Lariano, vigilessa investita con l’auto da anziano che aveva parcheggiato in divieto di sosta

Marocco Responsabile (CISL FP Roma Capitale e Rieti): “Il sindaco si costituisca parte civile nel processo”

Una nuova aggressione nei confronti di un agente della Polizia Locale di Lariano colpevole di voler far rispettare le regole e le norme del Codice della Strada ad un conducente. E’ Michele Marocco Responsabile del Dipartimento Funzioni Locali della CISL FP Roma Capitale e Rieti a raccontare come sono andati i fatti.

“Nella giornata di venerdì scorso durante un normale controllo da parte di un agente della Polizia Locale ad un veicolo condotto da un uomo che a seguito della richiesta dei documenti, per una reiterata infrazione al Codice della Strada, ha messo in moto l’auto urtando la donna agente della Polizia Locale di Lariano buttandola a terra procurandole lesioni con prognosi di sette giorni. L’uomo poi risulterebbe stato arrestato dai Carabinieri per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e sarebbe ora in attesa di giudizio. Un’incomprensibile aggressività generata dal non voler rispettare quelle regole del vivere civile che la Polizia Locale cerca di far applicare. Il comportamento non legittimo legato addirittura alla violenza, il mancato rispetto delle norme, soprattutto nei confronti delle donne e degli uomini che indossano una divisa, che rappresentano lo Stato ed hanno il compito di far osservare le leggi, non può essere in alcun modo più tollerato. Nessuno potrà mai dimenticare l’encomiabile lavoro in questo anno di pandemia svolto dalle donne egli uomini della Polizia Locale, per i controlli svolti sull’intero territorio nazionale al fine di limitare il contagio da COVID-19. Chiediamo pertanto al Sindaco di Lariano di costituirsi parte civile nel processo nei confronti di chi si è reso colpevole di questi atti e di mettere in campo tutte le iniziative adeguate a far sì che gli appartenenti alla Polizia Locale di Lariano possano lavorare in sicurezza esercitando le loro funzioni per il rispetto delle norme che tutti, nessuno escluso, dovrebbero rispettare, con l’auspicio che al più presto gli appartenenti alla Polizia Locale possano essere equiparati ai fini assistenziali, previdenziali e fiscali alle forze di polizia ad ordinamento statale, con l’approvazione di una nuova Legge Quadro oramai divenuta improcrastinabile. Esprimo a nome della CISL FP di Roma Capitale e Rieti la piena solidarietà alla collega ed a tutto il Comando della Polizia Locale di Lariano”.

Frascati, al via il marzo delle donne delle Associazioni Tuscolane In un momento di difficoltà nazionale e locale, a causa della pandemia da Covid-19, una parte delle associazioni di Frascati presenta una serie di iniziative per rendere omaggio alla donna. Sono 11 gli appuntamenti programmati, con inizio l’8 marzo e chiusura il 30. Tutti gli eventi saranno trasmessi in diretta live sulle pagine Facebook delle associazioni coinvolte. Il cartellone si intitola: «Marzo delle donne delle Associazioni Tuscolane» ed è stato pensato per dare un segnale di resilienza alla città e di organizzazione dal basso. A realizzare le iniziative di questa piccola rassegna culturale sono le associazioni Approdo di Turan, Di terra e di parole, Ettore Apollonj, Giovani per Cambiare, La Gilda dei Guitti, Note Blu, SiparioAperto e il Circolo Femminile di Amicizia Europea (CFAE). Gli eventi sono coordinati dall’Associazione Chi Sarà di Scena APS, che per favorire la realizzazione di alcuni eventi metterà a disposizione la propria piattaforma Zoom.

«Come Associazioni Culturali di Frascati vogliamo lanciare un messaggio forte, sottolineando quanto sia importante per noi dare continuità ad una serie di progetti culturali anche in questo difficile momento di pandemia – dichiara Tommaso Mascherucci, che ha coordinato il cartellone di eventi -. Per noi è molto importante poter svolgere la nostra attività in favore della nostra amatissima città, anche se sfortunatamente ricollocati ad agire in remoto. Ringrazio tutte le realtà associative che hanno aderito a questa iniziativa dedicata alla donna e ci daremo da fare per far sì che questa collaborazione dal basso, tra tutti coloro che fanno cultura, possa continuare anche nei mesi a venire».

