Columbia Pictures Presenta

In Associazione con Relativity Media

Una Produzione Trigger Street/Michael De Luca

Un Film Di Robert Luketic 21 (21) Jim Sturgess

Kate Bosworth

con Laurence Fishburne

e Kevin Spacey

Musiche di David Sardy

Costumi di Luca Mosca

Montaggio Elliot Graham

Scenografie di Missy Stewart

Direttore della Fotografia Russell Carpenter, Asc

Produttori Esecutivi William S. Beasley Brett Ratner Ryan Kavanaugh

Tratto dal Libro “Blackjack Club” Di pubblicato in Italia da Mondadori

Sceneggiatura di Peter Steinfeld E Allan Loeb

Prodotto da Dana Brunetti Kevin Spacey Michael De Luca

Regia di Robert Luketic

Data di uscita prevista: 18 aprile 2008

Distribuito dalla Releasing Italia 2 Edizione Italiana – 21

UFFICIO STAMPA Cristiana Caimmi

Dialoghi Italiani Elettra Caporello

Direzione del Doppiaggio Manlio de Angelis

Voci BEN – Marco Vivio MICKEY – Roberto Pedicini JILL – Francesca Fiorentini COLE – Luca Ward CHOI – Paolo Vivio

Fonico di Mix

Alessandro Checcacci

Fonico di Doppiaggio Walter Mannina

Assistente al Doppiaggio Silvia Ferri

Doppiaggio eseguito presso CDC SEFIT GROUP

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La pellicola della Columbia Pictures 21 è ispirata alla storia vera di alcune delle menti più brillanti della nazione e a come hanno vinto diversi milioni di dollari a Las Vegas.

Ben Campbell (Jim Sturgess) è un timido e brillante studente del M.I.T. che, dovendo pagarsi la retta scolastica, trova la soluzione nelle carte. Infatti, viene reclutato per far parte del gruppo dei migliori studenti della scuola che si recano a Las Vegas ogni fine settimana, armati di false identità e delle doti necessarie per capovolgere le probabilità del blackjack a loro favore. Con in testa un professore di matematica poco ortodosso, il genio delle statistiche Micky Rosa (Kevin Spacey), craccano il codice. Contando le carte e impiegando un intricato sistema di segnali, la squadra riesce a sconfiggere nettamente i casinò. Sedotto dai soldi, dallo stile di vita di Las Vegas e dalla sua intelligente e sexy compagna di giochi, Jill Taylor (Kate Bosworth), Ben inizia a superare i limiti. Anche se contare le carte non è illegale, gli ostacoli sono molti e la sfida diventa non solo ricordare correttamente i numeri, ma anche fare attenzione al responsabile dell’organizzazione dei casinò: Cole Williams (Laurence Fishburne). La Columbia Pictures presenta, in associazione con la Relativity Media, una produzione Trigger Street/Michael De Luca, un film di Robert Luketic, 21. La pellicola vede protagonisti Jim Sturgess, Kate Bosworth, Laurence Fishburne e Kevin Spacey ed è diretta da Robert Luketic. I produttori sono Dana Brunetti, Kevin Spacey e Michael De Luca, mentre la sceneggiatura è di Peter Steinfeld e Allan Loeb, tratta dal libro Blackjack Club di Ben Mezrich. William S. Beasley, Brett Ratner e Ryan Kavanaugh sono i produttori esecutivi, mentre Russell Carpenter, ASC, è il direttore della fotografia, Missy Stewart la scenografa, Elliot Graham il montatore, Luca Mosca è il creatore dei costumi e David Sardy l’autore delle musiche.

3 IL FILM

“Chi non vorrebbe andare a Las Vegas e fare una strage, non grazie alla fortuna, ma alla sua intelligenza?”, si chiede Kevin Spacey, rivelando il fascino della storia di 21. Spacey sostiene che, nonostante sembri frutto di fantasia, in realtà il film è ispirato da un gruppo reale di studenti del M.I.T. degli anni novanta. “Ho amato la contrapposizione tra le vite di questi ragazzi a Boston, dove erano dei secchioni con delle matite nelle loro tasche, e quelle che conducevano a Las Vegas, dove potevano diventare chiunque volessero”. “A Las Vegas, puoi essere chiunque”, conferma Robert Luketic, che ha diretto il film. “Dei geni del M.I.T. diventano delle rockstar e conquistano le chiavi della città. Hanno accesso a delle cose che la maggior parte di noi può solo sognare”. Molto tempo fa, il socio di produzione di Spacey, Dana Brunetti, aveva sentito delle voci su dei bravissimi matematici del M.I.T. che avevano utilizzato le loro doti con uno scopo molto concreto, essendo riusciti a trovare il modo di sconfiggere la sorte a blackjack e conquistare milioni di dollari a Las Vegas. “Fin da quando ho iniziato a giocare a blackjack, sono rimasto affascinato dal fatto che fosse battibile”, sostiene Brunetti. “Poi, per caso, un mio amico ha cenato con una persona che contava le carte nella prima squadra del gruppo. Io ho pensato subito che fosse un’idea magnifica per un film”. Brunetti sapeva che la storia avrebbe interessato Spacey, “ma non abbiamo ottenuto nessun risultato, fino a quando Ben Mezrich non ha scritto il suo pezzo per la rivista Wired”. L’articolo di Mezrich è apparso nel settembre del 2002. Descrivendo i coraggiosi geni del M.I.T. che avevano battuto Las Vegas al suo gioco, il racconto conteneva tutto: un’azione con ostacoli notevoli, delle situazioni molto pericolose con gli addetti alla sicurezza di Las Vegas e gli alti e bassi dello scintillante e affascinante stile di vita della città. L’articolo di Mezrich era una storia vera che sembrava un thriller uscito da Hollywood. Immediatamente colpito dalle possibilità della vicenda, Brunetti ha contattato Mezrich, ma la prima impressione dell’autore è stata quella che uno studente gli stesse facendo uno scherzo (cosa normale per i membri del M.I.T.). 5

“Una persona mi chiama e mi dice ‘salve, sono Dana Brunetti e ho Kevin Spacey in linea’. Sì, certo. Ho preso il suo numero e gli ho detto che lo avrei richiamato più tardi. Ho cercato su Google ‘Dana Brunetti’ e lui lavorava veramente con Kevin Spacey!”. Poco dopo, Brunetti e Spacey si sono assicurati i diritti sull’articolo. Per una strana coincidenza, anche Luketic aveva letto la storia su Wired e aveva pensato che avrebbe dato vita ad una pellicola magnifica. “Io ero appena tornato dall’Europa, dove ero stato per promuovere La rivincita delle bionde, e stavo cercando un nuovo progetto. Ho letto sulla rivista Wired la storia di questi brillanti studenti del M.I.T che avevano sbancato Las Vegas, ma quando ho chiamato, ho scoperto che Kevin Spacey si era già assicurato i diritti. Sono passati degli anni, ma poi una sceneggiatura è arrivata sulla mia scrivania e mi è tornato tutto in mente. Credo che fosse proprio destinata a me”. Il produttore Michael De Luca spiega che il libro parla di un sogno che abbiamo tutti, quello di andare a Las Vegas e sbancare i casinò. “Sono sempre stato appassionato di blackjack”, sostiene il produttore, “così, dopo aver letto il libro, ho cercato di utilizzare il metodo di conteggio che veniva spiegato. E’ dura per qualcuno che non è un genio della matematica, ma ti conquista. Le rare occasioni in cui azzecchi i conti e vinci una mano con tanti soldi in palio, ti senti veramente bene”. Quando il libro di Mezrich è arrivato sugli scaffali, è diventato un fenomeno, rimanendo per 59 settimane nella classifica dei bestseller e vendendo un milione e mezzo di copie. Tradotto in dodici lingue, il libro continua a vendere molto ancora adesso. Per poter adattare il libro di Mezrich, che racconta una vicenda reale, e farlo diventare un film, i realizzatori hanno apportato alcuni cambiamenti nella storia, ma fanno notare che le loro licenze poetiche non hanno modificato gli ingredienti che hanno reso popolarissimo il libro. “Questo è un film divertente, che non vuole essere un dramma documentaristico”, sostiene Dana Brunetti. “Abbiamo fatto alcuni cambiamenti alla storia vera per riuscire a farla funzionare come una

