RELAZIONE PAESAGGISTICA DPCM 12/12/2005

Premessa La presente relazione si riferisce alla predisposizione della Variante Generale al Piano Regolatore del Comune di Bicinicco, e si occupa delle modifiche introdotte che interessano le porzioni di territorio soggette a vincolo paesaggistico di cui al D.Lgs 42/2004 smi.

Localizzazione del Piano Il Piano urbanistico si riferisce al territorio comunale di Bicinicco, all’interno della provincia di . Nella cartografia è rappresentata la Regione in cui sono evidenziati i limiti amministrativi della Provincia di Udine e in Comune di Bicinicco.

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Ambito in cui si colloca l’area oggetto di intervento

Il comune di Bicinicco è interamente inserito nell’Ambito Paesaggistico 19 Alta Pianura Friulana con colonizzazioni Agrarie Antiche, come definito nel Piano Territoriale Regionale del Friuli Venezia Giulia.

L’Ambito è prevalentemente caratterizzato da una morfologia con superfici prevalentemente pianeggianti. Il territorio aperto è costituito da tessiture agrarie che sfumano dall’intensivo all’estensivo allontanandosi dall’abitato, in cui vi è un’alternanza e un avvicendamento colturale (mais, soia, orzo, erba medica), in cui i campi sono delimitati da siepi (arbusti, rovi, filari di gelsi a capitozza) L’ambito nel suo complesso è caratterizzato da una morfologia definita da ampi depositi fluviali, in cui si sviluppano e si intreccia una ricca e articolata rete idrografica (canali e rogge). Per quanto riguarda lo spazio costruito la struttura insediativa policentrica è costituita da borghi compatti e distanziati, in cui l’edificazione segue una tipologia architettonica tradizionale. Le fasce urbanizzate si caratterizzano per l’alternanza di residui di sistemi agrari tradizionali alternati a strutture dell’industria e dei servizi.

Reticolo idrografico Il reticolo idrografico è quello tipico di pianura, formato da corsi fluviali abbondantemente alluvionati (Fiumi Tagliamento e Isonzo), o localmente incisi nei conglomerati (Fiume Natisone), affiancati ad un reticolo idrografico minore, costituito dal un fitto sistema di canali e di rogge artificiali (rogge di Udine, di Palma e Cividina ecc.). Tali corsi d’acqua attraversano l’intero Ambito in direzione nord – sud, dall’area pedemontana fino alla linea delle risorgive; ad ovest si estende il grande conoide del Fiume Tagliamento, profondamente inciso e terrazzato nella sua parte apicale; più a est sono rinvenibili i conoidi fossili del Corno ed ancora più a est i conoidi del Cormor e il grande ventaglio del Torre; ai margini orientali si stendono una serie di conoidi compositi e coalescenti del Fiume Natisone; chiude la fascia pedecollinare il basso conoide del Fiume Isonzo, che si sviluppa e prende origine alla fine del Torre. L’elevata permeabilità dei conoidi di deiezione, costituiti da materiali grossolani (ghiaie e sabbie), consente una facile infiltrazione verticale delle acque meteoriche ed una imponente dispersione laterale (es. Fiume Tagliamento), causa della presenza di numerosi corsi in secca, ad esclusione dei periodi di precipitazioni intense nei loro bacini imbriferi. Le infiltrazioni nel sottosuolo formano un’unica falda freatica che interessa tutta l’Alta Pianura.

Copertura vegetale Le aree più vicine agli insediamenti coservano ancora l’originario frazionamento dei campi costituito da appezzamenti di limitata estensione, mentre le aree più distanti sono caratterizzate da tessitura agraria di tipo estensivo. Peculiarità della copertura vegetale è l’avvicendamento colturale di mais, soia, orzo ed erba medica, delimitato generalmente da siepi di robinia, sambuco, arbusti, rovi e filari di gelsi a capitozza. Nelle piccole aree marginali è diffusa la presenza di macchie arboree o boschetti a prevalenza di robinia, in genere del tutto incolti, mentre i vigneti specializzati ed i frutteti assumono localmente importanza, quali ulteriori elementi di caratterizzazione del paesaggio. Gli alberi ornamentali caratterizzanti i giardini residenziali corrispondono a conifere esotiche, mentre il prato stabile è in genere limitato alle pertinenze fluviali (Torre, Natisone, Cormor).

