vini campani hanno rappresentato Inell’epoca classica, ad opinione comune di tutti gli storici, il meglio della produzione di tutto il mondo allora conosciuto. La ha saputo, come poche altre regioni d’Italia, operare nella direzione della tutela e valorizzazione della sua tradizione viticola, preser- vando a pieno il patrimonio varietale REGIONE CAMPANIA autoctono: si è potuta così mantenere Assessorato all’Agricoltura in vita una produzione di vini inimi- Settore Sperimentazione, Informazione, tabili ed originali. Ricerca e Consulenza in Agricoltura Il riconoscimento della D.O.C.G. ai (Se.SIRCA) tre vini irpini , Fiano di Centro Direzionale Isola A/6 e Greco di Tufo rappresenta 80143 Napoli senza dubbio una riprova della validi- tel. +39 081.7967302 tà di questa scelta di politica vitivini- fax +39 081.7967330 cola, certo difficile e impegnativa, ma numero verde: 800.881017 che nel tempo si è dimostrata avvedu- www.regione.campania.it/agricoltura ta e lungimirante. [email protected] Il FIANO DI AVELLINO, orgoglio dei produttori campani, è un vino che Pubblicazione a cura del a buona ragione merita di figurare Se.SIRCA accanto ai più grandi prodotti dell’e- nologia mondiale. ricerche e testi: Roberto Gelone Vincenzo Aita Michele Manzo Assessore all’Agricoltura Altrastampa della Regione Campania

L’elenco delle Aziende trasformatrici, aggiornato al 2003, è stato stilato sulla base dei dati forniti dalla C.C.I.A.A. di Avellino

Realizzazione editoriale ©ALTRASTAMPA Edizioni s.r.l. Campania Felix Tel./fax 081.5573808 • 338.7133797 www.altrastampa.com [email protected] art director Mariano Grieco organizzazione Ersilia Ambrosino fotografie ©ARCHIVIO ALTRASTAMPA ©ARCHIVIO SE.SIRCA ROBERTO GELONE Il Fiano di Avellino, tra storia e produzione