Lun 8 ore 18,30 – Pag. Facebook delle associazioni “L’Uomo nero non esiste” presentazione del libro di Simona De Cupis corti teatrali adattamento e regia di Tommaso Mascherucci interventi delle Associazioni Di terra e Di Parole e SiparioAperto Evento cura di Chi sarà di scena APS

Mar 9 ore 16 – Pag. Facebook delle associazioni Abbi cura di te di Susanna Tamaro Adattamento e Regia di Laura Teodori Corti e monologhi teatrali a cura di SiparioAperto Teatro

Mer 10 ore 16,00 – Pag. Facebook delle associazioni Le capitali europee, femminile plurale A cura del CFAEAE

Ven 12 ore 18,30 – Pag. Facebook delle Associazioni DONNE NOIR. Donne autrici di genere giallo/noir nella cultura di oggi Livia Frigiotti dialoga con Letizia Triches, Cecilia Lavopa, Livia Sambrotta, Lucia Tilde Ingrosso NOIR IN VILLA Associazione Culturale Ettore Apollonj

Mer 17 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni Vitamina D. Come Donna Incontri digitali a cura delle associazioni Approdo di Turan, Giovani per Cambiare, La Gilda dei Guitti

Ven 19 ore 18,30 – Pag. Facebook delle associazioni Clemente VIII Aldobrandini e Beatrice Cenci Regia e adattamento del corto teatrale di Tommaso Mascherucci in collaborazione con Centro Studi e Documentazioni Storiche Frascati Interviene il CFAE.

Lun 22 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni Tre video monologhi ironici in omaggio a Franca Valeri Regia di Laura Teodori. A cura di SiparioAperto Teatro

Mar 23 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni Storie di donne a lieto fine. A cura del CFAE

Ven 26 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni La scatola di latta. Presentazione del romanzo di Matilde Ventura. A cura dell’Ass. Di terra e di parole

Dom 28 ore 11,30 – Pag. Facebook delle associazioni Musica en plein air nel giardino di Givenchy Concerto a cura dell’Ass. Note Blu

Mar 30 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni Quattro video monologhi ironici di Stefano Benni Regia di Laura Teodori. A cura di SiparioAperto Teatro Milano, trovata bimba di due anni morta in casa e madre in stato di incoscienza

MILANO – Una bimba di due anni trovata morta in casa, a Cisliano, dai Carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso.

Verso l’una di questa notte i militari, attivati dal 112, sono entrati attraverso la finestra nell’abitazione, in quanto la porta di ingresso risultava chiusa dall’interno e nessuno rispondeva, dove è stata trovata la piccola priva di vita e la madre in stato di incoscienza.

La donna è stata trasportata all’ospedale di Magenta dove si trova attualmente piantonata dai Carabinieri.

Sul posto, oltre ai Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia Abbiategrasso, il Pubblico Ministero della Procura di Pavia, dott. Roberto Vincenzo Oreste Valli, ed il medico legale.

Al momento non sono note le cause della morta della piccola, che non presenta evidenti segni di violenza sul corpo. Castel Gandolfo, quei massi che incombono sulle teste dei cittadini: di chi è la competenza per mettere in sicurezza l’area?

Nella relazione della Città Metropolitana si legge che potrebbero verificarsi altri crolli. Il terreno da mettere in sicurezza è pubblico o privato?

CASTEL GANDOLFO (RM) – Ancora nessun intervento è stato effettuato per mettere in sicurezza il costone in piazzale dei Giochi Olimpici a Castel Gandolfo, di fronte il lungolago, dove a gennaio del 2019 un enorme masso è crollato dal costone fermandosi per miracolo, grazie a delle alberature instabili che hanno trattenuto la caduta, a pochi centimetri dal bar chiosco sottostante, si è sfiorata la tragedia, mentre era aperto con il personale che lavorava all’interno.

Se non ci fossero state quelle alberature definite dai tecnici di “scarsa consistenza” ci sarebbero stati dei morti. Ciononostante la questione così grave sembra essere finita nel dimenticatoio e questo pericolo che incombe con altre grandi rocce, che potrebbero staccarsi da un momento all’altro, continua a “minacciare” e pendere sulle teste di visitatori ignari del pericolo cui potenzialmente sono esposti.

Infatti, ci sono migliaia di persone che nel fine settimana transitano su quel piazzale, vicino delle transenne che non servono sicuramente ad evitare che un masso di peperino, qualora si stacchi dal costone, possa travolgerli.

Nonostante dalla relazione del Comune si evinca che il grosso masso si sia staccato da un terreno di un privato (una società), in questi due anni la situazione non è sembrata essere così chiara e le pertinenze, secondo quanto emerso in seguito, sembrerebbero essere di più soggetti (Comune e privato? ).

