Ambiente e cultura nel Meridionale

anno 02 n° 01 Gennaio-FTTebbraio 2010erreerre nostrenostrewww.rivistaterrenostre.it copia omaggio

INVESTIRE SUL FUTURO Il Parco lancia il primo network delle associazioni locali Il recupero di Villa Iaccarini: eco-albergo e sede universitaria

Salute Norme e consigli utili per un corretto consumo della selvaggina

Dal Mondo Il vertice di Copenhagen sui cambiamenti climatici

• Grotta del Rufo • Foto&Natura • Arrampicata • Gastronomia • Ambiente e cultura nel Lazio Meridionale TTerreerre nostrenostre COMPIE UN ANNO

possibile leggere e scaricare tutti i numeri precedentiè in formato pdf dal sito: www.rivistaterrenostre.it

e avete idee da proporre o temi da trattare, critiche o consigli su terrenostre scrivete a [email protected] e volete vedere le vostre fotografie pubblicate speditele a [email protected] In questo numero Gennaio-Febbraio 2010 • Anno 2 • Numero 1

TTerreerre Ambiente e cultura nostre nel Lazio Meridionale in copertina foto di Silvio G. d’Alessio in copertina foto di Silvio

5 editoriali 14 dal mondo 26 Luoghi Valorizzare il territorio Vertice di Copenhagen: Villa Iaccarini: dall’abbandono Terrenostre compie un anno un’ occasione persa alla nuova Casa San Nicola di A. Iannone di D. Bartolomei

10 Caccia & 17 Percorsi 28 Foto & Natura Alimentazione Escursione all’orto botanico Fotografare gli uccelli Al sicuro dal cinghiale... e la Chiesa di Santa Maria di P. Vecchio anche a tavola Romana di A. Gersi di P. Vecchio

20 Pubblicazioni 30 gastronomia Il Calendario del Parco 2010 Le Olive di Itri di S. Seneca

13 Economia 22 Etologia Un network di associazioni per I segni di presenza il futuro turistico degli Aurunci dei mammiferi di D. Bartolomei di S. G. d’Alessio 31 per le scuole Una rubrica dedicata 24 agli alunni delle scuole sport primarie Il Parco promuove l’arrampicata sicura di A. Iannone

Il Parco dei Monti Aurunci fa parte Editore di un sistema regionale di oltre 50 G.ECO Gestione Ecologica Progetto Grafico • Pubblicità soc. coop. - (LT) Impaginazione [email protected] aree protette. Si estende per 19.375 www.coopgeco.it Antonio Vecchio ettari su un territorio a cavallo delle info coopgeco it @ . Stampa Hanno collaborato province di Latina e Frosinone e rafiche s a s Direttore Responsabile Tommaso Galli G PD . . , include parte dei territori di dieci Rosario Balestrieri Aldo Gersi via Ostia, 9 - 04022 Fondi comuni: Ausonia, , Esperia, Fondi, For- ndrea orenzi Direttore Editoriale A L mia, Itri, Lenola, Pico, Pontecorvo e . aniele ecchio Tiratura iorgio nastasio D V G A 5000 copie Nel di Campodimele è ubicata la sede edazione Per contattare la redazione dell’Ente di gestione, guidato dal presidente Gio- R registrazione Domenico Bartolomei vanni Ialongo, dai consiglieri Luciano Gatti, Franco • Web N°904 - 15/09/2008 Silvio G. d’Alessio Carnevale, Maria Petringa, Paolo Stamegna, Er- Angela Iannone www.rivistaterrenostre.it Tribunale di Latina Sara Seneca • Email minia Vitiello, e dal direttore Giuseppe Marzano. hiuso in redazione Pierluigi Vecchio [email protected] C Per informazioni, Tel. : 0771 598114 - Fax: 0771 598166 ennaio Francesco Zannella 28 G 2010 Internet: www.parcoaurunci.it

Terrenostre , Gennaio-Febbraio 2010 • 3 Venerdì 12 febbraio 2010 si celebra - in veste com- pletamente rinnovata - la sesta edizione di “M’illu- mino di meno”: la Giornata del Risparmio Energeti- co lanciata dalla popolare trasmissione radiofonica Caterpillar, in onda su RAI Radio 2. Dopo il suc- cesso delle scorse edizioni, con l’adesione di mi- gliaia di ascoltatori e di intere città sia in Italia che all’estero, quest’anno l’invito a rispettare un sim- bolico “silenzio energetico” si trasforma in un in- vito a partecipare a una festa dell’energia pulita. In questi anni, grazie al supporto di istituzioni, scuo- le, associazioni, aziende e privati cittadini, abbiamo contribuito alla diffusione di una maggior consa- pevolezza sulle conseguenze del consumo indiscri- minato di energia: la riduzione degli sprechi e l’at- tenzione alle fonti alternative sono diventate parole d’ordine familiari per i nostri ascoltatori. Sulla scia di questa nuova sensibilità, è giunto il momento di fare un passo avanti rispetto allo spegnimento simbolico in nome del risparmio e di proporre un’accensione virtuosa all’insegna dello sviluppo delle energie rin- novabili. In questi anni abbiamo imparato a rispar- miare, ora impariamo a produrre meglio e a preten- dere energia pulita. Allo stadio attuale della ricerca tecnologica è già pos- sibile produrre energia con il sole, il vento, il mare, il calore della terreno o con le biomasse. Facendo ap- pello all’inesauribile ingegno italico invitiamo tutti, dagli studenti ai precari, dalle aziende in crisi alle amministrazioni comunali, a misurarsi con la green economy adottando un sistema pulito per accendere tutti insieme le luci il 12 febbraio 2010. L’intento è aderiscono’iniziativa duplice: da un lato verificare in prima persona che Ambiente e cultura nel Lazio Meridionale le tecnologie attualmente disponibili sono efficaci e all rappresentano alternative realistiche, dall’altro dare un segnale simbolico di fiducia nelle energie rinno- Terre nostre vabili e nello sviluppo di un modello di economia sostenibile. B Buone abitudini per il 12 febbraio (e anche dopo!) Nelle piazze spente di tutt’Italia si accenderanno luci “virtuose” alimentate a energia rinnovabile o dimo- 1. spegnere le luci quando non servono strazioni creative di consumo efficiente, per testi- 2. spegnere e non lasciare in stand by gli apparec- moniare il passaggio da un sistema ormai al collasso chi elettronici ad una gestione più “illuminata” del nostro futuro. Per raccontare questa festa dell’energia pulita, il 12 3. sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la febbraio Caterpillar andrà in onda eccezionalmente serpentina pulita e distanziata dal muro in modo dai Mercati Traianei in Roma, coinvolgendo cittadi- che possa circolare l’aria ni, scuole, istituzioni e associazioni in una rassegna 4. mettere il coperchio sulle pentole quando si di luci belle, creative e pulite, escogitate ad hoc, con bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più un concerto finale rigorosamente a impatto zero. ampia del fondo della pentola 5. se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni in- La campagna di M’illumino di meno darà voce al vece di aprire le finestre racconto delle idee più interessanti e innovative per 6. ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di produrre e distribuire l’energia in modo pulito, re- materiale che non lascia passare aria sponsabile e sostenibile. Una torcia a energia puli- utilizzare le tende per creare intercapedini da- ta viaggerà per l’Italia, sul modello del tragitto della 7. fiaccola olimpica, alla ricerca di punti di rifornimen- vanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne to a fonti 8. non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni rinnovabili, per giungere fino a Roma e “accendere” 9. inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti la festa del 12 febbraio. Su www.caterpillar.rai.it, sarà tra i muri esterni e i termosifoni possibile segnalare la propria adesione e trovare tutti 10. utilizzare l’automobile il meno possibile e se i materiali per diffondere l’iniziativa nei posti di la- necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto. voro, a scuola o nella propria città. E ricordati di spegnere tutte le luci e i dispositivi elettrici non indispensabili 4 • Terrenostre , Gennaio-Febbraio 2009 venerdì 12 febbraio alle ore 18! Terrenostre compie un anno Valorizzare il territorio “Lo sai qual è l’età più bella? Quella che uno ha.” Vittorio Gassman “Il 2010 dell’Ente Parco dei Monti Aurunci si è aperto – sulla base delle iniziative avviate iamo orgogliosi di aver avuto l’onore di rac- negli ultimi mesi dello scorso anno – all’insegna contareS qualcosa di ciò che è accaduto per un in- del lavoro per la valorizzazione del territorio. tero giro della Terra intorno al Sole. Qualcosa di Dopo la nascita del Marchio di qualità del Par- locale, è chiaro, ma come vedremo nell’articolo co, destinato ai produttori e alle attività ricet- sul Summit di Copenhagen (per la prima volta tive locali, che abbiamo illustrato nel numero Terrenostre esce dai confini laziali) è dal nostro scorso di Terre Nostre, abbiamo messo in campo quotidiano, piccolo o grande che sia, che può un progetto che coinvolge associazioni e coope- partire una vera rivoluzione ambientale. Rivolu- rative. Un tavolo sostenibile che vuole mettere zione di comportamenti e buone pratiche per il in rete esperienze e soggetti che da tempo ope- bene dei nostri nipoti. rano con attività consolidate di escursionismo, Siamo orgogliosi di questo traguardo, risultato percorsi naturalistici, campi scuola e visite gui- di un assiduo lavoro sul territorio da parte di date. Il progetto, promosso dal Parco con il so- tutti i giovani che compongono la redazione: cro- stegno dell’Assessorato Regionale all’Ambiente e nisti, ricercatori, grafici, distributori, lettori. Sì, il supporto tecnico di Bic Lazio, ha l’obiettivo di anche i lettori, perché l’affetto che molti di loro raccordare tutte queste attività e farne la base ci hanno dimostrato, aspettando di volta in vol- per la promozione turistica del territorio. Una ta l’uscita del nuovo numero, è stata una spinta vera e propria agenzia di servizi, che sulla base fondamentale al miglioramento. delle esperienze già portate avanti in altri par- Nulla di tutto ciò, però, sarebbe stato possibile chi italiani, possa convogliare sugli Aurunci e senza la convinzione, da parte del Parco degli nelle zone limitrofe quel turismo di qualità, che Aurunci, che questa rivista fosse un necessario spesso ha guardato altrove. strumento di conoscenza. Ringraziamo il Pre- Insieme a questi interventi di supporto all’eco- sidente Giovanni Ialongo, il Direttore Giuseppe nomia locale, continua nel 2010 il nostro im- Marzano e tutti i Consiglieri che hanno proposto pegno nell’educazione ambientale dei giovani e sostenuto il progetto. Terrenostre ha colmato studenti. Il Programma Gens, che il Parco da un vuoto di comunicazione, diventando quel anni promuove in tutte le scuole dell’obbligo link periodico che mancava tra gli operatori del dei comuni dell’area protetta, vede quest’anno il settore ambientale, giornalmente impegnati nel coinvolgimento anche di molte scuole materne. difendere e migliorare il territorio, e la gente che Circa 5000 studenti partecipano ai laboratori sul quel territorio ci abita, ci vive, lo visita e, so- di educazione ambientale rispetto ai 3500 dello prattutto, ci lavora. scorso anno. È un dato importante di cui siamo Terrenostre compie un anno, quindi. Una ri- fieri, che testimonia l’impegno – anche econo- vista giovane come giovane, dicevamo, è la sua mico – dell’Ente nella diffusione di una sempre redazione. E lo è diventata ancor di più proprio maggiore cultura ambientale presso le giovani in questi giorni. L’ultima che si è unita a noi è, generazioni. infatti, la più cara, lieta, simpatica e sorridente Amare questo territorio, proteggerlo, valoriz- tra tutte le nuove eventuali colleghe. È arrivata zarlo e promuoverlo nel rispetto delle sue spe- Alice... bisogna solo aspettare che impari a scri- cificità. È su queste basi che si può immaginare vere sperando che Terrenostre sia ancora lì, in un futuro migliore per ciascuno di noi. giro per le nostre terre, tra cinque, sei anni... Giovanni Ialongo Presidente del Parco Naturale dei Monti Aurunci La Redazione