Il vino a D.O.C.G. Fiano di Avellino è caratte- dai produttori e dalle Istituzioni il cui opera- di nocciole tostate, preservato nel faticoso rizzato da una base ampelografica nitida e to ha fatto sì che la Campania, più che ogni cammino dall’acino al calice dalla grande cura schietta: si ricava dalla antica varietà Fiano in altra regione italiana, conservi oggi un invi- nel raccogliere e vinificare solo le uve sane ed purezza (il disciplinare di produzione ammet- diabile patrimonio di varietà autoctone che incorrotte, ed esaltato dalla moderna tecnica te infatti al massimo un 15% di altre uve). donano ai vini una spiccata tipicità e ricono- enologica che illuminati imprenditori della Ultimamente, ad un’analisi più critica che in scibilità territoriale. zona hanno saputo far propria, pur nel rispet- passato, appare controversa l’etimologia del Se il Fiano è giunto immutato a noi, in defi- to di una tradizione millenaria. nome del vitigno: sembra infatti superato l’ac- nitiva, è perché l’indiscussa sua elezione per la Completano un quadro aromatico eccezional- costamento, molto accreditato in passato, tra terra che lo ha adottato, e al tempo stesso la mente ricco gli aromi di mela, banana, tiglio, il Fiano e le uve Apianae, quelle che Columella nobiltà del vino cui dà origine, hanno fatto sì rosa, menta, mandorla e miele. E grazie alla e Plinio descrivono nei loro trattati come pre- che esso resistesse alla lenta e strisciante inva- grande attitudine all’invecchiamento, il Fiano dilette dalle api per la loro dolcezza. Tuttavia sione del territorio operata in epoche a noi di Avellino si esprime “inventandosi”, dopo opinione comune è che la sua presenza nel- vicine da varietà di altra provenienza, più un giusto affinamento in legno, ammiccanti l’attuale zona di produzione risalga a epoche allettanti sotto il profilo delle quantità pro- note di acacia, finocchietto, ginestra, pera. davvero remote: se le prime notizie sicure dotte o della maggior facilità di vinificazione: Tutto ciò ne fa una delle migliori scelte per giunte a noi lo danno, sotto il Regno di dopo il difficile periodo degli anni ‘60 e ‘70, in accompagnare i piatti di pesce, soprattutto Federico II di Svevia e quello di Carlo II cui si è rischiato di perdere per sempre il patri- nel difficile compito di armonizzarsi con piat- d’Angiò, come l’uva da piantare per le vigne monio viticolo tramandatoci dagli antichi, ti impegnativi come quelli a base di crostacei reali (dagli archivi dell’epoca risulta un ordine una caparbia azione di recupero ha riportato e, rarissimo tra i vini italiani, perfino con le di ben 16.000 viti di tale varietà), allora la sua il Fiano tra i vitigni più coltivati nella provin- ostriche. fama di grande vitigno doveva essere già ben cia di Avellino consolidata in quel lontano XII secolo a cui La produzione del vino (a quota 12.000 hl lo appartengono quelle prime citazioni sicura- scorso anno) così come la superficie iscritta mente riconducibili ad esso. all’Albo ufficiale dei vigneti sono in costante La sua culla si ritiene essere stata Lapìo (l’an- crescita: oggi circa 300 aziende con oltre 300 tica Apia, da cui forse la definizione ha (con una percentuale di utilizzo delle Apianum), piccolo comune poggiato sulle superfici iscritte all’albo ormai prossima al sinuose colline dell’Irpinia a 600 metri sul 90%), contro i soli 47 ha del 1990; questi dati livello del mare, da dove il Fiano si sarebbe pongono il Fiano di Avellino al sesto posto - esteso negli anni all’attuale zona di produzio- per quantità prodotte - tra i V.Q.P.R.D. cam- ne: quella prevista dal disciplinare (26 comu- pani. ni) orbita intorno al capoluogo della provin- Il vitigno sembra esprimersi al meglio, a causa cia, l’antica Abellinum, colonia sorta al tempo di una ridotta fertilità delle gemme basali, con di Silla, più tardi teatro delle sanguinose lotte i sistemi di potatura lunga o mista, come il intraprese tra Goti e Bizantini che si conten- Guyot, che viene adottato per i nuovi impian- Questo grande tesoro che i moderni studi devano il controllo dei territori all’ombra del ti; tuttavia negli impianti più datati sono hanno messo in evidenza (Moio, mediante Monte Partenio. E la capillare colonizzazione ancora presenti sistemi di allevamento tradi- gascromatografia/olfattometria e gascroma- del pur ristretto territorio, avvenuta ad opera zionali, e a volte anche vigneti promiscui. tografia/spettrometria di massa ha riscontra- della varietà nel corso dei secoli, non può oggi La capacità del Fiano di entrare in perfetta to 39 picchi olfattivi nell’aromagramma del che rassicurarci, se ancora ne sentissimo il sintonia col territorio che esso abita è leggibi- Fiano di Avellino D.O.C.G.) era già stato pie- bisogno, sulla sua forte connessione con la le - tra l’altro - nell’epoca di germogliamento namente intuito dalla sensibilità di tanti stu- zona di produzione: segno inequivocabile, medio-tardiva che lo pone al riparo dai ritorni diosi, come Froio (1876): “se di queste uve certamente, di adattamento antico alla geo- di gelo anche sulle alte colline dalle pigre pri- tengo gran conto è appunto per l’aroma che grafia dei luoghi, ma soprattutto del fatto che mavere, che indugiano a risvegliare il sole comunicano al vino”; Piccinardi (1982): “Io viticoltori di antica sapienza lo ritennero viti- dopo il duro inverno irpino. E le escursioni considero questo vino il bianco più longevo gno superiore ed insostituibile nel corso di termiche caratteristiche dei luoghi permetto- d’Italia, col passare degli anni la personalità si millenni di storia, quando il principale moto- no al vino che se ne estrae, il Fiano di Avellino muta in eleganza essenziale e composita senza re della empirica selezione genetica praticata D.O.C.G., di esprimere quella ricchezza di pari”; Vitagliano (1989): “questo vino ha una dall’uomo era la ricerca della qualità organo- bouquet che lo rende principe tra i bianchi. complessità e un’eleganza tali che solo il vero lettica senza compromesso alcuno; e questa Tra gli aromi primari, quelli cioè tipici del viti- intenditore riesce a scoprire e gustare nella illuminata convinzione è stata fatta propria gno d’origine, spicca inconfondibile il sentore loro interezza”.