Insediamenti prevalenti I villaggi compatti di piccole e medie dimensioni connotano la tradizione insediativa; risultano molto distanti gli uni dagli altri e collegati da una fitta rete stradale. La struttura insediativa udinese occidentale è costituita da villaggi formanti un reticolo ortogonale allineato 2

all’antico “cardo” di . I centri abitati mantengono la tipologia insediativa tradizionale caratterizzata dall’emergenza della torre campanaria e da un nucleo storico che complessivamente conserva l’architettura tradizionale della casa a corte (specie tra Udine e la fascia delle risorgive e lungo il Tagliamento). Nel settore ad est di Udine, la recente industrializzazione ha provocato la crescita di tessuti insediativi lungo le principali vie di collegamento, saldando gli abitati e formando conseguentemente “strade corridoio” attraversanti un paesaggio disomogeneo nel quale a residui di sistemi agrari tradizionali si alternano industrie ed impianti terziari: in direzione di Cividale (, ), ‐ Gorizia (Manzano, ) e a monte della confluenza Torre ‐ Isonzo (Villesse, Romans d’Isonzo), si evidenziano in particolare fasce urbanizzate insediate da industrie o interessate da una fitta infrastrutturazione. All’interno dell’Ambito sono identificabili due grandi conurbamenti: a nord‐est l’insediamento di Udine; a sud‐est l’insediamento di Gorizia. La città di Udine sorge in corrispondenza di un colle al centro di un ampio settore pianeggiante. La costruzione delle grandi strade ottocentesche e dei moderni acquedotti, ha permesso l’espansione lungo le sue radiali; ancora oggi le linee di espansione urbana sono le direttrici per Pordenone, , Gorizia e l’Austria. In particolare lungo la S.S.n°13 “Pontebbana”, si è sviluppato un complesso sistema insediativo caratterizzato da un tessuto ampio e spesso indecifrabile. Il paesaggio urbano del conurbamento di Gorizia presenta un’originalità dovuta al fatto che lo stesso, trovandosi a cavallo di un segno confinario, si estende e si salda all’abitato sloveno di Nova Goriĉa. La netta riconoscibilità della città storica (Castello e centro storico sviluppato ai piedi del colle; strutture dell’urbanizzazione Otto – Novecentesca; sistema dei giardini privati, dei viali alberati e dei parchi pubblici) si contrappone ai “non luoghi” costituiti da gran parte degli interventi industriali, commerciali e residenziali, che occupano una vasta superficie di territorio, rischiando di cancellare il rapporto ancora leggibile limitatamente al transetto trasversale all’Isonzo a nord della città. Palmanova, splendido esempio di città ‐ fortezza rinascimentale, è caratterizzata da peculiarità morfologiche uniche; l’eccellenza del paesaggio urbano si esprime nella stretta relazione tra gli l’elementi fortificati e l’idrogeologia (risorgive, roggia di Palma, fossati della fortificazione). La forma e la localizzazione topografica testimoniano forti caratteri di idealità. In aperta campagna sono individuabili ville padronali associate ad esempi di murature merlate delimitanti campi coltivati; ulteriori emergenze che contribuiscono a caratterizzare l’Ambito.

Valori Paesaggistici I principali valori paesaggistici presenti nell’Ambito 19 del PTR del Friuli Venezia Giulia sono: la struttura insediativa policentrica costituita da borghi compatti e distanziati ancora ben conservati, la tipologia architettonica tradizionale ben conservata dei centri storici e delle architetture rurali, le rogge medievali e moderne e i loro manufatti residuali, le aree magredili (magredi di ) e le colture di pregio sia di frutteti e che dei vigneti specializzati. Inoltre è di sicura importanza per la conformazione il suggestivo paesaggio fluviale del torrente Cormor, il Colle e il Centro Storico e Castello di Udine, e le Ville padronali e le murature merlate delimitanti campi coltivati e i nuclei abitati.

Il livello di qualità paesaggistica in riferimento all’Ambito Paesaggistico di appartenenza e alla qualità riscontrata nel Comune di Bicinicco è di livello “medio”, in un’area in cui coesistono elementi di pregio (eccellenze e valori paesaggistici) e di degrado (fattori di rischio).

Fattori di Rischio I principali fattori di rischio che potrebbero minacciare il sistema paesaggio e i suoi principali valori sono: - Riordini fondiari che comportano la modifica del particellato agrario e del sistema dei campi chiusi

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- Aree magredili estremamente delicate a causa della bassissima possibilità di ripristino; - Prati stabili in abbandono; - Elevata incidenza del verde arboreo ornamentale; - Estrema disomogeneità e frammentazione del paesaggio, alternato tra residui di sistemi agrari tradizionali e strutture dell’industria, del commercio e dei servizi; - Insediamenti industriali, artigianali e commerciali di elevato impatto paesaggistico; - Tipologia architettonica tradizionale trasformata; - Bassa qualità tipologica dell’architettura ed edilizia recente; - Saldature degli insediamenti storici provocata dalla crescita di tessuti urbani lungo le principali vie di collegamento (strade corridoio Udine – Cividale, Buttrio ‐ Gorizia, Udine ‐ ); - Elevato impatto paesaggistico delle infrastrutture energetiche e tecnologiche (es. linee alta tensione); - Area soggetta a fenomeni sismici a elevata intensità; - Presenza di aree sondabili; - Presenza di cave; - Presenza di discariche.

