VERBALE DELL’ASSEMBLEA PROVINCIALE DELLA FEDERAZIONE DEI CORPI DEI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DELLA PROVINCIA DI

Trento, mercoledì 19 novembre 2014

Mercoledì 19 novembre 2014, alle ore 18:00 in prima e alle ore 20,00 , in seconda convocazione valida con un terzo degli aventi diritto al voto, l'Auditorium Comunale di , in Via Fabio Filzi, 21 - 38015 Lavis, si è tenuta l’Assemblea dei Comandanti dei Corpi dei Vigili del fuoco Volontari della Provincia di Trento per discutere il seguente ordine del giorno:

Ore 19:00 ‒ Inizio registrazione partecipanti;

Ore 20:00 ‒ Intervento del Presidente della Federazione Vigili del Fuoco Volontari Alberto Flaim; ‒ Intervento dell'Assessore alla cultura, sport, protezione civile PAT Tiziano Mellarini; ‒ Presentazione progetto Comunità virtuale; ‒ Trattazione delle mozioni presentate;

Ore 23:30 ‒ Chiusura dei lavori.

All’apertura dei lavori sono presenti all’Assemblea i Comandanti dei Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari di:

Albiano Condino Amblar Consorzio di Primiero Arco Carano Coredo Avio Baselga di Pinè Casez Castelfondo Castelnuovo Faedo Bezzecca Bleggio Inferiore Fondo Cimego Gardolo Bondo -Breguzzo Cloz Lasino Cognola Lavis Cadine Livo Cagnò Concei Lomaso

Lona – Lases Pozza di Fassa Madonna di Campiglio Malè Preghena Mattarello Preore Strigno Meano Revò Taio Tassullo Romagnano Molina di Fiemme Roncegno Tenna Tezze Valsugana Monclassico Roverè della Luna Tiarno di Sopra Mori Rumo Nago – Torbole Ton

Nave San Rocco Salter Varena Samone Vattaro Ospedaletto San Martino di Castrozza Vervò Padergnone San Michele all' Adige Vigolo Baselga Palù del Fersina Vigolo Vattaro Smarano Villazzano Sopramonte Zambana Povo Spera TOTALE 119

Su delega dei Comandanti sono presenti i Vice Comandanti dei Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari di:

Campodenno Tenno Daiano Ravina Dro – Seio Vignola Falesina TOTALE 12

Gli Ispettori dei Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari dei distretti: di Fiemme Stefano Sandri, di Fassa Giancarlo Pederiva, di Primiero Paolo Cosner, della Bassa Valsugana e Tesino Vito Micheli, di Pergine Valsugana Paolo Faletti, di Trento De Sero Giacomo, di Mezzolombardo Matteo Cattani, di Raffaele Miclet, di Fondo Corrado Asson, delle Giudicarie Gianpietro Amadei, dell'Alto Garda e Niko Posenato e della Vallagarina Giampiero Chiusole.

Ispettore presenti TOALE 12

Anche il Presidente ha diritto di voto.

Totale presenti con diritto di voto TOALE 144

Sono presenti le seguenti autorità:

I Vice Ispettori dei Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari dei distretti: di Primiero Alberto Tisot, della Valsugana e Tesino Ivano Roberto Bastiani, di Pergine Valsugana Mauro Oberosler, di Trento Giordano Parisi, Aldo Rossi e Mauro Dallabrida, di Mezzolombardo Flavio Clementel, di Fondo Franco Covi e dell'Alto Garda e Ledro Denis Santoni.

Altre Autorità:

Dirigente del Servizio Antincendi e Protezione Civile ing. Stefano De Vigili, Il Capo del Servizio Operativo Roberto Lenzi, l'Assessore alla Cultura, Cooperazione, Sport e Protezione Civile PAT Tiziano Mellarini, Il Dirigente del Dipartimento Protezione Civile PAT ing. Roberto Bertoldi

‒ Intervento del Presidente della Federazione Vigili del Fuoco Volontari Alberto Flaim;

Il Presidente inizia dando un saluto alle autorità e ai comandanti e un ringraziamento al Corpo di Lavis per l'uso della sala. Dopo aver verificato il numero legale i inizia i lavori assembleari. Prima però chiede un minuto di silenzio per la scomparsa dei Presidente del Consiglio Regionale Diego Moltrer, ricordandone brevemente l'esemplare figura morale e politica.

Propone quindi quale firmatario del verbale il Comandante del Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari di Lavis Ivo Dorigatti. La proposta viene approvata all'unanimità dall’Assemblea .

Passa quindi alla nomina degli scrutatori; propone all’Assemblea Il Vice Ispettore del Distretto di Pergine Valsugana Mauro Oberosler, Il Vice Ispettore del Distretto di Trento Mauro Dallabrida, Il Vice Ispettore del Distretto della Valsugana e Tesino Ivano Roberto Bastiani e il Vice Ispettore del Distretto dell'Alto Garda e Ledro Denis Santoni. La nomina viene approvata all'unanimità dall’Assemblea .

Saluta il nuovo Vice Dirigente del Servizio Antincendi dott. Lenzi, augurandogli buon lavoro. Il Presidente prosegue ringraziando innanzitutto per l'impegno profuso tutti coloro che hanno collaborato in occasione dei festeggiamenti per i 150 di vita dei vigili del fuoco in durante i quali c'è stata grande partecipazione. In effetti i vigili del fuoco volontari hanno ben più di 150 anni ma è stata questa un'occasione nella quale tutti i vigili del fuoco, volontari e permanenti ed ex vigili si sono ritrovati per festeggiare la nostra storia. Questa ricorrenza è stata anche una bella occasione per ribadire l’autentico spirito di appartenenza all'unica grande famiglia dei vigili del fuoco trentini.

Il Presidente prosegue ricordando quindi a sommi capi l'attività svolta in questi ultimi mesi.

Prima di tutto ricorda l'approvazione del capitolato del DPI tecnico, dapprima in CPA, poi in Giunta provinciale. Già diverse ditte si sono interessate, per produrre il capo utilizzando il capitolato predisposto dalla Federazione. Bisognerà far fronte perché i corpi possano, attraverso acquisti cumulativi, ottenere i prezzi migliori.

Ricorda poi l’avvio della gara per le piattaforme aeree antincendio distrettuali, avviata dalla CPA, che si concretizzerà nei prossimi mesi e che porterà in tempi certi all'acquisizione di queste macchine che andranno ad affiancare le autoscale distrettuali e che saranno un importante aiuto dell'attività dei corpi sul territorio.

E' stato distribuito il nuovo programma di contabilità, con la conclusione già di diversi corsi di formazione sul suo utilizzo. Gli utilizzatori del programma hanno espresso grande soddisfazione per il nuovo software, molto atteso e semplice nel suo utilizzo. La speranza è quella che possa già essere utilizzato già dal prossimo esercizio finanziario 2015.

Altra promessa mantenuta la consultazione on line per i comandanti, degli atti del Consiglio, attraverso una sezione dedicata del nostro portale.

In dirittura d'arrivo anche l'App per i principali smartphone, per interagire con il gestionale web per organici e interventistica.

E’ stato poi avviato il progetto per dare a tutti i corpi la casella di posta elettronica certificata, che permetterà di ottenere dall'ufficio prevenzione incendi, copia degli atti di prevenzione incendi legati al proprio territorio. I nostri corpi potranno così conoscere le realtà pericolose del proprio territorio e meglio fronteggiare i rischi antincendi ad esso legati.

Il Consiglio ha dato mandato all'ispettore Pederiva, referente per questa attività, di revisionare e attualizzare le fogge delle nostre divise e le benemerenze assegnate ai vigili, settore che va rivisto in quanto legato regolamenti e capitolati ormai datati.

