A.N.A. - ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI - 33100 Udine - Viale Trieste, 137 - Tel. 502456 ANNO XXXVII - N. 3/4 - LUGLIO-DICEMBRE 2005 Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2, DCB UDINE - Periodico trimestrale gratuito per i soci www.anaudine.it • e-mail: [email protected] TAXE PERÇUE UDINE TASSA RISCOSSA ITALY Mentre era in preparazione questo numero di “Alpin jo mame” un tragico evento ha segnato la vita della Sezione; in un incidente Giuliano Sattolo ha perso la vita e Rino Tesolin si è ferito in modo grave. Il Comitato di redazione ha ritenuto di non rinviare l’uscita di questo numero, man- tenendone l’impostazione iniziale senza modificarla, inserendo questa pagina, in modo da far giungere ai lettori per Natale la nostra rivista. Le condizioni di Rino Tesolin, nell’andare in stampa, paiono abbastanza ottimistiche pur mantenendo la loro gravità, con la spe- ranza di saperlo fuori pericolo al momento della pubblicazione.
Ti abbiamo salutato, Giulia- difficili sapevi riportare sui bi- realtà locale e la vita associati- no, per l’ultima volta, avvolto nari giusti una discussione che va, allora non è più un proble- nella bandiera, in quella bandie- poteva scendere in diatriba, con ma di tempo ma diventa una ra che volevi ben esposta fuori quel grande equilibrio che ti era scelta di vita! dalla sede della nostra Sezione, proprio, con la pacatezza, senza Ecco perché ti ricorderemo per quella bandiera che ti ha alzare mai troppo la voce… sempre: perché hai rappresen- portato a fare il Capogruppo di Il rigore morale di cui eri tato l’essenza dei valori dell’es- Manzano e il consigliere della dotato, insieme alla forte per- sere Alpino, quel cittadino Ita- Sezione di Udine, per quella sonalità ti conferivano un cari- liano di cui tutti noi vorremmo bandiera che hai tanto amato e sma che a volte, all’apparenza, fosse composta l’Italia intera, per amore della quale, in una emanava una certa severità: ma per quel modo di comportarti tragica fatalità, hai perso il bene chi ti ha conosciuto sa bene che faceva stare bene chi t’in- prezioso della vita. quanta bontà d’animo c’era in contrava. Ma il tuo ricordo non rimar- te, quanta passione mettevi nel- Il buon Dio, nella sua infinita rà per questo, per un fatto o le cose che facevi. misericordia e per tutto quello per la situazione particolare, il Perché tu, Giuliano, non eri che non è dato di conoscere tuo ricordo ci guiderà e ci sarai certo un annoiato che si era allo scibile umano così ha deci- d’esempio per quello che co- creato un hobby, tanto per riem- so! Però è dura da accettare stantemente hai rappresentato pire la giornata: tu eri un im- questa realtà, anche se i tanti con il tuo tratto caratteristico e prenditore, eri fortemente lega- occhi rossi di pianto al tuo ulti- con la tua discrezione. to alla famiglia e sapevi ricavar- mo saluto, in quell’atmosfera Ci sarà d’esempio la tua di- ti il tempo da dedicare agli Alpi- surreale mentre suonava il sponibilità, il tuo metterti a di- ni e non ti tiravi mai indietro: silenzio, quasi un ammiccamen- sposizione in ogni occasione, col questo il tuo grande insegna- to da una tomba lì vicino da garbo giusto e con quella splen- mento: si possono trovare mille parte di Nino Masarotti, ci è dida serenità che sempre ti scuse per non impegnarsi, ma se parso di sentirti dire “...Tenete accompagnava. Non ci ricordia- c’è la passione, se c’è la volontà duro... andate avanti...” mo di averti visto arrabbiato di fare qualcosa anche per gli qualche volta, e nei momenti altri, per vivere intensamente la Mandi Giuliano!
