FILM TRUST ITALIA in collaborazione con RAI CINEMA Presenta

EMMA SONO IO

Un film di Francesco Falaschi

con Cecilia Dazzi Elda Alvigini Marco Giallini Luigi Diberti

prodotto da Bernadette Carranza Paola Lucisano Per Film Trust Italia S.r.l. in collaborazione con RAI CINEMA Distribuzione: Istituto Luce

Uscita: 15 novembre 2002

Ufficio Stampa ISTITUTO LUCE Internet: www.luce.it E-mail: stampa @luce.it Tel. 06/7222147

CAST ARTISTICO

Personaggi Interpreti Emma Cecilia Dazzi Marta Elda Alvigini Carlo Pierfrancesco Favino Roberto Marco Giallini Daniele Nicola Siri Marcello Luigi Diberti Elisa Claudia Coli

CAST TECNICO

Regia Francesco Falaschi Sceneggiatura Francesco Falaschi e Stefano Ruzzante Fotografia Patrizio Patrizi Scenografia Bruno Amalfitano Costumi Innocenza Coiro Montaggio Paola Freddi Musiche Andrea Guerra Organizzazione generale Loredana Ulpiani

Prodotto da: Bernadette Carranza Paola Lucisano per Film Trust Italia S.r.l. in collaborazione con Rai Cinema

Ufficio Stampa Patrizia De Cesari Istituto Luce Tel: 06 7222147 Fax. 06/7222493 [email protected] Distribuzione Istituto Luce

EMMA SONO IO

«Ognuno di noi ha un lato nascosto. E spesso è il migliore»

Dichiarazioni del regista Francesco Falaschi

Com’è nata l’idea

Credo che alla base di un film, o meglio del desiderio di scrivere e dirigere un film, stia sempre una suggestione, una sorta di pensiero ricorrente intorno al quale prende forma e si distende, strada facendo, una storia. E’ così anche per “Emma”, che è nato sulla carta a partire dalla scoperta e l’osservazione di una malattia nervosa (o forse è meglio dire “disturbo dell’umore”): la cosiddetta ipomania. Niente a che vedere con forme psicotiche “gravi”: l’ipomania è uno stato di eccitazione lieve in cui il “malato” è superattivo, contento di sé e di tutto, espansivo, cosciente del suo stato alterato che giudica comunque positivo, spietatamente sincero, aggressivo e iracondo solo se contrariato.

Generalmente, l’ipomania è un disturbo ciclico, e certamente paradossale. E’ infatti, in certi casi, una “malattia-non malattia”, persino una malattia–guaritrice, che a ben guardare sembra riconciliare la persona che ne è colpita con se stessa e con la sua vera identità. Però, ovviamente, tale stato non può non produrre effetti a catena nelle famiglie o nei gruppi perché il paziente, inizialmente caldo e generoso e quindi più gradito, può arrivare con facilità a eccessi che possono mettere in crisi gli equilibri psicologici e persino quelli finanziari.

Una “malattia”, insomma, dai sintomi precisi, ma sfuggente dal punto di vista della cura: perché curare chi sta bene, se non addirittura meglio del solito? E perché, poi, curare la voglia di essere autentici, di dire la verità? E come, se non con farmaci stabilizzatori dell’umore, una sorta di “antibiotici della coscienza”? Del resto, come ben sanno gli studiosi, la sindrome maniaco- depressiva è ricorrente negli artisti e nelle personalità creative: basti pensare a Vincent Van Gogh, Ernest Hemingway, Virginia Woolf, Herman Melville, solo per fare i nomi più famosi.

Emma, la protagonista di “Emma sono io”, è affetta da ipomania e, decidendo di sospendere i farmaci per recuperare la propria vitalità, diviene l’elemento scomodo all’interno di un gruppo di trentenni che mostra a vario titolo evidenti difficoltà ad amare e a divenire adulti, i cui componenti appaiono alle prese con un percorso talvolta lentissimo e comunque accidentato verso la maturità. Tutti, infatti, in quel momento, si trovano “sull’orlo” delle decisioni più ovvie, più comode, probabilmente sbagliate: chi conta su un apparente buon matrimonio senza voler ammettere che chi ama le sta proprio accanto, chi si nasconde in una tranquilla e un po’ vile bigamia, chi matura progetti autolesionistici, chi si culla nella propria dorata impotenza sentimentale, chi ha scelto un lavoro di moda per poi rimpiangere il precedente, chi accetta il rito dell’attesa dell’uomo di un’altra...