Terrenostre , Gennaio-Febbraio 2009 • 5 “Ho passato settimane per deserti sconfinati, per praterie che si estendevano a perdita d’occhio, e mi sono sempre sentito prigioniero di qualcosa che superava i poteri del- la mia immaginazione. Invece dalle mie parti, quando cammini per i boschi nella nebbia, ti sembra di essere ancora nella pancia di tua madre, non hai paura di nulla e ti senti libero.”

da Baudolino di Umberto Eco

Foto di Silvio G. d’Alessio Scorcio della salita da Campo- dimele verso Monte Faggeto durante la grande nevicata dell’inverno 2004/2005. La neve restò sui Monti Au- runci per molti mesi per- mettendo agli zoologi e alle guardie del Parco di studiare gli spostamenti degli animali selvatici seguendo le traccia- ture su neve, come ci raccon- ta Silvio d’Alessio a pag. 22. Tramonto sul Santuario della Madonna della Ci- vita, luogo mistico e re- ligioso da cui è visibile uno dei più affascinanti panorami dei Monti Au- runci. “Non ci sono scorciatoie né binari sicuri per la saggezza: dopo tanti secoli di scoperte, il sentiero dell’anima passa ancora per uno spinoso deserto da affrontare in solitu- dine, con i piedi sanguinanti, così come veniva percorso da tutti gli altri uomini nei tempi lontani.”

da METAFISICA DEI TUBI di AMÉLIE NOTHOMB

Foto di Tommaso Galli Caccia & Alimentazione

AL SICURO DAL CINghiALE... ANCHE A TAVOLA Norme e consigli per un corretto In alto: un cinghiale fotografato durante una battuta di caccia (foto di Riccardo Maggiacomo) consumo della selvaggina sotto: larva di Trichina al microscopio

di Aldo Gersi U n ritorno gradito per i palati amanti di sapori selvati- ci: il cinghiale è sempre più fre- quente sulle tavole, non solo di ristoranti e sagre, ma anche del- le case private. Prima di sederci davanti a un piatto di tagliatelle fumanti, però, dobbiamo solle- vare alcuni interrogativi a van- taggio della nostra salute: qual è l’origine e l’iter produttivo della carne che stiamo mangiando? Ma soprattutto, è stata control-

10 • Terrenostre , Gennaio-Febbraio 2010 lata dal punto di vista sanitario? Monti Aurunci ha organizzato dell’Ente e ha già ottenuto un Domande necessarie poiché la un seminario tenuto dal Dott. primo, notevole risultato. Si è carne selvatica è un veicolo con Mallozzi, veternario dell’ASL, avviato un protocollo di intesa ovvia predisposizione a trasmet- per informare il con le associazio- tere all’uomo alcune malattie. mondo venato- Il pericolo ni venatorie pre- Tra le più pericolose c’è sicura- rio sul corretto Trichinella: senti, al fine di mente la Trichinella, ovvero la consumo e com- effettuare gratu- possibile presenza nei muscoli pravendita delle da Parco e ASL itamente l’esame del cinghiale delle larve di Tri- carni di cinghiale. analisi gratuite per individuare china, piccolo nematode (ver- La normativa che la Trichina nei me) cilindrico. Comunque, l’uo- regola la commercializzazione cinghiali abbattuti durante la mo acquisisce l’infezione solo delle carni della fauna selvatica stagione di caccia. I veterinari se consuma carni poco cotte e proveniente da attività venatoria, dell’ASL e quelli convenziona- prodotti essiccati. infatti, è abbastanza articolata. ti con l’Ente Parco si sono resi Attento a risolvere questioni Fortemente voluto dal Presi- disponibili a recarsi ogni lunedì delicate e, come questa, troppo dente Giovanni Ialongo, l’in- dopo le battute di caccia a prele- spesso sottovalutate, il Parco dei contro si è tenuto presso la sede vare i pochi centimetri a destra: foto scattata con una trappola fotografica del Parco dei Monti Aurunci; sotto: cacciatori dell’A.F.V. Fra’ Diavolo di Itri (foto Riccardo Maggiacomo)

➢ Regolamento plica “ai cacciatori che forni- comunque l’obbligo di rintrac- La produzione di carni da scono piccoli quantitativi di ciabilità delle carni. Pertanto selvaggina abbattuta a caccia selvaggina selvatica diretta- devono essere tenute in forma e la loro relativa commercia- mente al consumatore finale o scritta le informazioni sulla lizzazione è disciplinata dal a laboratori annessi agli eser- zona di provenienza di ogni Regolamento CE 853/2004 che cizi di commercio al dettaglio capo abbattuto. Ed è comun- stabilisce norme specifiche di o di somministrazione a livello que obbligatorio l’esame tri- igiene per gli alimenti di origi- locale che forniscono diretta- chinoscopico per accertare la ne animale. Tali norme preve- mente al consumatore finale presenza della Trichina, peri- dono che gli animali abbattuti siffatte carni”. Per fornitura colosa per l’uomo. e destinati alla commercializ- diretta a livello locale di pic- Tutti gli obblighi sopra espo- zazione devono essere trasfe- coli quantitativi di selvaggina sti non si applicano in caso di riti in un centro riconosciuto selvatica grossa (non vale per autoconsumo delle carni da di lavorazione della selvaggi- la selvaggina di penna o per i parte dei cacciatori. In tal caso, na, congiuntamente alle visce- lagomorfi) si deve intendere la però, il buon senso vuole che le re da essi estratti al momento cessione diretta e occasiona- carni siano consumate sempre dell’abbattimento. le di al massimo un capo/cac- ben cotte, per eliminare even- Tale Regolamento non si ap- ciatore/anno. In tali casi resta tuali larve di Trichina presenti.

Terrenostre , Gennaio-Febbraio 2010 • 11 di muscolo che bastano per do quanto previsto dalla Legge all’Ente Parco. Un servizio non l’analisi. In meno di 48 ore si (CE 853/2004). solo utile per l’avventore, ma ottengono già le risposte al test. Peccato che all’incontro man- molto vantaggioso per il cac- La certificazione rilasciata rassi- cassero i rappresentanti di alcu- ciatore perché, in caso di com- curerà i cacciatori sulla qualità ne associazioni venatorie che, in mercializzazione, tale esame è degli animali abbattuti e per- ogni caso, sono ancora in tempo obbligatorio per legge e, se svol- metterà loro di poter commer- per richiedere i controlli gratui- to privatamente, comporta una cializzare i capi esaminati secon- ti. Basta rivolgersi direttamente spesa ora evitabile. Che cos’è ➢ la Trichinella

La trichinellosi è una zoonosi, ossia una malattia che si trasmet- te dagli animali all’uomo, causata da nematodi di forma cilindri- ca appartenenti al genere Trichinella. Questo verme parassita a diffusione mondiale è presente negli animali selvatici, carnivori e onnivori, e in suini, cavalli ed altri animali domestici. L’uomo ac- quisisce l’infezione attraverso il consumo di carne infestata cruda o poco cotta. Questa malattia, proprio per l’importanza che rico- pre per la salute pubblica e per l’economia, è inserita nella lista dell’O.I.E (Organizzazione mondiale della Sanità animale) delle malattie animali più importanti. Il ciclo vitale del parassita è semplice e diretto. Avviene attra- Alcune misure ➢ verso l’ingestione di carni contenenti cisti di Trichinella. Le larve ingerite giunte nello stomaco si attivano, si sviluppano nell’inte- igienico-sanitarie stino e diventano adulti. Dopo l’accoppiamento i maschi muoio- no, mentre le femmine gravide depongono centinaia di larve, che • La carne va consu- attraverso il circolo sanguigno raggiungono i muscoli scheletri- mata ben cotta, in modo ci nei quali penetrano, si accrescono di volume e si incistano. A che le eventuali larve pre- questo stadio le larve sono in grado, se ingerite da un altro ani- senti vengano inattivate male o dall’uomo, di ripetere nuovamente il ciclo. o distrutte dal calore (è sufficiente 1 minuto a 65°C). Il colore della car- ne deve virare dal rosa al bruno.

• Il congelamento prolungato della carne (almeno 1 mese a -15°C) uccide le larve.

• Quando si macel- la la carne in casa, pulire bene gli strumenti.

