A.N.A. - ASSOCIAZIONE NAZIONALE - 33100 - Viale , 137 - Tel. 502456 ANNO XXXVII - N. 3/4 - LUGLIO-DICEMBRE 2005 Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2, DCB UDINE - Periodico trimestrale gratuito per i soci www.anaudine.it • e-mail: [email protected] TAXE PERÇUE UDINE TASSA RISCOSSA Mentre era in preparazione questo numero di “Alpin jo mame” un tragico evento ha segnato la vita della Sezione; in un incidente Giuliano Sattolo ha perso la vita e Rino Tesolin si è ferito in modo grave. Il Comitato di redazione ha ritenuto di non rinviare l’uscita di questo numero, man- tenendone l’impostazione iniziale senza modificarla, inserendo questa pagina, in modo da far giungere ai lettori per Natale la nostra rivista. Le condizioni di Rino Tesolin, nell’andare in stampa, paiono abbastanza ottimistiche pur mantenendo la loro gravità, con la spe- ranza di saperlo fuori pericolo al momento della pubblicazione.

Ti abbiamo salutato, Giulia- difficili sapevi riportare sui bi- realtà locale e la vita associati- no, per l’ultima volta, avvolto nari giusti una discussione che va, allora non è più un proble- nella bandiera, in quella bandie- poteva scendere in diatriba, con ma di tempo ma diventa una ra che volevi ben esposta fuori quel grande equilibrio che ti era scelta di vita! dalla sede della nostra Sezione, proprio, con la pacatezza, senza Ecco perché ti ricorderemo per quella bandiera che ti ha alzare mai troppo la voce… sempre: perché hai rappresen- portato a fare il Capogruppo di Il rigore morale di cui eri tato l’essenza dei valori dell’es- Manzano e il consigliere della dotato, insieme alla forte per- sere Alpino, quel cittadino Ita- Sezione di Udine, per quella sonalità ti conferivano un cari- liano di cui tutti noi vorremmo bandiera che hai tanto amato e sma che a volte, all’apparenza, fosse composta l’Italia intera, per amore della quale, in una emanava una certa severità: ma per quel modo di comportarti tragica fatalità, hai perso il bene chi ti ha conosciuto sa bene che faceva stare bene chi t’in- prezioso della vita. quanta bontà d’animo c’era in contrava. Ma il tuo ricordo non rimar- te, quanta passione mettevi nel- Il buon Dio, nella sua infinita rà per questo, per un fatto o le cose che facevi. misericordia e per tutto quello per la situazione particolare, il Perché tu, Giuliano, non eri che non è dato di conoscere tuo ricordo ci guiderà e ci sarai certo un annoiato che si era allo scibile umano così ha deci- d’esempio per quello che co- creato un hobby, tanto per riem- so! Però è dura da accettare stantemente hai rappresentato pire la giornata: tu eri un im- questa realtà, anche se i tanti con il tuo tratto caratteristico e prenditore, eri fortemente lega- occhi rossi di pianto al tuo ulti- con la tua discrezione. to alla famiglia e sapevi ricavar- mo saluto, in quell’atmosfera Ci sarà d’esempio la tua di- ti il tempo da dedicare agli Alpi- surreale mentre suonava il sponibilità, il tuo metterti a di- ni e non ti tiravi mai indietro: silenzio, quasi un ammiccamen- sposizione in ogni occasione, col questo il tuo grande insegna- to da una tomba lì vicino da garbo giusto e con quella splen- mento: si possono trovare mille parte di Nino Masarotti, ci è dida serenità che sempre ti scuse per non impegnarsi, ma se parso di sentirti dire “...Tenete accompagnava. Non ci ricordia- c’è la passione, se c’è la volontà duro... andate avanti...” mo di averti visto arrabbiato di fare qualcosa anche per gli qualche volta, e nei momenti altri, per vivere intensamente la Mandi Giuliano!

Redazione: Ufficio stampa Brigata Julia Rinaldo Paravan, Giuliano Chiofalo, Ivan Asquini Associato all’Uspi: Collaboratori: Unione Stampa Periodica Italiana Giovanni Venuti, Roberto Toffoletti, Luciano Direttore responsabile Scarel, Giorgio Della Longa, Stefano Toscani, Autor. Trib. Udine n. 229 del 18-10-1968 Claudio Cojutti Guido Cibin, Odillo Fabris, Roberto Tirelli Stampa: Graphart- Trieste

2 Cronaca Sezionale …RENDICI FORTI…

La fortezza ella nostra quotidianità di cittadini, ma soprattutto nel nostro vive- non è soltanto una virtù re l’”alpinità”, non può mancare la rigorosa tenacia che ci ha sem- NNpre contraddistinti: certo che il benessere raggiunto, la costante cristiana, messa in discussione di riferimenti, il consumismo sfrenato in barba a deve essere anche una qualsiasi crisi congiunturale (si pensi ai milioni di euro che gli Italiani spendono ogni anno soltanto per l’acquisto di suonerie per telefonini!) e “dotazione” personale perché no, forse anche un ’ di stanchezza e disillusione, rischiano di por- insostituibile tarci in uno stato di apatia, ad un calo della tensione, insomma una ten- nello zaino simbolico denza a “mollare”. Questo non è consentito! Chi, come noi, ha avuto un grande passato e che rappresenta vive uno straordinario presente, sa bene che il futuro lo tiene nelle sue il patrimonio morale mani. La fortezza intesa come consapevolezza dello spessore morale che gli Alpini rappresentano diffusamente nelle comunità locali e più in gene- che ci portiamo addosso rale nella società civile deve far sì che ogni tentazione a cedere e ad arre- trare venga annientata sul nascere. Non per niente il nostro patrono, San Maurizio, questo legionario martire, rappresenta con il suo esempio, coerente fino al sacrificio estremo, l’essenza stessa della fortezza intesa come cardine della vita e virtù, e non si abbia timore, a questo proposito, di rimettere al loro posto le parole della nostra preghiera “... rendici forti … a difesa della nostra millenaria civiltà cristiana”. E allora se per un momento ci concediamo una pausa per le festività con le nostre famiglie e con i nostri amici, una pausa di riflessione tipica della “sjaràde”, la chiusura delle attività, il raccolto insomma, preparia- moci a rimboccare le maniche con rinnovato entusiasmo per operare nella nuova stagione. Il 2006 ci vedrà impegnati nel 30° anniversario del terre- moto e il famoso motto “il Friuli ringrazia ma non dimentica” sarà quan- to mai d’attualità e assolveremo fino in fondo al compito di essere Friula- ni, orgogliosi della nostra appartenenza. Nondimeno la vita dei Gruppi cadenzerà il ritmo associativo con le miriadi di attività, le ricorrenze, le manifestazioni e gli anniversari di fondazione, qualcuno anche di notevo- le importanza numericamente parlando: in tutto questo tenendo alta la bandiera tricolore, la nostra bandiera, la bandiera Italiana e parlando senza eufemismi, senza aver paura di pronunciare “nazione” al posto di “patria” che vuol semplicemente dire “terra dei padri”. E, con fortezza, guardando al futuro, con una visione ampia dello scenario geo-politico: la foto di copertina di questo numero non riguarda un momento di vita asso- ciativa, ma il cambio di comando della Brigata Alpina “Julia”: così ha voluto il comitato di redazione per sottolineare sì l’attaccamento e l’af- fetto per questa gloriosa unità, ma anche per ricordare che oggi la “Julia” è una Brigata internazionale, composta anche da militari provenienti da altri paesi europei, di cui noi Italiani deteniamo il comando e che ha sede, e la cosa non può che inorgoglirci, proprio a Udine. E infine un’iniezione di gioventù, che non fa mai male, rappresentata dalle immagini dell’ulti- In copertina: ma di copertina che fissa i momenti del concerto tenuto dagli ex coristi Il Generale di Brigata della “Julia” in occasione del congedo degli “Ultimi”. Alberto Primicerj cede il comando della Julia Con questi sentimenti giunga a tutti i soci, amici e semplici lettori e a al pari grado Claudio Mora. tutte le loro famiglie l’augurio di

In quarta di copertina: Buon Natale e felice Anno Nuovo, Concerto degli “Ultimi”. con un simbolico abbraccio affettuoso da parte di tutta la Sezione di Udine.

3 Cambio di comando alla “Julia”

enerdì 23 settembre u.s. presso la Caserma “Man- Dalla nostra Brigata VVlio Feruglio” di Venzone il Generale di Brigata Alberto In questi ultimi mesi la Julia è stata interessata da un susseguirsi Primicerj ha passato le consegne di avvenimenti. Ne facciamo una breve cronistoria lasciando ai al pari grado Claudio Mora. comunicati ufficiali e alle fotografie, gentilmente forniteci dal Ha presenziato alla cerimo- Comando, un più approfondito esame degli avvenimenti. nia il Comandante delle Truppe Alpine, Generale di Corpo Maggio - A Postumia(SLO) Esercitazione nell’ambito della Multi- d’Armata Ivan Resce.All’even- national Land Force. to ha conferito particolare 23 Settembre - Il generale Alberto Primicerj lascia il comando risalto la partecipazione del della Julia al generale Claudio Mora. Labaro Nazionale dell’Associa- zione Nazionale, scortato dal 8 Ottobre - Il mitico col.Villi Lenzini cede il comando dell’8° Rgt. Delegato Nazionale sig. Dante Alpini al col. Massimo Panizzi. Soravito De Franceschi. Sono intervenuti alla cerimo- 14 Ottobre - Il col. Gnesutta cede il comando del Btg. al nia numerosi vessilli e gagliar- pari grado Biasiutti. detti delle Sezioni e dei Gruppi 14 Ottobre - A Venzone un altro pezzo della Julia viene sacrificato del Triveneto, con i loro rispet- secondo quanto previsto dal “Progetto di razionalizzazione tivi Presidenti e Capigruppo, dello strumento militare”: viene infatti sciolto il 14° Rgt. Alpini. moltissimi Alpini in congedo, nonché i rappresentanti delle Novembre - Il Comando Brigata sarà schierato a Prizen in Kosovo. altre Associazioni Combatten- tistiche e d’Arma.

Esercitazione ‘’Clever Ferret 2005’’.

4 Cronaca Sezionale

Numerose anche le Autorità mandato il 3° reggimento arti- Brigata sarà rischierato a Priz- civili e militari fra cui il Presi- glieria da montagna a Tolmez- ren in Kosovo, ove il Generale dente del Consiglio Regionale zo. Mora assumerà per sei mesi il del , dott. Gli impegni operativi della Comando della Brigata Multi- Alessandro Tesini, il Procurato- “Julia” proseguono con conti- nazionale Sud-Ovest, nel qua- re della Repubblica di Tolmez- nuità. In particolare, a metà dro dell’operazione multinazio- zo, dott. Enrico Cavalieri, il novembre il Comando della nale “Joint Enterprise”. Comandante della Regione F.V.G., Generale di Brigata Silvio Ghiselli, la Me- daglia d’Oro sig.ra Paola Car- nielli Del Din ed i Sindaci delle Carissimi lettori, Città di Udine, Tolmezzo, Ge- il 23 settembre p.v. si conclude, dopo quasi tre anni, il mio periodo mona e Venzone. di comando presso la gloriosa Brigata Alpina “Julia”, poiché chiama- Anche gli ex Comandanti to a ricoprire un nuovo incarico presso il . della “Julia” hanno voluto, con L’aver guidato questa prestigiosa Brigata è stato per me motivo di la loro presenza, suggellare la legittimo orgoglio e di grande soddisfazione professionale, nonché il cerimonia del passaggio delle coronamento delle mie migliori aspettative come Alpino e come Uffi- consegne. ciale. Il Generale Alberto Primi- La mia azione di comando è stata resa più agevole ed efficace gra- cerj assumerà il comando della zie anche all’amicizia schietta e sincera ed alla collaborazione attiva e Divisione “Tridentina”, presso disinteressata che la Sezione A.N.A. di Udine mi ha sempre riservato il Comando delle Truppe Alpi- e che il vostro periodico ha costantemente promosso. ne a . “Alpin jo mame” è stato, infatti, un punto di riferimento certo e Molteplici impegni operativi duraturo nel testimoniare e nel diffondere l’attività della Brigata e gli e significativi cambiamenti han- incontri tra gli Alpini in armi ed i Soci A.N.A.. no caratterizzato il suo periodo Desidero formulare alla Redazione ed a Voi tutti i miei più fervidi di comando: la sospensione del voti augurali per un futuro coronato da sempre maggiori successi e servizio di leva e l’introduzione soddisfazioni. del militare professionista, l’ar- rivo delle prime Alpine e l’affi- Gen. B. Alberto PRIMICERJ damento a ditte private di molti servizi logistici. Intensa anche l’attività ope- rativa e multinazionale. In Pa- tria, le compagnie della Brigata proseguono nella protezione degli obiettivi sensibili e nell’a- zione di contrasto alla minaccia terroristica. All’estero, la “Julia” è stata impegnata nelle missioni in Bosnia, Kosovo e ed ha partecipato, nell’ambito della Multinational Land For- ce, a esercitazioni in Ungheria e Slovenia. Proprio in questo paese lo scorso mese di maggio a Postumia si è svolta l’esercita- zione “Clever Ferret 2005”. Una delegazione della Sezione di Udine, guidata dal Presiden- te sig. Rinaldo Paravan, ha visi- Alla Redazione di Alpin jo Mame, tato il Comando della Forza Multinazionale ed ha avuto nell’assumere il prestigioso incarico di Comandante della “Julia” modo di assistere ad alcune fasi formulo a tutti i componenti le più sincere espressioni della mia stima. dell’attività. Certo di poter continuare a fare pieno affidamento sulla tradizio- Il Generale di Brigata Clau- nale amicizia e collaborazione che lega la Brigata ad “Alpin jo dio Mora è già stato da Colon- mame”, desidero porgere a tutti Voi i miei più fervidi voti augurali di nello nei ranghi della “Julia”. buon lavoro. Infatti, nel 1999-2000 ha co- Gen. B. Claudio MORA

5 Cambio del Comandante dell’8° reggimento Alpini

Sabato 8 ottobre, presso la caserma “Francescatto” in Cividale del Friuli, ha avuto luogo la cerimonia del cambio del Comandante dell’8° reggimento alpini

Il col. Lenzini cede la Bandiera dell’8° al col. Panizzi.

l Colonnello Villi Lenzini, Dopo aver frequentato il 120° dopo quasi sei anni di coman- corso di Stato maggiore alla IIdo, ha passato le consegne al Scuola di Guerra di Civitavec- Colonnello Massimo Panizzi per chia, ha svolto incarichi presso il assumere un altro incarico pres- Comando della Scuola Militare so il Comando della Brigata Alpina. Nel febbraio 1995 è stato Alpina “Julia” in Udine. assegnato allo Stato Maggiore *** dell’Esercito. Il Colonnello Massimo Panizzi Dal 1996 al 1997 ha partecipa- è a Marina di Carrara (MS) to alla missione “Joint Endea- il 10 ottobre 1962. Entrato in vour” in Bosnia con l’incarico Accademia Militare nel 1981 con Vice-capo dell’Ufficio Pubblica il 163° Corso, è stato promosso Informazione della Divisione Sottotenente nel 1983 e Tenente Multinazionale Sud-Est a Mo- degli Alpini nel 1985. Nel grado star e, successivamente, quale di Tenente ha comandato la 93a Ufficiale di Collegamento tra la compagnia fucilieri del batta- Forza di Stabilizzazione della glione alpini “L’Aquila” a L’A- Nato ed il Ministero degli Esteri quila. Promosso Capitano nel Bosniaco a Sarajevo. 1989, ha svolto l’incarico di Nel 1998-99 ha frequentato il Comandante di compagnia pres- 1° corso dell’Istituto Superiore so il battaglione alpini “Mondo- di Stato Maggiore Interforze vì” a Cuneo e presso il battaglio- (ISSMI) a Roma. Nel 2000-2001 ne Allievi Ufficiali di Comple- ha comandato il battaglione alpi- mento della Scuola Militare ni “Susa” della Brigata Alpina Alpina di . “Taurinense” a Pinerolo, con il

6 Cronaca Sezionale quale ha preso parte alla missio- Brigata Alpina “Julia”, Gen. B. mento efficiente ed efficace e su ne “Joint Guardian” in Kosovo. Claudio MORA, che ha preso la cui la Nazione può contare in Nel 2004 ha partecipato alla parola per sottolineare quanto ogni momento per qualsiasi eve- missione “Antica Babilonia” in siano stati importanti e significa- nienza. Iraq, ove ha prestato servizio tivi, sia per l’8° che per la “Julia”, Merito della capacità di guida, presso il Comando del Corpo i sei anni di comando del Col. delle eccellenti doti organizzative d’Armata Multinazionale “Iraq” Lenzini. e dell’inesauribile dinamismo del a Bagdad quale assistente Mili- Ha elencato le attività più suo Comandante, che ha saputo tare del Vice Comandante. significative: l’operazione per il coinvolgere e motivare Ufficiali *** mantenimento della pace Joint validissimi, Sottufficiali di pri- Il Colonnello Panizzi è laurea- Forge in Bosnia; le operazioni m’ordine e Alpini sempre dispo- to in Pedagogia, Scienze Strate- “Domino” e “Santa Barbara” in nibili. giche e Scienze Internazionali e Patria e le esercitazioni multina- Al Colonnello Lenzini va il Diplomatiche. Ha inoltre conse- zionali Flying Arrow e Clever mio più convinto apprezzamento guito i Master di Specializzazio- Ferret. per l’impegno profuso e per ne in Studi Europei, Studi Inter- “Sotto l’inarrestabile ed instan- quanto ha fatto, ma soprattutto nazionali Strategico-militari e di cabile spinta del Col. Lenzini, - per aver coniugato le moderne secondo livello in Scienze Strate- ha proseguito il Gen. B. Mora - esigenze col rispetto delle tradi- giche. È iscritto nel Registro l’8° ha consolidato la propria fun- zioni.” degli Esperti di Marketing e zionalità logistica complessiva, *** Comunicazione del CEPAS e nonché portato a standard elevati Alla cerimonia sono interve- all’Ordine dei Giornalisti Pub- le infrastrutture e migliorato con- nute, inoltre, numerose autorità blicisti. Parla correntemente in- siderevolmente la qualità della civili e militari locali, una nutrita glese e francese. vita per il proprio personale. rappresentanza delle Associazio- *** L’8° reggimento ha saputo ni Combattentistiche e d’Arma Alla cerimonia del cambio del conseguire tutti gli obiettivi pre- con i loro Vessilli e Gagliardetti Comandante dell’8° Alpini ha fissati nel pieno rispetto dei tem- e una folta delegazione dell’As- presenziato il Comandante della pi, trasformandosi in uno stru- sociazione Nazionale Alpini.

Cambio del comandante del Battaglione Alpini Tolmezzo

Consegna della drappella al nuovo comandante.

7 Soppressione del 14° Reggimento alpini

Venerdì 14 ottobre presso l reggimento era stato costi- zione “Constant Guard” a Sara- la caserma “Feruglio” tuito il 5 febbraio 1993 nell’i- jevo. Vi è ritornato ancora due IInusuale cornice del Comando volte nell’ambito della missione di Venzone si è svolta, Marina di Augusta, in Sicilia. “Joint Forge”: novembre 2000 - alla presenza del L’insolita sede era dovuta alla marzo 2001 e marzo-luglio 2002. presenza (nel periodo gennaio- Quindi, da luglio 2003 a gen- Comandante delle Truppe febbraio 1993) della Brigata naio 2004 il 14° alpini è stato in Alpine, Gen. CA Ivan Resce, Alpina “Julia” impegnata, per la Kosovo inquadrato nell’opera- la cerimonia che ha sancito seconda volta, in Sicilia nell’ope- zione “Decisive Endeauvour”. razione “Vespri siciliani” finaliz- La soppressione del 14° reggi- lo scioglimento zata al contrasto della criminali- mento alpini e la contestuale del 14° reggimento alpini tà organizzata. riconfigurazione dell’8° reggi- Numerose sono state le mis- mento alpini sono avvenute in sioni di pace all’estero. attuazione dei provvedimenti Dal novembre 1993 al feb- compresi nel “Progetto di razio- braio 1994 il 14° alpini ha parte- nalizzazione dello Strumento cipato all’operazione Onumoz in Militare”. Mozambico, costituendo la pedi- Questa variante organica si è na operativa fondamentale del tradotta nella riconfigurazione contingente italiano “Albatros”. dell’8° nelle sedi di Cividale del Per l’elevata professionalità e Friuli e di Venzone e non ha l’altissimo senso del dovere di- mutato, se non marginalmente, mostrato dal personale del 14° la consistenza numerica com- alpini nella circostanza, la Ban- plessiva del personale militare. diera di Guerra del reggimento è In particolare, a Cividale del stata insignita della Croce d’Ar- Friuli alla “Francescatto” è acca- gento al Merito dell’Esercito. sermato il Comando del reggi- Nel 1997, il 14°, ancora ali- mento e tre compagnie, mentre a mentato da Alpini di leva, è stato Venzone nella caserma “Feru- impiegato nel quadro dell’opera- glio” è dislocato un battaglione con gli elementi logistici previsti. La Bandiera di Guerra del 14° alpini è ora custodita presso il Museo del Risorgimento in Roma con gli altri simboli che ricordano i fasti dell’Esercito Italiano. La “Julia” continua a mante- nere una significativa presenza in Friuli e in Carnia con una forza complessiva di circa 1.900 Alpini sui 3.900 complessivi, così ripartiti: 500 circa a Udine, con il Comando Brigata e il Reparto Comando e Supporti Tattici; 450 circa a Cividale del Friuli con l’8°; 450 circa a Venzone con l’8°; circa 500 a Tolmezzo con il 3° ... ci rimane l’8°. artiglieria.

8 Cronaca Sezionale Celebrato a Passo Pramollo il 31° incontro alpino

Passo Pramollo, immerso on è stata soltanto una festa deboli e i più sofferenti. Ma è stata alpina come tante altre che nel verde dei prati e dei anche una festa di popolo di due NNsi celebrano in molte città o diverse lingue e culture, ma unito, boschi sui quali svettano le paesi dove esiste una Sezione o un festoso e a tratti commosso nel cime del Monte Cavallo, Gruppo ANA, ma un incontro seguire l’intera manifestazione molto significativo per i contenuti che comprendeva l’alzabandiera della Creta di Aip, del e i discorsi fatti dalle massime al suono degli inni nazionali ese- Gartnerkofel illuminati da autorità presenti, il generale guiti dalla Fanfara della Julia, l’ac- Alberto Primicerj comandante censione del tripode della pace uno splendido sole estivo, della Brigata Alpina Julia e il con le fiaccole portate da due staf- ha accolto, domenica 26 generale Ebner comandante della fette di militari italiani ed - giugno, gli alpini italiani e truppe degli Alpenjager austriaci, i ci, la deposizione della corona la quali hanno ribadito i concetti e monumento a fianco della caratte- gli alpenjager austriaci gli impegni di pace e fratellanza ristica chiesetta alpina eretta in saliti lassù per celebrare il dopo troppe sofferenze, guerre e memoria dei caduti di tutte le divisioni che hanno coinvolto non guerre e nazioni al suono del silen- 31° incontro alpino solo i militari ma le popolazioni di zio e alla Santa Messa celebrata internazionale e per queste valli alpine. Gli stessi con- all’esterno della chiesetta dove, al stringersi ancora una volta cetti sono stati poi alla base degli termine della cerimonia è stata interventi dei due capi gruppo letta la preghiera dell’alpino e la mano così come dice lo organizzatori dell’incontro, Guer- recitato il padre nostro in italiano slogan inventato dagli rino Macor di e Zechner ed in tedesco. di Hermagor. Anche i due cele- L’incontro al quale hanno preso ideatori della branti della Santa Messa ecumeni- parte un centinaio di gagliardetti manifestazione nel 1974 ca, Don Marcello cappellano mili- di gruppi ANA friulani, veneti, “Cà la man fradi – Reich mir tare del 3° Artiglieria da Monta- veronesi, vicentini e trevigiani e un gna e padre Moshammer della migliaio tra alpini, amici e fami- die Hand Bruder” Chiesa Luterana, hanno tratto gliari, si è poi trasformato in una spunto dalle letture del Vangelo festa di amicizia che è nata per la per esortare tutti alla concordia e prima volta proprio a Passo Pra- alla solidarietà cristiana verso i più mollo oltre 50 anni fa. Oltre ai due generali erano pre- senti i sindaci di Pontebba Silvestri e di Hermagor Hoffner, i colonnel- li Ziani e Linda, il luogotenente dei carabinieri Sappada, alcuni finanzieri e forestali, il vice presi- dente della Provincia Carlantoni, il neo eletto presidente della Sezio- ne di Udine Paravan con il consi- gliere nazionale Soravito e per la prima volta 4 alpine appartenenti all’8° Alpini di stanza a Cividale che sono state particolarmente omaggiate e applaudite dagli alpi- ni e dalla gente che si è poi river- sata nei chioschi e nei prati per concludere in bellezza questa splendida giornata che resterà cer- 31° incontro alpino a Passo Pramollo 26.06.2005. tamente nel cuore di molti.

9 47° Raduno alpino sul Monte Bernadia

Deposte nella Cappella omenica 28 agosto 2005, dei raduni sul monte Bernadia, quattro piccole ampolle presso il Monumento Sa- vi erano anche due rappresen- DDcello Faro sul monte Ber- tanze militari austriache e tede- contenenti terra raccolta nadia sopra Tarcento si è tenuta sche, nelle persone del generale sui campi di battaglia la 47a adunata Alpina. Günter Polajner, comandante Nonostante il tempo incle- della 7a Jäger Brigade di Klagen- in Russia dal figlio di un mente, oltre un migliaio di per- furt, assieme al maggiore Horst disperso. sone affollavano il piazzale del Hofer, capo di stato maggiore Faro, attiguo al vecchio Forte del della stessa 7a Brigade e il colon- monte Lonza. nello Udo Keek, vicecomandan- A fare gli onori di casa vi era il te della Scuola di fanteria tede- generale di Brigata Primicerj sca di Hammelburg. comandante della Julia, assieme Dopo le cerimonie dell’alza ad altri ufficiali; il consigliere Bandiera e la S.Messa, ha preso nazionale Soravito de Franceschi la parola tra gli altri, il vice sin- il presidente sezionale Paravan, daco di Tarcento Agosto, il quale assieme a varie autorità civili tra ha ringraziato le autorità presen- cui il consigliere regionale Gior- ti, auspicando la continuità di gio Baiutti, il sindaco di Magna- questa manifestazione, che coin- no Mauro Staccati, quello di volge non solo le numerose As- Reana Edi Colaoni e di Lusevera sociazioni d’Arma e di ex com- Claudio Noacco, oltre al vice sin- battenti, ma pure la popolazione daco di Tarcento Loris Agosto. locale che vi accorre sempre Facevano da cornice numerosi numerosa, come si può osservare gagliardetti ed il coro Alpino oggi. “Monte Bernadia” di Tarcento. Il Monumento Faro, ricorda Per la prima volta nella storia ancora il vice sindaco Agosto, è un luogo di memoria e oggi noi dobbiamo costruire il nostro futuro guardando anche al pas- sato e gli alpini, con il loro baga- glio di umanità e di esperienza, sono un valido esempio, in parti- colare per i giovani di oggi. I luoghi della Grande Guerra (continua Agosto) come ad esempio il Forte del Bernadia che si trova attiguo al Monu- mento Faro, son oggi visitati da giovani di varie nazionalità, ma non per motivi guerreschi bensì per discutere e confrontarsi in reciproca amicizia e fratellanza. Ecco perchè l’amministrazio- ne comunale di Tarcento ha investito (con l’aiuto del CIPE) in un progetto europeo di recu- pero e rivalutazione del Forte e dell’area circostante, che riuni-

10 Cronaca Sezionale

sce non solo idealmente, il Forte sopratutto verso le nuove gene- Una nota toccante ha infine al Monumento Faro, in questo razioni. concluso la manifestazione, con luogo di pace e di silenzio. E così per questo luogo, che è la deposizione nella Cappella – Al riguardo abbiamo vari come una finestra verso la pianu- Sacrario del Monumento, di esempi di recupero di vecchie ra friulana e verso il mondo, co- quattro piccole ampolle conte- fortificazioni, sia in Friuli che me ci dimostra la presenza tra nenti terra raccolta sui campi di oltre, dove i luoghi della Grande noi oggi di personalità d’oltre battaglia della Russia, da Enzo Guerra sono diventati oggi non confine, in un ideale gemellaggio Rovere, figlio di un alpino disper- solo poli turistici, ma anche tra popoli che guardano al futu- so in Russia e depositati presso il punti di riflessione e di didattica, ro, senza però scordare il passato. Sacello del Monumento Faro.

Celebrato ad Aquileia il 133° Anniversario di costituzione delle TT.AA.