Il Presidente spera ben presto di poter annunciare, dopo diverse riunioni per definire necessità e possibilità operative con tutti i soggetti pubblici coinvolti a vario titolo, la definizione delle nuove modalità di espletamento della visita medica, che sarà legata ai medici di base e quindi unica su tutto il territorio, e più semplice da affrontare per i nostri corpi. In attesa di questa definizione, c'è la possibilità per i corpi di poter usufruire della una scheda medica elettronica scaricabile dal portale e già compilata.

Non intende esimersi dell'affrontare il tema, per noi importante, della formazione. Nell'ultima Assemblea è stata annunciata l’unificazione delle due realtà formative dei vigili del fuoco della provincia. E' indubbio che ci siano motivazioni a sostegno per questo passaggio. Il nostro centro formativo pur avendo fatto un importante ed egregio lavoro nei corsi obbligatori e motivazionali e abbia saputo creare un gruppo di istruttori motivato e di qualità, è in carenza di personale per rispondere all'intera richiesta formativa. Nonostante la nostra richiesta di nuovo personale, per vari motivi, vuoi per il

blocco delle assunzioni in provincia, per il calo delle risorse e per la difficoltà di individuazione personale provinciale tecnicamente adatto, non c'è stata alcuna risposta. Per quanto riguarda la scuola provinciale, alla quale abbiamo delegato la parte rimanente dei corsi, quelli diversi dagli obbligatori e motivazionali, le risposte per noi non sono state soddisfacenti, numericamente poche e addirittura inesistenti. Dopo l'annuncio dell'ultima Assemblea c'è stato all'interno un serrato confronto e si è ritenuto imperativo che per il futuro, chiedere che la formazione del nostro personale volontario, passi necessariamente attraverso un documento di progettazione puntuale, valutabile, condivisibile e condiviso da tutti noi, un documento a cui credere ed affidarsi con totale sicurezza. Ci è stato detto che questo documento progettuale sarebbe stato proposto al vaglio dei nostri uffici, noi stessi ci siamo resi disponibili a dare tutti i nostri suggerimenti, come la formazione sul territorio, quella centralizzata, serale o diurna con il rimborso ai datori di lavoro, il sistema di scuola come Vilpiano o misto. A tutt'oggi il documento non si è visto o non ci è noto. Abbiamo a nostra disposizione solamente l'articolato proposto nella prossima legge finanziaria della provincia, che pur permettendo l'unicità della realtà formativa non è sufficiente per le nostre aspettative. Apre invece una parentesi su quanto successo per una pubblicazione su Facebook della proposta di legge, e della relativa errata lettura che ne è stata data e diffusa. Chi l'ha pubblicata nello stesso tempo ha dato il via a dei commenti inutili ed errati su un tema di grande importanza e ha messo anche a repentaglio il lavoro ed i risultati che si stanno perseguendo. Ha infine acceso gli animi di coloro che non amano il volontariato pompieristico spingendoli a lanciare critiche per pura provocazione. Tutto questo è inopportuno e contrario alle regole che si siamo dati e ci ha danneggiati, bisogna riuscire a non permetterlo più. Ritornando alla formazione, conta poco quale sarà l'entità titolare della formazione ed in che modo verrà attuata, ciò che importa e che chiediamo senza ammettere deroghe, è che vengano rispettati pochi ma fondamentali impegni:

-Che i vigili del fuoco volontari possano ricevere sia in termini numerici che qualitativi la formazione che chiedono e pretendono;

-Che il nostro personale sia discente che docente abbia riconosciuto con dignità il suo grande impegno e la grande preparazione che meritano e non sia trattato, come si teme, come semplice manovalanza;

-Che le richieste formative siano individuate e valutate da noi secondo le nostre esigenze e indicazioni, che tengano presente il nostro essere volontari e le nostre esigenze lavorative e non siano mercimonio di bassa lega al fine di facili gestioni;

Finchè non si conoscerà un futuro diverso e operativo, si chiede che il nostro centro formativo continui il proprio lavoro per i corsi obbligatori e per quelli richiesti per l'anno prossimo, secondo il piano didattico 2015 già definito sulle richieste dei corpi e delle unioni e che verrà presentato in Cassa per l'approvazione.

Chiede all'ispettore Cosner di salire sul palco per riferire sull'attività del centro formativo ed in particolare sul calendario 2015 e ringrazia tutti.

Interviene l’Ispettore Cosner che relazione sull’attività del centro formativo: Sono pervenute richieste per 141 corsi, 64 al centro formativo e 77 alla scuola. Dei 64 chiesti al centro, tredici corsi di base, uno per distretto, 19 corsi autoprotettori vie respiratorie, 13 corsi di tecniche di intervento con simulatore a fuoco, corsi cassieri e segretari, comandanti e vice, capi squadra e capi plotone e istruttori allievi.

L'organico istruttori è composto da 47 istruttori già pronti che stanno già lavorando. Istruttori di base, provenienti dalla formazione di Montelibretti. A questi si aggiungono 15 istruttori precedenti, formati a Pavia che hanno dato e continuano a dare disponibilità di docenza. Stanno svolgendo il corso di preparazione a Montelibretti altri 23 istruttori, che dovrebbero essere pronti nel mese di febbraio, per essere pronti nei corsi di base ad inizio 2015. In totale in questo momento, compresi i 23, sono a disposizione della Federazione 95 istruttori. Sono stati poi formati 4 istruttori di protezione delle vie respiratorie. Come da deliberazione della Federazione saranno pronti per gennaio del prossimo anno altri 13 istruttori su più specializzazioni. Per i

corsi di tecniche di intervento abbiamo 17 istruttori, per questi mancherebbe un corso finale di alta specializzazione da svolgersi presso una prestigiosa struttura europea, per permettere loro di operare nella casa a fuoco di Marco di . Avremo quindi 22 istruttori di tecniche di intervento con i quali si conta di preparare circa 300 vigili del fuoco all'anno. Le tematiche afferenti alle tecniche di intervento e autoprotezione vie respiratorie sono ritenute fondamentali. Purtroppo fino ad oggi la scuola provinciale antincendi con il suo parco istruttori e con i suoi finanziamenti non riesce a formare più di 100-120 vigili del fuoco all'anno su queste materie specifiche. Nell'arco di 5 anni quindi ci sarebbe una carenza di 1.000 volontari su questo tipo di corso, con i nostri 22 istruttori si conta di azzerare questa carenza e di preparare tutte le nuove leve di vigili del fuoco. Prosegue poi illustrando il calendario dei corsi approvato dal Consiglio per il 2015. Conclude l’intervento rimarcando che tutta questa programmazione sarà possibile solamente se resteranno a disposizione le pur limitate forze ora presenti.

Il Presidente Flaim invita a parlare l'Assessore Mellarini .

‒ Intervento dell'Assessore alla cultura, sport, protezione civile PAT Tiziano Mellarini.

Porta il suo saluto e quello del Presidente Rossi, informando l’Assemblea sul lavoro svolto dalla Giunta provinciale.

Nuovo DPI : finalmente è stata approvata la delibera del nuovo DPI: è stata fatta una scelta che permetterà di procedere all’acquisto del capo tecnico.

Visite mediche : verrà mantenuta obbligatoria la visita medica di assunzione presso l'ufficiale sanitario e sarà a carico della P.A.T. . Per quelle successive di richiamo quinquennale, queste saranno effettuate presso il medico di base e saranno gratuite per i vigili. Ci si è incontrati con i rappresentanti dei medici di base e il dirigente Generale del Dipartimento Salute, insieme al nostro ing. Bertoldi. I medici di base hanno quantificato il loro costo, che verrà sostenuto dalla Cassa provinciale antincendi.

Radio Tetra : siamo nella fase finale, si sta per portare la delibera all'interno dell'esecutivo e sarà doveroso portare a termine la questione in tempi rapidi.