• Salatura, essicca- mento, affumicamento e cottura nel forno a mi- croonde non assicurano l’uccisione del parassita.

Nel disegno è illustrato il ciclo di vita della Trichinella

12 • Terrenostre , Gennaio-Febbraio 2010 Economia Un network di associazioni per il futuro turistico degli Il Parco promuove un coordinamento Aurunci dei servizi attivi sul territorio

di Domenico Bartolomei

n consorzio di operato- riU locali per fare degli Aurunci una meta ambita nel panorama turistico nazionale ed europeo. È l’ambizioso progetto messo in campo dalle Isti- tuzioni, regionali e locali, per il futu- ro del nostro territorio. Un territorio ancora ai margini delle rotte del tu- rismo di qualità, a dispetto delle im- portanti risorse – naturalistiche, cul- turali e artigianali – di cui dispone. Il Parco dei Monti Aurunci prova ad invertire la tendenza negativa, partendo da chi l’area protetta la vive ogni giorno. Dopo la recente istitu- vita, con un successo di pubblico e gere, in tempi brevi, alla definizione zione del Marchio del Parco, nato critica sempre crescente. “Si sta con- di veri e propri “pacchetti” di inizia- per garantire l’eccellenza dei prodot- cretizzando finalmente la possibilità tive e servizi attivi nell’Area protetta. ti tipici locali e dell’offerta ricettiva di favorire uno sviluppo armonico E di un coordinamento che possa in- sostenibile, è la volta del coinvolgi- delle attività che si svolgono sul ter- terloquire con gli operatori turistici mento di coloro che da anni opera- ritorio e dei servizi, attivi da tempo, nazionali. no, con passione e impegno, per la che possono rendere maggiormente Il Parco come promotore di una promozione socioculturale. fruibile a livello turistico la nostra vera e propria agenzia del territo- Grazie al sostegno dell’Assessorato area protetta”, ha spiegato il Diret- rio. “L’iniziativa di coordinamento Regionale all’Ambiente e al supporto tore del Parco Giuseppe Marzano. e condivisione della rete dei servizi, tecnico di Bic Lazio, i responsabili “Si tratta di un intervento comples- tracciata dalla Regione Lazio – ha dell’Area protetta hanno riunito nel- so – ha aggiunto – che va dalla pro- sottolineato il Presidente Giovan- la sede di Campodimele le associa- mozione delle produzioni tipiche e ni Ialongo – oltre a migliorare la zioni e le cooperative locali. Un ine- delle strutture turistiche, alla rete fruizione turistica in tutti i comuni dito tavolo di lavoro in fase start-up dei servizi da realizzare con le asso- dell’area protetta, sarà di sicuro sti- che vuole mettere in rete i soggetti ciazioni. Anch’essa potrà godere del molo e supporto all’economia loca- e le loro esperienze. Escursioni, sa- marchio che l’Ente ha già lanciato le”. Un progetto strategico e di lungo gre, attività sportive, visite guidate per dare risalto alle eccellenze del termine. Ma che, già nella primavera e percorsi naturalistici sono tante le territorio aurunco”. L’intenzione dei che è alle porte, dovrà dare i primi iniziative a cui le associazioni danno dirigenti del Parco è quella di giun- risultati.

Terrenostre , Gennaio-Febbraio 2010 • 13 Dal mondo COPENHAGEN: UN’OCCASIONE PERSA

La vera rivoluzione ambientale deve partire dal basso

di Angela Iannone

IL vertice di Copen- globale, aumenterà in modo spa- hagen sull’ambiente, chiuso con ventoso il numero di persone che un accordo di massima e senza soffre la sete e la fame, la malaria provvedimenti vincolanti, è un diventerà un’emergenza sanitaria fallimento destinato a incidere in più di quanto non sia già, le allu- maniera grave sul nostro futuro. vioni in Asia saranno incontrolla- La comunità scientifica è ormai te. Lo scioglimento dei ghiacciai unanime nell’avvertire che il disa- e l’innalzamento del livello del stro ecologico verso cui procede mare muteranno in modo tragi- il pianeta si fa, ora, più preoccu- co la geografia delle terre emerse. pante. E’ bene ricordare a quale Prendiamo l’Italia. Fra cento anni genere di scenario andremmo in- l’alto Adriatico non sommergerà contro se si alzasse la temperatu- solo la predestinata Venezia, ma ra media di quei fatidici tre gradi. l’acqua potrebbe arrivare fino a Si tratta di previsioni attendibi- Ferrara. «Nel Lazio, Latina ver- li, ammonisce Greenpeace, e, in rebbe sommersa e verso sud il mancanza di serie contro misure, Tirreno ruberebbe gran parte del- dovremo farci i conti. A livello le coste vicino al golfo di »*. *tratto da www.greenpeace.it

forum.richarddawkins.net

14 • Terrenostre , Gennaio-Febbraio 2010 Ecco in quali condizioni stiamo piccolo. Contano le politiche am- causa prima del riscaldamento consegnando questo splendido bientali anche in ambito regiona- globale. territorio ai nostri nipoti. Ora, di le e locale, fino ai comportamenti Su questi problemi e rispetto al fronte alla difesa irresponsabile delle imprese, delle associazioni e passato, la Regione Lazio ha fatto dei propri interessi da parte degli infine dei singoli individui. Cam- passi da gigante. Oltre 1 miliardo Stati più ric- biare non è mai e 200 milioni di euro sono stati chi, incapaci La Regione Lazio inutile, pro- spesi per l’ambiente e l’efficienza di pervenire a ha fatto passi da gigante. testare nem- energetica, 250 i milioni investi- un accordo in Investito un miliardo meno. Attiva- ti sulle rinnovabili, compreso il difesa del bene re un circolo solare nelle strutture del Parco comune, le sin- e mezzo di euro virtuoso, una dei Monti Aurunci (come abbia- gole persone per l’ambiente “decrescita feli- mo visto nel numero precedente, non possono e l’energia pulita ce”, può favo- n.d.r.). Questa tendenza, oltre a che sentirsi rire il senso di diffondere un modello positivo, impotenti. Tutti sentiamo la dif- responsabilità e il risveglio civile. incide direttamente sul livello ficoltà di partecipare in modo in- Diffondere consapevolezza può delle emissioni e potrebbe porta- cisivo a un’inversione di tendenza infine indurre i Grandi della Ter- re presto a superare la produzio- che ci salvi dai cambiamenti cli- ra ad accettare a breve termine un ne di 100 Megawatt, facendo del matici. Ma non è così. Noi possia- accordo davvero vincolante per Lazio la prima Regione italiana mo fare molto, anche nel nostro ridurre le emissioni di gas serra, nel fotovoltaico.

senorchicero.blogspot.com uwsp.wordpress.com

Terrenostre , Gennaio-Febbraio 2010 • 15 Più nel dettaglio, l’istituzione doterà ogni comune di uno spor- anzi va potenziato, perché soltan- dei Parchi nel nostro territorio tello per garantire una consulen- to aumentando il livello di cono- ha arginato la cementificazione, za a quanti volessero installare a scenza si possono incentivare i la specula- loro volta i pan- buoni modelli di comportamento, zione edili- Il Parco doterà ogni nelli e accedere ai sostanziare un tipo di società al- zia e salva- comune di uno sportello relativi incentivi ternativa rispetto a quella attuale, guardato un economici. dominata da uno sviluppo incon- bene pre- di consulenza per quanti I percorsi edu- trollato e distruttivo. Poi, dal lo- zioso come volessero installare cativi e scolasti- cale al globale, il passo è più bre- il Lago di pannelli fotovoltaici ci, la promozione ve di quanto s’immagini. Fondi, oltre dell’uso della bici, che le montagne e gli spazi verdi delle compostiere per ottenere in genere. Il Parco degli Aurunci concime naturale, dell’adozione si è reso completamente indipen- di piante per difendere la biodi- dente grazie alla sola energia pu- versità, fanno il resto. L’aspetto lita, assicurata dal fotovoltaico, e culturale non è secondario ed RO LIBRO LIBRO LI BRO LIBRO LIBRO LIB

Gli scenari prospettati dal riscalda- È questo il tema al centro di uno dei maggiori best mento globale (e la conseguente gla- seller mondiali degli ultimi anni, ‘Il quinto giorno’ ciazione) hanno tutti un elemento in del tedesco Frank Schätzing. Apprezzato anche in comune: a rimetterci maggiormente ambito scientifico, questo thriller degli oceani è un saranno proprio gli uomini. Il pericolo lungo romanzo di fantascienza catastrofica ambien- non viene da terremoti o calamità tettoniche, tata ai giorni nostri. La grande capacità dell’autore ma dal rapporto tra temperatura (e quindi clima) e è di riuscire a dosare, con scorrevole stile narrativo, l’acqua che copre i sette decimi del nostro pianeta. la vicenda più puramente action con una notevo- le riflessione scientifica sulla situazione attuale. La trama segue le storie di un pool di scienziati che deve capire come salvare l’ecosistema-uomo sul- la Terra, quando ormai è il mare stesso a volerci annientare. L’uomo è il virus che sta uccidendo il corpo in cui vive, ma il mare, a quanto ipotizza Schätzing, ha i suoi anticorpi...

