SESTRI LEVANTE. TRACCE DI FREQUENTAZIONI PREISTORICHE NELL’AREALE COSTIERO COMPRESO TRA PUNTA MANARA E PUNTA

NADIA CAMPANA , P AOLA CHELLA

Nel corso di alcuni sopralluoghi effettuati a partire tiero che da attraversando Punta Mana - dagli anni ‘80 nell’areale costiero compreso tra Punta ra giunge a Riva Trigoso, sono state rinvenute 4 schegge Manara e P unta Moneglia, sul promontorio di Punta e una lama con tallone liscio in diaspro rosso, nonchè Manara, a Monte Castello, e sul promontorio di Punta un nucleo nello stesso materiale (fig.2: 6-7); quest’ulti - Baffe sono state rinvenute (rinvenimenti di: Osvaldo mo sembrerebbe attribuibile al Paleolitico Medio. Baffico, Elena Besana, Claudia De Gregorio e delle In una situazione morfologica analoga, sul sentiero scriventi) in superficie alcune decine di manufatti di che da Punta Baffe conduce verso Moneglia, poco sot - diaspro (fig.1) 1. to la Costa di Punta Baffe, sono state rinvenute due La concent razione più numerosa è stata individuata schegge anch’esse di diaspro rosso, di cui una appare presso la sommità di Monte Castello: si tratta di 23 riconducibile alla lavorazione di un foliato (fig.2: 8). schegge di diaspro rosso, alcune riconducibili alla lavo - I reperti descritti, pur nella loro esiguità e scarsa razione di manufatti foliati (fig.2: 1-3), per i quali si significatività tipologica, sembrerebbero indicare più può proporre una generica attribuzione all’Età del fasi di frequentazione, collocabili tra il Paleolitico Rame/Bronzo Antico. Dalla stessa località provengono Medio e l’inizio dell’Età del Bronzo, della fascia costie - anche un raschiatoio bilaterale su grande lama in dia - ra della Val Petronio. Coeve testimonianze sono già spro rosso (fig.2: 4) tipologicamente attribuibile al ben attestate nell’area valliva più interna: per il Paleoli - Paleolitico Superiore e una troncatura su lamella in sel - tico Medio in particolare dai reperti rinvenuti presso ce rosata (fig.2: 5), che trova i più immediati confronti Monte Bianco (Sestri Levante: CAMPANA , N EGRINO tra i reperti del sito di Suvero (Rocchetta di Vara –SP), 2013) e Pian del Lago a Bargone (: BAF - la cui industria è in gran parte attribuibile al Mesoliti - FICO , N EBIACOLOMBO , M AGGI 1984) e per le Età del co/Neolitico Antico ( MAGGI 1984 ). Tali testimonianze Rame e del Bronzo Antico, con particolare consisten - sembrerebbero quindi individuare più fasi di frequen - za, dai siti estrattivi di Monte Loreto (Castiglione tazione della sommità di Monte Castello. Da quote Chiavarese) e Valle Lagorara () (MAGGI , meno elevate dei versanti dello stesso Monte, sul sen - CAMPANA 2008 ).

Fig.1. Localizzazione dei rinvenimenti (da Google Earth).

227 NADIA CAMPANA , P AOLA CHELLA

Fig. 2. 1-4: reperti da Monte Castello; 5-6 sentiero da Punta Manara a Riva Trigoso; 7 Costa di Punta Baffe (disegni Nadia Campana, Laura Tomasi Soprintendenza Archeologia della ) .

NOTE

1 Rinvenimenti di: Osvaldo Baffico, Elena Besana, Claudia De Gregorio e le scriventi.

BIBLIOGRAFIA

BAFFICO O., N EBIACOLOMBO A., M AGGI R. 1984, MAGGI R. 1984, Pianaccia di Suvero , in “Archeologia in Appennino del Orientale , in “Archeologia in Liguria II. Scavi e scoperte 1976-1981”, a c. di P. M ELLI , Liguria II. Scavi e scoperte 1976-1981”, a c. di P. M ELLI , Genova, pp. 69–72. Genova, pp. 73–75. MAGGI R., C AMPANA N. 2008, Archeologia delle risorse am - CAMPANA N., N EGRINO F. 2013, Evidenze di occupazione bientali in Liguria: estrazione e sussistenza fra IV e III preistorica in alta Val Gromolo (Sestri Levante, GE) , millennio B.C., “Bulletin du Musee d’Anthropologie “Archeologia in Liguria”, III (2009-2010), pp. 25–31. Prehistorique de Monaco”, Supplément, 1, pp. 65–74.

228