LunaAttualità - Cultura - Solidarietà Periodico indipendente di Palagano e dintorni

Aprile 2007 - Num. 28 - Anno X Periodico di informazione locale - Trimestrale - Spedizione in A.P. - articolo 2 comma 20/C legge 662/96 www.luna-nuova.it Aut. della Filiale EPI di - Tassa riscossa - Taxe perçue - DISTRIBUZIONE GRATUITA

Un aspetto interessante della politica

di Davide Ferrarini Intendo scrivere una breve riflessio- ne su un incontro al quale ho parte- cipato di recente al fine di condivi- dere con altri ragazzi, adulti e am- ministratori la mia esperienza. Nell'incontro vicariale pastorale sul rapporto tra Chiesa e società civile che si è tenuto a Casola giovedì 22 marzo, si è trattato, fra i vari temi, l'argomento "cittadinanza" ed è uscito un lato veramente interes- sante della politica. Ho partecipato al dibattito all'inter- no di un gruppo di persone che sono impegnate seriamente nella vita sociale del nostro e del vicariato del Dragone. Palagano (località Aravecchia): architrave con lo stemma È stato sicuramente un tavolo di ri- dell'impresa del diamante di Casa d'Este. flessione e dialogo molto interes- sante e costruttivo, ed è bene pre- "Palagano si chiama il bel paese..." cisare, che era un tavolo di "politi- (Tanino Nizzi, Palaganeide, Canto I) ci" cristiani. Il tema fondamentale è stato basa- di Paolo Calicetti to sul rapporto tra Chiesa e politi- Sono molto appassionato di tutto quello che riguarda natura e arte, ma non parlo ca, e, conseguentemente, come i solo dell'arte in senso stretto quella intesa come "le grandi opere di grandi autori", si cristiani e la Chiesa possano stimo- può parlare d'arte anche considerando quel magnifico rapporto che ha sempre legato lare la vita politica e sociale delle l'uomo alla natura e lo ha costretto ad adattarsi ad essa. Palagano è pieno di opere comunità. d'arte che fanno parte di diversi contesti: dalla geologia all'architettura rurale, dal paesaggio all'archeologia. (Segue in seconda pagina) (Segue in seconda pagina)

Sommario 3. Attualità: La stazione di trasbordo dei rifiuti di Palagano - 10. Fatti e misfatti: Notizie da Palagano e dintorni - 15. Comune: Spazio autogestito offerto ai gruppi consiliari del comune di Palagano - 16. Scuola: La Palaganeide vista da noi (canto quinto) - 20. La buca delle lettere - 23. Personaggi: Mons. Adolfo Lunardi: un frignanese illustre - 24. Val Dragone: L'emigrazione delle comunità montane dell'Appennino modenese ovest dall'Unità d'Italia al secondo dopoguerra (undicesima parte); Un po' di più sul campanile di Boccassuolo - 30. Il Cantastorie: Cuore di paglia e la Cincia basca - 31. Poesia: La ballata della valle (decima parte) - 32. Riflessioni Dalla prima

(Un aspetto interessante della politica...) ("Palagano si chiama il bel paese...")

Abbiamo affrontato il delicato tema di come un cristiano si Penso che siamo tutti d'accordo nel dire che le debba comportare in ambienti politici e sociali; ne è uscito rocce ofiolitiche di Boccassuolo, le miniere di che occorre comportarsi con quelle basi e quei principi che Toggiano, le numerose strutture rurali e medievali sparse nella zona (tra l'altro all'interno del paese fanno di un individuo non semplicemente un uomo, ma un si notano ancora stabili che ospitano suini e bovi- uomo cristiano. La politica intesa come amore dell'amore ni, un ottimo esempio di paese medievale!), gli potrebbe subito dare corso a riflessioni quasi utopiche, ma insediamenti dell'età del bronzo ritrovati nelle zone se ci pensiamo bene, è il vero senso del termine. della Campagnola e nel parco di S. Giuliaeima- Da sempre la politica è stata utilizzata per riunire popoli, gnifici paesaggi, rappresentano una realtà di rara etnie, religioni, dentro a confini geografici, ma anche, sem- e di straordinaria bellezza. Quello che però non capisco è perché non sfrut- plicemente, per garantire gli stessi diritti a persone di di- tiamo nel modo giusto queste ricchezze. verso rango sociale. La politica intesa come espressione Negli ultimi anni con il "progresso" abbiamo con- di amore è quel sentimento che dovrebbe portare gli am- taminato e distrutto parecchi tesori, paesaggi, ministratori e gli amministrati ad essere uniti sotto un uni- strutture e tanti di quegli aspetti che facevano di co tetto, un tetto il cui livello è alla stessa altezza per tutti. Palagano… "il bel paese"; io sono favorevole al Teoricamente, per amministrare un piccolo territorio come progresso, in alcuni casi la comodità è al primo posto chiaramente, ma è proprio per questo che il nostro, occorre avere un profondo amore per i nostri monti punterei ad arricchire il paese in modo nuovo, ad e per i nostri montanari, occorre volere bene a tutto quello esempio con il turismo, la promozione di posti che fa parte della politica: in un certo senso la politica rag- nuovi e iniziative culturali, sportive che possono gruppa tutto, dagli anziani ai giovani, dal lavoro al portare davvero un guadagno indiretto al paese. volontariato, dall'assistenza allo sport al tempo libero. Un paese piccolo, prima di tutto, ha bisogno di Al giorno d'oggi il termine politica purtroppo è sinonimo di evitare lo spopolamento, altrimenti diventa inutile incentrare tutti gli sforzi politici sulla viabilità. Ogni successo, di agio, di beneficio di alcuni a scapito di altri, di ambiente deve puntare sulle proprie risorse, te- potere e spesso di frode: è veramente brutto per noi giova- nendo presente problemi, esigenze e opportunità ni sentire e desumere questo significato del termine; pur- diverse. troppo però il corso della storia non ci ha fatto che pensare Il paesaggio non va sfidato e violentato ma sfrutta- ad altro; vedo un profondo distacco, quasi fosse un male to nel giusto modo, così Palagano diventa davvero incurabile e contagioso, purtroppo siamo noi giovani a tro- "patria di geni e di cervelli fini..." Spero che l'amministrazione trovi un giusto com- varci di fronte a tutto ciò per il nostro futuro, ma sta soprat- promesso tra la realizzazione di discariche, stra- tutto a noi darle una svolta… de e quanto di bello ci circonda, magari dando Per riassumere menziono le seguenti parole: "La politica è anche la giusta importanza a quel progetto provin- l'amore dell'amore… sta a noi darle il giusto significato". ciale di valorizzazione dell'Appennino che include anche Palagano all'interno del percorso.

L'associazione "la Luna" vive principalmente con contributi liberamente versati; il periodico viene distribuito gratuitamente e non in regime di abbonamento. Invitiamo quindi tutti coloro che intendono sostenerci a versare il proprio contributo sul c.c. bancario num. 100016 presso il Banco San Geminiano Banca Popolare di Verona agenzia di -Palagano (CAB 66871 - ABI 05188).

Attualità, cultura, solidarietà. la LUNA nuova Redazione: Periodico indipendente di Palagano Davide Bettuzzi, www.luna-nuova.it e dintorni Elisabetta Gazzetti, Gabriele Monti. E-mail: [email protected] Per ricevere il periodico, cancellare o modificare Trimestrale Hanno collaborato: indirizzi: [email protected] Tiratura: 1350 copie Alunni della scuola media di Palagano, Direttore responsabile Monica Bertugli, Distribuzione gratuita GIUSEPPE CERVETTO Paolo Calicetti, Ferruccio Cosci, Aprile 2007 Davide Ferrarini, Num. 28 -Anno X Associazione La LUNA Gianluca Grazioli, Via Palazzo Pierotti, 4/a - 41046 PALAGANO (MO) Riccardo Iaccheri, Aut. Tribunale di Modena Tel.: 0536/961621 Bruno Ricchi, num. 1414 del 13/11/1997 Fax: 0536/970576 Erminia Vezzelli.

Stampato2 la presso LUNA la Tipografianuova Benedetti- Aprile - Pavullo 2007 N.F. (MO) Chiuso in redazione il 29/04/2007 su carta patinata senza cloro Attualità La stazione di trasbordo dei rifiuti di Palagano

Nel mese di novembre la discarica di Fontanamlera (Montefiorino) ha esaurito la pro- pria capacità e da allora i rifiuti urbani prodotti dai comuni di , Montefiorino e Palagano vengono trasportati quotidianamen- te al termovalorizzatore di Hera, a Modena. Il progetto prevede, nella fase iniziale, che il tra- sporto a Modena avviene direttamente con mez- zi adibiti al servizio di raccolta; successiva- mente è stata prevista la realizzazione di una "stazione di trasferimento".

La stazione di trasferimento Rappresentazione del meccanismo La "stazione di trasferimento" è un impianto di trasbordo dei rifiuti urbani per il trasferimento dei rifiuti urbani da auto- mezzi di modesta portata ad altri di maggiori dimensioni, smaltimento in prossimità dei comuni modenesi allo scopo di ridurre la movimentazione dei veicoli e rende- dell'Appennino Modena Ovest è prevista negli strumenti di re più efficiente ed economico il conferimento agli impianti pianificazione dei rifiuti ed in particolare nel PPGR appro- di recupero e smaltimento. Il piano prevede che non è ne- vato nel maggio 2005. Il sistema di gestione dei rifiuti urba- cessario realizzare una vera e propria stazione per il depo- ni impostato dal piano stesso, predisposto attraverso un sito dei rifiuti ma predisporre un sito per il trasbordo da un processo di partecipazione di tutti gli Enti locali e le ammi- mezzo ad un altro dei rifiuti raccolti. Gli automezzi utilizza- nistrazioni interessate, prevede la minimizzazione dei rifiu- ti sul territorio per la raccolta dovranno trasbordare i rifiuti ti, l'incremento della raccolta differenziata e l'avvio a su di un altro mezzo, di maggiore capacità, che li traspor- recupero di materia ed energia di tutto quanto possibile. terà al termovalorizzatore di Modena. Si configura una strut- Lo stesso piano, per quanto attiene lo smaltimento dei ri- tura analoga, o più semplice ancora, delle note stazioni fiuti indifferenziati, prevede lo sfruttamento dell'intera ecologiche attrezzate: non si tratta di smaltimento dei ri- potenzialità del termovalorizzatore di Modena, a cui devo- fiuti nè di deposito, ma solo di trasbordo da un mezzo ad no quindi essere destinati i rifiuti provenienti dall'intero ter- un altro. Lo stoccaggio dei rifiuti può avere solo una breve ritorio provinciale, ed il ricorso alla discarica solo come durata (24-72 ore) oltre la quale assumerebbe la configura- forma finale di smaltimento dei rifiuti residui. zione di un impianto di "secondo livello" soggetto ad auto- rizzazione. (D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22. L.R. 28 ottobre Il "Comitato spontaneo" 1999, n. 28). Nell'ambito dell'obiettivo 2, la Comunità Mon- Quando si è diffusa la notizia della realizzazione dell'area tana ha ottenuto un finanziamento per la realizzazione di di trasbordo nella zona artigianale di Palagano si è costitu- una stazione di trasferimento. I siti inizialmente individuati ito un "Comitato spontaneo" che ha promosso una petizio- nei comuni di Montefiorino e Frassinoro non sono risultati ne raccogliendo più di 400 firme e di cui, nelle pagine suc- idonei alla realizzazione dell'intervento. E' emersa la pos- cessive, riportiamo il testo completo. sibilità di realizzare la stazione di trasferimento nella zona Nel frattempo sono stati pubblicati diversi articoli sulla stam- artigianale di Palagano adducendo le seguenti motivazio- pa locale, presentata un'interpellanza consigliare, organiz- ni: l'area è vicina al centro operativo di Hera e l'organizza- zati alcuni incontri con i rappresentanti del Comitato e con zione dei trasporti viene ottimizzata; non è necessario rea- la popolazione, sono nate, come spesso accade in situa- lizzare nuove autorimesse e spogliatoi; i proprietari dei ter- zioni di questo tipo discussioni, chiacchiere, polemiche reni hanno manifestato la propria disponibilità a cedere le corrette ma anche improprie. aree. Inoltre verrebbero realizzate infrastrutture che potreb- Non si può negare anche la conseguente strumenta- bero valorizzare la zona artigianale. lizzazione politica della vicenda. Tutto ciò ha portato un clima di conflittualità che ha assunto a volte toni particolar- Il Piano provinciale mente decisi. La chiusura della discarica e la conseguente necessità di Da questa vicenda si potrebbero trarre alcune riflessioni ed individuazione di soluzioni idonee a rendere minimo l'im- insegnamenti per tutti. patto ambientale ed economico nella mancanza di siti di Noi intendiamo dare il nostro contributo. 3

la LUNA nuova - Aprile 2007 3 Attualità

Il Consiglio comunale del 21 dicembre 2006

Al fine di una migliore conoscenza dei fatti in ambito amministrativo riportiamo, fedelmente, l'interpellanza- interrogazione del capogruppo di minoranza Luigi Marcucci presentata il 16 dicembre 2006 e la risposta del sindaco Paolo Galvani durante la seduta del consiglio comunale del 21 dicembre.

Interpellanza-Interrogazione: quello che intendiamo fare, così come non intendiamo "Con la presente il gruppo di minoranza 'Partecipiamo' del assolutamente prestare il fianco a simili squallide interro- comune di Palagano ritiene alquanto spiacevole apprende- gazioni seguite da articoli sui giornali, tese soltanto a col- re dalla stampa (Gazzetta di Modena di venerdì 1 dicem- pire l'immagine di un comune all'esterno, una realtà come bre 2006) il progetto praticamente già definito dell'immi- la nostra che, pur tra mille difficoltà, ha effettuato e sta nente avvio dei lavori di "una stazione di trasbordo di rifiuti programmando importanti interventi su tutto il suo territo- da mezzo a mezzo", dal costo ipotizzato di € 485.000, rio, per rispondere ai reali bisogni della collettività che sia- che dovrebbe servire attualmente i comuni di Palagano, mo stati chiamati a rappresentare. Caro Luigi e cari com- Montefiorino e Frassinoro. Suscita particolare allarme l'in- ponenti della minoranza, il dialogo costruttivo è alla base tenzione di ubicare detta stazione nel villaggio artigianale della democrazia per la costruzione del nostro futuro, le di Palagano a 300 metri dal centro del paese (caso senza polemiche diffamatorie ritornano al mittente con gli interes- precedenti in Italia). Siamo ovviamente consapevoli che i si, come in questo caso, ma veniamo ai fatti: è vero, l'am- rifiuti del nostro territorio vanno smaltiti, ma non con solu- ministrazione di Palagano, così come anche le ammini- zioni improvvisate e senza prima aver coinvolto la cittadi- strazioni di Montefiorino e Frassinoro, si sono attivate al nanza. Temiamo in particolare la ricaduta negativa sulla fine di trovare un terreno che possa ospitare la stazione di qualità della vita, da anni già seriamente compromessa, trasbordo rifiuti, non rispondono assolutamente al vero le sulle potenzialità turistiche e i vincoli allo sviluppo indu- dicerie secondo cui né il comune di Frassinoro, né il co- striale dell'area. Sarebbe impossibile ogni attività artigia- mune di Montefiorino, non vogliono tale struttura tanto che nale-industriale di carattere agro-alimentare. Riteniamo che esiste una lettera a firma del sindaco Pierazzi di Frassinoro l'area più idonea e razionale ad una struttura sia da indivi- ed una delibera di giunta in cui si dà la disponibilità di un duare lontana dai centri abitati, ma soprattutto, se l'inten- area situata nelle immediate vicinanze della ceramica di zione è veramente il trasbordo, il più a valle possibile in Frassinoro, guarda caso a 150 metri dalla chiesa parroc- modo da evitare il traffico dei mezzi pesanti dal centro del chiale, esiste altresì la disponibilità, da parte del comune paese. Durante il periodo invernale questi costituiscono già di Montefiorino, che ha individuato addirittura due siti, uno di per sé un pericolo per la sicurezza. Al fine di una corret- dei quali in località Ca' di Cirino presso la Liguria Gas, ta e trasparente comunicazione ai cittadini gradiremmo nelle immediate vicinanze di abitazioni civili, a dire il vero avere quanto prima, sia in forma scritta che in sede consi- questa soluzione è stata accantonata causa la presenza gliare, una risposta precisa, puntuale ed esaustiva. Vor- in loco di un impianto del gas e per l'elevato costo dell'ac- remmo in particolare evitare la triste definizione di Palagano quisto dell'area, 675.000 euro, per una metà cifra quest'ul- come pattumiera dell'Appennino. tima non ammissibile a contribuito sull'obiettivo 2. Il comu- ne di Palagano sta anch'esso lavorando, come hanno fatto Risposta: gli altri comuni, insieme alla provincia di Modena e ad Hera, Quando nella giornata di lunedì, tornando da Modena, con- per l'individuazione di una zona posta all'interno delle no- trollando la posta ricevuta, ho letto l'interpellanza del grup- stra zona artigianale, ma attenzione bene, non si tratta po di minoranza 'Partecipiamo a Palagano' a firma del certamente della costruzione di una discarica. Al riguardo capogruppo Luigi Marcucci, nella quale venivano chieste mi sorprende che Marcucci non sappia, visto la sua prepa- delucidazioni in merito alla costruzione di una stazione di razione politica, che il piano provinciale per lo smaltimento trasbordo, stazione di trasferimento, discarica, o quant'al- dei rifiuti proibisce la costruzione di discariche sul territorio tro, definendo il nostro comune pattumiera dell'Appennino, provinciale, si tratta invece di una stazione di trasbordo ho dapprima approntato alcune considerazioni in merito al rifiuti, in cui tanto per intenderci le immondizie non tocca- comportamento del capogruppo Marcucci, sia in sede no neppure terra, l'impatto ambientale di tale costruzione è consiliare sia all'esterno, arrivando alla conclusione che pari a zero, ed in ogni caso, qualora, questa divenga la realmente le tante parole di auspicio alla collaborazione soluzione definitiva sarà nostra cura farci garanti nei con- per il bene dei nostri cittadini, tanto ricorrenti nella prima fronti della popolazione tutta, che tale investimento vada seduta consiliare di insediamento della nuova amministra- esattamente nella direzione opposta a quella prospettata zione, sono state parole, tante parole, ma come sempre da Marcucci; cioè, mi ripeto nuovamente per essere chia- non sono state seguite da fatti concreti, tanto che per non ro, che l'inquinamento sia zero, che intorno a tale attività perdere tempo sul giornalino "La luna nel pozzo" ecco pun- ne possano sorgere altre di qualsiasi tipo, nonché, aspetto tualmente poco dopo apparire l'accusa di malversazioni che, non trascurabile, anche all'acquisto da parte di Hera del tanto per essere chiari, significa truffa rivolta alla maggio- 46,5% di Sat, non vorremmo vedere il nostro centro opera- ranza che io rappresento. Ritengo opportuno precisare in tivo scomparire e trasferirsi di colpo a , sono con- questa sede ed una volta per tutte quanto segue: la lista vinto che la scelta di quest'area di trasbordo per i tre comu- "Insieme per Palagano" ha vinto le elezioni in modo ni sancirà anche la definitiva localizzazione del centro ope- brillantissimo e per questo ha il dovere e il diritto di gover- rativo con la garanzia di posti di lavoro per il futuro in loco, nare nell'interesse della collettività per 5 anni, questo è non escludendo anzi auspicando la creazione di nuovi po-

4 la LUNA nuova - Aprile 2007 Attualità sti di lavoro nel nostro comune. Mi sorprende molto quindi persona dell'assessore all'ambiente, ed Hera. Mi avvio alla che un consigliere di minoranza, dalla così lunga carriera conclusione con un ultimo pensiero, un consiglio caro politica, non sappia che prima di iniziare un'opera di que- Luigi,visto le festività natalizie: partecipando alla seduta di sta portata devono essere fatti studi sul terreno, varianti insediamento del nuovo consiglio della comunità montana specifiche, approvazioni del progetto a vari livelli, passaggi poche settimane fa, ho apprezzato molto, caro Luigi il tuo in commissione edilizia ed in consiglio comunale. amico sindaco di Montefiorino Maurizio Palladini, attraver- Tu hai preso la scorciatoia, hai preferito la strada del sen- so un accorato appello alla visione della politica come mo- tito dire, delle chiacchiere da bar, hai voluto creare uno mento di confronto, di incontro, di dialogo e soprattutto di scoop, o chiamala come vuoi zizzania, eppure bastava crescita collettiva; ti esortava, invano, a votare il documen- chiedere in comune ai nostri tecnici che ti avrebbero dato to proposto dal candidato presidente per cercare tutti as- indicazioni e spiegazioni. Come ho già ribadito più volte il sieme al di là degli schieramenti il bene della collettività, comune è aperto, è a disposizione dei cittadini per dare anche di quella che ti ha votato, anche questo un atteggia- chiarimenti, non siamo un palazzo isolato dal mondo, que- mento di apertura, oserei dire una opportunità importante sta a mio avviso è la strada che dovevi percorrere in nome per te e per il tuo gruppo. di quelle regole che poc'anzi ti ho detto stanno alla base di Questo atteggiamento invece di continua contestazione una sana e costruttiva politica locale e che tu continua- senza mai progettualità, volontà di dialogo zero, solo tante mente ignori. Non solo ma è intenzione nostra, e quando parole non seguite dai fatti, che ti vede animato solo da dico nostra parlo della maggioranza che governa, qualora una profonda e cocente delusione per il tuo risultato politi- questa diventi la scelta definitiva, quella di informare e ren- co a modo mio di vedere, e chiudo, non fa altro che rendere dere partecipe la cittadinanza con un convegno, per pre- te e il tuo gruppo sempre più isolato e al di fuori della vita sentare le scelte che faremo per illustrare i progetti che comunale. verranno attuati. Medita su queste parole, qui, a mio avviso, c'è la sintesi e A questa iniziativa parteciperanno senza dubbio i sindaci la definizione di cosa vuol dire fare politica ed amministrare delle amministrazioni dei comuni vicini, la Provincia, nella una realtà comunale.