“Noi siamo solo un piccolo gruppo della specie dei mammiferi, che di certo non è ancora stato registrato dall’evoluzione come un successo. I mammiferi coro- nati da successo sono i topi, i pipistrelli e le antilopi. Sì, siamo una specie complessa, ma, in generale, la vita non mostra nessun impulso in direzione del pro- gresso. Aggiunge all’ecosistema un elemento complesso e intanto conserva inalterata da tre miliardi di anni la forma dei batteri. È l’uomo che tradisce il mondo quando stabilisce uno squilibrio tra le forme di vita e la loro importanza. Noi giudichiamo. Ci sono ani- mali cattivi, animali importanti, animali utili. Ve- diamo ovunque solo vertebrati. Nei fatti, il numero complessivo di vertebrati descritti scientificamente è poco inferiore a 43.000 di cui 4.600 mammiferi. E invece, fino a oggi, è stato descritto circa un milione di invertebrati, tra cui, solo di coleotteri, ce ne sono 350.000, vale a dire otto volte il numero dei verte- brati.” Andrea Lorenzi

16 • Terrenostre , Gennaio-Febbraio 2010 Percorsi L’ORTO BOTANICO E LA CHIESA DI SANTA MARIA ROMANA: UN SENTIERO PER TUTTI

partenza: le Crocette (m. 430) dislivello: m. 100 difficoltà: facile tempo di percorrenza: 2 h La più classica delle escursioni ma con una novità: LA GROTTA DEL RUFO Testi e foto di Pierluigi Vecchio IL punto di partenza della facile escursione che vi proponiamo in questo numero è un belvedere naturale tra i più suggestivi di tutti gli Aurunci: le Crocette, uno scollinamento lungo la strada che collega Fondi alla val- lata di Taverna (Campodimele), percorsa dalla direttrice interna Pico-Itri. Provenendo in auto da Fondi, bisogna lasciarsi lo stadio alle spalle, attraversare la contrada Le Querce e salire costeggiando un bosco incontaminato nel quale è stata provata la presenza di lupo, cinghiale e del raro gatto selvatico. Il paesaggio dalle Crocette, dove c’è anche un’area pic- nic, lascia senza fiato soprattutto nelle giornate più lim- pide. Da un versante giganteggia Monte Faggeto, dall’al- tro lo sguardo abbraccia tutta la Piana di Fondi, dal Lago al mare fino al Circeo e alle Isole Ponziane, adagiate sulla

Terrenostre , Gennaio-Febbraio 2010 • 17 curva dell’orizzonte. È una vista che dalle liane e dall’edera che avvolgono avvicinarsi alla struttura, tra gli in- nel contempo esalta lo spirito, rilassa i tronchi degli alberi. In molti casi cavi delle rocce, si scova una piccola la mente e riappacifica con la Natura. l’edera sembra avvinghiare in una sorgente. Esaminando le caratteri- Per questo non è raro incontrarvi ar- stretta compiaciuta la maggior parte stiche del luogo, alcuni sussurrano tisti e poeti alla ricerca d’ispirazione, dei tronchi, mentre le liane, guar- un’ipotesi tanto affascinante quanto pellegrini con i bastoni puntati verso dando con invidia quell’apparente difficilmente dimostrabile, ovvero la Madonna della Civita e cercatori idillio, avvolgono la scena con le loro che questo eremo cristiano si sia so- di tartufi locali. “braccia”, così da formare stimolanti vrapposto a un più atavico oracolo Il sentiero inizia alla prima curva a composizioni di linee. greco. gomito scendendo verso Fondi, ed è Il cammino prosegue per altri 20 Una volta saliti a fianco dell’entrata, ben segnalato dai cartelli. Con una minuti attraverso una fitta pineta, si riapre la vista su Pianara, la piana passeggiata di 20 minuti su una co- frutto di uno dei rimboschimen- di Fondi e il mare in lontananza. I moda sterrata (inserita nella “Gui- ti meglio riusciti della zona, fino più romantici potrebbero rimanere da ai sentieri in mountain-bike” del a raggiungere la chiesetta di San- un po’ spaesati alla vista della chiesa, Parco degli Aurunci), si arriva alla ta Maria Romana. Ad accoglierci poiché la ricostruzione va a sostitu- zona chiamata dai pastori “Forcella un bellissimo esemplare di quercia ire dei precedenti ruderi, più evo- pipì”. L’area è molto nota agli escur- che ci fa scorgere tra i rami, su una sionisti perché sito storico dell’Orto piccola altura, la cappella. Prima di Sotto: veduta dalla cresta di Vallumana. Botanico, ora accomodato da un’at- trezzata area picnic. Con adeguate conoscenze o guide, ci si divertirà a scovare piante e alberi rari come il maggiociondolo. Se l’interesse prin- cipale è la botanica, questa passeg- giata è particolarmente indicata nel periodo primaverile, quando il sen- tiero si riempie di colori e profumi. In inverno si rimane colpiti nel con- templare le curiose figure elaborate

il Maggiociondolo

Il Maggiociondolo (Laburnum Anagyroides) è una specie dell’Europa centro-meridionale che si trova anche fino a 2000 m d’altezza. È un albero molto singolare, interessante dal punto di vista ornamentale e paesaggistico. Come si capisce dal nome comune, fiorisce a maggio e i suoi fiori, di colore giallo-oro, si riuniscono in grappoli penduli molto folti. Il frutto è un legume lungo con semi rotondeggianti di colo- re bruno. Contengono citisina, molto velenosa per l’uomo e gli animali al pascolo, mentre le- pri e conigli non hanno problemi a mangiarne. Il legno è estremamente duro e pesante, infatti trova impiego per pali da vite, lavori al tornio, spine delle botti e chiodi per tetti. Inoltre, non viene attaccato da tarli. Per tali qualità è noto come falso ebano (esemplari molto vecchi) e si utilizza anche per rivestire scarpate franose.

18 • Terrenostre , Gennaio-Febbraio 2010 cativi di un passato ormai dimenti- sentiero diventa molto fangoso e, cautamente, si trova il modo di ag- cato. Emozioni che la natura ci farà mettendoci un minimo alla prova, girarlo per trovarsi proprio sotto di rivivere continuando l’escursione. potrebbe risultare persino più diver- esso. È qui che, nascosta tra la fitta Da qui, infatti, inizia un percorso tente: una scivolata nel fango a volte vegetazione, si trova la Grotta del più avventuroso alla ricerca della si ricorda più di tanti comodi passi. Rufo. A coprire quasi interamente poco nota Grotta del Rufo. Si segue Da questa cresta in poi il sentiero l’entrata c’è un albero di fico che si uno stretto sentiero che costeggia il non è visibile né segnato, quindi si protrae verso l’esterno come volesse fianco boscoso della montagna e, in potrebbe impiegare qualche minuto fuggire da un misterioso inseguitore. dieci minuti, si scollina su una cre- per scovare l’antro. Scendendo in di- La Grotta è uno stanzone ben pro- sta tra il monte Vallumana e Casa- rezione della Vallumana si arriva su porzionato, perfetto come rifugio. murata. Nei periodi piovosi questo uno strapiombo e, costeggiandolo Fu, infatti, utilizzato dagli sfollati du- rante la Seconda Guerra Mondiale L’Orto Botanico e, scavando ancor più nel profondo della Storia, dall’uomo di Neander- L’Orto Botanico, dedicato al me- thal, come accadde per gli antri del dico e naturalista lenolese - Circeo. Adesso, a rifugiarsi al suo scantonio Notarianni (1759-1853), interno, resta l’istrice, come si evin- è oggetto, essendo i 250 anni dalla ce dai caratteristici aculei a strisce nascita, di una riqualificazione a bianche e nere presenti agli angoli cura del Vivaio del Parco. È inol- della grotta. tre in riedizione il volume “Primo Concludendo, con un’oretta di pas- viaggio botanico in terra di lavo- Vicino alla grotta del Rufo, pro- seggiata nella natura, abbiamo rivis- ro” (Valico Edizioni) che raccoglie prio sotto lo strapiombo, si può suto anche migliaia di anni di storia i due principali scritti a carattere visitare quest’altra grotta. È più umana e, soddisfatti, si può pensare naturalistico dello scienziato. piccola ma caratteristica per la di tornarvi in primavera per riper- forma. Se la si vede da una precisa correre lo stesso tragitto tutto fiorito angolatura, la sua entrata, divisa in e pieno di colori. due da una specie di colonna, fa pensare alla bocca spalancata di Nella foto in basso, la Chiesa di Santa uno squalo. Maria Romana dopo il restauro Pubblicazioni Il calendario è reperibile, gratuitamente, in tutte le sedi del Parco presenti sul territorio. Un gadget che non può mancare sulle pareti degli amanti della natura e della vita all’aria aperta.

nno nuovo, calendario nuovo. Come ogniA gennaio, il Parco Naturale dei Mon- ti Aurunci, con il Patrocinio della Regione Lazio, propone al pubblico il suo calenda- rio “Il Parco siamo noi”. In copertina, l’immancabile orchidea, simbolo ufficiale dell’Ente Parco e fiore prezioso del nostro territorio. E sono pro- prio i fiori e le piante caratteristiche del- le nostre zone a popolare i dodici mesi di questo calendario, attraverso le illustrazio- ni di Bruno Spiccia. La novità di quest’anno si trova al suo in- terno: sono state già segnalate moltissime iniziative e appuntamenti organizzati dal Parco: le numerose escursioni – a piedi, a cavallo o in mountain bike – così come le manifestazioni folkloristiche.

LUGLIO ‘10 AGOSTO ‘10

gi ...... 01 ...... do 01...... Sagra degl’ Mazzuttegl’ - Esperia ......

ve ...... 02 Festivita Madonna delle Grazie - Itri ...... lu 02......

sa ...... 03 ...... ma 03......

do ...... 04 Festa della Montagna presso Rifugio Portella - Esperia ...... me 04......

lu Estate nel Parco - Itri gi GENNAIO ‘10...... 05 FEBBRAIO...... 05...... ‘10......

ma ...... 06 ...... ve 06...... Alta Via dei Monti Aurunci - Ausonia ......

