia. È stato ampiamente dimostrato che tre paesi più colpiti del Corno d’Africa. Una solidarietà che bellezza, ma intessuta di sofferenza personale, genera cambiamento. sin dagli albori dell’agricoltura, oltre 10 mila anni fa, l’uma- non può essere disattesa dal consesso delle nazioni.

34 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 35 internazionale Il Kenya è il principale kenya mercato dell’Africa subsahariana per consumi caseari. Ma i piccoli produttori , hanno vita dura: Lucy concorrenza dei monopolisti, vendite , informali, crollo il latte dei prezzi, necessità di produrre sottocosto. Da due anni, il progetto la vitellina Milky è al loro fianco testi e foto di Angela Mariotti n Kenya in media ogni persona Fanno la loro parte anche la mancan- 25 litri per capo. Molti di loro si rasse- consuma 110 litri di latte all’an- za d’acqua e gli effetti dei cambia- gnano così alla sicurezza della vendita no, e ciò vale il primato di paese menti climatici, che hanno causato lo legale, consapevoli che il prezzo rice- dell’Africa subsahariana con il spostamento delle stagioni delle piog- vuto, in alcuni periodi dell’anno, non più alto consumo di latte pro ca- ge, divenute imprevedibili, tanto che sarà sufficiente neanche a coprire i co- Ipite. Le statistiche evidenziano, peral- la programmazione del ciclo semina- sti di produzione. tro, che il dato è destinato ad aumenta- raccolta si rivela spesso un tentativo È stato stimato infatti che il costo per re rapidamente nei prossimi anni. Con privo di successo, e i contadini, con la produrre un litro di latte in Kenya si ag- una simile richiesta e una popolazione loro tradizionale sapienza agricola, ri- gira intorno ai 25 scellini (22 centesimi), totale di circa 47,5 milioni di abitanti, va mangono del tutto disarmati dinanzi una somma del 60% superiore rispetto da sé che il settore lattiero-caseario sia alle novità climatiche. ai costi registrati nei paesi confinanti, e diventato un pilastro dell’economia del questo è dovuto principalmente ai costi paese: contribuisce infatti al 12% del Pil Informale, illegale maggiori dell’elettricità, dell’acqua, agricolo, coinvolge, nelle varie fasi della Se tutto ciò non fosse già abbastanza delle tasse ecc. Ma in ogni caso questa produzione e distribuzione, circa 1,8 scoraggiante, i contadini keniani devo- disparità rende attraente il latte dei milioni di famiglie e garantisce 700 mila no quotidianamente affrontare alcune paesi vicini, e fa incrementare il volume posti di lavoro. diffuse distorsioni delle pratiche com- di importazione di latte, causando di Si tratta, di conseguenza, di un set- merciali: i piccoli produttori sono spes- conseguenza il crollo del prezzo nel tore redditizio, che inevitabilmente ha so costretti all’accettazione passiva di mercato interno e instillando nei pro- attirato su di sé l’attenzione di molti e prezzi bassissimi, imposti di volta in duttori l’amara consapevolezza di non il controllo di pochi, trasformandosi volta dall’azienda leader di turno, op- poter competere con prezzi così bassi, velocemente in un mercato oligopoli- pure provano a ricorrere alla vendita proprio a causa dei fattori che determi- stico; le quattro più grandi aziende di attraverso canali informali, illegale nel nano il costo di produzione. trasformazione del latte che vi agisco- paese ma ancora ampiamente pratica- no controllano insieme l’83% della ta. Essa garantisce prezzi più alti, però Buono, organico, produzione. È un meccanismo ben manca di consistenza e continuità, im- a basso impatto noto, in tante economie e tanti mercati pedendo prospettive commerciali si- È in questa cornice complessa che si mondiali, i cui effetti si ripetono ovun- cure. Un litro di latte venduto infor- inserisce un intervento avviato quasi que identici e inesorabili: i “grandi” malmente a vicini di casa o a fornitori due anni fa, nella provincia di Kiam- controllano il mercato e il prezzo, la- locali, che lo distribuiscono a loro volta bu, finanziato dall’Agenzia italiana sciando ai piccoli produttori poche, nelle case dei loro clienti, rende infatti per la cooperazione allo sviluppo – pochissime, se non nulle possibilità di circa 40-50 scellini kenioti (l’equivalen- Aics, e coordinato da Caritas Italiana, trovare uno spazio minimamente pro- te di 35-45 centesimi di euro), contro i Celim e Caritas Nairobi. fittevole, in grado di garantire autosus- 22-33 scellini (19-29 centesimi di euro) Il Progetto Milky si propone di crea- sistenza e pianificazione futura. Anzi, pagati dalle aziende di trasformazione re una filiera lattiero-casearia attenta l’effetto più noto e sempre più fre- del latte, ma nel primo caso la richiesta alle istanze dei circa 2 mila beneficiari PICCOLI CONCRETI quente è l’abbandono, con centinaia di può variare sensibilmente di giorno in coinvolti, e nel farlo adotta un approc- PROGRESSI Due donne beneficiarie piccole aziende agricole a conduzione giorno, esponendo i contadini al ri- cio trasversale, sensibile alla sostenibi- del Progetto Milky, familiare che ogni anno vengono ri- schio di non riuscire a smaltire la pro- lità economica e ambientale. I risultati condotto da Caritas succhiate nella spirale del fallimento. duzione quotidiana, che varia dai 7 ai del progetto, seppur su piccola scala, Italiana in aree rurali A questa forma sproporzionata e incontrollabile di concorrenza, i con- I “grandi” controllano mercato e prezzi, tadini keniani devono aggiungere una lasciando ai piccoli produttori poche lunga serie di ulteriori difficoltà, dalla possibilità di trovare spazi minimamente volatilità del prezzo del latte all’aridità profittevoli. Ogni anno centinaia di aziende e una garanzia di futuro di una terra ingenerosa nei raccolti. a conduzione familiare finiscono per fallire