Redazione: Ufficio stampa Brigata Julia Rinaldo Paravan, Giuliano Chiofalo, Ivan Asquini Associato all’Uspi: Collaboratori: Unione Stampa Periodica Italiana Giovanni Venuti, Roberto Toffoletti, Luciano Direttore responsabile Scarel, Giorgio Della Longa, Stefano Toscani, Autor. Trib. Udine n. 229 del 18-10-1968 Claudio Cojutti Guido Cibin, Odillo Fabris, Roberto Tirelli Stampa: Graphart- Trieste
2 Cronaca Sezionale …RENDICI FORTI…
La fortezza ella nostra quotidianità di cittadini, ma soprattutto nel nostro vive- non è soltanto una virtù re l’”alpinità”, non può mancare la rigorosa tenacia che ci ha sem- NNpre contraddistinti: certo che il benessere raggiunto, la costante cristiana, messa in discussione di riferimenti, il consumismo sfrenato in barba a deve essere anche una qualsiasi crisi congiunturale (si pensi ai milioni di euro che gli Italiani spendono ogni anno soltanto per l’acquisto di suonerie per telefonini!) e “dotazione” personale perché no, forse anche un po’ di stanchezza e disillusione, rischiano di por- insostituibile tarci in uno stato di apatia, ad un calo della tensione, insomma una ten- nello zaino simbolico denza a “mollare”. Questo non è consentito! Chi, come noi, ha avuto un grande passato e che rappresenta vive uno straordinario presente, sa bene che il futuro lo tiene nelle sue il patrimonio morale mani. La fortezza intesa come consapevolezza dello spessore morale che gli Alpini rappresentano diffusamente nelle comunità locali e più in gene- che ci portiamo addosso rale nella società civile deve far sì che ogni tentazione a cedere e ad arre- trare venga annientata sul nascere. Non per niente il nostro patrono, San Maurizio, questo legionario martire, rappresenta con il suo esempio, coerente fino al sacrificio estremo, l’essenza stessa della fortezza intesa come cardine della vita e virtù, e non si abbia timore, a questo proposito, di rimettere al loro posto le parole della nostra preghiera “... rendici forti … a difesa della nostra millenaria civiltà cristiana”. E allora se per un momento ci concediamo una pausa per le festività con le nostre famiglie e con i nostri amici, una pausa di riflessione tipica della “sjaràde”, la chiusura delle attività, il raccolto insomma, preparia- moci a rimboccare le maniche con rinnovato entusiasmo per operare nella nuova stagione. Il 2006 ci vedrà impegnati nel 30° anniversario del terre- moto e il famoso motto “il Friuli ringrazia ma non dimentica” sarà quan- to mai d’attualità e assolveremo fino in fondo al compito di essere Friula- ni, orgogliosi della nostra appartenenza. Nondimeno la vita dei Gruppi cadenzerà il ritmo associativo con le miriadi di attività, le ricorrenze, le manifestazioni e gli anniversari di fondazione, qualcuno anche di notevo- le importanza numericamente parlando: in tutto questo tenendo alta la bandiera tricolore, la nostra bandiera, la bandiera Italiana e parlando senza eufemismi, senza aver paura di pronunciare “nazione” al posto di “patria” che vuol semplicemente dire “terra dei padri”. E, con fortezza, guardando al futuro, con una visione ampia dello scenario geo-politico: la foto di copertina di questo numero non riguarda un momento di vita asso- ciativa, ma il cambio di comando della Brigata Alpina “Julia”: così ha voluto il comitato di redazione per sottolineare sì l’attaccamento e l’af- fetto per questa gloriosa unità, ma anche per ricordare che oggi la “Julia” è una Brigata internazionale, composta anche da militari provenienti da altri paesi europei, di cui noi Italiani deteniamo il comando e che ha sede, e la cosa non può che inorgoglirci, proprio a Udine. E infine un’iniezione di gioventù, che non fa mai male, rappresentata dalle immagini dell’ulti- In copertina: ma di copertina che fissa i momenti del concerto tenuto dagli ex coristi Il Generale di Brigata della “Julia” in occasione del congedo degli “Ultimi”. Alberto Primicerj cede il comando della Julia Con questi sentimenti giunga a tutti i soci, amici e semplici lettori e a al pari grado Claudio Mora. tutte le loro famiglie l’augurio di
In quarta di copertina: Buon Natale e felice Anno Nuovo, Concerto degli “Ultimi”. con un simbolico abbraccio affettuoso da parte di tutta la Sezione di Udine.
3 Cambio di comando alla “Julia”
enerdì 23 settembre u.s. presso la Caserma “Man- Dalla nostra Brigata VVlio Feruglio” di Venzone il Generale di Brigata Alberto In questi ultimi mesi la Julia è stata interessata da un susseguirsi Primicerj ha passato le consegne di avvenimenti. Ne facciamo una breve cronistoria lasciando ai al pari grado Claudio Mora. comunicati ufficiali e alle fotografie, gentilmente forniteci dal Ha presenziato alla cerimo- Comando, un più approfondito esame degli avvenimenti. nia il Comandante delle Truppe Alpine, Generale di Corpo Maggio - A Postumia(SLO) Esercitazione nell’ambito della Multi- d’Armata Ivan Resce.All’even- national Land Force. to ha conferito particolare 23 Settembre - Il generale Alberto Primicerj lascia il comando risalto la partecipazione del della Julia al generale Claudio Mora. Labaro Nazionale dell’Associa- zione Nazionale, scortato dal 8 Ottobre - Il mitico col.Villi Lenzini cede il comando dell’8° Rgt. Delegato Nazionale sig. Dante Alpini al col. Massimo Panizzi. Soravito De Franceschi. Sono intervenuti alla cerimo- 14 Ottobre - Il col. Gnesutta cede il comando del Btg. Tolmezzo al nia numerosi vessilli e gagliar- pari grado Biasiutti. detti delle Sezioni e dei Gruppi 14 Ottobre - A Venzone un altro pezzo della Julia viene sacrificato del Triveneto, con i loro rispet- secondo quanto previsto dal “Progetto di razionalizzazione tivi Presidenti e Capigruppo, dello strumento militare”: viene infatti sciolto il 14° Rgt. Alpini. moltissimi Alpini in congedo, nonché i rappresentanti delle Novembre - Il Comando Brigata sarà schierato a Prizen in Kosovo. altre Associazioni Combatten- tistiche e d’Arma.