me ...... 07 ...... sa 07...... Sagra del vino & artigianarte di Monticelli - Esperia Sagra...... della cicerchia - Campodimele ve ...... 01 Capodanno ...... lu 01...... gi do Sagra del vino & artigianarte di Monticelli - Esperia ...... 08 ...... MARZO08...... ‘10 ...... APRILE ‘10 sa ...... 02 ...... ve ...... 09 ma 02...... lu 09...... lu ...... 01 ...... gi 01...... sa ...... 10 Monte Redentore da Itri escursione 2 giorni ...... ma 10...... Acquaviva - Festività di San Lorenzo ...... ma ...... 02 ...... ve 02...... NOVEMBRE ‘10 DICEMBRE ‘10 do ...... 03 Monte Redentore - Formia ...... me 03...... do ...... Mostra fotografica Castello Medioevale - Itri ...... me ...... 11 me ...... 03 11 ...... sa 03...... lu ...... 01 Tutti i Santi ...... me 01...... lu Estate nel Parco - Itri gi gi Notturna Monte Redentore - Formia Sagra della Marzolina e Olivedo - Esperia Pasqua di Resurrezione Escursione MTB - Pontecorvo ...... 12 ...... 04 12...... 04...... lu ...... 04 ...... gi 04...... ma ...... 02 ...... gi 02...... ve ...... 05 ...... lu 05...... Lunedì dell’Angelo ...... ma ...... 13 ...... ve 13...... me ...... 03 ...... ve 03...... sa ...... 06 ...... ma 06...... ma me ...... 14 Notturna Monte Redentore - Formia ve ...... sa ...... 05 ...... 05...... 14 ...... gi ...... 04 ...... sa 04...... do ...... 07 ...... me 07...... gi ...... 15 ...... do 15...... ve ...... 05 ...... do 05...... Escursione MTB - Pontecorvo ...... lu ...... 08 ...... gi ...... me Epifania del Signore Presepe vivente - Maranola di Formia sa 08 ...... 06 ...... 06...... ve ...... lu ...... Festività di San Rocco - Campodimele ...... sa ...... 06 ...... lu 06...... 16 ma ...... 09 16 ...... ve 09...... MAGGIO ‘10 GIUGNO ‘10 do ...... 07 Escursione MTB - Pontecorvo ...... ma 07...... sa ...... 17 Osservazione Astri - Esperia ...... me ...... 10 ma ...... sa 10...... gi do Rifugio Portella - Esperia17 ...... 07 ...... 07...... sa Festa dei lavoratori Pedalata di Primavera - Fondi ~ Bimbinbici - Pontecorvo ma ...... 01 ...... 01...... lu me Immacolata Concezione gi ...... 11 ...... do 11...... La Valle - Spigno Saturnia ~ Pineta di Selvacava - Ausonia...... 08 ...... 08...... do ...... 18 ...... me 18...... do ...... 02 Campo di Venza - Esperia ...... me 02...... Festa della Repubblica Festività di Sant’Erasmo - Formia...... ve ...... 12 ...... lu 12...... ma ...... 09 ...... gi 09...... Festività di San Magno - Fondi lu ...... 03 ...... gi 03...... ve ...... 08 ...... lu ...... 19 lu 08...... gi 19...... sa ma me ve ...... 13 ...... 13...... ma ...... 04 ...... ve 04...... 10 ...... 10...... ma ve Sagra della laina e fagioli - Campodimele ...... 20 ...... 20...... me sa do ...... 14 Monte Faggeto - Campodimele ~ Monte Petrella - Formia...... ~ Valle Vona - Pico me 14...... 05 ...... 05...... gi Festa dell’Estate di San Martino sa sa ma ...... 11 ...... 11...... 09 ...... 09...... gi do Monte Redentore da Itri escursione 2 giorni Infiorata Itrana Festività Maria Santissima della Civita - Itri Monte Redentore da Itri escursione 2 giorni ...... 06 ...... 06...... me ...... 21 ...... lu sa 21...... gi ...... 15 ...... 15...... ve ...... 12 ...... do 12...... Appia Antica - Campodimele ...... ve ...... 07 ...... lu 07...... gi ...... 22 ...... ma ...... 16 do 22...... ve 16...... sa ma sa ...... 13 ...... lu 13...... do ...... 10 Campello “Sorgente del Colle” Appia Antica...... - Campodimele me 10...... 08 ...... 08...... me sa ...... 17 ...... 17...... do ...... 09 Campo di Venza - Esperia ...... me 09...... 3° Rampicatozze - Cronoscalata MTB ...... ve ...... 23 ...... lu 23...... do ...... 14 ...... ma 14...... lu gi gi ...... 18 ...... do 18...... Sant’Onofrio...... 10 - Campodimele Appia Antica...... - Campodimele...... (Taverna) 10...... sa ma lu ...... 15 ...... me 15...... lu ...... 11 ...... 24 gi 11...... 24...... ma ve ...... 11 ...... 11...... ve ...... 19 Fuochi di San Giuseppe - Itri - Lenola ...... lu 19......

me sa Festività di Sant’Onofrio - Campodimele ma ...... 16 ...... gi 16...... do ...... 25 Escursione MTB - Pontecorvo ...... me 25...... 12 ...... 12...... sa ...... 20 ...... ma 20...... M’illumino di meno gi ...... 13 ...... do 13...... Parco Nazionale del Circeo ...... ma ...... 12 ...... ve ...... me ...... 17 ...... ve 17...... Notturna Monte Appiolo - Lenola 12 lu ...... 26 ...... do gi 26...... Campello - Itri ...... me ...... 21 ...... 21...... ve ...... 14 ...... lu 14...... gi ...... 18 ...... sa 18...... ma lu ve gi sa ...... 15 ...... ma 15...... me ...... 27 sa ...... 22 27...... 22...... 13 ...... 13...... do Piano Terruto - Formia me ve ...... 19 ...... do 19...... 16 ...... 16...... ma ...... 23 ...... ve 23...... me ...... 28 ...... sa 28...... lu ...... 17 ...... gi 17...... sa ...... 20 ...... lu 20...... me sa ...... 24 ...... 24...... ma ...... ve gi ...... Escursione MTBdo - Pontecorvo...... Giornata Europea del pipistrello Monte Calvo - Fondi ...... 18 ...... 18...... gi ...... 14 ...... 29 do 14...... 29 ...... Monte Ruazzo - Formia Festa dell’Albero do ...... 21 ...... ma ...... gi do Festa della Liberazione Piano Terruto - Formia 21 ...... 25 ...... 25...... me ...... 19 ...... sa 19...... ve ...... 30 ...... lu 30...... lu me ve lu gi ...... 20 ...... do 20...... Escursione MTB - Pontecorvo ...... 22 ...... 22...... Festival della zampogna - Itri ...... 26 ...... 26...... ve ...... 15 ...... lu 15...... ve lu sa ...... ma ...... 21 ...... 21...... ma gi 31 sa ...... 27 31 ...... ma 27...... 23 ...... 23...... sa ...... 22 Fondi - Campodimele escursione 2 giorni ...... ma 22...... me ve do ...... 28 Escursione MTB - Pontecorvo ...... me 28...... 24 ...... 24...... do Festa Europea dei Parchi me sa ...... 16 Festival della zampogna - Lenola ...... ma 16...... 23 ...... 23...... lu gi gi sa Natale del Signore ...... 29 ...... 29...... lu ...... 24 ...... gi 24...... Festività di San Giovanni Battista - Comuni vari del Parco ...... 25 ...... 25......

ENTE REGIONALE ma ve ma ...... 25 ...... ve 25...... ve do Santo Stefano Monte Colle - Itri Festival della zampogna - Maranola di Formia ...... 30 ...... 30...... 26 ...... 26...... do ...... 17 ...... PARCO meDEI MONTI17...... AURUNCI ...... me sa me ...... 26 ...... 26...... 31 ...... sa ...... 27 ...... lu 27...... Campodimele (LT) 04020 gi ...... 27 ...... do 27...... Processione storica Monte Redentore - Formia ...... Monte Frammera - Spigno vecchio Viale Glorioso, sc ve lu Estate nel Parco - Itri do ...... 28 ...... ma 28...... lu gi ...... 28 ...... 28...... 18 ...... Tel. +39 0771.598114/3018...... sa ...... 29 ...... ma 29...... Fax: +39 0771.598166 lu ...... 29 ...... me 29...... ENTE REGIONALE www.parcoaurunci.it - www.parchilazio.it do ...... 30 Escursione MTB - Pontecorvo Festività di San...... Clino - Esperia me 30...... PARCO DEI MONTI AURUNCI [email protected] ma ...... 30 ...... gi 30...... ma ...... 19 ...... ve 19...... Regione...... Lazio lu ...... 31 ...... Campodimele (LT) 04020 Viale Glorioso, sc ...... ve 31...... Tel. +39 0771.598114/30 me ...... 20 ...... sa 20...... Fax: +39 0771.598166 ...... www.parcoaurunci.it - www.parchilazio.it ENTE REGIONALE [email protected] Regione PARCOLazio DEI MONTI AURUNCI Campodimele (LT) 04020 gi do Appia Antica - Campodimele (Taverna) Viale Glorioso, sc ENTE REGIONALE ...... 21 ...... 21...... Tel. +39 0771.598114/30 PARCO DEI MONTI AURUNCI Fax: +39 0771.598166 www.parcoaurunci.it - www.parchilazio.it [email protected] Regione Lazio Campodimele (LT) 04020 Viale Glorioso, sc ve ...... 22 ...... lu 22...... Tel. +39 0771.598114/30 Fax: +39 0771.598166 www.parcoaurunci.it - www.parchilazio.it [email protected] Regione Lazio sa ...... 23 ...... ma 23...... do ...... 24 Escursione MTB - Pontecorvo ...... me 24...... lu ...... 25 ...... gi 25...... ma ...... 26 ...... ve 26...... me ...... 27 ...... sa 27...... gi ...... 28 ...... do 28...... Filetto - Campello Vecchio ...... ve ...... 29 ...... sa ...... 30 ...... do ...... 31 ......