Intorno a Emma e alla suggestione “neurologica” di partenza si distendono così le storie degli altri (gli amici, ma anche gli abitanti del paese vicino), e sarà proprio lo stato mentale alterato della protagonista a sovvertire le decisioni, a suscitare reazioni a catena, a sconvolgere l’esistente in modo tutto sommato benefico. Così, ritraendo un gruppo di amici in un ambiente non oleografico dove gli esterni sono più “paesaggi dell’anima” che meri fondali (la Maremma grossetana connotata da un’asprezza e da una varietà insolite rispetto al resto della Toscana), “Emma sono io” acquista il ritmo di una “commedia drammatica” corale in cui la comicità è data dalle situazioni sorprendenti o paradossali e dai conflitti tra i personaggi, più che dalle battute in se stesse. Lo stile della regia, infine, ha voluto aderire intimamente al personaggio di Emma, al suo comportamento vitale, alla sua bizzarria espressa anche nel suo rapporto con lo spazio.

Il lato migliore

“Ognuno di noi ha un lato nascosto e spesso è il migliore”. E’ una frase di Luciano Bianciardi che illustra bene lo spirito del film Emma sono io. Il lato nascosto in questione è quello di Emma, interpretata da Cecilia Dazzi, che, inizialmente per un contrattempo e poi per scelta, smette di sedare con i farmaci il disturbo dell’umore di cui è affetta da sempre. Nel suo nuovo stato di euforia sconvolgerà molti equilibri, proprio mentre si sta preparando la festa di matrimonio di un’amica non troppo convinta delle sue scelte.

Emma soffre di una malattia stranissima, chiamata ipomania unipolare: una mania di basso livello, socialmente contenibile che contempla soprattutto il polo euforico, marginalmente quello depressivo. Le persone che ne soffrono cadono in preda a momenti di euforia incontrollabile, nei quali sono capaci di fare le cose più assurde, spesso dilapidando il patrimonio di famiglia. Durante un attacco può capitare che persone eleganti e di buon gusto comprino un’intera batteria di nani da giardino. Ma spesso la loro euforia li fa essere molto allegri, positivi, energici.

Nel film la patologia mentale è un pretesto per tratteggiare uno stato di coscienza alterato positivamente. Quando Emma si ritrova senza i farmaci sedativi, si affeziona alla chimica bizzarra che funziona nel suo cervello, a questo lato della sua personalità che in fondo è anche il più vero. A quel punto rinuncia a curarsi e comincia a comportarsi seguendo il suo istinto: spende, cambia idea su mille cose, vuole vedere allegria, colori, e soprattutto dice tutto quello che pensa. Ci sarà tempo, rimesse a posto le cose, per gestire in maniera migliore il rapporto con i farmaci.

Emma esprime un eccesso di generosità in un’epoca di chiusura e di cinismo. L’impressione superficiale è che gli altri debbano occuparsi di lei, della sua malattia, ma in realtà è lei che cura loro, perché mette in crisi le loro certezze, ha una funzione maieutica. Il percorso di tutti i personaggi è quello di una maggiore conoscenza di se stessi, alla ricerca di un equilibrio tra come gli altri li vedono e come si sentono veramente. Ma la spinta viene dalle situazioni assurde provocate da Emma, che diventeranno una specie di “psicoterapia collettiva”. Per tutti alla fine sarà cambiato qualcosa, perché occuparsi dei problemi di un altro significa occuparsi un po’ anche dei propri.

Il matrimonio è un’affermazione dell’ordine e del proprio status sociale. Emma rompe l’ipocrisia di quest’ordine dicendo delle semplici ma scomode verità su Carlo e Marta, innamorati da sempre e legati da un’assurda forma di fedeltà reciproca che consiste nel legarsi sempre a persone sbagliate e quindi a rapporti provvisori. Carlo e Marta sono Pierfrancesco Favino e Elda Alvigini, che avevano già interpretato una coppia in Adidabuma ed erano quindi già affiatati fra loro. Cecilia Dazzi, la protagonista, non aveva mai lavorato con me, ma ci siamo intesi subito su tutto, facendo molte prove e studiando insieme la problematica dell’ipomania. Cecilia è stata un grande collante per tutti, proprio come il suo personaggio nel film, con il quale trovo che abbia dei punti di contatto: è molto positiva e in grado di suscitare entusiasmi.

Il ritmo del racconto assomiglia allo stato d’animo di Emma: all’inizio è pacato, asciutto, poi accelera insieme ai suoi eccessi, con alcune pause malinconiche legate al manifestarsi della malattia. La comicità c’è, ma non è legata necessariamente a quello che si intende per “toscanità”, anche se la vicenda si svolge tutta in un casale della campagna toscana.

