COMUNE DI AILANO PROVINCIA DI

AWISO PUBBliCO PER LA CANDIDATURA DI PROPOSTE PROGETTUAlI DI CUI AL DD.G.R. 14812013 E37812013 ACCELLERAZlONE DELLA SPESA POR FESR 2007-2013

SEZIONE PROGETTO DI ADEGUAMENTO ALLE NORME SISMICHE, RISTRUTTURAZIONE E MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'EDIFICIO SCOLASTICO A RILIEVO ED INQUADRAMENTO COMPRENSIVO "DON CARLO MONACO" B PROGETTO C CONTABILITA' D 5TRlJTTURALI Tavola N. Elaborato: 2 RELAZIO E PAESAGGISTICA visto RUP: Data: PROGETIO gennaio 2014 Aggiornamento: PRELIMINARE O gennaio 2014 DEFINITIVO O Scala: ESECUTIVO I PROGETTISTI: • Arch. Michele SANTORO Ing. Lorenzo IDRia

LA COMMITTENZA:

AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI AILANO Piazza C.A. Dalla Chiesa, 7- 81010 Ailano (CE) C.F. 91001830610· P.I.V.A. 00269590618 studio tecnico ARCHEMA: areh. Michele santoro - via V.Caso n. 30 (CE) mali: [email protected] VAWl.consultecnica.n

Questo disegno nonpotràIIIIlel1lulato e riprodotto lenza autoriZZllZione IICritta degliautori tuttii dirittilono riservati RELAZIONEPAESAGGISTICA

EX D.P.C.M. 12/12/2005

Premessa I sottoscritti Arch. Michele Santoro abilitato all’esercizio della professione e regolarmente iscritto all’Ordine degli Architetti della provincia di Caserta, e ing. Lorenzo Iorio, abilitato all’esercizio della professione e iscritto all’Ordine degli Ingegneri della provincia di Caserta, a seguito di incarico ricevuto dalla Amministrazione Comunale di Ailano hanno redatto il progetto per la messa in sicurezza ristrutturazione e manutenzione straordinaria dell'edificio scolastico comprensivo “Don Carlo Monaco” nel comune di Ailano (CE)

Tipologia ed individuazione Dell’opera L’edificio scolastico Don Carlo Monaco è ubicata nell’ambito del centro abitato del comune di Ailano, è costituito da un corpo principale distribuito su tre piani fuori terra adibito ad aule scolastiche, uffici, segreteria laboratori ecc., oltre ad un seminterrato con uffici e palestra.

La struttura portante verticale è realizzata in muratura, la struttura orizzontale è realizzata con solai latero- cementizio gettati in opera, con sovrapposta solettina in calcestruzzo con rete elettrosaldata. Le tramezzature interne sono realizzate con elementi forati in laterizio, legati con malta cementizia I collegamenti verticali sono costituiti da una scala interna che collega tra loro tutti i piani. Le pareti esterne sono intonacate con malta cementizia, La copertura è realizzata con solaio latero-cementizio. Gli infissi esterni sono realizzati con profili in lega di alluminio preverniciati a caldo. I pavimenti dei vari locali come i rivestimenti dei locali igienici sono in piastrelle di ceramica, mentre le scale sono realizzate con marmo.

Relazione paesaggistica Pag. 1

Stato geografico del territorio Il Comune di Ailano, come appresso riportato nell’allegata fotografico, è situato ai margini delle propaggini sud-occidentali del Massiccio del Matese, situato nella parte centrale del foglio 161 denominato “Isernia” della CARTA GEOLOGICA d’Italia ad una quota compresa tra le curve di livello 250-275 metri sul livello del mare. Il suolo è costituito da depositi piroclastici, composti da tufi e piroclastici. Nella zona sud, in tutta la conca di Ailano, nel primo periodo dell’era neozoica o quaternaria, caratterizzata dalle grandi glaciazioni e dalla comparsa dei primi ominidi, è rappresentato da formazioni vulcaniche. Nel complesso l’area, ove l’immobile in oggetto si trova ubicato, si presenta stabile in quanto sono presenti arenarie e calcari marnosi. I suoi monti, facenti parte dello zoccolo del Matese, mostrano chiaramente la formazione lenta e successiva sotto le onde del mare, in fondo al quale dovettero subire anche l’azione violenta dei vulcani, come dimostrano apertamente, non solo i ricordi e gli accenni toponimici, ma le abbondanti sorgenti minerali solforose, le mufete, i depositi vulcanici di tufo e di lapillo, gli strati petroliferi e i filoni solfiferi. Le rocce sedimentarie più antiche formano il sottosuolo del terreno alluvionale in più o meno alterato con detriti vulcanici di varia epoca, bisogna tener presente che il terreno è posto tra le formazioni vulcaniche sottomarine del Matese ed i cospicui apparati del Vulcano spento di che si protende largamente nel bacino campano.