Il testo della petizione

Comitato spontaneo Palagano Per una scelta consapevole, trasparente e partecipata

Progetto per la realizzazione di un impianto di “trasbordo da mezzo a mezzo di rifiuti solidi urbani” presso la zona artigianale di Palagano. La costituzione del “Comitato spontaneo Palagano per una scelta consapevole, trasparente e partecipata” intende pro- muovere la propria iniziativa senza alcun condizionamento e al di fuori di qualunque schieramento politico, con l'unico obiettivo di salvaguardare il centro abitato di Palagano, quanti svolgono la propria attività nella zona artigianale di Palagano, sia dipendenti che imprenditori e chiunque, a vario titolo, ha investito denaro per la costruzione della propria abitazione o per la costruzione di immobili strumentali utilizzati per lo svolgimento dell'attività lavorativa propria e dei propri dipenden- ti. Premessa L'Amministrazione Comunale di Palagano ha allo studio un'ipotesi di fattibilità di un impianto intercomunale per il “tra- sbordo da mezzo a mezzo di rifiuti solidi urbani” da porre, “attualmente”, al servizio dei comuni di Frassinoro, Montefiorino e Palagano, presso la “zona artigianale di Palagano”. La costruzione e la gestione dell'impianto saranno effettuate in collaborazione con HERA, società destinataria della concessione per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, e con il sostegno della Provincia di Modena. L'impianto in costruzione, sulla base delle informazioni fornite dall'Amministrazione Comunale di Palagano e da HERA (vedi Il Resto del Carlino del 27/12/2006-Cronaca dell'Appennino), sarà tecnologicamente all'avanguardia e non produrrà effetti negativi per l'ambiente e per i cittadini (i materiali trattati sono e rimangono sempre e comunque rifiuti solidi urbani!!!). Da quanto appreso a mezzo stampa, il beneficio per i cittadini del Comune di Palagano, quale contropartita del disagio arrecato dall'ubicazione dell'impianto in commento sul proprio territorio (sarà proprio vero che non arreca alcun disagio???), consiste nella riduzione della tariffa, limitatamente allo smaltimento dei rifiuti, nella misura del 40% (ad oggi non è dato sapere né quale tariffa sarà presa a base del calcolo della riduzione, né per quanti anni tale riduzione sarà riconosciuta, né quali meccanismi (automatici???) di incremento sono o saranno previsti. Il “Comitato spontaneo Palagano per una scelta consapevole, trasparente e partecipata” (con tutti i firmatari del presente documento), consapevole del fatto che il “dovere civico” di un cittadino responsabile rende doveroso sostenere l'iniziativa dell'Amministrazione Comunale volta alla realizzazione di un impianto centralizzato intercomunale (Frassinoro, Montefiorino, Palagano) che agevoli la raccolta, il compattamento ed il trasbordo da mezzo a mezzo dei rifiuti solidi urbani, nel riferire che non è nelle proprie intenzioni ostacolare la realizzazione dell'impianto in commento, Non può, al contrario, sottrarsi: - dal mettere in dubbio la scelta dell'ubicazione dell'impianto stesso, in una zona adiacente al centro abitato e, fatto ancor più discutibile, nelle immediate vicinanze di immobili adibiti ad abitazioni (la cui costruzione è stata autorizzata5

la LUNA nuova - Aprile 2007 5 Attualità anche di recente) e di altre attività produttive che costituiscono, unitamente alle attività agricole ed alle attività commer- ciali poste nel centro del paese, l'unico luogo di produzione di reddito che garantisce il sostentamento di chi, operaio, impiegato o artigiano ha scelto di vivere nel nostro paese; - dal constatare che l'ubicazione prescelta, essendo via XXIII Dicembre un passaggio obbligato per l'accesso alla zona artigianale di Palagano, determinerebbe un incremento del tutto ingiustificato del traffico di mezzi pesanti (e maleodoranti in quanto i materiali trattati rimangono sempre e comunque rifiuti solidi urbani) provenienti dai comuni di Frassinoro e Montefiorino, oltre che da tutto il territorio comunale posto a nord del centro abitato di Palagano, nella via principale del paese; - dall'evidenziare che la migliore soluzione, per la realizzazione di un impianto di raccolta, compattamento e trasbordo da mezzo a mezzo di rifiuti solidi urbani, tenute in considerazione anche le inevitabili conseguenze che verrebbero a determinarsi in riferimento all'incremento del traffico di mezzi pesanti nella via principale del paese, parrebbe essere quella dell'ubicazione dell'impianto in commento in una zona il più a valle possibile e, comunque, non nelle vicinanze di centri abitati, in quanto punto di passaggio obbligato per tutti provenienti dal Comune di Frassinoro e dal Comune di Montefiorino, oltre che dei mezzi utilizzati per il trasporto dei rifiuti dopo l'avvenuto compattamento e trasbordo, all'ince- neritore di Modena. Conclusione Tenute in considerazione le premesse sopra riportate, i firmatari del presente documento, non comprendono le ragioni della scelta operata dall'Amministrazione Comunale di Palagano, pongono all'Amministrazione Comunale stessa un'uni- ca domanda: quali sono le ragioni che hanno contribuito a determinare la scelta dell'ipotesi di ubicazione dell'impianto intercomunale di raccolta, compattamento e trasbordo da mezzo a mezzo dei rifiuti solidi urbani nella zona artigianale di Palagano anziché in altro luogo con minore impatto sulla vita dei cittadini e, probabilmente, più conveniente in termini economici? Palagano, 30 dicembre 2006 Comitato spontaneo Palagano per una scelta consapevole, trasparente e partecipata

Gli incontri con la popolazione

29 marzo 2007. mentre la dr.ssa Nicolini ha illustrato il Piano Provinciale Presso il cinema-teatro "Ignazio Ranucci", in una sala gre- per la Gestione dei rifiuti urbani e le normative vigenti. mita come poche volte si è visto (a parte alcuni spettacoli) L'assessore Caldana ha presentato una relazione politica ha avuto luogo, il 29 marzo, un incontro pubblico, organiz- e cercato di tirare le conclusioni della serata, non senza zato dall'Amministrazione comunale, per fare chiarezza su qualche difficoltà. un progetto che ha visto crescere l'attenzione da parte di Ci sono stati diversi momenti di tensione tra la platea e i numerosi cittadini, alcuni dei quali si sono costituiti in un relatori (e non sono mancate anche cadute di stile sia da comitato e hanno presentato una petizione, sottoscritta da una parte che dall'altra) ma la voglia di capire era molta e la più di 400 persone. partecipazione attenta, dimostrate dai numerosi interventi Presenti: Paolo Galvani (sindaco di Palagano), Alberto da parte di amministratori e cittadini. Caldana (assessore provinciale all'Ambiente), dott.ssa Rita Alla fine l'unico punto su cui tutti si sono trovati d'accordo è Nicolini (funzionario provinciale), dott. Gasparetto (gruppo stata la necessità di una stazione di trasferimento dei rifiu- Hera). ti; la critica più forte si è avuta nei confronti dell'Ammisitra- Il primo intervento di Paolo Galvani era finalizzato a rende- zione comunale accusata di non aver adeguatamente coin- re pubblica la soluzione definitiva per la stazione di tra- volto i cittadini in questa decisione, di aver presentato il sbordo, illustrandone il progetto in dettaglio. A parere del progetto a decisioni già prese e di non aver fornito esau- sindaco troppe chiacchiere infondate "da bar" hanno con- rienti risposte al quesito principale, e cioè il perchè della tribuito a disinformare e creare inutili tensioni e malintesi, scelta della zona artigianale di Palagano e se si potevano ed ha dichiarato che alcune persone hanno firmato la peti- ipotizzare altri siti. zione senza sapere quello che facevano... Buona parte dei La serata si è conclusa piuttosto bruscamente con la sen- presenti non ha accettato di buon grado questa afferma- sazione che le parti si erano radicate ancora di più sulle zione e il clima è subito diventato abbastanza teso. proprie posizioni anche se si è fatta strada la percezione Successivamente il sindaco ha tenuto a precisare che la che la questione non era ancora del tutto chiusa. realizzazione della stazione di trasferimento dei rifiuti era diventata una necessità dopo la chiusura della discarica di 16 aprile 2007. Fontanamlera, che la soluzione era stata condivisa dai Consiglio della Comunità Montana Appennino comuni di Frassinoro e Montefiorino, e che l'unica e la mi- Modena Ovest con possibilità di gliore soluzione possibile era quella della realizzazione nella intervento della popolazione. zona artigianale di Palagano. Presenti tutti gli amministratori. Presiede il presidente del- Il dott. Gasparetto ha presentato una relazione tecnica sulla la Comunità Montana Yuri Costi. struttura e il funzionamento della stazione di trasbordo Interventi numerosi e attenzione alta. Sono state presenta-

6 la LUNA nuova - Aprile 2007 Attualità te ben sette zone nuove: in molti hanno lavorato per trovare Tazzioli. Interventi diversissimi, alcuni discutibili, ma a li- una soluzione diversa da quella prospettata solo due setti- vello di percezione quelli che hanno lasciato il segno in mane prima. positivo, sulla base dei commenti raccolti tra la gente, sono Luigi Marcucci, con il contributo del "Comitato Spontaneo" stati quelli di due amministratori: Elio Pierazzi che si è ha presentato sei ipotesi che per motivi diversi non sono scusato con i palaganesi per il tempo perso e quello di state ritenute idonee; la più idonea sembra essere quella Bruno Corciolani che ha richiamato il ruolo di ogni persona presentata dal sindaco Paolo Galvani, previe verifiche tec- sull'aspetto della raccolta differenziata. Un dato di fatto niche e burocratiche: un'area nella frazione di Savoniero. indiscutibile.. Sono intervenuti: Laura Lami, Paolo Galvani, Luigi Marcucci, Forse vince il buon senso, forse non si poteva fare diversa- Bruno Corciolani, Walter Telleri, Paolo Piacentini, Giusep- mente... e come ha detto Flavio Tazzioli "Tutto bene ciò pe Piacentini, Maurizio Paladini, Elio Pierazzi, Flavio che finisce bene".

Le lettere a "la Luna"

18 febbraio 2007 mente dal sindaco Paolo per presentare il progetto del tan- Cara Luna, to discusso impianto di trasbordo rifiuti. concedimi un po' del tuo spazio perché ho tanto bisogno di La parte tecnica stranamente l'ho capita. E' il rapporto tra esprimere pubblicamente il mio pensiero e senza preamboli amministratori e cittadini che non mi entra in testa: siamo vengo subito al dunque. Di quando in quando leggo sui stati informati, da quel che ho capito, ormai a cose fatte giornali notizie riguardanti Palagano. Voglio sperare siano dicendoci esplicitamente che i tempi stringono e che se solo chiacchiere di paese perché stimo troppo i nostri non si conclude in fretta si perderanno i finanziamenti. Alla amministratori in particolare il primo cittadino che, essen- faccia della trasparenza! do fortunatamente per lui, molto giovane, dovrebbe avere Non so voi, ma io mi sento ingannata, umiliata e molto, l'intuito di vedere lontano! Io non ho la presunzione di dare molto disgustata. Vorrei far notare che, secondo me, i die- consigli ma mi sta troppo a cuore l'avvenire dei giovani e ci posti di lavoro che l'impianto dovrebbe offrire e che tanto delle nostre stupende valli, e quando dico valli non intendo orgogliosamente il nostro sindaco ci ha assicurato potreb- solo egoisticamente il nostro piccolo paese! Possibile che bero metterne a rischio molti altri legati al turismo, piccoli noi montanari, "scarpe grosse e cervello fino", non arrivia- commerci e tante altre attività private che i nostri concitta- mo a capire che preservando e rispettando il paesaggio dini saprebbero, come sempre, realizzare con competen- che abbiamo la fortuna di abitare conserveremo un inesti- za e fantasia. Purtroppo gli amministratori mi pare non con- mabile bene per le generazioni a venire? Con questo avrete dividano le mie strane idee. Possibile che l'impianto non si capito che sto parlando dell'eventuale progetto che preve- possa assolutamente spostare dal centro del paese? E voi de la realizzazione di un impianto per la manipolazione che ne pensate? delle immondizie prodotte da almeno tre comuni (sarà sem- Vi abbraccio come sempre, pre così o in avvenire se ne aggiungeranno altri?). Detto impianto, a quanto si dice, verrebbe situato a pochi Tina Piacentini - Palagano passi dal centro abitato moltiplicando inevitabilmente il già caotico e rumoroso traffico che dovrà forzatamente attra- versare il "bel paese", aumentando pure i discutibili "olezzi" 9 aprile 2007 che, provenienti da quella zona, da troppo tempo soppor- tiamo. Tutto questo si potrebbe sicuramente evitare impe- Alla luce del progetto "trasbordo rifiuti umidi", nella zona gnandosi a visionare aree più idonee e, al tempo stesso, artigianale di Palagano, illustrato dal sig. Sindaco, dai tec- più vicine anche agli altri comuni in modo che, risparmian- nici dell'azienda Hera e dall'assessore provinciale all'am- do chilometri di inutili spostamenti, si possa dare un pic- biente, nell'assemblea del 29/03/2007, ore 20.30, nel tea- colo contributo al tanto blaterato risparmio energetico: le tro "Ing. Ranucci", io mi ritrovo fra i tanti cittadini palaganesi amministrazioni, a mio avviso, dovrebbero per prime esse- contrari alla scelta del luogo per la realizzazione di tale re sensibili a questi problemi e a impegnarsi, anche nel progetto. piccolo delle nostre realtà, a fare il possibile per risolverli, Mi rendo conto, inoltre, che non erano "chiacchiere da bar" dando l'esempio ai propri cittadini. Ora mi sento meglio e, come qualcuno ha fatto notare in senso dispregiativo, ma salutandovi affettuosamente, mi auguro che siate in tanti a un piano già pensato e programmato a tavolino. pensarla come me. Comunque la cosa è grave; forse la più grave che l'Ammini- strazione comunale possa far cadere sui cittadini e sul Tina Piacentini - Palagano paese. Focalizziamo, senza raggirarlo, l'elemento base: si tratta di spazzatura, della peggior spazzatura; si tratta di mate- 1 aprile 2007 ria in decomposizione, non di noccioline americane. Come tanti altri cittadini, giovedì sera (29 marzo), ero pre- I lati negativi sono molteplici e ovvi, ma non sto ad elencarli sente alla pubblica assemblea indetta molto democratica- perchè già trattati in assemblea da accorti ed attenti7 citta-

la LUNA nuova - Aprile 2007 7 Attualità dini. I signori amministratori ed i tecnici minimizzano sugli secche un Sindaco arrogante e incapace di riconoscere i effetti collaterali, anzi, premono per accellerare i tempi del- propri errori e le proprie responsabilità, senza un briciolo di l'attuazione, altrimenti perdono i finanziamenti europei. Alt! umiltà, mi porta a suggerire alla classe dirigente che so- Lasciamo perdere anche i finanziamenti se devono essere stiene questa maggioranza e alla maggioranza stessa di impiegati per peggiorare il paese! riflettere su ciò che hanno fatto, tanto da invitare i membri A questo punto per scongiurare lo scempio non resta che in consiglio e in giunta e il sindaco stesso a fare un servi- fare appello all'intelligenza dei responsabili: solo l'intelli- zio al paese dimettendosi quanto prima. Mi rattrista vedere genza può dissuadere da scelte infelici e senza ritorno. Se che un'amministrazione che si dice di centro-sinistra deb- gli amministratori non sanno trovare l'alternativa, facciamo ba rivolgersi ad altre componenti della società, ad altre isti- spazio anche ad altri e, con maggior trasparenza e più tuzioni per poter risolvere questioni sul tavolo già da tempo democrazia, si ricerchi insieme un luogo più idoneo, lonta- e che molti cittadini siano rimasti delusi dall'operato di que- no dagli abitati. sta maggioranza. L'appello e l'augurio che rivolgo ai cittadini di Palagano è Caterina Nannetti - Palagano quello di scegliere meglio prima chi ci deve amministrare, non rincorrendo dopo errori che ci potrebbero portare a di- fendere i nostri interessi e le nostre aspettative da chi abbiamo delegato a farlo. Preciso che seppur la Comunità Montana sia l'ente garante e titolare del progetto illustrato giovedì sera, non può deci- Graziano Bertugli - Palagano dere in piena autonomia la collocazione dell'impianto sen- za che il comune, o i comuni, diano prima la disponibilità del terreno essendo loro i pieni titolari dell'autonomia potestativa sul loro territorio. Infatti senza le autorizzazioni Intendo scrivere poche righe sugli avvenimenti e su tutto e i conseguenti atti derivanti rilasciati dai comuni interes- ciò che in questo periodo ha animato il mio, e credo, an- sati, le opere propedeutiche al progetto non potrebbero avere che il vostro, interesse sulla tanto discussa stazione di realizzazione tanto da mettere in discussione la costruzio- trasferimento rifiuti. Non credo ci sia a questo punto biso- ne dell'impianto stesso e la sua operatività. Il solo Comune gno di riassumere gli avvenimenti o gli aspetti tecnici del che negli anni scorsi non si è preoccupato, seppur solleci- progetto, ma semplicemente valorizzare che si sia raggiunto tato più volte a vari livelli tra cui anche dall'ente di program- finalmente un accordo democratico voluto da tutti. mazione intercomunale, è risultato quello di Palagano come L' unico mio intento è ringraziare tutti: gli organi istituzio- se la cosa non interessasse, sino a quando il sindaco e nali provinciali e comunali, i rappresentati della Comunità l'amministrazione hanno fatto uscire dal cilindro la propo- Montana, i Sindaci di Montefiorino e Frassinoro, l'ammini- sta che si è letta sui giornali. Abbiamo ora tutti tirato un strazione comunale di Palagano, dalla maggioranza al ruolo sospiro di sollievo e la gente che incontro si dimostra mol- fondamentale che ha avuto la minoranza, dai rappresentati to contenta per quello che è stato scongiurato; devo dire del comitato delle firme, agli stessi firmatari, da chi è rima- che in questo paese, non si vedeva da anni una simile sto nell'ombra, a chi ha fatto sentire il proprio volere, dagli mobilitazione su di un problema che lo coinvolgeva e que- anziani ai giovani e tutti coloro con i quali ho anche sola- sta presa di coscienza attorno a questioni fondamentali, mente scambiato due chiacchiere sulla vicenda. questa richiesta di partecipazione attiva senza timori o La cosa fondamentale e importante è che, seppur fatico- paure di non conformismo di pensiero con chi governa ba- samente e in modo burrascoso, si sia raggiunto il fine volu- sata su un senso di maggiore giustizia, equità mi fa ben to e condiviso da tutti. Se fossi un amministratore direi che sperare per il futuro. Un noto esponente politico di Palagano da questa vicenda ho rafforzato in me la convinzione di alla fine del consiglio comunitario aperto tenutosi nel tea- quanto sia importante informare, ascoltare, proporre e sa- tro mi ha detto "ha vinto il buon senso, il paese e i cittadini per scegliere per il bene dei cittadini. Se fossi un cittadino di Palagano ma non il Sindaco", io aggiungo che hanno direi che da questa vicenda ho tastato con mano quanto perso tutti quelli che sino ad allora hanno difeso, anche sia di rilievo la forza e la volontà di far sentire la propria nascondendo informazioni di cui erano a conoscenza, la voce, e l'importanza di rapportarmi, sempre e solo in modo posizione del capo dell'amministrazione senza essere cri- costruttivo, con chi mi rappresenta negli organi istituziona- tici o porre dubbi verso la realizzazione in quella sede di li. Credo che tutti abbiano avuto una parte e siano stati quel progetto (che tra l'altro era meno conveniente rispetto importanti in questa vicenda. Se proprio vogliamo, credo a quella ultima trovata) e che ha tenuto un comportamento che "Palagano" abbia vinto! Ci tengo a sottolineare, ancora del tutto accondiscendente (da scendiletto) in senso attivo una volta, che Palagano è un paese "vivo" e credo che non intervenendo o in senso passivo, facendo finta di niente pur serva tanto per renderlo grande; le persone, a tutti i livelli ci di ottenere opportunisticamente qualcosa in più dal Sinda- sono, basterebbe solo collaborare maggiormente! co o di confermare la loro collocazione su una sedia in Spero che il senso delle mie poche righe non venga frainte- giunta o in consiglio per un'eventuale carriera politica. Le so. parole di "democrazia", "responsabilità politica" enunciate Colgo l'occasione per porgere i miei più distinti saluti all'in- in sala da persone che probabilmente ne conoscono solo il tera comunità di Palagano e a tutti gli abitanti delle frazio- significato letterale ma che lo hanno male interpretato e ni. mal realizzato nei fatti inscenando un teatrino che tutti hanno capito essere stato fatto al solo scopo di far uscire dalle Davide Ferrarini - Palagano

