4 FDS 244 • EDITORIALE

FEDELTÀ DEL SUONO

Fondata nel 1991 Periodico mensile Reg. Trib. Terni n° 12/1992

REDAZIONE CENTRALE Via F. Mancini 23 - 05100 Terni (TR) Viva la (contro) revoluciòn! T. +39 0744 44.13.39 - F. +39 0744 43.20.18 W. www.fedeltadelsuono.net E. [email protected]

DIRETTORE EDITORIALE e DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Bassanelli i si continua a chiedere se la decenni: il concerto rock. [email protected] musica possa cambiare il A ben guardare i cubani stanno vi - mondo. vendo un momento chiave della Responsabile di progetto Pamela Mazzanti NCon può, ovviamente. Ma può es - loro storia. [email protected] sere la cartina al tornasole che al - Non già perché hanno potuto as - cuni mutamenti stiano sistere al concerto della più im - Direttore Andrea Della Sala effettivamente avvenendo. portante e longeva rock and roll [email protected] In effetti, al potere, al potere di band del pianeta quanto perché i ogni latitudine, compresa la no - loro governanti, governanti che si Direzione tecnica Fulvio Chiappetta stra, importa poco di musicisti, riducono al solo Raoul Castro, [email protected] band, concerti. hanno sentito fosse giunto il mo - In alcuni Paesi però certa musica mento di aprire le porte all’occi - Collaborano: Leonardo Bianchini, Valerio Maria Bonavia, Mauro Bragagna, Claudio Checchi, Leonardo Ciocca, Cristina Cuomo, Paolo Dameno, Paolo non è mai stata vista di buon oc - dente. Fontana, Alberto Guerrini, Giacomo Pagani, Francesco Peluso, Giacomo Pongelli, Antonio Scanferlato, Cristiano Ubaldi, Violetta Valèry, Lorenzo Zen. chio. Questo è il vero dato politico e Collaboratori tecnici: Italo Adami, Bartolomeo Aloia, Massimo Bianco, Luca Comi, Mattia D’Antonio, Paolo Mattei, Diego Nardi, Giulio Salvioni . Non tanto per la musica in sé, umano da considerare.

Finito di stampare nel mese di: APRILE 2016 credo, quanto per la sua capacità di aggregare. D’altronde una settimana prima Casa Editrice BLU PRESS : Via F. Mancini 23 - 05100 Terni (TR) di questo storico concerto era Iscrizione R.O.C. n° 13.343 W. www.blupress.it - E. [email protected] Voglio dire, vi immaginate un Ce - stato il presidente Obama a lan - ausescu o un Karadzic, gente cioè ciarsi in altrettanto storici, sfrenati DIRETTORE GENERALE Andrea Bassanelli capace di uccidere a sangue balli caraibici insieme alla sua [email protected] freddo chiunque fosse considerato (prima) signora in quel de L’Ha - meno che integrato al sistema, che vana. possa aver paura dei testi e della Quindi è lecito attendersi una Ufficio Amministrativo Daniele Bassanelli musica dei figli dell’occidente de - svolta dietro l’altra per una popo - [email protected] cadente e smidollato? lazione che solo gli occhi roman - Propendo dunque per dare alla tici di alcuni intellettuali da Ufficio Marketing Leonardo Ciocca musica più che altro lo status di si - divano e Gin tonic hanno sempre [email protected] gillo , da apporre sulle pagine di preferito fosse annoverata fra le storia che riportino di importanti più felici del pianeta. AGENZIA PUBBLICITÀ: mutamenti alle condizioni politi - E non posso che augurare alla INFO SERVICE - [email protected] T. +39 0744 43.36.06 - F. +39 0744 43.20.18 che. bella gente dell’isola di Cuba di SERVIZIO ABBONAMENTI: poter finalmente uscire da un T. +39 0744 44.13.39 - [email protected] Nella fattispecie è piacevole anno - ghetto economico e culturale in STAMPA: verare tra i grandi traghettatori cui è stata relegata per decenni ROTOPRESS INTERNATIONAL Srl (AN) della storia la band di Mick Jagger. (pur se costretta a esclamare “Viva DISTRIBUTORE PER L’ITALIA: MEPE SPA (MI) Ormai semi ottuagenari, hanno la Revoluciòn”, di tanto in tanto, POSTE ITALIANE SPA portato il loro museo musicale pena una certa qual modifica, Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB TERNI viaggiante in quel di Cuba per un peggiorativa, alle già precarie con -

BLU PRESS edita: concerto gratuito di dimensioni dizioni di vita godute fino a quel Casa HI-TECH, Costruire HIFI, Fedeltà del Suono, Gusto Magazine, Hi-Blog, Horror Show, I Quaderni di Costruire HiFi, L’Annuncio, epiche. momento.) Le Guide di Fedeltà del Suono, Le Guide di Fedeltà del Suono USATO, Una scaletta piena dei loro suc - Nuova Hera, Scooter Facile, Secreta, Vinnie, XXX Tuning cessi più popolari ha aperto gli È comunque ancora emblematico Copyright BLU PRESS. Tutti i diritti riservati. è vietata la riproduzione anche parziale di testi, documenti, marchi, loghi, fotografie, articoli e pagine web, se non dietro autorizzazione occhi alla popolazione cubana su della poca dimestichezza con una scritta dell’Editore. Manoscritti, foto e originali inviati alla casa editrice, anche se non pub - blicati, non si restituiscono. I progetti e gli schemi pubblicati sono coperti da copyright e cosa sia significato per il resto del piccolissima cosa chiamata demo - dalle vigenti leggi sul diritto d’autore. Qualsiasi forma di sfruttamento commerciale dei suddetti contenuti fa capo alla BLU PRESS ed è quindi espressamente vietata. I contenuti mondo poter dire “io c’ero”. crazia come nessuno dei presenti offerti dalle riviste edite dalla BLU PRESS e dai portali ad esse collegati, sono redatti con la massima cura e diligenza. La BLU PRESS, tuttavia, declina ogni responsabilità, diretta e Scene di autentica isteria, commo - al concerto dei Rolling Stones indiretta, nei confronti di qualsiasi terzo, per eventuali ritardi, imprecisioni, errori, omissioni e/o, danni derivanti dai suddetti contenuti. Le redazioni assicurano di aver posto la mas - zione profonda e inestinguibile abbia potuto pubblicare sui social sima attenzione nel rintracciare gli autori del materiale presentato e i fotografi aventi di - speranza hanno connotato l’av - foto e video del concerto. ritto sulle immagini e si dichiarano disponibili per quanti non fossero riuscite a identificare o contattare. Tutti marchi, i loghi, i nomi, i prodotti o i materiali citati in questa pubblica - vento e la consumazione del rito zione appartengono ai legittimi proprietari. Nel caso avessimo inavvertitamente violato un copyright per immagini, link o altro vogliate contattarci a [email protected] e provvede - pagano per eccellenza degli ultimi La libertà è partecipazione, soste - remo a risolvere tempestivamente l'inconveniente.

