La presentazione delle tre tappe cuneesi

Le tappe cuneesi del Giro d’Italia sa- ranno presentate ufficialmente merco- ledì 30 marzo con un appuntamento di gala al Teatro Toselli a cui parteciperan- no grandi protagonisti del ciclismo na- zionale e provinciale. La serata inizierà alle 20.45 con la proiezione del video sui 99 anni del Giro d’Italia in provincia di Cuneo e Piemonte dei fratelli Pan- zera, la presentazione delle iniziative di avvicinamento al giro e delle tappe con il videoclip realizzato da Rcs sulle tappe cuneesi, e la presentazione uffi- ciale della Lotteria del Giro in Granda. Alla serata, presentata da Sonia De Castelli, Luisella Mellino e da Beppe Conti, una delle firme più prestigiose del giornalismo sportivo italiano, parte- ciperanno campioni del ciclismo che in epoche diverse sono stati protagonisti sulle strade della corsa rosa come , Franco Balmanion, e , un giovane talento cuneese che sta scalando le gerarchie e rappresenta una delle grandi spe- ranze per il ciclismo italiano come Die- go Rosa, la campionessa di handbike Francesca Fenocchio e le giovani pro- messe del ciclismo provinciale Matteo Draperi, Elisa Balsamo, Nicole e Gabriel Fede che saranno premiate nel corso della serata. Presenti anche il direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni, e il direttore di corsa, Paolo Allocchio. Nel corso della serata saranno presentate le Notti Rosa di Vinadio e Cuneo, la lotteria la Gran- da si illumina di Rosa e le edizioni 2016 dell’Illuminata e della . A tutti i presenti sarà offerto in omaggio il kit ufficiale del Giro d’Italia. I biglietti d’ingresso gratuiti saranno in di- stribuzione a partire da martedì 29 marzo fino ad esaurimento posti (massimo un accredito per persona) presso l’Ufficio Relazioni con il pubblico del Comune di Cuneo in via Santa Maria 1.

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I grandi del ciclismo a Cuneo

Italo Zilioli Il Giro d’Italia non lo ha mai vinto, nel corso di una carriera lumino- sa iniziata con la pesante etichetta di “nuovo Coppi” o di “Coppi- no”, ma del Giro d’Italia è stato grande protagonista in tante edizio- ni, arrivando al secondo posto per tre anni consecutivi, dal 1964 al 1966 (alle spalle di Anquetil, Adorni e Motta), conquistando anche un terzo posto nel 1969 nel giro vinto da Gimondi e vincendo cin- que tappe. Italo Zilioli, torinese, classe 1941, è stato un talento cri- stallino che ha scritto il suo nome nella storia del ciclismo in una carriera iniziata nel 1962 e proseguita fino al 1976. Oltre alle - vitto rie e ai piazzamenti nel Giro, ha vinto 58 gare in un’epoca attraver- sata da tanti campioni, tra cui una tappa al Tour (gara in cui ha indossato anche la ma- glia gialla), una Tirreno-Adriatica e diverse gare in linea tra cui un campionato di Zurigo.

Franco Balmamion Classe 1940, di Nole Cavanese (Torino), , è prota- gonista di un esordio fulminante: a 22 anni, nella sua seconda stagio- ne tra i professionisti vince il Giro d’Italia senza mai vincere una tappa, e tanto per gradire si aggiudica anche una Milano-Torino e a un Giro dell’Appennino. La conferma di essere di fronte a un potenziale cam- pione arriva l’anno successivo, nel 1963, quando Balmamion concede il bis e si aggiudica il suo secondo Giro d’Italia, anche in questo caso senza vincere alcuna tappa (ancora oggi è l’ultimo italiano ad aver vinto due giri consecutivi). La carriera del “cinese” (come era soprannomiato in gruppo) non avrà altri picchi così alti, in un’epoca di grandi campio- ni, ma rimarrà sempre ad alti livelli e nel 1967 arriveranno comunque un titolo di campione ita- liano, un secondo posto nel Giro d’Italia vinto da Gimondi e un terzo posto nel . In una recente intervista a Sky ha raccontato: “Non ero un fuoriclasse, dovevo sfrutta- re al meglio le doti di cui disponevo: resistenza, passo regolare e una buona progres- sione. Erano il mio pane, nel vero senso della parola. Uno dei pochi che mi comprese fu Anquetil, un gran signore, che aveva capito perché mi muovessi con prudenza, senza strafare, era nella mia natura. Solo nel ‘64 mi lasciai andare, accecato dalla stampa. Non si correva la Cuneo-Pinerolo dal ‘49, dall’impresa leggendaria di Coppi. Ebbene, pro- vai a fare il Coppi e crollai sul Sestriere. Mi giocai un Giro, che vinse proprio Anquetil”.

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Paolo Savoldelli In salita andava forte, ma in discesa anche di più, e per questo per tutti è diventato “Il Falco”. Paolo Savoldelli, classe 1973 di Clusone (Bergamo), è stato uno dei più forti discesisti di sempre e uno dei cor- ridori italiani più forti della sua generazione. In carriera ha vinto due Giri d’Italia, nel 2002 e nel 2005, arrivando al 2° posto nel 1999 e al 5° nel 2006. Tra le sue vittorie anche due Giri del Trentino (1998 e 1999), un (2000) e una tappa del Tour de France (2005). Sceso dalla bicicletta nel 2008 a 35 anni, dal 2010 è sali- to in motocicletta al seguito del Giro e di altre corse come in- viato della Rai e dal 2013 racconta il ciclismo su Bike Channel.

Ivan Basso Uno dei protagonisti del ciclismo italiano degli anni 2000, Ivan Basso ha vinto due edizioni del Giro d’Italia, nel 2006 e nel 2010 e si è piazzato due volte sul podio al Tour de France (3° posto nel 2004 e 2° nel 2005, sempre alle spalle di Armstrong a cui poi saranno revocati i successi). Classe 1977, di Gallarate, Basso ha chiuso a fine 2015 una carrie- ra iniziata con tanti successi a livello giovanile, compreso un titolo mondiale Under 23 nel 1998. Tra i professionisti si mette subito in luce con ottimi piazzamenti al Tour de France e nelle classiche in linea. Tra i suoi successi anche la tappa del Giro 2005 con arrivo a Limone Piemonte. Oggi è coordinatore tecnico della sua ex squadra, la , dove corrono il campione del mondo, Peter Sagan, e il vincitore del Giro d’Italia 2015, .

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Diego Rosa Una delle grandi speranze del ciclismo italiano arriva dalla provincia di Cuneo, da Corneliano d’Alba. Diego Rosa, nato il 27 marzo del 1989, è professionista dal 2013 e corre nello “squadrone” dell’Astana con i “gradi” di scudiero di . Nell’ottobre 2015 si è aggiudi- cato la prima gara da professionista conquistando una corsa dalla grande tradizione come la Milano-Torino. Al Giro d’Italia è arrivato 24° nel 2013 e 23° nel 2015.

Matteo Draperi Il 2016 è l’anno dell’esordio nel professionismo per il ciclista cuneese Matteo Draperi, 25 anni, che in questa stagione corre per la squadra professionistica toscana Southeast con cui ha già esordito nella Vuel- ta al Tachira. Passista veloce, adatto alle brevi salite, nelle ultime tre stagioni ha corso in Francia, prima nella Chambery Cycliste Forma- tion, poi nell’Uc Monaco. Nel 2015 ha vinto il Criterium de Monaco e il Gp Saint Etienne Loire.

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