di pop accattivante, l'altra parte le ballate acustiche sottolineate dal fingerpicking della chitarra di Sam Bentley e arrangiate con molta delicatezza, con un richiamo costante alle radici folkie anglosassoni. Twelvefour sembra proprio diviso come un vecchio vinile, in due facciate. Fools La prima sequenza è quella più Dualtone immediata con Electric Jndigo, una canzone pop soffusa ed ottimamente scritte ecantate con *** elegante ricorda 1persino i Roxy fascinosissima voce dalla Tonra, I Wild Child sono una band di Music di Ava/on o Renegade funzionerebbero anche per sola s.ette elementì proveniente da che parte con forme suadenti voce e chitarra acustica, ma di Austin, Texas, un gruppo che e morbide, che poi attraverso folk comunemente inteso, qui però non è country, né rock, ne le chitarre assumono toni più dentro, non ce n~ un'oncia. Autori, blues, ma bensì fa del pop puro cupi e ombrosi, una modalità poco meno di tre anni fa, di un e semplice, un genere non molto che pare propria dello stile dei esordio baciato da buoni consensi i111 voga nel Lone Star State. Se Paper Kites. Sempre pop, di gran sia di critica che di pubblico, i poi guardiamo alla formazione, classe con 8/eed Confusion, una Daughter rilanciano infatti qui notiamo delle particolarità: bellissima canzone che si avvicina con un'ancora più riuscita miscela oltre a strumenti classici come con l'ukulele in evidenza, poi (parecchio) ai National, così di dream pop intriso di New basso, batteria, pianoforte e entrano le voci, il piano e la Twelvefour come Revelator Eyes.11 cambio di Wave, in cui s'ibridano elettronica violino (rispettivamente Chris sezione ritmica e l'atmosfera si registro avviene con la delicata e strumenti suonati, chitarre D'Annunzio, Drew Brunetti, fa eterea, quasi ipnotica; Bul/ets Neon Crimson, occupata soltanto liquide evolteggi tastieristici, Evan Magers e Kelsey Wilson, all'inizio è quasi cameristica *** da un paio di chitarre e in malinconia eslancio epico. Parte che è anche la voce solista e dall'aria molto beatlesiana Originari di , i sottofondo dalle armonievocali. alla grande Not To Disappear, femminile, e principale, del {sullo stile di For No One, Eleanor Paper Kites cavalcano l'onda La tendenza acustica delle ballate con una splendida New Ways gruppo), troviamo anche ukulele Rigby), ma la melodia è molto più della nuovelle vague del pop avvolge anche ASilent Cause e che mette in campo buona (Alexander Beggins, co-leader scorrevole e diretta che nel brano australiano che in questo Turns Within Me Turns Without Me, parte degli elementi cardine insieme alla Wilson e voce precedente, mentre Stones vede momento vede nei Boy & mentre /'m Lying To You Cause l'm del loro sound: una melodia maschile) e cose molto meno le voci dei due leader sovrapporsi Bear i suoi rappresentanti più lost, è la canzone che ai Jayhawks pop palpitante, la base ritmica texane come celio e tromba in una sorta di filastrocca pop appariscenti. Le connessioni, oltre sfugge da anni e Woke Up From costruita contemporaneamente (Sadie Wolfe e Matt Bradshaw); accattivante, con un altro cambio a una nitida affinità stilistica, sono ADream ha qualcosa dei mai con suoni sia elettronici che avrete quindi notato la totale di ritmo che a questo punto inizia evidenti. , il dimenticati Go-Betweens. I toni acustici, arrangiamenti di calibrata assenza di chitarre (anche se a diventare uno dei marchi di produttore del loro primo album, sono sempre molto suggestivi, ·Sofisticazione, in cui si stratificano l'ukulele viene spesso usato alla fabbrica del gruppo. Un delicato States, è uno che ha lavorato con le voci ben accordate alle chitarre e tastiere. Numbers stessa guisa), e sappiamo che una arpeggio di ukulele introduce tutti, dai Died Pretty aHarlequin atmosfere, gli arrangiamenti ricorda un po'gli XX - una band band texana senza chitarre è un Meadows (i titoli dei brani sono Dream dei Boy & B.ear, appunto. disposti .con cura e attenzione, con cui qui e là condividono po' come un ristorante messicano un po' laconici), una canzone Come loro, per il secondo disco comprese le cupe tastiere nella quantomeno