8 la LUNA nuova - Aprile 2007 Attualità

Per un futuro migliore: differenziamo i rifiuti

Il ragionare insieme su un problema di notevole complessità, pur partendo da una criticità come è stata la scelta dell'ubicazione di una zona di trasbordo, ha aumentato la consapevolezza di un problema ma anche che ognuno di noi può fare la sua parte, ogni giorno per fare diminuire la massa di rifiuti. Pubblichiamo i dati forniti dalla nostra Provincia, come è chiaro i nostri comuni sono ancora lontani dall'obbiettivo di raggiungere il 50% della raccolta differenziata. Buon lavoro a tutti!

In media ogni cittadino produ- ce in un anno 620 kg di rifiuti. Una buona parte di questi rifiu- ti possono essere riciclati e quindi non inviati alle discariche o agli inceneritori. E' importan- te differenziare i rifiuti domesti- ci; in questo modo si permet- te: - il recupero dei materiali riciclabili (alluminio, vetro, car- differenziata ed è attiva, a Fiaborra (lo- in vetro anche con etichette ma privati ta, legno, plastica,...) trasformando calità lungo la strada provinciale tra Co- dei tappi di plastica o metallo. così rifiuti in risorse; strignano e Lama di Monchio), l'isola Alluminio: lattine per bibite e conser- - lo smaltimento corretto e sicuro dei ecologica dove possono essere con- ve che riportano la sigla "AL", fogli e rifiuti inquinanti e pericolosi per l'am- feriti i rifiuti differenziati oltre a quelli vaschette in alluminio per la conserva- biente e per l'uomo; voluminosi, pericolosi o inquinanti. zione e il congelamento dei cibi sen- - la riduzione della quantità di rifiuti da E' un gesto di grande valore ambienta- za residui, alcune bombolette spray smaltire in discarica e in inceneritore; le, civile ed anche etico partecipare alla vuote e private dei nebulizzatori di pla- - il risparmio di materie prime e di im- differenziazione. stica, scatolette per alimenti. portanti risorse naturali che non sono Plastica: bottiglie e flaconi per bevan- illimitate; Quali rifiuti si possono de, shampoo, detergenti, cosmetici e - la riduzione dell'impatto dei processi differenziare? contenitori per liquidi in genere, sac- produttivi sull'ambiente (la produzione Carta e cartone: giornali, riviste, li- chetti per la spesa, pellicole, di oggetti da materiali riciclati richiede bri, quaderni, fotocopie e fogli vari, im- vaschette, cellophane, polistirolo. Non spesso consumi energetici inferiori e ballaggi di cartone, scatole per alimen- è necessario eliminare le etichette di comporta minori emissioni nell'ambien- ti, contenitori in cartone per bevande carta. te). lavati ed appiattiti prima del conferi- Rifiuti organici, rifiuti urbani peri- Nel nostro comune sono distribuiti mento. colosi, frigoriferi, computer, e cassonetti e campane per la raccolta Vetro: bottiglie, contenitori e oggetti apparecchiature elettroniche.9

la LUNA nuova - Aprile 2007 9 Fatti e misfatti Notizie da Palagano e dintorni I 100 anni di Giovanni

Giovanni Ranucci nacque il 25 Febbraio 1907 ai Sabbioni di Palagano dall'unione tra Luigi Ranucci e Maria Rioli. Bimbo vispo ed allegro, alla tenera età di due anni perse la madre e venne allevato dal padre e da alcuni parenti. La sua famiglia era composta da padre, quattro sorelle (Genoveffa, Nina, Rita, Virginia) e da un fratello (Antonio). Il 5 settembre 1936 si sposò con Adele Merciari di Medola, presso la chiesa di Lago di Montefiorino. Dalla loro unione nacquero cinque figli maschi (Bruno, Domenico, Ezio, Giancarlo, Tonino) e due fem- mine (Clite e Olga). Erano tempi duri e per portare avanti la famiglia si arrangiò con vari mestieri. Inizialmente lavorò nei campi, ma quando tale attività non fu più sufficiente per il sostentamento, si dovette ingegnare nella produzione della calce: costruì un forno nei pressi del torrente Dragone e mediante un procedimento basato sulla cottura ininterrotta per quindici giorni di pietre specia- li, ricavava calce bianca che poteva essere utilizzata per la costruzione di case, purtroppo non esisteva commercio. Successivamente andò in Sardegna a fare il taglialegna ed il muratore, ma anche qui il lavoro scarseggiava. Dopo qualche tempo con un amico di Savoniero trovò impiego in Germania come manovale. Qui stava bene e riusciva a mantenere l'amata e numerosa famiglia, ma ben presto venne la guerra che lo costrinse al rientro anticipato a Palagano. Nel 1951 ebbe la chiamata per andare a lavorare a Lille in Francia (quarta città come estensione e popolazione, situata all'estremo Nord ai confini col Belgio) come carpentiere, dove si trovò bene e dopo un anno venne raggiunto dalla famiglia. Vista la necessità di erigere ponti (Lille è circondata da canali) ben presto trovò lavoro e si specializzò nel settore. Fino alla pensione Giovanni lavorò alle dipendenze dello stesso imprenditore dal quale era molto stimato e con il quale aveva instaurato un rapporto di reciproca fiducia. Giovanni e Adele sono stati sposati per 69 anni. Adele ci ha lasciato il 10 settembre 2005. Ora si gode il meritato Paradiso lasciando il marito solo, ma circondato dall'aiuto e dall'affetto dei suoi cari. La loro vita è stata piena di gioie e di dolori che hanno rafforzato ancora di più la loro unione, ricca di un immenso amore reciproco. Oggi papà e nonno Giovanni vive nella casa Holidays di Laverna di Montefiorino dove è seguito da un valido personale in modo esem- Gruppo Alpini di Palagano plare, professionale ed affettuoso. Possiamo dire che, vista l'età, è Il gruppo Alpini di Palagano ha organizzato il un "ragazzo" davvero in gamba, e lui stesso ama dire: "…a conti fatti 24 marzo una serata per aiutare una bimba di ho sempre vent'anni, si, lo so, moltiplicati per cinque, ma pur sem- Piandelagotti affetta da una grave malattia. La pre venti…". Spesso la sua mente lucida ed ironica lo fa tornare serata è riuscita molto bene, grazie soprattut- indietro nei ricordi ed allieta chi lo circonda cantando il "Maggio", to alla numerosa partecipazione della popola- rievocando canzoni e filastrocche e raccontando avventure e storie zione e all'impegno degli organizzatori. Il Grup- davvero interessanti. po Alpini di Palagano ringrazia le cuoche, i cuo- Tanti tanti auguri per i tuoi 100 anni papà e nonno Giovanni. chi e il personale che ha lavorato, ma soprat- Un abbraccio da tutti i tuoi cari. tutto coloro che hanno generosamente contri- buito. Problemi di alcol? Noi ci siamo. Nei numeri precedenti de "la Luna" sono stati pubblicati due articoli che davano comunicazione dell'apertura di una CAT (Club Alcolisti in Trattamento) a Palagano. Eravamo molto scettici al riguardo. La realtà del nostro territorio è difficile, la gente è molto riservata e chiusa, la disinformazione e soprattutto la vergogna ci facevano pensare ad un fallimento. Le cose non sono andate così, anzi c'è stato un interessamento notevole da parte delle famiglie con problemi alcol-correlati ed anche una partecipazione che veramente ci soddisfa. Il Club è nato per le famiglie che hanno suddetti problemi e lavora secondo un approccio famigliare. Le famiglie del Club si incon- trano per iniziare un percorso basato sul cambiamento del proprio stile di vita e naturalmente smettere di bere. Le "cure" del Club sono: solidarietà, condivisione, amicizia ed empatia. Ci sarebbero ancora mille cose da dire al riguardo ma in questo momento vi diciamo: "Contattateci", noi saremo sempre pronti a dare un aiuto. Vogliamo anche comunicare il cambiamento della sede dove si tengono i nostri incontri: dal Municipio si è trasferita al Centro Sanitario di Palagano, il mercoledì sera dalle 20.30 alle 22. Info: 339 7004996. CAT (Club Alcolisti in Trattamento)

10 la LUNA nuova - Aprile 2007 Fatti e misfatti

"Filastrocca Scacciapaura": il primo premio a due alunni palaganesi

L'ASEOP, cioè l'associazione per il sostegno dell'ematologia ed oncologia pediatrica, ha ban- dito un concorso relativo all'iniziativa "La Filastroc- ca Scacciapaura" rivolta alle scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia di Mo- dena. Tale concorso ha voluto sensibilizzare i ra- gazzi alle problematiche del cancro infantile e pro- muovere un maggior collegamento tra il bambino ospedalizzato ed il bambino sano. Molte sono state le scuole e le classi coinvolte a sostegno della realizzazione di questo progetto, infatti gli elaborati pervenuti sono stati oltre 350. Tale con- corso svolto a livello provinciale si inserisce nel- l'ambito di una iniziativa più ampia a livello nazio- Classe seconda elementare di Palagano nale, che ha visto coinvolte le scuole delle diver- se regioni italiane. I vincitori della provincia sono stati due alunni della seconda classe elementare di Palagano (Tommaso Paperini ex-equo con I pescatori della Mattia Perini) coordinati dalle insegnanti Teresa Fraulini e Patrizia Nannetti. La premiazione, avvenuta il 17 febbraio in occasione della 5° giornata mon- Val Rossenna diale contro il cancro infantile, si è tenuta presso l'Aula Magna del Policli- nico di Modena. E' ormai un anno che è nata la società di pesca sportiva "I pescatori della Val I lavori pervenuti Quando la vita ti sembra un po' dura, verranno pubblica- Rossenna" di Palagano e desideriamo leggi questa filastrocca scacciapaura: rendere noto quanto fatto e i progetti ti in un libro i cui da cavalier ti trovi vestito, proventi andranno del nuovo anno. con lancia e spada ben agguerrito, all'ASEOP Onlus Vista l'affluenza ed i risultati positivi ed alcuni verran- trafiggi il mostro che è già pronto a scappare, degli scorsi campionati di pesca alla no divulgati sul non ti arrendere, non ti fermare. trota in lago si è deciso di ripeterli in giornalino e sul Stai tranquillo, con coraggio e bravura, primavera ed in autunno. I campionati sito dell'associa- farai fare al mostro una brutta figura! sono strutturati in sei gare ciascuno con zione. classifica finale; la premiazione sarà ef- Tommaso Paperini fettuata ad ogni gara e al termine dei rispettivi campionati. La filastrocca scacciapaura Sono stati ripopolati, con avannotti e che ti fa passare la paura con trote di misura, diversi fossi della nostra zona, e di recente sono state che ti aiuta a star bene allestite vasche di stoccaggio per e fa passare tutte le pene. avannotti che saranno liberati nei fiumi Se hai paura del dottore oltre al solito ripopolamento primaveri- pensa al nonno sul trattore le. Altre iniziative e gare improvvisate che avanzando piano piano saranno specificate nei punti di riferi- ti fa cenno con la mano mento della società: nella ferramenta vuole dirti che appena guarito tu sarai Marasti di Palagano e al lago di pesca con lui a spasso te ne andrai sportiva di Cà Marta a Sassuolo dov'è con nel cuore quel messaggio possibile anche iscriversi alla società. tu ti senti un gran coraggio La società ha come scopo principale quello di riunire tutti gli appassionati di il termometro e la puntura questa disciplina in modo da creare un non ti fanno più paura punto di riferimento forte per gestire al sei più forte di un leone meglio tutto quello che riguarda la pe- ora ti senti come un ciclone. sca sportiva (di competenza della pro- Se passa l'infermiera che ti vuole mettere a nanna vincia) nel nostro territorio; è quindi im- pensa che anche lei ti vuole bene come fosse la tua mamma. portante l'adesione di tutti gli appassio- nati o simpatizzanti. Mattia Perini Info: Andrea (Presidente della socie- tà): 339 6089812. 11

la LUNA nuova - Aprile 2007 11 Fatti e misfatti

SCILLA, 5 per mille: una firma per sostenere i nostri progetti

L'associazione SCILLA da più di 20 anni opera nei paesi in via di sviluppo realizzando piccoli progetti quali scuole, ambulatori, acquedotti e fornendo prestazioni sanitarie su specifica richiesta delle popolazioni locali o dei missionari. Recentemente è stata terminata la costruzione di un orfanotrofio in Benin (Africa) e sono state fornite prestazioni idrauliche e sanitarie in Madagascar. I progetti futuri prevedono il completamento di una scuola in Centrafrica (stiamo cercando muratori disponibili) e la posa di un acquedotto in Madagascar (stiamo cercando il finanziamento). Tutti i progetti realizzati e in programma e molte altre informazioni riguardo all'associazio- ne possono essere ottenute visitando il sito internet www.associazionescilla.it.

5 per mille: una firma per sostenerci La finanziaria per il 2007 prevede che, nella prossima dichiarazione dei redditi, i cittadini possano destinare il 5 per mille dell'imposta sul reddito del- le persone fisiche (Irpef) a soste- gno del volontariato, della ricerca scientifica, universitaria e sanita- ria. Da quest'anno è possibile so- stenere con questa modalità an- che la nostra associazione. Per fare ciò il contribuente deve: 1. Apporre la propria firma nell'ap- posita casella delle Organizzazio- ni non lucrative e di utilità sociale (ONLUS) nei moduli per la denun- cia dei redditi (CUD 2007, 730/1 - bis redditi 2006, UNICO persone fisiche 2007); 2. Indicare, nell'apposito spazio, il codice fiscale della nostra as- Wantiguera (Repubblica Centrafricana): lavori sociazione: 02427380361. di costruzione della scuola (febbraio 2006) La scelta di destinazione del 5 per mille non compromette la scelta per la destinazione dell'8 per mille (già in vigore da molti anni): possono essere effettuare entrambe in modo indi- pendente. Può essere una cosa utile Info: Associazione SCILLA Via Palazzo Pierotti, 4/a - 41046 Palagano (MO) Gli operatori delle ambulanze hanno segna- Tel.: 0536 961621 - 339 3959487 - Fax: (+ 39) 0536 970576 lato che sovente, in occasione di incidenti www.associazionescilla.it - e-mail: [email protected] stradali, i feriti hanno con loro un telefono portatile. Tuttavia, in occasione di interven- ti, non si sa chi contattare tra la lista inter- Attenzione alle truffe! minabile dei numeri della rubrica. Hanno quindi lanciato l'idea che ciascuno metta, nella rubrica del cellulare, la persona da con- Continuano le segnalazioni di individui che, con la scusa di controllare la tattare in caso d'urgenza sotto uno pseudo- presenza di euro falsi tra le banconote della pensione, raggirano i pensionati nimo predefinito. Lo pseudonimo internazio- sottraendo loro il denaro. nale conosciuto è ICE (In Case of Stesso discorso per chi a nome dell'Enel o altro ente si presenta a riscuote- Emergency). E' sotto questo nome che bi- re soldi o mancati pagamenti di bollette. sognerebbe segnare il numero della perso- Sono tutti truffatori! na da contattare dagli operatori delle ambu- E' assolutamente necessario che i cittadini non aprano la porta di casa a lanze, dalla polizia, dai pompieri o dai primi sconosciuti. soccorritori. In caso vi fossero più persone In questi casi avvisare subito i Carabinieri telefonando al numero 112 oppure da contattare si può utilizzare ICE1, ICE2, allo 0536 965121 (caserma di Montefiorino). ICE3, ecc... Facile da fare, non costa niente e può es- Su segnalazione del servizio sere molto utile. di Polizia Municipale del comune di Palagano

12 la LUNA nuova - Aprile 2007 Fatti e misfatti

Libri Carlo Previdi Un eroe di montagna Raimondo Montecuccoli, Modenese del Frignano, comandante supremo dell’esercito imperiale, nel XVII secolo, cambiò i destini dell’umanità. (Romanzo storico, Edizioni Terra e Identità, Ottobre 2006)

“1 agosto 1664: nei pressi di Mogersdorf in Austria, sul fiume Raab, vicino al confine con l’Ungheria, si combatte una battaglia decisiva per le sorti dell’umanità, che potrebbe cambiare notevolmente lo scenario europeo e mondiale. A fronteggiarsi sono: l’esercito mussulmano, composto in preva- lenza da Turchi per un totale di circa novantamila uomini, guidato dal gran visir Koprulu e la coalizione cristiana, costituita da Imperiali, Francesi, Te- deschi ed altri per un totale di quasi trentamila soldati, comandata dal Modenese del Frignano Raimondo Montecuccoli, uno dei più grandi condottieri della Storia, abilissimo diplomatico internazionale, eccellente scrittore e grandissimo erudito. L’esito della battaglia sembrerebbe già se- gnato, a giudicare dalla netta superiorità numerica dei Mussulmani, ma la notevole capacità di convincere i militi cristiani a tentare un’impresa glorio- sa e la grandiosa sagacia strategica del Modenese potrebbero cambiare l’andamento delle cose… Così tramanda la Storia. Il libro di Carlo Previdi Vienna, Heeresgeschichtliches ripercorre queste e tutte le principali tappe della vita di tale strabiliante Museum, statua riproducente personaggio, mantenendo inalterati gli accadimenti reali nella parte storica Raimondo Montecuccoli e dando libero sfogo alla fantasia in quella romanzata, senza però di- scostarsi mai troppo da una sostanziale credibilità. Cre- dibilità che è, in ogni caso, espressione degli stessi av- venimenti storici, delle dinamiche tipiche del Seicento europeo, dell’effettivo carattere riflessivo, tenace, corag- gioso, incline alla cultura, affascinato dalle donne, co- munque fondato su valori morali e cristiani, del primo comandante dell’esercito imperiale.”