UNI EN ISO 9001: 2000 FDS 244 • EDITORIALE • Andrea Della Sala 5

per modellare la pro - pria società futura. Perché noi possiamo si andare ad ascoltare i Rolling Stones ogni volta che passano vi - cino casa ma abbiamo problemi a non finire e ci sviluppiamo se - condo modelli che, personalmente, ri - tengo ormai ampia - mente falliti. Lo spirito di Cuba, la sua vera essenza di popolo colto e ami - chevole, deve resi - stere mentre si rivolge al resto del mondo in - nestandosi con le altre culture che da oggi in poi potreb - bero attraversarla in - crociandone i destini non più solo come tu - risti, abituati peraltro a comportarsi da pa - droni ricchi e viziati, ma come cittadini dello stesso mondo. neva il compianto Gaber, e in ef - netta, ma come mai tutti impazzi - Sarebbe bello che i Rolling Stones fetti non c’è niente di più bello che scono per il rock and roll? fossero immortali e che potessero essere protagonisti, testimoni ocu - Forse per la musica? Per i mes - suggellare con la loro presenza lari di eventi importanti. saggi contenuti nei testi? Tutte e scenica nuovi o ritrovati rapporti due le cose e molto di più. con il resto del pianeta in Afgha - Le persone vanno rese capaci di Potersi recare a un concerto dei nistan, Corea del Nord, Iran, ecc. camminare con le proprie gambe, Rolling Stones è una gran serata La musica non cambia i destini del responsabilizzate per bene e poi per un occidentale ma è il simbolo mondo di per sé. lasciate vivere il proprio tempo della riconquistata libertà e aper - Le persone che amano la musica con tutta l’intensità di cui sono ca - tura verso il mondo per un cu - si. paci. bano. Viva la controrivoluzione.

Perché va bene considerare le pro - Mi auguro dunque che non solo si prie tradizioni come superiori a possa cominciare pian piano ad tutte le altre, la propria storia annoverare Cuba fra i Paesi liberi come la più gloriosa di tutte le e democratici ma anche che, in altre, costruendo anche recinti in questo processo di uscita dal pro - cui rinchiudere, per forza, chi di prio passato, capisca che non tutto [email protected] quelle tradizioni e storia è stato quello che sta di fuori rappresenta @ spesso l’inconsapevole mario - un modello ideale a cui ispirarsi Andrea Della Sala Fedeltà del Suono 6 FDS 244 APRILE 2016

EDITORIALE 04 Viva la (contro) revoluciòn! da pag. 76 Sdi Andrea Deolla Sala mmario pag. 34 IN COPERTINA

08 George Fest – A Night to Celebrate the Music of George Harrison di Mauro Bragagna

IL CAPPELLO A CILINDRO 16 Le Aziende informano a cura della Redazione

26 Storia di un Disco MARCO STRANO: un artista simbolo di Velut Luna di Marco Lincetto

IL REGNO DEGLI ASCOLTI 30 Macchina lava dischi in vinile PRO-JECT VINYL CLEANER VC-S Il suono del pulito di Andrea Della Sala

34 Diffusori Bookshelf PEARL AUDIO EVOLUTION MICRO BALLERINA Danza moderna di Andrea Della Sala pag. 58 CUFFIE E ACCESSORI 42 Cuffie elettrostatiche e amplificatore p KINGSOUND KS-H04 e KS-M03 ag L’elettrostatica da viaggio . 16 di Leonardo Bianchini

I DECALOGHI 48 di Lorenzo Zen

HI-END MAGAZINE ® 52 Amplificatore integrato DELTA SIGMA ORCHESTRA L’Italia che picchia duro di Giacomo Pagani pag. 52

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pag. 26

58 Preamplificatore digitale e DAC USB MCINTOSH D150 Il tripudio del digitale da pag. 76 di Alberto Guerrini

64 Amplificatore integrato KR AUDIO VA 830 Chiaroscuri mitteleuropei di Paolo Fontana pag. 64 IL CLUB BLU PRESS 70 Accessori – Modulo Iscrizione e Abbonamenti

LA BACCHETTA MAGICA 76 CLASSICA DISCHI di Violetta Valéry pa 78 DISCO DEL MESE di Mauro Bragagna g. 30 79 COMPILATION LUNATIK a cura della Redazione 80 ROCK E I SUOI FRATELLI AUDIOFILI di Mauro Bragagna 82 APPUNTAMENTI D’ASCOLTO a cura della Redazione 92 DISCHI AUDIOPHILE di Antonio Scanferlato 96 JAZZ DISCHI di Francesco Peluso

IL MERCATO DELL’USATO 97 a cura della Redazione pag. 42

pag. 8 8 FDS 244 ▼ In Copertina • di Mauro Bragagna George Fest A Night to Celebrate the Music of George Harrison

Quando i Beatles si sciolsero George Harrison aveva solo 26 anni. Un concerto-tributo ne ripercorre l’incredibile storia.