Vincoli Paesaggistici: I due vincoli paesaggistici che interessano il Comune di Bicinicco sono:

- Immobili ed aree di notevole interesse pubblico ‐ Beni Vincolati ai sensi della D.Lgs 42/2004 smi art. 136 (ex L.1497/39):

“Dichiarazione di Notevole Interesse Pubblico per le Rogge di Udine e Palma nei comuni di Udine, Campoformido, Palmanova, , Reana del Roiale, , S. Maria La longa, , , , Bicinicco.” ‐ Decreto del 14/04/1989.

- Aree tutelate per legge ‐ Beni Vincolati ai sensi della D.Lgs 42/2004 smi art. 142 (ex L. 431/1985):

La Roggia di Palma ‐ “I fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna.” – D.Lgs 42/2004 smi art 142 lett. c).

Specchio d’acqua tra il Comune di Bicinicco e il Comune di – “I territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi.” – D.Lgs 42/2004 smi art 142 lett. b).

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Art. 136 DM 14/04/89

Art. 142 c)

Art. 142 b)

Inquadramento territoriale del Comune di Bicinicco e Localizzazione dei Vincoli Paesaggistici

Caratteristiche del progetto

La Variante al PRGC del Comune di Bicinicco interessa l’intero territorio comunale, per quanto riguarda l’influenza e le relazioni con le aree sottoposte a Vincolo Paesaggistico lo strumento urbanistico prevede modifiche solamente in delle piccole porzioni. Le modifiche introdotte in questo PRGC vanno nella direzione di diminuire il consumo di suolo, concentrare l’edificato e mantenere le caratteristiche tipiche e le vocazioni delle aree agricole.

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Nel complesso le previsioni non incidono sull’aspetto paesaggistico e sui valori presenti nel territorio di Bicinicco, il PRGC si caratterizza per la volontà di migliorare lo stato di fatto in funzione di un più approfondito riconoscimento e di una normativa urbanistica più chiara e focalizzata sulle reali esigenze. I nuovi carichi insediativi interessano solo in porzioni limitate le aree sottoposte a Vincolo Paesaggistico, le aree modificate sono:

1) Area residenziale di tipo B2 a Bicinicco di Sotto lungo la Strada Provinciale 94.

Per quanto riguarda quest’area gli effetti sui valori paesaggistici e sui beni vincolati sono gravati dalla previsione di una nuova area residenziale di tipo B2. È necessario precisare che le previsioni sono state fatte in modo responsabile e quest’area si inserisce in una zona già compromessa del nucleo urbano di Bicinicco (area già urbanizzata), ed inoltre si tratta di un’area per la quale è stata prevista una fascia di “Verde Privato di Protezione del Contesto Urbano” capace di tutelare il lato più prossimo alla Roggia di Palma. Oltre alle valutazioni riguardanti il PRGC, sarà necessario, nella fase autorizzatoria successiva, valutare con apposita procedura gli aspetti architettonici e i particolari costruttivi propri del progetto edilizio.

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Vista del lotto di terreno destinato a Zona Omogenea di tipo B2

Vista del lato del lotto interessato dall’accesso all’area destinata a Zone per attrezzature e servizi collettive (S – 7a)

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Vista dell’area definita come di tipo B2

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2) Area residenziale di tipo B4 e zona omogenea di Verde Privato di Protezione del Contesto Urbano a Bicinicco di Sotto lungo la Strada Provinciale 64 nei pressi di via Lavariano.

Per quanto riguarda questo cambiamento effettuato a ridosso del corso della Roggia di Palma è stata modificata una porzione, precedentemente classificata coma di tipo C, in una fascia di Verde Privato di Protezione che funge da buffer capace di tutelare il corso d’acqua vincolato. Anziché avere un Piano Attuativo a carattere residenziale che terminava a ridosso della Roggia, abbiamo distanziato la zona B4 (ex lottizzazioni e zone residenziali con norme specifiche) e creato una fascia di rispetto. In questo caso si tratta di una modifica che non comporta cambiamenti della capacità edificatoria, ma anzi è migliorativa rispetto alla precedente strumentazione urbanistica.