Stato geografico Il territorio del Comune di Ailano sito tra le pendici Sud-Ovest del Matese e la sponda sinistra del Volturno è posto a cavaliere di una collina e confina, a sud con il fiume Volturno metri 110 s.l.m., a sud-ovest con Prata, e fiume Volturno metri 120 s.l.m., a nord-ovest con Prata e Pratella metri 325 s.l.m., a est con metri 350 s.l.m.. La sua situazione, elevata a 267 metri sul livello del mare e con una popolazione di 1466 abitanti, si estende con una superficie di ben 1550 ettari di SAT, di cui: a) boschi Ha. 220; b) pascoli e rudi Ha. 74; c)seminativo semplice-pianure e collinette Ha. 1190; d)improduttivi Ha. 65 (acque, strade e fabbricati). Il paese è abbastanza riparato dalle correnti atmosferiche, essendo protetto dalle pendici del Matese che lo circondano dai lati Est, Nord-Est, Nord e Nord-Ovest. Per esposizione e per situazione certo ha tutti i pregi dei paesi meridionali poiché quasi tutto il territorio è volto in prossimità del fiume Volturno che, in tempi andati, come naturale congiungimento, valse a staccare completamente il carattere del paese costretto ad acquistare le abitudini campane e a lasciare le sannitico-pastorali. Oltre ai fiumi Volturno e Lete che sono veri e propri corsi d’acqua che attraversano il territorio, vi è il Rivolo (o Rivo, o Rio). Questo corso d’acqua di portata molto variabile è formato dal deflusso di una fonte demaniale posta sotto la collina ove sorge Ailano, che per mezzo di una rete idrica moderna, porta l’acqua su al paese e disseta tutti gli abitanti e per opera dei residui delle sorgenti minerali è possibile trovare corsi di acqua sulfurea, posti lungo le sponde del suo tratto più alto e lungo i fossi della Nazionale Sannitica n.158.

Cenni sui Caratteri Paesaggistici Nel territorio comunale di Ailano, elementi di assoluta eccellenza convivono con situazioni di diffusa arretratezza e di disagio. Nel complesso l’intero territorio comunale presenta un potenziale di risorse produttive, naturali e storico-culturali, di notevole rilievo, la cui tutela conservazione e valorizzazione in un’ottica sistemica e di sviluppo eco sostenibile costituisce punto di forza ed elemento strategico. Emergono quali punti di forza su cui far leva per la messa appunto di un intervento globale di sviluppo i termini: Ambiente, Paesaggio, Storia e natura. Ricco e variegato risulta il patrimonio storico, culturale e archeologico, ci riferiamo al caratteristico impianto urbanistico del centro storico, infatti l’impianto urbano attuale, del vecchio centro conserva quasi inalterati, gli elementi infrastrutturali di quello originario. Tra gli elementi di rilievo troviamo le Rovine del Monastero benedettino di S.Maria in Cingla - che,