4 D.O.C.G. • FIANO FIANO • D.O.C.G. 5 Natura Arte La Memoria del Territorio Storia Tradizioni

Aiello del Sabato Una manciata di paesi, “albergo” del vanto d’Irpinia. Ventisei comuni, sorti sulle dolci fra- granze dell’antico Apianaum, che da secoli nutro- no uno dei vitigni storici dell’enologia italiana. Ebbene sì, la Vitis Apiana, ha mosso proprio qui i Avellino primi tralci, ha allungato i suoi primi pampini tra il sole e la terra della provincia di Avellino. Un per- Candida corso, quello sulle tracce del Fiano, che si snoda tra importanti parchi naturali e luoghi disegnati dalla natura unici e suggestivi, come il Vallone Matrunolo e l’Alta Valle del fiume Sabato. Nell’area del Terminio Cervialto, poi, abitata fin dalla preistoria e segnata da testimonianze archeo- logiche, artistiche e monumentali, si trovano 11 Contrada zone di assoluta unicità, individuate nell’ambito del progetto Bioitaly, per un totale di 26 mila etta- ri di natura incontaminata. Ma non è solo la natu- ra a dominare quasti luoghi, essa fa da sfondo, da contenitore ad una miriade di memorie stratifica- te in secoli di accadimenti, dove la religiosità popolare si esprime con grandi abbazie, come quella di Montevergine, monumento alla fede ricco di storia, e semplici chiese o ancor più sem- plici cappelle disseminate ovunque sul territorio, in cui si sono addensate opere d’arte e manufatti artistici di notevole interesse come a Manocalzati, Atripalda, San Michele di . L’arte continua a essere presente e predominante a Mercogliano dove sorge la stupenda Abbazia scri- gno di tesori, basterebbe pensare alla sola, ricca, biblioteca. Ancora la religiosità popolare ispira i quadri sacri delle rappresentazioni della Settimana Santa a Lapio, come pure la “juta” il pellegrinaggio a piedi a Montevergine che partiva Ospedaletto d’Alpinolo da Ospedaletto d’Alpinolo. A queste manifestazio- ni così alte del sentire profondo, appartengono, anche se espressione di diversa natura più legate ad aspetti profani, i riti del carnevale che collegano come una treccia multicolore paesi come Forino, , Contrada. I castelli dominano dall’alto delle loro torri il pae- saggio e la storia di questi luoghi, come a Monteforte Irpino, Forino, Grottolella, Montefalcione, Montefredane, e a tanti altri, por- tando alla memoria storie di conquiste e di poteri assoluti. E poi Avellino, l’antica Abellinum, con il suo importante Museo Provinciale Irpino, ricco di pre- ziose testimonianze di un passato che la furia della Sant’Angelo a Scala natura, con le sue frequenti e disastrose scosse, non è riuscito a cancellare e che l’uomo ha gelosa- mente raccolte. Un territorio nelle cui vene scorre una linfa nobile venuta da lontano, in cui piacevolmente perdersi, ricercando i segni del passato tra natura, arte, tra- dizioni, odori e sapori, indimenticabili proprio Summonte come il Fiano di Avellino.