ENTE REGIONALE PARCO DEI MONTI AURUNCI

Campodimele (LT) 04020 Viale Glorioso, sc Tel. +39 0771.598114/30 Fax: +39 0771.598166 www.parcoaurunci.it - www.parchilazio.it [email protected] Regione Lazio Brevi PICO ITRI gli studenti e la MONTAGNA Cerimonia di ringraziamento per i forestali Per il secondo hanno consecutivo gli studenti della scuola primaria e secondaria dell’Istituto Compren- Toccante cerimonia di ringraziamento per il so- sivo di Pico hanno aderito alla Giornata Internazio- vrintendente della Forestale Carmine Forcina e per nale della Montagna. Per l’occasione è stata allestita l’ispettore Raffaele Pannone, comandante della sta- una mostra sulla flora e la fauna aurunca preparata zione Forestale di Itri, ora in pensione. Nella sede del dagli alunni, che da anni partecipano ai laboratori Vivaio del Parco, alla presenza del comandante pro- di educazione ambientale nell’ambito del Program- vinciale del Corpo Forestale Pietro Di Lascio e dei ma Gens, promosso dal Parco dei Monti Aurunci in vertici del Parco degli Aurunci Giovanni Ialongo e tutte le scuole dell’area protetta. “L’edizione 2010 del Giuseppe Marzano, è stata consegnata ai due militari programma di educazione ambientale – ha spiegato una targa ricordo per il lavoro svolto in questi anni il Presidente del Parco Ialongo, intervenuto all’in- per la salvaguardia del patrimonio ambientale. ◆ contro – ha raggiunto il massimo delle adesioni sco- lastiche, e interessa ora circa 5000 studenti, un risul- tato di cui andare molto orgogliosi”. ◆ Ausonia Nuove aree picnic a Selvacava Campodimele Continua l’opera di valorizzazione delle nostre i giovani STUDIano il territorio montagne, con l’installazione di nuove aree pic- nic. Ad Ausonia, nel corso del 2009, nello splendi- Un “Campus” di tre giorni nell’Ostello di Cam- do scenario della pineta di Selvacava, il Parco degli podimele per approfondire le tematiche della soste- Aurunci ha installato gli arredi per l’accoglienza di nibilità ambientale, dell’alimentazione e dell’im- famiglie, escursionisti e amanti della natura: stac- portanza del territorio nella vita dei suoi abitanti. È cionate, tavoli, panche e barbecue che completano l’esperienza che hanno vissuto un gruppo di studen- un’area già interessata dall’allestimento – da parte ti scelti in rappresentanza degli Istituti Comprensi- del comune – di un percorso ginnico attrezzato. ◆ vi di Lenola (capofila del progetto, coordinato dal dirigente scolastico Campani), Santi Cosma e Da- miano, , e Itri. L’attività didattica – che rientra in un programma finanziato dalla Regione Lazio – era finalizzata all’elaborazio- ne di un progetto di sviluppo sostenibile da parte dei giovani studenti. In quest’ottica, i ragazzi hanno incontato nella struttura di Campodimele testimoni importanti della vita del territorio: amministratori, produttori agricoli, medici, rappresentanti delle for- ze dell’ordine. ◆ Nelle foto la pineta di Selvacava

FONDI Il Parco VA IN ONDA

È partita dal 20 dicembre la rubrica di Radio An- tenna Fondi dedicata al Parco dei Monti Aurunci. Ogni domenica, a partire dalle ore 12.10, Nando Zannella si collegherà telefonicamente con il Presi- NOVEMBRE ‘10 DICEMBRE ‘10 dente dell’Ente, Giovanni Ialongo, per conoscere gli lu ...... 01 Tutti i Santi ...... me 01...... ma gi ...... 02 ...... 02...... aggiornamenti sulle attività di salvaguardia dell’am- me ...... 03 ...... ve 03...... gi sa ...... 04 ...... 04...... biente e promozione del territorio. ◆ ve ...... 05 ...... do 05...... Escursione MTB - Pontecorvo ...... sa ...... 06 ...... lu 06...... do ...... 07 Escursione MTB - Pontecorvo ...... ma 07...... Terrenostre , Gennaio-Febbraio 2010 • 21 lu ...... 08 ...... me 08...... Immacolata Concezione ...... ma ...... 09 ...... gi 09...... me ...... 10 ...... ve 10...... gi ...... 11 Festa dell’Estate di San Martino ...... sa 11...... ve ...... 12 ...... do 12...... Appia Antica - Campodimele ...... sa ...... 13 ...... lu 13...... do ...... 14 ...... ma 14...... lu ...... 15 ...... me 15...... ma ...... 16 ...... gi 16...... me ...... 17 ...... ve 17...... gi ...... 18 ...... sa 18...... ve ...... 19 ...... do 19...... sa ...... 20 ...... lu 20...... do ...... 21 Monte Ruazzo - Formia Festa dell’Albero ...... ma 21...... lu ...... 22 ...... me 22...... ma ...... 23 ...... gi 23...... me ...... 24 ...... ve 24...... gi ...... 25 ...... sa 25...... Natale del Signore ...... ve ...... 26 ...... do 26...... Santo Stefano ...... sa ...... 27 ...... lu 27...... do ...... 28 Monte Frammera - Spigno vecchio ...... ma 28...... lu ...... 29 ...... me 29...... ma ...... 30 ...... gi 30......

...... ve 31......

ENTE REGIONALE PARCO DEI MONTI AURUNCI

Campodimele (LT) 04020 Viale Glorioso, sc Tel. +39 0771.598114/30 Fax: +39 0771.598166 www.parcoaurunci.it - www.parchilazio.it [email protected] Regione Lazio Etologia I SEGNI DI PRESENZA DEI MAMMIFERI

Come riconoscere le specie animali dalle loro orme

di Silvio G. d’Alessio

on è facile avvista- torio. Tali attività, per esigenze lega- tipi di ambienti, periodi dell’anno re la faunaN selvatica nell’ambiente te agli adattamenti che gli animali o addirittura in precisi momenti naturale, in particolare se si tratta hanno sviluppato durante l’evolu- del giorno. Quindi, se allo spirito di mammiferi elusivi e diffidenti zione, si concentrano in particolari di osservazione associamo qualche che sfruttano la vegetazione come schermo e la notte come riparo. In alto: tracce rettilinee probabilmente lasciate da un lupo, Tuttavia, con un minimo di pratica sotto: due guardiaparco a caccia di impronte sui monti Aurunci e cognizione, è possibile rintraccia- re segni di presenza e identificare le specie così da ricostruirne sposta- menti e attività. L’inverno è uno dei periodi mi- gliori per cimentarsi in questa ri- cerca poiché il terreno umido e soprattutto la neve sono ottime tele sulle quali prede e predatori dipin- gono i loro tragitti e quindi la loro storia. Sta a noi saperla leggere e interpretare in un modo, peraltro, che ci avvicina ad essi senza essere invadenti o, come si dice in gergo, stressanti. Nel tentativo di assolvere i bisogni necessari alla sopravvivenza (nu- trimento, riparo, riproduzione), gli animali lasciano prove palesi del passaggio e dello stazionamento in una certa zona: impronte, peli, resti di pasti, graffi sugli alberi... oltre alle secrezioni con cui marcano il terri-

22 • Terrenostre , Gennaio-Febbraio 2010 nozione di biologia delle varie spe- inoltre il lupo procede in modo quando si tratti di un lupo solitario cie e la conoscenza del territorio, il spedito e rettilineo, senza quelle o di un branco. In quest’ultimo caso gioco è fatto: anche l’avvistamento digressioni tipiche dei cani che si i diversi individui procedono in fila di una volpe poco schiva può la- muovono zigzagando tra gli alberi. indiana, calpestando esattamente sciare l’escursionista senza fiato. In A dimostrazione di quanto il lupo le orme del predecessore per non questa stagione, quando tutti gli tenda a centellinare le energie per affondare nel terreno e risparmiare animali sembrano sonnecchiare, spostarsi, è persino difficile stabilire così preziose energie. bisogna aspettare qualche ora dopo una nevicata. Tra le vette e le vallate degli Aurunci, leggeremo sul terre- L’orma di roditori (ghiro, istrice,..), mustelidi (faina, tasso,..), feli- no di animali solitari, come il tasso, ni (gatto selvatico) e canidi (lupo, cane) è costituita da un piede con che approfitta di qualche giorno as- vari cuscinetti e per tutti, eccetto i felini, sono presenti i segni delle solato per uscire dalla tana per un unghie. Nei mustelidi i cuscinetti sono cinque, mentre negli altri i pasto veloce o di gruppi di cinghiali cuscinetti sono quattro. L’orma degli ungulati (cinghiale, capriolo, che scavano sotto la neve in cerca di camoscio,…) è costituita da uno zoccolo. Nel cinghiale l’impronta qualche risorsa nascosta o dell’eter- dello sperone rimane sempre impressa sui terreni umidi e sulla neve. na rincorsa della volpe sulla lepre. Anche il lupo è tornato a segna- lare la sua presenza nelle aree più selvagge del Parco. I primi indizi, che portarono poi attraverso prove più concrete alla sua identificazio- ne, furono proprio le tracce su neve. Per quanto se ne dica, resta molto difficile (se non impossibile) rico- noscere la singola impronta di un lupo da quella di un cane di pari di- mensioni. Se si è fortunati, però, e il terreno è innevato, si può seguire la pista di un lupo per un lungo tratto. Le orme si susseguono allineate una dopo l’altra, a differenza di quelle del cane, che sono più divaricate;

Faina (Martes foina), orma arrotondata-ovale (3,5-4 cm x 3 cm), l’impronta del dito più interno è spesso solo accennata.

Tasso (Meles meles), orma più schiacciata (circa 5-7 cm x 4 cm) con artigli molto sviluppati e cuscinetti delle dita allineati e paralleli tra loro. I segni delle unghie sono più visibili nelle impronte anteriori rispetto alle posteriori.

Volpe (Vulpes vulpes), orma a forma ellittica (circa 5 cm x 3,5 cm).

Lupo (Canis lupus) o grosso cane, orma dalla forma arrotondata (circa 9-11 cm x 8-10 cm).

Cinghiale (Sus scrofa), orma (circa 6-9 cm x 5 -7 cm) a forma di trapezio per la disposizione molto laterale degli speroni quasi sempre impressi sul terreno. Gli zoccoli sono robusti, più arrotondati negli adulti e appuntiti nei giovani.

Lepre (Lepus europaeus) ha un modo un po’ particolare di muoversi. L’animale prende lo slancio sulle zampe posteriori e atterra sulle anteriori. Le zampe posteriori atterranno davanti alle anteriori formando la tipica forma a Y. Arti posteriori (circa 6-12 cm x 3 cm) più lunghi degli anteriori (circa 5 cm x 3 cm). La lunghezza del salto varia da 1 a 2 metri. Impronte di lupo in corsa

Terrenostre , Gennaio-Febbraio 2010 • 23 Sport

Il climbing, o arrampicata, è uno sport estremo che negli ultimi anni ha visto una crescita esponenziale di appassionati che lo praticano su pa- reti rocciose, massi, alberi, ghiaccio e pareti artificiali dette rocciodromi.

