MANUALE PER IL RECUPERO DEL PATRIMONIO PAESAGGISTICO DEL TERRITORIO del G.A.L. Valli di Lanzo Ceronda e Casternone VOL I

BOZZA 18.12.2017 Manuale per il recupero del patrimonio paesaggistico del territorio del G.A.L. Valli di Lanzo Ceronda e Casternone

Volume I

BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 Indice

1. Introduzione 1.1. Finalità 1.2. Organizzazione dei contenuti 1.3. Istruzioni per l’uso

PARTE I _Territorio e paesaggio

2. Territorio 2.1. Descrizione geo-politica 2.2. Risorse e vocazioni

3. Paesaggio 3.1. Cenni di geologia e geomorfologia 3.2. Cenni sulla vegetazione 3.3. Siti di interesse naturalistico 3.4. Le zone attuative delle linee guida

BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 PARTE II_ Elementi del patrimonio paesaggistico PARTE III _ Indicazioni per la valorizzazione del paesaggio

4. Zona Alta Valle 7. Metodologie di intervento per la valorizzazione del paesaggio 4.1. Caratteristiche paesaggistiche 7.1. Lettura del paesaggio 4.2. Caratteristiche vegetazionali 7.2. Accessibilità e fruibilità 4.3. Caratteristiche geomorfologiche 7.3. Comunicare il paesaggio 4.4. Emergenze segnalate 8. Scenari di valorizzazione paesaggitica 4.5. Srumenti di salvaguardia paesaggistico - ambientale 8.1. Spazi pubblici e arredo urbano 4.6. Temi unificanti e landmarks 8.2. Sport outdoor e centri sportivi 4.7. Schede di sintesi 8.3. Paesaggi sensoriali 5. Zona Media Valle 9. Esempi di valorizzazione paesaggistica 5.1. Caratteristiche paesaggistiche 9.1. Associazione fondiaria 5.2. Caratteristiche vegetazionali 9.2.Laboratorio naturalistico GestAlp 5.3. Caratteristiche geomorfologiche 9.3. Humus Park 5.4. Emergenze segnalate

5.5. Srumenti di salvaguardia paesaggistico - ambientale 5.6. Temi unificanti e landmarks 5.7. Schede di sintesi

6. Zona Bassa Valle 6.1. Caratteristiche paesaggistiche 6.2. Caratteristiche vegetazionali 6.3. Caratteristiche geomorfologiche 6.4. Emergenze segnalate 6.5. Srumenti di salvaguardia paesaggistico - ambientale 6.6. Temi unificanti e landmarks 6.7. Schede di sintesi

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1. Introduzione

Il territorio di competenza del Gruppo di Azione Locale (GAL) Valli di Lanzo Ceronda e Casternone sta vivendo un momento di intensa rivitalizzazione dell’identità culturale e paesaggistica sostenuta dalle strategie di pianificazione per lo sviluppo locale per il settennio 2014-2020. A seguito di una articolata attività di progettazione partecipata con le Amministrazioni, con gli operatori economici, con le associazioni e con i principali attori locali, sono emersi evidenti interessi rispetto all’attivazione di iniziative in grado di rilanciare l’immagine identitaria del territorio attraverso la valorizzazione del patrimonio. A questo scopo il GAL ha strutturato la strategia del Piano di Sviluppo Locale 2014-2020 basando parte delle iniziative e delle conseguenti operazioni attuative sull’Ambito Tematico “Valorizzazione del Patrimonio Architettonico e del Paesaggio”. In tale Ambito sono previste due operazioni: la prima di carattere analitico e programmatico per la definizione delle linee guida per i futuri interventi, la seconda di carattere attuativo per il sostegno agli interventi di riqualificazione degli elementi tipici del paesaggio e del patrimonio architettonico rurale. La presente manualistica per il recupero e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico costituisce dunque lo strumento di programmazione e regolamentazione sulla base del quale saranno attuati i futuri interventi di riqualificazione. Deve tuttavia essere tenuto in considerazione il quadro contestualizzato nel quale la manualistica si inserisce, infatti, nell’area GAL, l’esigenza di rilancio dell’immagine identitaria ha dato luogo ad alcune iniziative tra esse complementari, orientate alla rilettura critica e alla promozione dei valori culturali che identificano i singoli Comuni e le intere vallate. In queste iniziative sono impegnate le Amministrazioni Locali, gli operatori economici direttamente coinvolti con le dinamiche di crescita culturale e turistica del territorio e sono attive le Associazioni che raccolgono la partecipazione della popolazione a vario titolo. I manuali assumono dunque un ruolo fondamentale e ben definito in questa dinamica, occupando la posizione di strumenti volti alla condivisione dei criteri di intervento per il miglioramento della qualità ambientale del territorio antropizzato e naturalistico. La funzione tecnica e di regolamentazione di questi testi ricade pertanto nell’interesse delle Amministrazioni, degli operatori economici e della popolazione per orientare e guidare gli investimenti verso l’obiettivo di tutelare e valorizzare il patrimonio e di aumentare l’attrattività del territorio per residenti e turisti, aiutando altresì lo sviluppo del turismo culturale e sostenibile sull’area. BOZZA 18.12.2017 10 11

l’incremento di vincoli, in relazione al contesto 1.1. Finalità culturale, economico e logistico che condiziona la fattibilità degli interventi di recupero architettonico La redazione dei manuali per il recupero del fruibilità e la leggibilità del sistema naturalistico di e paesaggistico. patrimonio architettonico e paesaggistico ha lo pregio. In termini concreti, infine, l’adozione dei manuali scopo di fornire gli indirizzi utili a garantire che gli La definizione dei contenuti, svolta in attività permetterà al territorio di capitalizzare precedenti interventi sugli elementi identitari del territorio, sui partecipata con gli attori del territorio in applicazione attività sviluppate nell’area tra le quali emergono, per quali verranno concentrati i futuri investimenti per dell’approccio bottom-up alla base del programma affinità delle tematiche trattate, gli studi effettuati la valorizzazione, siano condivisi da tutti i Comuni Leader, è stata organizzata secondo schemi logici nei progetti di rilevanza comunitaria Alpine Space dell’area in relazione alle peculiarità locali e coerenti che permettono differenti modalità di lettura e – AlpBC, Rurbance e Nuove prospettive per le Valli con la pianificazione sovralocale (PPR, PTCP, etc.). utilizzo dei volumi da parte dei diversi soggetti di Lanzo. Le indicazioni per la valorizzazione mirano infatti alla interessati. Infatti, gli investitori pubblici o privati Allo scopo di attuare gli obiettivi primari richiamati, corretta attuazione dei futuri interventi di recupero che vogliano effettuare un intervento, i progettisti i manuali sono stati predisposti in forma idonea del patrimonio e ad aumentare l’attrattività del e gli artigiani esecutori, potranno trovare per il per essere recepiti come allegati ai Regolamenti territorio e per lo sviluppo del turismo sostenibile proprio interesse informazioni finalizzate: Edilizi Comunali in coerenza al quadro normativo nell’area. ▪▪ a divulgare cultura in tema di qualità architettonica e procedurale in tema di pianificazione urbanistica L’integrazione dei manuali con gli obiettivi di e paesaggistica per il territorio, poiché riconoscere per poter essere agevolmente adottati dai Comuni. sviluppo locale sarà orientata a fornire soluzioni gli elementi del patrimonio ed il valore culturale efficaci negli ambiti strategici: del proprio territorio aumenta la propensione ad applicare soluzioni di qualità; ▪▪ Turismo sostenibile. Creare una rete del patrimonio identitario costituito da elementi ▪▪ a declinare in azioni tecniche e pratiche le strategie valorizzati per la fruizione turistica, per il recupero di sviluppo locale per il recupero identitario e per la del patrimonio paesaggistico diffuso e per il qualità paesaggistica, in un programma di interventi miglioramento del livello di accessibilità per tutti; attuabile in un arco di tempo definibile in 20 anni; ▪▪ Valorizzazione delle borgate rurali e montane e ▪▪ ad innescare pratiche di monitoraggio per degli alpeggi. Attivare interventi di elevato valore valutare ex-post i risultati ottenuti nelle azioni di innovativo e sostenibilità, sostenere interventi in valorizzazione, raccogliendo dati utili al futuro grado di innescare processi di reinsediamento nei rinnovamento della manualistica stessa per recepire nuclei rurali. nuove strategie di sviluppo; ▪▪ Valorizzazione delle attività outdoor. Diffondere ▪▪ ad attivare nuove opportunità per le filiere l’impiego di tipologie omogenee di elementi e di dell’artigianato locale, laddove gli operatori soluzioni di sistemazione delle aree ambientali sappiano riproporre le proprie attività attuando le fruibili, valorizzando le aree di sosta connesse alla indicazioni tecniche della manualistica; presenza di beni paesaggistici per implementare la ▪▪ a fornire soluzioni attuabili e sostenibili, evitando

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del patrimonio, utili al monitoraggio e alla continua 1.2. Organizzazione dei contenuti implementazione della conoscenza censuaria del patrimonio locale in ragione degli interventi di Trattare il tema del recupero del patrimonio Nel primo volume di entrambi i manuali sono recupero che verranno svolti e di supporto alle locale di un’area come quella in esame richiede contenute tutte le informazioni e gli approfondimenti possibili iniziative di messa in rete degli elementi un percorso di approfondimento conoscitivo e di carattere conoscitivo sulle quali si basano le architettonici e paesaggistici resi fruibili. progettuale graduale, organizzato per fasi e per indicazioni tecniche sintetizzate nelle schede dei Concludono gli allegati, a supporto delle procedure, livelli di dettaglio. A questo scopo i contenuti dei secondi volumi. le bozze tipologiche delle documentazioni capitoli a seguire permettono di entrare in contatto Volume primo. Finalizzato alla divulgazione della amministrative e gli schemi dell’iter di approvazione con il territorio a partire da una visuale generica conoscenza del territorio in termini generali e e adozione che le Pubbliche Amministrazioni fino al dettaglio costruttivo, dagli aspetti geografici culturali, fornisce indicazioni fondamentali alla locali dovranno gestire per il recepimento della per raggiungere tematiche di carattere culturale comprensione delle successive linee guida tecniche, manualistica come allegato al Regolamento Edilizio utili a comprendere le consistenze materiali degli definisce gli approcci strategici per un programma Comunale. elementi costruiti. di interventi di valorizzazione del patrimonio I testi sono organizzati secondo le due discipline connesso alle previsioni delle Amministrazioni in trattate: tema di sviluppo locale. Le informazioni contenute richiamano e rimandano a testi, documenti ▪▪ IL RECUPERO DEL PATRIMONIO e strumenti di pianificazione sovraordinati, ARCHITETTONICO permettendo di ritrovare agevolmente le fonti per ▪▪ IL RECUPERO DEL PATRIMONIO approfondire le tematiche sulle quali il lettore può PAESAGGISTICO essere maggiormente interessato. Volume secondo. I due manuali sono stati elaborati sulla base delle Di carattere prettamente tecnico, Linee Guida fornite dalla Regione Piemonte nel P.S.R. sintetizza in schede tematiche le indicazioni di 2014-2020 e recepite dal GAL nel P.S.L. 2014-2020, intervento per il recupero, il miglioramento e derivanti dal “Monitoraggio della manualistica per la valorizzazione degli elementi architettonici il recupero del paesaggio e dell’architettura rurale e paesaggistici individuati quali componenti realizzata nell’ambito dell’attuazione delle misure caratterizzanti il patrimonio locale. Le indicazioni del P.S.R. 2007-2013” elaborato dal Politecnico di tecniche derivano dallo studio e riproposizione Torino. critica di buone pratiche consolidate, di manualistiche specifiche, di disciplinari e indirizzi I capitoli che derivano dalla struttura tipo delle Linee per la progettazione e pianificazione, oltre che dalle Guida Regionali, sono stati adattati in ragione delle indagini svolte in via diretta e tramite il supporto caratteristiche del territorio e delle tematiche della degli operatori dell’area GAL. strategia di sviluppo locale della quale i manuali stessi costituiscono uno strumento attuativo. Costituiscono infine una parte fondamentale per il processo di valorizzazione, le schede di censimento

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Come si evince dall’indice e meglio approfondito nei campagna di monitoraggio degli elementi e dei 1.3. Istruzioni per l’uso singoli capitoli, dopo l’inquadramento complessivo luoghi sui quali verranno effettuati interventi di dell’area GAL, i contenuti sono organizzati rispetto recupero e valorizzazione. Nel corso degli anni potrà I manuali svolgono un ruolo di condivisione è possibile individuare soluzioni tecniche realmente alle zone attuative ove i caratteri architettonici così essere costituita una banca dati fondamentale degli intenti per la valorizzazione del patrimonio attuabili rispetto alle filiere e alle tecniche costruttive e paesaggistici evidenziano una omogeneità per elaborare nuove iniziative programmatiche e architettonico e paesaggistico. In questa funzione tipiche, avvicinandosi così maggiormente ai concetti riconoscibile, mentre nella parte tecnica gli elementi attuare le strategie di sviluppo ad oggi avviate. quindi devono essere considerati come un testo a cui di edilizia sostenibile. Inoltre i manuali costituiscono di dettaglio vengono raccolti per categorie e Generalità. Le analisi, gli esempi e le indicazioni fare riferimento per guidare le iniziative di recupero un riconoscimento ufficiale alle capacità e tipologie, richiamando, quando necessario, fornite nei capitoli a seguire costituiscono una base dal momento dell’ideazione, all’approvazione e competenze di quegli operatori dei settori coinvolti, all’interno delle singole schede, la zona attuativa condivisa dagli operatori del territorio per avviare attuazione degli interventi da parte dei vari soggetti che già applicano tecniche costruttive tipiche con nella quale possono essere applicate le indicazioni. una serie di azioni di recupero dell’immagine coinvolti nelle attività e nell’iter. impiego di materiali provenienti da filiere corte La funzione di questi strumenti, come indicato paesaggistica basata sulla valorizzazione del e che operano con attenzione sul territorio, i Per i committenti, ovvero i soggetti pubblici e privati negli obiettivi e nell’organizzazione dei contenuti, patrimonio esistente. In ragione di questa strategia quali potranno utilizzare i testi per proporre alle che intendono investire sull’intervento di recupero, è orientata alla guida e condivisione delle azioni si è reso necessario identificare gli elementi che committenze soluzioni di alta qualità. la manualistica fornisce informazioni importanti per di recupero e pertanto si rende necessario costituiscono tale patrimonio con un metodo immaginare quali risultati possono essere ottenuti, Infine, con particolare riferimento alle prospettive di assumere alcuni criteri, di seguito illustrati, che di sintesi dei caratteri generali che qualificano per elaborare idee di massima sull’intervento e sviluppo locale, gli Amministratori Locali potranno dovranno sempre essere presi in considerazione l’area GAL rispetto ad altri ambiti regionali. Il comprendere il valore culturale per la collettività e fare riferimento alla manualistica non solo per gli per ottenere risultati ottimali negli interventi basati lettore dovrà quindi avvicinarsi all’utilizzo della per il paesaggio che può essere ottenuto tramite aspetti tecnici, ma soprattutto per programmare sull’applicazione delle presenti linee guida. manualistica accogliendo il criterio di generalità un’azione di recupero attenta e ben inserita nel azioni auspicabilmente coordinate di valorizzazione che contraddistingue tutti i contenuti, impiegando Censimento. I presenti manuali per il recupero contesto locale. di elementi del patrimonio costruendo reti leggibili le proprie capacità, competenze e conoscenze per svolgendo la funzione di linee guida metodologiche in grado di rafforzare la percezione di un’immagine adattare le indicazioni rispetto ai casi specifici sui Per i progettisti la manualistica fornisce indicazioni per l’analisi e per gli interventi, comprendono paesaggistica di qualità. quali intende applicare le linee guida. utili a definire soluzioni di dettaglio e discernere numerose indicazioni e suggestioni orientate alla rispetto alle innumerevoli alternative, orientandosi In relazione alle diverse esigenze dei possibili pianificazione e programmazione di azioni che Specificità. L’articolazione del territorio, come così verso proposte progettuali attente al contesto lettori, la manualistica riporta quindi una serie di permettano di costruire una rete ben identificabile emerge dai capitoli di analisi, evidenzia come e coordinandosi consapevolmente verso la contenuti tra essi correlati in ragione del percorso del patrimonio locale. È pertanto inopportuno le differenze presenti tra i Comuni e tra le Valli costruzione nel tempo di un tessuto architettonico logico di approccio da adottare per ogni intervento un contenuto di censimento complessivo del rappresentino una risorsa. Delle analisi e nelle e paesaggistico leggibile in continuità tra i Comuni di recupero. patrimonio minore del quale trattano i contenuti a indicazioni fornite sulla base del criterio di generalità e le Valli, valorizzando inoltre le peculiarità dei Analisi e conoscenza - progettazione e realizzazione seguire, poiché, in ragione delle azioni di recupero è possibile per il lettore individuare e seguire un luoghi e della cultura del costruire storicamente - verifica e monitoraggio che conseguiranno dalle strategie di sviluppo locale metodo applicabile alle azioni di recupero del consolidata. Allo stesso modo nei capitoli sono in tema di valorizzazione, lo stesso campionario patrimonio. Per dare valore al carattere di specificità La lettura può tuttavia avvenire in senso lineare contenute numerose immagini di riferimento di elementi identificabili come identitari saranno di ogni elemento nel contesto articolato dell’area o per sezioni nel momento in cui il lettore abbia che possono fornire spunti progettuali e utili basi implementati di anno in anno. A tale scopo, oltre GAL, le linee guida forniscono un punto di vista maturato la sufficiente conoscenza o voglia di confronto con la committenza e con gli uffici ai criteri di intervento, nel Volume II sono inserite aperto a soluzioni di pregio giustificate da un’analisi acquisire informazioni specifiche su un elemento o pubblici. le schede di censimento del patrimonio locale che specifica di inserimento rispetto alle preesistenze. all’interno di una zona attuativa. Per gli artigiani e per le imprese del settore edile potranno sostenere una semplice quanto efficace Non sono infatti esclusi interventi innovativi e di

BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 16 17 carattere contemporaneo purché allineati con per la progettazione che per gli uffici preposti la cultura delle tecniche costruttive locali, con le all’approvazione degli interventi, tramite specifiche filiere dei materiali tipici e con le caratteristiche tecniche, immagini esemplificative e suggestioni di paesaggistiche dell’intorno di riferimento. In alto livello qualitativo che rientrano nel criterio di questo caso sarà pertanto il progettista o gli uffici generalità e nei canoni individuati dalla cultura del preposti all’approvazione a valutare se la specificità costruire locale, senza imporre soluzioni compiute. della soluzione scelte rientri e soprattutto non contraddica il criterio di generalità definito per la zona attuativa di riferimento e per la tipologia di elemento in esame. Approcci di intervento. Con il termine recupero, nei testi a seguire, non si intende semplicemente indicare le azioni di riordino e ripristino delle condizioni originarie degli elementi sui quali si intende intervenire. Sarebbe infatti una grave perdita per il territorio non cogliere l’opportunità che ogni intervento offre per migliorare le condizioni esistenti rispetto alle possibilità innovative attuali. L’equilibrio tra la capacità di innovazione con l’intenzione e la sensibilità conservativa costituisce la vera natura del recupero del patrimonio esistente allo scopo di rivitalizzarlo e fruirne in modo rinnovato coerentemente con la natura degli elementi e con le esigenze attuali. A tale scopo nei testi sono fornite indicazioni di intervento che guidano la progettazione in ragione dell’approccio più opportuno da adottare per ogni opera e quindi secondo i criteri: conservativo – compatibile – innovativo

Saranno le Amministrazioni locali a saper gestire, tramite gli idonei strumenti pianificatori locali (PRGC e REC), in quali aree e in quali casi possano essere applicati tali criteri. La manualistica fornisce invece indicazioni di carattere metodologico sia

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PARTE I TERRITORIO E PAESAGGIO

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2. Territorio

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2.1. Descrizione geo-politica

Il territorio del Gruppo di Azione Locale Valli di frazioni di (750 m). La Val d’Ala deve il Lanzo Ceronda e Casternone è localizzato sul suo nome all’omonimo capoluogo (); versante Ovest della città metropolitana torinese e è centrale rispetto all’impianto delle valli e sale da si caratterizza in diverse aree con peculiarità socio- Ceres (704 m) fino ai 1.432 m di . La Valle di Viù economiche e territoriali distinte in relazione alla è la più meridionale delle tre alte valli e comprende distanza dalla città di Torino, all’altitudine e alla quel tratto montano che va da (485 localizzazione in area centrale lungo la direttrice m) fino al Comune di (1.200-1.800 m). Torino-Lanzo o nelle vallate montane laterali. Queste tre valli segnano il confine con la Francia Il territorio in oggetto si sviluppa lungo assi con cime che raggiungono mediamente 3.500 metri idrografici principali orientati da ovest a est che di altitudine: la Levanna orientale con i suoi 3.555 confluiscono nel bacino di Lanzo verso la pianura metri nella Val Grande; l’Uja di Ciamarella a 3.676 che si estende tra le valli e il capoluogo torinese. metri nella Val d’Ala; il Rocciamelone con 3.538 Tra le diverse aree, la più settentrionale delle valli, la metri nella Valle di Viù. Val Grande, prende il nome da un ampio fondovalle Alla confluenza delle tre vallate sopracitate è che degrada dolcemente dai 1.200 metri di quota definita l’area centrale di media valle che si estende della borgata Forno Alpi Graie fino alle più basse tra Lanzo e Ceres. A questa zona, per affinità di

BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 24 25 caratteristiche del territorio, degli insediamenti e di Situata alle pendici della prima fascia montuosa, la altimetria sono associate le Valli Tesso e Malone che bassa valle non si conforma con un profilo chiuso, costituiscono l’estensione Nord-Orientale dell’area ma aperto verso la pianura e quasi tutti i Comuni GAL. I bacini idrografici secondari alla Stura di Lanzo che la compongono sono infatti caratterizzati da danno origine a piccole valli orientate verso il bacino una porzione di territorio pianeggiante. di Lanzo/Germagnano con sezioni meno profonde Dal 2014 i Comuni sono riuniti in due Unioni e profili meno acclivi. Montane: l’Unione Montana “Valli di Lanzo, Nella parte di territorio che si affaccia verso le Ceronda e Casternone” di cui fanno parte 21 pianure del Parco della Mandria, estesa a Sud delle Comuni e l’Unione Montana “Alpi Graie” costituita precedenti zone, con nuclei abitati localizzati a quote da 5 Comuni. Il Comune di pur aderendo altimetriche minori (400-700 m,), sono compresi all’Unione Montana Valle di Susa, è associato i Comuni delle Valli Ceronda e Casternone, della singolarmente al GAL Valli di Lanzo Ceronda e bassa Valle della Stura di Lanzo e i Comuni di Caprie Casternone. e ad Ovest all’imbocco della Valle di Susa.

La superficie del GAL Valli di Lanzo Ceronda Casternone comprende i territori di 27 Comuni:

Ala di Stura, Corio, , , Fiano, , Balme, Germagnano, Rubiana, , , Traves, Cantoira, , Usseglio, Caprie, , , Ceres, , , , , , > , , Viù. Cartografia Municipalità e Unioni Montane

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locale poste in secondo piano per decenni ed oggi e contrazione degli allevamenti in montagna. Nel emergenti come opportunità di reddito da lavoro 2.2. Risorse e vocazioni territorio della bassa valle, grazie ad una morfologia autonomo. Le potenzialità del territorio nella visione strategica semi-abbandonate così come nel rimboschimento meno impervia, ad affiancare una gestione del bosco Per quanto riguarda tanto il numero di aziende di sviluppo locale adottata negli ultimi anni dal GAL spontaneo che ha ricoperto di vegetazione molti più costante attraverso la ceduazione destinata quanto quello degli occupati, a reggere l’economia e dagli Enti locali si basa sulla valorizzazione delle pascoli in quota o ancora nella marginalizzazione prevalentemente alla produzione di legna da ardere del territorio sono sostanzialmente tre settori: il opportunità che derivano dal patrimonio materiale delle attività agricole, che avevano un ruolo centrale per autoconsumo, persistono coltivazioni agricole commercio, comprese le attività legate al turismo, e immateriale esistente. La presente manualistica, nell’economia, nella cultura e nella percezione più tipiche della pianura: prati irrigui, cereali, orticole, l’edilizia e in misura minore la manifattura artigianale. connessa alla programmazione per lo Sviluppo paesaggistica stessa delle aree alpine. Il fenomeno pioppeti, ecc. Inoltre, la maggior presenza di aree Locale nel settennio 2014-2020, si inserisce nel dello spopolamento si riduce, sino ad invertirsi Il settore produttivo dell’agricoltura è fortemente coltivabili a quote basse costituisce la ragione per quadro di pianificazione individuando le azioni con una evidente crescita demografica, nelle aree incentrato sull’allevamento e ad oggi comunque cui le aziende agricole e gli impiegati nel settore si materiali da compiere nell’area GAL, al fine di di bassa quota che si affacciano sulla pianura ridotto ad attività residuale. La struttura agricola concentrano nelle zone di media e bassa valle. implementare il livello qualitativo dell’immagine torinese, dove tuttavia permane l’abbandono delle storica delle Valli di Lanzo è caratterizzata dalle aree Il settore dell’Industria e artigianato rileva che paesaggistica complessiva che comprende le attività rurali tipiche con conseguenze analoghe alle montane: un’ampia prevalenza di prati e pascoli, il maggior numero di occupati sono quelli delle parti di territorio antropizzate e le parti di valenza aree alpine in merito alla gestione del territorio e una scarsa presenza di seminati e di coltivazioni costruzioni, fabbricazione prodotti in metallo, naturalistica. all’utilizzo dei fabbricati di edilizia rurale tipica. frutticole e orticole a bassa e media quota (meleti, ristorazione, sanità e assistenza e in misura minore castagneti e altro). Una parte consistente dei prati, Al fine di fornire un quadro generale utile alla Negli anni più recenti la situazione demografica ha il settore della lavorazione del legno. dei pascoli e degli alpeggi sono stati abbandonati, migliore comprensione e applicazione dei contenuti trovato un maggiore equilibrio. Oggi le aree alpine Se si guarda alla forma giuridica delle imprese con il conseguente rimboschimento spontaneo del manuale, si riportano brevi cenni relativi alle piemontesi incominciano ad assumere un potere presenti nell’area GAL, si vedrà come le imprese dinamiche territoriali degli ultimi anni. attrattivo, si aprono e accolgono nuove popolazioni non necessariamente legate ad economie di sussistenza. In quest’ottica gli interventi di recupero Demografia e di valorizzazione paesaggistica costituiscono La situazione demografica è per molti versi simile condizioni determinanti per lo sviluppo locale. a quella di una parte consistente delle montagne piemontesi. Dall’analisi dei dati elaborati nei censimenti storici emerge con evidenza come vi sia Attività economiche stato nel corso del secolo scorso un drammatico Il ciclo economico, che aveva visto nascere e spopolamento sempre più marcato in proporzione svilupparsi alcune medio-grandi industrie nell’area alla quota altimetrica. Questo vero e proprio esodo GAL nel corso del XX secolo è oggi definitivamente dalla montagna, che ha avuto un doppio movimento, chiuso, ha ceduto spazio ad un crescente tessuto prima dai versanti verso il fondovalle e poi dal economico “minore” fatto di una molteplicità di fondovalle verso le città, ha causato conseguenze aziende di impronta artigianale attive in diversi estremamente pesanti sulla struttura economica, settori. Non è un tessuto nuovo, ma derivante sociale, culturale e territoriale di queste zone, i dall’esigenza, conseguente alla desertificazione cui effetti sono evidenti ancora oggi nelle borgate industriale, di ritornare alle attività dell’artigianato

BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 28 29 individuali e i lavoratori autonomi o liberi Infine, le indicazioni e le linee guida per la Reggia di Venaria risulta un elemento di notevole piccoli impianti sportivi adatti alla pratica di diverse professionisti costituiscano quasi l’80% del totale, a valorizzazione delle risorse paesaggistiche e importanza sul quale tuttavia gli Enti superiori discipline sia invernali che estive e numerose fronte di un peso sull’occupazione di poco inferiore naturali possono favorire interventi di recupero per e l’azienda titolare della gestione non stanno piccole attività culturali (musei, biblioteche, centri al 50%. l’insediamento di nuove attività economiche che effettuando investimenti sufficienti ad innescare polifunzionali per l’intrattenimento). rispondano al rinnovamento del mercato interno, ricadute positive per il territorio in termini di Tra i punti di forza delle economie locali vi è la Il presente manuale propone un miglioramento aumentando in questo modo l’attrattività delle servizio per la popolazione locale e di potenzialità presenza di piccole filiere produttive locali: infrastrutturale attraverso interventi puntuali sul valli. Gli stessi operatori economici di questi settori turistica. È corretto evidenziare che la mancanza del territorio, organizzati in ragione di percorsi tematici • la filiera del legno locale; hanno l’opportunità, tramite l’utilizzo della presente collegamento alla stazione principale metropolitana trasversali utili a garantire una migliore accessibilità • la filiera agro-alimentare; manualistica, di essere protagonisti nell’attuazione di Porta Susa, sebbene la linea Torino-Ceres serva e vivibilità. Le soluzioni proposte hanno inoltre la del processo di riposizionamento dell’area GAL su anche il principale aeroporto regionale, ne abbatte • il turismo outdoor, grazie alla crescente finalità di incentivare l’utilizzo di materiali locali per mercati esterni. drasticamente l’utilità. domanda da parte degli abitanti della città di gli interventi di riqualificazione, tanto per i contesti attività per il tempo libero di prossimità. Emergono infine numerose infrastrutture dedicate edificati quanto per gli spazi naturali. al tempo libero distribuite sul territorio in numerosi Di fronte a questo quadro occupazionale e Servizi e infrastrutture imprenditoriale è evidente che le future azioni di La rete dei servizi nell’area GAL ha subito negli recupero del patrimonio architettonico rurale e ultimi decenni una costante erosione, di pari passo paesaggistico costituiranno un forte impulso a con la contrazione della popolazione residente sostegno dell’artigianato e delle filiere locali. (soprattutto nelle zone a un’altitudine maggiore) e Nel più ampio quadro nazionale inoltre emergono con la revisione della spesa pubblica in tutti i settori; ormai da alcuni anni le opportunità di incentivo per allo stato attuale le strutture presenti sono in grado gli interventi di recupero edilizio, miglioramento di fornire un livello di accessibilità e di capillarità energetico, ristrutturazioni; tali dinamiche, appena sufficiente. > connesse alle applicazioni della manualistica Tra le infrastrutture di principale interesse nella potrebbero supportare la crescita della domanda, struttura paesaggistica risulta innanzitutto la rete Stazione di Ceres e dunque fungere da innesco per lo sviluppo delle viaria che, seppur capillarmente adeguata, presenta filiere legate alla cultura locale dell’artigianato criticità dovute a strettoie e scarso livello di e dei materiali tipici. Uno sviluppo sostenibile manutenzione sia del manto che delle componenti delle filiere, motivato dalle maggiori richieste di sicurezza e contenimento laterali, tutti fattori di approvvigionamento di materie prime locali pregiudizievoli nella percezione della qualità (es. legno e pietra) avrà ricadute positive dirette ambientale e nell’immagine del territorio da parte sulla qualità del patrimonio architettonico e di chi percorre gli assi viari principali. indirettamente sul valore paesaggistico dell’area La presenza di una linea ferroviaria storica, la GAL grazie alla maggiore interesse per la gestione Torino-Ceres, integrata nel Sistema Ferroviario delle aree attualmente semiabbandonate (foreste, Metropolitano e che transita per due poli molto spazi pubblici, infrastrutture). > importanti quali l’aeroporto di Caselle e la Foto storica scalo Dora, ferrovia Torino - Ceres

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Beni territoriali le ampie porzioni di territorio pianeggiante in In conclusione, sulla base delle analisi, secondo criteri efficaci, meglio esposti nei capitoli direzione del Parco della Mandria lungo i principali sinteticamente esposte, derivanti dai numerosi a seguire, sulla base di linee di intervento connesse Tra i beni territoriali in esame, si distinguono: corsi d’acqua. e approfonditi studi pregressi svolti negli ultimi alle strategie di sviluppo locale del territorio. • il capitale naturalistico; Infine, un ultimo elemento da tenere in anni sul territorio (cfr. Bibliografia), è evidente che Rafforzare questo genere di politiche significa • il capitale insediativo; considerazione rispetto ai beni territoriali di cui esistano ben precise dinamiche, che scaturiscono creare un grado maggiore di coordinamento fra patrimonio dal patrimonio materiale e dalla cultura stratificata tutti i soggetti coinvolti, individuando le priorità • il patrimonio edilizio. dispone l’area GAL è la presenza di un edilizio ordinario piuttosto ampio e dalle qualità nel tempo, identificabili come “vocazioni” all’interno di intervento dove canalizzare gli investimenti Per quanto riguarda il primo, l’area GAL è piuttosto architettoniche variabili, ma che risulta essere di un piano di valorizzazione del patrimonio sostenuti da opportunità di contributo, di sgravio ricca di risorse naturali e paesaggistiche, non sottoutilizzato o in cattivo stato di conservazione. Vi architettonico rurale e paesaggistico. Tra queste fiscale o connesse a nuove opportunità di reddito sempre valorizzate e conosciute. Nelle diverse zone è poi un più generale problema legato alle seconde sono state individuate le principali linee tematiche, per gli investitori privati. che si articolano sul territorio dalla pianura alle alte case, specialmente quelle costruite fra gli anni ‘60 e gli strettamente connesse agli obiettivi iniziali, che vette alpine si sviluppano paesaggi decisamente anni ‘80. Non si tratta in questo caso di abbandono, hanno guidato nei capitoli a seguire la definizione Si mettono in luce alcuni temi centrali che possono diversi fra di loro, mantenendo però un legame di se non in alcuni casi, ma di un utilizzo sporadico delle azioni da intraprendere e le corrette modalità essere oggetto delle attività di investimento sul continuità nei cosiddetti “canali verdi”: dalle zone che genera comunque un carico urbanistico non di attuazione. territorio, con lo scopo di recuperare un’immagine umide e dai boschi di rovere della bassa valle, indifferente. In altri termini, si tratta di un insieme Le potenzialità qualitative dei luoghi dell’area GAL identitaria di alta qualità e sfruttare le potenzialità ai faggeti della media valle e i lariceti di quota di edifici quasi sempre vuoti, comunque allacciati emerse dall’analisi diretta e dalle indagini svolte con sopra descritte, con un approccio trasversale tra maggiore, dalle pareti rocciose scoscese ai laghi alle reti di servizio, che richiedono urbanizzazioni, le Amministrazioni di ogni Comune confermano architettura e paesaggio: glaciali, fino a vette che superano i 3.600 metri. infrastrutture e servizi, e necessitano di opere di l’esigenza di azioni precise per implementare la La riqualificazione energetica degli edifici e degli In riferimento al capitale insediativo, le differenze manutenzione e risanamento consistenti. In questo qualità percepita sia dalla popolazione che dai insediamenti. La qualità edilizia di una parte morfologiche fra le diverse zone hanno contribuito contesto è determinante agire sul patrimonio turisti. consistente del patrimonio locale, specialmente a definire forme peculiari degli insediamenti: esistente, da un lato rifunzionalizzandolo e È infatti evidente come siano incrementate le quella costruita negli anni del boom delle seconde le tre valli più elevate hanno caratteristiche di riqualificandolo (dal punto di vista architettonico e presenze permanenti o turistiche laddove, negli case, è di frequente molto bassa, soprattutto dal insediamenti alpini con forte caratterizzazione urbanistico come da quello energetico), e dall’altro ultimi anni, siano stati effettuati interventi di punto di vista energetico. La presenza di diverse dovuta all’esposizione Nord o Sud dei versanti, individuando strategie efficaci per aumentarne il miglioramento del tessuto urbanizzato dei nuclei forme di incentivi per la ristrutturazione e di frazioni poste sui versanti acclivi in forma di piccole tasso di utilizzo. abitati e interventi di miglioramento ambientale nei misure di finanziamento per interventi volti al borgate e i capoluoghi di fondo valle nelle zone più luoghi fruibili di rilevanza naturalistica. Grazie ad risparmio energetico è un’occasione interessante ampie. interventi iniziali, sostenuti da contributi pubblici di per abbinare al miglioramento delle prestazioni La media valle ha una conformazione caratterizzata vario genere, è stato possibile riattivare la vitalità di energetiche soluzioni di migliore qualità generale dalle incisioni meno profonde dei profili vallivi e borgate o aree naturalistiche dove successivamente del costruito e di conseguenza della qualità urbana pertanto gli insediamenti sono distribuiti in borgate si sono registrate iniziative spontanee di riuso e paesaggistica; sparse attorno ai capoluoghi principali. del patrimonio costruito e di fruizione delle aree Le basse valli hanno un carattere prettamente naturalistiche. Questi processi di rigenerazione La rifunzionalizzazione di alcuni edifici o dei prealpino con cime e pendii morbidi che rappresentano fenomeni certamente incoraggianti piccoli nuclei urbani sottoutilizzati finalizzata al raggiungono i 1300 m di quota con i nuclei abitati e devono essere sostenuti con azioni specifiche reinserimento di servizi alla popolazione e di attività localizzati a mezza costa sui versanti aperti verso che i Comuni saranno in grado di programmare economiche connesse in particolare all’offerta

BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 32 33 turistica e alla microimprenditoria nelle produzioni tipiche del territorio. Non va inoltre trascurata l’opportunità di creare polarità innovative in grado di attrarre attività estranee al territorio, ma in grado di innescare processi di rinnovamento. Siano esempio i progetti sempre più frequenti attuati nell’arco alpino legati all’innovazione culturale che hanno permesso di selezionare una serie di siti e spazi, trascurati o depressi nonostante il forte potenziale, per poi attuare processi di rigenerazione accogliendo attività legate a tecnologie innovative, all’arte e alla forte capacità di comunicazione. Tali attività assumono un ruolo centrale estremamente efficace per rinnovare l’immagine del territorio e la rifunzionalizzazione dei complessi amorfi .

La fruibilità dei luoghi connessa alla pratica di attività Outdoor. Gli itinerari esistenti, in corso di miglioramento e sempre più frequentati sono in grado di soddisfare una domanda ampia e diversificata offrendo numerosi tracciati per escursionismo a piedi o in mountain bike, trekking in quota e percorsi accessibili a persone con disabilità. Le analisi svolte della Regione Piemonte per la definizione delle strategie di sviluppo sugli assi strategici connessi alla pratica di attività outdoor, riportano dati estremamente significativi nella crescente domanda turistica in tema di fruizione delle aree di valore naturalistico. Questa dinamica, sempre più evidente a scala europea, deve essere presa in forte considerazione dal territorio per la programmazione degli investimenti necessari alla costruzione di una reale rete di offerta turistica innovativa e sostenibile per le attività di outdoor praticabili nell’area.