ll’Oktoberfest di Monaco di orge Fest , la celebrazione del mistico merse in un parco da sogno. In Italia Baviera milioni di persone si ri - papà, ma l’idea non ci dispiace perché il film è uscito con dodici anni di ri - trovano a bere, in un’atmosfe - il Quiet Beatle non era poi così tran - tardo, nel 1991, chissà perché. Ha Ara unica al mondo. Il paese che mol - quillo, non viveva solo di meditazio - avuto problemi anche in altri paesi, e ti considerano la matrigna d’Europa ne. Amava anche le donne, le corse au - nei cinema svedesi è stato pubbliciz - è sempre stato il regno dell’Ordine ma tomobilistiche ed i comici irriverenti. zato così: “è talmente divertente che anche della birra scolata a fiumi. So - Non è un caso se è stato definito il Set - in Norvegia l’hanno censurato”. In - prattutto in quei giorni ci si può timo Monty Python, grazie alla co - somma, George era un uomo com - ubriacare senza che nessuno ti guar - munanza con questa sfacciata com - plesso al di là delle apparenze. Men - di di traverso, è la sobrietà ad essere pagnia di “matti” (nell’accezione di tre scriviamo queste note sul Settimo bandita: ogni boccale contiene un li - Erasmo da Rotterdam) amanti del - Monty Python, se ne è andato anche tro di birra, difficile evitare una certa l’assurdo e del bizzarro. È stato George il Quinto Beatle, George Martin. Sen - euforia. Non sappiamo se Dhani Har - a produrre “Brian di Nazareth”, cre - za di lui i Beatles sarebbero stati una rison abbia pensato a questa festa dendoci tanto da ipotecare la villa di cosa diversa, artisticamente, è stato lui pagana quando ha organizzato Ge - Friar Park, con le sue 120 stanze im - a far firmare un contratto per la Par -

10 FDS 244 ▼ In Copertina • GEORGE FEST lophone (etichetta minore dell’uni - partì nel 1977 e non si fece in tempo conoscono i grovigli dell’albero ge - verso Emi), dopo che altre case di - per problemi di copyright, la buro - nealogico del rock’n’roll. Brandon scografiche li avevano bocciati. Il pri - crazia non è un male solo italiano. Re - Flowers è il cantante dei Killers, Britt mo approccio con i Beatles fu tutt’al - sta l’intenzione, però, gli extraterrestri Daniel il leader degli Spoon, Nick Va - tro che idilliaco, Martin criticò pe - avrebbero potuto apprezzare la sua lensi il chitarrista degli Strokes, Ann santemente la loro musica che gli musica. Non stupisce che Harrison si Wilson la voce delle Heart, Perry Far - sembrava nata vecchia, e il gruppo sia sentito frustrato nel non riuscire a rel la mente e la voce dei Jane’s Ad - piombò in un gelido mutismo. “Ho farla ascoltare ai terrestri, ritrovandosi diction, “Weird Al” Yankovic è proprio detto qualcosa di sbagliato?”, chiese. con tanto materiale di eccellente qua - l’autore delle parodie di Michael Jack - Il lungo silenzio fu interrotto da una lità che non riusciva a passare il vaglio son. Aggiungete i Beach Boys Brian battuta di George Harrison: “Di sba - di Lennon e McCartney. Avrebbe dato Wilson e Al Jardine, , gliato c’è solo la tua cravatta”. Il lustro a All Things Must Pass (1970), , i Black Rebel Motorcycle muro di diffidenza si sgretolò al - il suo primo album di canzoni dopo Club e la festa può cominciare. Altri l’istante: la storia ufficiale dei Beatles, un paio di esperimenti elettronici. La nomi, effettivamente, non sembrano come fenomeno discografico, poteva celebre copertina vede George ritrat - all’altezza dell’entusiasmo di Dhani. iniziare. to nella magione di Friar Park cir - Il cast di “George Fest”: anche la clas - condato da quattro nanetti da giardi - se operaia va in paradiso. In Inghilterra sembra che l’inverno no. Finalmente libero dopo i Beatles. Il Blu-ray inizia con le immagini di Ge - debba durare per sempre: quando ar - Non stupisce che Lennon abbia ini - orge Harrison. Un tuffo al cuore. Poi riva la primavera te la sei davvero zialmente attaccato l’album, non ap - iniziano i commenti e ci si chiede per - meritata . (George Harrison a pro - prezzando la metafora. Gran parte di ché non abbiano messo i sottotitoli. posito di “Here Comes the Sun”). quelle canzoni costituiscono lo zoccolo Vabbè, non è un film di Losey, il par - duro del live appena pubblicato, Ge - lato è molto più ridotto che in altri Nell’autunno del 1968 George Harri - orge Fest. eventi e c’è soltanto sul video, non sui son fece visita a Bob Dylan, in quel di vinili o sui cd. Anche chi mastica Woodstock. Si conoscevano da tempo “Something” è una grande canzone: l’inglese come Renzi può apprezzare ma è in quella occasione che diven - fui sorpreso del fatto che George fos - l’iniziale gag della stella tv Conor O’ tarono davvero amici. Scrivendo can - se stato capace di scriverla. (George Brian: “Mi avevano detto che era un zoni insieme a Dylan ebbe l’opportu - Martin non era un suo fan ?) tributo a George Michael, ho impie - nità di confrontarsi con la sua band, gato una settimana ad imparare formata da Robbie Robertson, Rick Un tributo a George Harrison – Con - Faith”. E parte con una più che di - Danko, Richard Manuel, Levon Helm, cert for George -si era già tenuto alla screta versione di Old Brown Shoe , di Garth Hudson. Quella che sarebbe di - Royal Albert Hall il 29 settembre beatlesiana memoria. Il livello si alza ventata The Band, e che avrebbe avu - 2002, un anno dopo la sua morte, con subito con Britt Daniel degli Spoon, to un’enorme influenza sulla musica Eric Clapton, Paul McCartney, Ringo con una convincente I Me Mine , l’ul - di quegli anni. Oltre all’originalità dei Starr, Tom Petty, Jeff Lynne, Billy Pre - tima canzone registrata dai Beatles, musicisti, dei barbudo appassionati ston… musicisti con cui aveva con - una critica di George Harrison al - della tradizione, cosa inaudita in que - diviso il cammino. Il figlio Dhani l’egoismo che ci impedisce di vivere gli anni psichedelici, George fu colpito c’era già allora, e spiega che è passa - pienamente. Fortunatamente il suo dal loro approccio democratico: ognu - to un mucchio di tempo e che gli ami - spirito è stato recepito dai partecipanti no poteva dire la sua ed essere ascol - ci americani lo hanno spesso invitato al tributo, che si sono messi totalmente tato. Mentre lui doveva sottoporsi a celebrare il padre anche dall’altra al servizio della musica di George Har - all’implacabile giudizio di Lennon e parte dell’Atlantico. Così il 28 set - rison rinunciando agli esibizionismi e McCartney, per sperare di vedere una tembre del 2014, al Fonda Theater di agli atteggiamenti da Prima Donna. sua canzone in un album dei Beatles. Los Angeles, si è tenuto l’evento rac - Un’umiltà di fondo che sarebbe pia - Frank Sinatra definì Something la più colto in un doppio cd, con allegato un ciuta molto a George e giova assai alla bella canzone d’amore mai scritta, la Blu-ray o un Dvd a scelta, o in triplo riuscita della festa, davvero corale registrò e la cantò spesso anche in con - vinile (attenzione: senza video). “ Ho come non capita quasi mai con i dischi certo. Ma ci volle un po’ di tempo per - sempre immaginato un club dove la mia di “artisti vari”. Ai Jamestown Revi - ché la attribuisse a Harrison, annun - generazione di musicisti potesse suonare val o ai The Black Ryder una ribalta ciandola in pubblico come una can - i pezzi più profondi della sua carriera. così non capiterà mai più nella vita, zone Lennon-McCartney. Amarezze Così, in modo completamente nuovo e vi - eppure non sfigurano rispetto agli at - ma anche soddisfazioni: nel prezioso brante mi sono ritrovato sul palco con al - tesissimi Ben Harper o Flaming Lips. disco inserito nella sonda spaziale cuni dei miei eroi musicali al suono del - Riascoltare Ann Wilson delle Heart nel Voyager, per rappresentare ad altre la musica più familiare della mia vita. Spe - 2016 non era uno dei nostri sogni proi - forme di vita extraterrestri le bellezze ro che l’ascolto possa essere piacevole biti, ma la sua Beware of Darkness del Mondo e della specie umana, per voi come lo è stato per me. Sono le mi - non ha nulla da invidiare alla Some - l’astronomo Carl Sagan voleva asso - gliori interpretazioni che avrei potuto im - thing di Norah Jones, che ci piace di lutamente inserire Here Comes the maginare per George ”. Il parterre degli più alle prese con la meno nota Be - Sun , un pezzo dei Beatles notoria - ospiti non sembra particolarmente hind that Locked Door . Una demo - mente targato Harrison. La sonda ricco, ad una prima occhiata, se non si cratizzazione che forse non ci aspet -