Autore Carlo Previdi, nato a Milano nel 1965 da genitori mode- nesi, ha vissuto a Milano, Carpi e Modena dove attual- mente abita e lavora. Laureato in Scienze Naturali, col tempo si è appassionato ad altri temi culturali di Mode- na e dell’Emilia, oggetti d’interesse dei suoi scritti dal Castello di Montecuccolo () 1999.

Ugo Beneventi: Il raglio dell'Asino. Ed. Il Fiorino. Ugo Beneventi non è uno scrittore professionista ma non è nuovo a pubblicare sue opere: negli anni passati ha già dato alle stampe un altro volumetto dal titolo: "Il piccolo ribelle". L'ultima sua opera vuole essere un coraggioso viaggio introspettivo dal punto di vista della sua fede: Ugo si guarda dentro ed esterna, coraggiosamente, a volte forse un po' presuntuosamente, quello che pensa sulla Chiesa di oggi, provando a dare anche qualche indicazione. Il suo vuole essere anche un grido di denuncia verso tutto ciò che, secondo lui, non funziona ai vari livelli ecclesiastici non ri- Associazione la Luna - Bilancio 2006 sparmiando neppure il Papa; ma è anche un ripercorrere gli ultimi Entrate sessant'anni della nostra storia, ricordandoci com'erano i nostri Offerte da privati 3.340,37 nonni, come la pensavano in fatto di morale e di religione con tutti i tabù e i retaggi secolari che li opprimevano e facendo il confron- Uscite to con le ultime generazioni che si sono lasciate andare ad un Spese postali 324,36 lassismo piuttosto spinto. I libro si legge tutto d'un fiato trattan- Spese di stampa 1.591.20 do, in definitiva, di aspetti e valori più profondi. Peccato per i Spese bancarie 22,63 troppi errori di ortografia e di stampa che una rilettura più attenta Imposta di bollo 61.50 avrebbe eliminato. Complimenti comunque per il coraggio dimo- Totali 3.340,37 1.999,69 strato. (gm) Saldo 2006 1.340,68 13

la LUNA nuova - Aprile 2007 13 Fatti e misfatti

LILT in Val Dragone

A Casola sta per nascere la "Casa Luce e Sorriso Giovanni Paolo II": un sogno che illumina la vita.

di Gianluca Grazioli

La Lega Italiana per la Lotta contro i litazione fisica e psicologica indispen- getto "Casa Luce e Sorriso" per il sog- Tumori nasce nel 1922 e da allora, in sabile per il pieno benessere e la ri- giorno e la riabilitazione di pazienti provincia di Modena, svolge servizi di presa della vita dopo la malattia. Quan- oncologici e famigliari potrà diventare assistenza domiciliare, di educazione do "Casa Luce e Sorriso" aprirà le por- realtà. Un foglio di carta, una matita e sanitaria nelle scuole, nei luoghi di la- te, ospiterà i pazienti usciti dal ciclo di tantissima speranza. voro, di prevenzione con corsi per smet- cura e i loro famigliari, che necessita- Fino a poco tempo fa il pensiero che il tere di fumare e tre ambulatori per la no di un periodo di convalescenza, disegno della casa per il soggiorno di diagnosi precoce dei tumori della pel- sollievo e riabilitazione. pazienti e famigliari potesse prendere le, giornate e iniziative di sensibilizza- Grazie a "Casa Luce e Sorriso" tutti i vita ci sembrava un sogno, ma non ci zione. L'incontro propizio con l'intera malati potranno ritrovare la Luce del siamo dati per vinti. Adesso il disegno comunità di Montefiorino ci darà la pos- benessere e il Sorriso della vita. Casa è diventato un progetto vero, che at- sibilità di sviluppare, anche sul territo- Luce e Sorriso Giovanni Paolo II sor- tende solo di essere realizzato. Per rio della Valle del Dragone, tante ini- gerà a Casola di Montefiorino. Sarà vederlo esattamente come ce lo sia- ziative per aiutare, assistere, essere costituita da unità abitative con appar- mo immaginati lo abbiamo colorato, accanto agli ammalati e ai loro fami- tamenti per l'alloggio dei pazienti e dei senza dimenticarci dell'azzurro del gliari. Prima di tutto vorremmo creare, famigliari, da ambulatori e da un cen- cielo che filtrerà, insieme alle cure e insieme ai medici di famiglia del terri- tro polifunzionale per le terapie alle attenzioni, tutta la sofferenza e il torio e ai cittadini che intenderanno aiu- riabilitative. Sarà contornata da un area dolore di chi ha vissuto l'esperienza tarci, una delegazione locale dell'As- verde attrezzata a percorso salute e della malattia tumorale. sociazione che sia di supporto e coor- da un'area polifunzionale, per attività La struttura base della "Casa Luce e dinamento alla sviluppo di servizi di as- sportive, di socializzazione e interven- Sorriso" della Lega Italiana per la Lot- sistenza domiciliare, corsi per smet- ti sanitari d'urgenza. Basta un Sorriso ta contro i Tumori è una realtà. Il no- tere di fumare, attività di educazione affinché la Luce del cielo entri in una stro desiderio più grande è che tutta sanitaria nelle scuole. Oltre 80 anni di stanza. Gli spazi della "Casa Luce e la struttura possa crescere ed ospita- storia non sono pochi. Per questo, il Sorriso" hanno bisogno dell'aiuto di tan- re i malati e i loro famigliari, che han- progetto che vi presenteremo viene da ti per vedere il cielo. Basta l'amore di no bisogno di riassaporare insieme il lontano. Parte dall'assunto che di tu- un sorriso per superare il ricordo triste gusto dolce della vita, di esprimere nuo- more si può guarire e che dalla guari- della malattia e tramutarlo in un mo- vamente la gioia in un sorriso lumino- gione bisogna tornare alla vita vissuta mento felice. Con l'aiuto di tutti il pro- so. pienamente, nel corpo, negli affetti, nello spirito. Ecco allora che, dopo l'iter terapeutico, c'è necessità di riabilita- LILT Delegazione Valli del Dragone re, di rendere nuovamente capace di Se vuoi diventare Volontario della LILT Delegazione Valli del Dragone e Dolo tieni normale abilità ci dice il vocabolario, presente una cosa: il Volontario è una persona come te, senza doti soprannatura- di far rifiorire la pienezza di vita dall'ari- li, ma che quando aiuta i malati diventa speciale. Con impegno, serietà e, come do terreno lasciato, una volta sconfit- dice la parola stessa, tanta volontà. Se hai un'età tra i 18 e gli 85 anni hai già una to, dal drago che ti rode dentro, come parte dei requisiti necessari. Diventando un Volontario, collabori alle attività della chiamava il tumore Monsignor Tonino Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori sul territorio dei Comuni delle Valli del Bello. Dopo oltre 80 anni di consoli- Dragone e Dolo. Ti puoi occupare di prevenzione ed educazione sanitaria, di promozione, degli altri settori organizzativi per eventi e manifestazioni aiutandoci data esperienza, la Lega Contro i Tu- a realizzare il Progetto Casa Luce e Sorriso Giovanni Paolo II. mori è pronta ad integrare i propri ser- Il tempo che dedichi alla nostra Associazione è tempo ben impegnato. Basta la vizi di assistenza e riabilitazione at- disponibilità di poche ore la settimana, in orario feriale o festivo . traverso "Casa Luce e Sorriso Giovan- Naturalmente non c'è compenso economico per il tuo lavoro di Volontario. Il vero ni Paolo II": un centro per la convale- arricchimento nascerà giorno per giorno dentro di te con piccoli gesti che, uniti a scenza e la riabilitazione di malati usci- quelli degli altri, si trasformeranno in grandi imprese. ti dal ciclo di cure e dei loro famigliari, Info: 059 374217 - [email protected] che necessitano di un periodo di riabi-

14 la LUNA nuova - Aprile 2007 Comune Spazio autogestito offerto ai Gruppi di consiliari del comune di Palagano

Gruppo di Maggioranza ("Insieme per Palagano")

Anche in questo numero del periodico "La Luna" intendiamo inserire alcuni dati e notizie al fine di meglio informa- re i cittadini sull' attività dell'ammini- strazione comunale di Palagano. Ringraziamo anticipatamente il perio- dico per lo spazio riservato. I dati sono relativi al periodo compre- so tra dicembre 2006 e marzo 2007.

- E' stato acquistato un Apecar Tipper Diesel per il servizio cimiteriale. - Siamo in attesa di preventivi per la realizzazione di segnaletica verticale ad integrazione di quella già posata negli ultimi anni: indicazione di Vie e Località. - In attesa di finanziamento regionale ai bambini, altre due sono previste al- - Per quanto riguarda la pubblica illu- Pronto Intervento fosso di Saletto e di l'interno dell'attività scolastica. Visto il minazione, oltre alla sostituzione di va- Casa Scagnoli. grande interesse dimostrato, cerche- rie "lampade", al fine di avere un rispar- - Per quanto riguarda la frazione di remo anche il prossimo anno di ripe- mio energetico e incrementare la fon- Monchio, è in corso di realizzazione il tere tale attività ricreativa. te luminosa, siamo in attesa di due progetto degli spogliatoi del Campetto - Inoltre sono state organizzare le con- preventivi di Enel Sole: uno per quanto Polivalente. suete feste di Natale e di Carnevale riguarda le vie di accesso alla zona - Con il risparmio della spalata neve si arricchite dall'apporto di animatori pro- artigianale del capoluogo, quindi Via sono eseguiti lavori per la messa in fessionisti, che, con i loro giochi e il Toggiano e Via Artigianale; l'altro per sicurezza delle strade mediante taglio loro intrattenimento, hanno allietato le la fornitura di circa trenta punti luce di di rami e alberi che invadevano la car- manifestazioni. nuova installazione da distribuire sul- reggiata e la posa in opera di circa 530 - E' stato rifatto ex novo, unitamente l'intero territorio. metri di barriere di sicurezza distribui- agli altri tre Comuni della Comunità - Completamento percorsi pedonali co- te su tutto il territorio comunale (Via Montana, il progetto della sentieristica munali e piazze (Don Galloni, Piazza Casa Gian Battista, Via La Campagna, comunale. Tale azione vuole essere Fontana, Piazza Bacchini), già via La Valle, Via La Cà, Via del Pog- un'integrazione al Progetto "Percorso appaltati (siamo in attesa del via ai la- gio, Via San Giovanni, Via Cà d'Ora- Pescale San Pellegrino" per il quale vori) zio, Via Le Serre di Lama di Monchio, l'Amministrazione Comunale di - Nel Parco Comunale di Palagano si Via Valiano Piola, Via Pietraguisa, Via Palagano sta collaborando con Ammi- stanno effettuando i lavori di sistema- Palazzo Pierotti, Via La Lissandra, Via nistrazione Provinciale di Modena ed zione e riqualificazione che vanno dal Comunale), nonchè la sistemazione di Università degli Studi di Modena e taglio degli alberi in eccesso, oramai circa 240 metri di barriera esistente. Reggio. secchi e quindi non più in sicurezza, - Si stanno valutando fonti di energia - E' stato attivato il sito internet alla spianatura del terreno e semina, alternativa che si possono ricavare www.chanpioncamp.it con presenta- alla sistemazione delle reti e staccio- dalle caratteristiche morfologiche del- zione del Camp Estivo presso il Cen- nate; ogni anno si cercherà di esegui- le nostre montagne. tro Multisportivo Palazzina di re qualche intervento di ammoderna- - Si sta valutando la possibilità di atti- Palagano. Il Camp Estivo è ottima- mento sia per l'arredo e il servizio di vare un Centro Estivo rivolto ai bambi- mente organizzato da a.s.d. Gallesi di parco giochi e luogo di aggregazione ni nati dal 1996 al 2002, presumibil- Carpi in collaborazione con l'Ammini- anziani che per facilitare il ruolo sem- mente nel mese di luglio, naturalmen- strazione Comunale di Palagano. L'at- pre più polifunzionale che ricopre il te senza l'accavallarsi con altre attivi- tività è divisa in 6 turni, dal 18 giugno nostro parco. tà rivolte alla stessa fascia di età. L'ini- al 28 luglio, rivolta a ragazzi e ragazze - Presso le scuole del capoluogo è sta- ziativa avrebbe ad oggetto lo svolgi- provenienti da tutta la provincia di età ta risistemata l'uscita veicoli, sia per mento di attività ludico-ricreative dalle compresa da8a15anni. facilitare la fuoriuscita degli scuolabus ore 9 alle ore 16, dal lunedì al venerdì - Per quanto riguarda il nuovo sito isti- che dei mezzi di soccorso. Inoltre è presso i locali del plesso Scolastico tuzionale del Comune di Palagano sarà stata ricavata una piazzola annessa di Palagano, per la durata di due setti- attivo entro fine giugno in concomitan- per la collocazione dei cassonetti del- mane con l'assistenza di personale za del sito istituzionale della Comuni- la nettezza urbana. qualificato. tà Montana. Il nuovo sito del Comune - In attesa di finanziamento regionale - Sono state svolte nel periodo inver- di Palagano darà la possibilità di sca- Pronto Intervento per la risistemazione nale, presso il Teatro Comunale di ricare direttamente la modulistica di di Via San Vitale a Monchio. Palagano, tre rappresentazioni rivolte base, di avere informazioni e news15 su

la LUNA nuova - Aprile 2007 15 Comune Spazio autogestito offerto ai Gruppi di consiliari del comune di Palagano delibere e bandi, inoltre permetterà ad può riscuotere direttamente porta a tenza per eventuali delucidazioni o per ogni operatore dei servizi municipali di porta somme di denaro o quant'altro. comunicare considerazioni di miglioria. interagire direttamente sul sito, quindi Invitiamo chiunque prima di fare qual- La nostra non è politica, ma è sempli- inserendo dati e notizie. siasi azione, ad informarsi presso l'uf- cemente servizio ai cittadini. - E' disponibile inoltre il nuovo servizio ficio di Polizia Municipale o presso il Il 2007 sarà un anno pieno di avveni- "Tel&prenota", attivato dall' Azienda Comando dei Carabinieri di Montefio- menti, di opportunità e di risorse per USL di Modena che permette di pre- rino. l'intera collettività di Palagano; auspi- notare, disdire o spostare gli appunta- - Nel mese di Maggio verranno effet- chiamo che ogni cittadino, ogni asso- menti per prestazioni sanitarie con una tuati incontri nelle frazioni per ascolta- ciazione, ogni gruppo, ogni festa o telefonata da casa propria, evitando file re le esigenze dei cittadini. evento, possano trarre e dare il mas- agli sportelli CUP e spostamenti. simo per Palagano. Come funziona: è possibile prenotare Ringraziamo i cittadini, le associazio- Ancora grazie a tutti. tutte le visite mediche specialistiche ni e gli enti per la sempre viva attività e gli esami strumentali ad eccezione che essi svolgono per l'intero territorio Alcuni cenni sulla politica di TAC, Risonanze, esami del sangue del Comune di Palagano e per ribadire Secondo un'antica definizione scola- e dell'urina, le prescrizioni urgenti; è ancora una volta che grazie anche al stica la politica è l'Arte di governare le necessario essere in possesso dell'im- loro apporto Palagano è un paese società. pegnativa del medico, dopo di ché si "vivo". Il termine si applica tanto alla attività chiama il numero 848800640 da tele- Ci scusiamo per eventuali disagi o ri- di coloro che si trovano a governare fono fisso, oppure il numero 059 tardi su interventi di miglioria o siste- (per scelta popolare in democrazia, o 2025050 da telefono cellulare; il mo- mazione servizi. per altre ragioni in altri sistemi), quan- dulo della prenotazione verrà recapita- Ci sentiamo di servire i nostri cittadini to al confronto ideale finalizzato all'ac- to all'utente per posta. e ci dispiace qualora per motivi di va- cesso all'attività di governo o di oppo- - Sul discorso della banda larga si è in ria natura non è possibile accontenta- sizione. una fase di stallo in quanto sono cam- re tutti e in tempi celeri. Volendo tentare una definizione po- biate alcune normative in virtù delle Essere amministratore comunale ol- tremmo dire che la politica è quell'atti- liberalizzazioni, e si sta rivalutando il tre che cittadino in primis è un ruolo vità umana, che si esplica in una col- percorso migliore da percorrere al fine molto difficile e delicato: non è facile lettività, il cui fine ultimo - da attuarsi di meglio servire i cittadini e le azien- scegliere sempre al meglio per i nostri mediante la conquista e il mantenimen- de che hanno dimostrato interesse cittadini, occorre individuare i punti di to del potere - è incidere sulla distribu- verso tale nuovo servizio comunicati- vista di tutti gli schieramenti, di tutte zione delle risorse materiali e imma- vo. Un plauso a chi ha dato la propria le età, di tutte le realtà e comprendere teriali. Altre definizioni, che si basano adesione informativa verso tali le diverse esigenze. su aspetti peculiari della politica, sono informatizzazioni (come montagna non L'amministratore, il cui unico scopo è state date da numerosi teorici: per Max possiamo e non dobbiamo rimanere servire il cittadino, si fa carico di vari Weber la politica non è che aspirazio- esclusi da tali avanguardie). Sarà no- pesi e cerca di scegliere al meglio per ne al potere e monopolio legittimo del- stro compito, non appena ci saranno tutti gli abitanti. Non ci sentiamo né di l'uso della forza; per David Easton essa novità, informare personalmente chi barricarci dietro ai voti, dietro ai nostri è la allocazione di valori imperativi (cioè aveva dimostrato curiosità. elettori, né dietro a scelte verso alcuni di decisioni) nell'ambito di una comu- - In fase di bilancio è stata mantenuta a scapito di altri. nità; per Giovanni Sartori la politica è invariata l'aliquota ICI anche per l'anno Sappiamo che alcune volte voi cittadi- la sfera delle decisioni collettive sovra- 2007 (stessa aliquota dal 2004). ni ci dareste volentieri delle belle tirate ne. - E' stata incrementata dallo 0,2% allo di orecchie: da parte nostra quello che 0,4% per l'esercizio 2007 l'aliquota ci sentiamo di dirvi è che le scelte che Alcuni numeri telefonici utili IRPEF (invariata dall'anno 2002). vengono fatte non sono mai senza Centralino 0536/097091 - La tassa di smaltimento rifiuti ha su- progettualità, sono sempre sulla base Fax 0536/970901 bito un sostanziale aumento dovuto al di numeri, fatti, pareri di esperti o tec- Sindaco 0536/970916 fatto che i nostri rifiuti non possono più nici e sempre sulla conoscenza della Segreteria aff. gen. 0536/970918 essere portati alla discarica di Monte- materia che viene trattata. Polizia municipale 0536/970913 fiorino, dismessa di recente, (sul terri- E' sempre bene che, prima di giudica- Serv. finanziario 0536/970921 torio non possono più esistere disca- re o dar ascolto a "voci", ci si informi Serv. tecnico 0536/970915 riche) bensì all'inceneritore di Mode- presso gli uffici municipali di compe- Serv.al cittadino 0536/970912 na, aggravando di conseguenza sulle spese di trasporto, di personale e di La Luna nuova mette a disposizione dei due gruppi consigliari gestione. del comune di Palagano uno spazio da utilizzare in maniera - Infine informiamo i cittadini di presta- re attenzione verso qualsiasi persona assolutamente libera ed autonoma. che si spacci per mandatari di enti o Il gruppo di minoranza non ha fatto pervenire alcuno scritto associazioni, che con menzogna chie- per cui in questo numero siamo costretti a pubblicare solo il dono la consegna di un contributo. testo del gruppo di maggioranza. Qualsiasi associazione o ente, non