qualche passaggio eme non usi peperoncino, eppure fresca e quasi bucolica dagli i Paper Kites hanno scelto un giusta conclusione di Too late. -con un rullio ritmico a farsi dopo due o tre canzoni ci si elementi folk; la pianistica Break produttore americano, solo che Niente di trascendentale, sia strada tra le spire avvolgenti dei rende conto che la musica dei Bones è puro pop, raffinato e invece di Ethan Johns, è arrivato chiaro, ma Twelvefourè uno di suoni; Doing The Right Thing è Wild Child ha senso e sta in piedi con un refrain fruibile, mentre Phil Ek. noto per il suo lavoro con quei dischi senza pretese, perfetti una pop song dalle volte wave, da sola, con elementi talvolta la cadenzata Take lt è tutta i Fleet Foxes (tra gli altri), che ha per cominciare lagiornata, permeata di dolce tristezza; How beatlesiani, talvolta simili a incentrata sulla voce di Kelsey ,dato una prospettiva più ampia ancora di più in macchina, rincara la dose dando più peso gruppi come Of Mo:nsters & ed una strumentazione dosata al lavoro di Sam Bentley (voce, poi si insinuano nello stereo alle chitarre; l'ottima Mothers Men ed Edward Sharpe &The con parsimonia. Pop texano: <:hitarre, tastiere), Christina Lacy e ci rimangono a lungo, e con parte autunnale, ma finisce con Magnetic Zeros ed altre volte prima dell'ascolto ero un po' ,(voce, chitarre, tastiere), David pochissimi sforzL l'aprirsi all'esterno come un fiore più personali, un uso spesso scettico, ed invece il disco si sta IPowys (voce, chitarre, banjo, lap Marco Denti chesboccia; Alone/With You particolare della sezione ritmica rivelando una piccola sorpresa; steel), Josh Bentley (batteria) pulsa al ritmo del battito di un edelle melodie fresche e godibili. la rilassata Saving Face vede i e Sam Rasmussen·( basso, cuore ovattato e mette in scena Foo/s è il loro terzo allbum, due leader armonizzare su un sinth). Fatte le presentazioni, DAUGHTER un lavoro su voci e suoni degno dopo Pillow Talk del 2011 e The bel tappeto ritmico e misurati Twelvefourè partito fortunato (ha NotTo Disappear di Bjork; No Care è il momento Runarounddel 2013 che hanno interventi di piano ed ukulele, debuttato all'ottavo posto nelle 4AD/Self più concitato dell'album, con ottenuto ottime recensioni ed e quest'ultimo è il protagonista classifiche australiane) e se lo un beat insolitamente veloce un discreto successo locale, ed è di Reno, dove è quasi l'unico merita essendo un disco double *** e ballabile, potrebbe piacere prodotto da Peter Mavrogeorgis strumento ad accompagnare la face, nel senso che metà delle Anche se agli inizi il trio londinese achi apprezza St. Vincent. To (già collaboratore di The voce della Wilson, a parte una canzoni riprendono una forma dei Daughter - Elena Tonra a Belong ci accompagna verso National e Philip Glass) ed il leggera percussione ed il celio nel voce e chitarra, Igor Haefeli alla il finale, dove prima la lunga musicista indie David Plakon. finale. !.'.album si chiude con la chitarra e Remi Aguilella alla Fossa esplode tra momenti di La title track, che apre il CD, è un solare Oklahoma, uno dei motivi batteria-fu associato abbastanza sognante introspezione dream power pop molto particolare, con più orecchiabili del CD, la mossa inspiegabilmente al folk, basta pop e qualche solida quadratura diverse soluzioni strumenta lì e Bad Giri, che potrebbe dire la sua un ascolto distratto per far si rock, e poi Made Of Stone ci culla melodiche ed un bel crescendo anche alla radio, e la scorrevole che sia evidente quanto la loro con un pizzico di carezzevole ritmico, un pezzo in cui le e liquida Trillo Talk. I Wild Child musica sia invece perfettamente romanticismo. Nell1nsieme, un similitudini con gli Of Monsters dimostrano che in 17exas si può associabile aquella per cui, disco di notevole fascino e una &Men sono abbastanza chiare. fare anche del pop, ,econ una storicamente, l'etichetta per cui bella conferma del talento dei The Cracks non è faci lissima da certa credibilità. pubblicano, la 4AO, è famosa. È Oaughter. descrivere: inizio quasi roots Marco Verdi vero senz'altro che le loro canzoni, Lino Brunetti

82 I BUSCA