Il gioco di citazione con la frase di Flaubert “Madame Bovary c’est moi” è nato dopo. Inizialmente ho scelto il nome Emma perché sembra che la sua etimologia voglia dire energia, forza, ed Emma sono io è un’affermazione di presenza e di autoconsapevolezza in questo senso. Il titolo vuole evocare il bisogno improvviso e perentorio di riconoscersi per quello che si è, e di uscire dalla gabbia del proprio personaggio in modo positivo, esplosivo e non implosivo. E tutti alla fine si riconoscono in qualche modo “pazzi” come Emma e potrebbero affermare a ragione “Emma sono io”. Dati statistici

Pur in assenza di statistiche certe, secondo gli studiosi in Italia sono circa un sesto degli abitanti che potrebbero aver ragione di consultare uno psichiatra nel corso di un anno. Per la forma meno grave di mania, l’ipomania, lo psichiatra Jules Angst parla di una percentuale dal 6 all’8% della popolazione. E spesso non c’è un vero e proprio divario tra malattia e non malattia.

Fonte: “Storie di ordinaria resurrezione” di Serena Zoli, Rizzoli editore, 1999

EMMA SONO IO

Sinossi breve

Durante le vacanze estive, per un casuale disguido, Emma interrompe la cura che controlla il suo umore instabile. Con la sua euforia e la sua spietata sincerità porta una ventata di energia, ma anche molto scompiglio, tra le persone che le stanno vicino. E’ così che mette in crisi le certezze di tutti compreso l’imminente matrimonio di Marta che proprio ad Emma ha affidato l’organizzazione della sua festa di nozze.

EMMA SONO IO

Note di regia

«In questo mondo devi essere matto, se no impazzisci» (R.F.)

«Ognuno di noi ha un lato nascosto, e spesso è il migliore» (Luciano Bianciardi)

Il Tema Attraverso la descrizione dei confini tra normalità e patologia, il film racconta in realtà le due parti in conflitto di tutti noi: il coraggio e la passività, la sincerità e l'ipocrisia, la ragione e i sentimenti.

Il Genere E' una commedia sentimentale sui generis, in cui si equilibrano le parti di introspezione con quelle divertenti, che scaturiscono dall'osservazione dei personaggi e delle situazioni in cui si vengono a trovare e non da battute fini e a se stesse. Il tono leggero non impedisce di trattare temi importanti.

Il Cast E' un cast eccellente sia per il livello dei singoli che per l'interazione reciproca Gli attori hanno lavorato in una situazione di grande armonia e concentrazione durante sei settimane di riprese in un borgo - castello della Toscana meridionale.

La Regia La preparazione del film è stata più lunga del previsto per cause logistiche (disponibilità della location, ospitalità etc.) Questo ha permesso un lavoro ancora più accurato del previsto con i vari reparti: fotografia, costumi e trucco, scenografia. Quella di Emma sono io non è una regia che vuole essere a tutti i costi protagonista: scaturisce invece da un accurato lavoro con gli attori e la macchina da presa è sì spesso in movimento con soluzioni anche particolari, ma sempre in funzione del racconto e della recitazione.

Il regista ha voluto spesso privilegiare il piano sequenza per valorizzare il lavoro degli attori e per dare ancora più credibilità a certe parti della storia. Lo stile di regia e il ritmo del montaggio hanno seguito l’evoluzione del personaggio principale, Emma, interpretato da Cecilia Dazzi, che prima vediamo seria e controllata, poi euforica e piena di energia. La steadycam è stata usata quando necessario: soprattutto nella parte finale caratterizzata da maggiore tensione e movimento e dove poteva enfatizzare delle emozioni. Così, nel film nessuna modalità di ripresa è preclusa, ma si adatta all’oggetto del racconto e non è mai fine a se stessa.

L'Ambientazione Tra maremma e senese, l'ambientazione è stata fortemente voluta dal regista: si tratta di una parte della Toscana meno vista, più aspra e insolita. La scelta è stata premiata anche dalla fortuna, che ha voluto un tempo variabile e luci molto nette che riescono a sottolineare in più punti non solo la particolare bellezza del paesaggio, ma anche e soprattutto la situazione emotiva dei personaggi.

Il Regista Regista di spot e di documentari, autore del Castoro su Jonathan Demme, Francesco Falaschi è stato premiato tra l’altro con il 1999 per il cortometraggio Quasi Fratelli, interpretato da . Ha affrontato il suo primo lungometraggio con una preparazione puntigliosa, con numerosi giorni di prove con gli attori e approntando una precisa sceneggiatura tecnica durante tre settimane di sopralluoghi.