16 la LUNA nuova - Aprile 2007 Scuola

Su di una pianta Bortolino astuto La Palaganeide taglia il ramo, che in alto lo sostiene: un frate lo riprende, ed ei, cocciuto, vuol seguitar; ma al suol batte le schiene. La morte gli predice il frate arguto; vista da noi ei muore, e il popolo a levarlo viene; ma lungo il viaggio il morto torna in vita Il ragazzi della scuola media continuano ed ai portatori la via buona addita. la lettura della Palaganeide. Fallita la cuccagna ormai dell'ova, Canto quinto Palagano dove per altra via far di somari una provvista nuova: Si avvicina l'inverno e Bortolino prepara l'asino per andare a fare la legna verso e poiché dalla terra nulla uscia, monte Spino. Andando nel sentiero, in mezzo al bosco, si trovò davanti un anche dei pali abbandonò la prova, tronco d'albero molto vecchio e smisurato. Bortolino guardò in alto e vide un maledicendo invan la sorte ria; ramo molto grosso e secco, giusto quello che faceva al caso suo; con un sicché tutto soggiace alla fortuna, balzo felino, si fa per dire, salì sul ramo e incominciò a tagliarlo, proprio vicino che avea subito già la nuova luna. al tronco. Per caso passò di lì un cappuccino, inteso come frate e, vedendo la S'avvicinava il verno e Bortolino, scena, gli disse che se avesse continuato a tagliare, sarebbe caduto rovino- che l'estive giornate avea trascorse samente a terra, insieme al ramo. Ma Bortolino gli rispose che non prendeva a regger di Palagano il destino, lezione da un frate, lui che da una vita faceva il taglialegna, se voleva parlargli d'esser privo di legna un dì s'accorse. di religione o altro lo poteva ascoltare in chiesa; aggiunse "Quando avrò biso- E, siccome dai tizzi del camino gno di pregare mi rivolgerò a lei.". Ma appena il cappuccino fece qualche traeva il genio suo grandi risorse, passo il ramo, con in cima Bortolino, si spezzo e si schiantò tra i sassi. Il il basto caricò sul somarello cappuccino a quel rumore tornò indietro e vide Bartolino che si stava rialzan- ed ambi al bosco s'avviar bel bello. do tutto malconcio. "Ma voi siete un frate o uno stregone?" disse Bortolino. (....) "Scommetto, invece, che voi siete di Palagano", rispose il fraticello "e so Assicurossi prima, da prudente, anche dirvi quando morirete". Bortolino rimase a bocca aperta dallo stupore e che il ramo lo potesse sopportare, poi su di quello (al tronco ben rasente) incuriosito, ma anche molto preoccupato, gli chiese di svelargli l'arcano. Allo- colpi d'accetta cominciò a menare: ra il cappuccino assunse un'aria misteriosa e gli profetizzò: "Morirai quando il il broncone cedeva ed il sapiente tuo somaro manderà il terzo flato" (scoreggia, per chi non lo sapesse). sotto i piedi sentialo tremolare, Bortolino, intanto, caricò la legna sull'asino e all'improvviso sentì un rumore, onde, lieto che a vincerlo riesciva, un boato puzzolente che rimbombava in tutta la vallata. Per non fare affaticare sempre più sodi i colpi suoi spediva. l'asino Bortolino pensò di tirarlo per la cavezza, ma l'asino fermo voleva resta- re e il secondo flato a Bortolino fece rizzare i capelli. Ancora un flato e Bortolino Sul prossimo sentiero un cappuccino sarebbe andato al creatore e pensò a come arrivare a casa senza più pericoli. s'abbatteva a passare in quel momento: Ma l'asinello, quasi conoscendo la profezia, l'ultimo flato mollò e Bortolino si ei, sentendo tagliar così vicino, sentì subito male perché sapeva che doveva morire. Bortolino bianco e tre- fissò gli occhi nel bosco e, alzando il mento, potè vedere il magno Bortolino, mante cadde a terra e sembrava un morto vero. Non vedendolo ritornare a che a recidere il bronco stava intento. casa, tutta Palagano si mobilitò e, dopo molta ricerca, lo trovarono. Lo depo- Così strana la cosa gli sembrò sero, piangendo, dentro la bara e si avviarono verso la chiesa per il funerale che, a testa in alto, estatico restò solenne. Ad un incrocio incominciarono a litigare per quale strada prendere; all'improvviso Bortolino si alzò e indicò loro che aveva sempre preso la strada Poi, prevedendo un imminente crollo, sinistra. Potete immaginare lo stupore: tutti scapparono a gambe levate per gridò: "Cessate di tagliare, amico, la paura. Bortolino che non comprendeva questo atteggiamento, esclamò: che c'é da restar fritto come un pollo! "Ecco il ben che mi voleva la mia gente, se sotto terra non vorranno sotterrar- Non vedete che il ramo ormai fa fico, mi, ci penserà qualcun altro a farlo". E rassegnato alla propria sorte, verso o volete troncarvi proprio il collo?... Palagano si avviò pian piano; ma le persone alla sua vista, terrorizzate, chiu- Fermossi, a tali detti, il savio antico; devano porte e finestre. Bortolino, sempre più perplesso, incominciò a grida- Abbassò gli occhi, ed alcun poco fisse tenne sul frate le pupille e disse: re: "Se non mi volete seppellire, starò al mondo ancora, ma intanto portatemi da mangiare". A tali parole, ritornò il coraggio ai figli della nobile nazione Fin che si tratta d'acqua benedetta, palaganese, poi uscirono fuori i capi del villaggio per prendere una decisione. di messe, uffici, vespri e avemaria, "Non era ancora degno di entrare nel cimitero uno che urlava così forte dalla da voi verrò a pigliare la ricetta; fame". Si avvicinarono a Bortolino e si fecero spiegare tutto quello che era ma se poi vi saltasse la mania successo. d'insegnarmi a tener in man l'accetta, Daniele, Cristian, Giuseppe, Michael, Lorenzo crederei poter dirvi, in fede mia, che la lezione non mi va a fagiolo d'un che non ha mai fatto il boscaiolo". Gaetano Nizzi (Tanino) nacque a Dogana Nuova di l'8 giugno 1873. Seguì gli studi nel locale Al sentir quell'enfatico sermone, seminario fino a divenirvi sacerdote. Fu prima cappellano comprese tosto il padre reverendo in diverse parrocchie, quindi parroco di Rotari. Gli ultimi che avea da farla con un gocciolone, anni della sua vita furono molto amari. Temperamento e seco stesso mormorò ridendo: esuberante e dinamico mal si adattava alla consuetudine Te ne avvedrai fra poco, mattacchione! ed ebbe contrasti che lo costrinsero ad allontanarsi dalla E la sua strada proseguì dicendo: montagna. Morì a Roma il 14 gennaio 1917 a soli 44 anni. Tirate pur avanti, figliol mio; Oltre alla "Palaganeide" scrisse liriche di ottima fattura. contento voi, sono contento anch'io!17 la LUNA nuova - Aprile 2007 17 Scuola

Ma non aveva fatto venti passi, che udì uno schianto, un urlo, un patassio; un urtar di metallo contro i sassi, un lungo raglio, un esclamar: oh Dio! Retrocedette il frate e tra quei massi scorse di schegge e rami un rovinio e, fra i rottami del disastro immane, Bortolin che guaiva come un cane. (....) Gli disse allora: Ve l'avea annunziata, uomo insensato, questa capriola, ma la vostra superbia indiavolata vi fa sprezzar dei saggi l'alta scuola e dopo ve la fa pagar salata... E Bortolin con umile parola: Padre buono, avevate pur ragione! "...il basto caricò sul somarello Disegno di: Certo voi siete un santo o uno stregone . ed ambi al bosco s'avviar bel bello..." Giorgia e Giuseppe

E giacché avete tanta facoltà di legger così bene l'avvenire e prevedere con facilità cose che nessun altro può intuire, fatemi, padre mio, la carità di dirmi il giorno che dovrò morire; affinché mi ci possa preparare e i miei interessi a tempo regolare . (....) Davanti agli occhi della mente io veggo, come in un libro a stampa, il tuo destino; ma, povero figliolo, ormai preveggo che il tuo supremo istante é ben vicino. Nei libri eterni a chiare note leggo che quando il tuo fedele somarino avrà mandato fuori il terzo flato "...poi su di quello (al tronco ben rasente) Disegno di: anche tu spirerai l'ultimo fiato . colpi d'accetta cominciò a menare..." Francesca e Lorenzo

Ciò detto, del baleno più veloce, il frate s'involò dal quel paraggio, lasciando senza fiato, senza voce, senza speranza il valoroso saggio, che, dopo un Credo di spavento atroce, mandò un sospiro, fecesi coraggio e gridò: "Padre, dove siete andato? Non c'é dunque più scampo? Io son spacciato?" (....) E senza più curar legna ed accetta, coll'idea fissa di dover morire, inforcò il somarello e in tutta fretta prese verso Palagano a fuggire: ma, nel salir un'ardua collinetta, l'infausta bestia si lasciò sfuggire, senza riguardo alcuno al galateo, "...gridò: 'Cessate di tagliare, amico, Disegno di: il più sonoro flato da plebeo. che c'é da restar fritto come un pollo!" Sofia e Giorgio (....) Un velo tenebroso innanzi agli occhi cala improvviso al povero morente; s'arresta il polso, tremano i ginocchi e il sangue a flotti al capo salir sente: il cuor rallenta e affievolisce i tocchi, le idee gli si confondon nella mente, nè potendosi più sostener diritto cade a terra esclamando: "Ormai son fritto!...." (....) Nè tardarono molto a pervenire dove l'illustre morto da tre ore si stava biascicando il dies irae. Quì, sfogata la piena del dolore, si diedero fra loro a stabilire come prestargli il meritato onore, e, giacchè assister non l'avean potuto, "...e, fra i rottami del disastro immane, Disegno di: rendergli almeno l'ultimo tributo. Bortolin che guaiva come un cane..." Hajar e Orny 18 la LUNA nuova - Aprile 2007 Scuola

Ben tosto fu spedito un messaggero a esporre il caso, e dopo brevi istanti uomini, donne, secolari e clero, tra sospiri affannosi e amari pianti, avean salito il lugubre sentiero e al caro morto stavano davanti. Sulla bara il deposer mestamente e s'avviò la compagnia dolente. (....) Quinci e quindi le idee restando scisse, ben tardi la question saria finita, se il morto, gran pacere fin che visse, non avesse composta la partita. S'alzò egli dunque sulla bara e disse: "Figlioli miei, quand'ero sempre in vita, da sinistra ero solito passare, nè da morto il sentier vorrei cambiare".

Con tanta scienza, quello stuolo eletto "...fatemi, padre mio, la carità Disegno di: dei morti ancor non conoscea gli accenti; di dirmi il giorno che dovrò morire..." Yassine e Michael onde, all'udir colui dal cataletto dar ordini, all'usanza dei viventi, provarono un tal battito di petto, che, senza stare a far altri commenti, si diedero a fuggir, privi di voce, piantando morto, bara, ceri e croce.

Ma più di tutti restò male il morto, al vedersi trattar sì incivilmente. "Ecco, esclamava nel dolore assorto, il ben che mi voleva la mia gente! Ecco l'onor!.." Ma poi, da uomo accorto, si levò in piè, pensando saviamente: "Se sopra terra non vorran lasciarmi, ci penserà qualcuno a sotterrarmi". "...l'infausta bestia si lasciò sfuggire, senza riguardo Disegno di: alcuno al galateo, il più sonoro flato da plebeo..." Claudia e Beatrice E, rassegnatosi alla propria sorte, verso il paese s'avviò pian piano, col passo maestoso della morte, il popolo chiamando colla mano; ma il popolo chiudea finestre e porte, appena lo scorgeva da lontano, e in casa si tappò tutta Palagano, come fosse imminente un forte uragano.

Il morto allora cominciò a gridare: "O pazzi, che vi prenda la malora!... S'anche non mi volete sotterrare, c'è da fuggire?...Starò al mondo ancora! Ma pensate a portarmi da mangiare; Perché i defunti, che la morte onora, finché di sepoltura restan privi, "...Nè tardarono molto a pervenire Disegno di: campano a tutto carico dei vivi". dove l'illustre morto da tre ore..." Giulia e Laura A tali detti ritornò il coraggio nei figli della nobile nazione. Usciron fuori i capi del villaggio, per pigliar su due piè una decisione; e, dopo lunga discussione, un saggio propose l'applaudita conclusione: "Non esser degno ancor del un uomo che per fame urlava tanto".

S'appressarono quindi a Bortolino e con aria solenne di mistero, lo scongiuraron, per il gran Merlino, a dichiarar se morto era davvero. Il fatto egli narrò del cappuccino, la profezia, i tre flati del somiero "...Figlioli miei, quand'ero sempre in vita, Disegno di: e conluse: "O bugiardo fu l'oracolo, da sinistra ero solito passare..." Daniele e Cristian o son risuscitato per miracolo". 19

la LUNA nuova - Aprile 2007 19 La Luna nuova Via Palazzo Pierotti 4/a 41046 Palagano (MO) - Fax: 0536 970576 Tel.: 0536 961621 e-mail: [email protected] Non si pubblicano lettere anonime.

Risposta a "Senz'offesa" un volontario. La stragrande maggioranza degli interventi in emergenza Carissimo amico, nella provincia di Modena è gestita dai volontari per cui ti ringrazio per i preziosi consigli che hai scritto e che con- ritengo fondamentale l'adesione e la formazione. cordo pienamente. Spero e ne sono convinto che da parte delle autorità com- So che sei una persona molto valida e che sicuramente petenti vi sia un impegno serio sul progetto medico/infer- quello che scrivi e che pensi è a fin di bene e non per fare miere affiancati ai volontari, ma ripeto non spetta a noi de- polemica. ciderlo. Nella speranza che tu continui a proporre nuove Il problema però è che non spetta a noi volontari decidere soluzioni specie ai tuoi colleghi cordialmente saluto. l'operato delle Guardie Mediche o dei Medici di Base. E' chiaro che per noi volontari e per il cittadino sarebbe il Giancarlo Caminati massimo poterli avere disponibili sopra l'ambulanza. Spe- (Presidente AVAP Palagano) riamo che chi di dovere valuti questo progetto. Solo su un punto dell'articolo non concordo! Cioè il problema dell'emergenza/urgenza o più precisamen- te il famigerato "codice rosso", maggior imputato della per- dita di volontari. Un sentito ringraziamento Noi volontari facciamo parte di un sistema organizzato che se non svolgesse emergenza e codici rossi (specie nelle Carissima Luna, nostre zone ) sarebbe inutile avere. ti scriviamo per ringraziarti per aver permesso al nostro Saremmo veramente un "Taxi Sanitario". nonno, Flep u scarpulin, di gioire nel vedere pubblicate le Non avrebbe più senso frequentare corsi di aggiornamen- sue creazioni poetiche, nonostante volesse rimanere ano- to, basterebbe saper guidare un 'autoambulanza . nimo era fiero di poterle leggere e mostrarle a tutti quelli E' anche vero che a volte ci si trova ad affrontare situazioni che passavano per Casa Bogo, così smascherandosi. critiche dove occorre personale qualificato, ma se questo Cogliamo l'occasione per ringraziare ancheAndrea Ferrarini non è disponibile anche un volontario può diventare utile per la graziosa poesia in dialetto dedicata al nonno che ha specialmente grazie alle comunicazioni radio con la cen- contribuito a rendere più dolce un momento difficile. trale operativa. E per finire un grazie enorme a Chiara, per le bellissime e Ricordiamoci che il "sistema" comprende: 118, attivazione sentitissime parole che abbiamo letto su la Luna di dicem- ambulanza volontari,comunicazione radio (quindi informa- bre, e soprattutto per il tempo passato col nonno, che, zioni precise sull'evento), invio mezzi di soccorso avanza- sicuramente, le ha permesso di conoscerlo ed apprezzar- ti, forze dell'ordine, v.v.f.f. e tutto ciò che serve per risolvere lo, ma che ha dato tanti stimoli anche a lui, sfociati nelle al meglio il problema. sue "poesie". Tutto questo in pochi minuti. Al nostro ringraziamento si uniscono anche la mamma e Tutto questo attivato da semplici volontari. la zia, che negli Stati Uniti riceve sempre la pubblicazione. L'aumento di adrenalina e il timore di non saper gestire il Grazie di cuore. "codice rosso" è sacrosanta, ma per operare in serenità è abbastanza essere informati su cosa e dove può arrivare Martina e Valentina

20 la LUNA nuova - Aprile 2007 Posta

Questo è quanto vi dovevo e anche quello che dalla "Via Noeuva" andava a Ca' de Sver passando da "e furn d'la Maria d'la Cesirra", anche se Cara luna, bisognosi di manutenzioni. Quello poi che dalla Cuperativa tramite tuo vorrei raggiungere quei tanti lettori che hanno andava alla Funtana d'sutta che è stato solo riportato alla acquistato il mio libro. luce e non rifatto è meraviglioso. In parecchi di loro si sono complimentati con me ed io li Quando arrivò maggio, come ogni anno, venni per fare l'or- voglio ringraziare tutti di vero cuore. to; con meraviglia notai che gli operai posatori vicino a casa Un ringraziamento particolare va al Sindaco di Prignano, di Giancarlo d'la Maria d'Carlin (il mitico autista "d'la curiera" Dott. Mauro Fantini, che mi ha onorato con l'acquisto di Sassuolo-Boccassuolo) partivano dalla parte alta e anda- varie copie. vano verso il basso. Mi sono detto: "Guarda come erano Mi dispiace non potere dire altrettanto del Sindaco di stupidi quelli di una volta che partivano dal basso e andava- Palagano (il mio Comune, dove sono stato Consigliere per no in su!". Ricordo ancora che quando vidi fare la prima un decennio) al quale, evidentemente, la cultura non sta massicciata, Germano da Runc Vecchie insegnava al ra- molto a cuore. gazzino Pino d'la Della come posizionare i sassi, e mi chie- Correttezza amministrativa vorrebbe che ad una richiesta devo: perché una volta facessero le cose al rovescio. scritta si rispondesse per scritto, dando motivazione del I posatori usavano abbondantemente cemento, portandolo diniego. con delle paline meccaniche che avevano il pregio di rifare Pazienza! le "cantonate" di parecchie case, e anche di scalzare un Alla mia missiva ho allegato una copia in visione che desi- sasso della Funtana d'Ca' d'Caivana, e questo mi dispiac- dererei mi fosse restituita. que, e mi dispiace, anche perché tale fontana era stata Questo è quanto vi dovevo. murata da Uttavie da Lamma che aveva come garzone mio Con l'occasione Vi porgo i sensi della mia più profonda nonno Vittorio che aveva 13 anni nel lontano 1914. stima e considerazione. I posatori mi riempivano volentieri l'orto di ogni ben di Dio: mattoni di cemento forati, guanti, sabbia, sacchi vuoti di Ugo Beneventi - Costrignano cemento, alcuni sassi, nastri di plastica e anche un metro da muratore nuovo che ho tenuto per ricordo; quando pro- testavo per l'accaduto, mi rispondevano in un italiano mol- to stentato che era colpa degli operai del giorno preceden- te. Mi ripulivano svogliatamente l'orto e il giorno seguente "Le salgate o massicciate" era la stessa cosa. La massicciata, lo dice il nome stesso deve essere "mas- Cito dallo Zingarelli: "Massicciata: parte del corpo stradale siccia e compatta" mentre loro la facevano bella larga, le- formata da uno strato di ghiaia e pietrisco conveniente- gandola con abbondante cemento; io, che non capisco nien- mente compresso in modo da ottenere una superficie pia- te di muratura, ho cominciato a pensare che invece di una na, liscia e resistente al carraggio". massicciata fosse una "slargata", tanti paesani borbotta- L'anno 2005 ha visto il rifacimento delle massicciate, o sel- vano, ma nessuno parlava, e questo è tipico del vero ciati, di Boccassuolo. Molto contento del fatto che forse boccassuolese. riportavano allo stato antico le nostre strade eccetto la "via Dove sono andate a finire quelle belle cunette che deviava- noeuva" ho cercato di seguire la vicenda. no l'acqua nei campi? Sono forse obsolete? Forse sì!!! Il tutto era, come giustamente esigono le leggi, reclamizzato In un tratto di circa 20 metri ho contato 13 tombini metallici anche da un bel cartellone che riportava la ditta, il respon- ma potrebbero essere anche 20 tombini in 13 metri di stra- sabile, l'importo e i tempi di realizzazione. da (sono forse per ricordare ai posteri che nelle miniere dei Per "noi" i selciati sono "el salgade o massicciade";le Cinghi si estraevano minerali ferrosi?). avevo viste fare, quando bambino, felicemente, abitavo e Molto fortunato è stato Pino d'Tunarin che arrivando dalla vivevo a Boccassuolo, e come ogni bambino curiosavo sui Francia, per accedere alla sua aia, si è trovato con la mac- lavori che una volta facevano quelli "d'la Fanfani". Ero rima- china a cavallo "d'la salgada", (questi francesi hanno le sto affascinato da come, con soli sassi, ghiaia e terra op- macchine troppo basse, debbono comprare dei fuoristrada portunamente posati, disposti e schiacciati si potessero alti almeno 50 centimetri da terra, e poi, dovrebbero anche fare delle strade così belle e, anche durature. Certo poi, ringraziare poiché con la macchina in quella posizione po- quando nel segno del progresso si cominciò ad asfaltare, trebbero usarla per farne un dondolo). anche le massicciate furono sepolte sotto quell'osceno ma- Tutti i chiusini o "tombini" erano stati messi in modo da teriale che è il bitume. In effetti il progresso è talmente avere i sifoni paralleli alla sede stradale, e, siccome la strada progresso che dopo alcuni decenni si decide di ritornare al è in discesa i sifoni non servivano a niente, perché non passato: non sono un dietrologo, ma giudico i fatti. C'erano facevano tenuta e tutti potevano annusare non solo i profu- ancora alcuni pezzi belli di "salgada" come quelli che da mi corporali delle persone a monte, ma anche capire quel- Ca' d'Pighett arrivavano all'ingresso di Ca' da Lamma d'sutta, lo che i compaesani avevano mangiato e bevuto il21 giorno

