Periodico quadrimestrale

Diffusione gratuita Polistampa Firenze Spedizione in A.P. - 45% art.2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Firenze PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE AMICI DEGLI N° 59 - Aprile 2014

Nella mostra in corso a Palazzo Strozzi su “ I campioni della ‘maniera moderna’ e Rosso. Divergenti vie della ‘maniera’” si evidenzia la decisa diversità delle classificatoria – quest’ultima – denza proprio quando si pren - alla decisa diversità delle loro vo - vocazioni dei due grandi che può forse risultare utile dano in considerazione due ar - cazioni: Pontormo e Rosso. Diver - artisti cinquecenteschi, soltanto a delimitare (ancor - tisti come il Pontormo e il ros - genti vie della ‘maniera’ . Diver - peraltro entrambi cresciuti ché sommariamente) la crono - so; che, reputati campioni del genti: giacché è risaputo che, logia d’una stagione, ma che si ‘manierismo’, dovrebbero ri - agli albori del secondo decen - alla scuola di rivela ingannevole e perfino velarsi – volendo della formula nio del , entrambi perniciosa quando con essa si secondare le convinzioni – con - (diciassettenni o poco più) or - ati tutt’e due nel 1494 in voglia riferirsi a una lingua fi - sentanei culturalmente e lin - bitavano intorno ad andrea del nluoghi a pochi chilometri gurativa o, peggio ancora, a guisticamente affini (a mag - sarto (di loro, peraltro, poco di distanza fra loro (uno ne - una tipologia d’artefici, per lo gior ragione, essendo loro coe - più grande d’età, essendo lui gl’immediati contorni d’em - più informati a contegni ec - tanei e per di più sortiti da del 1486), già però in quella poli, l’altro a Firenze) e poi edu - centrici, sia nell’espressione un’identica formazione). bottega assumendo differenti at - catisi all’arte nelle stanze degli che nella vita. e invece così non è. e que - titudini e d’acchito imboccando stessi rinomati maestri fiorenti - l’ambiguità di quella for - sta mostra, che non è connessa – come recita il sottotitolo – stra - ni, il Pontormo e il rosso sono mula, su cui è già occorso di a nessun anniversario e non de divaricanti. nascono dunque diventati nella letteratura criti - pronunciarsi in circostanze di - dipende da nessun esigenza ce - dalla stessa costola; ma al - ca del novecento i gemelli del - verse (a partire dall’esposizione lebrativa, senza mezzi termini lo l’istante prendono sembianze la ‘maniera moderna’; anzi – dell’ Officina della maniera , nel dichiara fin dalla sua titolazio - difformi: gemelli sì, però diversi, per meglio intendersi – del 1996 organizzata dagli amici de - ne, dando risalto, a stretto ri - oggi si direbbe. ‘manierismo’: abusata formula gli Uffizi), si palesa con evi - dosso dei nomi dei due artisti, Antonio Natali

Pontormo e rosso Fiorentino Divergenti vie Della ‘maniera’ a cura di Carlo Falciani e antonio natali Palazzo Strozzi Fino al 20 luglio 2014