Relazione paesaggistica Pag. 2 fondato nel medio Volturno poco prima del 748 per volontà del duca di Benevento Gisulfo II sui resti di una chiesa privata, San Cassiano, proprietà dello sculdascio beneventano Saraceno, è un importantissimo monumento medioevale. Fino alla venuta dei Normanni accoglieva solo fanciulle nobili longobarde. Il monastero fu distrutto dai saraceni nell'847 e nel 943; in seguito le monache si ritirarono a . La Chiesa di San Giovanni Evangelista - di origine antica e restaurata nel 1906; è a tre navate e conserva, oltre al paliotto romanico dell'altare del Rosario proveniente dal monastero di Cingla, il paliotto dell'altare maggiore del XVII secolo, realizzato in breccia rossa con intarsi di marmo grigiastro, il fonte battesimale del XVI secolo, la statua in legno di San Giovanni, della fine del XVI secolo, il busto di Sant'Onorio e alcune tele del XVII secolo. Chiesa S.S. Annunziata - fondata nel XVII secolo, della quale restano solo alcuni tratti laterali di mura, in quanto, agli inizi del 1960, è stata ricostruita sotto forma di cappella;- i resti del castello risalente al 1531 di cui notevole è la torre merlata. Chiesa di S.Antonio da Padova - del XV secolo, che ha subito varie trasformazioni nel corso dei secoli, ove sono presenti affreschi della metà dell’800; la Cappella di Santa Marta risalente al XVIII secolo; la Porta di San Giovanni risalente al XVI secolo. Palazzo baronale con torre merlata medievale - risale al 1531 e fu costruito intorno ad una torre normanna e a tutt'oggi é in ottime condizioni. Nel corso del tempo fù posseduto da diverse famiglie, tra le quali si ricordano i Carafa, i de Penna, i Matteo, i Carbonelli, i Pescarini. Un rapido sguardo alla flora ci mostra qualche specie rara, e distinta da altre specie simili, come Ramnussaxatilis aggrappata alle rupi, Echium volgare, Stachyssylvatica, Rosa alpina, Pinussilvestris, Quercusrobur e Quercus appenninica e Pimpinella. Nelle zone prossime ai corsi d'acqua si possono facilmente trovare l'acero ed il frassino. Queste specie sono rinvenibili in associazione con il Biancospino (crataegusoxiacanta), il nocciolo (croylus avellane), ed il prugnolo (prumus spinosa). Non manca il pioppo, il salice e più di rado il salice piangente, e poi tante erbe e piante erbacee. Tutti i paesi del Matese possono contare su una secolare tradizione di produzioni artigianali, legata essenzialmente a necessità di natura economica: infatti a causa della grave crisi dell’industria, fattori come il minor costo degli investimenti e della mano d’opera, il legame con l’area geografica – culturale, nel corso degli anni sono diventati fondamentali per innescare meccanismi di crescita autopropulsivi. Le imprese artigiane sono, un’importante realtà produttiva per il Matese. Esse rappresentano il 30% del totale delle imprese della provincia. Tutto ciò ha finora consentito ai piccoli imprenditori di tale comparto di stare sul mercato con discreto volume di produzione, destinato ai consumatori locali ed esterni. In un programma di sviluppo e di valorizzazione complessiva di una determinata area, come quello al proposto non può, dunque, essere sottovalutata l’importanza di attività quali l’artigianato artistico e tradizionale, strettamente collegate al turismo.

LIVELLI DI TUTELA OPERANTI NEL CONTESTO PAESAGGISTICO

ZONA RUA - Zona di recupero urbanistico edilizio e di restauro paesistico ambientale Per la Zona R.U.A., dalle norme di attuazione del P.T.P., si evincono le prescrizioni di seguito riportate: Descrizione dei caratteri paesaggistici. La zona comprende aree urbanizzate di elevato valore paesistico costituite tanto dal tessuto edilizio di antica formazione ovvero tradizionale quanto da borghi, nuclei sparsi ed insediamenti edificati anche di recente impianto con relative aree contigue. L’interesse paesaggistico della zona risiede nell’adattamento alle singolarità e alle emergenze geomorfologiche degli insediamenti abitativi, nell’equilibrio volumetrico e cromatico tra tessuto edilizio storico e caratteri dell’ambiente naturale, nella compatibilità delle espansioni recenti rispetto all’immagine urbana consolidata ovvero alle connotazioni paesistiche dei siti. La zona comprendente i centri storici e gli abitati di più recente impianto, con le relative aree contigue; i borghi ed i nuclei storici isolati; gli insediamenti di più

Relazione paesaggistica Pag. 3

recente edificazione posti lungo i tracciati infrastrutturali. I confini della zona sopra descritta sono individuati nelle tavole di zonizzazione.

Norme di tutela. La zona in oggetto è sottoposta alle norme di tutela per il recupero e riassetto urbanistico e per il restauro paesistico ambientale (R.U.A.).