5 6 pellicola di intrattenimento. Abbiamo ambientato il film nel presente e aggiunto un elemento romantico, ma non abbiamo mai toccato il cuore di quello che ha reso la storia così eccitante: l’azione asciutta, i notevoli ostacoli, l’utilizzo di false identità e le scelte spericolate per arrivare in vetta al mondo tumultuoso di Las Vegas, battendo i proprietari dei casinò e conquistando milioni di dollari. E’ questo che è il libro ed è così anche il film”. Il libro e il film si ispirano alle esperienze di Jeff Ma, che era uno studente del M.I.T. a metà degli anni novanta, quando è stato scelto per far parte della squadra di blackjack. Sebbene Ma e i suoi compagni fossero tra le menti più brillanti della nazione, c’era bisogno anche di qualcos’altro. “Ritengo che la ragione reale per cui io sono stato reclutato per far parte della squadra era perché ritenevano che sarei stato bravo, non solo per la mia intelligenza, ma anche per il mio modo di fare e la mia abilità di andare in un casinò e di risultare credibile”, sostiene l’ex studente di matematica. Ma ha visitato il set in numerose occasioni, sia a Las Vegas che a Boston, e ha anche interpretato un cammeo, nei panni di un croupier di blackjack nel film. “Questa è una storia che tutti vorrebbero poter vivere”, sostiene Ma. “Chiunque vorrebbe sconfiggere Las Vegas e poter condurre quello stile di vita”. Mentre era nella squadra del M.I.T., Ma era il grande giocatore. Una volta che i suoi compagni, chiamati ‘osservatori’, trovavano un tavolo caldo, Ma si sedeva e giocava delle forti somme con le probabilità a suo favore. Ma rivela di aver dovuto superare degli aspetti naturali della sua personalità per poter diventare il grande giocatore e risultare convincente. “C’era sempre la paura, razionale o meno, di venire beccati”, rivela Ma. “Sono il tipo di persona che non ama che mi si urli addosso. Quindi, al di là della questione se i casinò possono infliggerti veramente un dolore fisico, quel timore era sempre presente nella mia mente”. La squadra del M.I.T ha cambiato la vita di Ma, non solo nel periodo in cui ne faceva parte, ma anche in quello successivo. “Penso che molta gente faccia dei lavori che non ama per mantenersi. Grazie al blackjack, io non ho mai dovuto accettare degli impieghi del genere. Avevo abbastanza soldi per poter fare quello che volevo, come essere un allenatore di pallanuoto e poi avviare una società

6 7 sportiva. Non ho mai dovuto accettare un lavoro che mi piaceva soltanto per i soldi. E’ il dono maggiore che ho ricevuto dal blackjack”. Ma non ha più il permesso di giocare a blackjack nella maggior parte dei casinò di Las Vegas, perché sebbene questi accettino che lui sia impegnato in altri giochi, non può fare quello in cui riesce meglio. “Eravamo un gruppo di 10 o 20 ragazzi, decisamente ragazzi, sui 21 anni, che gestivano una società da diversi milioni di dollari, cercando di farla funzionare e di conquistare altri milioni. Mi manca quel senso di fratellanza”. Per dirigere il film, i produttori hanno pensato a Robert Luketic. Il produttore Michael De Luca sostiene che lui, Brunetti e Spacey erano attirati dalla visione di Luketic del film. “21 affronta molti generi e toni diversi”, rivela il produttore. “E’ una pellicola di suspense, con elementi d’azione, commedia e romanticismo, ispirata ad eventi realmente accaduti. Anche con tutto questo materiale da dover gestire, Robert è stato in grado di creare un equilibrio grazie ad una visione unica”. “Ho diretto diverse commedie romantiche ed ero impaziente di fare qualcosa di diverso”, sostiene Luketic. “Con tutto quello che 21 poteva offrire, come la tensione per i notevoli ostacoli presenti, le situazioni sul filo del rasoio e il sogno diventato realtà di ripagare Las Vegas con la sua stessa moneta, mi sembrava proprio un’opportunità fantastica”. Kate Bosworth, che aveva già lavorato con Luketic in Appuntamento da sogno!, sostiene che “lui ha creato un equilibrio incredibile, in cui era estremamente professionale e serio quando doveva esserlo, ma rimanendo veramente un ragazzino nel suo cuore. Ho adorato questo fatto! Credo veramente che chi ha questo tipo di personalità spesso realizzi i film migliori, perché riesce a renderli divertenti”. L’attrice prosegue, dicendo che “Robert ha un fantastico senso dell’umorismo. Ho la sensazione di poter provare ogni cosa quando lavoro con lui e non posso dire lo stesso di tutti gli altri registi”.

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SCEGLIERE IL CAST DEL FILM

Ad interpretare il protagonista c’è Jim Sturgess, che in precedenza aveva lavorato con la regista Julie Taymor in Across the Universe. Luketic ritiene che Sturgess stia per diventare una grande star. “Lui ha tutto”, rivela il realizzatore. “E’ perfetto a livello drammatico e portato per la comicità, una combinazione rara. Ha una passione sincera dentro di sé. Come regista, io cerco proprio questo tipo di passione, amore, entusiasmo, necessità e desiderio. Con questa passione, assieme al suo talento e carisma, sapevo che sarebbe stato perfetto per la parte”. Sturgess ricorda di “aver inviato un provino filmato, non aspettandomi che avrebbe portato dei risultati. In seguito, ho ricevuto una telefonata, in cui mi si diceva che Robert voleva incontrarmi. Abbiamo fatto colazione insieme a Londra, dopo ho fatto dei provini e poi mi hanno offerto la parte”. Sturgess rivela che il suo personaggio ha una “mente geniale”, ma che questo non è abbastanza. “E’ ad un punto della sua vita in cui il suo cervello non basta per fargli ottenere tutto quello che vuole”, rivela l’attore. “Ha bisogno di qualcos’altro, nella sua personalità, per ricevere una spinta, qualcosa in più di buoni voti su un pezzo di carta”. Nel film, i personaggi utilizzano dei travestimenti per evitare la sicurezza di Las Vegas. Per Sturgess, questa era una delle sfide più interessanti di 21, ossia poter interpretare tanti personaggi in un unico film. L’attore rivela che i suoi costumi lo hanno aiutato a trovare il ruolo. “Quando ti trovi in una classe con una felpa, questo ti aiuta a sentirti uno studente del M.I.T. Quando sei tra le luci scintillanti di Las Vegas in un completo di Armani e migliaia di dollari nelle tue tasche, questo ti aiuta decisamente a fare il passaggio”. Il produttore De Luca sostiene che “Jim è una scoperta. Penso che diventerà una grandissima star. Lui fornisce innocenza, vulnerabilità e un’intensità notevole, che può esprimere quando ne ha bisogno”.

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Laurence Fishburne aggiunge che “Jim è un adorabile giovane attore che ha le doti necessarie, il talento e che è veramente impegnato nella sua arte. Ti fornisce tutto quello che ha. E’ questo che fanno gli attori: giocano tra loro. E’ stato veramente un piacere lavorare con lui”. Al fianco di Sturgess, nel ruolo di Jill Taylor, c’è Kate Bosworth. Dopo aver lavorato con Spacey a Beyond the Sea e Superman Returns, avere a disposizione la Bosworth è stato semplice come fare una telefonata. Infatti, l’attrice ricorda che “durante Superman Returns, Kevin ha menzionato il progetto. Successivamente, io stavo terminando un altro film e pensavo di prendermi una pausa, quando ho ricevuto una chiamata di Kevin. Le sue parole esatte sono state: ‘ti va di venire a recitare a Las Vegas e a Boston?’. Era decisamente difficile rifiutare”. Per descrivere il fascino del progetto, la Bosworth rivela che “tutti amano vedere un gruppo di persone comuni battere il sistema ed è proprio quello che hanno fatto questi ragazzi. E’ straordinario, quasi incredibile, ma vero”. In un film corale come 21, sostiene la Bosworth, il rapporto tra gli attori è importante quanto gli attori stessi. “Considerando che la storia parla di un gruppo di ragazzi che si conoscono da molto tempo e che si fidano reciprocamente, questo film dipende proprio dalla sintonia che il cast sprigiona”, afferma l’attrice.

“Kate è una star del cinema, che porta il suo grande carisma e il fascino hollywoodiano al ruolo”, sostiene De Luca. “Ma ha anche profondità e fornisce un livello di recitazione che non si trova spesso nelle attrici contemporanee. Siamo stati fortunati ad averla”. “E’ sempre un piacere lavorare con Kate”, sostiene Spacey. “E’ molto bella, dotata di un’intelligenza fiera, con un talento incredibile ed è stato divertentissimo andare in giro con lei a Las Vegas per tre settimane. Sono entusiasta che tutto abbia funzionato”. Spacey, ovviamente, ha sempre voluto interpretare il personaggio di supporto di Micky Rosa, un genio folle e un maniaco delle statistiche, che mette assieme la squadra del M.I.T. nel film. “Il personaggio è un misto”, nota l’attore. “E’ una

9 10 combinazione, un insieme di diverse persone reali e di fantasia, in parte della mia. Almeno spero, perché sono io che lo interpreto”. Spacey sostiene che non avere delle autentiche doti matematiche sulle quali basare la sua interpretazione, significava poter sfruttare “la recitazione al suo meglio. Io sono stato bocciato all’esame di matematica nel mio ultimo semestre al liceo, quindi l’idea di essere in grado di contare le carte è ridicola. Tuttavia, spero che il pubblico ci creda”. Laurence Fishburne, un veterano che ha un grande seguito di appassionati, è stato felice di unirsi al cast grazie all’impegno di Spacey. “Conosco Kevin Spacey da molto tempo”, rivela l’attore. “Viaggiamo negli stessi ambienti e abbiamo degli amici in comune. L’ho sempre ammirato e rispettato, ma non abbiamo mai lavorato assieme prima d’ora, quindi ero eccitato di poter recitare con lui”. “Non sono un grande giocatore, ma c’è qualcosa di sexy in questa vita e nella cultura che circonda questo ambiente”, aggiunge Fishburne. “Interpretare il ruolo è un modo di essere coinvolto in questo mondo”. Spacey sostiene di “aver sempre voluto lavorare con Laurence Fishburne. Una delle cose che ammiro di lui è fin dove arriva per creare i suoi personaggi, fornendo loro storia, profondità e spessore”. Aaron Yoo, che ha partecipato lo scorso anno al fortunato successo Disturbia, è stato scelto per interpretare Choi. Liza Lapira, conosciuta soprattutto per il ruolo nella serie della Showtime Huff, incarna Kianna. Jacob Pitts, che ha lavorato nella commedia Eurotrip, è Fisher. Josh Gad interpreta Miles Connoly. Yoo sostiene di “aver letto il libro quando è uscito e in seguito di aver scoperto che Kevin Spacey lo aveva opzionato. Ho chiamato il mio agente e gli ho detto che speravo di avere una parte in questo film, semmai lo avessero fatto. Bene, anni dopo mi trovo al Sundance, impegnatissimo, quando mi chiama il mio agente e mi chiede se posso fare un provino filmato ed inviarlo subito per corriere a Los Angeles. Mi ha detto che mi volevano per quel progetto di cui gli avevo parlato qualche milione di anni prima. Alla fine, sono volato direttamente