FRANCESCO FALASCHI

Curriculum

Nato a nel ‘61, si è laureato in Storia del Cinema. Ha collaborato con la rivista Segnocinema ed è condirettore del Festival Storie cli Cinema a Grosseto. Ha scritto per l’editrice Il Castoro il saggio su Jonathan bemme, pubblicato nel 1997. Ha curato per Giunti il volume Scrittori e cinema tra gli anni ‘50 e ‘60. Ha pubblicato vari saggi brevi su Altman (Filmcritica), Lizzani (Editori Riuniti), Wenders (ed. Loggia dei Lanzi). Nel 1998 ha ideato e realizzato per 21 allievi il videolaboratorio Catchers in the Rye, per Mediateca Toscana, Provincia di Grosseto, Coop Toscana .

Ha realizzato, come regista, sceneggiatore e/o produttore esecutivo, dal 1990 ad oggi, numerosi video e documentari (naturalistici, pubblicitari, didattici, istituzionali), spot pubblicitari, docu-fiction, cortometraggi di fiction. Nel 1999 ha vinto il *David di Donatello per il migliore cortometraggio (Quasi fratelli)

Filmografia

- Il fiume e la sua terra, 16 mm, 22, documentario, per la Regione Toscana, 1990. (regia) - Soares contabile metafisico - La Lisbona di Fernando Pessoa, 16 mm., 11’, documentario, 1991, *premio nazionale di qualità per regia e fotografia 1991 (regia, sceneggiatura, fotografia) - Schermi bianchi, 35 mm., 11, docu-fiction con Andrea Muzzi, *premio per il cortometraggio al Festival internazionale di Salerno 1993, *Premio nazionale di qualità per la regia 1993. (regia e sceneggiatura) - Furto con destrezza, 35 mm, 11’, fiction, 1995, con Giorgio Tirabassi, selezionato in numerosi festival italiani ed esteri (N.i.c.e. a New York e Los Angeles, Festival di brama in Grecia, Festival di Santiago del Cile, Festival del Cinema Mediterraneo di Montpellier, Festival di Uppsala, etc.), *Premio della Giuria Internazionale a Filmvideo ‘96 di Montecatini Terme, *premio per la sceneggiatura a Pillole di Cinema 1997, *Premio per migliore regia e miglior film de I Corti di Studio Uno a Roma, *premio migliore cortometraggio a Cinema in Umbria (Umbertide). Finalista al Premio . Distribuito da Filmalpha/Emme, Furto con destrezza è stato trasmesso da Raitre il 27 marzo 1997, nella serie Lavori in Corto e distribuito nelle sale con l’iniziativa Corti Stellari, oltre che venduto e trasmesso presso RAIEducational, RAI SAT, Canal Plus, RTSI (Svizzera), NRK (Norvegia), VPRO (Olanda). (regia e co-sceneggiatura)

- Quasi fratelli, 35 mm, 18’, fiction, 1998, con Renato Carpentieri e Roberta Terregna, prodotto da Videofactory grazie anche al *Premio per la migliore sceneggiatura di cortometraggio del Festival Cinema Corto in Bra (10 milioni). Quasi fratelli è stato proiettato per la prima volta a novembre 1998 al Torino Film Festival (Concorso Spazio Italia); selezionato nella Retrospettiva Storica sul corto italiano del più importante festival europeo del cortometraggio (Festival di Clermont Ferrand 1999. Ha vinto il *premio per il migliore cortometraggio al Festival Del cinema indipendente di Arezzo 1999. Ha vinto il *David di Donatello 1999 per il migliore cortometraggio Altri premi: *migliore interpretazione a Renato Carpentieri al Festival internazionale di Trevignano 1999, *migliore cortometraggio al Festival Incroci di orizzonti – rapporti dalle generazioni di Pergine, *migliore corto al festival internazionale “Cortinametraggio” 1999 e al festival *Vasto Cinema Vasto. (regia, co-sceneggiatura, produzione esecutiva). - Adidabuma, 35 mm., 10’, 1999 con P. F. Favino, E. Alvigini, M. Giallini, per la serie Corti Italiani (prod.Film Trust - RAI), selezione ufficiale Montpellier e S.I.P.A., Festival di Vila do Conde, Festival Costa Azul, nelle sale italiane da dicembre 1999 nel circuito F.I.C.E. Premio speciale giuria e migliore regia Festival *Cinema in Umbria.