Esercitazione ‘’Clever Ferret 2005’’.
4 Cronaca Sezionale
Numerose anche le Autorità mandato il 3° reggimento arti- Brigata sarà rischierato a Priz- civili e militari fra cui il Presi- glieria da montagna a Tolmez- ren in Kosovo, ove il Generale dente del Consiglio Regionale zo. Mora assumerà per sei mesi il del Friuli Venezia Giulia, dott. Gli impegni operativi della Comando della Brigata Multi- Alessandro Tesini, il Procurato- “Julia” proseguono con conti- nazionale Sud-Ovest, nel qua- re della Repubblica di Tolmez- nuità. In particolare, a metà dro dell’operazione multinazio- zo, dott. Enrico Cavalieri, il novembre il Comando della nale “Joint Enterprise”. Comandante della Regione Carabinieri F.V.G., Generale di Brigata Silvio Ghiselli, la Me- daglia d’Oro sig.ra Paola Car- nielli Del Din ed i Sindaci delle Carissimi lettori, Città di Udine, Tolmezzo, Ge- il 23 settembre p.v. si conclude, dopo quasi tre anni, il mio periodo mona e Venzone. di comando presso la gloriosa Brigata Alpina “Julia”, poiché chiama- Anche gli ex Comandanti to a ricoprire un nuovo incarico presso il Comando Truppe Alpine. della “Julia” hanno voluto, con L’aver guidato questa prestigiosa Brigata è stato per me motivo di la loro presenza, suggellare la legittimo orgoglio e di grande soddisfazione professionale, nonché il cerimonia del passaggio delle coronamento delle mie migliori aspettative come Alpino e come Uffi- consegne. ciale. Il Generale Alberto Primi- La mia azione di comando è stata resa più agevole ed efficace gra- cerj assumerà il comando della zie anche all’amicizia schietta e sincera ed alla collaborazione attiva e Divisione “Tridentina”, presso disinteressata che la Sezione A.N.A. di Udine mi ha sempre riservato il Comando delle Truppe Alpi- e che il vostro periodico ha costantemente promosso. ne a Bolzano. “Alpin jo mame” è stato, infatti, un punto di riferimento certo e Molteplici impegni operativi duraturo nel testimoniare e nel diffondere l’attività della Brigata e gli e significativi cambiamenti han- incontri tra gli Alpini in armi ed i Soci A.N.A.. no caratterizzato il suo periodo Desidero formulare alla Redazione ed a Voi tutti i miei più fervidi di comando: la sospensione del voti augurali per un futuro coronato da sempre maggiori successi e servizio di leva e l’introduzione soddisfazioni. del militare professionista, l’ar- rivo delle prime Alpine e l’affi- Gen. B. Alberto PRIMICERJ damento a ditte private di molti servizi logistici. Intensa anche l’attività ope- rativa e multinazionale. In Pa- tria, le compagnie della Brigata proseguono nella protezione degli obiettivi sensibili e nell’a- zione di contrasto alla minaccia terroristica. All’estero, la “Julia” è stata impegnata nelle missioni in Bosnia, Kosovo e Afghanistan ed ha partecipato, nell’ambito della Multinational Land For- ce, a esercitazioni in Ungheria e Slovenia. Proprio in questo paese lo scorso mese di maggio a Postumia si è svolta l’esercita- zione “Clever Ferret 2005”. Una delegazione della Sezione di Udine, guidata dal Presiden- te sig. Rinaldo Paravan, ha visi- Alla Redazione di Alpin jo Mame, tato il Comando della Forza Multinazionale ed ha avuto nell’assumere il prestigioso incarico di Comandante della “Julia” modo di assistere ad alcune fasi formulo a tutti i componenti le più sincere espressioni della mia stima. dell’attività. Certo di poter continuare a fare pieno affidamento sulla tradizio- Il Generale di Brigata Clau- nale amicizia e collaborazione che lega la Brigata ad “Alpin jo dio Mora è già stato da Colon- mame”, desidero porgere a tutti Voi i miei più fervidi voti augurali di nello nei ranghi della “Julia”. buon lavoro. Infatti, nel 1999-2000 ha co- Gen. B. Claudio MORA
5 Cambio del Comandante dell’8° reggimento Alpini
Sabato 8 ottobre, presso la caserma “Francescatto” in Cividale del Friuli, ha avuto luogo la cerimonia del cambio del Comandante dell’8° reggimento alpini
Il col. Lenzini cede la Bandiera dell’8° al col. Panizzi.
