Università degli Studi di Palermo

IL POLO MUSEALE DELLA CHORA SELINUNTINA. ITINERARI TURISTICI NEL TERRITORIO SELINUNTINO

Eleonora Cammarata

Executive Summary

Coordinatore Prof. Giuseppe Guerrera

L'enfasi e la meraviglia che destano le rovine di sono proverbiali. L'eccezionalità del sito è data dalla vasta quantità delle sue rovine, dalla loro mole e dal loro pregio, tutti elementi che, insieme, sono difficile rintracciare in altre parti del mondo occidentale. Dal 1993 è stato istituito il Parco archeologico, che si estende per ben 270 ettari e non c'è giorno dell'anno, dalla primavera all'autunno, che folti gruppi di visitatori non si aggirino tra spezzoni di colonne e decori dei basamenti, tra quei blocchi di pietra giallo oro lavorati dall'uomo, in bilico uno sull'altro, in una natura selvatica cresciuta con essi. La domanda è: quanti visitatori dopo la visita del Parco hanno compreso l’eccezionalità del sito e del territorio che gli gravita intorno? Il Master di Architettura per l’Archeologia si è posto in questi anni, l’obiettivo di creare un rapporto di collaborazione tra due figure professionali, che si trovano dinanzi allo stesso fine: la valorizzazione e conservazione dei siti archeologici. Spesso l’archeologo e l’architetto, assumono (per loro formazione) posizioni discordanti e diagonalmente opposte. Il master, è servito quindi ad avvicinare tali figure professionali, con l’obiettivo comune della salvaguardia, della conservazione e dove possibile della fruizione di tali luoghi. Il tema dell’anno 2007-2008 è stato quello di creare un circuito di siti archeologici legati alla storia e al territorio selinuntino. Selinunte estese la sua influenza su un vasto territorio di cui possiamo delineare i confini ad ovest almeno fino all’asse S. Margherita Belice – – Partanna – Santa Ninfa, a nord fino a Poggioreale e ad est, lungo la costa meridionale dell’isola, fino al Monte Khronion (oggi San Calogero, sopra l’odierna Sciacca) e poi sino ad Eraclea Minoa. Non esistendo tuttavia, a tutt’oggi, una definizione esaustiva di chora selinuntina, ci si è basati sui confini amministrativi di tali comuni, evidenziandone i siti più importanti e consistenti, sia dal punto di vista storico, sia dalla comprensibilità del sito stesso.

1 Tali siti uniti alle altre risorse culturali del territorio (beni isolati, riserve naturali ecc.) sono stati cuciti attraverso una trama di percorsi che mirano alla conoscenza e alla valorizzazione di questo patrimonio nascosto. I percorsi hanno inizio dal sito stesso di Selinunte che diventa quindi “portale del territorio” e polo museale di questo.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO Il progetto nasce, dunque, dalla necessità di dotare il Parco Archeologico di Selinunte di una struttura da adibire come “portale” sul territorio, inteso come sistema informativo turistico, al fine di chiarire al visitatore la grandezza e l’importanza del ruolo rivestito da Selinunte nel corso della storia. Per territorio che gravita intorno a Selinunte o selinuntino si intende quello compreso tra il fiume Mazzaro ad ovest e il fiume Belice ad est, e che da Selinunte arriva sino a e Salemi. Questa porzione di territorio appare scandita sin dalla preistoria da piccoli e distanziati insediamenti, disposti lungo il corso dei principali fiumi, in luoghi facilmente difendibili da cui poter tenere sotto controllo i territori circostanti. Con l’età arcaica fiorirono nuovi insediamenti, tutti facente capo a Selinunte, che in età classica primeggia nella zona occidentale della Sicilia per posizione e per risorse, tanto da suscitare le antipatie dei Punici che nel 406 a.C. la distruggono. Dopo tale sciagurato evento, Selinunte tornerà ad essere abitata, ma non raggiungerà più lo splendore urbanistico, né la prosperità economica, né lo sviluppo demografico dei secoli precedenti. Ad oggi restano numerosi e sparsi ruderi, all’interno del Parco e nel territorio selinuntino che riassumono in se stessi la gloria di un tempo passato ma che appaiono poco comprensibili ai visitatori medi e poco fruibili agli studiosi. Attraverso il “portale” ideato in questa sede si propone di adibire uno spazio, all’interno del quale uno studente, uno studioso o semplicemente un curioso abbia la possibilità di comprendere la storia di una delle più celebri città della Sicilia antica e del territorio circostante. Attraverso un percorso didattico/espositivo cronologico semplice e stimolante, all’interno del quale il visitatore può trovare tutti gli strumenti (pannelli didattici, vetrine espositive, ricostruzioni, video-proiezioni, laboratori sperimentali,) per documentarsi e comprendere le emergenze archeologiche, naturali e culturali di

2 Selinunte e del territorio circostante. In particolare si è pensato di realizzare piccoli laboratori sperimentali, dove i visitatori possono assistere a brevi dimostrazioni di tecniche di realizzazione di manufatti preistorici, greci e romani pertinenti il territorio selinuntino, al fine di chiarire il panorama cognitivo sulla reale logica funzionale dei reperti visti e quindi di rendere comprensibili i processi accaduti alle strutture ed agli oggetti creati ed utilizzati dall’uomo, nel passato inquadrandoli in base alla loro reale pratica d’uso e non solo in virtù del loro essere reperti archeologici. A partire dall’ipotesi del polo museale, lo studio condotto sulla chora selinuntina ha permesso la redazione di una carta dei siti archeologici che costituisce il riferimento di un progetto strategico di valorizzazione e fruizione di questo territorio a partire dalla presenza dei Beni Culturali Archeologici. Il lavoro progettuale si è svolto in diversi momenti.