6 D.O.C.G. • FIANO FIANO • D.O.C.G. 7 Aminea Cin Cin s.r.l. Azienda Vinicola s.r.l. via Taverna del FIANODI c.da Santa Lucia Monaco 83040 Castelvetere 83030 Grottolella AVELLINO sul Calore tel. 0825. 670018 Hanno detto tel. 0827.65787 fax. 0825. 670942 fax 0827.65921 www.saporidirpinia.com D.O.C.G. www.aminea.com [email protected] del Fiano di Avellino [email protected] Colle di San Antica Hirpinia Domenico Le Aziende FROIO (1876) passare degli anni la personalità si muta Società Cooperativa a r.l. S.S. Ofantina “Il miglior modo per avere un vino dilica- in eleganza essenziale e composita senza c.da Lenze 10 km. 7,500 83030 Taurasi 83040 Chiusano di to e ricco di aroma non comune, anzi se di pari”. tel./fax 0827.74730 San Domenico queste uve io tengo gran conto è appunto www.anticahirpinia.it tel./fax 0825.985423 per l’aroma che comunicano al vino”. BOYD (1984) [email protected] www.cantinecolledisandomenico.it “Colore oro luminoso; odore tenue, fine [email protected] CARBONE (1970) …; secco, delicato e ben equilibrato, sapo- “Il Fiano è un’autentica preziosità tenen- re di fruttato che ricorda la noce … un Colli di do conto della sua purezza. Colore paglie- ricercato, superbo vino ... da centellinare”. Antico Borgo s.r.l. rino, trasparente, lucido. Bouquet sottile, Azienda Vinicola s.a.s. c.da Braudiano via Dante 83040 Castelfranci elegante, continuo. Sapore secco, incon- MUROLO (1984) 83030 Taurasi tel./fax 0827.72392 fondibile, di straordinaria grazia ed ele- “Il vino Fiano è profumato, delicatissimo, tel./fax 0827.74713 www.collidicastelfranci.com [email protected] ganza, con gradevole sentore di nocciola … Tutti coloro che lo saggiarono, da Carlo [email protected] tostata. Insomma un vino di singolare d’Angiò in poi, ne riferiscono con entu- personalità … Il Fiano accompagna alla siasmo”. Baron Simona perfezione frutti di mare e piatti di pesce, Andrea Chantal in particolare quelli di alta cucina: arago- BREED (1985) Colli di Lapio c.da Bosco dei Preti di Romano Clelia ste e crostacei”. “… forse il più caratteristico vino italia- 15/a via Arianiello 43 no”. 83100 Avellino tel. 0825.674630 83030 Lapio PILLON (1980) 0825.674187 tel./fax 0825.982184 “… Colore giallo paglierino chiaro, traspa- HUGHES (1985) fax 0825.660015 338.8406184 rente e gioioso … Odore elegante, sottile, “È un vino aristocratico, uno dei più fini www.vinibaron.it continuo. Sapore secco, superbo, appena d’Italia”. prodotto ha profumo di pera, che si com- Benito Ferrara Colli Irpini pleta ampliandosi, sino al gusto di noc- VITAGLIANO (1989) Azienda Agricola di Azienda Agricola s.r.l. Gabriella Ferrara via Serra zona PIP ciola e poi, con la maturazione, a sapore “Eleganza interiore … rilevata dai consu- 83038 di nocciola tostata; ha straordinaria gra- matori più dotati; ... questo vino ha una fraz. San Paolo 14/a 83010 Tufo tel. 0825.963972 zia ed eleganza, stoffa carezzevole, singo- complessità e una compostezza tali che tel./fax 0825.998194 fax 0825.963970 lare personalità”. solo il vero intenditore riesce a scoprire e www.benitoferrara.it www.montesole.it [email protected] www.colliirpini.com a gustare nella loro interezza”. [email protected] GERS (1981) “C’è un tocco di nobiltà in questo incan- JOHNSON (1991) Caggiano Antonio tevole vino, del quale le caratteristiche “Un vino dotato di una fermezza aristo- Azienda Agricola s.r.l. Crogliano dominanti sono costituite da corpo cratica, quasi austera: certo il migliore c.da Sala di Marchillo Ester cospicuo e armoniosa fusione di tutti i bianco che si produca oggi in Campania”. 83030 Taurasi via Stazione area PIP componenti gustativi”. tel./fax 0827.74723 83042 Montefalcione 338.9820074 tel./fax 0825.973208 VERONELLI (2000) www.cantinecaggiano.it [email protected] GRANDE ENCICLOPEDIA “Il Fiano irpino non finisce mai di stupire [email protected] DEL VINO (1982) ... ho assaggiato le annate ‘97, ‘98 e ‘99: “È un vino prezioso e antico … Questo una escalation impressionante ... il ‘99 era vino classico, dorato, dal sapore fresco e clamoroso”. Cantine Caputo D’Antiche Terre s.p.a. Azienda Agricola s.a.s. leggermente acidulo e dal profumo di via Taverna del c.da Lo Piano nocciola, è in realtà vigoroso e secco, con MOIO (2002) Monaco S.S. 7 bis un elevato contenuto alcolico. È uno dei “La ricca dotazione di terpeni dona al 83030 Grottolella 83030 Manocalzati pochi bianchi nostrani, che accettano Fiano una lunga lista dei componenti flo- tel. 081.5033955 tel./fax 0825.675358 www.caputo.it www.danticheterre.it l’invecchiamento e ne traggono vantag- reali, che trasferiscono al vino una spicca- [email protected] [email protected] gio, tanto da essere considerato tra quei ta originalità varietale… certamente uno rarissimi vini italiani sposabili con le dei vitigni autoctoni a bacca bianca, insie- Casparriello ostriche…”. me al Greco, più importanti d’Italia”. di Casparriello Michele e C. s.a.s. PICCINARDI (1982) TANZER (2003) c.da San Pietro Dei Monaci 83030 Taurasi fraz. Santa Lucia 206 “Altro vino bianco particolarissimo e di “Il Fiano di Avellino ... il miglior bianco tel. 0827.74459 83030 personalità spiccata … Io considero que- del sud”. fax 0827.770921 tel./fax 0825.964350 sto vino il bianco più longevo d’Italia, col www.cantinecasparriello.it [email protected]

8 D.O.C.G. • FIANO FIANO • D.O.C.G. 9 Del Barone G.M.G. Vinicola Montevergine Struzziero Giovanni di Sarno Antonio Taurasi Azienda Vinicola di Azienda Vinicola via Nocelleto 19 c.da Costa delle Rose Maccario Melchiorre via L. Cadorna 214 83020 Cesinali 83030 Taurasi via Valle Ponticelli 12 83030 tel./fax 0825.666751 tel./fax 0827.74061 83100 Avellino tel. 0825.965065 www.cantinadelbarone.it [email protected] 338.4677876 tel./fax 0825.624655 fax 0825.965067