Centrale Unica di Emergenza , la scelta definitiva è quella della Sede della Trentino Network sul Ponte San Giorgio. E' una sede che ha tutti i requisiti anche tecnologici. Nessun costo aggiuntivo rispetto a quanto preventivato rispetto all'ipotesi Caserma di Piazza Centa. Per quanto riguarda il nostro coinvolgimento, la dottoressa Zappini è pronta a partire con il gruppo di lavoro insieme ai permanenti, aspetta solamente l'indicazione di una data da parte del Dirigente e del Presidente, per definire il tutto in fretta. Per quanto riguarda la formazione del personale non si fa tutto dall'oggi al domani, ci sono dei passaggi importanti; si è riusciti ad ottenere dal ministero la sede della Centrale unica a Trento, dove invece a livello nazionale ve n’è una ogni tre milioni di abitanti. Questo grazie al fatto che noi ogni anno abbiamo cinque milioni di turisti. Si lavorerà con Bolzano, per cui saranno obbligatorie le tre lingue, per via dei turisti che arrivano da noi. Si pensa di cominciare fra l'inizio e la fine della stagione estiva.

Nell'approvazione della finanziaria, come da noi richiesto, è stata tolta la figura dell’Ufficiale di polizia giudiziaria agli ispettori e ai vice ispettori.

Caserme . Riferisce che nonostante lui non esiti a difendere sempre i pompieri, c'è in giro un notevole mormorio sulle caserme. Il Consiglio provinciale ha emanato un articolo di legge che non andrà a togliere le caserme già finanziate dalla cassa provinciale antincendi, mentre quelle finanziate dal fondo unico territoriale non è in grado di garantirlo. Ma lì c'è stato un freno per la situazione finanziaria che oggi viviamo, mentre quelle all'interno della cassa antincendi, sono stati chiamati a confronto i comandanti e i sindaci, c'è stata una riduzione dal 15 al 30%, recuperando alcune risorse. Emetteremo fine febbraio, inizio marzo, un bando per restyling di caserme che oggi hanno una comprovata ed urgente necessità. Soprattutto legati ad aspetti di ordine igienico-sanitari, all'ingresso in organico del personale femminile, che devono avere i loro spazi, come pure ci deve essere lo spazio per i nostri giovani allievi. Si stanno facendo anche con gli ing. Bertoldi e Devigili dei sopralluoghi per conoscere la situazione. Con le risorse a disposizione saranno coperte la maggiori urgenze. Il tutto verrà definito in incontri sia con i comandanti

che con il Consiglio della federazione e non sarà una scelta calata dall'alto.

Piani di allertamento . La parte strutturale è stata individuata e si attendono i dati relativi all’allertamento dei Corpi, dati importanti per partire con i piani ed arrivare entro fine anno a chiudere la partita. Ci invita a procedere celermente, perché non si può superare il 2014, senza l'approvazione dei piani di allertamento.

Scuola . Non c'è ancora nessuna scelta fatta a proposito della prossima scuola unica provinciale. E' solo stato inserito in legge che si darà avvia ad una scuola unica provinciale, ma prima di addivenire a quelli che saranno competenze, programmi, progetti, ci dovrà essere l'avallo della Federazione, senza di questo la scuola non parte. Non c'è nessuna scelta fatta, ma non si permetterà di dare avvio all'unica scuola se non c'è il vostro avvallo. “Non c'è nessuna intenzione di togliere spazio, di togliere corsi, di dare il supporto, perché sulla formazione non si scherza. La formazione è importante per dare risposte, innanzitutto per voi, per i tanti amici e colleghi che avete, naturalmente per la risposta ai nostri cittadini. E allora credo che su questo che deve esser fatto innanzitutto, appena approvata la manovra, ci troveremo, ve l'ho già anticipato, con un gruppo che veda la presenza dell'ing. De Vigili, dell’ing.Ivo Erler che ha la responsabilità, e tu (Flaim) sceglierai chi farà parte del gruppo di lavoro”.

Social Network bisogna stare attenti a non far nascere problemi che non esistono. Perché oggi con quegli strumenti si va nel mondo.

Ascolterà gli interventi e le mozioni, dà la sua disponibilità anche per la festività di Santa Barbara. Ringrazia e saluta.

Il Presidente Flaim Ringrazia l'Assessore per la chiarezza delle risposte date. Sottolinea l’importanza della risposta sulla scheda medica e si augura che la scuola, qualsiasi essa sia, porti la migliore formazione in termini di qualità e quantità.

‒ Presentazione progetto Comunità virtuale.

Prosegue il Presidente Flaim e prima di passare la parola ai comandanti vuole trattare l’argomento della progetto di comunità virtuale. Informa che esso è finanziato dai Bim presenti sul nostro territorio. Fuga ogni dubbio su l fatto che ciò possa limitare i finanziamenti che i Bim erogano a i corpi o alle unioni. Da questo punto di vista c'è stata una rassicurazione che gli eventuali contributi dei Bim ai Corpi resteranno invariati. Deve ringraziare i quattro Presidenti dei Bim che ci danno una mano per concretizzare importantissimo progetto che chiede all'ing. Donati di illustrare.

Il Dirigente Donati illustra con l’ausilio delle slide il progetto di comunità virtuale che si vuole realizzare per i vigili del fuoco volontari.

Premessa: Sempre più le realtà con gradi numeri, siano esse associazioni, imprese, gruppi di interesse, ecc., beneficiano delle nuove tecnologie “social” per condividere conoscenza, idee, formazione. Un modo nuovo per infondere principi e valori e indirizzare comportamenti, raccogliere spunti di riflessione, creare gruppi di discussione e di lavoro su tematiche ed argomenti di attualità Questa esigenza è già stata messa in pratica dai nostri volontari che in modo spontaneo da qualche anno discutono a ruota libera su tematiche di vario genere, talvolta anche senza cognizione di causa. Recentemente l’Assessore Mellarini ha stigmatizzato alcuni comportamenti dei volontari che interventi strumentali o poco informati hanno messo in cattiva luce la propria organizzazione senza che qualcuno potesse replicare in quanto gli interventi avvenivano in ambienti estranei e chiusi in cerchie non accessibili alla Federazione.

Obiettivo del progetto:

Fornire un ambiente ufficialmente riconosciuto, democraticamente aperto, ma anche moderato e rispettoso dell’Istituzione di cui fa parte, che consenta la partecipazione di tutti i volontari alla vita della nostra Istituzione. Fornire uno strumento per la formazione a distanza ( e-learning ) in cui si possono inserire momenti di aggiornamento formazione e informazione su tutte le tematiche attinenti il nostro mondo, tecniche, amministrative, valoriali. Realizzare un sistema di videoconferenza tra le unioni distrettuali e la federazione sfruttando le LIM già fornite Creare gruppi di lavoro e/o di approfondimento con la condivisione di documenti, filmati, ecc.

Al termine dell’intervento riprende il Presidente Flaim sottolineando che questo è un progetto assolutamente importante e rilevante, anche perché si sposa bene con la formazione, anche attraverso lo strumento della videoconferenze tra i territori ed il centro e principalmente per mettere in comunicazione le variegate e importanti professionalità presenti nel mondo dei volontari. E' un progetto che ricade sui comandanti e sul personale dei corpi, per questo deve essere il più possibile ampiamente condiviso. Per questo chiede una condivisione formale.

Apre la discussione su questa ultima tematica.