Videografia Essenziale

-Spot per 5.t.a.r.t. su Bollo auto Toscana (con Novello Novelli, 30”)1999 -Spot per la Maratona di Roma (30”), 1999 -Spot sul risparmio idrico “L ‘acqua vita, non sciuparla " per l’Acquedotto del Fiora, 30”, 1999, *premio Eliano Galli 1999 per la migliore produzione •pubblicitaria sui temi ambientali (cx aequo con Saatchi & Saatchi). -Addio a Kansas City (su Luciano Bianciardi), 29’, betacam, 1993, per la Provincia di Grosseto (regia, co-sceneggiatura) - Il cibo e la memoria, con Alessandro Ruggero Rossi, 31’, betacam, 1995, (regia e co-sceneggiatura). - Spot istituzionale CoopToscana Lazio, 45’’, betacam, 1996. (regia) - Spot sulla formazione professionale 1997, 1998, 1999 per Provincia di Grosseto/Regione Toscana (regia, co-sceneggiatura). - Da bambino farò un parco 13’, betacam, 1997, (regia) - Sheriock in Coop (Alimentary, Watson) 1999, con Paolo Migone e Isabella Cecchi, 23’, betacam. (regia, co-sceneggiatura)

*i premi ricevuti sono contrassegnati da asterisco

CECILIA DAZZI (nel ruolo di Emma)

Filmografia

“La Famiglia” Regia E. Scola - 1986 “La Citta’ Dei Sogni” Regia P. Bonora - 1991 “Tra Due Risvegli” Regia A. Fago 1992 “Enigma Di Un Giorno” Regia M. Manucco 1993 “Giacobbe” Regia S. P. Hall 1994 “Te L’ Ha Detto Mamma Che” Regia Claudio Del Punta 1994 “Miracolo Italiano” Regia Enrico Oldoini 1994 “Albergo Italia” Regia Ugo Chiti 1995 “La Classe Non E’acqua” Regia Cecilia Calvi 1995 “Un Inverno Freddo Freddo” Regia Roberto Cimpanelli 1996 “Matrimoni” Regia Cristina Comencini 1998 “Le Sciamane” Regia A. R. Ciccone 1999 “Caruso, Zero In Condotta” Regia 2000 “Se Mi Mordi Grido” Cortometraggio Regia Maria Sole Gramazio 2001

Televisione “Scimitarre E Pescecani” Regia Tommaso Dazzi - 1981 “L’educazione Sentimentale” Regia U. Silva - 1982 “Albero Dei Diamanti” Regia Tommaso Dazzi - 1983 “Le Avventure Di J.J. Rousseau” Regia U. Silva - 1984 “Molly O” Regia B. Cortini - 1985 “Il Sogno Di Amleto” Regia U. Silva - 1986 “Fernanda” Regia R. Tognazzi - 1987 “Les Italiens” Regia U. Silva - 1988 “I Ragazzi Del Muretto 2° “L’altalena” Regia V. Terracciano - 1991 “Sex Crime” Regia 5. Pierini - 1993 (Cortometraggio) “I Ragazzi Del Muretto 2” Regia L. Deodato/ R. Gasparini – 1993 “Enigma Di Un Giorno” Regia Massimo Mazzucco - 1993 “Giacobbe” (La Bibbia) Regia R. Young - 1994 “Mirko E Caterina” Regia Cecilia Calvi - 1995 (Cortometraggio) “Dio Vede E Provvede” Regia Enrico Oldoini - 1995 “Una Mano Da Stringere” Regia Filippo De Luigi 1995 “Dio Vede E Provvede” Regia Enrico Oldoini 1996 “Il Mastino” Regia F. Laudadio E F. Giordani 1996/97 “Ama Il Tuo Nemico” Regia Damiano Damiani 1997 “Un Colpo Al Cuore” Regia A. Benvenuti 1999 “La Squadra” (Rai 3) Protagonista - 1999/2000 “Ilanabuk” Regia Enrico Carlesi - 2001 “Sling” Regia Riccardo Donna 2001

Teatro

“Inciampi” Regia G. D’ Intino “Non Mangiarmi Lo Shampoo Sophie” Regia P. F. Pogli - 1991 “Stasera c’è Una Luna Strepitosa” Regia Simona Marchini - 1994 ELDA ALVIGINI (nel ruolo di Marta)

Teatro

“Matrimoni, adulteri e champagne” regia Angelo Guidi da Svevo e Courteline con Franco Molè “Distanes” “Teatro del tradimento” (protagonista) “Alchimia” “Teatro del tradimento” con Remo Girone “Bocca chiusa” “Teatro del tradimento” “Casamatta vendesi ovvero attori di Angelo Orlando spaventati da un mondo cattivo” con “La verità vi prego sull’amore” regia Francesco Apolloni “Sommertime” regia Alessandro Vannucci