Del Nonno Paterno Tenuta Ponte Azienda Agricola Guido Marsella Azienda Vitivinicola s.n.c. Azienda Vinicola Vitivinicola Azienda Agricola c.da Fornace 2 via Carazita 1 via Nocelleto 14 loc. Campo di Maio 83052 83040 83020 Cesinali via Marroni tel. 0827.71473 tel. 0827.73564 tel. 0825.666347 83010 Summonte fax 0827.78114 tel./fax 0825.626555 fax 0827.771949 fax 0825.666544 www.vinipaterno.it www.tenutaponte.com www.delnonno.it 348.4777019 [email protected] [email protected] [email protected]

De Palma I Favati loc. Ponte delle Azienda Vitivinicola Petilia Terranera s.r.l. Lammie di Favati Piersabino Azienda Agricola via Sandro Pertini S.S. km. 371 piazza Di Donato 41 via Orni 6 83010 Grottolella 83030 Prata di 83020 Cesinali 83011 tel./fax 0825.671455 Principato Ultra tel. 0825.666122 tel./fax 0825.991696 www.cantineterranera.it tel. 0825.956031 fax 0825.666898 349.4241760 [email protected] www.cantineifavati.it [email protected] fax 0825.956956 [email protected]

Di Meo Piano D’Angelo Terredora Azienda Agricola Istituto Tecnico Agrario F. de Sanctis Cooperativa Agricola a r.l. Di Paolo s.s. c.da Coccovoni 1 via Ettore Maffei 5 loc. Serra 83050 Salza Irpina via Tuoro Cappuccini 6 83100 Avellino 83030 Taurasi 83038 Montefusco tel. 0825.981419 tel. 0827.74459 tel. 0825.968215 fax 0825.986333 tel. 0825.33222 fax 0825.781706 fax 0827.770921 fax 0825.963022 www.dimeo.it www.terredora.com [email protected] www.vinicolataurasi.it [email protected] [email protected] [email protected]

Di Prisco La Casa dell’Orco Pietracupa Vadiaperti Azienda Vitivinicola Azienda Agricola Azienda Vinicola Azienda Agricola di Pasqualino via Limaturo 52 di Loffredo Sabino loc. Vadiaperti Di Prisco fraz. San Michele c.da Vadiaperti 17 83030 Montefredane c.da Rotole 27 83039 Pratola Serra 83030 Montefredane tel./fax 0825.607270 83040 tel./fax 0825.37247 tel. 0825.637795 www.vadiaperti.it tel./fax 0825.475738 www.lacasadellorco.it fax 0825.670177 [email protected] [email protected] [email protected]

Feudi di San Gregorio s.p.a. Villa Diamante Macchialupa Renna loc. Cerza Grossa via Fontana Azienda Agricola 83050 Sorbo Serpico Azienda Vitivinicola s.r.l. via Toppole 16 fraz. San Pietro via Santa Maria 2 tel. 0825.986266 83010 83030 Montefredane 0825.986611 83010 Sant’Angelo tel. 0825.30777 tel./fax 0825.996396 a Scala fax 0825.986230 www.macchialupa.it fax 0825.22920 www.feudi.it [email protected] tel./fax 0825.900963 [email protected] [email protected]

Fratelli Urciuolo Marianna Villa Raiano Azienda Vitivinicola Azienda Vitivinicola s.r.l. Romano Nicola Azienda Vitivinicola s.r.l. s.n.c. via Filande 6 Azienda Agricola via S. Pescatore 19 c.da Rapone 1 83100 Avellino casale Arianiello 83028 Serino 83020 Celzi di Forino tel. 0825.627252 83030 Lapio tel. 0825.592826 tel. 0825.761649 fax 0825.627224 tel./fax 0825.982040 fax 0825.595771 fax 0825.762956 www.romanonicola.com www.villaraiano.it www.vinimarianna.it [email protected] www.fratelliurciuolo.it [email protected] [email protected] [email protected]

Giulia Mastroberardino Azienda Agricola s.p.a. di Angelo Freda e C. s.a.s. via Manfredi 75/81 San Marco via Boschetto 83042 Atripalda Azienda Vitivinicola 83030 Prata di Principato Ultra tel. 0825.614111 via Santa Paolina tel. 0825.961219 fax 0825.614231 loc. San Marco 4 fax 0825.961155 83010 Tufo 0825.614254 tel./fax 0825.998258 www.giuliaonline.com www.mastroberardino.com 10 [email protected] [email protected]

