Il MessaggeroMENSILE DEL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE MODICA della Madonna ANNO XLVI • N. 4 • APRILE/MAGGIO 2013 SPED. IN ABB. POST. GR. III 40% AI SENSI ART. 2 COMMA 27, LEGGE 549/95 E.P.T. FILIALE DI RAGUSA N. 61 Vita Pastorale Visita del Vescovo all’Unità Pastorale SS. Salvatore e Madonna delle Grazie

l Vescovo mons. Antonio Staglianò, mercoledì 17 aprile, ha Iiniziato la Visita all’Unità Pastorale: SS. Salvatore e Madonna delle Grazie con una Concelebrazione a cui ha presenziato il Vescovo della Chiesa sorella di Butembo Beni mons. Melkise- dek Sikuli. Accolto dal parroco don Umberto all’ingresso del Santuario, dopo il saluto, ha concelebrato l’Eucaristia con il Ve- scovo di Butembo, il vicario generale, mons,. Angelo Giurda- nella e P. Robert di Butembo. Subito dopo nel Salone si è tenuta l’Assemblea Parrocchiale. Il Moderatore del Consiglio, dott. Vittorio Mavilla, ha presentato il cammino delle due Comunità a partire dal Duemila, quando si è formata l’Unità Pastorale. Prima del- la Concelebrazione il Vescovo aveva incontrato un folto gruppo di insegnanti iscritti all’AIMC.

L’incontro del Vescovo con la Comunità dei “Ricostruttori nella pre- ghiera” è stato all’insegna di una intensa riflessione teologica. Pre- sente il Padre generale della Comunità, P. Rondanina e alcuni Padri e membri laici ospiti a Modica per un interessante Convegno sulla nonviolenza

Momenti molto signifi- cativi della Visita Pastora- le sono state le visite agli ammalati delle due parrocchie. Il Vescovo ha visitato ben 10 gruppi di anziani e di ammalati, portando a tutti una parola di conforto e di speranza.

Sabato 19 aprile si è poi incontrato con i ragazzi dell’Istituto Com- prensivo “S. Marta”. Accolto da cori festosi, e messo a parte del lavoro educativo svolto dagli insegnanti, mons. Staglianò ha esor- tati i ragazzi a prepararsi alla vita senza lasciarsi imbrigliare nelle maglie di una società che offre falsi miraggi.

Domenica 21 aprile il Vescovo ha celebrato l’Eucaristia nella chiesa del SS. Salvatore alle ore 11, in un’assemblea gremita di ragazzi della catechesi e dell’Agesci, soffermandosi dopo con gli scout. Nel pomeriggio ha fatto visita alla chiesa della Madonna Scala del Paradiso, in contrada Fiumara, incon- trando alcuni rappresentanti della Comunità rurale. Ha in- contrato poi la Confraternita della Misericordia e ha concluso la Visita Pastorale con una partecipata Eucarestia al Santua- rio alle ore 19.

2 Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio Editoriale di Umberto Bonincontro

Il Messaggero “Fate quello che vi dirà” della Madonna l ruolo della Madonna nella storia Mensile del Santuario Idell’umanità è quello di indicarci Cristo della Madonna delle Grazie come nostro unico salvatore, e quindi di Aut. Trib. Modica condurci a Lui. Solo se noi ascoltiamo n. 25 del 2/1/1968 ciò che Gesù ci dice nel Vangelo, e direttore responsabile attraverso la Chiesa che Egli ha voluto per Don Umberto Bonincontro continuare nel tempo la Sua presenza e il Suo insegnamento, noi faremo esperienza redazione dell’infinito amore del Padre e della Sua Maria Grazia Modica Domenico Pisana sconfinata misericordia. Se la nostra Angelo Poidomani devozione a Maria, Mediatrice di grazia, è Francesco Ventura matura e ben orientata, allora crescerà la Angelo Viola nostra fede e non saremo semplicemente hanno collaborato ‘religiosi’ ma ‘credenti’. Una devozione alla Maurilio Assenza Madonna caratterizzata da sentimentalismo, Antonio Caruso o semplicemente interessata per ottenere da Lei ‘grazie’ cioè favori, Daniela Fava anche se utili e perfino necessari al benessere nostro o dei nostri Maurilio Guasco Ortensio da Spinetoli amici, non sarebbe gradita a Colei che ha fatto della Sua vita un sì Roberto Repoli generoso, continuo e consapevole al progetto di Dio. Quando dall’alto Mirella Spillicchi della croce Gesù l’ha affidata a Giovanni, cioè alla Chiesa, ha anche Carmelo Stornello affidato Giovanni alla Madre perché Giovanni, cioè la Chiesa, potesse Saverio Terranova accoglierla tra i suoi affetti più cari, ma nello stesso tempo perche Valentina Terranova Maria potesse guidare la Chiesa sulle vie di Dio, nella costante segreteria di redazione attenzione all’uomo. Maria è dunque Madre della Chiesa e la Chiesa Giuseppe Anfuso deve riconoscere in Lei il modello da seguire per potersi mostrare al mondo come incarnazione di Cristo e così mediare l’incontro Direzione e Redazione Via Mercè, 53 dell’uomo con Dio. 97015 Modica (Rg) tel. e fax 0932 941812 www.santuariomadonnadellegrazie.net stampa 4 SPECIALE • Il gesto profetico di Benedetto XVI LA GRAFICA 6 SPECIALE • Nuova immagine del Papa S.S. 115 n. 48 - Modica tel. e fax 0932 906552 8 ETICA • L’etica del silenzio nella società del frastuono... [email protected] 10 VITA PASTORALE • È iniziata da Modica Bassa la Visita Pastorale copertina 12 VITA PASTORALE • Mons. S. Nicolosi celebra 50 anni di Episcopato Visita pastorale del Vescovo al Santuario presente 14 SPIRITUALITA’ • L’enigma del “terzo giorno” il Vescovo di Butembo-Beni 20 SPIRITUALITA’• Possiamo credere in un Dio così? servizio abbonamenti 22 CONOSCERE BIBBIA • I Vangeli: singolarità e silenzi inspiegabili c/c postale n° 10724979 intestato a “Santuario 23 APPUNTI D’ARTE • Il museo della memoria Madonna delle Grazie” 24 ATTUALITA’ • Un filo di speranza sulle macerie... via Mercè - Modica (Rg) 26 VIVERE LA CITTA’ • Il senso della festa abbonamenti offerta libera 28 GIOVANI • Fragile: maneggiare con cura 29 L’OPINIONE • Addio alle Province 30 RECENSIONE • La poesia di Domenico Pisana tra domande...

Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio 3 Il gesto profetico di Benedetto XVI

l gesto di rinuncia di Benedet- può venire svolto fintanto che essere esagerazioni nel rappor- Ito XVI è di quelli dirompenti, chi è stato chiamato a svolgerlo tarsi alla figura e al servizio del la cui lezione va certamente al ha le forze e le energie per farlo. Papa: sia quando la si esalta e ci di là della cronaca di qualche Quando queste vengono meno, si fa scudo per portare avanti le settimana. Si tratta di un atto è giusto, e talvolta doveroso, far- “proprie idee” o “le proprie bat- che farà passare alla storia Papa si da parte, perché la Chiesa non taglie” a discapito delle ragioni Ratzinger: con il paradosso che il venga privata di quel servizio. o delle sensibilità di altri fratelli Papa-teologo, la cui forza è stata Così come è giusto e a volte do- cristiani; sia quando s’invoca ri- tutta nella parola detta e scritta, veroso, per una parrocchia, che forma e si nutrono aspettative, venga invece ricordato per un il parroco cessi di presiederla che possono sembrare disuma- gesto silente che, però, dice più quando è ormai, per un motivo ne. Nell’uno e nell’altro caso, ci si di mille parole. Esso ha il valo- e per l’altro, incapace di farlo. Si dimentica che chiunque riveste re di un’autentica e raffinata le- tratta di un fatto che non va trop- quel ruolo è – se mi è concesso zione di ecclesiologia. Dice che po frettolosamente archiviato, esprimermi così- “solo il Papa”: quello petrino è un ministero, anche quando s’intende doman- non è Dio, cioè; e neppure tutta un servizio alla Chiesa e per la darsi quali sfide attendono il la Chiesa. Né deve esserlo! Chiesa: niente di più, ma anche nuovo Papa e che cosa ci si deb- Roberto Repole niente di meno. Per questo, esso ba aspettare da lui. Ci possono Presidente dell’Associazione teologica italiana

4 Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio Speciale

a prima cosa che abbiamo no- Ltato nel nuovo Papa è il suo fare e parlare, anche per dire Speranza di rinnovamento cose gravi e serie, da persona accompagnato da soldati armati: una necessità per chi è rivestito normale. E anche di superare si tratta evidentemente di situa- di una certa dignità. Di qui ven- tutte le nostre discussioni sul zioni molto diverse, ma anche nero poi gli incontri di Medellin Papa emerito, sul fatto che avre- di personaggi molto diversi. E e di Puebla, tesi ad incarnare mo due Papi, su cosa farà Be- non perché il Cardinale Bergo- nella storia dell’America latina nedetto XVI. Papa Francesco ha glio avesse qualche predilezione le grandi decisioni del Conci- detto la cosa più logica del mon- per la teologia della liberazione lio. Poi, e non solo in America do: Benedetto XVI farà quello e potesse essere accusato, come latina, il Concilio iniziò a diven- che fanno molti vescovi quando si usa fare non solo in queste tare un ricordo lontano, e ritor- lasciano la loro diocesi, sarà il zone, di essere un comunista narono in auge proprio quegli vescovo emerito della diocesi di dal momento che si occupa dei aspetti esteriori che sembravano Roma. Punto e basta. Lui stesso poveri. Semplicemente, aveva superati una volta per sempre. poi ci ha tenuto a precisare che in mente, e speriamo non cam- Nessuno pensa che siano questi il suo riferimento è Francesco bi opinione, una Chiesa dove il gli elementi fondamentali per d’Assisi, non Francesco Saverio, povero è al centro dell’attenzio- l’annuncio del Vangelo; ma tutti cofondatore della Compagnia di ne; un atteggiamento ispirato sanno che spesso sono proprio Gesù, a cui lui apparteneva. E’ dal Vangelo, e non da qualche quei segni che comunicano e dunque proprio il Francesco ideologia di sinistra. Il pensiero che non sono quindi indifferen- che aveva sognato di riformare dell’America latina ci riporta poi ti nell’immagine che la Chiesa la Chiesa dal suo interno. E di in mente alcuni dei vescovi che vuol dare di sé stessa. Forse è riforme la Chiesa ha sempre bi- hanno partecipato al Concilio; davvero arrivato il tempo di un sogno, in ogni momento del suo uno di questi, Hèlder Càmara, vero e proprio ritorno allo spirito cammino. Aver vissuto nell’Ame- fece parte di quei “piccoli ve- del Concilio. Inutile fare profe- rica latina significa aver sentito il scovi”, termine desunto dalla zie o previsioni; ma alcuni gesti senso della religiosità popolare, spiritualità di padre Charles de di Papa Francesco fanno proprio la partecipazione gioiosa alle di- Foucauld, che avevano fatto una pensare che il Concilio potrebbe verse cerimonie liturgiche, ma specie di promessa di rinuncia- ridiventare la bussola per il cam- anche il dramma della pover- re a una serie di privilegi e ai mino della Chiesa. tà. Buenos Aires, come tutte le segni esteriori considerati quasi Maurilio Guasco grandi città latinoamericane, ha le sue favelas, le sacche di pover- tà, i luoghi della sofferenza dei senza casa, senza tutto. L’allora arcivescovo di Buenos Aires ha frequentato spesso quei luoghi, dove si nasconde tanta solidarie- tà, ma anche una povertà e delle situazioni difficili da immagina- re per chi non abbia mai avuto occasione di visitarli. Certo, il vivere in grandi città sudameri- cane non è di per sé una scuola di vita: per fare un esempio ben noto, l’arcivescovo di Lima non ha la stessa sensibilità di quello di Buenos Aires. Questi viaggia- va in autobus e metropolitana, quello viaggiava spesso con la scorta ed entrava in cattedrale

Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio 5 di Roberto Repole

apa Francesco ci aiuterà Pad interiorizzare, con una presenza semplice e umile, quel che l’ultimo gesto di papa Ratzinger ha rimesso in evidenza: la figura del Papa non può venire sacralizzata; e guardare alle sue responsabilità non può significare disattendere le nostre. Siamo, come cristiani, tutti semplicemente discepoli di Cristo: non c’è ruolo, nella Chiesa, che ce lo deve far dimenticare; così come non c’è compito che ci può impedire di realizzarlo. Si tratta di una lezione evangelica, che il Vaticano II ha rimesso in evidenza e che forse, in questi ultimi anni, può essere stata da molti dimenticata. Anche perché, nel tempo della complessità, la via di rifugiarsi dietro le parole del Papa o, peggio, nella sua Nuova immagine del Papa imitazione può essere apparsa a molti una scorciatoia appetibile. Vaticano II si era intravista la è giovane e quel che è richiesto Può fare del bene, in tal senso, la possibilità di realizzare una nell’Europa secolarizzata. Solo radicalità delle parole che Papa collegialità dei vescovi con il un’autentica collegialità può Francesco, all’indomani della Papa. Le modalità secondo cui essere in grado di affrontare sua elezione, ha pronunciato potrebbe concretamente attuarsi questa come altre enormi sfide nella prima omelia, quando possono essere diverse. Ma quel che ci stanno davanti. Ma perché ha ricordato che si può essere che sembra fondamentale è che questa riforma sia radicale, sarà “vescovi, preti, cardinali, papi, il Papa non sia isolato nel suo necessario riprendere a tutti i ma non discepoli del Signore”. ministero, che sia realmente livelli delle possibilità di dialogo Ciò detto non può essere taciuto affiancato dai vescovi, che autentico nella Chiesa: senza che, per quel che è in suo potere senta attraverso di loro quali paure e senza pregiudizi di di fare, dal nuovo Papa ci si può sono le urgenze della Chiesa e sorta. attendere qualcosa d’importante. che cosa i cristiani pensano e La complessità delle scelte Anzitutto, che metta come dicono; e possa così scegliere, pastorali da compiere e del priorità assoluta l’annuncio e la nel confronto con loro, che cosa mondo in cui si vive, così come testimonianza del Dio di Gesù è bene fare. Ciò è fondamentale la consapevolezza che la Chiesa Cristo. Nel mondo occidentale per tutto quel che concerne la non solo non è fatta di soli preti non è ormai più scontato vita della Chiesa; ma anzitutto in ma neppure di soli uomini essere cristiani; e sapere come vista dell’annuncio di Dio. Infatti, (maschi), domandano che ci annunciare il Vangelo nel tempo in un mondo così complesso, sia un reale spazio di dialogo, della secolarizzazione e della non si può più pensare che di confronto e di discussione fine della cristianità è questione l’evangelizzazione possa passare tra tutti i cristiani. Uno spazio centrale, che resta in massima per una formula catechistica importante anche per ridare il parte ancora da pensare. Proprio valida allo stesso modo per posto che le spetta alla teologia a tal fine è quanto mai urgente tutti. Sarà indubbiamente e a quanti esercitano questo che si metta mano a un’autentica diverso ciò che è richiesto in ministero fondamentale nella riforma della Chiesa. Con il continenti in cui il cristianesimo Chiesa. E uno spazio che, solo,

6 Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio Speciale

Iniziative in maggio Domenica 5 maggio, alle ore 20, nel Santuario della Madonna delle Grazie, sarà presentata, dalla prof.ssa Mirella Spillicchi, la seconda edizione della Guida dal titolo “Il Santuario della Madonna delle Grazie di Modica: un cammino lungo quattro secoli tra storia, arte e leggenda”. La prof.ssa Spillicchi, che ha curato l’elegante edizione totalmente rinnovata, la illustrerà con la proiezione di diapositive.

Mercoledì 8 maggio sarà presentato in Chiesa, alle ore 20, “Raccontincontri”, musiche, parole e danze.

Venerdì 10 maggio, alle ore 20, nel Salone del Santuario, il prof. don Paolo La Terra, Assistente Ecclesiastico Regionale del MEIC, terrà una conferenza su: “Crisi della famiglia e del matrimonio”.

Venerdì 17 maggio, alle ore 20, nel Salone del Santuario, il Nuova immagine del Papa prof. dott. Tommaso Claudio Mineo, Ordinario di chirurgia toracica all’Università di Tor Vergata a Roma, terrà una può far sì che i vescovi esercitino conferenza sul tema: “La spada e il latte”, il culto alla Madonna una collegialità che rappresenti nella tradizione cristiana del nostro territorio. davvero la vita reale delle Chiese e dei cristiani. Venerdì 24 maggio, alle ore 20, nel Salone del Santuario Uno spazio da pensare e, forse, il prof. don Basilio Petrà, docente di Teologia morale della anche da “inventare”. Ma che famiglia presso la Facoltà Teologica Urbaniana di Roma, terrà è più importante di tutte le una conferenza su: “La pastorale dei divorziati: possibilità e questioni di cui trattare e da prospettive”. mettere “in agenda”. Perché dice che, di qualunque questione si Sabato 25 maggio nel piazzale del Santuario alle ore 20,30 tratta, ciò che è da ricercare è la compagnia teatrale CGS Life di Biancavilla presenterà il che non venga soffocata la voce musical “Maria”. di nessuno: solo così, infatti, possiamo ascoltare che cosa lo Spirito ha da dire alla Chiesa. E perché dice che nella Chiesa ognuno (fosse anche il Papa) ha sempre da rendere conto al suo fratello: in una forma che scardina dall’interno la perversità del potere. Cosa che il gesto semplice e immediato del vescovo di Roma Francesco, che si è inchinato davanti al popolo per chiedere preghiera, ci ha permesso di ricordare e gustare.

Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio 7 di Domenico Pisana

L’etica del silenzio nella società del frastuono alla scuola di Maria, donna di fede e speranza e ognuno di noi dovesse, nel Scammino della sua vita, con- tare tutte le volte in cui ha desi- derato il silenzio, sicuramente verrebbe fuori un numero molto alto. Cominciando dalla nostra casa, forse ci sarà capitato di de- siderare un po’ di silenzio; sul posto di lavoro lo avremo, molte volte, invocato nel cuore; sulla strada, spesso, ci sarà capitato di infastidirci per l’eccessivo rumo- re; in qualche diverbio non sia- mo riusciti a trattenerci, e, pro- babilmente, ci saremo rammari- cati per non aver fatto silenzio. Dunque, il silenzio è una esi- genza fondamentale della vita.. Bisogna educarsi ed educare al silenzio, perché fa bene alla vita, alla dimensione dello spirito e alla salute . Un’ottima educatrice, in tal sen- so, è Maria, la Vergine Santa, la donna che “custodiva” nel silen- zio del suo cuore tutto quanto ascoltava dal Figlio. Spesso si dà al silenzio solo una connotazione negativa che lo riduce ad omertà, ipocrisia, al far finta di non vedere, sentire e sapere; a volte, si interpreta il silenzio come chiusura, muro che ostacola la comunicazione, il dialogo e la partecipazione. Que- sta concezione del silenzio è, in verità, innegabile, e, per molti, uno stile di vita, che, senza dub- bio, è , per i cristiani, eticamente sta Giovanni – presso la croce di se la cosa più cara, il sacrificio inaccettabile. Il silenzio di cui, Gesù, sua madre, la sorella di sua del proprio figlio Isacco, e allora invece, vorrei parlare è un altro, madre, Maria di Cleofa e Maria di Abramo - come dice S.Paolo - quello che ha incarnato la Madre Magdala”. Sotto la croce, Maria ebbe fede sperando contro ogni di Dio, la quale, chiusa nel suo vive, nel silenzio,il dolore ma an- speranza (Rm. 4,18), la stessa silenzio doloroso, sta sotto la che la speranza. Come Abramo cosa si deve dire di Maria sotto croce: “Stavano – dice l’evangeli- nel momento in cui Dio gli chie- la croce: ella non ruppe il silen-

8 Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio Etica

zio dandosi alla disperazione e rimanere lì in piedi, in silenzio, delle gioie e dei dolori, delle spe- al grido senza speranza, ma cre- sperando nelle promesse del Si- ranze e delle illusioni, delle mete dette, sperando contro ogni spe- gnore. Non scappiamo dunque perdute e di quelle conquistate. ranza. Maria invita i credenti dalla croce, ma rimaniamoci in E’, infine, il silenzio che si fa ri- del nostro tempo ad imparare da silenzio, con la fede e la speran- sposta saggia e non violenta, e di lei l’etica del silenzio, al fine di za di Maria. Quello che Maria ci cui parla Euripide: “molte volte poter meglio vivere la fede cri- insegna è il silenzio della solida- il silenzio vale più di una rispo- stiana. E quale lezione dà oggi rietà, quello cioè di colui che si sta”. In questa nostra società dei Maria a noi credenti che viviamo affianca al cammino del fratel- rumori, rispondere è infatti, in nella società delle urla, del ru- lo nel bisogno senza proclami, alcuni casi, abbassarsi, scendere more e della ipercomuncazione? senza rumore; quello di chi si fa di livello, mettersi sullo stesso Qual è il silenzio che Maria vuo- prossimo dell’altro nei momenti piano di coloro che fanno del le insegnare a tutti coloro che le di dolore, della morte, del pian- male ingiustamente, percorre- sono particolarmente devoti? E’ to e della malattia, per dirgli “ci re una strada che, man mano, il silenzio della contemplazione, sono”, anche se non proferisce diventa, sempre più, piena di quello cioè di colui che sa con- parole: il suo silenzio è un atto sassi, fango ed erbacce. Il silen- templare il cielo, la natura, il di amore! zio vale, sì , più di una risposta! mare, il creato per scorgervi il E’ il silenzio della contestazione, Il silenzio che insegna Maria è dito di Dio e il suo grande amore quello, cioè, di chi prende le di- catarsi, purificazione, croce, sof- per l’uomo. stanze da tutto ciò che è iniquo, ferenza; è rispetto di se stessi, è E’ il silenzio della meditazione, che è oscuro e menzognero, così padronanza dei propri istinti; è quello di coloro i quali sanno da poter dire, anche senza paro- affidare al tempo di Dio ciò che riflettere, valutare, ponderare le, “no” ai soprusi, alle ingiusti- il tempo degli uomini non solo le situazioni prima di scegliere, zie, alle connivenze. non capisce, ma condanna du- guardando dentro se stessi e la- E’ il silenzio dell’esperienza, quel- ramente. Facciamo tesoro del si- sciandosi guidare dallo Spirito. lo che è frutto della maturità lenzio di Maria, impariamo il si- E’ il silenzio della preghiera, gra- degli anni e che si concretizza lenzio, educhiamoci al silenzio. zie al quale l’anima si apre a Dio nella mitezza, nella pazienza, Il silenzio positivo, il silenzio di e avviene un reciproco narrarsi: nella capacità di saper parlare al Gesù nel Sinedrio mentre scribi l’Infinito si china sul finito, il momento giusto, nella forza di e farisei lo processavano. Il si- Perfetto perdona l’imperfetto, e, saper discernere il vissuto degli lenzio di Dio, che fa più rumore così, proprio quando ci sembra accadimenti umani, l’alternarsi delle parole. che Dio non ascolta le nostre preghiere, o che – come dice il salmo 77 – sembra “avere chiuso P r o g r a m m i R e l i g i o s i il suo cuore e aver dimenticato la misericordia”, proprio allora il silenzio di Maria ci viene in soc- A sua immagine corso per ricordarci che for- su Raiuno ogni sabato ore 17.10 se Dio in quel momento ci sta ogni domenica ore 10.30 chiedendo di sacrificargli, come Abramo, il nostro “Isacco”, cioè Le frontiere dello spirito la persona o cosa, il progetto o a cura del Card. Gianfranco Ravasi ciò che ci è più caro e per cui ogni domenica su Canale 5 ore 8.50 abbiamo lavorato tutta la vita. Questa è l’occasione che Dio ci Una presenza per servire offre per mostrargli che Lui è a a cura di don Umberto Bonincontro noi caro più di ogni cosa, anche Su Mediterraneo ogni domenica alle ore 8,45 dei suoi doni, anche del lavo- Su Mediterraneo Due ogni sabato alle ore 19,30 ro che facciamo per lui. Ecco, ogni domenica alle ore 8,30 come Maria sotto la croce, messa alla prova disse sì, anche il vero discepolo deve dire di sì, non deve scappare dalla croce, ma

Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio 9 Vita Pastorale di Umberto Bonincontro

ell’Anno della Fede, la Vi- Nsita Pastorale che il nostro E’ iniziata da Modica Bassa Vescovo, mons. Antonio Staglia- nò, ha avviato nelle parrocchie, la Visita Pastorale del Vescovo dopo aver cominciato dai luoghi di contemplazione e dopo aver visitato gli Uffici di Curia, il alle Comunità di Parrocchie Seminario e altro ancora, vuole essere la ‘visita’ dell’Apostolo per incoraggiare le nostre Comuni- tà, confermarle nella fede e ri- lanciarle nella missione. La visi- ta alle Comunità di Parrocchie, e quindi alle singole Parrocchie, è iniziata da Modica Bassa marte- dì 9 aprile con una solenne Con- celebrazione nella chiesa madre di S. Pietro. Accolto dal Vicario foraneo, don Corrado Lorefice e dai presbiteri che operano nelle due Comunità di Parrocchie, il Vescovo ha rivolto nell’omelia un vibrante invito ad accogliere Cristo che bussa, non solo ai no- stri cuori ma anche alle nostre Comunità, e di permettergli di e delle nostre difficoltà, ci inco- verle. Per affrontarle e risolverle bussare dal di dentro per aprire raggi nel cammino alla sequela quale migliore occasione della le porte e andare verso l’esterno, del Cristo fortemente ostacolato presenza del Vescovo? La nostra cioè verso l’uomo che attende un da una società secolarizzata e società è caratterizzata da una messaggio di speranza. Mons. dalla mancata testimonianza di spiccata mobilità, la gente si spo- Staglianò ha ancora detto che una Chiesa che non riesce ad in- sta da una parrocchia all’altra, se parlare di riforma della Chie- carnare il vangelo che annuncia. non trova una pastorale condi- sa significa tornare alla forma La gente non chiede altro perché visa, ma s’imbatte in comunità iniziale come ci viene descritta va all’essenziale ma credo che ol- fortemente caratterizzate dalla dagli Atti degli Apostoli, cioè tre all’essenziale, anzi perché si personalità del presbitero o dalla formare delle Comunità che te- vada all’essenziale, la presenza spiritualità dei gruppi emergen- stimoniano l’amore. del Vescovo nelle nostre parroc- ti, non riesce ad integrarsi. E L’attesa della gente è grande, an- chie deve servire anzitutto a veri- questo vale per le scelte pastora- che per il risveglio che sta viven- ficare, e se è il caso a rilanciare, li, liturgiche, la celebrazione dei do la Chiesa tutta grazie al dono quel progetto di Comunità di sacramenti, l’impostazione delle di Papa Francesco, che con le Parrocchie che potrebbe essere feste. La Visita Pastorale non sue parole semplici, ma profon- un segno dei tempi ma che sten- sarà certo un tocca sana ma non damente radicate nel vangelo, e ta a decollare per un insieme di può, e non deve, essere neppure ancor più per i gesti eloquenti, motivi. La struttura atavica delle una semplice ‘visita’, deve esse- sta andando diritto al cuore di parrocchie, la diversa formazio- re un forte momento di grazia tanti ‘lontani’. Chiedendo alla ne dei presbiteri, il campanili- in cui il Vescovo, in mezzo al gente, in questi giorni di prepa- smo a volte inconsciamente ali- suo popolo, esercita il ministero razione all’incontro con il Vesco- mentato, il poco coinvolgimento della parola, della santificazione vo, da tutti sale la stessa richie- dei laici, non facilitano il decol- e della guida esortando tutti alla sta: desideriamo che il Vescovo lo del progetto. Non basta con- speranza, mostrandosi, quale di- venga a conoscerci da vicino, si sigliarlo, spronarlo è necessario fatti è, un segno della presenza faccia carico dei nostri problemi affrontare le difficoltà e risol- del Signore che passa e guarisce.

10Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio di Carmelo Stornello

.S. Benedetto XVI nel suo di- Sscorso al clero romano del 14 febbraio 2013 ha evidenziato un I laici nella Chiesa equivoco indotto dai media che riferivano i lavori conciliari. Un poiché la Scrittura è alla base femminile; equivoco di cui ancora vediamo della fede, il faro di riferimento • di chi è sottoposto suo malgra- le conseguenze. Infatti, riferen- intorno a cui si deve costruire do ad accanimento terapeutico do le vicende conciliari i media ogni ricerca per interpretare la che non rispetta la dignità della diedero informazioni che ritene- realtà del mondo in cui viviamo. persona; vano più vicine agli interessi di Solo interpretando il mondo • di chi incontra difficoltà nell’ac- cui più o meno coscientemente e cercando di comprendere la cesso alla fecondazione artificia- erano portatori. L’equivoco di condizione umana si può aiu- le anche in ambiti che non viole- cui parliamo riguarda il senso da tare la Chiesa, Popolo di Dio, a rebbero la dignità della persona; dare al termine ‘Popolo di Dio’, far sue le ansie e sofferenze. Ed • delle donne nella Chiesa, spes- introdotto dai Padri conciliari è questo il ruolo del laico nella so ridotte al ruolo di manovalan- per chiarire che la Chiesa, Corpo Chiesa, vivere nel mondo, por- za, con lesione della loro dignità mistico di Cristo, è costituita gere attenzione alle sofferenze di persone. dal Popolo dei battezzati di cui dell’uomo e segnalarle, come È difficile pensare che non fanno parte gerarchia, religiosi quelle: ci sia nella Scrittura quella e laici, credenti e non credenti • di chi vive o è a contatto con Misericordia di Dio capace di (Gaudium et Spes) in cammino ambienti di povertà che tanto placare o di attenuare le soffe- nelle strade del mondo verso la contrastano con l’opulenza di renze di queste persone e non vi salvezza. Per i media invece quel molte chiese e la fastosità dei si trovi le soluzioni per favorire concetto fu ridotto alla volontà paramenti spesso usati da espo- il ritorno di molti figli al Padre, di trasferire la potestà di Pietro nenti di quella Chiesa che si pro- che è poi lo stesso Padre che e degli Apostoli, cioè il potere clama dei poveri; sulla soglia attende il ritorno del del Papa e quello dei Vescovi al • dei divorziati costretti alle noz- figlio che lo aveva abbandonato Popolo di Dio, cioè ai laici. ze civili per il mancato ricono- o quel Pastore che lascia novan- Si innestò così il dubbio, ed in scimento della nullità del loro tanove pecore per andare alla ri- qualcuno l’illusione, che que- matrimonio spesso celebrato in cerca della centesima che si era sto fosse il decentramento della un deficit di fede a volte incon- smarrita. Chiesa. Un decentramento na- sapevole; Credere che nella Scrittura non turalmente impossibile, perché, • di chi vive una sessualità non vi siano soluzioni è chiusura se attuato, avrebbe comportato chiara che la biologia potrebbe all’azione dello Spirito e un cre- la frantumazione della fede in dimostrare naturale anche se dente non può rimanere nel si- tanti rivoli personali, in quanto non propriamente maschile o lenzio. ciascuno avrebbe potuto riven- dicare il diritto di costruirsi una fede personale. Quel concetto trasformava la Scrittura in un libro storico, quindi da trattare storicamente ed annullava il ruolo di guida assegnato a Pietro e quello de- gli Apostoli inviati per le strade del mondo a dare l’Annuncio. Purtroppo quell’idea si fece stra- da in non poche persone, anche all’interno della Chiesa. Il ri- schio era, ed è, la perdita di ogni rapporto con la Scrittura e la conseguente diaspora della fede,

Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio 11 di Umberto Bonincontro

L’ultimo Vescovo del Concilio Mons. Salvatore Nicolosi celebra 50 anni di Episcopato ons. Salvatore Nicolosi ha Mtagliato l’ambito traguardo di 50 anni di Ministero Episco- pale domenica 21 aprile. La ce- lebrazione ufficiale si è tenuta in Cattedrale lunedì 22, con una solenne Concelebrazione presieduta dall’Arcivescovo di , Card. , a cui ha partecipato l’episcopato siculo e il presbiterio diocesano, con una massiccia e qualificata presenza del popolo di Dio. Mons. Nicolosi, nominato vesco- vo di Lipari da Giovanni XXIII, a soli 41 anni, è uno degli ulti- mi vescovi viventi che ha avuto la grazia di partecipare a quella epifania di Chiesa del XX secolo che fu il Concilio Vaticano II. Il Giubileo Episcopale di Mons. Salvatore Nicolosi va incornicia- pontificio il 21 aprile del 1963, lo sco eletto appena un mese fa. to tra il ministero petrino di Pao- sarà solo due mesi dopo, e il mi- Mons. Nicolosi ha vissuto dun- lo VI, non ancora eletto al soglio nistero pastorale di Papa France- que il Concilio da protagonista, l’ha incarnato nella Chiesa par- ticolare che il Signore gli ha af- fidato: Lipari prima e Noto dopo e ne ha celebrato il 50° dell’aper- tura con la nostalgia di chi non lo ha visto pienamente attuato. In questo mezzo secolo è stato spettatore e protagonista di un cambiamento epocale nella so- cietà. Ha assistito al boom economico, alla caduta del muro di Berlino, alla globalizzazione e, adesso, alla recessione con la crisi che attanaglia gran parte d’Europa. E’ stato dentro il ciclone del ’68 caratterizzato dalla contestazio- ne giovanile e dall’entrata in crisi