Divieti e limitazioni. Nella zona sono VIETATI i seguenti interventi: - apertura di nuove cave di qualunque materiale e prosecuzione della coltivazione di eventuali cave esistenti; - realizzazione di impianti di discarica di rifiuti di qualsiasi tipo; - esecuzione di movimenti di terra che comporti estese sostanziali trasformazioni della morfologia del terreno; - l’espianto della vegetazione arborea e degli oliveti, ad eccezione dei casi di realizzazione di attrezzature pubbliche e di edilizia residenziale; - realizzazione di elettrodotti od altre infrastrutture aeree; - ristrutturazione urbanistica per le aree interne ai perimetri dei centri storici e dei nuclei e complessi rurali di valore storico ed ambientale, individuati ed approvati secondo le disposizioni di cui all’art. 5 p.to 2 della presente normativa.

Interventi ammissibili. Nella zona sono AMMESSI i seguenti interventi, fatte salve le norme e disposizioni di cui agli artt. 9, 11 del Titolo I della presente normativa: - riqualificazione dell’aspetto delle pubbliche strade, piazze e marciapiedi, scale e luoghi di sosta, che possono prevedere anche elementi di arredo urbano, impianti di illuminazione, panchine o sedili, muretti e spartitraffico, aiuole, alberature e giardini pubblici. Tali elementi dovranno essere compatibili con il ripristino dei caratteri costitutivi del paesaggio urbano,usando in prevalenza materiali lapidei tradizionali a faccia vista e colori naturali; - realizzazione delle attrezzature pubbliche per il rispetto degli standards urbanistici ai sensi delle leggi statali e regionali. Negli strumenti di pianificazione e attuazione della medesima dovranno essere individuati suoli ed edifici esistenti di proprietà comunale, da destinare, previo recupero, ad attrezzature pubbliche. Qualora detti immobili non risultino idonei alla destinazione programmata possono essere individuati suoli o edifici privati da destinare a tale scopo. Gli interventi da realizzare in dette aree dovranno, comunque, tenere conto dei criteri di tutela paesistica (rispetto dei punti di vista panoramici, rispetto della geomorfologia del terreno, divieto di terrazzamenti). L’altezza degli edifici di nuova costruzione non potrà superare quella media degli edifici esistenti al contorno e, comunque, non potrà superare i 10 metri; - opere di sistemazione delle aree ed infrastrutture primarie di pertinenza delle attrezzature da realizzare per il raggiungimento degli standard urbanistici di settore, di cui al punto precedente; - ristrutturazione edilizia da eseguire secondo le limitazioni e prescrizioni dettate dall’art. 6 punti 6 e 7 della presente normativa. Eventuali ampliamenti per l’adeguamento igienico sanitario e tecnologico delle unità abitative non devono superare il limite massimo del 20% della superficie residenziale esistente e non possono interessare unità derivanti da frazionamenti effettuati successivamente alla data di vigenza del presente Piano. E’ comunque sempre consentita la superficie necessaria per la realizzazione dei servizi igienici.

Tutti i volumi derivanti dagli interventi di ristrutturazione edilizia, ovvero di ampliamento nei casi di adeguamento, dovranno, in ogni caso, tener conto dei criteri di tutela paesistica (rispetto dei punti di vista panoramici, della morfologia del terreno). L’altezza dei nuovi volumi non potrà eccedere rispetto a quella degli edifici al contorno. Per gli edifici di valore storico-artisitico e ambientale – paesistico nonché per quelli di cui alle lettere b) e c) dell’art.139 del D.L.vo 490/99 non può prevedersi adeguamento che comporti ampliamento volumetrico.

Relazione paesaggistica Pag. 4

Strumenti di pianificazione ed attuazione della pianificazione urbanistica. Le aree ricadenti nella zona disciplinata dal presente articolo (R.U.A.) ed esterne ai perimetri dei centri storici e dei nuclei complessi rurali di valore storico ed ambientale, Individuati ed approvati secondo le disposizioni di cui all’art. 5 p.to 2 della presente normativa, sono sottoposte alle norme dettate dagli strumenti ordinari di pianificazione e di attuazione della pianificazione urbanistica. Gli interventi da realizzare in dette aree dovranno, comunque, tener conto dei criteri di tutela paesistica, rispetto dei punti di vista panoramici; rispetto della geomorfologia e dell’andamento naturale del terreno, divieto di terrazzamenti; rispetto delle caratteristiche tipologiche e compositive tradizionalmente connesse con le destinazioni funzionali dei manufatti. Le altezze degli edifici di nuova costruzione non potranno superare: - quella media degli edifici esistenti al contorno dal piano di campagna, in contesto edificato, con altezza comunque inferiore a mt. 12; - mt. 8,00 dal piano di campagna all’imposta della copertura inclinata, a falda doppia o semplice, nelle aree di nuova espansione residenziale; - mt. 7,50 dal piano di campagna all’imposta della copertura inclinata, a falda doppia o semplice, nelle aree agricole ovvero di insediamento sparso; - mt. 10,00 dal piano di campagna alla gronda nelle aree di insediamento produttivo ovvero individuate per la realizzazione di attrezzature pubbliche di cui al precedente p.to 4 del presente articolo. Eventuali volumetrie tecniche emergenti: silos, serbatoi, canne fumarie, impianti per produzione di energia alternativa eolica o solare potranno raggiungere l’altezza massima di mt.10,00.