Cinema

“1960” regia Massimo Guglielmi “An empire conquered” (USA) regia Robert Margatelli “Muro di gomma” regia Marco Risi “Grazie” regia (premio Festival di Torino) “Trafitti da un raggio di sole” regia Claudio del Punta “La scorta” regia “Io sono qui, voi dove siete?” regia Liliana Cavani “Ritorno a Parigi” - regia Maurizio Rasio “Alterego” regia Stefano Sollima “Baci proibiti” (cortometraggio) regia F. Miccichè (Vincitore al Festival ) “Adidabuma” (cortometraggio) regia Francesco Falaschi “L’odore della notte” regia Claudio Caligari “Il cielo della luna” regia Massimo Fagioli “I Fobici” regia Giancarlo Scarchilli “La balia” regia Marco Bellocchio “Zora la vampira” regia M. e A. Manetti “La ricetta” (cortometraggio) regia Mauro Albani “Un’isola nei mari del Sud” (in lavorazione) regia M. Cesena “Emma sono io” regia F. Falaschi

Televisione

“Non parlo più” regia Vittorio Nevano “Uno di noi” regia F. Costa Rail “” regia G. Capitani “Medico di famiglia” regia A. Di Francisca “Giornalisti” regia Donatella Maiorca “Tequila e Bonetti” regia B. Nappi e M. Dell’Orso “Part time” regia A. Longoni “Maresciallo Rocca III” regia G. Capitani e J.M Sanchez

PIER FRANCESCO FAVINO (nel ruolo di Carlo)

Teatro Regia

- 23 Scene D’amore M. Ferrero - Il Dio Kurt M. Ferrero - Il Dolore Del Medico G. Corti - Danza Di Morte G. Corti - Piccoli Equivoci P. Passalacqua - Dalla Tavola Della Mia Memoria O. Costa - Alasya S.Fantoni/P.Cigliano - Il Teatro Comico N.Guidotti/L.Salveti - Moliere M.Farau/L.Salveti - L’impresario Delle Smirne R.Craziosi/L.Salveti - Fango H. Taheri - Il Cardillo H. Taheri - Altrove H. Taheri - Peccato Che Fosse Puttana M. Farau - Verso Peer Gynt Luca Ronconi - Quel Pasticciaccio Brutto Di Via Merulana Luca Roncorti - Davila Roa Luca Ronconi - Fratelli Karamazov Luca Ronconi - Il Dramma Della Gelosia Luigi Proietti

Cinema Regia

1991- Tutti I Giorni Si Edi Bortigrtoni/Daniela Liccioli 1994- Pugili Lino Capolicchio 1995- Il Principe Di Homburg Marco Bellocchio 1996- In Barca A Vela Contro Mano Stefano Reali 1997- Dolce Far Niente Nae Carenfil 1998- I Giudici Ricky Tognazzi 1998- Family Michel Poulette 1999- La Carbonara Luigi Magni 2000- L’ultimo Bacio 2001- La Verita’ Vi Prego Sull’amore Francesco Apolloni “Emma sono io” F. Falaschi

Televisione Regia

- Una Questione Privata A. Negrin - I Paolo Poeti - Correre Contro Antonio Tibaldi - Amico Mio II - Padre Pio - Un Santo Tra Noi Carlo Carlei - Gli Amici Di Gesu’ Raffaele Mertes - Part Time Angelo Longoni - La Sindone Ludovico Gasparini

Cortometraggi Regia

1996- Baci Proibiti Francesco Miccichè 1997- Baby Bounty Killer Alessandro Valori

MARCO GIALLINI (nel ruolo di Roberto)

Teatro Regia

“Messico E Nuvole” Angelo Orlando “Casa Matta Vendesi” Angelo Orlando “Carta E Penna” Ennio Coltorti “La Pace Di Aristofane” A. Foà “Amici” Maurizio Panici “Romeo E Giulietta” Maurizio Panici

Cinema e Televisione

2001 - Amici Per Sempre Nicola Rondolino 2001 - Andata E Ritorno Alessandro Paci 2000 - Testa Di Picasso Massimo Ceccherini 2000 - Quasi Blu 1999 - Indizio Fatale Marcello Avallone 1999 - Operazione Odissea Claudio Fragasso 1998 - I Fobici Giancarlo Scarchilli 1998 - Barbara Coprotagonista Angelo Orlando 1997 - L’ultimo Capodanno Protagonista Marco Risi 1997 - L’odore Della Notte Coprotagonista Claudio Calligari 1996 - Da Cosa Nasce Cosa Andrea Manni 1995 - L’anno Prossimo Vado a Letto alle Dieci Angelo Orlando 1995 - Infiltrato Claudio Sestrieri “Emma sono io” F. Falaschi

NICOLA SIRI (nel ruolo di Daniele)