11:28 La musica liquida senza compromessi

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12 FDS 244 ▼ In Copertina • GEORGE FEST tavamo, e che potrebbe essere inter - dalla voce del gigantesco – e assai in - ché il pubblico non aveva apprezza - pretata come un gioco al ribasso. Ma vecchiato - (aiutato da un to abbastanza River Deep Mountain così non è grazie a , altro Beach Boy, Al Jardine) uno dei High di Ike e Tina Turner, i suoi ulti - una figura minuta che serra i ranghi pezzi più toccanti e profondi del suo mi pupilli. La stima di cui godeva era come il Massimo Decimo Meridio in - repertorio, All Things Must Pass , immensa, e John Lennon si rivolse a terpretato da Russel Crowe, con eseguito con una grazia atipica per i lui ripetutamente, anche come solista. un’autorevolezza che sinceramente grandi eventi, ma tipica per George. E pure George Harrison. All Things non gli riconoscevamo. Emozionante. La chicca finale di un di - Must Pass (triplo vinile o doppio cd) E con una voce che ricorda sempre più sco non memorabile, ma solido. è stato prodotto da Phil Spector, dun - quella di papà. Non è detto che sia un que, ed è un album che si può ap - vantaggio, in una situazione norma - Quando muori avrai bisogno di una prezzare, e molto, ancora oggi. Anche le, ma lo è sicuramente mentre se ne guida spirituale e di una conoscenza se lo stesso George sulle note di co - celebra la musica. La sua Savoy Truf - interiore che vada oltre i confini del pertina della ristampa del 2001 la - fle , ad esempio, è sicuramente ade - mondo fisico. Non ha importanza se mentava un approccio agli arrangia - guata rispetto all’originale presente nel sei il sultano del Brunei o uno dei fa - menti un po’ barocco, forse invec - mitico “Doppio Bianco”. Miracoli di volosi Beatles: conta quello che hai chiato troppo. Ma la sostanza rimane una serata che non è sempre magica, dentro . (George Harrison) strepitosa, soprattutto se consideria - ma che è nata sotto una buona stella. mo il terzo ellepì con le jam session un Non si è voluto mettere in scaletta La produzione di Phil Spector secon - gradito presente. Il livello dei due al - While my Guitar Gently Weeps , ad do molti critici ed appassionati ha ro - bum in studio è quello dei dischi dei esempio, ma si è deciso di eseguire vinato Let It Be (1970), che liberato da - Beatles, grazie alle canzoni… rifiuta - Handle it With care , del super-grup - gli orpelli orchestrali e dalla patina de - te dai Beatles. Un album che si occu - po Traveling Wilburys. Nell’origina - gli arrangiamenti è rinato come Let It pa di trascendenza, della morte, di le si alternano le voci di Harrison, Bob Be…Naked (2003). Interessante, sen - Dio, e lo fa con una leggerezza ed una Dylan, Tom Petty, Jeff Lynne. Impos - z’altro, ma The Long and Winding sincerità che lasciano sbalorditi ancora sibile da clonare, eppure la versione Road ci piace come l’abbiamo sempre oggi. Come il successo commerciale corale di George Fest riesce a repli - amata, con il trucco pesante che era ti - che ha avuto nonostante canzoni carne l’energia da eccellente classic- pico di Phil. Probabilmente il più ge - come The Art of Dying , che in teoria rock. Divertente e divertita, ma con niale produttore pop di tutti i tempi, dovrebbero imbarazzare solo a leg - garbo, senza il senso di caciara che ro - sicuramente il più eccentrico. L’in - gerne il titolo, in un ambito pop- vina tante esibizioni quando il palco ventore del Wall of Sound, per dire, rock. Dopo gli sperimentali Electronic è troppo affollato. Come è conferma - così pieno di sé da decidere di ritirarsi Sound (1968) e Wonderwall Music to da una My Sweet Lord illuminata dalle scene, dopo anni di trionfi, per - (1969) è il primo album di canzoni fir -