Non essendoci richieste di spiegazioni il Presidente Flaim chiede la votazione sulla realizzazione del progetto di Comunità virtuale finanziato dai BIM del Trentino. LA votazione ha il seguente esito

Favorevoli: grande maggioranza Contrari: 13 Astenuti: 0

Interviene quindi l’Ispettore Sandri che, dopo aver salutato e ringraziato, sottolinea come dalla relazione presentata dall’ing. Flaim è emerso che gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti solamente in parte. Dà atto che è stato fatto un discreto lavoro sui DPI tecnici. Per il resto nota come si sia fatto solo attività ordinaria, in sei mesi si aspettava qualcosa di più. Spiace per l’Ispettore Paolo Cosner che ha presentato un piano dei corsi che sembra “la solita mercedes col motore della cinquecento”. E' convinto che quanto presentato non può essere realizzato, per l’insufficiente struttura del centro formativo e ciò non garantisce una programmazione sufficiente. E' convinto che quanto annunciato non verrà realizzato, chiede che quanto esposto venga messo agli atti dell’Assemblea per poi vedere i risultati perché fino ad ora non sono stati fatti tutti i corsi programmati. La situazione presentata è più rosea di quello che effettivamente è. Sarebbe stato meglio essere più umili e presentare quello che effettivamente si riesce a fare. A suo tempo un piano condiviso con la Provincia sulla formazione è stato fatto, non è che stiamo parlando di cose nuove. Di tutto questo si dispiace, in particolare per gli istruttori, che sono stati formati e che quindi in questo momento saranno demotivati. E' orgoglioso di aver partecipato alla loro formazione: sono persone in gamba che l'hanno fatto con estrema serietà.

Il Presidente lo ringrazia spera che con l'aiuto di tutti si possa concretizzare un'ottima formazione, anche sulla scorta dei risultati ottenuti.

Interviene l’Ispettore Amadei.

Vuole giustificare il suon voto negativo sulla comunità virtuale della quale vorrebbe sapere i costi. Si poteva magari sfruttare dei social già presenti sulla rete con dei gruppi chiusi e delle password. La sua perplessità è quella di capire chi curerà questo progetto, si è che saranno prese risorse all'interno dei vigili del fuoco, ma vorrebbe sapere se i comandanti sono d'accordo sul fatto di mettere a disposizione qualche vigile su questo progetto. Voleva ringraziare l'Assessore perché è stato di parola su quello che aveva detto, cioè che avrebbe inserito una frase all'interno della finanziaria in modo tale da poter eventualmente scegliere se la scuola doveva essere unica oppure no, senza dare direzioni che saranno decise in futuro. Sulla presentazione di Cosner dice che si è parlato di quanto fatto in passato senza nulla di nuovo. Anche da parte sua un apprezzamento per gli istruttori e un augurio di vedere soddisfatte per il futuro tutte le aspettative sulla formazione, che è nello stesso tempo strumento per meglio lavorare e di tutela per i comandanti, perché possono difendersi in nel caso in cui vengano chiamati in causa per

la formazione dei loro vigili.

L’ing. Flaim ringrazia l’Ispettore Amadei e sottolinea come l'attività di formazione, passata e attuale indica l'impegno profuso in questo campo con la condivisione di tutti.

Prende la parola l’Isp. Posenato, salutando i comandanti e le autorità presenti. Osserva che l’Assemblea è il luogo ideale per i comandanti per esprimere e portare le loro opinioni. Il suo distretto vuole fare alcune riflessioni in merito al progetto Tetra, che da quanto detto dall’Assessore Mellarini si è capito essere in conclusione entro fine anno.

In quanto distretto pilota per questo progetto hanno portato una relazione.

Legge quindi un documento nel quale riassume l'evolversi del progetto tetra nel loro distretto dal 2007. “L'Alto Garda e Ledro è stato scelto come distretto pilota nella sperimentazione di un nuovo sistema digitale che nel tempo andrà a sostituire il vecchio sistema di comunicazione analogico. Vennero effettuate le prime coperture radio con la messa in servizio di alcuni ponti, tre per precisione, nella nostra zona, che chi conosce la nostra zona è costituita da due vallate quella del Sarca e della Zona di Ledro. Subito si evidenziano dei limiti di comunicazione, sia nella modalità di comunicazione diretta che attraverso la ripetizione del segnale, in quanto il segnale digitale è come quello dei telefonini se c'è prende, se il segnale è scarso o assente abbiamo assenza di comunicazione. Quindi già questo dava un'indicazione che tre ponti erano insufficienti. Gli apparati forniti al tempo, nel 2007, sembravano telefoni di vecchia generazione, essenzialmente, più funzionali indubbiamente delle radio che avevamo in dotazione, ma sicuramente pini di tasti e quindi di difficile utilizzo. Viene dato un obiettivo iniziale che è quello che è stato assolutamente percorso nei primi due anni, ovvero quello di verificare la copertura e la funzionalità dell'apparato, con lo scopo di arrivare nel lungo periodo magari anche di fornire una radio per ogni singolo vigile. Fino al 2010, quindi verificata la copertura sul territorio che però proprio come vi dicevo che per particolarità e peculiarità, risulta differenziarsi tra zone di montagna e zone di vallata. Ulteriore obiettivo che ci viene dato, è quello di sperimentare già nel suo utilizzo, non nell'emergenza, quella conclamata, ma nella gestione tecnica, magari un attimino più organizzata, quale poteva essere ad esempio la ricerca persone, piuttosto che servizi tecnici non urgenti ed eventualmente magari, se si riusciva, nella prima fase, di verificare la copertura all'interno di zone colpite da incendi boschivi. Questo si diceva anche perché uno degli obiettivi inizialmente dato era quello che le caserme venissero collegate in rete attraverso la fibra ottica e quindi ci dava la possibilità in questa maniera di poter sfruttare le potenzialità che il sistema digitale metteva a disposizione. Il segnale sopra esposto evidenzia da subito limiti nell'utilizzo causa la complessità del modello e la non realizzabilità di alcune funzioni che inizialmente erano state previste. Arriviamo verso il 2011 e chiediamo chiaramente di intensificare la copertura con nuovi ponti e questo viene accolto. Allo stesso tempo si segnalava che le radio fornite cominciavano a dare problematicità nella modalità di gestione dell'interventistica così come noi l'avevamo strutturata. Questo comincia ad avere dei limiti in quanto il sistema non supporta certe tipologie di gestione. Nel 2013 il progetto prende vigore, vengono installati su tutti i mezzi del nostro distretto le radio veicolari, con l'obiettivo di iniziare la sperimentazione le comunicazioni tra le caserme e i mezzi, mentre l'operatività emergenziale, viene lasciata per il momento all'analogico, anche se chiaramente c'è la volontà del passaggio al digitale per tutti i suoi utilizzi. La coperture del segnale nella nostra zona procede a rilento per cause tecniche si dice, le caserme non sono ancora collegate alla fibra, per problemi contrattuali di chi paga l'abbonamento a Trentino Network, questo mi sembra in sintesi che sia la problematica, magari un po' banalizzata, ma comunque questo è quello che viene detto. Le radio cominciano a dimostrare l'età che hanno, con problemi di durata delle batterie e assenza di accessori funzionali. Nella seconda metà del 2014 la copertura del segnale comincia ad essere sufficiente per utilizzo in intervento, sempre nel nostro distretto. Ciò ha evidenziato nuovi limiti da parte degli apparati in dotazione, che hanno problemi di batteria, di difficoltà nell'utilizzo e senza tralasciare gli aspetti che si diceva poc'anzi, ovvero tasti, microfoni, craniali e quant'altro. Come si diceva all'inizio il nostro distretto è caratterizzato da un'orografia che assomiglia molto al resto del Trentino, vallate, montagne, gallerie, confini con altre regioni che ci portano a sollevare alcune criticità con la finalità di migliorare e di dare suggerimenti a chi poi deve concretizzare o migliorare la rete tetra. Quindi ho sollevato e sintetizzato allegandoli agli atti, alcuni scenari, ad esempio gli interventi in galleria, se queste non sono coperte da un

segnale grazie alla presenza o di cavo fessurale o di ripetitore, chiaramente non si comunica. L'esempio è il collegamento con la valle di Ledro, con il comune di Limone o con Malcesine. Pensiamo allo stesso Lago di Garda, noi l'operatività l'abbiamo in alcuni casi fino in fondo al lago, operando con i collegi bresciano i veneti. Gli interventi fuori dal distretto nostro, ampie zone boschive non coperte dal segnale, le comunicazioni con l'elicottero, in alcuni casi. L'interconnessione con il sistema analogico è ancora difficoltosa, non più di una settimana fa abbiamo scoperto, che l'interconnessione era interrotta e nessuno ce ne aveva mai dato comunicazione. Ecco questo qua un pochino la sintesi che ho lasciato agli atti in modo tale che possa essere di visione per tutti quanti. Ripeto l'obiettivo non è quello di criticare, ma chiaramente di dare dei suggerimenti e degli spunti di riflessione e di mettere a conoscenza penso tutti quanti voi comandanti e anche i colleghi ispettori, nella sede più opportuna quale è questo assemblea. Grazie.

