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Incontro alla Kore sulla tratta ferroviaria siciliana, l’architetto Milazzo: “Ecco le specifiche delle opere”

CALTANISSETTA – Sono stato ospite dell’incontro tenutosi in data odierna presso l’Università Kore di , scelta da R.F.I. per la Presentazione del progetto di velocizzazione delle tratte ferroviarie siciliane, Messina, , , cui era presente il Sindaco Giovanni Ruvolo.

L’evento è stata l’occasione per fare chiarezza sull’importante tema che nelle passate settimane ha tenuto banco nella scena politica locale, nel contesto della quale il sottoscritto ha offerto un contributo tecnico, elaborato nella propria passata attività di amministratore, per l’interrogazione parlamentare 3-01066 del 2.10.2014 presso la Camera dei deputati, avente per oggetto la riqualificazione dell’attuale tracciato ferroviario che passa dalla Stazione di Caltanissetta Xirbi ed Enna.

Di detti chiarimenti che ho avuto l’opportunità di apprendere direttamente, ritengo di dover pubblicamente rendere edotti tanti concittadini che hanno dimostrato di avere a cuore l’argomento.

Le relazioni effettuate dal Presidente di R.F.I., Ing. Dario Lo Bosco, dall’Ing. Mario Elia, Commissario del Governo per l’attuazione del programma della legge Sblocca Italia 11.11.2014 n° 14, le indicazioni tecniche esposte dall’Ing. Triglia, Amministratore Delegato di Italfer, nonché le conclusioni del Dott. Giovanni Arnone, Dirigente Generale del Dipartimento Regionale delle Infrastrutture, titolare del contratto di sviluppo tra la Regione Siciliana ed R.F.I., hanno messo in luce i fatti che di seguito espongo.

Si è confermato, avendolo già appreso dalle Locali Istituzioni, che il Comitato di Pilotaggio istituito presso il Dipartimento delle Infrastrutture della Regione Siciliana, ha reso il 3.12.2014 parere favorevole allo studio di fattibilità sulla velocizzazione del tracciato tradizionale PA-CT che passa per Enna e Caltanissetta Xirbi, con un tempo di percorrenza con collegamento diretto di 1:45 con velocità di progetto a 200Km/h.

Si è appreso, d’altro verso, che i modi ed i tempi di cantierazione dell’infrastruttura, indipendentemente dalla soluzione adottata, non sono certi, ed ad oggi neanche programmabili in termini di copertura finanziaria, se non con riferimento ad alcuni tratti della linea che difficilmente potranno concretare vantaggi diretti in termini di mobilità nel nostro territorio provinciale.

Allo stato attuale, infatti si trovano alla fase di progettazione preliminare ed in via di approvazione, esclusivamente i tratti tra Bicocca, Motta e Catenanuova, e di Catenanuova, Raddusa-, di circa 63 Km complessivi, che saranno interessati al raddoppio della linea, per le quali è necessaria una dotazione finanziaria di 415 e 324 milioni di euro, rispettivamente assistita da copertura finanziaria dalla Cassa Depositi e Prestiti, ed un ulteriore dotazione nell’ambito del PON FESR 2014-2020, rispettivamente di 191 e 48 milioni di euro.

Detti tratti, che il Decreto sblocca Italia prevede di attivare entro il dicembre 2018, con l’apertura dei cantieri nell’ottobre 2015, permetteranno il collegamento tra l’area metropolitana di Catania con l’indotto industriale della Valle del , avvantaggiando in maniera incisiva i pertinenti territori.

Nessun vantaggio se ne avrà nei collegamenti tra Caltanissetta e Palermo, e solo impercettibili vantaggi potranno aversi nella relazione tra Caltanissetta e Catania, se non saranno realizzati gli ulteriori e necessari interventi nella tratta tra Raddusa-Agira- Enna- Caltanissetta Xirbi, e tra Xirbi, Roccapalumba-Fiumetorto per Palermo, che nelle attuali condizioni farebbe da “tappo” impendendo l’utilizzo di rotabili veloci nell’intero percorso, dove la velocità di percorrenza scende anche ad 80Km/h.

Detta tratta non è oggi interessata da alcuna previsione progettuale, e la dotazione finanziaria, a fronte di 136 Km di tracciato è di soli due milioni di euro disponibili tra il 2014 ed il 2016 a carico della Cassa Depositi e Prestiti. Nessuna programmazione finanziaria è prevista nell’ambito del PON FESR 2014-2020.

Salta all’occhio che le priorità di finanziamento hanno interessato il tratto ferroviario dell’Ennese e del Catanese, già di per se connotato per una parte significativa di una velocità di percorrenza tra le più elevate dell’intero tragitto tra Palermo e Catania, con punte di Km/h 135, rispetto alle tratte più lente dell’entroterra che riguardano soprattutto il territorio nisseno, bisognevoli di interventi più urgenti per evitare di disperdere la già residuale utenza scoraggiata dalla qualità del servizio.

Ad ulteriore prova dello stato dell’arte si riassumono di seguito le azioni sintetizzate in una slide proiettata all’incontro tenutosi, relativa alle prime azioni del Commissario, Ing. Mario Elia

Bicocca-Motta-Catenanuova

Avviata la Progettazione Definitiva – Avviate le attività propedeutiche ai lavori preliminari

Catenanuova-Raddusa-Agira

Avviata la Progettazione Definitiva Avviate le attività propedeutiche ai lavori preliminari

Raddusa-Enna-Fiumetorto (Tracciato passante per Caltanissetta Xirbi)

Avviata Progettazione Preliminare Intraprese le interlocuzioni con i Ministeri Competenti al fine di verificare eventuali disponibilità finanziarie necessarie alla realizzazione della tratta anche per fasi funzionali e costruttive.

E’ giusto nel contesto rilevare che la dotazione finanziaria necessaria per la velocizzazione del tracciato tradizionale è di cinque miliardi e duecentosettantasette milioni di euro a fronte di una cifra disponibile di circa un miliardo di euro di risorse tra Cassa Depositi e Prestiti e risorse comunitarie.

E’ altrettanto evidente che la cittadinanza nissena potrà concretamente vedere iniziare i lavori delle predetta tratta ferroviaria interessante la stazione di Caltanissetta Xirbi, solo a seguito di incisivi interventi politici che possano determinare le scelte di finanza pubblica che il Decreto Sblocca Italia, fino al 2018, ha destinato ad azioni di potenziamento infrastrutturale in contesti territoriali diversi dal Nisseno.

Alla nostra collettività, attraverso il parere di Comitato di Pilotaggio ricaduta sul tracciato tradizionale, si è fino ad oggi offerta esclusivamente una prospettiva di lungo periodo “di non essere tagliati fuori”. Troppo poco, anche in considerazione che ciò non esclude, con le azioni fin ad ora programmate, che diverse scelte che invece “ci tagliano fuori” non possano non essere adottate anche in futuro, atteso che, nelle previsioni progettuali che illustravano il tracciato alternativo a quello tradizionale che passa da Caltanissetta Xirbi, proprio dalla stazione di Agira si diramava il nuovo percorso che traforando i Nebrodi approdava a Castelbuono.

Ferrovia e Raddoppio Caltanissetta-Agrigento con le opere compensative sono questioni che devono essere affrontate nell’immediato, con concretezza, trasparenza e serietà e da tutte le Istituzioni e le forze sociali che dovranno interfacciarsi con il linguaggio della coesione e collaborazione. Risorgendo come collettivo potremo ancora raggiungere importanti obiettivi.

Architetto Andrea Milazzo

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