36 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 37 internazionale kenya E C’È ANCHE IL MICROCREDITO che di conservazione dell’acqua, infine Sopra e sotto, donne kenyane coinvolte con la distribuzione e piantumazione nel Progetto Milky. Esse non solo di alberi. Il percorso vuole proporre un apprendono nuove metodologie di allevamento, ma ricevono istruzioni modello di produzione sostenibile e a si propongono di generare un cambia- e strumenti per migliorare nel complesso basso impatto ambientale. Un model- mento a livello comunitario, creando le condizioni di produzione e di vita. lo che va rafforzato, e per farlo il pro- un modello di produzione trasparen- Sotto, per esempio, nelle cucine fornelli getto Milky promuove il microcredito te. E un prodotto di qualità. Un latte domestici alimentati a biogas come forma di accesso al credito, altri- buono, insomma, organico, a basso menti negato a soggetti non-bancabili impatto ambientale, che restituisca al come Lucy. Privi di garanzie, costoro si produttore un giusto ricavo. vedono normalmente negare un pre- Una delle componenti principali stito dalle banche convenzionali, ma del progetto è la costruzione di una se hanno accesso al credito possono nuova azienda per la pastorizzazione investire nella propria piccola impresa, e la vendita del latte, con il chiaro progettare sul medio e lungo termine, obiettivo di sostenere gli allevatori, or- avere una concreta possibilità di svi- ganizzati in una sorta di cooperativa, luppo delle proprie attività. a garanzia di indipendenza e del loro potere di contrattazione. Un’azienda Contare l’uno sull’altro completamente orientata alla tutela Tale possibilità è ancora più significa- degli interessi dei produttori, in grado tiva perché utilizza le garanzie del di assicurare una vendita che restitui- gruppo, creando un legame solido a li- sca agli allevatori un ricavo equo, e di- vello comunitario: gli allevatori posso- gnità al loro lavoro. no contare l’uno sull’altro, con un ef- Progetto Milky, in realtà è partito da ficace meccanismo di sostegno reci- una domanda: cosa c’è dietro quei 25 proco. Lucy, per esempio, intende scellini che servono a produrre un li- chiedere un prestito per intensificare tro di latte? Una risposta emblematica la produzione di foraggio, ora che il viene da una delle tante beneficiarie segna, cui seguono i controlli della sorriso pieno di soddisfazione, e ancor Ma poi torna a parlare di lavoro. Con ne con Disaa (Dipartimento di scienze suo allevamento è cresciuto; si tratta del progetto. Lucy, 37 anni, vedova, 4 qualità del latte da parte degli operato- di più nel gesto dell’accensione di un sorriso coinvolgente, con il quale agrarie e ambientali dell’Università di di una piccola somma, con un interes- figli, vive a Gatimu, un villaggio nella ri, che effettuano vari test; se tutto è in quella fiamma. Un gesto nuovo e sem- mostra una vitellina nata da pochi me- Milano) e Uofa (Unione degli opera- se quasi irrilevante, pari all’1% e rical- sotto contea di Limuru. La sua giorna- regola segnano i litri consegnati, per plice, come girare una manopola, è in si. La presenta con soddisfazione, con- tori di fecondazione artificiale anima- colato di mese in mese sulla parte re- ta è simile a quella di tante altre donne pagare il totale alla fine del mese. realtà un atto liberatorio, perché da sapevole che entro breve la sua produ- le) gli allevatori ricevono costante stante del debito. Si dice certa di poter e uomini della sua terra, di tanti bene- A quel punto Lucy ritorna a casa, sempre, e fino a qualche mese fa, per zione di latte si incrementerà, grazie al- supporto tecnico. I risultati, ormai ac- restituire tutta la somma grazie all’au- ficiari del progetto. dove la aspetta il lavoro: ci sono le stal- cucinare aveva bisogno di raccogliere la nuova arrivata. Ma non è solo questo: clarati, continuano a sembrare inve- mento di litri di latte che riuscirà a Lucy si alza presto al mattino e in- le da pulire, gli animali da controllare la legna oppure comprarla, seppure la vitellina infatti è frutto di un’insemi- rosimili ai più. Molti contadini, per vendere da qui a breve, e nonostante torno alle 4 inizia a mungere le sue due e nutrire, i bambini da preparare e ac- questo secondo caso sia stato più che nazione artificiale ottenuta grazie al esempio, hanno quasi raddoppiato la permanga una percentuale di rischio mucche. Non le ci vuole molto tempo, compagnare a scuola… Finalmente, altro un’eccezione, una sorta di lusso. progetto Milky, e per farlo sono stati ac- produzione di latte nel giro di un an- legata a fattori difficilmente calcolabi- ma deve comunque fare in fretta ed es- intorno alle 7, la donna si concede una E allora la sua quotidianità prevedeva quistati e importati semi dall’Italia. Se- no, grazie alle nozioni acquisite sulla li, si sente forte dell’appoggio del grup- sere puntuale, per consegnare e quindi colazione con tè al latte e pane bianco. anche di dover fare scorta di legna, ta- mi di una qualità geneticamente supe- nutrizione animale e sui diversi tipi di po di cui fa parte da quasi due anni, vendere il latte. Poco dopo le 4.30 è già Racconta di un sapore nuovo che quel gliarla, lasciarla seccare, bilanciare le riore, in grado di garantire prestazioni foraggio da utilizzare. ossia dall’avvio del progetto Milky. Nel in strada, ha circa 15 minuti di cammi- tè le regala da quando, grazie