10 11 da Park City per Las Vegas per il provino al tavolo. E’ andato tutto fuori controllo”. Yoo aggiunge di essere entusiasta del modo in cui 21 racconta questa storia in maniera completamente originale. “Per la mia esperienza, al college devi separare te stesso da quello che eri e capire chi sarai. Avviene qualcosa del genere anche in questo film”. La Lapira sostiene di essere rimasta sconvolta dalla possibilità di lavorare con Kevin Spacey. “Io ero veramente eccitata quando ho scoperto di avere un ruolo con Kevin nel film. Lo so che è uno stereotipo, ma mi è bastato guardarlo lavorare per imparare molto”. Pitts ritiene che l’attrazione maggiore per lui fossero le differenze rispetto ai tanti altri film ambientati a Las Vegas. “Molte pellicole che si svolgono in questa città sono piene di personaggi duri, intrappolati nel mondo in cui vivono. In 21 i personaggi sono, fondamentalmente, dei ragazzi. Loro conducono questo stile di vita, ma senza la sofferenza che è comune in questi casi. Il film parla del loro ingresso in questo ambiente della città e della loro innocenza che viene infranta”.

LA PRODUZIONE

Due settimane prima delle riprese, i cinque attori che interpretavano la squadra del M.I.T. che si occupa di contare le carte ha passato nel tempo con il consulente Kyle Morris per imparare come giocare. Morris, che vive a Las Vegas e si occupa di consulenze per il mondo del cinema, ha lavorato a stretto contatto con il cast durante le riprese e appare come uno dei croupier di blackjack in una scena. Per quanto riguarda il fatto di imparare il gioco, fa notare che “il cast mi ha realmente sorpreso. Molti di loro non sapevano assolutamente nulla del blackjack, ma erano invece bravi a recitare. Era più importante insegnare loro il modo di apparire e comportarsi di un giocatore di blackjack”.

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Jim Sturgess ammette di “non aver mai giocato a blackjack nella mia vita. Kyle ci ha insegnato le strategie fondamentali, come stare al tavolo e fare i segnali, per sembrare che fossimo rilassati al tavolo”. Jacob Pitts spiega che “l’ultima volta che ho giocato a blackjack avevo dodici anni. Kyle ci ha insegnato le strategie fondamentali e tutti i segnali, ma ci ha anche mostrato le tecniche per spostare le fiches e maneggiarle, il tipo di cose che fai quando passi molto tempo nei casinò”. L’unico che non ha imparato i trucchi con le fiches è stato Jim Sturgess. “Ho chiesto a Jeff Ma informazioni a questo proposito e lui mi ha detto che non faceva mai niente del genere. ‘Ero il grande giocatore, se avessi fatto dei trucchetti con le fiches, mi avrebbero scoperto’”, ricorda l’attore. Liza Lapira sostiene che “prima di fare questo film, non ho mai pensato che giocare a blackjack fosse divertente. Tuttavia, grazie alle ‘ricerche’, siamo dovuti andare in molti luoghi affascinanti. Non avevo l’impressione di stare lavorando!”. Kate Bosworth scherza e rivela che “la ricerca che dovevamo fare per questo film era di imparare come giocare a blackjack con dei professionisti a Las Vegas. Quanto è stato difficile? Sono stata in città e ho scommesso un po’, quindi ora mi sembra di sapere bene quello che faccio”. Morris rivela che “un paio di membri del cast si sono spinti oltre. Aaron e Liza hanno fatto pratica con il conteggio delle carte. Un paio di volte ho fatto uscire le carte e Liza le ha contate correttamente!”. La Lapira non è invece così sicura delle sue doti. “Ho comprato Beat the Dealer, il celebre libro di Edward O. Thorp, e ho tentato di contare le carte. Sono sicura di essere sembrata una pazza al Santa Monica Coffee Bean mentre lo facevo da sola”. Morris sostiene che il cast ha avuto un certo successo ai tavoli. “So che alcune delle persone del cast hanno vinto molto a Las Vegas e hanno reso merito alle ricerche svolte”, rivela il consulente. “Per fortuna, in seguito non mi hanno incolpato per le loro perdite”.

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Una volta che le riprese si avvicinavano, è stato importante per i realizzatori girare il più possibile in dei veri casinò. Inizialmente, i realizzatori erano preoccupati che i locali della città non volessero cooperare nelle riprese di una storia che li mostrava mentre venivano sbancati dai contatori di carte. “Quello che abbiamo scoperto subito, è che in realtà i casinò amavano la storia, perché fa pensare alla gente di poter battere il sistema facilmente. Questo aiuta a portare il pubblico nei casinò”, sostiene Brunetti. Quando sono iniziate le riprese a Las Vegas, una delle sfide per Luketic era di catturare il caos della Città del peccato. “Non puoi chiudere completamente un casinò”, sostiene Luketic, “ma siamo riusciti ad avere uno-due tavoli o magari una piccola area a disposizione. Noi giravamo ad un tavolo, orchestravamo un complicato movimento di macchina e vicino avevamo un gruppo di ragazzi che se la spassavano. I casinò erano dei partner perfetti e ci hanno fornito una grossa mano, quindi sono decisamente orgoglioso di quello che è venuto fuori da queste due settimane a Las Vegas”. A catturare le complicate sequenze tra i tavoli in maniera decisamente elegante, sofisticata e luminosa è stato il direttore della fotografia, vincitore di un Academy Award®, Russell Carpenter, ASC. “Las Vegas non chiude mai e i casinò lavorano 24 ore su 24, sette giorni a settimana. La sfida chiave era di girare le nostre scene senza interrompere gli affari che si svolgevano intorno a noi. E’ stato eccitante”. Carpenter aggiunge che loro sono riusciti, sfruttando dei mezzi inconsueti, a trovare dei modi creativi ed unici per ottenere l’immagine che Luketic voleva. “Abbiamo scoperto di poter aggiungere una grande tensione alle nostre scene girando con delle lenti ampie e con una lampadina twizzler che abbiamo comprato al negozio dell’albergo”, sostiene il tecnico. “Ha un aspetto magnifico, come se si girasse con il neon”. “Lo stile di regia di Robert sul set a Las Vegas era decisamente rilassato”, nota il produttore Dana Brunetti. “Lui arrivava perfettamente preparato e consapevole di quello che voleva ottenere, ma, allo stesso tempo, era aperto alle nuove idee e desiderava vedere dove potevano arrivare le interpretazioni. Ha creato

13 14 un’atmosfera che era improvvisata, ma anche metodica, e questo ha permesso che le cose andassero avanti senza stress nel caos di Las Vegas”. Luketic sostiene che il fortunatissimo libro conteneva tutti i momenti drammatici e di tensione di cui il film aveva bisogno, ma per tradurre la storia al cinema c’era bisogno di prendere delle decisioni creative su come portare il mondo interiore del conteggio delle carte sullo schermo. “Il blackjack non è certo uno sport adatto alla televisione, ma noi dovevamo farlo diventare un gioco spettacolare”, sostiene il regista. “Ci siamo chiesti ‘come si può visualizzare il genio? Come fare per entrare nella testa del protagonista?’ Utilizzando delle lenti e delle cineprese speciali, assieme al CGI, abbiamo potuto entrare nelle carte e dentro gli occhi dei personaggi. Come realizzatore, 21 mi ha messo alla prova e stimolato molto”. La scenografa Missy Stewart, che aveva già collaborato con Luketic a La rivincita delle bionde, Un appuntamento da sogno! e Quel mostro di suocera, doveva mostrare lo sfarzo di Las Vegas sullo schermo. “Abbiamo parlato di come a Las Vegas ci sarebbero stati dei gran movimenti di macchina, mentre i ragazzi si sarebbero spostati in maniera decisamente animata e quasi psichedelica”. “Quello che vedrete è quella che considero la ‘nuova Las Vegas’, la città dove i giovani vanno nel weekend. E’ molto diversa dai vecchi casinò”, prosegue Stewart. “Il Red Rock Resort & Casino, il nuovo Planet Hollywood, l’Hard Rock, tutti posti alla moda e divertenti dove andare e farsi vedere”. Entrando in contrasto con l’ambiente ipercostruito di Las Vegas, c’è l’immagine controllata e tranquilla delle sequenze di Boston. “Boston ha l’aspetto tradizionale di una città del 19° secolo”, rivela la scenografa. “Abbiamo accolto con gioia l’idea che buona parte del nostro lavoro a Boston si svolgesse in edifici più vecchi, come la Doyle’s Tavern, che esiste fin dall’ottocento”. Carpenter è d’accordo e sostiene che “l’aspetto che preferivo di questo film era creare un aspetto diverso per le riprese a Las Vegas e quelle di Boston. Abbiamo utilizzato una diversa tavolozza di colori e un modo differente di girare per l’energia di Las Vegas rispetto al senso di claustrofobia che il nostro personaggio, Ben, prova a Boston”.