La sala d’ingresso della mostra a Palazzo Strozzi, con affreschi provenienti dal Chiostrino de’ voti della SS.Annunziata a Firenze. Da sinistra: Pontormo, Visitazione, 1514-16; Andrea del Sarto, Viaggio dei Magi ,1511; Rosso Fiorentino, Assunzione , 1513. La mostra di Palazzo Strozzi offre una definitiva Divergenti vie della ‘maniera’ rilettura delle figure e delle opere di Pontormo e Rosso Fiorentino, che nella memoria se una mostra serve a dare fra i tre, con andrea a fare in - prio a volterra egli dipingerà collettiva appaiono ancora ragione degli studi già condot - fine da ago della bilancia, si con - infatti le tavole più vicine nel legate alle suggestioni offerte ti, è anche l’occasione di sti - clude nella terza sala dove al - linguaggio ad una pietà voluta - dai noti aneddoti vasariani e molarne di nuovi attraverso la l’armonica e monumentale Ma - mente arcaizzante: la grande flagrante evidenza di alcune os - donna delle Arpie , del 1517, si ac - Deposizione dalla croce , pur - dal diario dello stesso servazioni che solo l’accosta - costano la pala di san michele troppo non presente in mostra, Pontormo mento diretto delle opere per - visdomini del Pontormo, che e la Pala di villamagna. opere mette. tuttavia una mostra è an - ha ritrovato la sua splendente dove l’asprezza delle forme è nche se la distinzione fra che uno dei principali stru - cromia dopo un accurato re - sottolineata da una pittura a manierismo e maniera do - menti di divulgazione, e l’aver stauro, e la divergente maniera franta e capace di sostenere ci - vrebbe essere ormai storicizzata messo a confronto Pontormo e del rosso che dipinse nello stes - tazioni da sculture lignee tre - e sedimentata negli studi, risa - rosso in una lettura che mai usa so anno 1518 la pala di santa centesche e dagli affreschi tar - lendo alla metà del secolo scor - la prosa affocata e “manieristica” maria nuova . dogotici di Cenni di Francesco, so (basti pensare agli scritti di ancora oggi cara a parte della se il Pontormo presenta che decorano ancora oggi la shearman e smyth), ciò non è critica è una scelta precisa. una complessa e mobile com - cappella della Croce di giorno avvenuto nella memoria collet - Fin dall’esordio dell’esposi - posizione memore di alberti, dove era collocata la Deposizione . tiva e neppure nelle metafore zione i due artisti ventenni ven - di leonardo ma anche di la sequenza cronologica usate da parte degli addetti ai la - gono paragonati al loro mae - esempi classici quali il laoco - che fa da filo conduttore del - vori per indicare le novità lin - stro, e ricollocati nell’alveo onte, il rosso sceglie invece l’intera mostra viene ripetuta in guistiche e iconografiche del espressivo e cultuale loro pro - una composizione austera e piccolo in due sale tematiche, rosso e del Pontormo. prio. nelle prime tre sale le asciutta fino allo spasimo, senza centrali alla mostra, dedicate alle categorie del manieri - scelte figurative del rosso e del misura classica, fioriture deco - alla ritrattistica di ciascuno dei smo si appoggia poi ancora per Pontormo vengono infatti espo - rative e dolcezze naturalistiche. due pittori. Una sequenza del - intero la comunicazione gior - ste a lato di tre dipinti di andrea le forme austere di quella pala le effigi dipinte dal Pontormo, nalistica che preferisce sempre del sarto: si inizia con gli affre - sono infatti specchio del lin - “vivi e naturali” secondo giorgio stupire il lettore ricorrendo alla schi del Chiostrino de’ voti del - guaggio arcaizzante caro al vasari, viene contrapposta a descrizione delle presunte biz - l’annunziata, dove i due giova - mondo aristocratico e savona - quella dei volti dalle “cere biz - zarrie dei due artisti desumen - ni lavorarono a fianco del poco roliano; un linguaggio estremo zarre” dipinti dal rosso, che dole dagli aneddoti vasariani e più grande andrea, si prosegue che, rifiutato dallo spedalingo sceglie pose spavalde da cavalieri dal diario del Pontormo. Per con dipinti coevi all’ Annuncia - di santa maria nuova e mai ac - sostenute da una pittura meno avere testimonianza di tale so - zione per la chiesa di san gallo, colto dai medici, non troverà attenta alla mobilità del - pravvivenza basta leggere la de - per la quale rosso e Pontormo spazio a Firenze, costringendo l’espressione ma piuttosto al ri - riva in facili paragoni esistenziali dipinsero, secondo vasari, la l’artista ad emigrare a Piom - gore della fisionomia o di gesti oppure la prosa surriscaldata perduta predella. il confronto bino, napoli e volterra. Pro - perentori. Una simile divarica - usata sovente per descrivere le zione è infatti ripetuta nelle forme contratte o durissime del sale dedicata ai disegni – una de - rosso, risolvendo nell’aggetti - cina di fogli per ciascun artista vazione critica la lettura delle – dove la naturalezza dei corpi opere. raffigurati da Jacopo in pose oc - lo stesso accade di fronte casionali si contrappone ai nudi alle notazioni dal naturale, evi - eroici ed idealizzati del rosso, denti nei disegni del Pontormo che aderisce da subito ai cano - e in molti suoi dipinti, mescolate ni michelangioleschi sui quali si all’influsso delle stampe tede - era formato guardando alla Bat - sche, una somma spiegata sot - taglia di Cascina , frequentando - tolineando o la presunta ap - li come esercizio retorico fino partenenza a una religiosità lu - nei fogli tardi coevi alla deco - terana oppure una misoginia razione di Fontainebleau. che avrebbe condotto l’artista ad la cronologia riprende nel - un rifiuto delle tradizioni lin - le sale successive ai ritratti, dove guistiche fiorentine in favore di sono di nuovo contrapposte un’espressione ghiribizzosa e l’adesione del Pontormo alle fantastica. ecco dunque rien - stampe di Dürer nel tabernacolo trare dalla finestra tutte quelle di Boldrone o nella Cena in Em - convenzioni e scorciatoie “ma - maus e la pittura austera della nieristiche” usate nella lettura grande pala del rosso con lo dei due artisti dalla seconda metà del secolo scorso, quando il Pontormo e il rosso diven - Pontormo, Pala Pucci , nero un parallelo delle avan - Chiesa di San Michele Visdomini, Firenze guardie del novecento. (foto di Antonio Quattrone).