12 Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio Vita Pastorale

dell’autorità dei padri e dei mae- stri. Mons. Nicolosi ha saputo però tenere ben saldo in mano il timone della nostra Chiesa lo- cale forgiandola, secondo le in- dicazioni del Concilio, nella co- munione, imprimendo ad essa un grande slancio missionario che ha avuto la sua concretezza nella celebrazione del Sinodo Diocesano e nel Gemellaggio con la diocesi di Butembo Beni, nel Congo, siglato con il vescovo mons. Kataliko in occasione del 25° di episcopato. I 28 anni vissuti da mons. Ni- colosi alla guida della Diocesi di Noto hanno segnato la storia di questa nostra Chiesa dandole la fisionomia di Chiesa concilia- re dove il ruolo dei laici è stato sempre più determinante con la promozione degli organismi di partecipazione: Consigli pasto- l’abbandono, negli anni ruggen- più giovani ha avuto la gioia di rali e degli Affari Economici nel- ti della contestazione, di tanti vederlo affidato ad un vescovo le parrocchie, Consiglio Pastora- presbiteri attivi nel ministero e che era stato uno dei suoi più le Vicariale nei singoli Comuni, il rovinoso crollo della cattedrale stretti collaboratori, mons. Giu- e Consiglio Pastorale Diocesano con tutto ciò che significò per la seppe Malandrino, che diventa- regolarmente consultato. nostra Chiesa, per non parlare to vescovo della Diocesi di Aci- Nel fecondo episcopato di mons. degli strascichi giudiziari. La- reale nel 1980, ritornava nella Nicolosi ha avuto grande rilievo sciato il ministero attivo in mani sua diocesi di origine nel 1998 la formazione dei presbiteri con diventandone “da figlio, Padre”. gli incontri mensili di aggiorna- Mons. Nicolosi ha visto ancora mento e i ritiri spirituali. Sua succedere a Mons. Malandrino, grande preoccupazione è stata mons. Mariano Crociata, che inoltre la formazione dei laici è passato nella nostra Chiesa dando vita a tante intelligenti come una meteora, essendo sta- iniziative per favorirla: conve- to chiamato da Benedetto XVI, gni, scuola di teologia, scuola dopo poco più di un anno, a ri- di formazione socio-politica, coprire il delicato e oneroso ruo- nascita della Caritas diocesana, lo di Segretario Generale della formazione degli operatori pa- Conferenza Episcopale Italiana. storali, primi fra tutti i catechi- E così mons. Nicolosi ha cono- sti, promozione del diaconato sciuto ancora come terzo succes- permanente, slancio alla co- sore mons. Antonio Staglianò. municazione sociale, segno dei In questi anni, mons. Nicolo- tempi per annunciare il Vangelo si, con la discrezione che lo ha e permettere alla gente di cono- sempre distinto, ha seguito nel scere la Chiesa. silenzio e nella preghiera il cam- Di certo non son mancate a mino della Sua Chiesa, prepa- mons. Nicolosi le sofferenze. randosi a ricevere dal Signore il Due ne citiamo in particolare: premio riservato ai servi fedeli.

Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio 13 di Angelo Viola L’enigma del “terzo giorno” Il significato dei numeri nella Bibbia - Prima parte

a chiesa era gremita ed il pre- Ldicatore parlava con una certa enfasi della fedeltà di Dio e della grande fede di Abramo, soffer- mandosi sul fatto che egli aves- se avuto, alla veneranda età di cento anni, il figlio Isacco dalla moglie Sara, anch’essa oltre i no- vant’anni e per di più sterile fin dalla giovinezza. Neppure l’om- bra di un accenno al significato simbolico e non storico dell’età dei due protagonisti. Lo stile, il tono, l’analisi minuziosa di quel passo della Bibbia e le riflessioni conseguenti lasciavano credere di essere quasi davanti ad un fedelissimo racconto di cronaca giornalistica. Per cui molti dei presenti sicuramente avranno fatto ritorno nelle loro case ul- teriormente convinti che “vera- mente” Abramo e Sara abbiano avuto un figlio nella tardissima vecchiaia e che Abramo sia mor- to all’età di centosessantacinque anni, come riferito dalla Bib- bia. Eppure quel predicatore, e nessun’altra persona religiosa di buon senso, oggi oserebbe dire seriamente ad una coppia di anziani senza figli: “Coraggio! Abbiate fede e non perdete la spe- ranza! Anche voi, come Abramo e Sara, potreste avere un figlio nella vostra vecchiaia!”. Purtroppo la paura di formare le persone ad una corretta in- terpretazione dei Testi Sacri, spiegando con chiarezza, ad continua a favorire da un lato che l’autore sacro vuole comu- esempio, che molti episodi della l’ateismo e dall’altra l’integrali- nicarci Bibbia non hanno un valore sto- smo o una fede molto instabile (e questa è parola di Dio), da rico ma teologico e che i numeri ed infantile. “come” ce la trasmette. Il “come” biblici raramente hanno una va- Quando leggiamo la Bibbia, oc- fa parte dell’arte, della tecnica lore “aritmetico” ma simbolico, corre distinguere tra la verità narrativa, che adopera le strut-

14 Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio Il 50° di sacerdozio del parroco Il 29 giugno don Umberto Bonincontro, Parroco dell’Unità Pastorale SS. Salvatore – Madonna delle Grazie ricorderà con gratitudine al Signore 50 anni di Ministero Presbiterale. L’Unità Pastorale si preparerà a questo evento con tre momenti culturali:

1. Martedì 11 giugno, il prof. don Giuseppe Ruggieri, docente allo Studio Teologico di Catania, terrà una Conferenza nel Salone del Santuario alle ore 20 sul tema” Essere prete nella Chiesa del postConcilio”” 2. Martedì 18 giugno, il Giornalista Vaticanista Gianfranco Svidercoschi, che ha seguito il Concilio Vaticano II, terrà una Conferenza nel Salone del Santuario alle ore 20 sul tema “Il cammino della Chiesa: dal Vaticano II a Papa Francesco” 3. Martedì 25 giugno sarà presentato nel Salone del Santuario, alle ore 20, il secondo volume degli scritti di don Umberto Bonincontro “Dalla Parola alla parola”, curato dal prof. Piergiorgio Barone, accompagnato da un DVD che ne tratteggia i 50 anni di ministero 4. Il Giubileo sacerdotale sarà ricordato con una solenne Concelebrazione nel piazzale del Santuario, domenica 30 giugno alle ore 20

Il Santuario è aperto tutti i giorni dalle ore 7 alle ore 12 e dalle ore 15,30 alle ore 20 S. Messa feriale ore 19 - festiva: sabato ore 19 - domenica: ore 9 - 19 L’ufficio parrocchiale è aperto nei giorni feriali dalle ore 16 alle ore 19

Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio 15 Via Crucis esterna della Comunità di Parrocchie

Via Crucis esterna della Comunità di Parrocchie 11/04/2013 - 25° di matrimonio coniugi Avola-Figura

14/04/2013 - Battesimo di Salvatore Puccia Conferenza dell’AIMC. Relatore prof. Alfredo Campo

16Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio Visita del Vescovo Mons. Antonio Staglianò all’Unità Pastorale

Apertura della visita Visita alla Società Operaia di Mutuo Soccorso

Visita ai Ricostruttori nella preghiera Visita all’Istituto Comprensivo S. Marta

Visita agli ammalati

Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio 17 Hanno fatto Pasqua con il Signore I Nostri Defunti entrando nella vita eterna!

Abbo Marianna Figura Salvatore Figura Giovanni Giurdanella Maria + il 28/02/83 + il 12/11/76 + il 08/08/06 + il 02/07/12

Spadola Giorgio Selvaggio Maria Cicero Michele Poidomani Michele + il 14/05/10 + il 30/05/08 + il 30/05/12 + il 12/05/08

Mallia Guglielmo Vindigni Maria Melilli Antonino Cicero Giorgio + il 27/04/2000 + il 21/01/13 + il 02/11/91 + il 01/08/10

Zaccaria Carmela Vernuccio Luigi Poidomani Giuseppe Blanco Giuseppa + il 28/08/87 + il 10/10/09 + il 20/12/86 + il 30/03/02 Spiritualità

ture letterarie dell’epoca. Se non più comprensibili molti episodi esempio, le tre volte in cui Pie- si conoscono tali strutture, la biblici. tro negò Gesù non indicano un Bibbia apparirà in moltissime Il numero “uno” rappresenta numero reale, ma simboleggia- pagine come un libro difficile da Dio, che è unico. Per questo in- no le numerose occasioni di in- accettare. dica esclusività, primato, eccel- fedeltà di questo discepolo e di Nel linguaggio biblico grandis- lenza. Così, ad esempio, intende tutti noi. sima importanza ha il signifi- Gesù quando risponde al giova- Simbolica è anche l’espressio- cato dei numeri, che raramente ne ricco: “Perché mi interroghi su ne “il terzo giorno” con cui gli hanno un valore “aritmetico”, ciò che è buono? Uno solo è buo- evangelisti indicano la data della ma quasi sempre figurato. Ciò no!” (Mt 19,17). risurrezione di Gesù a partire avviene a volte anche nella no- Invece il numero “due” rappre- dalla sua morte. Gesù, infatti, è stra cultura, come quando, ad senta l’uomo nella sua dualità, stato assassinato di venerdì po- esempio, diciamo di andare a di spirito e corpo; non solo, ma meriggio e la domenica le donne fare “due” passi per indicare una nello stesso spirito esprime la si accorgono che era già risorto. breve passeggiata, o che un bic- divisione tra la spinta al bene Per cui questi tre giorni non chiere si è rotto in “mille” pezzi, da una parte e al male dall’altra. vengono fuori assolutamente, per indicare che si è distrutto to- Questo chiarisce alcuni enigmi neanche a stirarli. Allora quan- talmente. Ora, mentre nella no- del Vangelo. Secondo Marco, do è risorto Gesù? stra cultura l’uso dei numeri in ad esempio, Gesù sanò un solo Non lo sappiamo, ma sicura- senso figurato è molto limitato, cieco a Gerico, ma per Matteo mente molto prima del “terzo nella cultura orientale e, quindi, i ciechi guariti erano due. Chi giorno”. Potrebbe essere risorto anche nella Bibbia è molto più racconta la verità? Entrambi, anche subito dopo essere stato frequente. poiché Marco ci dà la versione deposto nel sepolcro. Anche in Per semplificare il discorso pos- storica e Matteo usa il numero questo caso il numero “tre” non siamo dire che i numeri nella nel suo significato simbolico: in indica un tempo reale, ma espri- Bibbia possono esprimere tre quel cieco è come se ci fossero me “totalità”. Per tutti i cristiani realtà distinte: quantità, simbo- stati due ciechi, uno che rappre- e per quanti in retta coscienza lismo e messaggio “gematrico”. sentava la cecità fisica e l’altro la lo accolgono il significato è im- Certamente il primo significato cecità dello spirito. portantissimo: Gesù è tornato in dei numeri biblici è la quantità. Il numero “tre” indica “totalità” vita completamente ed ha vinto Quando, ad esempio, si legge o “sempre”, poiché sono tre le la morte per sempre. che il profeta Elia predisse una dimensione del tempo: passa- (continua) siccità di tre anni in Israele (1 to, presente e futuro. Così, ad Re 18, 1), o che Betania, il paese dove Gesù risuscitò Lazzaro, era lontano 15 stadi (3 Km) da Geru- salemme (Gv 11,18), è evidente Gita in Birmania che nessuno di questi numeri è simbolico. Essi indicano quanti- Quest’anno la tà reali. Gita estiva, dal 5 Ma i numeri della Bibbia rive- al 15 luglio. avrà stono un secondo senso: quello come meta il piu simbolico. Un numero simboli- vasto e suggestivo co non indica una quantità, ma Paese buddista del esprime una idea, un messaggio Sud-Est asiatico: che lo trascende. Non sempre è la Birmania. Chi facile capire il significato simbo- è interessato lico di certi numeri, soprattutto può rivolgersi per noi occidentali prigionieri a don Umberto della logica. Tuttavia gli studiosi Bonincontro cell. hanno indagato sui loro simbo- 333 6590198 lismi e sono riusciti a rendere

Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio 19 di Ortensio da Spinetoli* Possiamo credere in un Dio così? “Il Figlio di Dio fatto uomo offre pensare. di dissenso, ma compie gesti la propria vita al Padre suo per Gesù è stato un profeta coerente e assume comportamenti in riparare la nostra disobbedienza!”. come lo sono stati in genere contrasto con la mentalità Questa idea è così abituale nella quelli che lo hanno preceduto. ufficiale, il nazionalismo ed predicazione cristiana e così Ed è stata tale coerenza a portarlo il razzismo giudaico. Non si radicata nella vita della Chiesa a compiere scelte coraggiose. poteva perciò restare impassibili che sembrerebbe blasfemo L’errore di Gesù è stato quello di nei suoi confronti: bisognava metterla in dubbio. Eppure aver portato il discorso religioso eliminarlo. essa lascia troppe ombre sulla fuori dal recinto sacro. Dio Le ragioni della morte di Gesù, santità di Dio, che si placa col non si onora con le offerte di pertanto, sono di natura storica. sangue del Figlio innocente, e rito, ma con le opere di bene. Egli è stato messo in croce per sull’azione di Cristo, che diventa Il Dio di Gesù è sempre il volontà degli uomini e non di sostitutiva di quella dei veri Dio di Abramo, di Isacco e di Dio. colpevoli. Questa teologia, che Giacobbe, ma anche di tutti gli Ma sulle ragioni storiche si si contrappone totalmente con uomini e di tutti i popoli, dei sono gradualmente imposte l’immagine di Dio che Gesù samaritani come dei gentili. le interpretazioni teologiche stesso ci ha rivelato, non può La supremazia che Israele di tale morte, interpretazioni non destare sconcerto e dubbi rivendica sulle genti è infondata. fortemente condizionate dalla nella mente di chi si ferma a Gesù non pronuncia solo parole mentalità giuridica del tempo,

20 Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio Spiritualità

Possiamo credere in un Dio così? secondo cui il peccato è una offesa a Dio e non agli uomini ed esso può essere perdonato solo con una espiazione equivalente all’offesa. Peccato che poteva anche essere scaricato su un innocente, l’importante che qualcuno lo “espiasse” debitamente. Da qui il rito ebraico dell’agnello sacrificale, su cui vengono caricati i peccati degli uomini. Gli evangelisti e San Paolo non sono stati esenti da questa mentalità paganeggiante, con cui hanno interpretato in chiave esclusivamente sacrificale la morte di Cristo, condizionando delle realizzazioni profetiche giusto giudice, che si offende ed tutta la teologia posteriore, fino e del “misterioso disegno” di esige una riparazione, è apparso ai nostri giorni: “E’ Dio che ha Dio, dando di lui una versione loro più indicato a tenere a mandato il suo figlio come vittima oggi impossibile da accettare. La bada gli uomini e far rispettare di espiazione per i nostri peccati!” supposizione che egli sia adirato l’ordine costituito. Eppure, alla ( Catechismo della Chiesa con l’umanità, per cui sia assetato luce della semplice ragione e Cattolica n.457 ). di risarcimenti e riparazioni del buon senso, non è difficile Pertanto non è stato Giuda a per i torti subiti, a partire dalla scoprire l’origine dell’idea che consegnare Gesù nelle mani disobbedienza di Adamo ed Dio possa esigere “offerte” e dei malfattori, ma addirittura il Eva (personaggi simbolici, ma “sacrifici di riparazione”da parte Padre. La radice pagana di tale rigorosamente storici per Paolo delle sue creature. Questa è interpretazione è chiarissima. e per tanti fino ai nostri giorni) una ipotesi nata dagli usi degli Le divinità antiche ( in Canaan, non è la più facile a capirsi e ad uomini di tutti i tempi, dalla a Babilonia, in Egitto) erano accettarsi. E’ una pittura troppo pratica di donativi che si era, abituate a riceve giornalmente umana di Dio per poter essere e si è, soliti fare alle persone ed in particolari solennità tributi vera. Dio è solo amore. Vero in autorità, per onorale o per di onore col sacrificio di animali è che nel Vecchio Testamento sollecitare qualche loro favore. e addirittura di esseri umani, troviamo immagini di un Dio E’ un mercanteggiare che a volte per poter placare la loro ira e geloso, che fa pagare le colpe funziona tra noi uomini, ma ricolmare i fedeli di favori. E se degli uomini fino alla terza e alla non certamente con Dio, per il Dio di Israele si placava col quarta generazione, ma ci sono non dire che è indegno di Lui. sangue di capri e di tori, poteva anche altre immagini di Dio: Dio non è un uomo: egli anche trovare “soddisfazione” quella dell’amico, dello sposo, ama indistintamente tutti nella morte sacrificale di un del “Padre” misericordioso. e gratuitamente, viene in profeta martire ed in quella Gesù si è pronunciato per soccorso delle sue creature, del proprio figlio. Con questi questa seconda versione, ma i senza distinzione alcuna, infatti avalli, nelle intenzioni degli suoi discepoli, soprattutto quelli “Fa sorgere il sole sui buoni e sui evangelisti e di Paolo la provenienti dal giudaismo, cattivi e fa piovere sui giusti e sugli crocifissione perdeva tutto il suo sono rimasti ancorati alle ingiusti”. orrore ed entrava nel quadro concezioni precedenti. Il Dio * Teologo e biblista

Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio 21 Conoscere la Bibbia Appunti d’Arte di Antonio Caruso

ce, proprio quella di cui il mondo antico aveva più orrore e disprez- I Vangeli: singolarità zo? Un’assurdità! Scrittori falsari avrebbero certamente evitato di in- ventare la croce come strumento di e silenzi inspiegabili morte del Cristo. Uno scandalo per i Cristiani delle origini, i quali non ’ singolare che i Vangeli riporti- Di solito un autore sovrasta il per- accettarono di buon grado l’idea Eno che tra i discepoli al seguito sonaggio, lo piega a se stesso, lo che il loro Messia fosse morto pro- di Gesù trasparivano intrighi, gelo- assoggetta alle proprie intenzioni. prio in croce, un tipo di esecuzio- sie, invidie, incredulità, paure e ot- Nel caso specifico degli evangelisti ne riservata ai comuni malfattori. tusità. Sono sgridati più volte dallo Matteo e Giovanni, non solo auto- Perché poi una morte infamante, stesso Maestro per non aver capito ri ma anche testimoni oculari, è resa pubblica nel posto più in vista il significato profondo del suo in- Gesù che li sovrasta, impegnando- di Gerusalemme affollata per la Pa- segnamento o per averlo distorto. I li soltanto nel custodire e traman- squa, mentre il momento glorioso discepoli sono presentati come co- dare ciò che egli ha effettivamente della risurrezione è celato nel buio loro che non hanno saputo veglia- detto e fatto. e nel segreto di una tomba, svela- re nemmeno un’ora con il Maestro Nulla di certo sappiamo sulle ori- to solamente alla cerchia ristretta durante l’agonia del Getsèmani, e gini di Gesù. E’ un giudeo che tra- dei discepoli? Per dare conferma anche come coloro che fuggirono scorre la sua vita terrena da laico. e attendibilità alla sua missione quand’era in pericolo, lasciando- Vive i suoi primi 30 anni a Na- sarebbe potuto apparire in pubbli- lo morire nell’abbandono e nella zarèt, una sconosciuta cittadina co, a qualcuno dei suoi avversari! completa solitudine. collinare della Galilea meridiona- Il paradosso continua anche dopo I Vangeli, inoltre, mostrano di- le. Non si hanno notizie di que- la sua morte. In tutto l’impero ro- scepoli che predicano con gran sto periodo. Gesù non ha lasciato mano, gli storici lo ignorano, i do- fervore, ma che fino all’ultimo si nulla di scritto, ma neppure gli cumenti del giudaismo, pur senza ritengono senza fede sufficiente. evangelisti si sono preoccupati di negare il Gesù storico, lo usano Ad esempio l’apostolo Pietro, no- dare un cenno riguardante il suo come fonte di scherno e di biasimo minato da Gesù colonna su cui si aspetto fisico, nulla che poteva in- e i sapienti disconoscono la sua doveva fondare la Chiesa nascente, teressare la curiosità umana al suo dottrina. è presentato dagli evangelisti come riguardo. Tacciono sulla formazio- In definitiva, sembrava un Gesù una figura a volte insicura o povera ne scolastica di chi è definito come lasciato solo, che affidava ingenua- di fede, al punto di fargli rinnega- “Maestro”; non riportano alcuna mente la sua dottrina in mano a re il suo Maestro per ben tre volte! notizia tra la nascita e l’inizio della dei rozzi collaboratori, e destinato sua predicazione, ad eccezione di a porre la parola fine a tutto il suo Gesù dodicenne che discute con i ‘Progetto’ appeso a una croce. In- dottori della Legge nel Tempio di vece, la situazione incredibilmente Gerusalemme. si capovolge: Gesù vince la morte e I suoi oppositori si chiedevano risorge! Dopo oltre duemila anni di come egli potesse conoscere le storia Gesù, ancora oggi, ci appare Scritture quando non aveva mai più vivo di prima. Si hanno quindi studiato sotto la guida di un ma- buone ragioni per affermare che estro riconosciuto. Ad un certo questo Messia, pur avendo scelto punto nel 27-28 d.C. Gesù improv- solo apparentemente la via per fal- visamente emerge dall’oscurità e lire, ci vuole far scoprire che il suo compare nella scena ricevendo il messaggio va oltre la storia, perché battesimo da Giovanni il Battista. è veramente fondato su “Principi Silenzi inspiegabili, giacché in tut- e Valori Universali” che superano ti i racconti mitologici o d’epopea ogni barriera di tempo e di spazio. religiosa gli autori mostrano la co- Ed è lo stesso evangelista Matteo stante preoccupazione di descrive- ad attestarlo, mettendo in bocca a re il loro eroe, al fine di conferirgli Gesù le seguenti parole: «Il cielo e autorevolezza, credibilità e perso- la terra passeranno, ma le mie pa- nalità. Perché poi la morte in cro- role non passeranno» (Cap. 24, 35).

22Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio Appunti d’Arte di Mirella Spillicchi Il museo della memoria l panorama museale di Modi- Ica già da qualche anno risulta arricchito dall’apertura al pub- blico di un’ingente raccolta di cimeli facenti riferimento alla I e alla II Guerra Mondiale, di proprietà di privati, raccolti nel tempo attraverso una minuziosa e attenta opera di selezione degli oggetti che raccontano attraver- so la forma, ma anche mediante la sapiente spiegazione dei pro- prietari, le vicende di una guerra planetaria che con i suoi tratti megalomani coinvolse anche la Sicilia, rendendola protagonista di eventi bellici importanti. Del resto, ne sono ancora visibili le tracce in diverse testimonianze “architettoniche” sparse nel no- stro territorio, in particolare a ri- dosso degli altopiani e delle zone costiere, nelle poco conosciute ed apprezzateterramatte. mancanza delle divise dei solda- brazione della messa nei luoghi Il pregio del museo, ubicato in ti semplici è che questi ultimi, delle battaglie, foto e documenti un appartamento della via Sorda una volta rientrati nei territo- d’epoca riferibili anche a citta- Sampieri e facilmente rinvenibi- ri d’origine, usavano le divise dini modicani, immortalati in le su internet, è legato oltrechè come abiti da lavoro), una cuci- immagini concesse dall’Istituto all’ingente mole di reperti espo- na da campo, il “kit” per la cele- Luce, armi di ogni genere, pa- sti, anche ai criteri museografici racadute (oggetti difficilmente dell’allestimento, realizzato con rinvenibili perché anch’essi ve- un percorso guidato che consen- nivano riutilizzate per ottenere te una facile comprensione degli lenzuola o, addirittura, abiti da eventi a cui essi sono legati; è sposa), ed altro ancora. importante anche sottolineare Il nucleo iniziale del museo nel lo sforzo economico dei promo- corso degli anni è stato arricchi- tori e curatori dell’iniziativa che to da donazioni e da ulteriori hanno reso più gradevole l’alle- acquisti da parte dei proprieta- stimento attraverso la sistema- ri che continuano ad indagare zione degli oggetti in bacheche il nostro territorio sotto questo illustrate mediante l’apposizione particolare aspetto diventando, di cartellini esplicativi. inoltre, custodi di una verità Tra i cimeli conservati non pos- storica popolare che rischia di sono non colpire l’innumerevole andare perduta con la scompar- sequenza di elmi e divise ap- sa di coloro che furono protago- partenenti di solito ad ufficiali nisti dell’immane sciagura che (la motivazione addotta circa la sconvolse il mondo intero.

Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio 23 Attualità di Saverio Terranova

uello che è successo nel- Qle scorse settimane ha del surreale. Un Paese muore ogni giorno: l’economia regredisce, i disoccupati aumentano, le fami- glie si impoveriscono. i consumi calano, le imprese chiudono, la sfiducia dilaga e i partiti non se ne accorgono, o forse non lo ca- piscono, e, se lo capiscono, non se ne curano; tanto loro stanno bene, hanno i finanziamenti pubblici e i loro parlamentari gli stipendi più alti d’Europa. Scher- zano con il destino di sessanta- cinque milioni di italiani. Il fallimento del governo Mon- ti ha consegnato al nuovo Par- lamento un’Italia stremata e impossibilitata a riprendersi. Un filo di speranza Il popolo italiano aspettava un governo in grado di assumere provvedimenti immediati per la sulle macerie ripresa. Invece… Tutti sappiamo cosa è successo. Masaniello della Repubblica L’errore lo ha commesso Bersani: andare dietro ai grillini. Era chia- ro che Grillo non vuole respon- protesta il successo si sgonfia e ro sovietico sono cadute anche le sabilità di governo, perché non finisce nel barriere che separavano cattolici saprebbe che cosa veramente e comunisti, e divenne attuale fare. Una cosa è criticare, un’altra Impotenza o irresponsabilità? e possibile il sogno di Dossetti: é fare. Il suo successo è costru- Fallito il tentativo di formare un l’incontro tra le forze popolari de- ito sul fallimento dei partiti, sui governo, Napoletano ha inven- mocratiche per sviluppare la bat- guasti del governo tecnico, sul tato il Comitato dei saggi. In tal taglia unitaria tesa alla redenzio- malessere generale dovuto alla modo ha portato il Parlamento ne del proletariato. Questo voleva crisi economica, all’atto che doveva essere il più essere il PD; un partito moderno, Questo l’humus dove alligna il facile: l’elezione del nuovo Pre- fortemente democratico e pro- voto a Grillo. Nel 1647 un pe- sidente della Repubblica. Non gressista; una sorta di democra- scatore, Tommaso Aniello, detto esserci riuscito ha dell’incredibi- zia di valori. Invece sono emerse Masaniello, guidò a Napoli la ri- le. Ma avere bruciato nomi validi correnti, gruppi. Bande, che han- volta popolare contro il governo come Franco Marini, o uomini di no messo in atto gli agguati più spagnolo che aveva introdotto statura superiore come Romano vili a danno non degli avversari un nuovo balzello. L’insurrezio- Prodi, questo è delittuoso. E pur- ma del popolo italiano, lasciato ne ebbe successo. L’astuto viceré troppo la responsabilità è dentro per due mesi ancora nelle mani spagnolo lo chiamò a corte per il PD, essendo il partito dì mag- del non governo dei tecnici. farlo partecipare al suo fianco al gioranza relativa. governo del vice reame. Dopo Quello che sta accadendo in que- Un giovane di 87 anni poco tempo la folla che Masa- sto partito è veramente triste, Chi ha risolto i problema della niello aveva sollevato, delusa e perché su di esso sono fondate nazione, Presidente della repub- inferocita, lo uccise. Chi guida la le speranze di gran parte degli blica e governo, è Giorgio Napo- protesta vive di essa. Se cessa la italiani. Con la caduta dell’impe- letano, che ha dimostrato di es-

24Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio Vita Pastorale di Maurilio Assenza sere più fresco della stragrande Nell’occhio del ciclone/8 maggioranza del Parlamento. Però, attenzione! Napoletano non è la soluzione dei problemi. La violenza sulle donne nel Congo E’ il medico al capezzale di un ogliamo ritrovare un punto di malato gravissimo. Egli prescrive Vosservazione che permetta la la medicina. Il malato deve pren- speranza. Vogliamo ricordarci di derla ed è lui che deve guarire. tutti, vogliamo non dimenticare il Guarirà? E’ questo il timore degli mondo! Da venticinque anni il ge- italiani. Timore giustificato. mellaggio della nostra diocesi con quella di Butembo-Beni, come dice Cosa chiede l’Italia? il nostro Sinodo, ci rende attenti ai Ormai lo sanno anche le pietre: doni e al dolore di tutti i figli di Dio per prima cosa il rilancio dell’e- che soffrono per il dramma della conomia; quindi le riforme isti- fame e della guerra. Ma anche ai tuzionali, con precedenza per la doni del Sud del mondo, ai doni di legge elettorale. Quale la strada quell’immenso continente che è l’A- per il rilancio dell’economia? frica. Così, si è avviato un dialogo persona quasi per personalizzare il Rete Imprese, l’organizzazione con Gianni Novello (di Pax Christi, dialogo: «Io ti prego, a nome di mol- che raccoglie le piccole e medie più volte impegnato in missioni di ti dei tuoi figli, possa tu far cessare il imprese, ossia il 95% dell’im- pace in Africa) con le nostre scuole tuo silenzio, possa tu comunicare la prenditoria italiana, che è poi che ha spinto una classe – la VC del tua rabbia nei confronti di chi fran- quella più colpita dalla crisi, ha Liceo scientifico “G. Galilei” – ad tuma l’umanità, di chi distrugge fissato in 4 punti le priorità per approfondire il tema dell’Africa e ri- corpi, cuori, storie, famiglie. Signo- la crescita: trovare un documento di grande in- re, risvegliati! Non lasciarci. Parla. 1. riduzione della pressione fi- tensità, frutto di un confronto ecu- Parla dandoci il coraggio e l’auda- scale: con la revisione dell’IVA, menico e per ora pubblicato solo in cia delle tue parole e del tuo cuore dell’IRAP, e abolizione dell’IMU francese. Un’alunna, Irene Cerruto, di Padre. Facci tornare al tuo vero sulle strutture produttive; l’ha tradotto e diventa un patrimo- volto. Questo per i vivi in modo che 2. semplificazione delle procedu- nio anche per noi, un motivo per essi possano vivere, per i più piccoli re burocratiche per l’inizio e l’at- riflettere e per coltivare una solida- in modo che siano protetti, amati, tività economiche; rietà con tutto il mondo che ci rende circondati». Commovente l’augurio 3. assicurare il credito alle impre- più umani. Molto bello il grido della alle donne vittime di violenza, an- se, con un provvedimento che prima lettera, in cui le donne si ri- cora una volta in prima persona per volgono a Dio e chiedono a Lui e a venga dalla BCE, che destini alle dire l’esigenza di sentirci così anche tutti: «Com’è possibile, mio Dio, che attività produttive parte del fondi noi coinvolti: «Dal più profondo del noi abbiamo dimenticato che la tua trasmessi alle Banche; questo, mio cuore, mi auguro che in questa forza si è affermata il settimo giorno ovviamente oltre al pagamento sofferenza, abbiate trovato un luogo del mondo: nella dolcezza del riposo accogliente, persone che vi ascoltino, dei debiti dello Stato alle impre- e della contemplazione del mondo rispetto, compassione e dolcezza. se; fatto per l’uomo, per la donna come Un luogo sicuro, un po’ di conforto, 4. sostegno alla crescita dimi- per l’uomo, a condizione di pari di- di cortesia. Persone che si prendano nuendo il costo del lavoro, incen- gnità. Sì, la tua forza non è nelle cura di voi, genitori, amici, che vi tivando i consumi, con il rifinan- armi né nella brutalità che massa- accompagnano in questo momen- ziamento degli ammortizzatori crano vite, speranze, futuri, ma essa to doloroso e decisivo della vostra sociali e incoraggiando l’occupa- si trova nel ritiro benevolo dove ti vita». Il gemellaggio è anche questo: zione giovanile. Sono queste le trovi, noi confidanti nel tuo nome e eco, vicinanza, attenzione fino a misure minime ma indispensa- nel mondo che tu hai fatto. Mio Dio, cogliere, indirettamente, il sogno di bili per il rilancio dell’economia. tu sei un Dio disarmato. È per que- un’umanità che - grazie alla sensi- Saranno capaci i partiti di acco- sto che non ti mostri? Ma tu che sei bilità delle donne e dei giovani, e ora gliere questo invito del Presiden- il nostro solo aiuto nella difficoltà, la alla testimonianza di papa France- te della Repubblica e le richieste nostra unica difesa contro il nemico sco - ritrovi tenerezza e mitezza, ri- del popolo italiano? E’ quello che e l’aggressore». Struggente l’invoca- trovi la vera forza della vita: l’amore si attendono di sapere tutti. zione conclusiva scritta in prima che genera vita!

Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio 25 Vivere la Città di Maria Grazia Modica

Il Gruppo Modica 1 all’evento “Crisci ranni” Il senso della festa ddolora e imbarazza legge- tà differenti contraddistinguono L’impegno costante si allarga Are da più parti che l’Italia gli esseri umani a tal punto che anche alla festa come momento si distingue come paese razzi- in diversi casi ci si comporta in di ritrovo di tutti e per tutti, per- sta, superfluo quasi elencare le modi diametralmente opposti. ché la musica, il canto, il gioco, situazioni e le circostanze. Lo Le iniziative della Caritas dio- il banchetto sono da sempre oc- denunciano le scritte sui muri, i cesana e cittadina ci parlano di casioni aggreganti in cui il sen- coretti e gli striscioni allo stadio, altro, diversi volontari si spen- so di fraternità si avverte anzi si le riserve sull’affitto delle case dono nell’accoglienza che si fa vive. agli extracomunitari. dono gratuito, l’attenzione verso Ecco allora l’urgenza di aderire a Anche alcuni bambini- come ha gli ultimi ha la massima priori- questa festa per dare al nome il raccontato mons. Franco Mon- tà. suo vero significato, gioire di ap- tenegro nella recente toccante Una rete coinvolgente, proget- partenere ad un’umanità in cui conferenza alla Domus s.Petri tata con grande attenzione alle la diversità diventa ricchezza e sull’immigrazione, segno dei reali esigenze del contesto da un i valori comuni si ricercano per tempi- sarebbero terrorizzati al lavoro di equipe che non dà nul- amplificarli e dar loro rilievo: solo pensiero di avere genitori la per scontato, tende a creare coos-coos e pastieri nello stes- di colore. fruttuose collaborazioni: i cen- so piatto della solidarietà, canti Una fotografia dell’Italia sicura- tri di aiuto parrocchiali, i centri africani e rock sullo stesso palco mente reale, ma che non può di ascolto cittadini, il portico di dell’amicizia. certamente riguardare tutti gli Betsaida, il quartiere educativo Le camicie azzurre si fondono italiani né tutte le città. Sensibili- Crisci ranni. con gli abiti etnici; i colori a dito segnano i volti perché i colori della pelle sono tutti belli; mam- me e papà confluiscono da vari quartieri della città, anche con i passeggini, in un luogo diven- tato giardino, campo di calcio, spazio di studio e di preghiera; i bambini giocano spensiera- ti disegnando o correndo con i sacchi aiutati dalle guide e dagli esploratori. C’è chi ha preparato il tè spezia- to o i dolci, c’è chi distribuisce le pietanze, c’è chi è semplice- mente venuto per essere felici insieme. Il grido crisci ranni lanciato dal vicario foraneo al suono del- le campane libera il cuore: c’è ancora speranza che l’umanità possa rinascere dall’Alto.

26Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio Associazioni

‘’Forse tu non lo sai, non te l’hanno detto mai, che le cose trasparenti sono le più resistenti.’’ Con questo canto gioioso è partito il 30 marzo alle 14.30 il corteo di numerosi clan e capi dell’Agesci a sostegno della ma- nifestazione nazionale contro il MUOS. Un serpentone, compo- sto da circa diecimila persone di diversi orientamenti ideologici, ha percorso la famosa sughereta di Niscemi deturpata dalle an- tenne americane svettanti verso il cielo come moderne quanto inquietanti torri di Babele. Una protesta pacifica che si è trasfor- mata in marcia festosa per la revoca alla costruzione dei radar firmata dal presidente della re- gione. Tuttavia a distanza di una setti- mana apprendiamo dal sito del coordinamento regionale e dei comitati NO-MUOS che i lavori Clan Kerigma - Modica1 continuano ininterrottamente, come se niente fosse successo. Route di Pasqua a Niscemi E’ facile a questo punto trarre conclusioni sull’inefficacia di qualsiasi tipo di intervento vol- tra le antenne MUOS to ad ostacolare progetti dietro ni: contribuire a difendere non tori di pace, a vivere e promuovere i quali si celano interessi nazio- solo la riserva naturale, ma tutti una cultura di responsabilità verso nali e internazionali economico- i terreni circostanti fonte neces- la natura e l’ambiente, ad educare politici. Tuttavia l’obiettivo che ci saria per l’agricoltura, principale al discernimento e alla scelta, per- siamo prefissi non è stato certa- attività economica da cui gli abi- ché una coscienza formata è capa- mente quello di risolvere la que- tanti del luogo traggono sosten- ce di autentica libertà.’’ Mi sem- stione, ma di garantire appoggio tamento; tutelare la salute e la bra significativa a riguardo una e vicinanza, di aver dato il nostro vita minacciate dalle radiazioni strofa del canto di cui ho riporta- contributo. del potente sistema di teleco- to inizialmente il ritornello: ‘’Se E’ la tensione verso il bene che municazione satellitare; custo- al posto di una piazza preferisci la vale, non il successo; se pensia- dire il valore inestimabile della corazza, non pensare che un’ar- mo che il cammino di Cristo è pace che non può poggiare sul matura sia la cosa più sicura, den- finito sulla croce, ci dovrebbe controllo a distanza del nemico tro non ci puoi nuotare finirai per essere chiara la modalità del prevenendone le mosse, ma si soffocare, non volerti corazzare, procedere. Per alcuni una netta costruisce attraverso il dialogo, prova a metterti a cantare.’’ Nella sconfitta, per altri - ovviamente l’incontro, la mediazione per trasparenza, nel cammino con- per noi cristiani - l’inizio di un scongiurare i conflitti. Come diviso, nella fede in un Dio che nuovo modo di interpretare il sottolineato dalla lettera del sta sempre dalla parte dei più senso della vita. Quindi, con Consiglio regionale Agesci per deboli, si può trovare la forza di questa consapevolezza, abbiamo invitare alla manifestazione ‘’Il andare controcorrente e allora, deciso di esserci, di partecipare nostro impegno è finalizzato a for- come dice papa Francesco, non anche noi. Chiare le motivazio- mare cittadini del mondo ed opera- mancheranno le sorprese.

Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio 27 Giovani di Valentina Terranova Fragile: maneggiare con cura “Simone, tu mi ami? Signore, sai che ti voglio bene”. (Gv 21,15-19). Una risposta apparentemente coerente alla domanda, eppure in grado di riflettere in maniera drammaticamente meravigliosa la natura di quell’uomo passio- nale quale Pietro è: dotato di un amore pieno di slanci ma uma- namente fragile davanti alla dif- ficoltà. Un tentativo fallito, una pro- va non superata, una risposta mancata fanno sprofondare l’uomo nella tristezza, condivi- dendo così lo stato del giovane ricco, che ritornò sui suoi passi. Si chiama “atelofobia”: la paura dell’imperfezione o di non esse- re all’altezza della situazione. L’uomo moderno ne è affetto: dal culto esasperato della forma essere gentili, compassionevoli, questo Amore, sperimento la fisica, alla carriera, ai rappor- civili, altruisti, impegnati. Ma mia fragilità umana, di chi capi- ti con gli altri, i cliché vigenti l’amore è un’altra cosa: esso sce di non poter mai dire “final- impongono un modello di per- coinvolge il tuo essere comple- mente ho capito” perché avrà bi- fezione da raggiungere, pena il tamente, è dono reciproco, trae sogno di dare valore ad altre fe- soggiorno in un nuovo girone nutrimento dalla gioia altrui. rite, altre risposte ai dubbi, altri dantesco di chi si sente molto, L’amore è la lacrima per ciò che ritorni per i momenti nei quali anche se non abbastanza. il mondo ignora o deride, è il la tentazione di mollare è forte. L’uomo ha paura della stessa sorriso per una cosa semplice, Ma sperimento le parole di Pao- paura, della debolezza umana e è la risata per cancellare un mo- lo “ quando sono debole, è allora cerca nella razionalità spesso as- mento triste, è presenza, è par- che sono forte” (2 Cor 12, 7-10). sociata a un malcelato cinismo tecipazione, è attenzione, fatica, Perché mi nutro di un pane che una corazza di difesa. Dio inve- sudore, resistenza, stringere le sazia e che mi dà l’energia ne- ce ci chiede solo una cosa: ama- mani anche quando le tue sono cessaria per rimettermi in gioco, re come Lui ha amato noi, con stanche, sostegno anche quan- ancora una volta. un amore che tutta spera, tutto do sei allo stremo, è donare vita Perché comprendo meglio la comprende e perdona. Quante anche quando c’è la morte nello fragilità di chi mi sta accanto e volte avrei preferito un intero sguardo. cerco di maneggiarla con cura. codice civile da applicare rispet- Chi crede in questo amore non Perché magari miro alla luna, to all’essenzialità del Suo mes- può accettare alcuna forma sur- ma è solo in questo modo che si saggio! Perché è già complicato rogata. Nel tentativo di seguire possono raggiungere le stelle.

28Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio Giovani L’Opinione di Francesco Ventura

l governo regionale siciliano Isi è reso protagonista recentemente di una modifica Addio alle Province dell’assetto istituzionale, cancellando d’un colpo le vetuste designati da parte dei comuni regionale attuale che in cantiere province. Si è trattato di una interessati e quindi al di fuori altre forme di decentramento scelta del governo Regionale di ogni sistema elettorale. Ai territoriale e istituzionale, al fine presieduto da Crocetta, con Consorzi andrebbero delegati, di omogeneizzare le politiche l’intento di caratterizzare con le opportune modifiche, i sul territorio, coinvolgendo l’attività legislativa sotto il compiti già svolti dalle province sempre più i cittadini. Si parla profilo dell’innovazione e del stesse. L’ipotesi dei Consorzi insistentemente di riforme che cambiamento, caratteristiche rappresenta una esperienza agevolano la partecipazione e portate avanti nella fase che si è già sperimentata in quindi la condivisione all’attività preelettorale , supportata Sicilia, con risultati, a dire il normativa ed esecutiva. La da forze politiche nuove, vero, poco edificanti. Nel corso predisposizione a queste dirompenti come entità e degli anni , tale esperienza modifiche appare evidente dalla originalità nella memoria si è avuta nella raccolta dei riforma del sistema elettorale storica nostrana. E’ lecito rifiuti solidi urbani che non fu che dovrebbe premiare, dalle inquadrare questo avvenimento condivisa, a livello periferico, prossime elezioni comunali, le nel contesto statutario della per l’incapacità degli enti a dare donne in virtù dell’utilizzo di Regione Sicilia definito speciale la propria disponibilità. Anche due schede, di cui una dovrebbe e quindi diverso dal contesto nell’ambito delle zone turistiche contenere il nominativo di nazionale. In virtù di questa e delle aree archeologiche, la una lettrice. Per ritornare prerogativa, il governo Crocetta disaffezione alla convivenza alle Province, il passaggio al si è misurato politicamente non ha prodotto effetti positivi. nuovo sistema sarà graduale. con quanto si era verificato nel Ciò non significa che l’ipotesi Non mancherà certamente il governo nazionale allorquando del Consorzio dei Comuni, in ricordo storico di esse che ha l’ipotesi della soppressione sostituzione delle province, accompagnato gli anni di intere delle province ebbe una frenata non debba riuscire. Il governo generazioni. repentina, con il risultato che il progetto fu clamorosamente accantonato. Forze politiche di diversa estrazione diedero il colpo finale al provvedimento che si era nel frattempo reticolato nell’apparato dei partiti. La soppressione delle nove province siciliane è stata votata a maggioranza, con una certa premura, con qualche opposizione che non riuscì a modificarne la proposta. La norma regionale è costituita da tre soli articoli per cui il decreto attuativo vedrà la luce in un secondo momento. Dal dibattito sull’argomento, molto vivace, si è potuto conoscere il probabile cammino che il testo avrà. Si parla della nascita di Consorzi che dovrebbero essere costituiti da esponenti Palazzo della Provincia Regionale di Ragusa

Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio 29 di Daniela Fava

La poesia di Domenico Pisana tra domande radicali frantumazione dell’essere, naufragio e speranza a poesia, quell’arte di usare una poesia dove le immagini, le Lle parole imprimendo suono parole, le idee battono sul cuore e ritmo alle frasi per trasmette- della società per porre “doman- re un messaggio, un’emozione, de radicali” ed aprire orizzonti uno stato d’animo in maniera di modificazione del mondo. E evocativa, oggi assume una po- il suo percorso poetico, infat- sizione forse un po’ marginale, ti, si muove attraverso quattro in quanto il consumo letterario è “prospettive ermeneutiche” che molto più orientato al romanzo fanno di lui un esegeta della con- e, in generale, alla prosa, se non temporaneità. propriamente all’arte cinemato- La prima focalizza “alcune do- grafica. Scrivere una poesia nel mande radicali e una metafisica secolo in cui viviamo, domina- dell’alterità che è propria della pri- to dall’avvento di internet e dei ma stagione poetica di Pisana”, blog, a volte sembra essere una mentre la seconda prospettiva bella invenzione dell’Ottocento, affronta il tema della “frantuma- come la pellicola cinematografi- zione dell’essere e del motivo politi- ca in bianco e nero o la locomo- co”, specie nei versi di “Canto dal tiva a vapore, quelle invenzioni Mediterraneo”. Le altre due pro- cioè che, pure col successo che spettive poetiche, presenti parti- hanno riscosso, sono cadute in colarmente in due sillogi poeti- disuso e sostituite con altre tec- che con essa risponde ad una che ancora inedite e che racchiu- nologicamente più avanzate. sfida nei confronti di un mondo dono il quadriennio 2008-2012, Eppure, la poesia si difende da- che si dichiara “superrazionale”, colgono il tema della “bellezza e gli attacchi del tempo, dal mu- centrato sulle logiche del pote- del paesaggio del Sud Est siciliano” tamento, ed è proprio nel muta- re e dell’economia, contro una e “il motivo dialettico naufragio- mento del rapporto con le cose società superba di tecnologia e speranza” nel divenire della no- che, spesso, affiora un senso di ipercomunicazione. stra società liquida. La bibliogra- inquietudine e di smarrimento, Pisana, non a caso, regge la sfi- fia sulla poesia di Pisana annove- quella stessa inquietudine e quel da, e per questa ragione non si ra parecchi interventi critici che senso di smarrimento molto cari piega a qualsiasi logica che non ne colgono l’evoluzione a livello alla poesia di Quasimodo e che sia quella libera della sua crea- etico-estetico e sul piano del rap- ritroviamo anche tra le pagine zione poetica. porto tra ermetismo e post erme- di Domenico Pisana, poeta en- Sulla scia di Sciascia, Pasolini e tismo. gagé, dall’impegno sociale e civi- del Quasimodo del post ermeti- “La poesia di Domenico Pisana – le, il cui itinerario poetico, carat- smo, Pisana è un poeta engagée, scrive, ad esempio, Anna Maria terizzato da sei raccolte poetiche un poeta dall’intenso impegno ci- Ferrero nella rivista di Lettera- pubblicate tra il 1985 e il 2008, vile e morale, uno scrittore che tura “Controcampo” di Torino ha trovato luce in un’opera che le non rinuncia alla sua presenza - è come una finestra spalancata raccoglie tutte, “Poesie – parole ol- dentro la complessità della sua verso il cielo. Lo stile personalissi- tre il tempo 1985-2008”, che è sta- terra, del suo tempo esatto, defi- mo, a volte fluido e limpido, a volte ta pubblicata per i tipi dell’Adier- nito politicamente. quasi ermetico, cela una grande, re Editrice. Il poeta Pisana,uomo La sua è poesia di verità e di li- una straordinaria profondità di di cultura, intellettuale moderno, bertà che non si connota come sentimenti ed una acuta, soffer- ha il coraggio di cimentarsi nella mera modulazione astratta del ta sensibilità. Le immagini sono scrittura poetica, consapevole sentimento; la sua, insomma, è inconsuete, le metafore efficaci. I

30Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio Recensione

La poesia di Domenico Pisana tra domande radicali frantumazione dell’essere, naufragio e speranza Mari del sud motivi sono svariati, ma tutti per- vasi da un sublime afflato religioso. Ci sono mari del sud Intenso è l’impegno civile e morale solcati da carrette traboccanti del poeta”. Anche Graziella Cor- di gente che sfugge alla guerra sinovi, docente di Letteratura alla miseria, ai vecchi tiranni. Italiana nell’Università di Geno- va, evidenzia che “ciò che passa Ci sono mari del sud attraverso le indagini di Pisana è, pieni di copri galleggianti in realtà, il valore spirituale, civile che tengono ancora per mano e morale dei messaggi che la lette- i figli senza vita. ratura deve saper trasmettere all’u- manità, nella speranza di poter Nessuno più li cerca trasformare la storia. Senza questa profondità, sembra dirci il poeta, la e l’indifferenza copre ogni cosa. bellezza rischia di perdere quella Solo il volo di un gabbiano funzione salvifica che le è propria. annuncia che la vita è altrove. Recuperarla, in modo lucido, sin- Salvatore Paolino tetico e appassionato, facendola (L’ultima falce di luna) rivivere e palpitare, come ha fatto Pisana, costituisce veramente ciò che Goethe definiva “un eterno vi- vente fare”… Pisana – come dice bene Corrado Calvo, scrittore si- ciliano dell’area del Sud Est - “è il cantore di questo forte disagio che vive la società e della conseguente frantumazione ontologica, del- lo smarrimento e della perdita di identità personale e collettiva che ne derivano. Egli opera un’acuta analisi della nostra società e la critica profonda- mente, con una denuncia netta e senza riserve. E’ poeta impegnato, che ci fa sentire la sua civile ama- rezza, il pudore mesto che lo assale, guardandosi bene però dall’assu- mere i panni del maestro saccente di problemi ideologici e storici. Nei suoi versi la denuncia si ac- cende di una interna tensione, atta a provocare l’insorgere di una più energica morale. Una moralità di stampo illuministico mediata dalla fede innata nell’Ordinatore, nell’uomo e nelle sue capacità”.

Il Messaggero della Madonna | Aprile/Maggio 31 Carissimi fedeli, la solennità di Pentecoste, che si celebrerà domenica 19 maggio, ci riporta Martedì 30 aprile– Inizio del mese mariano. OreP 18,30rog il rSimulacroamm dellaa Madonna delle Grazie verrà idealmente nel Cenacolo dove, con l'effusione dello Spirito Santo, nasce la Chiesa disposto in chiesa alla venerazione dei fedeli. Saluto festoso per la missione: “Annunciare il Vangelo a tutte le genti”. Con gli Apostoli c'era Maria, delle campane. Eucaristia ore 19 Ogni giorno: Celebrazione dell'Eucaristia ore 8,30 e 19 la Madre che Gesù dall'alto della croce aveva affidato a Giovanni e per lui alla S. Rosario meditato ore 18,15 – Confessioni ore 17-19 Chiesa. La Comunità dei discepoli vede in Maria il modello cui ispirarsi per Ogni domenica: Celebrazione dell'Eucaristia ore 9 – 19 l'annuncio: accogliere Gesù, incarnarlo nella propria vita per portarlo al mondo nella Mercoledì 1 maggio Ore 18,30 Pellegrinaggio della logica del dono e del servizio. A questo siamo chiamati nell'Anno della Fede a Parrocchia S. Massimiliano Kolbe conclusione della Visita Pastorale del Vescovo Domenica 5 ore 20 In Chiesa: presentazione della Guida “Il Il Parroco e il Consiglio Pastorale Santuario della Madonna delle Grazie di Modica: un cammino lungo quattro secoli tra storia, arte e leggenda” a cura della prof.ssa Mirella Spillicchi con proiezione di immagini. Patrona della Mercoledì 8 Festa di Maria Madre della Chiesa Ore 20,00 In chiesa “Raccontincontri” musiche, parole e danze Città di Modica

Venerdì 10 Ore 20 nel Salone Conferenza del Sac. Prof. Paolo La Terra, Assistente Ecclesiastico Regionale del MEIC,sul tema:“Crisi della famiglia e del matrimonio”

Sabato 11 Inizio del novenario. Predicherà il Sac. Dott. Thomas Rhor della repubblica del Liechtestein

Lunedì 13 Ore 10 Omaggio alla Madonna dei ragazzi della scuola elementare dell'Istituto comprensivo “S. Marta” Mercoledì 15 Ore 10 Omaggio alla Madonna dei ragazzi della Grazie scuola media dell'Istituto comprensivo “S. Marta” Giovedì 16 Ore 18,30 Nel Salone, Inaugurazione di una Domenica 19 maggio 2013 personale di pittura dell'ar tista Lorena Colombo, presentazione della prof.ssa Mirella Spillicchi Ore 20 Veglia Mariana animata dal MASCI (adulti scout) delle Venerdi 17 Ore 20 nel Salone Conferenza del prof. dott. Tommaso Carmelo Mineo, Ordinario di chirurgia toracica all'Università Tor Vergata di Roma, su “La spada e il latte” il culto alla Madonna nella tradizione cristiana della nostra terra Madonna Sabato 18 Ore 18,30 Pellegrinaggio degli ammalati accompagnati dall'UNITALSI e Celebrazione del Sacramento dell'Unzione dei malati Inaugurazione della Pesca di beneficenza a cura del Clan R/S dell' AGESCI e dei Giovani, il cui ricavato sarà devoluto in parte alla comunità gemella di Muhanga, in parte per i bisogni locali

Domenica 19 – Solennità di Pentecoste - Festa della Madonna delle Grazie, patrona della città Celebrazioni Eucaristiche: ore 6 – 7,30 – 9 – 10,30 – 12 e 17,30 – 19 Ore 20,00 – Processione del Simulacro della Madonna, accompagnato dai fedeli, dalla Confraternita della Misericordia e dal Corpo bandistico “Città di Modica”. Percorrerà le vie: Mercé, Corso Umberto, Vittorio Veneto, Medaglie d'oro, Mercé. Si prega abbellire con fiori e illuminare i balconi. Ore 21 – Fuochi pirotecnici a cura della Ditta Moltisanti di . Ore 21,30 in piazza Madonna delle Grazie Intrattenimento musicale

Martedì 21 – Ore 18,30 Pellegrinaggio della parrocchia. Famiglia in Frigintini

Mercoledì 22 – Ore 18,30 Pellegrinaggio della Parrocchia del S. Cuore

Giovedì 23 – Ore 18,30 Pellegrinaggio della Comunità di Parrocchie: S. Pietro, S.Maria di Betlem, Carmine e Madonna della Catena

Venerdì 24 - Ore 18,30 Pellegrinaggio dell'Unità Pastorale SS. Salvatore – Madonna delle Grazie Ore 20 nel Salone Conferenza del prof. don Basilio Petrà, docente di teologia morale della famiglia, presso la Facoltà teologica Urbaniana di Roma, sul tema:”La pastorale dei divorziati: possibilità e prospettive”

Sabato 25 – Ore 20,30 In piazza Spettacolo della Compagnia teatrale CGS di Biancavilla

Domenica 26 Festa della SS. Trinità – Festa del Perdono – Ore 17: Celebrazione del Sacramento della Riconciliazione per i ragazzi

Martedì 28 – Ore 18,30 Pellegrinaggio della Parrocchia S. Anna

Venerdì 31 Pellegrinaggio diocesano al Santuario della Madonna Scala del Paradiso