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Veduta da sud del corso della Roggia di Palma e della vegetazione ripariale

Veduta della Roggia di Palma

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Veduta della via d’accesso nei pressi della zona residenziale e della Roggia di Palma

Veduta dell’area prospiciente alla Roggia destinata a Verde privato di protezione del contesto urbano (zto VP)

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. 3) Area residenziale di tipo B3 a Bicinicco di Sotto lungo la Strada Provinciale 94, area precedentemente destinata ad attività artigianali ora convertita

Per questa specifica porzione in cui si interviene in concomitanza di un’area vincolata ai sensi del D.Lgs 42/2004 è possibile stabilire che le modifiche non incidono lo stato dei luoghi e non mutano i carichi edificatori previsti. La modifica del PRGC in questo punto nasce dalla necessità di adeguare la zonizzazione allo stato di fatto e dalla richiesta di un cittadino di convertire l’area, precedentemente di tipo artigianale‐produttivo, in zona residenziale. Una modifica in questa direzione definisce la zonizzazione conseguentemente allo stato di fatto reale e pone queste aree meno capaci di gravare sui valori paesaggistici presenti.

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Veduta delle aree agricole a sud di Bicinicco

Veduta del paesaggio e della Roggia di Palma

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Variante PRGC e Tutela paesaggistica

Come previsto dal PTR nella descrizione dell’Ambito Paesaggistico di riferimento (19 ‐ alta pianura friulana con colonizzazioni agrarie antiche) la strumentazione urbanistica deve seguire, anche per aree non sottoposte a vincolo paesaggistico, alcune prescrizioni in materia. Per l’ambito di riferimento le prescrizioni seguite, ai sensi dell’ art.143, comma 1, lett. e) e g) D.Lgs 42/2004 smi, sono state:

- Mantenimento di un’agricoltura intensiva e tradizionale nei pressi degli abitati e di modelli di produzione agricola estensivi all’esterno della “cintura dei campi”; - Recupero e mantenimento dei prati stabili; - Valorizzazione e recupero delle rogge storiche; - Tutela delle falde idriche superficiali mediante riduzione del carico inquinante dell’attività agricola e l’eccessivo sfruttamento; - Tutela delle falde idriche profonde evitando eccessivi emungimenti e proliferazione di pozzi; - Tutela e mantenimento delle emergenze idrogeologiche quali ad esempio olle, fontanili, ecc.; - Mantenimento delle colture di pregio (frutteti e vigneti specializzati); - Mantenimento della tipologia insediativa ed architettonica tradizionale; - Delimitazione e contenimento delle aree edificabili, evitando la dispersione di edifici ed opere sul territorio; - Riqualificazione dell’area mediante la riorganizzazione dei tessuti esistenti definendo i margini degli stessi ed evitando le saldature tra l’edificato (strade corridoio); - Riqualificazione dell’area mediante la definizione paesaggistica dei margini delle aree industriali e artigianali (es. previsione di cortine alberate o altre opere di mitigazione).

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Conclusioni

Per le scelte effettuate nella progettazione della Variante al PRGC, per le valutazioni compiute in funzione del Vincolo Paesaggistico e in funzione dei valori paesaggistici dell’Ambito Paesaggistico di riferimento, si conclude che non si sono effetti significativi sul paesaggio. Per le previsioni compiute e per i cambiamenti previsti nel PRGC, è possibile affermare che la condizione determinata dalla Variante sarà migliorativa dello stato di fatto, sia per quanto riguarda le aree agricole che per quanto riguarda le identità dei nuclei urbani.

Le modifiche apportate dalla Variante al PRGC predisposta non costituiscono uno stravolgimento all’assetto urbanistico esistente, ma al contrario fanno parte di un progetto di organizzazione più chiara e definita delle identità e dei caratteri dei luoghi; la volontà è stata quella di permettere una gestione del territorio e del paesaggio più efficiente.

Evidenziando la nuova zonizzazione delle zone omogenee di tipo “E4 – Di interesse agricolo‐paesaggistico” e delle zone ”F4 – Di tutela ambientale in zona di interesse agricolo‐paesaggistico”, volta ad una migliore tutela degli spazi agricoli e dei valori paesaggistico‐naturalistici, ed evidenziando anche la diminuzione di carico edificatorio previsto nel comune, possiamo affermare che la Variante al PRGC di Bicinicco persegue gli intenti di salvaguardia del territorio e del non consumo di suolo. Gli impatti sul paesaggio, sia quello vincolato ai sensi del D.Lgs 42/2004 art. 136 e art. 142, che quello esterno al vincolo ma tutelato ai sensi dell’art. 143 (Ambito Paesaggistico 19 – Piano Territoriale Regionale del Friuli Venezia Giulia), non subiscono danni conseguentemente alla predisposizione della Variante al PRGC del Comune di Bicinicco.

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