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Luketic aggiunge che “lavorare in due location completamente differenti è stata una sfida. Ma grazie a questo talentuoso gruppo di realizzatori e al cast che avevo, così come al contributo dei casinò e delle città di Boston e Cambridge, ritengo che abbiamo creato un film dall’aspetto magnifico ed eccitante”. Differenziare gli stili era ugualmente importante per l’ideatore dei costumi Luca Mosca. Dopo tutto, doveva aiutare gli attori a trasformarsi da studenti del M.I.T. in pezzi grossi di Las Vegas. “E’ stato uno spasso sfruttare le doti camaleontiche di questi ragazzi da un ambiente all’altro”, rivela l’artista. Per far diventare gli studenti i tipi più affascinanti del quartiere c’era bisogno anche di un cambiamento psicologico. In effetti, anche come studente, Ben si trasforma nel corso del film, quando diventa più fiducioso in se stesso. “E’ stata una grande sfida costruire gradualmente Ben, il nostro protagonista, e farlo passare da un semplice studente con una felpa viola del M.I.T. in qualcuno con una maggiore fiducia in se stesso senza rivelare troppo”, nota Mosca. Per gli attori, costruire le loro identità di Las Vegas faceva parte del divertimento. Kate Bosworth ricorda che “una delle cose che preferivo del progetto era il fatto che gli studenti si travestono, in modo che non vengano riconosciuti dai casinò. Avevo la mia immagine da ‘Southern Belle’, quella da ragazza del New Jersey che sembra uscita da una puntata de I Soprano e quella da ‘Louise Brooks’. E’ stato divertente!”

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COME FUNZIONA IL CONTEGGIO DELLE CARTE

In 21, gli osservatori fanno delle puntate basse, contando le carte e aspettando che il mazzo diventi caldo, perché più figure rimangono, più è caldo il mazzo. Una volta che una figura appare sul tavolo, gli osservatori segnano mentalmente un –1. Le carte dal 2 al 6 sono un +1. I 7, gli 8 e i 9 sono carte neutre e non hanno valore. Una volta che il mazzo è caldo, gli osservatori incrociano le braccia come segnale al grande giocatore. Lui arriva, mostra i suoi soldi e compie delle puntate alte con il mazzo caldo, passando ad un altro tavolo quando le carte vengono mischiate. Gli osservatori segnalano con un codice al grande giocatore come è il conto: +1 = Albero +10 = Bowling +2 = Scambio +11 = Football +3 = Sedia +12 = Uova +4 = Auto + 13 = Strega +5 = Guanto +14 = Anello +6 = Pistola +15 = Stipendio +7 = Occhi di serpente +16 = Dolce +8 = Piscina +17 = Rivista +9 = Gatto +18 = Cabina elettorale

Per esempio, se il conteggio è +15, un osservatore può fornire al grande giocatore un indizio facendo finta che ha perso dei soldi al tavolo e dicendo “ho buttato via tutto il mio stipendio. La mia ragazza mi ucciderà”. Se un osservatore ha bisogno di parlare ad un altro membro della squadra, il segnale è toccarsi l’occhio. Se l’osservatore vede che il grande giocatore ha perso il conto, può segnalare che il mazzo si sta raffreddando con una mano sulla fronte. E se un membro della squadra nota che il croupier o il responsabile del settore o la sicurezza hanno capito cosa sta succedendo, il segnale sono le mani nei capelli: Andarsene. Alla. Svelta.

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IL CAST

JIM STURGESS (Ben Campbell) sta rapidamente diventando uno degli attori più richiesti da Hollywood. Sturgess ha esordito recentemente al cinema nel rivoluzionario musical di Julie Taymor Across the Universe, al fianco di Evan Rachel Wood. Attualmente, appare in The Other Boleyn Girl per il regista Justin Chadwick assieme a Scarlett Johansson, Natalie Portman ed Eric Bana. Di recente, Sturgess ha terminato la produzione di Crossing Over di Wayne Kramer, che vede anche la presenza di Harrison Ford, Ashley Judd e Sean Penn. Crossing Over è un dramma che presenta un’ampia galleria di immigrati di nazionalità diverse che lottano per essere messi in regola a Los Angeles. Il film affronta il problema dal punto di vista degli immigrati, oltre a quello delle autorità che hanno il compito di rafforzare le leggi sull’immigrazione del Paese. Crossing Over verrà distribuito dalla Weinstein Company. Sturgess vive a Londra.

KATE BOSWORTH (Jill Taylor) Recentemente, ha incarnato l’icona Lois Lane nella fortunata pellicola Superman Returns del regista Bryan Singer. Tra poco, la vedremo al fianco di Sigourney Weaver nel film drammatico di David Auburn The Girl in the Park. Bosworth si è fatta notare sullo schermo con la sua grazia in Beyond the Sea di Kevin Spacey, in cui interpretava l’icona Sandra Dee assieme a Spacey, che incarnava invece Bobby Darin. Così, ha ottenuto dei grandi consensi dai critici e la stessa Dee ha dato la sua approvazione al ritratto della Bosworth nei panni della più celebre delle ragazze d’oro. E’ conosciuta soprattutto per la sua notevole interpretazione nella pellicola di grande successo di John Stockwell Blue Crush, in cui aveva ottenuto il suo primo ruolo da protagonista dedicandosi ad un corso rapido di surf. Contraddicendo l’immagine della bionda surfista e mostrando la sua ampia gamma espressiva, il progetto successivo della Bosworth, la pellicola indipendente dalle tinte fosche

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Wonderland, la vedeva interpretare la compagna nell’ultimo periodo della vita della famigerata star del porno John Holmes, interpretato da Val Kilmer. Con questa determinazione a non farsi etichettare, non è una sorpresa che la Bosworth abbia compiuto un’ennesima svolta nel suo film successivo, Appuntamento da sogno! (Win a Date with Tad Hamilton), la commedia romantica di Robert Luketic, in cui recitava assieme a Topher Grace e Josh Duhamel. I critici l’hanno soprannominata la nuova beniamina d’America per la sua interpretazione di una ragazza di una cittadina che si trova coinvolta in un triangolo amoroso. La Bosworth è anche apparsa in un cammeo in Parole d’amore (Bee Season) nei panni di una convertita Hari Krishna, al fianco di Max Minghella, Richard Gere e Juliette Binoche. Anche se ha esordito al cinema quando aveva solo 14 anni, nella pellicola di Robert Redford L’uomo che sussurrava ai cavalli (The Horse Whisperer), la Bosworth ha preso la decisione di anteporre la sua istruzione a tutto il resto e ha quindi scelto dei ruoli che si integrassero bene nei suoi programmi scolastici. Mentre era al liceo, ha partecipato alla fortunata serie della WB Young Americans e ha interpretato un ruolo ne Il sapore della vittoria (Remember the Titans), prodotto da Jerry Bruckheimer. Dopo essersi diplomata, ha lavorato a Le regole dell’attrazione (Rules of Attraction) di Roger Avary. Nata in California, ma cresciuta in New England, Kate Bosworth si è abituata a vivere su entrambe le Coste.

LAURENCE FISHBURNE (Cole Williams) Si è creato una carriera notevole, fatta di cinema, televisione e teatro. Tra i tanti riconoscimenti ottenuti, ci sono un Tony, un Drama Desk Award, un Outer Critic's Circle Award e un Theater World Award per il suo lavoro a Broadway in Two Trains Running di August Wilson; un Emmy Award per una delle sue rare apparizioni televisive, quella nel primo episodio di Tribeca di Fox TV; e una candidatura agli Oscar® per il suo ritratto di Ike Turner in What's Love Got to do With It.