14 FDS 244 ▼ In Copertina • GEORGE FEST mato da Harrison, il primo dopo lo “Give Me Love (Give Me Peace on Ballad of Sir Frankie Crisp (Let It Roll) scioglimento dei Beatles. Non avreb - Earth)” Ben Harper – 3:46 be più raggiunto questi livelli, non è “Here Comes the Sun” Awaiting On You All – 2:45 un caso se in George Fest le canzoni “What Is Life” “Weird Al” Yankovic All Things Must Pass – 3:44 di All Things Must Pass sono addi - “Behind That Locked Door” Norah Jo - I Dig Love – 4:55 rittura undici. Un disco solido e me - nes Art of Dying – 3:37 morabile, il meglio di George Harri - “My Sweet Lord” Brian Wilson, Al Jar - Isn’t It a Pity (Version 2) – 4:45 son lo trovate qua, oltre che in Abbey dine Hear Me Lord – 5:46 Road dei Beatles (con Something e “Isn’t It a Pity” The Black Ryder LP 3 - “Apple Jam” Here Comes the Sun ) e alla While My “Any Road” Butch Walker Out of the Blue – 11:14 (Jim Gordon, Guitar Gently Weeps nella sublime “I’d Have You Anytime” (Harrison, Carl Radle, Bobby Whitlock, Eric versione lenta che troviamo in Love , Dylan) Karen Elson Clapton, Gary Wright, George Harri - l’unica raccolta post-moderna sui “Taxman” Cold War Kids son, Jim Price, Bobby Keys, Al Aro - Beatles. “It’s All Too Much” the Flaming Lips nowitz) “Handle with Care” (Harrison, Dylan, It’s Johnny’s Birthday – 0:49 (Bill Artisti Vari Jeff Lynne, Tom Petty, Roy Orbison) Martin, Phil Coulter); Mal Evans, Ge - “George Fest – A Night to Celebra - , Dhani Harrison, orge Harrison, Eddie Klein) te the Music of George Harrison” Jonathan Bates, “Weird Al” Yankovic, Plug Me In – 3:18 (Jim Gordon, Carl 2CD + Blu-ray Hot Records Britt Daniel, Wayne Coyne Radle, Bobby Whitlock, Eric Clapton, “All Things Must Pass” Ann Wilson, Dave Mason, George Harrison) Disc one Dhani Harrison, Karen Elson, Norah I Remember Jeep – 8:07 (Ginger Baker, “Introduction” Jones Klaus Voormann, Billy Preston, Eric “Old Brown Shoe” Conan O’Brien Clapton, George Harrison) “I Me Mine” Britt Daniel George Harrison Thanks for the Pepperoni – 5:31 (Jim “Ballad of Sir Frankie Crisp (Let It “All Things Must Pass” – Gordon, Carl Radle, Bobby Whitlock, Roll)” Jonathan Bates, Dhani Harrison triplo vinile o doppio CD Emi Re - Eric Clapton, Dave Mason, George “Something” Norah Jones cords Harrison) “Got My Mind Set on You” (Rudy Clark) Brandon Flowers LP 1 “If Not for You” (Bob Dylan) Heartless I’d Have You Anytime – 2:56 (George Bastards Harrison, Bob Dylan) “Be Here Now” Ian Astbury My Sweet Lord – 4:38 “Wah-Wah” Nick Valensi Wah-Wah – 5:35 “If I Needed Someone” Jamestown Isn’t It a Pity (Version 1) – 7:08 Revival What Is Life – 4:22 “Art of Dying” Black Rebel Motorcy - If Not for You – 3:29 (Bob Dylan) cle Club Behind That Locked Door – 3:05 “Savoy Truffle” Dhani Harrison Let It Down – 4:57 “For You Blue” Chase Cohl, Brian Bell Run of the Mill – 2:49 “Beware of Darkness” Ann Wilson LP 2 Disc two Beware of Darkness – 3:48 “Let It Down” Dhani Harrison Apple Scruffs – 3:04

16 FDS 244 ▼ Il Cappello a Cilindro • NEWS • a cura della Redazione

Devialet Phantom, “IL” sistema all-in-one per lo streaming audiophile

Bisognerà coniare una nuova categoria di impianto hi-fi di arte, scienza e sensazioni: la particolare tecnologia in - per questo nuovo gioiello prodotto dal tridente francese tegrata si chiama ADH e combina il suono ricco ed in - a capo della Devialet (Pierre Emmanuel Calmel, Quentin contaminato degli amplificatori analogici con la potenza Sannié ed Emmanuel Nardin). e la compattezza del digitale, una piccola macchina dal Difficile infatti poter definire questa specie di “fagiolo ma - suono cristallino in grado di raggiungere volumi straor - gico”, in grado di sviluppare una potenza massima di dinari. Tra le altre caratteristiche speciali c’è quella che 3.000 watt, in grado di scendere fino a 16 Hz e di salire ben l’azienda chiama Heart Bass Implosion, tecnologia che oltre i 25 kHz, garantendo un livello di pressione sonora dona al Phantom suono e potenza di subwoofer normal - fino a 105 dB! mente molto più grandi: i driver, coperti da una cupola, Il tutto in un corpo di soli 12 litri di volume per 11 kg di sporgono la - peso, realizzato in alluminio, fibra di vetro e policarbo - teral - nato, che al suo interno contiene il DAC, lo streamer, l’amplificatore, il tweeter, i due midrange e tutta l’elettronica per poterlo connettere a qualsiasi rete domestica…ovvia - mente controllando il tutto dal no - stro immancabile smartphone! Sting dei Police, dopo averne apprezzato il suono, ha di - chiarato «Voglio che la gente ascolti la mia musica con que - sto». Stupito della profondità dei bassi anche il produttore hip-hop Rick Rubin, mentre per l’ex CEO di Beats David Hyman il Devialet Phantom crea un suono sconcertante, «In grado di far crollare le pareti» . Il nuovo sistema hi-fi in - tegrato è un concentrato NEWS • Il Cappello a Cilindro ▼ FDS 244 17

mente, oscillando a ritmo di musica simmetricamente, annullando così le vibrazioni ed evitando che lo stereo tremi o si muova sulla superfi - cie dove viene appoggiato. Il Phantom sarà in vendita presso i rivenditori diretti o tramite lo store Devialet. Per quanto riguarda il prezzo, sarà disponibile in due versioni: una da 750 Watt a 1.690 euro e una più potente da 3.000 Watt a 1.990 euro. Last but not least, il sistema funziona sia da solo che in congiunzione con un massimo di altri 24 (VENTIQUATTRO) al - tri sistemi che si sincronizzano automa - ticamente con la rete wireless di casa per combinarsi in un MEGA SISTEMA HI-FI da 192 amplificatori e 72 driver, per un totale di 72.000 watt di emis - sione!!! Abbastanza da amplificare il prossimo concerto dei Rolling Stones!