‒ Trattazione delle mozioni presentate;

Non essendoci altri interventi, il Presidente passa al trattamento delle mozioni. Si lascerà innanzitutto spazio ai promotori, gli Ispettori Cattani e Sandri e Miclet. Per quanto riguarda invece le modalità di votazione lascia la parola al Dirigente.

Dirigente:

Spiega brevemente come lo statuto della Federazione regolamenta le mozioni. Il regolamento della federazione è piuttosto vago sulla gestione delle mozioni quindi si è dovuto ricorrere a quanto previsto per i consigli comunali e provinciale. Il regolamento prevede solo che le mozioni possono essere trattate se presentate al Presidente almeno cinque giorni prima o, se presentate dopo quel termine sono trattate se la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto è favorevole. Tutte quelle oggetto di questa Assemblea sono state presentate in tempo utile. La mozione è uno strumento di indirizzo politico di questa Assemblea nei confronti degli organi esecutivi, quindi del Consiglio, Giunta, del Presidente, quale stimolo ad agire in un determinato modo nel rispetto dei regolamenti, ma senza produrre effetti immediati dal punto di vista regolamentare o normativo.

Il Presidente spiega come si procederà alla trattazione: ci sarà la presentazione della mozione, con la lettura del testo da parte del dirigente, l'analisi della mozione e la lettura della proposta di votazione della giunta esecutiva, eventuale richiesta di chiarimenti da parte dell’Assemblea con breve replica e quindi la votazione come prima illustrato. Il Presidente chiede a tutti molta sintesi per la maggiore brevità possibile dei lavori di esposizione e votazione.

Passa quindi la parola all’ispettore Cattani Matteo, che interviene salutando, autorità e comandanti. Le mozioni che lui illustrerà sono state presentate come distretto di Mezzolombardo, i suoi comandanti hanno insistito perché sia lui a presentarle. Si aspettava una diversa modalità di trattare le mozioni con almeno una discussione in un consiglio prima di arrivare in assemblea, per arrivare ad oggi con una visione d'insieme. Le loro mozioni prevedono una rivisitazione generale del sistema che non deve spaventare, si vuole che l’Assemblea sia occasione di partecipazione e discussione ed espressione del parere dei comandanti. Un parere che ha origini lontane: l'analisi di quindici anni di assemblee dei comandanti. Se si guarda bene se si prende il verbale dell'ultima assemblea, ci si accorge che le problematiche sono quelle di dieci anni fa, non riesce a capire il perché. In tutte le assemblee, tranne una, almeno un distretto o un Ispettore hanno espresso di rendere partecipata l'elezione del presidente. E' arrivato il momento di decidere positivamente o meno sull'elezione del presidente. Stasera non c'è chi vince o chi perde, loro non hanno volontà di vendetta o di rottura, ma solo di creare un sistema più funzionale, una Federazione più funzionale e partecipe che dia più risposte alle attese dei corpi. D'altra parte il Presidente Flaim nel 2000, a nome del distretto delle Giudicarie espresse la stessa richiesta. Mozione piani di allertamento. La bozza di progetto sta andando nella direzione attivare i piani in base alle attrezzature, in realtà il vero conoscitore del territorio è il comandante, che non conosce solo il tuo territorio ma anche le risorse dei Corpi limitrofi. Deve essere lui il referente principale. Ai piani di allertamento dovrebbe partecipare attivamente la Federazione, non la provincia, la Federazione. Già da tempo se ne è parlato, ciò era legato alla dotazione delle attrezzature dei corpi, alle linee guida che i

corpi dovevano avere sugli interventi e alla formazione per tipologia di intervento. Sulla mozione si chiede di avere tempi certi su questo. Loro hanno cominciato a parlarne nel 2006, ma se ne parlava già dal 1994 dal Sign. Mosna Eugenio ex Comandante di Gardolo. Nel 1999 da Giovanni Lorenzini di Ala. Siamo ancora qui a parlarne. Chiedono anche delle tempistiche su radio tetra, su cercapersone e su collegamento delle caserme. Questo per programmazione, se un Comandante ha alcuni apparati radio non funzionanti e sa che subentreranno quelle tetra, no sprecherà risorse per cambiarle. Mozione elezione presidente. Il Dirigente ha detto bene che cosa è una mozione, ma lo stesso discorso si trova su Wikipedia. Oggi non cambiamo lo statuto, diamo uno strumento di lavoro alla Federazione per lavorare in quella direzione. Per l'elezione diretta del Presidente ci sono tanti metodi, ognuno ha una sua idea, ma quello che va fissato è l'obiettivo, sulla mozione Miclet ci sono diversi punti in comune con la loro, dice anche che c'è anche una condivisione di molti componenti del consiglio direttivo, ma allora perché siamo ancora qui a parlarne? Loro non vogliono legare l'elezione del Presidente alla riorganizzazione dei distretti, perché se i comandanti saranno partecipi nella nomina dei presidenti tutto il resto verrà da se, perché ad una risposta positiva dell'elezione da parte dei comandanti la rivisitazione dei distretti verrà da se, altrimenti essa sarebbe un discorso complesso. Nella loro mozione ci sono aperti degli aspetti ma essi già di danno una risposta. E' l’Assemblea che deve scegliere il Presidente, il candidato si presenta ad essa esponendo un programma, e si sceglierà tra le diverse opzioni. Che sia fatto con questo sistema o con quello altoatesino che prevede un delegato ogni 250 pompieri, è un'altra scelta. Ma già con la loro mozione ci sarà una più ampia scelta nell'elezione del Presidente. La mozione numero 4 prevede l'incompatibilità fra vice Ispettore e vice presidente. Poi ancora, se il vice Comandante può sostituire il Comandante nell’Assemblea distrettuale, perché il vice Ispettore non può sostituire l'ispettore nel direttivo? Su quella della nomina dei componenti della cassa provinciale antincendi, ritengo giusto sulla base dell'analisi dei componenti del passato, ci debba essere una rotazione, ci sono distretti che hanno già avuto due mandati. Tutti gli ispettori sono in grado di rappresentare la volontà provinciale e della Federazione. Mozione numero 6 rivisitazione dei distretti. L'obiettivo è rivisitare i distretti, ci sono tanti metodi. Loro ritengono che, dato che c'è stata l'eliminazione dei delegati dei corpi nelle assemblee distrettuali, allora non si può accettare di cambiare il numero dei distretti e quello con meno corpi ha meno rappresentanza degli altri. Perché non prevedere invece un Ispettore che partecipa maggiormente alla vita dei corpi, uno per quaranta corpi non ce la fa, si deve trovare il modo di cambiare i numeri degli ispettori e fra questi scegliere una persona che rappresenti i corpi in Federazione come in alto Adige con i presidenti distrettuali. Sulla formazione chiedono il ritorno ai budget delle unioni con la certezza dei corsi che vengono finanziati. Deve essere il distretto in base al budget fare una scaletta d'importanza dei corsi da farsi. Vogliono sia prevista una calendarizzazione dei corsi. Ora succede che per recuperare una lezione persa del corso si deve fare un giro di chiamate per farlo. Il discorso Dpi è più complesso, sulle risorse attuali abbiamo un costo di 1800 euro di dpi, con i nuovi dpi tecnici per vestire un pompiere ce ne vogliono di più. Della differenza se ne deve far carico il Corpo o il comune. Perché non provare a prevedere questo finanziamento sui budget delle unioni sulla base del numero dei vigili e dell'interventistica dei vari corpi. Quindi o rivedere gli importi o spostare quelle risorse sul budget delle Unioni. Vorrebbero, e ci tengono, basta guardarsi intorno questa sera, che le divise da parata fossero uniformate al pari dei DPI tecnici. In Alto Adige L'unione compra la stoffa e guadagna perché i fornitori di divise devono comprare la stoffa per le divise. Nei DPI non deve prevalere un'insensata logica dei colori, meglio un DPI confortevole e tecnologicamente avanzato, che uno legato al colore blu. Quindi sui Dpi 469 apriamo al mercato. Ci sono in giro tanti validi DPI testati da valenti documentazioni tecniche e scientifiche e non possiamo usarli perché non sono blu. Bisogna unire i costi e la tipologia dopo aver fatto un'attenta analisi e senza legarsi al colore. Chiedono un progetto chiaro sul contributo ordinario dei corpi che permetta indiscutibilmente ai corpi di avere una vita dignitosa. Non è possibile che i corpi lottino tutti i giorni per pagare le bollette. Il Contributo sia dato con i parametri che si vuole ma con una quota minima al di sotto della quale non si possa scendere. Si devono prevedere altri criteri di finanziamento dei mezzi perché quello attuale porta il tasso di sostituzione dai 22 ai 28 anni. La rotazione nel CDA della Cassa deve essere programmata per evitare disparità. L’Ultima mozione è necessaria per impegnare il consiglio a trattare, nelle prossime sedute, argomenti importanti. Conclude dicendo che è lì non per pontificare, ma per portare riflessioni per far crescere il sistema.