La Basilica di Aquileia, Chiesa madre della diamo l’età e la festa di compleanno passa un cristianità delle nostre genti, è stata, come da po’ in sordina quanto a partecipazione. Faccia- alcuni anni a questa parte, una sede prestigio- moci una promessa: il prossimo anno parteci- sa per celebrare l’anniversario di Fondazione peremo in maggior numero. delle Truppe Alpine. Lo sfilamento con fanfa- Un grazie agli organizzatori per l’impegno ra e vessilli, bello e suggestivo come sempre, è profuso. stato seguito dai presenti e da qualche turista piacevolmen- te sorpreso. La serena tranquillità e la maestosità dell’ambiente aqui- leiese, che accoglie nel suo pic- colo Cimitero degli Eroi le Salme dei Militi Ignoti, coin- volge ed emoziona sempre. Un tempo per il genetliaco si usava intonare un solenne Te Deum di ringraziamento; noi, più modesti e più “scarponi”, ci siamo accontentati di “Ste- lutis ”,“Signore delle ci- me” e della nostra preghiera. Forse sarà perché di anni ne abbiamo tanti che noi Alpini ci comportiamo come una bella donna: ci nascon-

11 Ricordo dell’otto settembre ’43

Riceviamo a Divisione Punteria, di cui ni altoatesini e così loro, parlan- dal sig. Nello Deganis, facevo parte, da poco rien- do tedesco, si misero in contatto LLtrata dal fronte greco-mon- radio con una compagnia tede- dell’11° Alpini, Btg Bassano, tenegrino, fu stanziata in Pie- sca cui chiesero come comporta- del gruppo di Torsa, monte in attesa di essere impie- si con gli italiani dopo quanto gata in altre operazioni belliche, era accaduto. La risposta fu: non il seguente articolo si parlava di un trasferimento in bisogna avere pietà! Sicilia in previsione di uno sbar- Decidemmo pertanto che era co degli americani. meglio ritornare in patria. Il Passammo qualche mese nella capitano mise al sicuro i soldi maggior tranquillità, cosa per noi delle decadi (denaro che non inusuale, finchè un bel giorno; giunse mai nelle tasche di chi ne decisero di trasferirci in Francia, avrebbe avuto diritto), mi ordi- come truppe d’occupazione; nò di mettere nello zaino i docu- dapprima ci stabilirono in Alta menti del comando e partimmo Savoia, poi, peregrinammo da all’alba del 9. I tedeschi ci stava- una cittadina all’altra fino a che no già cercando, a pochi chilo- arrivammo definitivamente a La metri da La Mure fummo attac- Mure, piccolo centro carbonife- cati e scappammo attraverso le ro. Qui vivevano ancora degli montagne, passando per il San- italiani venuti in cerca di lavoro tuario di La Salette sull’Isère, e così conoscemmo una famiglia dove apparve la Vergine. I frati di friulani, i Dominici, che vive- ci rifocillarono e poi decidemmo vano al limite della sopravviven- di abbandonare ciò che non ser- za. Il mio amico Zanin ed io, viva; alcuni francesi ci indicaro- impietositi, rientrammo in caser- no la strada più breve, ma anche ma, esponemmo il caso e avuti la più impervia per tornare in dei generi di prima necessità li Italia. Lasciammo a loro i caval- portammo a questa nostra gente li, che temevamo non ce la faces- che restò commossa ricevendo sero e via. questo ben di Dio. Li aiutammo Al limitare di un bosco per tutto il tempo che rimanem- vedemmo i fari di due autoblin- mo costì. de tedesche che cercavano qual- La permanenza in paese, però cosa, ci stendemmo a terra per non fu molto tranquilla, infatti, più di venti minuti con i muli fummo oggetto, da parte della fermi immobili. Quando Dio popolazione locale, di sassaiole volle, se ne andarono e ripren- al canto della Marsigliese. demmo la marcia, all’alba arri- L’otto settembre, come sap- vammo a Bardonecchia. Il co- piam, il Maresciallo Badoglio mandante andò in cerca di un chiese l’armistizio, ma nessuno posto dove rifocillarsi, non lo venne a saperlo, io lo sentii alla vedemmo più! Passò un’altra radio. Di corsa ritornai in caser- notte mangiando la carne di un ma; lì né il maggiore, né il capi- mulo che avevamo abbattuto, tano, né altri sapevano niente; cucinata nella gavetta, era sem- furono contattati il comando di pre dura come il cuoio. Alcuni Divisione e di Reggimento, nes- commilitoni mi dissero di scap- suno rispose. pare con loro; io rifiutai pensan- Nella compagnia c’erano alpi- do di aspettare il comandante

12 Cronaca Sezionale cui dare i documenti dello zai- Nel giro di pochi mesi diven- Questo supplizio durò fino al netto; sentendo in vicinanza tammo degli scheletri senza no- 3 maggio 1945, giorno in cui degli spari, decisi di nascondere me, dei numeri. Il mio era 21-30. alcuni riuscimmo a fuggire, forse lo zaino sotto i sassi sulle rive Nella mia grande sfortuna perché la sorveglianza non era del torrente Stura. Subito dopo però, mi ritenni fortunato. Un più così rigorosa. Il motivo lo fui circondato e preso dai tede- giorno mentre mi recavo al lavo- capimmo più tardi quando, nella schi che mi portarono a Bardo- ro, una ragazza sconosciuta fuga, incontrammo alcuni solda- necchia in una caserma dove lasciò cadere un pacchettino che ti che dissero che l’esercito tede- trovai diversi ufficiali altoatesini io raccolsi e aprii: dentro c’era sco era stato sconfitto. e di etnia tedesca. Questi cerca- un pezzo di pane con marmella- Il 6 maggio finalmente rividi i vano di rassicurarci dicendo che ta, del formaggio e tre sigarette. miei cari, ma, se in prigionia ci avrebbero mandati a casa. La cosa si è ripetuta fino a quan- avevo patito la fame, a casa, do- *** do non venni trasferito molto po cinque anni di guerra, la si- Una mattina ci chiesero se lontano e così finì il mio amore tuazione non era certo miglio- eravamo contenti di andare a platonico! re. lavorare alla Fiat, tutti assentim- mo, era un inganno. Ci portaro- no in un cortile, ci allinearono e UNA POESIA PER GLI ALPINI quindi arrivò una squadra di SS urlando e sparando in aria per Nel corso di una trasmissione televisiva precedente l’adu- intimorirci. Ci portarono in sta- nata nazionale, i presenti in studio e i telespettatori hanno zione e salimmo su un lunghissi- avuto modo di ascoltare un intervento telefonico di un anoni- mo treno merci. Eravamo in più mo amico degli alpini. Il regalo che ha voluto farci in diretta è di cinquanta per ogni scomparto stata una toccante poesia che ci ha commosso. Abbiamo poi sigillato e così viaggiammo per scoperto il nome dell’amico poeta ed è con vivo piacere che un lungo giorno e una notte pubblichiamo la sua composizione. senza mangiare (immaginate le condizioni igieniche) fino vicino al lago di Garda dove il treno si FIESTE ALPINE fermò. Alcuni ragazzi, con un Ogni çjâse une bandière, prete, ci lanciarono, attraverso le ogni puarte spalancàde. finestrelle, delle mele, unico dute in flôr la primavere… sostentamento durante il viag- son i Alpìns pal’adunàde. gio. Ma il peggio doveva ancora arrivare, durante la notte arri- Sòn chêi fîs di ogni montàgne vammo al campo di concentra- che no mostrin mai magàgne mento: era buio, freddo e tutto e che doprin il lôr cûr avvolto nella nebbia. Il campo madurît dal sanc plui pûr. era circondato da un’alta rete con delle torrette di guardia, ci Là che al rive il vêr Alpìn lé un valôr cence confìn portarono nelle baracche con e, ogni plume il pasepuart dentro letti a castello senza che lu rint simpri plui fuârt. pagliericci e coperte, avevamo fame sete e freddo. Lé il lôr motto. “Sedi pront A1 mattino seguente adunata tal dà man pardùt il mont per le generalità con relative cence mai vantà pretése impronte digitali. Un paio di pal sudôr de lor çjamêse. giorni dopo ci trasferirono nei vari campi di lavoro, dove T’une blançje gleseùte fummo trattati abbastanza bene. ‘o ài viodût la Madonùte Un giorno arrivò un maresciallo che à vulût pal sò Bambin che, in italiano, ci chiese di ade- la divise di un Alpìn. rire alla Repubblica di Salò, se Pò gj à dìt: “Và jù cun lôr volevamo essere liberi. Tutti e ringraziu dal lavôr. rifiutammo. puarte il bén cence fà fente Da allora le cose peggioraro- tal judà là che al covente. no: il vitto diventò di sole rape. Noi italiani non eravamo consi- Cu la plume sul çjapiél derati prigionieri di guerra, ma chel Bambìn… Mi pâr plui biél. internati militari, per cui non beneficiavamo dei patti interna- Leandro di Barbora zionali.

13 CALENDARIO MANIFESTAZIONI SEZIONALI 2006

22 GENNAIO ANNIVERSARIO NIKOLAJEWKA A CARGNACCO E 50° DI EDIFICAZIONE DEL TEMPIO 05 MARZO ASSEMBLEA DEI DELEGATI 26 MARZO MURIS 03 SETTEMBRE BERNADIA 24 SETTEMBRE MARATONINA DI UDINE 14 OTTOBRE 134° ANNIVERSARIO COSTITUZIONE TT.AA OTTOBRE CAMPIONATI NAZIONALI ANA DI TIRO DICEMBRE TELETHON CALENDARIO MANIFESTAZIONI DI GRUPPO Aggiornato al 13.11.2005

26 27 MAGGIO SAN GIOVANNI NAT.NE 85° COSTITUZIONE 28 MAGGIO MORTEGLIANO 50° COSTITUZIONE 11 GIUGNO MERETO DI TOMBA 50°COSTITUZIONE 24/25 GIUGNO BASALDELLA 50° COSTITUZIONE 25 GIUGNO PONTEBBA INCONTRO A PASSO PRAMOLLO 02 LUGLIO RESIA INCONTRO A SELLA SAGATA 09 LUGLIO MALBORGHETTO INCONTRO IN VAL SAISERA 16 LUGLIO MOGGIO UDINESE INCONTRO 30 LUGLIO PLAN DE SPADOVAI 30 LUGLIO CAVE DEL PREDIL INCONTRO 06 AGOSTO FORGARIA INCONTRO A M.TE PRAT 06 AGOSTO STOLVIZZA INCONTRO 20 AGOSTO RIVE D’ARCANO INCONTRO CON EMIGRANTI 10 SETTEMBRE RESIUTTA 70° COSTITUZIONE 24 SETTEMBRE PAGNACCO SAN MAURIZIO FINE SETTEMBRE PERTEGADA 45° COSTITUZIONE

N.B. Per le manifestazioni le cui date o località, al momento, non sono state fissate, sarà data tempestiva comunicazione sul prossimo numero.

DALLA REDAZIONE Abbiamo notato, con grande soddisfazione, che molti di voi ci hanno fornito le notizie e gli articoli per il giornale su supporto informatico e di ciò ve ne siamo grati in quanto facilitate non poco il nostro compito. Poiché nella vita quotidiana tutto è perfettibile riassumiamo qui di seguito i nostri consigli al fine di migliorare ulteriormente i nostri rapporti, per risparmiare tempo, in modo da poterlo dedicare ad altre ini- ziative, e per avere un giornale sempre pronto per essere dato alle stampe. • Per i gruppi che non hanno attrezzature informatiche, e per quelli che non hanno la possibilità di farsi aiutare in tal senso, nulla cambia. Inviateci le vostre notizie come avete fatto sempre. • Per i gruppi che hanno attrezzature, e per quelli che possono avvalersi di collaborazione da parte dei soci o di terzi, consigliamo quanto segue: • Se avete collegamento INTERNET inviate articoli e foto direttamente al sito “[email protected]”, questo sito è dedicato al giornale, ma potrete anche inviare lettere, consigli, o quant’altro se queste inte- ressano la Presidenza o la segreteria della sezione. • Se non avete collegamento memorizzate articoli e foto su floppy, o solo gli articoli allegando le foto originali, e solo se il floppy non è capiente, usate il CD. Vi ricordiamo infine di essere sempre a Vostra disposizione per eventuali consigli, i nostri numeri, oltre a quello della sede sezionale 0432 502456, sono i seguenti: Chiofalo 340 6130421 Asquini 349 1503643. Buon lavoro!

14 Cronaca Sezionale Gli eroi dimenticati

Nikolajewka, il sottopasso della ferrovia.

Sono l’ unico rappresentante rimasti in terra russa, in fosse ti e meriterebbero senz’altro di del Friuli Venezia Giulia ad aver comuni abbandonate tra rifiuti e essere tumulati all’Altare della preso parte, lo scorso gennaio, pozzanghere d’acqua stagnante: Patria, ma tutto ciò mi sembra assieme ad un gruppo di alpini una sorte che non spetta neppu- ingiusto se lo confrontiamo con provenienti da tutta Italia, alla re alle carcasse dei cani randagi, quanto ho detto in precedenza. storica rievocazione della ritirata che non vengono abbandonate Spero vivamente che questa di italiani. In questo numero lungo le strade. Dopo più di 60 richiesta venga accolta da qual- voglio lanciare un appello perché anni, purtroppo, questa è ancora che uomo politico sensibile – e in tutti i nostri caduti in quella terra la situazione in cui si trovano i questo senso faccio appello trovino finalmente una degna resti dei nostri Eroi, ai quali anche al Presidente dell’A.N.A., sepoltura e l’onore che a loro rimangono a far compagnia solo Perona – perché possa far pres- spetta e che attendono da più di delle ortiche selvatiche. Con i sione affinché i nostri Eroi sessant’anni. loro versi sommessi sembrano dimenticati in quelle fosse comu- pronunciare delle preghiere alle ni possano finalmente far ritorno Mi preme innanzitutto ribadi- quali pare rispondere un’eco a casa con tutti gli onori. re, che la stessa Armata Rossa in lontana, come un coro di fanta- Luigi Tollon quel Bollettino ufficiale ha reso smi, che importa “portateci a onore ai nostri soldati, ricono- casa, nella nostra amata Italia, *** scendo il valore dei nostri Eroi, alla quale abbiamo dato tutto, N.d.R. Abbiamo pubblicato con la “E” maiuscola, e che sol- anche la nostra vita”. Tutto que- volentieri la testimonianza di Tol- tanto il Corpo d’armata Alpino sto, sia pure a distanza di tanto lon. Per la verità, anche quest’an- ha lasciato imbattuto il suolo tempo, non può che muovere no, ci sono state restituite alcune russo. Su questo punto mi soffer- l’indignazione non solo dei pel- centinaia di salme e speriamo che mo, lasciando il giudizio hai let- legrini che, come me, si sono ciò continui nel futuro. Per dove- tori… recati laggiù, ma di tutti gli italia- re di cronaca dobbiamo far os- Questi nostri Eroi sono stati ni che riflettano solo per un servare che il famoso bollettino, chiamati alle armi non per loro momento su questa incresciosa di cui si è fatto cenno, sembrereb- volontà, ma con una cartolina di realtà. I nostri politici, in televi- be non essere mai stato emesso, in precetto. Hanno assolto il loro sione, parlano solo di eroi del- quanto non in sintonia con il dovere di buoni cittadini lascian- l’Afganistan o dell’Irak, che per pensiero degli Stati Maggiori So- do a casa genitori, mogli e figli. altro sono volontari pagati per la vietici, forse con ulteriori indagi- Molti di loro non hanno fatto più loro missione. I soldati caduti ni, e con il tempo, sapremo final- ritorno dai loro cari, bensì sono laggiù sono giustamente osanna- mente la verità.

15 Ultimo concerto Si, questa volta non ci sono dubbi, è proprio vero: Il Coro della Brigata Julia ha chiuso la sua attività

Quando il 4 Giugno il Coro Così come avviene nel mondo affetto e la loro vicinanza, quasi era stato invitato alpino, la risposta di questi gio- da “tifo di stadio”. vani alpini in congedo, è stata Quando, il Colonnello Linda, alla rassegna corale per pronta ed immediata, e non- “papà” (e non ce ne voglia per la nostra 4° Adunata ostante un precedente impegno questo) di innumerevoli ragazzi del Coro Baj, alcuni di loro sono passati nel Coro, visibilmente Sezionale, avevamo già accorsi a dar man forte ai com- emozionato è salito sul presbite- intuito quale fosse ormai militoni ancora in armi, così si rio a salutare e congratularsi il destino di questa sono presentati ragazzi non solo con loro, ci ha fatto intendere friulani ma anche della provin- che anche in Brigata sono dis- formazione. cia di Treviso e Vicenza. piaciuti di questo “scioglimen- Di questo dobbiamo prender- to”; forse, questo è un lumicino ne atto: i nostri ragazzi sentono di speranza che ci resta per rive- l’attaccamento agli alpini, sen- dere e soprattutto risentire il tono il richiamo dell’alpinità, CORO DELLA BRIGATA certamente attraverso un’attivi- tà corale, però sta a noi stimo- ALPINA JULIA larli e trovare le strade ed i Ma non era ancora “finita”. modi per “legarli” alla nostra Gli ultimi quattro alpini, appar- quel tempo i coristi era- Associazione. tenenti all’undicesimo scaglione no sette ragazzi compre- Con una “prova” tenutasi del 2004, si sono ancora esibiti AAso il Maestro; era logico all’interno della nostra sede in Piazza Libertà a Udine, nel- pensare che quel numero così Sezionale, fra saluti, abbracci, l’ottobre scorso, assieme ad esiguo non fosse sufficiente per qualche bicchiere per schiarire oltre un centinaio di ex giunti da sostenere un’attività di concerti, la voce, i nostri “sette magnifi- mezza Italia, per un omaggio al né tanto meno da lì a poco si fos- ci”, inizialmente timidi e preoc- Friuli, la terra della Julia. sero trovate altre strategie per cupati, si sono fatti trascinare Diversi maestri si sono alter- aumentarne il numero. dall’esperienza dei loro anziani nati nella conduzione ed era È pur vero che i vertici milita- ed hanno cominciato a scioglier- presente almeno un corista per ri affermano che il Coro è stato si allegramente nel canto. ognuno dei 26 anni di attività “sciolto”, non “soppresso”, però La meravigliosa Chiesa della del coro che ormai familiarmen- l’esperienza di questi ultimi B.V. delle Grazie, benevolmen- te viene denominato “Coro anni ci dice che difficilmente ci te concessa da Padre Cristiano, BAJ”. sarà la volontà di ricostituire un ha poi reso gli onori a questi Le foto, nell’ultima di coperti- gruppo tale che possa mantene- giovani. Il Coro Sezionale na, lasciano intravvedere una re la tradizione di ben 26 anni di A.N.A. Udine, Alpini Passons, folla numerosa, partecipe e concerti tenuti in Italia ed all’e- A.N.A. Talmassons ed Amici commossa che ha sottolineato stero. della Montagna, hanno fatto da con fragorosi applausi l’esibizio- Ritornando a quel 4 Giugno, “damigelle” e “chiocce” allo ne. Un capitolo della nostra sto- quei ragazzi hanno dimostrato stesso tempo all’esecuzione dei ria si è chiuso, ma un barlume di tutto il proprio orgoglio e tutto nostri ragazzi. speranza sul futuro è stato get- il loro attaccamento al Coro; Il numerosissimo pubblico tato dal vice c.te della Julia. Il non si sono dati per vinti, ed presente, ha loro tributato una col. Romeo Vicario, infatti, tra hanno chiamato in aiuto “gli ex accoglienza magnifica con dei lo stupore dei presenti, ha pro- Baj”: i loro vecchi fratelli, padri, battimani che si sono prolungati messo che ogni sforzo verrà nonni, bisnonni che hanno mili- per diversi minuti ad ogni inter- profuso per la rifondazione del tato nel coro, e con il loro aiuto pretazione fino alla fine e dopo coro. si sono presentati a quell’ultimo il rituale bis, tutti in piedi hanno La gioia di tutti, a quel punto, appuntamento. fatto sentire il loro caloroso era incontenibile.

16 Cronaca Sezionale

CORO PASSONS

“Il Coro Alpini Passons si é sempre distinto per avere un occhio di riguardo nei confronti della solidarietá, dell’assistenza e del reciproco aiuto. Ed è con questo spirito che il Coro ha trascorso, sabato 9 apri- le, un pomeriggio assieme agli ospiti della Casa di Riposo “Sereni Orizzonti” di Risano, allietando con canti tipici della occhi lucidi, hanno cantato assie- rivelato come uno dei reduci tradizione friulana, alpina e di me al coro canti come “Stelutis della ritirata di Russia del 1942. montagna un pobblico numero- alpinis”, “Bersagliere ha cento Infine, un breve momento so, composto anche da parenti penne”, “La Montanara” ed altri conviviale e la foto ricordo han- ed amici degli assistiti. ancora. no suggellato quella che per tutti Inutile dire come molti dei Particolarmente emozionante é stata una piacevole esperienza, canti erano ben conosciuti e per tutti il momento dei “bis” un modo diverso e significativo ricordati anche dagli ospiti della quando, alla richiesta di “Joska di passare del tempo accanto al Casa di riposo che, pur con gli la Rossa”, un anziano ospite si é prossimo.

La Provincia di Udine e il ca ritirata, esaminando anche ar- Rotary Club si sono impegnate a chivi militari e russi. far rileggere alle giovani genera- DENTRO Particolarmente vibranti e toc- zioni le cronache della Campa- canti le testimonianze dei nume- gna di Russia. LA rosissimi protagonisti che con la loro voce raccontano e fanno La riedizione de libro “Il tragi- STORIA vivere al lettore le drammatiche co Don” è la premessa del pro- vicende dei soldati italiani nella getto promosso dal Rotary Club terribile guerra. di Udine ottenendo il patrocinio Un’altra preziosa tessera che ci della Camera di Commercio, Cuneense - hanno ripercorso le aiuta a ricomporre quel mosaico dell’Associazione degli Indu- tragiche vicende della campagna dal quale mancano le “centomila striali, dell’A.N.A., dell’Ordine di Russia vissute da fanti, alpini, gavette di ghiaccio”. dei Giornalisti ed il supporto e soldati di ogni arma economico della Fondazione e corpo dall’estate 1941 alla tragi- La riedizione, a cura di Avia- CRUP, che si è anche impegnata ni&Aviani editori in Udine, con a diffondere il volume in tutte le prefazione di Raffaello Uboldi, biblioteche pubbliche e private - introduzione di Francesco Micel- di uso pubblico – della Regione. li e una nuova veste grafica cura- Più in particolare è prevista la ta dallo Studio Montanari, si consegna di un certo numero di compone di 356 pagine ed è copie del volume, affinchè sia arricchita, rispetto alla preceden- oggetto di riflessione, ad alcune te edizione, da un allegato che classi del penultimo anno delle finalmente permette di seguire i scuole medie superiori e ad alcu- movimenti delle nostre truppe in ni militari operativi della Brigata ritirata. Alpina Julia. Il libro è già diffuso nelle li- brerie al prezzo di copertina di Raccontare alle nuove genera- Euro 25. zioni i disastri della guerra. Per i soci ANA il prezzo è di Attraverso la cronaca e le testi- Euro 20 con prenotazione presso monianze di numerosi superstiti, la sede sezionale di Udine in Uboldi e Fortuna – ufficiale della viale Trieste 137.

17 Nostalgia

Ciao frà, Avevo davvero tanta paura, il comandante della mia compagnia la 71° era soprannomina- chi vi scrive è un alpino della sezione di to ALIEN, sentivo nostalgia di casa e a che, dal giorno del congedo, sta pen- Codroipo non faceva così freddo la notte e poi sando di scrivervi per farvi sapere del suo quegli alpini friulani, quei CIMÛT, sempre tra amore per la JULIA. loro a parlare quell’incomprensibile lingua, Mi chiamo Mario Bentivoglio e fin da pic- “tieni duro e forza HELLAS VERONA” mi colo il mio papà, pur non avendo prestato ser- dicevo. vizio militare, ha cresciuto me e mio fratello Però alla La Marmora c’era odore di alpini con il mito degli alpini. ed era lo stesso che sentivo da bambino e forse Della JULIA avevo letto solo sui libri per- sarei riuscito a uscirne con tutte le mie ossa a chè in ferie si andava tutti gli anni in Val posto. Pusteria e quindi gli alpini in carne e ossa e Cominciò l’addestramento, la prima “mar- vibram erano quelli della Tridentina. cetta” sul monte Lussari e così via per dieci Erano uomini che parlavano i dialetti della mesi, mesi bellissimi in cui mi innamorai di Lombardia, del Alto e quello , dei Friulani, della Julia e dell’Ottavo, della mia città, era normale, perciò, per me mesi in cui finalmente cominciai a sentirmi bambino, immaginarmi un giorno in marcia come a casa mia, il paese era casa mia la caser- con loro sui sentieri di quelle meravigliose ma era casa mia, i CIMÛT erano i miei fratel- montagne. li e non era più misteriosa la lingua che parla- Avevano un odore particolare, affascinante vano, io li capivo e loro crepavano dal ridere a e inquietante, sapevano di mulo, di sudore, di sentirmi (perdonatemi gli errori e, per favore, lana umida, di tabacco e di pastasciutta, mi ridete anche voi) CJACALÁ FURLAN. immaginavo un giorno di puzzare come loro. Poi purtroppo il congedo al 27 agosto 1984 e Così sarebbe stato se il mio papà non aves- da quel giorno è cominciata una malattia che se ricevuto una telefonata in un giorno di pri- cerco di curare tornando ogni tanto a Tarvisio, mavera del 1983. ma il paese non è più quello, non ci sono quasi Alla visita di leva avevo chiaramente più i napoletani al mercato, sulla Pontebbana, espresso la mia volontà di fare l’alpino, ma il non ci sono quasi più caserme (avete visto in genitore temeva qualche “disgrazia”, così che condizioni è la caserma Italia?), anzi non chiese ad un conoscente nell’esercito di sbir- c’è quasi più la Pontebbana e solo io mi sento ciare la mia destinazione. ancora diciannove anni, tutto il resto è cam- Fui contento io, sarei partito il giugno suc- biato e forse è giusto così. cessivo con destinazione al Btg. Edolo Ma mi basta svegliarmi la mattina presto e della Brigata Orobica ma .... il gelo calò nella alzare gli occhi verso il Mangart per tornare stanza e sentii mio padre pronunciare queste indietro di vent’anni, vedere quei visi di came- parole: “come l’Orobica Signor Colonnello, rati e superiori, sentire quegli stessi profumi di non si potrebbe avere qualcosa di più glorio- un tempo e sentirmi ancora a CJASE. so?” SIC Grazie di aver avuto la pazienza di leggermi Così fu che mi cambiarono destinazione, così fu che a settembre partii per Codroipo, Con affetto così fu che conobbi la Julia. Mai daûr! Mi pareva strano quel misto di dialetti, c.le Mario Bentivoglio abruzzese, trevisano, mi pareva strano vedere 71° cp. che erano tanti anche i veronesi e poi i friula- Btg. Alpini Gemona ni, proprio non li capivo quei ragazzi che sem- 8° Rgt. Alpini bravano trovarsi a loro agio in caserma e sta- Brg. Alpina Julia vano sempre in gruppo tra loro. Erano una comunità in una comunità più grande. Dopo il c.a.r. fui assegnato al Btg. Gemona, N.d.R. Ogni commento sarebbe superfluo. A mi diedero una nappina bianca e mi portarono Mario, che ci ha inviato una e-mail, abbiamo lassù in quell’angolo d’Italia così vicino chiesto l’indirizzo per inviargli una copia del all’Austria e così tanto vicino alla Jugoslavia. nostro giornale.

18 Cronaca Sezionale I giovani ci sono!

Riceviamo da Giona Bigotto del gruppo di Rivignano, un articolo che ci può far pensare!

rendendo spunto da quanto non si limita ai nostri incontri e me piacere ai veterani del grup- accade nel gruppo, voglio alle nostre adunate, quando la po, d’altra parte mette in chiaro, PPsoffermarmi su alcuni gente comune intuisce che alpi- se ce ne fosse bisogno, con i fatti, aspetti del mondo giovanile alpi- no e vino non è la sola rima che lo spirito che li anima, provoca- no che autorizzano a sperare ci contraddistingue. È notorio, toriamente. ancora, non solo nella sopravvi- invece che il nostro ritrovarsi Sono talmente convincenti venza numerica dei nostri grup- suscita dovunque una contagiosa che sono riusciti a coinvolgere pi, ma anche e soprattutto nella energia positiva che riveste un fidanzate, coetanei ed amici tenuta di quel patrimonio di grande valore sociale, esempio di nelle loro attività, come nella valori che viene definito “alpini- operosità e di fiducia nel futuro; gestione della presenza del grup- tà”. Voglio dire che nei nostri il calore che ci circonda e spesso po, per la prima volta, durante la paesi, per fortuna, ci sono ancora commovente e l’abbraccio libe- tradizionale fiera dei Santi di tanti giovani molto meno super- ratorio, specialmente nelle città Rivignano. Si è formata in tale ficiali di quanto possano appari- dove per qualche giorno durante occasione un’atmosfera decisa- re esteriormente per linguaggio, le adunate, con la nostra presen- mente più giovanile di quanto si abbigliamento o tatuaggi e za rumorosa non si ha paura ad sarebbe potuto ottenere con i molto più ricchi interiormente di uscire la sera! E ti dicono grazie. soliti benemeriti e sempre dispo- quanto si voglia far credere, Però, concretamente nella no- nibili veterani. È apparso evi- niente affatto disposti a rinun- stra piccola realtà paesana, qual- dente in questa circostanza il ciare a coltivare alti ideali, che cuno dotato di maggior senso cambio generazionale in atto. scelgono di remare contro cor- critico ha fatto notare che, sicco- Saper rivitalizzare il gruppo e rente pur di dare senso alla pro- me viviamo in mondo che ha rinnovarlo nella continuità, dan- pria esistenza, con semplicità e monetizzato tutto, in cui vige la do spazio e fiducia ad alcuni gio- naturalezza, senza lasciarsi regola del “io do una cosa a te e vani alpini ed amici più motivati, incantare dai tanti vuoti modelli tu dai una cosa a me”, ci sono incoraggiandoli ad accettare che cronaca e televisione ci pro- persone che, dopo essere ricorsi sempre maggiori responsabilità pinano ci propinano continua- agli alpini per qualche piccolo o ed a subentrare alla vecchia mente. grande favore, non si sentono guardia in mansioni importanti, Ciascuno di noi ne conosce nemmeno in dovere di dire un è la scommessa che l consiglio alcuni impegnati nel volontaria- semplice grazie, appunto perché direttivo uscente e il capogruppo to e pronti a dare una mano per tradizione e natura gli alpini hanno vinto con l’arma efficace quando viene richiesto il loro sono generosi e non hanno pre- dell’esempio di laboriosità e di contributo per improvvise neces- tese. Strano ragionamento dav- cameratismo che hanno saputo sità da parte di istituzioni pubbli- vero, frequente e perfino logico dare in tante occasioni. che, o per manifestazioni di ogni se si vuol confondere l’altruismo genere in associazioni umanita- con la dabbenaggine. rie, sportive, nelle feste paesa- A questo punto a vedere dei N.d.R. Giona Bigotto ha colpi- ne… giovani alpini, come sta succe- to nel segno. Se non diamo spa- E lo fanno disinteressatamen- dendo qui da noi ormai da qual- zio ai giovani, siamo finiti. Il te, mettendo a disposizione com- che anno, che si impegnano ogni messaggio è chiaro. Bisogna petenze, abilità organizzative, volta che occorre a montare e a coinvolgerli nel lavoro attivo. materiali e tempo, specialmente smontare tende, lavorando Dopo un necessario periodo di gli alpini, come tutti sanno. La nascosti tra le attrezzature di affiancamento ai soci anziani, stima e la simpatia che circonda qualsiasi tipo, con serietà e com- sapranno volare da soli, magari l’Associazione Nazionale Alpini petenza, da una parte fa un enor- più in alto!