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3. Paesaggio

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allo scoperto ampi affioramenti di argille ricchi di da costruzione sia recenti (nei pressi di pietraie, ad 3.1. Cenni di geologia e geomorfologia resti vegetali “fossili”, risalenti al Pliocene (circa 5 esempio a Cantoira e Varisella), che antiche per la - 2 milioni di anni fa). Oggi sono visibili numerosi realizzazione di lose e muretti a secco. ceppi che formano quella che viene definita la La morfologia delle Valli di Lanzo è il risultato dei Foresta fossile tra i Comuni immediatamente a valle tipici fenomeni di erosione combinata di acque e dell’area GAL. masse glaciali che hanno modellato, e modellano Il conoide fluviale del torrente Stura di Lanzo tutt’ora, le vallate. Esse mostrano i segni relativi rappresenta uno dei più estesi ed antichi conoidi agli episodi glaciali avvenuti nell’ultimo milione alluvionali, corrisponde a un’estesa superficie di anni, evidenti ad esempio nei profili a “U” che debolmente inclinata verso la pianura che si apre contraddistinguono le vallate. Tali profili sono stati “a ventaglio”; il lembo terrazzato de La Mandria in parte modellati nelle zone inferiori dai più recenti è un settore del conoide allungato delimitato dai fenomeni erosivi fluviali (profilo a “V”) e da accumuli torrenti Ceronda e Stura di Lanzo. La sommità del di detriti alluvionali. Di grande effetto paesaggistico terrazzo de La Mandria è sospesa sui fondovalle sono i ghiacciai delle Valli di Lanzo presenti in tutte degli attuali corsi d’acqua tramite scarpate di le testate, seppur in progressiva regressione, come altezza di alcune decine di metri in cui affiorano i nevai. Il livello delle nevi permanenti, in costante sia i depositi del conoide che quelli sottostanti. I ritiro, si attesta ormai in prossimità dei 3.000 m slm. sedimenti sono formati prevalentemente da ghiaie Tra gli elementi caratterizzanti il paesaggio Alpino La parte più elevata dell’area GAL si inserisce Massiccio ultrabasico di Lanzo, provenienti da grossolane coperte da alcuni metri di sedimenti più vanno annoverati i numerosi laghetti legati nell’ampia zona montuosa delle Alpi Graie. Il porzioni di mantello litosferico sottostante la crosta fini, caratterizzati da un’intensa colorazione rossa. prevalentemente a fenomeni di ritiro glaciale. Nelle complesso fenomeno di spinte e collisioni tettoniche oceanica, ritenuto anche più antico della crosta In generale le rocce delle Valli di Lanzo sono in Valli di Lanzo sono inoltre presenti due bacini semi- provocò nei millenni eventi metamorfici che stessa. prevalenza metamorfiche, derivanti da materiale artificiali: il Lago della Rossa e il Lago dietro la Torre portarono ad un’ampia sovrapposizione del margine Nella bassa valle e per tratti lungo le aste dei di origine sedimentaria e magmatica. La ricchezza oltre che un lago interamente artificiale: il Lago di del continente africano su quello europeo, facendo principali corsi d’acqua, prevalgono i depositi dei processi di trasformazione geologica ha reso le Malciaussia, tutti in Valle di Viù. affiorare le rocce che si trovavano sugli antichi alluvionali quaternari che contribuiscono a donare Valli di Lanzo areali di grande interesse per la ricerca Infine, in tema di assetto idrogeologico, è utile fondali marini dell’Oceano Ligure-Piemontese circa una morfologia meno aspra al territorio. e lo sfruttamento dei minerali (ne è un esempio il fornire alcuni cenni relativi al quadro generale 150 - 50 milioni di anni fa. Tale evento nelle Valli I torrenti, il principale è la Stura di Lanzo, hanno crisotilo a fibra corta estratto per anni nella miniera del bacino della Stura di Lanzo. Come indicatori di Lanzo ha portato alla prevalenza di litologie depositato nel tempo rocce e ciottoli di svariatissime di Balangero e in modeste quantità anche presso di dissesto vengono presi in considerazione i afferenti al Massiccio cristallino del Gran Paradiso dimensioni e tipologie, ghiaioni, sabbie e limi, tipici Usseglio). Per anni sono state attive piccole miniere fenomeni gravitativi che interessano i versanti e i e a quelle definite dal famoso geologo piemontese materiali di deposito torrentizio. I depositi affioranti per lo sfruttamento di ferro, ferro-rame e talco (ne processi fluvio-torrentizi sui corsi d’acqua: le frane Bartolomeo Gastaldi “pietre verdi”, costituite da sono prevalentemente limoso-sabbiosi e hanno sono indice i numerosi toponimi, come Fucine, e le valanghe, le esondazioni, i processi di erosione calcescisti e ofioliti. Le “pietre verdi” costituivano colore bruno - giallastro - rossiccio se ossidati Fornelli, Forno, ecc), pirite, calco-pirite siderite, e i fenomeni di sovralluvionamento. Dalle analisi porzioni di crosta oceanica facenti parte dei fondali (“arrugginiti”), mentre appaiono grigio-verdastri magnetite in Val Grande. Magnetite in Val d’Ala. dell’autorità di bacino del Fiume Po, riguardo dello scomparso Oceano Tetide. in mancanza di alterazione. Da segnalare come Ferro, rame e argento in Valle di Viù. Sul territorio all’area in esame, emerge un quadro dei dissesti con Allo sbocco delle valli, nell’area di media valle, negli anni le frequenti e violente piene abbiano sono inoltre presenti attività di cava per materiale criticità maggiori nelle zone di Media Valle e di Alta predominano invece le rocce appartenenti al eroso i depositi torrentizi quaternari, portando BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 38 39

Valle, caratterizzato da una certa franosità e alcuni riattivato molti dei processi di instabilità di versante fenomeni di trasporto di massa in corrispondenza e provocato negli anni a seguire numerosi fenomeni 3.2. Cenni sulla vegetazione nel settore occidentale del bacino. Scarsamente di dissesto connessi alle attività torrentizie. Le Il territorio coinvolto nel processo di analisi dei presenta una prima fascia con prevalenza di faggio, presenti risultano le altre tipologie di fenomeni. I linee di intervento individuate negli strumenti di Manuali risulta molto variegato e sfaccettato dal un tempo gestito per la produzione di legna da fenomeni franosi maggiormente rappresentati sono pianificazione dell’assetto idrogeologico (PAI) sono punto di vista paesaggistico. Nella Val Grande ardere mediante sistema di ceduazione turnata e frane per saturazione e fluidificazione di terreni pertanto riferite sia a opere strutturali a carattere e Val d’Ala si ergono testate di valle maestose nella fascia superiore la predominanza di lariceti, sciolti superficiali oppure per crollo o ribaltamento. preventivo sia a opere che, pur non essendo di (Ciamarella, Bessanese e Levanne) con quote diffusi fino al limite delle vegetazione arborea; oltre Tali fenomeni sono predominanti lungo la Val pronto intervento, si propongono di conseguire un massime di oltre 3600 metri che descrivono un i 1800 m predominano i pascoli alpini. Grande fra Groscavallo e Cantoira e la Val d’Ala fra riassetto del sistema idrografico e delle porzioni paesaggio di grande impatto; il complesso Glaciale Le specie predominanti della media valle sono Balme e Ceres. I fenomeni di trasporto di massa in instabili dei versanti, in relazione alle elevate del Pian della Mussa e il sistema di campanili e delle il tiglio e il rovere, ma si nota ancora la presenza corrispondenza delle conoidi sono presenti lungo la condizioni di dissesto in atto. In particolare risulta architetture romaniche segnano i nuclei storici delle di faggio, se pur non in purezza. L’invasione della Valle della Stura di Viù fra Usseglio e Viù. Le valanghe fondamentale l’attenta regolamentazione dell’uso borgate. Il vallone di Sea in Val Grande e la Valle di betulla e della robinia caratterizza le zone che sono limitate al settore ovest del bacino alle quote del suolo, con particolare riferimento agli aspetti Viù presentano elementi di elevata rarità e integrità, sono state colpite dai frequenti incendi verificatisi più elevate. Il basso limite superiore della coltre urbanistici e alle politiche di sostegno alle attività grazie alla scarsa accessibilità che ha preservato in passato, mentre l’ontano bianco e il frassino vegetazionale favorisce comunque la propensione legate alla gestione sostenibile delle aree forestali, alcune aree da interventi di urbanizzazione invasivi. descrivono il territorio in corrispondenza dei corsi a fenomeni di erosione superficiale diffusa. al mantenimento degli alpeggi e alla cura delle Verso le medie valli diviene prevalente il bosco, d’acqua e delle zone umide. La parte montana del bacino idrografico della Stura fasce spondali dei corsi d’acqua. mentre nelle basse valli il paesaggio è condizionato Nelle zone più basse dei versanti, sui terrazzamenti di Lanzo è stata severamente interessata dagli da diffusa presenza residenziale di tipologia abbandonati è rilevante il castagno, non più sotto eventi alluvionali del 1993 e del 1994, che hanno eterogenea non associata alle strutture locali forma di coltivazione frutticola, che invece un identitarie. tempo rappresentava una risorsa fondamentale La vegetazione dell’area GAL, come per molte altre per l’economia e il sostentamento del territorio. zone alpine, ha subito profonde trasformazioni nel Tuttavia, alcuni relitti di terrazzamenti sono ancora corso dei secoli. L’aumento della popolazione alla presenti e accolgono soprattutto meleti, in parte fine dell’Ottocento portò allo sfruttamento di tutto noccioleti e in rari casi castagneti e vite. il territorio possibile delle valli provocando grandi Sono elementi vegetazionali ormai tipici del disboscamenti e gestione del territorio attraverso territorio i vasti rimboschimenti di pino della bassa agricoltura e pascolo. Il paesaggio oggi è fortemente valle risalenti al dopo guerra, si tratta in prevalenza mutato, tanto da rendere difficile immaginare di Pinus strobus, Pinus nigra e in minor misura Pinus l’impatto visivo di un tempo. L’abbandono delle sylvestris. attività agricole e silvo-pastorali ha oggi favorito l’invasione di vegetazione ruderale e di minor pregio naturalistico. > Il piano basale è caratterizzato da tipologie forestali Lago Vana afferenti all’acero-tiglio-frassineto con residui di Viù cedui di castagno invecchiato. L’areale montano

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3.3. Siti di interesse naturalistico

Sul territorio del GAL sono presenti aree naturali protette tra cui: Parchi Naturali, Siti di Interesse Comunitario (SIC), Zone di Protezione Speciale (ZPS) e Siti di Interesse Regionale (SIR). Di seguito si riporta una sintesi descrittiva delle zone di maggior interesse paesaggistico riconosciute.

Sito di Interesse Comunitario Pian della Mussa: L’area si estende nel territorio dei Comuni di Balme, Groscavallo e Usseglio. L’ambiente è di tipo alto-alpino con nevai, morene, laghi glaciali, curvuleti e altre praterie di altitudine, piccole aree umide e una vegetazione discontinua delle vallette nivali e delle morene glaciali. Tra i rischi per la conservazione nel Piano Territoriale Regionale vengono indicati l’eccessiva fruizione alle quote inferiori e gli impianti idroelettrici al Lago della Rossa.

Sito di Interesse Comunitario della Stura di Lanzo: Coinvolge i Comuni di Balangero, Cafasse, Lanzo Torinese in area GAL e altri della zona di pianura. I motivi di interesse descritti nel Piano Territoriale Regionale sono la presenza di aree forestali con molti elementi del bosco planiziale padano con alcune specie molto rare. Vi è inoltre la presenza di fossili dell’era Terziaria sotto forma di tronchi carbonizzati con residui vegetali. L’area è gestita dall’Ente di gestione del Parco Regionale La Mandria e dei parchi e delle riserve naturali delle Valli di Lanzo che ne garantisce la salvaguardia attraverso un vincolo idrogeologico.

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Sito di Importanza Regionale Lac Falin a Usseglio: Area umida montana interessata da un vistoso processo Sito di Interesse Comunitario Grotte di Pugnetto: di interramento; in questa area, che si estende su una L’area è uno straordinario esempio di ambiente sotterraneo superficie di 6 ha, è presente una singolare vegetazione presente nel territorio tra il Comune di Mezzenile e Traves. La Borna legata alle torbiere basse ed intermedie. Sono presenti (nome locale della grotta) ospita entità biospeleologiche ed è di piante di considerevole rarità e alcune specie nuove rilevanza scientifica come habitat di specie animali endemiche o a per il Piemonte, come Crex diantra Schrank e per la rischio di estinzione. componente muscinale, specie di Sfagni Sphagnum centrale (C. Jens) considerati minacciati e inclusi nella lista rossa italiana.

Sito di Interesse Comunitario e Riserva Naturale Sito di Importanza Regionale Sagna del Vallone a Usseglio: Madonna della Neve sul Monte Lera nei Comuni di Piana torbosa attraversata da un corso d’acqua. La sua Givoletto, Val della Torre e Varisella: vegetazione, legata alle torbiere basse, mostra una elevata Il territorio è a cavallo della cresta divisoria fra i serie di interessanti e rari elementi circumboreali e artico-alpini bacini idrografici dei torrenti Ceronda e Casternone. quali Potentilla palustris (L) Scop, specie indicate nella lista rossa L’ambiente è relativamente dolce con scarsità della regionale. Estremamente importante è anche la componente copertura vegetale ed ospita l’unica stazione conosciuta muscinale con la presenza di specie considerate estinte nella di Euphorbia gibelliana, specie endemica del Piemonte lista rossa italiana quali Scorpidium turgescens (T. Jens) Loeske, con areale estremamente ristretto centrato sulla zona. primo ritrovamento assoluto per le Alpi occidentali italiane

Parco regionale e Sito di Interesse Comunitario della Mandria: Sito di Interesse Comunitario Monte Musinè e laghi di : Il Parco La Mandria, che interessa gran parte dei territori di Fiano, La Si estende anche oltre l’area GAL su una superficie di 1524 ha tra i Cassa, Varisella e Givoletto, è un’importante realtà di tutela ambientale comuni di Almese, Caselette, , Val della Torre e comprende e un significativo esempio di foresta planiziale presente in Piemonte. interamente il Monte Musinè, i laghi di Caselette e il Lago Borgarino. Istituito come “area protetta” regionale nel 1978, ha un nucleo centrale L’escursione altimetrica, la coesistenza di differenti tipologie circondato da circa 30 km di muro di cinta e vanta un considerevole ambientali, il clima particolarmente mite, oltre alla presenza di patrimonio storico-architettonico. Il Parco La Mandria rientra tra i siti zone umide, garantiscono l’esistenza di un cospicuo numero di dichiarati dall’UNESCO “Patrimonio dell’Umanità”. Il parco regionale specie animali e vegetali (tra cui parecchie rare a livello regionale e della Mandria si trova inoltre all’interno della Rete Natura 2000: la rete di nazionale) rendendo il sito una delle aree piemontesi a maggiore parchi e delle aree protette dall’Unione Europea. Nello specifico il parco biodiversità. interessa gran parte dei territori di Fiano, La Cassa, Varisella e Givoletto.

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Parco naturale di interesse provinciale Colle del 3.4. Le zone attuative delle linee guida Lys: La conformazione dell’area GAL come descritta Al fine di indirizzare le azioni progettuali in contesti deve essere presa in considerazione come locali specifici, si è condotta una caratterizzazione L’area del Parco si estende sui territori dei un’area delimitata da confini di carattere politico paesaggistica sulla base dell’articolazione territoriale Comuni di Rubiana e Viù, tra i 1.013 e i 1.599 e amministrativo, dove tuttavia al suo interno i stabilita dalle conoscenze pregresse, disponibili metri di quota, ed è caratterizzata da brughiere, fenomeni di carattere storico-culturale, morfologico presso le istituzioni deputate alla conoscenza del da boschi di faggio. Il colle è inoltre considerato e ambientale definiscono zone con caratteri di territorio. uno dei simboli della Resistenza in Valle di Susa omogeneità derivanti da relazioni e dinamiche e nelle Valli di Lanzo. L’ente gestore è la Città Si riconoscono nel territorio del GAL tre zone che paesaggistiche. Pertanto in considerazione di Metropolitana di Torino. costituiranno il riferimento per l’attuazione dei quanto emerso dalle analisi dirette effettuate in Manuali, esse vengono definite Alta Valle, Media questa sede, dagli strumenti di pianificazione Valle e Bassa Valle. Riserva naturale Ponte del Diavolo a Lanzo: esistenti e dalle effettive relazioni politiche e sociali in corso, vengono definite le zone attuative delle La riserva è caratterizzata dal caratteristico ponte ad una L’Alta Valle raccoglie i territori con evidente presenti linee guida. sola arcata che sorge ai margini dell’abitato di Lanzo, caratterizzazione alpina come già definito dal PPR nell’area di confluenza fra i torrenti Tesso e Stura. La zona Per meglio comprendere l’articolazione delle che raggruppa questa porzione di territorio negli presenta lineamenti che rendono indispensabile un’opera classificazioni del territorio nei diversi strumenti di ambiti nn. 34 e 35. di tutela per evitare che eventuali interventi antropici ne pianificazione esistenti si riportano di seguito degli compromettano l’integrità. Il tutto incorniciato da una estratti e degli schemi chiarificatori. La Media Valle caratterizzata da minori quote formazione boschiva che, pur senza rivestire particolare altimetriche e da una conformazione in valli di Il Piano Paesaggistico Regionale, inteso come lo interesse botanico-forestale, svolge un’importante minore estensione ricade negli ambiti del PPR nn. strumento pianificatorio alla base del presente funzione paesaggistica e propone un insieme di specie 30 e 34. studio, inserisce i territori dei Comuni dell’area GAL assai differenziate: dalle solide querce, alle betulle. in cinque ambiti specifici: La Bassa Valle chiaramente prealpina, si estende Per quanto riguarda la fruizione del territorio in Ceronda, Escursionable (accessibile a persone con • l’ambito 30: Basso Canavese sulle prime pendici montuose che separano le chiave naturalistica, l’area del GAL è ricca di sentieri disabilità), Stouring. Da questi tracciati principali medie e alte valli dalla pianura, è interessata dagli escursionistici, nell’ambio dei progetti regionali di dipartono e si connettono numerosi percorsi minori • l’ambito 34: Val d’Ala e Val Grande di Lanzo ambiti del PPR nn. 30, 36, 37 e 38. settore è possibile acquisire le informazioni relative che capillarmente raggiungono tutte le aree naturali • l’ambito 35: Val di Viù alla ricca rete escursionistica locale sui portali e di valenza paesaggistica del territorio GAL Per agevolare il confronto rispetto alla suddivisione • l’ambito 36: Torinese tematici regionali (PiemonteOutdoor) e locali. indicata dal PPR è stata approntata una tavola di Vale la pena segnalare in particolare la presenza • l’ambito 37: Anfiteatro morenico di Rivoli e raffronto che individua per ogni Comune: di un sistema di itinerari di lunga percorrenza ▪▪ la zona attuativa dei manuali, di valenza provinciale e regionale: Tour della • l’ambito 38: Bassa Val Susa ▪▪ l’ambito del ppr, Bessanese, 3 Vallate, Alta Via delle Valli di Lanzo, Alta Via Canavesana, Tour dell’Uja, Trek Calcante, Anello ▪▪ la tipologia normativa e unità di paesaggio.

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Tipologie normative delle Unità di paesaggio: Tipologie Normative Zone attuative dei Comuni Ambito PPR delle Unità di Tipo 1: Naturale integro e rilevante Manuali paesaggio Tipo 2: Naturale/rurale integro Ala di Stura 34 2 Tipo 3: Rurale integro e rilevante Balme 34 1 Cantoira 34 2 Tipo 6: Naturale/rurale o rurale a media rilevanza e buona integrità Ceres 34 3 Tipo 7: Naturale/rurale o rurale insediato a media rilevanza e integrità 1. Alta Valle Chialamberto 34 2 Groscavallo 34 2 Tale suddivisione costituisce un punto di partenza silvopastorali stagionali.” (art. n. 11 delle NdA del Lemie 35 2 condiviso per la caratterizzazione del territorio, entro PPR). il quale si devono inscrivere i principi e gli obiettivi Usseglio 35 2 il tipo 3 progettuali che stanno alla base dei Manuali. Viù 35 6 “Rurale integro e rilevante: Presenza prevalente L’uniformità di ogni zona individuata è garantita Coassolo Torinese 34 2 di sistemi insediativi rurali tradizionali, con dall’omogeneità delle Unità di paesaggio, che, Corio 30 7 consolidate relazioni tra sistemi coltivati nell’ambito del Piano Paesaggistico Regionale, (prevalentemente a frutteto o vigneto) e sistemi Mezzenile 34 3 costituiscono i sub-ambiti in cui il senso identitario costruiti, poco trasformati da interventi e attività Monastero di Lanzo 34 2 di ciascuna unità è stabilita dai sistemi di relazioni 2. Media Valle innovative in contesti ad alta caratterizzazione” Pessinetto 34 6 instaurati e riconosciuti fra i vari elementi eterogenei. (art. n. 11 delle NdA del PPR). Traves 34 6 Risulta allora evidente che la zona Alta Valle è e il tipo 6 Germagnano 34 7 caratterizzata in prevalenza dal tipo normativo 2, “Naturale/rurale o rurale a media rilevanza e Lanzo Torinese 34 7 definito come buona integrità: Compresenza e consolidata “Naturale/rurale integro: Compresenza e Balangero 30 7 interazione tra sistemi naturali, prevalentemente consolidata interazione tra sistemi naturali Cafasse 37 7 montani e collinari e sistemi insediativi rurali a buona integrità e sistemi insediativi rurali tradizionali, in cui sono poco rilevanti le Caprie 38 7 tradizionali, poco trasformati da interventi modificazioni indotte da nuove infrastrutture o Fiano 36 7 e attività innovative e segnati da processi di residenze o attrezzature disperse.” (art. n. 11 delle Givoletto 37 7 abbandono.” (art. n. 11 delle NdA del PPR). 3. Bassa Valle NdA del PPR). La Cassa 36 7 Seppure in presenza minore, si ritrovano anche il La zona Media Valle trova una sua parziale specificità Rubiana 37 7 tipo 1 Varisella 37 6 nell’ambito 34 del PPR in quanto costituita “Naturale integro e rilevante: Presenza prevalente prevalentemente dai Comuni appartenenti a Val dela Torre 37 6 di sistemi naturali relativamente integri, in quell’ambito; può essere considerata una zona di Vallo Torinese 37 6 ragione di fattori altimetrici o geomorfologici passaggio tra l’Alta e la Bassa Valle, vedendo la Tabella di confronto Zone attuative Manuali che tradizionalmente limitano le attività a quelle compresenza delle tipologie normative 2, 3, 6, già

BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 48 49 sopra descritte, e del tipo 7. “Naturale/rurale o rurale a media rilevanza e integrità: Compresenza e consolidata interazione tra sistemi insediativi tradizionali, rurali o microurbani, in parte alterati dalla realizzazione, relativamente recente, di infrastrutture e insediamenti abitativi o produttivi sparsi.” (art. n. 11 delle NdA del PPR).

Anche la zona Bassa Valle è costituita in gran parte da Comuni appartenenti ad un unico ambito del PPR (nella fattispecie il 37) e rientra inoltre nelle Zona Alta Valle tipologie normative 6 e 7.

Zona Media Valle

> Cartografia suddivisione ambiti PPR Zona Bassa Valle

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Cartografia identificazione zone

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PARTE II ELEMENTI DEL PATRIMONIO PAESAGGISTICO

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La lettura del territorio attraverso le principali componenti caratterizzanti permette di acquisire una migliore sensibilità verso l’identità delle tre zone attuative individuate:

Alta Valle – Media Valle – Bassa Valle

Per ognuna delle tre zone sono descritte le caratteristiche paesaggistiche, le peculiarità afferenti alle principali componenti naturalistiche e sono evidenziate le emergenze del patrimonio individuate in via diretta o segnalate dagli attori < locali. In particolare, questi ultimi elementi sono Piano paesaggistico regionale raccolti nella Matrice degli elementi del patrimonio Componenti paesaggistiche paesaggistico e articolate per tipologia. Grazie a questo approfondimento è possibile definire temi unificanti che costituiscono dei veri e propri canali trasversali per la comprensione del territorio e la fruizione dello stesso, valorizzando le peculiarità di ognuna delle tre zone attuative. L’analisi tiene pertanto conto delle diverse fonti di informazioni disponibili. In prima istanza i contenuti della bibliografia e dagli strumenti di salvaguardia paesaggistica estratti dal PPR, esplicitati di volta in volta, successivamente l’indagine diretta su ogni Comune, il coinvolgimento degli attori locali e l’indagine diretta sul campo. Negli approfondimenti delle tre zone attuative gli elementi riportati sono raccolti nelle categorie riconosciute dagli strumenti di pianificazione regionale e comunitaria: ▪▪ Le aree della Rete Natura 2000, le aree protette e le aree di pregio paesaggistico ambientale, che costituiscono un’importante risorsa per la salubrità e la qualità ambientale, tutelando la biodiversità.

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Esse rappresentano spesso stazioni di specificità carattere storico-culturale, di carattere naturalistico Tema unificante: Vegetazione straordinario strumento di protezione contro frane floristiche e faunistiche locali. ambientale, di identità simbolico-culturale, e e valanghe, riserva della biodiversità, elemento La componente vegetale di un ecosistema è relazioni di natura dinamica, come quelle di fondamentale per l’assorbimento e la sottrazione ▪▪ Il sistema idrico e la rete irrigua rientrano nel sicuramente la più visibile e immediatamente carattere economico sociale. Sono stati considerati di CO² dall’atmosfera e fonte di ricchezza sempre sistema di tutela della biodiversità, in quanto percepibile all’interno di un paesaggio, oltre come landmarks, non soltanto singoli beni naturali, a portata di mano per lo sfruttamento del legname: elementi di continuità ecologica; inoltre, gli elementi alle forme che esso stesso assume in ragione paesaggi, ma anche interi sistemi che connotano e purché ben condotti e manutenuti, costituiscono idrici sul territorio sono spesso oggetto di fruizione dei suoi processi di origine e trasformazione. La identificano un determinato ambito. una risorsa continua e rinnovabile, mettendo a a scopo turistico-sportivo-ricreativo. vegetazione dunque caratterizza fortemente sia disposizione le proprie potenzialità e offrendo ▪▪ I Temi unificanti. Ne vengono individuati il territorio, sia la sensazione che esso produce ▪▪ I percorsi culturali e le infrastrutture outdoor, costantemente i propri frutti. quattro, emersi dalla fase di analisi e progettazione che costituiscono la rete di connessione leggera sull’uomo, e spesso condiziona la comprensione partecipata, che rappresentano il punto di partenza Da non sottovalutare è il significato che la foresta e capillare presente su tutto il territorio, così dell’ambiente circostante. Inoltre, la presenza di un per la caratterizzazione del territorio, entro le quali assume nell’immaginario collettivo. Essa diviene articolata da costituire una reale opportunità legata certo tipo di specie e di colture sul territorio, o la inscrivere i principi e gli obiettivi progettuali che scenario di fiabe e leggende, spesso le tradizioni alla evidente crescita della domanda di fruizione loro assenza, ha sempre determinato le possibilità stanno alla base del capitolo delle linee guida. I si legano ai luoghi in cui la vegetazione è fitta, outdoor e ai modelli di vita basati su wellness e e le attività dell’uomo influenzando le economie temi proposti non sono indipendenti gli uni dagli gli alberi sono alti, il sottobosco è ombroso o salute. locali dei territori del GAL. In passato, infatti, le altri e anzi sono numerose le intersecazioni che foreste rappresentavano tanto un motivo di reddito caratterizzato da una varietà di specie ed essenze ▪▪ Le infrastrutture urbane e sovracomunali che costituiscono un rafforzamento. quanto una fonte di sussistenza: il bosco veniva ricordate nelle testimonianze delle memorie del caratterizzano gli spazi della vita quotidiana passato; la percezione del bosco vissuto dall’interno ▪▪ Le Potenzialità inespresse, ovvero le opportunità coltivato e sfruttato sia per la legna da ardere sia e i servizi necessari alla gestione del territorio può suscitare impressioni contrastanti in chi ne fa di attivare interventi integrati a scala territoriale per la produzione di legname da costruzione sia per antropizzato, rappresentano il primo livello di esperienza: mistero, curiosità, stupore, turbamento, in grado di generare sviluppo locale e nuove la raccolta dei frutti degli alberi e del sottobosco; percezione diretta, visiva e tangibile, del territorio, quiete, commozione. Sicuramente produce un economie. Progettualità future che grazie alla tra essi, raccolti e apprezzati erano anche i funghi da parte delle persone che lo vivono e da chi lo effetto mistico e irrinunciabile, che non può essere contestualizzazione nella rete di azioni per la che adesso, a causa dell’abbandono dei boschi e frequenta occasionalmente. trascurato. valorizzazione del patrimonio locale risulteranno la conseguente mancata pulizia del sottobosco, si La caratterizzazione paesaggistica avviene dunque proponibili e prioritarie su iniziative sostenute da sono notevolmente ridotti in numero. Attualmente, La presenza di zone prive di alberi interrompe attraverso l’esplicitazione degli elementi individuati contributi per investimenti strategici. invece, non riveste un ruolo centrale per il sistema il paesaggio boschivo, crea delle macchie più o nell’analisi del patrimonio locale per ogni Comune e produttivo ed economico della zona, in quanto meno regolari e di colore diverso nell’insieme In conclusione, al fine di esplicitare in immagini la rispetto alle componenti sopra descritte. Da questa l’unico prodotto commerciale fornito dai boschi del di uno scenario in gran parte caratterizzato da caratterizzazione paesaggistica delle quattro zone, analisi vengono posti in evidenza: territorio del GAL è il legname, prevalentemente formazioni di specie ad alto fusto; in passato le è stata raccolta, durante i sopralluoghi, una rassegna da ardere; tuttavia rimane –e in questo senso con aree usufruibili come pascoli rappresentavano un ▪▪ i landmarks: quei segni, elementi e caratteri fotografica, non esaustiva in termini di censimento, un’impronta più marcata rispetto al passato– un punto di arrivo, le aree pianeggianti o terrazzabili, territoriali distintivi e identificativi di specifici ma rappresentativa degli elementi che connotano elemento di attrazione per la fruizione che si può possibilmente vicini a corsi d’acqua, una condizione paesaggi. Essi non individuano tanto elementi le zone stesse. facilmente tradurre in turismo, grazie alle sue oggettivi, ma si identificano con ciò che implica una per favorire gli insediamenti umani, in virtù della numerose esternalità offerte, prima tra tutte la fitta relazione significativa con un contesto più o meno possibilità di sfruttare i terreni per l’agricoltura. rete sentieristica che si dirama nel territorio. ampio: relazioni non necessariamente di natura Nonostante nel tempo alcune attività siano state soltanto visibile, ma anche di natura strutturale, Si può dunque affermare che le foreste in parte abbandonate, non si può minimizzarne ad esempio, di affinità tipologico-architettonica, di rappresentano un importante patrimonio naturale, l’importanza, sia per il valore economico che hanno

BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 58 59 rappresentato in passato per il territorio, sia per la Tema unificante: Outdoor e sentieri caratterizzazione estetica che suggerisce la lettura L’antico sistema viario, ora utilizzato per Sul territorio sono presenti numerosi itinerari del paesaggio. l’escursionismo, un tempo costituiva una fitta rete escursionistici, di diversa tipologia e di diverso grado L’attenzione al patrimonio vegetale dell’intero di collegamenti tra gli insediamenti umani e i valichi di difficoltà, sviluppati come infrastrutture leggere territorio diviene fondamentale in un’ottica di trans-alpini; proprio per l’importanza vitale che di collegamento tra tutti i Comuni dell’area. Gli conservazione e tutela della ricchezza naturale delle rappresentava per le comunità alpine era soggetto itinerari sono in grado di soddisfare una domanda valli del GAL: la sensibilità atavica nei confronti a un’opera continua e capillare di manutenzione ampia e diversificata offrendo numerosi tracciati della componente vegetazionale di un luogo può che ha sostenuto fino ad oggi una infrastruttura per escursionismo a piedi o in mountain bike, divenire un tema importante sul quale insistere, riccamente articolata per la pratica delle attività trekking in quota, percorsi accessibili alle persone la sistemazione dei margini dei sentieri, degli outdoor; oggi questa rete è al centro delle strategie con difficoltà motorie. A questo si aggiungono poi attraversamenti o dei luoghi di passaggio può di sviluppo locale in tema di offerta turistica numerosi itinerari escursionistici a valenza locale influire sulla percezione positiva delle potenzialità sostenibile. idonei ad attività di giornata. della natura, influenzando l’uomo, a partire In questa chiave di lettura per l’analisi del territorio, La lettura del territorio attraverso la descrizione dall’individuo fruitore fino ad arrivare all’intera il tema del turismo costituisce uno dei principali della sua rete escursionistica vuole suggerire una comunità, e portandolo alla consapevolezza della settori per il rilancio dell’economia locale. Con la crisi fruizione consapevole del paesaggio da parte necessità di conservazione e crescita della realtà del tradizionale modello del turismo di villeggiatura dei turisti e degli abitanti stessi, come fonte di naturale alla quale non si può essenzialmente montana estiva e invernale basata sul consistente benessere e occasione di scoperta e condivisione, rinunciare. patrimonio diffuso di seconde case, negli ultimi come momento di acquisizione di consapevolezza anni, grazie alla crescente domanda di luoghi di nei confronti delle fragilità del territorio. Lo scopo elevata valenza paesaggistica idonei alla pratica di del presente tema è quello di fare emergere i punti attività per il benessere e lo sport a contatto con di forza e le potenzialità del territorio in relazione la natura, nell’area GAL si è affermata una generale agli argomenti del turismo sostenibile. vocazione verso l’outdoor.

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Tema unificante: Vie d’acqua Tema unificante: Infrastrutture e servizi urbani La costante ed evidente presenza dell’acqua in del territorio grazie agli introiti economici derivanti Il tema “Infrastrutture e servizi urbani” è peculiare nel relativo contesto di valle e dove si svolgono le tutta l’area GAL assume un ruolo determinante per dall’infrastruttura acquedottistica che connette i nell’analisi dell’area del GAL. Il territorio infatti relazioni quotidiane della vita locale. La ricorrenza la lettura trasversale del paesaggio e sintetizza la bacini della Val Grande alla pianura del ciriacese e nella sua struttura orografica presenta una di soluzioni di arredo e sistemazione di tali spazi straordinaria ricchezza del territorio, la cui struttura del torinese. L’attenta gestione di tale flusso idrico conformazione estremamente articolata dove le permette di rafforzare decisamente la percezione è strettamente correlata alla storia dei suoi fiumi. I e quindi economico permette alle Unioni Montane infrastrutture assumono un ruolo fondamentale identitaria del territorio. corsi d’acqua e gli ambienti ad essi associati hanno di sostenere una gestione amministrativa efficace in nelle connessioni intervallive, nelle relazioni tra La progettazione e la definizione di un modello di la peculiarità di formare reti lineari, che determinano favore della popolazione. le diverse zone e nella percezione di continuità gestione che valorizzi le ricadute delle infrastrutture relazioni di particolare rilevanza da monte verso territoriale. Fra gli elementi che caratterizzano il Risulta quindi evidente la centralità del tema esistenti sulla qualità paesaggistica è inoltre valle. In particolar modo le valli dell’area GAL, tessuto insediativo storico vi sono una serie di opere dell’acqua per la piena conoscenza, la gestione e la determinante per migliorare l’accessibilità e la per naturale formazione geologica sono solcate di infrastrutturazione maggiore (ponti, ferrovie, progettazione del territorio. Gli ecosistemi presenti, vivibilità dei luoghi. da torrenti ripidi e impetuosi a cui si aggiungono tracce del passato minerario, sistemi di sentieri, tra cui le foreste, le zone umide e i prati, sono al innumerevoli affluenti. L’area idrografica a cui si fa ecc...) che identificano e modellano profondamente Il tema analizza quindi trasversalmente le tre zone centro del ciclo globale dell’acqua, è necessario riferimento è AL12 del Piano di Tutela delle Acque il paesaggio. Le infrastrutture si inseriscono quindi attuative con lo scopo di proporre un percepito di mantenere un mix favorevole tra le infrastrutture (PTA) della Regione Piemonte. nella definizione del quadro completo del paesaggio qualità e continuità delle componenti infrastrutturali antropiche e la gestione sostenibile delle risorse come un elemento di legame che orienta, attraversa e urbane laddove possono essere migliorate e I corsi d’acqua che attraversano il territorio del idriche. valorizzate. GAL sono principalmente le tre Sture: di Viù, d’Ala e delimita il paesaggio. Le opportunità insite nella risorsa idrica nascono e della Val Grande, che si incontrano nel tratto di Allo stesso modo rientrano nel tema le in primo luogo dal suo valore ambientale, in Media Valle e vanno a formare un unico torrente, infrastrutturazioni minori, meglio definibili particolar modo se si considerano i temi attuali del la Stura di Lanzo. Più a valle la Stura raccoglie le come servizi urbani, tra i quali sono compresi dissesto idrogeologico e dei cambiamenti climatici. acque rispettivamente del torrente Tesso, Ceronda gli spazi pubblici, le isole ecologiche, le fermate In secondo luogo se si considerano le possibili e Casternone, oltre ai numerosi rii secondari. Sono del trasporto pubblico e altri elementi e luoghi interazioni con attività didattiche, sportive e gli inoltre caratteristici i numerosi ghiacciai (purtroppo attraverso i quali viene vissuto il paesaggio urbano aspetti energetici. in forte regressione) delle testate di valle e i laghi glaciali in quota. Gli insediamenti urbani e le attività economiche che caratterizzano le valli sono nati e cresciuti in ragione dei fiumi e dei torrenti. Questi ultimi hanno incessantemente rifornito le borgate e i paesi per bere, per pulire le strade, per irrigare orti e campi, per dar forza motrice ai mulini, per raffreddare gli impianti delle industrie. L’acqua è natura, è urbanizzazione, è industria ed è energia per l’alta, la media e la bassa valle. Ancora oggi la risorsa mantiene Foto attività outdoor un valore prioritario per la stessa amministrazione BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 62 63

4.1. Caratteristiche paesaggistiche

4. Zona Alta Valle Vallone di Sea Le incisioni vallive della zona di Alta Valle, e l’acclività dei versanti hanno impedito invasive attraversate dalle acque dei relativi tre rami della espansioni lineari o a macchia, residenziali e di Stura: la Val d’Ala e la Val Grande confluiscono a villeggiatura, che si sono concentrate solo presso Ceres per poi ricevere la Stura di Viù a Germagnano, i principali poli di insediamento collocati nelle sono parzialmente chiuse dal crinale di Lanzo, su conche soleggiate. cui si affaccia l’ampia conca chiusa della valle Il territorio della Valle di Viù è formato da due Tesso. Le valli più caratteristicamente alpine Comuni: contesti ambientali: la testata di valle, dominata dell’area sono legate ad un’economia locale dalle forme di origine glaciale, e la zona più a valle Ala di Stura, Balme, Cantoira, Ceres, agro-silvo-pastorale affiancata dalle tracce di una in cui prevalgono i fenomeni di origine fluviale nel Chialamberto, Groscavallo, Lemie, Usseglio, Viù. tradizione di attività estrattiva e metallurgica di fondovalle e colluviale sui versanti. La direttrice Riferimento PPR: livello regionale, il paesaggio risulta un elemento viaria di fondovalle ha tracce di frequentazione di lettura delle tracce dell’infrastrutturazione otto- di età romana, ma il sistema insediativo storico Ambito 34 novecentesca: la ferrovia storica, l’acquedotto e gli ha impianto medioevale e si è sviluppato su una (Val d’Ala e Val Grande di Lanzo) impianti idroelettrici. Tra gli anni sessanta e ottanta prevalente vocazione mineraria del territorio, Ambito 35 del Novecento gli insediamenti hanno subito attività che ha inciso in modo decisivo sul consumo (Val di Viù) un’indiscriminata crescita edilizia (seconde case delle risorse forestali. e residenze) con modalità più o meno pervasive. La prevalente conformazione a cuneo delle valli Il sistema storico delle borgate e dei nuclei frazionali BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 64 65