Il Presidente invita l’Ispettore Sandri a presentare la sua mozione. Intervenendo l’Isp. Sandri sottolinea che sarebbe stato utile discutere le mozioni in Consiglio. Nella sua mozione chiede che la Federazione rediga un programma cronologico che definisca le tempistiche per l'attuazione del piano del Presidente, per le iniziative che erano proposte. Dopo venti anni passati nelle assemblee tra progetti e promesse difficili da sintetizzare, non si riesce a quantificare bene i risultati. Chiede quindi che vengano in modo inequivocabile fissati gli obiettivi dei tempi e dei modi precisi di ottenimento dei risultati. Con la struttura di cui la Federazione è dotata ci deve essere la capacità di stilare un programma e di rispettarlo, altrimenti all’Assemblea dovranno renderne conto. Chiede poi di chiarire bene il problema delle assicurazioni. Bisognerebbe rivedere il piano assicurativo e fare chiarezza su di esso. Chiarezza su cosa prevede e quali sono gli indennizzi. Vuole che la Federazione si faccia carico e porti avanti questo obiettivo: è importante che la Federazione difenda gli interessi di comandanti e ispettori. Infine l’obiettivo di portare i corpi ad essere non più un ente pubblico ma un ente para-pubblico, argomento questo iniziato, ma abbandonato. Deve essere chiarito in via definitiva che cosa si vuole fare a riguardo, fornire i pareri legali e spiegare dove si vuole andare. Sulla natura giuridica dei corpi si deve deliberare solamente dopo che si sa cosa si fa a votare, in base a dei pareri legali neutrali.

Il Presidente passa la parola all’Ispettore Miclet. Dopo i saluti ad autorità e comandanti illustra la sua mozione. La ritiene importante perché non tratta solamente dell'elezione del presidente, ma anche di una riorganizzazione della Federazione. Ritiene sia giunta l’ora di pianificare l'elezione diretta del Presidente, ma su questo si riscontrano alcune problematiche, che vanno risolte prima di affrontare questo passaggio. Bisogna istituire un gruppo di studio che per sei-dieci mesi giri i distretti e faccia la proposta univoca, uniforme per tutti, perché questo importante passaggio va condiviso da tutti. Questa proposta di pianificazione è per il nostro futuro, ma per il futuro non bisogna dimenticare i nostri sacrifici, lavori e moralità, che fino ad ora tutti quanti abbiamo perseguito.

Il Presidente passa quindi alla discussione delle mozioni, chiedendone la lettura al Dirigente, poi lui procederà con la lettura del parere e della proposta di voto della Giunta, quindi brevi interventi e repliche e poi votazione.

Passa quindi la parola a Donati che spiega che raggrupperà, come è prassi, le mozioni per argomento.

Mozione numero 2 - “PIANI DI ALLERTAMENTO E RADIO TETRA” Il Dirigente dà lettura della mozione (allegata agli atti).

Poi il Presidente legge il parere e la proposta di voto della Giunta Parere della Giunta Esecutiva L’esortazione verso l’Assessore sarà raccolta direttamente dallo stesso Rispetto alle radio Tetra: - La fornitura di apparati radio Tetra e cercapersone digitali è di competenza della Provincia che si è fatta carico, tramite il proprio gestore di rete TN network, di espletare gare di acquisto delle apparecchiature e di allestimento della rete di telecomunicazione. - In attesa di completamento delle forniture, i Corpi dovranno utilizzare le apparecchiature in loro possesso, che sono mantenute efficienti dalla manutenzione svolta presso il laboratorio radio del Corpo permanente. Si ritiene pertanto che ogni valutazione fatta dall’Assemblea rispetto a questa mozione sarà INEFFICACE essendo la materia di competenza provinciale. Vi è comunque un costante impegno della Federazione per fare in modo che le procedure si chiudano in tempi brevi. La Giunta Esecutiva Propone VOTO CONTRARIO

Non riscontrando richieste di chiarimento, il Presidente, mette in votazione, a scrutinio palese la mozione e, con l'intervento degli scrutatori, si ottengono questi risultati: numero dei votanti: 127 Voti Favorevoli: 71 Voti Contrari: 53 Astenuti: 3 La mozione viene approvata.

Mozioni sull'elezione diretta del Presidente. SI da lettura delle mozioni Miclet e Cattani. Il Presidente Flaim mette in guardia sul fatto che se passa la mozione Cattani il Presidente possa essere eletto da una minoranza di distretti (3 distretti possono eleggere il presidente) e questo può essere messo in minoranza in Consiglio. Bisogna quindi creare una progettualità che porti all'elezione diretta di un presidente, che abbia poi la possibilità di governare e quindi propone voto contrario su questa mozione.

Interviene un Comandante (non si presenta). Dice che l’Assemblea è sovrana e che può deliberare il cambiamento degli statuti, nello stesso modo deve essere messa in grado di poter eleggere democraticamente, direttamente il presidente.

Il Presidente Flaim ribadisce che non è contrario a questo, ma che è la mozione così come è stata proposta a non prevedere una progettualità corretta di elezione del presidente, laddove potrebbe permettere ad una piccola maggioranza di comandanti di eleggere un Presidente che dev'essere di una più ampia maggioranza possibile.

Interviene il Comandante Franco Luconi di Madonna di Campiglio. Dice che ci sono fior di uffici provinciali che possono trovare il modo migliore per far si che il Presidente venga eletto democraticamente, dice che sono anni che ne discutiamo, che la nostra è una democrazia al contrario, laddove un distretto di sette vale come uno di 30 corpi, siamo i più democratici del mondo. E' quindi necessario che l’Assemblea come detto dall'altro comandante, sia sovrana nell'eleggere il presidente. Si può trovare il modo migliore per eleggerlo ma deve essere eletto dall’Assemblea .

Il Presidente replica che non c'è la contrarietà sull'obiettivo ma sul metodo per addivenire a questo obiettivo. Ricorda che il metodo elettivo attuale è stato voluto un paio d'anni fa dall’Assemblea quando ha votato lo statuto attuale. Se si vuole passare all'elezione diretta del Presidente va però creato un metodo sostenibile.