al pro- scorte rispetto alle necessità… I fumi migliori degli animali e maggiore pro- Questo percorso formativo è sem- gruppo sa di poter trovare garanti no da fare, trasportando quanto appe- getto Milky, le è stato installato un di- prodotti dalla combustione, oltre a duzione di latte, e questo per Lucy ha pre stato affiancato da un’attenzione pronti a impegnarsi legalmente e a in- na munto, che di solito si aggira intor- gestore di biogas. Ora preparare un tè provocarle problemi respiratori, le ave- un’importanza fondamentale, essendo costante per l’ambiente, con corsi spe- tervenire in caso di una sua difficoltà, no ai 20 litri; il resto, circa 2 litri al gior- le richiede poco meno di 5 minuti; in- vano imposto di costruire una stanza la sua fonte di reddito principale. cifici sulla produzione di energia puli- e a loro volta quei garanti hanno la no, lo lascia a casa per berlo con i suoi fatti ha una cucina a gas che, collegata separata, staccata dal resto della casa, In quella vitellina, nata in Kenya da ta, utilizzo di concimi organici, tecni- certezza di poter chiedere in cambio figli. Il camion che raccoglie il latte pas- al biodigestore, le garantisce almeno per evitare che i fumi si spargessero padre italiano, lei ripone lo stesso impegno, quando sarà il loro sa alla 5, ma non è sempre puntuale, a 7-8 ore di fiamma per la cottura dome- ovunque e rendessero irrespirabile una grande speranza e turno di richiedere un prestito. volte riesce ad arrivare prima se le ope- stica, a seconda della quantità di leta- l’aria dell’unica stanza della casa. fiducia. È impaziente, L’attivazione del microcredito è solo razioni nelle tappe precedenti si rive- me introdotta giornalmente. afferma, di seguire tutte uno dei tanti risultati raggiunti dal pro- lano veloci, e allora bisogna arrivare Il risparmio non è solo economico; La fiamma ti fa bella le raccomandazioni ri- getto. Ma è un risultato notevole: aver presto, non si può rischiare di tornare anzi, l’impatto maggiore che un siste- Oggi cucinare non risulta più tanto fa- cevute durante i training costituito 80 gruppi di 25 membri cia- indietro con tanto latte invenduto. ma tanto semplice ha avuto nella quo- ticoso a Lucy, e nonostante l’abitudine organizzati dal progetto, scuno, molto coesi, ha generato un Dunque bisogna fare in fretta alla con- tidianità di Lucy, lo si riconosce in un al lavoro duro nei campi, la donna si per applicare le nuove cambiamento sostanziale a livello co- concede il vezzo di una femminilità che conoscenze e ottenere munitario, creando una rete di alleva- Formazione cruciale: molti contadini per abitudine trascura. Ma da quando risultati migliori. La for- tori uniti tra loro e pronti ad affrontare hanno quasi raddoppiato la produzione usa il gas, dice, il suo viso è più radioso, mazione specifica rap- un mercato aggressivo come un’unica di latte nel giro di un anno, grazie alle la pelle più luminosa: fatica meno e si presenta il cuore dell’in- forza. Una compattezza che, c’è da nozioni acquisite sulla nutrizione animale sente più bella, dice, passandosi le ma- tervento progettuale, e starne certi, continuerà oltre la fine del e sui diversi tipi di foraggio da utilizzare ni sul volto, quasi a incorniciarlo. grazie alla collaborazio- progetto, prevista ad aprile 2021.

38 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 39 ilpesodellearmi panoramamondo di Paolo Beccegato

EUROPA TURCHIA Rapporto Caritas: Aiuti a comunità e profughi TRAGICA CONTABILITÀ, burocrazia nemica dell’accesso colpiti dal terremoto OGNI GUERRA UN FRATRICIDIO ai servizi nelle province dell’est

l quadro geopolitico internazionale continua a essere caratte- interno in “guerre limitate” (25 fronti) rizzato da forti tensioni tra superpotenze globali e regionali, e in “guerre” vere e proprie (16 fronti di conflitto). In senso storico, nel cor- I che tendono a espandere il proprio raggio d’azione su vasta so degli ultimi anni, si può dunque af- scala. Basti pensare allo scenario mediorientale: lo scontro tra Ara- fermare che sono diminuite le guerre ad elevata intensità, ma sono aumen- bia Saudita e Iran e l’attivismo della Turchia non generano conse- tate le guerre limitate. guenze solo all’interno delle nazioni coinvolte e dei loro alleati, ma sono all’origine di violente turbolenze, che si ripercuotono in pri- Individuare nuovi processi L’altra lente mostra, in sintesi, un co- mis in Siria, ma anche in molti altri paesi, in particolare Iraq, Li- stante aumento della fame nel mon- Il 19 febbraio, alla vigilia della bano e Yemen, per arrivare sino a Libia e Somalia. do da 4 anni a questa parte, una vola- Giornata mondiale della giustizia tilità della finanza che veicola ingenti sociale, Caritas Europa ha presen- Gli studi condotti da Caritas Italiana, soprattutto nell’ultimo masse di investimenti senza una go- tato il suo nuovo Cares Report – ventennio, hanno permesso di esa- vernace globale efficace e capace al- Rapporto sulla povertà nel conti- minare – riguardo al filone dei cosid- meno di limitarne gli effetti almeno nente europeo. La ricerca, cui ha LE BARRIERE Il 24 gennaio la Turchia è stata colpita da un terremoto Nei primi vent’anni del E LE MACERIE detti “conflitti dimenticati” – i legami secolo si sono sviluppati sulle commodities del cibo, un conti- contribuito anche Caritas Italiana, di magnitudo 6,8 della scala Richter, che ha causato si è concentrata sulle difficoltà La copertina decine di morti e oltre 1.600 feriti. L’area più colpita tra l’evolversi di guerre e violenze nel 365 conflitti, soprattutto nuo degrado ambientale che