Teatro Autore Regia

Anna e te sue bambole C. Formigoni Teatro in Teatro M. Chianese e M. Marchese Il minotauro 5. Marcotullio e F. Bianconi Il piccolo principe A. De Saint Exupéry M.Avogadro Ladies nightA. MC. Carte e S. Sinclair R. Marafante Il girotondo A. Schnitzter K Fettoni Periferia Nord 23 U.S. A. Turi M. Poli Sogno di una notte di mezza estate W. Shakespeare D. Houghton I viaggi sentimentali R. Mrafante Tanga A. Turi D.Coeli e Siri Domina Templaria A. Minetti Ultimi passi per la salvezza G. Manfridi Omaggio a Thornton Wilder A.Testa Parsifal D. Vatmaggi Il quadro delle meraviglie S. Mariotti Doppelgaeger iudex G. Francione Il grande serraglio A. Mancini Pene d’amore perdute W. Shakespeare W. Waas Arancia meccanica A. Burgess I. De Matteo Questo Sogno L. De Bel P. Cigliano Il pergolato dei tigli C.Mc. Pherjon S. Bertelà La luce dei lampioni A.Longo I. Kusch La congiura R. Marafante Ipokritai P.Cigliano

Cinema

Intolerance P. Ameli Naja A. Longoni Ai confini detta Città R. Di Vito Ormai é fatta E. Montelone L’odore detta notte Caligari Isole F. Campus Una vita non violenta D. Emmer Diapason A. Domenici “Emma sono io” F. Falaschi Il ronzio delle m0osche D. D’Ambrosi

Fiction

Avvocati G. Ferrara Riviste pericolose M. Cirino Cronaca nera F. Giordani Insieme E. Falzetti Parliamone G. Sonnino Caro domani M. A. Avati Giornalisti D. Maiorca Prigionieri del cuore A. Capone L’impero L. Bava III G. Capitani Vivere

LUIGI DIBERTI (nel ruolo di Marcello)

Teatro Regia

‘Ippolito’ S. Bolchi ‘Venexiana’ M. Scaparro ‘La Guerra Di Troia Non Si Fara’ A. Camilieri ‘Riccardo III’ G. De Bosio ‘Come Vi Piace’ F. Enriquez ‘Dio Kurt’ A. Calenda ‘Egmont’ L. Visconti ‘Orlando Furioso’ L. Ronconi ‘La Cucina’ L. Wertmuller ‘La Cortigiana’ A. Calenda ‘Lungo Viaggio Verso La Notte’ L. Squarzina ‘Il Campiello’ G. Strehler ‘La Vita E’sogno’ M. Aste ‘Il Principe Di Homburg’ M. Aste ‘Giulio Cesare’ M. Scaparro ‘Le Baccanti’ G. Sbragia ‘Casa Di Bambola’ G. Nanni ‘Beatrice Cenci’ E. Siciliano ‘La Tempesta’ G. Strehler ‘Gli Ignudi’ G. Sepe ‘Lamante Compiacente’ G. Sbragia ‘Faust’ G. Sbragia ‘Il Piu’ Felice Dei Tre’ G. Sbragia ‘Marionette, Che Passione’ G. Sepe ‘Il Malinteso’ W. Pagliaro ‘Porta Chiusa’ W. Pagliaro ‘Doppio Gioco’ R. Giordano ‘Nina’ B. Murat ‘Appuntamento D’amore’ P. Passa lacqua ‘Aiace’ A. Calenda ‘Le Madri’ G. Sbragia ‘King Lear’ L. Ronconi ‘Anonimo Veneziano’ L. De Fusco ‘La Giornata Di Uno Scrutatore’ I. Spinelli ‘Lunga Notte Di Medea’ M. Carniti ‘Il Viaggio’ W. Manfrè ‘Davila Roa’ L. Ronconi ‘Storia Di Doro’ W. Malosti ‘Cronache Italiane’ L. De Fusco ‘La Certosa Di Parmn’ L. De Fusco ‘L’isola bel Tesoro’ L. De Fusco