19 FRIUL DI UNE VOLTE I Cappellani friulani delle Penne Nere

Nessuno può disconoscere Cinquant’anni fa in uno dei ne fra la grande famiglia alpina e l’opera dei sacerdoti più piccoli paesi della cintura i cappellani si è avuto proprio a udinese veniva collocata la Castelmonte,in una solenne ce- sia al fronte che in tempo prima pietra del Tempio di Car- lebrazione presieduta, il giorno di pace gnacco dedicato a quanti erano del patrono San Maurizio, dal- morti e dispersi in Russia duran- l’ordinario militare d’Italia te la tragica campagna dello mons. Angelo Bagnasco, il vesco- CSIR e dell’ARMIR. Molti di vo castrense. “Madone di mont” quei sfortunati giovani avevano è, infatti, un simbolo sacro a appartenuto al corpo degli Alpi- tutto il Friuli ove s’uniscono la ni e alpino era il prete che aveva devozione alla Madre di Dio e ideato e promosso quel luogo di l’amore per la montagna. ricordo e di preghiera:don Carlo La presenza di sacerdoti friu- Caneva, che già nel nome evoca- lani dell’assistenza alle truppe va il nome di un eroe, sempre alpine risale alla guerra di Libia, ’intenso legame storico del- alpino, della prima guerra mon- quando nelle file della sanità, la civiltà friulana con la reli- diale. nonostante ciò non fosse previ- LL gione non poteva non coin- C’era un perché don Carlo sto dalle leggi anticlericali allora volgerla anche nella consonanza s’era impegnato in quell’impre- in vigore, già furono arruolati un con lo spirito alpino, tant’è che sa, proprio quando più che ricor- paio di consacrati appartenenti sacerdoti friulani, prima e dopo il dare si voleva dimenticare:egli alla diocesi di Udine. Concordato del 1929, sono entra- stesso era stato sui fronti delle Poco prima della prima guerra ti a far parte delle penne nere, di- steppe russe, aveva condiviso la mondiale, nell’aprile 1915,venne stinguendosi per pietà religiosa e tragica ritirata ed era stato poi ripristinata l’assistenza spiritua- dedizione nell’assistenza spiritua- imprigionato in un gulag, testi- le, ma ci fu una certa diffidenza le e, non di rado, pure per corag- mone di aggiuntive sofferenze. da parte delle gerarchie militari gio ed eroismo. Nel Tempio non manca il verso i friulani, i quali, preferibil- Sui vari fronti, come pure nei ricordo di quel singolare aposto- mente vennero arruolati in sani- periodi di pace nelle caserme, lato di pietà per i vivi e per i tà e svolsero la loro missione spi- quella del cappellano è una figu- morti, poiché se molte salme si rituale solo in forma ufficiosa. ra insostituibile di riferimento sono potute recuperare è dovuto Furono numerosi i giovani preti, per i giovani alpini di leva. La proprio alla cura dei cappellani. poiché allora non vi erano esen- sola presenza si traduce in una Fedeli a questa tradizione di zioni alla leva per chi non avesse guida morale ben più alta di ogni assistenza spirituale, che è stata delle responsabilità pastorali altro grado militare, ispira e anche condivisione dei valori dirette, ad essere chiamati a pre- motiva il senso del dovere e oggi dello spirito alpino, i cappellani stare servizio in sanità durante la soprattutto quello della solida- militari, seppur anche loro ridot- grande guerra. Il più conosciuto rietà nel quale gli Alpini hanno ti nei ranghi, continuano anche fra essi fu mons.Valentino Buiat- riscoperto una nuova identità. oggi a svolgere la loro missione ti che prestò servizio con gli Nessun atto solidale, infatti, in mezzo alle penne nere. È fon- Alpini sugli Altopiani assieme al può essere giustificato solo dal damentale la loro opera educati- futuro arcivescovo di Firenze il fatto che si vesta una divisa o che va per i giovani, sino ad oggi con vicentino Elia Dalla Costa come si siano assunti degli impegni di quelli di leva e da oggi in poi con aiutante di sanità. ordine civile. C’è bisogno dell’a- i volontari, che certamente non La presenza dei cappellani nei nima, del credere, e di questo i hanno minori problemi. E anco- reparti dell’esercito italiano cappellani sono convinti custodi. ra continua la tradizione che ne divenne ufficiale dopo il 1929 e Tanto meglio se è una “anime vuole alcuni provenienti dal nella seconda guerra mondiale, furlane”, che ricordi il paese, la Friuli e legati agli Alpini. Il più in particolare, molti religiosi casa, gli affetti, che mantenga i significativo e recente momento scelsero di affiancare le truppe legami con la propria identità. in cui è stata sottolineata l’unio- sui vari fronti.

20 Cronaca Sezionale

Ben 32 friulani hanno servito quali cappellani degli Alpini, non sempre nella Julia, ma anche in altre formazioni, a riprova dell’attaccamento a tutte le penne nere e non soltanto a quelle della propria regione com’è nello spirito universalisti- co della Chiesa. Tutti costoro, sia in tempo delle due guerre mon- diali, sia in tempo di pace sino ai nostri giorni hanno saputo espri- mere al meglio la sintesi fra l’uo- mo di Dio e l’uomo che ha una Patria nel cuore e ne vuole tener alto l’onore anche nei momenti difficili. Esempio di questa duplice vocazione è stato don Ascanio De Luca di Treppo Grande, il quale, dopo aver accompagnato i suoi Alpini in Grecia, e Jugoslavia li ha mobilitati di nuovo per libe- rare il Friuli dall’occupazione L’Ordinario Militare d’Italia mons.Angelo Bagnasco concelebra con don Albino nazista e portarlo verso la liber- la Santa Messa nel Santuario di Castelmonte in onore del nostro patrono San tà e la democrazia. Maurizio. I doveri propri del loro servi- zio portarono i cappellani alpini a vivere fianco a fianco con vio- dando il primo compito della sua Santi e beati non mancano come lenza e morte, realtà quotidiana missione:confortare. don Carlo Gnocchi che dall’e- della guerra: “Compito particola- Fra gli altri che furono in guer- sperienza bellica in Russia pensò re dei cappellani militari in zona ra e ne patirono le consegue si all’opera dei mutilatini e don di combattimento è di avvicinare ricordano ancora don Alfredo Secondo Pollo. Non c’è nulla di e di seguire anche i più piccoli Bassi e don Jofrè Coassin e altri bellicoso nel motto dei cappella- reparti, portando a tutti la parola ancora ciascuno portato nella ni militari se non parole di gran- del conforto e della fede, atta a memoria dei suoi uomini e delle de significato come “Fides, chari- tenerne alto lo spirito, ed a iden- vicende che contraddistinsero tas, spes”, fede, speranza e carità, tificare le salme”. La spiritualiz- l’epopea alpina. e non potrebbe essere altro. zazione ed il superamento della Dal 1915 al 1945, 615 cappella- Anche se non friulano ebbe morte in combattimento costitui- ni militari hanno prestato servi- molta popolarità in Friuli padre scono l’ossatura del diario di don zio nelle truppe alpine, dei quali Generoso da Pontedecimo, Te- Gnocchi “Cristo con gli alpini”, 42 sono caduti in servizio 27 nente Cappellano Militare degli uscito in prima edizione dopo la sono stati feriti gravemente e Alpini (8° Battaglione Gemo- campagna di Grecia e successiva- 178 hanno ricevuto una onorifi- na). Da tutti era stimato come mente completato dall’esperien- cenza al loro valore. Ben 23 cap- uomo, sacerdote, combattente. za della campagna di Russia. La pellani alpini si sacrificarono Operò sul fronte Greco-Albane- stessa funzione ebbe in Friuli un durante la campagna di Russia. se quindi in Russia. (Don- Se- prezioso quanto ormai raro volu- lenj- Jar- Nikolajewka). me scritto da don Carlo Caneva: Ha partecipato dal 16 dicem- ”Calvario bianco”. bre1940 al 23 aprile 1941 col Btg. I cappellani militari friulani La redazione informa che Alpini Cividale e dal 23 apri- sono stati compartecipi della tra- il presente numero di “Alpin le1941 col Btg. Gemona alle ope- gedia della guerra prima in Gre- jo mame” viene inviato anche razioni di guerra sul fronte cia e in Albania, poi nelle steppe a coloro che non hanno anco- Greco-Albanese. Dall’8 agosto russe. Anche in queste vicende 1942 al 13 marzo 1943 è stato in ra rinnovato l’iscrizione per il rifulgono alcune figure eroi- Russia col Btg.Alpini Gemona. che,fra le quali va segnalato il 2005, invitandoli a regolariz- Dal 25 Settembre 1943 al 28 più amato, don Carlo Caneva, zare quanto prima la loro Aprile 1945 ha operato con la che condivise a lungo la prigio- posizione, onde non perdere, formazione partigiana 1° Div: nia, gli stenti e i dolori, in un per il futuro, l’opportunità di Osoppo Friuli. Gli è stata ricono- lager sovietico e a suo ritorno essere informati sulla nostra sciuta la qualifica di “Partigiano pensò a costruire il tempio della vita associativa. Combattente”, decorato con me- “Madonna del conforto”, ricor- daglia di guerra al V.M.

21 Assistente spirituale dell’8° ta anni di pace, non è mancata la alpini, si adatta alle loro condi- reggimento alpini “Gemona”, presenza nella realtà alpina friu- zioni, partecipa alle loro missio- padre Attilio Ghiglione, fu posto lana di questi testimoni non sol- ni. La sua presenza indica la anche per una settimana agli tanto della fede, ma, soprattutto, possibilità di vivere fedelmente arresti di rigore: “Stigmatizzava dell’umanità. gli ideali più profondi della per- con inferiori usando parole indi- I cappellani si sono dimostrati sona umana: onestà, coerenza, sciplinate ed irriverenti l’operato ancor più necessari proprio disciplina, fortezza, altruismo, di un suo Superiore tendente a nella prospettiva della difesa più capacità di servizio. Il cappella- reprimere eccessive famigliariz- che della guerra offensiva ed no non è solo per l’alpino, ma zazioni di soldati coi prigionieri hanno rappresentato per le più anche per la sua famiglia. Uomo di guerra, dimostrando totale recenti generazioni di alpini friu- di comunione il cappellano con- incomprensione dei suoi doveri lani un esempio ed una guida tribuisce attivamente a mante- di italiano e di soldato” Dopo la spirituale. nere un clima sereno e solidale guerra, durante gli ultimi sessan- Il cappellano segue i propri fra gli alpini:condivide i disagi le ricorrenze, anima i momenti di fraternità. L’attenzione alla formazione dei cappellani si è recentemente concretizzata nella costituzione di una scuola per allievi cappella- I bambini ci guardano ni nella Città militare della Cec- Abbiamo ricevuto con grande piacere le parole di ringrazia- chignola, seminario maggiore per mento della Sig.ra Bianca Tullio, presidente dell’Associazione giovani provenienti dal mondo “Volare insieme” Onlus di Tarcento unitamente al foglio scritto militare che si stanno preparan- e disegnato dai ragazzi del C.S.R.E. per l’uso del nostro tendo- do ad essere preti europei ed ne della P.C. inoltre frequentano l’Università Pubblichiamo qui copia del foglio inviatoci. gregoriana. Nel mondo militare ci sono ancora vocazioni. La crisi delle vocazioni sacer- dotali e la trasformazione del corpo degli alpini in una realtà ad alta specializzazione basata sul volontariato ridurranno sen- z’altro il numero e le funzioni dei cappellani militari, però il loro contributo alla storia reste- rà come testimonianza, non dello spirito bellico (oggetto delle passate e talora presenti contestazioni di tali figure), ma dello spirito della solidarietà e della condivisione. Una vocazione che si ispira in alto all’esempio del patrono pre- scelto, San Maurizio, che dalla Tebaide venne a combattere e fu martirizzato sulle Alpi. Ed è sempre valida la preghiera che uno di loro scrisse: “Dio Onnipo- tente, che governi tutti gli ele- menti, salva noi, armati come siamo di fede e di amore. Salvaci dal gelo implacabile, dal vortici della tormenta, dall’impeto della valanga; fà si che il nostro piede posi sicuro su le creste vertigino- se, su le diritte pareti, oltre i cre- pacci insidiosi; rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra Patria, la nostra bandiera, la nostra millenaria civiltà cristiana”. Roberto Tirelli

22 Cronaca Sezionale

Regolamento sezionale della Protezione Civile ANA

Facendo seguito all’uscita del “Regolamento A livello dirigenziale sezionale la struttura della Protezione Civile” dell’ANA Nazionale e organizzativa dell’Unità ANA è costituita da: su invito della stessa organizzazione, è stato 1) presidente della Sezione; redatto il “Regolamento della P.C. della Sezio- 2) coordinatore sezionale, nominato dal Pre- ne ANA di Udine. sidente; Si vuole qui richiamare, ad uso degli iscritti, 3) 2 vice-coordinatori, nominati dal Presi- quanto specificato in essi, rimandando gli inte- dente; ressati, alla lettura dei due documenti comple- 4) capi squadra, proposti dal Coordinatore o ti, presso la nostra sede. dal Capogruppo. Tenendo presenti lo spirito e le finalità della Compito del Coordinatore, aiutato dai Vice- P.C. che sono quelli di promuovere e concorre- coordinatori e dai Capi squadra, è quello di re in attività di volontariato, con possibilità di organizzare, addestrare e guidare le squadre e i impiego sia in Italia che all’estero, in occasione nuclei operativi. di interventi di prevenzione, soccorso e ripristi- L’Unità di P.C. della Sezione di Udine dispo- no a seguito di calamità naturali o calamità de- ne nei propri magazzini di mezzi e materiali rivanti dall’attività umana, il volontario, socio atti a rendere le squadre e i nuclei operativi ordinario o aggregato (ex amico degli Alpini), pronti nel più breve tempo possibile. fa parte dell’Unità sezionale, a sua volta suddi- I volontari possono essere precettati in caso visa in gruppi o nuclei, e con la sua specifica di intervento dal Dipartimento di P.C. del Mini- professionalità trova un’utile collocazione nel- stero degli Interni, attraverso la P.C. dell’ANA l’organizzazione stessa. Nazionale e dalla P.C. della Regione F.V.G. I requisiti per farne parte sono: I volontari, operativi sono sempre assicurati 1) Idoneità fisica, attestata da certificato contro gli infortuni e le malattie derivanti dal- medico annuale, per ora facoltativo; l’impiego e la responsabilità civile verso terzi a 2) Età, compresa tra i 20 e gli 80 anni; cura del Dipartimento di P.C. La Regione 3) Disponibilità all’impiego anche al di fuori F.V.G. ha in vigore un’assicurazione per le varie della Regione F.V.G. attività previste. La Sezione di Udine ha attiva- 4) Capacità professionali. to un’assicurazione per le attività previste. Il volontario si offre spontaneamente e senza Si ricorda infine che la qualifica di volontario scopo di lucro alle attività richieste dall’ANA può essere revocata dal Presidente della Sezio- e, non potrà iscriversi ad altre organizzazioni ne per i seguenti motivi: similari per non limitare la sua disponibilità 1) rinuncia scritta del volontario; all’attività della squadra alla quale è assegnato. 2) appartenenza ad altre organizzazioni che Coloro che sono iscritti presso altri enti locali precluda la completa disponibilità; devono impegnarsi per iscritto a garantire la 3) inidoneità fisica; priorità dell’impiego con l’Unità ANA. 4) raggiunti limiti di età; Tutti i volontari saranno dotati di divisa, 5) mancata partecipazione a tre attività con- distintivi, e tesserino di riconoscimento rilascia- secutive della squadra to dall’ANA e dalla Direzione regionale di P.C. 6) provvedimenti disciplinari, secondo quan- I volontari, lavoratori dipendenti precettati, to prescritto dallo statuto ANA; devono comunicare il loro impiego ai datori di 7) non essere in regola con la quota di asso- lavoro, i quali saranno rimborsati delle spettan- ciazione ANA. ze dovute durante l’impiego del personale per le varie attività sia in emergenza sia nella for- *** mazione e nelle esercitazioni autorizzate. Preghiamo gli iscritti alla Protezione Civile a Gli iscritti possono essere utilizzati oltre che leggere attentamente quanto sopra e se ciò non per le attività sopra citate anche per le dimo- fosse chiaro di chiedere spiegazioni agli addetti strazioni atte a fornire la prova delle capacità in sede. operative e per farsi conoscere dai cittadini. A cura di Ivan Asquini

23 XX Congresso I.F.M.S. Stowe (VT) USA

La cronaca dell’ultimo Uniti) rigorosamente in ordine University, in divisa, hanno dato congresso della alfabetico, schierate con in testa seguito ad una dimostrazione di ad ogni gruppo la rispettiva ban- bravura ed evoluzioni con il fuci- Federazione dei soldati diera, si dirigono in sfilata verso le in loro dotazione. della Montagna ci aiuta a un prato, rasato di fresco, dove il A seguire, mentre gli osserva- presidente della 10a Divisione tori ed amici venivano accompa- comprendere la validità statunitense John Duffy saluta e gnati ad una visita guidata a dell’iniziativa ringrazia le delegazioni che pur Stowe e dintorni, i delegati si di essere presenti a questo im- riunivano, per discutere sui pro- portante appuntamento hanno grammi e sulle finalità degli dovuto viaggiare per molte e IFMS. molte ore. Prendendo la parola il È stata molto apprezzata la segretario della delegazione ospi- disponibilità della Svizzera ad opo un lungo viaggio du- tante, Bert Anger, informa che a organizzare nel mese di marzo rato 26 ore, sono finalmen- causa del disastroso uragano 2006 il campionato di sci a squa- DDte giunto a Stowe nel Ver- Katrina molti personaggi impor- dre (composta da 4 atleti ciascu- mont (USA). L’ultimo congressi- tanti che avrebbero voluto essere na) con la messa in palio del tro- sta ad arrivare in questo grazioso presenti, sia politici che militari, feo IFMS. Come lusinghieri sono “lodge” in legno e dalle caratteri- hanno dovuto disertare questo stati i commenti verso i delegati stiche tipicamente austriache, importante convegno perchè spagnoli per la professionalità e della famiglia Von Trapp. Difatti impegnati nelle operazioni di sal- bravura dimostrata nella realiz- la famiglia del barone Von Trapp vataggio ed assistenza alle popo- zazione, ad Haca lo scorso giu- ha dovuto lasciare l’Austria ed lazioni duramente colpite. Anche gno, della giornata degli IFMS. emigrare in America nel 1938 a il segretario generale degli IFMS, Tra l’altro, al fine di incrementa- causa dei soprusi di Hitler. Hans-Peter Walker, ringrazia gli re gli stati aderenti agli IFMS, Il giorno successivo, 8 settem- intervenuti e dopo alcuni minuti tutti si devono adoperare per bre, tutte le delegazioni facenti di raccoglimento per ricordare cercare altre Associazioni che parte agli IFMS (Austria*, Fran- tutti i caduti, vittime del terrori- nei loro Paesi abbiano soldati di cia, Germania, Italia, Polonia, smo o da eventi atmosferici, una montagna. Slovenia, Spagna, Svizzera e Stati decina di ragazzi della Norwich Il segretario generale Hans- Peter Walker fa notare, fra l’al- tro, che il prossimo anno termi- nerà il suo mandato e chiede che tutte le Associazioni aderenti trovino il suo sostituto, magari valutando l’ipotesi di creare una carica vicaria per poter far fron- te a tutti gli impegni di una “famiglia in crescita”. Continuando nel dibattito si fa presente che il tema del XX con- gresso era: “Conservare la storia delle truppe da montagna”. Ogni

* L’Austria è inserita nella Federa- zione quale osservatore in quanto non ha ancora una Associazione ben tracciata ed in linea con lo Statuto degli IFMS.

24 Cronaca Sezionale delegazione ha presentato ai libertà e alla protezione dei dirit- anche una delegazione di milita- congressisti il proprio contributo, ti umani, di conservare la memo- ri argentini che si addestra in tradotto nelle lingue dei paesi ria dei nostri caduti e di assicura- questa scuola. aderenti agli IFMS, e molto arti- re che i loro sacrifici abbiano Il giorno dopo, presenti tutti i colato è stato quello dell’A.N.A., contribuito alla creazione di un delegati, osservatori ed amici, di illustrato nei minimi particolari mondo di pace di fraternità e di seguito al saluto allo stendardo dal sottoscritto. Al termine delle creare cameratismo fra i soldati degli IFMS, simbolo di tutte le relazioni, i congressisti, hanno di montagna. Mentre siamo qui bandiere dei Paesi aderenti alla stabilito il tema del XXI Con- per onorare i nostri caduti, conti- Federazione, il segretario genera- gresso: “Le attività in campo so- nua, testimoniamo un’amicizia le Hans-Peter Walker dà lettura ciale ed umanitario delle Associa- duratura fra i nostri paesi. E così della relazione morale e finanzia- zioni aderenti alla Federazione”. qui, 60 anni dopo la fine della ria, che vengono votate all’unani- Si è anche deliberato dove seconda guerra mondiale, com- mità, ed informa i presenti che, effettuare i prossimi impegni pletiamo l’obbligo che abbiamo come ogni anno, bisogna conse- associativi: come ex soldati e come cittadini gnare un “Certificato di Merito”. • gli svizzeri organizzeranno il di ricordarci non solo dei nostri Tale onorificenza viene assegna- Congresso per il 2006 a Spiez dal amici ma di tutti gli uomini e le ta a colui che per le sue iniziativa, 20 al 24 settembre ed i polacchi donne che hanno dato le loro contributo all’intesa tra le nazio- per il 2007 in data e località vite in sacrificio; che loro riposi- ni, allo sviluppo della pace, alla ancora da definire; no in pace. Dopo aver ringrazia- difesa dei diritti dell’uomo e allo • per quanto riguarda la Gior- to Jann e Chuck Perkins, per spirito cameratesco tra i soldati nata degli IFMS, invece, i france- aver donato questo spazio sug- di montagna, si è distinto affin- si nel 2006 dal 14 al 16 giugno a gestivo per erigere il monumen- ché tali valori non abbiano mai a Chamonix e gli sloveni, inizio di to; Meredith Scott, curatrice del venire meno. La commissione luglio 2007, nella zona di Bled. museo degli sci del Vermont rea- IFMS dell’A.N.A. aveva già ma- Da ricordare che il Gruppo lizzato nel 2002, e tanti altri, si nifestato il suo parere ricono- Alpini di Azzano San Paolo procede alla deposizione delle scendo in Gian Carlo Romoli, ex della Sezione di Bergamo, custo- corone. Ad uno ad uno ed in consigliere nazionale e presiden- de dello Stendardo e dei Simbo- ordine alfabetico vengono chia- te di codesta commissione, la li IFMS, ha istituito un premio mati gli Stati Associati, le ban- persona adatta a tale riconosci- annuale, dal valore morale, diere inclinate per il saluto ed i mento. Dopo la presentazione da denominato “Premio IFMS”. cuscini di fiori disposti a quadra- me effettuata e sotto l’attento e Tale riconoscimento viene asse- to in giro al Big Guy.Al termine, vigile controllo di tutti i delegati, gnato alla persona o Gruppo che il suono malinconico di una cor- l’assemblea si esprime favorevol- nel trascorso anno si sia distinto namusa, suonata da James E. mente e all’unanimità sulla scelta per impegno nel recupero di MacKenzie, consacra la solenni- effettuata. Dopo uno scrosciante zone storiche internazionali sulle tà di questa cerimonia. e lungo applauso si chiude l’as- Alpi, o ne abbia illustrate in Al termine tutti sui pullman, semblea del XX Congresso a altro modo i valori e le gesta diretti a Jericho, per visitare la Stowe nel Vermont (USA). delle Truppe da Montagna scuola militare delle truppe di In conclusione debbo dire che 9 settembre, si parte per Stowe montagna presso la 102a fanteria questa trasferta, anche se fatico- dove verranno resi gli onori ai di montagna della Guardia sa, mi ha dato modo di conosce- caduti presso il monumento Nazionale del Vermont. Ad re gente meravigliosa, con la pas- dedicato al soldato sciatore. accoglierci è il comandante della sione nel sangue per le truppe di All’ombra della montagna Man- scuola, il Ten.Col. Mattheu Fitz- montagna e sempre disponibile a sfield, uno dei posti più popolari gerald, il quale, dopo averci tutto. Devo inoltre citare e rin- di questa regione per gli sport offerto un delizioso rancio, ci graziare la signorina Mary Eliza- invernali, in mezzo al verde ed intrattiene illustrandoci le ope- beth Nora, studentessa universi- attorniato da alberi si innalza ratività della scuola, dove arriva- taria di Chicago, sempre presen- mastodontico e maestoso il “Big no, ogni anno, fino a circa 750 te, ben preparata e di una cor- Guy”; così chiamano gli abitanti militari di ogni specialità e grado diale disponibilità quale perso- questo soldato di montagna e forze di pubblica utilità. A con- nale interprete a questo impor- della 10a divisione. Tutto è pron- clusione della visita assistiamo tante appuntamento, in un paese to, le bandiere dei congressisti ed ad una dimostrazione dell’effi- così tanto lontano, senza il suo i cuscini di fiori. Sono presenti cienza raggiunta da parte di una prezioso contributo mi sarei tro- alla cerimonia alcuni giornalisti rappresentanza di soldati ameri- vato come un aquilotto fuori dal e la tv locale. Prende la parola cani, svizzeri e tedeschi presso nido. Mac MacKenzie il quale osserva una palestra di roccia artificiale, Viva i Soldati di Montagna ed che guardando questa statua gli fatta a gradoni e che d’inverno arrivederci a Spiez in Svizzera vengono in mente tanti nomi, viene ricoperta di ghiaccio fino a per il XXI Congresso degli tanti volti, tante memorie. Lo raggiungere lo spessore di 50 IFMS. scopo della Federazione è quello centimetri. Alla fine, con nostra di contribuire alla pace, alla grande sorpresa, si avvicina Dante Soravito De Franceschi

25 Intervento di P.C. al Tempio di Monte Grisa (TS)

Il santuario votivo di Monte on l’andar degli anni, un friulana, che di fronte alla proble- Grisa è una monumentale consistente gruppo di sol- matica invasiva della foresta e dati americani, che di alla poca disponibilità degli enti chiesa bianca facilmente CC tanto in tanto giungeva in rada a locali, fu consigliato di contattare riconoscibile da lontano bordo delle navi in manovra nel- la nostra Sezione ANA che, pron- tamente, aderì alla richiesta di un per la sua struttura l’Adriatico, aveva accettato di trasformarsi in boscaioli, giardi- energico intervento di bonifica caratteristica a forma nieri o sterratori, dedicando boschivo da attuarsi con la parte- di piramide tronca che ebbe parte della propria libera uscita cipazione di una squadra di per tenere a bada l’invasiva volontari. In breve fu raccolta la il suo battesimo sul Carso boscaglia intorno al tempio. Tale disponibilità di una ventina di nel 1959 in occasione della preziosa abitudine era venuta a alpini che insieme a tutto lo staff della Protezione Civile alle ore 8 posa della prima pietra mancare a causa di sopraggiunti problemi mondiali, le attività del 16 luglio scorso era già sul militari in questo mare erano posto di lavoro con decespuglia- state diversificate, così la vegeta- tori, roncole, forconi e quant’al- zione del Carso triestino aveva tro. Il disinvolto ringhiare oleoso avuto carta bianca per impadro- delle motoseghe spazzolò via le nirsi di quest’oasi religiosa. L’er- coperture formate dai prorom- ba stava crescendo a strati tutto penti rami delle piante per offrire intorno, intralciando i numerosi di nuovo l’opportunità della vista sentieri escursionistici, mentre panoramica sul golfo di Trieste e arbusti ed alberi avevano rag- sulla città e finalmente lo sguardo giunto dimensioni ragguardevoli potè spaziare liberamente fino al punto di impedire la vista ed il alle coste istriane. Gli spalti e i cammino ai pellegrini e ai turisti davanzali naturali accuratamente che si accingevano a raggiungere ripuliti, furono subito rifrequen- i terrazzi orientati sulla scogliera tati dai pellegrini e dagli amanti per ammirare il paesaggio sotto- della natura che poterono final- stante. Il destino volle però che mente ammirare quanto era stato quale custode del tempio fosse loro nascosto a lungo dalla vege- designato un sacerdote di origine tazione mentre i sentieri, riasse- stati a dovere, invitavano i visita- tori alla riscoperta dei boschi. Anche i nastri di asfalto erano stati energicamente ramazzati per restituire la sacrale dignità ai solenni ingressi del tempio. Parecchi metri cubi di ramaglie e di arbusti sono stati ammucchia- ti in tre luoghi predisposti per una successiva comoda raccolta che sarebbe stata effettuata da parte di una ditta autorizzata ed è superfluo aggiungere che gli alpini sono stati già prenotati per una ventilata idea a proposito di futuri interventi a carattere pre- ventivo. L. Scarel

26 Cronaca Sezionale Esercitazione di Protezione Civile Triveneta “VALTURCANA 2005”

La Protezione Civile è diventata una componente fondamentale nell’organizzazione della società contemporanea che quotidianamente è chiamata ad affrontare la sfida di mantenere e migliorare il livello di sicurezza e protezione dei cittadini in caso di eccezionali eventi naturali e non solo naturali Mauro Tollon & C. durante la pausa.

n questo contesto, da anni li frasi sembrano ormai condite artificiali e alvei naturali occupa- ormai le strutture di volonta- di retorica, ma la verità è questa. ti da piante e vegetazione che II riato di Protezione Civile La prova si è avuta nei giorni del- impedivano il normale deflusso operano sia nel campo addestra- l’esercitazione triveneta di prote- delle acque superficiali, atri mes- tivo che formativo per preparare zione civile dell’A.N.A., svoltasi si in sicurezza con opere in mu- i propri volontari ad una specia- in Valturcana in provincia di Bel- ratura. lizzazione in grado di fornire luno nei giorni 23-24-25 settem- La legna tagliata, poi, è stata risposte pronte ed adeguate in bre 2005, dove milletrecentoset- accatastata e messa a disposizio- caso di emergenze. tanta alpini hanno operato dalla ne dei proprietari dei terreni, il L’Associazione Nazionale Al- mattina presto a pomeriggio tutto in collaborazione con il pini, da anni in prima linea nelle inoltrato, per un totale di oltre Corpo Forestale e la Comunità emergenze nazionali ed interna- diecimila ore di lavoro. Montana. Da sottolineare che si zionali, è considerata un punto La zona di lavoro era il bacino è operato in completa sicurezza, di forza da parte del sistema della Valturcana la valle che da basti pensare che non ci sono nazionale di Protezione Civile, in Cornei sale a Tambre e che costi- stati infortuni, quindi anche le considerazione della sua prepa- tuisce una delle zone più instabi- squadre di protezione civile de- razione, della sua autonomia li della conca dell’Alpago in pro- gli alpini, hanno raggiunto un gestionale e dell’efficacia negli vincia di , già qualche elevato grado di maturità e pro- interventi. L’A.N.A. sensibile anno fa evacuata, con numerosi fessionalità, peraltro mai messo soprattutto alla tutela e preven- proprietari di abitazioni, dichia- in discussione. Anche una squa- zione del territorio organizza rate inagibili, trasferiti a fondo dra della nostra sezione ha preso periodicamente esercitazioni a valle. parte alle operazioni, operando livello di Gruppo, Sezioni e di In questo contesto sono stati in un cantiere in sinergia con le Raggruppamento, con le quali allestiti cinquantasette cantieri, Sezioni Carnica e Trieste. impiega i propri volontari sul ogni cantiere con una ventina di Domenica 25 settembre a con- territorio. elementi. Il lavoro portato avan- clusione della manifestazione si In una società dove tutto sta ti con l’ausilio di motoseghe, de- è svolta la Santa Messa officiata cambiando, c’è ancora qualcosa cespugliatori, e mezzi d’opera presso il campo base, a seguire la che sembra restare inossidabile idonei ai lavori in montagna, è sfilata lungo le vie di Cornei e i nel tempo: lo spirito alpino. Simi- consistito nel liberare i canali discorsi delle Autorità presenti.