si mani- del rapporto mondo e altri fenomeni sociali, eco- “crisi violente”. festa in mille e sempre più preoccu- nell’accesso ai servizi da parte Cares, dedicato è stata la provincia di Elazig, nell’est del paese, nomici e politici, come la povertà, le Forti connessioni con panti forme, un continuo crescere delle persone vulnerabili che vivo- da Caritas ma le continue e ripetute scosse dei giorni successivi speculazioni finanziarie, il degrado la diffusione della fame, della spesa militare e del mercato del- no una situazione di povertà Europa al tema hanno coinvolto un territorio molto più ampio, fino alle ambientale, la produzione e la diffu- le armi, che fornisce strumenti di ed esclusione sociale e usufrui- dell’accesso città di Diyarbakır, Adıyaman, Batman, Kahramanmaraş le speculazioni sui ai servizi pubblici Ş sione del cibo, il “peso delle armi”; prezzi del cibo, morte a piccoli e grandi warlord, che scono dei servizi Caritas. In riferi- e anlıurfa. Caritas Turchia e la Caritas diocesana inoltre hanno indagato la rappresen- anche con armi leggere riescono ad mento a una mappa di varie tipo- da parte di persone di Anatolia si sono attivate immediatamente, recandosi il degrado ambientale in situazione logie di servizi, ciascun paese sul posto e cercando di capire quali azioni intraprende- tazione mediatica di tali fenomeni, e il rafforzamento del imbarbarire senza limiti i conflitti più di povertà elaborando sia analisi, sia proposte. commercio delle armi. o meno dimenticati del mondo, non ha scelto ambiti specifici (sociale, o disagio sociale. re a supporto delle persone più fragili, in coordinamen- Qual è dunque lo stato del mondo, L’appello del Papa rispettando neppure le norme più sanitario, educativo), evidenziando Sopra, un’immagine to con le autorità e le realtà locali. Il lavoro non è facile, osservato attraverso tali connessio- elementari, riconosciute internazio- soprattutto le barriere e le difficol- dei gravi danni considerato che molte aree colpite sono periferiche ni, quasi fossero lenti di binocoli, nalmente, dei codici di guerra. tà che si frappongono a una piena causati dal rispetto alle grandi aree metropolitane del paese e che punti di osservazione particolari della realtà? Papa Francesco, nell’ultimo messaggio per la Giornata esigibilità dei diritti. Dalla ricerca terremoto di fine in esse vivono migliaia di profughi, in particolare siriani. La prima lente ci mostra una mappa dei principali con- mondiale della pace, dal titolo La pace come cammino di emerge come i beneficiari della re- gennaio nelle Caritas Italiana collabora da tempo con Caritas Tur- regioni orientali flitti armati in atto nel mondo, in base alla consultazione speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica, te Caritas, che cercano di accede- della Turchia chia, sia nell’assistenza alle persone e alle comunità e rielaborazione dei dati forniti da varie fonti, a livello com- ci indica la strada da percorrere. Francesco ci ricorda luci- re ai servizi di base, identificano segnate dai ricorrenti terremoti che colpiscono il pae- plessivo: i conflitti (violenti e non violenti) attualmente in damente che «ogni guerra si rivela un fratricidio che di- la mancanza di informazioni com- se, sia nell’assistenza a rifugiati e migranti. Inoltre corso sono 365. Il tipo di conflitto più diffuso nel mondo strugge lo stesso progetto di fratellanza, inscritto nella vo- prensibili, la burocrazia, regole rigi- è in corso da un anno un progetto triennale, finanziato non è stato la guerra ad alta intensità, ma la “crisi violenta” cazione della famiglia umana». Però non ci si deve mai ar- de e requisiti formali per le richie- dalla Conferenza episcopale italiana con fondi otto (173 situazioni, corrispondenti al 47,4% del totale dei con- rendere, neanche di fronte a un quadro tanto complesso. ste come le principali barriere per mille, dedicato in particolare al sostegno a minori flitti mondiali); il numero più elevato di crisi violente si è Occorre «aprire e tracciare un cammino di pace», nella che ostacolano l’accesso a quei e famiglie vulnerabili in diverse aree della Turchia. Al pari registrato in Asia e Oceania e nell’Africa sub-sahariana (ri- consapevolezza che tale strada «è una sfida, tanto più servizi. Per far fronte alle sfide di quanto già fatto per un altro recente terremoto, quello spettivamente 47 e 46 situazioni). In seconda posizione si complessa in quanto gli interessi in gioco, nei rapporti tra che ne derivano, il Rapporto di Ca- in Albania, Caritas Italiana si è posta a fianco degli ope- sono collocate le “crisi non violente”: 83 situazioni, pari al persone, comunità e nazioni, sono molteplici e contrad- ritas Europa presenta 12 racco- ratori locali Caritas, offrendo aiuto economico nella rispo- 22,7% di tutti i conflitti, seguiti dalle “dispute” (68 situazio- ditori»; ecco perché bisogna – continua il Papa – «fare ap- mandazioni politiche, alle istituzio- sta ai bisogni della popolazione, in particolare delle fami- ni, pari al 18,6% del totale dei conflitti). Le guerre, sia quelle pello alla coscienza morale e alla volontà personale e po- ni Ue, volte a facilitare l’accesso glie dei piccoli villaggi più periferici, sia nella fase della territorialmente limitate che quelle ad elevata intensità e litica», per individuare «nuovi processi, che riconcilino e ai servizi da parte delle persone prima emergenza che nelle successive fasi della ricostru- diffusione geografica, sono state in tutto 41, divise al loro uniscano persone e comunità». più vulnerabili. zione e del rilancio socio-economico.