è regolarmente scandito lungo la direttrice particolari: i relitti ghiacciai in forte regresso, i laghi viaria di fondovalle, segnato dalle emergenze glaciali (Unghiasse, Sagnasse), le forme rocciose, la 4.2. Caratteristiche vegetazionali paesaggistiche delle chiese parrocchiali, sovente di vegetazione tipica dei detriti e a seguire praterie La vegetazione forestale della zona denominata Alta di Alneti di ontanto verde. origine medioevale. In Val di Viù la morfologia della alpine, ove è ancora presente un’attività pastorale Valle presenta dei caratteri simili riscontrabili su tutto Anche nella Val d’Ala la copertura boschiva è valle rende non del tutto rilevante la differenza tra abbastanza capillare, con molti alpeggi spesso non il territorio, conservando tuttavia delle peculiarità rappresentata in gran parte da Faggete e Lariceti: indiritto e inverso, mentre predominano le logiche serviti da viabilità e relativamente pochi capi per determinate dal clima specifico di ciascuna valle, la maggior parte dei popolamenti di faggio sono insediative connesse a conche e tratti aperti del azienda. dalle caratteristiche geomorfologiche e dall’acclività per lo più cedui invecchiati e in parte fustaie; i solco vallivo. dei versanti. La viabilità di cui accennato, in alcuni casi, interessa Lariceti, che si configurano principalmente come Le due valli, Val Grande e Val d’Ala, sono connesse comprensori serviti da strade carrozzabili che li I lariceti formano popolamenti rilevanti sui versanti popolamenti pionieri, si estendono fino a 2000 da percorsi transvallivi (anche con le valli adiacenti percorrono fino a quote elevate, limitando a 300 esposti a nord, alternati a pino montano sulle rupi e metri di quota, ma, nella zona di Ala di Stura, sono a nord e sud), solitamente scanditi da una fitta metri i dislivelli da percorrere a piedi. più in basso sostituiti da cedui di faggio invecchiati, diffusi soprattutto grazie ai rimboschimenti eseguiti trama di piloni e di cappelle votive, alcune delle Tra questi percorsi, caratteristico della Val Grande è quindi da castagneti antropogeni cedui e da negli anni ’30. quali anche di interesse storico artistico, oltre il Sentiero Balcone, anche itinerario escursionistico, frutto in fase di abbandono. Nelle aree pascolive che paesaggistico. Queste presentano caratteri Sopra i 2000 metri di altitudine il bosco lascia spazio panoramico sentiero che offre ampie vedute montane abbandonate si assiste già da tempo a morfologici decisamente diversi. La Valle di Ala, ai popolamenti di ontano verde, diffusosi a quote sulla valle con possibilità di osservare svariate invasione di betulla, aceri e frassino, mentre le zone è caratterizzata da un profondo solco vallivo con elevate dove un tempo erano presenti pascoli testimonianze di forme glaciali, come le morene profondamente incise dai torrenti e valloni laterali profilo a V di incisione fluviale, che ha determinato attualmente abbandonati. laterali e le rocce montonate nel Vallone di Sagnasse. presentano tipiche formazioni ad acero-frassineti di un insediamento prevalentemente impostato sui forra e popolamenti di alneti. In questa valle, la specie pioniera più diffusa è la medi versanti in esposizione sud. Al contrario, la Serviti da viabilità della stessa tipologia si segnalano betulla, presente soprattutto alle quote più basse Nella Valle di Viù, la categoria forestale più estesa Val Grande presenta prevalentemente un profilo anche il comprensorio di Ciavanis, il Vallone di laddove un tempo erano presenti terreni adibiti è la Faggeta, presente dai 700 fino ai 1750 metri, a U e l’insediamento umano occupa ampie zone Rivet, il comprensorio del Conte, il Vallone d’Arnass, a pascolo; sul fondo vallivo sono presenti anche anche su terreni rocciosi; talora in contatto con del fondovalle alluvionale. I versanti sono quindi il Vallone d’Ovarda, il Colombardino, Pian delle Alneti di ontano nero e ontano bianco e Castagneti l’Alneto di ontano alpino e con il Querceto di rovere, complessi, fortemente pendenti e molto incisi, Mutte, il Col del Lys, la Lunella, mentre il Pian Benot da frutto o cedui in abbandono progressivamente la maggior parte delle Faggete sono formazioni in con frequenti movimenti di massa che, quando fa parte di un ridotto complesso di comprensori sostituiti da Acero-tiglio-frassineti di invasione. stabilizzati, ospitano dolci pendii occupati da serviti da strade carrozzabili che si fermano a 600 purezza, come si può facilmente notare sul versante La Val Grande, per il clima a maggior continentalità, borgate e alpeggi. Il sistema di fondovalle è quindi metri di dislivello dalla stazione d’alpeggio più alta. destro della valle risalendo il Col del Lys. è il territorio più ricco di conifere tra le tre valli. connesso, mediante una fitta trama di percorsi, a La Val di Viù è dominata da pendii rocciosi che I querceti di rovere, anch’essi molto presenti sul grandi nuclei aggregati di mezza costa sui versanti con autorevolezza incombono sulla valle e ne territorio della valle, stanno riprendendo terreno Il bosco più caratteristico della valle è rappresentato solivi e agli alpeggi, insediamenti ora utilizzati in strutturano il paesaggio: la Torre di Ovarda e il all’interno dei Castagneti, un tempo fondamentali dalla Pecceta del medio vallone a Groscavallo, che, modo temporaneo per allevamento e turismo. Civrari nella media valle, il Rocciamelone, il Monte per la sussistenza della popolazione e ormai nella zona inferiore è costituita da una pecceta montana tipica con rada presenza di faggio e, Le testate delle due valli sono maestose, le forme Lera e la Croce Rossa in testata. abbandonati, sostituiti anche dall’Acero-tiglio- salendo di quota, si trasforma in pecceta subalpina. moreniche sono confinate principalmente nella frassineti, soprattutto nelle zone d’impluvio della Rari sono gli esemplari di abete bianco, tuttavia Valle di Ala. bassa valle, e dalle Faggete alle quote più alte. interessanti per la loro completa naturalità. Il Salendo di quota, protagonisti diventano i Lariceti, In tali ambienti si possono riconoscere alcune Lariceto invece occupa una notevole superficie per lo più naturali su pascoli, oltre che popolamenti caratteristiche delle coperture del territorio molto soprattutto sul versante destro della valle, e al suo BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 66 67 interno è presente una colonia di pino uncinato, rimasta integra grazie all’inaccessibilità della zona; 4.3. Caratteristiche geomorfologiche alle quote più alte, i larici lasciano spazio a praterie La zona alpina occidentale, denominata Zona occupate dai ghiacciai che hanno lasciato sui e cespuglieti pascolabili. piemontese dei calcescisti con pietre verdi e versanti tracce di sedimenti glaciali, ora visibili come Scendendo verso il Comune di Chialamberto, il attraversata dalle Valli di Lanzo. Questi tipi di rocce lembi e cordoni morenici più o meno rimodellati; Lariceto viene sostituito dalla Faggeta che, su questo costituiscono la parte medio-alta della Val di Viù, in corrispondenza di forti pendenze e di processi versante, si mescola con altri boschi di conifere e quasi interamente la Val d’Ala e un settore mediano erosivi elevati, il grado di conservazione dei depositi latifoglie mentre risulta più compatta sul versante della Val Grande. Sono presenti in particolare le è molto limitato e si traduce nella presenza di esposto a sud; si tratta soprattutto di boschi gestiti metabasiti, derivati metamorfici delle rocce basiche lembi isolati, mentre laddove l’acclività è discreta e soprattutto a ceduo e solo in parte a fustaia, in della crosta oceanica, i calcescisti, trasformazione l’erosione modesta è evidente lo sfruttamento dei seguito alla loro conversione. metamorfica dei sedimenti calcarei dei fondali depositi da parte dell’uomo per scopi insediativi ed marini e le serpentiniti; queste ultime, che danno agricoli. Scendendo ancora di quota, si trovano importanti origine a suoli poveri e poco profondi sono derivanti estensioni di Castagneti da frutto e cedui, Nella zona della val Grande (nel territorio del Comune dal metamorfismo delle rocce ultrabasiche del retaggio delle antiche esigenze alimentari della di Chialamberto) sono presenti caratteristiche mantello superiore. popolazione, Querceti di rovere in formazioni formazioni naturali originatesi dal rimodellamento naturali, popolamenti di Alneti di ontano bianco e Incisa nelle serpenitiniti e nelle metabasiti della dei depositi glaciali ad opera delle acque; si tratta gli Acero-tiglio-frassineti, soprattutto nella variante Zona Piemontese è la Gorgia di Mondrone, ad Ala dei Castei d’le Rive, piramidi d’erosione formate a frassino, che stanno espandendo nelle praterie in di Stura, da cui si gode la vista sull’Uja di Mondrone, da una colonna costituita da depositi eterogenei abbandono. che, formata in prevalenza da serpentiniti; costituisce (ciottoli, ghiaia, sabbia e limo) aventi un masso il versante nord della Val d’Ala fino al Pian della come “cappello”. L’origine di tali forme è da Mussa. ricondurre al rimodellamento di depositi glaciali e fluvio-glaciali, per loro natura eterogenei, ad opera La parte alta della Val Grande è inclusa nel massiccio delle acque meteoriche. Il masso (cappello) svolge del Gran Paradiso, costituito da metagraniti e un’azione protettiva nei riguardi della colonna ortogneiss granitici, rocce metamorfiche derivanti di materiale sottostante, che rimane isolata ed in da graniti costituenti parte della crosta del rilievo rispetto al resto del deposito, che man mano supercontinente Pangea, esistito tra 300 e 200 viene trasportato verso valle. In taluni casi il masso milioni di anni fa, prima che l’apertura di diversi sommitale può avere anche la funzione di “tappo”: solchi oceanici portassero alla formazione degli la presenza di acque carbonatiche, circolanti attuali continenti. Dopo l’apertura del Bacino all’interno del deposito viene quindi interrotta nella oceanico Ligure-Piemontese, il Gran Paradiso si è risalita verso l’alto, favorendo la cementazione della ritrovato sul lato europeo rispetto alle rocce di colonna di materiale sottostante e di conseguenza > origine oceanica oggi affioranti nelle Valli di Lanzo. Boschi d’Alta Valle, una sua maggiore compattezza rispetto al resto del Punta Imperatoria, Durante il periodo del Pleistocene superiore, la deposito. Val Grande, la Val d’Ala e la Val di Viù sono state Fraz. Niquidetto, Viù Caratteristico della zona è il cosiddetto vallone di

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Sea, contraddistinto da un continuo alternarsi di uno scenario unico, anche se ormai fortemente ripide rocce, guglie e torri granitiche, ripiani glaciali lambito dalla diffusione del lariceto. e versanti dirupati, segnati da vertiginose cascate. Il Una conseguenza delle particolarità geologiche luogo è noto per la presenza di pareti di roccia, di cui che caratterizzano la zona è stata la viva attività la più nota è la famosa parete nord della Ciamarella, estrattiva, fondamentale per l’economia locale in mentre le sue forti potenzialità escursionistiche non passato; in particolare la Val grande, l’alta Val d’Ala e sono ancora adeguatamente sfruttate1. Il fondo le pendici dell’Uja sono state un importante bacino vallivo è completamente colmato dai depositi che estrattivo per la presenza di numerosi giacimenti costituiscono i conoidi del T. Sea e del T. Gura, la cui di ferro; si annoverano poi la miniera di rame di confluenza avviene in corrispondenza della borgata Fragnè a Chialamberto, il giacimento di minerali di Forno Alpi Graie di Groscavallo; la pendenza dei due nichel-cobalto di Bessanetto e Punta Corna in alta conoidi è modesta e la loro sommità è caratterizzata Val di Viù, le miniere d’argento in vene associate alle dalla presenza dei ghiacciai Mulinet, Martellot e mineralizzazioni ferrose in Val d’Ala e Val Grande, la della Levanna e dei loro apparati morenici; sono miniera d’oro di Testa Ciarva in alta Val d’Ala e quella evidenti anche alcune forme di modellamento di manganese in Fraz. Lities di Cantoira. Nell’ultimo glaciale quali ad esempio la roccia “montonata” secolo, la ricerca del talco e dell’amianto ha costituito presente a monte della borgata. il maggiore interesse minerario; a tal proposito si Il noto Pian della Mussa in Comune di Balme nel annoverano la miniera di talco in località Brunetta, settore di testata della Valle d’Ala, è un vasto pianoro presso Cantoira, e la miniera di talco e amianto di lungo più di 2 km formatosi dal riempimento di un Bracchiello, presso Ceres, che, per la presenza di lago glaciale. Le praterie delimitate solo dalle ripide versanti a serpentinoscisti e talcoscisti, a fine del XIX pareti di testata si estendono con continuità, offrono secolo era coltivata per l’estrazione della pirite. 1 Fonte https://www.caitorino.it/montievalli/2016/10/03/ il-vallone-di-sea-e-la-posizione-del-cai-torino/, n.d.r.

> Veduta verso la Val d’Ala, Punta Imperatoria, Fraz. Niquidetto, Viù

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4.4. Emergenze segnalate

Habitat Natura 2000, aree Habitat Natura 2000, aree Rete idrografica e Percorsi culturali e infrastrutture Rete idrografica e Percorsi culturali e infrastrutture Comune protette e aree di pregio Comune protette e aree di pregio irrigua outdoor irrigua outdoor paesaggistico ambientale paesaggistico ambientale

Cascata Gorgia di Mondrone nella borgata di Cima rocciosa di media valle il Percorso turistico delle meridiane storiche Miniera del Fragnè in località Prati della Via* Ala di Stura Monte Rosso d’Ala (2763 m)* Mondrone ed affreschi Piramidi d’erosione di Percorsi storici nel vallone di Vassola* Riserva di pesca Chialamberto Vonzo “Castei d’le Rive”* Riserva di pesca Madonna del Carmine al Ciavanis, cappella montana legata a percorsi devozionali locali* Cime rocciose di confine: la Ciamarella (3670 m), la Bessanese Lago Paschiet e laghi Verdi Giardino di flora alpina al Pian della Mussa (3600 m), l’Uja di Mondrone Cascate Val Servin Percorso ambientale Escursionable Cappelle di San Grato ad Alboni e della Balme (2964m)* La cima rocciosa e i laghi della Cascata La Gorgia Ecocampus l’Aghieri Vallone di Sea* Madonna della Visitazione ai Rivotti, legate a Groscavallo valle Unghiasse (2930 m)* SIC Pian della Mussa e le opere Riserva di pesca Struttura sportiva “Patinoire” percorsi devozionali locali. relative all’acquedotto* Sistema stradale storico di connessione transfrontaliera da Lanzo alla testata della Colle del Colombardo e Santuario valle e al colle dell’Autaret* Miniera di talco della Brunetta* Lemie della Madonna degli Angeli* Condotte idriche forzate e centrali San Domenico e cappelle montane legate a idroelettriche storiche* percorsi devozionali locali* Punti panoramici nelle località Roci Riserva di pesca da ponte Dolmen del rio Combin Foieri, Rocca di Lities, Monte di Cantoira Centro a loc. Roc Carà Sistema dei laghi artificiali Museo Civico Alpino Tazzetti Santa Cristina Anelli escursionistici locali nelle località Cese Michiardi, Vrù, Lities, Lavassè di Malciaussia, Dietro la Museo diffuso di arte sacra* Usseglio Vallone di Malciaussia Torre, della Rossa Palestre di arrampicata Massi di Balme e Itinerari di alta montagna tra laghi alpini, Rocca di Lities Riserva di pesca cime, valichi e rifugi escursionistici*

Museo diffuso di arte sacra* Parco Naturale del Colle del Lys Santa Cristina, cappella montana legata a Ecomuseo della resistenza al Colle del Lys* percorsi devozionali locali* Viù Vallone del Rio della Viana e rio Area dei Laghi di Viana Bellacomba itinerari locali legati alle architetture storiche Viadotto in calcestruzzo armato (1914) della religiose e delle ville storiche ferrovia Torino-Ceres* Ceres Ponte a schiena d’asino sul fiume Stura (1740) in località Vana. Museo a cielo aperto delle genti delle Valli * Segnalazioni dagli strumenti di pianificazione e tutela del territorio di Lanzo.

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4.5. Strumenti di salvaguardia paesaggistico - ambientale 4.6. Temi unificanti e landmarks

▪▪ Dichiarazione di notevole interesse pubblico ▪▪ Dichiarazione di notevole interesse pubblico della Nelle pagine a seguire sono descritti i temi del Santuario di Santa Cristina sito nel comune di zona a cavallo del Colle del Lys sita nell’ambito dei unificanti nella declinazione che assumono per la Cantoira (D.M. 15/09/1927). comuni di Viù e Rubiana (D.M. 20/08/1952). Zona Attuativa in esame, nei quali si evidenziano i realitivi landmarks. ▪▪ Dichiarazione di notevole interesse pubblico del ▪▪ Dichiarazione di notevole interesse pubblico della territorio delle Alte Valli di Lanzo sito nei comuni di zona comprendente il piazzale Franchetti e terreni Groscavallo, Ala di Stura, Lemie, Usseglio e Balme sottostanti, sita nell’ambito del comune di Viù (D.M. (D.M. 01/08/1985). 06/04/1956). ▪▪ Parco naturale del Colle del Lys. ▪▪ SIR Lac Falin e SIR Sagna del Vallone a Usseglio. ▪▪ SIC Pian della Mussa (Balme) (IT1110029). ▪▪ Dichiarazioni di notevole interesse pubblico del terreno prativo sottostante al Piazzale Franchetti sito in comune di Viù (DD.MM. 12/12/1924).

Un paesaggio plasmato dal tempo. Il vallone di Sea, sviluppandosi per svariati chilometri fino al Col di Sea 3100 metri, è il più lungo dei tre bacini che interessano la testata terminale della Val Grande di Lanzo. A partire dal 1982, Isidoro Meneghin e Gian Carlo Grassi diedero inizio ad un lungo periodo esplorativo sulle pareti del vallone. Da quella data il “Sogno di Sea” non ha mai conosciuto la parola fine. Ciò si deve, soprattutto, a un gruppo di scalatori che nelle pareti del Massiet e tra le alte vette di Sea hanno riconosciuto un dimora unica per il loro ideale verticale, cogliendo nella scalata un forte senso estetico che non può essere disgiunto dall’anima del paesaggio naturale. Recentemente, al fine di tutelare questo patrimonio unico dal punto di vista paesaggistico e storico ènatoil “Gruppo Rocciatori Val di Sea”. Oggi il vallone di Sea conta oltre 200 vie di arrampicata e una cinquantina di vie alpinistiche tracciate sulle alte vette che ne coronano la testata e i fianchi. Prevale uno stile di scalata rude, su lame, diedri e fessure di ogni dimensione, oppure su muri compatti, verticali e strapiombanti. Gli itinerari completamente attrezzati costituiscono solo una piccola parte delle vie esistenti, e si cerca di preservare uno stile di arrampicata tradizionale o al più integrare con protezioni veloci, dove anche la tecnica artificiale trova un suo spazio. In fase di notevole sviluppo è anche il bouldering (arrampicata su massi), che nel pianoro di Balma Massiet vede una sua area privilegiata, con oltre un centinaio di passaggi segnati nel circuito “Polvere di Stelle”.

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VEGETAZIONE La vegetazione nell’area di Alta Valle assume i Lariceti connotati tipici delle realtà forestali alpine. I Lariceti costituiscono un segno identificativo Nel seguito vengono riportati e descritte i principali dell’Alta Valle, dove, con le quote elevate, i boschi popolamenti che definiscono i connotati tipici di faggi si interrompono e lasciano spazio a vaste dell’area. colonie di questa specie eliofila e pioniera, unica Faggeta conifera europea a foglie caduche, che, con il trascorrere delle stagioni, regala interessanti e Il territorio del Comune di Viù custodisce uno dei originali variazioni di densità e colori al paesaggio rari popolamenti di faggio a fustaia in Piemonte; in quota. si tratta di una formazione oligotrofica in purezza, che può vantarsi di alcuni esemplari di straordinarie Per la loro naturale necessità di sole, i popolamenti dimensioni nella zona di Col San Giovanni. La più ampi si trovano sui versanti sud dell’intera zona, Faggeta di Viù caratterizza quasi tutto il percorso presenti in tutti i Comuni costituenti l’Alta Valle, con della S.P. 197 che collega il Comune con il Col del Lys, maggior concentrazione nei territori di Ala di Stura, diventando un elemento distintivo del paesaggio Balme, Chialamberto, Grosscavallo e Usseglio. e condizionandone fortemente la percezione. Ontano verde Abbandonando l’arteria stradale principale, il bosco di faggio accompagna l’escursionista lungo i molti Le ultime macchie di vegetazione dell’Alta Valle, sentieri che dipartono dal Col del Lys o dalle frazioni prima che la roccia nuda diventi la protagonista del Comune di Viù per poi lasciare spazio ad altre indiscussa del paesaggio, sono costituite da specie al di sopra dei 1500-1700 metri di altitudine. formazioni di Alneti di ontano verde, laddove è alta la disponibilità di luce e umidità e poco fertili Il faggio simboleggia l’albero cosmico che unisce i terreni, conferendo ai tratti apicali dei pendii cielo, terra e inferi; le loro chiome dense lasciano piacevoli ed intense colorazioni verdi. passare poca luce, il sottobosco ombroso è molto scarso, costituito solamente dallo spesso strato Popolamenti di ontano verde si ritrovano sui delle foglie secche; i boschi di faggio generano territori di tutti i Comuni dell’Alta Valle, ma quelli suggestioni, la poca luce che filtra attraverso le più significativi sono visibili in Val di Viù, fra Lemie, verdissime chiome fa risaltare il colore tenue della Usseglio e Malciaussia; dal caratteristico portamento corteccia chiazzata e genera piccole isole luminose, cespuglioso, si tratta per lo più di boschi naturali mentre l’autunno trasforma il sottobosco in una e non gestiti, fondamentali per la protezione del tavolozza di colori le cui gradazioni dal giallo al terreno in particolare dai dissesti idrici. rosso cedono un aspetto completamente mutato all’ambiente ombroso. BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 76 77

Specie erbacee e/o Tipologia Specie arboree Specie arbustive Acer pseudoplatanus, Alnus glutinosa, Alnus incana, Fraxinus Alneti di ontano bianco excelsior Acer pseudoplatanus, Alnus glutinosa, Alnus incana, Fraxinus Alneti di ontano nero < excelsior Alneti di ontano verde Alnus viridis Larix decidua Faggeta Acer pseudoplatanus, Fagus sylvatica, Fraxinus excelsior, Larix SP 197 Faggete Alnus viridis decidua, Pinus sylvestris > Rhododendron ferrugineum, Rhododendron Lariceti vaccinium, Pinus uncinata arbustivo, Corylus Acer pseudoplatanus, Larix decidua, Pinus uncinata Faggeta avellana Punta Imperatoria, Abies alba, Larix decidua, Picea abies, Pinus sylvestris, Pinus Fraz. Niquidetto, Viù Rimboschimimenti uncinata

< Lariceto Groscavallo > Lariceto Pian della Mussa, Balme

Il Bosco Museo per tutti Il Bosco Museo per tutti è un progetto sviluppato da Comune di Usseglio e consiste in una rete di sentieri attrezzata, che ha l’obiettivo di offrire ai visitatori un percorso lungo le tracce di animali e piante tipiche del territorio. Il progetto è un modo di studiare, proteggere e divulgare informazioni sul bosco e sulle sue espressioni, con un’attenzione particolare alla diffusione del rispetto per la natura e per l’educazione ambientale. Il bosco didattico è un laboratorio a cielo aperto dove è possibile coniugare ambiente, ruralità, sviluppo sostenibile e > territorio. In un’aula a cielo aperto tra faggi, betulle e conifere Val Servin e in compagnia di animali si realizzano progetti ludico- Balme educativi di conoscenza diretta della natura, di sviluppo di Fagus Sylvatica Larix decidua Pinus Uncinata attività legate alla salvaguardia del patrimonio locale.

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Pascoli Pecceta Carico attribuito per la Comprensorio di Un tempo fondamentali per l’economia locale, Uno dei più caratteristici boschi della zona, trasformazione del latte - in loco Servizi e Attrezzature Pascolo attualmente i pascoli sono in parte abbandonati e localizzato in Val Grande, è la Pecceta del medio (> 100 CAPI) colonizzati da nuove specie di invasione o da boschi vallone di Vercellina, nel comune di Groscavallo. Il Presenza di strada asfaltata fino al Lago di Malciaussia, poi strada recenti; tuttavia, i comprensori pascolivi esistenti “pasè”, dal nome dialettale del peccio, in seguito sterrata. Nel comprensorio arrivano luce, acqua e telefono. rappresentano delle aree molto interessanti da un agli ultimi tagli risalenti a circa mezzo secolo fa Presenza di stalle non del tutto adeguate e sale di lavorazione del 036 – MALCIAUSSIA, Usseglio bovini 102 UBA ovi-caprini 78 UBA latte adeguate secondo le norme NIS in alcuni alpeggi. punto di vista paesaggistico perché diradano o sta progressivamente perdendo la sua purezza e (1750-2500 m.s.l.m.) Le abitazione dei pastori sono inadeguate. interrompono le aree boscate, creando delle zone riducendo la sua superficie, a causa delle mancate Alcuni alpeggi sono forniti di attrezzature per mungitura e per con colorazioni e texture differenti. cure in alcuni dei suoi lotti e della presenza di un lavorazione latte secondo le NIS, in altri le attrezzature sono insufficienti impianto di larici. La zona inferiore è costituita da una Generalmente l’accesso non è facile, alcune realtà Viabilità di accesso insufficiente tramite mulattiera da Margone. pecceta montana tipica con rada presenza di faggio Presenza di acqua portata dal margaro tramite rudimentale sistema sono attrezzate per la lavorazione del latte in loco 037 – MARGONE, Usseglio bovini 179 UBA ovi-caprini 7 UBA equini 4 di tubazioni. mentre, all’incirca da metà della sua estensione mentre in rari casi sono idonei, adeguati o sufficienti (1200-2200 m.s.l.m.) UBA Le stalle utilizzate sono in forte stato di degrado, la sala di verticale, tende a sfumare nella pecceta subalpina, lavorazione del latte è ricavata in un container in materiale plastico e i servizi e le strutture di appoggio, localizzati piuttosto precaria, in cui vi è anche l’abitazione del margaro sia per fisionomia delle piante, sia per composizione soprattutto nelle parti inferiori dei versanti o nei Presenza di strada asfaltata fino ad A. Valet, poi strada sterrata floristica del sottobosco; nelle sue parti più basali, piuttosto dissestata. territori dei comuni di Usseglio e Viù. Nel comprensorio arrivano acqua, luce e telefono. 039 – PIAN BENOT, Usseglio è invece costituita da un Rimboschimento, come bovini 325 UBA ovi-caprini 14 UBA Presenti stalle sia fatiscenti sia adeguate, tra cui una in legno. (1300-2200 m.s.l.m.) appare evidente presso la frazione Alboni. Alcune sale di lavorazione del latte sono idonee secondo le NIS, altre mal gestite; in alcune aziende è presente la mungitrice elettrica. Le abitazioni sono adeguate. Viabilità di accesso sufficiente. I servizi sono insufficienti ma è presente una centralina idroelettrica. 040 – VALLONE D’OVARDA, bovini 242 UBA ovi-caprini 53 UBA Le stalle e le abitazioni sono adeguate, mentre le sale di lavorazione Lemie (1250-2400 m.s.l.m.) Carico attribuito per la del latte sono inadeguate. Comprensorio di Sono presenti recinti elettrici e un sistema di fertiirrigazione. trasformazione del latte - in loco Servizi e Attrezzature Pascolo Presenza di strada sterrata fino all’Alpe Sagna superiore, ma in molti (> 100 CAPI) punti piuttosto dissestata. Alcune zone del comprensorio sono raggiungibili solo per sentiero. Percorso da est a ovest dal Sentiero Balcone e strada sterrata 042 – COLOMBARDINO, 002 – FINE SENTIER BALCON, bovini 183 UBA ovi-caprini 2 UBA I servizi sono insufficienti ma c’è abbondanza d’acqua. carrozzabile. Lemie (1100-2200 m.s.l.m.) G.N. FONTAN, Groscavallo bovini 224 UBA ovi-caprini 41 UBA Sono presenti alcune strutture di recente costruzione presso l’Alpe Presenza di abbondante acqua utilizzata anche per la produzione di (1566-2177 m.s.l.m.) Sagna superiore e sono in progetto nuove strutture presso l’Alpe energia. Sagna inferiore; alcuni fabbricati sono fatiscenti. 004 – VALLONE DI Strada sterrata fino a 1400 m. Viabilità di accesso idonea. UNGHIASSE, Groscavallo bovini 131 UBA ovi-caprini 39 UBA Presenza di stalle e abitazioni relativamente in buono stato ma solo 043 – PIAN DELLE MUTTE, Viù Nel comprensorio arrivano acqua, luce e telefono. (1223-2500 m.s.l.m.) nella parte bassa. bovini 472 UBA ovi-caprini 70 UBA (1100-2200 m.s.l.m.) Presenza di fabbricati in buono stato, alcune abitazioni vengono Presenza di strada carrozzabile fino a 2000 m. 011 – CIAVANIS, Chialamberto anche utilizzate come seconda casa. bovini 166 UBA Non sono presenti servizi e i fabbricati esistenti, necessitano di (1135-2300 m.s.l.m.) Presenza di strada asfaltata fino al Col del Lys, poi strade sterrate adeguamento. È presente una mungitrice elettrica collegano alpeggi e tramuti. Viabilità di accesso sufficiente. bovini 192 UBA ovi-caprini 9 UBA – La luce arriva fino al Col del Lys; in alcuni alpeggi è presente gruppo 013 – VALLONE DI RIVET, Stalle presenti, abbondanti, alcune ristrutturate e adeguate, altre mal elettrogeno. per la lavorazione del latte è previsto 044 – COL DEL LYS, Viù (1050- Cantoira (1085-2300 m.s.l.m.) conservate; abitazioni sufficienti e idonee. bovini 96 UBA ovi-caprini 26 UBA Le stalle in alcuni casi sono ben sistemate, in altri sono inadeguate; adeguamento 1370 m.s.l.m.) Presenti un generatore, una mungitrice e recinti fissi in legno. le case generalmente non sono idonee, con alcune eccezioni. Viabilità di accesso insufficiente. Le sale di lavorazione del latte in genere non adeguate alle NIS. Nella zona bassa arrivano luce, acqua, telefono e i fabbricati sono 035 – LONGIMALA, Ala di bovini 98 UBA ovi-caprini 6 UBA equini 16 Presenza in alcuni alpeggi di mungitrice elettrica, utilizzo di trattore adeguati alle funzioni; nella parte alta i servizi sono inesistenti e i Stura (1250-2000 m.s.l.m.) UBA e botte spandiletame. fabbricati fatiscenti

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< Pascoli Fraz. Tornetti, Viù > Pascoli SP 197

> Pecceta Grosscavallo

La Patata Violetta di Mondrone Si tratta di un’antica varietà di patata di origine francese, ma coltivata anche sul versante italiano, in particolare, in passato, da alcuni produttori della Val Susa, ma anche sui versanti più elevati delle Valli di Lanzo. Riscoperta e reintrodotta in Bretagna negli anni ‘70 da agricoltori francesi specializzati su biodiversità e conservazione delle antiche varietà, è stata riportata anche in Italia nei luoghi in cui veniva coltivata in passato e, nonostante sia difficile trovare i tuberi da seme, alcuni produttori locali la riproducono con cura. La patata è un alimento ricco di idrati di carbonio, sali minerali, vitamine, acido folico e acido pantotenico: per questo, soprattutto tra le popolazioni di montagna, si rivelò una risorsa alimentare fondamentale. Attualmente, la coltivazione di antiche selezioni locali di patata, permette di ottenere un prodotto dalle qualità organolettiche di pregio, difficili da replicare nelle coltivazioni intensive di pianura, e anzi incrementate con l’altitudine. È stata inoltre comprovata che la resistenza naturale alle malattie aumenta salendo di quota, evitando di ricorrere a trattamenti fitofarmacologici e garantendo integrità e genuinità alle produzioni.

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OUTDOOR E SENTIERI

Percorrono vallate selvagge molto diverse fra loro e Il tema outdoor e sentieri presenta, nella Zona attraversano colli che superano i 3000 m di altitudine, dell’Alta Valle, numerosi elementi che strutturano percorribili in entrambe le direzioni. Serviti da posti una rete già altamente fruibile che percorre tappa in rifugi custoditi nel periodo estivo e dotati trasversalmente il territorio, contribuendo a unificare di locali invernali sempre aperti di proprietà del CAI differenti aspetti del paesaggio, dai landmarks di Torino che aderisce agli accordi di partenariato naturali alle architetture tipicamente alpine diffuse. per la gestione dell’infrastruttura complessiva. I Di seguito sono elencate le principali infrastrutture percorsi si svolgono quasi interamente su sentiero outdoor di fruizione del paesaggio e alcuni elementi o su tracce di sentiero opportunamente segnalate, determinanti per la sua percezione. sono classificati come EE e EE A (escursionisti esperti Itinerari escursionistici e ciclo escursionistici – con attrezzatura). Gran Tour delle Alpi – GTA L’area di Alta Valle rientra già a pieno titolo nel circuito dell’escursionismo alpino assumendo La Grande Traversata delle Alpi (GTA) è un itinerario particolare attrattività rispetto ad altri territori che attraversa tutte le Alpi da Ventimiglia fino a grazie agli aspetti di forte naturalità che permette Trieste per un totale di più di 100 tappe, di cui più ai fruitori di immergersi pienamente nell’ambiente della metà (65) interessano il Piemonte. Il GTA è di alta montagna più originale. Gli operatori del un’esperienza sportiva e culturale unica che valica territorio stanno già promuovendo iniziative efficaci di valle in valle facendo tappa sui fondo valle per potenziare questi aspetti, sarà fondamentale nei piccoli centri abitati dove si possono trovare sostenere oltre agli investimenti materiali un’azione testimonianze della cultura alpina alle sue origini. di comunicazione del valore paesaggistico verso i L’area GAL è attraversata da alcune tra le tappe più pubblici più sensibili. impegnative ed attrattive del percorso piemontese per l’orografia delle valli. Lungo il percorso si alternano ambienti selvaggi con viste sui vari gruppi Itinerari escursionistici provinciali e regionali montuosi, prossimi ed in lontananza, su laghetti Tour della Bessanese e Alta Via delle Valli di Lanzo alpini, alpeggi ed infine potranno apprezzare la ricca flora e l’abbondante fauna locale. Sono trekking di alta montagna, molto famosi e molto frequentati soprattutto da turisti stranieri, per escursionisti esperti, nel paesaggio delle Alpi Itinerari escursionistici locali Graie meridionali al confine tra Italia-Francia, lungo antichi sentieri teatro di scambi e commerci fra Tra i numerosi itinerari che si trovano nei territori pastori, contrabbandieri e guide tra Italia e Francia. della zona dell’alta valle si riportano di seguito i più BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 84 85 frequentati e richiesti dai gruppi escursionistici: Percorsi adatti alla Mountainbike Palestre di roccia Anello Sette Laghi - Percorso panoramico nella parte Le numerose piste agrosilvopastorali offrono lunghi Palestre di roccia più significative nella Zona Alta Valle: Sono numerose le falesie che permettono di Lemie, Falesia Rivlin nord-est del Vallone d’Ovarda ,caratterizzato da 7 ed interessanti tracciati idonei alla percorrenza in praticare l’arrampicata sportiva in Alta Valle. Per tale Falesia Rocca Sapai (Viù) magnifici Laghi alpini. mountainbike ed in particolare emergono i percorsi pratica sarebbero anche possibili ulteriori sviluppi Cimitero delle felci (Cantoira) da Ceres a Groscavallo e da Lemie a Usseglio Falesia Giagiomik (Chialamberto) Anello della religiosità - Interessante escursione, poiché le potenzialità sono decisamente superiori dove la cooperazione tra gli Enti, le sezioni CAI e Agrieru e Rocca di Lities (Cantoira) molto frequentata, che permette di toccare rispetto all’effettiva frequentazione attuale delle gli appassionati dell’attività hanno permesso di Arciueva (Usseglio) testimonianze di religiosità, esempi di manifestazioni pareti delle quali solo alcune risultano idoneamente Balma (Tornetti di Viù) sviluppare percorsi ben organizzati e segnalati in di fede legata a guarigioni ricevute o felice ritorni attrezzate. Nel box seguente si riportano alcune Bec di Mea (Groscavallo) coerenza con la normativa escursionistica regionale. da guerre e lavori all’estero delle più significative. Courbassere (Ala di Stura) Falesia la Baita (Viù) Il Tracciolino L’itinerario comprende la vecchia Vie ferrate Ginevrè e Torrione del Ru (Balme) ferrovia Decauville da Margone a Malciaussia. La Percorsi accessibili alle persone con disabilità Il Privè (Viù) vecchia ferrovia portava il materiale alla diga di Alcune delle maggiori falesie presenti sul territorio Massi di Balme (Cantoira) Il territorio GAL dal 2007 sostiene il turismo Plu (Ceres) Malciaussia prima della costruzione della strada. si prestano per essere attrezzate e vissute come accessibile con numerose iniziative, tra le quali Richiaglio (Viù) vie ferrate e di conseguenza divenire attrattive per Sentiero balcone - Facile e comoda escursione emerge il progetto “Montagna per tutti” che Roc du Crot e Bec di Mea (Chialamberto-Groscavallo) un pubblico di appassionati a tale pratica che sta prevalentemente su strada sterrata di servizio ai annovera una strutturata rete di itinerari con diversi Vallone di Sea (Groscavallo) registrando forti incrementi, tra queste emergono Roc d’le Masche (Vonzo-Chialamberto) numerosi alpeggi. Percorso molto panoramico gradi di accessibilità per persone con difficoltà la Rocca di Lities e già realizzata la Ferrata Rocca Torrioni del Biollè (Chialamberto) sull’alta Val Grande perché al di sopra del limite dei motorie, sensoriali e cognitive. Candelera a Usseglio. boschi. Nel box sottostante sono indicati alcuni itinerari Anello delle miniere - Escursione non particolarmente presenti su territorio della Zona Alta Valle. difficile che offre la possibilità di visitare tre siti minerari abbandonati da tempo, ma recuperati dal

Cai di Lanzo, e visitabili autonomamente grazie a Relax nel Bosco, Ala di Stura pannelli illustrativi. Percorso Albaron, Balme La culla dell’alpinismo torinese. Percorso Pian della Mussa, Balme Anello Santurario di Santa Cristina - Percorso Il comprensorio montano di Balme presenta un paesaggio unico di vette e ghiacciai delle Alpi Graie piemontesi. Percorso “escursionable”, Balme ad anello che unisce la Val d’Ala e la Val Grande Non a caso Balme è chiamata “culla dell’alpinismo torinese” e “paese delle guide alpine”, qui è nato lo sci (nel 1896 Cantoira-Lities e Lities Vru, Cantoira passando per il suggestivo Santuario di Santa Adolfo Kind sale in sci da Balme al Pian della Mussa) e l’alpinismo invernale. Balme offre ai visitatori una ricca serie di Roci Foieri, Cantoira Cristina, posto sulla omonima rupe strapiombante, percorsi estivi di trekking tra natura e cultura, la possibilittà di confrontarsi con l’arrampicata su roccia e, d’inverno, Viassi di Vonzo, Chialamberto su cascate di ghiaccio, un magnifico tracciato per lo sci di fondo, svariati percorsi di sci alpinismo e un’ottima scelta che domina l’imbocco delle due valli. Alla scoperta delle cascate e del Dolmen del Colombin, tra numerose ascensioni alpinistiche più impegnative. Per chi ama invece la semplice contemplazione della natura, Groscavallo Anello Val Servin - Interessante escursione ad anello, Balme regala l’occasione di trovarsi a tu per tu con animali selvatici, con fioriture spettacolari, con fitti boschi di Area di San Bartolomeo – nel Bosco delle Masche, Lemie alle porte di Balme, che consente di visitare la larici e pascoli. Sentiero del Trecciolino, Lemie Sito nell’antica sede del Comune, l’Ecomuseo delle Guide Alpine di Balme è una tappa interessante per chi desidera parte bassa di un vallone laterale, con la possibilità Sentiero “Chiaberto-Pian Benot”, Usseglio unire la cultura alla natura. Il piccolo ma ricco museo documenta l’origine e lo sviluppo del villaggio di montagna di incontrare animali selvatici, vecchi alpeggi ed Fonana della Magnesia – Andriera, Usseglio che divenne nel secolo scorso protagonista dell’alpinismo torinese. antiche borgate. Il bosco dei celti, Viù

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Siti per altre attività outdoor Riserve di pesca sportiva

La presenza di siti estremamente caratteristici per I tre rami della Stura (denominati “Stura di Viù, Stura l’ambientazione naturale permette di considerare le di Ala e Stura di Val Grande”) sono l’habitat ideale per possibilità di fruizione dell’ambiente nella pratica di le trote che lo popolano, siano esse di specie fario, svariate attività outdoor differenti nell’arco dell’anno, iridea o ibridi. Anche se in pochi esemplari si può contribuendo così alla destagionalizzazione ancora però valutare la presenza della preziosa trota dell’offerta turistica. Infatti oltre all’outdoor estivo, marmorata. Le riserve di pesca presenti riportate grazie alla quota altimetrica è possibile la pratica di di seguito soffrono tuttavia di una frequentazione discipline tipiche della stagione invernale. limitata rispetto alle potenzialità raggiungibili se fossero gestite in rete e promosse come prodotto turistico al pari di altre attività outdoor.

Sono praticabili sul territorio le Riserve di pesca più seguenti attività: significative nella Zona Alta Valle: ▪▪parapendio Balme ▪▪kayak Ala di Stura ▪▪canyoning (con zona accessibile a persone ▪▪ciaspole con disabilità) ▪▪sci alpinismo > Chialamberto Cantoira ▪▪arrampicata su cascate di Ciavanis, Chialamberto ghiaccio Associazione Baratonga Usseglio flyers decollo

< Stura di Valgrande, fraz. Pialpetta, Groscavallo

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Infrastrutture sportive

Nei Comuni della zona Alta Valle sono presenti numerose infrastrutture per la pratica di vari sport indoor o su campi attrezzati, idonei alle diverse stagioni, dal tennis all’arrampicata, dal calcio a 5 al volley, parchi ecodinamci, piste per il pattinaggio su ghiaccio, per lo sci di discesa, per lo sci di fondo, etc. Questi luoghi attrezzati, organizzati e ben accessibili costituiscono dei punti di riferimento a livello comunale e di valle. Le potenzialità di crescita dell’attrattività di tali luoghi sono connesse alle modalità gestionali. Essi potrebbero infatti assumere il ruolo di polarità di aggregazione dove concentrare gli investimenti per i servizi alla popolazione e ai turisti.

I Castei d’le rive I Castei d’le rive, colonne di terreno morenico, vengono chiamati così dagli abitanti di Chialamberto perché si innalzano come castelli sulla riva del Rio Paglia. Sono anche noti ai valligiani come pere a ciapel (pietre con il cappello) o pilon dal mascas (torri delle streghe). Esistono formazioni analoghe in altre zone e sono conosciuti come cicio d’pera (Dronero) o camini delle fate (Cappadocia). Sono formazioni erosive, alte circa m. 10 composte da terra e pietra, modellate dalle acque. Alla sommità vi è un masso che protegge queste costruzioni dall’inevitabile distruzione causata dalle piogge. Con lo scopo di valorizzare questo patrimonio è stato progettato il sentiero “Vonzo-Casteij ‘dle rive”, con partenza dalla frazione di Vonzo, che si sviluppa sulla sinistra orografica del torrente Stura di Valgrande ed è compreso tra l’abitato di Chialamberto.

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Elementi del patrimonio storico rurale Ponti storici < Tra le attività outdoor l’escursionismo e il I ponti, pur essendo elementi architettonici, sono Ponte della Vana, Ceres cicloescursionismo costituiscono oltre che attività determinanti nella percezione del paesaggio. Nello Ponte della torretta, fraz. Il ponte a schiena d’asino della Richiaglio, Viù sportive delle reali esperienze culturali aperte a specifico la Zona dell’Alta Valle, è caratterizzata Vana venne costruito nel 1740, Costruito nel Settecento, tutti; chi valica di valle in valle facendo tappa nei da numerosi ponti “storici” che sono oggi inseriti in sostituzione del ponte in legno che prima esisteva e che in pietra a schiena d’asino, piccoli centri abitati può infatti trovare numerose nella rete sentieristica in quanto prevalentemente venne asportato da una piena il sul Rio Richiaglio. Nelle vicinanze si trova il masso testimonianze della cultura alpina dalle sue origini pedonali ad uso escursionistico e di notevole 24 luglio 1739. Il ponte è stato notevolmente danneggiato erratico detto “la Torretta” ad oggi. interesse turistico. Nel passato il ponte costituiva dall’alluvione dell’ottobre del usato come palestra di Lungo la rete sentieristica infatti sono presenti tracce il necessario collegamento viario per l’Alta Valle, 2000. roccia. delle antiche attività di commercio e artigianato, tradizionalmente veniva costruito con una struttura (foto) opere d’arte, testimonianze di fede religiosa e le “a schiena d’asino”, in pietra, nella maggior parte dei casi in un’unica campata. Oltre al valore testimoniale tracce delle guerre. > diretto portano alla memoria episodi o leggende Percorrere i sentieri delle valli costituisce Ponte di Lemie, fraz. Forno della cultura popolare. di Lemie, Lemie un’esperienza eco-sostenibile di immersione nel Nel box di seguito si riporta un breve elenco, non Costruito in pietra con due territorio per scoprirne i vari aspetti, dalle tradizioni esaustivo, dei ponti storici più significativi tra quelli arcate di diversa ampiezza alla natura, e per confrontare la quotidianità della che poggiano lateralmente presenti nella Zona Alta Valle. vita di montagna con la propria. su speroni rocciosi naturali. L’arcata principale ad arco Di seguito si riportano pertanto gli elementi a tutto sesto è arricchita da un’edicola in muratura storici e culturali che costituiscono “episodi” con tracce di affreschi di interesse che si possono incontrare lungo il datati 1514. Il ponte venne cammino attraversando il territorio. Essi vengono dichiarato di interesse storico-artistico nel 1909. descritti più approfonditamente nel Manuale per il recupero del patrimonio architettonico, mentre in questo frangente vengono analizzati in qualità Ponti storici più significativi Ponte sul rio Vassola, < di componenti fondamentali di arricchimento dei nella Zona Alta Valle: Chialamberto Ponte di Bogone, fraz. Bogone, contenuti per un progetto territoriale finalizzato Ponte località Bogone, Il ponte storico unisce le Balme Balme alla fruizione sostenibile della rete escursionistica frazioni Candiela e Pianardi, Il ponte fu costruito nel 1713 ed e ad innescare un processo di sviluppo territoriale Ponte della Vana, Ceres tra i più antichi della Val è uno dei pochi sopravvissuti Ponte fraz. Forno di Lemie, Grande, fu costruito in pietra al tempo e alle piene. Esso all’interno del tema unificante “outdoor e sentieri”. Lemie a secco con un’unica arcata conduce, attraverso la a schieda d’asino. Nella Ponte di Usseglio mulattiera che sale al Pian della frazione Chiappili, sempre Mussa, alla piccola borgata Ponte dei Mulini Ninin nel territorio comunale di di Bogone che era abitata Ponte della torretta, fraz. Chialamberto, vi è un ponte principalmente in primavera ed Richiaglio, Viù analogo che presenta però autunno come tappa durante Ponte fraz. Fubina, Viù un piano di calpestio. la stagione dell’alpeggio.