27 Trofeo G. De Bellis

Domenica 10 Luglio, presso molto la parete posta in fondo al non emettere un urlo di gioia; il poligono di Cividale, poligono; però del foglio con i ormai il bersaglio era mio, pote- cerchi non c’era l’ombra. vamo iniziare la sfida! si è conclusa la due giorni Spostando in continuazione la Così continuai prima con i tiri della gara sezionale carabina, finalmente ho trovato di prova, e poi con quelli validi di tiro a segno con carabina il mio “avversario”, ed è stato un per il punteggio. primo momento di ebbrezza. Il risultato finale non è stato cal. 22 LR. intitolata Inquadrando quel pezzo di dei più lusinghieri, quel secondo al compianto Presidente carta, mi sono talmente concen- colpo, forse per fortuna, è stato il trato su di lui, che non sentivo migliore, peccato che non con- G. De Bellis. più gli spari degli altri concor- tasse al computo della classifica; renti; però non riuscivo a ferma- la quale mi vide in coda ai 50 re quel puntino in mezzo a quel partecipanti. piccolo cerchio, sembrava mi *** prendesse in giro, come lo inqua- A proposito, un trofeo sezio- dravo al centro e mi ripromette- nale, meriterebbe certamente di vo di tirare il grilletto, questo si più di 50 partecipanti (contando spostava da qualche parte, ed che fra gli iscritti si sono contati allora dovevo ricominciare tutte anche alpini di altre Sezioni e del ell’attesa di presenziare le operazioni per portarlo alla gentil sesso). alla cerimonia di premia- posizione giusta. Viene spontanea allora una NNzione, ho voluto verifica- Quando poi riuscii in qualche domanda: perché ci sono così re, per gioco, le mie capacità modo a fermarlo, cominciai a poche adesioni? balistiche; in pratica avevo spa- pensare che dovevo tirare il dito Perché moltissimi Gruppi non rato solo quei pochi proiettili sul grilletto per sparare, ma non partecipano con i loro iscritti? durante il servizio militare, e suc- ebbi nemmeno il tempo di finire Se confrontiamo questo trofeo cessivamente, non mi ero più questo mio pensiero che sentii il con altri simili organizzati da sin- cimentato in simili prove, né grilletto “morbido”, il proiettile goli Gruppi, ed a questi le ade- tanto meno avevo assistito ad che era già uscito dalla canna, ed sioni sono superiori pur essendo una simile gara. un rumore cieco uscire dal fucile. una manifestazione di Gruppo, Devo dire la verità che quan- Avevo sparato!!! Guardai im- non riusciamo a capire perché ad do sono entrato nella postazione mediatamente il video a fianco una manifestazione sezionale si di tiro mi sentivo un po’ a disa- ma il foglio con i fatidici “cer- riscontri tanta latitanza. gio, non conoscendo le regole chietti” non portava nessun foro; Se ci sono molti alpini che si che governano questo sport, e guardai e riguardai bene, però cimentano in queste competizio- notando un ambiente molto non c’erano tracce alcune. ni, cosa c’è di diverso nella mani- “professionale”. Avevo ancora quattro colpi di festazione sezionale che sembra In ogni caso, dopo le spiega- prova a mia disposizione, perciò non interessare ai molti? zioni del caso impartite dagli non mi persi d’animo. Vorremmo una risposta, anche addetti, ho provato per prima la Riprovai il secondo, ma ormai perché continuare ad organizza- posizione più comoda; ad occhio mi sentivo più esperto, avevo più re una manifestazione per un nudo, vedevo il bersaglio molto sicurezza, trattenei il fiato e spa- così esiguo numero di partecipa- distante, e dentro di me ero rai; l’occhio corse subito al video, zioni, ci sembra di sprecare ener- molto scettico di riuscire a cen- e con enorme sorpresa il cerchio gie che potremmo disporre per trare quel foglio bianco posto in vicino al centro era forato sulla altri scopi. lontananza. parte sottostante. Perciò un appello: una Sezione Poi ho guardato dentro il miri- Non potei fare a meno dal importante e con un grosso nu- no, e mi sono tranquillizzato, trattenere in gesto di gioia a pu- mero di iscritti, ha anche bisogno giacché lo stesso ravvicinava di gno chiuso, in compenso riuscii a di attività in comune, certamente

28 Cronaca Sezionale sono importanti le feste e le ri- correnze di Gruppo, però è altrettanto importante partecipa- re alle manifestazioni che essa promuove per sentirci uniti e partecipi alla vita di tutta la Sezione, per darci forza e per dimostrare la nostra compattez- za. Un appello ai Capigruppo: fate partecipare i vostri iscritti, insistete affinché siano presenti; anche perché è pur sempre una manifestazione alla quale il Gruppo ha partecipato e perciò una presenza ed un’attività in più che ha svolto il vostro Gruppo. Ed un invito a chi come me non aveva mai provato quest’e- sperienza: è affascinante, è diver- tente, ti coinvolge, ti metti alla punti,Codroipo con 373 punti, Ottima la regia di Ermes Da- prova, non devi dimostrare nien- Sedegliano con 363 punti. nussi Responsabile delle attività te a nessuno; ed alla fine sei con- La gara individuale è stata sportive, e da segnalare la pre- tento di ciò che hai fatto, speran- vinta da Mario Padulo del Grup- senza dei rappresentanti sezio- do che forse…la prossima volta po di Gradisca d’Isonzo con 149 nali Giorgio Della Longa, Odil- vada meglio. Provate!!! punti. lo Fabbris, Antenore Buratti, La gara delle stelle alpine, è nonché dei responsabili del Per la cronaca: stata vinta da Paola Pippolo del poligono. si è aggiudicato il trofeo il Gruppo di Maniago, seguita da Gruppo di Buttrio con 424 punti, Roberta Tonello di Buttrio, e da ...e per chiudere, ottimo il con- seguito da Manzano con 403, Gigliola Pighin e Natalia Greatti vivio che ha chiuso in allegria la Adegliacco-Cavalicco con 394 di Codroipo. manifestazione.

ATTIVITÁ SPORTIVA ALPINI Gruppo ANA Buttrio Sono seguite sul luogo di gara le premiazioni 4° TROFEO “T.C. M. SPANGARO” con la consegna di coppe ai migliori tiratori e del 3a EDIZIONE 4° Trofeo “t. c. M. Spangaro” alla squadra di Rua- lis. Il 18 e 19 giugno 2005, presso il Poligono Nazio- Alla fine è seguito un piacevole momento con- nale di Cividale del Friuli, si è disputata la terza viviale offerto dall’organizzazione e preparato con gara intersezionale, triennale non consecutiva, con arte dal capocuoco del Gruppo Giorgio Gariup, a carabina cal. 22 LR, messo in palio e gestito dal cui va un sentito e cordiale ringraziamento. Gruppo Alpini di Buttrio, gara aperta ad Alpini e Congratulazioni a tutti i partecipanti. Simpatizzanti tesserati A.N.A. Alla competizione erano presenti, coordinati dal *** capogruppo Ennio Dal Bo e dal responsabile Gruppo ANA Tarcento Claudio Fabris, 85 tiratori con 45 rientri e la gradi- 3a COMBINATA UNUCI “UDINE” 2005 ta presenza di 4 Stelle Alpine provenienti da But- trio (Tonello Roberta 134 p.), Sclaunicco (Pol La gara di tiro si è svolta a Tarcento il 29 maggio Bodetto Elisa 133 p.), Cassacco (Bros Graziella 2005, con la partecipazione di numerosi soci sia 125 p.), Maniago (Pipolo Paola 122 p.). dell’ANA che di altre associazioni del F.V.G. e Delle 15 squadre a terna, le prime tre della clas- della Slovenia. sifica generale risultano le seguenti: 1° posto: Squadra ANA Rualis 424 punti (Cause- Classifica individuale di tiro con fucile e pistola: ro M. 142 p., Dorlig P. 141 p. e Vidoni G.141 p.). 1° R. Garzitto (ANA Lestizza, p.ti 190,4). 2° posto: Squadra ANA Buttrio 424 punti (Segat- 2° P.Vittone (Unuci Udine, p.ti 187,3). to 143 p., Fabris 141 p, e Tramontina (140 p.). 3° A. Bronzin (ANA Tricesimo, p.ti 186,3). 3° posto: Squadra ANA Faedis 422 punti (da Pisan L. 143 p., Fiorito F.140 p., Belligoi D. (139 p.). Felicitazioni!

29 L’Adunata di Udine

Tutto era stato preparato è salva, quando arriva la sfilata colonne che senza i circa 500 nei minimi dettagli, tutto in piazza I Maggio tutto è in alpini della Sezione di Udine la ordine, non si notano i segni manifestazione non avrebbe filava liscio, anche le della devastazione se non nei luogo. Abbiamo sempre fatto condizioni meteo volti di chi ha fatto la notte in tutto per tutti accontentandoci bianco. di un grazie e di qualche contri- sembravano dalla nostra Bravi veramente. buto ma ora mi sembra che parte, ma ecco che Questa la cronaca. Mi doman- siamo arrivati ad un punto in cui all’improvviso ci viene do ora se tutti i sacrifici affronta- la società civile deve prendere ti siano stati ripagati dalla parte- coscienza di quanto in questi addosso non un temporale, cipazione. Secondo me no! anni abbiamo fatto per essa e cui peraltro siamo abituati, Prima del 5 giugno avevo auspi- che tutto ciò venga messo nella cato da queste pagine una mas- giusta luce. Occorre che da parte bensì una vera tromba siccia presenza anche per scuote- nostra venga istituita una figura, d’aria che in poche decine re la città che prima o dopo ospi- che d’intesa con il Presidente, di secondi ci mette con le terà un’adunata nazionale. Il allacci rapporti con i media, for- Duomo di Udine, che contiene nendo loro informazioni, dati spalle al muro. circa 2000 persone, presentava notizie sul nostro quotidiano larghi spazi vuoti, i partecipanti lavoro. Non bastano gli articoli alla sfilata non erano più di 700 nella cronaca della Provincia su 7586 (tanti sono quelli che limitati alla festa di questo o hanno meno di 65 anni!!!). quel gruppo, pensiamo a tutto ttimi di paura per coloro Molti hanno preso la scorcia- quello che nell’arco di un anno che sono ancora sotto i toia da Piazza Duomo a Piazza I viene fatto da tutti i nostri 121 AAcapannoni, ma per fortu- maggio, vogliamo capire o no gruppi e che non viene divulga- na nessun ferito. Le strutture che l’essenza dell’adunata è la to. Dobbiamo far si che di noi si vacillano, volano, si accartoccia- sfilata, vogliamo ricordare che le parli quando vogliamo noi e non no provocano danni agli auto- vere adunate non implicavano il quando vogliono loro per deli- mezzi per poi adagiarsi, distrutte, rancio garantito, ed altri servizi ziare il lettore su quanta polenta qualche decina di metri più in là. collaterali? abbiamo mangiato, quante dami- Momenti di incertezza, qualche Stendiamo poi un velo pietoso giane di vino abbiamo bevuto e imprecazione, poi la decisione, sulla partecipazione dei miei poi nessuno sa quanti litri di qualcuno dice ‘’forza sgombria- concittadini. Possiamo addurre sudore sono stati versati per i mo tutto che facciamo arrivare attenuanti generiche, ma appun- sentieri, per le parrocchie, per i nuovi capannoni’’. E così la tamenti così importanti non bambini, per chi ha bisogno e via lunga notte inizia, i telefonini devono essere sottovalutati. dicendo. squillano nelle case: “dai vieni Quando ce n’è l’occasione oc- Un ultimo appunto, e chi ha c’è bisogno di gente’’ dopo qual- corre fare quadrato, partecipare, orecchie per intendere intenda, che decina di minuti arrivano dare un segno inequivocabile quando si manifesta la disponibi- rinforzi. È quasi mezzanotte, i della nostra forza, in sostanza lità a dare una mano bisogna rottami vengono accastati e por- occorre che si parli degli alpini darla fino in fondo e non lascia- tati via, l’umidità ti entra nelle altrimenti la nostra entità passa re gli altri nelle peste. Ricordia- ossa, arrivano i nuovi impianti. velocemente sui media e sui moci che non abbiamo dieci Giù dal camion si inizia l’assem- giornali, come è accaduto per la Zorzini e che finita la festa c’è blaggio, il sonno si fa sentire Maratonina ove la stampa ha ancora molto lavoro da fare, sono le 4 e 30 qualcuno cede, genericamente menzionato “il d’altro canto la bonifica del poli- rimangono solo alcuni, alla fine gruppo sportivo alpini’’, “la pro- gono a fine esercitazione non ce avranno lavorato ininterrotta- tezione civile’’, le 3200 pasta- la facevano gli altri. mente dal sabato mattina alla sciutte ma si è guardata dallo domenica pomeriggio. L’adunata scrivere a chiare lettere su sei IL CAPITANO

30 Cronaca Sezionale

implacabile. Non tollerava ambi- IN MEMORIA DI UN CAPO guità e falsità, mal sopportava i politici poiché il suo riferimento La scomparsa di Federico era il giuramento prestato a Casa Buliani, anche se da tempo non Savoia, che mai rinnegò. Fu pro- partecipava alla vita attiva, ha tagonista di innumerevoli inizia- lasciato un profondo vuoto sia tive: fondò la prima società che tra gli alpini di Tarvisio, di cui fu gestì gli impianti di risalita, fu capo indiscusso per ben 35 anni commerciante, cambiavalute, ed dal 1961 a 1996, sia a livello infine commercialista, consigliere sezione. Lo vogliamo ricordare comunale (in una lista non politi- attraverso le parole che l’attuale ca), creò l’Azienda di Soggiorno. capogruppo Comello ha pronun- Fu promotore di un comitato ciato nel corso di una Messa in che permise di trasformare una suffragio suo e di altri alpini delle torri medioevali a fianco andati avanti. della Chiesa, in Tempietto Ossa- Non è facile, credetemi, riassu- rio ove trovano riposo le salme mere in poche parole la figura e dei tarvisiani caduti in guerra as- la vita di Federico. Pontebbano sieme ai carabinieri trucidati a classe 1913, diplomato alla Bretto e alle spoglie di Nevio Ar- Zanon di Udine, bancario in Pie- tioli alpino caduto in Russia cui è monte, fu chiamato alle armi nel intitolato il gruppo di Tarvisio. BTG. SUSA ove ricoprì il grado to, lo nominò EROE DELLA Per 35 anni capogruppo, con la di Capitano, combattente in PATRIA. (Di questi brevetti ne sua pazienza, il suo amore per la Grecia sul Tomori (ove fu ferito) furono concessi circa 200 e furo- penna nera, il suo stile di vita ha ed in Montenegro, dopo l’8 set- no un ottimo lasciapassare per il forgiato tre generazioni di alpini tembre fu capo della Resistenza Parlamento Italiano). tarvisiani insegnando loro il nella Valcanale e nel Canal del Stabilitosi definitivamente a modo di avanzare nella vita, Ferro. Si deve a lui se la Valcana- Tarvisio fece emergere subito le sempre con la fronte alta e la le restò italiana. Infatti riuscì a sue qualità umane ed imprendi- schiena diritta, poiché l’indivi- dimostrare agli alleati che la sua toriali sostenute da un forte duo, prima del benessere e della zona di operazioni comprendeva carattere e da una ferma volontà, notorietà, deve ricercare la pace anche Arnoldstein in Austria e non si sottomise mai a compro- con se stesso e con il prossimo, che le pretese di Tito erano stori- messi specialmente se questi ulti- unico modo per arrivare alla fine camente infondate. Il Generale mi riguardavano la moralità. Fu sereni e convinti di non aver Alexander, c.te delle truppe prezioso consigliere di molti, di sprecato il dono della vita. alleate in Italia, con suo brevet- pochi altri fu invece fustigatore MANDI FEDERICO

QUANTI SIAMO? Risulta infatti che: 496 alpini hanno oltre 80 anni 3.61% Nel corso dell’annuale assemblea dei delegati 2934 alpini sono compresi tra 80 e 65 anni 28.56% veniamo informati sulla nostra consistenza nume- 4006 alpini sono compresi tra 65 e 45 anni 36.41% rica. Le cifre poi non vengono ben metabolizzate e 3580 alpini sono compresi tra 45 e 20 anni 31.45% pertanto si sente tanta gente che dà i numeri, allo- Mentre le prime tre fasce d’età sono in lenta di- ra forse è meglio che i numeri vengano dati dalle minuzione, l’ultima ha tenuto bene, risalendo dai Sezione. 3349 del 1999 ai 3580 del 2005, tenendo presente il consistente ridimensionamento del contingente al- Al 5 ottobre la nostra forza risultava così compo- pino a seguito della ristrutturazione dell’esercito, sta: nonché l’ultima mazzata della sospensione della ALPINI 11016 84.38% leva obbligatoria che, di fatto, ci toglie la linfa vita- AMICI 2039 15.62% Totale 13055 le. Occorre pertanto che ogni gruppo, e sappiamo che lo sta già facendo, si adoperi per reclutare Una bella famiglia non c’è che dire. Una fami- soprattutto coloro i quali fin ad ora non hanno glia che resta unita anche se dal 1999 ad oggi sentito la necessità di far parte della nostra grande abbiamo perso “numericamente” 989 alpini con- famiglia. Chiamiamoli alle nostre riunioni, offria- trobilanciati dall’accoglimento di 376 amici, nel mo loro la tessera, coinvolgiamoli, facciamo senti- complesso quindi, tenuto conto della inesorabilità re che sono necessari. Non vanno poi trascurati i del destino, siamo passati complessivamente da giovani che vanno inseriti subito nell’attività del 13668 a13055. Un altro dato interessante, riferito gruppo affidando loro incarichi per responsabiliz- solo agli alpini, è quello della ripartizione per età. zarli. E un occhio affettuoso anche agli amici!

31 CC RR OO NN AACC HH EE DDAA II GG RR UU PP PP II

AQUILEIA

Il 23 luglio scorso presso la località Montonus, nelle vicinanze di Aquileia, si è svolto l’annuale incontro del gruppo. L’occasione è stata propizia per distribuire le prime camice e magliette di cui si è dotato e che verran- no indossate nelle prossime manifestazioni.

Ecco la nuova divisa!

BEANO

Nei giorni 23-24 Aprile 2005, si è celebrato il 50° Un breve momento di emozione ha sfiorato il festeg- anno di fondazione del gruppo Alpini di Beano, nato nel giato al ricordo delle sofferenze passate, prontamente lontano 19 Marzo 1955. I festeggiamenti si sono iniziati superato dalla proverbiale affabilità ed allegria che sabato 23, presso la Chiesa parrocchiale con una rasse- ancora pervade il “vecjo”. gna corale alpina alla quale hanno partecipato i cori Sezionale di Udine Gruppo di Codroipo, Coro alpini di Lauzacco, ed il coro Cjastelir di Tomba. Domenica, la BERTIOLO giornata è iniziata con l’alza bandiera presso la sede del gruppo, e con la deposizione di un mazzo di fiori nel Da molti anni il gruppo di Bertiolo partecipa alla locale cimitero, sulle tomba dei due ex capigruppo festa della vendemmia “Winzerfest” in quel di Bens- Urban Ernesto e Mizzau Santo. Il corteo è partito dal heim (Germania) e conta in quella città alcuni simpatiz- campo sportivo accompagnato dalla banda alpina di zanti che puntualmente restituiscono la visita in occa- Orzano, per arrivare alla Chiesa dove si è celebrata la S. sione della Festa del Vino di Bertiolo. Quest’anno in set- Messa in suffragio dei caduti e di tutti i soci “andati tembre il sindaco di quella cittadina ha voluto che una avanti”. Prosecuzione poi fino alla sede dove è stata nutrita rappresentanza del gruppo fosse presente alla deposta una corona di alloro al monumento ai caduti. manifestazione. Si è rinnovata così una tradizione che Dopo i saluti ed i discorsi di circostanza chiusi dal suggella l’amicizia e la fratellanza, valori a noi ben noti, Presidente Sezionale Rinaldo Paravan, è stata conse- con gli amici tedeschi. gnata una pergamena in ricordo ai cinque soci fondato- ri ancora in vita: Battistutta Luigi - Mizzau Augusto - Mizzau Sergio - Pez Giuseppe - Pez Remo. Al termine il consueto convivio ha chiuso la giornata con grande soddisfazione dei soci del Gruppo che rin- graziano quanti hanno voluto onorarli con la loro pre- senza.

In altra occasione i soci, capeggiati dal capogruppo Luigi Dreolini, hanno voluto festeggiare il 90° com- pleanno di Giuseppe Pez, socio fondatore del Gruppo e reduce di Russia nonché ex prigioniero in Germania. Al carissimo Bepo, ancora presente a tutti i ritrovi alpini, è stata donata una statuetta raffigurante un alpi- no nella divisa invernale della campagna di Russia Alpini del gruppo con la Reginetta della Festa.

32 Cronache dai gruppi

BRESSA

Incontri. Dopo 45 anni dal congedo due commilitoni che milita- vano nell’11° alpini alla Caserma “Cantore” di Tolmezzo, si sono ritro- vati ai piedi del Castel- lo di Torrechiara in Comune di Langhirano nel Parmense. Carino Geatti, di Bressa di Campoformi- do, iscritto al gruppo alpini di Orgnano del BILLERIO 3°/37 e Pietro Morello di Orcenigo di Zoppola, iscritto al gruppo di Fiume Alle pendici del Monte Faeit, un grappolo di case del 1°/38, alla vigilia della 78° adunata naziona- divise in borgate, formano il piccolo ma pittoresco paese le di Parma, in comitiva con altri alpini e familiari erano di Billerio. Dal suo naturale terrazzo collinare, domeni- in visita lungo i numerosi itinerari turistici della zona. ca 22 Maggio, in una splendida giornata di sole, il Grup- Dopo aver visitato il castello di Torrechiara, uno dei più po Alpini di Billerio ha celebrato il suo 50° anniversario significativi ed affascinanti manieri quattrocenteschi di fondazione. della provincia di Parma, durante una sosta dei pullman Alla cerimonia, iniziata venerdì con una antologia nel piazzale della cittadina in attesa di rientrare alle corale tenutasi nella chiesa parrocchiale, dove si sono rispettive sedi, con un’occhiata il Geatti ha riconosciuto magistralmente esibiti il coro “Monte Bernadia di Tar- Morello suo compagno di camerata nel 1960 alla Caser- cento” diretto dal Maestro Andrea Michelini ed il coro ma Cantore di Tolmezzo. Si sono salutati e abbracciati e “Montenero di Premariacco” diretto dal Maestro contenti di essersi ritrovati, dopo nove lustri, hanno Mauro Verona, hanno partecipato centinaia di persone rievocato tempi della naia trascorsi nell’alta Carnia. pervenute da tutto il Friuli. In ricordo dell’anniversario, sono state donate ai presidenti dei due cori delle splen- dide opere in pietra bianca raffiguranti un con scarpone e stella alpina abilmente scolpite BUJA per l’occasione dal Socio Mario Job, classe 1923. Domenica, dopo l’Alzabandiera, la sfilata accompa- Gli Alpini e Monte di Buja. Dal 1989 gli Alpini Buje- gnata dalla banda di Coia, la Santa Messa e la deposi- si hanno la Sede sullo storico colle di Monte, dove zione di una Corona ai Caduti di tutte le guerre, nella hanno eretto simbolicamente il loro impegno nel volon- sala Sociale della “Pro Billerio” si sono tenuti i discorsi tariato civile. Il loro affetto per quel Borgo pieno di sto- delle Autorità Civili e Militari intervenute alla cerimo- ria e di fascino, in cui tutte le frazioni di Buja riconosco- nia. Dopo i saluti di benvenuto del Capo Gruppo Silva- no la loro radice, si è dimostrato in questi anni con un no del Medico, hanno preso la parola il Sindaco di continuo lavoro di recupero, ripristino e manutenzione Magnano in Riviera Sig. Mauro Steccati; il Presidente mirati a salvaguardare l’ambiente, sia della loro Sede Sezionale Sig. Rinaldo Paravan, il Consigliere Naziona- che delle aree comunali, in sintonia con quanti hanno a le Sig. Dante Soravito De Franceschi ed il Vice Coman- cuore la bellezza e la fruibilità del colle. Ma è necessario dante della Brigata Alpina Julia Col. Vicario in rappre- andare per ordine. sentanza del Generale Primicierj. Ricordati i valori e lo Innanzitutto l’Amministrazione Comunale si è impe- spirito Alpino che 50 anni fa animarono gli indimentica- gnata in un programma di valorizzazione della frazione bili soci fondatori Valentino Polla e Bruno Peressoni, acquistando aree per le manifestazioni annuali e un fab- valori condivisi dagli altri 31 fondatori e trasmessi ai bricato medievale che sarà adibito a Museo cittadino. successivi costituenti, riconosciuti e riconfermati questi Ha inoltre delineato una programmazione del futuro ideali anche dall’attuale sodalizio, la cerimonia è prose- guita con la consegna degli attestati di merito agli ex Capi Gruppo Edi Revelant e Pierino Volpe. Quindi è stato presentato e donato a tutti i presenti in ricordo dell’anniversario un esaustivo libro che riassume i momenti più salienti del Gruppo dal 1955 ad oggi. Al termine della cerimonia ufficiale, circa 300 perso- ne hanno potuto apprezzare oltre al tradizionale rancio preparato dai commilitoni del Gruppo di Magnano anche dolci assortiti preparati dalle mamme, mogli, figlie, sorelle e fidanzate dei Soci. Un’impeccabile organizzazione che merita il plauso ed i complimenti al Capo Gruppo, al consiglio direttivo e a tutti coloro che si sono impegnati per la riuscita di Alpini bujesi ripristinano le vecchie mura della strada questa splendida manifestazione. Camartino - Monte.