la LUNA nuova - Aprile 2007 21 Posta precedente. Altro vantaggio dei tombini così disposti era se contattarmi via mail può farlo a: [email protected]. che passeggiando su e giù sui selciati coi capelli bagnati Riciao e alla prossima. si ci poteva fare la permanente, dalle puzze che emanava- no e dei ricci bellissimi per il fetore. Giancarlo d'la Maria Luciano Casolari ed'Carlin aveva dovuto sigillare con cellophane un paio di chiusini posti davanti a casa sua per l'odore di "acqua di culonia" che emanavano. Però devo dire che hanno cercato di risolvere questo pro- blema e qualche "furbo", non ha modificato solo il sifone Per una mamma indimenticabile del tombino, ma, ha posto tutto l'insieme del tombino-sifo- ne orizzontalmente, in parole povere dove c'è il chiusino: Mamma pronuncio quando ti ammiro, verso il monte c'è un buco, verso valle un bel "montarozzo" quando ti guardo mi viene un sorriso. il tutto ben cementato, per la gioia delle coppe dell'olio Quando lavori e sei impegnata, delle macchine che affrontano la salita o la discesa. Ma se non mi rispondi sei indaffarata! forse, questo io non lo capisco, perché, l'intento del "furbo" Ti impegni parecchio a casa e scuola, era quello di dissuadere coloro che vogliono accedere alla per te tutti insieme daremo la ola! Chiesa o alla parte alta del paese con auto proprie, carro Quando a noi i problemi risolvi, funebre compreso, e riobbligare Nando dai Passoni a com- quando insieme pensiamo ai ricordi. prare una cavalla cui darà il nome di "Bimba" (come è Quando pensiamo che sei la migliore. ecologista!!! Gli regaleremo una "marmotta" catalitica!!!). quando sentiamo che diffondi buon umore. Chiesi specificatamente a uno di questi posatori se aves- Ti piacciono i gerani e le margherite, se già fatto altre massicciate, lui, mi rispose (sempre in un io ti ammiro se con papà vi divertite. italiano molto strano) dicendomi che aveva alle spalle una Sei la migliore e questo lo sai, esperienza antichissima nella lavorazione dei sassi, una non ti scorderemo mai! vera tradizione di famiglia, in quanto un suo avo sembra abbia lavorato in Egitto, molti anni prima, nella costruzione Federica Sassi - Palagano di quei "montarozzi" di sassi che adesso chiamano pira- midi; di fronte a ciò non ho saputo replicare, anche se an- cora non riuscivo a capire da dove provenisse. Per Pasqua 2006 sono tornato per giocare a "cucett" in questa occasione ho notato che la quasi totalità dei boccassuolesi, andando a messa, si ammalava Ricordo di don Sante Bartolai alle gambe, sembravano "caltriti" da quanto cam- (nei 90 anni dalla nascita) minavano male e dicevano molte "giaculatorie" a favore di chi gli faceva fare quella penitenza prima di Don Sante, giovin prete d'Appennino essersi confessato, poi ritornavano sulla strada prin- negli anni folli del mondial conflitto cipale, e, miracolosamente guarivano e cammina- vano dritti come dei fusi (per fortuna non si è ancora ritornò da Mauthausen qual relitto "sgrugnato" nessuno). solo fisicamente al lumicino Ho poi visto una bellissima "salgada", quella posta sotto la ex stalla di Sergio d'la Mini, è fatta proprio Di giovani e ragazzi educatore bene, sembra una di quelle di una volta, e mi hanno recò d'ogni travaglio la speranza detto che l'operaio che l'ha posata era sì abbronza- ai più piccoli aiuto con costanza to, ma comprensibile quando si esprimeva, anche il perdono, per tutti, del Signore se parlava in fiumalbino stretto. A questo punto il saluto, come al solito è uno solo, Melchisedec in spirito vicino e se volete cambiare la coppa dell'olio dell'auto o darvi dei "sneshtri" alle "caichielle", transitate per ai fanciulli recò con gran profitto "el salgade" di Boccassuolo. in Fiumalbo avviandone il cammino

P.S. La volta scorsa avete pubblicato una mia let- Se alla vita e alla chiesa il grande amore tera, grazie, la firma però mi ha leggermente infasti- generoso rivolse con baldanza dito (non è vero), poiché non sono di Monza, anche il Sommo ringraziamo di gran cuore! se ci abito purtroppo da 48 anni, ma solamente Luciano da e di Boccassuolo. Bruno Ricchi Ho un disperato bisogno di montanarità, chi voles-

22 la LUNA nuova - Aprile 2007 Personaggi

Mons. Adolfo Lunardi, un frignanese illustre A cinquant'anni dalla sua scomparsa, Piandelagotti ricorda il suo “Don Adolfo”, paterna figura di sacerdote e insigne botanico.

di Ferruccio Cosci cattedra di scienze naturali nel suo Era sempre circondato da bambini e vecchio seminario di Modena, che ten- ragazzi, che spesso recava con sé nel Nacque a Chiozza, in Garfagnana, ma ne ininterrottamente fino al 1943 e poi suo girovagare in cerca di erbe, inse- spese l'intera vita di sacerdote e di stu- nuovamente dal 1945 al 1948. gnando loro a riconoscere quelle vele- dioso a Piandelagotti, per cui a buon Si interessò inoltre di agronomia mon- nose e quelle utili; e magari stupefa- diritto lo si può definire figlio di Val tana, occupandosi di sementi partico- cendoli con la sua abilità di “serparo”: Dragone. Seminarista a Modena dal larmente adatte al nostro ecosistema era infatti bravissimo a catturare le vi- 1893, a quindici anni, sacerdote a ven- per patate, grano, segale e foraggi, e pere che inviava ad un istituto mode- titrè nel 1901, cinque anni dopo era di silvicoltura, specialmente per il mi- nese per la preparazione del siero già docente di teologia dogmatica nel- glioramento genetico di alcune specie antiofidico. Non meno zelante fu nella lo stesso seminario arcivescovile mo- forestali locali. E curò la piscicoltura, sua missione sacerdotale, che svolse denese. Ma problemi di salute lo co- dedicandosi all'allevamento di trote in modo esemplare; la nipote, suor strinsero ad abbandonare poco dopo fario e salmonate per il ripopolamento Agata Lunardi, testimoniò di averlo vi- la città e a ritirarsi nel clima più salu- delle acque delle nostre vallate. Come sto partire più di una volta, a piedi, nel bre della sua montagna, a Piandela- si vede, i suoi studi in questi settori cuore dell'inverno, sfidando il gelo e la gotti, dove visse fino alla morte, avve- furono condotti nell'interesse precipuo neve, diretto a San Pellegrino a cele- nuta nel 1956. dell'economia montanara e in partico- brarvi la messa, per non lasciarne privi Si applicò fin da giovane allo studio lare dei compaesani, che in lui ebbero “quei poveri quattro gatti” che abitava- della botanica, che coltivò con entu- sempre un insostituibile e fidato con- no lassù. E quante opere buone, note siasmo per tutta la vita, acquisendo sigliere agrario. Ma anche un protetto- solo a Dio e a coloro che ne vaste ed approfondite conoscenze in re e un premuroso collaboratore nel- beneficiarono! Quante lettere scritte materia, che gli valsero, nonostante l'istruzione e nell'educazione dei figli; (gli analfabeti erano ancora numerosi), fosse autodidatta, l'apprezzamento e fece della sua casa un frequentato quanti documenti procurati, quante la stima dei massimi specialisti della doposcuola e molti giovani dotati e con pratiche svolte per chi non poteva al- disciplina. Suo ambito d'indagine pre- attitudini allo studio poterono ottenere lontanarsi dal paese! La sua porta era ferito furono l'erboristeria e lo studio la licenza media grazie alle lezioni che sempre aperta, non si negava a nes- delle piante medicinali. Acuto osser- impartiva loro con regolarità e in modo suno; e si concedeva con la serena vatore e infaticabile raccoglitore, con del tutto disinteressato. Se qualcuno modestia propria delle anime elette, pazienti ricerche estese in tutta l'alta gli portava un piccolo presente, una schivo com'era di lodi, di onori e an- montagna modenese e reggiana, riu- ricotta, un fagottino di poche uova fre- che di semplici manifestazioni di sti- scì a creare un erbario ricchissimo. sche, accettava con garbo, ma ammo- ma. Nel 1930 gli fu chiesto di collabo- Purtroppo le collezioni di alghe, mu- niva, con l'amabilità che gli era abitua- rare alla stesura di un catalogo nazio- schi e soprattutto di licheni, alcuni dei le: “Dì alla mamma che non è neces- nale delle piante medicinali per la par- quali studiati anche da specialisti stra- sario”. Gli furono debitori anche molti te riguardante l'Appennino modenese. nieri ed uno in particolare dedicato dei nostri emigranti, che prima di par- Rifiutò, dichiarandosi non all'altezza del dalla cumunità scientifica proprio al tire ricevettero da lui informazioni som- compito e l'incarico fu affidato ad un Nostro col nome di “Endocarpon marie su usi e costumi del paese di altro, che però poté utilizzare larga- lunardii”, che costituivano il nucleo più destinazione e qualche rudimento del- mente le informazioni e i consigli che significativo della raccolta, andarono la lingua che vi si parlava, almeno un egli non gli lesinò. perdute nelle distruzioni che Piande- corredo essenziale di vocaboli d'uso Era canonico della cattedrale di Mo- lagotti subì durante la seconda guerra più comune, affinché potessero cavar- dena, ma i compaesani lo videro vesti- mondiale. Quello che ne resta è oggi si d'impaccio nei primi tempi. to di rosso soltanto in due occasioni: conservato per la massima parte Considerava lo sport, che lo appassio- quando festeggiarono i suoi cin- nell'Erbario Centrale del Museo Bota- nò sempre (era l'unica tonaca a varca- quant'anni di sacerdozio, nel 1951 (ma nico dell'Università di Firenze. Una sua re i cancelli dello stadio di Modena per come testimoniò mons. Lino Messori, piccola collezione di “fenerogame” è le partite di calcio), strumento princi- il compianto arciprete di Piandelagot- stata recentemente collocata nel Mu- pe di formazione dei giovani, il più effi- ti, che lo ebbe come coadiutore per seo del Frignano allestito nel restau- cace per plasmarne il carattere. E non quasi vent'anni, fu necessario usargli rato castello dei Montecuccoli, nel si limitò a far spianare a Piandelagotti dolce violenza per convincerlo a sosti- pavullese. Per le competenze scienti- il campo sportivo: formò di persona le tuire la tonaca nera di tutti i giorni con fiche unanimemente riconosciutegli, squadre di calcio, procurò le maglie, quella cremisi di canonico), e da mor- nel 1930 fu affidata a mons. Lunardi la organizzò i tornei. to, disteso nella bara. 23

la LUNA nuova - Aprile 2007 23 Val Dragone

L'emigrazione delle comunità montane dell'Appennino modenese ovest dall'Unità d'Italia al secondo dopoguerra 11 Tratto dalla tesi di laurea di Monica Bertugli Interviste ad alcuni emigranti Molti sono gli emigranti che oggi, ormai in pensione, dopo aver conquistato una vita dignitosa per sé e per i propri figli, desiderano tornare in Italia. Grazie alla prosperità raggiunta, i viaggi nel paese nativo, per trascorrere le vacanze con parenti e amici lasciati da tanto tempo, diventano sempre più frequenti. Tanti sono anche coloro che vi si stabiliscono definitivamente, magari proprio nella vecchia casa lasciata in gioventù. Le testimonianze di coloro che hanno vissuto l'esperienza dell'emigrante, sia pure con modalità e tempi diversi, sono pregne di sacrificio, nostalgia e saggezza acquisita.

Rioli Rosa, con mio marito nel negozio: imparai a degli Italiani al regime di Mussolini, nata a Palagano nel 1916. tagliare i capelli e a fare la barba ai tanto osteggiato dai francesi". clienti. Aprimmo in seguito una tinto- "Andai nel sud della Francia, a Sifour, ria e da lì, successivamente con gli all'età di 14 anni, presso uno zio che anni, altri negozi dello stesso genere. Albicini Luigi, per me si assunse ogni responsabili- Facemmo fortuna. I miei parenti recla- di Savoniero (Palagano) tà. I primi documenti che dovetti fare mavano mie visite, ma io non volevo mi costarono ben 300 franchi, una tornare in Italia, amavo la Costa Az- "Tramite il collocamento appresi la grossa somma allora. I parenti che zurra, la mia nuova vita e non rimpian- notizia che lo stato australiano cerca- garantivano per un emigrato dovevano gevo affatto la povertà delle nostre va manovalanza italiana (voleva evita- essere proprietari o di terreno o di casa. montagne. Ricordo come allora, e so- re l'arrivo in massa dei gialli, special- I primi lavori che svolsi furono il taglio prattutto nei difficili anni di guerra, i fran- mente dall'Indonesia). Scelsi proprio della carne e la pulizia di giardini pri- cesi fossero soliti chiamare con diver- l'Australia perché altri di Savoniero e vati dalle erbacce. Da subito mi am- si appellativi gli Italiani là emigrati. Nel Vitriola scelsero in tal senso. Partii nel bientai nel nuovo paese, accettai la mio paese era in uso il termine baby, 1952, all'età di 22 anni come lavorato- mentalità del posto, appresi facilmen- di cui io stessa non conobbi mai il si- re edile. te la lingua e feci nuove amicizie. Al- gnificato preciso. Altri appellativi era- Arrivato là il primo lavoro fu quello di l'età di 17 anni mi sposai con un fran- no molto più dispregiativi, ad esempio potatore di viti, poi di operaio alle linee cese, benestante, che svolgeva la pro- mangia-pulci; altri ancora, con la guer- elettriche in Tasmania e alle linee te- fessione di barbiere, da generazioni ra, richiamavano l'atteggiamento di lefoniche. attività della famiglia. Iniziai a lavorare passiva sottomissione e servilismo Il governo australiano chiamava gente

24 la LUNA nuova - Aprile 2007 Val Dragone a lavorare, non per stare a spasso: o Alcune persone del posto, già emigra- tornare a casa 3 mesi all'anno. Con la si lavorava, o si tornava a casa, o si te in Francia, che tornavano a casa paura di non farcela a stare lontano andava in galera. Non ti davano nulla; per le ferie, raccontavano a noi giovani per così tanto tempo, decisi di partire solo in caso di malattia venivi aiutato che là c'era tanto lavoro e richiesta di per il servizio militare e dopo avrei pen- e assistito. In alcuni casi, se perdevi il operai. Io e un mio amico, una volta sato cosa fare. lavoro, ti davano un piccolo sussidio data la nostra disponibilità, partimmo Nel frattempo, con il boom economi- in attesa che ti venisse offerto un se- nel novembre del 1957. In mano ave- co, anche nei nostri posti di monta- condo posto di lavoro, che dovevi ac- vamo già un contratto di lavoro per un gna le cose cominciavano ad andare cettare qualunque esso fosse. anno come lavoratori edili. D'obbligo meglio e io stesso, con altri giovani, Dopo 2 anni feci venire là la mia fidan- era passare attraverso l'ufficio emigra- fondammo una cooperativa edile. zata, originaria del mio paese nativo e zione di Milano: tre giorni di visite e di In complesso, l'esperienza in Francia ci sposammo. analisi. Volevano pagare gente sana e fu molto dura per la giovane età, ma Appresi la lingua con facilità, essen- non malata! La città francese di desti- molto utile per l'aver appreso un me- do molto giovane. Dopo essere stato nazione era Tolone.Arrivati là, ci ven- stiere. E pensare che molti giovani anche capo operaio, decisi di impian- ne a prendere alla stazione il padrone partivano allora come taglialegna ver- tare un'attività agricola in proprio, per in persona e ci portò a dormire in al- so quelle zone del sud della Francia: la produzione di cavoli di Bruxelles, bergo. La cosa ci colpì molto, noi, abi- un lavoro decisamente più pesante. nelle periferie di Melbourne (privilegia- tuati a dormire su pagliericci di foglie Capivamo la lingua e ci facevamo ca- te erano allora le monoculture). di granoturco, trovarci di fronte quei pire, la gente del posto era abbastan- Dopo 14 anni di sacrifici mi sono co- lettoni morbidi e accoglienti. Ma il gior- za ospitale e il luogo, alternato a pia- struito la casa. Ho avuto 2 figli: en- no dopo ci portò in quello che era ve- nura e montagna, ci ricordava un po' trambi hanno studiato e sono siste- ramente il nostro alloggio: un'unica casa nostra. Al sabato e alla domeni- mati in Australia. All'età di 60 anni mi stanza che dovevamo dividere in 4 per- ca gli abitanti del paese ci chiamava- sono ritirato dall'attività. Da allora sono sone. La nostra paga iniziale fu di 170 no a fare lavori di muratura o a ven- tornato una decina di volte in Italia. franchi l'ora e si lavorava 9 ore al gior- demmiare l'uva e ci invitavano a man- Amo la terra che mi ha ospitato". no; nonostante i sacrifici riuscivamo a giare nelle loro case, cosa che ci fa- mandare qualcosa a casa. Il lavoro ci ceva tanto piacere. riusciva bene e, dopo un anno, chie- Dopo l'esperienza in Francia, io e altri Enrico Sassatelli, demmo più soldi. Non ottenendo nul- membri della cooperativa andammo a di Savoniero (Palagano) la, decidemmo di lavorare per nostro lavorare un inverno a Milano.Altri, dopo conto, su commissione. In questo una breve esperienza di lavoro in Ger- "Qui da noi, sulle nostre montagne, modo guadagnavamo molto più di pri- mania, frequentarono a fine anni '50, c'era lavoro solo per 3-4 ma, circa 45.000 franchi la settima- una scuola per diventare capo cantie- mesi all'anno. Di persone abili e na, con 10-11 ore di lavoro al giorno. re, ultimata a Milano". volenterose ce n'erano tante, muratori Passarono altri due anni fino a che anziani con molta più esperienza di non arrivò la chiamata per il servi- me che, diciottenne e con tanta voglia zio militare. Avevo la possibilità di di lavorare, avevo frequentato solo la essere esonerato ma dovevo rima- Fanfani, la scuola di apprendistato. nere in Francia fino a 28 anni e