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Meridiane e affreschi Campanili Piloni votivi

Le meridiane e gli affreschi, diffusi nei nuclei urbani I campanili costituiscono degli elementi di I piloni votivi, piccole costruzioni erette sul ciglio della Zona dell’Alta Valle costituiscono elementi landmark per eccellenza su tutto l’arco alpino. delle strade e delle mulattiere, affrescati con ricorrenti nel paesaggio, in molti casi testimoniano Non necessitano specificazioni di dettaglio per le immagini sacre o adornati con statue e quadri, sono episodi storici o religiosi. Il forte legame con la quali si rimanda ai rispettivi studi storici. Risulta ancora numerosi e, in uno stato di conservazione cultura rurale ha permesso alla maggioranza di però fondamentale in questa sede tenere in più o meno buono, stanno a testimoniare usi questi apparati decorativi di sopravvivere alle considerazione la componente visiva dei campanili antichi e tradizioni radicate nella cultura popolare. trasformazioni dei secoli essendo spesso apposti all’interno delle scenografie panoramiche delle valli In alcuni casi non si limitano a costituire elementi su edifici particolarmente rilevanti. Oggi tali oltre alle possibilità di valorizzazione dei relativi sparsi, ma accompagnano percorsi religiosi elementi costituiscono una innegabile componente spazi pubblici all’intorno, risultando essi localizzati tappa dopo tappa (via crucis), punti panoramici o identitaria, come testimoniato nei numerosi studi Meridiana, Ala di Stura in posizioni privilegiate. particolarmente suggestivi, rappresentando così un puntuali effettuati da appassionati o esperti in chiaro esempio dell’antica concezione di quelli che materia. Nonostante valga la pena effettuare un oggi chiameremmo percorsi escursionistici tematici rilevante approfondimento, non essedo questi e culturali. manuali l’idonea sede, si forniscono nel seguito una serie di esempi che possano dare lo spunto Fontane, lavatoi e pozzi per attivare iniziative utili al miglioramento delle In tutti i tracciati sentieristici del territorio la possibilità di visione e comprensione di questi presenza dell’acqua è ricorrente e le piccole opere elementi di valore da parte della popolazione distribuite lungo i sentieri come pozzi, fontane e locale e dei turisti. In merito alle indicazioni per i lavatoi costituiscono un chiaro punto di incontro delicati interventi necessari alla conservazione ed trasversale alle tematiche unificanti, si rimanda alla al recupero materico si rimanda alle indicazioni sezione Vie d’acqua per maggiori dettagli sul tema. specifiche del Manuale per il recupero del patrimonio Meridiana, Colle del Colombardo architettonico.

Il paese delle meridiane e degli affreschi Il territorio comunale di Ala di Stura, a causa di una collocazione su una direttrice di collegamento tra la Francia (Chambéry) e l’Italia (Torino) attraverso il valico d’Arnas e come asse fondamentale di scambi commerciali fin dall’antichità, ha mantenuto viva nel tempo la tradizione costruttiva di Orologi Solari. L’elenco e la descrizione dei numerosi quadranti solari individuati nel Comune di Ala, meritano particolare attenzione. Diversi orologi solari costruiti a metà Ottocento hanno un loro fascino antico e particolare, insieme ai numerosi affreschi, alcuni dei quali risalenti al Perini, pittore (monaco viaggiatore), che ha datato le sue opere religiose nel periodo che va dal 1575 al 1588 nelle Vallidi Lanzo. Per dare consistenza e importanza a questa grande ricchezza storico-culturale, il Comune di Ala di Stura ha avviato nel 2007 un progetto ambizioso e affascinante, valorizzando il panorama culturale- storico e turistico delle tradizioni Piemontesi e della sua storia, l’obiettivo è rendere protagonista un patrimonio di notevole interesse per appassionati e turisti, che viene divulgato all’intero territorio regionale. Campanile romanico, Ceres Fontana, fraz. Tornetti, Viù

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Elementi di arredo sul territorio

Gli elementi di arredo inseriti a completamento Vengono quindi inseriti in questa sezione al fine di dell’infrastrutturazione outdoor diffusa possono guidare i futuri interventi verso l’identificazione di essere una fondamentale componente di un criterio omogeneo e riconoscibile da parte di riconoscibilità del territorio e indicatori della cura tutti i fruitori. e dell’attenzione nei confronti dell’ambiente in cui si inseriscono. Attualmente il variegato campionario di soluzioni di differente approccio stilistico non permettono di percepire la reale continuità paesaggistica dell’area GAL. Vengono quindi inseriti in questa sezione al fine di guidare i futuri interventi verso l’identificazione di un criterio omogeneo e riconoscibile da parte di tutti i fruitori. Inoltre, gli elementi di arredo possono assumere declinazioni creative e artistiche laddove giustificatamente connesse a tematismi artistici o culturali di fruizione del sito.

Tavoli e sedute

Santuario della Madonna degli Angeli Il Santuario della Madonna degli Angeli è collocato in posizione panoramica a 1890 m sul passo che collega Val di Susa () e Val di Viù (Lemie), sul luogo dove nel XVII secolo sorgeva un pilone votivo, inglobato dalla cappella costruita nel 1705 per volontà di Gian Battista Giorgis, di Forno di Lemie, abbattuta per edificare l’attuale santuario, che fu eretto fra il 1870 e il 1905 dalla parrocchia di Lajetto (frazione di Condove). Il luogo era meta di pellegrinaggi ed erano frequenti le liti fra le popolazioni degli opposti versanti, connesse ad antiche dispute per la proprietà dei pascoli e culminanti in episodi sanguinosi nei giornidella tradizionale festa di agosto. Il santuario è situato in località monte Colombardo, il termine Colombardo trarrebbe origine dal vento proveniente dalla pianura piemontese, un tempo chiamata Lombardia, o dal popolo dei Longobardi che, fino alla sconfitta del 773 contro Carlo Magno, dominava la Valle di Susa, oppure dalla vocazione del valico, luogo di passaggio dei mercanti medievali, i “lombardi”.

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Bacheche informative e segnaletica

Foto: E. Brunati Recinzioni e parapetti

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VIE D’ACQUA Il presente tema ha come protagonista i corsi d’acqua dell’Alta Valle, che attraversano il territorio e ne fanno emergere gli aspetti caratterizzanti. Nello specifico nella zona il bacino montano è impostato nella serie di falde pennidiche comprese tra il Massiccio Cristallino Interno del Gran Paradiso (Stura di Val Grande) e la Falda Ofiolitica Piemontese (Stura di Ala, Stura di Viù), sino al Massiccio Ultrabasico di Lanzo. Il bacino montano si connota per la presenza di tre solchi vallivi principali, nei quali le forme di modellamento glaciale sono riprese dall’erosione fluviale; nei settori di testata oltre alle forme di circo glaciale sono presenti superfici glaciali di limitata estensione. Il tema dell’acqua si palesa dunque su tutto il territorio con forme e condizioni differenti che variano ovviamente in base all’altimetria, di seguito si sono elencati gli elementi maggiormente significativi, organizzandoli in “segmenti”, in sequenza geografica dai ghiacciai delle alte cime fino agli usi antropici dei nuclei abitati alle quote medie.

I Ghiacciai e nevai Ghiacciaio della Levanna Alla testata delle tre valli, Val Grande, della Val d’Ala Ghiacciaio MArtellot Ghiacciaio del Mulinet Nord e Sud e della Val di Viù, sono presenti piccoli ghiacciai Ghiacciaio di Sea che nel corso di questi ultimi decenni hanno subito Ghiacciaio Tonini una forte riduzione di superficie e spessore; molto Ghiacciaio dell’Albaron di Sea evidenti in questi settori risultano gli apparati Ghiacciaio della Ciamarella morenici (dal 1300 al 1850 d.C). La graduale Ghiacciaio del Collerin scomparsa dei ghiacciai ha liberato estese superfici Ghiacciaio della Bessanese sulle quali si è impostato e gerarchizzato un reticolo Ghiacciaio della Croce Rossa idrografico. Nel box a destra sono elencati i più Ghiacciaio di Pera Ciaval significativi. Ghiacciaio del Rocciamelone BOZZA 18.12.2017 100 101

Laghi artificiali, condotte d’acqua, mulini e Cascate e laghi Cascata Gorgia di Mondrone, fraz. Mondrone Ala di Stura Gorgia del Piss Midai, fraz. Margone, Usseglio centrali idroelettriche Cascate e laghi sono tra gli elementi più diffusi Gorgia – Cornetti, Balme Le opere antropiche legate al tema idrico della zona dell’Alta Valle. Le tre valli principali sono Cascata del Rio d’Ovarda, Lemie costituiscono elementi di caratterizzazione caratterizzate da tratti di torrente strapiombanti Cascate Val Servin, Balme e da quasi cento laghi alpini che nell’insieme Lago di Monastero del paesaggio. Sono esempi evidenti la rete di costituiscono una presenza costante nel panorama. Gran Lago, vallone d’Unghiasse canalizzazioni e i salti idrici un tempo fonte di Nel box a destra sono elencati alcuni tra i siti più Lago Vasuero, i laghi Ru e Mercurin, Val d’Ala energia elettrica per piccoli stabilimenti industriali significativi per l’impatto scenografico che offrono Lago Casias e i Laghi Bianchi ora dismessi, la rete di opere di regimazione dei rii Laghi quasi sempre ghiacciati o per il valore ambientale. minori, presidio insostituibile per la salvaguardia dal Lago d’Afframont dissesto idrogeologico. Lago Paschiet e laghi verdi Laghi Lusignetto, Viana Lago Falin, vallone d’Usseglio Lago Nero Laghi d’Autaret Il Mulino del Voulpòt, Lago Peraciaval Usseglio Laghi di d’Ovarda Esistente almeno dal XVII Laghetti del Turlo secolo, il mulino è una significativa testimonianza delle tradizioni agricole ussegliesi ed è ora visitabile grazie al recente recupero strutturale e funzionale.

Le centrali idroelettriche Le centrali idroelettriche sono un elemento architettonico appartenente al patrimonio storico industriale legato alla produzione di energia idroelettrica. Costituiscono un elemento di connessione per una lettura trasversale del paesaggio e componente di incontro tra l’architettura e le risorse ambientali.

Laghi Verdi, Val Servin, Balme

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Beni minori caratterizzanti le aree agro- pastorali > Lago di Malciaussia, Opere di presa e canali irrigui Usseglio Situato a 1800 m di altitudine Nel territorio è presente una rete irrigua storica il lago di Malciaussia è un costituita da canali per l’adduzione dell’acqua da lago artificiale nato con la costruzione della diga alla sorgenti e da falda e l’irrigazione dei prati. Sono fine degli anni Venti-inizio manufatti a sviluppo prevalentemente lineare, anni Trenta del Novecento, in seguito alla quale la frazione che, oltre alla funzione specifica, contribuiscono Malciaussia fu sommersa. a conservare la memoria collettiva dei luoghi, a caratterizzare il paesaggio agrario e svolgono una funzione ecologica per la presenza della vegetazione Canale irriguo, Usseglio autoctona che cresce spontanea lungo i canali. Lago Dietro La Torre, < Usseglio Sistema di fontane, lavatoi e pozzi Lago della Rossa, Il lago Dietro La Torre è Usseglio posto a 2366 m, è un lago artificiale posizionato sotto L’abbondanza di acqua di ottima qualità derivante Il lago della Rossa è il più al Lago della Rossa. Le due esteso delle Valli di Lanzo, da piccole sorgenti ha portato la popolazione dighe furono costruite in situato a 2718 m. In origine contemporanea a quella nel tempo a realizzare pozzi, lavatoi, fontane e naturale, tra la fine degli del Lago di Malciaussia. Nei anni Venti e l’inizio degli abbeveratoi privati o pubblici, ma comunque a pressi è ancora visibile la anni Trenta del secolo scorso disposizione di tutti. Questi elementi identificativi vecchia Decauville (ferrovia ha visto raddoppiare le sue a scartamento ridotto) nel tessuto rurale per la loro ubicazione strategica, dimensioni a seguito della dell’Enel che conduceva al costruzione della diga. le dimensioni e la capillare presenza in punti non Lago di Malciaussia. casuali del nucleo storico, sono una preziosa testimonianza del lavoro e della vita collettiva di un tempo. Oggi, nonostante l’utilizzo si sia ridotto con l’arrivo dell’acqua corrente nelle case, viene > Fontane riconosciuto a questi elementi un grande valore legato alla tipicità che conferiscono ai luoghi 1. Fraz. Villar, Ala di Stura dove sorgono e permane comunque l’utilità delle 2. Pian della Mussa, Balme < comunità e per i turisti di poter disporre di acqua 3. Pian Benot, Usseglio Foto storica centrale costantemente corrente. 4. Fraz. Balma, Viù elettrica 5. Ceres > 6. Fraz. Saletta di Lemie, Lemie Canalizzazioni, fraz. Villa di Lemie, Lemie 7. Rifugio Città di Cirè, Balme

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INFRASTRUTTURE E SERVIZI URBANI La presenza di componenti infrastrutturali nell’Alta Valle incide chiaramente sulla percezione paesaggistica, in particolare basta avere cura di notare il grado di visibilità dei luoghi in relazione alla percorrenza lungo i principali assi viari di fondo valle. Questo punto di vista ricorrente condiziona drasticamente il percepito della qualità del territorio, se sugli assi viari principali si affacciano luoghi di qualità ed elementi in grado di generare curiosità, molto probabilmente si riscuoterà maggiore interesse e quindi maggiori presenze in particolare in ambito turistico. Similmente la presenza a Ceres del capolinea dell’asse ferroviario costituisce una vetrina da gestire come primo biglietto da visita per Viadotto Torino Ceres (Sopra) chi approda nelle valli tramite il trasporto pubblico. Viadotto in calcestruzzo armato (1914) dell’ultimo tratto Nella dimensione dei centri abitati rientrano invece della ferrovia Torino-Ceres elemento di particolare rilevanza nell’architettura storica di carattere industriale tra i primi i servizi urbani e gli spazi pubblici dove la qualità realizzati in calcestruzzo armato dalla storica società dell’ambiente e dei trattamenti dell’arredo che li Porcheddu che importò tale tecnica costruttiva in Italia. caratterizza possono generare qualità urbana tale Ponte presso fraz. Forno di Lemie, Lemi (Sotto) da innescare processi di rigenerazione del nucleo abitato all’intorno e di conseguenza la sensibile crescita dei valori immobiliari.

Viadotti e ponti

I ponti lungo le arterie viarie costituiscono elementi di incontro tra gli assi stradali e i corsi d’acqua e connotano fortemente l’impatto visivo sul paesaggio delle valli oltre a costituire in alcuni casi degli esempi interessanti di realizzazioni ingegneristiche delle diverse epoche di realizzazione.

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Strade principali Strade urbane

Una galleria di immagini delle principali arterie Alcune strade urbane dei principali centri della viarie di accesso alle valli e ai nuclei abitati, alle quali zona mostrano esempi di situazioni interessanti in si collegano i parcheggi e le aree di sosta, evidenzia relazione alle “sorprese” che colpiscono il viaggiatore la situazione rilevata e la necessità di approfondire immediatamente al di fuori degli assi viari principali. un’analisi lineare e puntuale per risolvere le principali Sono esempi le strade che attraversano foreste di criticità nella percezione della qualità paesaggistica faggi, curve oltre le quali si aprono panorami e e delle visuali panoramiche. visuali verso le cime o su borgate alpine.

< Ala di Stura > < Viù Usseglio > > Fraz. Vrù, Ala di Stura Cantoira

Servizi urbani

I servizi urbani costituiscono un elemento chiave del benessere individuale e sociale, sono luoghi < della vita collettiva della comunità, nei quali se gli Balme abitanti si riconoscono, contribuiscono a perseguire il miglioramento della loro qualità spaziale. Di > seguito si sono individuate alcune categorie. Pian Benot, Usseglio

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Spazi pubblici e arredi urbani Lo spazio pubblico è definito come ogni luogo di proprietà pubblica o di uso pubblico Aree ecologiche accessibile e fruibile a tutti gratuitamente. Le piazze XXX comunque organizzate e localizzate in particolare costituiscono i luoghi di aggregazione e di identità di ogni nucleo abitato.

Percorsi Pedonali Tra i percorsi pedonali si Fermate per il trasporto Spazi per affissioni distinguono: marciapiedi pubblico e camminamenti pedonali, XXX XXX chintane e vicoli interni nei nuclei storici.

Iluminazione pubblica Verde urbano XXX XXX

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Infrastrutture per sport invernali Mulattiere, terrazzamenti e muri a secco

Il territorio offre piccoli comprensori discretamente Le opere di modellazione del territorio, legate immersi nel contesto naturalistico con un minimo alle esigenze delle attività rurali, hanno da impatto ambientale. Le piste di sci alpino sono sempre costituito elementi fondamentali per il ideali per un target prinipale di famiglie e scuole, controllo capillare delle condizioni di assetto per la pratica dello sci o dello snowboard, oltre idrogeologico dei versanti vallivi. Tra queste opere ad un baby snow park per i bambini under 12 con emergono con particolare evidenza nell’impatto attrazioni sportive e ludiche. paesaggistico le murature a secco impiegate per la definizione di confini di proprietà, a sostegno dei Ci sono inoltre piste di pattinaggio per la pratica terrazzamenti per piccole coltivazioni a mezza costa anche serale e ,addentrandosi nei boschi e nei e per la delimitazione e protezione delle mulattiere valloni, percorsi per gli sci di fondo e le racchette da principali. Oggi, in condizioni di degrado, ma ancora neve affiancati da rifugi alpini. leggibili nei boschi e nei pascoli, rappresentano una Per il popolo degli alpinisti, amanti del ghiaccio, testimonianza storica e un’opportunità di intervento ogni anno nelle vallate alpine le cascate d’acqua per il ripristino della stabilità di pendii sempre più si tramutano in pareti di ghiaccio sulle quali pericolosamente incombenti sui nuclei abitati. arrampicare, mentre gli scialpinisti invece compiere Riscoprirne il valore effettivo e legarli ad utilizzi gite giornaliere alla scoperta di cime e valloni consoni alle dinamiche attuali rivelerà nel tempo intorno al massiccio della Bessanese e Ciamarella, importanti effetti positivi nella qualità paesaggistica che nulla hanno da invidiare alle più conosciute e del territorio. classiche “haute routes”. I muri a secco costituiscono un elemento visivo molto caratterizzante in un paesaggio. I muri a secco sono utilizzati sia per modellare le pendenze e interrompere le acclività dei versanti attraverso i terrazzamenti, sia come contenimento terra lungo i tracciati dei sentieri e della viabilità rurale. Questi manufatti sono realizzati con materia prima reperita Stazioni per lo sci alpino sul posto, conferendogli un inserimento “naturale” Usseglio, Pian Benot nel paesaggio. Per la notevole capacità drenante, le murature a secco assorbono i cedimenti e Ala, Pian Belfè mantengono la stabilità complessiva del manufatto Balme, Packinò in tutto il suo sviluppo. Di seguito si riportano alcuni esempi significativi, con l’obiettivo di descrivere casi utili nella definizione delle linee guida progettuali. BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 112 113

4.7. Schede di sintesi

VEGETAZIONE

La Zona dell’Alta Valle è caratterizzata alle alte quote dalla presenza delle specie tipiche alpine, in particolare Alneti di ontano verde e Lariceti intervallati da pascoli montani, e alle altitudini inferiori da popolamenti di faggete, in purezza o in associazione. Dal carattere meno identitario, ma tuttavia esistenti, sono i Castagneti, > visibili a bassa quota. Emerge la possibilità di impiegare il legno di larice e di castagno come materiale da Sentiero dell’arte, fraz. costruzione. Forno di Lemie, Lemie Potenzialità inespresse

La Regione Piemonte ha avviato la creazione di piani di gestione sia forestali sia pascolivi che, attraverso tre livelli di programmazione specifica, favoriscono la gestione produttiva delle aree a bosco o a pascolo e promuovono l’esaltazione delle esternalità, quali le risorse da loro offerte e dunque le modalità con cui si può fruire degli spazi in esame.

Descrizione Potenzialità inespresse

Nella Zona di Alta Valle interventi di riqualificazione L’attività di pascolo ancora delle aree di pascolo e del relativo patrimonio edilizio presente, ma in costante storico possono rinnovare l’approccio all’attività Mulattiera, Usseglio riduzione svolge da sempre storica diversificandola in ragione della forte Pascoli un ruolo fondamentale per il domanda di turismo esperienziale. mantenimento della qualità e Con una rinnovata visione imprenditoriale agendo della sicurezza del paesaggio in tramite conosrzi sarebbe possibile attuare economie alta quota. di scala maggiormente sostenibili rispetto al modello tradizionale ormai superato.

Come già in atto in alcuni Comuni dell’area GAL le Il mantenimento dell’ambiente iniziative di Associazione Fondiaria, Pianificazione della foresta è strettamente Forestale e progetti per la fruibilità turistica legato alla gestione e alla Foreste dei boschi stanno rilancianto il grande valore < pianificazione. In alcuni Comuni dell’ambiente boschivo come risorsa economica, Mulattiera, fraz. Balma, Viù si registrano iniziative virtuose in merito. paesaggistica e identitaria. Tale processo in crescita > deve essere fortemente sostenuto negli anni a venire. Muro a secco, Ala di Stura

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OUTDOOR E SENTIERI VIE D’ACQUA

Il tema è determinante per la Zona dell’Alta Valle. Tra le specificità vi sono gli itinerari escursionistici e gli L’acqua nelle diverse forme naturali ed usi antropici si palesa su tutto il territorio variando ovviamente in base spazi sul territorio che possono essere utilizzati per attività outdoor. Il valore ambientale legato alla purezza all’altimetria. Tra gli elementi maggiormente significativi, organizzati in “segmenti”, in sequenza geografica dei contesti alpini liberi da infrastrutture antropiche rappresenta la principale opportunità su cui basare una dai ghiacciai delle alte cime fino agli usi antropici dei nuclei abitati alle quote medie, emergono opportunità ricostruzione dell’immagine identitaria. di lettura e di progettazione trasversale.

Descrizione Potenzialità inespresse Descrizione Potenzialità inespresse

La gestione e manutenzione della rete sentieristica Dai ghiacciai in alta quota Le attività outdoor legate agli ambienti caratterizzati potrebbe garantire un offerta più ampia e completa, attraverso i torrenti, i ruscelli dalla presenza di acqua nelle diverse forme, dal La fitta rete di sentieri e definendo nuove opportunità per lo sviluppo del e i laghetti alpini offrono le ghiaccio ai corsi d’acqua e ai bacini stanno vivendo Itinerari escursionistici mulattiere si sviluppa sul settore turistico. condizioni ideali per attività una forte crescita di interesse da parte di un pubblico e ciclo escursionistici territorio raggiungendo borgate, Ghiacciai, laghi, torrenti Alcuni itinerari possono essere sfruttati come outdoor, come l’escursionismo, sensibile ai valori ambientali. Possono essere avviate alpeggi, valichi, laghi e rifugi. e ruscelli laboratori di idee e soluzioni di ampia fruibilità, per la pesca, la canoa e l’arrampicata. azioni di valorizzazione attraverso interventi puntuali, garantire a tutti la possibilità di vivere il territorio. Sono elementi di congiunzione sostenuti da una strategia trasversale sul territorio con il tema “outdoor e orientata al valore dell’acqua come patrimonio per Le palestre di roccia sono Pur costituendo una forte attrattiva del territorio sentieristica”. l’ambiente e per l’uomo. numerose della zona dell’alta questi luoghi potrebbero essere incrementati valle e costituiscono una Gli oggetti facenti parte di questo patrimonio, Palestre di roccia con servizi accessori per migliorarne la fruibilità e rappresentazione della storia Centrali idroelettriche, mulini, se oggetto di una rilettura in chiave di qualità l’accessibilità senza contaminare la naturalità dei dell’alpinismo (in particolare Infrastrutture e legate condotte idriche e canalizzazioni paesaggistica, possono contribuire ad arricchire luoghi. quella degli anni 70/80). alla produzione di aperte costituiscono un la rete escursionistica come elementi di interesse energia idroelettrica patrimonio diffuso di importanza culturale e scientifico come testimonianze I percorsi tematici costituisco storica ed identitaria. dell’infrastrutturazione dei territori alpini e in tema un’occasione differente di Il territorio esprime alcune tematiche che potrebbero energetico. scoperta del territorio e grazie essere valorizzate maggiormente attraverso Percorsi tematici a contenuti culturali oltre che la promozione e i collegamenti di accessibilità L’importanza di questa rete irrigua deve essere La rete di piccole canalizzazioni possibilità di pratica di attività alternativa a livello di percorsi locali. considerata sia nella progettazione che nella gestione per l’irrigazione dei pascoli in sportive. dei pascoli. Quest’ultima potrebbe essere ottimizzata Infrastrutture minori quota costituisce un elemento attraverso forme di associazionismo che sviluppino Questi luoghi ben strutturati ed accessibili hanno un per l’irrigazione fondamentale nel controllo e Attualmente i siti per la pratica economie di scala nella ricomposizione fondiaria, potenziale di sviluppo se aggregati in un sistema di nella gestione sostenibile del di attività sportive (centri negli investimenti di miglioramento e mantenimento offerta in rete. Essi potrebbero assumere il ruolo di territorio. Centri sportivi e polisportivi) sono presenti su dei siti. polarità di riferimento ed essere catalizzatori di servizi outdoor tutto il territorio, questo porta comuni ad attività sportive diversificate tra sport ad una difficoltà di comunicare Questi elementi, se inseriti all’interno di logiche indoor o su campo e sport outdoor legati all’intorno un’offerta completa ed unitaria. Costituiscono elementi del di promozione turistica e fruizione del territorio, naturalistico. Fontane e lavatoi patrimonio storico e artistico del possono migliorare la vivibilità dei luoghi e degli territorio. spazi pubblici e costituire punti di riferimento a servizio della rete escursionistica.

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INFRASTRUTTURE E SERVIZI URBANI

Il sistema territoriale della Zona dell’Alta Valle comprende le infrastrutture che lo attraversano, queste ultime se ben gestite possono essere un vero e proprio volano per la valorizzazione a livello paesaggistico, culturale e turistico. Le infrastrutture stesse e gli spazi ad esso correlati sono in grado di attivare e mettere in rete processi di valorizzazione dell’identità culturale e del patrimonio e del territorio attraversato.

Tipologia Descrizione Potenzialità inespresse

Il potenziamento di questo collegamento potrebbe rendere più attrattivo il territorio La linea ferroviaria Torino – Ceres come sta avvenendo in altre aree alpine con Ferrovia e stazioni costituisce un importante collegamento il recupero paesaggistico e turistico di linee con l’area metropolitana di Torino. ferroviarie sottoutilizzate. La stazione di testa di Ceres potrebbe costituire una delle polarità per servizi e accoglienza alla zona di Alta Valle. Nella Zona dell’Alta Valle gli spazi pubblici urbani costituiscono un elemento del Luoghi di uso pubblico accessibile e paesaggio da valorizzare in quanto connettono fruibile a tutti gratuitamente o senza le diverse reti attraverso le quali fruire il scopi di lucro assumono un importante territorio e sostengono l’autoidentificazione valore identitario come punti di della popolazione con i nuclei abitati. Spazi pubblici urbani riferimento e aggregazione per i centri Costituiscono inoltre punti strategici dove sia abitati. Parallelamente gli spazi per la popolazione locale che i turisti hanno modo servizi urbani caratterizzano gli ambienti di percepire l’ambiente all’intorno. Risulta dei villaggi. fondamentale quindi progettare tali spazi anche in ragione dell’impatto scenografico che possono offrire.

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5. Zona Media Valle

Comuni:

Coassolo Torinese; Corio, Germagnano; Lanzo Torinese, Mezzenile; Monastero di Lanzo; Pessinetto; Traves. Riferimento PPR:

Ambito 34 (Val d’Ala e Val Grande di Lanzo) Ambito 30 (Basso Canavese)

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da cui si diparte il ventaglio viario e insediativo delle fucine). Il fondovalle presenta caratteristiche tali da 5.1. Caratteristiche paesaggistiche valli afferenti e la nebulosa frazionale di Pessinetto- determinare condizioni favorevoli all’insediamento Mezzenile, sui due versanti della Stura. ed alla pratica della praticoltura montana, tuttora ancora attiva. Il sistema storico delle borgate e dei nuclei frazionali è regolarmente scandito lungo la direttrice Alla confluenza dei tre rami della Stura oltre ai viaria di fondovalle, segnato dalle emergenze torrenti Tesso e Malone, l’area si caratterizza per paesaggistiche delle chiese parrocchiali, sovente di la ricchezza d’acqua, vera riserva produttiva e origine medievale. paesaggistica, talvolta elemento di rischio per le esondazioni e l’erosione degli argini soprattutto Il sistema di fondovalle è connesso mediante una nella conca di Germagnano. Lungo i corsi sono fitta trama di percorsi a grandi nuclei aggregati di presenti tratti di particolare pregio paesaggistico e mezza costa sui versanti solivi posti al limite tra il per la qualità delle acque sono state istituite alcune bosco a latifoglie e gli alpeggi. riserve di pesca. La zona appare segnata anche da una minuta rete Tra i principali fattori caratterizzanti le emergenze di collegamenti a scala locale che collegano i piccoli religiose con svariati santuari, chiese parrocchiali insediamenti rurali sparsi, seguendo l’orografia del e relativi campanili, cappelle montane e percorsi territorio. Questi percorsi sono solitamente scanditi devozionali. L’articolato sistema delle borgate al da una fitta trama di piloni e di cappelle votive, contorno dei capoluoghi oltre a presentare elementi alcune delle quali di interesse storico-artistico, oltre più antichi del tessuto rurale, come i ponti in pietra, che paesaggistico. Lungo questa viabilità minore è arricchito dalla presenza di numerose architetture frequenti risultano gli attraversamenti dei corsi di edilizia di villeggiatura eclettica dell’epoca liberty d’acqua attraverso ponti in pietra, anche di antico affiancate dalle coeve suggestive stazioni ferroviarie. impianto, come nell’area di Corio. Veduta sulla Media Valle La conformazione meno acclive dei profili vallivi Il territorio della zona della Media Valle fa sono state oggetto di contesa politica né sono rispetto all’Alta Valle e la quota altimetrica riferimento per la maggior parte ad un ambito state coinvolte da opere di fortificazione, mentre hanno favorito la presenza del bosco costituito montano alpino, l’ambito 34 - Val d’Ala e Val hanno sviluppato attività estrattiva e metallurgica prevalentemente da importanti estensioni di Grande di Lanzo del PPR, e all’ambito 30 – Basso di livello regionale, affiancate da un’economia querceti di rovere che rappresentano il più vasto Canavese per quanto riguarda il Comune di Corio. locale agro-silvo-pastorale. Significative le tracce popolamento di questa specie in ambito alpino, La zona appare inclusa in un ventaglio di valli: le dell’infrastrutturazione otto-novecentesca con la superati solo da quelli appenninici che vegetano tre Alte Valli verso Ovest e le Valli Tesso e Malone a ferrovia storica, acquedotti e impianti industriali di su analoghi substrati (pietre verdi), all’intorno di Nord e Est; orientate a ventaglio attorno alla conca una certa rilevanza oggi dismessi. questi boscaglie pioniere a portamento stentato e di Germagnano e al capoluogo di Lanzo luogo di Gli insediamenti storicamente prevalenti sono: il rimboschimenti; qui la copertura arborea assolve mercato e nodo urbano da cui si diparte il ventaglio principale centro urbano di Lanzo Torinese, che in principalmente funzioni protettive, dopo secoli viario e insediativo delle valli afferenti. Dal Trecento passato costituiva luogo di mercato e nodo urbano di sfruttamento per usi energetici (carbone per fanno stabilmente parte dello spazio sabaudo: non BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 122 123

dell’Acero-tiglio-frassineto di forra, costituito 5.2. Caratteristiche vegetazionali soprattutto da ontano bianco o nero con frassino La zona di Media Valle costituisce un trait d’union pioniere a prevalenza di betulla. Alneti di ontano e presente lungo tutti i corsi d’acqua . Inoltre, su tra l’Alta e la Bassa Valle: le aree boscate collocate bianco, e in minor numero quelli di ontano nero, quasi tutti i versanti, è evidente la diffusione del Teucrium scorodonia alle altitudini maggiori si configurano come le costituiscono la vegetazione riparia lungo il corso Castagneto a , sia in purezza ultime propaggini dei tipi forestali caratterizzanti principale della Stura. sia in mescolanza con faggio e latifoglie; salendo le quote inferiori dell’Alta Valle, che, procedendo di quota la faggeta si sostituisce al castagneto Anche le Faggete costituiscono una porzione verso il fondovalle, lasciano spazio alle colonie più e si ritrova sia nel tipo oligotrofico sia in quello rilevante di vegetazione della zona: alle quote più rappresentative della Bassa Valle. mesotrofico, in particolare a struttura irregolare di basse si riscontra la presenza del faggio, soprattutto ceduo invecchiato. I popolamenti di conifere sono Nella porzione più a ovest del territorio il del tipo oligotrofico, all’interno dei Castagneti, dei limitati a due Rimboschimenti di pino nero e pino popolamento forestale è costituito da variegate popolamento mesofili di latifoglie e degli Acero- silvestre e a un esiguo popolamento di larice sulla associazioni di latifoglie e da Rimboschimenti di tiglio-frassineti; alle quote più elevate, in prossimità destra orografica del Tesso. conifere, mentre nelle aree più orientali si riscontra dei Rimboschimento e in mescolanza con il larice, si una presenza di specie arborea meno eterogenea. osservano Faggete di tipo mesotrofico. Analizzando il territorio dei comuni situati a ovest, Nella prima metà del ‘900 la zona è stata interessata nei pianori di fondovalle, a causa del progressivo da importanti interventi di Rimboschimento; il più abbandono dell’attività agricola, si sono sviluppate esteso è visibile sul Monte Momello, per la cui formazioni di Acero-tiglio-frassineti in cui il tiglio realizzazione sono stati impiegati il pino nero, il cordato, in struttura a fustaia, rappresenta la specie pino silvestre, il pino marittimo e il larice, seguito per principale e si trova sia in purezza sia in associazione ordine di importanza dal rimboschimento effettuato con frassino, acero di monte, carpino bianco e rovere; sul Monte Calcante, costituito prevalentemente con estensioni inferiori sono presenti Querco-tiglieti da larice e da altre conifere associate a semina di con presenza di rovere, carpino bianco e castagno, quercia. in struttura a fustaia o a ceduo irregolare. Nella porzione più orientale della zona, in Popolamenti simili si ritrovano sui medi versanti, corrispondenza del comune di Corio, protagonisti anche in mescolanza con castagni e faggi. sono i Robinieti antropogeni di invasione o di impianto ai fini focatico, seguiti in minor misura da La parte bassa dei versanti, soprattutto nella zona di altre Boscaglie di invasione costituite da corileti, Mezzenile e Pessinetto, i terrazzamenti abbandonati pioppeti e sorbo degli uccellatori; si osserva la sono attualmente occupati da governi di castagno, presenza del Betuleto montano alle quote più di cui i Castagneti da frutto costituiscono un elevate, riscontrabile anche nel territorio di Coassolo, popolamento ridotto a favore invece dei Castagneti e un poco esteso Rimboschimento di pino nero. acidofili a Teucrium scorodonia; nella stessa zona, vaste aree di pascoli abbandonati e di boschi Nei territori di Coassolo e Corio la presenza di percorsi da incendio sono state invase da Boscaglie numerosi rii e torrenti ha determinato la formazione

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5.3. Caratteristiche geologiche L’area di Media Valle è costituita in prevalenza dalle occhiadino, caratterizzato da grossi “occhi” di rocce del Massiccio Ultrabasico di Lanzo (di seguito feldspato potassico. definito MUL); le rocce ultrabasiche costituiscono Dal punto di vista pedologico, e in particolare una porzione del mantello terrestre (definita della Capacità d’Uso del suolo (strumento di litosfera) che, in questo caso, è venuta in superficie classificazione che consente di differenziare le durante i processi di formazione della catena terre a seconda delle potenzialità produttive delle alpina. Composto da peridotiti e serpentiniti, venne diverse tipologie pedologiche), si individuano interessato in parte dal processo di metamorfismo in prevalenza nell’area suoli di IV e V classe. Si eoalpino in facies eclogitica e in facies a scisti blu tratta di suoli difficili da coltivare, che richiedono e in parte da metamorfismo in facies a scisti verdi, accurate pratiche agronomiche, e difficili da gestire costituito da rocce attribuite al “Complesso degli L’amiantifera di Balangero e Corio e mantenere, in quanto caratterizzati da pendii con gneiss minuti”, in cui si rivela la presenza di quarzo, Il sito rientra nella categoria del patrimonio delle aree produttive dismesse presenti nel territorio. La sua unicità diviene quasi acclività mediamente accentuate, forte suscettibilità albite, mica bianca, epidoto, clorite e attinolite. Le “monumentale” nel momento in cui si prendono in considerazione i caratteri di testimonianza che esso ricopre. A partire all’erosione idrica e ai fenomeni gravitativi, scarsa dall’azione antropica sull’ambiente che ha riplasmato il volume di un’intera montagna in enorme cratere gradonato, si devono rocce ultrabasiche sono definite anche lherzoliti, in potenza ed elevata pietrosità. Soprattutto l’area delle considerare le ripercussioni sul tessuto culturale nel passaggio dall’economia rurale a struttura patriarcale ad un economia cui l’olivina, un silicato di ferro e magnesio, costituisce industriale, per concludere con il carattere documentaristico nell’ambito del diritto del lavoro, il valore paesaggistico del luogo valli Tesso e Malone, per la totale assenza di zone il cui componente mineralogico principale. Sul MUL assume una rilevanza di livello internazionale. di raccordo causata da versanti molto pendenti che si imposta il territorio su cui sorge il paese di Lanzo Il territorio della miniera comprende una regione di oltre 400 ettari, situata a 30 km a nord-ovest di Torino, e un complesso si insinuano direttamente nell’impluvio del corso industriale dismesso con superficie di circa 40.000 mq. All’interno della cava mineraria insiste un bacino lacustre con volume di e le aree di imbocco della Val d’Ala e della Val di Viù d’acqua principale, presenta suoli di fondovalle del invaso di circa 2 milioni di metri cubi. La cessazione dell’attività risale al 1990, successivamente nel 1994 si è costituita la RSA srl Caratterizzante l’area è anche la cosiddetta Zona tutto paragonabili a quelli di versante, che possono (Società a capitale pubblico per il risanamento e lo sviluppo ambientale della miniera di Balangero e Corio, www.rsa-srl.it). Dal 2003 la società promuove esperienze di educazione ambientale e progettazione partecipata, al fine di comprendere al meglio le Sesia-Lanzo, che si presenta come un grande essere impiegati per le colture erbacee e arboree, opportunità di riqualificazione del sito, in aggiunta dal 2010 ha bandito un concorso di idee per la riqualificazione e lo sviluppo elemento delimitato dalla linea del Canavese a per i pascoli o per l’arboricoltura da legno e bosco. del sito minerario di Balangero e Corio. sud-est, probabilmente derivante dalla crosta continentale assottigliata presente nel Giurassico prima della collisione che ha portato all’attuale catena a pieghe e falde. È costituita prevalentemente da parascisti tipo gneiss minuti, clorotico-biotitici, oltre che da micascisti, gneiss granitoidi e micascisti eclogitici. Queste unità sono incuneate tra le serpentiniti della zona di Lanzo e Traves e terminano Fonti: poco oltre Pessinetto e Mezzenile. ▪▪ ARPA, Itinerari geologici in Piemonte – Le Valli di Lanzo; Alla testata della val Grande, invece, emergono i ▪▪ Piano Forestale Territoriale – Area Forestale: Valli di lembi meridionali del massiccio del Gran Paradiso, Lanzo; il cui litotipo tipico è rappresentato dallo gneiss ▪▪ http://www.mondrone.it/sezione10/page10.html

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5.4. Emergenze segnalate

Habitat Natura Habitat Natura 2000, aree protette 2000, aree protette Rete idrografica e Percorsi culturali e infrastrutture Rete idrografica e Percorsi culturali e infrastrutture Comune e aree di pregio Comune e aree di pregio irrigua outdoor irrigua outdoor paesaggistico paesaggistico ambientale ambientale

Sistemi di campanili e architetture romaniche che Tratto fluviale di particolare Aree riserve di pesca Area di pesca località segnano i nuclei storici delle borgate* Coassolo valore paesaggistico nei Percorsi escursionistici di connessione tra borgate e presso torrenti Tesso e Grotta di Pugnetto* Sabbioni lungo il torrente Ecomuseo delle Fucine itinerari connessi all’attività dei tratti più incisi del torrente luoghi della fede Mezzenile Torinese Tessuolo Stura di Lanzo. chiodaioli* Tesso* Mulini Storici Anello della Consolata*

Area di pregio ambientale Area Ponte Picca Sistema storico degli presso li alpeggi Sistemi di campanili, cappelle, fontane e architetture attraversamenti dei corsi Sistema delle borgate e rete sentieristica di Monastero di Corio Area Molino Avvocato Monastero e Coassolo Lago di Monastero romaniche che segnano i nuclei storici delle borgate* d’acqua con ponti in connessione attraverso le aree boscate Lanzo Monte Soglio pietra* Punti panoramici di Punta Percorso pedonale “La Pintura” e il “Roc del Gal” Serena e Passo Croce

Pista ciclo-naturalistica Monte Basso Sistema condotte forzate Passeggiata naturalistica loc. Santo Stefano e centrale idroelettrica di Punto panoramico su Tratto fluviale della Stura Santuario controriformista di Sant’Ignazio* Punto panoramico Monte Percorso escursionistico antica strada per la valle di gran parte della maedia e di Lanzo idoneo per Germagnano Funghera* Pessinetto Sentiero dei pellegrini Momello Viù alta valle dal santuario di attività outdoor e area Riserva Comunale di Rete sentieristica di connessione tra borgate e luoghi Percorso cicloturistico ed escursionistico del monte Sant’Ignazio attrezzata pesca sportiva religiosi Turu

Area naturalistica “Giardinia” e sentiero Tese – rio Centro Storico e sistema di edifici storici percorsi Tratto fluviale della Stura Ordagno Lanzo Area Ponte del Diavolo* Confluenze della Stura e tematici nell’area urbana di Lanzo idoneo per Traves Rete sentieristica “della Roja” Torinese SIC Stura di Lanzo* del Tesso Percorsi di connessione agli elementi paesaggistici attività outdoor e area all’intorno: mulini, cime prealpine, borgate attrezzata Sistema delle fucine e itinerari connessi all’attività dei chiodaioli Ponte in pietra

* Segnalazioni dagli strumenti di pianificazione e tutela del territorio

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5.5. Strumenti di salvaguardia paesaggistico - ambientale 5.6. Temi unificanti e landmarks

Nelle pagine a seguire sono descritti i temi ▪▪ Dichiarazione di notevole interesse pubblico unificanti nella declinazione che assumono per la della Grotta di Pugnetto col terreno soprastante Zona Attuativa in esame, nei quali si evidenziano i alla Grotta, sita nel Comune di Mezzenile (D.M. realitivi landmarks. 15/09/1927) ▪▪ Dichiarazione di notevole interesse pubblico di una zona sita nel Comune di Lanzo Torinese (D.M. 30/10/56, rettificato con D.M. 29/01/57)

Le grotte di Pugnetto Le grotte di Pugnetto erano visitate sin dal 1700, quando i primi visitatori forestieri penetravano nelle Valli per studiare e osservare gli aspetti più interessanti di queste zone. La prima descrizione della grotta si deve al Conte Amedeè Ponsillon, che ne fornì precise notizie nel suo “Voyage aux Valles de Lanzo”, il Conte Francesetti conferma che già nel 1820 numerosi visitatori di rango, anche stranieri, si recavano ad esplorare la grotta prendendo per guide montanari di Pugnetto, i quali possono quindi vantare in questa attività un’antica tradizione più che notevole. Le grotte sono da considerarsi una vera e propria rarità, infatti, non si aprono in terreni calcarei come la maggior parte delle cavità naturali, ma bensì in calcescisti, frapposti tra strati di serpentini, i calcescisti sono composti principalmente da rocce scistose, più o meno calcaree, argillose o anche quarzose, spesso si presentano di color rosso scuro dovuto all’ossidazione di minerali di ferro, pertanto poco favorevoli alla formazione di cavità ipogee. La fauna che abita le grotte è caratterizzata da diverse popolazioni di pipistrelli, mentre studi fatti dal dottor Felice Capra, negli anni venti, in collaborazione con altri studiosi, hanno dato alla luce alcune specie endemiche, un isopode e un coleottero. Le grotte di Pugnetto, per la loro importante rilevanza scientifica come habitat di specie animali endemiche o a rischio estinzione, sono state inserite nell’elenco dei Siti di Interesse Comunitario (S.I.C.), per un progetto di tutela ambientale della Comunità Europea.