Compatibilità paesaggistica L’edificio scolastico, è ubicata nella fascia esterna del perimetro urbano del centro storico, per i lavori a farsi non sono previsti movimenti di terreno. in quanto trattasi di interventi di recupero di manufatti architettonico preesistenti, le modifiche apportate alle falde di copertura, in nessun modo limiteranno e/o altereranno i punti di vista panoramici dei luoghi e garantiranno un decoroso inserimento del manufatto nel contesto. Le acque meteoriche vengono smaltite con l'ausilio di grondaie, scossaline e pluviali.

Descrizione del Progetto Lo sviluppo delle scelte progettuali per l’intervento da realizzare sul polo scolastico del comune di Ailano prende le basi dallo studio di fattibilità effettuato preliminarmente. In tale studio si sono recepiti i dati inerenti la popolazione scolastica della comunità di Ailano e le stime effettuate su futuri possibili movimenti migratori. Si recepisce inoltre dallo studio di fattibilità che gli interventi dovranno coinvolgere la parte impiantistica per l’edificio scolastico con la relativa centrale termica. Le problematiche maggiori riguardano l’impianto elettrico, una quota parte dell’impianto idraulico e l’isolamento termico dell’edificio principale, con la necessità di intervenire sui serramenti di tutti e tre i piani e sulla coibentazioni della copertura, in parte assente in parte insufficiente, per offrire un maggior comfort climatico e un maggior risparmio energetico. Una parte estremamente importante della previsione progettuale e dei futuri lavori riguarderà il miglioramento antisismico dell’intero edificio scolastico tenendo presente che l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 rilasciata il 20 marzo 2003 sulla Gazzetta Ufficiale n. 105 dell'8 maggio 2003 individua quattro gradi di pericolosità per i comuni dal punto di vista sismico, il comune di Ailano è classificato come zona dove il grado è 2, e l’Ordinanza specifica che nei Comuni inseriti in questa zona possono verificarsi terremoti abbastanza forti con 0.15 < ag ≤ 0.25, Dove ag rappresenta l'indice di accelerazione con probabilità di superamento pari al 10% in 50 anni. Nello specifico rappresenta il principale parametro descrittivo della pericolosità di base utilizzato per

Relazione paesaggistica Pag. 5

la definizione dell'azione sismica di riferimento per opere ordinarie (Classe II delle Norme Tecniche per le Costruzioni). Convenzionalmente, è l'accelerazione orizzontale massima su suolo rigido e pianeggiante, che ha una probabilità del 10% di essere superata in un intervallo di tempo di 50 anni. Il miglioramento sismico, per quanto riferito in precedenza, risulta essere sicuramente l’intervento più urgente ed indifferibile per l’edificio scolastico Don Carlo Monaco. Tale intervento si pone in diretta relazione con tutti gli interventi di miglioramento antisismico realizzati sull’edificio negli anni precedenti, in particolare quelli effettuati sulla palestra, compresi gli irrigidimenti di alcuni setti e di solai. Per quanto riguarda la copertura, si ritiene necessario procedere alla posa in opera di pacchetto di copertura mediante l’applicazione di pannelli coibentati in acciaio e di pannelli in poliuretano espanso rigido da 3 cm, con stesa di uno strato di bitume a caldo, e posa di guaina armata in poliestere avente spessore 4 mm, flessibilità a freddo -10° e alla posa in opera di uno strato finale su tutta la superficie di copertura della scuola realizzato mediante l'applicazione di una membrana impermeabilizzante autoprotetta con granuli minerali ceramizzati di vari colori tipo "ARDESIATO"; La situazione di degrado delle facciate, è circoscritta ad alcune porzioni le quali in alcuni casi, mostrano evidenti segni di distacco. Tale situazione presenta quindi un rischio di caduta di materiale dall’alto che richiede una urgente risoluzione. Gli infissi esterni, sebbene oggetto di interventi nel corso degli anni, presentano ancora notevoli carenze dovute alla presenza di vetrature di minimo spessore e degrado della intelaiatura delle finestre. Pertanto è necessario intervenire con celerità anche su di essi per eliminare i pericoli legati alla possibile rottura dei vetri e allo stesso tempo, dotare la scuola di infissi corrispondenti alla normativa in materia di contenimento delle dispersioni energetiche. Per quanto riguarda gli infissi interni, vi è l’evidente necessità di predisporre massicci interventi sostitutivi con o senza modifica dei sistemi di apertura, per adeguarsi alle vie d’esodo.