Cinema ‘I Visionari’ M. Ponzi ‘Metello’ M. Bolognini ‘La Classe Operaia Va In Paradiso’ E. Petri ‘Imputazione D’omicidio Per Uno Studente’ M. Bolognini ‘Mimi‘ metallurgico’ L. Wertmuller ‘Gli Ordini Sono Ordini’ F. Giraldi ‘Libera Amor Mio’ M. Bolognini ‘Tutto A Posto E Niente,In Ordine’ L. Wertmuller ‘La Banca Di Monate’ F. Massaro ‘Beau Masque’ B. Paul ‘Le Serpenti’ H. Verneuil ‘Au Bon Beurre’ E. Molinaro ‘Mogliamante’ M. Vicario ‘I Nuovi Mostri’ D. Risi ‘Il Mistero Di Oberwald’ M. Antonioni ‘Un Altare Per La Madre’ E. Bruck ‘Ultima Estate A Tangeri’ A Arcadi ‘All’ultimo Minuto’ P. Avati ‘Storia D’amore’ F. Maselli ‘Un Coupable’ R. Hanin ‘Une Femme Honorable - Marie Curie’ M. Boisrond ‘Il Caso Martello’ G. Chiesa ‘Non Chiamarmi Omar’ S. Staino ‘L’acquila Della Notte’ C. Torrini ‘Magnificat’ P. Avati ‘A Dio Piacendo’ F. Altadonna ‘Immortal Beloved’ B. Rose ‘Nemici D’infanzia’ G. Magni ‘Poliziotti’ G. Base ‘Va Dove Ti Porta Il Cuore’ C. Comencini ‘La Sindrome Di Stendhal’ D. Argento ‘Isotta’ M. Fiume ‘Roseannns Grave’ P. Weiland ‘Sotto La Luna’ F. Bernini ‘Guardami’ D.Ferrario ‘En Vacance’ Y.Hanchar ‘L’ultimo Bacio’ G.Muccino “Emma sono io” F. Falaschi

Televisione

‘Turno Di Notte’ P. Poeti ‘La Brace Dei Biassoli’ G. Fago ‘La Freccia Nel Fianco’ G. Fago ‘Ariel La Divina E La Magnifique’ L. Arancio ‘Un Uomo In Trappola’ V. De Sisti ‘Mio Figlio Non Sa Leggere’ F. Giraldi ‘La Tecnica Ed Il Rito’ M. Jancso ‘Orlando Furioso’ L. Ronconi ‘I Demoni’ S. Bolchi ‘Ritorno’ G. Amico L’allodola’ V. Cottafavi ‘I Mariti’ A. Calenda ‘Processo Per Mafia’ A Calenda ‘Il Passatore’ P. Nelli ‘Come Stanno Bene Insieme’ V. Sindoni ‘ Iv’ L. Perelli ‘L’ultimo Segreto’ L. Perelli ‘Le Due Madri’ A.A. Frazzi ‘Casa Ricordi’ M. Bolognini ‘Non Parlo Piu’ V. Nevano ‘Il Caso Braibanti’ F. Bernini ‘L’awocato Delle Donne’ A A Frazzi ‘In Nome Della Famiglia’ V. Verdecchi ‘Il Maresciallo Rocca’ G.Capitani ‘Trenta Righe Per Un Delitto 2’ G.Calderone ‘Doppio Segreto’ M.Cesena ‘Il Diavolo E L’acquasanta’ E.Oldoini ‘Scomparsi’ C.Bonivento ‘Un Prete Fra Noi 2’ L.Gasparini ‘Fine Secolo’ G.Lepre 'Il Segreto bel Cortile’ P.Poeti ‘Cielo E Terra - Padre Pio’ G.Base ‘Cerco Lavoro’ L.Manfredi A.Simone A. Di Francisca ‘Part-Time’ A.Longoni ‘Incompreso’ E.Oldoini

CLAUDIA COLI (nel ruolo di Elisa)

Teatro

Corso di recitazione organizzato dal Teatro Stabile del Veneto “C. Goldoni”. Diretto da G. Bosetti Seminario del Living Theatre con Judith Malina e Hanon Reznikov Seminario con Alfonso Santagata sulla tragedia greca Seminario con Mamadou Dioume sul lavoro corporeo e vocale dell’attore “Sogno di una notte di mezza estate” di W Shakespeare, regia di P. Galassi “Tre atti unici” di A. Campanile regia di P. Pirovano “La signora è da buttare” di D. Fo, regia di P. Pirovano “Nemmeno il destino” tratto dal romanzo di G. Bettin, regia di G. Emiliani Assistente alla regia de “il drago” dì E. Schwarz, regia di A. Messeri “La danza delle passioni” tratto da tragedie e commedie di W. Shakespeare, regia di M. Mesciulam “Cinema che Passione” musical ideato e diretto da G. Dagnino “Happy end” di D. Lane (E. Hauptmann - B. Brecht), regia di A. Messeri “Improvvisazioni a Versailles” di J.B. Molière, regia di A. Messeri.

Cinema “Memorie” (cortometraggio) regia di M. Pozzi “Il primo estratto” (cortometraggio) regia di Tescari “Branchie” regia di F. Martinotti “Il terzo atto” regia di F. Comencini

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