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Vegetazione ripariale VEGETAZIONE La presenza di formazioni arbustive e arboree riparie che, a partire dagli alvei di magra, si sviluppano La zona di Media Valle, considerata trait d’union tra Monte Momello – Pino Nero lungo la linea dei rii e giungono fino alle cenosi l’Alta e la Bassa Valle, conserva i tratti tipici della Il Rimboschimento di Monte Momello, il più vegetali non più influenzate dalla vicinanza dei corsi vegetazione di mezzo versante; sono evidenti realtà esteso e significativo, interessa il versante a sud d’acqua disegnano un segno distintivo sul territorio. d’abbandono e d’invasione, paesaggi vegetali nel territorio dei comuni di Germagnano, Traves, considerabili artificiali e paesaggi di frangia dei Questo tipo di vegetazione è costituita da specie Mezzenile e Pessinetto; i lavori iniziarono nel 1926 e corsi d’acqua. igrofile, legate dunque alla vicinanza del loro si conclusero nel 1938 per la realizzazione di 50 ha di apparato radicale alla falda acquifera e indipendenti Nel seguito vengono riportati e descritte i principali nuova area boscata, in cui fu impiegato il pino nero dal clima locale e dalla posizione geografica popolamenti che definiscono i connotati tipici come specie predominante in associazione al pino dell’area: crescendo in modo continuo lungo i corsi dell’area. silvestre, pino marittimo e larice. I primi problemi di d’acqua, formano delle fasce di vegetazione che accrescimento del bosco, causati dalla difficoltà di divengono un elemento fortemente identificativo Rimboschimenti di conifere adattamento che le specie impiegate hanno dovuto del reticolo idrografico della zona. affrontare, sono stati rilevati già dal 1946 e nel 1691 Nella zona di Media Valle, durante la prima metà del sono stati avviati i primi lavori di ampliamento. In particolare, le aree maggiormente caratterizzate ‘900, sono stati realizzati importanti Rimboschimenti Tuttavia, le problematiche evidenziate allora dalla presenza di tali formazioni si identificano di conifere per colonizzare nuovamente aree da persistono e il Rimboschimento risulta in condizioni Rimboschimento di Pino Nero nei comuni di Coassolo e Corio: nel territorio di tempo prive di vegetazione. Tuttavia, lo scarso di forte degrado, determinato dagli attacchi della Coassolo, attraversato dai torrenti Tesso e Tessuolo, adattamento delle specie impiegate, lo sviluppo processionaria e dai frequenti incendi che hanno la cenosi è costituita da ontano bianco e frassino, della processionaria e il susseguirsi di frequenti interessato la zona in passato. mentre le popolazioni ripariali lungo il Torrente incendi boschivi hanno determinato lo sviluppo di Malone i numerosi rii secondari, nel comune di cenosi poco produttive, di scarso valore protettivo Monte Calcante – Larice Corio sono rappresentate da ontano nero e frassino. e trascurabili da un punto di vista paesaggistico, Di notevole estensione è il Rimboschimento di Infine, un popolamento esiguo ma interessante di soprattutto nei territori dei comuni di Balangero, Monte Calcante, sul versante dei comuni di Traves pioppo nero, caratterizza i bordi fluviali della Stura Cafasse e Corio dove il risultato dei tentativi di e Mezzenile; i lavori furono avviati nel 1932 e nel territorio di Lanzo. Rimboschimento ha dato origine a popolamenti proseguirono fino agli anni ’60, per la realizzazione degradati e di piccole estensioni. A Cafasse, il di una superficie boscata di 186 ha. La specie Castagneti Rimboschimento eseguito nel secondo dopoguerra principale impiantata è stata il larice, che non su 210 ha di terreno nudo e a rischio erosione è ha mostrato difficoltà di adattamento e crescita, La castanicoltura ha rappresentato a lungo una stato completamente distrutto dagli incendi degli insieme ad altre conifere associate a semina di risorsa fondamentale per l’economia locale delle anni ’80 e ’90, in seguito ai quali la superficie è stata quercia. Tuttora il popolamento si presenta in Valli di Lanzo, impiegata sia per la produzione di invasa dai Betuleti. buone condizioni vegetative. legname da costruzione sia per la raccolta dei frutti. Invece, più significativi e interessanti sono i Con il calo demografico in aree montane, Rimboschimenti di Monte Momello e Monte soprattutto i popolamenti da frutto hanno risentito Calcante. Rimboschimento di Pino Strobo dell’abbandono delle attività agricole; attualmente

BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 132 133 sono assai rari, di estensioni esigue e spesso in i Comuni di Monastero di Lanzo e Pessinetto; Specie erbacee e/o Tipologia Specie arboree stato di abbandono. Più numerosi e riconoscibili non potendo definire con precisione a quale dei Specie arbustive come traccia sul territorio sono i cedui invecchiati, due comuni appartenga, rappresenta un punto Acer pseudoplatanus, Alnus incana, Fraxinus excelsior, Tilia che occupano vecchi terrazzamenti in abbandono; di passaggio di proprietà alla pari dei termini di Acero-tiglio-frassineti cordata, Quercus petraea i popolamenti più rilevanti sono visibili nella parte divisione catastale costituiti da cippi di pietra Alneti di ontano bianco Alnus incana, Fraxinus excelsior, Populus nigra , Salix alba bassa dei versanti nei territori di Coassolo, Corio, lavorati o incisi. Alneti di ontano nero Alnus iglutinosa, Fraxinus excelsior Monastero e Pessinetto. Antico albero, come si può notare dal livello di Castagneti Teucrium scorodonia Castanea sativa, Fagus sylvatica, Robinia pseudoacacia I Castagneti costituiscono un prezioso segno crescita del tronco e dell’apparato radicale, è Larix decidua, Picea abies, Pinus pinaster, Pinus nigra, Pinus Rimboschimimenti paesaggistico, perché mettono in luce lo svolgersi sicuramente conosciuto nella zona e probabile sylvestris, Pinus strobus, Quercus petrae e/o robus delle azioni dell’uomo nel plasmare le forme della punto di riferimento per le genti del luogo o chi di natura, ottimizzandone le potenzialità attraverso passaggio, come si evince dalla quantità di incisioni la realizzazione di opere di terrazzamento e che mostra il suo tronco, molte delle quali riportanti regimazione delle acque, la messa a dimora delle tracce di innamorati. varietà più idonee alle condizioni di clima e suolo e alle esigenze produttive; rappresentano dunque Faggio con placca radicale il risultato dell’opera che l’uomo ha svolto sul L’intera zona tra Monastero di Lanzo e Pessinetto paesaggio naturale, trasformandolo, testimoniando è disseminata di alberi che crescono sui confini una storia di tradizioni e attività. catastali, venendo perciò identificati come chiari Euphorbia x gibelliana Peola segni di separazione tra due domini. Si segnala nello specifico un faggio che si colloca Si tratta della specie più significativa dell’area, sul confine tra i Comuni di Monastero di Lanzo e endemica dello spoglio crinale a est del Colle del Pessinetto; non potendo definire con precisione a Lys, che rappresenta l’unico luogo al mondo di quale dei due comuni appartenga, rappresenta un vegetazione di questa specie considerata un tesoro punto di passaggio di proprietà alla pari dei termini botanico da tutelare attentamente. Essa è protetta di divisione catastale costituiti da cippi di pietra dalla Riserva naturale della Madonna della Neve lavorati o incisi. Antico albero, come si può notare sul Monte Lera, situata nei comuni di Givoletto e dal livello di crescita del tronco e dell’apparato Varisella ma la sua estensione giunge fino ai 1200 radicale, è sicuramente conosciuto nella zona e metri di quota, arrivando a coprire il tratto di cresta probabile punto di riferimento per le genti del luogo su cui vive questo importante endemismo vegetale. o chi di passaggio, come si evince dalla quantità di L’intera zona è disseminata di alberi che crescono incisioni che mostra il suo tronco, molte delle quali sui confini catastali, venendo perciò identificati riportanti tracce di innamorati (foto a destra). come chiari segni di separazione tra due domini. Il faggio qui segnalato si colloca sul confine tra Faggio monumentale Bosco di Frassino

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OUTDOOR E SENTIERI Il tema outdoor e sentieri nella Zona della Media Valle Itinerari escursionistici provinciali e regionali si declina rispetto ad elementi caratteristici connessi 3 Vallate e Trek Calcante - Sono due trekking molto alla quota altimetrica e quindi in particolare le aree vari che sfiorano alcuni centri abitati, si sviluppano forestali con boschi di latifoglie mutevoli nelle principalmente in zone a quota media incontrando diverse stagioni e per la presenza di numerosi nuclei aree boschive e alpeggi, raggiungendo in alcuni < abitati a partire dai capoluoghi per proseguire sui tratti quote di alta montagna molto panoramiche. I Rimboschimento morbidi versanti verso le numerose borgate storiche. di conifere posti tappa sono costituiti in parte da rifugi privati, Si manifestano nella zona numerose opportunità di Germagnano da bivacchi e dagli operatori turistici presenti tematizzazione dei percorsi. nei Comuni attraversati dal percorso. I percorsi Di seguito sono elencate le principali reti di fruizione si svolgono su sentiero o su tracce di sentiero del paesaggio e alcuni oggetti determinanti per la opportunamente segnalate e in parte su strade sua percezione. bianche di accesso agli alpeggi e su piste forestali. Attraversando la Media Valle si congiungono a Itinerari escursionistici e cicloescursionistici livello locale con gli itinerari di Alta Valle e di Bassa Valle tramite il nodo di Lanzo Al PArco del Ponte del L’area di Media Valle risulta particolarmente Diavolo. adatta ad ospitare percorsi escursionistici articolati > in differenti ambienti e tipologie di fruizione. Itinerari escursionistici locali Vegetazione Infatti, nella variazione di quota dal fondo valle, ripariale Gli innumerevoli percorsi arricchiti da temi culturali, Traves ricco di testimonianze storiche nei centri abitati ambientali o idonei per l’allenamento sportivo maggiori, alle aree di alpeggio intorno ai 2.000 m rappresentano un modo di vivere il territorio sempre è possibile attraversare diverse tipologie forestali, più apprezzato. Di seguito sono descritti solo alcuni corsi d’acqua e borgate distribuite sui crinali. percorsi rappresentativi dei tanti esempi possibili Questa conformazione paesaggisitca ha dato nella varietà di contenuti. luogo alla riqualificazione della sentieristica per Monte Soglio - Itinerario estremamente panoramico uso turistico e sono pertanto presenti itinerari alla sommità congiunge le valli del Canavese ed è di lunga percorrenza che proseguono fino a sede di gare ed eventi con grande partecipazione. raggiungere la zona di Alta Valle e itinerari di Nella zona è possibile estendere l’escursione livello locale fortemente tematizzati. Il potenziale di attraverso i sentieri che uniscono le borgate di Corio < < accrescimento dell’offerta outdoor per questa zona , come l’anello Pian Audi - Ritornato. Euphorbia Castagneti è chiaramente riconoscibile dalla presenza di una x gibelliana fraz. Leitisetto, Alpe del Conte Peola Coassolo rete ben articolata e rafforzata da piste forestali e – Pessinetto e Mezzenile: percorso strade bianche idonee al cicloescursionismo. escursionistico e cicloescursionistico si estende dai

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nucleai abitati, attraverso fitti boschi fino agli alpeggi mozzafiato su tutto l’arco alpino piemontese e la in quota. Molto frequentato in mountainbike. pianura. Anello della Consolata - Facile escursione a mezza Percorsi adatti alla Mountainbike costa in massima parte pianeggiante con brevi tratti < in salita. Panorama stupendo verso la pianura, tra Le numerose piste agrosilvopastorali offrono lunghi Monte Soglio faggete e vecchie borgate semi abbandonate ed interessanti tracciati idonei alla percorrenza in mountainbike, inoltre la conformazione dei versanti, > Itinerario dei chiodaioli - L’Ecomuseo dei Chiodaioli si Marmitte dei mai eccessivamente acclivi permette di percorrere presenta come una tipica esposizione all’aria aperta Giganti presso numerosi tratti di sentiero con bici da montagna o il Ponte del da visitare lungo due sentieri escursionistici poco Diavolo, a pedalata assisitita. impegnativi, in cui i diversi elementi dell’ambiente Lanzo Torinese naturale costituiscono ulteriore motivo di interesse. Tour del Rifugio Salvin - Percorso che si articola a quote medie, principlamente su strade bianche Ponte del Diavolo e Stura - L’itinerario connette Riserva Naturale del Ponte del Diavolo raggiungendo alpeggi, laghi e il rifugio dove fare l’oasi naturalistica dei Goret, tra Nole e Villanova. tappa. Dal Lago di Monastero è possibile continuare L’area situata ai margini dell’abitato di Lanzo, alla confluenza del torrente Tesso con la Stura, è di dimensioni Al punto di partenza, vicino al Ponte del Diavolo, la salita verso il colle di Perascritta. piuttosto modeste: 31 ettari compresi tra i 453 e 498 metri s.l.m.. Il SIC Stura di Lanzo include i comuni di Balangero, vi sono le “marmitte dei giganti”, un significativo Cafasse, Lanzo Torinese, , e descrive un ambiente fluviale in continuo mutamento dovuto landmark del territorio. Vi è anche un percorso Anello di Sant’Ignazio - Tracciato che articola ai fenomeni di erosione, sedimentazione e rimodellamento delle sponde. L’abbassamento dell’alveo, dovuto per lo ambienti di bosco, borgate e frazioni e culmina al più a fenomeni estrattivi, ha portato alla luce uno strato di terreno argilloso con presenza di fossili dell’era Terziaria realizzabile in MTB. Questo elemento costituisce piazzale panoramico del santuario. sotto forma di tronchi carbonizzati con residui vegetali. È caratterizzato inoltre dalla presenza di aree forestali con una connessione tra il tema unificante outdoor e molti elementi (specialmente negli strati inferiori) del bosco planiziale padano con alcune specie molto rare. Di sentieri e quello acqua. Percorsi accessibili alle persone con disabilità notevole interesse le presenze architettoniche del Ponte del Diavolo e dalle Cappelle di San Rocco e di San Giacinto. La Cialma e Vaccarezza - Itinerario escursionistico Anno di istituzione: L.R. 14 giugno 1993 n. 27. Alcuni itinerari sono stati strutturati per migliorare le che si sviluppa attraverso tratti di bosco per Gestione: Ente di gestione delle aree protette dell’Area metropolitana di Torino (ex Ente di gestione del Parco condizioni di accessibilità per persone con difficoltà Regionale La Mandria e Parchi e Riserve Naturali delle Valli di Lanzo). raggiungere gli alpeggi e le cime dal panorama motorie, sensoriali e cognitive. Questi rientrano nel Sentieri per il futuro Piano Audi e Ritornato sono le due borgate principali dell’alta Val Malone, più nota come Valle di Corio. A separarle vi è mezz’ora di cammino su sentiero, ma dall’autunno del 2009 ci si è accorti che il sentiero era diventato inaccessibile ed è incominciata l’attività dell’Associazione Sentieri Alta Val Malone, fondata a Corio nel 2015. Il ripristino del collegamento pedonale fra le borgate Piano Audi e Ritornato è stato il ripristino di una vasta operazione tutt’ora in corso. Impressionante è il lavoro svolto in questi anni: con un’intensa e assidua opera di volontariato sono stati recuperati e segnalati 26 percorsi, tutti appartenenti alla capillare rete che cosentiva il collegamento fra le borgate e fra queste e il capoluogo. L’idea portante della strategia è: ogni frazione, ogni borgata, ogni nucleo di case sparse toccato dagli itinerari recuperati, dovrà farsi carico di mantenere e valorizzare > con interventi ed opportune iniziative un tratto di sentiero, o più tratti di propria pertinenza, a seconda della Itinerario dei grandezza e della disponibilità di risorse. L’operazione sentieri è solo un aspetto del programma dell’associazione, chiodaioli fondamentale è l’attività di comunicazione, ma altrettanto importante è collocarsi in una rete di progettualità, Mezzenile partecipare a bandi regionali ed europei con progetti credibili di sviluppo che mettano in relazione attività tradizionali e turismo sostenibile.

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Il Sentiero dei Pellegrini progetto “Montagna per tutti” promosso dal GAL Infrastrutture sportive per una maggiore differenziazione dell’offerta del La parola “pellegrino” ha di per sé un significato ampio, a volte è Nella zona Media Valle sono presenti infrastrutture usata nell’accezione di “straniero”, altre volte nel senso di viandante, territorio. per la pratica di sport di vario genere in quasi tutti come colui che compie un viaggio verso un luogo sconosciuto o Alcuni esempi della Zona: verso una meta precisa. Seguendo il Sentiero dei Pellegrini di Gisola i Comuni. Risultano in gran parte realizzate come e Sant’Ignazio, si cammina lungo le vie percorse dagli innumerevoli ▪▪ Percepire e vivere il bosco, Traves servizi alla popolazione, ed in generale ospitano fedeli che, nei secoli, sono giunti fin qui per onorare i Santi: alcuni ▪▪ Sentiero dei pellegrini, santuario Sant’Ignazio sul, campi di gioco per il tennis, pallacanestro, calcio per venerare la reliquia costituita da un osso della testa di San a 5 e volley, mentre non sono presenti strutture Giacomo, altri per sciogliere i numerosi voti fatti a Sant’Ignazio di Pessinetto per sport invernali in ragione della quota che non Loyola (invocato contro i lupi, le epidemie, le carestie, etc.). ▪▪ Grotta di Pugnetto, Mezzenile Il sentiero si sviluppa per una lunghezza di 7,5 km con partenza da permette ovviamente il mantenimento di neve o fraz. Losa o Pessinetto Fuori, l’accessibilità è considerata parziale: ghiaccio. Palestre di roccia l’area di soste e pic nic è totalmente accessibile. Questi luoghi nella maggior parte connessi ai centri Tra le falesie presenti nell’area emergono come abitati e fruibili dai giovani o anche dalle scuole rappresentative delle possibilità di pratica sono sufficientemente attrezzati, organizzati e ben dell’arrampicata sportiva: accessibili. Costituiscono dei punti di riferimento a livello comunale, mentre emerge a livello Lunelle - Nel Comune di Traves con un tratto di sovracomunale il centro maggiore a Lanzo, dove è avvicinamento molto piacevole ed in posizione presente anche una piscina sportiva. Le potenzialità panoramica permette di praticare su vie ben di crescita dell’attrattività di tali luoghi sono articolate. connesse alle modalità gestionali. Essi potrebbero Ponte del Diavolo - Nel parco omonimo, la palestra infatti assumere il ruolo di polarità di aggregazione su pareti naturali attrezzate offre un comodo punto dove concentrare gli investimenti per i servizi alla di pratica a due passi dal centro di Lanzo Torinese. popolazione e ai turisti. Centro sportivo, Traves

Riserve di pesca sportiva Siti per altre attività outdoor

La Stura di Lanzo alla confluenza dei tre rami Nella Zona di Media Valle si segnala presso il dell’Alta Valle, con tutti i vari affluenti provenienti Comune di Lanzo Torinese i percorsi canoistici < dai più alti laghi alpini e ghiacciai affiancati anche lungo la Stura di Lanzo (da Pessinetto a Lanzo e da Centro dai torrenti Tesso e Tessuolo della vallata laterale Lanzo a ). sportivo Lanzo comprendente i comuni di Monastero e Coassolo sono l’habitat ideale per le trote che lo popolano, > siano esse di specie fario, iridea o ibridi. Anche se Campo da calcio in pochi esemplari si può ancora però valutare la Mezzenile presenza della preziosa trota marmorata.

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Elementi del patrimonio storico rurale aumentando il valore identitario e l’attrattività.

Nella zona della Media Valle si riscontrano diversi Meridiane ed affreschi elementi significativi dal punto di vista paesaggistico Le meridiane e gli affreschi, diffusi nei nuclei storici e caratterizzanti il patrimonio del barocco alpino. della Zona di Media Valle costituiscono elementi > Tra le attività outdoor l’escursionismo e il ricorrenti nel paesaggio e risultano principalmente Ponte del Diavolo cicloescursionismo costituiscono una reale connessi alla rete di architetture religiose. La Lanzo opportunità per entrare a contatto con la cultura presenza di monasteri, santuari e ordini religiosi > più radicata dell’area GAL. Infatti ogni tracciato o laicali, oltre che dei casati nobiliari ha lasciato Ponte in pietra che attraversa quest’area si imbatte in numerosi infatti numerosissime tracce dall’epoca medievale Traves elementi significativi dal punto di vista paesaggistico al XIX secolo. Non vanno poi trascurati gli apparati e caratterizzanti il patrimonio del barocco alpino. decorativi più recenti, connessi alle architetture eclettiche. Oggi tali elementi cositutiscono Innumerevoli borgate, architetture maggiori e una innegabile componente identitaria, come minori costituiscono una fitta rete di emergenze testimoniato nei numerosi studi puntuali effettuati identitarie legate alla religione, alle attività rurali e Ponti storici più significativi nella da appassionati o esperti in materia. Si forniscono Zona Media Valle: alla vita quotidiana. La vitalità dell’area centrale del nel seguito una serie di esempi che possano dare lo Ponte medioevale di Lanzo territorio è ancora evidente ed accoglie interessanti spunto per attivare iniziative utili al miglioramento (Ponte del Diavolo) possibilità esperienziali sulle quali basare un’offerta delle possibilità di visione e comprensione di questi Ponte in pietra a due arcate, di turismo sostenibile. Traves elementi di valore da parte della popolazione Tra le principali emergenze culturali connesse alla Ponti di Corio locale e dei turisti. In merito alle indicazioni per i pratica dell’escursionismo emergono i seguenti delicati interventi necessari alla conservazione ed elementi. al recupero materico si rimanda alle indicazioni specifiche del Manuale per il recupero del patrimonio Ponti storici architettonico. I ponti, pur essendo elementi architettonici, sono elementi determinanti nella percezione del Santuari e Campanili paesaggio. Nello specifico la Zona della Media La conformazione orografica della Media Valle Valle, è caratterizzata da alcuni ponti “storici” di caratterizzata da valli minori e numerose alture < dimensioni notevoli dovendo attraversare in alcuni dai pendii facilmente accessibili ha permesso Meridiana casi il letto della Stura che raggiunge un’ampiezza fraz. Gisola, nella storia di ospitare numerosi insediamenti di Pessinetto già piuttosto rilevante. È certamente l’esempio vocazione religiosa ancora oggi riconosciuti per più significativo il Ponte Del Diavolo, di origine il valore devozionale, frequentati e gestiti con > medievale e divenuto rappresentazione identitaria Meridiana particolare attenzione dalle comunità locali che si Mezzenile per tutta l’area. Per questo come per gli altri sono radunano in tali luoghi per le ricorrenze religiose. spesso presenti leggende legate a queste strutture, Tali edifici risultano in alcuni casi di carattere BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 142 143

monumentale e sono comunque tutti sottoposti Fontane, lavatoi e pozzi a vincoli conservativi di ordine sovralocale. Nel Gli elementi onnipresenti per l’uso dell’acqua hanno seguito si riportano alcuni dei casi più significativi sempre costituito un punto di attrazione lungo i in ragione delle ricadute paesaggistiche che si cammini che attraversano le foreste tra una borgata innescano nei percorsi devozionali, nelle aree e l’altra, proprio per questo la rete escursionista si è circostanti e nell’intervisibilità in ragione delle intessuta sul territorio formando nodi fondamentali posizioni privilegiate in cui sorgono. in corrispondenza dei fondamentali punti di Santuario Piloni votivi approvvigionamento e di sosta. Lo stesso ruolo, Controriformista arricchito da una valenza culturale, può essere di Sant’Ignazio Nell’area di Media Valle i piloni votivi oltre ad motivo di valorizzazione innovativa di questi monte Bastia, tra essere presenti come piccole costruzioni erette Lanzo e Pessinetto elementi. Si rimanda alla sezione Vie d’acqua per sul ciglio delle strade e delle mulattiere, affrescati maggiori dettagli sul tema. con immagini sacre o adornati con statue e quadri, assumono ancor maggiore ruolo identificativo per i percorsi devozionali e le principlai mulattiere storiche che collegano i nuclei abitati con luoghi di valore religioso o verso alture di particolare valore panoramico. Rappresentano un chiaro esempio < dell’antica concezione di infrastrutturazione utile Campanile anche all’orientamento e possono ancora oggi Pessinetto assumere un ruolo significativo nella rete dei > percorsi escursionistici tematici e culturali. Torre Maiet Lanzo

Li Pilon “I piloni votivi sono piccole costruzioni erette sul ciglio delle strade, affrescati con immagini sacre o adornati con < statue e quadri della Madonna o dei Santi. Lavatoio Lungo le pendici delle montagne di Mezzenile sono ancora numerosi e, in uno stato più o meno buono di Mezzenile conservazione, stanno a testimoniare usi antichi e tradizioni radicate sul territorio. < Raccontano tante storie di lutti familiari, di calamità naturali, di fatti miracolosi; insieme alle cappelle delle varie frazioni e alle pose dei morti sono la testimonianza tangibile della profonda e viva fede delle popolazioni locali e Pozzo hanno il compito di sacralizzare il territorio. I piloni, spesso, pur nella loro semplicità architettonica, sono piccole Germagnano opere d’arte con nicchie, affreschi, immagini, scritte. > Purtroppo l’abbandono della montagna, le ingiurie del tempo e degli uomini hanno causato la rovina o addirittura Fontana la distruzione di queste antiche costruzioni. […]” Traves tratto da: “Li Pilon” I piloni di Mezzenile tra Religiosità Storia e Leggenda, proloco e Comune di Mezzenile, Arti e Grafiche San Rocco, , 1998, p. 7

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Elementi di arredo sul territorio Bacheche informative e segnaletica Gli elementi di arredo inseriti a completamento dell’infrastrutturazione outdoor diffusa e nella sistemazione di spazi pubblici inclusi nelle borgate distribuite su tutto il territorio possono essere una fondamentale componente di riconoscibilità del territorio e indicatori di continuità paesaggistica. È evidente il variegato campionario di soluzioni di differente approccio stilistico presente nei nuclei rurali, nelle aree attrezzate e lungo i percorsi turistici di vario genere. Proponendo nelle linee guida delle soluzioni allineate alla cultura del costruire locale e funzionalmente efficaci per le esigenze attuali nelle pagine seguenti si riportano alcuni esempi significativi.

Tavoli e sedute Recinzioni e parapetti

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VIE D’ACQUA I corsi d’acqua nella Media Valle assumono infine l’alveo della Stura di Lanzo in fondo valle caratteristiche specifiche di queste quote, assume dimensioni ampie e portate considerevoli. < l’evoluzione storica del territorio evidenzia il Lago di Monastero La pesca sportiva e la canoa sono le principali condizionamento nella loro conformazione, Monastero di Lanzo attività svolte lungo rii e torrenti della zona. Torinese causato dallo sfruttamento della risorsa da parte delle industrie. I torrenti del territorio del GAL sono > infatti tra i primi per la potenzialità idrica in tutta la Torrente Tesso Mulini e sistemi di canalizzazione Tratto Coassolo provincia di Torino. Alla notevole potenzialità idrica Monastero si aggiunge l’ottima qualità delle acque. Le opere antropiche legate al tema idrico In questa zona confluiscono nella Stura di Lanzo costituiscono elementi di caratterizzazione il maggior numero dei rii e torrenti e quindi si del paesaggio. Sono esempi evidenti la rete di concentrano vari tipi di ambienti associati ai canalizzazioni e i salti idrici un tempo fonte di corsi d’acqua, riserve naturali e Siti di Importanza energia elettrica per piccoli stabilimenti industriali Comunitaria. Il presente tema risulta quindi rilevante ora dismessi. La rete di opere di regimazione dei rii per l’identificazione di alcune criticità presenti sul minori, presidio insostituibile per la salvaguardia dal territorio, in primo luogo l’urbanizzazione nelle fasce dissesto idrogeologico oggi ha perso importanza, fluviali e l’abusivismo edilizio, in secondo luogo ma potrebbe tornare a svolgere un’importante le rettificazioni dell’asta fluviale e la rimozione di ruolo per la produzione di energia. < sedimenti in alveo. Da queste emerge la necessità Mulino del Turcin di riconoscere l’importanza della salvaguardia della Foto Enrico Brunati risorsa idrica sia dal punto di vista ambientale, per la funzione che gli ambienti connessi ai corsi d’acqua svolgono al loro interno ed esterno, che dal punto di vista della fruizione, in quanto in questa zona si trovano la maggior parte delle riserve di pesca.

Laghi, torrenti e rii

Laghi, torrenti e rii caratterizzano la zona di Media Valle per la costante presenza negli ambienti naturali e antropizzati. Alle quote più elevate sono presenti laghi alpini, lungo i versanti profonde incisioni nelle quali scorrono rii a regime fortemente variabile e

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Sistema di fontane, lavatoi e pozzi

L’abbondanza di acqua di ottima qualità derivante da piccole sorgenti ha portato la popolazione nel tempo a realizzare pozzi, lavatoi, fontane e abbeveratoi privati o pubblici, ma comunque a disposizione di tutti. Questi elementi identificativi nel tessuto rurale per la loro ubicazione strategica, le dimensioni e la capillare presenza in punti non casuali del nucleo storico, sono una preziosa testimonianza del lavoro e della vita collettiva di un tempo. Oggi, nonostante l’utilizzo si sia ridotto con l’arrivo dell’acqua corrente nelle case, viene riconosciuto a questi elementi un grande valore legato alla tipicità che conferiscono ai luoghi dove sorgono e permane comunque l’utilità per le comunità e per i turisti di poter disporre di acqua costantemente corrente.

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INFRASTRUTTURE E SERVIZI URBANI La Media Valle per propria conformazione ferroviarie stesse dai tratti architettonici eclettici più accessibile ha permesso nel tempo una meriterebbero un progetto di riqualificazione come infrastrutturazione articolata connessa alla mobilità, già emerso dagli studi effettuati sul progetto Nuove all’industria e ovviamente alle esigenze abitative di prospettive per le Valli di Lanzo promosso dalla una popolazione che fino alla metà del XX secolo Compagnia di San Paolo. risultava piuttosto numerosa. L’incontro tra la ferrovia e la dimensione urbana < I principali assi viari attraversano il fondo valle e si lega, come primo biglietto da visita per chi Traves incontrano numerosi centri abitati di capoluogo approda nelle valli tramite il trasporto pubblico, > o alcune delle frazioni maggiori. La rete viaria al sistema dei servizi urbani e gli spazi pubblici secondaria connette idealmente in forma radiale i dove una maggiore attenzione e continuità nella Comuni o le frazioni distribuite nelle valli secondarie. progettazione degli ambienti e dell’arredo che li Percorrendo questi tratti è quindi possibile incontrare caratterizza può generare qualità urbana tale da numerosi ambienti diversi che variano dal bosco, al innescare processi di rigenerazione del nucleo fiume ai prati e panorami aperti ai quali si alternano abitato all’intorno e di conseguenza la sensibile i nuclei abitati. La potenzialità percettiva del crescita dei valori immobiliari. paesaggio assume un ruolo decisamente positivo nei tracciati secondari meno afflitti dall’eccesso < di elementi protettivi e schermanti rispetto agli Viadotti e ponti Germagno assi viari principali dove una progettazione priva di interesse verso le ricadute paesaggistiche di I ponti lungo le arterie viarie costituiscono elementi > Traves elementi sproporzionati e di materiali e cromie di incontro tra gli assi stradali e i corsi d’acqua e assolutamente estranei al territorio ha letteralmente connotano fortemente l’impatto visivo sul paesaggio deturpato tratti di notevole interesse panoramico. delle valli oltre a costituire in alcuni casi degli esempi interessanti di realizzazioni ingegneristiche delle La linea ferroviaria emerge in modo prorompente diverse epoche. L’attenzione alla qualità di questi nella Media Valle risultando quasi sempre visibile e elementi, e all’inserimento paesaggistico, incide accompagnata da opere di attraversamento (ponti sull’immagine del territorio. In caso di interventi, e gallerie) chiaramente impattanti sul paesaggio. La particolare attenzione deve essere posta alle parti conformazione del tracciato e l’ambiente naturale più evidenti ed impattanti, come i materiali delle < al contorno, dopo decenni hanno tuttavia assunto parti portanti ed i parapetti. Pessinetto un equilibrio sul quale varrebbe la pena ipotizzare iniziative di valorizzazione della ferrovia storica in > linea a numerosi interventi analoghi che si sono Mezzenile rivelati positivi in tutto l’arco alpino. Le stazioni

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Strade principali Strade urbane Servizi urbani Alcune strade urbane dei principali centri della Gli spazi per servizi urbani costituiscono un Percorrendo le principali arterie viarie di accesso zona mostrano esempi di situazioni interessanti in elemento chiave del benessere individuale e sociale, alle valli e ai nuclei abitati, alle quali si collegano relazione alle “sorprese” che colpiscono il viaggiatore sono luoghi della vita collettiva della comunità, nei i parcheggi e le aree di sosta, è possibile notare immediatamente al di fuori degli assi viari principali. quali gli abitanti si riconoscono, contribuiscono chiaramente gli elementi che incidono sulla visuale Sono esempi le strade che attraversano foreste di a perseguire il miglioramento della loro qualità del territorio circostante ed emerge la necessità di faggi, le curve oltre le quali si aprono panorami e spaziale. Nelle immagini delle pagine a seguire un’analisi lineare e puntuale per risolvere le principali visuali verso le cime o su borgate alpine. sono individuate alcune categorie. criticità nella percezione della qualità paesaggistica e delle visuali panoramiche.

Spazi pubblici e arredi < urbani Percorsi Pedonali Traves Lo spazio pubblico è definito come ogni luogo Tra i percorsi > di proprietà pubblica pedonali si Passerella o di uso pubblico distinguono: pedonale accessibile e fruibile a tutti marciapiedi e Pessinetto gratuitamente. Le piazze camminamenti comunque organizzate e pedonali, chintane > localizzate in particolare e vicoli interni nei Strada traffico costituiscono i luoghi di nuclei storici. limitato aggregazione e di identità Corio di ogni nucleo abitato.

Iluminazione < pubblica Pessinetto Fuori XXX > fraz. Litisetto, Coassolo

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Mulattiere, terrazzamenti e muri a secco Parallelamente alle numerose borgate che blocchi e coloriture brunite. In ragione di queste caratterizzano la zona di Media Valle nel variazioni i muri a secco costituiscono un elemento tempo si sono evolute le opere definibili come visivo molto caratterizzante nell’immagine del micro infrastrutturazioni, la chiara funzione di paesaggio. Aree ecologiche modellazione del territorio, legata alle esigenze delle Murature a secco, terrazzamenti e mulattiere XXX attività rurali, ha svolto un ruolo fondamentale per assumono dunque oggi una potenziale l’accessibilità delle aree boschive e per il controllo funzionalità rinnovata legata ovviamente al turismo capillare delle condizioni di assetto idrogeologico escursionistico e cicloescursionistico e, come già dei versanti vallivi. I muri a secco sono utilizzati avvenuto in alcuni casi locali, questi elementi sia per modellare le pendenze e interrompere le possono essere considerati come “contenitori” di acclività dei versanti attraverso i terrazzamenti, attività a cielo aperto rivitalizzando ad esempio aree sia come contenimento terra lungo i tracciati dei boschive poco interessanti per l’economia forestale, sentieri e della viabilità rurale. Per la notevole ma di valore ambientale ed educativo. capacità drenante, le murature a secco assorbono i cedimenti e mantengono la stabilità complessiva Di seguito si riportano alcuni esempi significativi, con l’obiettivo di descrivere casi utili nella definizione Fermate per il trasporto del manufatto in tutto il suo sviluppo. Spazi per affissioni delle linee guida progettuali. pubblico Il materiale impiegato in queste opere è sempre XXX XXX reperito in loco e proprio per questo è possibile affermare che ogni Comune ha le proprie peculiarità dovute alla natura geologica e alla litografia del proprio territorio con pietrame a spacco in lastre di colori grigi o una maggior presenza di massi in

Verde urbano XXX

> Mulattiera fraz. Pugnetto, Mezzenile

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Ferrovia e stazioni 5.7. Schede di sintesi La ferrovia Torino-Ceres La ferrovia Torino-Ceres fu realizzata su progetto VEGETAZIONE dell’ing. Bollati e nel 1866 venne costruito il primo tratto Torino-Venaria. Dieci anni più tardi venne Le cenosi presenti assumono le caratteristiche della vegetazione montana e planiziale; paesaggio fortemente completato il tronco Ciriè-Lanzo, comprendo la segnato dalla presenza di terrazzamenti colonizzati dai Castagneti. Emerge dunque la possibilità di impiegare distanza di 32 chilometri. Ci vollero quarant’anni il legno di castagno come materiale da costruzione. per congiungere Lanzo a Ceres. Il tratto di ferrovia veniva definito “alpino” ed è caratterizzato dalle Potenzialità inespresse frequenti stazioni che evidenziano un’attenzione Nella zona, la mancanza di gestione forestale conferisce al paesaggio un aspetto trascurato soprattutto particolare alla composizione dei volumi (sistema laddove i rimboschimenti dovrebbero essere diradati per favorire la ripresa e la crescita della vegetazione articolato delle coperture, facciate ritmate dalle autoctona; la vegetazione riparia deve invece essere gestita nei programmi di manutenzione sui corsi d’acqua coperture) e all’uso dei materiali affinché fossero nell’ottica della salvaguardia dai dissesti idrogeologici ma con criteri conservativi. ben integrati nel paesaggio circostante. Attualmente utilizzata come semplice servizio di trasporto pubblico mantiene tuttavia un valore evocativo che permetterebbe di attivare progetti di Descrizione Potenzialità inespresse valorizzazione turistica. Come già in atto in alcuni Comuni dell’area GAL le iniziative di Associazione Fondiaria, Pianificazione Il mantenimento dell’ambiente della foresta è strettamente Forestale e progetti per la fruibilità turistica legato alla gestione e alla dei boschi stanno rilancianto il grande valore Foreste pianificazione. In alcuni Comuni dell’ambiente boschivo e di quello dei pascoli come si registrano iniziative virtuose in risorse economiche, paesaggistiche e identitarie. merito. Tale processo in crescita deve essere fortemente sostenuto negli anni a venire.