2 IL GIORNALE degli UFFIZI Rosso Fiorentino, Sposalizio della zione formale sulla morte di Vergine , Basilica di San Lorenzo, Firenze Cristo o sul destino ultimo del - (foto di Antonio Quattrone). l’uomo, come la Pietà di sanse - polcro presente in mostra ac - canto alla Visitazione del Pon - Sposalizio della Vergine , dipinta tormo di Carmignano, liberata per Carlo ginori, convinto so - da pesanti ridipinture ottocen - stenitore della memoria di sa - tesche, al pari della pala di san vonarola tanto da morire nel michele visdomini, dello Sposa - convento domenicano di san lizio della Vergine del rosso, o de - romano a lucca, rifugio di gli affreschi del Chiostrino de’ molti fuoriusciti fiorentini se - voti - solo per nominare alcuni guaci del frate di san marco. fra i molti restauri compiuti in Dopo quell’episodio la biogra - occasione della mostra. fia dei due artisti si separa defi - in chiusura, a testimonianza nitivamente, scegliendo il ros - dei tempi mutati, una riflessio - so di trasferirsi a roma, proba - ne di entrambi i pittori sul lin - bilmente consapevole della guaggio michelangiolesco, do - prossima fine di quel mondo au - minante nelle accademie cosi - stero e aristocratico che lo ave - miane, affronta dipinti del ros - va sostenuto a Firenze. tre ta - so quali il Bacco e Venere e la Pie - vole rappresentano l’adesione tà del louvre, fino alla Venere e del pittore ad una nuova via, in - Amore dipinta dal Pontormo su formata sia delle eleganze del disegno del Buonarroti. ormai Parmigianino, incontrato nel - lontani – uno a Fontainebleau, l’Urbe, sia della sensualità del - l’altro sempre nella sua Firenze la scultura classica nella straor - – saranno testimoni attraverso le dinaria Morte di Cleopatra . loro opere della nascita del lin - avviandosi verso la conclu - guaggio retorico e articolato sione, la penultima sala raccoglie consono a due fra le corti eu - invece l’assoluta divergenza e l’assedio di Firenze, quando il di Castello, dipingendo per com - ropee più attente alla funzione espressiva fra i due artisti negli rosso peregrinerà per tre anni mittenze occasionali alcune pale anche politica delle arti. anni turbati fra il sacco di roma fra arezzo, e Città d’altare d’alta e tragica medita - Carlo Falciani

Nella mostra a Palazzo Strozzi esposto anche Il Pontormo secondo Bill Viola “The Greeting”, video-opera dell’artista statunitense che fa rivivere con grande sensibilità rentino”) qualcosa Utilizza la tecnica dello slow poetica la “Visitazione” di di imprevedibile: motion per rendere in qualche egli fa proprio, del modo, declinata nell’immedia - Jacopo Carrucci mirabile dipinto di to, la fissità lievitante di Pon - Jacopo Carrucci, tormo e anche, laicamente tra - ubare il segreto del volo de - quel desiderio d’aria sferita, quella sorta di cristiana r gli uccelli e del movimen - negli abiti che si letizia . via i veli dal capo nella to dei corpi: il sogno di ogni ar - muovono, nei piedi giovane donna che corre in - tista – da leonardo a miche - che hanno ancora contro all’altra con gioia spa - langiolo – è stato quello. Poi l’in - il passo, nei colori valda, i bruni capelli sforbiciati; gegneria e il cinema l’hanno rea - cangianti, nei rifles - così come nella più anziana, gli lizzato. ma per far riemergere si di luce della pit - abiti disinvolti e fantasiosi e l’incanto di quel sogno che ema - tura. ma fa rivivere qualche ciocca in libertà, amica na dai panneggi mossi della “vi - anche lo stato di fe - e complice nella comune fem - sitazione” del Pontormo (di cui licità dell’incontro, minilità, che annulla tutte le alle pagine precedenti di questo appena raggiunto, distanze di età e di esperienza. giornale), ci vogliono, oltre che fra le due donne. Qui è la condizione di donna in ingegneri, artisti e poeti: la tec - viola riporta in vi - quanto tale che domina: lo nica, sia pur avanzatissima, non deo con la stessa e sguardo è diretto, non ci sono basta. pur diversa sensibi - miracoli o segretezze: il miracolo Così la video-art, al servizio di lità poetica, le stesse è nella vita stessa che urge, con un artista come Bill viola, di - vibrazioni del gran - nuove esistenze già presenti e ri - venta, in “the greeting” o “vi - de pittore ma con solute, nell’evidente gonfiore sitazione” (esposta a Palazzo un senso della vita, per così Bill Viola, del corpo mobilissimo di una strozzi a latere della splendida dire carnale, perché tradotto The Greeting , 1995 giovane maria. mostra “Pontormo e rosso Fio - nel ‘vero’ del presente. (foto di Kira Perov). Annamaria Piccinini