1. Schedatura dei siti archeologici Comprende la ricostruzione sincronica e diacronica degli assetti insediativi e della presenza umana nella chora selinuntina, nelle epoche preistorica, greco- siceliota e romana, che costituiscono l’alveo della fondazione, dello sviluppo e del tramonto di Selinunte.

2. Redazione della carta dei siti archeologici Il territorio d’influenza della grande colonia greca, punteggiato da numerosi siti archeologici, è visto come un potenziale museo diffuso che ha il suo Polo Naturale nel Parco Archeologico di Selinunte.

3. Progetto d’ itinerari turistico – culturali Consiste nella proposta di sei percorsi turistici – culturali strutturati a partire dalle presenze archeologiche ma che includono, anche, molte delle risorse naturalistiche, artistiche e architettoniche di questo territorio. Il lavoro è stato svolto da gruppi di lavoro composto di tre persone (architetti, archeologi e storici dell’arte), ognuno dei quali con il compito di analizzare una fase storia precise, per poi individuare i siti in una carta. “La Carta dei siti archeologici nel territorio selinuntino” che abbraccia le due province di Trapani ed , primo elaborato grafico in allegato.

3 Ogni sito è stato identificato in un’apposita scheda, da proporre all’ingresso del Parco al visitatore che si appresta a conoscere i luoghi inseriti negli itinerari. Attraverso sussidi multimediali le immagini dei luoghi che delineano i percorsi vengono presentate ai visitatori. Carte Tematiche che descrivono la preistoria, l’età classica, l’età punica- romana, accompagnano il turista alla scoperta della storia, della vita, degli usi e dei costumi degli uomini del tempo. E’ in questo modo che di pensa si allestire gli spazi d’ingresso del Parco Archeologico di Selinunte.

I PERCORSI Individuati i siti di maggiore interesse ricadenti in questo perimetro, delimitato dagli ambiti amministrati dei comuni di: Mazara del Vallo, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Partanna, Salemi, Gibellina Nuova, Santa Ninfa, Poggioreale, Salaparuta, Montevago, S.Margherita Belice, Menfi, Sambuca di Sicilia, Sciacca, Caltabellotta, Ribera. Gli itinerari proposti sono i seguenti

Itinerario A Da Selinunte alle da dove i selinuntini cavarono la pietra per la costruzioni dei loro templi, si giunge a Mazara del Vallo, ricca di monumenti e caratterizzata dal suo originale porto-canale brulicante di vita marinara. L’itinerario s’inoltra nell’entroterra toccando l’importante centro preistorico di Roccazzo, dove recenti scavi hanno messo in evidenza vestigia che vanno dall’età del rame fino al periodo greco arcaico. Si conclude ancora più all’interno, risalendo la valle del fiume Mazaro fino a Salemi, per visitare i mosaici romani della Basilica di San Miceli.

Itinerario B Da Selinunte verso l’entroterra di Castelvetrano, sulla valle del fiume Delia, per incontrare la necropoli dell’antica età del bronzo di Marcita e la cappella arabo normanna di S. Trinità di Delia. Si prosegue verso l’interno fino al territorio di Salemi per visitare i due insediamenti preistorici di Mokarta e Monte Polizzo.

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Itinerario C Da Selinunte ci si sposta verso il territorio di Partanna visitando i siti preistorici di Castello della Pietra sull’incantevole sperone roccioso, si continua verso la necropoli di Torrebiggini, dove si trovarono le famose tombe contenenti il bicchiere campaniforme che diedero l’opportunità di dischiudere agli studiosi la preistoria partanese; di rilievo è sicuramente il sito dello Stretto dove un fossato scavato in epoca neolitica forse per convogliare le acque. L’itinerario termina in territorio di Gibellina con la visita dell’area di monte Finestrelle.

Itinerario D Da Selinunte verso est per visitare l’insediamento di Monte Adranone centro greco successivamente occupato dai Cartaginesi e addentrandosi lungo la valle del Belice,fino alla roccaforte di Entella.

Itinerario E Da Selinunte verso est fino alla sua colonia di Eraclea Minoa, limite estremo orientale del territorio selinuntino. Lungo la strada per Eraclea , si può conoscere la necropoli dell’età del rame di Tranchina, quella della tarda età del bronzo di Anguilla ( Ribera).

Itinerario F Da Selinunte verso est e verso l’interno per toccare le alture di Monte Kronio, con le sue terme da sempre utilizzate dall’uomo per le sue funzioni terapeutiche, sino a Caltabellotta in provincia d’Agrigento, dalla straordinaria posizione naturale, caratterizzata dalla montagna e da panorami ampi e suggestivi. Nel complesso l’attività è stata svolta con la consapevolezza dell’importanza di saper valorizzare, rendere fruibile ed accessibile al pubblico il patrimonio culturale, che in questo contesto gravita attorno all’antica città di Selinunte, con l’intento di promuovere ed educare alla sua conoscenza. Il progetto proposto non mira alla sola conservazione e salvaguardia, ma soprattutto alla promozione attraverso processi di rinnovamento.

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