Foto di Antonio Scaravilli IL PARCO PROMUOVE L’ARRAMPICATA SICURA Acquistata una parete sportiva di Angela Iannone trasportabile

possibile provare emozioni Foto di un’arranpicata forti,È nelle nostre zone, sulle pareti organizzata rocciose tra e Gaeta. L’im- dall’Ass. Cachimbo portante è farlo in sicurezza e sotto (www.cachimbo.it) la guida di tutor esperti. È quello che propone l’associazione Cachimbo, di cui fa parte Tonino Battista, istruttore U.I.S.P. di arrampicata sportiva. Dal- lo scorso anno, infatti, questa associa- zione gestisce una parete artificiale per allenamenti senza pericolo. La parete, acquistata dal Parco Naturale dei Monti Aurunci, si trova presso la palestra della scuola San Francesco a Fondi, dove vengono organizzati corsi pomeridiani di arrampicata. Il sistema prevede, anzi auspica, un suo utilizzo anche in eventi all’aperto per- ché questa parete è studiata per essere montata e smontata in breve tempo. Le sue caratteristiche di mobilità la rendono adatta a molteplici attività e impieghi. È l’ideale per un primo approccio al mondo dell’arrampicata, essendo dotata di sistemi di sicurezza e, per la sua particolare struttura, il principiante può essere seguito e mo- nitorato con estrema semplicità da parte degli istruttori. La parete, alta 6 metri, è uno strumento molto ver- satile: la possibilità di poter utilizzare tre dei quattro lati permette di alle- stire tre pareti con livelli di difficoltà differenti. Può essere quindi utiliz- zata da più persone contemporanea- mente e, come ci spiega Tonino Bat- tista, poiché per portare a termine un “percorso” ci vogliono mediamente 5 minuti, è fruibile da circa 50 persone all’ora. Un’attrezzatura accessibile a tutti, senza limiti di età, molto diver- tente ma allo stesso tempo utile per apprendere le prime necessarie no- zioni, così da affrontare in futuro una parete rocciosa naturale con minori difficoltà.

Terrenostre , Gennaio-Febbraio 2010 • 25 Luoghi Villa Iaccarini: dall’abbandono alla nuova Casa San Nicola La grande struttura diventerà Eco-albergo e Scuola di Ingegneria naturalistica

di Domenico Bartolomei foto P. Vecchio

el cuore del Parco dei signor Fabio Bernardo D’Onorio. Per rio viste le condizioni di degrado di MontiN Aurunci, in un’area boschi- Casa San Nicola mancava, però, an- una struttura a lungo abbandonata va dal grande interesse naturalistico, cora un tassello: la sistemazione del- alle intemperie, è stata la volta degli Villa Iaccarini esce definitivamente la grande area verde che circonda il allestimenti interni. Destinati alla dal lungo oblio con la fase finale dei complesso architettonico. scuola ambientale prima, e alla ricet- lavori di recupero. La Villa si erge a Costruita come residenza nobiliare tività sostenibile dopo. È con il finan- poca distanza dal Santuario della Ma- di campagna dei conti Iaccarini, è ziamento regionale del 2006, infatti, donna della Civita, allo scollinamen- stata per anni sede della stazione del che alla Scuola di Ingegneria natura- to di San Nicola verso Campodimele. corpo forestale di Itri. Dopo un lun- listica si è affiancato l’Eco-albergo. La Luogo ideale per le future attività na- go periodo di abbandono, arrivano sala ristorante e le camere con i circa turalistiche, adesso è davvero pronta a finalmente l’acquisizione da parte del 50 posti letto –anche per disabili– a diventare Eco-albergo e Scuola di In- Parco dei Monti Aurunci e l’avvio dei disposizione degli ospiti, potranno gegneria naturalistica. Il primo passo lavori di restauro. così essere destinati alternativamente fu la firma di un protocollo d’intesa I tecnici dell’ufficio Pianificazione, agli studenti e ai ricercatori, ai giova- tra Parco, Regione e Arcidiocesi per urbanistica e lavori pubblici hanno ni locali oppure ai turisti che frequen- la gestione condivisa della struttura, coordinato i complessi lavori di re- teranno la Villa nei periodi di apertu- durante una cerimonia che, lo scorso cupero, iniziati nel 2002 e proseguiti ra al pubblico. maggio, vide la sentita partecipazio- grazie a quattro finanziamenti con- L’attività formativa della scuola di ne dell’assessore regionale Filiberto secutivi della Regione Lazio. Dopo il ricerca ambientale sarà garantita da Zaratti e del Vescovo di Gaeta Mon- consolidamento strutturale, necessa- accordi già stipulati con l’Università

26 • Terrenostre, Gennaio- Febbraio 2010 della Tuscia e con l’Aipin, l’associazio- Un restauro sostenibile ne italiana che riunisce ingegneri, ar- chitetti e naturalisti nello studio delle Tradizione e innovazione hanno guidato le fasi del restauro. “Il recupero di tecniche per il recupero delle aree Villa Iaccarini rientra in un progetto pilota della Regione Lazio sulla soste- ambientali degradate. nibilità ambientale” ci ha spiegato l’architetto Ermenio Corina che, insieme L’accordo con la Curia di Gaeta – ai tecnici dell’ufficio Pianificazione, urbanistica e lavori pubblici del Parco che ha contribuito all’allestimento de- dei Monti Aurunci, ha coordinato i lavori di restauro. “Abbiamo impiegato gli arredi delle cucine e delle camere materiali che fossero il più possibile tradizionali e naturali – ha proseguito – – riguarda invece la gestione dell’ospi- come ad esempio gli intonaci a base di calce e i pavimenti in ‘marmette’”. Il talità alla Casa San Nicola. Affidata al complesso di San Nicola è all’avanguardia anche in campo energetico. “La coordinamento di don Alfredo Mica- villa è una delle strutture scelte dall’Ente Parco per ospitare i pannelli solari lusi, parroco responsabile dell’Azione fotovoltaici, che oltre a produrre energia sufficiente per le sue attività quoti- Cattolica, la struttura sarà un centro diane, immetteranno nella rete quella in eccesso, con un beneficio dal punto di aggregazione giovanile con campi di vista ambientale e finanziario. Al fotovoltaico abbiamo aggiunto anche il scuola, itinerari educativi e iniziative solare termico per il riscaldamento dell’acqua, che proviene da un pozzo della pubbliche aperte a tutti, che avranno zona. Questi interventi – ha concluso il dirigente – rendono la Villa totalmen- come filo conduttore la salvaguardia te autosufficiente dal punto di vista energetico”. dell’ambiente e delle tradizioni. Il Parco, a sua volta, utilizzerà la Villa per le diverse attività di educazio- ne ambientale che da sempre porta avanti nel territorio. “Con la fine dei lavori di recupero di Casa San Nicola” ha evidenziato il Di- rettore del Parco Giuseppe Marzano, “si realizza un sogno, quello di aprire alla collettività una centro di grande valore, che ci consente di aumenta- re ulteriormente l’offerta formativa culturale e ambientale e di valoriz- zare, allestendo anche un archivio di documentazione, la nostra storia e le nostre tradizioni”. Un restauro so- stenibile che arricchisce la comunità aurunca di una struttura funzionale e autosufficiente dal punto di vista energetico. Un passo ulteriore verso la definizione di una rete di luoghi di ricettività e di promozione che il Par- Una curiosità co porta avanti, per una ripresa eco- nomica che parta dalle risorse di un A dimostrazione della storia di Villa Iaccarini, ecco l’incipit del racconto territorio straordinario. ‘Viaggio in altri paesi’ del grande scrittore di Pico Tommaso Landolfi, nar- ratore sempre attento delle nostre terre. Nel brano qui riportato non viene nominato Iaccarini, il nome del feudatario, ma chi volesse approfondire recu- perando il racconto, scoprirà che nel finale...

“Pochi giorni fa son salito a Campello, che è un luogo qui degli Aurunci. Ma poiché, scommetto, il lettore non ha un’idea precisa neppure di questi, dirò esser gli Aurunci (di passata: venerabile nome che, non so per qual motivo, fa paura alle donne) il gruppo montuoso o massiccio che, verso l’interno ancora dolce, verso il mare più aspro e bizzarro, sempre selvaggio, è all’ingrosso compreso nell’ansa descritta dall’ultimo corso del Liri-Garigliano e si eleva, col Petrella, fin oltre i millecinquecento metri. Raggiunto, dunque, con la locale corriera il passo San Nicola, a cavaliere del quale è situata la dimora un po’ malandata del piccolo feudatario di quei posti, prendemmo la montagna per una via comoda e di moderata pendenza (eccezio- nale in questi paraggi), che segue l’interminabile pendice boscosa del Monte S. Nicola appunto, e si lascia a mancina, oltre un breve sistema di valli e vallette, il potente petto del Faggeto.”