IL GIORNALE degli UFFIZI 3 Un tempo armeria Ignoto pittore piemontese del secolo XVI, di Ferdinando I, gli ambienti Natività , Galleria degli Uffizi. contigui alla Tribuna documentare le diverse scuole saranno presto inaugurati nel di pittura, e molte di esse reca - nuovo allestimento dedicato no la firma del pittore che le ese - alle principali scuole italiane guì. il percorso si apre con la del Quattrocento scuola senese, con i polittici fir - mati di giovanni di Paolo, an - ell’ambito del progetto dei cora di spiccato gusto tardogo - nnuovi Uffizi, che ha pro - tico, e del vecchietta, e con le dotto il rinnovamento dell’illu - bellissime predelle di neroccio minazione e della climatizza - de’ landi e sano di Pietro. le zione, si inaugureranno il 28 sale seguenti (20-21) ospitano aprile le sei sale situate subito le opere dei maestri veneti, con dopo la tribuna, nel primo cor - i capolavori di iacopo Bellini, ridoio della galleria. Fino a po - mantegna, Cima da Coneglia - chi mesi fa ospitavano opere del no, giovanni Bellini, con cui rinascimento dell’italia e del - dialoga il trittico frammentario l’europa settentrionale, in una di antonello da messina. i ca - concentrazione un po’ troppo polavori ormai noti sono af - costipata di straordinari capo - fiancati da opere finora conser - lavori. sono infatti ambienti di vate nei depositi ma di grande dimensioni contenute, ma im - importanza, come le tavole con portanti dal punto di vista stori - Storie dell’Infanzia di Cristo del co e artistico dato che la loro pittore veronese giovan Fran - edificazione e la decorazione cesco Caroto, da identificare delle volte risale all’epoca di Fer - con le ante dell’altare dei magi dinando i de’ medici, che qui vi descritto da nel - aveva voluto sistemare la pre - la chiesa dell’ospedale di san ziosa armeria medicea; alle ar - Cosimo a verona, o la Madonna mi e alla guerra rimandano i te - col Bambino e i santi Pietro e Mari - mi decorativi raffigurati alla fi - na del raro pittore Pietro Duia, ne del Xvi secolo nei soffitti di Sei nuove sale seguace di giovanni Bellini. queste ‘salette’, ad eccezione di la sala 22 è dedicata alla pit - quello della sala 19, rinnovato tura emiliano-romagnola del alla fine Xvii secolo. Per non Quattrocento e raccoglie ope - alterare il loro aspetto, questi re della scuola ferrarese, con i ambienti presentano anche dipinti di Cosmè tura, ercole nella nuova veste un allesti - da Ferrara, lorenzo Costa, dei mento assai semplice, privo maestri bolognesi, fra i quali dell’elemento colore che inve - spicca la Sacra Conversazione di ce identifica altre sezioni te - Francesco Francia, dei pittori matiche del museo. forlivesi melozzo da Forlì e l’ampliamento degli spazi marco Palmezzano, che firma espositivi degli Uffizi ha per - una splendida tavola con la Cro - messo di rivedere l’ordina - cifissione . mento delle opere, con lo spo - il percorso si conclude con stamento in altre sale, apposi - la sala dedicata alla pittura lom - tamente dedicate, dei dipinti barda, dove sono esposte ope - dei maestri stranieri, così da re dei principali pittori fra adibire interamente le stanze Quattro e Cinquecento, da dell’armeria all’esposizione vincenzo Foppa a Bernardino dei dipinti delle scuole italiane luini, da Bernardino de’ Con - del Quattrocento, ad eccezio - ti a Boccaccio e Camillo Boc - ne della pittura fiorentina, cui caccino. trova posto in questa sono dedicati ampi spazi sia sala anche una grande tavola nelle sale precedenti che in con la sacra Famiglia prove - quelle successive della galleria. niente dall’altare Bertone nel - si tratta di opere in gran la chiesa di sant’agostino a parte acquistate fra il Xviii e il Chieri (torino), opera di un af - XX secolo per la galleria degli fascinate e ignoto pittore dei Uffizi con l’intento didattico di primi del Cinquecento forte - mente influenzato dalla pittu - Marco Palmezzano, Crocifissione , ra fiamminga. Galleria degli Uffizi. Daniela Parenti

4 IL GIORNALE degli UFFIZI In una mostra agli tolomeo e andrea del sarto, Uffizi il “Puro semplice Novità della tradizione andrea sansovino e i Della rob - e naturale nell’arte a Firenze bia. ecco allora santi di tito, Ja - copo da empoli, Ciampelli, tar - tra Cinque e Seicento”. chiani, impegnarsi nel rilancio Trentacinque artisti e circa “PUro semPliCe e nato” (landino), sano ma privo di quei maestri, con una sofisti - ottanta opere provenienti natUrale nell’arte di sprezzatura, di grazia e di li - cata operazione “linguistica”, da varie istituzioni italiane a Firenze tra cenza. lo storiografo aretino ispirata sì al “fiorentinismo” dei e straniere CinQUe insediava leonardo, michelan - grandi fondatori, ma animato da e seiCento” gelo e raffaello al centro di una nuova linfa perché fatto di n celebre saggio del 1959 questa epoca di “somma perfe - voci vive, lucide ed evidenti, a cura di a. giannotti Udi Harold rosenberg co - zione”. a questi, ma non con al - quotidiane e sostenute; opera - dificava la nuova avanguardia sta - e C. Pizzorusso trettanta convinzione, egli af - zione nuovamente condotta a tunitense, affermando che la Galleria degli Uffizi fiancava Fra Bartolomeo e an - metà seicento da lorenzo lip - “moderna rottura con la tradi - Dal 17 giugno zione” si era ormai cristallizzata al 2 novembre 2014 essa stessa in “tradizione”. Da questa constatazione si può de - sumere anche l’inverso, e cioè Andrea del Sarto, che per spezzare la “tradizione Annunciazione , del nuovo” possa affermarsi la Galleria Palatina, formula della “novità della tra - , dizione”. Firenze. il rosenberg del Cinque - cento, giorgio vasari, ha esaltato la “maniera moderna” come il Jacopo Chimenti, decisivo momento di rottura detto l’Empoli, con la tradizione quattrocente - Annunciazione , sca, divenuta ormai “arcaica” chiesa di Santa con il suo stile “puro senza or - Trinita, Firenze.