L’incontro tra le attività outdoor e l’ambiente La fitta rete sentieristica si del bosco pone in primo piano le opportunità di < sviluppa in gran parte nelle realizzare percorsi tematici come già attuato in Stazione ferroviaria Fruibilità aree boscate alle differenti alcuni casi nell’area. I riscontri positivi riguardano Germagnano quote creando ambientazioni il mantenimento ambientale grazie al presidio e suggestive. l’accrescimento del livello di cultura e sensibilità verso > il patrimonio forestale come bene comune. Ferrovia Pessinetto

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OUTDOOR E SENTIERI VIE D’ACQUA

L’analisi del tema unificante ha permesso di descrivere una potenziale rete di attività e itinerari legati al tempo La costante presenza dell’acqua nella zona di Media Valle si materializza nei laghi di alta quota, nei rii e libero di prossimità, attribuibili ad un offerta variegata in grado di soddisfare le esigenze di varie tipologie di torrenti lungo i versanti e nel grande alveo della Stura di Lanzo in fondo valle. Agli scenari di grande interesse fruitori. paesaggistico si affiancano le opportunità di fruizione legate alla pratica della pesca sportiva e della canoa. La presenza della storica rete di canalizzazione e piccoli salti idrici legata agli stabilimenti industriali ora dismessi suggerisce opportunità di ripristino e rivalorizzazione di tali opere.

Tipologia Descrizione Potenzialità inespresse

Una corretta gestione dei sentieri e degli itinerari La posizione centrale della Zona permette una migliore fruizione da parte dei turisti della Media Valle permette che da questa zona possono salire verso l’Alta Valle Itinerari escursionistici una facile accessibilità alla rete o scendere verso la Bassa Valle. La fruizione può dare Tipologia Descrizione Potenzialità inespresse escursionistica connessa a tutta positive ricadute sul recupero delle superfici forestali l’area GAL. abbandonate in continuità con analoghe azioni già Il legame tra il tema Vie d’acqua e Outdoor e realizzate. I corsi d’acqua minori sentieri offre notevoli spunti di valorizzazione Nella Zona sono presenti (Tesso, Tessuolo, Malone) di ambientazioni di forte pregio e attrattività numerose piste forestali e strade attraversando in alcuni tratti naturalistica dove la sentieristica attraversa aree La potenzialità di questa Zona è quella di Corsi d’acqua bianche accanto alla fitta rete strette valli secondarie e aree boschive, ponti e mulini storici lungo i corsi dei rii Itinerari implementare la fruibilità cicloescursionistica del di sentieri di facile percorrenza forestali offrono ambientazioni minori. La mutevolezza dell’ambiente nelle stagioni cicloescursionistici territorio definendo modalità di gestione coordinata anche in mountainbike in ragione fortemente attrattive. aumenta l’appetibilità per una frequentazione più della sentieristica e dei tracciati di viabilità rurale. della conformazione poco acclive varia. dei versanti. La presenza di due riserve di La pesca si inserisce nel circuito dell’offerta turistica pesca costituisce un valore outdoor in modo complementare all’escursionismo ambientale e un’opportunità di Nella zona sono attuabili iniziative volte a sviluppare Riserve di pesca e dovrebbe essere promossa in modo strutturato fruizione sostenibile per i tratti Servizi di accoglienza I servizi di accoglienza non una rete di offerta di servizi e di accoglienza per il costituendo una rete tra le riserve di pesca locali con fluviali interessati legando il tema legati al turismo sono adeguati e competitivi sul turismo outdoor tramite interventi di conversione relativi servizi specifici ai turisti. outdoor mercato regionale. o adattamento di strutture per lo sport e delle outdoor con il tema acqua. numerose residenze sfitte.

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INFRASTRUTTURE E SERVIZI URBANI

La Zona di Media Valle è fortemente condizionata dalla presenza dell’infrastruttura viaria e ferroviaria che la attraversano, queste ultime svolgono un ruolo fondamentale nella percezione dell’intorno così come i luoghi ad esse connessi. Parallelamente nei numerosi nuclei abitati dei capoluoghi e delle borgate gli spazi urbani assumonuo un ruolo identitario e di aggregazione. Infine la presenza di numerose infrastrutture per lo sport possono risultare di particolare interesse per la localizzazione di servizi alla popolazione e per i turisti.

Tipologia Descrizione Potenzialità inespresse

Dal Comune di Lanzo Torinese al Comune di Ceres la linea ferroviaria svolge un ruolo identitario e La Zona è attraversata dall’asse offre una percezione del territorio assolutamente Ferrovia storica della ferrovia storica con le scenografica sulla quale potrebbero essere annesse stazioni in stile eclettico. innescate progettualità di rilancio dell’immagine e di rifunzionalizzazione parziale dei locali delle stazioni per ospitare servizi innovativi per la popolazione.

Alcuni interventi già svolti hanno riqualificato gli spazi Nell’area della bassa valle sono pubblici delle aree di maggior interesse identitario leggibili caratteri di continuità Spazi urbani dei nuclei nei nuclei storici. L’applicazione dello stesso criterio paesaggistica a livello urbano storici sugli altri Comuni e il rafforzamento percettivo con nella conformazione dei nuclei interventi sull’arredo può migliorare la riconoscibilità degli insediamenti più antichi. dell’area e il valore stesso degli immobili.

Un progetto di rete nella valorizzazione e nella gestione strutturata dell’offerta in tema di sport può strutturare nell’area una rigenerazione In quasi tutti i Comuni dell’area vitalizzante legata al tempo libero sia per le Infrastrutture per lo sono presenti centri polisportivi a servizio della popolazione. attività sportive e ricreative che richiedono sport Tutti risultano ben organizzati e strutture sia per le attività legate outdoor al accessibili. paesaggio. I centri sportivi come già avviene in alcuni Comuni possono divenire punti di riferimento e di servizio.

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6. Zona Bassa Valle

Comuni:

Balangero, Cafasse, Caprie, Fiano, Givoletto, La Cassa, Rubiana, Varisella, Val della Torre e Vallo Torinese Riferimento PPR:

Ambito 30 (Basso Canavese) Ambito 36 (Torinese) Ambito 37 (anfiteatro morenico di Rivoli e Avigliana) Ambito 38 (Bassa Val Susa)

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6.1. Caratteristiche paesaggistiche versanti e sui rilievi nel fondovalle. Identificativo del rimboschimenti di conifere a comportamento territorio è anche il sistema dell’insediamento rurale mediamente stentato. e montano, fortemente storicizzato e stratificato, Infine nel PPR si sollevano alcune criticità, nelle ampie vallate, con percorsi di connessione con l’ecosistema del fondovalle appare gravemente la Valle di Viù. compromesso e non sufficientemente connesso ai Il paesaggio è condizionato dal punto di vista versanti. Sui versanti sono riscontrabili caratteri di urbanistico, per l’influenza dell’indotto torinese, unicità e pregio, fin dall’imbocco della valle, mentre da una diffusa presenza residenziale di prime e il paesaggio colturale rurale pare instabile per il seconde case di tipologia eterogenea non associate regresso delle attività con perdita del carattere alle strutture locali identitarie. Nella parte bassa tipico policolturale di fondovalle (prati e frutteti) e del versante domina il bosco di rovere e roverella di versante (prato-pascoli e seminativi poveri), in nelle zone a suoli più superficiali, sostituiti dal fase di riforestazione spontanea. castagneto antropogeno ove maggiore è la fertilità. Sono presenti, nelle zone a rocciosità affiorante per la presenza di pietre verdi, praterie aride e Veduta sulla Bassa Valle La zona di Bassa Valle rientra in un ambito territoriale l’interazione fra geomorfologia e pedoclima, con costituito da una fascia pedemontana tipicamente fertilità stazionale limitata per la presenza frequente I giusti della montagna: il sentiero delle corvées partigiane prealpina trasversale Ovest-Est di raccordo tra la di tipologie del gruppo delle pietre verdi a elevata Durante la “breve estate della libertà” del 1944, la situazione alimentare delle valli di Lanzo divenne piana dell’area metropolitana Torinese e le valli concentrazione di ferro e magnesio, ha portato drammatica. La penuria di cibo derivò prima dall’insufficienza dei rifornimenti provenienti da Torino, poi alpine, si estende dall’imbocco delle Valli di Lanzo al mantenimento di un paesaggio seminaturale dal blocco stradale e ferroviario effettuato dai nazifascisti a Lanzo. Le aministrazioni comunali censirono e l’imbocco della Valle di Susa. Di fronte alla fascia caratterizzato da una prevalenza del bosco di le scorte di viveri ed i capi di bestiame, decidendo la percentuale del conferimento agli ammassi, e triplicarono il valore monetario da corrispondere agli allevatori, per disincentivare il mercato nero e montana si presentano i caratteri del paesaggio roverella e di pino silvestre. La maggiore alterazione offrire alla popolazione un maggior quantitativo di viveri. Si formarono le Commissioni annonarie, dell’alta pianura torinese. L’orografia è chiaramente e la particolare struttura del substrato geologico di incaricate di organizzare corvèes in pianura. Il deposito dei vettovagliamenti fu fissato presso la borgata definita dai corsi d’acqua della Dora, del Casternone, questo versante solatio rispetto al nord porta a una Moncolombone di Varisella. Poichè le corvèes a piedi non erano sufficenti ad approvigionare di viveri della Ceronda della Stura e del Malone che hanno maggiore incisione, con frastagliatura delle linee le valli, i partigiani organizzarono delle autocolonne: il 16 luglio, dieci camion carichi di viveri, in testa profondamente inciso il versante solivo del gruppo displuviali e apertura di numerose vallecole e forre un’auto requisita alle SS con partigiani travestiti, partirono da Fiano, attraversarono Givoletto, Val della montuoso denominato massiccio ultrabasico di (orridi) laterali, come ad esempio Caprie. Torre, Caselette, Almese, salirono al col del Lys e scesero a Viù. Il 22 settmbre, i nazifascisti attaccarono i corvées Lanzo. depositi delle , Varisella e Moncolombone e, la notte successiva, un combattimento al colle della Tra i fattori caratterizzanti della Zona vi sono i sistemi Croce, vide impegnato il distaccamento partigiano con morti e feriti. Era iniziata l’operazione Strassburg, Nell’area pianeggiante emergono i boschi della delle fortificazioni medievali, distinti tra i principali tesa a riprendere il controllo delle valli, che pose fine alla “breve estate della libertà”. mandria caratterizzati da querco-carpineti e poli fortificati afferenti all’autorità centrale sabauda Oggi, vi è il sentiero escursionistico che ripercorre il tragitto delle corvées partigiane, con partenza da brughiere sui terrazzi fluviali antichi. Lungo il versante e le fortificazioni (case-forti, torri, recinti, castelli) Vallo Torinese e arrivo al passo della Croce (mt. 1256) dove ogni anno, il primo sabato di settembre, si di spartiacque tra le Valli di Lanzo e la Valle di Susa, dei poteri locali dislocati lungo la valle, ai piedi dei svolge una festa che richiama gente dai paesi delle due Comunità montane.

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in quanto gli ambienti umidi sono stati fortemente Un’eccezione rispetto ai maggiori popolamenti 6.2. Caratteristiche vegetazionali ridotti per la forte pressione dell’agricoltura in forestali della zona si riscontra nei territori montani Nella bassa pianura, le superfici un tempo occupate quello a Potentilla alba; prevalentemente governato pianura e della cementificazione e canalizzazione di Caprie e di Rubiana, dove trovano spazio faggete da prati irrigui, attualmente sono impiegate nelle a ceduo misto con roverella e con diffusa presenza dei torrenti nella media montagna. Tuttavia, oligotrofiche governate soprattutto a ceduo ormai colture foraggere specializzate da insilato, ma di betulla di invasione e presenza di frassino e l’abbandono delle pratiche agricole ha contrastato adulto e spesso accompagnate da larice, pino vengono anche sfruttate come pascolo stagionale ciliegio negli impluvi, nella zona altimetricamente la tendenza alla regressione a favore di una silvestre e castagno. graduale ricolonizzazione soprattutto nella fascia o per la pratica dello sfalcio. inferiore si trova spesso a contatto con i coltivi e i Nell’intero territorio, a metà del secolo scorso, pedemontana e nelle zone di forra pianeggiante robinieti e nella fascia superiore con le vaste zone sono stati eseguiti interventi di Rimboschimento L’espansione della superficie forestale, costituita o ex prative abbandonate in cui si sono sviluppati di rimboschimento ancora presenti o percorsa da finalizzati a ridare una copertura forestale alle aree prevalentemente da betulla e frassino di invasione, ristagni e affioramenti di falda, dimostrando incendio. nude e degradate; tuttavia, a causa del mancato da robinia e in parte da cespuglieti e corileti, è che l’ontano rappresenta una specie capace di adattamento delle specie impiantate, dello sviluppo favorita dall’abbandono dell’attività agricola e Nel comune di Balangero, sui lembi di territorio ostacolare, insieme al frassino, l’avanzamento della di patologie e dei frequenti incendi già menzionati, pastorale, tuttavia risulta in parte contenuta dalla meno accessibili, maggiormente deteriorati o robinia. natura arida del terreno e dalla presenza di vaste accidentati, si possono osservare estensioni di i rimboschimenti non hanno prodotto benefici zone di rimboschimento di pino nero causa di Roverella nel tipo xeroacidofilo e popolamenti Lungo le incisioni del terreno, l’acero-frassineto, al territorio né dal punto di vista protettivo né incendi e del loro propagarsi. di querco carpineti, ancora originari della foresta nella tipologia di forra e di invasione, è in forte da quello produttivo. Le specie maggiormente planiziale; nelle aree di basso versante, in particolare espansione a causa dell’abbandono dei coltivi in impiegate sono il pino nero e il larice, osservabili sul La dismissione dei pascoli e dei coltivi e i frequenti nelle aree abbandonate un tempo impiegate per la corrispondenza dei corsi d’acqua; in alcuni casi Monte Corno a Cafasse, nel territorio di Balangero e incendi verificatisi negli anni ‘80/’90 sono responsabili produzione agricola in prossimità dei centri abitati, costituisce specie di sostituzione di tipologie in quello di Rubiana. della formazione di Betuleti montani di invasione; sono presenti popolamenti di Acero-tiglio-frassineti, forestali preesistenti; la specie più diffusa è il visibili nelle zone maggiormente compromesse soprattutto del tipo pioniere e di invasione nella frassino maggiore e spesso si riscontra la presenza e povere, quali i terreni nelle vicinanze dell’ex variante con frassino, mentre nelle aree di medio di cedui di castagno che costituiscono le pendici più Amiantifera di Balangero o i versanti in prossimità versante si riscontra la presenza dei Castagneti esterne delle forre. di Cafasse, un tempo occupati da Rimboschimenti che, scendendo di quota, vengono a poco a di conifere, si trovano spesso in presenza di altre poco sostituiti da altre latifoglie, in conseguenza latifoglie quali rovere, castagno, farnia, frassino e all’abbandono della pratica di coltivazione del ciliegio e tendono ad occupare dall’alto i pascoli, i castagno. Castagneti a ceduo si estendono anche parti, i coltivi e i castagneti abbandonati. sui versanti di Caprie e Rubiana e, risultando I querceti di rovere costituiscono la formazione piuttosto ricchi di latifoglie nobili (aceri, frassino forestale maggiormente diffusa nella zona, ma risulta maggiore, tiglio, rovere), manifestano una struttura essere molto compromessa a causa dell’invasione complessa che potrebbe permettere in tempi brevi della robinia, provocata da tagli troppo intensi che l’esecuzione di conversioni a fustaia. hanno reso eccessiva l’illuminazione del terreno e Anche l’Alneto di ontano nero è una tipologia favorita dall’intervento antropico che ha privilegiato forestale in passato molto diffusa ma attualmente il robinieto per la produzione di ottima legna da in diminuzione a causa del progressivo ardere e paleria. Il tipo più frequente di querceto è ridimensionamento del suo areale di espansione Comune di Balangero

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6.3. Caratteristiche geologiche La zona di Bassa Valle è caratterizzata dai sedimenti pleistocenico, è caratterizzato da depositi tuttora in che costituiscono il conoide fluviale della Stura di formazione, perciò più recenti ed attuali. Lanzo, poggiante attraverso una superficie erosiva Nell’area che si estende intorno ai torrenti Ceronda sui sedimenti di facies fluviale-lacustre villafranchiani e Casternone, anch’essa caratterizzata da detriti di auct.. Il conoide è solcato dalle valli dei torrenti < falda più grossolani negli strati inferiori e più sottili Stura di Lanzo e Ceronda, nelle quali confluiscono Suolo rosso della in quelli superiori, si individua una diffusa presenza Bassa Valle una serie di solchi vallivi minori. Morfologicamente di lherzoliti, cioè rocce a marcata matrice silicatica, Balangero si configura come una successione di più superfici e serpentiniti sui versanti, mentre nei fondi vallivi terrazzate poste a quote progressivamente inferiori > si distinguono depositi fluvio-glaciali a paleosuolo procedendo verso sud, delimitate da scarpate di argilloso di colore rosso-bruno. erosione con pendenze più o meno pronunciate e in parte modellate dall’intervento antropico. Ogni Ne derivano suoli di versante poco evoluti, a superficie terrazzata costituisce la sommità di profilo non differenziato in orizzonti di alterazione un’unità alluvionale riconoscibile e geneticamente o di accumulo, che assumono delle caratteristiche riconducibile ad una fase deposizionale- fisiche migliori in corrispondenza delle pendici non erosionale, nel quadro di una generale tendenza solatie in quanto meno segnati dall’azione erosiva all’approfondimento dell’incisione del torrente e meglio dotati di sostanza organica (suoli di classe Stura. I sedimenti che costituiscono il conoide sono IV e V). Nel fondovalle della Valle Casternone i suoli formati prevalentemente da ghiaie grossolane sono giovani, a tessitura prevalentemente franca e e ciottoli con frazione fine sabbiosa e sabbioso- adatti alla pratica agricola senza particolari limiti di limosa, coperti da alcuni metri di sedimenti più fini lavorabilità, mentre nelle parti basse dei versanti Masso erratico di Castellazzo della Val Ceronda e sui terrazzi del torrente i suoli di limi argillosi pedogenizzati di colore aranciato, È un grosso blocco roccioso subarrotondato che giace prodotti loessici e loessici-derivati; mentre le ghiaie sono molto evoluti, dotati di una buona fertilità sullo spiazzo erboso racchiuso dai ruderi del medioevale sono connesse all’attività di un corso d’acqua a chimica e con elevata capacità di scambio, ma con Castrum Capriarum, sulla sommità di un dosso roccioso elevata energia, i sedimenti fini più superficiali sono forti limitazioni d’uso agricolo, a favore di ottime che emerge per una ventina di metri di altezza dalla piana legati a fenomeni di esondazione a bassa energia. potenzialità forestali, a causa delle loro scadenti alluvionale della , al confine tra i Comuni di caratteristiche fisiche (suoli di classe III). Condove e Caprie in regione Castellazzo. La composizione dei ciottoli è rappresentativa Diversi sono gli aspetti di interesse che presenta questo dei bacini del torrente Stura di Lanzo e del geosito: la molteplicità delle forme legate al modellamento torrente Ceronda e si tratta di elementi molto o dell’antico ghiacciaio quaternario della Valle di Susa; totalmente alterati, indice di appartenenza a un’età il contesto storico - monumentale; la surreale valenza paesaggistica di un’isola rocciosa miracolosamente relativamente antica, probabilmente riferibile al preservata dall’assedio di attività antropiche e di Pleistocene medio o al Pleistocene superiore. L’alveo infrastrutture di forte impatto ambientale (cave, autostrada, attuale della Stura, che incide il conoide alluvionale elettrodotti).

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6.4. Emergenze segnalate

Habitat Natura 2000, Habitat Natura 2000, aree protette e aree di Rete idrografica e Percorsi culturali e infrastrutture aree protette e aree di Rete idrografica e Percorsi culturali e infrastrutture Comune Comune pregio paesaggistico irrigua outdoor pregio paesaggistico irrigua outdoor ambientale ambientale

Ex Cava amiantifera di Anello cicloescursionistico Val Ceronda. Balangero Valle della Stura di Lanzo Valle del torrente Ceronda Anello cicloescursionistico Val Ceronda Balangero e Corio Pista cicloturistica Lanzo Borgaro Varisella Riserva naturale Madonna della Neve sul Monte Lera* SIC Stura di Lanzo*

Area ripariale del torrente Piste ciloturistiche Stouring e Corona Verde Casternone tra il guado Valle del torrente Cafasse SIC Stura di Lanzo* Valle della Stura di Lanzo Val della Torre Loc. Monte Barone, area decollo parapendio Percorso escursionistico e punto di interesse di Gibbione e quello di Casternone della Cà Bianca Buttiberghe

Geosito Masso erratico di Punto panoramico Loc. Case Inferiori. Caprie Rio Sessi emerge per il Punto panoramico Passo della Acque sotterranee e Percorsi escursionistici tematizzati: “il sentiero Castellazzo* valore paesaggistico e per Falesie per l’arrampicata sportiva. Vallo Torinese Croce sorgenti nelle pietraie dell’acqua” e “I giusti della montagna” la pratica del canyoning

*segnalazioni dagli strumenti di pianificazione e tutela del territorio Fiano Parco Naturale La Mandria* Valle del torrente Ceronda Anello cicloescursionistico Val Ceronda

Riserva naturale Madonna Punto panoramico monte Barone Givoletto della Neve sul Monte Lera* Percorso escursionistico della Via Crucis

Percorsi cicloescursionistici in area pianeggiante Area umida Basso di La Cassa* Valle del torrente Ceronda La Cassa e montana

Falesie per l’arrampicata sportiva nella zona Parco Naturale del Colle del Mompellato* Rubiana Lys* Percorsi escursionistici tematizzati e panoramici* Santuario di Madonna della Bassa

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6.5. Strumenti di salvaguardia paesaggistico - ambientale 6.6. Temi unificanti e landmarks

Nelle pagine a seguire sono descritti i temi ▪▪ Parco Naturale La Mandria unificanti nella declinazione che assumono per la Zona attuativa in esame, nei quali si evidenziano i ▪▪ Dichiarazione di notevole interesse pubblico della realitivi landmarks. tenuta “La Mandria” sita nell’ambito dei comuni di Venaria, , Fiano, Robassomero e La Cassa (D.M. 31/03/1952) ▪▪ Parco naturale del Colle del Lys; ▪▪ Area contigua della Stura di Lanzo ▪▪ Dichiarazione di notevole interesse pubblico della zona a cavallo del Colle del Lys sita nell’ambito dei comuni di Viù e Rubiana (D.M. 20/08/1952)

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Specie erbacee e/o VEGETAZIONE Tipologia Specie arboree Specie arbustive La zona di Bassa Valle è caratterizzata dalla maggior dalla scelta, da sempre, di orientare la pericoltura Acero-tiglio-frassineti Castanea sativa, Fraxinus excelsior presenza di seminativi e di coltivazioni frutticole e verso impianti promiscui, a carattere familiare e con Betula pendula, Castanea sativa, Fraxinus excelsior, Prunus Betuleti avium, Quercus petraea, Quercus robur orticole rispetto alla Media e all’Alta Valle; tuttavia scarsi apporti di nuove varietà, da cui è derivata la Acer pseudoplatanus, Castanea sativa, Fraxinus excelsior, anche quest’area risente del massiccio abbandono conservazione di coltivazioni di vecchie varietà. Castagneti Quercus petraea, Tilia cordata delle attività agricole che ha comportato da un Fraxinus excelsior, Prunus avium, Quercus petraea, Quercus Attualmente, l’offerta economica è rivolta Querceti Potentilla alba, Teucrium scorodonia, lato la progressiva urbanizzazione di molti terreni pubescens, Quercus robur, Robinia pseudoplatanus esclusivamente ai locali, ai turisti e ai fruitori della Rimboschimenti Larix decidua, Pinus nigra un tempo impiegati per l’agricoltura e le attività zona. connesse e dall’altro il conseguente rimboschimento spontaneo da parte di specie pioniere d’invasione. Querceti di rovere

Antiche cultivar di melo –Cafasse Il paesaggio della Bassa Valle è fortemente segnato dalle formazioni di Querceti, spesso confinate All’interno del Comune di Cafasse persistono ancora all’interno di aree delimitate dai rimboschimenti di antiche coltivazioni di melo; si tratta di piante dal conifere o dalle boscaglie d’invasione. portamento aperto e regolare, con frutti dalla pezzatura piccola e dal colore giallo-verde-rosso e La struttura dei boschi di rovere presenti nella zona caratterizzate da un’epoca di fioritura precoce. è generalmente caratterizzata da cedui misti con roverella e altre latifoglie, tra cui la farnia, la betulla, il Fondamentali per la salvaguardia della biodiversità, frassino e il ciliegio, e dalla presenza insistente della la conservazione di queste antiche cultivar robinia. Le realtà più importanti si possono notare permettono, da un punto di vista economico, nei Comuni di Varisella, Val della Torre, Givoletto e di mantenere in vita aziende situate in zone La Cassa. inconsuete, quali la bassa montagna, e, da un punto di vista paesaggistico, di evidenziare le particolarità e il valore dei raccolti.

Antiche cultivar di pero

Nella fascia altimetrica tra i 400 e gli 800 m.s.l.m. persistono coltivazioni di pero, che non hanno risentito dello spopolamento e dell’industrializzazione della zona, con la conseguente trasformazione dei terreni coltivati in bosco. La fortuna della loro sopravvivenza si può ritrovare Querceto di rovere Betula pendula Pascolo

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OUTDOOR E SENTIERI La Zona della Bassa Valle si inserisce nel tema Infine il legame con il cicloescursionismo assumo la outdoor e sentieri per due aspetti fondamentali che massima efficacia in questa zona dove già da diversi < rendono le opportunità di fruizione complementari anni vengono effettuati investimenti e azioni di Santuario della con le aree a quota maggiore. Innanzitutto per valorizzazione oltre ad essere presenti associazioni Madonna della la stagionalità infatti gli scarsi accumuli nevosi e numerosi fruitori della pratica della mountainbike. Bassa Germagnano invernali permettono di fruire della sentieristica durante tutto l’anno; in seconda ragione la Itinerari escursionistici provinciali e regionali > prossimità all’area metropolitana permette di L’Anello Ceronda è un trekking cicloescursionistico Itinerario Colle del Lys attivare connessioni con la rete ciclabile e con i molto vario che sfiora numerosi centri abitati, si parchi della pianura. Il ruolo dell’itinerario Anello sviluppa principalmente in zone a quota media Ceronda è quindi effettivamente quello di costituire incontrando aree boschive e pascoli, raggiungendo l’anello di collegamento tra l’area alpina e prealpina in alcuni tratti aree naturalistiche protette, aree della con la pianura. bassa valle e zone umide. I posti tappa sono costituiti La panoramicità dei percorsi “a balcone” che si principalmente dagli operatori turistici e dalle estendono sul versante solivo del Massiccio di aziende agricole presenti nei Comuni attraversati Lanzo affacciati verso la pianura hanno un forte dal percorso. I percorsi si svolgono su sentiero o valore esperienziale e identificano fortemente l’area su tracce di sentiero opportunamente segnalate nell’ampio ventaglio di offerta outdoor. Proprio in e in parte su strade bianche e piste forestali. È < tema di panoramicità ed esposizione emergono le percorribile senza necessità di attrezzature quasi tutto l’anno. Attraversando la Val Ceronda, e la Valle Colle del Lys possibilità per la pratica del volo libero. Rubiana di Viù, discende in pianura lungo la Stura di Lanzo Di seguito sono elencate le principali reti di fruizione e incontra il Parco La Mandria attraverso il quale, del paesaggio e alcuni oggetti determinanti per la è possibile congiungersi con la Rete Ciclabile della sua percezione. Principali percorsi accessibili della Zona Corona di Delizie. Si congiunge a livello locale con l’itinerario Trek Calcante e quindi con gli altri itinerari Il bosco polisportivo, Cafasse Itinerari escursionistici e ciclo escursionistici presenti nel territorio costituendo quinti un effettivo Il bosco che resiste, Caprie anello di collegamento tra l’area metropolitana e la Via Crucis, Givoletto L’area di Bassa Valle risulta particolarmente adatta Natura da vivere, La Cassa Media e Alta Valle. ad ospitare percorsi escursionistici articolati in Sentiero tra b.ta Rocco e b.ta Favella, Rubiana ambienti prealpini che variano dal bosco, alle Il bosco: un paesaggio, un itinerario, un insediamento – il sentiero brughiere pianeggianti e risalgono su pendii sempre dell’acqua, Vallo Torinese piuttosto moderati e adatti a tutti i tipi di fruitori. In Moncolombone – Area Poligono, Varisella S. Biagio – Castello Baratonia, Varisella particolare nella stagione invernale questi percorsi Foto 2mphoto costituiscono un’ottima opportunità di allenamento. BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 178 179

Itinerari escursionistici locali Passo della Croce - percorso che unisce la Val Ceronda Inoltre in tutta la Bassa Valle esistono numerosi con la Valle di Viù. Storicamente attraversato per percorsi permanenti per Mountain Bike, presenti da scambi commerciali e dalle corveès partigiane, offre anni sul territorio della Val Ceronda e Casternone panorami suggestivi verso la pianura. e attualmente collegati con gli itienrari della valle Stura di Lanzo come Corona Verde e Stouring, Madonna della Neve - tra Givoletto e Varisella inserita < sono fruibili senza criticità e costituiscono una nella riserva naturale del Monte Lera l’escursione Passo della rete che rappresenta il territorio nelle sue realtà Croce offre ambienti prealpini e sentieri percorribili tutto naturalistiche più apprezzabili. Questi percorsi, di l’anno. > diversa difficoltà per differenti livelli di allenamento, Falesia Corona Verde - nel comune di Cafasse, lungo l’alveo permettono di vivere giornate all’aria aperta in uno Caprie della stura è possibile percorrere semplici sentieri splendido territorio a solo mezz’ora di bicicletta dai pianeggianti collegati al Centro Sportivo Comunale grandi centri abitati dell’area torinese. Un modello e quindi idoneo per allenamenti all’aperto. sostenibile di turismo a “chilometri-zero”. Via Crucis - nel Comune di Givoletto il percorso della Via Crucis porta al Santuario di Santa Maria Percorsi accessibili alle persone con disabilità Ausiliatrice dove si può ammirare un panorama Nel box nella pagina affianco si riportano gli mozzafiato su Torino, Givoletto e i suoi dintorni, e itinerari accessibili da persone con difficoltà la pianura torinese. motorie, sensoriali e cognitive. Questi fanno parte Santuario Madonna della Bassa - tra Val della Torre del progetto “Montagna per tutti” promosso dal > e Rubiana il percorso che porta al santuario, posto in GAL. Riserva di pesca un suggestivo ambiente di boschi e prati prealpini, Novaretto è percorribile anche in mountainbike.

La corsa in montagna della Cà Bianca La manifestazione competitiva della Cà Bianca è organizzata sin dal 1983 dall’Unione Sportiva Atletica Il progetto Corona Verde Stura Cafasse (USAC). La longevità e la continuità dell’iniziativa, unite alle riconosciute qualità di un percorso Il progetto Corona Verde Stura è un’iniziativa dei Comuni di Cafasse, Ciriè, Mathi, Nole (comune capofila), che si snoda dal centro del paese, per arrampicarsi sui pendii del Monte Basso, hanno fatto della corsa Robassomero e Villanova Canavese che consiste in una rete di percorsi ciclopedonali finalizzati ad un uso della Cà Bianca un appuntamento fisso del podismo torinese, raccogliendo ogni anno decine di agonisti. diversificato dell’ambito del Torrente Stura di Lanzo, nell’ottica di una fruizione legata allo sviluppo ed al turismo La denominazione deriva dal colore della struttura, una semplice casetta collocata sulle pendici del sostenibile. Principi che, uniti ad iniziative di recupero ambientale, si propongono in continuità con l’iniziativa Monte Basso. Una caratteristica che la rende visibile anche da grande distanza, facendone un punto di generale Corona Verde, finanziata dalla Comunità Europea e dalla Regione Piemonte nell’ambito del FESR (Fondo riferimento non soltato per i praticanti dell’attività sportiva ed escursionistica. Europeo Sviluppo Regionale). Diversificare l’attività sul territorio costituisce una risorsa essenziale nell’ottica del turismo sostenibile, in Tra le iniziative future va segnalato il progetto StouRing, concept degli studenti dell’IIS D’Oria di Ciriè, che propone coerenza con i principi fondamentale di Corona Verde. La creazione di eventi sportivi rappresenta uno un anello di percorsi attorno allo Stura, in grado collegare Lanzo, Venaria e Borgaro, interessando anche la Vauda dei momenti chiave per la crescita di una cultura mirata ad avviare i processi di riferimento per le future e le Valli Ceronda e Cesternone. politiche di tutela e sviluppo del territorio metropolitano.

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Palestre di roccia Fiabe e Boschi Il comprensorio di Caprie è la più vasta area accessibili, in molti casi gestiti in concessione e sede arrampicabile della Valle di Susa. Le numerose di associazioni sportive. Costituiscono dei punti di Il Comune di Rubiana ha conferito la cittadinanza onoraria all’artista Francesco Tabusso, che ha scelto la piccola cittadina come suo rifugio prediletto, il luogo ideale per coltivare i suoi interessi naturalistici, la strutture, la quantità di vie, il comodo accesso, riferimento a livello comunale e sovracomunale. sua passione per la botanica, la micologia, l’ornitologia, la pesca nel torrente Messa, tutti elementi che la breve distanza da Torino ne fanno una località Non si rilevano effettive esigenze di accrescimento hanno accompagnato la sua pittura. Nel corso della sua vita il pittore ha offerto alla comunità numerose molto frequentata. Purtroppo dopo la scomparsa dei servizi già efficaci, ma assumere ancora opere, tra cui gli affreschi del Pilone di San Giovanni e dell’interno abside del Santuario della Madonna del suo scopritore e infaticabile attrezzatore, Gian maggiormente il ruolo di polarità di aggregazione della Bassa. Inoltre l’artista ha voluto costruire un progetto culturale, coinvolgendo altri autorevoli artisti, Carlo Grassi prima, e qualche anno dopo del suo dove concentrare gli investimenti per i servizi alla al fine di avvicinare i ragazzi alla conoscenza ed all’esercizio delle arti grafiche, ma soprattutto al fine di degno successore Diego Cordola, una buona popolazione e per il crescente numero di praticanti far conoscere ed apprezzare la pittura in una sorta di Pinacoteca, diffusa sul territorio, in cui ritrovare parte dei settori, ha subito un notevole degrado delle diverse discipline dell’outdoor legato alla “fiabe e boschi” del paese. L’amministrazione comunale sta continuando negli anni quanto iniziato, regalando la possibilità di costituire un patrimonio unico. e presentano oggi una chiodatura obsoleta e non fruizione del paesaggio. sempre affidabile, inoltre l’accesso ad alcuni di questi è reso difficile dalla vegetazione. Ci sono comunque diverse falesie, che al contrario sono state ben rivalutate, sviluppate e rese sicure da una chiodatura ineccepibile, la roccia è un bel serpentino rugoso con abbondanza di tacchette a volte taglienti. < Affresco Balangero Siti per altre attività outdoor > Punto di decollo per il volo libero a Givoletto e Val Meridiana della Torre. Monpellato, Rubiana Maneggi e percorsi per la pratica dell’equitazione a Varisella e La Cassa.

Infrastrutture sportive < Via Crucis, Givoletto Nella zona Media Valle sono presenti infrastrutture > per la pratica di sport di vario genere in tutti i Campanile Comuni. Risultano in gran parte realizzate come Rubiana servizi alla popolazione, ed in generale ospitano > campi di gioco per il tennis, pallacanestro, calcio e Castello del volley. Questi luoghi nella maggior parte connessi Conte Verde ai centri abitati e fruibili dai giovani o anche dalle Caprie scuole sono bene attrezzati, organizzati e ben

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Elementi del patrimonio storico rurale locale e dei turisti. In merito alle indicazioni per i Fontane, lavatoi e pozzi riconoscibilità del territorio e indicatori della cura delicati interventi necessari alla conservazione ed Gli elementi onnipresenti per l’uso dell’acqua hanno e dell’attenzione nei confronti dell’ambiente in cui Nella zona della Bassa Valle si riscontrano diversi al recupero materico si rimanda alle indicazioni sempre costituito un punto di attrazione lungo i si inseriscono. Attualmente il variegato campionario elementi significativi dal punto di vista paesaggistico specifiche del Manuale per il recupero del patrimonio cammini che attraversano le foreste tra una borgata di soluzioni di differente approccio stilistico connessi alle attività rurali tipiche, come cascine, architettonico. e l’altra, proprio per questo la rete escursionista si è non permettono di percepire la reale continuità mulini oltre ai più antichi elementi archeologici di intessuta sul territorio formando nodi fondamentali paesaggistica dell’area GAL. Vengono quindi inseriti fortificazione. Chiese parrocchiali e Campanili in corrispondenza dei fondamentali punti di in questa sezione al fine di guidare i futuri interventi Tra le attività outdoor l’escursionismo e il approvvigionamento e di sosta. Lo stesso ruolo, verso l’identificazione di un criterio omogeneo e cicloescursionismo, ampiamente praticabili nella La conformazione orografica della Bassa Valle arricchito da una valenza culturale, può essere riconoscibile da parte di tutti i fruitori. zona di Bassa Valle, costituiscono una reale caratterizzata dall’affaccio verso la pianura permette motivo di valorizzazione innovativa di questi Inoltre, gli elementi di arredo possono assumere opportunità per entrare a contatto con il contesto di identificare ogni Comune grazie alla visibilità elementi. Si rimanda all’approfondimento nel tema declinazioni creative e artistiche laddove rurale e con i centri abitati decisamente dinamici. delle chiese maggiori con i relativi campanili visibili vie d’acqua. giustificatamente connesse a tematismi artistici o Ogni tracciato parte o attraversa i capoluoghi o anche a grande distanza. Tali edifici risultano culturali di fruizione del sito. le frazioni dei Comuni dell’area permettendo un in alcuni casi di carattere monumentale e sono Elementi di arredo sul territorio contatto diretto tra le attività locali e le ampie aree comunque tutti sottoposti a vincoli conservativi di Vengono quindi inseriti in questa sezione al fine di naturalistiche al contorno. ordine sovralocale. Nel seguito si riportano alcuni Gli elementi di arredo inseriti a completamento guidare i futuri interventi verso l’identificazione di dei casi più significativi in ragione delle ricadute dell’infrastrutturazione outdoor diffusa possono un criterio omogeneo e riconoscibile da parte di Tra le principali emergenze culturali connesse alla paesaggistiche e identitarie che innescano e per essere una fondamentale componente di tutti i fruitori. pratica dell’escursionismo emergono i seguenti l’intervisibilità in ragione delle posizioni privilegiate elementi. in cui sorgono. Tavoli e sedute Meridiane ed affreschi Piloni votivi Gli apparati decorativi diffusi nei nuclei storici Nell’area di Bassa Valle i piloni votivi oltre ad della Zona costituiscono elementi ricorrenti nel essere presenti come piccole costruzioni erette paesaggio e risultano principalmente connessi alla sul ciglio delle strade e delle mulattiere, affrescati rete di architetture religiose e sono principalmente con immagini sacre o adornati con statue e quadri, legati a fatti e credenze tipici della cultura rurale. Tali assumono ancor maggiore ruolo identificativo elementi di arte popolare put non costituendo una dove definiscono percorsi devozionali dal carattere componente identitaria, valorizzano alcuni luoghi scenografico. Rappresentano un chiaro esempio identitari dei nuclei più antichi. Nonostante valga la dell’antica concezione di infrastrutturazione utile pena effettuare un rilevante approfondimento, non anche all’orientamento e possono ancora oggi essedo questi manuali l’idonea sede, si forniscono assumere un ruolo significativo nella rete dei nel seguito una serie di esempi che possano dare lo percorsi escursionistici tematici e culturali. spunto per attivare iniziative utili al miglioramento delle possibilità di visione e comprensione di questi elementi di valore da parte della popolazione

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Bacheche informative e segnaletica VIE D’ACQUA Il tema unificante vie d’acqua assume un significato presenza di ampie zone esondabili e di zone umide. fondamentale nella zona della Bassa Valla non Questi ambienti richiedono estrema attenzione e solo perché elemento unificante dal punto di ricoprono un rolo fondamentale sul territorio per la vista paesaggistico, ma soprattutto in quanto i salvaguardia dell’assetto idrogeologico, l’equilibrio fiumi costituiscono una rete di corridoi ecologici chimico-fisoco dell’ambiente, il mantenimento determinanti in un’area maggiormente urbanizzata. biologico degli habitat e possono diventare luoghi La conformazione degli insediamenti denota infatti di grande interesse fruitivo ed educativo. una presenza costante di linearità verdi ininterrotte In ragione delle contenute dimensioni dei rii, derivanti dalle fasce di rispetto dell’edificato rispetto ad eccezione della Stura di Lanzo, sono poche le agli alvei di fiumi e rii, lungo questi corridoi verdi attività possibili e si registrano quindi alcuni casi si sono sviluppati percorsi di fruizione naturalistica di particolare interesse, come la fruibilità del rio e sono state istituite aree di tutela ambientale. Sessi a Caprie per la pratica del torrentismo e alcuni il mantenimento della qualità ambientale passa percorsi didattici/culturali nella Val Ceronda. La comunque attraverso le corrette strategie di utilizzo pesca sportiva risulta limitata per l’impoverimento antropico delle aree che dovrà mantenere un profilo dell’ittiofauna a causa delle scarse e irregolari cauto evitando un’eccessiva concentrazione di portate. Recinzioni e parapetti attività anche se afferenti ad una “fruizione dolce”. I luoghi connessi alla presenza dell’acqua assumono nell’area di Bassa Valle un valore principale di Mulini e sistemi di canalizzazione salvaguardia ambientale proprio in ragione della maggiore urbanizzazione, ma al contempo la Le opere antropiche legate al tema idrico presenza di nuclei produttivi ed aree agricole più costituiscono elementi di caratterizzazione estese rispetto a Media e Alta Valle, manifestano del paesaggio. Sono esempi evidenti la rete di una maggiore presenza di elementi antropici canalizzazioni e i salti idrici un tempo fonte di per la gestione della risorsa idrica soprattutto di energia elettrica per mulini, piccoli stabilimenti canalizzazioni e sistemi irrigui. industriali ora dismessi o per aree di insediamento produttivo ancora presenti, ma non più condizionate dalla forza motrice dell’acqua. La rete di opere di regimazione dei rii minori, presidio insostituibile per Torrenti, rii e zone umide o alluvionali la salvaguardia dal dissesto idrogeologico oggi ha Torrenti e rii caratterizzano la Media Valle connettendo perso importanza, ma potrebbe tornare a svolgere la parte alta, montana, dei bacini idrografici un’importante ruolo per la produzione di energia. secondari con le zone pianeggianti dove emerge la

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Parco La Mandria Sistema di fontane, lavatoi e pozzi Il Parco La Mandria è un’importante realtà di tutela ambientale, in cui vivono liberamente diverse specie L’abbondanza di acqua di ottima qualità derivante di animali selvatici e conserva il più significativo esempio di foresta planiziale presente in Piemonte. L’area protetta, istituita nel 1978, costituisce un territorio “strategico” sia in relazione al sistema di Rete da piccole sorgenti ha portato la popolazione Natura 2000, in quanto sito naturalistico di importanza comunitaria e corridoio ecologico che collega le nel tempo a realizzare pozzi, lavatoi, fontane e Alpi al bacino del Po, sia in rapporto al sistema delle residenze sabaude. A questo proposito La Mandria abbeveratoi privati o pubblici, ma comunque a è inserita nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO in quanto all’interno vi sono ben due disposizione di tutti. Questi elementi identificativi residenze: la Reggia di Venaria e il Castello della Mandria. L’area regionale del Parco costituisce la buffer nel tessuto rurale per la loro ubicazione strategica, zone UNESCO. le dimensioni e la capillare presenza in punti non Il territorio di competenza del Parco attraversa una realtà che si estende dalla cintura torinese alle valli casuali del nucleo storico, sono una preziosa montante, alla quali si aggiunge la forte connotazione culturale che lo rende un territorio di eccellenza nel panorama italiano. I Comuni del GAL Valli di Lanzo Ceronda Casternone che sono inclusi nell’area testimonianza del lavoro e della vita collettiva di parco sono: Fiano, Givoletto, La Cassa e Varisella. un tempo. Oggi, nonostante l’utilizzo si sia ridotto con l’arrivo dell’acqua corrente nelle case, viene riconosciuto a questi elementi un grande valore legato alla tipicità che conferiscono ai luoghi dove sorgono e permane comunque l’utilità delle comunità e per i turisti di poter disporre di acqua costantemente corrente.