l Colonnello Villi Lenzini, Dopo aver frequentato il 120° dopo quasi sei anni di coman- corso di Stato maggiore alla IIdo, ha passato le consegne al Scuola di Guerra di Civitavec- Colonnello Massimo Panizzi per chia, ha svolto incarichi presso il assumere un altro incarico pres- Comando della Scuola Militare so il Comando della Brigata Alpina. Nel febbraio 1995 è stato Alpina “Julia” in Udine. assegnato allo Stato Maggiore *** dell’Esercito. Il Colonnello Massimo Panizzi Dal 1996 al 1997 ha partecipa- è nato a Marina di Carrara (MS) to alla missione “Joint Endea- il 10 ottobre 1962. Entrato in vour” in Bosnia con l’incarico Accademia Militare nel 1981 con Vice-capo dell’Ufficio Pubblica il 163° Corso, è stato promosso Informazione della Divisione Sottotenente nel 1983 e Tenente Multinazionale Sud-Est a Mo- degli Alpini nel 1985. Nel grado star e, successivamente, quale di Tenente ha comandato la 93a Ufficiale di Collegamento tra la compagnia fucilieri del batta- Forza di Stabilizzazione della glione alpini “L’Aquila” a L’A- Nato ed il Ministero degli Esteri quila. Promosso Capitano nel Bosniaco a Sarajevo. 1989, ha svolto l’incarico di Nel 1998-99 ha frequentato il Comandante di compagnia pres- 1° corso dell’Istituto Superiore so il battaglione alpini “Mondo- di Stato Maggiore Interforze vì” a Cuneo e presso il battaglio- (ISSMI) a Roma. Nel 2000-2001 ne Allievi Ufficiali di Comple- ha comandato il battaglione alpi- mento della Scuola Militare ni “Susa” della Brigata Alpina Alpina di Aosta. “Taurinense” a Pinerolo, con il
6 Cronaca Sezionale quale ha preso parte alla missio- Brigata Alpina “Julia”, Gen. B. mento efficiente ed efficace e su ne “Joint Guardian” in Kosovo. Claudio MORA, che ha preso la cui la Nazione può contare in Nel 2004 ha partecipato alla parola per sottolineare quanto ogni momento per qualsiasi eve- missione “Antica Babilonia” in siano stati importanti e significa- nienza. Iraq, ove ha prestato servizio tivi, sia per l’8° che per la “Julia”, Merito della capacità di guida, presso il Comando del Corpo i sei anni di comando del Col. delle eccellenti doti organizzative d’Armata Multinazionale “Iraq” Lenzini. e dell’inesauribile dinamismo del a Bagdad quale assistente Mili- Ha elencato le attività più suo Comandante, che ha saputo tare del Vice Comandante. significative: l’operazione per il coinvolgere e motivare Ufficiali *** mantenimento della pace Joint validissimi, Sottufficiali di pri- Il Colonnello Panizzi è laurea- Forge in Bosnia; le operazioni m’ordine e Alpini sempre dispo- to in Pedagogia, Scienze Strate- “Domino” e “Santa Barbara” in nibili. giche e Scienze Internazionali e Patria e le esercitazioni multina- Al Colonnello Lenzini va il Diplomatiche. Ha inoltre conse- zionali Flying Arrow e Clever mio più convinto apprezzamento guito i Master di Specializzazio- Ferret. per l’impegno profuso e per ne in Studi Europei, Studi Inter- “Sotto l’inarrestabile ed instan- quanto ha fatto, ma soprattutto nazionali Strategico-militari e di cabile spinta del Col. Lenzini, - per aver coniugato le moderne secondo livello in Scienze Strate- ha proseguito il Gen. B. Mora - esigenze col rispetto delle tradi- giche. È iscritto nel Registro l’8° ha consolidato la propria fun- zioni.” degli Esperti di Marketing e zionalità logistica complessiva, *** Comunicazione del CEPAS e nonché portato a standard elevati Alla cerimonia sono interve- all’Ordine dei Giornalisti Pub- le infrastrutture e migliorato con- nute, inoltre, numerose autorità blicisti. Parla correntemente in- siderevolmente la qualità della civili e militari locali, una nutrita glese e francese. vita per il proprio personale. rappresentanza delle Associazio- *** L’8° reggimento ha saputo ni Combattentistiche e d’Arma Alla cerimonia del cambio del conseguire tutti gli obiettivi pre- con i loro Vessilli e Gagliardetti Comandante dell’8° Alpini ha fissati nel pieno rispetto dei tem- e una folta delegazione dell’As- presenziato il Comandante della pi, trasformandosi in uno stru- sociazione Nazionale Alpini.
Cambio del comandante del Battaglione Alpini Tolmezzo
Consegna della drappella al nuovo comandante.