drea del sarto: eccellenti dise - pi e antonio novelli, con con - gnatori, diligenti imitatori della sapevolezza programmatica e natura, inventori onesti e devo - polemica, come antidoto al - ti. ma dalla sua posizione di ar - l’eclatante eclettismo della fi - tista di corte – se non di regime gurazione barocca ormai dila - –, alfiere di uno stile che aspira gante. a maestà e grandezza, egli era a “Puro semplice e naturale” – una distanza siderale da quei titolo dell’esposizione – è un po - maestri e dalle loro filiazioni. linomio che evoca l’eloquio lim - Come rappresentanti di una pido ed elegante di san gio - strenua difesa, al limite dell’au - vanni grisostomo “Boccadoro”: tarchia, di una tradizione fio - esso ricorre nella retorica ge - rentina fondata su valori di sem - suitica per qualificare la mensa plicità, chiarezza e soavità, que - dei poveri contrapposta a quel - gli artisti costituivano una linea la dei ricchi, una mensa parca e che appariva fuori tempo e sen - priva di artifici, eppure dispen - za futuro. sata da “bravi artefici di soavis - essi resteranno invece pun - simi condimenti” (Bartoli), ti di riferimento negli anni del - come quei maestri qui riuniti ai la magnificenza medicea, della loro più alti livelli. selezionando matura età cosimiana, “custodi - trentacinque artisti e circa ot - ti” dalla solida tradizione di al - tanta opere provenienti da varie cune botteghe, prima tra tutte istituzioni italiane e straniere, la quella di ridolfo del ghirlan - mostra illustra questa identità daio. ma soprattutto torneranno dell’arte fiorentina che, per usa - prepotentemente attuali, tanto re metastoricamente un con - da seppellire il “vasarismo”, cetto ottocentesco, può definir - quando sullo scorcio del secolo, si “purismo”. sarà dunque anche per rispondere alle esigenze spi - l’occasione per sovvertire il luo - rituali espresse dal Concilio di go comune di una cultura civi - trento, si riconobbe, rispolve - ca fiorentina passatista, disve - rando un precetto aristotelico, lando le istanze di novità insite che “la virtù dell’eloquio è di es - nella fedeltà all’antico. sere aperto e non umile”, e che Alessandra Giannotti questo appunto erano Fra Bar - Claudio Pizzorusso