< Le pozze Caprie

Zona umida di La Cassa Le zone umide sono ambienti che hanno un’ estrema importanza sul territorio per diversi motivi: idrogeologico, chimico-fisico, biologico, produttivo, fruitivo/educativo. Nel territorio del Comune di La Cassa l’acqua è l’elemento fondamentale e unificatore di tutta la zona. Le diverse modalità con cui < l’acqua interagisce con l’ambiente fisico consente la presenza di tre zone distinte. Rio La prima l’alveo del Ceronda, fisicamente delimitato da due argini e da uno sbarramento che a valle Balangero blocca il corso dell’acqua e consente il convogliamento della stessa nel canale irriguo di Druento. La seconda è un laghetto collocato in sponda orografica sinistra del Ceronda, a questo collegato tramite > un piccolo canale: con forte presenza di specie igrofile e con alcuni esemplari ancora piccoli di quercus Sistema robur. canalizzazioni La terza è una palude a menadri localizzata subito a monte dell’ingresso del Canale di Druento, in sponda Balangero orografica destra del Ceronda. La copertura arborea di ques’area è costituita da un piccolo ontaneto.

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INFRASTRUTTURE E SERVIZI URBANI La Bassa Valle per propria conformazione aperta di costituire minimi comuni denominatori ricorrenti verso la pianura risulta accessibile e attreversabile per ognuno dei centri abitati della zona. Tra questi in in più direzioni e non lungo assi di fondo valle emerrgono gli spazi pubblici di aggregazione, come avviene nell’Alta e Media Valle. Inoltre in tutta i nuclei storici costituiti da vicoli e piazze dove si l’area pianeggiante la rete di infrastrutture assume svolge la vita sociale, i luoghi identitari caratterizzanti una conformazione maggiormente articolata e o sedi di eventi e avvenimenti fortemente legati alla connessa all’area metropolitana. cultura locale e le strutture per attività ricreative e culturali. Per queste caratteristiche si connotano ambiti parzialmente autonomi tra essi orientati verso Strade principali la pianura: è quindi leggibile l’asse ferroviario sul quale sorge Balangero; l’asse della SP1 sulla quale si Gli assi viari principali della Bassa Valle sono orientano Fiano, Cafasse, Vallo e Varisella; La Cassa, organizzati lungo tracciati tangenti ai centri abitati Givoletto e Val della Torre orientati verso la SP24 e e pertanto tendono a canalizzare il passaggio Druento; Rubiana e Caprie lungo l’asse della Valle fuori dall’abitato, questo innegabile vantaggio di Susa. per la qualità ambientale dei centri abitati Sono pertanto i collegamenti secondari che si tuttavia ha una ripercussione sulla percezione del sviluppano lungo la linea pedemontana a costituire territorio infatti alcune zone divengono invisibili l’asse di collegamento dell’area sul quale il territorio e mai visitate neppure per errore o di passaggio. può focalizzare le attenzioni per gli interventi Nell’intenzione di promuovere i luoghi di maggior unificanti necessari a valorizzare la percezione di pregio paesaggistico perchè vengano fruiti con continuità paesaggistica. consapevolezza è opportuno che le Amministrazioni Le caratteristiche degli insediamenti urbani della locali prendano in considerazione una strategia di Bassa Valle variano anche notevolmente in relazione comunicazione in sito (con segnaletica idonea) che alla conformazione definitasi nelle stratificazioni orienti l’attenzione verso le emergenze proponibili storiche e nel passaggio da economia rurale a al pubblico proveniente dall’area metropolitana e in industriale, fino all’attuale forte orientamento verso transito principalmente in direzione dell’Alta Valle. l’area metropolitana. Alcuni Comuni contano alcune I temi di intervento sui principali assi viari riguardano migliaia di abitanti mentre altri non raggiungono invece da un lato le misure per innalzare il livello il migliaio, lo stesso incremento demografico ha di sicurezza per il traffico veicolare, risolvendo le seguito dinamiche differenti per ogni Comune nei forti criticità già analizzate nelle opportune sedi, decenni passati. Con queste considerazioni emerge dall’altro opere e azioni oculate per la mitigazione quindi la necessità di individuare elementi in grado dell’impatto ambientale e paesaggistico in tema di acustica e di intervisibilità. BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 190 191

Strade urbane

Dalla rete viaria principale diparte la fitta rete di strade urbane che connette tutti i principali centri della zona e lungo la quale emergono situazioni di interesse in relazione alle “sorprese” che < colpiscono il viaggiatore. Sono esempi le strade che Traves attraversano le zone boscate, le curve oltre le quali si aprono panorami e visuali verso le montagne o > sulle borgate, i rettilinei pianeggianti dai quali si Ferrovia aprono visuali sull’arco alpino, i filari alberati e le Pessinetto coltivazioni o i prati nelle diverse stagioni.

< Strada pedonale Balangero > Strada urbana fraz. Monpellato, < Rubiana Stazione ferroviaria Germagnano > fraz. > Campambiardo XXX Caprie

Percorso della Via Crucis La salita al Santuario può avvenire lungo la strada carrozzabile intitolata a Don Rolle, oppure attraverso un percorso da effettuare a piedi, scandito da diciassette edicole votive realizzate nel tempo da Givolettesi devoti alla Vergine, che sono in parte state utilizzate per segnalare le quattordici stazioni della Via Crucis. < Nel 2014 è stato ripristinato il sentiero che sale al Santuario e presso ogni pilone, trasformato in Stazione Caprie della Via Crucis, sono stati posizionati dei cartelli con meditazioni e preghiere tratte dalla Via Crucis presieduta dal Santo Padre Francesco nell’anno 2013. Il sentiero si percorre ora in circa 30 minuti. Parte > dalla quota di 395 mt slm e termina sul cortile della Cappella di S. Maria Ausiliatrice a quota 571,5 mt Area di sosta slm per una lunghezza totale di circa 700 mt. Colle del Lys AA.VV. 2009, “Givoletto e i suoi protagonisti”, Ed. Aghepos srl Rolle Don Andrea, 1906, Cappella di Maria Ss. Ausiliatrice in Givoletto

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Servizi urbani sull’arredo può rafforzare la riconoscibilità dell’area valorizzando i centri abitati storici. Attualmente Gli spazi per servizi urbani costituiscono un il variegato campionario di soluzioni di differente Aree ecologiche elemento chiave del benessere individuale e sociale, approccio stilistico non permettono di percepire Nelle foto a fianco sono luoghi della vita collettiva della comunità, nei si sono riportati la reale continuità paesaggistica dell’area GAL. quali gli abitanti si riconoscono, contribuiscono due esempi di Vengono quindi inseriti in questa sezione al fine di progettazione di a perseguire il miglioramento della loro qualità guidare i futuri interventi verso l’identificazione di questi spazi. Il primo spaziale. Nell’area della Val Ceronda e Casternone risulta integrato nel sono stati effettuati interventi coordinati degli un criterio omogeneo e riconoscibile da parte di paesaggio tramite spazi pubblici delle aree di maggior interesse tutti i fruitori. una struttura che nasconda e schermi identitario nei nuclei storici. L’applicazione dello l’area. stesso criterio sugli altri Comuni della zona di Bassa Valle e il rafforzamento percettivo con interventi

Spazi pubblici e arredi urbani Percorsi Pedonali Lo spazio pubblico è definito come ogni luogo Tra i percorsi di proprietà pubblica pedonali si Fermate per il trasporto o di uso pubblico distinguono: Spazi per affissioni pubblico accessibile e fruibile a tutti marciapiedi e XXX gratuitamente. Le piazze camminamenti XXX comunque organizzate e pedonali, chintane localizzate in particolare e vicoli interni nei costituiscono i luoghi di nuclei storici. aggregazione e di identità di ogni nucleo abitato.

Iluminazione Verde urbano pubblica XXX XXX

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Mulattiere, terrazzamenti e muri a secco Oggi completamente infrastrutturata dalla viabilità veicolare la zona di Bassa Valle cela in particolare nelle aree boscate una interessante rete di mulattiere ancora parzialmente conservate e definite da muri a secco laterali. La chiara funzione di spietramento ha accompagnato la modellazione del territorio legata alle esigenze delle attività rurali e svolge ancora oggi un utile ruolo per l’accessibilità delle aree boschive e per il controllo capillare delle condizioni di assetto idrogeologico dei versanti vallivi. I muri a secco sono utilizzati sia per modellare le pendenze e interrompere le acclività dei versanti attraverso i terrazzamenti, sia come definizione dei confini delle proprietà in bosco un tempo particolarmente preziose per il sostentamento della popolazione. Il materiale impiegato in queste opere è sempre reperito in loco e proprio per questo è assolutamente identificativo della natura litologica della zona come chiaramente visibile di seguito negli esempi volti a descrivere casi utili nella definizione delle linee guida progettuali.

> Muro a secco Rubiana

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6.7. Schede di sintesi OUTDOOR E SENTIERI

VEGETAZIONE L’analisi del tema unificante ha permesso di descrivere una potenziale rete di attività e itinerari legati al tempo libero di prossimità, attribuibili ad un offerta variegata in grado di soddisfare le esigenze di varie tipologie di Il paesaggio si presenta maggiormente antropizzato, le formazioni vegetali sono perlopiù riconducibili a fruitori. cedui di rovere e, in parte, alla antica vocazione agricola del territorio. Per la vicinanza con la Media Valle, In particolare nella zona di Bassa Valle emergono i percorsi di cicloescursionismo i quali, connessi ai percorsi emerge la possibilità di impiegare il legno di castagno come materiale da costruzione. di rilevanza regionale tramite il Parco La Mandria possono svolgere il ruolo di congiunzione del sistema Potenzialità inespresse outdoor dell’area GAL con l’area metropolitana.

Nella zona di Bassa valle è evidente una mal gestione forestale, che inibisce le capacità di sviluppo delle Infine la panoramicità delle alture prealpine associata alla facile percorribilità nelle quattro stagioni rendono specie autoctone del bosco planiziale: sono necessarie interventi di diradamento dei rimboschimenti e opere l’offerta complementare alle zone di Media e Alta Valle. di risistemazione delle antiche coltivazioni di castagno.

Tipologia Descrizione Potenzialità inespresse Descrizione Potenzialità inespresse Valorizzare la rete escursionistica e La sentieristica della Bassa Valle cicloescursionistica può innescare processi di Come già in atto in alcuni Comuni dell’area GAL le risulta facilmente accessibile, rigenerazione turistica per la Zona che assumerebbe Il recupero dell’ambiente della Itinerari escursionistici molto panoramica e ben iniziative di Associazione Fondiaria, Pianificazione un ruolo nodale di legame tra la Media e Alta Valle foresta è strettamente legato alla connessa con le reti ciclabili Forestale e progetti per la fruibilità turistica con l’area metropolitana attraverso il Parco La gestione e alla pianificazione. I dell’area pianeggiante. Foreste Comuni della zona dovrebbero dei boschi stanno rilancianto il grande valore Mandria. attivare iniziative mirate dell’ambiente boschivo come risorsa economica, La presenza di piste forestali, di La potenzialità di questa Zona è strettamente soprattutto per le aree forestali di strade bianche e della fitta rete paesaggistica e identitaria. Tale processo in crescita legata alla fruibilità cicloescursionistica che già maggior rilevanza. di sentieri di facile percorrenza deve essere fortemente sostenuto negli anni a venire. Itinerari manifesta continue crescenti presenze nel territorio. anche in mountainbike ha cicloescursionistici È opportuno definire modalità di gestione della permesso negli anni passati di sentieristica e dei servizi connessi per sostenere il L’incontro tra le attività outdoor e l’ambiente attuare efficaci progetti in tema La fitta rete sentieristica si processo di crescita già in corso. del bosco pone in primo piano le opportunità di di cicloescursionismo. sviluppa in gran parte nelle realizzare percorsi tematici come già attuato in aree boscate tra la pianura e i Fruibilità alcuni casi nell’area. I riscontri positivi riguardano rilievi prealpini attraversando il mantenimento ambientale grazie al presidio e ambientazioni suggestive e vari l’accrescimento del livello di cultura e sensibilità verso ecosistemi. il patrimonio forestale come bene comune.

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VIE D’ACQUA INFRASTRUTTURE E SERVIZI URBANI

I luoghi connessi alla presenza dell’acqua assumono nell’area di Bassa Valle un valore principale di salvaguardia Le caratteristiche degli insediamenti urbani della Bassa Valle variano anche notevolmente in relazione alla ambientale proprio in ragione della maggiore urbanizzazione, ma al contempo la presenza di nuclei produttivi conformazione definitasi nelle stratificazioni storiche e nel passaggio da economia rurale a industriale, fino ed aree agricole più estese rispetto a Media e Alta Valle, manifestano una maggiore presenza di elementi all’attuale forte orientamento verso l’area metropolitana. Alcuni Comuni contano alcune migliaia di abitanti antropici per la gestione della risorsa idrica soprattutto di canalizzazioni e sistemi irrigui. mentre altri non raggiungono il migliaio, lo stesso incremento demografico ha seguito dinamiche differenti Una politica attenta al valore ambientale e al corretto impiego della risorsa per usi antropici potrà nel tempo per ogni Comune nei decenni passati. Con queste considerazioni emerge quindi la necessità di individuare dare riscontri positivi nella qualità del paesaggio. elementi in grado di costituire minimi comuni denominatori ricorrenti per ognuno dei centri abitati della zona. Tra questi emerrgono gli spazi pubblici di aggregazione, i nuclei storici costituiti da vicoli e piazze dove si svolge la vita sociale, i luoghi identitari caratterizzanti o sedi di eventi e avvenimenti fortemente legati alla cultura locale e le strutture per attività ricreative e culturali. Tipologia Descrizione Potenzialità inespresse

Nel futuro è prevedibile una continua riduzione Ad esclusione della Stura, gli delle portate dei rii e dei torrenti dell’area. Si rende altri corsi d’acqua dell’area sempre più importante orientare gli interventi futuri Corsi d’acqua sono caratterizzati da ridotte sul sistema acquedottistico e sulla rete delle acque dimensioni e da portate meteoriche per cercare di sostenere l’apporto idrico Tipologia Descrizione Potenzialità inespresse fortemente discontinue. all’alveo naturale a sostegno dell’ecosistema. Alcuni interventi già svolti nell’area della Val Ceronda La presenza di aree protette riconosciute a livello Lungo i corsi d’acqua della Bassa Nell’area della bassa valle sono e Casternone hanno riqualificato gli spazi pubblici sovralocale per il valore ambientale permette di Valle sono presenti alcune aree leggibili caratteri di continuità delle aree di maggior interesse identitario nei nuclei Aree di pregio operare su azioni di messa in rete di tale patrimonio Spazi urbani dei nuclei di pregio fortemente connesse paesaggistica a livello urbano storici. L’applicazione dello stesso criterio sugli altri ambientale finalizzate alla valorizzazione e alla fruibilità storici alla presenza dell’acqua. Es. aree nella conformazione dei nuclei Comuni e il rafforzamento percettivo con interventi sostenibile delle infrastrutture verdi a rilevanza umide, aree Natura 2000. degli insediamenti più antichi. sull’arredo può rafforzare la riconoscibilità dell’area ecologica. valorizzando i centri abitati storici. Un progetto di rete nella valorizzazione e nella gestione strutturata dell’offerta in tema di sport In quasi tutti i Comuni dell’area può strutturare nell’area una rigenerazione sono presenti centri polisportivi Infrastrutture per lo vitalizzante legata al tempo libero sia per le attività a servizio della popolazione. sport che richiedono strutture sia per le attività legate al Tutti risultano ben organizzati e paesaggio. I centri sportivi come già avviene in alcuni accessibili. comuni possono divenire punti di riferimento e di servizio.

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PARTE III INDICAZIONI PER LA VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO

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7. Metodologie di intervento per la valorizzazione del paesaggio

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Secondo la diversa chiave di lettura di ciascun Paesaggio 7.1. Lettura del paesaggio percorso, essi si possono così descrivere: Considerato che il paesaggio di un territorio Passaggi di forme rappresenta la sintesi dell’interazione dei fattori naturali e antropici che concorrono a configurare Si considerano i principali elementi morfologici, il territorio stesso, nel redigere il presente ovvero i fenomeni legati alla natura delle superfici Manuale, si è ritenuto utile offrire come strumento paesaggistiche, con la loro disposizione verticale aggiuntivo una lettura del paesaggio stesso, e orizzontale, con le caratteristiche dei versanti, attraverso la scomposizione e il riconoscimento con le superfici risultanti dai processi che hanno di alcuni segni elementari, da cui trarre spunti per dato luogo al modellamento morfologico, causati una progettazione armoniosa e rispettosa delle dall’acqua, dal ghiaccio, dal vento. condizioni paesaggistiche. Passaggi di strutture Sono stati cioè rilevati quegli elementi portanti del paesaggio che si possono riferire agli iconemi, come Per individuazione dei passaggi di strutture Eugenio Turri descrive nella sua definizione: “Nel territoriali si intende il disegno preminente che suo operare, la percezione coglie prioritariamente rimane impresso nell’osservatore rispetto alla certe immagini, le fissa, le memorizza, ne fa delle matrice verde naturale e/o agraria. immagini portanti dell’ intera visione. Queste Passaggi di colori immagini di cui si compone il paesaggio sono gli Struttura iconemi” (Eugenio Turri, Il paesaggio come teatro, Potendosi definire il colore come un elemento Ed. Marsilio, 2006). portatore e custode della relazione tra uomo e L’area del GAL, descritta nelle Schede di sintesi nella materia, si può affermare che ciascun contesto PARTE II Elementi del patrimonio paesaggistico, paesaggistico esplica per l’osservatore una somma è stata sintetizzata in immagini rappresentative, delle tonalità cromatiche che lo caratterizzano. secondo percorsi di lettura del paesaggio, L’individuazione delle gamme cromatiche denominati “Passaggi”, come a descrivere i percorsi connotanti rimandano strettamente alle precedenti percettivi che si presenterebbero all’osservatore- fasi di caratterizzazione paesaggistica non solo fruitore del paesaggio del GAL. I percorsi si sono del territorio del GAL ma per tutti e tre gli ambiti concentrati sui principali aspetti del paesaggio: individuati. Per ogni zona è stato possibile creare le forme, intese come elementi della morfologia palette di colori, evinti dalle componenti naturali naturale del territorio; le strutture, relative alle del paesaggio, quali le rocce, le terre, vegetazione coperture vegetali del territorio; infine i colori, naturale o agraria. Tali gamme cromatiche, intesi come le palette di colori salienti delle zone di riconoscibili anche per un fattore storico-culturale, caratterizzazione del paesaggio (le rocce e i terreni sono sintetizzate in una peculiare tavolozza che per la morfologia, la vegetazione naturale e agraria, viene rappresentata graficamente attraverso il il costruito). codice standard internazionale PANTONE. BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 206 207

Forme Materiali Elementi naturali

Colori Alta Valle

black C

576 C

5555 C

656 C

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7.2. Accessibilità e fruibilità Media Valle Negli ultimi anni, sulla base delle esperienze che possono adattarsi a persone con disabilità così maturate nei progetti “Montagna per tutti” e come al resto della popolazione, in accordo con i “Turismabile”, è ormai radicata l’opinione che principi del Universal Design2. 448 C un territorio accessibile sia uno dei presupposti Tale metodologia, tuttavia, può difficilmente essere essenziali della qualità della vita dei suoi abitanti, applicata nella progettazione di interventi di così come della qualità dell’esperienza di coloro riqualificazione di aree naturalistiche in ambiente che lo visitano. Un territorio accessibile è tale non montano dove si presentino situazioni orografiche 5747 C solo se gli spazi e le infrastrutture sono conformi particolarmente acclivi nell’area o nei percorsi di o rispettosi della legge, ma anche se risulta fruibile avvicinamento, che implicherebbero interventi e quindi funzionale, efficiente e comodo da eccessivamente invasivi e costosi rispetto al utilizzare. Il termine “fruibilità” fa riferimento alla 363 C bilancio costi/benefici. In questi casi è opportuno effettiva possibilità di utilizzazione di un ambiente porre il giusto limite orientato alla sostenibilità o un’attrezzatura da parte di persone con disabilità dell’investimento, della futura gestione, delle seppur non esplicitamente progettati per tale ricadute ambientali e dell’ecologia stessa dei luoghi scopo1. 7489 C in senso ampio. L’accessibilità dei luoghi e degli elementi del Per sua stessa natura l’ambiente montano non è patrimonio paesaggistico diffuso è una questione “per tutti” e questa caratteristica ad accompagnarne Bassa Valle fondamentale se l’obiettivo è quello di rendere l’identità stessa e come risaputo e dimostrato, più attrattivo ed inclusivo il territorio sviluppando l’esclusività di alcuni luoghi, rispetto alle capacità seriamente il “turismo per tutti”. personali dell’individuo in grado di raggiungerli, 7554 C È però opportuno distinguere chiaramente su quali non collegata al tema della disabilità. beni del patrimonio si opera e che tipo di intervento Da queste considerazioni, si è ritenuto necessario, è possibile effettuare. Nel caso si possa intervenire integrare e arricchire il Manuale con l’introduzione su luoghi di particolare interesse ambientale e di alcune linee guida sul tema dell’accessibilità, con 126 C naturalistico con operazioni di riqualificazione l’obiettivo che esse possano costituire un “modello” compatibili, che ammettono adeguamenti parziali di riferimento per la progettazione più che un dei luoghi e trattamenti materici non invasivi ed vincolo supplementare. ecosostenibili si potrà, in alcuni casi, orientare il 7741 C progetto verso una “utenza ampliata”, con soluzioni

1 Linee Guida per il superamento delle barriere archi- 2 Termine coniato nel 1985 dall’architetto Ronald L. tettoniche nei luoghi di interesse culturale, II edizione Mace: “L’Universal Design è la progettazione di prodotti rivista e ampliata, Ministero per i Beni e le Attività Cultu- e ambienti utilizzabili da tutti, nella maggior estensione 366 C rali, Gangemi, Roma 2009. possibile, senza necessità di adattamenti o ausili speciali” BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 210 211

Linee guida - Criteri per la progettazione uscite, i servizi e i percorsi desiderati. rappresentazione bidimensionale, geometricamente ischiatici4, anche al fine di ridurre gli effetti negativi accurata, di uno spazio tridimensionale. indotti da una visione monotona ed omogenea, Un buon progetto di segnaletica deve quindi Orientamento che accentua psicologicamente le sensazioni di essere concepito fin dalla fase di progettazione Nell’ottica del Universal Design, è tuttavia affaticamento e di disagio. Per facilitare l’orientamento è necessario che architettonica e/o di recupero dell’area. A partire auspicabile progettare e realizzare mappe tattilo- l’ambiente fornisca quante più informazioni utili per dalla mappa dei percorsi, occorre analizzare i flussi visive, ossia mappe “per tutti”, che contengano Per gli aspetti relativi agli interventi di sistemazione determinare con ragionevole esattezza la propria dei visitatori e individuare i tratti e i punti dove è accorgimenti aggiuntivi per la lettura dello spazio delle superfici dei piani di calpestio sarà innanzitutto posizione rispetto all’ambiente medesimo e per necessario garantire loro le informazioni o l’eventuale anche da parte dei non vedenti: spessori e linee a fondamentale ottenere un piano ben steso e individuare il percorso più efficace per raggiungere ripetizione di una indicazione, per offrire alternative rilievo, scritte in braille e “in nero” a rilievo, texture compatto dove siano evitate pendenze trasversali la meta desiderata. di percorso. Il progetto deve essere strutturato su riconoscibili al tatto. superiori al 2-3% necessario allo scolo delle acque tre livelli di informazioni: la segnaletica informativa e, qualunque tipo di irregolarità tale da poter All’interno dei luoghi di interesse culturale (o di orientamento), la segnaletica direzionale (o Superamento delle distanze- Percorsi orizzontali causare inciampi e una compattezza del piano tale e naturalistico, per permettere e favorire di smistamento) e la segnaletica identificativa (o di da evitare l’affossamento delle ruote di sedie a l’orientamento alle persone con deficit visivo, ci si conferma), in raccordo comunque con la segnaletica I percorsi pedonali di notevole estensione che spesso ruote o passeggini o sostegni personali in genere può avvalere di varie strategie, tra cui le principali di sicurezza prevista per legge nei luoghi pubblici. caratterizzano molti luoghi di interesse ambientale anche in presenza di terreno bagnato. sono l’individuazione di punti di riferimento e e culturale, costituiscono una significativa barriera Una mappa è una rappresentazione simbolica Si possono individuare tre diverse direttrici linee di guida, la progettazione di una adeguata architettonica per tutte le persone con ridotta semplificata dello spazio che evidenzia relazioni operative: segnaletica e l’utilizzo di mappe che rappresentino capacità motoria, tra cui gli anziani e i cardiopatici. tra le componenti dello stesso (oggetti, efficacemente l’ambiente in cui ci troviamo. ▪▪ la semplice sistemazione del terreno esistente nei regioni). Comunemente essa è costituita Tali condizioni peggiorano ulteriormente quando Negli ambienti in cui non vi è alcuna guida naturale, casi in cui esso presenti sufficienti caratteristiche da una rappresentazione bidimensionale, il percorso presenta un andamento altimetrico dove pertanto l’orientamento per la persona con di modellabilità ed eliminazione di ogni ostacolo geometricamente accurata, di uno spazio variabile, ma anche quando è caratterizzato da un deficit visivo risulta particolarmente difficile, può portando allo stato finale un trattamento di tridimensionale. Per aumentarne la leggibilità e fondo irregolare o disomogeneo, circostanze tutte essere utile inserire accorgimenti nel trattamento stabilizzazione della superficie naturale nel tempo per facilitarne la comprensione si utilizzano alcune piuttosto frequenti ad esempio nei centri storici, delle superfici di camminamento inserendo (es. prato o terreno battuto); convenzioni grafiche, simboli e legende, fornendo nei parchi e nelle aree naturalistiche se non si elementi che possano fungere da guida o fornire anche informazioni che vanno oltre la mera prevedono opportuni accorgimenti. ▪▪ la realizzazione di un manto di finitura posato indicazioni, quali ad esempio una corsia tattile al in opera e permanente (es. misto granulare rappresentazione grafica. In tutti i casi di distanze non troppo estese, è suolo con ciottoli o pietre ben fissate al terreno, stabilizzato); oppure prevedere elementi in elevazione quali Per favorire l’orientamento nei luoghi di interesse necessario predisporre percorsi con pavimentazioni corrimani o arredi adeguatamente segnalati al non culturale, sicuramente in prossimità dei punti il più possibile omogenee ed antisdrucciolevoli, 4 Per appoggi ischiatici si intendono quei “dispo- vedente. di accesso, ma anche in altri punti strategici (ad prevedendo inoltre opportune zone di riposo e di sitivi o attrezzature, di varia foggia e dimensione, che esempio in prossimità dei punti di rischio di caduta, servizi ogni 50-100 metri3, possibilmente al coperto consentono alla persona di appoggiare il bacino (ischio) Un ruolo fondamentale per l’orientamento è assumendo posizione semiseduta e di scaricare, in par- incroci, cambi di direzione, ecc.), è necessario e dotate di sistemi di seduta (panchine) o appoggi assunto dalla segnaletica, che intesa come un te, il peso del corpo, ottenendo un notevole beneficio in garantire la presenza di una mappa fissa chiara insieme di segnali coordinati, ha la funzione condizioni di stanchezza o di affaticamento” (Ministero ed accessibile al maggior numero di persone, 3 Cfr. Ministero dei Lavori Pubblici, Direttive dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Linee guida di guidare il visitatore, comunicando con un comprese le persone anziane o quelle che hanno inerenti le facilitazioni per la circolazione e la sosta dei per gli enti di gestione dei Parchi nazionali italiani, Roma linguaggio universale, fatto di segni, pittogrammi veicoli al servizio delle persone invalide, Roma 1985. 2003, p. 46). Per le caratteristiche ergonomiche di un una scarsa consuetudine con la lettura di piante e e brevi parole, aiutandolo a individuare accessi e appoggio ischiatico si rimanda alle Norme UNI 11168-1, planimetrie. Comunemente essa è costituita da una febbraio 2006 , punto 6.4, pp. 10-11. BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 212 213

▪▪ la semplice sovrapposizione di elementi reversibili forme di ostacoli naturali o barriere architettoniche rampe impiegate in architettura ammettendo alcuni ruote. al di sopra dei materiali originari (es. pedane e da superare, quali dislivelli, scale disagevoli, pendii adattamenti per assecondare quanto più possibile Più specifiche riflessioni vanno rivolte all’impatto camminamenti in legno). con pendenze inadeguate, fino a situazioni fonti di le caratteristiche dell’ambiente di intervento. della rampa nei confronti delle antiche strutture e pericolo o affaticamento, come assenza di idonee In ogni caso dovranno essere inseriti elementi tattili Una rampa progettata con accuratezza sia nella al rapporto tra la rampa stessa e un’eventuale scala protezioni per il rischio di caduta dall’alto, assenza a terra, come cordoli laterali o trattamenti tattili della forma che nei materiali e ben integrata con lo esistente, tema piuttosto ricorrente all’ingresso di corrimani e zone in piano per il riposo. Spesso superficie, che forniscano le minime indicazioni di spazio circostante, costituisce un percorso inclusivo degli edifici storici ed ancor più nell’accesso alle parte di queste barriere, in virtù di qualità formali o andamento del percorso. valido per tutti e non una corsia riservata alle chiese. dei materiali contribuiscono a determinare l’identità persone con disabilità. Una rampa con pendenza Particolare attenzione deve essere posta alla stessa dei luoghi oggetto di intervento. Dal punto di vista strettamente percettivo, l’entità del 5-6% risulta appropriata e confortevole benché riduzione degli ostacoli lungo i percorsi. Soprattutto dell’impatto appare influenzata, più che dalla rampa Ciò conferma, che il tema del superamento dei la normativa6 indichi come massima un’inclinazione per i non vedenti e gli ipovedenti, è necessario in sé, dalle scelte progettuali relative al parapetto, dislivelli costituisce spesso un nodo cruciale dell’8% nel caso di adeguamento di edifici esistenti, ricordare che la percezione degli eventuali ostacoli dove è necessario coniugare le esigenze di sicurezza dell’intero progetto di riqualificazione per la fruibilità, ammettendo di arrivare fino al 12% per sviluppi è affidata all’uso del bastone, attraverso il quale si richieste dalla normativa con quelle della tutela. Più coinvolgendo scelte di carattere metodologico ed lineari compresi entro i 3 metri. individuano agevolmente gli elementi collocati a in generale è possibile individuare due orientamenti operativo da affrontare nella loro complessità5. terra, ma non si riescono a percepire quelli sospesi Oltre una certa lunghezza, il sistema della rampa opposti, l’uno teso a massimizzare la reversibilità e oltre i 50 cm e quindi dovranno essere evitati tutti Considerando gli ambienti aperti naturali o finisce per generare affaticamento, tanto che la l’autonomia della nuova struttura dall’ambiente gli elementi sporgenti naturali quali rami, rocce, etc. urbani, le soluzioni applicabili ricadono sempre stessa normativa impone un riposo almeno ogni 10 preesistente (naturalistico o urbanizzato) e l’altro o antropici quali cartelli, sostegni, opere d’arte, etc. nella modellazione del terreno dei percorsi per la metri di sviluppo lineare e limita l’estensione della volto ad integrare o mimetizzare la rampa nella creazione di rampe di pendenza adeguata, mentre rampa ad un massimo di 3,20 metri di dislivello scala o cordonata esistente. La larghezza di questi percorsi deve prevedere si escludono le soluzioni applicabili in architettura. complessivo. Ne consegue la raccomandazione di il passaggio di sedie a ruote, di passeggini e Entrano quindi in gioco soluzioni alternative limitare la rampa a dislivelli contenuti (entro 1,5 possibilmente di due persone affiancate. Nei casi Fruizione degli spazi e delle attrezzature e specifiche caso per caso fino a prendere in metri), affiancando, quando possibile, anche una di passerelle esterne, inoltre, l’eventuale grigliato considerazione, come già avviene in alcuni casi scala, soprattutto quando lo sviluppo longitudinale Accesso utilizzato per la pavimentazione deve presentare dell’area GAL, scelte gestionali di accompagnamento della rampa è più esteso. caratteristiche geometriche e dimensionali che Il punto di accesso principale alle aree aperte con attrezzature per il trasporto delle persone tengano conto dell’eventuale uso di bastoni o È necessario ribadire in ogni caso la fondamentale naturalistiche o urbanizzate è spesso il primo con ridotte capacità motorie, ad esempio la stampelle, il cui impiego non deve incontrare necessità del corrimano, al quale deve ostacolo da superare a causa dello spazio joellette. In questi casi dovranno essere tenute in difficoltà nell’appoggio a terra. È necessario, accompagnarsi, quando non è previsto un insufficiente per poter realizzare una zona di sosta considerazione le esigenze di movimentazione, infine, disporre lungo tutte le passerelle appositi parapetto pieno per la difesa dal vuoto, la presenza per la preparazione alla percorrenza, a prendere di sosta in sicurezza e gli spazi per il trasbordo in corrimano a doppia altezza, secondo le indicazioni di un cordolo di almeno 10 cm di altezza, atto ad visione delle informazioni di orientamento e di ragione della presenza della persona accompagnata della normativa. arrestare l’eventuale sbandamento della sedia a guida. L’approccio di intervento dovrà mirare e degli accompagnatori. all’ottimizzazione degli elementi da inserire al fine 6 Decreto Ministero dei Lavori Pubblici 14 giugno Superamento dei dislivelli - Percorsi verticali Nei tratti in pendenza anche nelle aree aperte si 1989, n. 236 “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire di non sovraccaricare lo spazio di oggetti che ne seguiranno le indicazioni tecniche relative alle l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici snaturerebbero la qualità percepita oltre a ridurre Le aree naturalistiche come gli ambienti urbanizzati privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata lo spazio disponibile e costituire ingombro ed degli insediamenti storici, chiaramente condizionati 5 A. Bellini, La pura contemplazione, cit., p. 4; S. e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione eventuale ostacolo. Inoltre è bene evitare punti, Della Torre, Il progetto di una conservazione senza bar- delle barriere architettoniche”: regolamento di attuazio- dall’orografia, presentano frequentemente differenti riere, cit., pp. 19-20. ne della Legge 13/89. accessi, luoghi ed elementi dedicati esclusivamente BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 214 215 alle persone con disabilità, ma bensì, in ottica di anche per l’utilizzo da parte di persone su sedia con notevoli costi aggiuntivi; la maggior parte dei inclusività generale, ricercare soluzioni praticabili a ruote, ma comunque fruibili da tutti e quindi sanitari di uso comune è conforme purché, come per tutti. Queste risulteranno particolarmente comodamente utilizzabili anche da persone obese, già evidenziato, essi siano installati tenendo conto comode per chi non presenti esigenze particolari e genitori con bambini piccoli, persone con bastoni o degli spazi di manovra e d’uso delle persone su adeguate alla fruizione libera per le diverse possibili stampelle e per tutti coloro che, pur non utilizzando sedie a ruote. difficoltà motorie o percettive. In tema di recupero una sedia a ruote, hanno comunque difficoltà a Importante è prevedere anche ausili per le persone si dovrà ovviamente tenere conto di situazioni muoversi in spazi molto ristretti. In entrambi i servizi con disabilità sensoriali quali adeguate segnalazioni ove l’adattamento dei luoghi non sarà del tutto igienici, potrebbe trovare utile collocazione anche e indicazioni tattili a terra, mappe tattili all’ingresso praticabile per condizioni ambientali irrisolvibili, in un fasciatoio. Tale soluzione consente anche di che indichino la posizione dei sanitari, corrimano, questi casi dovrà essere opportunamente segnalata risparmiare in termini di spazio oltre che di costi di contrasti cromatici ottenuti mediante l’utilizzo di in anticipo e fornita una soluzione di gestione per realizzazione e gestione. rivestimenti di colori diversi (chiari e scuri) per meglio rispondere alla necessità di accompagnamento di È importante valutare anche la possibilità di individuare i vari componenti (aree, arredi, sanitari, persone con determinate esigenze alle quali non sia realizzare comunque un servizio igienico attrezzato interruttori e ausilii), una corretta illuminazione, ecc. stato possibile rispondere nell’intervento. in un antibagno comune al fine di evitare situazioni imbarazzanti in presenza di persone con Arredi ed attrezzature Servizi igienici disabilità che si avvalgono dell’assistenza di un Un ambiente è ritenuto accessibile anche grazie alla Indipendentemente dalle attività che potranno accompagnatore di sesso diverso dal proprio. presenza di arredi ed attrezzature utilizzabili da tutti. essere svolte nei luoghi aperti di fruizione del Per quanto riguarda il dimensionamento dei servizi Questo aspetto viene, purtroppo, spesso trascurato paesaggio è necessario individuare idonei servizi igienici, si ritiene opportuno evidenziare che le facendo prevalere, già a livello progettuale, gli igienici, identificando questo spazio tra i fabbricati disposizioni normative attualmente vigenti si aspetti estetici su quelli funzionali e di usabilità. ed eventuali locali pubblici presenti nelle immediate limitano ad indicare alcune distanze e altezze che Gli arredi e le attrezzature, specie se fissi, devono vicinanze o realizzando un blocco di servizi igienici devono essere rispettate nel montaggio dei pezzi essere posizionati in modo da non costituire essi ex-novo. igienici, al fine di consentirne l’uso anche da parte stessi ostacoli ostruendo i percorsi o diventando In entrambi i casi gli spazi e le attrezzature dei servizi di persone su sedia a ruote. Quando gli spazi sono fonte di pericolo laddove non percepibili (elementi dovranno avere caratteristiche di accessibilità reale limitati può essere opportuno ricorrere a “soluzioni sospesi, spigoli sporgenti, ecc.). Al contrario e non esclusivamente rispondere alle indicazioni alternative”; nella maggioranza dei casi sono scegliendone opportunamente la collocazione, generali della normativa vigente in materia. A tale sufficienti semplici accorgimenti come, ad esempio, le dimensioni e i colori, possono diventare scopo si rendono necessari alcuni accorgimenti valutare attentamente il senso di apertura della fondamentali ausili per facilitare l’orientamento secondo i criteri indicati di seguito. porta o ricorrere a porte scorrevoli, ipotizzare che come punti e linee di riferimento. la manovra di inversione di marcia venga effettuata Generalmente, laddove le disposizioni legislative nell’antibagno e l’ingresso al box avvenga a marcia vigenti impongono la distinzione dei servizi indietro, disporre i lavandini solo nell’antibagno, igienici per sesso, evitando l’utilizzo esclusivo delle ecc. persone con disabilità, sarà sufficiente realizzare un solo servizio igienico per ciascuno dei due, di Le norme non impongono, inoltre, di utilizzare pezzi dimensioni più ampie dello standard, attrezzati igienici e rubinetterie speciali, come spesso si vede, BOZZA 18.12.2017 BOZZA 18.12.2017 216 217

interazione di più mezzi di comunicazione in uno progetti sul paesaggio: stesso supporto o contesto informativo. 7.3. Comunicare il paesaggio ▪▪ in fase di acquisizione permette di raccogliere Di conseguenza è necessario orientare le tecniche informazioni più complete attraverso l’utilizzazione Il tema della comunicazione del paesaggio vive una alla definizione della Convenzione europea del comunicative nel complesso ambiente dei contenuti integrata di fotografia, video, cartografia digitale; continua evoluzione e le sperimentazioni in tema si paesaggio (2000). multimediali, specie in ambito informatico, sovrappongono a concetti che spaziano dai concetti ▪▪ in fase di elaborazione consente di evidenziare quando per comunicare informazioni riguardanti il più filosofici della disciplina, incontrando tematiche “Paesaggio” designa una determinata parte di l’importanza di elementi di interesse, così come patrimonio paesaggistico ci si avvale di molti media di psicologia della percezione dei luoghi e viene territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il di garantire visioni d’insieme più complete grazie fruibili con un unico strumento: spesso declinate sul fronte più materialmente cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o all’uso di opportuni strumenti software per il digital pratico del marketing territoriale accostandosi alle umani e dalle loro interrelazioni. ▪▪ immagini in movimento (videoriprese, animazioni) image processing e la georeferenziazione; strategie turistiche. È quindi nei due concetti di CARATTERE e ▪▪ immagini statiche (fotografie, disegni) ▪▪ in fase di distribuzione l’uso di strumenti di authoring interattivo e ipertestuale consente di In questa sede e in relazione alle finalità della RELAZIONI che dovrà essere elaborata la strategia ▪▪ musica, suoni e testo. manualistica viene proposto un approccio di comunicazione del patrimonio paesaggistico rafforzare l’esperienza della fruizione, resa universale La comunicazione multimediale del paesaggio metodologico finalizzato all’indirizzo di azioni territoriale. e interattiva grazie all’uso di piattaforme web. permette quindi di fruirne in maniera ipertestuale, di comunicazione già individuate nel territorio Gli strumenti necessari all’acquisizione sono ormai Le Relazioni che costituiscono rete e sistema sul navigando in maniera non sequenziale tra i come fondamentali investimenti per l’attuazione alla portata di tutti e gli operatori locali potranno territorio e dalle quali derivano le possibilità di contenuti, e interattiva, fornendo comandi e delle progettualità in corso e finalizzate non solo impiegare direttamente o tramite consulenze fruizione per la popolazione e per i turisti. ricevendo risposte dal supporto multimediale. alla promozione turistica, ma alla costruzione professionali. Fotocamere con georeferenziazione Il Carattere che identifica il territorio e lo distingue di un’identità condivisa dalla popolazione e Il progetto di comunicazione del patrimonio GPS incorporata nei file delle immagini realizzate rispetto ad altre aree e dal quale derivano le inserita nel contesto alpino regionale. La stessa paesaggistico locale dovrà essere sviluppato e piccoli droni o fotocamere volanti permettono esperienze che l’individuo può vivere in questi programmazione di sviluppo locale in corso di integrando le più recenti tecnologie multimediali per di riprendere video del territorio da un’altezza luoghi. attuazione prevede misure di sostegno su vari realizzare prodotti per la promozione territoriale, la di alcune decine di metri o di video-ispezionare ambiti per azioni comunicative e gli stessi progetti In entrambi i concetti esistono elementi oggettivi, la didattica e la comunicazione in genere, via Internet, l’interno di grandi monumenti o cavità naturali. per investimenti di tipo “fisico” tengono da subito in forma, e soggettivi, il sentimento. video e carta stampata. considerazione le future esigenze di comunicazione. L’elaborazione dei contenuti multimediali acquisiti Per una strategia di comunicazione efficacie sarà Alla progettazione e realizzazione dei media e la postproduzione delle immagini o dei video Con queste premesse occorre chiarire però cosa fondamentale attraverso la forma permettere ai dovranno essere pianificate le modalità di gestione sono gestibili tramite software economici, o significhi comunicare il paesaggio in riferimento destinatari di intuire ed incontrare il sentimento che dei servizi, la formazione e le consulenze tecnico- addirittura gratuiti, che permettono la realizzazione all’area GAL, perché le azioni in corso e future genera infine l’interesse ed il legame al territorio. operative agli operatori che agiranno sul sistema di automatizzata di foto dal forte impatto attrattivo. vengano basate su concetti e metodologie condivise comunicazione multimediale. e quindi complementari tra esse attivando un Parallelamente le operazioni di georeferenziazione Linee guida - Criteri per la comunicazione Operativamente il progetto sarà strutturato in tre sistema efficace e mai in contraddizione. delle informazioni fotografiche, video, testuali e fasi fondamentali: sonore è possibile tramite piattaforme cartografiche Con il termine paesaggio ci si può infatti riferire Indicazioni tecniche ACQUISIRE, ELABORARE, DISTRIBUIRE on-line basate su sistemi GIS semplificati e di libero ad innumerevoli concetti e contenuti tematici, essi accesso, come già attuato in area GAL nel progetto Il termine comunicazione è strettamente connesso La multimedialità si rivela un moltiplicatore di però sono riassumibili in sintesi ricercando i minimi MAP2GRIES, ottenendo così una mappa precisa e alla multimedialità, ovvero alla compresenza e efficacia in tutte le fasi della documentazione di comuni denominatori ovvero, facendo riferimento aggiornata di informazioni interattive per gli utenti. 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Infine la distribuzione potrà avvenire tramite ▪▪ maggiore flessibilità nell’organizzazione dei piattaforme web in grado di integrare i più tradizionali contenuti; portali web con i social media e le applicazioni per ▪▪ distribuzione universale ed economica con l’uso mobile. Le opportunità di interazione non dovranno di Internet; riguardare soltanto i destinatari del processo di comunicazione, ma dovranno essere sfruttate le ▪▪ possibilità di aggiornamenti continui dei possibilità di coordinamento in rete tra gli operatori, contenuti. organizzati in gruppi di lavoro non formali con Se opportunamente gestite, le tecnologie modalità di collaborazione a distanza e asincrona, multimediali permettono di conseguire un attraverso la piattaforma condivisa con diversi livelli inarrivabile rapporto costo/efficacia nella di autonomia di azione. documentazione di progetti sul paesaggio, rispetto a tecniche più tradizionali ormai in abbandono in Indicazioni metodologiche conseguenza delle mutate abitudini dei destinatari.