Informazioni: Devialet Italia tel. 335 66 04 127 www.devialet.com 18 FDS 244 ▼ Il Cappello a Cilindr o • NEWS

Nuovo Sub Davis Acoustics Basson 77

Basson 77 è il primo modello del nuovo range di sub - woofer Davis Acoustics. Da oggi è disponibile Basson 77 , il modello centrale della nuova gamma di tre subwoofer attivi proposti da Davis Acoustics. Dopo il successo di vendite del piccolo sub MAYA , Davis ha deciso di ampliare la scelta dei sub - woofer di fascia economica progettando ben tre nuovi modelli. Il primo a rendersi disponibile è il Basson 77, do - tato di un nuovo altoparlante da 25 cm a lunga corsa con membrana in cellulosa rinforzata. L’altoparlante e i due condotti di accordo reflex sono disposti frontalmente così da minimizzare l’influenza delle pareti sul comporta - mento acustico del subwoofer. La parte elettronica è do - tata dei controlli standard di un subwoofer attivo : fre - quenza di crossover (50 -160 Hz); fase continua (0-180°), livello; autoaccensione. L’amplificatore in classe D è ca - pace di erogare 170 watt RMS. La gamma si completerà nei prossimi mesi con altri due modelli dotati di altopar - lanti da 20 cm e da 30 cm di diametro. Basson 77 è già disponibile presso numerosi punti vendita che trattano il marchio francese DAVIS Acoustics. Informazioni: AudioMondo tel. 075 894 80 87 – www.audiomondo.com NEWS • Il Cappello a Cilindro ▼ FDS 244 19

Nuovi auricolari SHOOX e SOUNDEX di iSnatch

Allenatevi a tempo di musica con i nuovi auricolari iSnatch Shoox e Soundex , unione perfetta di qualità e design. Suono nitido e bassi po - tenti, fanno degli auricolari iSnatch gli accessori ideali per accompa - gnare la corsa o i momenti di allenamento in palestra. Grazie al tasto di risposta/fine chiamata, consentono di effettuare e ri - cevere telefonate in tutta comodità e in totale sicurezza anche mentre si è impegnati alla guida.

Con iSnatch Shoox , il nuovo modello di auri - colari per iPhone e Smartphone , la qualità del suono è ottimiz - zata grazie ai driver con ma - gneti al neodi - mio e alla ca - mera di isolamento dai rumori esterni. Disponibili nelle vivaci tonalità Red, Pink, Blue e White sono do - tati di 3 cusci - netti in silicone intercambiabili - misure small, medium, large - per garantire una per - fetta aderenza all’orecchio e il massimo comfort di ascolto. Cavo piatto anti-aggrovigliamento in gomma con microfono integrato e pulsante di risposta/fine chiamata, per una perfetta reperibilità nello sport e alla guida. Prezzo consigliato al pubblico: 9,90 Euro i.i

Gli auricolari Soundex con microfono di iSnatch garantiscono una ri - produzione del suono trasparente e con bassi potenti ed acuti cristal - lini. Dotati di pulsante di ri - sposta/fine chiamata e tasti di regolazione volume, pos - sono essere utilizzati in combinazione a tutti i di - spositivi iPhone. Disponibili in due blu o nero sono leggerissimi, pra - tici da utilizzare e aderi - scono perfettamente al - l’orecchio. Prezzo consigliato al pub - blico: 7,90 Euro i.i

Informazioni: GBC ONLINE www.gbconline.it

NEWS • Il Cappello a Cilindro ▼ FDS 244 21

FIM “SOUND and VISION” “Sound and Vision” è il tema dell’edizione 2016 del FIM, fiera della mu - sica che si terrà nei padiglioni di LarioFiere Erba (CO) dal 9 all’11 set - tembre. Oggi la musica è immersa nelle immagini: dalla visualizzazione personale su Youtube ai megaschermi dei grandi eventi live, la frui - zione della musica passa sempre attraverso contributi video di qualche genere. Nessuno ascolta più la musica chiudendo gli occhi, neppure i fonici in studio di registrazione, distratti come sono dallo scorrere delle tracce sui monitor dei loro computer. Persino quando ascoltiamo musica con le nostre cuffiette personali, siamo accompagnati dalle im - magini della vita che ci circonda. È così che sono cambiate le modalità di ascolto, ma anche quelle di creazione da parte dei musicisti, che oggi possono affiancare facilmente la loro musica alle immagini, per rendere il loro messaggio più potente e incisivo. Per una fiera come il FIM, il cui obiettivo è quello di rappresentare la musica nelle forme di espressione più attuali, è stato facile pensare di dedicare questa edizione al tema dell’accostamento tra suono e immagine. “Sound and Vision” è anche un omaggio al “Duca Bianco”, artista totale che diede questo titolo a un brano di Low, primo album della trilogia berlinese che lo stesso David Bowie compose nel 1977 insieme a Brian Eno, altro grande musicista “visionario”. Nelle sue precedenti edizioni, il FIM ha dato spazio alle immagini allestendo un vero e proprio studio di produzione televisivo per la messa in onda di interviste e concerti, organizzando mostre a tema, dando vita al concorso per videoclip autoprodotti (V.I.C. - Vi - deoclip Italia Contest) riproposto anche quest’anno. L’edizione che si terrà dal 9 all’11 settembre 2016 presso LarioFiere Erba (CO) spinge an - cora di più sul tema dell’integrazione audio/video, progettando una fiera in grado di supportare su più livelli la musica pensata con (e per) le immagini. È così che i musicisti ospiti del FIM 2016 saranno invitati a portare i loro contributi visual, i seminari e gli incontri di approfon - dimento affronteranno soprattutto questo tema, gli espositori e i par - tner avranno a disposizione attrezzature e media in grado di rafforzare la loro comunicazione verso i visitatori della fiera (sia quelli fisicamente presenti nei padiglioni sia quelli raggiunti dalla rete di contatti web del FIM, straordinariamente numerosa). Il pubblico, da parte sua, potrà provare gli strumenti musicali e le apparecchia - ture audio presenti nel - l’area Expo (dedicata al Made In Italy emergente); informarsi sui servizi offerti al musicista nell’area Me - etTheMusic o curiosare nello spazio VinylShow; godersi i concerti del Main stage o gli showcase dell’area Live; sedersi in CasaFIM per assi - stere alle interviste video trasmesse in streaming o partecipare ai se - minari del FIM University. Infine, il visitatore può rifocillarsi nell’area FIMFood dopo essersi immerso in un luogo ricco e stimolante, come è la stessa musica di oggi, se osservata sotto la superficie della banalità diffusa che il FIM vuole contribuire a spazzar via. Informazioni: FIM Fiera – Web: www.fimfiera.it 22 FDS 244 ▼ Il Cappello a Cilindro • NEWS

TAD presenta i nuovi modelli in Belgio

cale e seminari tecnici ospi - tati nella villa dove i favo - losi impianti TAD vengono installati e dimostrati in modo permanente tutto l’anno.