40 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 41 panoramamondo NON STANCATEVI DI SOSTENERE I MICROPROGETTI! INFO: [email protected]

LASTORIA Se Maometto non va ZAMBIA MICROPROGETTO alla montagna... In ogni villaggio Ora in ogni villaggio un “addetto MICROPROGETTO c’è un responsabile alla salute”: per la salute, capace Mercy non deve di intervenire in caso più viaggiare di malori e incidenti per curarsi A Chipata, 5 Realizzato! 4 in Zambia, l’aspettativa di vita è di 62 anni. Mercy Ngoma è una donna che non ha mai dato GUINEA REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO peso alle statistiche; infatti Saponeria a Dixinn, Mensa e accoglienza per i bimbi di anni ne ha 64. Ma l’età antidoto all’emigrazione forzata a rischio per la guerra civile di Mercy gioca d’azzardo, Conakry, capitale della Guinea, con i suoi 2 milioni La regione del Kasai è stravolta da una da oltre 15 anni, con 1 di abitanti, è lo specchio del paese: povertà e disoc- 2 guerra civile scoppiata nell’agosto 2016 la sua salute: Mercy soffre cupazione colpiscono soprattutto giovani e donne, favoren- fra milizie organizzate ed esercito congolese: di pressione alta e diabete, do l’emigrazione clandestina, spesso verso i paesi arabi. 3,8 milioni di persone necessitano di assistenza, malattie in Italia tutto In alcuni quartieri di Conakry, l’attività principale tra le don- 1,5 milioni sono sfollati, 400 mila bambini affetti sommato gestibili, ma che ne è il piccolo commercio, per sbarcare il lunario. Caritas da malnutrizione severa. I piccoli, impossibilitati in Zambia rappresentano Guinea, nel quartiere periferico di Dixinn, grazie al micro- a frequentare la scuola, sono reclutati a migliaia ogni giorno una scommessa progetto vuole sostenere 100 donne vulnerabili per avviare come soldati o per essere usati come scudi con Dio: anche perché la produzione di sapone di qualità, i cui proventi contribui- umani. La comunità delle Suore Carmelitane l’ospedale più vicino ranno a migliorare le condizioni di vita delle famiglie. di san Giuseppe è stata saccheggiata dalle mili- alla casa di Mercy dista zie, comprese la mensa per i bambini poveri: 1 almeno 70 chilometri. 2 > Costo 4.900 euro il microprogetto consentirà di acquistare i mate- La sua storia assomiglia > Causale MP 6/20 GUINEA riali (suppellettili e tavoli) per garantirne nuova- a quella di centinaia di per- mente l’operato, oltre a letti e materassi sone che in Zambia vivono MICROPROGETTO per ospitare i bambini più a rischio. MICROPROGETTO ai margini della sanità: 0 è per questo che la diocesi > Costo 4.900 euro di Chipata ha avviato un pro- > Causale MP 4/20 CONGO R.D. getto per la distribuzione di kit di primo soccorso a 150 infermieri nelle varie parrocchie e villaggi. Per ognuno dei luoghi coinvolti è stato individuato un responsabile per la salu- ARGENTINA GEORGIA te, capace di intervenire La panetteria sociale restituisce Nocciole infestate dalle cimici, 5 tempestivamente in caso futuro ai tossicodipendenti attrezzature per ripartire di malori e incidenti. “Casa Lazzaro” è un centro di recupero per tossico- 3 La regione della Guria è famosa per la ricca coltiva- Si dice che se Maometto 3 dipendenti gestito dalla diocesi di Paranà. Ospita 4 zione di nocciole: la Georgia è il terzo più grande non va alla montagna, 27 giovani che desiderano cambiare vita. Il microprogetto produttore al mondo, dopo Turchia e Italia. Purtroppo allora è la montagna proposto dalla diocesi argentina mira a realizzare una pa- una recente infestazione di cimici, nella parte occidentale ad andare da lui: Mercy netteria sociale, con due scopi principali: avviare i giovani del paese, ha distrutto gran parte dei raccolti, gettando non deve più fare lunghi all’autonomia lavorativa, e al tempo stesso garantire entra- sul lastrico tante famiglie di contadini che vivevano di tale viaggi per controllare te economiche a sostegno del centro di recupero, attraver- ricchezza. Il microprogetto vuole aiutare 10 famiglie che la sua salute. E può conti- so la vendita dei prodotti al pubblico. Nello specifico, grazie abitano nei villaggi della regione colpita a risollevarsi dalla nuare a ignorare le statisti- al microprogetto verranno acquistati due forni rotativi e una miseria grazie all’acquisto di attrezzature moderne, funzio- che, come ha sempre fatto. planetaria, necessari alla realizzazione di pane e dolciumi. nali a garantire una veloce ripresa dell’attività agricola. > Microprogetto > Costo 4.900 euro > Costo 5 mila euro 77/19 Zambia > Causale MP 14/20 ARGENTINA > Causale MP 21/20 GEORGIA Kit di primo soccorso LA CARTA DI PETERS IN ITALIA È UNA INIZIATIVA ESCLUSIVA ASAL ESCLUSIVA È UNA INIZIATIVA DI PETERS IN ITALIA LA CARTA 42 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 43 villaggioglobale zoom sa di Palermo è lo studio Knot, gruppo informale capitanato Le città del pianeta secondo Basilico, da Giuseppe Arici – architetto uno sguardo visionario fotografa le Metropoli e anche imprenditore – e Marie Kammler, designer tedesca. Il Palazzo delle Esposizioni di Roma, fino al 13 aprile, ospita le fotografie di Gabriele Basilico «La nostra intenzione è creare dedicate alle Metropoli del pianeta. Il percorso espositivo inizia con le im- connessioni – spiega Arici – tra magini di Beirut nel 1991, dopo la guerra, e poi nel 2011, dopo la rico- chi abita in quel luogo, chi lo vive struzione. Si prosegue con un tema caro al fotografo, cioè lo sviluppo in- come imprenditore, chi lo gover- dustriale delle periferie, prima a Milano poi in varie zone d’Italia, da nord na e gli operatori culturali. a sud. In questi paesaggi si intuisce la capacità visionaria e la sensibilità ficile giovinezza. Dal lavoro sulle sime nella Palermo dai grandi Io e Marie