IL GIORNALE degli UFFIZI 5 Restaurato l’arazzo con Conclude in basso la sequenza la la “Spoliazione dei corpi dopo Le imprese di Annibale figura dell’ Aritmetica , rappre - la battaglia di Canne”, sentata fino dal tardo medioevo con numeri sopra una tavoletta. appartenente ad una serie nei fregi superiore ed infe - tessuta a Bruxelles nel XVI riore sono raffigurate le Muse. secolo. Ne è autore l’arazziere Calliope , con un libro in mano, Cornelis de Ronde, che lo rappresenta l’allegoria della poe - eseguì entro il 1568 sia epica; è affiancata da Euterpe , ispiratrice della poesia lirica e ’arazzo fiammingo con la della musica che tiene una lun - l Spoliazione dei corpi dopo la ga tromba, seguita da Melpome - battaglia di Canne , esposto a con - ne , musa della tragedia con in clusione di un accurato restauro mano una maschera barbuta, da conservativo da parte di opera Tersicore, divinità della danza e laboratori Fiorentini, è uno dei del canto appoggiata ad una tre conservati a Firenze della se - viola, e da Talia , personificazio - rie con le imprese di annibale, ne della commedia che sorreg - entrati probabilmente nel pa - ge una maschera glabra. nel bor - trimonio mediceo con l’eredità do inferiore ritroviamo Calliope , lasciata da Caterina de’ medici, Euterpe, Tersicore e Talia , a cui è regina di Francia, alla nipote Cri - stata aggiunta l’allegoria del - stina di lorena, andata in sposa l’ Innocenza , completando il col - a Ferdinando i de’ medici. to quadro allegorico tratto dal - i paesaggi con l’orizzonte l’arte classica. alto e le masse intricate di cor - Lucia Meoni pi quasi miniaturizzati, tipici della produzione delle Fiandre, la galleria sono incorniciati da bordure in Degli arazzi. stile italianizzante, ispirate ai Fragilità Della fregi dell’edizione originale va - Bellezza ticana degli Atti degli Apostoli da mostra a cura cartoni di raffaello, commis - di giovanna giusti sionata da papa leone X de’ me - Sala delle Reali Poste dici per la Cappella sistina, e di - 20 maggio - 28 giugno rettamente tratte da quelle del - Visitabile dal martedì le sue più antiche repliche su - al sabato perstiti, oggi conservate a man - dalle ore 14 alle18 tova e madrid. il contrasto tra scene e bordure è testimone di un momento di passaggio nel - caricano il bottino recuperato so - l’elaborazione del profondo pra numerosi carri, che circon - Dall’alto, la scambio tra le culture figurative dano l’accampamento, affian - Consegna ad fiamminga ed italiana, che ha ca - cati da un drappello del loro Annibale degli ratterizzato le manifatture di esercito. in primo piano a destra anelli degli Bruxelles a partire dai primi un soldato in ginocchio sta con - ‘equites’ romani decenni del Cinquecento. segnando ad annibale e ai suoi e L’Aritmetica , i tre arazzi di Firenze, insie - comandanti gli oggetti più pre - particolari del me ai sei conservati al Bayeri - giati del bottino, tra cui risalta - grande arazzo sches nationalmuseum di mo - no gli anelli d’oro degli equites ro - con la naco, appartengono ad una se - mani inviati a Cartagine, secon - Spoliazione dei rie di Storie di Annibale , tessuta do tito livio, come prova della corpi dopo la dall’arazziere di Bruxelles Cor - sconfitta subita da roma. battaglia di nelis de ronde entro il 1568, le allegorie delle Arti del Canne (restauro data scritta nella tavoletta del - Quadrivio nei fregi verticali, a cura di Opera l’ Aritmetica proprio nel panno re - uguali in entrambi i bordi, raf - Laboratori staurato. la seconda guerra pu - figurano in alto la Geometria , Fiorentini, foto nica narrata da tito livio in Ab con in mano il compasso e la A.Quattrone). Urbe Condita è la fonte per gli epi - squadra, seguita dalla Musica , L’arazzo sarà sodi illustrati. con l’arpa nella mano destra e esposto con nella scena centrale del - la sinistra appoggiata sul violino altri arazzi l’arazzo in mostra viene raffigu - e ai piedi altri strumenti musi - medicei sui rata la spoliazione dei corpi dei cali, e sotto dall’ Astronomia che quali è romani da parte dei cartaginesi sorregge il globo celeste con le intervenuto dopo la fine della battaglia di varie costellazioni e posa l’altra l’Opificio delle Canne, mentre dietro i soldati mano forse sulla sfera armillare. Pietre Dure.