Interviene un altro Comandante (non si presenta).. Dice che l'argomento è delicato, visto che però c'è la condivisione sia del promotore della mozione, che del Presidente, che della Giunta per arrivare all'elezione diretta del Presidente si può approvare la mozione e poi trovare quel metodo di cui il Presidente parlava.

Interviene Franco Berti Comandante Storo. Tutte le mozioni, nonostante le discussioni, parlano di rivedere l'elezione del presidente. Non vorrebbe che la richiesta di votare una mozione con un metodo ritenuto giusto e di non votare un'altra con metodo ritenuto errato, porti poi come in passato a non decidere nulla riguardo la votazione diretta del presidente. Propone quindi di vincolare la giunta a trovare un metodo di elezione da condividere poi con i comandanti, senza legarsi ora a nessun metodo particolare.

Il Comandante Franco Luconi fa presente che dev'essere però riformulata ed approvato un nuovo testo della mozione.

Il Presidente chiede di leggere anche la terza mozione e poi di addivenire ad un'altra che contenga tutte le necessità.

Il Dirigente Donati legge anche la mozione Miclet.

Il Presidente Flaim propone che sia redatto un nuovo testo migliorativo da mettere ai voti e al tempo stesso i proponenti Cattani e Miclet ritirino le loro mozioni: Il Presidente propone la sua nuova, che quindi pone in votazione.

Gli Ispettori accettano di ritirare le proprie mozioni n. 3 e 6 e n. 12 .

MOZIONE DEL PRESIDENTE. si propone all’assemblea di votare questa mozione sull’elezione diretta del Presidente:

“L’Assemblea impegna Il Consiglio Direttivo a studiare un metodo per addivenire all'obiettivo di permettere l'elezione diretta del Presidente da parte dei Comandanti, entro 6-10 mesi e darne risposta a questa Assemblea”.

Votazione con voto palese. Voti favorevoli 128 Voti contrari 2 Astenuti 1 La mozione viene approvata

Si prosegue con la successiva mozione.

Mozione numero 4 - “VICEISPETTORE SOSTITISCE L'ISPETTORE IN CONSIGLIO” Il Dirigente dà lettura della mozione.

Poi il Presidente il parere e la proposta di voto della Giunta:

Parere della Giunta Il primo paragrafo contiene richieste che ci risulta siano già vigenti nel nuovo statuto della Federazione e delle Unioni Riguardo alla possibilità che il Viceispettore possa sostituire l’Ispettore in seno al Consiglio direttivo, si fa presente che: - Le presenze degli ispettori negli ultimi due anni sono vicine al 100%. Tranne qualche caso giustificato. - Un viceispettore che partecipa saltuariamente alle sedute non sarebbe in grado di portare contributi di rilievo, non conoscendo il contesto decisionale maturato e determinato da un’assidua partecipazione al Consiglio.

La Giunta propone di RESPINGERE la mozione

Interviene un Comandante che non si presenta. Dice che è vero che il Viceispettore, nella figura attuale, non ha poteri e capacità decisionali, se non sull'interventistica. Ritiene però che così come il Vice Comandante può sostituire il Comandante in seno all’Assemblea distrettuale così anche il Vice Ispettore debba poter sostituire l'Ispettore nelle Assemblee ed in Federazione. Se è vero che l'ispettore è presente in consiglio per la quasi totalità delle volte, è altrettanto vero che non si può escludere che un Ispettore per alcune volte non possa essere presente e che in questo caso quel Distretto darebbe non rappresentato in consiglio. Chiede all’Assemblea di dare più spessore alla figura del Vice Ispettore, dando sostegno a questa mozione votandola.

Il Presidente ricorda che: l'Ispettore, come la Giunta ha avuto modo di precisare, non siede in consiglio in rappresentanza del proprio distretto, perché se così fosse dovrebbe esprimere voti in funzione del numero dei comandanti del distretto; Come succede già per il Vice Sindaco questo non può sostituire il Sindaco all'interno dell’Assemblea delle Autonomie. Non vi è una delega al Vice Sindaco come al Vice Ispettore. E per fortuna grandi assenze degli ispettori in consiglio non ce ne sono. Ribadisce quindi la proposta di voto contrario.

Comandante di Arco. Vorrebbe commentare sulle eventuali difficoltà che il Vice Ispettore potrebbe avere in consiglio non avendo partecipato ai consigli precedenti. Se le cose funzionano bene e c'è un buon dialogo Ispettore- Vice Ispettore, le difficoltà a sedere in consiglio sarebbero ben poche.

Non riscontrando altri interventi, il Presidente mette in votazione a scrutinio palese la mozione e, a seguito dell’esito riportato dagli scrutatori, conferma questi risultati: : visto il numero dei votanti 135 Voti Favorevoli: 86 Voti Contrari: 43 non si capisce

Astenuti: 6 non si capisce Mozione approvata.

Mozione numero 5 - “NOMINA A ROTAZIONE DEI COMPONENTI DELLA CASSA p.a.” Il Dirigente dà lettura della mozione.

Poi il Presidente legge il parere e la proposta di voto della Giunta.

La Ratio della nomina dei componenti nel CDA della Cassa non è quella della rappresentanza dei distretti bensì della rappresentanza dei Vigili del fuoco volontari nel suo insieme. L’Ispettore indicato dal Consiglio con votazione democratica, non va nel CDA di Cassa a rappresentare la propria Unione ma deve rappresentare tutte le Unioni e tutti i Corpi. Il criterio fin qui adottato è quindi quello della rotazione dei Consiglieri della Federazione in seno al CDA della Cassa e non può essere quello della rotazione dei distretti in quanto si verrebbe in tal modo a ingenerare l’errata convinzione che l’Ispettore in seno al CDA porta in primis le istanze del proprio distretto.

La Giunta propone di RESPINGERE la mozione

Non riscontrando richieste di chiarimento, il Presidente mette in votazione a scrutinio palese la mozione e, a seguito dell’esito riportato dagli scrutatori, conferma questi risultati: visto il numero dei votanti 129 Voti Favorevoli: 38 Voti Contrari: 86 Astenuti: 5 Mozione respinta.

Mozione numero 7 - “FORMAZIONE” Il Dirigente dà lettura della mozione. riassumere

Poi il Presidente dice testualmente la Giunta esprime parere favorevole .

Non riscontrando richieste di chiarimento, il Presidente, mette in votazione, a scrutinio palese la mozione e, con l'intervento degli scrutatori, si ottengono questi risultati:

Approvazione diretta senza rilevazione del numero dei votanti, con voto palese. Voti Favorevoli: non rilevati fatto controprova sui astenuti e contrari. Voti Contrari: 1 Astenuti: 1 Mozione approvata.

Mozione numero 8 - “DPI” Il Dirigente dà lettura della mozione. Riassumere

Presidente. “Questa mozione che ha una caratteristica di tecnicità importante, chiederei da un punto di vista tecnico a una persona che sicuramente è esperta in questo campo che è Pier Giorgio Carrara, di poter entrare nel merito. Questo per dare ai comandanti alcune informazioni tecniche assolutamente corrette. Osserva invece una sola cosa di quanto ragionato prima dall’Isp. Cattani, che vuole sottolineare come sbagliata e non vera, cioè il fatto che le scelte di questa stessa Assemblea e del nostro Consiglio, ovvero quella di avere i Dpi di colore blu come foggia e come simbolo di tutto il nostro mondo, sicuramente non è stata fatta e non viene ribadita in antitesi alla protezione dei nostri uomini. Questo è un messaggio che non permetto, che non accetto che possa passare, che non è vero, e quindi assolutamente lo contesto. La protezione dei nostri uomini è per noi una cosa importantissima e la colorazione non ha niente a che vedere con la sicurezza e nulla toglie alla protezione del nostro personale. Quindi far passare questo messaggio è sbagliato.