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Fishburne apparirà presto in Days of Wrath, al fianco di Amber Valletta e Wilmer Valderrama, e in Tortured, con Cole Hauser e James Cromwell. Tra poco, lo vedremo in Black Water Transit, che racconta la storia dei piani di alcuni criminali, poliziotti ed avvocati che si intralciano tra loro, e in Armored, un film incentrato su un furgone blindato e il furto di dieci milioni di dollari. Tornerà a Broadway il 30 aprile 2008 al Booth Theatre per un periodo limitato nel monologo Thurgood, basato sulla vita di Thurgood Marshall. E’ apparso recentemente sul grande schermo in Bobby, che ha ottenuto una candidatura ai SAG per il miglior cast, e in Mission: Impossible III. In precedenza, aveva partecipato ad Akeelah & the Bee, un film che ha prodotto con la sua società, la Cinema Gypsy. Akeelah & the Bee si è aggiudicato diversi riconoscimenti, tra cui quello di miglior film, miglior attore per Fishburne e tre altri premi ai Black Movie Awards del 2006. Fishburne ha anche partecipato alla fortunatissima trilogia Matrix (The Matrix), The Matrix Reloaded e The Matrix Revolutions. Tra gli altri progetti cinematografici a cui ha lavorato recentemente, ricordiamo Mystic River, Assault on Precinct 13 e Biker Boyz. Nella sua filmografia, figurano titoli come Boyz n the hood - strade violente (Boyz N the Hood), La giusta causa (Just Cause), In cerca di Bobby Fischer (Searching For Bobby Fischer), Massima copertura (Deep Cover), Inseguiti (Fled), Othello, Punto di non ritorno (Event Horizon), Hoodlum, Bad Company, L’università dell’odio (Higher Learning, grazie al quale ha vinto un NAACP Image Award come miglior attore protagonista di un film) e la pellicola candidata agli Oscar® Il colore viola (The Color Purple), così come Conflitto di classe (Class Action), King of New York, Danko (Red Heat), Nightmare III: i guerrieri del sogno (A Nightmare on Elm Street 3, The Cotton Club e Rusty il selvaggio (Rumblefish). Appassionato di teatro, Fishburne ha interpretato un insegnante fonte di ispirazione nel dramma Without Walls, andato in scena al Mark Taper Forum del Center Theatre Group di Los Angeles nel 2006. In seguito, ha recitato assieme ad Angela Bassett al Pasadena Playhouse in Fences di August Wilson, che ha battuto ogni record di vendite del teatro e ha fatto sempre segnare il tutto

19 20 esaurito. La sua interpretazione in Fences gli è anche valsa un NAACP Theater Award come migliore attore. In precedenza, aveva recitato a Broadway nei panni di Enrico II in un revival de Il leone d’inverno (The Lion in Winter). Nell’ottobre del 2000, Fishburne ha esordito alla regia con Once in the Life, un film di cui era anche interprete e produttore, distribuito dalla Lions Gate. La sceneggiatura, realizzata personalmente, è basata sul testo in un solo atto Riff Raff, che Fishburne aveva scritto, interpretato e diretto nel 1994. Il testo teatrale aveva ottenuto grandi consensi ed era anche stato portato in scena al Circle Rep Theater di New York. In televisione, ha recitato anche ne Il colore del sangue (Miss Evers’ Boys). Per la sua interpretazione, Fishburne ha ricevuto una candidatura agli Emmy come miglior attore protagonista in una miniserie o in uno speciale e un NAACP Image Award. Il film della HBO si è aggiudicato cinque Emmy, compreso quello per il miglior film per la televisione e l’ambito President’s Award, che è destinato ad un’opera che affronta un problema sociale o istruttivo. Ha partecipato al film della HBO Tuskegee Airmen, per cui ha ricevuto un NAACP Image Award come miglior attore in una miniserie, e delle candidature ai Golden Globe, agli Emmy e ai Cable Ace. E’ anche stato protagonista di Always Outnumbered, Always Outgunned della HBO, che è stato diretto da Michael Apted da una sceneggiatura originale di Walter Mosley. Tra i suoi altri lavori per il piccolo schermo, ricordiamo Decoration Day per la Hallmark Hall of Fame, For Us the Living per la PBS, Bagliori di guerra (Rumor of War) per la CBS e tanti altri ruoli da protagonista o da coprotagonista. Fishburne ha iniziato a recitare quando aveva solo dieci anni nella soap opera Una vita da vivere (One Life to Live), esordendo poi al cinema in Cornbread, Earl and Me. All’età di 15 anni, si è recato nelle Filippine per lavorare, in circostanze veramente estreme, alla pellicola epica Apocalypse Now.

Negli ultimi cinque anni, l’impegno principale di KEVIN SPACEY (Micky Rosa, Produttore) è stato quello di direttore artistico della compagnia teatrale Old Vic di Londra. Dopo aver lanciato la nuova gestione nel 2004, è apparso nelle

20 21 produzioni di National Anthems, Scandalo a Philadelphia (The Philadelphia Story), Riccardo II (Richard II, per la regia di Trevor Nunn) e del recente Una luna per i bastardi (Moon for the Misbegotten), diretto da Howard Davis, che è arrivato poi a Broadway. L’Old Vic è molto coinvolto nel lavoro di istruzione e con la comunità, utilizzando gli strumenti e gli artisti del teatro per metterli al servizio dei giovani, come avviene con il suo notevole programma per gli artisti emergenti, l’Old Vic/New Voices. La compagnia è attualmente impegnata con un adattamento di Tutto su mia madre (All About My Mother) di Pedro Almodovar con Diana Rigg e con l’imminente Cinderella, scritto da Stephen Fry. Fin dall’infanzia, il suo amore principale è stato il teatro, con dei ruoli iniziati al liceo e che poi lo hanno portato a Broadway. Ha studiato alla Juilliard School of Drama e ha esordito sui palcoscenici di New York nella produzione, realizzata da Joseph Papp al Central Park, di Enrico IV, Parte I (Henry IV, Part I). La svolta nella sua carriera è avvenuta quando il regista Jonathan Miller ha scelto Spacey come il figlio di Jack Lemmon nella produzione del 1986 a Broadway di Lungo viaggio verso la notte (Long Day’s Journey into Night) di Eugene O’Neill, che è stata portata in scena anche al Haymarket Theatre di Londra. Tra gli altri suoi ruoli importanti, ricordiamo quello di Treplov ne Il gabbiano (The Seagull) con Colleen Dewhurst al Kennedy Center; Paul in Barbarians di Barrie Keefe al SoHo Rep; e Playland di Athol Fugard al Manhattan Theatre Club. Per la sua interpretazione dello zio Louie in Perduto a Yonkers (Lost in Yonkers) di Neil Simon, si è aggiudicato un Tony Award come miglior attore non protagonista nel 1991. Il suo rapporto stretto con Jack Lemmon è proseguito quando hanno partecipato a The Murder of Mary Phagan di George Stevens Jr. per la NBC, a Dad di Gary David Goldberg per la Paramount e alla versione cinematografica di David Mamet di Glengarry Glen Ross (uscita in Italia con il titolo Americani), al fianco di Al Pacino, Ed Harris e Alec Baldwin. Nel 1995, il pubblico cinematografico ha scoperto Spacey in tre diverse interpretazioni: nei panni di Buddy Ackerman ne Il prezzo di Hollywood (Swimming With Sharks) di George Huang; Verbal Kint ne I soliti sospetti (The

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Usual Suspects) di Bryan Singer e John Doe in Se7en di David Fincher. Ha continuato a costruirsi una solida carriera grazie a pellicole come L.A. Confidential, Mezzanotte nel giardino del bene e del male (Midnight in the Garden of Good and Evil), Il negoziatore (The Negotiator), Bugie, baci, bambole & bastardi (Hurlyburly), Riccardo III - un uomo, un re (Looking for Richard), The Big Kahuna, K-Pax, The Shipping News, The Life of David Gale, Superman Returns e American Beauty. Molte di queste interpretazioni gli hanno permesso di ottenere diversi riconoscimenti e candidature, tra cui due Academy Awards®, uno come miglior attore non protagonista per I soliti sospetti e l’altro come miglior attore protagonista per American Beauty, grazie al quale si è anche aggiudicato un Screen Actors Guild e un BAFTA Award come miglior attore. Nel 1998, è tornato sul palcoscenico nel classico di Eugene O’Neill Arriva l’uomo del ghiaccio (The Iceman Cometh), per la regia di Howard Davis. La produzione è andata in scena prima all’Almeida Theatre di Londra, per poi trasferirsi all’Old Vic Theatre e a Broadway. Per la sua interpretazione di Hickey, si è aggiudicato un Evening Standard e un Laurence Olivier Award come miglior attore. In televisione, ha lavorato a sette episodi della serie della CBS Wiseguy e nel ruolo di Clarence Darrow nel film della PBS/American Playhouse Darrow. Ha esordito alla regia con il film della Miramax Insoliti criminali (Albino Alligator) che vedeva la presenza di Matt Dillon, Gary Sinise, Faye Dunaway e Viggo Mortensen, e ha recentemente diretto (oltre che aver interpretato il ruolo del protagonista Bobby Darin assieme a Kate Bosworth) il film Beyond the Sea per la Lions Gate. Questa interpretazione gli è valsa una candidatura ai Golden Globe come miglior attore, mentre la pellicola è anche stata candidata ad un Grammy Award per la colonna sonora. Spacey ha formato la Trigger Street Productions nel 1997, che ha subito realizzato Arriva l’uomo del ghiaccio. Tra i film della Trigger Street, ricordiamo The Big Kahuna con Danny DeVito, Il delitto Fitzgerald (The of Leland), interpretato da Don Cheadle e Ryan Gosling, e The Sasquatch Dumpling Gang, che ha vinto il Slamdance Film Festival come miglior pellicola e che si è aggiudicato i riconoscimenti di miglior attore e regista all’Aspen Comedy

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Festival. La Trigger Street ha anche prodotto Fanboys con la Weinstein Company, che verrà distribuito dalla MGM questa primavera. Una nuova sezione della società, la Trigger Street Independent, ha prodotto Bernard and Doris, con Susan Sarandon e Ralph Fiennes per la regia di Bob Balaban, che recentemente è stato trasmesso in anteprima dalla HBO. Nel novembre del 2002, Spacey e il suo socio in affari Dana Brunetti hanno lanciato TriggerStreet.com, una comunità online per i realizzatori e gli sceneggiatori, un sito interattivo con lo scopo di scoprire e lanciare dei nuovi talenti. Budweiser Select sponsorizza con la Real Networks il sito, che, in soli quattro anni di esistenza, può vantare 200.000 membri registrati da tutto il mondo e ottiene in media 15 milioni di hits al mese. Recentemente, è apparso assieme a Vince Vaughn e Paul Giamatti nella commedia della Warner Brothers Fred Claus e ha completato le riprese di Recount della HBO, la storia del riconteggio dei voti in Florida durante l’elezione Bush/Gore, diretto da Jay Roach e prodotto da Sydney Pollack, Paula Weinstein e dalla Trigger Street Productions. Inoltre, ha partecipato al film britannico di Nick Moran Telstar, con Pam Ferris e Con O’Neill. Questo gennaio, è apparso all’Old Vic nella produzione di Matthew Warchus di Speed-The-Plow di David Mamet.