6 IL GIORNALE degli UFFIZI Storia, tradizione e critica

In una mostra nonché alla ricezione degli James Sidney Ensor, al GDSU si ripercorrono aspetti artistici contemporanei Autoritratto , Galleria le vicende della collezione da parte di un collezionismo nu - degli Uffizi. trito sia di saperi tecnici che di nell’età della prima riflessioni teoriche sulla natura mondializzazione (1848- e la funzione del disegno, padre 1918), attraverso una mirata delle tre arti. selezione di disegni e stampe Per il suo antico e sedimen - tato assetto patrimoniale la rac - lezione. sempre l gabinetto Disegni e stampe colta fiorentina è caratterizzata opportuno è idegli Uffizi, assai conosciuto da un intreccio inestricabile tra parso tuttavia per le sue raccolte di autori an - storia, tradizione e critica. essa non estrarre dal - tichi, non manca di riservare sor - consente di riflettere sulle radi - le sale di galle - prese in epoche successive. in - ci storiche da cui trae origine la ria e dal Corri - fatti la prossima esposizione or - ricostruzione critica di molte doio vasariano ganizzata dall’istituto si focaliz - personalità artistiche secondo altri, più anti - za su disegni e stampe di autori due direttrici, dall’antico al mo - chi, quali rubens o van Dyck , italiani e internazionali attivi derno e dal moderno all’antico. Doni ma favorire un confronto tra nell’età della prima mondializ - Basti pensare ai condiziona - scuole e tendenze a noi più vi - zazione (1848-1918). essa viene menti esercitati sulla storiogra - cine. inaugurata in concomitanza con fia ottocentesca dai processi di ri - d’artista “gli autoritratti belgi degli la pubblicazione, promossa in - conoscimento degli autori do - Uffizi. Dall’ottocento ai nostri sieme alla scuola normale su - vuti a Filippo Baldinucci e, vi - giorni” presenta infatti, a cura di periore, dell’ultimo volume del - ceversa, alle ricadute delle ac - Ventitré autoritratti chi scrive, ventitré effigi di arti - la collana “inventario generale quisizioni conoscitive raggiunte belgi di artisti dall’Ottocento sti, che hanno donato, spesso su delle stampe”: Storia di una col - da luigi lanzi in poi sul riordi - ai nostri giorni presentati in richiesta della Direzione, come lezione. I disegni e le stampe degli Uf - namento della collezione intra - una mostra agli Uffizi. emerso da approfondite ricer - fizi dal periodo napoleonico al primo preso a fine ottocento da Pa - che nell’archivio storico della conflitto mondiale , Firenze, ol - squale nerino Ferri. Alcuni sono di recente soprintendenza, il loro autori - schki, 2014. seconda fatica di mi - Marzia Faietti acquisizione, altri erano già tratto nel corso degli ultimi riam Fileti mazza, dopo un pri - presenti nelle collezioni due secoli. molti, ancora con - mo tomo comparso nella stessa Antonio Fontanesi (1818 - 1882), servati nei depositi della galle - collana nel 2009, la pubblica - Idillio campestre , 1870 circa, grafite ’occasione di ripetute do - ria, sono in mostra ordinati in zione conclude la ricostruzione e matita nera (foto Roberto Palermo). l nazioni negli ultimi anni, un percorso cronologico, che ri - che hanno prodotto l’ingresso compone la varietà di orienta - agli Uffizi di autoritratti di im - menti stilistici, che vanno dalla portanti autori belgi del secon - compostezza d’impostazione ac - do novecento e contemporanei, cademica alle più libere e cru - giunti grazie alla generosa libe - de espressioni della creatività ar - ralità di amici belgi, appassionati tistica. estimatori della toscana e dei la mostra, accompagnata suoi tesori d’arte – nicole da un catalogo edito da giunti, d’Huart e Damien Wigny – , ha con schede di giovanna giusti, fatto considerare opportuno orazio lovino, silvia zanella, si - presentare i più recenti arrivi mone zimbardi, rimarrà aperta (Berlinde de Bruyckere, Jan Fa - in san Pier scheraggio dal 10 bre, gaston Bertrand, louis van giugno al 5 luglio (dal martedì lint, Wim Delvoye) insieme ad al sabato, dalle 14 alle 18). alcuni connazionali già in Col - Giovanna Giusti sistematica delle vicende costi - tutive del gDsU dall’epoca del storia e viCenDe Della Collezione graFiCa cardinal leopoldo de’ medici al - agli UFFizi nell’età l’inizio del novecento. Della Prima monDializzazione la selezione delle opere in (1848-1918) mostra ribadisce la continuità a cura di marzia Faietti, miriam Fileti mazza, giorgio marini con il passato nel sottolineare Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi come a Firenze l’attenzione al di - Sala Edoardo Detti segno si coniughi a un desiderio 20 marzo - 4 maggio 2014 di rappresentatività della colle - Orari della Galleria degli Uffizi zione su scala internazionale,