L’uso dei supporti e delle tecnologie multimediali, Inoltre favoriscono il lavoro di gruppo in fase pur consentendo di moltiplicare l’impatto e di realizzazione dei supporti e garantiscono l’articolazione della documentazione di progetti il coinvolgimento dei fruitori, anche in chiave sul paesaggio, non elimina la necessità di una emotiva, grazie alla possibilità di elaborare approcci progettazione accurata e di una gestione a regia personalizzati alla consultazione. degli stessi. In conclusione, una strategia di comunicazione La progettazione deve tener presente, oltre realmente efficacie ed in grado di rapportarsi all’aumentata mole di materiali, anche le con la velocità di evoluzione, tipica di questo interrelazioni e le modalità di navigazione interne ambiente, deve basarsi sul principio di viralità, della al supporto. propagazione delle informazioni e dell’emulazione nel produrre contenuti continuamente aggiornati, Il compito di realizzare questa progettazione che può essere innescata solo all’interno di una mediante diagrammi strutturali e funzionali community strutturata e gestita a priori con le è oggettivamente più complesso di quello di metodologie dei social-media. raccogliere ed elaborare i materiali multimediali con gli strumenti sopracitati. Gli effetti positivi dell’uso di tecnologie multimediali nella documentazione di progetti sul paesaggio, rispetto all’uso di tecniche tradizionali, possono essere così riassunti: ▪▪ aumento dell’impatto “spettacolare” dei supporti realizzati;

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8. Scenari di valorizzazione paesaggistica

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8.1. Spazi pubblici e arredo urbano DESCRIZIONE

Obiettivi del progetto e relazioni con il capitale territoriale locale DATI IDENTIFICATIVI Il processo per la definizione di un’immagine di territorio maggiormente identificativa passa sia dagli aspetti Tipologia di localizzazione: principali spazi pubblici di rilevanza aggregativa e identitaria per i Comuni culturali sia dalle azioni concrete e visibili sugli elementi caratterizzanti i luoghi. Gli spazi pubblici dei nuclei Enti promotori: Comuni dell’area GAL abitati a partire dai capoluoghi per arrivare alle borgate e frazioni rappresentano i luoghi per i quali deve Possibili partners ed Enti coinvolti: Comuni e Unioni Montane, GAL, artigiani locali e operatori turistici. essere posta particolare attenzione nel processo di rinnovamento dell’immagine paesaggistica. Natura delle risorse dei principali investimenti: PSL GAL op. 752, cofinanziamento Comunale. Da sempre sul territorio le Amministrazioni Comunali investono parte del bilancio per la sistemazione di: Settore: piazze, aree pedonali interne ai nuclei storici, zone dedicate all’incontro e alle manifestazioni così come spazi minori per i servizi urbani di vario genere. ■ Patrimonio culturale (musei, beni culturali e architettonici) Il progetto dovrà definire un criterio di sistemazione condiviso, per gli spazi e per gli elementi fisici connessi ai ■ Cultura materiale (agroalimentare, artigianato) servizi pubblici urbani, che generi continuità di percezione del territorio da parte della popolazione e da parte □ Ambiente (energie rinnovabili, patrimonio ambientale) di chi visita occasionalmente i Comuni dell’area GAL. □ Turismo (ricettività, eventi, outdoor) A tale scopo è indispensabile oggi definire con un buon livello di dettaglio le soluzioni progettuali da applicare Tema di riferimento: nelle sistemazioni superficiali, nei rivestimenti e negli elementi che definiscono gli spazi pubblici, così come le □ Vegetazione componenti fisiche di arredo e di organizzazione dei servizi pubblici. □ Outdoor e sentieri Rientrano quindi nel progetto, meglio specificate le linee guida di intervento nelle relative schede tecniche: □ Vie d’acqua le pavimentazioni di piazze e percorsi pedonali, i marciapiedi e le cordolature in genere, le aree di sosta e ■ Infrastrutture e servizi urbani parcheggio, gli elementi in elevato, i parapetti, le sedute e le varie componenti di arredo urbano, la segnaletica di comunicazione locale e per l’affissione, le coperture per le fermate dei bus, le aree ecologiche e così via. La manualistica propone quindi le indicazioni di carattere generale definite sulla base delle indagini territoriali e delle indicazioni fornite dagli attori locali. Sulla base di queste linee guida, coerenti con l’identità e la cultura del costruire locale, le Amministrazioni Locali potranno elaborare un più dettagliato catalogo degli elementi di arredo urbano del territorio.

Aspetti innovativi del progetto

La definizione dei criteri di riqualificazione degli spazi e degli elementi pubblici dei centri abitati, ancor più efficace se concretizzata da un catalogo/capitolato adottato dalle amministrazioni, permetterebbe di rinnovare le modalità di gestione delle procedure di progettazione e appalto sia per gli interventi sia per le future manutenzioni. Infatti, in alternativa a numerosi singoli appalti di piccole dimensioni, un progetto di territorio attuato su gruppi di Comuni di anno in anno permetterebbe forti economie di scala e la riduzione delle procedure e degli adempimenti a carico degli uffici degli Enti Locali.

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8.2. Sport outdoor e centri sportivi

Analisi dei punti di forza e delle criticità DATI IDENTIFICATIVI Le caratteristiche degli insediamenti del territorio permettono di concentrare le azioni di investimento su Tipologia di localizzazione: siti per la pratica di sport outdoor - escursionismo, mountainbike, arrampicata pochi specifici luoghi fortemente identitari per i nuclei abitati e pertanto con investimenti puntuali e ripetibili sportiva, pesca sportiva, volo libero e centri sportivi comunali. si otterrebbero risultati efficaci. Enti promotori: Comuni dell’area GAL Nel lungo termine la ripetitività degli interventi potrà inoltre garantire economie nella manutenzione per la possibilità di programmare gli interventi e trarre vantaggio dalle economie di scala. Possibili partners ed Enti coinvolti: Comuni e Unioni Montane, GAL, associazioni sportive, CAI, Guide Alpine. È tuttavia corretto evidenziare che tale processo di rinnovamento richiede uno sforzo iniziale da parte degli Enti: di investimento economico al fine di condividere linee progettuali dettagliate e operativo per recepire le Natura delle risorse dei principali investimenti: PSL GAL, cofinanziamento Comunale, fondazioni procedure amministrative coordinate rispetto alle modalità operative consolidate negli anni. bancarie, fondi Regionali per il Turismo (L.R. 4/2000). Settore: Ricadute dirette e indirette sul territorio □ Patrimonio culturale (musei, beni culturali e architettonici) Il miglioramento della qualità ambientale degli spazi pubblici, come riscontrabile anche in alcuni interventi □ Cultura materiale (agroalimentare, artigianato) pregressi in area GAL, permette di implementare l’attrattività dei centri abitati e di conseguenza l’appetibilità ■ Ambiente (energie rinnovabili, patrimonio ambientale) del patrimonio immobiliare circostante rispetto innanzitutto alla permanenza della popolazione residente fino ■ Turismo (ricettività, eventi, outdoor) ad innescare processi di attrazione di nuovi abitanti. Parallelamente, come avviene in tutti i principali centri Tema di riferimento: abitati, le attività di accoglienza e ristorazione affacciate sui principali spazi pubblici avrebbero un evidente Vegetazione ritorno di immagine dalla riqualificazione dell’intorno. □ ■ Outdoor e sentieri Infine, in ragione delle strategie in tema di accessibilità per tutti, tali interventi permetteranno la riduzione e □ Vie d’acqua l’eliminazione delle barriere architettoniche negli spazi pubblici a vantaggio dell’accessibilità e dell’integrazione ■ Infrastrutture e servizi urbani sociale.

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Analisi dei punti di forza e delle criticità DESCRIZIONE L’organizzazione in forma di rete territoriale permette di intervenire con efficacia nel miglioramento e nella Obiettivi del progetto e relazioni con il capitale territoriale locale valorizzazione dei servizi alla popolazione e ai turisti creando luoghi organizzati e coordinati per l’incontro e a supporto della pratica degli sport outdoor intesi come discipline al pari di quelle attività già oggi maggiormente La pratica di attività sportive outdoor costituisce un’opportunità attrattiva per tutto il territorio e si inserisce organizzate in forme associative. positivamente nelle attuali dinamiche del mercato del turismo sostenibile, con una costante crescita di utenti La principale difficoltà è rappresentata dall’inerzia che emerge nell’attivazione di forme di gestione associative attenti al valore naturalistico dei luoghi dove praticare sport a contatto con l’ambiente. o consorziate dove la spinta da parte degli organi istituzionali potrà sostenere le libere iniziative verso una Le Amministrazioni dell’area GAL stanno già investendo in progettualità connesse alla valorizzazione delle sostenibilità nel tempo. infrastrutture per la pratica di attività all’aperto e si registrano infatti maggiori presenze di anno in anno. Al fine di cogliere pienamente la fase di crescita è opportuno che il territorio prenda in considerazione la Ricadute dirette e indirette sul territorio strutturazione di un’offerta ben definita e gestita come prodotto turistico organizzato in tutte le fasi ed Con questi interventi i Comuni possono sostenere la valorizzazione dei centri sportivi esistenti conferendogli esigenze collaterali degli utenti. Questo è possibile solamente in forma di cooperazione tra gli operatori il ruolo di punti di riferimento per la popolazione e per i turisti. In parallelo saranno riscontrabili incrementi pubblici e privati con l’obiettivo condiviso di complementarietà delle attività offerte organizzate su programmi dell’offerta turistica connessa al mercato dell’outdoor in costante crescita. stagionali per diverse fasce di pubblico. Nella valorizzazione di percorsi e siti per la pratica delle attività sportive sarà possibile prevedere nuove In questa visione territoriale le occasioni di valorizzazione del patrimonio naturalistico fruibile per la pratica opportunità di “contenitori” per eventi di Montagna per Tutti ed incrementare i siti realmente accessibili a dello sport outdoor si concretizzano in interventi puntuali in grado di rendere competitivi, sul mercato ampio persone con disabilità. del settore, quei luoghi già chiaramente identificati e frequentati. Infine non deve essere trascurata l’importanza di ridurre l’effetto di polverizzazione dei siti naturalistici fruibili Sarà fondamentale quindi individuare un programma di interventi che renda fruibili i siti per la pratica delle concentrando gli investimenti verso pochi siti effettivamente rilevanti, con conseguente migliore inserimento diverse attività affiancando interventi di miglioramento e riorganizzazione di siti a servizio e supporto degli nel relativo mercato. utenti. Se sono già in corso azioni di valorizzazione dei siti naturalistici (sentieristica, falesie, etc.) queste dovranno essere sostenute, mentre i centri di servizio e informazione attualmente non ben identificati dovranno essere attrezzati a partire dai numerosi centri sportivi comunali. In questi ultimi potranno infatti essere individuati i locali, gli spazi e le attrezzature utili a chi voglia fruire di quelle infrastrutture naturali distribuite invece sul territorio. L’organizzazione di luoghi specifici costituisce opportunità anche per la popolazione residente che avrà a disposizione centri attrezzati come punti di riferimento per il tempo libero e per l’aggregazione.

Aspetti innovativi del progetto

Il progetto prende in considerazione i luoghi fruibili per la pratica dell’outdoor come una reale infrastruttura e come prodotto turistico organizzato. Questo approccio garantisce la necessaria attenzione per i fruitori e permette agli operatori locali di costruire una rete che tenga in contatto tutte le attività outdoor del territorio. In parallelo i centri sportivi, oggi punti di riferimento solo per la pratica di alcuni sport (calcio, tennis, volley, etc.), potrebbero diventare luoghi di aggregazione, informazione e supporto anche per chi pratica sport outdoor ampliando quindi le attività e le positive ricadute socio economiche.

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8.3. Paesaggi sensoriali DESCRIZIONE

Obiettivi del progetto e relazioni con il capitale territoriale locale

DATI IDENTIFICATIVI I siti di particolare valore naturalistico presenti nell’area GAL sono stati presi in considerazione per numerose iniziative di valorizzazione e sviluppo turistico negli ultimi anni seguendo strategie connesse al turismo Tipologia di localizzazione: siti di rilevanza naturalistica sostenibile e accessibile. Tali iniziative hanno originato un sistema piuttosto articolato di luoghi attrezzati per Enti promotori: Comuni dell’area GAL accogliere visitatori con differenti esigenze. Dalle aree attrezzate per il semplice relax all’aperto ai siti didattici Possibili partners ed Enti coinvolti: Comuni e Unioni montane, GAL, Ente Parco La Mandria, Fondazioni nei boschi, dai sentieri a tema culturale e sportivo ai percorsi accessibili a persone con disabilità, l’offerta bancarie, CPD. risulta molto articolata, ma ancora non organizzata in una rete in grado di autosostenersi. A tale scopo è Natura delle risorse dei principali investimenti: PSL GAL op. 764 paesaggio, cofinanziamento Comunale. importante avviare una progettualità a scala sovra comunale per coordinare la comunicazione e la gestione Settore: di questi siti nel tempo. □ Patrimonio culturale (musei, beni culturali e architettonici) Il progetto dovrà quindi individuare innanzitutto le aree più rilevanti, puntando in particolare su quelle di maggior valore ambientale e paesaggistico delle tre zone attuative, in grado di attestarsi in modo competitivo □ Cultura materiale (agroalimentare, artigianato) nel mercato dell’offerta di fruizione naturalistica per incrementare le presenze di un pubblico attento all’alto ■ Ambiente (energie rinnovabili, patrimonio ambientale) valore qualitativo proposto. ■ Turismo (ricettività, eventi, outdoor) Una rete di siti di alta qualità in termini di percezione sensoriale dell’impatto visivo e sonoro, oltre che tattile Tema di riferimento: e olfattivo, rispetto al contesto naturalistico in cui si inseriscono e rispetto al variare delle stagioni; luoghi che ■ Vegetazione potranno offrire benessere fisico e psicologico e riscontri culturali tematici. ■ Outdoor e sentieri Il progetto si inserisce nelle strategie locali di valorizzazione del patrimonio tipico esistente, nel contesto in ■ Vie d’acqua crescita del turismo sostenibile e risponde alle esigenze riscontrate con pubblici specifici quali innanzitutto le □ Infrastrutture e servizi urbani persone con esigenze particolari per l’accessibilità. Il progetto dovrà confrontarsi ed inserirsi nel ventaglio di proposte dei competitors presenti a scala almeno regionale per poi avviare investimenti specifici e attivare forme di gestione sostenibili nel tempo. Gli investimenti dovranno quindi essere orientati principalmente verso interventi di forte caratterizzazione e riconoscibilità, verso una comunicazione innovativa e interattiva con i fruitori. I siti individuati, anche limitati nel numero, ma realmente competitivi, dovranno risultare complementari nei contenuti esperienziali proposti permettendo una gestione articolata nell’arco dell’anno per differenti fruitori, dalle scuole alle famiglie, dagli sportivi agli appassionati in temi naturalistico-ambientali. Questa rete di “contenitori” potrà essere oggetto di una forma di gestione consorziata (uso e manutenzione ordinaria) tra soggetti pubblici e privati al fine di poter generare profitto dalle attività svolte nei vari siti e dall’organizzazione di eventi per poi potersi occupare degli interventi di manutenzione ordinaria.

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Aspetti innovativi del progetto

Il progetto si inserisce nel circuito dell’offerta outdoor per il loisir e la didattica e si collega all’outdoor sportivo ed escursionistico come arricchimento della rete sul territorio. Nell’intero arco alpino le iniziative di messa in rete delle opportunità di fruizione del patrimonio ambientale hanno dimostrato di potersi attestare sul mercato turistico con maggiore attrattività, grazie alle differenti possibilità di intrattenimento, e parallelamente di riuscire a raggiungere una maggiore sostenibilità economica. L’approccio ai siti naturalistici come contenitori per attività culturali, didattiche e sportive sta assumendo rilevanza a livello internazionale e permette numerose opportunità di comunicazione ospitando eventi collaterali come rassegne artistiche o esibizioni.

Analisi dei punti di forza e delle criticità

Individuare siti già parzialmente predisposti alla fruizione, caratterizzati da tematismi identificativi e attrattivi, nei quali esistono già potenzialità di crescita, è una scelta vincente per ridurre l’investimento iniziale e poter concentrare gli sforzi verso l’innesco delle attività da ospitare. Le caratteristiche idonee di alcuni siti presenti nell’area GAL offrono la possibilità di puntare su iniziative sostenute da possibili redditività economiche sufficienti a sostenere la gestione dei siti nel lungo termine. Per poter avviare queste iniziative si rende tuttavia necessario uno sforzo non solo economico, ma di condivisione di forme di partenariato pubblico/privato alle quali il territorio non ha prima d’ora ancora fatto appello. Saranno quindi necessarie analisi di modelli gestionali già attuati in contesti analoghi per poter definire modalità e procedure amministrative adeguate.

Ricadute dirette e indirette sul territorio

La presenza di luoghi naturalistici accessibili e in grado di ospitare attività, accresce l’offerta turistica del territorio e quindi offre nuove opportunità per gli operatori turistici connessi alle aree di rilevanza naturalistica (guide, associazioni, scuole, ristorazione). Considerando il progetto all’interno della rete outdoor dell’intera area, si rileva un conseguente incremento dei luoghi di interesse connessi ai percorsi escursionistici che incide positivamente sul grado di attrattività degli itinerari di lunga percorrenza. I siti valorizzati apriranno così opportunità di ospitare eventi della programmazione locale come innanzitutto Montagna per Tutti e di inserirsi in circuiti di eventi di rilevanza regionale e nazionale, con sempre maggiore riscontro in tema di offerta di siti realmente accessibili per tutti. Infine, concentrando gli investimenti su luoghi già vocati e in parte strutturati permette di ridurre l’effetto di dispersione degli sforzi in numerosi piccoli siti naturalistici solo parzialmente fruibili, ottenendo invece pochi luoghi veramente rilevanti con conseguente migliore inserimento nel relativo mercato di offerta turistica, didattica e culturale.

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9. Esempi di valorizzazione paesaggistica

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9.1. Associazione fondiaria DESCRIZIONE

Obiettivi del progetto e relazioni con il capitale territoriale locale DATI IDENTIFICATIVI Le Associazioni Fondiarie nascono con l’obiettivo di recuperare la produttività delle proprietà fondiarie Localizzazione: Piemonte frammentate e dei terreni agricoli incolti o abbandonati attraverso la gestione associata, consentendo la Ente promotore: Regione Piemonte (Legge Regionale n. 21 del 2 novembre 2016) valorizzazione del patrimonio fondiario, la tutela dell’ambiente e del paesaggio, la prevenzione dei rischi Partners ed Enti coinvolti: Privati, Comuni e Unioni montane. idrogeologici e degli incendi nonché l’applicazione di misure di lotta obbligatoria degli organismi nocivi Natura delle risorse dei principali investimenti: Pubblici, regionali (nel bilancio regionale sono stati ai vegetali. La Regione Piemonte, con l’approvazione della Legge regionale n. 21 del 2 novembre 2016, stanziati 300.000 euro per gli anni 2016,2017 e 2018) e comunitari (misura 4, operazione 4.3.2 “Interventi di riconosce nell’associazionismo fondiario uno strumento per il miglioramento dei fondi e per la valorizzazione miglioramento infrastrutturale e fondiario”). funzionale del territorio, comprendenti tutti i terreni di qualsiasi natura (agricoli, forestali o misti). L’obiettivo Settore: è di ricostituire delle aree di coltivazione produttive ed economicamente sostenibili in grado di agevolare □ Patrimonio culturale (musei, beni culturali e architettonici) l’occupazione, la costituzione ed il consolidamento di nuove imprese agricole. ■ Cultura materiale (agroalimentare, artigianato) Aspetti innovativi del progetto ■ Ambiente (energie rinnovabili, patrimonio ambientale) □ Turismo (ricettività, eventi, outdoor) Un’Associazione Fondiaria è una libera unione fra proprietari di terreni pubblici o privati, eventualmente Tema di riferimento: patrocinata da un Comune capofila. L’obiettivo è raggruppare terreni agricoli e boschi, abbandonati o incolti, per consentirne un uso economicamente sostenibile e produttivo. Le attività di gestione dei terreni ■ Vegetazione conferiti all’associazione avvengono nel rispetto delle buone pratiche agricole, degli equilibri idrogeologici, □ Outdoor e sentieri della salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio e nel segno dell’economicità ed efficienza della gestione. □ Vie d’acqua Ogni associato conserva la proprietà dei suoi beni, che non sono usucapibili, ed esercita il diritto di recesso ■ Infrastrutture e servizi urbani dalla sua adesione nel rispetto dei vincoli temporali contrattuali tra l’associazione fondiaria e i gestori. Le associazioni fondiarie acquistano la personalità giuridica e sono riconosciute con l’iscrizione, autorizzata con provvedimento della struttura regionale competente, nel Registro regionale delle persone giuridiche private. Il percorso che porta alla costituzione di un’Associazione Fondiaria e alla sua gestione ha un impatto positivo dal punto di vista sociale. È l’occasione per riscostruire un senso di comunità, favorendo il superamento dell’interesse particolare a vantaggio di una visione collettiva.

Analisi dei punti di forza e delle criticità

Rispetto alla gestione da parte di un’impresa o di un consorzio di imprese che hanno principalmente priorità economiche, le Associazioni Fondiarie hanno come obiettivi la gestione sostenibile del territorio, dove l’aspetto economico è considerato di pari grado a quelli sociale e ambientale. Le azioni sono mirate a eliminare/ridurre la copertura arborea e arbustiva presente nelle radure tramite il

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LEZIONI PER IL TERRITORIO taglio di boschi di neo formazione più recente, il cui recupero risulta più facile dal punto di vista operativo La costituzione di Associazioni Fondiarie sul territorio del GAL costituirebbe il presupposto iniziale per e normativo, in quanto non è richiesta la pratica per la conversione d’uso del suolo. Il recupero di porzioni a la ripresa dell’uso del territorio con i relativi benefici paesaggistici che ne derivano. Il mantenimento e il pascolo può presentare delle complicazioni per il rilascio di autorizzazioni paesaggistiche con le relative misure miglioramento dei prati e dei pascoli residui seguendo l’antico ruolo produttivo determinerebbe indirettamente compensative da adottare poiché, trascorsi i dieci anni, si può verificare la situazione in cui un determinato la riqualificazione e la valorizzazione del paesaggio agro – pastorale, con una serie non secondaria di valenze appezzamento venga classificato come bosco. ambientali e turistiche. La costituzione di Associazioni Fondiarie costituirebbe un elemento positivo anche per lo sviluppo economico Ricadute dirette e indirette sul territorio di alcune aree, in quanto le imprese agricole sono facilitate ad ampliare le proprie attività o a renderle più efficaci, andando a ri-utilizzare spazi un tempo già destinati all’agricoltura o all’allevamento. Le Associazioni Fondiarie si occupano di gestire le proprietà conferite dai soci o assegnate, redigere e attuare il piano di gestione, partecipare all’individuazione dei terreni silenti e al loro recupero e provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria. Riferimenti utili La Legge regionale 21/2016 prevede due tipi di riconoscimento economico: http://arianna.cr.piemonte.it/iterlegcoordweb/dettaglioLegge.do?urnLegge=urn:nir:regione. alle Associazioni Fondiarie: piemonte:legge:2016;21@2017-06-03&tornaIndietro=true ▪▪ contributo fino all’80% per la copertura delle spese sostenute per la costituzione dell’associazione. http://www.regione.piemonte.it/montagna/associazioniFondiarie/dwd/Alleg_dgr_linee_guida_statuto.pdf ▪▪ € 500,00/ettaro per la realizzazione del piano di gestione e dei miglioramenti fondiari necessari ai proprietari http://www.regione.piemonte.it/montagna/associazioniFondiarie/dwd/Allegato_dgr92_5523piani_gestione_ di terreni privati: asfo.pdf ▪▪ contributo una tantum nella misura massima di € 500,00 per ogni ettaro conferito di superficie utilizzabile, a condizione che il conferimento abbia una durata non inferiore ai 15 anni. Le associazioni finora costituite hanno stabilito di destinare i ricavi di gestione a miglioramenti fondiari e interventi a favore della comunità. L’obiettivo è di creare le condizioni, attraverso l’accorpamento fondiario e la gestione unitaria, per un utilizzo sostenibile del territorio da parte di terzi chiamati a versare all’associazione un corrispettivo.

Trasferibilità e riuso

In Piemonte sono già nate diverse Associazioni Fondiare (2017) fra cui: Carnino, piccola frazione montana del Comune di Briga Alta (Cn) - la prima in Regione, attiva dal 2012 – Avolasca (AL), Caldirola (Al), Montemale (Cn), Ostana (Cn), (To), Macra (Cn), Upega (Cn), Stroppo (Cn), Usseglio (TO).

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9.2. Laboratorio naturalistico GestAlp DESCRIZIONE

Obiettivi del progetto e relazioni con il capitale territoriale locale DATI IDENTIFICATIVI Il progetto, nato nel 2007 con gli studi di fattibilità, si pone come obiettivo la costruzione di un modello per Localizzazione: Val Varaita, Frassino (CN) gestione sostenibile delle risorse endogene rinnovabili, ponendo al centro dell’attenzione acqua, legno, erba Ente promotore: Azienda Naturale GestAlp, società agricola cooperativa a.r.l. e animali. L’idea è nata dalla Fondazione CeRiGeFas, un organo universitario e un ente strumentale della Partners ed Enti coinvolti: Associazione Proprietari Forestali Alta Valle Varaita di cui sono soci i Comuni Provincia di Cuneo. Il modello tenta di raggiungere tre condizioni fondamentali: l’autonomia finanziaria, lo e i privati; Associazione Allevatori Stanziali Alta Valle Varaita; Comprensorio Alpino Valle Varaita (ente di sviluppo equilibrato della comunità con un modello multifunzionale e la cura del territorio conservando intatte gestione venatoria. Il coordinamento è affidato al CeRiGeFaS (Centro di Ricerche sulla Gestione della Fauna le risorse impiegate per le generazioni future. L’operazione è partita nel 2007 con la fondazione di Idralp S.r.l., Selvatica) – Fondazione dell’Università di Torino, socio tecnico della cooperativa. una società di gestione dell’idroelettrico, successivamente è stato realizzato un piano forestale, per mettere A questi Enti sono progressivamente confluiti: Idralp s.r.l., i Comuni di Pontechianale e Frassino, il a disposizione i 4.000 ettari di foreste locali, è stato costruito l’impianto di cogenerazione a gassificazione da Comprensorio Alpino Valle Varaita. cippato, è stato realizzato il centro di lavorazione carni e sono stati realizzati impianti di irrigazione. La strategia del progetto è a priorità energetica, investendo in un impianto di cogenerazione elettro-termica Natura delle risorse dei principali investimenti: Privati e pubblici (attraverso contributi comunitari). da biomasse legnose locali, che consentirà uno sviluppo integrato di altre filiere sostenibili, a partire dalla Settore: “filiera delle carni locali tipiche” e dalla “filiera del legno locale” nonché una programmazione di interventi □ Patrimonio culturale (musei, beni culturali e architettonici) sociali diretti nel campo dei servizi primari. ■ Cultura materiale (agroalimentare, artigianato) ■ Ambiente (energie rinnovabili, patrimonio ambientale) Aspetti innovativi del progetto □ Turismo (ricettività, eventi, outdoor) Il Laboratorio Naturale GestAlp si propone di realizzare un modello innovativo per la gestione delle fonti Tema di riferimento: naturali rinnovabili del territorio alpino a forte connotazione sociale, in grado di produrre economia e ■ Vegetazione occupazione, migliorare la qualità di vita delle comunità residente. □ Outdoor e sentieri ■ Vie d’acqua Analisi dei punti di forza e delle criticità ■ Infrastrutture e servizi urbani Il programma del Laboratorio Naturale GestAlp costituisce un programma “pilota” di governo del territorio, di tipo multifunzionale, sostenibile e condiviso, che possa assumere valore di modello anche in altre valli. La forza e la fattibilità del progetto è garantita dall’autonomia del sistema dal punto di vista finanziario, tra le fonti finanziarie si hanno: capitale sociale, prestito fruttifero dei soci, fondazioni bancarie, contributi comunitari (GAL, PSR), autofinanziamento, normali linee di credito bancario. Tra le criticità vi è il fatto che per riuscire non è sufficiente la gestione “isolata” di una sola risorsa ma è necessaria l’integrazione di diverse competenze, di diversi settori applicativi, di investimenti diversificati, che presuppongono una sinergia profonda tra le componenti pubbliche e private che hanno interesse a mantenere vitali le comunità delle Valli e attivo un cosciente presidio del territorio.

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Ricadute dirette e indirette sul territorio LEZIONI PER IL TERRITORIO Nella programmazione del progetto sono state previste le seguenti ricadute: ▪▪ ricadute sociali e economiche dirette: investimenti sociali, si destinerà il 50 % dell’utile della gestione La costituzione di Associazioni Fondiarie sul territorio del GAL costituirebbe il presupposto iniziale per idroelettrica alla creazione/potenziamento di servizi e iniziative a regia pubblica, investimenti nella produzione la ripresa dell’uso del territorio con i relativi benefici paesaggistici che ne derivano. Il mantenimento e il sostenibile, l’altro 50 % dell’utile idroelettrico sarà investito nelle filiere produttive sostenibili. miglioramento dei prati e dei pascoli residui seguendo l’antico ruolo produttivo determinerebbe indirettamente la riqualificazione e la valorizzazione del paesaggio agro – pastorale, con una serie non secondaria di valenze ▪▪ ricadute sociali e economiche indirette: sulle aziende agricole e sulle aziende artigianali. ambientali e turistiche. Il laboratorio sta riscontrando un certo successo per quanto riguarda le ricadute positive sul territorio. Nello La costituzione di Associazioni Fondiarie costituirebbe un elemento positivo anche per lo sviluppo economico specifico si riscontrano: la creazione di circa 20 posti di lavoro nella cooperativa, l’utilizzo di risorse rinnovabili di alcune aree, in quanto le imprese agricole sono facilitate ad ampliare le proprie attività o a renderle più e non utilizzate, il miglioramento ambiente montano, le ricadute dirette sul turismo (es. PSR piste forestali efficaci, andando a ri-utilizzare spazi un tempo già destinati all’agricoltura o all’allevamento. 125.1 km con un totale 62 km di piste forestali totali in 15 anni), l’indotto per imprese edili e impiantistiche indotto per strutture ricettive. Riferimenti utili

Trasferibilità e riuso http://www.dislivelli.eu/blog/un-modello-di-gestione-delle-risorse-montane.html http://www.gestalp.it/index.html L’applicabilità in altri valli alpine è sicuramente alta in quanto si tratta di un modello di sviluppo idoneo al contesto ambientale e sociale delle Alpi attuali, endogeno, perché basato sull’utilizzo delle risorse naturali rinnovabili presenti sul territorio ed è autonomo dal punto di vista finanziario.

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9.3. Humus park DESCRIZIONE

Obiettivi del progetto e relazioni con il capitale territoriale locale DATI IDENTIFICATIVI Il progetto costituisce il più importante evento italiano di Land Art (da land = terra, territorio; forma artistica Localizzazione: Parchi e siti di interesse naturalistico nei Comuni di Pordenone, Caneva, Polcenigo (PN) che utilizza materiali naturali presi da un territorio le cui opere rimangono “in mostra” nel territorio stesso) e Ente promotore: Comuni di Pordenone, Caneva, Polcenigo si svolge a cadenza biennale su un programma di circa 15 giorni, in 3 location, ospitando oltre 80 artisti da 13 Partners ed Enti coinvolti: Comuni di Pordenone, Caneva, Polcenigo, Regione Autonoma Friuli Venezia paesi del mondo e coinvolgendo 8 scuole d’arte e accademie. Giulia, Provincia di Pordenone, Soprintendendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, UNESCO - Siti Humus Park, in qualità di grande esempio di Land Art esistenti nel nostro Paese, è capace di trasformare boschi palafitticoli preistorici dell’arco alpino, Turismo FVG. e radure, prati e rive di fiumi e torrenti in altrettanti musei a cielo aperto dove tronchi scortecciati inquadrano Natura delle risorse dei principali investimenti: Privati e pubblici (attraverso contributi comunitari). fusti di alberi, scale costruite con intrecci di erba e fieno, profili e sagome di animali fantastici, cortine di canne Settore: creano percorsi ottici obbligati e mostrano scorci inediti di un natura selvaggia e rude. Tutte opere, destinate ad essere modificate o, addirittura distrutte, dagli agenti atmosferici, proprio come se la Natura diventasse ■ Patrimonio culturale (musei, beni culturali e architettonici) anche lei artista e intervenisse per lasciare tracce dei suoi interventi. □ Cultura materiale (agroalimentare, artigianato) Nate dal mix di abilità tecnica, ispirazione e dialogo con l’ambiente circostante, queste opere, insieme a quelle ■ Ambiente (energie rinnovabili, patrimonio ambientale) che verranno realizzate nel corso di Humus Park 2016, costituiscono delle vere e proprie gallerie en plein air, ■ Turismo (ricettività, eventi, outdoor) visibili e visitabili finché la Natura non le trasformerà. Tema di riferimento: ■ Vegetazione Aspetti innovativi del progetto ■ Outdoor e sentieri □ Vie d’acqua La Natura offre la scenografia ed i suoi materiali: lavorando a coppie, gli artisti italiani e internazionali li □ Infrastrutture e servizi urbani scelgono e li lavorano creando opere uniche, nate “in e per” un luogo specifico. Il pubblico cerca le opere, le scopre e ne gode, finché la Natura non se “le riprende”.

Analisi dei punti di forza e delle criticità

Dal 2008 (anno della prima edizione) ad oggi la manifestazione ha assunto un ruolo fondamentale per l’internazionalizzazione dell’evento e quindi dei luoghi che lo ospitano, attirando in questo angolo del Friuli Venezia Giulia land artist da ogni parte del mondo. L’edizione 2016 ha visto la partecipazione di creativi della Svizzera, Francia, Russia, Lituania, Polonia, California, Gran Bretagna, Slovenia, Portogallo, Ungheria, Olanda, Sud Africa, Kazakista, etc. Condizione fondamentale per l’attuazione del progetto è la capacità di strutturare una gestione innovativa da parte di una pluralità di soggetti, con l’integrazione di diverse competenze in diversi settori applicativi, che presuppongono una sinergia profonda tra le componenti pubbliche e private in ambito amministrativo, culturale e di marketing del territorio.

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Ricadute dirette e indirette sul territorio

Il progetto ha manifestato le seguenti ricadute: ▪▪ ricadute sociali e economiche dirette: divulgazione culturale in tema artistico e ambientale, internazionalizzazione dell’immagine territoriale, incremento delle presenze turistiche e di nuovi pubblici. ▪▪ ricadute sociali e economiche indirette: sulle aziende agricole e sulle aziende artigianali dell’area. L’evento sta riscontrando un forte successo nel settore di riferimento e per quanto riguarda le ricadute positive sul rilancio dell’immagine del territorio rispetto ai competitors.

Trasferibilità e riuso

L’applicabilità in altri valli alpine è sicuramente alta in quanto si tratta di un modello di evento idoneo al contesto ambientale e sociale delle Alpi attuali, endogeno, perché basato sull’utilizzo delle risorse naturali rinnovabili presenti sul territorio ed è adattabile a differenti tematiche anche diverse dalla land art.

LEZIONI PER IL TERRITORIO

L’approccio ai siti naturalistici come contenitori per attività culturali, didattiche e artistiche sempre più frequente a livello internazionale, permette numerose opportunità di comunicazione e promozione del territorio grazie agli eventi collaterali come rassegne artistiche o esibizioni. Grazie all’incontro di tematiche differenti (es. arte, paesaggio, ambiente) è possibile attuare una strategia di diversificazione dei pubblici aumentando di conseguenza le presenze turistiche nell’area.

Riferimenti utili http://www.humuspark.it/it/

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