Nella foto Davide Bastia - nelli di Audio Living De - sign con Mr. Toru Naga - tani , responsabile del technical design depar - tment TAD, Il marchio TAD viene di - stribuito in Italia in esclu - siva da Audio Living De - sign.

Informazioni: AUDIO LIVING DESIGN Il prestigioso marchio Hi End TAD (Technical Audio De - www.audiolivingdesign.it vices Laboratories), il 12 Febbraio ha presentato presso TAD Villa House a Gent in Belgio, i nuovi modelli “con - cept”. Numerosi sono stati gli interventi di natura musi - NEWS • Il Cappello a Cilindro ▼ FDS 244 23

MondoAudio distribuisce Russell K

E’ con vero pia - cere che vi infor - miamo che la MondoAudio ha acquisito la distri - buzione italiana del marchio in - glese Russell K .

Il progettista Rus - sell Kauffman (ex B&W ed ex Morel) introduce la sua idea di dif - fusore senza ma - teriale interno smorzante e con pareti del box par - ticolarmente leg - gere e fini. E’ convinto infatti che un cabinet troppo rigido fac - cia perdere dina - mica e nasconda diversi microdettagli, così come l’uso di materiale smorzante interno.

I driver sono realizzati su specifica, la progettazione è Made in UK men - tre la manifattura è completata in Polonia. Ne derivano due modelli di diffusori da stand ( Red 50 e Red 100 ) ed un diffusore da pavimento Red 150 che propongono un progetto con - trocorrente con molti punti a favore, già ampiamente evidenziati da di - verse recensioni in tutta Europa.

Informazioni: MondoAudio - Tel 035.561554 – Web ww.mondoaudio.it

NEWS • Il Cappello a Cilindro ▼ FDS 244 25

Deezer per Apple Watch arriva al momento giusto

Deezer , il servizio leader globale di musica in streaming on demand, riconosce di non cavarsela bene nel costruire orologi, ma il suo servi - zio di musica all’avanguardia è finalmente disponibile su Apple Watch . Dopo una lunga attesa, gli amanti della musica potranno finalmente ac - cedere alle playlist Deezer dal proprio polso.

La libreria musicale più ampia al mondo può essere ora sincronizzata con Apple Watch utilizzando la funzione La Mia Musica presente nel - l’app Deezer. La funzione di punta di Deezer, Flow – intuisce esatta - mente cosa vuoi ascoltare ed è ideale per ascoltare musica in movi - mento.

Con Deezer su Apple Watch, gli utenti avranno accesso al meglio di Deezer:

Flow – Il DJ personale che sa esattamente cosa ogni utente vuole ascol - tare, e che combina il meglio dell’uomo e della macchina per riprodurre le hit preferite dei singoli utenti Player – Basta cliccare sul cuore per aggiungere un brano alle “Canzoni del cuore”, oppure usare lo “skip” per passare al brano successivo, per ascoltare sempre quello che si vuole. Mix – Lascia che sia l’umore ad indicare all’utente cosa ascoltare, con i mix adatti ad ogni occasione. Ascolti – Per essere sempre al passo con i nuovi trend grazie ai Top Brani, Top Album, Top Playlist e Top Artisti. La Mia Musica – Sincronizzando l’orologio con l’ iPhone si ascolta tutta la tua libreria musicale, inclusi le canzoni del cuore, gli album, le play - list, gli artisti e i podcast. Force Touch – Basta tenere premuto il display per vedere la coda di ascolto, le hit in ripetizione, ed ascoltare le canzoni preferite in moda - lità shuffle.

Deezer per Apple Watch è disponibile per gli utenti iPhone che utiliz - zano iOS 8.2 e successivi, e permette agli utenti di accedere alla loro mu - sica già sincronizzata sul loro iPhone anche Offline.

“Amo il mio orologio classico, ma quando voglio ascoltare Flow in mo - vimento, Deezer per Apple Watch mi permette di avere tutti i miei brani preferiti a portata di mano – dove e quando voglio,” ha dichiarato Ale - xander Holland, Chief Content and Product Officer, Deezer.

Informazioni: DEEZER – Web: www.deezer.com 26 FDS 244 ▼ Storia di un disco • di Marco Lincetto

MARCO STRANO Un artista simbolo di Velut Luna

A me piace circondarmi di Talenti e di Amici. Di solito capita che prima mi circondo di Talenti e poi questi diventano anche amici. Spesso amici carissimi.