7 Soppressione del 14° Reggimento alpini
Venerdì 14 ottobre presso l reggimento era stato costi- zione “Constant Guard” a Sara- la caserma “Feruglio” tuito il 5 febbraio 1993 nell’i- jevo. Vi è ritornato ancora due IInusuale cornice del Comando volte nell’ambito della missione di Venzone si è svolta, Marina di Augusta, in Sicilia. “Joint Forge”: novembre 2000 - alla presenza del L’insolita sede era dovuta alla marzo 2001 e marzo-luglio 2002. presenza (nel periodo gennaio- Quindi, da luglio 2003 a gen- Comandante delle Truppe febbraio 1993) della Brigata naio 2004 il 14° alpini è stato in Alpine, Gen. CA Ivan Resce, Alpina “Julia” impegnata, per la Kosovo inquadrato nell’opera- la cerimonia che ha sancito seconda volta, in Sicilia nell’ope- zione “Decisive Endeauvour”. razione “Vespri siciliani” finaliz- La soppressione del 14° reggi- lo scioglimento zata al contrasto della criminali- mento alpini e la contestuale del 14° reggimento alpini tà organizzata. riconfigurazione dell’8° reggi- Numerose sono state le mis- mento alpini sono avvenute in sioni di pace all’estero. attuazione dei provvedimenti Dal novembre 1993 al feb- compresi nel “Progetto di razio- braio 1994 il 14° alpini ha parte- nalizzazione dello Strumento cipato all’operazione Onumoz in Militare”. Mozambico, costituendo la pedi- Questa variante organica si è na operativa fondamentale del tradotta nella riconfigurazione contingente italiano “Albatros”. dell’8° nelle sedi di Cividale del Per l’elevata professionalità e Friuli e di Venzone e non ha l’altissimo senso del dovere di- mutato, se non marginalmente, mostrato dal personale del 14° la consistenza numerica com- alpini nella circostanza, la Ban- plessiva del personale militare. diera di Guerra del reggimento è In particolare, a Cividale del stata insignita della Croce d’Ar- Friuli alla “Francescatto” è acca- gento al Merito dell’Esercito. sermato il Comando del reggi- Nel 1997, il 14°, ancora ali- mento e tre compagnie, mentre a mentato da Alpini di leva, è stato Venzone nella caserma “Feru- impiegato nel quadro dell’opera- glio” è dislocato un battaglione con gli elementi logistici previsti. La Bandiera di Guerra del 14° alpini è ora custodita presso il Museo del Risorgimento in Roma con gli altri simboli che ricordano i fasti dell’Esercito Italiano. La “Julia” continua a mante- nere una significativa presenza in Friuli e in Carnia con una forza complessiva di circa 1.900 Alpini sui 3.900 complessivi, così ripartiti: 500 circa a Udine, con il Comando Brigata e il Reparto Comando e Supporti Tattici; 450 circa a Cividale del Friuli con l’8°; 450 circa a Venzone con l’8°; circa 500 a Tolmezzo con il 3° ... ci rimane l’8°. artiglieria.
8 Cronaca Sezionale Celebrato a Passo Pramollo il 31° incontro alpino
Passo Pramollo, immerso on è stata soltanto una festa deboli e i più sofferenti. Ma è stata alpina come tante altre che nel verde dei prati e dei anche una festa di popolo di due NNsi celebrano in molte città o diverse lingue e culture, ma unito, boschi sui quali svettano le paesi dove esiste una Sezione o un festoso e a tratti commosso nel cime del Monte Cavallo, Gruppo ANA, ma un incontro seguire l’intera manifestazione molto significativo per i contenuti che comprendeva l’alzabandiera della Creta di Aip, del e i discorsi fatti dalle massime al suono degli inni nazionali ese- Gartnerkofel illuminati da autorità presenti, il generale guiti dalla Fanfara della Julia, l’ac- Alberto Primicerj comandante censione del tripode della pace uno splendido sole estivo, della Brigata Alpina Julia e il con le fiaccole portate da due staf- ha accolto, domenica 26 generale Ebner comandante della fette di militari italiani ed austria- giugno, gli alpini italiani e truppe degli Alpenjager austriaci, i ci, la deposizione della corona la quali hanno ribadito i concetti e monumento a fianco della caratte- gli alpenjager austriaci gli impegni di pace e fratellanza ristica chiesetta alpina eretta in saliti lassù per celebrare il dopo troppe sofferenze, guerre e memoria dei caduti di tutte le divisioni che hanno coinvolto non guerre e nazioni al suono del silen- 31° incontro alpino solo i militari ma le popolazioni di zio e alla Santa Messa celebrata internazionale e per queste valli alpine. Gli stessi con- all’esterno della chiesetta dove, al stringersi ancora una volta cetti sono stati poi alla base degli termine della cerimonia è stata interventi dei due capi gruppo letta la preghiera dell’alpino e la mano così come dice lo organizzatori dell’incontro, Guer- recitato il padre nostro in italiano slogan inventato dagli rino Macor di Pontebba e Zechner ed in tedesco. di Hermagor. Anche i due cele- L’incontro al quale hanno preso ideatori della branti della Santa Messa ecumeni- parte un centinaio di gagliardetti manifestazione nel 1974 ca, Don Marcello cappellano mili- di gruppi ANA friulani, veneti, “Cà la man fradi – Reich mir tare del 3° Artiglieria da Monta- veronesi, vicentini e trevigiani e un gna e padre Moshammer della migliaio tra alpini, amici e fami- die Hand Bruder” Chiesa Luterana, hanno tratto gliari, si è poi trasformato in una spunto dalle letture del Vangelo festa di amicizia che è nata per la per esortare tutti alla concordia e prima volta proprio a Passo Pra- alla solidarietà cristiana verso i più mollo oltre 50 anni fa. Oltre ai due generali erano pre- senti i sindaci di Pontebba Silvestri e di Hermagor Hoffner, i colonnel- li Ziani e Linda, il luogotenente dei carabinieri Sappada, alcuni finanzieri e forestali, il vice presi- dente della Provincia Carlantoni, il neo eletto presidente della Sezio- ne di Udine Paravan con il consi- gliere nazionale Soravito e per la prima volta 4 alpine appartenenti all’8° Alpini di stanza a Cividale che sono state particolarmente omaggiate e applaudite dagli alpi- ni e dalla gente che si è poi river- sata nei chioschi e nei prati per concludere in bellezza questa splendida giornata che resterà cer- 31° incontro alpino a Passo Pramollo 26.06.2005. tamente nel cuore di molti.