abbiamo partecipato sociale del grande fotografo e artista, che fin dagli anni Settanta aveva strade con la macchina fotogra- contrasti: sono strade trascura- e vinto un piccolo finanziamento intravisto lo sviluppo frenetico e privo di umanità dei nostri centri urbani. fica in mano per documentare te, con cumuli di immondizia, a Torino Social Fare, e con que- Poi lo sguardo si apre verso le città europee e degli altri continenti, colte i morti di mafia, all’impegno posteggi selvaggi, nelle quali sto abbiamo avviato l’intervento nella maestosità delle grandi opere e delle vedute dall’alto: Londra, Parigi, in politica con i Verdi e la Rete, un team di artisti ha dipinto tan- in via Schioppettieri». Il progetto Istanbul, New York, Shanghai, Gerusalemme, Rio de Janeiro... Ma anche Battaglia è stata una figura te saracinesche, strappandole si propone di recuperare in modo Napoli e Genova. Infine, Roma: Basilico, milanese, scomparso nel 2013, fondamentale nella Palermo allo squallore dei luoghi, che pu- creativo le memorie del luogo, ha lavorato più volte nella capitale, ritraendone vizi e virtù. [d.p.] tra gli anni Settanta e Novanta. re sono ricchi di storia e di fasci- grazie al lavoro di diversi artisti Oggi ha 84 anni e con lucidità no: ad esempio le mura puniche, in residenza. L’obiettivo è arriva- racconta il suo passato di spo- che segnano i primi insediamenti re alla definitiva pedonalizzazio- sa giovanissima, che lasciò umani in città, 2.700 anni fa, ne dell’area, completare gli arre- LIBRI storia d’amore e di cinema. Ruah di Bergamo e organizzato un marito violento, per approda- o l’antico teatro Finocchiaro. di e togliere la discarica dalle Due bambini nella Quella fra il grande regista in collaborazione con Lab 80 re alla fotografia solo dopo aver A realizzare gli interventi a La Kal- mura puniche. Germania che crolla: e la Masina non è stata solo film, quest'anno comprende due compiuto 40 anni. Battaglia rie- dalle macerie una straordinaria storia d’amo- sezioni: il concorso internaziona- voca una Palermo violenta, dove pontiradio di Danilo Angelelli può nascere vita re: ha cambiato il mondo del ci- le per film documentari e il con- gli omicidi erano all’ordine del nema e ha lasciato tracce pro- corso internazionale per cortome- giorno, insanguinata dalle lotte Germania, 1939. Due bambini: fonde nell’immaginario collettivo traggi di finzione. Documentari fra mafiosi e da uccisioni di uo- Trasmise per 27 ore, ma lasciò il segno: Sieglinde vive a Berlino, dell’Italia. Scritto da Federica e corti di fiction racconteranno mini delle istituzioni. In quel i poveri cristi e la prima emittente libera ha un padre che per mestiere Iacobelli e illustrato da Puck esperienze di integrazione pos- contesto lei riuscì, prima donna fa il censuratore di libri; Erich vive Koper, edito da Camelozampa, sibile tra persone di diversa in Italia, a farsi assumere come Una radio così libera, che siamo qui a ricordarla a 50 anni esatti dalla nascita. nella campagna vicino a Lipsia, il libro rivela viaggi rocambole- appartenenza culturale o prove- fotoreporter, al giornale L’Ora. E dalla chiusura. Trasmise solo per 27 ore, infatti, la Radio dei poveri cristi insieme alla madre. Entrambe schi, incontri misteriosi, avventu- nienza nazionale, affrontando Le sue foto, rigorosamente della Sicilia Occidentale, voluta dal sociologo ed educatore Danilo Dolci (nella foto, le famiglie vivono seguendo re sospese tra realtà e immagi- inclusione, identità e intercultu- in bianco e nero, ritraggono con Peppino Impastato) e dai suoi collaboratori. i dettami del regime di Hitler. nazione. Un racconto inventato ra quali elementi chiave dell’in- impietose i morti della mafia, Marzo 1970: da Partinico vengono lanciate nell’etere voci di protesta, che tra- Poi la guerra precipita. I due da due vite vere, seguendo tegrazione. Nel 2019 sono stati ma anche i criminali: Letizia svolano città e regioni. Dicono il malessere della gente della Valle del Belice, dello bambini restano soli, si incon- le tracce lasciate nella nostra me- più di 150 i registi, italiani Battaglia non aveva paura Jato e del Carboi per i ritardi nella ricostruzione post-terremoto. Lo dicono attra- trano in mezzo alle macerie in moria e nel cinema. Il libro si fre- e stranieri, che hanno proposto a piantare il suo flash in pieno verso l’emittente-laboratorio per eccellenza: prima radio libera – la Corte costitu- una Berlino trasformata. Il rifu- gia del prestigioso logo Fellini 100, i loro lavori a IFF, con più volto ai mafiosi, spesso ritratti zionale sancirà la liberalizzazione dell’etere nel 1976 –, gio, e gli accadimenti dei giorni “certificato” ministeriale delle di 2 mila persone presenti negli attimi successivi all’arre- prima esperienza di “controinformazione” radiofonica precedenti la resa della Germa- celebrazioni per il centenario. alle tre giornate di proiezioni. sto, con l’intento di documenta- in Italia. Trasmette dalla sede del Centro studi e iniziative nia, cambieranno le loro vite www.iff-filmfestival.com re figure tutt'altro che eroiche. per la piena occupazione. Il programma, in onda fino al- in modo imprevisto. Ma dalle ma- CINEMA l’arrivo delle forze dell’ordine: un appello, le testimonianze cerie può nascere la vita: lo rac- Documentari DOCUMENTARI ARTE DI STRADA di uomini, donne e bambini delle aree colpite dal terremo- conta Il figlio perfetto, di Cathe- e “corti”: a IFF , Fare la Kalsa, to, i valori culturali locali, i messaggi di solidarietà. rine Chidgey (edizioni Paginauno). l’integrazione un flash piantato la street art rigenera Amico Dolci, oggi musicista e presidente del Centro tra le culture in pieno volto la memoria di un per lo sviluppo creativo “Danilo Dolci”, con i suoi 13 anni