33 con pianificazioni legate al Turismo e alle esigenze della:Pro Loco. Ogni ipotesi è stata portata a conoscen- za delle Associazioni e della Cittadinanza in numerosi incontri e dibattiti, che hanno dato spazio alle voci di tutti: quelle degli “Amici di Monte”, dei cittadini che hanno a cuore la valorizzazione dèlla storicità della Bor- gata, le voci di quelli che auspicano la salvaguardia delle bellezze naturali che il Colle offre, di quelli che ricono- scono l’importanza di una manutenzione decorosa, capace di offrire ai visitatori un’adeguata immagine cul- turale dell’ambiente e dei luoghi... Purtroppo, nei lunghi dibattiti, non è emersa con chiarezza una cosa fondamentale: l’offerta di una dispo- nibilità affinchè tutto questo si realizzi. E qui che la locale Associazione Alpini è entrata in scena, per riconfermare gli impegni assunti nelle assem- blee pubbliche e per onorare in tal modo quanto assicu- BUTTRIO rato alla Pro Loco e all’Amministrazione Comunale. Dopo rapidi incontri con gli Amministratori, è quindi Scolaresche di Buttrio in visita guidata a Timau con immediatamente partito un programma ben definito, gli Alpini. Il Gruppo Alpini di Buttrio, con l’autorizza- fatto di mesi e mesi di lavoro costante, continuo, inces- zione dell’Istituto Comprensivo di Pavia di Udine e l’as- sante. E duro. Sì, duro, perché l’incuria di tanti anni di senso degli insegnanti interessati, ha organizzato per il 26 trascuratezza ha reso difficile ogni operazione di ripri- aprile 2005 la visita del Museo Storico della Grande stino. Ma, come sempre, le situazioni difficili non hanno Guerra e del Tempio Ossario di Timau, a cui hanno par- impaurito gli Alpini. Tantomeno essi si sono scoraggiati tecipato 65 alunni appartenenti alle 5a elementari e 3a per le temperature polari, o per l’assenza di quelli che medie di Buttrio accompagnati da cinque loro insegnan- nella Sala Consiliare avevano espresso auspici con tante ti. Una decina di alpini di Buttrio, sotto la guida del capo- belle parole. gruppo Ennio Dal Bo e del responsabile gite ed escur- I lavori si sono quindi svolti come da programma ed sioni Renato Francovigh, hanno predisposto un idoneo hanno visto il recupero della strada che da Camartino servizio di accoglienza e provveduto alla guida agli stu- porta a Monte, in collaborazione con l’impresa appalta- denti che hanno raggiunto Timau a bordo di due pullman trice, quindi la pulizia delle sterpaglie e delle alberature con spese a carico dell’Amministrazione Comunale. intralcianti i lati della viabilità, la copertura con getti di Timau (820 m.) sorge all’estremità della valle del But cemento di qualche tratto di difficile percorribilità, la prima del confine italo-austriaco del Passo di Monte ricostruzione di parti di murature a secco crollate con il Croce Carnico e ha alle spalle molti secoli di storia, terremoto e deteriorate a causa degli agenti atmosferici. come ha illustrato esaurientemente alle scolaresche, Si è poi sistemato il colle sul quale si erge la storica presso la chiesa di Cristo Re con il Crocifisso ligneo più Chiesa di S. Lorenzo tagliando alberi, sfalciando, pulen- grande d’Europa, il sig. Lindo Unfer, direttore del do il materiale che era stato scaricato con indegna incu- Museo e nostra guida turistica. I primi luoghi abitati ria sul versante nord del luogo sacro. Si sono ripristina- furono sicuramente quelli più sopraelevati rispetto alle te due aree acquistate dal Comune per la formazione di acque dei torrenti ricchissimi d’acqua e particolarmente nuovi parcheggi vicino alla Sede ANA, dove sarà possi- tumultuosi anche ai giorni nostri (proverbiali sono le bile aumentare i posti auto e predisporre qualche posto disastrose piene del Torrente Fontanone). per autocorriere dando respiro ai parcheggi centrali. Si Il 28 e 29 ottobre 1729 Timau venne sepolto da un’e- è sistemato il Parco della Memoria con la pulizia delle norme frana scesa dal monte Lavareit che seppellì il 16 nicchie, la posa in opera di rustiche ciotole che saran- paese e che poi venne ricostruito più in basso. no dotate di illuminazione per i momenti cerimoniali e Si riscontrano tracce di insediamenti che risalgono la livellazione delle zone disadattate, restituendo una all’epoca romana, longobarda e medioevale. dignità inscindibile dal significato del luogo sacro. L’ambiente ricco di boschi di conifere fu utilizzato Quanto alle aree dei festeggiamenti gestite dalla Pro dalla Repubblica di Venezia, quando ottenne il dominio Loco, si è operato alternando Alpini, Amici degli Alpini, sul Friuli, per i suoi arsenali. Data la posizione strategi- operai specializzati, fabbri, falegnami, ruspe, pale mec- ca sorsero anche fortificazioni di cui rimane soltanto la caniche, operatori ecologici Tutti in straordinaria sinto- torre Moscarda (alta 10 m) sul colle che domina la valle, nia con gli Alpini Bujesi, e tutti gratuitamente !!! costruita dal Patriarca di Aquileia Gregorio da Monte- Tutti anche senza inutili chiacchiere, consapevoli che longo nel sec.XIII, e una seconda che costituiva un inge- il loro impegno era dedicato al Paese in cui vivono e a gnoso sistema difensivo di cui rimane solamente il nome tutta la Comunità. di “Enfrators”: grosse catene legavano le due torri e, C’è ancora tanto da fare e c’è tanto bisogno di volon- passando sul greto del torrente, chiudevano il passaggio tari, magari solo il sabato mattina: c’è bisogno di uno slan- per ogni orda barbarica che volesse invadere il territorio cio di volontariato vero, nel quale l’impegno di ciascuno da Nord. Anche durante la Prima Guerra Mondiale la si accontenti di essere premiato dalla consapevolezza di stretta di “Enfrators” fu fortificata ed usata come sbar- avere fatto la propria parte per una Buja migliore. ramento di fondo valle. Fra i sec.XVII e XVIII in questa N.d.R.: Traspare dall’articolo la nostra filosofia: tanti fatti e località si scoperse l’esistenza di un giacimento di rame poche parole. Un grazie agli Alpini bujesi che con il loro impe- argentifero che fece affluire minatori tedeschi ai quali si gno, sia pure in sintonia con altri, hanno permesso il recupero deve l’origine di gran parte della popolazione che parla di un patrimonio che è di tutti i friulani. un dialetto particolare.

34 Cronache dai gruppi

Terminata l’esposizione storica del sig. Lindo, le sco- perta della Carnia da soli, con la consapevolezza di aver laresche si sono trasferite presso il Museo che contiene imparato contenuti nuovi e di aver avuto una lezione di circa un migliaio di cimeli bellici della Grande Guerra altruismo, che non dimenticheremo. ed inedite immagini fotografiche tra cui quella del Papa Karol Wojtyla da bambino con i suoi genitori (il padre, sottufficiale, operò sul Freikofel in un btg. polacco negli anni 1915/16). CHIUSAFORTE Terminata la visita del Museo, la comitiva è stata accompagnata al vicino Tempio Ossario che sorge dove Anche per il nostro socio Mario Marcon, classe 1922, era l ‘antica chiesetta del paese consacrata a S.Gertrude combattente e reduce del fronte russo, è venuto il e dove molti storici vogliono che sorgesse il tempio momento di mettere lo “zaino a terra’’. Lo abbiamo dedicato al dio acquatico Timavo, venerato dagli antichi salutato, in una commossa e sentita cerimonia funebre Carni e dagli stessi Romani. In questo Tempio sono venerdì 8 Aprile alla presenza di tanti amici e conoscen- custodite le spoglie di 1764 Caduti sul fronte dell’Alto ti che hanno voluto portargli un estremo omaggio, a lui, But nel 1915/18 e quelle della portatrice carnica Maria persona schiva e riservata, un carattere da uomo di Plozner Mentil, uccisa da un cecchino austriaco, a cui il montagna che l’ha sempre vissuta ed amata. Presidente della Repubblica ha conferito nel 1997 la Nativo di Chiusaforte, fu chiamato alle armi per ob- medaglia d’oro al V.M. quale ideale rappresentante di bligo di leva il 28 gennaio 1942 quale alpino nei Btg.Val tutte le Portatrici. Infatti, durante tale guerra le donne Fella e Gemona e, destinato al fronte russo, prese parte della valle dettero un apporto importantissimo ai solda- alle operazioni sul Don, dall’11 agosto 1942 al 12 feb- ti appostati sulle montagne con le loro funzioni di colle- braio 1943. Durante la ritirata del Corpo d’armata Alpi- gamento e di rifornimento di viveri e munizioni. no del gennaio ‘43 riportò congelamento agli arti infe- A lei è stata dedicata a l’unica caserma italia- riori per cui fu dapprima ricoverato all’ospedale milita- na con il nome di una donna e al suo interno è stata rea- re di Varsavia e,al rientro in Italia, in quello di Verona. lizzata l’attuale sede del Gruppo Alpini locale. Qui la Di quei fatti, l’alpino Mario ha sempre evitato di par- numerosa comitiva, al termine della visita istruttiva con- larne, anche in famiglia, per un comprensibile pudore fortata dal bel tempo e dall’esemplare comportamento verso se stesso e verso gli altri suoi compagni precipita- e attenzione di tutti i partecipanti, ha trovato pronto il ti impietosamente in un mondo di orrore ed in un infer- “rancio” preparato e offerto dagli Alpini di Buttrio no dal quale molti non sono più tornati. coadiuvati da alcuni del Gruppo di Paluzza, a cui va un Ma anche in quei momenti la solidarietà e l’amicizia cordiale grazie per la gentile ospitalità. non vengono mai meno ed ecco che, dopo molto tempo, Mario decide di rompere il silenzio e ringraziare pubbli- camente “un amico sconosciuto” che lo ha aiutato infon- dendogli la determinazione necessaria a continuare la CASSACCO dura marcia verso Ovest, verso la speranza. È il conte- nuto della sua lettera, pubblicata a pag. 17 di Alpin jo Scolaresca alla riscoperta del recente passato con gli mame n. 1-2/2003 che vi invitiamo a rileggere ed impri- alpini. Timau: è la città dei ricordi di una guerra che noi mere nel vostro cuore per la sua toccante umanità. ragazzi della 3a E della scuola secondaria di primo grado Grazie alpino Mario, per la tua testimonianza e ripo- di Tricesimo e della scuola “Porcu-Satta” di Quartu S. sa in pace, lassù ove potrai finalmente ritrovare il tuo Elena (Cagliari), abbiamo potuto rivivere. “amico sconosciuto”. Il tenente degli alpini Luigi Bulfon di Cassacco ci ha illustrato le particolarità geografiche e storiche di que- sto territorio e ci ha guidato nella ricerca e nello studi della Prima guerra mondiale: ci ha raccontato del fron- CISERIIS te, degli accampamenti e della vita dei soldati e dei civi- li durante la “Grande guerra”. Gara di pesca alla trota. Più che una Gara è stato un Abbiamo anche visitato la chiesa parrocchiale e il piacevole incontro. Con una numerosa partecipazione di Museo della Guerra, assieme al suo direttore, il sig. Soci accompagnati dai famigliari e amici, sabato 30 Lindo Unfer, che ci ha illustrato gli “arnesi” dei soldati luglio, in una meravigliosa cornice naturale alle risorgi- e dei civili (le Portatrici carniche ad esempio), l’utilizzo ve del Pradulin, a Portis di Venzone, si è svolta la tradi- delle armi, ci ha descritto l’abbigliamento, la vita di un zionale sfida dove tutti, dai più esperti pescatori ai paese di frontiera e letto alcuni passi dei quotidiani del- novellini alle prime armi, sono andati casa divertiti e l’epoca. Dopo aver ammirato i reperti storici che il soddisfatti di aver trascorso un sereno pomeriggio in signor Unfer ha raccolto con pazienza e attenzione in amicizia. Al termine della “competizione” sono seguite questi anni, la nostra gita è continuata al Tempio Ossa- le premiazioni per poi concludere il tutto con la tradi- rio, che, oltre a ricordare i Caduti, custodisce il dipinto zionale pastasciutta alpina e una ottima grigliata per il “La Madonna della neve” e l’organo che Mussolini stes- quale, come di consueto, va un plauso agli organizzatori. so suonava, quando era insegnante a Tolmezzo. Terminato il “viaggio culturale”, gli Alpini del Grup- Gara di tiro. Nelle giornate di sabato17 e domeni- po ANA di Cassacco, unici per disponibilità e generosi- ca18 settembre, presso il Poligono di tiro di Tarcento, si tà, ci hanno preparato un delizioso pranzo: pasta al ragù è svolto il 5° Trofeo “Città di Tarcento”. per tutti nella canonica di Imponzo, salvandoci dal nubi- Nonostante l’inclemenza del tempo ben 124 concor- fragio che imperversava nella valle del But. renti si sono sfidati nella combinata, avendo a disposi- Nel pomeriggio le penne nere ci hanno dovuto lascia- zione 15 colpi per la carabina Winchester M1 e 10 per la re e noi abbiamo proseguito il nostro viaggio alla sco- pistola Beretta 98 fs.

35 La giornata, graziata da un clima estivo, si è aperta con la sfilata dalla Chiesetta di S. Giuliana, situata all’i- nizio del paese, per giungere al sagrato della Chiesa nella rinnovata cornice della piazza del paese che ha dato i natali a Padre David Maria Turoldo. La Santa Messa officiata dal cappellano della Julia don Albino d’Orlando è stata accompagnata dal coro ‘’Castelliere’’ diretto dal maestro Lino Fallitone e dalla banda musicale ‘’Armonie’’ guidata dal maestro Fonta- not. Dopo i saluti di benvenuto da parte del capogruppo Antonio Molaro, i diversi interventi hanno messo in risalto i valori sempre attuali che animano l’attività degli alpini che nelle diverse occasioni, nefaste o liete, sanno proporsi con rinnovato entusiasmo e sacrificio. L’organizzazione della gara si è svolta, come sempre, È stato sottolineato il legame sempre vivo con le in collaborazione fra il gruppo di ANA Ciseriis e i Parà associazioni locali, la Parrocchia e i diversi enti impe- della Sezione Nord Friuli ed è un chiaro esempio che gnati in numerose attività, nell’auspicio che i giovani l’unione delle forze dà sempre buoni frutti e permette di possano raccogliere nel prossimo futuro tale spirito di organizzare le cose nella miglior maniera possibile. solidarietà e dedizione.Toccante il momento della depo- Nella classifica individuale si è piazzato al primo sizione della corona al monumento ai caduti del paese posto D’Orlando Claudio del gruppo ANA di Tolmezzo con le note del silenzio. seguito da Vittone dell’ UNUCI Udine e Marangoni La giornata si è quindi conclusa con l’incontro convi- dell’ANA Tolmezzo. viale tra tutti i partecipanti che hanno dimostrato di gra- Nella classifica a squadre la vittoria è andata all’U- dire l’ospitalità del gruppo di Moderno che ha saputo NUCI di Udine, al secondo posto l’ANARTI di Monfal- coinvolgere anche buona parte della comunità locale cone e terzi gli alpini del gruppo di Tolmezzo, da ricor- nella ricorrenza. dare la numerosa presenza di squadre: ben 19 !!! Da sot- tolineare che oltre alla partecipazione delle molte squa- dre regionali, quest’anno erano presenti anche rappre- sentanti del gruppo ANA di Arcella sez. di Padova e del CODROIPO gruppo ANA di Vazzola sez. di Conegliano. Da questa edizione, il gruppo ANA Ciseriis ha voluto Mercoledì 8 Dicembre 2004, si è tenuta presso il poli- istituire un premio alla ”Memoria” per ricordare il com- sportivo Comunale, sede del Club “Vecchie glorie”, pianto Capogruppo e fondatore, intitolato 1° “Memorial l’Assemblea annuale dei Soci del Gruppo di Codroipo. Cap. Toni Grasso”: sono state premiate le tre squadre Prima di iniziare i lavori assembleari, è stato deposto miglior classificate nel tiro con la pistola.Al primo posto un mazzo di fiori presso il monumento ai caduti. si è piazzato il gruppo di Ciseriis seguito dai parà del Dopo il saluto alla bandiera, il capogruppo Lauro Basso Friuli e dagli alpini di Lestizza. Giavedoni ha chiesto all’assemblea di nominare quale presidente della stessa, il Vicepresidente sezionale Gior- gio Della Longa, e segretario il socio Adriano Giaco- muzzi. Il caso ha voluto che proprio durante il ricordo CODERNO dei soci deceduti nell’anno, giungesse la triste notizia della morte in nottata del socio Licio De Tina, già consi- In occasione della festa della Repubblica il 2 giugno gliere del gruppo. il gruppo ha festeggiato il suo 55° compleanno. Durante la lettura della relazione morale, Giavedoni Folta la partecipazione con la presenza di 54 tra ha sottolineato il cospicuo impegno dei soci profuso in gagliardetti e labari provenienti anche dalla zona di Pal- molteplici attività che il gruppo ha svolto sia autonoma- manova e Cividale. Gradita la presenza del presidente mente, sia in supporto alle manifestazioni sezionali. della Sezione Paravan e del consigliere Nazionale Sora- È seguita la lettura della relazione finanziaria trattata vito de Franceschi, nonché delle autorità locali capeg- dal tesoriere Ermes Danussi, e dell’approvazione all’u- giate dal sindaco Corrado Olivo. nanimità di entrambe le relazioni.

36 Cronache dai gruppi

Erano presenti anche i due Consiglieri Regionali Il capo Gruppo Giosuè Morgante ha ricordato i trascor- Bruno Di Natale e Giancarlo Tonutti, entrambi soci, che si del Gruppo, dalla fondazione ad oggi, con un succinto assieme al capogruppo hanno consegnato ai due reduci resoconto che riportiamo nei passi più salienti. di Russia: Giuseppe Giacomel e Riccardo De Tina, il “Dal 1975, ogni anno nel mese di luglio, ci ritroviamo libro dell’ex Presidente Nazionale Leonardo Caprioli: per ricordare quelli che ci hanno preceduto e per rin- “Cantavamo Rosamunda”. A conclusione sono stati for- graziarli per l’insegnamento che ci hanno dato. Sono mulati gli auguri per le imminenti festività natalizie. passati 30 anni da quando è stato benedetto il nostro Nel pomeriggio, presso la Chiesa di S.Valeriano, il gagliardetto ed in tutto questo tempo il Gruppo Alpini Coro Sezionale A.N.A. Udine – Gruppo di Codroipo, di Collalto ha lavorato in maniera continua ed instanca- diretto dal Maestro Andrea Dazzan, ha organizzato una bile nell’unione e nell’amicizia superando periodi non rassegna corale con la partecipazione dei cori “Chei di facili, momenti di stanchezza e di sconforto; ma abbiamo Guart” di Ovaro, ed il coro “La voce della valle” di proseguito e tutti insieme abbiamo superato gli ostacoli, S.Pietro al Natisone. Sabato 29 Gennaio 2005 il gruppo ponendoci nuovi obiettivi da raggiungere, nuove mete ha ricordato, con una S. Messa nel Duomo di Codroipo, da raggiungere. Guardando le foto di quel lontano 1975 i caduti in Russia nella battaglia di Nikolajewka e tutti i ci vediamo ancora poco più che ragazzi, trainati da un soci defunti; è seguita la cena sociale presso un noto gruppo di Reduci “irriducibili” che ci hanno accompa- ristorante della zona. gnato nel nostro percorso, insegnandoci ad essere pre- senti, ad essere orgogliosi del nostro cappello e delle nostre tradizioni, ad essere orgogliosi della nostra picco- la comunità. Oggi molti di questi, alpini e non, se ne sono andati ed ora riposano accanto ai commilitoni che li hanno preceduti, ma ci hanno lasciato un ricordo, un insegnamento che non possiamo e non vogliamo tradire: quello di tramandare alle generazioni più giovani lo spi- rito di sacrificio e di aggregazione, formato e temprato da ataviche esperienze di lotta contro le avversità di ogni genere, sia naturali che sociali. Ed è questo l’insegnamento che ci hanno dato quelle persone a cui oggi rendiamo omaggio: la M.O. Paolino Zucchi; M.A. Gustavo Anzil; M.A. Nicolò Gastaldo e M. di B. Luciano Anzil (fratello di Gustavo, ed è a loro che è titolato il Gruppo); ma vogliamo anche ricordare la Il sindaco di Isola d’Istria riceve l’omaggio degli alpini. nostra Madrina Lucia Anzil, il mai dimenticato Livio Manzano (M. di B.) Mario Frucco, Danilo Artico, Ange- Proseguendo nell’attività anche quest’anno il Grup- lo Cantoni, Franco di Giorgio, Guido Ferini e poi Bruno po di Codroipo ha organizzato la gita sociale contando Polla, Lino Boschetti, Gianni Bulfone assieme a tanti sulla partecipazione di numerosi soci, famigliari, amici, e altri impossibili da dimenticare. Ed ora voglio ringrazia- simpatizzanti. A conferire una nota di “ufficialità”, la re, assieme a tutti gli alpini del Gruppo, la comunità di presenza del Sindaco di Codroipo, Sig. Vittorino Boem, Collalto che in tutti questi anni ci ha aiutato a crescere che ha voluto seguire le penne nere nella visita alla vici- spronandoci ad operare sempre meglio e regalandoci na Slovenia, nelle città di Lipiza e di Isola d’Istria. infinite soddisfazioni; ed anche i Gruppi di Vidor, di In quest’ultima è stato reso omaggio ai caduti davan- Chiopris-Viscone e di Grantorto con i quali abbiamo da ti al monumento ad essi intitolato; presente anche il Sin- tempo una proficua amicizia. Un particolare ringrazia- daco locale Sig.ra Breda Pecan. La parte ufficiale, è ter- mento alla Sezione ANA di Udine e ai suoi rappresen- minata con la visita alla sede della comunità Italiana tanti, all’amministrazione comunale, alle Associazioni dove il Presidente Sig. Silvano Sau, ha accolto gli ospiti. d’arma presenti e a tutti coloro che ci sono vicini.” Alla visita della bellissima città marinara è seguito il Al termine del discorso, è seguita la consegna di tar- convivio presso un locale del porto, dove uno scambio di ghe ricordo a soci anziani o benemeriti del Gruppo, e a doni ed auguri fra le due comunità ha suggellato l’in- conclusione l’immancabile rancio, servito nella splendi- contro. Notevole la presenza dei soci a tutte le manife- da cornice di villa Valentinis. stazioni indette dal gruppo (S. Messa di Nikolajewka, cena sociale, Pasquetta sui prati, etc.), nonché a quelle organizzate da altri Gruppi e soprattutto alle manifesta- zioni di carattere sezionale.

COLLALTO

30 anni di vita del Gruppo Alpini di Collalto di Tarcento. Domenica 17 luglio 2005 il Gruppo Alpini di Collalto di Tarcento ha festeggiato il traguardo dei tren- t’anni di vita, ricordati con una toccante cerimonia, alla presenza di numerosi gagliardetti di Gruppi locali e non, del delegato sezionale Luciano Trusgnach, del consiglie- In raccoglimento davanti al Monumento ai Caduti, men- re sezionale Giorgiutti Italo, di autorità civili e militari. tre parla il parroco di Collalto, don Basello.

37 FAGAGNA

Si è svolta Sabato 21 Maggio la solenne cerimonia di traslazione di quattro caduti Austro Ungarici della guer- ra 1915-18 dal cimitero di Fagagna al sacrario di PAL- MANOVA,organizzata dal Comune di Fagagna, Asso- ciazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra del comitato provinciale, Associazioni d’Arma locali, con il beneplacito del Ministero della DIFESA- COMMISSARIATO Generale Onoranze Caduti in guerra di Roma, che in tale modo vogliono onorare i caduti di tutte le guerre. I partecipanti, autorità, labari e vessilli delle associa- zioni d’arma intervenute, si sono radunatI nel piazzale della chiesa di Santa Marita Assunta dove sono stati resi gli onori ai caduti e la benedizione delle salme. Di segui- to le salme sono state sistemate sui mezzi militari e par- tite alla volta di Palmanova. Interventi di circostanza del Un alpino indimenticabile. Una morte repentina ha Sindaco di Fagagna, del Presidente della Landesgeschat- colto Aldo Pugnale,socio fra i più anziani del gruppo. sfuhrer Schwarze Kreuz e del presidente provinciale Classe 1913, aveva 92 anni. Personaggio che in paese ha della Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Disper- fatto storia,è sempre stato sorretto nel lungo percorso si presso la sede del gruppo, dove alla fine ha avuto della sua esistenza da onesta operosità, affabilità e luogo un convivio. osservanza scrupolosa delle sane tradizioni. Orgoglioso inoltre ad avere tutti i nipoti alpini ed iscritti alla asso- Gita sociale. Anche quest’anno, il gruppo ha pro- ciazione. mosso la collaudata iniziativa della gita sociale, un modo Combattente sul fronte dei Balcani ed emigrante in di stare assieme, divertirsi e dare la possibilità ad alpini Francia, lo ricordiamo come uno fra i più attivi parteci- e non di visitare le piu_ belle località del nostro ecce- pi a tutte le iniziative che il gruppo ha organizzato non- zionale paese. Cosi Domenica 24 Luglio,soci, amici e ché partecipe a parecchie Adunate Nazionali. È sconta- familiari sono stati accompagnati alla volta di Pàdola to parlare bene di un amico che và avanti, ma questo presso il lago di Santa Anna, una tra le perle d’acqua più assunto non vale per Aldo. Egli è stato davvero un profonde, più fredde e più ricche di tetre leggende del modello di vita, come padre di famiglia, come uomo e Comelico. Anche se le condizioni meteo non erano del come alpino. tutto favorevoli, l’estate sotto questo profilo è stata Nella foto sopra lo si ritrae mentre è festeggiato dai avara, le avanguardie logistiche sono partite di buon nipoti alpini e dal consiglio direttivo del gruppo in occa- mattino, in modo tale da organizzare il tutto al meglio sione del suo novantesimo compleanno nella famosa per il resto della compagnia, che aveva effettuato una serata del blak-out. Questo è solo un semplice e breve sosta tecnica a Forni Avoltri per visitare o degustare ricordo, convinti che dall’alto del paradiso di Cantore ci varie specialità presso gli stands della festa dei frutti di guidi e ci aiuti. MANDI NADO. bosco. Consumato il pranzo i partecipanti hanno potuto effettuare rilassanti passeggiate sulle passerelle di legno su palafitte che cingono il lago e qualcuno ha trovato il modo di procurarsi la cena pescando. Sulla via del ritor- FELETTO no è stata raggiunta la rinomata località turistica e perla delle dolomiti Cortina D’Ampezzo. C’è stata la possibi- Il Gruppo, anche quest’anno, in occasione dell’Adu- lità ai partecipanti cosi di poter passeggiare nella affol- nata di Parma, ha organizzato un piacevole viaggio. lata via centrale. La soddisfazione piena mostrata da Il programma prevedeva varie escursioni in diverse tutti i partecipanti, anche se piuttosto lungo, sarà di località della zona ed è stato apprezzato da tutti i parte- certo il miglior stimolo perché il gruppo ripeta puntual- cipanti, soci, amici e familiari. mente anche l’anno venturo questa bella iniziativa verso Al mattino di domenica tutti alla sfilata nelle file un’altra meravigliosa località. della nostra Sezione.

38 Cronache dai gruppi

FORGARIA NEL FRIULI

È già tempo di consuntivi al gruppo. Ripristino ed attivazione, nel capoluogo e frazioni di cinque fontane, in particolare modo, quella di Monte Prat di fronte alla colonia sull’incrocio, molto utile per dissetare i numero- si escursionisti che frequentano il luogo nonché i ciclisti che attraversano l’altopiano. In maggio la consueta cam- minata in quel di Monte Corno, con santa Messa officia- ta in malga dal parroco di Forgaria Don Paolo, in ricor- do dei caduti del terremoto, alla presenza dei sindaci di Trasaghis e Forgaria. In giugno, per la festa dei “Juans”, salita al castello di San Giovanni, sopra Flagogna, con santa Messa e riunione conviviale per raccogliere fondi destinati a Casetta Mia, all’interno dell’Ospedale di Udine. Infine il 42° incontro di Monte Prat con la pre- mente una serata conviviale ed una semplice cerimonia senza del presidente sezionale Paravan e il consigliere di consegna di una ragguardevole somma di denaro rac- nazionale Soravito de Franceschi. Graditissimi ospiti i colta grazie alla generosità degli oltre 120 soci e la tren- gemellati Alpenjeger austriaci di Moosburg nonostante tina di simpatizzanti provenienti non solo dal territorio le avversità atmosferiche. Per il prossimo futuro il grup- di Varmo, ma anche di Codroipo oltre che di Camino al po sarà impegnato nel ripristino della croce che si trova Tagliamento, all’Associazione di volontariato Onlus sul Monte Flagel, con l’aiuto delle amministrazioni “Fabiola” operante nella Provincia di Udine a favore di comunali di Forgaria e Vito d’Asio. bambini disabili nonché delle loro famiglie. Dopo gli interventi del Sindaco Graziano Vatri e del Commemorazione. Domenica 16 gennaio, nell’anni- Consigliere Regionale Giancarlo Tonutti che hanno evi- versario della battaglia di Nikolajewka, il gruppo ha denzio la sensibilità oltre che la solidarietà del gruppo fatto celebrare una S. Messa per tutti i Caduti e Disper- ANA di Gradiscutta dimostrata con i fatti ormai da oltre si in Russia. Don Paolo Scapin nell’omelia ha ricordato un decennio, il capogruppo Dino Magarit ricordando il le vicissitudini dei nostri soldati in terra di Russia ed ha motto alpino “Ca la man fradi!” ha consegnato l’assegno poi benedetto le ampolle che contengono l’acqua del di 6.000 € al Presidente dell’associazione “Fabiola Don e un po’ di terra di quel grande paese, portate a Onlus” Guido Fasano con il Vicepresidente Carlo Teghil. Forgaria dal nipote di Felice Molinaro classe 1922, alpi- Visibilmente emozionati, i due dirigenti dell’Associazio- no del Battaglione Gemona, disperso in Russia. Il signor ne hanno espresso un sentito ringraziamento a tutti colo- Molinaro ha voluto che questi cimeli vengano custoditi ro che hanno sostenuto e realizzato questa importante nella sede degli alpini forgaresi. iniziativa.Anche il Presidente di Udine dell’A.I.P.(Asso- Sempre durante la funzione religiosa, sono stati letti i ciazione Italiana malati di Parkinson) Vito Facchini, pre- nomi di tutti i Caduti del comune nella seconda guerra sente alla serata, si è associato nel riconoscere i tanti mondiale. Alla fine della cerimonia c’è stato un passag- meriti degli alpini di Gradiscutta di Varmo. gio di consegne molto importante: la signora Angela D’Andrea ha consegnato al gruppo la bandiera dell’As- sociazione Naz. Famiglie dei Caduti e Dispersi in guer- ra, lasciatale dal marito, cav. Francesco Zuliani, alpino GRUPPI DI UDINE del Gemona, combattente per la Libertà e internato nel campo di Buchenwald. La Signora ha motivato il suo Collaborazione attiva tra Udine Centro, Udine Cussi- gesto dovuto alla sua età avanzata e alla lontananza dal gnacco e Udine Nord nel fornire supporto logistico alle paese, in quanto abita con il figlio, parroco a Passons. Suore del Rosario di Udine, nell’ambito delle celebra- Alla cerimonia hanno partecipato, oltre agli alpini, un zioni del loro 300° anniversario di costituzione alla pre- folto gruppo di familiari dei Caduti e dei Dispersi, il Sin- senza del vescovo di Cochabamba in Bolivia, Solari. La daco, Mario Vicedomini, e la giunta al completo Madre Superiora ha voluto posare con la squadra ope- Gli alpini di Forgaria avranno così un motivo in più rativa, che è stata affiancata anche da alcune mogli, a per ricordare chi “è andato avanti”. ringraziamento dell’aiuto prestato nella circostanza.

Incontri. Giovanni Pitton di Tauriano di Spilimbergo e Valerio Tissino di Flagogna, commilitoni nel 1950 a Moggio Udinese nella 114a Cp. Mortai, si sono ritrovati casualmente a una festa familiare organizzata dalle figlie di entrambi, che erano all’oscuro di tutto. La festa così è stata ancora più bella.