9 47° Raduno alpino sul Monte Bernadia
Deposte nella Cappella omenica 28 agosto 2005, dei raduni sul monte Bernadia, quattro piccole ampolle presso il Monumento Sa- vi erano anche due rappresen- DDcello Faro sul monte Ber- tanze militari austriache e tede- contenenti terra raccolta nadia sopra Tarcento si è tenuta sche, nelle persone del generale sui campi di battaglia la 47a adunata Alpina. Günter Polajner, comandante Nonostante il tempo incle- della 7a Jäger Brigade di Klagen- in Russia dal figlio di un mente, oltre un migliaio di per- furt, assieme al maggiore Horst disperso. sone affollavano il piazzale del Hofer, capo di stato maggiore Faro, attiguo al vecchio Forte del della stessa 7a Brigade e il colon- monte Lonza. nello Udo Keek, vicecomandan- A fare gli onori di casa vi era il te della Scuola di fanteria tede- generale di Brigata Primicerj sca di Hammelburg. comandante della Julia, assieme Dopo le cerimonie dell’alza ad altri ufficiali; il consigliere Bandiera e la S.Messa, ha preso nazionale Soravito de Franceschi la parola tra gli altri, il vice sin- il presidente sezionale Paravan, daco di Tarcento Agosto, il quale assieme a varie autorità civili tra ha ringraziato le autorità presen- cui il consigliere regionale Gior- ti, auspicando la continuità di gio Baiutti, il sindaco di Magna- questa manifestazione, che coin- no Mauro Staccati, quello di volge non solo le numerose As- Reana Edi Colaoni e di Lusevera sociazioni d’Arma e di ex com- Claudio Noacco, oltre al vice sin- battenti, ma pure la popolazione daco di Tarcento Loris Agosto. locale che vi accorre sempre Facevano da cornice numerosi numerosa, come si può osservare gagliardetti ed il coro Alpino oggi. “Monte Bernadia” di Tarcento. Il Monumento Faro, ricorda Per la prima volta nella storia ancora il vice sindaco Agosto, è un luogo di memoria e oggi noi dobbiamo costruire il nostro futuro guardando anche al pas- sato e gli alpini, con il loro baga- glio di umanità e di esperienza, sono un valido esempio, in parti- colare per i giovani di oggi. I luoghi della Grande Guerra (continua Agosto) come ad esempio il Forte del Bernadia che si trova attiguo al Monu- mento Faro, son oggi visitati da giovani di varie nazionalità, ma non per motivi guerreschi bensì per discutere e confrontarsi in reciproca amicizia e fratellanza. Ecco perchè l’amministrazio- ne comunale di Tarcento ha investito (con l’aiuto del CIPE) in un progetto europeo di recu- pero e rivalutazione del Forte e dell’area circostante, che riuni-
10 Cronaca Sezionale
sce non solo idealmente, il Forte sopratutto verso le nuove gene- Una nota toccante ha infine al Monumento Faro, in questo razioni. concluso la manifestazione, con luogo di pace e di silenzio. E così per questo luogo, che è la deposizione nella Cappella – Al riguardo abbiamo vari come una finestra verso la pianu- Sacrario del Monumento, di esempi di recupero di vecchie ra friulana e verso il mondo, co- quattro piccole ampolle conte- fortificazioni, sia in Friuli che me ci dimostra la presenza tra nenti terra raccolta sui campi di oltre, dove i luoghi della Grande noi oggi di personalità d’oltre battaglia della Russia, da Enzo Guerra sono diventati oggi non confine, in un ideale gemellaggio Rovere, figlio di un alpino disper- solo poli turistici, ma anche tra popoli che guardano al futu- so in Russia e depositati presso il punti di riflessione e di didattica, ro, senza però scordare il passato. Sacello del Monumento Faro.
Celebrato ad Aquileia il 133° Anniversario di costituzione delle TT.AA.