IL GIORNALE degli UFFIZI 7 Appuntamenti per gli Amici ita degli ffizi V U assoCiazione I Visita guidata alla mostra “Storia e vicende della collezione grafica agli I ‘L A CITTÀ DEGLI UFFIZI ’ I LEONARDO , Presidente maria vittoria Colonna rimbotti Uffizi nell’età della prima TRE NUOVE MOSTRE MEMORIE DI CAPOLAVORI mondializzazione (1848-1918)”, Rinascimenti eccentrici. Dosso Dossi Vice Presidente emanuele guerra allestita al Gabinetto Disegni e nel castello del Buonconsiglio a tren - Stampe degli Uffizi. Lunedì 7 aprile, to (11 luglio-2 novembre), a cura Consiglieri ore 15. di vincenzo Farinella, è occasio - Patrizia asproni, andrea Del re, Visita alla Basilica fiorentina della giovanni gentile, I ne per ammirare, nelle sale af - Fabrizio guidi Bruscoli, Santissima Annunziata, con guida frescate da Dosso e Battista Dos - mario marinesi (tesoriere) , professionale. Giovedì 24 aprile, si, una significativa antologia dal antonio natali , ore 16. elisabetta Puccioni (segretario), grande pittore della corte esten - oliva scaramuzzi, Catterina seia I Visita alla mostra “Le Stanze delle se, alla luce anche della scoperta Muse.Dipinti barocchi dalla di nuovi documenti e di opere Sindaci Francesco Corsi, enrico Fazzini, collezione Molinari Pradelli”, inedite. Corrado galli guidata dal curatore Angelo Mazza. Nelle stanze dei Granduchi. Dagli Uf - Sindaci supplenti Galleria degli Uffizi, lunedì 5 fizi ad Arezzo; opere scelte dalle colle - alberto Conti, Francesco lotti maggio, ore 10. zioni granducali, è la mostra curata da Carlo sisi, che ha scelto di Tavola per lo stendardo tratto dalla Segreteria tania Dyer, I Visita guidata alla mostra Bruna robbiani Battaglia di Anghiari di Leonardo da “Pontormo e Rosso Fiorentino. esporre nella Casa museo di ivan c/o Unipolsai, Vinci, Galleria degli Uffizi, particolare. Divergenti vie della ‘maniera’”. Bruschi ad arezzo (24 giugno -5 via l.magnifico 1, 50129 Firenze. ottobre) dipinti degli Uffizi, i cui tel. 055 4794422 - Fax 055 4792005 Martedì 6 maggio, ore 18. amicidegliuffi[email protected] generi toccano gli interni, le na - nella sala delle Carte geografiche I Visita alla chiesa e alla sacrestia di ture morte, i ritratti, ricompo - agli Uffizi – fino al 29 giugno – Welcome Desk San Niccolò in Oltrarno, con guida nendo un dialogo nello spirito del sono esposte quattro opere ap - luminita Cristescu professionale. Sabato 17 maggio, galleria degli Uffizi, ingresso n.2 collezionismo. partenenti alle raccolte della gal - tel. 055 285610 ore 10,30. a Pratovecchio, al teatro degli an - leria, copie o derivazioni da in - info@amicidegliuffizi.it I Visita guidata alla mostra tei (15 giugno - 19 ottobre) la mo - venzioni di leonardo. insieme “Pontormo e Rosso Fiorentino. stra dal titolo Jacopo del Casentino alla Leda col cigno e alla Vergine col Divergenti vie della ‘maniera’”. e la pittura a Pratovecchio nel secolo Bambino e Sant’Anna, due tavole Mercoledì 4 giugno, ore 18. di Giotto , curata da Daniela Pa - serbano memoria dell’episodio Visita alla casa di Giovanni I renti, prende infine spunto dal - della lotta per lo stendardo trat - PUBBliCazione PerioDiCa Spadolini a Pian de’ Giullari (con l’unica opera firmata di iacopo to dalla pittura murale raffigu - QUaDrimestrale Dell ’a ssoCiazione biblioteca e collezione di cimeli del Casentino, conservata agli Uf - rante la Battaglia d’anghiari, Direttore eDitoriale risorgimentali), guidata da Cosimo fizi, per operare un confronto con commissionata a leonardo per la maria vittoria Colonna rimbotti Ceccuti. Giovedì 19 giugno, ore 17. maestri coevi e lo straordinario pa - sala del maggior Consiglio nel pa - Comitato Di reDazione I Visita nel centro storico di Arezzo, trimonio d’arte locale. lazzo della signoria nel 1503. Di guidata da Carlo Sisi, curatore della singolare interesse il confronto tra Presidente antonio natali mostra della “Città degli Uffizi” queste due copie cinquecentesche intitolata “Nelle stanze dei della Battaglia , delle quali la co - Coordinamento per gli Uffizi giovanna giusti Granduchi. Dagli Uffizi ad Arezzo; siddetta ‘tavola Doria’ – dal nome opere scelte dalle collezioni della casata genovese cui appar - Direttore responsabile maria novella Batini granducali”. Venerdì 26 settembre. teneva almeno dal Xviii secolo – uscita illegalmente dall’italia e Hanno collaborato a questo numero rientrata nel nostro paese nel marzia Faietti, Carlo Falciani, Per informazioni e prenotazioni 2012, quale donazione del Fuji alessandra giannotti, giovanna giusti, lucia meoni, rivolgersi al Welcome Desk art museum di tokyo, è stata antonio natali, Daniela Parenti, degli Uffizi sottoposta a restauro e indagini da annamaria Piccinini, tel. 055 285610 parte dei tecnici dell’opificio Claudio Pizzorusso delle Pietre Dure, la cui Direzio - Grafica, realizzazione e stampa ne presenterà i risultati in occa - eDizioni PolistamPa - F irenze sione della giornata di studi che via livorno 8/32 50142 Firenze. tel. 055 737871 Dosso Dossi, Allegoria di Ercole , Galleria si terrà il prossimo 27 maggio. Fax 055 7378760 degli Uffizi, particolare. Giovanna Giusti

sostenga l’assoCiazione amiCi Degli UFFizi sostengono l’a ssoCiazione Scelga un futuro di civiltà per le nuove generazioni Per aDerire all’associazione amici degli Uffizi rivolgersi al Welcome amiCi Degli UFFizi Investa con noi nella Cultura e nell’Arte permettendo Desk, tel. 055285610, info@amicidegliuffizi.it, e inviare la quota associativa Con il loro ContriBUto : nella modalità preferita: la realizzazione dei programmi annuali I assegno non trasferibile intestato all’associazione amici degli Uffizi, Unipolsai assicurazioni s.p.a. c/o Unipolsai, via lorenzo il magnifico 1, 50129 Firenze. Bologna La sua adesione Le garantirà: I versamento tramite Conto Corrente Postale n°17061508. ente Cassa di risparmio I versamento con bonifico sul conto intestato all’associazione G tessera personale dell’associazione amici degli Uffizi, codice iBan it 06 g 06160 02809 0000 18289 C 00. di Firenze G ingresso gratuito e senza attesa alla galleria I on line sul sito www.amicidegliuffizi.it G ingresso gratuito ai musei del Polo museale fiorentino Forme I socio ordinario € 60 G visite esclusive guidate alla galleria assoCiative I socio Famiglia (2 adulti+ minori) € 100 e alle sue mostre I socio giovane (fino a 26 anni) € 40 G abbonamento al giornale degli Uffizi I socio sostenitore min. € 500

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