Terrenostre, Gennaio- Febbraio 2010 • 27 Foto & natura fotografare gli UCCELLI a enec S a r a S di Con gli uccelli le armi migliori sono oto soggetti F un teleobiettivo e... la pazienza Paesaggi Tramonti Animali di Pierluigi Vecchio Uccelli Fenomeni atmosferici li uccelli possono essere che gli uccelli impiegano giorni ad Macro considerati gli animali abituarsi alla comparsa di un capan- comuniG più difficili da immortalare. no da birdwatching. Gli uccelli sono abitudini delle “prede”. La differen- Ecco il motivo per il quale dedichia- schivi, veloci, spesso mimetici o not- za non da poco sta nell’attrezzatura mo una puntata apposita a questi turni e, concediamoci una battuta, e nel risultato finale: macchina foto- soggetti che hanno tutte le caratte- sembra che capiscano quando sono grafica, teleobiettivo, cavalletto, pel- ristiche per mettere a dura prova il inquadrati e abbiano sviluppato la licole o schede di memoria e, tornati fotografo dandogli, però, quando capacità di volare via un attimo pri- a casa, ottime foto da stampare e ap- l’obiettivo è raggiunto, maggiori sod- ma di averli messi a fuoco... pendere o mostrare agli amici. disfazioni. Questa volta ancora di più, Se ci si prepara in modo adeguato è Prima di immergersi nella natura, il primo consiglio è la pazienza, non facile essere scambiati per cacciatori. però, è necessario tenere a mente solo durante l’appostamento ma an- Abbigliamento e orario sono gli stessi, alcune rispettose regole di compor- che nella preparazione. Basti pensare così come la conoscenza di luoghi e tamento per mitigare il disturbo che potremmo recare agli uccelli. Fonda- mentale è, ad esempio, non accostarsi ai nidi, poiché gli adulti potrebbero percepire la presenza dell’uomo e non nutrire i piccoli per tutta la du- rata dell’appostamento fotografico. E

A sinistra un balestruccio (Delichon urbica), qui sopra un Gheppio (Falco tinnunculus), in alto uno stormo di garzette

28 • Terrenostre , Gennaio-Febbraio 2010 ancora: non indurre gli uccelli a vo- In questa pagina: Garzetta (Egretta lare avvicinandosi troppo perché ciò, garzetta) in volo, Aironi guardabuoi nei giorni di caccia aperta, potrebbe (Bubulcus ibis), un Assiolo (Otus scops), favorirne l’abbattimento. e qui sotto un Luì verde (Phylloscopus Considerate queste premesse, sia- sibilatrix). mo pronti per seguire gli accorgi- menti di cui abbiamo già trattato nel terzo numero di Terrenostre: scelta del punto di vista, cautela nel muoversi, prontezza di riflessi, tem- pi bassi di otturatore, uso di capan- ni mimetici e, soprattutto, un buon teleobiettivo, magari un 400 mm o 600 mm. Il teleobiettivo ci permette di cogliere l’animale in primo piano anche da grandi distanze, mentre da vicino facilita una composizione con lo sfondo sfocato, così da far risaltare forme e colori. In mancanza di un teleobiettivo non bisogna rinuncia- re perché, anche con una focale più principi corta (50mm, 135mm) o addirittura base Per cominciare grandangolare si può tornare a casa Profondità di campo soddisfatti. In questo caso si tenderà Regole di composizione a fotografare gruppi di uccelli in volo, Gli obiettivi in pausa sul terreno o su una pozza l’uso del flash d’acqua; foto del genere sono sicura- Foto e computer mente più facili da realizzare, ma si può ovviare la possibile banalità dan- Le differenze tra i diversi obiettivi do peso artistico anche all’ambiente sono molteplici e l’argomento oc- circostante che dovrà fare da sfondo cuperebbe molto spazio. In questo all’immagine e contestualizzare i numero accenneremo al discorso soggetti scelti. dando una semplice differenziazione. Per gli uccelli in volo è buona prassi L’obiettivo 50mm è considerato utilizzare la messa a fuoco manuale normale perché offre un campo vi- perché, se il soggetto è lontano, gli sivo di 45°, molto simile a quello automatismi delle fotocamere po- dell’occhio umano, è il più facile ed trebbero confondersi e localizzare, a efficace da utilizzare. discrezione ‘meccanica’, il punto di Sotto i 50mm e fino a 20mm si fuoco. Ciò è fondamentale nel caso parla di grandangoli; sotto i 20 mm in cui ci siano ostacoli o impedimen- entriamo nel campo degli ultragran- ti tra noi e il soggetto, o anche dopo dangolari e dei fish-eye. Più o meno il soggetto, ad esempio per la presen- marcati, a seconda della lunghez- za di canne o rami. In tali situazioni za focale, sono l’angolo del campo può essere interessante giocare con le visivo (fino a 180° o anche più), la varie possibilità di messa a fuoco. Se gianti, quindi è preferibile fotogra- distorsione delle linee, la prospettiva la fotocamera è dotata di multisen- farli con il sole a favore. Se si mira allargata e la profondità di campo sori focali sarà meglio utilizzarne di agli uccelli notturni, tipo una civetta maggiore. più per foto su sfondi uniformi (cielo, o un barbagianni, è indispensabile Obiettivi da 60mm fino anche a acqua) e il solo sensore centrale, che l’uso del flash, ma, se la serata è di 2000mm sono i teleobiettivi. In que- di solito è il più preciso, per uccelli luna piena e si possiede un cavalletto sto caso l’angolo visivo è ridotto, la singoli su uno sfondo più frastaglia- o un qualsiasi posto per poggiare la profondità di campo minore, la pro- to (alberi, case). Utilizziamo tempi macchinetta, abbiamo la possibilità spettiva compressa; inoltre il peso è di otturatore alti (1/1000, 1/2000 di ovviare al problema della man- maggiore e il prezzo per buoni teleo- sec.) per “congelare” il movimento canza di luce utilizzando pellicole biettivi è spesso proibitivo. del soggetto, e tempi più bassi (1/500, con sensibilità maggiori (400 iso, Infine gli obiettivi macro hanno di- 1/250 sec.) per avere un effetto di 600 iso) oppure, cosa che ormai è verse focali che danno la possibilità mosso controllato, ad esempio con possibile con il digitale, aumentare di mettere a fuoco soggetti a distanze il corpo fermo e le ali in movimento. la sensibilità dei CCD anche fino a molto ravvicinate. Molti uccelli hanno piumaggi sgar- 1600 iso o valori ancora più elevati.

Terrenostre , Gennaio-Febbraio 2010 • 29 Gastronomia a cura di Sara Seneca Questo mese parliamo di... olive L’olivo, simbolo della civiltà mediterranea, veniva coltivato negli Aurunci già dal 4500 a.C.

caratteristiche Le Terrenostre sono in gran parte compo- ste da un paesaggio agricolo che si presta, grazie al clima mediterraneo, alla coltivazione dell’olivo. La capacità produttiva di questa pianta e la sua attitu- dine a fornire olive buone sia per la tavola che per la produzione d’olio ne fanno una risorsa unica che punta più sulla qualità che sulla quantità. La strut- tura fisica del fusto, inoltre, con le sue tipiche con- torsioni e nodi, lo rende un albero di rara bellezza ornamentale, soprattutto se vecchio d’età. CENNI STORICI La presenza di questa pianta tenace e vigo- rosa nel territorio del Parco viene documentata sin da Virgilio. Nel suo capolavoro, il poeta mantovano narra che quando Enea, profugo da Troia, approdò con le navi sulle nostre coste per dare sepoltura alla nutrice Cajeta (da cui Gaeta), notò dei frutti, dal colore verde cupo, che galleggiavano sulle onde del mare. Si trattava di olive cadute in acqua dai rami di olivo che crescevano lungo la costa. I marinai assag- LA RICETTA: giarono tali frutti, che, maturati nell’acqua salata del Spaghetti all’itrana mare, avevano acquisito un sapore gustoso. Da qui è sorta, secondo la leggenda, la specialità delle olive in Un piatto tipico della salamoia chiamate localmente “all’acqua”. tradizione locale; semplice da preparare LE VARIETA’ ma molto gustoso.

L’oliva di Gaeta deriva esclusivamen- Tempo di preparazione: te dalla trasformazione dei frutti dell’Itrana (Olea 20 minuti europea sativa), detta anche Trana, ampiamente dif- fusa nel Parco. Buona parte della produzione avvie- Ingredienti per ne nel Comune di Itri, ma viene commercializzata 4 persone: da anni con il nome di oliva di Gaeta, con riferimen- - Olio di oliva, to al porto dell’omonima città da cui salpavano le - 1 spicchio di aglio, navi per il commercio di tale prodotto. - acciughe, Il periodo di raccolta varia da novembre, per l’Oliva - capperi, Bianca o cangiante, ad aprile per l’Oliva Nera o di - olive “itrane”, Gaeta. - peperone rosso, - salsa di pomodoro, - prezzemolo. L’oliva Bianca viene raccolta nei mesi di novembre e dicembre, prima di maturare. Il colore delle “bian- che” è in realtà un verde-oro con sfumature rosa Preparare un soffritto con aglio, olio e le acciughe (se pallido. preferite aggiungete anche del peperoncino). Quan- do sarà dorato unire i peperoni tagliati a striscioli- L’oliva di Gaeta si ottiene dalla raccolta di marzo ne. Aggiungere la salsa di pomodoro, i capperi e le e aprile quando l’oliva si trova nello stato di piena olive “itrane” snocciolate. Dopo aver lasciato il tutto maturità. Si presenta esternamente nera, brillante su fuoco lento per circa 10 minuti calate la pasta e mentre la polpa è di colore rosso vinoso scuro (in- ripassatela con del prezzemolo tritato. sanguinata). BUON APPETITO!

30 • Terrenostre , Gennaio-Febbraio 2010 per le Scuole Classe 5aA, scuola primaria 2° circolo “D. Purificato” di Fondi io vorrei un cane. Io vorrei tanto un cane. Sì, perché è il migliore amico dell’uomo e mi terrà sempre compagnia. Voi genitori mi di- reste sicuramente di no perché bisogna averne cura, deve essere portato dal veterinario e soprattutto perché è un impegno. Ma io lo desidero tanto più del mio anello d’oro, per me è meglio di un diario segreto e mi renderebbe la bambina più felice del mondo. Mi pia- cerebbe avere un pastore tedesco, pro- metto di dargli da mangiare, di averne cura, di giocarci tantissimo e se io gli parlerò lui mi capirà. Mamma, papà vi prego, fatemi questo regalo, non saprei mai come ringraziarvi: e mi comporte- rò sempre bene (sul serio!). Gli comprerò una casetta, gli insegne- rò a rispettarvi e non lo farò mettere sul divano o sul letto in modo da non sporcarli. E la cosa più importante: dopo averlo toccato o accarezzato mi laverò sempre le mani. Alessandra Gizzi Marika Di Fazio

Realizza un articolo illustrato, spediscilo via mail in redazione e verrà pubblicato. Quest’anno ci dedicheremo agli animali, selvaggi e domestici, l’importante è che siano spe- cie presenti nel nostro territorio. I disegni ed i testi possono essere scientifici o fantastici, realizza- ti da singoli alunni o da un gruppo. Non dimenticate di aggiungere i nomi degli autori e della scuola. L’indirizzo e-mail dove spedire testi e disegni è: [email protected] Ciao e buon lavoro a tutti. VI ASPETTIAMO!!

Manila Piccione

Valeria Di Paola

Giada Audino