La Basilica di Aquileia, Chiesa madre della diamo l’età e la festa di compleanno passa un cristianità delle nostre genti, è stata, come da po’ in sordina quanto a partecipazione. Faccia- alcuni anni a questa parte, una sede prestigio- moci una promessa: il prossimo anno parteci- sa per celebrare l’anniversario di Fondazione peremo in maggior numero. delle Truppe Alpine. Lo sfilamento con fanfa- Un grazie agli organizzatori per l’impegno ra e vessilli, bello e suggestivo come sempre, è profuso. stato seguito dai presenti e da qualche turista piacevolmen- te sorpreso. La serena tranquillità e la maestosità dell’ambiente aqui- leiese, che accoglie nel suo pic- colo Cimitero degli Eroi le Salme dei Militi Ignoti, coin- volge ed emoziona sempre. Un tempo per il genetliaco si usava intonare un solenne Te Deum di ringraziamento; noi, più modesti e più “scarponi”, ci siamo accontentati di “Ste- lutis alpinis”,“Signore delle ci- me” e della nostra preghiera. Forse sarà perché di anni ne abbiamo tanti che noi Alpini ci comportiamo come una bella donna: ci nascon-
11 Ricordo dell’otto settembre ’43
Riceviamo a Divisione Punteria, di cui ni altoatesini e così loro, parlan- dal sig. Nello Deganis, facevo parte, da poco rien- do tedesco, si misero in contatto LLtrata dal fronte greco-mon- radio con una compagnia tede- dell’11° Alpini, Btg Bassano, tenegrino, fu stanziata in Pie- sca cui chiesero come comporta- del gruppo di Torsa, monte in attesa di essere impie- si con gli italiani dopo quanto gata in altre operazioni belliche, era accaduto. La risposta fu: non il seguente articolo si parlava di un trasferimento in bisogna avere pietà! Sicilia in previsione di uno sbar- Decidemmo pertanto che era co degli americani. meglio ritornare in patria. Il Passammo qualche mese nella capitano mise al sicuro i soldi maggior tranquillità, cosa per noi delle decadi (denaro che non inusuale, finchè un bel giorno; giunse mai nelle tasche di chi ne decisero di trasferirci in Francia, avrebbe avuto diritto), mi ordi- come truppe d’occupazione; nò di mettere nello zaino i docu- dapprima ci stabilirono in Alta menti del comando e partimmo Savoia, poi, peregrinammo da all’alba del 9. I tedeschi ci stava- una cittadina all’altra fino a che no già cercando, a pochi chilo- arrivammo definitivamente a La metri da La Mure fummo attac- Mure, piccolo centro carbonife- cati e scappammo attraverso le ro. Qui vivevano ancora degli montagne, passando per il San- italiani venuti in cerca di lavoro tuario di La Salette sull’Isère, e così conoscemmo una famiglia dove apparve la Vergine. I frati di friulani, i Dominici, che vive- ci rifocillarono e poi decidemmo vano al limite della sopravviven- di abbandonare ciò che non ser- za. Il mio amico Zanin ed io, viva; alcuni francesi ci indicaro- impietositi, rientrammo in caser- no la strada più breve, ma anche ma, esponemmo il caso e avuti la più impervia per tornare in dei generi di prima necessità li Italia. Lasciammo a loro i caval- portammo a questa nostra gente li, che temevamo non ce la faces- che restò commossa ricevendo sero e via. questo ben di Dio. Li aiutammo Al limitare di un bosco per tutto il tempo che rimanem- vedemmo i fari di due autoblin- mo costì. de tedesche che cercavano qual- La permanenza in paese, però cosa, ci stendemmo a terra per non fu molto tranquilla, infatti, più di venti minuti con i muli fummo oggetto, da parte della fermi immobili. Quando Dio popolazione locale, di sassaiole volle, se ne andarono e ripren- al canto della Marsigliese. demmo la marcia, all’alba arri- L’otto settembre, come sap- vammo a Bardonecchia. Il co- piam, il Maresciallo Badoglio mandante andò in cerca di un chiese l’armistizio, ma nessuno posto dove rifocillarsi, non lo venne a saperlo, io lo sentii alla vedemmo più! Passò un’altra radio. Di corsa ritornai in caser- notte mangiando la carne di un ma; lì né il maggiore, né il capi- mulo che avevamo abbattuto, tano, né altri sapevano niente; cucinata nella gavetta, era sem- furono contattati il comando di pre dura come il cuoio. Alcuni Divisione e di Reggimento, nes- commilitoni mi dissero di scap- suno rispose. pare con loro; io rifiutai pensan- Nella compagnia c’erano alpi- do di aspettare il comandante