GLI INTERVENTI PROPOSTI: Gli interventi strutturali ritenuti necessari per il miglioramento antisismico sono essenzialmente i seguenti: - Posa in opera di betoncino di calcestruzzo cementizio armato spruzzato a pressione con pompa compreso di antiritiro, depolverizzazione e lavaggio delle superfici con relativa posa in opera di rete elettrosaldata a maglia quadrata. Gli interventi relativi all’adeguamento igienico funzionale dell’edificio scolastico possono essere così riassunti: - Rimozione del manto impermeabile di copertura esistente e posa in opera di pacchetto di copertura mediante l’applicazione di pannelli coibentati in acciaio e di pannelli in poliuretano espanso rigido da 3 cm, con stesa di uno strato di bitume a caldo, e posa di guaina armata in poliestere avente spessore 4 mm, flessibilità a freddo -10°; - Posa in opera di uno strato finale su tutta la superficie di copertura della scuola realizzato mediante l'applicazione di una membrana impermeabilizzante autoprotetta con granuli minerali ceramizzati di vari colori tipo "ARDESIATO"; - Rimozione dei vecchi infissi attualmente esistenti e posa in opera di infissi in PVC completi di vetro stratificato di sicurezza del tipo basso emissivo ed antinfortunistico; - Ripristino cornicioni e frontalini ammalorati; - Posa in opera di lattoneria (canali di gronda, scossaline converse e compluvi) in lamiera preverniciata, lungo tutto il perimetro dell’edificio; - Demolizione della tramezzatura esistente e posa in opera di nuova tramezzatura per rifunzionalizzazione dei bagni della zona palestra; - Spicconatura di intonaco di tutte le zone interne dell’edificio con posa in opera di nuovo intonaco e relativa tinteggiatura - Demolizione di tutti i pavimenti interni e posa in opera di nuova pavimentazione in gres fine porcellanato in tutti i locali dell’edificio esistente

Relazione paesaggistica Pag. 6

- Demolizione dei rivestimenti di tutti i servizi igienici presenti e posa in opera di nuovi rivestimenti; - Rimozione delle porte di tutte i locali dell’edificioscolstico e posa in opera di nuove porte con apertura nel verso dell’esodo e dotate di maniglione antipanico; - Spicconatura di intonaco di tutte le pareti esterne dell’edificio con posa in opera di nuovo intonaco e relativa tinteggiatura L’impianto elettrico e l’impianto di terra verranno rimossi e realizzati ex novo e nel rispetto delle normative di settore dettate dal Decreto Ministeriale 37/2008 e dal DPR 462/2001. Sarà completamente rifatti l’impianto di riscaldamento vi sarà anche la posa in opera di nuovi radiatori, lo stesso dicasi per l’impianto idrico sanitario con la posa in opera di nuovi apparecchi igienico-sanitari in tutti i servizi igienici presenti nell’edificio, e, inoltre è prevista la realizzazione di quattro servizi igienici per i diversamente abili con arredo completo conforme alle norme fornito di porta con apertura verso l’esterno con maniglione antipanico come previsto dalla normativa di settore vigente. E’, inoltre, prevista la realizzazione di un impianto TV completo, con antenna a larga banda. Gli impianti saranno completati con la posa in opera di un impianto di chiamata bidello mediante installazione di un segnalatore led sopra gli accessi alle aule e di un impianto di comunicazione fonica tra le aule e gli uffici del personale. Nelle aree perimetrali esterne del fabbricato sarà posto in opera un impianto di videosorveglianza composto da quattro telecamere.