LIBRI alla Mafia quartiere storico suonava gli stacchetti-Sos che punteggiavano la program- Giulietta e Federico, La 14ª edizione 2020 mazione: «Ricordo quel giorno di marzo e i precedenti, un amore che ha di IFF – Integrazione Film Si intitola Shooting The Mafia Il progetto si chiama Fare la Kal- l’impegno, la cura di tutti. Ma anche le famiglie che, due segnato il cinema Festival, rassegna cine- il documentario con e su Letizia sa – La Memoria che affiora, anni dopo il sisma, vivevano nelle baracche e nelle tende. (e non soltanto) matografica dedicata Battaglia, con la regia di Kim ed è un processo di rigenerazio- E i temi cari a mio padre, veicolati dall’emittente: parteci- al tema dell'integrazione Longinotto: è il racconto della ne urbana attraverso l’arte, parti- pazione dal basso, ascolto, dialogo, attenzione per i dimen- In occasione del centenario del- interculturale, si svolgerà vita della fotografa palermitana, ta in pieno centro a Palermo, ticati. Temi che, a 50 anni di distanza, risuonano più attua- la nascita di Federico Fellini, ec- a Bergamo e Sarnico dal fotoreporter per il quotidiano a cominciare da via degli Schiop- li che mai». Info: www.danilodolci.org co il picture book Giulietta e Fe- 16 al 19 aprile. Il Festival, L’Ora, svolto con taglio intimo pettieri e via Genova. Non si trat- derico, che illustra una grande promosso da cooperativa e privato, a partire dalla sua dif- ta di periferie, ma di vie centralis-

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paginealtrepagine di Francesco Dragonetti MOSTRE atupertu / Francesco Renga di Daniela Palumbo Rinascimento C’è ancora spazio La Siria nella morsa della guerra di terracotta: “L’altra metà” per parlare di amore. che dura ormai da un decennio: preziose rimanenze Questo è il momento al Museo diocesano della vita di un uomo: di farlo. Con un clima testimoni, tra disastro e speranza sociale e culturale così «Epoca di divisioni, diviso e rarefatto, è giusto riportare 15 marzo 2011: l’inizio della tragedia in Siria, sull’onda della Primavera araba, l’insie- al centro siano i valori» al centro l’amore me di proteste e rivolte di piazza che, tra fine 2010 e inizio 2011, hanno mosso il Me- dio e Vicino Oriente e il Nord Africa, assetati di democrazia contro gli autoritarismi. Francesco Renga e L’altra metà, ovvero 12 brani e otta- contemporaneo, che rispettasse il mio percorso artistico. Da questa fatidica data, cronaca e immagini hanno permesso a violenza, morte, vo disco per l’apprezzato cantautore. Un lavoro che rap- Parole nuove, nuovi autori giovani che collaborano. distruzione, ma anche alla voglia di pace, di bussare alla porta del nostro occidente presenta un po’ un punto di non ritorno, dopo un per- Come matura in lei la scelta dei testi? e raccontare una guerra, combattuta su più fronti, da protagonisti diversi, ma ugual- Fino al 2 giugno nel Museo corso di ricerca che lo ha fatto approdare a una Proprio in questo disco sono tornato a essere autore mente decisi a proteggere con ferocia i propri interessi economici, politici e strategici. diocesano di Padova, in piazza contemporaneità più vicina ai giovani e, al contempo, di tutti i testi. Ma ho collaborato con moltissimi giovani La brutale repressione delle proteste da parte del governo siriano ha innescato Duomo 12, è possibile visitare più raffinata. autori, musicisti e artisti, perché avevo bisogno di trovare una guerra civile che ha causato innumerevoli vittime, e ha coinvolto anche la mino- la mostra A nostra immagine. L’altra metà: lei stesso l’ha definito un album spar- il linguaggio giusto per riuscire a parlare – attraverso que- ranza cristiana. Fulvio Scaglione Siria, i cristiani nella guerra. Da Assad al futuro Scultura in terracotta del Rina- tiacque. Perché? ste canzoni – anche ai miei figli, senza paura di risultare (Paoline, pagine 176) racconta un martirio che sembra non avere termine, nel quadro scimento. Da Donatello a Ric- È una necessità che ho sempre sentito negli anni: sbagliato. Ma allo stesso tempo dovevo riuscire comun- di un conflitto che ha coinvolto diversi paesi confinanti. cio, l’esposizione si prefigge ho vissuto varie ere musicali nei miei que a raccontare la vita che mi attra- Un’ampia panoramica sulla situazione la offre Abdullah Alhallak Un vulca- di riunire un nucleo di preziose 35 anni di carriera e questa volta sen- versa e che, a sua volta, è attraversata no chiamato Siria. Testi e testimonianze (Editore Jouvence, pagine 75): sculture in terracotta rinasci- tivo il bisogno di fare musica che po- dallo sguardo di un uomo di 50 anni. giornalista e accademico siriano, si interroga sul futuro e pone l’accento mentali del territorio della dioce- tesse parlare anche alle generazioni Questa sua ricerca di voci e parole sull’importanza della democrazia per garantire una pace stabile e duratura. si di Padova: opere meravigliose, dei miei figli. In L’altra metà sono riu- nuove arriva in un periodo in cui Una lettura della guerra sulla base dell’emozione personale la fornisce presentate a conclusione di una scito a trovare una quadra a tutto, an- il nostro paese è percorso da paro- Alia Malek Il paese che era la nostra casa. Racconto dalla Siria (Enrico Da- intensa campagna di restauri, che grazie al confronto con giovani le che dividono e spesso feriscono. miani editore, pagine 445): nel 2011 torna in Siria, paese d’origine dei suoi create dalla bottega di Donatello autori e musicisti. C’è ancora spazio per parlare genitori, che l’avevano lasciato prima che lei nascesse per trasferirsi in Ame- e dalle altre presenti a Padova. È un album in cui le tracce malin- di amore? rica. Nonostante le rivolte, a suo dire, vi si respirava un clima di cambiamen- Secoli, dispersioni, furti, indiffe- coniche, che