L'alto bacino della Dora Baltea è percorso dalla Dora di Veny e dal primo tratto della Dora Baltea, in un tratto dove essa riceve le acque dei suoi più importanti affluenti di destra (Dora di Verney, Dora di Valgrisenche, Dora di Rhêmes, Torrente Savara e Torrente Grand‘Eyvia), i cui bacini costituiscono unità idrografiche indipendenti. I restanti corsi d‘acqua si presentano in generale decisamente più modesti rispetto a questi, con bacini spesso di limitata estensione e regime strettamente dipendente dalla pluviometria, a causa delle ridotte capacità di immagazzinamento legata alla mancanza di estesi apparati glaciali o di nevai perenni e alla ridotta superficie lacustre. Alcuni dei bacini in esame presentano instabilità più o meno marcate, legate non tanto a fattori morfologici o climatici, ma essenzialmente alle scarse qualità geotecniche dei materiali che li formano, che provoca forte erosione, con conseguente ingente trasporto solido e possibilità di pericolose occlusioni dell‘alveo.

Figura 1 Lago dello Chécruit (foto Giorgio Careri) A testimonianza della ridotta stabilità di alcuni bacini stanno gli ampi coni di deiezione posti al loro sbocco, apparentemente sproporzionati rispetto alla loro superficie e alla portata media del torrente. Ë il caso dei Torrenti Tsapy, Dolonne, Rouillard, Echarlod e Charvaz, le cui conoidi occupano buona parte del fondovalle.

Dora di Il bacino interno della Dora di Val Veny presenta una superficie di 91,432 km×. La quota massima è quella della cima del Monte Bianco, 4810 m s.l.m., mentre la minima si ha alla sezione di chiusura, 1280 m s.l.m. L'altitudine media del bacino è di 2633 m s.l.m. Il bacino si sviluppa con asse rettilineo da Sud-Ovest a Nord-Est. Giungendo da , l'ingresso della Val Veny si presenta sbarrato dalla fronte del ghiacciaio della Brenva. Superato questo ostacolo, il fondovalle risulta aperto e pianeggiante, sino alla morena glaciale del Miage; infine, nella parte alta si apre nel sottobacino del Lago di Combal, sino ai pendii che portano al Col de la Seigne. Percorrendo in senso orario la linea spartiacque partendo dalla sezione di chiusura alla confluenza con la Dora di , si sale al Mont Chétif (2343 m s.l.m.); da questo inizia la cresta di destra formata da una successione di monti ad altezza costante: Tête d'Arp (2748 m s.l.m.), Mont Favre (2967 m s.l.m.), Mont Fortin (2753 m s.l.m.), Mont Percé (2844 m s.l.m.) e Mont Léchaud (2805 m s.l.m.). Alla quota 2956 m s.l.m. inizia la cresta di confine con la Francia, che scende sino al Col de la Seigne (2512 m s.l.m.) per poi risalire alla Aguille des Glaciers (3816 m s.l.m.), da cui inizia lo spartiacque della sinistra orografica. Tale spartiacque è un susseguirsi di alte cime: Aguille de Trélatête (3908 m s.l.m.), Aguille de Bionnassay (4050 m s.l.m.) e Dome du Gouter (4306 m s.l.m.) da cui si giunge al Monte Bianco (4810 m s.l.m.).Dalla cima del Monte Bianco lo spartiacque scende poi alla Tour Ronde (3794 m s.l.m.), raggiunge poi la Pointe Helbronner (3459 m s.l.m.) e da questa infine alla sezione di chiusura alla confluenza con la Dora di Val Ferret. I versanti della Valle sono asimmetrici: quello sinistro è più inclinato, e dotato di maggiore copertura glaciale, cosicché costituisce fonte continua di alimentazione dei brevi ed impetuosi torrenti; quello destro presenta torrenti molto modesti ed alimentati nel solo periodo di fusione delle nevi. Il bacino interno della Dora di Val Veny sulla sinistra orografica è ampiamente coperto da importanti formazioni glaciali, quali il Glacier de La Lex-Blanche e quello des Echelettes, che alimentano costantemente il Lago de Combal, il Glacier du Miage, il Glacier du Breulliat, il Glacier du , il Glacier du Freney ed infine il Glacier de La Brenva, che a loro volta alimentano la Dora di Val Veny attraverso il torrente du Miage, de Freney e de La Brenva. Di minore importanza, sulla destra orografica, sono da considerare il torrente de Vesses e du Blessu, che traggono origine dagli omonimi piccoli valloni.

Nei grafici seguenti sono indicati gli andamenti della curva ipsografica del bacino ed il profilo longitudinale del corso d‘acqua principale.

Alte zza m Val Veny s.l.m. Curva ipsogra fica 5400 4400 3400 2400 1400 0 20 40 60 80 100

2 Supe rficie Km

Dora di Val Veny Alte zza m Profilo longitudina le s.l.m. 2700 2200

1700

1200 0 5 10 15 20 Lunghe zza Km