GRADISCUTTA DI VARMO

Gli Alpini solidali con l’Associazione “Fabiola”! Il gruppo ANA di Gradiscutta di Varmo che quest’anno festeggia il 45°di fondazione, ha organizzato recente-

39 La foto dei partecipanti nel giardino di Punta Sabbioni a Jesolo.

GRUPPI ALPINI ZONA NORD OVEST succedutesi nel tempo giova attirare l’attenzione di tutti sul come gli alpini di una città balneare abbiano saputo I Gruppi Alpini di Buia, Majano, Muris, Osoppo, creare ‘’spirito di comunità’’ in un contesto che per sei San Daniele del Friuli e Susans da alcuni anni organiz- mesi è caratterizzato da tranquillità mentre per gli altri zano, assieme all’Associazione Nostro Domani, una gita sei è preda della frenesia e del divertimento. a favore dei ragazzi diversamente abili della zona colli- Giova ricordare poi che ricorre anche il 20° della nare. Quest’anno è stata scelta la città di Venezia con costruzione della sede ad opera di un manipolo di soci visita alle isole di Murano e Burano. La comitiva, for- che ha realizzato una ‘’baita’’ punto d’incontro non solo mata da oltre 60 persone, è salita sul vaporetto, apposi- delle penne nere ma anche di socializzazione per i vec- tamente noleggiato, a Punta Sabbioni con trasferimento chi e nuovi lignanesi che lì si ritrovano per scambiare prima a Murano per visitare le famose botteghe della opinioni e stare in compagnia. lavorazione del vetro e poi all’isola di Burano per ammi- Come ha sottolineato il capogruppo il futuro sarà rare le confezioni con i merletti. sempre più difficile, ma chi ha quarant’anni accetta Dopo il pranzo tutti a Venezia per visitare la piazza qualsiasi sfida. centrale, il ponte di Rialto e la Cattedrale di S. Marco. Una splendida giornata di sole ha favorito la gita ed i ragazzi si sono molto divertiti nel tragitto lungo i canali della laguna in particolare, al ritorno, quando il vaporetto MALBORGHETTO si è affiancato ad una grande nave passeggeri in transito. Alla fine non è mancato il tradizionale spuntino Finalmente anche gli alpini di Malborghetto Val- “all’alpina” preparato dagli Alpini presenti e dai Volon- bruna hanno la loro nuova sede. Dopo alcuni anni tari dall’AVULSS. durante i quali gli iscritti del gruppo sono stati privi di una propria casa, grazie al paziente lavoro di una squa- N.d.R. Pubblichiamo la foto in rispetto ai ragazzi, però un cappello almeno… dra di volonterosi soci, si è giunti al completamento del- l’opera che è stata inaugurata sabato 11 giugno. La sede è stata dedicata al compianto socio Bruno Urli, portato via alla famiglia ed agli amici alpini dall’alluvione che LIGNANO SABBIADORO due anni fa ha sconvolto la zona di Malborghetto. Molte le autorità presenti alla cerimonia, il comandante della Il gruppo ha compiuto quarant’anni ma non li dimo- Brigata Julia Generale Primicerj, il Colonnello Ziani, il stra, come confermato dalla pubblicazione edita in occa- comandante del distaccamento di Tarvisio M.llo Fucca- sione dell’anniversario. Ma al di là delle manifestazioni ro, il comandante della Stazione Carabinieri di Tarvisio

40 Cronache dai gruppi

M.llo Sappada, il comandante della Stazione Forestale sponde del lago. Pertanto anche a loro un grosso abbrac- Eder, il Sindaco di Malborghetto Dott. Oman, il presi- cio e un caloroso grazie per la fattiva collaborazione. dente della nostra sezione Paravan, il presidente della La giornata, dopo i ringraziamenti di rito, si è conclu- sezione di Trieste Chiapolino, il parroco di Malborghet- sa con un convivio in baita e con la promessa di ripete- to Don Gariup, il presidente dei Freiwillige Schuetzen di re l’esperienza anche il prossimo anno, con l’auspicio di Salisburgo Franz Maler. Molti gli alpini che hanno affol- avere un sempre maggior numero di giovani alpini. lato il centro del paese, con al seguito i gagliardetti dei In tale occasione, molto gradita è stata la presenza del gruppi, provenienti sia dalla valle che da altre località consigliere sezionale con incarico alla protezione civile appartenenti ai territori della sezione di Udine, di Trie- Rubes Turchetti, che si è complimentato per la bella ini- ste e di Palmanova. La cerimonia ha avuto inizio con un ziativa intrapresa da alcuni anni. Ha sottolineato come breve corteo fino alla chiesa del paese, preso la quale è le genti e i luoghi di montagna siano sempre più abban- stata posta una corona di alloro al monumento dei cadu- donati a se stessi, creando problematiche sociali ed eco- ti. Il corteo si è poi spostato nuovamente verso la sede logiche, e un’iniziativa come quella dei gruppi alpini di dove si è svolto l’alzabandiera, sono poi seguite le allo- Manzano e Villanova non può che essere un primo tas- cuzioni delle autorità presenti e il dono al capo gruppo sello per combattere l’abbandono ed il degrado. Pio Pinagli di una penna scolpita nel legno dal socio Massimo Rossetto, consegnata dal presidente Paravan. Durante il suo intervento il capo gruppo di Malborghet- to Valbruna ha ricordato la figura di Bruno Urli, sempre MEDEUZZA presente ad ogni attività, sempre disponibile nel metter- si a disposizione del gruppo e nell’aiutare instancabil- mente il prossimo. Il parroco don Gariup ha poi impar- tito la benedizione alla sede ed il taglio del nastro è stato affidato alla signora Marina, moglie del socio Bruno Urli. Un ringraziamento va alla signora Florit che ha messo a disposizione gratuitamente i locali della sede, all’impresa del vice capo gruppo di Coja, Bruno Job che ha messo a disposizione il suo personale e ad alcuni altri soci del gruppo di Coja che hanno dedicato molti giorni di lavoro per dare manforte agli amici alpi- ni di Malborghetto.

Alpini, maestre e bambini dell’asilo nido al momento MANZANO E VILLANOVA DEL JUDRIO della consegna. INSIEME A CAVE DEL PREDIL Dono di giocattoli all’asilo nido. Qualche sera fa Il gruppo Alpini di Manzano, guidato da Sattolo, e il alcuni “imbecilli”, non troviamo altra definizione per gruppo Alpini di Villanova del Judrio condotto dal miti- identificare tali persone, nottetempo hanno sottratto co Rino Tesolin, da alcuni anni hanno allacciato un rap- alcuni tricicli e giocattoli, del valore di pochi euro, dal porto d’amicizia e cortese collaborazione per quanto cortile dell’asilo nido del paese. Le maestre hanno rivol- concerne cerimonie, gite e non ultimo il volontariato. to un pubblico appello affinché qualche persona di Infatti, domenica 10 luglio, tredici soci alpini dei due cuore rimpiazzasse il maltolto. Prontamente gli alpini gruppi si sono recati a Cave del Predil per ripristinare sono intervenuti regalando ai bambini dell’asilo nido un sentiero panoramico che si estende attorno al lago quanto era stato ingiustamente tolto a loro. Al momen- omonimo. Accolti dal capogruppo locale Edi Pohar ed to della consegna siamo stati accolti con allegria e sim- alcuni soci, ricevute le istruzioni su quanto si doveva patia sia dai piccoli ospiti sia dalle maestre che ci hanno fare, sono intervenuti organizzando due squadre, e in 52 fatto dono di un quadro realizzato dai bambini stessi. ore hanno portato a termine tutto il lavoro programma- to. Successivamente, raggiunti da mogli e fidanzate, si è Pulizia Chiesa e cella campanaria. Nella Chiesa del proceduto a raccogliere i rifiuti abbandonati lungo le paese si è riscontrata la necessità di provvedere ad un’ac- curata pulizia e la sistemazione della cella campanaria. All’appello del parroco don Carlo Dorligh hanno pron- tamente risposto gli Alpini. Armati di buona volontà le penne nere in alcuni sabati di lavoro, hanno prima prov- veduto alla pulizia della chiesa, rimovendo polvere e ragnatele che si erano formate in più punti, quindi hanno provveduto alla sistemazione della cella campanaria, verniciando le parti ferree che sostengono le campane, sistemando alcune parti murarie rovinate, sistemando e verniciando anche le griglie di protezione della cella stessa ed infine provvedendo ad una accurata pulizia.

Gita sociale a Vienna. Come consuetudine il Grup- po ha organizzato la tradizionale gita sociale che ha avuto per meta Vienna e che si è svolta dal 25 al 28 ago-

41 sto scorso. Quest’anno la gita riservata a Soci, Amici e MERETO DI TOMBA simpatizzanti per la prima volta ci ha portati fuori dal territorio Italiano. La scelta è caduta su Vienna. L’orga- Gli alpini cambiano sede. Lasciata un’aula della ex nizzazione tecnica è stata affidata all’agenzia Vivere & scuola del paese ora in fase di ristrutturazione gli alpini Viaggiare di Udine che ha assolto al proprio compito hanno trovato una sistemazione più adeguata e soprat- con grande maestria ed in ogni dettaglio. Visto il succes- tutto accogliente. Ora dimorano in una delle case più so delle gite precedenti,le iscrizioni si sono completate, prestigiose e storiche del paese, con ampi spazi a dispo- con grande nostro stupore, nel giro di poco più di 24 ore. sizione ed un grande parco ricco di piante ed alberi A Vienna si sono visitate le sedi più importanti come i secolari. Dopo lunghi mesi di lavori, grazie alla conces- palazzi imperiali, il duomo di Santo Stefano e tutti quei sione della famiglia Someda de Marco proprietaria dei palazzi che in qualche modo hanno visto il dominio locali, gli alpini hanno ristrutturato quella che un tempo degli Asburgo. Sulla strada di avvicinamento a Vienna si era la vecchia stalla della tenuta, trasformandola in una è visitato, inoltre, la bellissima città di Graz. Al termine sede accogliente ed arredata mantenendo uno stile del un coro di complimenti e di ringraziamenti, da parte di tutto tradizionale. tutti i partecipanti, agli alpini per la magnifica organiz- Un lungo inverno di lavori, fra muratori ed idraulici, zazione. falegnami ed elettricisti con il sostegno di tanti volonta- ri (nella foto il giorno dell’inaugurazione) per dare Una canzone dedicata al Gruppo. Che i nostri ragaz- splendore a quella che è diventata la nuova casa del zi siano sempre presenti e coinvolti nelle nostre iniziati- gruppo alpini di Mereto, una casa con tanto di salone, ve lo sappiamo, ma ciò che ci ha particolarmente colpiti angolo bar, servizi igienici ed una cucina attrezzata per è stato quando abbiamo saputo che al gruppo è stata soddisfare qualsiasi esigenza. Alla fine, lo scorso 3 apri- dedicata una canzone. Il gruppo degli Jo Zè, composto le, la meritata e tanto attesa festa di inaugurazione che dai nostri soci Agostino Canciani e Raffaele Bevilacqua, ha coinvolto non solo il gruppo ma tutta la comunità nell’incidere il secondo LP,canzoni in lingua friulana ed locale in una celebrazione allegra e festosa che ha visto intitolato “une angurie cence scusse”, hanno voluto anche la partecipazione del consigliere nazionale Sora- comporre ed inserire nel loro lavoro, un brano dedicato vito e di alcuni gruppi di alpini del medio Friuli. agli Alpini del Paese intitolato “La mè plume”.Ad inter- Ed è grazie alla disponibilità dei proprietari se il pretarlo è stato chiamato, come seconda voce, l’Amico gruppo può ora godersi questa favolosa sede, dimora degli Alpini Vanni Battilana. Dal nostro Gruppo un che il gruppo non vuole tenere solo per sé, ma che caloroso grazie ai nostri “bocia”. seguendo lo spirito dei proprietari intende condividere con il resto della comunità ospitando anche altre realtà La mè plume associative locali con le proprie iniziative. Une plume che svolave par che e vedi compagnie Giustificata la soddisfazione del capogruppo Amos si è fermade sul cjapiel soi làt dongje a altris trè. Zoratti, del segretario Umberto Sartore e di tutti i mem- cun la man la ai cjarecade bri del consiglio che vedono il gruppo di Mereto in cre- mi pareve masse biel, Cuatri e cinc si son zontadis, scita, sempre attivo non solo nell’ambito della propria par tant timp le ai partade, une grande associazion, attività associativa, ma anche a sostegno ed in collabo- simpri ator cun me pardut, di alpins cjase in congedo, razione con tutte le realtà sociali nell’ambito comunale. no le ai mai abandonade, che no molin il tamon, la tignivi sul gno cûr tantis robis si son fatis compain di un frut. cun amôr e alegrie, cul onôr de plume nere Cul congedo ta sachete che dal cûr, o soi sigûr, no va MOGGIO UDINESE la mè plume o parti cjase, mai vie. une fieste che mi spiete, Il giorno 28 luglio scorso il Gruppo alpini di Moggio une cjoche sigurade, Ma dal cûr al nas l’amôr, ha avuto il gradito invito per partecipare alla cerimonia une lagrime e je colade al nas il sentiment di un om, del cambio del Comandante delle Truppe Alpine fra il tal pensà chei prin di me, e se l’è di fâ un lavôr, socio del Gruppo Gen. Di C.d’A. Bruno Job e il Gen. di che no le àn partade cjase, ancje lui l’è simpri pront, C.d’A. Ivan Felice Resce. par servì la Patrie. ancje se nol à la plume, Una delegazione del Gruppo alpini, insieme al capo- lui l’è simpri ca cun me, gruppo ha partecipato alla solenne e toccante cerimo- La mè plume e je avilide, che mi jude te bisogne nia, nello splendido scenario della Cas. Vittorio Veneto ma il mont zire sclet, cence domandà parcè. jè la guere no le à fate, di Bolzano, alla presenza di numerose autorità civili e ma no mance di rispiet. La mè plume e je contente Jo no pues meti vie e à cjatade une altre sûr, dut il timp passat cun jè il paron la ten ben strete, ben plantare sul so cûr.

Cena di Ringraziamento. Organizzata dalla Sezione di Udine, giovedì 28 luglio presso l’area festeggiamenti di Medeuzza si è tenuto un incontro che aveva lo scopo di ringraziare tutti coloro che avevano prestato servizio nell’ organizzazione della adunata Sezionale di Udine nonchè per i volontari di Protezione Civile che avevano prestato servizio a Roma in occasione del funerale del Santo Padre, ai quali, nell’occasione, è stata consegnata una pergamena a ricordo.

42 Cronache dai gruppi militari. Era presente anche il labaro nazionale con il presidente Corrado Perona, amico di Moggio Udinese per i trascorsi nel Campo nr. 7 nel post terremoto insie- me ad un folto numero di vessilli e gagliardetti, in rap- presentanza di gran parte d’Italia. Particolarmente gra- dito è stato il saluto nominale al nostro Gruppo da parte del Gen. Job durante il discorso di commiato. Grazie amico “Cap.Job” (come tutti ti ricordano a Moggio)! È stata una giornata faticosa, se non altro per la tem- peratura particolar-mente infuocata, (36° a Bolzano), ma ne è valsa la pena. Abbiamo ritenuto doveroso e siamo stati orgogliosi di partecipare alla cerimonia del nostro socio che lascia un incarico tanto importante per assumerne un altro ancora più prestigioso (il Comando delle Truppe Terrestri, in quel di Verona). Grazie Bruno e tanti, tanti auguri di ogni soddisfazione e realizzazione nel nuovo incarico.

MONTEAPERTA

Il Museo sul Gran Monte é realtà. In una suggestiva cornice sabato 6 agosto 2005 sono stati inaugurati, sul Gran Monte, i lavori di completamento del “Rifugio A.N.A. Monteaperta, portati a termine dall’impresa Sedola Walter di Taipana con progetto dell’architetto Bragutti Andrea, finanziati dalla Comunità Europea con “Obiettivo 2” ed in parte dal comune di Taipana. Sono stati realizzati un bivacco, una sala convegni ed il museo della prima guerra mondiale. Si è svolta lassù, a quota 1475, in quella bellissima oasi certa ripresa che poi piano, piano, si è affievolita. A que- di natura, di pace e di tranquillità, la cerimonia dell’i- sto punto, il gruppo A.N.A. di Monteaperta, nel tentati- naugurazione. Alla cerimonia, organizzata dal gruppo di vo di salvare il tiglio ha proposto ed effettuato un inter- Monteaperta, erano presenti oltre a numerosi gagliar- vento di ulteriore potatura, soprattutto dei rami più alti, detti, il presidente della Sezione A.N.A. di Udine Rinal- utilizzando una autoscala da ml. 20 e la disponibilità di do Paravan, il consigliere nazionale A.N.A. Dante Sora- alcuni volontari ai quali va il ringraziamento di tutti. Gli vito de Franceschi, i sindaci di Taipana e Lusevera, il effetti, speriamo positivi per il futuro della pianta, si presidente della comunità montana Corsi, l’assessore sono manifestati all’inizio dell’estate quando, i nuovi regionale Iacop ed il consigliere regionale Baiutti oltre rami, hanno dato luogo ad una abbondante e rigogliosa ad una ventina di gagliardetti. Dopo l’alzabandiera, vegetazione. effettuato dal consigliere sezionale Zuzzi che per l’occa- N.d.R. Vista la foto, vi crediamo sulla parola. sione indossava una divisa militare quasi autentica del 15/18 è seguita la Santa messa celebrata dal monsignor Rizzieri e accompagnata dal coro “La voce della Valle” di San Pietro al Natisone. Dopo i discorsi di rito, l’inau- MONTEGNACCO gurazione vera e propria con il taglio del nastro, la visi- ta dei nuovi locali, il brindisi inaugurale ed un ottimo In occasione dell’ot- rancio alpino preparato e servito dai signori Lo Presti e tantanovesimo anniver- Candela per gli oltre 300 presenti. sario della conquista del Monte Nero (16 giugno Si salverà il vecchio tiglio? A Monteaperta, nella 1915), il socio e consi- piazza della chiesa, c’è un grande e vecchio tiglio che è gliere del Gruppo An- il simbolo del nostro paese. Da sempre, ogni frazione ne drea Miconi (Marescial- aveva uno dove si radunavano gli uomini a discutere ed lo in servizio al comando approvare le iniziative da adottare per il futuro della della Brigata Julia) ha collettività. Il nostro tiglio è veramente bello, le sue raggiunto la cima a misure sono notevoli, diametro cm. 140, circonferenza quota m. 2245, insieme cm. 420, altezza oltre i 20 metri. Tutti siamo affezionati agli amici delle Sezioni al nostro tiglio sotto le cui ampie fronde hanno giocato di Cividale e Gorizia. diverse generazioni di bimbi e ragazzini e si sono svolte Nonostante l’inclemenza molte feste e manifestazioni. del tempo, la cima è stata Alcuni anni fa ha perso vigore, ha iniziato ad amma- raggiunta da una trenti- larsi, sembrava dovesse proprio morire, invece, grazie ad na di alpini. È stato tenu- un primo intervento di potatura, soprattutto dei rami to un breve discorso bassi e ad alcuni trattamenti ricostituenti, si è notata una rivolto alla fraternità e

43 alla pace dei popoli, è stato deposto un mazzo di fiori a ricordo di tutti i Caduti e la semplice cerimonia si è con- clusa con la Preghiera dell’Alpino. Andrea ha dedicato questa salita al nonno che nel luglio del 1915 era sulle cime del Monte Nero e del Monte Rosso nelle file della 20a Cp. Del “Cividale” come lo è stato recentemente il nipote.

MORUZZO

Nel corso del 2005 il gruppo A.N.A. di Moruzzo ha svolto numerose attività, sia nell’ambito sociale sia per quanto riguarda la solidarietà. A favore della propria comunità, i soci più attivi si sono prodigati in grandi lavori di manutenzione del Cri- sto in località Quattroventi e del Monumento ai Caduti. I “nestris fradis” dal Canada. Questo ha permesso di celebrare in maniera più deco- rosa l’annuale ricorrenza in memoria dei caduti e dis- persi di tutte le guerre, a cui hanno partecipato numero- A conclusione della visita, a nome di tutti gli Alpini di si soci e gruppi limitrofi. Muris, è stata consegnata ad Arrigo Collavino, origina- Purtroppo la tradizionale giornata ecologica con i rio di Muris, ma residente in Canada da oltre 50anni, ragazzi delle scuole non si è potuta svolgere nel miglio- una targa ricordo in ringraziamento per il dono che re dei modi a causa delle avverse condizioni atmosferi- recentemente ha voluto fare al gruppo, dono consisten- che. Per i pochi temerari è stata improvvisata una pas- te in un’appezzamento di terreno di circa 4500 mq adia- seggiata con pastasciutta finale in Baita. cente alla chiesetta dedicata ai naufraghi del Galilea. Sociale e solidarietà si sono fusi in occasione della Va sottolineata infine la calorosa e affettuosa acco- Festa di S. Anna il 26 Luglio: cena sotto il tendone per glienza riservata dagli Alpini delle sezioni di Toronto e tutta la comunità e ricavato devoluto ad opere benefi- Windsor alla delegazione friulana di cui faceva parte che. A sottolineare quanto la solidarietà sia importante anche il sindaco di Ragogna Mirco Daffarra. per gli Alpini, tutto il ricavato degli incontri settimanali in sede fra soci e simpatizzanti, viene devoluto a diverse associazioni, tra cui “Nostro Domani”-“Ragnatela”- “Istituto S. Maria dei Colli”-“Pannocchia”-“Casa Mia”, OSOPPO e per l’adozione a distanza di 2 bambini delle Favelas Brasiliane. Inoltre da diversi anni viene organizzata una 35° di rifondazione del Gruppo. Il gruppo alpini di specifica serata di solidarietà per l’Associazione “Via di Osoppo risulta costituito nel lontano 1932, infatti il 3 Natale”. Un’iniziativa importante si è ripetuta con suc- aprile di quell’anno con una solenne cerimonia svoltasi cesso quest’anno: il 2° incontro con i ragazzi diversa- sul Forte, il gagliardetto viene benedetto dal parroco mente abili ospitati presso le associazioni Friulane. Alla don Domenico Comisso. Erano presenti alla cerimonia S. Messa è seguita la visita al Castello di Moruzzo e il il podestà m.o Antonio Faleschini, il Comandante, gli pranzo sotto il tendone. ufficiali, sottufficiali e gli artiglieri del Gruppo Artiglie- Cena e gita sociale organizzate in collaborazione con ria da montagna “Conegliano” da poco insediatesi nelle il gruppo di Alnicco chiudono l’attività sicuramente caserme della Fortezza. positiva del 2005. Foltissima la partecipazione della popolazione e di alpini in congedo venuti da tutti i paesi limitrofi. Primo capogruppo fu nominato il signor Antonio Marchetti, i soci iscritti erano 15. MURIS DI RAGOGNA Il gruppo svolse attività sino al 1940 per poi scioglier- si definitivamente a seguito degli eventi bellici. Il vice capogruppo Ernesto Toniutti, ha rappresenta- Finalmente, nel 1969, per desiderio di alcuni veci to la Sezione Alpini di Udine al XIII Congresso degli venne ricostituito il gruppo e i soci che aderirono furo- Alpini del Nord America che si è svolto il 3 e 4 Settem- no subito un centinaio e da allora il numero è rimasto bre a Kitchener (Toronto) nella provincia dell’Ontario pressoché costante. in Canada. La cerimonia della ricostituzione del gruppo avvenne Il vessillo della Sezione ha sfilato accanto a molti altri sempre sul Forte, alla presenza di moltissime penne nere del Nord America nel corso di una commovente ceri- in congedo di Osoppo e di tutta la regione. Con il Sin- monia culminata con lo scoprimento di una scultura rap- daco m.o Remigio Valerio presenziavano i massimi ver- presentante un alpino con il suo fido mulo mentre si tici militari alpini, rendevano gli onori militari un pic- abbeverano alla stessa fonte. chetto armato di alpini e prestava servizio la Fanfara Qualche giorno dopo Toniutti ha ancora portato un della Brigata alpina Julia. po’ di Friuli in Canada partecipando anche all’annuale Nel piazzale delle cupole, al termine della S. Messa, appuntamento degli Alpini della Sezione di Windsor. l’arciprete di Osoppo Mons. Lorenzo Dassi, capitano A quest’ultimo incontro era presente anche il Presi- degli alpini, e Cavaliere di Vittorio Veneto benedisse il dente Nazionale Corrado Perona ed il vice Brunello. nuovo gagliardetto.

44 Cronache dai gruppi

Sono molte le cerimonie che il gruppo ha organizzato Friuli, una S. Messa per domenica 30 maggio a ricordo di o nelle quali ha collaborato in questi 35 anni, ne elen- tutti i soci “andati avanti” con deposizione di una coro- cheremo solo alcune tra le più significative: na ai caduti presso il monumento in piazza 1848 e il 2 1969 – Raduno alpino Triveneto sul Forte giugno il pranzo coincidente con la festa della Repub- 1970 – Raduno del Gruppo art. da mont. “Coneglia- blica presso la nostra sede. Una serie di incontri studia- no” sul Forte ta in modo di non prevedere sovrapposizioni di impegni, 1973 – Posa di 2 cippi all’inizio e al termine della sali- proprio per permettere a qualunque socio di partecipa- ta al Forte, intitolata nell’occasione alla gloriosa “Divi- re a tutto il programma. sione Alpina Julia”; fra le numerose autorità presenti La partecipazione alla serata corale non è stata con- ricordiamo il comandante della Julia gen. Bruno Gari- forme alle attese, qualcuno di più alla funzione religiosa boldi (figlio del gen. Italo Gariboldi comandante dell’ e decisamente molti di più al pranzo; ognuno tiri le con- ARMIR in Russia) e due leggende del “Conegliano”, il clusioni che ritiene più opportune. col. Domenico Rossetto e il ten. med. Giulio Bedeschi. Per concludere voglio ricordare chi ha retto le sorti 1983 – Raduno dei componenti del cantiere ANA n. 8 del gruppo: che operò ad Osoppo nell’estate del 76 con grandissimo dal 1969 al 1974 il m.o Pietro Cosani spirito di solidarietà. Ricordiamo per tutti i partecipanti dal 1975 al 1996 il sig. Pietro Bertossi di quel cantiere (che furono 597 volontari e 31 alpini di dal 1997 ad oggi il sig. Ezio Pellegrini leva) il responsabile del campo il compianto ing. Renzo Less. Un piccolo aneddoto che riguarda l’ing. Less; al 40° Raduno del III° Battaglione misto Genio Alpi- momento di decidere in quale paese dirigere gli aiuti no della Julia. Quest’anno, i reduci del III° battaglione della sezione di Genova, della quale era presidente, fu misto genio alpino della Divisione “JULIA”, hanno naturale per lui scegliere Osoppo in quanto c’era già voluto celebrare il loro 40° raduno, ritrovandosi ad stato nel lontano 1943, proprio nel campo contumaciale Osoppo, paese che come molti sapranno è decorato di del Rivellino, rientrando dalla tragica campagna di Rus- ben due medaglie d’oro, una al valor militare per l’epica sia, alla quale partecipò come sottotenente del gruppo resistenza tenuta dal Presidio e dalla popolazione alle di Art. da Mont. Vicenza. truppe austriache nel 1848, ed una al merito civile per il 1984 – Giuramento solenne delle reclute del Btg comportamento dimostrato durante i tragici eventi Vicenza e raduno sul Forte degli artiglieri del 3° Rgt Art sismici che hanno colpito il Friuli nel 1976. da Montagna. Mai Osoppo aveva ospitato tanti alpini, Vorrei ricordare l’eccezionalità del fatto che questo è più di 10mila penne nere, quasi tutti i vecchi comandan- il 40° raduno di un gruppo mai costituitosi ufficialmente ti di questo glorioso reggimento e dei gruppi “Osoppo- in associazione e che ha come unico desiderio il rive- Belluno-Conegliano-Udine” che vi fecero parte. dersi ogni anno per commemorare gli amici “andati 1986 – Ricostruzione di un’ancona votiva in paese. avanti” sulle montagne greco-albanesi o nella steppa Dono da parte del gruppo del “Fogolar” nella ricostrui- russa e richiamare alla memoria quei tempi, senz’altro ta abitazione del benemerito concittadino Ottavio Vale- tremendi, ma che li hanno legati per sempre, scambian- rio. Intitolazione di una via del centro al compianto dosi un saluto per assicurarsi della salute degli ex com- Pres. Naz. ANA Franco Bertagnolli. militoni, che purtroppo per una naturale legge della vita 1988 – Inaugurazione della sede sociale; grazie alla sono sempre meno. disponibilità dell’amministrazione comunale, assieme Credo che questi momenti d’incontro tra reduci siano agli amici del CAI, abbiamo finalmente una casa dove necessari per un duplice motivo; poterci riunire, trovare, organizzare incontri sociali. per gli stessi reduci, per i motivi che ho citato poco 1991 – Giuramento solenne reclute Btg Vicenza, ceri- sopra e per noi, che abbiamo la fortuna di non aver vis- monia avvenuta grazie alla volontà del concittadino gen. suto direttamente i tempi bellici, per non permettere Giandaniele Forgiarini, comandante della Brigata Julia. che col tempo tutti questi fatti cadano nell’oblio e che il 1996 – Alla vigilia dell’adunata di Udine, sul Forte sacrificio di molti, senz’altro troppi nostri soldati, risulti raduno di artiglieri del 3° Rgt Art da Montagna, e nel vano, soprattutto in questi tempi dove si cerca di con- Rivellino adunata degli alpini in congedo e dei volonta- fondere le idee, travisando i fatti e le responsabilità che ri del cantiere ANA n.8. i governanti di allora hanno avuto. 1998 – Cerimonia di intitolazione della sede sociale al Ricordiamoci che un popolo che non ha memoria del ten. col. Umberto Tinivella med. d’oro al V. M. alla suo passato non avrà un futuro. memoria, leggendaria figura di alpino e alpinista, sono presenti e scoprono la targa, i due figli dell’eroe, Erne- sta e Enea Tinivella. 2001 – Intitolazione del prato retrostante la sede all’ing Renzo Less, responsabile del campo ANA n.8, presenti i familiari: la vedova signora Argia, la figlia Fiammetta con il marito e le nipotine. 2003 – Raduno degli artiglieri del Gruppo Art. da Montagna Osoppo. Spronati da tre ex ufficiali del repar- to abbiamo collaborato nella realizzazione di un grande raduno che ha portato ad Osoppo oltre 4mila penne nere. Venendo alla serie di appuntamenti organizzati per festeggiare degnamente i nostri primi 35 anni di vita, ricordo che avevamo programmato per sabato 29 mag- gio una serata col coro del gruppo ANA di Gemona del