raccontano amori Soprattutto questo è il momento to e speranza. Un libro che è un tuffo nel passato, ricco di fascino. renza, vandalismi hanno quasi finiti, si alternano a slanci di parlarne. Con un clima sociale e cul- Tante sono le voci di coloro che vivono la guerra sulla propria pelle, sicura- completamente distrutto e voglia di ricominciare a vivere, turale così diviso e rarefatto, è giusto mente quelle dei bambini sono quelle più toccanti, veritiere. Cosa resta del- o disperso un patrimonio d’arte e con un’intensità nuova… riportare al centro l’amore, ognuno l’infanzia in guerra? Come si racconta un padre che non c’è più? A queste unico al mondo: ma alcune Dietro a ogni fine c’è sempre un nuo- a modo suo. Ognuno con quello che domandano risponde Francesca Mannocchi Se chiudo gli occhi… La guerra preziose sculture in terracotta vo inizio. E questo concetto vale anche nel processo più lo rappresenta. Ma credo fortemente sia un dovere in Siria nella voce dei bambini (Round Robin Editrice, pagine 76): quattro sto- rinascimentali sono rimaste musicale. In Finire anche noi, ad esempio, ci sono di tutti, parlare e agire per riportare i giusti valori al centro. rie di bambine e bambini siriani che attraversano il passaggio dalla guerra e il Museo diocesano, insieme la fatica, il tormento, lo smarrimento, ma c’è anche il ri- Se Renga, oggi, cambia registro musicale e parole, all’esilio, raccontano il passato e il loro difficile presente. Il libro non è solo all’Ufficio beni culturali, al termi- torno a un qualcosa di diverso, l’opportunità di rinnovar- quali sono le radici irrinunciabili? uno strumento per capire ciò che è stato: è anche un invito alla pace. Una ne di un’intensa e partecipata si, nei rapporti personali così come in qualsiasi altra co- La musica, la famiglia, l’amore per la vita e per i miei figli. pace possibile solo a partire dall’istruzione di chi avrà sulle spalle il compito campagna di recupero e restau- sa. Ho ricercato in ogni pezzo la giusta naturalezza, sia E la voglia di fare sempre qualcosa che possa far stare di ricostruire un Paese devastato e la sua memoria: i bambini, appunto. ri, sostenuti dalla campagna “Mi nella scrittura sia nel canto: inseguendo un linguaggio meglio anche gli altri. sta a cuore”, sono riusciti a riu- nire oltre venti opere, orgogliosa testimonianza delle migliaia che LIBRIALTRILIBRI popolavano chiese, sacelli, capi- collezione di piante essiccate. che risalgono al Settecento ca 350 mila sono nel nostro telli, conventi e grandi abbazie Un viaggio straordinario, aperto e Ottocento. Luca Ghini, fonda- erbario, uno dei più importanti Jean René Bilongo, Sarah Kaminski, Luigino Zarmati di una Diocesi che spazia anche ad appassionati e curiosi: tutti tore nel 1543 del primo Orto in Italia per consistenza, qualità Carlo Cefaloni,Giu- Maria Teresa Mila- Gesù nell’Orto de- nelle province di Vicenza, Trevi- possono collegarsi al sito dedi- botanico accademico al mondo, e varietà delle collezioni». Il pro- seppe Gatti, Toni Mi- no I bambini rac- gli Ulivi. Una medi- so, Belluno e Venezia. cato o direttamente alle due proprio a Pisa, ebbe l’intuizione getto di digitalizzazione dell’Er- ra Spezzare le ca- contano la Shoah tazione filosofica postazioni multimediali allestite di utilizzare, per l’insegnamento bario Guadagno è partito nel tene (Città Nuova, pagine (Edizioni Sonda, pagine (Leonardo da Vinci, pagi- DIGITALE all’interno del museo. Le infor- e la ricerca, anche piante essic- 2018 grazie a un finanziamento 136). Viaggio dentro una 144). Storie di bambini ne190). Il testo, frutto di Museo Erbario, mazioni che riceveranno sono cate. «Da allora – spiega il pro- della Fondazione Pisa. Sette piaga sociale dell’Italia di durante la Shoah, per non una dissertazione di licen- ben 350 mila relative a tipologia, provenienza fessor Lorenzo Peruzzi dell’Uni- – tra studenti e ricercatori – oggi: il caporalato e il lavo- dimenticare un milione za, pone in risalto il “luo- piante del mondo geografica, data di raccolta versità di Pisa, direttore le persone impegnate nell’ope- ro servile. Storie di riscat- e mezzo di piccoli ai quali go” in cui Gesù ha pas- essiccate e online delle piante catalogate. Il sito dell’Orto e Museo botanico – razione di scansionatura dei to, per sostenere i percor- fu strappata l’infanzia, sia sato l’ultima ora della è corredato da fotografie, gli erbari si sono sparsi in tutto campioni conservati negli arma- si credibili di un’economia per ricordarci l’importanza propria vita terrena, sof- L’Erbario dell’Università di Pi- e consente un viaggio virtuale il mondo: oggi sono 3.100 di del Museo Botanico e di ag- al servizio della persona di riconoscere il male e frendo. Su tale “sofferen- sa ha digitalizzato, primo in Ita- tra 7.500 campioni di piante e raccolgono oltre 386 milioni giornamento del database. e della società. combatterlo con coraggio. za” si sofferma l’autore. lia, una parte della sua storica da collezione, incluse raccolte di campioni di piante, di cui cir- http://erbario.unipi.it/it

46 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 ITALIA CARITAS | MARZO 2020 47 Caritas Italiana – Ministero istruzione università ricerca Concorso nazionale “COMUNITÀ CHE CONDIVIDONO: CREIAMO LEGAMI” Vincitori sezione “Fotografia o disegno” Istituto scolastico comprensivo “Bassi-Catalano”, scuola secondaria di primo grado, Classe 2a C IL GIORNO IN CUI MI RESI CONTO DELL’IMPORTANZA DELLA VITA IN COMUNITÀ Premiazione a Roma, 31 maggio 2019

I lettori, utilizzando il c.c.p. allegato e specificandolo nella causale, possono contribuire a progetti e interventi di solidarietà, con offerte da far pervenire a: Caritas Italiana - c.c.p. 347013 - via Aurelia, 796 - 00165 Roma - www.caritas.it