AARON YOO (Choi) recentemente ha partecipato al grande successo al box office Disturbia assieme a Shia LaBeouf e alla produzione della HBO/ Picturehouse Rocket Science, che ha permesso a Jeffrey Blitz di aggiudicarsi il premio come miglior regista al Sundance Film Festival dell’anno scorso. Ha anche partecipato a The American Pastime, una pellicola indipendente in cui interpretava Lyle, un giovane sassofonista e lanciatore di baseball che viene trasferito al campo di internamento di Topaz per americani di origine giapponese durante la seconda guerra mondiale. Lo vedremo presto in The Wackness della Sony Pictures Classics, Nick and Norah’s Infinite Playlist della Sony al fianco di Michael Cera e Kat Dennings e in Game della Lionsgate, assieme a Gerard Butler.

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In televisione, Yoo ha incarnato il ruolo ricorrente di James Fong in The Bedford Diaries della WB. E’ anche apparso in Law & Order - I due volti della giustizia (Law & Order: SVU), Love Monkey e Ed. La carriera di Yoo è iniziata off Broadway, quando ha partecipato alle anteprime statunitensi e mondiali di Where Do We Live al Vineyard Theatre, wAve e Savage Acts per la Ma-Yi Theatre Company, Cellophane al Flea Theatre e Fuenteovejuna del National Asian-American Theatre Co. Tra gli altri suoi lavori teatrali, ricordiamo The Gifted Program al LAByrinth e Karaoke Stories per l’Imua! Theatre Company. Yoo, che è nato a Dallas e cresciuto ad East Brunswick, in New Jersey, si è laureato in arti teatrali alla University of Pennsylvania.

LIZA LAPIRA (Kianna) La vedremo presto in Repossession Mambo della Universal, al fianco di Jude Law e Forest Whitaker. La Lapira si è fatta notare sul piccolo schermo grazie al ruolo ricorrente nel telefilm della Showtime, vincitore dell’Emmy, Huff, in cui interpretava Maggie Del Rosario, l’assistente di Oliver Platt in crisi. Al cinema, è stata impegnata in Domino, Brown Sugar e LA Blues, mentre in televisione ha partecipato in qualità di ospite a serie prestigiose come Grey’s Anatomy, Monk, I Soprano (The Sopranos) e Sex and the City. Ha anche incarnato dei ruoli ricorrenti in Law & Order - I due volti della giustizia (Law & Order: SVU) e NCIS.

21 segna la seconda pellicola di una major per JACOB PITTS (Fisher), dopo il ruolo che aveva in Eurotrip per la DreamWorks. Tra i film che ha girato ultimamente figurano Across the Universe e Quid Pro Quo. In televisione, è stato impegnato nel film della Showtime A Separate Peace, tratto dal libro di John Knowles, ed è apparso in numerose serie come Sex and the City, Law & Order - I due volti della giustizia (Law & Order) e Ed. A Broadway, Pitts ha lavorato a MacBeth con Kelsey Grammer e ha avuto un ruolo di coprotagonista off Broadway nell’opera di Christopher Shinn Where Do We Live?

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I REALIZZATORI

ROBERT LUKETIC (Regista) è conosciuto soprattutto per aver diretto la fortunatissima commedia La rivincita delle bionde (Legally Blonde). Il film, che ha incassato quasi 100 milioni nei soli Stati Uniti ed è stato nominato a due Golden Globe Award, ha segnato l’esordio alla regia di Luketic. Recentemente, ha diretto il grande successo Quel mostro di suocera (Monster- in-Law), con Jennifer Lopez e Jane Fonda, che ha rappresentato il ritorno della Fonda al cinema dopo quindici anni. Luketic ha anche diretto la commedia romantica Appuntamento da sogno! (Win a Date with Tad Hamilton!), che vedeva la presenza di Kate Bosworth, Nathan Lane, Josh Duhamel e Topher Grace. Nato a Sydney, Luketic si è aggiudicato il suo primo riconoscimento all’età di 15 anni, quando ha ottenuto il premio di miglior film all’ATOM Film Festival. Luketic ha studiato al Victorian College of Arts – School of Film and Television (VCA), una delle scuole di cinema più prestigiose in Australia. Il suo pluripremiato cortometraggio, Titsiana Booberini, è stato selezionato da diversi Festival, tra cui il Sundance, Telluride, Aspen e Santa Barbara e lo ha portato all’attenzione di Hollywood. Tra poco, Luketic sarà impegnato in The Ugly Truth, una commedia romantica che gli permetterà di ritrovare Karen McCullah Lutz & Kirsten Smith, gli sceneggiatori de La rivincita delle bionde, con protagonista Katherine Heigl. Il regista sta attualmente sviluppando numerosi progetti, tra cui Matt Helm, un film avventuroso basato su una serie di romanzi di spionaggio scritti da Donald Hamilton per la Dreamworks.

DANA BRUNETTI (Produttore), presidente della Trigger Street Productions, ha supervisionato lo sviluppo e la produzione di tutti i progetti di questa società che ha sede a Los Angeles. Nato in Virginia, Brunetti si è trasferito a New York mentre prestava servizio nella Guardia costiera degli Stati Uniti. Dopo aver completato quattro anni di servizio

25 26 militare, si è trasferito a Wall Street dove lavorava come broker, in particolare nel settore tecnologico. Da lì, Brunetti è stato assunto da una società start up per aiutarli a lanciare il primo network digitale wireless a New York. Determinato ad inseguire una carriera nel mondo dell’intrattenimento, ha iniziato a lavorare con Kevin Spacey nel 1997 come suo assistente esecutivo; in seguito, ha frequentato la NYU Film School. Nel novembre del 2002, Brunetti è stato il cofondatore di TriggerStreet.com, una piattaforma per i talenti sconosciuti, che potevano così mostrare il loro lavoro e ricevere dei consigli da parte dei loro colleghi, mentre ottenevano una visibilità globale. Brunetti in precedenza è stato coproduttore del film Beyond the Sea. Tra i suoi altri lavori, ricordiamo Uncle Frank (per la HBO), America Rebuilds - A Year at Ground Zero (PBS), Bernard and Doris (HBO), Mini's First Time (HBO) e The Sasquatch Dumpling Gang (Sony / BMG). I prossimi progetti comprendono le pellicole Fanboys, Hacker: Shades of Grey, e Columbus Day.

MICHAEL DE LUCA (Produttore) ha fondato la Michael De Luca Productions nel marzo del 2004 e attualmente ha un accordo di sviluppo e produzione con la Columbia Pictures. Ex responsabile della produzione per società come DreamWorks e New Line Cinema, De Luca con la sua società si è concentrato sullo sviluppo di film specializzati e provocatori con un budget adeguato e con dei registi visionari, così come dei film di genere popolari e mainstream che avessero le potenzialità di lanciare una serie. Tra i suoi primi progetti come produttore, figurano due pellicole della Columbia: l’avventura fantascientifica di Jon Favreau Zathura, adattata da un libro di Chris Van Allsburg, e Ghost Rider, con protagonista Nicolas Cage e la regia di Mark Steven Johnson. De Luca è attualmente impegnato nella produzione di The Love Guru con Mike Myers per la Paramount Pictures. Prima di formare la Michael De Luca Productions, è stato responsabile di produzione della DreamWorks. In quella situazione, ha supervisionato le

26 27 operazioni quotidiane della divisione live-action e la produzione di film come Old School di Todd Phillips, e la fortunata commedia di Adam McKay e Will Ferrell Anchorman, così come Head of State e Appuntamento da sogno! (Win A Date With Tad Hamilton). In precedenza, aveva passato sette anni come presidente e amministratore della New Line Productions. Durante questo periodo ha creato delle serie di grande successo, tra cui quelle di Friday, Blade, Austin Powers e Rush Hour. Ha sostenuto diversi successi a sorpresa, tra cui Seven, Sesso e potere (Wag the Dog), Pleasantville e Boogie Nights – L’altra Hollywood (Boogie Nights), e ha lanciato la carriera di registi importanti come Jay Roach, Brett Ratner, Gary Ross, Alan e Albert Hughes, F. Gary Gray e i fratelli Farrelly.