45 Ma vediamo come è nata questa occasione per il tenti e Reduci, delle famiglie Caduti e Dispersi, dei gruppo di Osoppo di conoscere questo gruppo di irridu- Carabinieri di Osoppo, oltre a tanti alpini del Gruppo di cibili che nonostante l’età sente ancora, fortunatamente Osoppo. Ringraziamo tutte le persone che hanno parte- per noi, il bisogno di “non dimenticare” e di tramandare cipato e i collaboratori che hanno reso possibile un’otti- ai posteri le loro gesta. Il tramite che ha permesso al ma riuscita della giornata. Cav. Sisto Rainis di Amaro, coordinatore del gruppo di Se questo incontro, ed altri precedenti, hanno avuto reduci, di contattarci è stato il socio Rino Franceschi, successo lo si deve anche a Sisto Rainis che con pazien- vecchio amico del Rainis, e dopo alcuni contatti verbali za e capacità organizzative se ne occupa da tempo. Ci ha col nostro direttivo, che ben volentieri ha accolto la fornito qui di seguito una breve cronistoria. richiesta, si è deciso la data, il 24 ottobre e il programma Senza dubbio questo 40° raduno rappresenta un tra- del raduno, che ha compreso anche una visita alla stori- guardo invidiabile e forse raro, di un reparto non for- co colle della Fortezza. matosi in associazione, bensì con iniziativa propria e che Il giorno del raduno, noi dell’organizzazione eravamo ogni anno si riunisce per ricordare i propri caduti sui in sede già di buon mattino per le ultime rifiniture ed il vari fronti di guerra e quanti nel raduno precedente primo reduce ad arrivare è stato l’attivo Sisto Rainis per erano presenti ma che per legge di natura mancano assicurarsi che tutto sia a posto e dare le disposizioni al all’appello. Nei cuori di coloro che tengono vivo questo cerimoniere, poi alla spicciolata sono arrivati gli altri ricordo, c’è una forte nostalgia, data la veneranda età, la ospiti, dai più vicini ai più lontani. profonda paura che purtroppo questo 40° raduno possa La cerimonia si è svolta in stile prettamente alpino: essere anche l’ultimo. alzabandiera e onore ai caduti presso il cippo all’esterno Ritengo doveroso in questa occasione, sommaria- della sede, saluto del Sindaco di Osoppo Avv. Luigino mente ricordare quanti hanno dato iniziativa a questo Bottoni allocuzione della massima autorità militare pre- raduno: coloro che ci hanno creduto e che dopo la vita sente, il Magg. Gen. Petti Bruno, comandante del militare hanno dato a tutti noi, la possibilità di rivivere Comando autonomo Regione Militare Sicilia a Palermo, insieme, nel bene e nel male la vita passata sotto la Naja. figlio del Ten. Mario Petti ufficiale del reparto in Russia, Era l’anno 1962 quando il maresciallo Mario Armel- e sempre presente a questi raduni e di Sisto Rainis a lini ha spinto questa idea dei raduni, con la collabora- nome dei reduci presenti. zione del maresciallo Del Molin (allora ancora in servi- A seguire, all’interno della sede, ufficiata dal Cappel- zio presso il comando della Julia) e ha ottenuto l’elenco lano militare Don Albino D’Orlando, Santa Messa, dei nominativi dei genieri in servizio l’8 settembre 1943. durante la quale il celebrante ha rivolto parole di stima In esso sono segnati i nomi di tanti ragazzi che sono ai reduci presenti per ciò che hanno compiuto in passa- poi risultati caduti, dispersi, deceduti, emigrati, scono- to e ha ricordato le qualità e la tradizione di valori che sciuti o trasferiti altrove. Purtoppo, per tali cause, i contraddistinguono da sempre il Corpo degli Alpini nominativi annullati erano moltissimi. Certamente non spronando i presenti a proseguire sempre in quella dire- incoraggiante era il numero dei possibili o probabili par- zione.Al termine della funzione c’è stato uno scambio di tecipanti ad un raduno, ma ugualmente con entusiasmo regali a ricordo dell’avvenimento. prese l’incarico del primo raduno il collega Augusto La giornata è proseguita con la salita al Forte dove ad Chemello di Vicenza e soltanto l’incoraggiamento e l’a- attenderci per una visita guidata alla struttura c’era la desione del colonnello Guido Viel, del colonnello Mario Dott. Silvia Biasoni, osovana, che molto volentieri si è Petti, dei maggiori Antonio Succi, Massimo Plozzer, resa disponibile per spiegare ai radunisti la storia della Walter Fraticelli e tanti altri, a dato forza e vigore all’i- Fortezza Osoppana. niziativa. Il primo raduno si è svolto a Conegliano Vene- Purtroppo per il poco tempo a disposizione la visita si to, poi seguirono gli incontri di Pordenone, Treviso, è dovuta interrompere, con l’impegno comunque, da Vicenza, Udine, Sacile, Vittorio Veneto e via via gli altri. parte della gentilissima guida, di rimanere a disposizio- Con grande generosità, dopo Chemello, prese l’impe- ne per un’altra occasione. Opportunità che si potrebbe gno dell’organizzazione l’amico carissimo Giorgio verificare già col prossimo raduno, che si è pensato di Capalozza che infine, l’ha ceduto al sottoscritto. riproporre ad Osoppo. Erano presenti oltre ai già citati Negli ultimi anni mi sono premurato di organizzare i Magg. Gen. Petti Bruno e cav. Sisto Rainis, l’onnipre- seguenti raduni: sente Ten. Col. Ing. Fraticelli Walter, ultranovantenne, il 35° raduno – Caserma Pantanali Goi Gemona del magg. Dott. Bucco Fioravante, la signora Manzini Anna, Friuli 26.09.1999 vedova del cap. Plozer Massimo, il reduce sig. Venturini 36° raduno – Caserma Feruglio Venzone 24.09.2000 Luigi e molti altri. 37° raduno – Caserma Spaccamela Udine 15.09.2001 Inoltre c’erano il mar. Fois Albino per il 14° Rgt Alpi- 38° raduno – Sede ANA Pasian di Prato 06,10.2002 ni, il col. Gianpaoli Pierluigi di Forni Avoltri gia Presi- 39° raduno – Gruppo ANA Amaro 20.09.2003 dente ANA Carnica, il mar. Sancandi Bruno presidente 40° raduno – Sede ANA Osoppo 24.10.2004 Ass. Genieri Alpini(PIO PIO) il cap Mattelig Giuseppe di Pulfero, il sig Soravito De Franceschi Dante consi- gliere nazionale ANA, il sig. Paschini Ennio per l’Unio- ne Famiglie Caduti e Dispersi in guerra, il sig. Benfatti PAVIA DI UDINE Marino dell’ANA di Mantova, il sig. Mansutti Sesto del- l’ANA di Pasian di Prato, fratello di un caduto, il sig. L’assemblea, che si è tenuta, nella sede sociale il 6 Coos Guido per l’UNIRR friulana. dicembre 2004, ha visto la partecipazione di numerosi Erano presenti anche il labaro dell UNIRR di Udine, soci e aggregati. Dopo la relazione morale e finanziaria dei reduci del III° Btg Misto Genio, i gagliardetti dei si è aperta la discussione sul lavoro svolto. gruppi ANA di Venzone, Verzegnis, Muris, Majano e La presenza del gagliardetto a oltre 50 manifestazio- Osoppo e le bandiere dell’Ass. del Fante, dei Combat- ni di gruppo e sezionali, la presenza di numerosi soci alle

46 Cronache dai gruppi

Premiazione del Torneo. manifestazioni sezionali, quali la riunione della Prote- mollo trascorrendo serenamente una giornata circonda- zione Civile regionale del 6 marzo nei padiglioni della ti anche dall’affetto delle mogli degli alpini che li vizia- Fiera, l’Adunata sezionale a Pontebba, la Maratonina di no preparando loro un ottimo pranzo. A settembre poi, Udine, la partecipazione alle onoranze ai soci scompar- in concomitanza con il Triathlon delle valli, ha luogo la si, alle manifestazioni patriottiche, la solidarietà nei con- staffetta “corsa e bici” lungo la via centrale di Pontebba fronti dei bisognosi confermano l’impegno di tutti i soci tra due ali di folla che incita i giovani partecipanti. e aggregati, compatibilmente con il loro tempo libero, a Incontri commoventi che colmano di felicità sia i ragaz- tutte queste attività che sono state confermate anche zi che gli alpini. per il 2005. L’Adunata nazionale di Parma sarà un’occasione per ritrovarsi con gli alpini del gruppo di Bedonia (PR) gemellato con noi da oltre 50 anni. PRECENICCO

Una stagione intensa quella che il gruppo ha vissuto Celebrazione della Madonna della Neve. Per il e si prepara all’assemblea di lunedì 5 dicembre 2005 con secondo anno consecutivo, il 5 agosto si è riproposta la un bilancio positivo con molti soci presenti alle varie processione sul Fiume Stella.La madonnina della Neve manifestazioni sia locali sia sezionali. è onorata ogni anno con una processione che vede sem- La messa di Gennaio a ricordo di coloro che ci hanno pre presenti gli Alpini del locale gruppo. La scultura preceduto, ha visto la partecipazione del Coro Alpino e lignea, risalente al periodo dei Cavalieri Teutonici, è la fanfara Comunale, oltre 200 persone presenti al rin- stata dapprima esposta alla devozione dei fedeli, poi fresco offerto dal gruppo. scortata da un corteo di barche, riportata al suo vetusto La grigliata del 25 Aprile, la presenza alle cerimonie Santuario di Titano oltre venti imbarcazioni preceduta patriottiche, alle varie iniziative paesane, il torneo di da quella della Polizia Municipale, con a bordo il M.llo bocce e la gara di tiro a segno a memoria dei soci scom- Capo Mario Benedetti, oltre alla rappresentanza del- parsi. Il consiglio del gruppo ha deciso che gli utili delle l’Amministrazione Comunale costituita dal Sindaco varie manifestazioni siano devoluti alla costruzione di Dott. Giuseppe Napoli dall’Onorevole Danilo Moretti e una struttura in Etiopia. dal Presidente della Provincia Strassoldo. L’adunata di Parma è stata eccezionale, oltre 90 tra Gli Alpini i subacquei del gruppo “Cassis Faraone”, e soci e parenti hanno trascorso 2 giorni indimenticabili: il i volontari della protezione civile hanno trasportato la sabato a Bedonia partecipando alle cerimonie patriotti- madonna dalla Piazza del Porto di Precenicco allo scalo che con il locale gruppo alpino, accompagnati dalla di Titiano, hanno scortato la scultura lignea sull’imbar- banda del comune di Pavia e alle autorità comunali con cazione dei subacquei, sulla quale hanno occupato posto in testa il sindaco dott. Di Bert, mentre la domenica a anche i sacerdoti. Parma, anche il presidente dei Combattenti di Pavia ing. Fabio Lovaria classe 1921, ha sfilato con il gruppo.

PONTEBBA

Sono ormai tanti anni che, tra gli alpini di Pontebba e i ragazzi diversamente abili della FAI Sport, presiedu- ta dal dinamico Giorgio Zammarchi, si è instaurato un rapporto di vera e sincera amicizia che si manifesta durante tutto l’anno ma che trova espressione intensa in due avvenimenti importanti. La prima domenica di luglio i ragazzi vengono accompagnati a visitare il Fortino dell’Amicizia e i luo- ghi più belli e suggestivi della località turistica di Pra-

47 Magnifica anche la cornice di folla che attendeva al piccolo imbarcadero di Titiano per accompagnarla poi in processione lungo il “percorso natura” che s’inoltra nel boschetto e raggiungere la chiesetta costeggiando il Fiume Stella. Soddisfazione e compiacimento hanno espresso tutte le autorità civili e religiose unitamente ai comuni cittadini, che hanno sottolineato e confermato l’impegno e la serietà con la quale, ormai da qualche tempo, collaborano in perfetta sintonia i subacquei del gruppo “Cassis Faraone”, i volontari della protezione civile, il locale gruppo Alpini.

Lavori alla Scuola Materna “A.Trevisan”. Settem- bre, apertura dell’anno scolastico. Anche alla scuola Materna c’è tutto un cantiere per rimettere in efficienza le strutture interne ed esterne. Quest’anno poi c’era un lavoro supplementare: quel- lo di ampliare gli spazi ricreativi all’aperto con l’abbat- ha visto la partecipazione di molti soci e membri del timento di oltre cinquanta metri di muretto e la pulizia consiglio direttivo del gruppo Reanese. Il libro raccoglie delle sterpaglie. Per gli Alpini del gruppo di Precenicco le testimonianze dei reduci Feltrini rendendo loro è quasi un appuntamento annuale collaborare per avere omaggio e tramandandone la memoria alle generazioni una scuola materna sempre più bella ed efficiente. future. Lo scritto segue puntuale il loro modo di espri- Hanno così risposto all’appello formando un gruppo mersi e, come spiega l’autore, si pone come obiettivo di lavoro affiatato e dinamico ed attrezzato che in breve quello di cogliere soprattutto l’essenza umana degli ha aperto e reso agibile un’area esterna abbandonata da intervistati. Il ricavato del libro è andato in beneficenza anni sulla quale si sta progettando in futuro ma breve all’Associazione “Mano amica”. Ma questa non è la sola una ciclopista per i bambini attività promossa dal gruppo Alpini di Reana. Giova, infatti, ricordare anche la perfetta organizzazione della gita sociale ad Asiago, studiata nei dettagli dal segreta- rio Sclippa Sergio, che ha visto la presenza di quaranta- sei persone. Una giornata molto bella in cui si potuta visitare la città con i suoi storici monumenti e musei. Inoltre, le penne nere hanno celebrato la Giornata Alpi- na nelle Scuole del Comune con l’annuale cerimonia della Bandiera. Lo scambio del Tricolore è avvenuto fra gli alunni delle Scuole Medie e quelli della Prima Ele- mentare. Un gesto importante per tramandare anche alle gene- razioni di fanciulli il valore di Patria e il senso di attac- camento al Tricolore.

RIVE D’ARCANO

Il gruppo alpini, in occasione del raduno triveneto ospitato nella città stellata, ha avuto ospiti nella propria sede i gruppi di Cardano e di Piani di Bolzano. Nella foto lo scambio dei gagliardetti con la presenza dell’al- pino Andrea D’Angelo nostro ex compaesano, ora resi- dente a Bolzano.

REANA

“Fratelli nella notte” è il titolo del libro, a cura del dottor Carlo Balestra, presentato l’estate scorsa nella sede degli alpini di Reana. Alla cerimonia di presenta- zione, oltre all’autore, hanno presenziato il Capogruppo Renato Anzil, il Sindaco Edi Colaoni, il Vicesindaco Maurizio Di Marco, l’Assessore alla cultura Dania Miconi, il rappresentante della Sezione di Udine Lucia- no Trusgnach e il Caporedattore della rivista “Alpini sempre” di Cavalier William Maestro Facini. L’in- contro si è svolto nella chiesetta della piazza di Ribis ed

48 Cronache dai gruppi

Una giornata simpatica, nata come espediente per stare assieme fra alpini, amici e famigliari, con il propo- sito di ritrovarsi ancora, con mete diverse, comunque legate ai luoghi dell’alpinità.

S. VITO DI FAGAGNA

Incontro alpino con gli Emigranti. Il gruppo ha organizzato l’annuale incontro con gli emigranti a S.Mauro di Rive d’Arcano. Gli ospiti sono stati accolti dal nostro capogruppo, Angelo Nicli, dal sindaco di Rive,Gabriele Contardo, e dal presidente della sezione ANA di Udine, Rinaldo Paravan. Sono ormai 15 anni che il gruppo partecipa al Radu- È seguita la S. Messa, celebrata da don Antonio no sul Contrin con sempre maggior entusiasmo e parte- Castagnaviz, che all’omelia ha elogiato gli alpini per il cipazione, anche di diverse Signore cui va un meritato: loro spirito di servizio e ricordato i sacrifici degli emi- brave! E’ stata anche l’occasione per effettuare delle granti che ritornano ai loro paesi d’origine. escursioni guidate per conoscere e ammirare gli splendi- La manifestazione si è conclusa con la consegna di di paesaggi dolomitici. Quest’anno siamo stati al rifugio una targa di partecipazione e la riproduzione del Castel- Giussani, al rifugio Dibona, sul passo S. Nicolò. Uno sce- lo d’Arcano offerte dall’Amministrazione comunale e nario veramente incantevole! dagli Alpini a tutti gli emigranti Erano presenti con i gagliardetti vari gruppi della Sezione, mancava però a questa manifestazione, a causa di altri impegni, il Labaro sezionale. Un numero inferiore di soci ha partecipato, come da SAN GIOVANNI AL NATISONE molti anni, al pellegrinaggio sul monte Ortigara. Una menzione particolare va al socio Franco Varutti, Sabato 15 ottobre il Gruppo Alpini di San Giovanni che pur gravato dalla nota “leggerezza”, ha portato con al Natisone ha organizzato una gita in pullmann sui luo- orgoglio il gagliardetto del gruppo in ambedue le mani- ghi della memoria. festazioni. Prima tappa Caporetto, teatro di sanguinose battaglie durante la prima guerra mondiale, con visita guidata al Museo della Grande Guerra, ove sono raccolte testimo- nianze, reperti e documenti sul sacrificio dei nostri sol- SAVORGNANO AL TORRE dati impegnati in un conflitto spietato, in luoghi aspri, freddi, come il Monte Nero e l’alta valle dell’Isonzo. La 31a “Marcia verde” si è svolta quest’anno il 3 apri- Luoghi comunque affascinanti e di una bellezza che si le. Il Gruppo alpini, fedele alla tradizione, ha organizza- sta riscoprendo in questi ultimi tempi. La seconda tappa to una delle marce più vecchie del Friuli e la folta par- è stata la visita dell’ospedale partigiano Franja, risalen- tecipazione di podisti (circa 530) ha gratificato il loro te agli anni ‘43-’45, sulla strada che da Tolmino risale la lavoro. Il percorso di circa 10 km, si è snodato tra le valle del fiume Idria: altra zona non percorsa dalle tra- dolci colline della zona, in mezzo ai vigneti e alle bellez- dizionali rotte turistiche di massa, per questo, forse, ancora affascinante e spontanea. Una visita, quest’ulti- ma, molto particolare per il luogo, un insieme di barac- che “invisibili” attrezzate perfettamente ad ospedale, in una strettissima gola formata da un piccolo ruscello, fra rocce e cascate, in mezzo ad una foresta allora impene- trabile, scoprendo che molti italiani, combattenti nella guerra di liberazione, fra cui alcuni delle zone limitrofe a San Giovanni, passarono di lì per cure; alcuni dei quali, nonostante ciò, purtroppo lasciarono la vita. Il pomeriggio tardi, poi, terza tappa: Aquileia, per presenziare alle cerimonie del 133° anniversario di costituzione delle Truppe Alpine, con la Santa Messa in Basilica. Serata in allegria, poi, con il rancio alpino alle- stito dal Gruppo di Aquileia.

49 ze naturali. A tutti i partecipanti è andata una buona TARCENTO bottiglia di verduzzo, donate dai produttori locali, vari premi sono andati ai primi classificati, ai gruppi più numerosi, al partecipante più anziano e al più giovane e alla fine la pastasciutta per recuperare le energie spese. Il ricavato della manifestazione sarà dato in benefi- cenza. Il Gruppo alpini vuole qui ringraziare le aziende agricole per quanto hanno offerto, i volontari e arrive- derci alla prossima!

SCLAUNICCO

Camminiamo insieme. Si è conclusa felicemente la prima edizione programmata e diretta dal Gruppo di Tarcento. È stato un grande piacere incontrarsi di nuovo tra vecchi e nuovi escursionisti, appassionati della natu- ra e delle meravigliose montagne che ci circondano. Quest’anno oltre alle tradizionali uscite nel Tarvisiano, ci siamo allargati anche nelle Valli del Natisone,Alta Val Torre e la Carnia, purtroppo le condizioni metereologi- Il gruppo di Sclaunicco saluta l’ultimo alpino di leva che di questa stagione sono da dimenticare, siamo stati obbligatoria Banto Carlo. Sono con lui gli zii di Morsa- costretti ad annullare ben tre uscite, tutte di cime presti- no al Tagliamento ed il nostro capogruppo Luciano giose quali il Canin, Piccolo Nabois e Monte Verzegnis, Coppino nel giorno del giuramento del 9o battaglione ma come sì suol dire in queste occasioni, “le montagne Cividale, il 15 gennaio u.s. Carlo fa parte del Coro della sono sempre al loro posto e possono aspettarci con il bel Julia ormai quasi sciolto. tempo”, comunque molto lusinghiera è stata la presenza Il gruppo gli augura una felice “naia”. dei partecipanti alle uscite, in totale si sono contate ben 317 presenze. In coda al nostro programma, il 2 ottobre abbiamo aggiunto un’escursione al Monte Bernadia, gita organiz- SEGNACCO zata dal Comune di Tarcento, nell’ambito del program- ma “Sentieri d’incanto nella Perla del Friuli”, noi del Come ogni anno il 27 agosto, il Gruppo Alpini di Gruppo ci siamo assunti la guida del sentiero panorami- Segnacco si è ritrovato sul colle di Santa Eufemia. co del Bernadia, con sosta alle ore 12 al “Monumento La foto vede schierati i gagliardetti presenti all’alza- Sacello Faro” dedicato alla gloriosa Divisione Julia; a bandiera cui è seguita la Santa Messa al campo. conclusione dopo una giornata di continue minacce di

50 Cronache dai gruppi pioggia, ci attendeva un’ottima pastasciutta, preparata TRICESIMO dai bravi cuochi della Pro Tarcento. Un particolare ringraziamento ai soci Alpini del nostro e specialmente degli altri Gruppi che si sono pre- stati nel reclamizzare, diffondere e dare una mano nello svolgimento delle escursioni. Con la tradizionale castagnata presso il ristorante “Al Vecchio Skilift” di Tarvisio ed una S. Messa di ringrazia- mento, celebrata da Don Mario parroco di Malborghet- to, ci siamo lasciati in lieta armonia con i classici baci abbracci e pacche sulle spalle, proprio come accadeva sotto la naia augurandosi di rivederci alla seconda edi- zione. P.S.: Chi non lo ha già fatto è pregato di mandare il proprio indirizzo e numero telefonico al Capo Gruppo. Italo Rovere, Via Udine 78 – 33017 Tarcento N.d.R. Ottimo lavoro. Tarcento ha preso il testimone da Tar- visio, riteniamo che la maggior parte dei partecipanti sia rappre- Al ritorno dall’Adunata di Parma, nonno Giorgio sentata da turisti e per questo pubblichiamo la foto ugualmente. Pigani con il nipotino Matteo felici e contenti. Per il futuro facciamo apparire almeno un cappello alpino. L’amico Giorgio è orgoglioso del futuro alpino.

TERENZANO CARGNACCO UDINE CENTRO

Nel corso dell’assemblea dei delegati del marzo scor- so il socio Franco Picco ha consegnato al Presidente uscente un mosaico raffigurante il ‘’logo’’ della sezione di Udine. Il mosaico fa ora bella mostra di sé alla porta d’ingresso della nuova sede. Il gruppo ha poi partecipa- to all’incontro di Muris accompagnando il socio Agosti- no Fioretti reduce delle campagne di Grecia, Albania e Russia. Ha poi presenziato a varie cerimonie prestando attiva collaborazione imbandierando alcune vie del cen- tro in occasione dell’adunata sezionale. Nei confronti dei bambini è stato di supporto al programma promos- so dal Comune in ‘’Udine Estate’’, mentre molto apprezzato è stato l’aiuto della squadra logistica alle Suore del Rosario per il loro 300° anniversario.(vedi foto) Il 19 giugno u.s. il Gruppo Alpini Terenzano-Car- gnacco ha festeggiato il 35° anno di fondazione. Nell’oc- casione si è inaugurata la nuova sede del Gruppo, ora presso un’aula dell’ex scuola elementare di Terenzano, per gentile concessione del Comune di Pozzuolo del Friuli. Il nastro è stato tagliato dalla madrina del Grup- pola sig.ra Savio Ines ved. Germano. Dopo la celebra- zione della messa si è deposta una corona nel monu- mento dei caduti di Piazza Terenzio. Hanno celebrato la manifestazione, con i loro interventi, il sig. Della Longa Vice Presidente della Sezione di Udine, il dott. Geatti in qualità di Sindaco del Comune di Pozzuolo del Friuli e il sig. Bunello Ivan quale capogruppo della Sezione Terenzano-Cargnacco. Un pranzo “alpino” è stato offerto nell’area parroc- chiale a tutti i partecipanti. Alla vigilia dell’importante celebrazione si è inaugurata la mostra fotografica cura- 30 persone tra soci e simpatizzanti hanno partecipa- ta dal cav. Bernardino Piva, già capogruppo per 28 anni to all’Adunata nazionale. Arrivati con un pulmann a e fondatore della succitata Sezione, mostra il cui tema Tizzano Val Parma, sono stati ospiti del Convitto Villa può essere racchiuso in “vecchi ricordi alpini e del Rosa delle suore Luigine. La località è posta su una col- paese” così come ha ben illustrato il sig. Paravan, Presi- lina, è immersa nel verde ed è sovrastata da un antico dente della Sezione di Udine. castello. Sabato sera tutto il gruppo si è recato a Parma Le celebrazioni erano iniziate il venerdì precedente per la prima immersione nella grande festa alpina. Il con una rappresentazione teatrale in friulano a cura giorno dopo, domenica, il momento più significativo: lo della compagnia “La Clape” di Trivignano Udinese. sfilamento davanti alle autorità civili e militari ed alla

51 popolazione. Mentre sfilava la Sezione di Udine, il pas- UDINE OVEST saggio delle “Frecce Tricolori” ha riscosso un grande successo. La presenza dell’alpino della Julia Agostino Il gruppo ha celebrato il suo 30 anniversario resti- Floretti, Reduce d’Albania e Russia, ha dato lustro al tuendo alla comunità del Cormor Basso un’ancona gruppo. Egli, a dispetto dell’età, è sempre stato in prima dedicata alla Madonna col Bambino. L’opera restaurata fila oltre che nella sfilata, anche nei momenti di allegria. a cura di Glauco Crimini, in arte Gill, è stata particolar- Purtroppo alla sera il rientro a Udine, ma tra canti mente apprezzata dai numerosi presenti alla cerimonia. alpini e villotte friulane. Due giorni indimenticabili! Tra gli intervenuti Franco della Rossa che ha portato il saluto del Sindaco e ha ringraziato a nome dei pre- senti il capogruppo Ezio Martinis per l’apprezzato gesto. Il presidente sezionale Paravan, il consigliere UDINE EST nazionale Soravito de Franceschi, i consiglieri sezionali Chiofalo, Pavan e Dell’Oste. Alzabandiera, Onore ai Caduti e Santa Messa hanno preceduto l’inaugurazione dell’opera cui è seguito l’in- tervento ufficiale da parte di Gianni Passalenti il quale ha ripercorso la vita del gruppo costituitosi l’11 maggio del 1975 e intitolato ai fratelli Botto (Bonifazio, Florea- no e Nunzio) dispersi in Russia e ricordati a Cargnacco con quelli che non sono tornati. In quel giorno tre uomi- ni, di cui si è perso lo stampo, erano vicini a Ezio Marti- nis, da allora capogruppo, il mai dimenticato presidente sezionale Guglielmo de Bellis, il v.presidente nazionale Carlo Crosa e Mons.Cattarossi. Il tempo corre veloce e solo un anno dopo il gruppo concorre ad aiutare i nostri fradis colpiti dal terremoto a Masarolis, e continua a farlo ovunque ce ne sia bisogno. Questo perché gli Alpi- Oltre alla partecipazione alle consuete manifestazio- ni non parlano al vento, non sono pastasciutta o vino, ni il gruppo ha organizzato una gita sociale a Tolmezzo sono anche questo. Sono soprattutto Fratellanza, Abne- con visita al museo della civiltà carnica e successiva- gazione, Donazione totale in uno slancio altruistico che mente a Timau ove ha visitato il Sacrario e il Museo. Il si chiama amore. L’oratore quindi si sofferma sul senso 2 novembre ha supportato la circoscrizione nel deporre da dare a questo incontro. Gli Alpini lasciano un segno, corone di alloro ai monumenti ai caduti. Nella foto il restituiscono alla comunità, tramite un artista, un ‘opera monumento sito a Laipacco. delicata e struggente. Una Madre tenera col bimbo in

UDINE NORD

Alcuni soci e simpatizzanti del gruppo, in occasione dell’adunata di Parma, si sono spinti fino a Lucca ove hanno incontrato i ‘’fradis’’ di quella città. Improvvisati, ma preparatissimi ciceroni, ci hanno consentito di assa- porare da un diverso punto di vista la bellissima Lucca. E’ seguito poi l’incontro ufficiale durante il quale è stato consegnato il CREST del Gruppo Udine Nord al Presi- dente della sezione di Pisa, Lucca, Livorno, avv. Balleri, graditissimo ospite. L’arrivederci è per l’adunata di Udine.

52 Cronache dai gruppi grembo avvolta nella poesia di uno sguardo interrogati- vo e rassicurante. Che chiede al passante di fermarsi un momento. Di guardarsi dentro. Si. Davanti a questa edi- cola potremo riposare i nostri passi e ripercorrere i sen- tieri della nostra anima. Immersi nella delicatezza dei suoi colori e nella purezza di quegli sguardi. Terminato l’intervento, tutti ospiti del gruppo, a ricor- dare trent’anni di proficuo lavoro.