o una naturale affinità col talento, forse l’unica vera dote di cui posso vantarmi. E per fortuna, Marco Strano è quasi un’icona di Velut Luna, oltre ad es - visto che di mestiere faccio il produttore disco - sere uno dei più significativi artisti italiani. E insisto su gHrafico, ovvero uno il cui scopo principale dovrebbe es - questo termine, Artista, perché nel caso di Marco sarebbe sere quello di scoprire talenti. Almeno secondo il mio proprio un errore grave definirlo “solo” musicista. Il mio punto di vista... anche se oggi... forse, nelle stanze dei bot - nobile concittadino, infatti, si muove da sempre paralle - toni, la pensano in modo diametralmente opposto... Ma lamente sul territorio della Musica, con i suoi sassofoni questo è un altro discorso e per questa volta ve lo rispar - multiformi e multicolori, ma anche e con il medesimo im - mio... pegno e professionalità, e successo, nel campo delle arti visive, che spaziano dal suo importantissimo lavoro di Velut Luna fin dal suo atto costitutivo è la Casa Naturale scenografo teatrale (con lavori realizzati in alcuni dei più del talento. Capita poi che nel corso degli anni i musici - importanti Teatri d’Opera nel mondo), al suo lavoro di sti vanno e vengono, mille strade si incrociano e poi si se - pittore e creativo dell’immagine. Non si contano le mo - parano nel sereno fluire della vita. Però alcuni restano. E, stre personali, apprezzatissime, nel corso degli anni, in come dicevo poc’anzi, diventano amici veri; diventano ar - Italia e in Europa. tisti con cui si decide di fare un percorso insieme, nell’arte Un “semplice” articolo come questo è veramente uno e nella vita, perché vorrei ricordare che l’Arte, quella vera, spazio angusto per offrire una presentazione realmente coincide perfettamente con la Vita. esaustiva dell’Artista Marco Strano: mi limiterò quindi a Storia di un disco ▼ FDS 244 27 parlare qui un po’ più diffusamente della sua Musica, di musicale per identificare la musica di Marco Strano... In - quanto abbiamo realizzato insieme nel corso degli ultimi fatti non è mica così facile... Senza dubbio il Jazz è la vent’anni. grande casa in cui collocarla. E lo stile di Marco è uno stile Sì perché in questi giorni scocca proprio la fatidica data potente che se vogliamo ricorda i grandi sassofonisti della doppia decina dalla realizzazione del primo disco americani degli anni ‘70 e ‘80, uno su tutti Bob Berg, che insieme, quel “Caleidoscopio” , che porta come numero Marco da sempre considera uno dei suoi riferimenti. Ma di catalogo lo 008, inciso con il suo storico quartetto con lo stile compositivo di Strano è molto più che “semplice” Alessandro Mozzi al pianoforte, Franco Lion al contrab - Jazz... La cultura mediterranea influenza pesantemente basso e Franco Dal Monego alla batteria (e appunto le sue scelte melodiche, mentre il Sud America influenza Marco ai sassofoni). le sue scelte ritmiche... Ma forse sono proprio i “colori” Sembra facile... della vita, che ritroviamo nei suoi quadri, a riempire e ca - Ma in realtà insieme al quartetto nel disco sono presenti ratterizzare i suoni della sua musica... Ed il cerchio si una quantità impressionante di musicisti, dal quartetto chiude, dunque, ancora una volta, nel famoso Caleido - d’archi, alle voci di Paola Casula e Walter Ferrulli, alla scopio... tromba di Maurizio Scomparin, alla chitarra di Marta Be - vilacqua e le variegate percussioni dell’ineffabile Paolo Dopo questo primo importantissimo disco, che ebbe fra Vidaich... Insomma: il famoso “caleidoscopio” di colori, l’altro un buon successo di pubblico ma soprattutto uno suoni e sensazioni di cui al titolo. straordinario successo di critica, con vari “dischi del Mi sono voluto soffermare nel ricordare questo primo la - mese” conquistati in questa piuttosto che in quella te - voro, perché ha segnato indelebilmente la via e la tipolo - stata, negli anni successivi abbiamo con cadenza regolare gia di tutti quelli che avremmo poi registrato negli anni realizzato molti altri dischi a suo nome: ricordiamo “De - successivi. tour”, “Digital Beat” e più recentemente “Five Portraits” (ma di questo paleremo diffusamente fra un attimo). Come forse notate non ho ancora parlato di un “genere” La presenza di Marco Strano e dei suoi musicisti è forte e

Marco Strano con il Syntax Quartet 28 FDS 244 ▼ Storia di un disco

Se vi fidate un po’ di me... e se amate le atmosfere fusion di certa produzione americana degli anni ‘80, non potete as - solutamente non ascoltare questo disco...

Parliamo anche un po’ di tecnica. Questo disco è stato ovviamente registrato in alta risoluzione digitale nel nostro studio di Preganziol e si può definire in parte live in studio (il quartetto di base ha re - gistrato in diretta ed insieme), ma anche in parte frutto di calibrate e mirate so - vraincisioni. Sì, perché Marco non è che suoni UN solo sax... ne suona tantissimi e spesso sovrapposti fra loro in modo tale che solo sovra incidendo più volte diventa tecnicamente possibile il risul - tato finale. Marco è fatto così... chi lo ferma... In questo caso, poi, anche Bruno Cesselli, a fianco al fido pianoforte gran coda Steinway usa molte linee aggiun - tive di tastiere elettroniche varie.

Questa musica fa dell’impatto, del forte groove, del “tiro”, la sua caratteristica sa - liente. Non è musica “dinamica”: è mu - sica che “spinge” sull’acceleratore... E l’impatto sonoro è quello che si deve cer - care di ottenere dal proprio impianto. Questa è musica che suona forte e va sen - determinante anche nei dischi della cantante Paola Ca - tita sì con le orecchie e con la mente, ma anche con la pan - sula, in particolare “Nuvole di Carta” e “Linfa” , due gio - cia... ielli del pop sofisticato e della canzone d’autore, in cui Marco è produttore artistico, autore e interprete stru - E anche per oggi... That’s All, Folks! Buoni ascolti di Five mentale. Ed infine non si possono non ricordare i dischi Portraits, se lo vorrete, disponibile come sempre nel no - realizzati con l’amico di sempre Vittorio Matteucci: stro sito www.velutluna.it oppure in alta risoluzione li - “Heart of Rhythm ‘n’ Blues” , “Friends” ed il recente, quida su www.hdtracks.com strepitoso, live “Do it!”

Ma voglio soffermarmi ora in particolare sull’ultimo disco ad oggi prodotto nella formazione che Marco ama di più, ovvero il quartetto, “Five Portraits” pubblicato nel 2011 e sempre regolarmente disponibile. Il territorio musicale di elezione di questo progetto è il jazz. Marco Strano è un profondo conoscitore dei fonda - mentali della musica afro americana per eccellenza e in questo ultimo lavoro propone un progetto tutto svilup - pato su ritmi incalzanti, metropolitani, figlio diretto del - l’atmosfera pulsante e multietnica di una grande metropoli, New York, senza dubbio il luogo dell’anima di Five Portraits. Nella essenziale e pienamente esaustiva formazione del quartetto, i sassofoni di Marco Strano interagiscono in un interplay perfetto con il pianoforte e le tastiere di Bruno Cesselli, con il contrabbasso ed il basso elettrico di Fede - rico Malaman e con la batteria rocciosa di Massimo Manzi: tre indiscussi fuoriclasse del panorama jazzistico internazionale, che con Marco Strano formano il meravi - glioso Syntax Quartet . Non manca un cameo vocale di Paola Casula, che come sempre impreziosisce con i suoi toni ambrati e black le composizioni di Marco.