D.O.C.G. • FIANO FIANO • D.O.C.G. 11 Decreto 18 luglio 2003 Viste le risultanze della pubblica audizione, con- che risponde alle condizioni ed ai requisiti stabi- 2. Trascorsi i termini sopra indicati, le eventuali cernente la predetta istanza, tenutasi in Avellino liti nel disciplinare di produzione di cui al rimanenze di prodotto confezionato nei reci- Riconoscimento della denominazione il 13 dicembre 2002, con la partecipazione di comma 1 del presente articolo le cui misure pienti di cui sopra, possono essere commercia- di origine controllata e garantita rappresentanti di enti, organizzazioni di pro- entrano in vigore a partire dalla vendemmia lizzate fino ad esaurimento, a condizione che, “Fiano di Avellino”, approvazione duttori ed aziende vitivinicole; 2003. entro giorni dalla scadenza dei termini del relativo disciplinare di produzione, 3. La denominazione di origine controllata sopra stabiliti, siano denunciate alla camera di e revoca della denominazione di origine Visti i lavori e la documentazione della commis- “Fiano di Avellino” deve intendersi revocata a commercio competente per territorio e che sui controllata del vino “Fiano di Avellino” sione delegata per la Regione Campania per l’ac- decorrere dalla entrata in vigore del presente recipienti sia apposta la stampigliatura “vendita certamento del “particolare pregio”; decreto, fatti salvi tutti gli effetti determinati. autorizzata fino ad esaurimento”, ovvero su di Il Direttore generale per la qualità essi sia riportato l’anno di produzione delle uve, dei prodotti agroalimentari Visti il parere favorevole del Comitato Nazionale Art. 2 ovvero l’indicazione che trattasi di prodotto e la tutela del consumatore per la tutela e la valorizzazione delle denomina- 1. I soggetti che intendono porre in commercio, ottenuto dalla vendemmia 2002 o di anni prece- zioni di origine e delle indicazioni geografiche a partire già dalla vendemmia 2003, il vino a denti, purché documentabili. Vista la legge 10 febbraio 1992, n. 164, recante tipiche dei vini sulla citata domanda e la propo- denominazione di origine controllata e garanti- 3. Per il prodotto sfuso, cioè commercializzato nuova disciplina delle denominazioni di origine sta del relativo disciplinare di produzione del ta “Fiano di Avellino” provenienti da vigneti non in recipienti diversi da quelli previsti nel primo dei vini; vino a denominazine di origine controllata e ancora iscritti ma aventi base ampelografica comma, il periodo di smaltimento è ridotto a sei garantita “Fiano di Avellino” pubblicati nella conforme alle disposizioni dell’annesso discipli- mesi. Tale termine è elevato a dodici mesi per le Visti i decreti di attuazione, finora emanati, Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 87 del 14 nare di produzione, sono tenuti ad effettuare ai eventuali rimanenze di prodotto destinato ad della predetta legge; aprile 2003; competenti organi territoriali - ai sensi e per gli essere esportato allo stato sfuso e per quelle che effetti dell’art. 15 della legge 10 febbraio 1992, n. i produttori intendono cedere a terzi per l’im- Visto il decreto del Presidente della Repubblica Vista l’istanza presentata da una azienda agrico- 164 - la denuncia dei rispettivi terreni vitati ai bottigliamento. 20 aprile 1994, n. 348, con il quale è stato ema- la tesa ad ottenere correzioni al disposto art. 6 fini dell’iscrizione provvisoria dei medesimi In tal caso, dette rimanenze devono essere nato il regolamento recante disciplina del proce- della proposta di disciplinare di produzione del all’apposito albo, entro sessanta giorni dalla denunciate alla camera di commercio compe- dimento di riconoscimento delle denominazio- vino di che trattasi, per quanto attiene le carat- data di pubblicazione del presente decreto. tente per territorio entro quindici giorni dalla ni di origine dei vini; teristiche