Columbia Pictures Presenta in Associazione Con Relativity Media
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Columbia Pictures Presenta In Associazione con Relativity Media Una Produzione Trigger Street/Michael De Luca Un Film Di Robert Luketic 21 (21) Jim Sturgess Kate Bosworth con Laurence Fishburne e Kevin Spacey Musiche di David Sardy Costumi di Luca Mosca Montaggio Elliot Graham Scenografie di Missy Stewart Direttore della Fotografia Russell Carpenter, Asc Produttori Esecutivi William S. Beasley Brett Ratner Ryan Kavanaugh Tratto dal Libro “Blackjack Club” Di Ben Mezrich pubblicato in Italia da Mondadori Sceneggiatura di Peter Steinfeld E Allan Loeb Prodotto da Dana Brunetti Kevin Spacey Michael De Luca Regia di Robert Luketic Data di uscita prevista: 18 aprile 2008 Distribuito dalla Sony Pictures Releasing Italia 2 Edizione Italiana – 21 UFFICIO STAMPA Cristiana Caimmi Dialoghi Italiani Elettra Caporello Direzione del Doppiaggio Manlio de Angelis Voci BEN – Marco Vivio MICKEY – Roberto Pedicini JILL – Francesca Fiorentini COLE – Luca Ward CHOI – Paolo Vivio Fonico di Mix Alessandro Checcacci Fonico di Doppiaggio Walter Mannina Assistente al Doppiaggio Silvia Ferri Doppiaggio eseguito presso CDC SEFIT GROUP 2 3 La pellicola della Columbia Pictures 21 è ispirata alla storia vera di alcune delle menti più brillanti della nazione e a come hanno vinto diversi milioni di dollari a Las Vegas. Ben Campbell (Jim Sturgess) è un timido e brillante studente del M.I.T. che, dovendo pagarsi la retta scolastica, trova la soluzione nelle carte. Infatti, viene reclutato per far parte del gruppo dei migliori studenti della scuola che si recano a Las Vegas ogni fine settimana, armati di false identità e delle doti necessarie per capovolgere le probabilità del blackjack a loro favore. Con in testa un professore di matematica poco ortodosso, il genio delle statistiche Micky Rosa (Kevin Spacey), craccano il codice. Contando le carte e impiegando un intricato sistema di segnali, la squadra riesce a sconfiggere nettamente i casinò. Sedotto dai soldi, dallo stile di vita di Las Vegas e dalla sua intelligente e sexy compagna di giochi, Jill Taylor (Kate Bosworth), Ben inizia a superare i limiti. Anche se contare le carte non è illegale, gli ostacoli sono molti e la sfida diventa non solo ricordare correttamente i numeri, ma anche fare attenzione al responsabile dell’organizzazione dei casinò: Cole Williams (Laurence Fishburne). La Columbia Pictures presenta, in associazione con la Relativity Media, una produzione Trigger Street/Michael De Luca, un film di Robert Luketic, 21. La pellicola vede protagonisti Jim Sturgess, Kate Bosworth, Laurence Fishburne e Kevin Spacey ed è diretta da Robert Luketic. I produttori sono Dana Brunetti, Kevin Spacey e Michael De Luca, mentre la sceneggiatura è di Peter Steinfeld e Allan Loeb, tratta dal libro Blackjack Club di Ben Mezrich. William S. Beasley, Brett Ratner e Ryan Kavanaugh sono i produttori esecutivi, mentre Russell Carpenter, ASC, è il direttore della fotografia, Missy Stewart la scenografa, Elliot Graham il montatore, Luca Mosca è il creatore dei costumi e David Sardy l’autore delle musiche. 3 IL FILM “Chi non vorrebbe andare a Las Vegas e fare una strage, non grazie alla fortuna, ma alla sua intelligenza?”, si chiede Kevin Spacey, rivelando il fascino della storia di 21. Spacey sostiene che, nonostante sembri frutto di fantasia, in realtà il film è ispirato da un gruppo reale di studenti del M.I.T. degli anni novanta. “Ho amato la contrapposizione tra le vite di questi ragazzi a Boston, dove erano dei secchioni con delle matite nelle loro tasche, e quelle che conducevano a Las Vegas, dove potevano diventare chiunque volessero”. “A Las Vegas, puoi essere chiunque”, conferma Robert Luketic, che ha diretto il film. “Dei geni del M.I.T. diventano delle rockstar e conquistano le chiavi della città. Hanno accesso a delle cose che la maggior parte di noi può solo sognare”. Molto tempo fa, il socio di produzione di Spacey, Dana Brunetti, aveva sentito delle voci su dei bravissimi matematici del M.I.T. che avevano utilizzato le loro doti con uno scopo molto concreto, essendo riusciti a trovare il modo di sconfiggere la sorte a blackjack e conquistare milioni di dollari a Las Vegas. “Fin da quando ho iniziato a giocare a blackjack, sono rimasto affascinato dal fatto che fosse battibile”, sostiene Brunetti. “Poi, per caso, un mio amico ha cenato con una persona che contava le carte nella prima squadra del gruppo. Io ho pensato subito che fosse un’idea magnifica per un film”. Brunetti sapeva che la storia avrebbe interessato Spacey, “ma non abbiamo ottenuto nessun risultato, fino a quando Ben Mezrich non ha scritto il suo pezzo per la rivista Wired”. L’articolo di Mezrich è apparso nel settembre del 2002. Descrivendo i coraggiosi geni del M.I.T. che avevano battuto Las Vegas al suo gioco, il racconto conteneva tutto: un’azione con ostacoli notevoli, delle situazioni molto pericolose con gli addetti alla sicurezza di Las Vegas e gli alti e bassi dello scintillante e affascinante stile di vita della città. L’articolo di Mezrich era una storia vera che sembrava un thriller uscito da Hollywood. Immediatamente colpito dalle possibilità della vicenda, Brunetti ha contattato Mezrich, ma la prima impressione dell’autore è stata quella che uno studente gli stesse facendo uno scherzo (cosa normale per i membri del M.I.T.). 