Dopo Grosseto, Si Ricomincia ... Ed È Subito Un Successo. La Fortitudo
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Dopo Grosseto, si ricomincia ... ed è subito un successo. La Fortitudo Italeri, che aveva iniziato il 2004 vincendo la Supercoppa Italiana, conclude l'anno accumulando “medaglie d'argento”. Una stagione al livello della precedente, ma nella quale l'onda biancoblù si è sempre infranta sull'ultimo scoglio. A giugno conquistava con grande merito la finale di Coppa dei Campioni, ma il pluricampione Neptunus Rotterdam era troppo forte, ed anche sul fronte interno si è ripetuta un'analoga situazione, perché la Fortitudo si è trovata di fronte ad una grande Prink Grosseto, che, con un campionato da record, le ha soffiato il primo posto in regular season, e conseguentemente la Coppa Italia, e soprattutto scucito dalle maglie il tricolore, dopo una serie finale conclusa sotto la pioggia di gara6 allo stadio Jannella nella città maremmana. Una finale comunque equilibrata, con i toscani che hanno saputo meglio sfruttare le opportunità e gli episodi, meritandosi il titolo. Delusi, ma niente affatto scoraggiati, i dirigenti biancoblù si sono messi subito al lavoro per impostare la stagione 2005. Novità ai vertici della società: Stefano Michelini, Presidente per un lustro, nel quale la Fortitudo è cresciuta davvero tanto, esce di scena e lascia l'incarico nelle mani di Alfredo Pacini. Per l'ex Vice Presidente è un ritorno ad una carica che occupò in occasione dell'ultima vittoria in Coppa dei Campioni. I nuovi Vice Presidenti sono Marco Macchiavelli e Luciano Folletti. Non è comunque una rivoluzione totale: i dirigenti sono gli stessi che, insieme a Michelini, hanno riportato la F blù ai livelli che merita, e il nuovo Consiglio è arricchito da personaggi che hanno, come Kiko Corradini, la Fortitudo nel cuore ed una competenza in materia da mettere al servizio della società. Scontata dunque la riconferma di Manager Mazzotti ed il suo staff tecnico, mentre invece nella squadra ci sono diverse novità. Saluti ad Antigua e Solano, che prendono la strada per Rimini, arrivano dalla Repubblica Dominicana due giocatori dall'ottimo pedegree ed un brillante passato nelle Minor Leagues: il ricevitore di grande livello difensivo Kelly Ramos ed il velocissimo interbase Jorge Nunez. La possibilità di ingaggiare da questa stagione ben 5 stranieri, facendone giocare 3 contemporaneamente, oltre al pitcher in gara1, consiglia la dirigenza ad assicurarsi le prestazioni di un “cleanup”, l'esterno Wady Almonte, asso anch'egli delle Minors, portatore di interessantissime medie battuta anche nella sua lunga permanenza in triplo A, oltre che di un “braccio” visto raramente in Italia, e di un secondo lanciatore, anch'esso dominicano come i compagni, Juan Figueroa, arrivato a stagione iniziata a dar manforte al confermatissimo (e ci mancava...) Jesus Matos, il quale chiuderà la stagione regolare con l'impressionante media pgl di 0.88, record della storia fortitudina. Se ne vanno invece Sheldon e Fontana, mentre Milano, Corradini, Hecker e Landuzzi non sono disponibili per scelte personali (Milano e Landuzzi si riaggregheranno verso la fine della regular season). Grosse perdite per i biancoblù, tuttavia la società rimedia cercando di rafforzare il blocco degli italiani, confermando quasi in toto il gruppo degli “esperti” (Cretis, Betto, Liverziani, Dallospedale, Pantaleoni, Frignani e Rigoli, quest'ultimo acquisito da Grosseto a titolo definitivo, in cambio di Marc Cerbone), aggiungendo il pitcher Ghesini (mancato biancoblù nel 2004 per un infortunio rimediato prima dell'inizio della stagione) ed inserendo giovani emergenti nel giro delle nazionali (Richetti, Bonci, Brambilla, il ritorno di Eugenio Monari come secondo ricevitore e perfino una nuova chance per Urueta) e il giovanissimo catcher Mastrorilli a farsi esperienza. Durante la stagione, gradite apparizioni di Todd Incantalupo (che tornerà per la finale) e l'ingaggio del giovane pitcher oriundo, Chris Cerchie. Pronti via, e la Fortitudo Italeri versione 2005 riprende a vincere. Nuova formula per la 1 Coppa Italia, che torna ad essere disputata con partite sul campo (e non assegnata a chi vince la Regular season). Si prevedono tre gironi da tre squadre, le cui vincitrici si affronteranno a Caserta in una final four nella quale i Campioni d'Italia di Grosseto sono qualificati di diritto. Il maltempo invernale che ha messo a dura prova la tenuta dei diamanti consiglia la Fibs di rimandare di una settimana la manifestazione, ma quando arriva il momento di disputare le partite di qualificazione avviene purtroppo la triste agonia di Papa Wojtila, e le manifestazioni sportive in programma sono annullate. Il Fraccari, Presidente della Fibs, premia la Fortitudo, consegnando la Coppa Italia a capitan Frignani tempo stringe, e la data della final four, prevista per il weekend successivo, è perentoria, in quanto una settimana dopo è previsto l'avvio del campionato 2005. Si decide di qualificare di diritto le quattro squadre meglio piazzate della