dell’immissione al consumo; 2. I vigneti già iscritti all’Albo dei vigneti del vino scadenza del termine di sei mesi. All’atto della a denominazione di origine controllata “Fiano cessione, le rimanenze di cui trattasi, devono Vista la legge 27 marzo 2001, n. 122, recante dis- Considerato che non sono pervenute, nei termi- di Avellino” devono intendersi iscritti al nuovo essere accompagnate da un attestato del vendi- posizioni modificative ed integrative alla nor- ni e nei modi previsti istanze o controdeduzioni Albo dei vigneti del vino a denominazione di tore convalidato dallo stesso ufficio che ha rice- mativa che disciplina il settore agricolo e fore- da parte degli interessati avverso il parere e la origine controllata e garantita “Fiano di vuto la denuncia, in cui devono essere indicati la stale; proposta di disciplinare sopra citati; Avellino”. destinazione del prodotto, nonché gli estremi 3. Ai soli fini dell’iscrizione di cui ai commi pre- della relativa denuncia. Visto il decreto del Presidente della Repubblica Ritenuto pertanto necessario doversi procedere cedenti ed in deroga a quanto esposto nel prece- 27 aprile 1978 con il quale è stata riconosciuta la al riconoscimento della denominazione di origi- dente art. 1, le disposizioni concernenti l’annes- Art. 4 denominazione di origine controllata del “Fiano ne controllata e garantita “Fiano di Avellino” ed so disciplinare di produzione decorrono dalla 1. Chiunque produce, vende, pone in vendita o di Avellino” ed è stato approvato il relativo disci- all’approvazione del relativo disciplinare di pro- data di pubblicazione del presente decreto nella comunque distribuisce per il consumo vini con plinare di produzione, e successive modifiche; duzione del vino in argomento, in conformità al Gazzetta Ufficiale. la denominazione di origine controllata e garan- parere espresso ed alla proposta formulata dal tita “Fiano di Avellino” è tenuto, a norma di Vista la domanda presentata, tramite la Regione sopracitato comitato; Art. 3 legge, all’osservanza delle condizioni e dei requi- Campania, dalle organizzazioni di categoria 1. Ai vini a denominazione di origine controlla- siti stabiliti nell’annesso disciplinare di produ- (Federazione provinciale coltivatori diretti di Decreta: ta “Fiano di Avellino” che alla data di entrata in zione. Avellino, Confederazione italiana agricoltori di vigore dell’annesso disciplinare di produzione Avellino ed Unione provinciale agricoltori di Art. 1 trovansi già confezionati o in corso di confezio- Il presente decreto sarà pubblicato nella Avellino) in data 15 marzo 1999 intesa ad otte- 1. La denominazione di origine controllata del namento in bottiglie o in altri recipienti di capa- Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. nere il riconoscimento della denominazione di vino “Fiano di Avellino”, riconosciuta con decre- cità non superiore a 5 litri, è concesso, dalla pre- origine controllata e garantita del vino “Fiano di to del Presidente della Repubblica 27 aprile detta data, un periodo di smaltimento: Roma 18 luglio 2003 Avellino”, già riconosciuta come denominazione 1978, è riconosciuta come denominazione di di dodici mesi per il prodotto giacente presso di origine controllata con il citato decreto presi- origine controllata e garantita ed è approvato, ditte produttrici o imbottigliatrici; Il Direttore generale: Abate denziale 27 aprile 1978; nel testo annesso al presente decreto, il relativo di diciotto mesi per il prodotto giacente presso disciplinare di produzione. ditte diverse da quelle di cui sopra; Visto, sulla sopracitata richiesta di riconoscimen- 2. La denominazione di origine controllata e di ventiquattro mesi per il prodotto in commer- to il parere favorevole della Regione Campania; garantita “Fiano di Avellino” è riservata al vino cio al dettaglio o presso esercizi pubblici.