L'avventura di Capitan Pastene: Pavullo nel Cile

Quando pensiamo all'emigrazione del Consiglio comunale di Pavullo sono tanti i luoghi comuni, iconografici, e componente della Consulta re- musicali ed altro che ci vengono in gionale per l'Emigrazione e Immi- mente: le canzoni popolari, le valigie grazione. Antonio Parenti ha rac- di cartone e la quarantena a Ellis Island contato che in Cile c'è una comu- per chi andava negli Usa, la fatica e le nità i cui membri si chiamano discriminazioni, ma poi il successo, Vecchi, Venturelli, Benedetti, se non mancava l'ingegno e la voglia Covili, Leonelli ed altri ancora… Giorgio Ricci di lavorare. si è messo sulle tracce di quelle Ma non è sempre andata così. Ci sono famiglie che dal Frignano, nel tante storie di emigrazione "povera", 1904 e 1905, si trasferirono in Cile. montagna, coltivava solo terreno altrui non per incapacità degli emigranti, è Una concessione dello Stato metteva e viveva in povertà. Giorgio Ricci, uno ovvio. Tante le storie simili: una l'ha ri- 63.000 ettari di terreno a disposizione dei titolari della società "Nueva Italia" costruita Antonio Parenti, presidente di coloni, quasi un sogno per chi, in a cui il governo cileno aveva dato25 i ter-

la LUNA nuova - Aprile 2007 25 Val Dragone reni in concessione, fu il tramite per Pastene, 780 Km a sud di Santiago, sulta per l'Emigrazione e Immigrazio- questa partenza. Ad una prima impres- nel centro dell'Araucania, terra degli ne della regione giunse un pressante sione emerge l'immagine di un uomo Indios Mapuches. appello "Capitan Pastene chiama Mo- fortemente determinato, cui forse non I modenesi giunsero nel territorio loro dena": da qui il gemellaggio istituzio- difettò un'inclinazione all'avventura, nel assegnato su 144 carri trainati da buoi, nale e la ricostruzione della rete di re- tentativo di attuare un sogno che era abitarono a lungo in una struttura di lazioni con i parenti in Italia, presso- stato di ogni emigrante. Ricci fu colui legno, priva dei più necessari servizi. ché assente fino a quel momento. A che incarnò le speranze di tutti e, quan- "Al luogo dove soggiornarono - racconta questo si aggiunga lo scarso interes- do venne il momento, i loro rancori. Antonio Parenti - fu data la denomina- samento della diplomazia, l'assenza Nel 1904 partirono le prime 23 fami- zione di Monte del Calvario, proprio per di insegnanti di italiano, l'isolamento glie, seguite da altre 63 l'anno succes- le patite sofferenze a giungervi e per- geografico del paese. sivo; altre 20 si aggregarono lungo la manervi". Oggi il gemellaggio è stretto e frequenti strada, tra cui quella di Cipriano Ratti, Del 1907 è l'inaugurazione ufficiale di sono stati gli scambi di visite. fratello di Papa Pio XI. La maggior par- Capitan Pastene, nome scelto in Prossimo obiettivo di Antonio Parenti, te delle famiglie partì da Pavullo, omaggio al navigatore genovese Gio- che ha condotto ricerche davvero Marano, , , e da vanni Battista Pastene e, nel 1910, è minuziose, è, con l'aiuto della comu- altri comuni del bolognese. elevata a parrocchia la chiesa costru- nità modenese, contribuire al restauro Poca terra distribuita, per di più ina- ita dai coloni. Di questa popolazione della chiesa di Capitan Pastene, gra- datta alle coltivazioni, boschi soprat- poco o nulla si seppe nei decenni suc- vemente danneggiata da un terremo- tutto. Chi restò diede vita a Capitan cessivi, fino al 1989, quando alla Con- to.

Il fenomeno immigratorio in Cile a livello tecnologico e migliorare di conseguenza la propria economia; il Brasile, invece, dopo l'abolizione della Il fenomeno immigratorio in Cile fa par- Le statistiche sui movimenti migratori schiavitù, negli anni '80 del XIX seco- te di quel più vasto fenomeno di mi- transoceanici risultano essere molto lo, che aveva portato alla liberazione grazioni transoceaniche che caratte- utili per capire l'entità del processo di di migliaia di schiavi di colore impie- rizzarono, in linea di massima, tutti i popolamento di questi territori. gati nelle piantagioni di caffè delle re- paesi sia dell'America del Nord sia del- Il periodo compreso fra il 1800 e il 1915 gioni della costa, aveva l'urgenza di l'America Latina fin dalla loro scoper- fu il periodo classico dell'emigrazione, sostituire la manodopera schiava con ta. I territori della costa atlantica furo- caratterizzato dalla migrazione atlan- immigrati a basso costo, in modo da no i primi ad essere occupati grazie tica di lavoratori che si riversarono nel risollevare l'economia. Fu a causa di alla loro posizione geografica e alla nuovo mondo in cerca di maggior for- questi motivi che i governi di questi conformazione fisica del territorio, che tuna. Circa 50 milioni di europei lascia- stati attuarono politiche basate su pro- li rendeva più accessibili e più adatti rono il vecchio continente. La gran getti di immigrazione massiccia dal- alla colonizzazione. parte di loro si riversò in America del l'Europa che, unite all'esigenza da par- Il Cile, invece, data la sua posizione Nord, gli altri (11 milioni) si diressero te del vecchio continente di smaltire prevalentemente rivolta verso l'oceano verso l'America Latina; di questi ulti- la manodopera in eccesso che provo- pacifico, era fuori delle rotte atlantiche mi, il 46% immigrò in Argentina, il 33% cava disoccupazione e crisi cicliche, che caratterizzavano gli altri stati come in Brasile, il 14% a Cuba, il 4% in crearono i presupposti per un fenome- l'Argentina, il Brasile e gli Stati Uniti, e Uruguay, il 3% in Messico e solo il 2% no immigratorio di grande portata. ciò ne determinò uno sviluppo e delle in Cile . Basti pensare, invece, al tipo di eco- caratteristiche peculiari. Oltre alla po- Questi pochi dati danno già un'idea nomia che caratterizzava il Cile alla sizione geografica, anche la conforma- delle dimensioni del fenomeno fine dell'800, basato sulla produzione zione del territorio influì sul suo svilup- immigratorio in Cile. Esso, rispetto a mineraria e lo sfruttamento di giaci- po. L'estensione ridotta del territorio, paesi come l'Argentina e il Brasile, menti di salnitro, per comprendere caratterizzato da un deserto molto ebbe poche possibilità di assorbire come questo paese fosse di ben poca esteso a nord, poche zone pianeggianti l'immigrazione europea, caratterizza- attrattiva da parte degli europei. Nono- da adibire alla coltivazione nella parte ta soprattutto da agricoltori e mano- stante i tentativi fatti dal governo cileno centrale e la sua posizione a ridosso dopera non qualificata, nel tessuto per promuovere un processo immigra- della cordigliera andina non facilitaro- socio-economico del paese. L'immi- torio nel paese, i risultati furono sem- no una colonizzazione massiccia del grazione di massa, tipica dell'Ameri- pre scarsi. Un esempio può essere territorio. ca del nord o di paesi latinoamericani chiarificativo: se prendiamo in consi- Queste premesse lasciano facilmen- come l'Argentina, l'Uruguay e il Brasi- derazione i dati sulla popolazione stra- te intuire la difficoltà di scegliere una le fu impensabile in un paese come il niera residente in Cile nel 1907 (anno meta come il Cile per emigrare, infatti Cile. di maggiore presenza straniera nel il flusso migratorio più consistente si L'Argentina, caratterizzata da territori paese) e li rapportiamo al totale della riversò sulle coste atlantiche e al Cile molto fertili, totalmente spopolati, guar- popolazione, vediamo che la percen- toccò solo una bassa percentuale di dava all'immigrazione come all'unica tuale di popolazione straniera rappre- emigranti. speranza per poter progredire, anche senta solo il 4,5% del totale. La situa-

26 la LUNA nuova - Aprile 2007 Val Dragone zione è invece molto diversa negli altri 1817. stati a maggior afflusso migratorio, in Nella seconda metà cui notiamo una popolazione stranie- dell'800, il governo ra che rappresenta ben il 77,9% del cileno riuscì a paci- totale in Argentina, il 50% circa in ficare la regione del- Uruguay e oltre il 20% in Brasile. Il l'Araucania, consen- Cile, del resto, posto ai margini del tendo un'espansione mondo, fuori dalle rotte battute dalle agricola a sud del pa- navi, lontano e quasi irraggiungibile, ese che richiese data la mancanza di una linea di navi- manodopera capace gazione che lo collegasse direttamen- ed esperta: il gover- te ai porti, fu ignorato dalla gran mas- no si orientò verso sa di emigranti europei che partirono una forma di coloniz- in cerca di fortuna verso il nuovo mon- zazione agricola con do. Ciò che caratterizzò l'immigrazio- immigrati europei e ne europea in Cile fu la sua esiguità, e nordamericani. Il primo mulino a Capitan Pastene (fr.lli Rosati) questo non solo per il fatto di non es- Le vicende politiche sere un polo di attrazione valido, ma del periodo non favorirono, ad ogni nanti e gli intellettuali cileni sviluppa- anche per il tipo di politiche immigra- modo, i progetti di colonizzazione. La rono elaborate teorie per giustificare torie messe in atto dai governi cileni guerra del Pacifico, sostenuta contro l'immigrazione europea. I principi libe- che non seppero sfruttare le la Bolivia e del Perù (1879-83) e la rali che caratterizzarono la politica potenzialità, o non riuscirono a sfrut- guerra contro gli Indios Mapuches, cilena ottocentesca furono alla base tarle, e si orientarono così verso un'im- conclusasi nel 1882, limitarono note- della legittimazione dell'immigrazione migrazione di tipo selettivo. volmente l'interesse del governo per straniera. Il fenomeno delle migrazioni trans- questioni che, in quel momento, ap- L'immigrato europeo, specie se prove- oceaniche può essere descritto come parivano di secondaria importanza, niente dal nord Europa, era apprezza- una parabola discendente che vide un come l'immigrazione. to dalla società cilena poiché propo- incremento graduale nella prima metà Nel 1882 venne creata, attraverso un neva un'alternativa ai modelli sociali ed dell'800, un apice a cavallo fra il XIX e decreto legge, l'Agenzia generale di economici tradizionali cileni, attraver- il XX secolo, seguito da un declino len- colonizzazione ed immigrazione del so l'utilizzo di una tecnologia più avan- to ma inesorabile durante questo se- Cile in Europa, con sede a Parigi e zata rispetto a quella cilena e l'appor- colo. Le cause di questo declino van- Bordeaux e con uffici dislocati in altri to di capitali che venivano utilizzati no ricercate nei numerosi eventi che paesi europei. Essa divenne un cen- permettendo all'economia nazionale di caratterizzarono la storia mondiale. Si tro di propaganda e selezione degli progredire. Fu solo verso la fine del pensi alle politiche di chiusura delle immigrati europei da destinare alle secolo che iniziò a diffondersi un sen- frontiere, intraprese poco dopo il pri- colonie agricole cilene. All'azione uffi- timento di ostilità nei confronti degli mo decennio del secolo XX da parte ciale del governo si affiancava quella immigrati, il quale andò via via pren- degli stati che subirono il maggior af- della SNA (Società Nazionale di Agri- dendo consistenza, fino a sfociare in flusso di immigrati europei, oppure al coltura) che, attraverso l'Ufficio Gene- un aperto nazionalismo portato avanti sorgere dei nazionalismi che blocca- rale per l'Immigrazione, venne incari- nei decenni a seguire. Questo senti- rono la tendenza a favorire i fenomeni cata di occuparsi dell'espansione del- mento di ostilità iniziò a prendere pie- migratori o ancora all'avvento delle due le colonie già impiantate, di elaborare de, in Cile, soprattutto nell'ambiente guerre mondiali che stabilirono nuove piani di sviluppo dell'immigrazione ver- della media borghesia, la quale si sentì priorità da parte degli stati coinvolti. so il Cile e di creare agenzie di immi- minacciata direttamente dall'avanzare Dopo la seconda guerra mondiale si grazione dentro e fuori il paese. degli immigrati verso uno status so- ebbe una certa ripresa del fenomeno Nonostante tutto questo, il processo ciale medio-alto. A differenza di paesi migratorio transcontinentale, ma il flus- di colonizzazione nazionale fu lento e come l'Argentina e il Brasile, che ave- so si arrestò in breve per fermarsi del non diede i frutti sperati. vano basato le proprie politiche immi- tutto dalla metà degli anni '50. Dalla fine del secolo, il governo vi pose gratorie sull'esigenza di manodopera fine e prese il via una nuova forma di a basso costo che andasse ad occu- La legislazione cilena in materia colonizzazione spontanea per mezzo pare i posti più bassi della scala so- immigratoria della vendita all'asta di terre a basso ciale, in Cile l'immigrazione si caratte- Lo studio dei processi migratori non prezzo. Dal 1890 al 1910 arrivarono in rizzò fin dall'inizio per la sua presenza può prescindere dall'analisi delle poli- Cile più di 41.000 immigrati. Nel 1907 massiccia nel settore terziario. tiche immigratorie adottate dai diversi si stimò la popolazione in 3.114.775 Il nazionalismo cileno si basò così paesi recettori. Nel caso del Cile, tali abitanti dei quali 134.524 di origine sulla convinzione che la teoria liberale politiche si orientarono più verso un'im- straniera (il 4% del totale). fosse responsabile della stagnazione migrazione di tipo selettivo che non di dell'economia cilena e che i privilegi massa. Se si esclude il periodo colo- Il nazionalismo cileno concessi agli immigrati avessero con- niale, la prima disposizione a favore e il problema immigratorio tribuito notevolmente all'impoverimen- dell'immigrazione dall'Europa risale al Sin dalla metà del XIX secolo, i gover- to del paese. 27

la LUNA nuova - Aprile 2007 27 Val Dragone

Un po' di più sul campanile di Boccassuolo

Antica immagine di Boccassuolo con il campanile isolato ma bellamente opposto alla chiesa parrocchiale

di Erminia Vezzelli solo nel 1897. La signora Maddalena rere la sua vita da pensionato all'om- Ugolini, classe 1891 (grati cogliamo bra dello stesso campanile! Sarà una Si narra, che intorno al 1880, Boccas- l'occasione per ricordarla come la "le- coincidenza, ma San Paolino, vesco- suolo avesse la necessità di un cam- vatrice" del paese) e che all'epoca ave- vo di Napoli nel 400 d.c., a cui si attri- panile. Per trovare il dove e il come va sei-sette anni, raccontava che le buisce l'invenzione dei "sacri bronzi", costruirlo, gli abitanti del paese si ra- quattro campane, della fonderia è considerato patrono dei campanari dunarono e uno di questi convenuti, Brighenti, furono trasportate sul cam- e lo stesso nome "Campana" richia- mettendo fine a comprensibili divergen- panile con un traino, tirato da un ma la regione della Campania. ze di opinione, asserì che fino a 30-40 possente cavallo palaganese e sospin- I campanili sono la casa delle campa- metri di altezza ci avrebbe pensato lui. to a turno dagli uomini più robusti. E' ne e qui arrivano le dolenti note: an- Tutti acconsentirono ed erano fiduciosi superfluo aggiungere che tutti gli arti- ch'esse hanno risentito dello spopola- anche perché il relatore della propo- giani del paese, allora numerosi, col- mento delle nostre montagne, è man- sta, sembra, fosse benestante, chis- laborarono alla realizzazione del pro- cato il ricambio generazionale e, con sà, forse un fortunato emigrante appe- prio campanile. I finestroni di legno, la dipartita dei nostri validissimi na tornato dall'America. Quindi portò i uscirono dalla bottega di falegnameria campanari, le povere campane hanno paesani sulla rupe rocciosa della "Grot- Digani Giovanni; sulla facciata, in alto, subito "castrazioni" di ogno tipo. In ta" e, da buontempone confermò che si può ancora notare l'insegna di una alcuni casi, con automatismi selvag- fino a quell'altezza del nuovo campa- piccola meridiana scolpita sicuramen- gi, saldandole definitivamente, in altri nile ci aveva pensato lui. Non siamo a te dai provetti scalpellini locali. E' faci- si è operato più razionalmente salva- conoscenza se questo nostro trisavolo, le lasciarsi suggestionare dalla guardando le proprie caratteristiche e avvalendosi della propria geniale pro- scenografia del campanile di Boccas- con possibilità di suonarle anche a posta, si sia limitato ad osservare i suolo attraverso scatti fotografici, di- mano. Stranamente, il suono a mano compagni che, faticosamente, a mano, pinti o versi poetici. è cosiddetto "a martello", un'espres- a spalla, a traino, portarono sulla cima "Senza infamia e senza lode", ricordo sione che in passato non prometteva della "Grotta", pietra su pietra, per do- la prima di alcune quartine che gli de- niente di buono, anzi i suoi rintocchi narci una caratteristica così unica, ma dicai già in età infantile: annunziavano un pericolo pubblico. E' non così rara, perché un paesaggio Il campanile del mio paese impensabile fare a meno della tecno- similare si trova a Le Puy in Francia su di una roccia sta logia moderna, ma in ogni intervento col quale, da anni, festeggio gemel- e la vallata del Dragone di restauro o di rinnovazione, di qual- laggi... virtuali! dominando va. siasi genere, occorrerebbe salvaguar- Durante gli scavi, si dice che qualcu- Poi nel 1961 scrivemmo a Mike dare il più possibile le tracce del pas- no abbia trovato un "tesoro" con tante Bongiorno, che stava conducendo la sato, per non cancellare anche la no- monete d'oro; ciò non si può esclude- trasmissione "Campanile sera" e ci ri- stra memoria storica la quale ci aiuta re dal momento che il campanile è sta- spose anche la maestra Margherita a capire il nostro presente e a testi- to costruito sui ruderi dell'antica torre Pungilupi che nel 1920 insegnò a moniare alle future generazioni. feudale delle terre della Badia e che Sassorosso (vedi pagina successiva, In ogni regione ci sono associazioni di sotto il Ducato di Modena fu adibita a ndr). Negli anni settanta si ebbe la gra- campanari; quella dell'Unione Campa- "granaio", preservando il raccolto sia dita sorpresa di ammirare il nostro cam- nari Modenesi partecipa attivamente a dagli assalti nemici sia come scorta panile sullo schermo televisivo, duran- spettacoli e gare, i suoi 127 soci sono per gli anni di magra. La parte supe- te il così detto "Intervallo", per l'inte- così appassionati che addirittura, dove riore del campanile fu costruita in un ressamento del concittadino prof. Pa- l'incastellatura del campanile lo per- secondo tempo, infatti le campane fu- olo Ferrotti, che lavorava presso la RAI mette, vi trasportano da4a6campa- rono collocate nella cella campanaria di Roma e che ora è venuto a trascor- ne per diffondere il loro messaggio; mi

28 la LUNA nuova - Aprile 2007 riferiscono che si possono suonare le campane a distesa in tutte le zone del Frignano, nella pianura modenese pedemontana, poi a Gusciola, Casola, Pianorso, , Riccovolto (che però necessita di un'intelaiatura nuova), e Fontanaluccia dove le campane suonano più che mai a distesa, per onorare le officine locali Bimbi e Stefani che le fusero oltre un secolo fa. Peccato che proprio Boccassuolo sia rimasto fuori dalla rosa dell'elenco: non se lo meritavano quanti nel 1880, anzi dal 1877, anno della loro fusione, spese- ro idee, tempo e risorse per lasciarci un dono che non siamo riusciti ad apprez- zare e a conservare come un bene prezioso. Questo non vuol essere come le "Campane del Mugello" che secondo il detto "sonavano sempre a vituperio", ma un invito, secondo un altro detto "ad ascoltare tutte le campane" per poi "accordarle" con quelle di chi è costretto a vivere lontano dal paese, il quale diventa senz'altro più sentimentale, in balia di ricordi e di nostalgie. A me piace pensare le nostre campane come quattro bellisime fanciulle dormienti, che sono lì ad aspettare una nuova generazione di giovani e baldi campanari, magari robotizzati, che le sappiano risvegliare "slegare": un po' cioè come avveniva il sabato santo quando, dopo la sospensione del loro suono, il giovedì per la morte di Gesù, venivano sciolte "slegate" con un festoso scampanio appunto il sabato santo verso le ore 10. Il segnale doveva arrivare dalla Badia di Frassinoro: Don don! Dondon! \ La campana ed Frassinon tutt'al dì la sunava, \ pan e vin la guadagnava; guadagnava un par d'cappun \ per purtar au so padrun. (Erano le tasse comunali: di grande attualità.) Allora grandi e piccini, si correva ai ruscelli, ai fossi e alla fontana a lavarsi gli occhi e il viso, perché in quel preciso momento l'acqua era benedetta e ci avrebbe guarito da ogni forma di dermatosi, lasciandoci la pelle liscia e levigata: (ecco perché ora si ricorre tanto alla chirurgia plastica!). Specie per i bambini era veramente un rito magico che si aspettava con grande trepidazione! Nel suo volume "Perché suonano le campane" lo studioso modenese Montanari ci spie- ga che "nel simbolismo della Chiesa, la campana è come una lezione catechestica: la cavità indica la bocca del predicatore, la compattezza del me- tallo è la fortezza, il legno dell'armatura é la sospensione, ricorda il legno della croce e la fune da tirare per il suono è la misura della vita o la fatica della nostra esistenza". Montanari osserva poi che fu la civiltà cinese ad inventare le cam- pane intese come strumenti da percuotere all'esterno, più che come vasi con un battacchio interno e oggi, che i campanili diventano elettronici, computeriz- zati, asettici, senz'anima e si suona a "martello", si tornerà alle origini cinesi.