L’Isp. Cattani nega di aver detto questo. Mentre ha detto che in futuro non possiamo vincolarci sul

colore e non scegliere un capo che ci dia la massima protezione in intervento. Quindi, se noi ad esempio vogliamo mettere più kevlar o se vogliamo andare su altri materiali innovativi, il colore blu ci vincola. Mentre per ciò che riguarda il DPI tecnico, la divisa da parata, ecc. su quello dobbiamo attenerci alla foggia, ma sul DPI 469 non lo fa nessuno, perché basta che ti muovi al di fuori del Trentino ed esclusi VVF italiani ovviamente, e vedi che ogni Corpo si sceglie un DPI che meglio lo protegge.

Il Presidente ribadisce che questo è quello che lui ha capito, se non è vero tanto meglio. Sottolinea che se vogliamo mantenere questa foggia, lo facciamo dando garanzia del massimo risultato. Spero che possa essere anche ciò che ne esce dalla relazione, devo chiedere a Piergiorgio di entrare nel merito tecnico.

Segue la relazione tecnica di Pier Giorgio Carrara (allegata agli atti) in cui si ribadisce la validità, per l’interventistica dei nostri volontari, della scelta del tessuto attualmente in uso rispetto ad altri presenti sul mercato.

Segue breve discussione tra Isp. Cattani e Carrara su dettagli prettamente tecnici.

Il Presidente Flaim vista l'ora tarda interrompe la discussione tecnica per passare alla votazione. Fa presente che l'esposizione è stata estremamente chiara ed ha evidenziato come le dotazioni che abbiamo in uso sono compatibili con il colore blu che abbiamo e rappresenta la continuazione di quella che è la nostra storia e quindi anche di come ci presentiamo. Pur mantenendo la colorazione blu abbiamo la migliore risposta tecnica per quelle che sono le esigenze di preservare la sicurezza del vigile sull'intervento.

Legge quindi il parere e la proposta di voto della giunta Parere della Giunta esecutiva Non è possibile impegnare la Federazione su tempi certi in quanto il completamento della Fornitura passa attraverso delibere di Giunta provinciale ed eventuale gara espletata dall’ APAC. Sul materiali che concorrono a formare il completo da intervento EN469 da approfondite analisi si conferma che il materiale più idoneo alla nostro personale è il NOMEX e quindi si esclude il PBI Per le strisce tribanda il parere è favorevole tuttavia essendo un prodotto fatto in esclusiva per il Corpo nazionale dovremo chiedere allo stesso di poterlo utilizzare anche per le nostri completi Per quanto riguarda il finanziamento, si esprime parere favorevole a richiederlo alla Cassa antincendi.

La Giunta esprime PARERE NEGATIVO con l’impegno a chiedere il finanziamento, utilizzare la banda TRIM, mantenere i materiali in NOMEX.

Il Presidente mette in votazione a scrutinio palese la mozione e, a seguito dell’esito riportato dagli scrutatori, conferma questi risultati: visto il numero dei votanti 114 Voti Favorevoli: 28 Voti Contrari: 75 Astenuti: 11 Mozione respinta.

Mozione numero 9 - “(CONTRIBUTO) ORDINARIO DEI CORPI” Il Dirigente dà lettura della mozione.

Poi il Presidente il parere e la proposta di voto della Giunta Parere della Giunta esecutiva: 1. esprime parere favorevole a richiedere un aumento del contributo ordinario a favore dei Corpi 2. non si ritiene efficiente l’approvazione di un piano mezzi provinciale in quanto già sperimentata 20 anni or sono con l’individuazione delle centri di competenza sovraccomunale, che di fatto sancivano i corpi di

serie A (che potevano permettersi le autobotti) e di serie B (che potevano disporre solo del fuoristrada con carrello), non tenendo conto dell’efficienza di un Corpo nel gestire l’attrezzatura. 3. Si ribadisce piuttosto la maggior cura, manutenzione dei mezzi e attrezzature, al fine di allungarne la vita utile anche oltre gli attuali 20 anni.

La Giunta esecutiva propone di RESPINGERE CON PARERE NEGATIVO questa mozione.

Non riscontrando richieste di chiarimento, il Presidente mette in votazione a scrutinio palese la mozione e, a seguito dell’esito riportato dagli scrutatori, conferma questi risultati: visto il numero dei votanti 130, Voti Favorevoli: 34 Voti Contrari: 87 Astenuti: 9 Mozione respinta.

Mozione numero 10 - “ARGOMENTI VARI” Il Dirigente dà lettura della mozione. Riassumere, sono vari argomenti.

Poi il Presidente legge il parere e la proposta di voto della Giunta.

Parere della Giunta Pur non avendo nulla in contrario a discutere sugli argomenti elencati si fa presente che: Il rimborso ai datori di lavoro è già regolamentato dalla legge n.9/2011 art. 29 e corrisponde alle richieste effettuate dalla nostra base L’agevolare i VVF volontari nelle assunzione delle ditte private attribuendo loro vantaggi fiscali è discriminante verso coloro che non sono VVF volontari e quindi alla fine si ritorce contro l’immagine dei nostri volontari che sembreranno sempre più dei privilegiati (casta?). Viene snaturato lo spirito del volontariato introducendo un interesse economico La Giunta chiede di RESPINGERE questa mozione.

Non riscontrando richieste di chiarimento, il Presidente mette in votazione a scrutinio palese la mozione e, a seguito dell’esito riportato dagli scrutatori, conferma questi risultati: visto il numero dei votanti 133 Voti Favorevoli: 27 Voti Contrari: 100 Astenuti: 6 Mozione respinta.

Mozione numero 11 - “MOZIONE DISTRETTO DI CAVALESE” Il Dirigente dà lettura della mozione. Poi il Presidente legge il parere e la proposta di voto della Giunta.

Parere della Giunta esecutiva - Riguardo al programma cronologico da presentare entro 60 giorni da parte del Presidente si fa presente che, gli impegni presi nel programma di candidatura riguardano i 5 anni del mandato da Presidente e che puntualmente ogni anno, in sede di relazione programmatica assembleare, sono presentati gli obiettivi dell’anno successivo. Non si ravvisa quindi la necessità di ulteriori impegni temporali. - Sulle assicurazioni il Presidente ha già avviato con la Cassa antincendi un lavoro di revisione e di aggiornamento delle tariffe, diarie e massimali, che per quanto riguarda la copertura infortuni per attività di istituto sono legati ad una legge regionale che potrà essere modificata solo dall’organo politico regionale. I dati sulla contrattualistica, i massimali e le coperture sono pubblicati sul sito della Federazione.

- Riguardo alla natura giuridica dei Corpi, vi sarà una totale condivisione delle scelte da effettuare mantenendo sempre presente l’interesse primario dei CORPI come fino ad ora dimostrato

La Giunta esprime parere negativo con l’impegno di condividere con i Corpi le scelte sulla natura giuridica degli stessi.

Non riscontrando richieste di chiarimento, il Presidente mette in votazione a scrutinio palese la mozione e, a seguito dell’esito riportato dagli scrutatori, conferma questi risultati: visto il numero dei votanti 132, Voti Favorevoli: 56 Voti Contrari: 65 Astenuti: 11 Mozione Respinta.

Conclude dicendo che è stato un lavoro lungo e faticoso, ma stimolante ed interessante, ringrazia tutti per la pazienza, anche le autorità presenti, per essere stati presenti fino alla fine e saluta tutti.

Alle ore 00,14 l’Assemblea è sciolta.

Firmatari del verbale:

Il Presidente ing. Alberto Flaim ______

Il Comandante di Lavis Ivo Dorigatti ______

Il Dirigente ing. Mauro Donati ______

Lavis, 19/11/2014

Allegati: - testo mozioni presentate - presentazione del progetto di comunità virtuale - relazione tecnica sui DPI