PETER STEINFELD (Sceneggiatura) ha iniziato la sua carriera nel 1995, con la produzione del suo testo teatrale C'est La Vie al Lincoln Center. In seguito, è entrato nel mondo del cinema vendendo la sua sceneggiatura di Chi ha ucciso la signora Dearly? (), una pellicola indipendente con Danny DeVito e , che è stata presentata con successo nel 2000. A questa, hanno fatto seguito le sceneggiature di Un boss sotto stress (Analyze That), che è uscito nel 2002 e che vedeva la presenza di Robert DeNiro e Billy Crystal, e , con protagonisti John Travolta, Uma Thurman, Danny DeVito e Vince Vaughn, del 2005. Dopo 21, il produttore John Goldwyn ha assunto Steinfeld per adattare il romanzo di Sabin Willett Present Value. Steinfeld sta anche scrivendo e producendo The Big Shot con la moglie, che è anche sua socia nella DeShawn Schneider, per la . Recentemente, ha terminato la sceneggiatura della pellicola della Ebony and Ivory. Sta attualmente lavorando al remake del classico dell’hockey del 1977 con Colpo secco (), per la Kennedy-Marshall e la . Steinfeld è anche stato sceneggiatore e produttore esecutivo di diversi piloti televisivi. Con DeShawn Schneider ha appena terminato la sceneggiatura del

27 28 pilota di “Pulse” per la Sony Pictures Television. Steinfeld e la Schneider hanno anche siglato un nuovo accordo come sceneggiatori e produttori esecutivi, per occuprasi dello sviluppo e della scrittura di un nuovo pilota della Sony Pictures Television per la stagione 2007/2008. Fino a questo momento, Steinfeld ritiene che le sue produzioni più spettacolari siano la figlia di tre anni, Chloe, e quella di sedici mesi, Ally. Certo, ha ricevuto una grossa mano per ottenere questo risultato, ma loro sono sicuramente il suo lavoro migliore!

ALLAN LOEB (Sceneggiatura) ha lavorato al Chicago Board of Trade fino al 1992, quando ha abbandonato per trasferirsi a Los Angeles e scrivere sceneggiature. Loeb ha seguito un corso di sceneggiatura alla UCLA e ha iniziato a scriverne alcune, vendendo il suo primo progetto, The Second Time Around, alla DreamWorks nel 1997. Loeb ha passato diversi anni difficili a Hollywood, guadagnandosi il minimo sindacale per delle sceneggiature che venivano lasciate in sospeso. Nel 2004, ha pensato di abbandonare l’industria, ma invece si è recato a New York per scrivere The Only Living Boy in New York. La sceneggiatura è stata acquistata dalla Sony Pictures e, da allora, Loeb ha scritto undici lavori per cinque major. La sua prima sceneggiatura ad essere prodotta, Oltre il fuoco (Things We Lost in the Fire).

WILLIAM S. BEASLEY (Produttore esecutivo), un veterano con più di quaranta film al suo attivo, fa parte dell’industria cinematografica dal 1975. In questo film, ritrova il regista Robert Luketic, con il quale aveva già lavorato alla commedia Appuntamento da sogno! (Win A Date With Tad Hamilton). Beasley è stato recentemente il produttore esecutivo della pellicola drammatica di David Goyer Invisibile (The Invisible), con Marcia Gay Harden e Justin Chatwin. In precedenza, aveva lavorato con il regista Gore Verbinski a The Weather Man, con Nicolas Cage, e a The Mexican, con protagonisti Brad Pitt e Julia Roberts. Inoltre, è stato il produttore esecutivo del grande successo giovanile So cosa hai

28 29 fatto (I Know What You Did Last Summer) e del suo fortunato sequel, Incubo finale (Still Know What You Did Last Summer). Ha svolto le stesse funzioni per la pellicola d’azione con Jackie Chan, Lo smoking (The Tuxedo). Nel 1994, Beasley è stato il produttore esecutivo di Miracolo nella 34ma strada (Miracle on 34th Street) di John Hughes, proseguendo un rapporto con il regista che era iniziato quando Beasley era produttore associato e responsabile di produzione in Un Natale esplosivo (National Lampoon’s Christmas Vacation). E’ anche stato coproduttore e responsabile di produzione di Baby Birba - un giorno in libertà (Baby Day’s Out) della Hughes Entertainment. Come coproduttore, si è occupato anche de Il rompiscatole (The Cable Guy) di Ben Stiller, Qualcosa di cui... sparlare (Something to Talk About) con Julia Roberts e Fearless - senza paura (Fearless) di Peter Weir, in cui era anche regista della seconda unità e responsabile di produzione. Inoltre, è stato produttore associato e responsabile di produzione nei film Un giorno di ordinaria follia (Falling Down), Basic Instinct - Istinto di base Basic Instinct e Aracnofobia (Arachnophobia). Nato a San Francisco e cresciuto a Los Angeles, Beasley si è laureato alla University of Southern California in direzione della fotografia prima di entrare a far parte della United States Air Force. E’ arrivato al rango di Capitano, prestando servizio come pilota di soccorso in Vietnam e come parte della squadra di supporto al programma lunare Apollo. In seguito, ha frequentato la California State University a Northridge, ottenendo un master nel programma di studio della Director’s Guild. Quando è stato accettato nel programma, vi ha lavorato come apprendista per un anno e mezzo, diventando secondo assistente alla regia in tanti progetti, tra cui Verso il sud (Goin’ South), All American Boys (Breaking Away) e American Gigolo. Poi, è diventato primo assistente alla regia, occupandosi di Personal Best, L’ospite d’onore (My Favorite Year), In gara con la luna (Racing With the Moon), Pericolosamente Johnny (Johnny Dangerously), Per favore, ammazzatemi mia moglie (Ruthless People) e Ragazzi perduti (The Lost Boys).

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In un brevissimo periodo di tempo, BRETT RATNER (Produttore esecutivo) è diventato uno dei registi di maggiore successo a Hollywood. Le otto pellicole di Ratner hanno incassato oltre un miliardo e mezzo di dollari nel mondo. A 26 anni, ha diretto il suo primo film, il successo a sorpresa Money Talks, una commedia con Charlie Sheen e Chris Tucker. La sua seconda pellicola, la commedia d’azione Rush Hour - Due mine vaganti (Rush Hour), vedeva protagonisti Jackie Chan e Chris Tucker e ha ottenuto 250 milioni di dollari nel mondo. A questo ottimo risultato, ha fatto seguito la pellicola romantica-fantasy The Family Man, un successo di critica e al botteghino con Nicolas Cage e Tea Leoni. Un anno più tardi, Ratner ha creato delle scene d’azione degne di Hong Kong, assieme a Chan e Tucker, nel fortunato sequel Colpo grosso al drago rosso - Rush Hour 2 (Rush Hour 2), che ha ottenuto più di 342 milioni nel mondo. Ratner ha poi fatto il suo esordio nel mondo dei thriller di suspense con la sua quinta pellicola, Red Dragon, il prequel de Il silenzio degli innocenti (Silence of the Lambs), interpretato da Edward Norton, Anthony Hopkins, Ralph Fiennes ed Emily Watson. Il sesto lavoro di Ratner, After the Sunset, aveva come protagonisti Pierce Brosnan, Salma Hayek, Woody Harrelson e Don Cheadle e anche questo è stato un successo mondiale. Lo scorso anno, ha battuto diversi record al botteghino con l’uscita di X-men - Conflitto finale (X-Men: The Last Stand), il terzo episodio nella popolare serie cinematografica basata sui fumetti degli X-Men. Il film ha aperto con l’impressionante cifra di 123 milioni di dollari in soli quattro giorni. Ha quindi ottenuto il risultato migliore di sempre per un weekend del Memorial Day, superando anche il precedente primatista, Il mondo perduto: Jurassic Park (The Lost World: Jurassic Park), che aveva ottenuto 90.2 milioni nel 1997. Il suo giorno d’apertura, con 45.1 milioni di dollari, è stato il secondo migliore di sempre, e la pellicola ha incassato più di 400 milioni di dollari. Interpretato da Patrick Stewart, Hugh Jackman, Ian McKellen e Halle Berry, il film descriveva la guerra tra gli X-Men e la Fratellanza, un gruppo di potenti mutanti con a capo l’ex alleato di Xavier, Magneto.

