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Domenica 27 maggio 2018

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R Interni Sviluppo economico e Lavoro Esteri Giustizia Affari Europei

I Luca Giansanti Enzo Moavero Milanesi Il leader della Lega Matteo Salvini Il leader del Movimento Cinque Ambasciatore, si è dimesso dalla Alfonso Bonafede, il M5S L’ex ministro dei governi Monti e M ha prenotato da tempo il Viminale Stelle è in predicato di diventare direzione degli Affari politici della fedelissimo di Luigi Di Maio, Letta, Enzo Moavero Milanesi, O nel governo M5S- Lega ministro dello Sviluppo economico Farnesina a fine a marzo è destinato alla Giustizia in pole per gli Affari Europei I favoriti nella corsa ai ministeri P Il caso Cesare Previti I Nel maggio 1994, A propose come N ministro della Da Pertini a Napolitano Giustizia il suo avvocato, Cesare O Previti, ma il presidente della Repubblica Oscar quando il Colle Luigi Scalfaro si oppose. Previti andò alla Difesa mentre Guardasigilli dice no al premier divenne Alfredo Biondi. Scalfaro chiese il rispetto della Costituzione Darida e Previti, Maroni e Gratteri. Tutte le volte che il Quirinale in una lettera ha fatto valere le prerogative dell’articolo 92 della Costituzione all’allora premier