12 D.O.C.G. • FIANO FIANO • D.O.C.G. 13 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE cientemente soleggiati. Art. 6 denominazione di origine controllata e garanti- DEL VINO A DENOMINAZIONE I sesti d’impianto, le forme di allevamento ed i Il vino a denominazione di origine controllata e ta “Fiano di Avellino” esclusivamente in botti- sistemi di potatura devono essere quelli tradi- garantita “Fiano di Avellino” all’atto dell’immis- glie o in altri recipienti di vetro di capacità non DI ORIGINE CONTROLLATA E GARANTITA zionalmente usati nella zona e comunque atti a sione al consumo deve rispondere alle seguenti superiore ai 5 litri, muniti di contrassegno di “FIANO DI AVELLINO” non modificare le caratteristiche delle uve e dei caratteristiche: Stato. vini. Colore: giallo paglierino più o meno intenso; I recipienti di cui al comma precedente devono Art. 1 È vietata ogni pratica di forzatura. Odore: gradevole, intenso, fine, caratteristico; essere chiusi con tappo raso bocca, di materiale La denominazione di origine controllata e Per i reimpianti e i nuovi impianti i vigneti Sapore: armonico; al momento previsto dalla normativa vigente, ad garantita “Fiano di Avellino” è riservata al vino dovranno avere una forma di allevamento verti- Acidità totale minima: 5,0 g/l; eccezione di quelli non superiori a 0,187 litri di che risponde alle condizioni e ai requisiti stabili- cale, la densità di impianto non potrà essere Titolo alcolometrico volumico totale minimo: capacità, per i quali è consentito l’uso di dispo- ti nel presente disciplinare di produzione. inferiore ai 2.500 ceppi per ettaro. 11,50% vol.; sitivo di chiusura a vite. La resa massima di uva per ettaro di vigneto in Estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l. Art. 2 coltura specializzata per la produzione del vino È facoltà del Ministero delle Politiche Agricole e Il vino a denominazione di origine controllata e a denominazione di origine controllata e garan- Forestali, con proprio decreto, modificare i limi- garantita “Fiano di Avellino” deve essere ottenu- tita “Fiano di Avellino” non deve essere superio- ti sopra indicati per acidità totale ed estratto to dalle uve provenienti, in ambito aziendale, dal re alle 10 tonnellate. non riduttore. vitigno Fiano per un minimo dell’85%. Fermo restando il limite massimo sopra indica- Possono concorrere alla produzione di detto to, la resa per ettaro di vigneto in coltura promi- Art. 7 vino le uve provenienti dai vitigni Greco, Coda scua dovrà essere calcolata rispetto a quella spe- L’indicazione della denominazione di origine di Volpe bianco e Trebbiano toscano, presenti cializzata, in rapporto all’effettiva superficie a controllata e garantita “Fiano di Avellino” può nei vigneti in ambito aziendale, da soli o con- vigneto. A tali limiti, anche in annate eccezio- essere accompagnata dalla menzione tradiziona- giuntamente, fino ad un massimo complessivo nalmente favorevoli, la produzione globale le di origine classica “Apianum”. Tale menzione del 15%. dovrà essere riportata, purché la stessa non dovrà figurare in etichetta con caratteri tipogra- superi di oltre il 20% i limiti massimi sopra sta- fici non superiori alla metà di quelli utilizzati Art. 3 biliti. per indicare la denominazione di origine con- La zona di produzione delle uve destinate alla Le uve destinate alla vinificazione devono assi- trollata e garantita. produzione del vino a denominazione di origine curare al vino a denominazione di origine con- controllata e garantita “Fiano di Avellino” com- trollata e garantita “Fiano di Avellino” un titolo Art. 8 prende l’intero territorio amministrativo dei alcolometrico volumico minimo naturale È vietato usare assieme alla denominazione di seguenti comuni della provincia di Avellino: dell’11,00% vol. origine controllata e garantita “Fiano di Avellino, Lapio, Atripalda, Cesinali, Aiello del Avellino” qualsiasi qualificazione aggiuntiva Sabato, Santo Stefano del Sole, Sorbo Serpico, Art. 5 diversa da quelle previste dal presente discipli- Salza Irpina, Parolise, San Potito Ultra, Candida, Le operazioni di vinificazione e di elaborazione nare, ivi compresi gli aggettivi: Manocalzati, Pratola Serra, Montefredane, del vino a denominazione di origine controllata extra, fine, superiore, scelto, selezionato, classi- Grottolella, Capriglia Irpina, Sant’Angelo a e garantita “Fiano di Avellino” devono essere co, riserva e similari. Scala, Summonte, Mercogliano, Forino, effettuate nell’ambito del territorio amministra- È tuttavia consentito l’uso di indicazioni che Contrada, Monteforte Irpino, Ospedaletto tivo della provincia di Avellino. facciano riferimento a nomi, ragioni sociali, D’Alpinolo, Montefalcione, Santa Lucia di Nella vinificazione sono ammesse soltanto le marchi privati, non aventi significato laudativo Serino e San Michele di Serino. pratiche enologiche leali e costanti, atte a confe- o tali da trarre in inganno l’acquirente. rire ai vini le loro peculiari caratteristiche. È consentito altresì, nel rispetto delle normative Art. 4 La resa massima dell’uva in vino finito, pronto vigenti, l’uso di indicazioni geografiche e topo- Le condizioni ambientali e di coltura dei vigneti per il consumo, non deve essere superiore al nomastiche che facciano riferimento a comuni, destinati alla produzione del vino a denomina- 70%. Oltre tal limite per tutta la produzione frazioni, aree, zone e località, vigneti, poderi, zione di origine controllata e garantita “Fiano di decade il diritto alla denominazione di origine tenute e fattorie incluse nella zona di produzio- Avellino” devono essere quelli tradizionali della controllata e garantita. ne e dalle quali effettivamente provengono le zona e comunque atte a conferire alle uve e ai L’arricchimento dei mosti o dei vini aventi dirit- uve da cui il vino così qualificato è stato ottenu- vini derivati le specifiche caratteristiche di quali- to alla denominazione di origine controllata e to. tà. garantita “Fiano di Avellino” deve essere effet- Sulle bottiglie del vino o altri recipienti del vino Sono pertanto da considerare idonei ai fini del- tuato alle condizioni stabilite dalle norme a denominazione di origine controllata e garan- l’iscrizione all’Albo dei vigneti, unicamente i comunitarie e nazionali. Fermo restando la resa tita “Fiano di Avellino” deve figurare l’indicazio- vigneti collinari e di buona esposizione. Sono massima del 70% dell’uva in vino. ne dell’annata di produzione delle uve. esclusi i terreni di fondovalle umidi e non suffi- È consentita l’immissione al consumo del vino a

14 D.O.C.G. • FIANO FIANO • D.O.C.G. 15 REGIONE CAMPANIA Assessorato all’Agricoltura Settore Sperimentazione, Informazione, Ricerca e Consulenza in Agricoltura (Se.SIRCA) realizzazione altrastampa edizioni