stagione 2004: accettano Grosseto, Fortitudo e Nettuno, mentre Parma dà forfait, ed è sostituita dai Warriors Paternò. Giunti a Caserta, sabato 9 aprile, è ancora Giove Pluvio a dettar legge, costringendo gli organizzatori ad annullare le semifinali, che avrebbero viste contrapposte Nettuno a Grosseto e Paternò alla Fortitudo. A dire il vero questa partita viene disputata regolarmente la domenica mattina, mentre il Nettuno decide di tornare a casa, qualificando Grosseto alla finale senza aver disputato un solo inning. Jesus Matos è il pitcher partente per i biancoblù, e se la deve vedere con Homero Rivera. Il dominicano dell'Italeri non è ancora al massimo della condizione, ma al di là di qualche valida concessa, non corre mai grossi rischi, aiutato anche dalla difesa, ed ottiene 8 strikeout in 6 riprese lanciate. Basta un buon terzo inning a dare il 2 a 0 finale alla Fortitudo, frutto di un doppio di Urueta, un singolo di Nunez e un doppio di Dallospedale. Bazzarini sale sul monte nelle ultime Cristian Ghesini, lanciatore vincente della finale di Coppa Italia. Foto Ferrini. tre riprese e difende il passaggio dei biancoblù alla finale. Nel primo pomeriggio Bologna e Grosseto tornano a sfidarsi a pochi mesi dalla finale playoff. Rolando Cretis sale sul monte biancoblù, mentre i maremmani fanno partire Rollandini, appena arrivato in Italia, che sarà rilevato dopo 30 lanci, per far posto a De Santis. Va in vantaggio prima il Grosseto, grazie all'accoppiata Carvajal-Casolari. L'Italeri risponde al quarto inning, quando la prima valida biancoblù, di capitan Frignani, porta a casa due punti, arrotondati a tre per un errore difensivo. La Prink si rifà immediatamente, e torna in vantaggio con un homer da 3 di Ozuna. Al quinto inning la Fortitudo affonda De Santis, con cinque singoli in sequenza (Brambilla, Nunez, Dallospedale, Liverziani e Almonte), ed una volata di sacrificio di Frignani fissa il punteggio sull'8 a 4. Partita decisa qua, vinta da Ghesini, rilievo di Cretis, poi a sua volta sostituito da Betto e Richetti (salvezza). Il finale è 8 a 5, grazie ad un solo homer di Andrea De Santis, e la Fortitudo può festeggiare la sua quarta Coppa Italia, conquistata sul campo, proprio mentre ricomincia a piovere. 2 Inizia il campionato, nel modo migliore. Il calendario prevede un esordio decisamente abbordabile per l'Italeri, che affronta al Falchi la neopromossa Trieste. Curiosità per vedere all'opera la matricola, che ha scelto anch'essa la “via dominicana” per gli stranieri, e presenta un prima base italoargentino, Max De Biase, che ha “battuto come un fabbro” nel vittorioso campionato di A2. In gara1 si sfiora la clamorosa sorpresa: Jesus Matos lancia bene un complet game, ma un unico punto subito rischia di essere fatale ai biancoblù, irretiti dai lanci di Hector Sena. E' un grande slam di Frignani all'ultimo inning, sul rilievo Soler, a far letteralmente esplodere il Falchi. L'Italeri chiude con sole 4 valide, una in meno degli avversari, e già si intravede Lele Frignani esulta per il grande slam che ha deciso quello che sarà uno dei pochi limiti della squadra di Mazzotti gara1. Foto Ferrini. versione 2005, che chiuderà il torneo con una media battuta decisamente inferiore a quella dei due anni precedenti. Un grande monte di lancio e una buona difesa sono la base anche delle successive vittorie che completeranno il trittico, mentre, a livello offensivo, Frignani sugli scudi e un buon Nunez, con Wady Almonte che si sbloccherà solo in gara3 ... con un grande slam. Difficile esordio sul mound di Carlos Richetti, che durante la stagione alternerà eccellenti prestazioni a incredibili “amnesie”. Seconda giornata. Un calendario bizzarro mette subito di fronte le due finaliste 2004. L'Italeri torna allo Jannella e lo sbanca per due volte, regalando letteralmente ai maremmani la terza partita. Storica la gara degli stranieri, che vede opposti i due migliori pitcher della passata stagione, Jaime Navarro e Jesus Matos. Una sfida eccitante, che all'inizio del nono inning è ancora bloccata sullo 0 a 0. Al bolognese viene rotto un perfect game da una fortunosa valida di Ramos Gizzi, dopo aver ottenuto ben 20 eliminazioni consecutive. Al nono inning segnano i biancoblù (valida Nunez e doppio di Liverziani), ma i maremmani pareggiano, anche questa volta aiutati dalla sorte. Interminabili extrainning, sei lunghissime riprese nelle quali uno straordinario Richetti si difende con le unghie e con i denti dalla furia maremmana, ma dall'altra parte Ginanneschi non gli Carlos Richetti, protagonista in è da meno. Decide tutto un gara1 a Grosseto. Foto Ferrini. singolo di Nunez al quindicesimo inning, che manda a punto Rigoli, autore di un doppio. 2 a 1. Gara2 è diversa. Non c'è Dallospedale, che salterà alcune gare per infortunio. Bazzarini subisce gli attacchi maremmani, ma la Fortitudo non demorde e rimonta lo svantaggio, battendo su Rollandini e sfruttando gli errori dei padroni di casa. Al sesto inning passiamo in vantaggio per 5 a 3, ma i maremmani reagiscono e si riportano a loro volta in vantaggio.