concetto vecchio, roma se una lettera a Berlusconi, nella che ella si accinge a formare do- quale fissava una cornice costitu- vrà altresì essere rispettoso del «Venne da me Silvio Berlusconi zionale dentro la quale il pre- principio di solidarietà sociale, e mi disse: “Nomino ministro del- mier era tenuto a muoversi. Era- che si sostanzia, innanzitutto, la Giustizia il mio avvocato, Cesa- no tre paletti. Scrisse Scalfaro: nella tutela dell’occupazione, re Previti”». Un giorno, lasciato il «Coloro ai quali ella riterrà di affi- con particolare riguardo alla pos- Colle, Oscar Luigi Scalfaro rievo- dare responsabilità attinenti alla sibilità di assicurare il lavoro ai Roberto Maroni cò con divertimento quell’episo- politica estera dovranno assicu- giovani». «Le confermo – rispose Nel 2001, con dio del maggio ’94, il varo del pri- rare piena fedeltà alle alleanze, Berlusconi – che nessuna delle premier Berlusconi, mo governo del Cavaliere. Un alla politica di unità europea, al- personalità da me considerate, la Lega momento storico di rottura, che la politica di pace; colui che sarà tra le proposte di nomina a titola- voleva Roberto ha una qualche rassomiglianza proposto quale responsabile del ri dei dicasteri del mio governo, Maroni ministro con quello odierno, dove lo scon- ministero dell’Interno – ministe- esprime orientamenti contrari della Giustizia, ma il tro tra il Colle e i leader della ro che ha un ruolo preminente ai principi cui ella ha voluto ri- presidente Ciampi maggioranza verte sulla nomina nel preservare l’unità dell’Italia chiamare la mia attenzione». ne sconsigliò la all’economia di . e il rispetto della legalità repub- L’altro precedente è datato scelta perché in Scalfaro spiegò a Berlusconi blicana – non dovrà assumere po- febbraio 2014, quando il presi- quel momento che non esisteva alcuna norma sizioni politiche in contrasto con dente Giorgio Napolitano sconsi- Maroni era scritta che vietasse a un premier i principi di libertà e di legalità, gliò a Matteo Renzi di proporre coinvolto di avanzare una simile proposta, nonché con il principio dell’Ita- come Guardasigilli il procurato- nell’inchiesta sulle anche perché, fino a quel mo- lia una e indivisibile che sono re anti ’ndrangheta Nicola Grat- “camicie verdi”. mento, nessuno l’aveva mai giu- fondamento ed anima della no- teri. Renzi twittò “arrivo arrivo”, Maroni andò dicata minimamente possibile stra carta costituzionale». E infi- ma si presentò con una lista e se al Lavoro, in una democrazia liberale. Il fal- ne, al terzo punto, «il governo ne uscì con un’altra. Sul foglietto Guardasigilli co Previti, che in campagna elet- i fotografi colsero questo appun- divenne Roberto torale aveva detto «vinceremo le to accanto al nome di Gratteri: Castelli. Maroni fu elezioni e poi non faremo prigio- «Magistrato in servizio». La moti- poi prosciolto. nieri», finì alla Difesa e Guardasi- vazione con cui era stato cassa- gilli divenne Alfredo Biondi. to. Il pm confermò di essere sta- Recita l’articolo 92 della Costi- to fino all’ultimo nell’elenco dei tuzione: «Il presidente della Re- 16 ministri in un’intervista a Ric- pubblica nomina il presidente cardo Iacona di Presa Diretta. Al del Consiglio dei ministri e, su suo posto andò . proposta di questo, i ministri». C’è poi un terzo caso, nel 2001. «Il presidente può dire di no per Quando, presidente Carlo Aze- tutelare i principi quadro della glio Ciampi, ci furono delle riser- Costituzione, scegliendo perso- ve sul nome del leghista Roberto Nicola Gratteri ne che diano una minima garan- Maroni alla Giustizia. «Il veto ve- Nel febbraio 2014 zia», ha spiegato l’altro giorno a niva dal Quirinale – spiegò Um- il premier Matteo Repubblica il presidente emerito La Costituzione berto Bossi al Tg3 - perché Maro- Renzi voleva il della Corte costituzionale Ugo ni ha due processi derivanti dal magistrato anti De Siervo. «La nomina spetta al La nomina dei ministri codice Rocco». Il Senatur si riferi- ‘ndrangheta Nicola Capo dello Stato, la proposta e le prerogative del Colle va ai procedimenti contro le ca- Gratteri al vertice non è vincolante», ha precisato micie verdi, avviati dalla Procura della Giustizia, ma al Corriere della Sera Enzo Cheli, di Verona: Maroni si era opposto fu sconsigliato dal ex vicepresidente della Corte. L’articolo 92 della Costituzione ita- alle perquisizioni nella sede del- presidente Scalfaro con Berlusconi era stato liana definisce in poche ma esplici- la Lega. La moral suasion del Col- Napolitano perché chiaro: «Se propone Previti io te righe le prerogative del capo del- le ebbe la meglio. Alla Giustizia Gratteri era ancora non firmo il decreto di nomina». lo Stato sulla scelta della squadra andò Roberto Castelli. Maroni di- in servizio come Previti provò a resistere, furibon- di governo: “Il Presidente della Re- venne ministro del Lavoro. pm. Al suo posto do: «Io scambi non ne faccio, a pubblica nomina il Presidente del Francesco Cossiga, a cui Savo- andò Andrea questo punto resto fuori». Poi, la Consiglio dei Ministri e, su propo- na era legato e che l’allora Capo Orlando. Gratteri politica fece il suo corso, lui e sta di questo, i Ministri”. Il Quirina- dello Stato voleva alla guida del- in un’intervista alla Biondi si scambiarono i posti, le rappresenta un organo di garan- la Banca d’Italia, in un’intervista Rai spiegò: “Ero Berlusconi salì al Colle, i ministri zia costituzionale. Ciò significa alla Stampa diede ragione al Qui- fino all’ultimo nella giurarono. Scalfaro non aveva ce- che il capo dello Stato può opporsi rinale su Maroni: «Se per veto si lista dei sedici duto. alla nomina di un ministro se consi- intende un avvertimento sull’i- ministri” C’era un altro nodo da scioglie- dera il profilo incompatibile con la nopportunità di una nomina que- re, in quei giorni, ovvero la nomi- Carta fondamentale. Paolo Savona sto rientrerebbe nelle competen- na di ministri di Alleanza nazio- preoccupa il Colle per le sue posi- ze del capo dello Stato». E ricor- nale, un partito erede del Movi- zioni no-euro. L’uscita dalla mone- dò: «Pertini a me pose il veto per mento sociale italiano: un altro ta unica è infatti, secondo molti la nomina di Clelio Darida alla Di- inedito. Scalfaro allora fece una esperti di diritto pubblico, “incosti- fesa». Era il 1979. Anche nella Pri- cosa mai vista prima, in un simi- tuzionale” e metterebbe a rischio il ma Repubblica si applicava l’arti- le contesto: il 9 maggio 1994 scris- risparmio, tutelato dalla Carta. colo 92 della Costituzione.