S. Possidonio, 21 marzo 1961 Carissimi Nunzi, Maria Teresa, Bettina, Antonietta, Patrizia, Maria Grazia, Augusta, Iva, Maurizio, Anna, Danilo, Giampiero, Alfeo, alcuni giorni fa sfogliando il settimanale "Confidenze" la mia attenzione è stata fermata dalla parola "Boccassuolo" apparsami sulla corrispondenza con Bongiorno. Quanti ricordi ha suscitato in me! Mi ha riportato ad un passato lontano, al nevoso gennaio 1920, quando, fradicia e stanca dopo un cammino di due ore e mezza per sentieri quasi impraticabili arrivai alla squallida scuoletta di Casa Marchetti (Sassorosso) dove mi fermai fino al luglio successivo. Non sto a parlarvi del mio soggiorno colà, perché non potreste capirmi; mi limito a dirvi che, per quanto isolata dal mondo, senza alcuna comodità, senza svaghi e divertimenti, quell'anno fu il più bello della mia lunga carriera scolastica. Il ricordo di quel minuscolo centro, dei suoi ospitali abitanti è sempre vivo nel mio cuore. Ma non è per dare sfogo ai miei sentimenti che ho deciso di scrivervi... è per l'argomento "Campanile". Comunque, vi dirò che spesso, nel tempo della mia permanenza a Casa Marchetti, ebbi occasione di venire in paese e vedere ed ammirare il vostro caratteristico campanile. Non mi ha meravigliato il desiderio che avete espresso a Bongiorno: se lo avesse visto sul posto ne sarebbe stato entusiasta pur non potendo accontentarvi. Ora io mi permetto di darvi un suggerimento. Vi piacerebbe far conoscere il vostro campanile unendolo ad un'opera di bene? Ascoltatemi. La Casa di Redenzione Sociale di Niguarda (Milano) diretta da Marcello Taiappa chiede offerte dietro invio di serie di cartoline della collezione "Campanili d'Italia", di D. Bellini. Potreste scrivere al direttore dalla Casa, con invio di documentazione, chiedendo venga inserito nella serie. Credo che l'accettazione vi darebbe più soddisfazione che vederlo sul video. Parlatene alla vostra maestra ed ella vi saprà dire se l'idea è attuabile o meno. Perdonate tutti la mia intrusione e gradite tutti gli auguri più belli che può fare a dei bravi ragazzi una mamma maestra. Molte cordialità alla vostra insegnante. Con simpatia vi saluto Margherita Pungilupi

In alto a destra: la lettera degli alunni di Boccassuolo e la risposta di Mike Bongiorno (Confidenze, 12 marzo 1961). Qui sopra: la lettera della maestra Margherita Pungilupi che insegnò nella scuola elementare di Casa Marchetti29 nel 1920

la LUNA nuova - Aprile 2007 29 Il cantastorie di Novecento Riccardo Iaccheri ([email protected]) Cuore di paglia e la Cincia basca a Prisca Letizia

Lasciai Pablo intento a squadrare l'enor- rimase sorpreso del fatto che, alla sua me schermo bianco. Immobile, sulla vista, non scappassi a gambe levate banchina degli artisti, attendeva, con in preda al terrore. "Che fai? Non ti fac- palpitare paziente, il passaggio di quel- cio paura? Perché non fuggi via? Va! l'ispirazione che gli avrebbe consenti- Va! Non voler fare l'eroe! Vattene, la- to di impressionare tela ed umanità sciami solo!". Senza dire una parola, to tutti dove, o tutta. Aprile stava ormai volgendo al mi allontanai per meglio vedere, per meglio, da chi termine, dei condor, venuti il giorno pri- meglio capire. stavo portan- ma da est a seminare morte, nessuna Sedetti per qualche ora ai piedi di una do la nostra traccia. La piccola casa di mattoni ros- grande quercia. Era un albero impor- sorellina vero? Vedendomi arrivare, lo si, nella quale ci eravamo rifugiati, era tante, sapete? Il più importante. Pen- spaventapasseri iniziò a gridare: "Cosa stata miracolosamente risparmiata sate che da essa era stato preso il fai di nuovo qui? Vattene! Non prender- dalle bombe. La desolazione che si nome poi dato alla cittadina basca, della ti gioco di un'anima in pena!". "Ascol- presentò ai miei occhi una volta uscito quale divenne pure il simbolo, simbo- tami amico mio, te ne prego. Per tutta trasformò quel civigotto in una catte- lo di libertà. Ok, ok, ritorno al raccon- la vita hai desiderato qualcuno da po- drale incastonata in un deserto di mor- to... dove ero rimasto? Ah sì! Stetti per ter amare, non spaventare. Placa i tuoi te e distruzione. diverso tempo seduto sotto la maesto- lamenti ed apri il tuo cuore!". Detto Del paese non rimaneva che una sa quercia cercando di staccarmi da questo, impugnai il coltello, solitamen- masera informe, una cruda radiografia, ogni pensiero, ricercando quel silenzio te da me usato per incidere il legno, e con gli edifici ridotti a scheletri anneri- che mi avrebbe consentito di sentir ri- subito gli trafissi il costato. Questo si ti, spolpati di ogni ricordo ed un unico suonare nella mia anima la voce di Dio. aprì ed il suo cuore di paglia, dopo anni muricciolo, ancora interamente intat- Mentre là me ne stavo, dall'albero qual- e anni di solitudine, era finalmente to, a dividere in due l'abitato, quasi fos- cosa cadde, colpendomi in testa per pronto ad accogliere l'Amore. Rivolgen- se la colonna vertebrale di un uomo, poi fermarsi ad una distanza di circa domi ad Allegra le dissi: "Non temere un uomo provato, sbattuto a terra da due metri da me. Le vie del Signore più alcun male, tra poco conoscerai la tanta ferocia, umiliato, ma non vinto, sono proprio infinite... Fatto sta che mi gioia. Avrai un nido caldo, sarà per te deciso a lottare per rimaner abbracciato ritrovai tra le mani un piccolo uccelli- casa e lo sarà per sempre, ma soprat- alla vita. Guardando quel muro capii. no, un'uccellina per essere precisi. "Ma tutto avrai chi altro non chiede che di Guernica sarebbe risorta. dove ho sbagliato?", continuava a ripe- poterti amare, custodendoti nel suo "Non di solo pane vive l'uomo". Quante tere, "Apri le ali, allinea le piume di cuore". Detto questo, la deposi dolce- volte guardando il grano, ormai alto, coda, piega le zampette e via! Cosa mente e a Cuore di paglia dissi: "Ora il ondeggiare nel vento ci siamo curati non ha funzionato? Eppure non sem- tuo cuore è abitato, non sei più solo. della sola spiga, dimenticandoci del- brava così difficile... O povera me, come Ti affido Allegra. I tuoi occhi saranno i l'umile stelo? Sorreggere, custodire, farò? Un uccellino che non vola è come suoi occhi, sii tu la sua luce e riscal- elevare al cielo il prezioso frutto per- un bambino che non ride... non si può! dala sempre con tutto l'Amore di cui ché possa essere baciato dal sole; È contro natura!". Iniziò a piangere sei capace". Li lasciai così, stretti cuo- questa la sua unica missione. Nulla coprendosi la testina con le ali. "Come re a cuore, e sul far della sera mi in- chiede, tutto dona, facendosi condut- ti chiami?", le chiesi. Lei, sorpresa, camminai verso casa. Non si vede tore perfetto della linfa di vita che fa drizzò il collo ed impaurita domandò: bene che con il cuore, fratellini miei. crescere e fortifica, esempio perfetto "Chi è? Chi ha parlato?". Notai i suoi Dinnanzi a questo mondo che spesso di missionarietà. Stelo che sarà paglia, occhi: nemmeno per un istante si apri- ci abbaglia e ci confonde, presentan- paglia che diverrà cuore.Pensai a mia rono e fu allora che capii. Era cieca. doci il male come se fosse bene, spa- madre, pensai a mio padre, ed una la- "Non temere piccola cincia ("dolce lanchiamo gli occhi del cuore ed affi- crima, pesante di tristezza, scivolò via uccellino" in lingua basca). Mi chiamo diamoci a questi; nuovi orizzonti di luce lenta scavandomi il viso. Novecento e non voglio farti del male, si schiuderanno per noi. La Verità, Chiusi gli occhi ed iniziai a camminare anzi, se posso, vorrei esserti d'aiuto". come una lama, ci trafigge senza feri- lasciando che fosse il Vento a condur- "O Novecento, io mi chiamo Allegra, re; apre il nostro cuore perché l'Amore re i miei passi. Giunsi alla sommità di ma come vedi, felice non sono... è che possa avere libero accesso. Lo so, è una collinetta, sulla quale svettava, in non ho più nessuno, il mio stormo è difficile da credere, ma andò realmen- tutta la sua infelicità, uno spaventapas- partito ed io sono rimasta qui, sola, te così. Uno spaventapasseri, una seri. Se ne stava con il capo chino, ed cieca ed incapace di librarmi nell'aria. cincia, innamorati per la vita. Credete- all'ondeggiare di questo accompagna- Conosci qualcuno più infelice? Penso mi! Non vi racconto favole! Una mano, va un lamento incessante. Mi avvicinai proprio di no...". Invece sì... pensai tra solo se aperta, potrà essere mano che cercando di farmi presente. Lui, non si me e me. Stringendola forte al petto semina. Così il cuore, solo se aperto, accorse di me fino a quando, con la iniziai a correre. "Dove mi stai portan- potrà essere cuore che ama. Che ogni mano sinistra, non gli ebbi accarezza- do?", domandòAllegra. "Abbi fiducia!", cuore sia nido! Anime anime adunata! to la guancia stopposa. Guardandomi, risposi io. Scommetto che avete capi- Sorridete e seminate.

30 la LUNA nuova - Aprile 2007 Poesia di Bruno Ricchi

Decima La ballata della Valle parte

Per anni portinaia del convento Vien da Susano Sibari Raimondo (3) Suor Angelica (1) delle Francescane Che pel Comune faceva il becchino Al campanello aveva orecchio attento Piccolo, curvo e un poco rubicondo Per poverelli una minestra e un pane Sempre seco tenea fiasco di vino. E pure il Pane per il Sacramento Di povera famiglia ma giocondo Con l'orazioni impegno le rimane. Dovette rosicchiar più d'un crostino. L'immagino su in cielo a passettini Visse la vita con un gusto pieno A cantare con Santi e Cherubini! Mangiando molta paglia e poco fieno.

Galvani Germano (2), primo spazzino Da San Rocco venìa Dino Ugolini (4) Con Candida viveva giù ai Casoni In quel di Boccassuolo trapiantato Spingeva per il centro il carriolino Aveva militato negli Alpini Raccogliendo rifiuti e imprecazioni E coi fratel faceva artigianato Per il pesce d'aprile un bel mattino Amava la "baracca" e buoni vini Col sorriso diceva "state buoni!" Fu per il paesel sempre impegnato Un crudo male lo condusse a morte Ci lascia un buon ricordo ed un sorriso Lasciando il figlio Paolo e la consorte. Va con le "penne nere" in Paradiso!

Note la Ca', da famiglia di agricol- fornì il pesce per la cena. tutti, perché sapeva sorridere (1) Ruvasi Angelica tori, abitò poi coi genitori ed il Il figlio Paolo è il nostro pri- e prendere la vita. (1898-1969). fratello ai Casoni di Boccas- mo cittadino. Nata a Cadignano di Lama suolo. (4) Ugolini Dino Mocogno da famiglia bene- Rientrato dalla prigionia in (3) Sibari Raimondo (1924-2000). stante, una sorella gemella Germania, si sposò con (1900-1989). Nato a Boccassuolo da nu- ed un fratello medico, venne Bertogli Candida ed essen- Trovatello abbandonato a Mo- merosa famiglia, 3 femmine giovanissima all'Istituto del- do stato assunto in Comune dena sulla "ruota" di un con- e 4 maschi, il padre falegna- le Suore Francescane del- come salariato, si trasferì al vento, fu adottato da due co- me, la madre casalinga. l'Immacolata di Palagano. Capoluogo negli anni Ses- niugi anziani e senza figli di Dopo le elementari venne av- La sua mansione principale santa. Polinago. viato, assieme ai fratelli, al- era il servizio di portineria che Fu il primo operatore ecolo- Dopo la prima guerra mon- l'attività paterna nel laborato- svolgeva con particolare spi- gico di Palagano, con la sola diale, deceduti i genitori adot- rio posto in San Rocco. rito di accoglienza e col pe- dotazione di un carrettino a tivi, si trasferì a Costrignano A 18 anni, nel 1942, fu chia- renne sorriso sulle labbra. mano per la raccolta dei rifiu- dove lavorò per anni come mato al servizio militare a To- Sua ulteriore incombenza era ti, che allora veniva effettuata garzone nel podere del Dott. rino e qui venne fermato e de- anche quella di preparare le nelle poche strade del cen- Nannetti. portato in Germania, ove gi- ostie per il Santissimo Sacra- tro. Si sposò nel 1932 con una rovagò per diversi campi di mento: preparava una colla Un primo aprile di quegli anni, ragazza di 17 anni, pure di detenzione, per due anni, fino finissima, che spalmava su- per il pesce d'aprile, diversi Costrignano, stabilendosi al a Dachau. gli stampi roventi e ritagliava agricoltori avevano portato "Castellaro". Rientrato dalla prigionia, con- in perfetti dischetti bianchis- campioni di sterco bovino per Il 18 marzo 1944 la modesta tinuò il lavoro di falegname, simi (...e noi, all'asilo, man- l'esame "fisiostercografico", casa gli fu bruciata dai tede- si sposò ed ebbe la figlia giavamo i ritagli...). Germano tranquillo e sorri- schi e fu costretto a trovare Giosetta. Negli anni '50 fu Ad ogni squillo di campanel- dente ascoltava le impreca- casa a Rubbiano di Montefio- consigliere comunale a Mon- la si udivano nel lungo corri- zioni e diceva "Bütàd pur chì, rino. tefiorino. Di indole allegra e doio i passettini svelti. Ripo- che l'esàmm a é fàg mì!". Dal 1947 si trasferì nella casa d'innata giovialità, fu per tanti sa nel nostro camposanto Nel 1970 iniziò a costruirsi popolare di Susano coi figli anni responsabile degli Alpi- dopo un vivere sereno che ha una casetta nella "lottizzazio- (4 maschi e 4 femmine). Dal ni e con essi sempre parteci- irradiato amore e benevolen- ne Casoni", casetta che abi- 1970 ebbe l'incarico comuna- pò alle adunate nazionali, za. tò per poco tempo perchè un le di necroforo, incarico che provinciali e alle "baracche" male incurabile lo condusse svolgeva con semplicità e al- locali. Per tanti anni è stato (2) Galvani Germano a prematura morte. legria, portando sempre con riferimento per ogni tipo di ne- (1923-1975). Era un pescatore provetto e sè un fiaschetto di vino. cessità dei compaesani di Nato a Boccassuolo, Campo fu forse l'ultimo cui il Dragone Era benvoluto e simpatico a Boccassuolo. 31

la LUNA nuova - Aprile 2007 31 Riflessioni "Le divergenze d'opinione non dovrebbero significare ostilità. Se così fosse, mia moglie ed io dovremmo essere nemici giurati l'uno dell'altro. Non conosco due persone al mondo che non abbiano avuto divergenze d'opinione e ho sempre cercato di considerare coloro che dissentono da me con lo stesso affetto che ho per quelli che mi sono più cari e vicini."

M. K. Gandhi

Mohandas Karamchard Gandhi è il fondatore della non violenza e il pa- dre dell'indipendenza indiana. Nato il 2 ottobre 1869 a Portbandar in India da famiglia benestante. Si laurea in giurisprudenza ed esercita brevemente l'avvocatura a Bombay. Nel 1893 si reca in Sud Africa con l'incarico di consulente legale per una ditta indiana: vi rimarrà per ventuno anni. Qui si scontra con una realtà terribile, in cui migliaia di immigrati indiani sono vittime della segregazione razziale. L'indignazione per le discriminazioni razziali subite dai suoi connazionali (e da lui stesso) da parte delle autorità britanniche, lo spingono alla lotta politica. Si batte per il riconoscimento dei diritti dei suoi compatrioti e dal 1906 lancia, a livello di massa, il suo metodo di lotta basato sulla resistenza non violenta, denominato anche Satyagraha: una forma di non collaborazione radica- le con il governo britannico, concepita come mezzo di pressione di mas- sa. Gandhi giunge all'uguaglianza sociale e politica tramite le ribellioni pacifiche e le marce. Alla fine il governo sudafricano attua importanti riforme a favore dei lavoratori indiani. Nel 1915 Gandhi torna in India dove circolano già da tempo fermenti di ribellione contro l'arroganza del dominio britannico e diventa il leader del Partito del Congresso, partito che si batte per la liberazione dal colonialismo britannico. Nel 1919 prende il via la prima grande campagna di disobbedienza civile, che prevede il boicottaggio delle merci inglesi e il non pagamento delle imposte. Subisce un processo ed è arrestato. Viene tenuto in carcere pochi mesi, ma una volta uscito riprende la sua battaglia. Nel 1930 organizza la marcia del sale: disobbedienza contro la tassa sul sale, la più iniqua perché colpiva soprattutto le classi povere. La campagna si allarga con il boicottaggio dei tessuti provenienti dall'estero. Gli inglesi arrestano Gandhi, sua moglie e altre 50.000 persone. Spesso incarcerato anche negli anni successivi, Gandhi risponde agli arresti con lunghissimi scioperi della fame. All'inizio della Seconda Guerra Mondiale decide di non sostenere l'Inghilter- ra se questa non garantirà all'India l'indipendenza. Il governo britannico reagisce con l'arresto di oltre 60.000 oppositori e dello stesso Gandhi, che è rilasciato dopo due anni. Il 15 agosto 1947 l'India conquista l'indipendenza. Gandhi vive questo momento con dolore, pregando e digiunando. Il subcontinente indiano è diviso in due stati, India e Pakistan, la cui creazione sancisce la separazione fra indù e musulmani e culmina in una violenta guerra civile che costa, alla fine del 1947, quasi un milione di morti e sei milioni di profughi. L'atteggiamento moderato di Gandhi sul problema della divisione del paese suscita l'odio di un fanatico indù che lo uccide il 30 gennaio 1948, durante un incontro di preghiera.