Uso delle risorse naturali in questo punto va messo in evidenza l'utilizzo delle risorse naturali (emungimento acqua, occupazione suolo, cambiamento dell'uso del suolo), sia in corso di realizzazione dell'intervento sia, successivamente, a regime.

aria L’impatto diretto sulla qualità dell’aria è nullo in quanto non è prevista l’installazione di nessun impianto producente emissioni inquinanti.

Acqua La zona è servita dall’acquedotto comunale e quindi non sono previsti emungimenti dalla falda esistente pertanto non verranno apportate interferenze sull’assetto idrogeologico del sito,

Suolo Non è prevista nessuna occupazione di suolo, in quanto son sono previsti lavori di scavo

paesaggio La conformazione tipologica dell’edificio si integra perfettamente con il paesaggi urbano esistente. La costruzione non prevede interventi di sistemazione esterna del lotto, in quanto trattasi di interventi di recupero, di cui la parte più consistente dei lavori riguarda il rifacimento delle coperture con sostituzione parziale del manto di tegole, oltre agli interventi di rifacimento delle finiture esterne.

Produzione di rifiuti in questa sezione va animalizzata la produzione dei rifiuti, in termini qualitativi e quantitativi che l'opera, sia in fase di cantiere e sia a regime potrà comportare (in quest'ultimo caso va considerata la produzione di rifiuti connessa all'utilizzo dell'immobile), vanno inoltre descritte le modalità di gestione (trasporto, recupero, e smaltimento) dei rifiuti prodotti. produzione dei rifiuti Fase di cantiere Per le opere a farsi, del fabbricato, si produrrà un quantitativo di terreno e pietrisco, che verrà smaltito presso discariche autorizzate al trattamento del materiale proveniente da cantieri edili, essendo materiale naturale può essere utilizzato per altri usi. Fase di regime I rifiuti prodotti sono essenzialmente di tipo urbano, ed e prevista la raccolta differenziata come in essere nel comune di Ailano

Relazione paesaggistica Pag. 7

INQUINAMENTO E DISTURBI AMBIENTALI in questo punto vanno indicate tutte le altre eventuali cause di disturbo all'ambiente quali emissioni di sostanze in atmosfera, di reflui liquidi, di rumori, polveri e vibrazioni, sia in corso d'opera che a regime.

INQUINAMENTO E DISTURBI AMBIENTALI Emissioni In fase di cantiere: in atmosfera il problema più evidente sarà l'emissione diffusa di polveri dovute alla fase di trasporto, alla movimentazione e utilizzo dei materiali da costruzione. Ma ciò è molto attenuato sia perché verrà ridotto al minimo la quantità di materiali prodotti in cantiere come ad esempio la produzione di malte. Per il getto delle strutture in cemento armato saranno utilizzate autobetoniere che trasporteranno il cemento direttamente dalla centrale di betonaggio al cantiere, le murature verranno realizzate mediante l'utilizzo di blocchi in laterizio, mentre le malte per i massetti verranno realizzate con prodotti premiscelati. In ogni caso l'impatto verrà mitigato con l'allestimento di idonee barriere dell'area del cantiere.

In fase di regime: nessuna emissione in fase di regime Reflui liquidi In fase di cantiere: verranno allestiti bagni chimici per risolvere i problemi igienici e sanitari dei rifiuti umani in modo degno, efficace, veloce ed a basso costo.

In fase di regime: non è prevista l’installazione di nessun impianto. Rumori In fase di cantiere: il problema più evidente sarà l'emissione sonore dovute alla fase di scavo, al trasporto, alla movimentazione e utilizzo dei materiali da costruzione. L'impatto verrà mitigato con l'allestimento di idonee barriere di protezione del cantiere, nonché da una idonea programmazione delle attività

in fase di regime: non si prevede l'installazione di fonti di potenziale inquinamento acustico. Illuminazione In fase di cantiere: non sono presenti fonti di protezione inquinamento luminoso.