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Recentemente, Ratner ha diretto il terzo episodio della fortunata serie di Rush Hour. Rush hour: missione Parigi (Rush Hour 3) vede Tucker e Chan riprendere i ruoli del detective della LAPD James Carter e dell’ispettore capo della Royal Hong Kong Police Lee e comprende un notevole cast di supporto, tra cui Hiroyuki Sanada, apparso ne L’ultimo Samurai (The Last Samurai), Max Von Sydow (Minority Report), Yvan Attal (Munich), Zhang Jingchu, Noemie Lenoir (After The Sunset) e Roman Polanski. Cresciuto a Miami Beach, Ratner sognava di diventare un realizzatore fin da quando ne aveva otto. Si è iscritto alla Tisch School of the Arts della all’età di 16 anni, diventando il laureato più giovane del dipartimento. Mentre frequentava la NYU Film School, ha realizzato Whatever Happened to Mason Reese, un cortometraggio con protagonista e come soggetto l’ex attore bambino. Questo progetto, vincitore di numerosi riconoscimenti, è stato finanziato dalla Amblin Entertainment di Steven Spielberg. La svolta nella carriera di Ratner è avvenuta quando ha mostrato questo lavoro all’impresario hip-hop Russell Simmons, iniziando così una carriera di successo nei video musicali. Da allora, ha diretto più di 100 video per artisti come Madonna, Mariah Carey, Jessica Simpson, Jay-Z, Wu Tang Clan, D’Angelo, Heavy D, Mary J. Blige, Foxy Brown, Public Enemy, P Diddy e tanti altri. Ratner si è aggiudicato l’MTV Video Music Award per il “miglior video di un film” grazie a “Beautiful Stranger” di Madonna, dalla colonna sonora di Austin Powers. Inoltre, ha ricevuto un MTV Movie Award per la miglior sequenza di combattimento per Rush Hour 2, così come un Tony Award per la produzione di Russell Simmons' Def Poetry Jam a Broadway. Ratner ha anche conseguito lo Spirit of Chrysalis Award per la sua dedizione e la leadership mostrata nell’aiutare delle persone svantaggiate economicamente e senza casa a cambiare le loro vite attraverso il lavoro. Attualmente, è nei consigli di amministrazione di Chrysalis e Best Buddies e presta servizio in quello della NYU Tisch School of the Arts. Oltre ai successi cinematografici e musicali, Ratner è anche stato impegnato nel mondo dell’editoria. Ha pubblicato il suo controverso libro Naked Pictures of my

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Ex-Girlfriends e ha curato Hilhaven Lodge: The Photo Booth Pictures, uscito nell’ottobre del 2003. Ratner si è occupato recentemente di fotografia e i suoi scatti sono apparsi su Vanity Fair, oltre che sulle copertine di Vogue Uomo, V-Life e Haute Living. Inoltre, ha diretto delle campagne di moda per Baby Phat, Jimmy Choo e Jordache. Brett Ratner risiede attualmente a Los Angeles.

RYAN KAVANAUGH (Produttore esecutivo) è il responsabile della Relativity Media, LLC, una società di finanziamento, consulenza e produzione che pianifica la realizzazione di film sia per le major che per gli indipendenti. Kavanaugh, assieme al suo socio nella Relativity, Lynwood Spinks, ha creato delle strutture finanziarie ed economiche per diverse major, società di produzione e produttori, per cui ha raccolto oltre 3.2 miliardi di dollari. Tra i suoi clienti, ci sono Marvel, Atmosphere Entertainment MM e il distributore francese Exception Wild Bunch. Kavanaugh ha recentemente creato un’unica struttura di finanziamento, la Gun Hill Road, LLC, che fornisce dei fondi separati per la Sony Pictures Entertainment e la Universal Pictures. Si tratta della prima occasione in cui due major ricevono fondi dalla stessa fonte. La società ha fornito i fondi per un totale di 22 film in varie fasi della produzione e dell’uscita. Ha anche contribuito ad un accordo di 528 milioni per il cofinanziamento di diverse pellicole della Warner Bros. Pictures, così come ad un accordo di finanziamento di 525 milioni con la Marvel Enterprises. Inoltre, ha pianificato e messo insieme un fondo di 120 milioni per l’acquisizione, la produzione e la distribuzione di titoli da parte della Exception Wild Bunch S.A., la società francese di distribuzione e di vendita fondata dagli ex responsabili di Studio Canal. Prima di lavorare con la Relativity, Kavanaugh ha dato il via ad una società di ricerca di capitali all’età di 22 anni e nel corso di questo periodo ha raccolto e investito più di 400 milioni di dollari in azioni per diverse transazioni di società e privati.

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RUSSELL CARPENTER, ASC (Direttore della fotografia) ha vinto un Academy Award® per la meravigliosa fotografia di Titanic, il fortunatissimo dramma romantico di James Cameron. Ha anche collaborato con questo regista a T2 - 3D: Battle Across Time e True Lies. Carpenter aveva lavorato in precedenza con Robert Luketic a Quel mostro di suocera (Monster-In-Law). Recentemente, è stato impegnato con Awake di Joby Harold, con Jessica Alba, Hayden Christensen, Terrence Howard e Lena Olin. Si è anche occupato della pellicola d’azione Charlie's angels: Più che mai (Charlie’s Angels: Full Throttle) e Charlie’s Angels, entrambe con Cameron Diaz, Drew Barrymore e Lucy Liu, per la regia di McG; la commedia Amore a prima svista (Shallow Hal) per Bobby e Peter Farrelly, con protagonisti Gwyneth Paltrow e Jack Black; e il thriller drammatico Il negoziatore (The Negotiator) di F. Gary Gray con Samuel L. Jackson e Kevin Spacey. Tra I suoi altri lavori, ricordiamo Money Talks, La chiave magica (Indian in the Cupboard), Senza tregua (Hard Target), Una donna in 'crescendo’ (Attack of the 50-Foot Woman), Cimitero vivente 2 (Pet Semetary II), Il tagliaerbe (Lawnmower Man), Arma perfetta (Perfect Weapon), Colpi proibiti (Death Warrant), Solar Crisis, Critters II e Scarlatti, il thriller (Lady in White). Oltre al suo lavoro nel mondo del cinema, ha anche diretto delle pubblicità per diverse società che fanno parte dell’elenco delle 500 più ricche della rivista Fortune.

MISSY STEWART (Scenografie), laureata al Bennington College in belle arti e letteratura, ha iniziato una carriera artistica che è durata fino alla fine degli anni ottanta, quando i suoi interessi si sono rivolti dal mondo dell’arte a quello del cinema. Lei riteneva che gli aspetti di collaborazione e narrazione del cinema fossero molto affascinanti, mentre l’aspetto visivo era stimolante e non molto diverso dalla pittura. Trasferendosi a Portland, in Oregon, la Stewart ha incominciato a lavorare con un gruppo di realizzatori indipendenti, tra cui Gus Van Sant, con cui ha

33 34 collaborato per Drugstore Cowboy e Belli e dannati (My Own Private Idaho). E’ diventata la sua scenografa in Da morire (To Die For) e ha proseguito nella pellicola vincitrice agli Academy Award® Will Hunting - Genio ribelle (Good Will Hunting). 21 è la quarta collaborazione con il regista Robert Luketic. In precedenza, avevano lavorato insieme a La rivincita delle bionde (Legally Blonde), Appuntamento da sogno! (Win A Date With Tad Hamilton) e Quel mostro di suocera (Monster-In-Law). Tra gli altri lavori di questa scenografa di talento, ricordiamo Scherzi del cuore (Playing By Heart), Moonlight mile - Voglia di ricominciare (Moonlight Mile), e Una bionda in carriera (Legally Blonde 2: Red, White & Blonde) e, più di recente, Feast of Love. Il suo lavoro apparirà nella pellicola della Columbia I Know What Boys Like, in uscita nei cinema quest’estate.

ELLIOT GRAHAM (Montaggio) ha recentemente montato Superman Returns, la sua terza collaborazione con il regista Bryan Singer, con il quale aveva già lavorato a X2: X-Men United e all’episodio pilota della serie, vincitrice di un Emmy e prodotta dallo stesso Singer, Dr. House - Medical Division (House, M.D.) Tra i suoi altri lavori, figurano Il più bel gioco della mia vita (The Greatest Game Ever Played) dell’attore/regista Bill Paxton, The Last Minute di Stephen Norrington e numerosi video musicali per artisti come Michael Jackson e Britney Spears. Graham sarà presto impegnato nella pellicola di Gus Van Sant Milk, con protagonista Sean Penn. Graham ha frequentato la Tisch School of Arts della New York University, laureandosi in cinema e in storia.

LUCA MOSCA (Ideatore dei costumi) è nato a Milano, la capitale della moda. Dietro insistenza della sua famiglia, ha frequentato una scuola di medicina ed è diventato dottore. Ma in breve tempo, ha seguito la sua vera vocazione e così ha

34 35 lavorato per cinque anni come stilista di alta moda per le società italiane Romeo Gigli e Callaghan. Dopo essersi trasferito negli Stati Uniti nel 1994, Mosca e il suo socio in affari Marco Cattoretti hanno fondato e ideato la collezione innovativa e trendy "LUCA+MARCO", che ha fatto segnare ottimi risultati di vendita nei negozi più lussuosi del mondo. Poco dopo, la squadra di ideatori Mosca-Cattoretti è salita ad un altro livello quando è stata assunta per ideare i costumi di una pellicola indipendente. In seguito, Mosca è stato impegnato, con diverse funzioni legate ai costumi, in acclamate pellicole come Girlfight (con protagonista Michelle Rodriguez), Hamlet 2000 (interpretata da Ethan Hawke, Sam Shepard, Bill Murray e Julia Stiles), 3 AM (che vedeva la presenza di Michelle Rodriguez, Danny Glover e Pam Grier), In the Weeds (con Eric Bogosian, Ellen Pompeo e Molly Ringwald), Griffin and Phoenix (interpretata da Blair Brown, Dermot Mulroney e Amanda Peet) e tanti altri progetti. Mosca ha ideato i costumi per l’acclamata serie televisiva The Education of Max Bickford (con Richard Dreyfuss, Peter O'Toole e Marcia Gay Harden). E’ anche stato impegnato recentemente nella pellicola della Columbia Pictures Prospettive di un delitto (Vantage Point). Mosca lavora attualmente come ideatore dei costumi per l’industria cinematografica, ma continua anche a creare collezioni per diverse società internazionali impegnate nella moda di alta classe. “ACADEMY AWARD®” e “OSCAR®” sono i marchi registrati utilizzati dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences.

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