UDINE RIZZI

anno. A Sovata, cittadina della Transilvania, è stata ulti- mata la ricostruzione dell’orfanotrofio distrutto lo scor- so anno da, un incendio. I bambini, che vi saranno ospi- tati, potranno contare su una nuova ed efficiente strut- tura, anche per merito degli alpini, che hanno donato la somma necessaria per l’acquisto delle modernissime attrezzature per la cucina. Il capogruppo Gino Paletti ed altri due alpini non potevano mancare alla cerimonia d’inaugurazione che si è svolta il 20 settembre. Volevano essere testimoni di quanto si era potuto realizzare con l’impegno di tutti i Una rappresentanza del gruppo alpini di Udine Rizzi soci e l’aiuto di amici generosi. È stata un’esperienza si é recata a Cividale nella Caserma Francescatto per indimenticabile e commovente, permeata da profondi salutare personalmente il Col.Villi Lenzini che ha lascia- sentimenti religiosi e d’amore per il prossimo. to il comando del glorioso 8° Reggimento Alpini. Alla S. Messa solenne, celebrata da due Arcivescovi e da numerosi alti prelati, alla presenza delle Autorità cit- tadine, ha fatto seguito l’inaugurazione vera e propria, con la visita e la benedizione di tutti i locali. Gli invitati UDINE SUD sono stati accolti nella nuova mensa per il pranzo pre- parato dai volontari che si occupano dei bambini. Si e avuta così prova dell’efficienza delle strutture donate. Gli alpini di Resia sono stati ringraziati per il generoso e sostanzioso contributo dal Sindaco, dal suo vice e da un membro del Parlamento nazionale, oltre che dal per- sonale operante nella struttura. Molto emozionante è stato l’incontro con la Direttrice dell’Istituto, persona esemplare, che ha dedicato la propria vita ai bambini bisognosi. Gli alpini le hanno fatto omaggio di un quadro raffi- gurante la chiesetta e la sede del gruppo, che e stato sol- lecitamente appeso nella sala mensa. Le sono stati pure consegnati numerosi capi di vestiario per bambini, por- tati dall’Italia. Durante il lungo viaggio di ritorno si è rafforzata la I volontari della Protezione Civile del nostro gruppo volontà di proseguire in queste iniziative di solidarieta, hanno partecipato al servizio svolto in occasione delle cui gli alpini si sentono chiamati ormai per vocazione. Si solenni esequie di S. S. Giovanni Paolo II a Roma dal 3 sono riaffermati anche sentimenti di sincera gratitudine all’8 Aprile u.s.. Eccoli, in una delle rare pause, a Castel- per coloro che Alpini e non, hanno contribuito alla rac- nuovo di Porto presso Roma nel Centro polifunzionale colta della somma che si è potuta donare. del Dipartimento della Protezione Civile in seguito all’allertamento del Ministero degli Interni. Il Gruppo ANA Val Resia vuole ringraziare: il gruppo ANA di Stolvizza di Resia, il gruppo ANA di Moggio Udinese, il gruppo ANA di Pontebba, il gruppo ANA di San Daniele del Friuli, C.A.M.A. VAL RESIA Arrotini di Stolvizza, Udinese club Val Resia, Prosciut- teria “Ai Bintars” S. Daniele, Industria galvanica Dalla Gli Alpini del gruppo hanno avuto recentemente una Torre Ermanno & figli (TV), Dieffesi S.p A (TV), Ber- gran soddisfazione nel veder realizzato l’obiettivo per nardi Celestino Riva de Milan (TV), famiglia Micelli cui hanno lavorato tenacemente nel corso dell’ultimo Silvano Resia.

53 in modo dettagliato le caratteristiche geologiche, stori- che, geografiche, architettoniche, folcloristiche e natura- listiche dei principali centri attraversati nella Val d’Ao- sta fino a Courmayeur, anche se da lì non c’è stata la possibilità di vedere la cima del Monte Bianco, costan- temente coperta da una dispettosa nuvola. Al rientro a Quincinetto era programmato il ritrovo presso la sede del Gruppo ANA, ricavata in un vecchio mulino adeguatamente ristrutturato, da dove è iniziata la sfilata preceduti dalla banda locale, sino al centro cit- tadino, dove in Municipio, ha avuto luogo la cerimonia ufficiale del gemellaggio ed il successivo rancio offerto dal Gruppo ospitante. Dopo l’esibizione del complesso musicale e del coro hanno preso la parola nell’ordine : il capogruppo locale Francesco Rao, il Capogruppo di Vil- Premiazioni del torneo di briscola. laorba Mario Zuliani, Il Sindaco di Quincinetto ed infi- ne l’assessore comunale di Basiliano alpino e socio del Gruppo di Villaorba Marco Olivo. VERGNACCO Particolarmente apprezzato il discorso del Capogrup- po ANA locale del quale è giusto riassumere qui di Anche il 2005 é stato un anno importante per il seguito le parti essenziali: gruppo, che si è impegnato nelle varie attività ed è stato “Questa sera ci troviamo ad una festa fortemente presente alle manifestazioni sezionali con alcuni dei suoi voluta dopo che i due Gruppi da anni alle Adunate iscritti. Continua la collaborazione con la Parrocchia per Nazionali discutevano per organizzare qualche cosa che le attività sociali. Significativa la presenza in termini li legasse non solo nella giornata della manifestazione numerici all’adunata nazionale di Parma. nazionale. Quest’ anno, a Parma, abbiamo deciso l’in- Segnaliamo le varie iniziative, quali l’illuminazione di contro. E questa sera eccoci finalmente riuniti per Natale, la raccolta di fondi per persone in criticità eco- festeggiare il gemellaggio. L’incontro tra i due gruppi nomica, il recupero della fontana danneggiata da un inci- genererà sia tra gli alpini che tra la popolazione dei due dente stradale, la collaborazione con il Simposio della paesi momenti di vera e sincera amicizia. Pietra Friulana importante evento che si svolge a Ver- Il nostro è un Gruppo alpino molto piccolo con appe- gnacco con dimensioni ormai internazionali. A livello na una quarantina di tesserati. Il compito di noi tutti comunale ci siamo impegnati nell’organizzazione dell’e- sarà quello di far sì che il Gruppo cresca cercando di far sercitazione sezionale della Protezione Civile, con ottimi entrare quei giovani, o meno giovani che forse hanno risultati nonostante l’inclemenza del tempo. Il gruppo è ancora il ricordo della naja nel suo aspetto più negativo. ora impegnato nella ristrutturazione della sede ed in Dobbiamo far capire loro che quei 18 o 15 o 12 mesi questi giorni si sta predisponendo con la parrocchia uno sono serviti per diventare uomini con sani principi e schema di interventi ed un naturale regolamento d’uso, il nobili ideali che il popolo alpino tramanda da genera- difficile sarà reperire le risorse finanziarie. Anche que- zioni. Non sto qui a dilungarmi su quello che facciamo st’anno la tradizionale ‘’Briscola’’ con la Festa Austriaca ma mi piace sottolineare che dove esiste una calamità gli con la presenza di oltre 200 persone, fra cui il Sindaco e alpini sono sempre i primi ad intervenire con la loro gli Assessori e tanta allegria e tanta amicizia. capacità ed esperienza collaudata in tutti questi anni. Non possiamo dimenticare chi è andato avanti in par- Questa caratteristica di attaccamento ai valori della soli- ticolare il vecjo Settimio, gli amici sinceri Elio, Artemio darietà e fratellanza è quanto ci è stato trasmesso nel e Guerrino insieme a Rosina Pers, da sempre amica periodo di servizio di leva. degli Alpini, che partecipava spesso alle nostre iniziati- Gli alpini, grande presenza sul territorio italiano ed ve, se n’è andata poco prima di compiere 100 anni. estero conosciuta ed apprezzata ; gente bonaria magari un po’ rude e schiva, ma sempre generosa e disponibile. Volevo pubblicamente ringraziare Mario Capogrup- po di Villaorba che ha saputo portarci un pezzo del Friu- VILLAORBA

Oltre alla normale attività del gruppo, quest’anno assume particolare importanza il GEMELLAGGIO con il GRUPPO ANA DI QUINCINETTO (TO) La cerimonia si è tenuta il giorno 16 luglio 2005 a Quincinetto, dopo che le basi erano state gettate in occasione dell’adunata nazionale di Parma del maggio u.s., sull’onda dei contatti iniziati nelle adunate di Tori- no, Udine e ad Aosta. Dopo essersi sistemati nell’ ostello dei Salesiani “don Giovanni Bosco” ad Ivrea in una splendida e ristruttu- rata struttura posta sulla sommità della collina nei pres- si del centro cittadino, e dopo avere incontrato i soci del Gruppo ANA di Quincinetto, il capogruppo locale Fran- cesco Rao, trasformatosi in guida turistica, ha illustrato

54 Cronache dai gruppi li in terra piemontese. La prossima volta spetterà a noi - S. Messa e discorsi di circostanza nel soprastante far visita in terra friulana e speriamo di essere numero- “balcone naturale” del Vallone di Scalaro, ad oltre 1400 si come loro. metri di quota, in uno splendido scenario alpino. Per concludere volevo, con un minuto di raccogli- La salita è stata organizzata dai soci del locale Grup- mento, ricordare tutti coloro che sono andati avanti e po ANA che, con i propri mezzi, hanno in pochi minuti che da lassù sicuramente faranno il tifo per quanto stia- fatto raggiungere le località prestabilite per le due ceri- mo facendo. Vi ringrazio tutti e Vi auguro che questo monie. Degna cornice fornita dal coro sezionale di Ivrea gemellaggio possa rimanere dentro di Voi come un e la banda locale che ha accompagnato i partecipanti. momento di gioia che non si potrà mai più cancellare”. Nel corso della S. Messa la corale ha magistralmente Sono seguiti i rituali scambi di doni. Particolarmente eseguito due canti friulani, preparati per l’occasione : apprezzata l’opera in legno preparata da una scultrice di “Stelutis Alpinis” e “ai preat...” molto toccanti per i testi Quincinetto per il Gruppo Alpini di Villaorba con inci- e per la particolarità del paesaggio circostante, brani il sa la dedica di circostanza. cui significato è stato illustrato da Zuliani esprimendo Il rancio si è protratto sino a notte inoltrata, allietato altresì la gratitudine di tutti i friulani presente, che non dal suono della banda locale e dai canti del gruppo cora- avrebbero mai immaginato di trascorrere due splendide le paesano presente alla manifestazione. giornate, così lontano dalla loro Regione. Il giorno successivo, domenica 17 luglio, festa annua- Scesi a valle, è iniziato il viaggio di ritorno un po’ tri- le del Gruppo di Quincinetto, la cerimonia si è svolta in sti per il distacco da questi nuovi amici. due fasi: La magnifica esperienza vissuta sarà di stimolo per - inaugurazione della ristrutturata Cappella di Man- organizzare al meglio, nel nostro paese, la seconda fase servera ad oltre 1000 metri di quota del gemellaggio, ma ce la faremo senz’altro.

Dignano ALPINIFICI Savorgnano al Torre Il socio Luigi GASPARDO si è unito Il socio Emanuele IURI ha portato in matrimonio con la signora Emilia all’altare la signora Zaira Nonino. Ai Kapric. novelli sposi le più vive felicitazioni.

Tricesimo Il socio PASCOLETTI Massimo e signora Mara Biasi hanno coronato il loro sogno d’amore. Congratulazioni vivissime da parte di Moggio Udinese tutto il gruppo. Il socio Gilberto GIACOBBI è convo- lato a nozze con la signora Mara Mar- VERGNACCO chi.

Andrea FIORELLI si è unito in matri- monio con la signora Marina Svigni.

NESPOLEDO

Ha coronato il sogno d’amore il socio Francesco MONAI portando all’altare la signora Natascia.

Finalmente sposi il socio Mauro PE- RESSINI e la signora Sara.

Dolegnano

Grande festa anche a Nespoledo per il matrimonio del consigliere Jerry Gat- Moreno Bertoni, capogruppo degli teri che è convolato a giuste nozze con Alpini di Vergnacco nonchè Consiglie- Bindu, una splendida ragazza di origi- re Sezionale, ha impalmato la signorina ne indiana, che parla correntemente il Elena Migotti il 3 luglio scorso nella friulano. La coppia è uscita dalla chie- Chiesa dei SS.Gervaso e Protasio di sa sotto un arco tricolore sorretto da Nimis. I novelli sposi sono stati salutati veci e bocia, mentre Jerry ha posto il all’alpina da un gruppo di amici. Ad cappello sul capo della sua sposa. A Elena e Moreno felicitazioni ed auguri. buon intenditor… poche parole. Villanova del Judrio Il socio e consigliere Cristiano PON- Orgnano Il socio Emiliano GRATTONI si è TON è convolato a nozze con la signo- È convolato a nozze il socio Tiziano unito in matrimonio con la signora ra Giulia Candido. PAPAIS con la dolce Nadia. Barbara Malagnini.

55 SEZIONE DI UDINE in famiglia Sono andati avanti nei nostri gruppi

Alle famiglie degli scomparsi la redazione del nostro giornale e tutti gli Alpini dei nostri Gruppi rinnovano le più affettuose condoglianze.

Adegliacco Cavalicco Basiliano diversi paesi, Caporale Castions di Strada Alpino, Combattente in Albania ed in Grecia. Diego era il socio più an- ziano del Gruppo e ricor- dato con affetto dai soci.

GUERRA ROBERTO Classe 1929, Alpino del- BIASIUTTI EMILIO BERNARDIS BENITO DEL GIUDICE FRANCO l’8° Rgt. Btg. Gemona. Classe 1914,Alpino del 9° Classe 1938, Alpino della Classe 1931, Alpino del- Reggimento. Brigata Alpina Julia. l’8° Rgt. Alpini Btg. Civi- VACCHIANO dale. ERMENEGILDO Classe 1915, Alpino Arti- Billerio REVELANT OTTAVIO gliere del 3° Rgt. Art. Socio fondatore del Grup- Gruppo Val Tagliamento, po, Classe 1932, Alpino partecipò agli eventi bel- dell’8° Rgt. Btg. Cividale, lici in Grecia, fu decorato ricordato con affetto per con Croce di Guerra. la sua umanità ed impe- gno nel sociale. Buttrio TONETTI ARDUINO TREVISANI ROBERTO Classe 1935, Artigliere Classe 1976, Caporale Btg. Branco del 3° Artiglieria Alpina. Log. Julia. Tragicamente ha raggiunto il paradiso BATTISTUTTI FRANCO Ceresetto – Torreano di Cantore Classe 1945, Sottufficiale Brigata , Segreta- MARTINIS ADRIANO Alnicco rio del Gruppo, valente Classe 1940, amico degli ed appassionato organiz- Alpini. zatore. DOSE ARDUINO Classe 1930, Alpino del- Chiusaforte l’8° Rgt. Btg. Cividale. DEL DEGAN MARIO Classe 1938, Caporal Mag- giore dell’11° Rgt. Alpini Posizione.

GREGORIS LUIGI Bressa Classe 1930, Geniere della Compagnia Genio “Julia”. REVELANT ARRIGO MARCON MARIO Classe 1919, Caporale PLET ANGELO Classe 1922, Alpino dei della Jullia, Combattente Classe 1915, Alpino dell’ Btg. Val Fella e Gemona. sul fronte Greco Albane- 8° Rgt. Btg. Cividale, Combattente sul fronte se, ferito gravemente, si Combattente nella cam- russo, nella ritirata subì meritò la Medaglia d’Ar- pagna sul fronte Greco congelamento degli arti Basaldella del Cormor gento al V.M. Albanese. inferiori. Decorato con la Croce di Guerra al merito. ZULIANI IRENIO Classe 1934, Alpino del- l’8° Reggimento Btg. Ge- mona.

Buia GUBIANI ITALO PITTILINO LILIANO Classe 1939, Alpino del- TURCO SILVANO Classe 1929, Alpino dell’ REVELANT DIEGO l’8° Reggimento. Btg. Tol- Classe 1944, Artig del 3° NAIDON RICCARDO 8° Rgt. Btg. Cividale. Classe 1913, emigrante in mezzo. Rgt. Artiglieria Alpina. Classe 1917, Sergente del-

56 In famiglia l’8° Btg. Alpini Gemona, Dignano l’11°Rgt. Gruppo Val Ta- Pasian di Prato Combattente sul fronte gliamento. Ex segretario Greco Albanese, decora- del gruppo. to con Croce di Guerra al merito. Magnano in Riviera SIEGA ANTONIO Coja di Tarcento Classe 1915, Artigliere della Brigata Julia, Com- battente in Etiopia e pri- VALUSSI LUCIANO gioniero di guerra in In- Classe 1945, Caporale LESA VITTORIO DI MARCO ADELMO dia, periodo 1936/1943. Classe 1924, Alpino Arti- dell’8° Rgt. Alpini Btg. Classe 1926, Caporal Cividale. Maggiore nel Battaglione gliere del 3° Rgt. Artiglie- Manzano ria Montagna Gruppo Co- Tolmezzo. Fondatore e negliano, ha partecipato Palazzolo dello Stella per diversi anni consiglie- agli eventi bellici. re e attivo sostenitore per ogni iniziativa del Grup- LIUSSI SANDRO po. Classe 1954, Alpino Para- Fagagna cadutista del Btg. Alpini Vicenza, protagonista tra i soccorritori nell’emer- genza terremoto del ‘76 e nella quotidiana attività ZUGLIANO ANTONIO del gruppo. “Bertin” CESCA LIVIO Classe 1918, Alpino del- Classe 1943, Alpino Arti- l’8° Rgt. Btg. Cividale, gliere del 3° Rgt. Artiglie- Combattente sul fronte ria Montagna, gruppo Greco/Albanese, Reduce MATTIUSSI ELIGIO PUGNALE ALDO Udine. Classe 1929, ha servito di Russia, decorato con Classe 1913, Caporale nell’8° Rgt. Alpini Btg. Croce di Guerra al merito. dell’8° Rgt. Alpini Btg. Cividale. Cividale, 76ª Compagnia, Combattente nel secondo Mereto di Tomba conflitto mondiale. VIDONI BATTISTA Classe 1922, Alpino del- l’8° Rgt. Btg Val Natiso- ne, Combattente in Fran- cia, per anni consigliere e DURÌ ERMANNO attivo collaboratore del Classe 1921, Caporal gruppo. Maggiore del 9° Rgt. PONTONI ITALO Alpini, II Gruppo Alpini MATTIUSSI SAVINO Classe 1938, Alpino del- Valle- Val Leogra, Com- Colloredo di Monte Classe 1933, Caporal Mag- l’8° Reggimento. Btg. Tol- QUADRIGLIO battente sul fronte Balca- Albano giore del 7° Rgt. Alpini. mezzo, è stato consigliere GIULIANO nico, decorato con 3 Croci ed attivo collaboratore Classe 1934, Artigliere di Guerra al merito. del Gruppo. del 3° Rgt. Artiglieria Al- Moggio Udinese pina, gruppo Conegliano. Passons NELIO FANNA Classe 1940, Cap. Mag- giore del 3° Reggimento Artiglieria Mont. Gruppo Conegliano. BOTTO ENRICO Classe 1931, Artigliere MARCANTI Pavia di Udine del 3° Rgt. Artiglieria da TOLAZZI GINO DOMENICO SALVATICO Montagna gruppo Cone- Classe 1912, Caporal Mag- ZANELLA AGOSTINO Classe 1920, Alpino Arti- GREGORIO gliano. giore dell’8° e 9° Rgt., Btg Classe 1948, Artigliere gliere del 2° Rgt. Artiglie- Classe 1950, S. Ten. dell’8° Gemona e Val Pescara, della Brigata Cadore, 6° ria Brigata Tridentina, Battaglione Alpini Tol- Combattente nella cam- Colloredo di Prato Rgt. Artiglieria Alpina, Combattente nelle cam- mezzo. pagna di Grecia. gruppo Lanzo. pagne di Francia, Grecia, Russia. Decorato con Cro- Moruzzo ce di Guerra al Merito. Pertegada Grions di Sedegliano

OLIVO FIORENZO Classe 1912, Alpino del- l’8° Rgt. Btg. Cividale, Reduce di Albania, deco- MACOR GIUSEPPE GOBBO ANTONIO MORSANUTTO EGIDIO rato con la Croce di PRENASSI ORLANDO Classe 1935, Alpino del- Amico degli Alpini, Clas- Classe 1936, alpino del 6°; Guerra al Merito. Classe 1953, Sergente del- l’11° Rgt. Alp. d’Arresto. se 1947, iscritto dal 1995. Divisione Tridentina.

57 Sant’ Andrat del Cormor Ci ha lasciati l’amico LINASSI MARIO Classe 1930.

Udine – Rizzi

PLOZZER GINO MINISINI ADELIO Classe 1932, Cap. Mag- FABBRO VITTORIO PARAVANO GUIDO Classe 1920, Alpino del- giore dell’8° Rgt. Alpini l’8° Rgt. Btg. Gemona. Btg. Cividale. Era un pila- Classe 1924, Alpino del- Classe 1934, Alpino del- stro del Gruppo di Perte- l’8° Rgt. Alpini Btg. Civi- l’8° Rgt. Btg. Cividale. gada sin dai tempi della dale, Diploma d’Onore al Tarcento ROSSI PIERGIORGIO Combattente per la Li- sua costituzione. Savorgnano del Torre CECCONI FRANCO Classe 1929, Colonnello bertà d’Italia, Alpino d’I- Classe 1950, Alpino della del 3° Rgt. Artiglieria da talia. Montagna. Percoto Julia, 8° Rgt. Btg. Tolmez- zo. Rive d’Arcano Tarvisio

BELTRAMINI NATALE Classe 1925, Alpino del- l’8° Rgt. Alpini Btg. Tol- TRANGONI RENATO BARDUS SECONDO mezzo. Classe 1949, Amico degli Classe 1921, Artigliere Alpini. DE VETTOR CLAUDIO del Comando 3° Rgt. Sedegliano MURA ANTONIO Artiglieria da Montagna, Classe 1934, Tenente del Classe 1931, Maresciallo Udine – S. Osvaldo gruppo Conegliano. Com- 3°Reggimento Artiglieria Capo dell’8° Alpini Btg. battente sul fronte Russo, Montagna. Professore di L’Aquila, valente consi- decorato con la Croce al Agraria. gliere e infaticabile ani- merito. matore del gruppo. San Daniele Torsa

BELGIORGIO ANTONIO Classe 1927, Alpino del- l’8° Rgt. Alpini Btg. Civi- FORTUNATI RICCARDO dale. Classe 1942, Caporale del 3° Reggimento Artiglie- Segnacco ria da Montagna, Coman- BERTOLDI ATTILIO do Truppe Carnia Cado- Classe 1915, Sergente re. CEDARMAS ADO Maggiore del 3° Rgt. Art. APPOLONIA MICHELE Classe 1932, Colonnello, da Montagna, Gruppo Classe 1940, Alpino dell’ Villaorba Osoppo. Combattente sul Ufficiale addetto presso il 8° Rgt. B.T.G.T. Tolmez- È andato avanti il giova- fronte Greco Albanese, Comando Truppe Carnia zo, 22ª Compagnia. decorato con la Croce al Cadore di S. Daniele. ne socio merito di Guerra. VALERIO OSELLAME Tricesimo Alpino Classe 1977, ulti- mo dei chiamati alla leva Precenicco NUSCA MARIO DE BORTOLI obbligatoria del nostro Classe 1946, Maresciallo FRANCESCO paese, tragicamente man- Aiutante del 3°Rgt. Arti- Classe 1959, Alpino Arti- cato alla famiglia ed al glieria Alpina. gliere del Gruppo Cone- Gruppo. gliano. Prematuramente è Susans andato avanti il Socio Vergnacco

SALVADORI MARIO Udine Est Classe 1948, Cap. Mag- giore in servizio presso il ROTANTI LUIGI Classe 1925, Generale del- D’ESTE RENATO Comando Truppe Carnia Cadore. la Brigata Alpina Julia, Classe 1943, Artigliere valido ed intraprendente del 3° Artiglieria Alpina primo segretario del grup- gruppo Osoppo. S. Giovanni al Natisone po. DE SABBATA MARINO ANDREUTTI BERTONI VALENTINO Classe 1915,Alpino dell’8° MARCELLINO SICCARDI MARIO Classe 1915, Alpino della Rgt. Alpini, Combattente Classe 1915, Alpino della Classe 1934, Generale di 2ª Comp. Btg. Val Na- sul fronte Greco Alba- Julia, 8° Rgt. Btg. Civida- Art. Montagna Coneglia- tisone, Combattente nelle nese. decorato con la Cro- le. Combattente sul fron- no, esperto e propositivo campagne di Francia, Gre- ce al merito di Guerra. te Greco Albanese. consigliere del gruppo. cia, Albania e .

58 In famiglia

Zompitta Moggio Udinese Il socio Gianfranco CA- Ha dato il suo primo va- SARI e nonna Vilma gito la stella alpina annunciano la nascita di NUNZIA figlia del socio ASIA. Ai nascituri, ai ge- Angelo PONTICELLI e nitori, ai nonni un rin- della neomamma Maria. novato augurio di serena felicità. Orgnano San Daniele Il socio Emiliano TA- Il 21 ottobre ha visto la COSSETTINI ARTEMIO COSSETTINI SETTIMIO COMELLO MARIO LOTTI e la gentile si- luce RICCARDO, figlio Classe 1927, Alpino della Classe 1910, Caporale del- Classe 1919, dell’8° Rgt. gnora Liala annunciano del socio e consigliere del Julia, Btg. Cividale. l’8° Alpini Battaglione Alpini Btg. Cividale. In con grande gioia la na- gruppo Enzo PECILE e Cividale, Combattente in noi sono rimasti vivi i suoi scita del primogenito della consorte Marta. Al COSSETTINI ELIO Francia, decorato con Cro- racconti di guerra e l’inse- EMANUELE. Gli alpini neonato ed ai genitori i Classe 1943, Artigliere ce di Guerra. Ricordato gnamento di pace che ci partecipano alla gioia che migliori auguri e fortune Alpino del 3° Reggimen- con affetto per la sua con- ha trasmesso. Serenamen- ha riempito il focolare di da parte del Direttivo e to Artiglieria da Monta- tinua ed attiva presenza te è andato avanti, rag- Emiliano ed augurano degli Alpini del gruppo. gna gruppo Conegliano. nel gruppo. giungendo l’ultima vetta. tanta felicità. Leonardo e Federico an- Il 29 ottobre è nata GIU- nunciano la venuta del LIA, nipote del socio e SCARPONCINI fratellino GABRIELE e collaboratore del gruppo gioiscono assieme al papà Raffaele ZURRO. Alla Fulvio, alla mamma Mau- neonata i migliori auguri Alnicco ra ed ai nonni Luciano ed e fortune ai genitori Il socio Alberto ZANOR Andreina. Gli alpini del Caterina e Daniele ed ai e la signora Ilaria an- Gruppo si uniscono alla nonni Raf e Nella. Con- nunciano con gioia la na- felicità dei socio Fulvio e gratulazioni dal Direttivo scita dello scarponcino Luciano Zamparini per il e dagli Alpini del gruppo. TOMMASO. piccolo scarponcino. Savorgnano al Torre Basiliano Pavia di Udine Il socio Ennio PICCINI e È nato JACOPO CON- Il socio Ermanno MAR- della signora Fanny VERTINI, figlio del socio annunciano con gioia la ZZI, della signora Ma- genito MICHELE, con la NICCO, la mamma Va- Marco e della signora lentina MEDEOSSI an- nascita del nipotino Michelle; i nonni Dome- nuela e del fratellino collaborazione, natural- Andrea. Al neoarrivato, Lamberto per la nascita mente, della signora Da- nunciano la nascita di nico e Paolo entrambi ADELE. ai genitori gli auguri di un soci si augurano che la di due bellissime stelle niela. sereno futuro. tradizione della grande alpine: ERIKA e GRE- Ai neonati, i genitori, i In casa del socio MAN- famiglia alpina continui. TA. Tantissimi auguri. nonni, gli alpini augurano SUTTI Sergio è arrivata La stella alpina ALES- I soci del Gruppo parte- una lunga e serena vita. GIADA. Alla gioia della SIA ha allietato con il suo cipano alla gioia dei ge- Dignano mamma Luisa si uniscono arrivo la casa del socio nitori e alla felicità dei Forgaria i nonni. Roberto CASTENETTO nonni e delle famiglie. e di mamma Donatella. È nata SARA, figlia del Il socio MOSCHIONE socio MARCUZZI Flavio Beano Luciano la moglie Di Sedegliano e signora Marcella. Alla Giorgio Mirta sono lieti È nata la stella alpina È nato MICHELE figlio neonata, ai genitori, al fra- di annunciare la nascita VANESSA DREOLINI: del socio Flavio PECO- tello Claudio vivissimi di SOFIA. la mamma Debora, il pa- auguri da tutti i soci. RARO e della signora pà Alessio ne danno il Il socio FABRIS Dino la Gabriella Dopo la stella alpina Va- lieto annuncio assieme al moglie Virgolini Giulia nessa è arrivato il piccolo nonno Luigi, capogruppo sono lieti di annunciare la Villanova del Judrio Alpino ANDREA ad al- di Beano. nascita di GEMMA, alla lietare il socio COLETTI È nato ALAN, piccolo È nata SABRINA, per la festa si unisce il nonno Coja di Tarcento Giuliano e signora Barba- scarponcino, figlio del gioia del socio DI MAR- Luigi alfiere del gruppo. ra. Ai genitori i migliori socio Marco ERMA- Il gruppo si rallegra per la CO Raffaele e signora CORA e di Barbara. Mi- Elena. auguri da tutto il gruppo. nascita di FABIO, se- Percoto chele Vicario, alla mam- condogenito del signor Il papà MOLINARO ma Alessandra ed ai CHIARCOS Paolo e si- La nascita di SEBA- In casa del socio Daniele Massimo con la mamma nonni sentite felicitazioni gnora Selene; al neonato, STIANO ha allietato la CAVERZAN e della si- Luigina, il nonno Claudio, da tutto il Gruppo. ai genitori, ed al fratellino famiglia del socio Lucia- gnora Anna è arrivata la la nonna e la sorella Giu- Alessio i migliori auguri no PERESSINI e signora stella alpina CARLOTTA. lia sono orgogliosi di Vergnacco da parte del gruppo. Elisa. annunciare la nascita di Reana del Rojale Il socio COLOSETTI Monica ROTA ha dato CHIARA. Nel giorno del Alessandro e mamma Ciseriis Il vice capogruppo Olivo alla luce la stella alpina lieto evento si unisce tut- Roberta sono lieti di VENUTI, la mamma con È nata VERONICA. Lo DORIS per la gioia del to il gruppo. annunciare la nascita di la nonna Ada annunciano annunciano il socio Paolo padre, socio Adriano Sal- GABRIEL. PETRIS e la signora Mi- la nascita dello scarpon- tarel e del nonno Bruno Grions di Sedegliano la. Ai neo genitori vivis- cino ANDREA. Rota. Zugliano simi auguri. È nato NICOLÓ, figlio del Il socio GIUSTI Giu- socio Loris LINZI e della Il socio Renato VENUTI Il socio MENAZZI Mi- I soci del gruppo si uni- seppe ha raddoppiato la signora Michela. Al neo- unitamente alla nonna chele e la compagna scono alla felicità del Ca- garanzia di continuazione nato ed ai genitori le mi- Laura annunciano l’arri- Maura annunciano con pogruppo e Consigliere delle Truppe Alpine con gliori felicitazioni da tutti vo della stella alpina VIT- gioia la nascita del primo- Sezionale Roberto ZU- la nascita del secondo- gli Alpini del gruppo. TORIA. genito NICOLÒ.

59 ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI Sezione di Udine - Viale Trieste, 137 - 33100 Udine «ALPIN JO MAME» Periodico trimestrale gratuito ai soci ANNO XXXVII - N. 3/4 - LUGLIO - DICEMBRE 2005 www.anaudine.it • e-mail: [email protected][email protected] Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2, DCB UDINE In caso di mancato recapito rinviare all’Ufficio di Udine Ferrovia per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la tariffa in vigore.