In fase di regime: il sistema di illuminazione è stato concepito in maniera tale da ridurre totalmente l'inquinamento luminoso dell'area, con diffusione puntuale ove richiesta evitando totalmente corpi illuminanti della diffusione differenziata. L'illuminazione dell'area esterna sarà garantita da lampade montate su piccoli pali, da porre in posizione discreta lungo le aree di accesso del lotto. Vibrazioni In fase di cantiere: il problema più evidente saranno le vibrazioni dovute alla fase di trasporto, alla movimentazione e utilizzo dei materiali da costruzione. L'impatto verrà mitigato con idonea programmazione delle attività di cantiere

in fase di regime: non sono presenti fonti di potenziale vibrazioni Visivo In fase di cantiere: data la natura dell'intervento l'impatto visivo dell'area di cantiere sarà limitata al tempo della realizzazione della struttura. La mitigazione di questo aspetto verrà favorita in fase di allestimento cantiere con pannellature in legno in sintonia con l'ambiente naturale.

In fase di regime: la struttura è composta da un piano fuori terra e un piano a mansarda, posizionato su un terreno con leggero declivio che ne attenua notevolmente l'impatto visivo generale.

Compatibilità paesaggistica Per i lavori a farsi, non sono previsti movimentazione di terreno esterni al lotto. Gli interventi a farsi, oltre che rispettare le caratteristiche morfologiche dell'insieme, non limiteranno e/o altereranno i punti di vista panoramici dei luoghi e garantiranno un decoroso inserimento del manufatto nel contesto. Le acque meteoriche vengono smaltite con l'ausilio di grondaie, scossaline e pluviali.

Relazione paesaggistica Pag. 8

Compatibilità paesaggistica dei materiali I lavori di finitura saranno realizzati con materiali che sono quelli tradizionalmente ricorrenti sul territorio e perciò conformi alle prescrizioni del P.T.P. e del Regolamento edilizio locale. Tutte le superfici esterne verranno intonacate con finitura a stucco, e tinteggiate con colori a base di calce di colore bianco e grigio.

Compatibilità atmosferica Appare comprensibile che le opere realizzate, per caratteristiche ed entità, non vengono in alcun modo ad interferire con la qualità dell'aria e né influiscono sul microclima.

Scarico delle acque meteoriche Le acque meteoriche verranno immesse nelle vie di drenaggio previste all’interno dello spazio esterno all’edificio raccolte mediante dei pozzetti sifonati e convogliate all’interno della rete fognaria comunale presente nel sito.

CONCLUSIONI Nel rispetto delle indicazioni in materia vigenti, a parere di chi scrive, il programmato intervento si ritiene possibile. I lavori effettuati saranno realizzati a regola d'arte in sintonia tanto alle disposizioni del P.T.P. (Piano Territoriale Ambito Massiccio del Matese) e del P.R.G. comunale che alle norme di sicurezza ed igienico sanitarie di settore.

Oltre a quanto sopra riportato, per una migliore comprensione si rimanda ai seguenti allegati:

A. Estratto I.G.M. in scala 1:25.000;

B. StralcioP.T.P “Zona del Matese” in scala 1:2000 e Norme di Attuazione;

C. Ortofoto;

D. Planimetria catastale;

E. Documentazione Fotografica con punti di scatto;

F. Foto simulazione dell’Intervento di progetto.

Relazione paesaggistica Pag. 9

Stralcio PRG Relazione paesaggistica Pag. 10

ZONA “E” R.U.A – AGRICOLA E RECUPERO URBANISTICO ED EDILIZIO

Relazione paesaggistica Pag. 11

stralcio P.T.P “Zona del Matese”

LEGENDA

Zona interessata

Relazione paesaggistica Pag. 12

Relazione paesaggistica Pag. 13

Allegato C :Ortofoto a colori della zona d’intervento

LEGENDA

Zona interessata

Relazione paesaggistica Pag. 14

Allegato E :Stralcio della Planimetria

FOGLIO 4 Part.lla 588

Relazione paesaggistica Pag. 15

Allegato F : Documentazione fotografica con punti di scatto

Relazione paesaggistica Pag. 16

FOTO - 1

FOTO -2

Relazione paesaggistica Pag. 17

FOTO -3

FOTO -4

FOTO - 5

Relazione paesaggistica Pag. 18

FOTO -6

Relazione paesaggistica Pag. 19

FOTO -7

FOTO -8

Relazione paesaggistica Pag. 20

Relazione paesaggistica Pag. 21

Relazione paesaggistica Pag. 22