12 Cronaca Sezionale cui dare i documenti dello zai- Nel giro di pochi mesi diven- Questo supplizio durò fino al netto; sentendo in vicinanza tammo degli scheletri senza no- 3 maggio 1945, giorno in cui degli spari, decisi di nascondere me, dei numeri. Il mio era 21-30. alcuni riuscimmo a fuggire, forse lo zaino sotto i sassi sulle rive Nella mia grande sfortuna perché la sorveglianza non era del torrente Stura. Subito dopo però, mi ritenni fortunato. Un più così rigorosa. Il motivo lo fui circondato e preso dai tede- giorno mentre mi recavo al lavo- capimmo più tardi quando, nella schi che mi portarono a Bardo- ro, una ragazza sconosciuta fuga, incontrammo alcuni solda- necchia in una caserma dove lasciò cadere un pacchettino che ti che dissero che l’esercito tede- trovai diversi ufficiali altoatesini io raccolsi e aprii: dentro c’era sco era stato sconfitto. e di etnia tedesca. Questi cerca- un pezzo di pane con marmella- Il 6 maggio finalmente rividi i vano di rassicurarci dicendo che ta, del formaggio e tre sigarette. miei cari, ma, se in prigionia ci avrebbero mandati a casa. La cosa si è ripetuta fino a quan- avevo patito la fame, a casa, do- *** do non venni trasferito molto po cinque anni di guerra, la si- Una mattina ci chiesero se lontano e così finì il mio amore tuazione non era certo miglio- eravamo contenti di andare a platonico! re. lavorare alla Fiat, tutti assentim- mo, era un inganno. Ci portaro- no in un cortile, ci allinearono e UNA POESIA PER GLI ALPINI quindi arrivò una squadra di SS urlando e sparando in aria per Nel corso di una trasmissione televisiva precedente l’adu- intimorirci. Ci portarono in sta- nata nazionale, i presenti in studio e i telespettatori hanno zione e salimmo su un lunghissi- avuto modo di ascoltare un intervento telefonico di un anoni- mo treno merci. Eravamo in più mo amico degli alpini. Il regalo che ha voluto farci in diretta è di cinquanta per ogni scomparto stata una toccante poesia che ci ha commosso. Abbiamo poi sigillato e così viaggiammo per scoperto il nome dell’amico poeta ed è con vivo piacere che un lungo giorno e una notte pubblichiamo la sua composizione. senza mangiare (immaginate le condizioni igieniche) fino vicino al lago di Garda dove il treno si FIESTE ALPINE fermò. Alcuni ragazzi, con un Ogni çjâse une bandière, prete, ci lanciarono, attraverso le ogni puarte spalancàde. finestrelle, delle mele, unico dute in flôr la primavere… sostentamento durante il viag- son i Alpìns pal’adunàde. gio. Ma il peggio doveva ancora arrivare, durante la notte arri- Sòn chêi fîs di ogni montàgne vammo al campo di concentra- che no mostrin mai magàgne mento: era buio, freddo e tutto e che doprin il lôr cûr avvolto nella nebbia. Il campo madurît dal sanc plui pûr. era circondato da un’alta rete con delle torrette di guardia, ci Là che al rive il vêr Alpìn lé un valôr cence confìn portarono nelle baracche con e, ogni plume il pasepuart dentro letti a castello senza che lu rint simpri plui fuârt. pagliericci e coperte, avevamo fame sete e freddo. Lé il lôr motto. “Sedi pront A1 mattino seguente adunata tal dà man pardùt il mont per le generalità con relative cence mai vantà pretése impronte digitali. Un paio di pal sudôr de lor çjamêse. giorni dopo ci trasferirono nei vari campi di lavoro, dove T’une blançje gleseùte fummo trattati abbastanza bene. ‘o ài viodût la Madonùte Un giorno arrivò un maresciallo che à vulût pal sò Bambin che, in italiano, ci chiese di ade- la divise di un Alpìn. rire alla Repubblica di Salò, se Pò gj à dìt: “Và jù cun lôr volevamo essere liberi. Tutti e ringraziu dal lavôr. rifiutammo. puarte il bén cence fà fente Da allora le cose peggioraro- tal judà là che al covente. no: il vitto diventò di sole rape. Noi italiani non eravamo consi- Cu la plume sul çjapiél derati prigionieri di guerra, ma chel Bambìn… Mi pâr plui biél. internati militari, per cui non beneficiavamo dei patti interna- Leandro di Barbora zionali.
13 CALENDARIO MANIFESTAZIONI SEZIONALI 2006
22 GENNAIO ANNIVERSARIO NIKOLAJEWKA A CARGNACCO E 50° DI EDIFICAZIONE DEL TEMPIO 05 MARZO ASSEMBLEA DEI DELEGATI 26 MARZO MURIS 03 SETTEMBRE BERNADIA 24 SETTEMBRE MARATONINA DI UDINE 14 OTTOBRE 134° ANNIVERSARIO COSTITUZIONE TT.AA OTTOBRE CAMPIONATI NAZIONALI ANA DI TIRO DICEMBRE TELETHON CALENDARIO MANIFESTAZIONI DI GRUPPO Aggiornato al 13.11.2005
26 27 MAGGIO SAN GIOVANNI NAT.NE 85° COSTITUZIONE 28 MAGGIO MORTEGLIANO 50° COSTITUZIONE 11 GIUGNO MERETO DI TOMBA 50°COSTITUZIONE 24/25 GIUGNO BASALDELLA 50° COSTITUZIONE 25 GIUGNO PONTEBBA INCONTRO A PASSO PRAMOLLO 02 LUGLIO RESIA INCONTRO A SELLA SAGATA 09 LUGLIO MALBORGHETTO INCONTRO IN VAL SAISERA 16 LUGLIO MOGGIO UDINESE INCONTRO 30 LUGLIO CHIUSAFORTE PLAN DE SPADOVAI 30 LUGLIO CAVE DEL PREDIL INCONTRO 06 AGOSTO FORGARIA INCONTRO A M.TE PRAT 06 AGOSTO STOLVIZZA INCONTRO 20 AGOSTO RIVE D’ARCANO INCONTRO CON EMIGRANTI 10 SETTEMBRE RESIUTTA 70° COSTITUZIONE 24 SETTEMBRE PAGNACCO SAN MAURIZIO FINE SETTEMBRE PERTEGADA 45° COSTITUZIONE
N.B. Per le manifestazioni le cui date o località, al momento, non sono state fissate, sarà data tempestiva comunicazione sul prossimo numero.