5 “Una persona mi chiama e mi dice ‘salve, sono Dana Brunetti e ho Kevin Spacey in linea’. Sì, certo. Ho preso il suo numero e gli ho detto che lo avrei richiamato più tardi. Ho cercato su Google ‘Dana Brunetti’ e lui lavorava veramente con Kevin Spacey!”. Poco dopo, Brunetti e Spacey si sono assicurati i diritti sull’articolo. Per una strana coincidenza, anche Luketic aveva letto la storia su Wired e aveva pensato che avrebbe dato vita ad una pellicola magnifica. “Io ero appena tornato dall’Europa, dove ero stato per promuovere La rivincita delle bionde, e stavo cercando un nuovo progetto. Ho letto sulla rivista Wired la storia di questi brillanti studenti del M.I.T che avevano sbancato Las Vegas, ma quando ho chiamato, ho scoperto che Kevin Spacey si era già assicurato i diritti. Sono passati degli anni, ma poi una sceneggiatura è arrivata sulla mia scrivania e mi è tornato tutto in mente. Credo che fosse proprio destinata a me”. Il produttore Michael De Luca spiega che il libro parla di un sogno che abbiamo tutti, quello di andare a Las Vegas e sbancare i casinò. “Sono sempre stato appassionato di blackjack”, sostiene il produttore, “così, dopo aver letto il libro, ho cercato di utilizzare il metodo di conteggio che veniva spiegato. E’ dura per qualcuno che non è un genio della matematica, ma ti conquista. Le rare occasioni in cui azzecchi i conti e vinci una mano con tanti soldi in palio, ti senti veramente bene”. Quando il libro di Mezrich è arrivato sugli scaffali, è diventato un fenomeno, rimanendo per 59 settimane nella classifica dei bestseller e vendendo un milione e mezzo di copie. Tradotto in dodici lingue, il libro continua a vendere molto ancora adesso. Per poter adattare il libro di Mezrich, che racconta una vicenda reale, e farlo diventare un film, i realizzatori hanno apportato alcuni cambiamenti nella storia, ma fanno notare che le loro licenze poetiche non hanno modificato gli ingredienti che hanno reso popolarissimo il libro. “Questo è un film divertente, che non vuole essere un dramma documentaristico”, sostiene Dana Brunetti. “Abbiamo fatto alcuni cambiamenti alla storia vera per riuscire a farla funzionare come una 5 6 pellicola di intrattenimento. Abbiamo ambientato il film nel presente e aggiunto un elemento romantico, ma non abbiamo mai toccato il cuore di quello che ha reso la storia così eccitante: l’azione asciutta, i notevoli ostacoli, l’utilizzo di false identità e le scelte spericolate per arrivare in vetta al mondo tumultuoso di Las Vegas, battendo i proprietari dei casinò e conquistando milioni di dollari. E’ questo che è il libro ed è così anche il film”. Il libro e il film si ispirano alle esperienze di Jeff Ma, che era uno studente del M.I.T. a metà degli anni novanta, quando è stato scelto per far parte della squadra di blackjack. Sebbene Ma e i suoi compagni fossero tra le menti più brillanti della nazione, c’era bisogno anche di qualcos’altro. “Ritengo che la ragione reale per cui io sono stato reclutato per far parte della squadra era perché ritenevano che sarei stato bravo, non solo per la mia intelligenza, ma anche per il mio modo di fare e la mia abilità di andare in un casinò e di risultare credibile”, sostiene l’ex studente di matematica. Ma ha visitato il set in numerose occasioni, sia a Las Vegas che a Boston, e ha anche interpretato un cammeo, nei panni di un croupier di blackjack nel film. “Questa è una storia che tutti vorrebbero poter vivere”, sostiene Ma. “Chiunque vorrebbe sconfiggere Las Vegas e poter condurre quello stile di vita”. Mentre era nella squadra del M.I.T., Ma era il grande giocatore. Una volta che i suoi compagni, chiamati ‘osservatori’, trovavano un tavolo caldo, Ma si sedeva e giocava delle forti somme con le probabilità a suo favore. Ma rivela di aver dovuto superare degli aspetti naturali della sua personalità per poter diventare il grande giocatore e risultare convincente. “C’era sempre la paura, razionale o meno, di venire beccati”, rivela Ma. “Sono il tipo di persona che non ama che mi si urli addosso. Quindi, al di là della questione se i casinò possono infliggerti veramente un dolore fisico, quel timore era sempre presente nella mia mente”. La squadra del M.I.T ha cambiato la vita di Ma, non solo nel periodo in cui ne faceva parte, ma anche in quello successivo.