La domanda è molto semplice: il masso si è staccato da un terreno pubblico o privato?

Per levare ogni dubbio, in questi giorni, la proprietà del chiosco ha richiesto che venga stabilito dal Tribunale di chi sia la competenza per poter capire chi deve porre rimedio a questo grosso pericolo incombente per l’incolumità pubblica che, lo ricordiamo, solo per una questione di fortuna non ha prodotto altri episodi. Tra qualche giorno si dovrebbe conoscere l’esito dell’accertamento tecnico preventivo richiesto

Come da relazione del geometra Pieragostini del Comune di Castel Gandolfo in merito al sopralluogo del 16 gennaio 2019, si legge che un grosso masso di peperino si era staccato dal costone sovrastante l’attività commerciale. L’area del distacco è stata individuata al foglio 2 particella 150 che come si legge dalla relazione del geometra comunale è di proprietà di una società con sede a Castel Gandolfo.

Il geometra a seguito dell’intervento suggerisce anche al Comune di emettere una ordinanza a salvaguardia della pubblica incolumità e “preservazione dei beni”

C’è anche una relazione di sopralluogo dei tecnici specializzati della Città Metropolitana da cui si legge che “la caduta è avvenuta da una parte rocciosa situata a circa 15 metri più in alto rispetto alla quota di arresto del grande masso”. Si legge ancora “la scarpata rocciosa da cui è avvenuto il distacco è segnalata come orlo di scarpata di frana nella cartografia relativa all’inventario dei fenomeni franosi.

Veniamo a conoscenza inoltre che si tratta di terreni superficiali alterati e argillificati dove la presenza di vegetazione e arbusti aggrava la situazione perché ha prodotto delle fratture e destabilizzato il costone.

Nella relazione della Città Metropolitana si legge che potrebbero verificarsi altri crolli

Nello specifico sono state “individuate due diverse porzioni di roccia completamente dislocate e a rischio crollo”. Si sono poi evidenziate le condizioni di pericolosità in cui versa l’intera parete, “l’area in esame – leggiamo ancora nella relazione dei tecnici della Città Metropolitana – è caratterizzata dall’innesco di fenomeni di crollo di roccia a rapido innesco e sviluppo in grado di mobilizzare volumi di roccia e detriti anche potenzialmente notevoli e capaci di minacciare la stabilità complessiva del settore in analisi e di comportare un rischio indotto molto elevato per beni e persone. Per risanare il tratto in esame lungo circa 100 metri è necessario intervenire rapidamente eliminando il pericolo che gli elementi tufacei posti in equilibrio instabile possano staccarsi dalla parete verticale….”.

Infine la Città Metropolitana elenca una serie di interventi quali la bonifica delle pietre, l’applicazione di una rete metallica e la realizzazione di un fosso di guardia collegato con le opere idrauliche e i tecnici dicono espressamente che le indicazioni dettate sono finalizzate alla salvaguardia dell’incolumità pubblica e preme anche sulla necessità di effettuare ulteriori studi specifici e approfondimenti.

Le relazioni messe nero su bianco parlano di un pericolo grandissimo. Adesso con l’accertamento delle responsabilità e competenze bisognerà quanto prima provvedere a salvaguardare la pubblica incolumità.

Antidroga: in manette 4 persone tra Acilia, Ponte Galeria e Vitinia

OSTIA (RM) – Proseguono i servizi antidroga dei Carabinieri di Ostia sul tratto di litorale di competenza: nelle ultime 48 ore sono state arrestate 4 persone, una è stata denunciata piede libero. I Carabinieri della Stazione di Acilia, che da alcuni giorni avevano notato un insolito fermento nei pressi dell’abitazione di una 19enne, pregiudicata del posto, nella giornata di ieri hanno fatto scattare un blitz nel corso del quale è stata eseguita un’approfondita perquisizione. L’attività ha consentito di recuperare 7 panetti di hashish del peso complessivo di circa 1 Kg nascosto in cantina. La ragazza- pusher è stata arrestata e posta agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.

In manette è finito anche un 55enne di Ponte Galeria: i Carabinieri, che da alcuni giorni lo stavano tenendo sotto controllo, avendo il fondato sospetto che l’uomo potesse detenere nel proprio appartamento delle sostanze illegali, hanno deciso di attuare un controllo. L’uomo, alla vista degli uomini dell’Arma, ha reagito, dapprima spintonandoli, poi tentando di svuotare nello scarico del lavandino della cucina il contenuto di un involucro in plastica, successivamente rivelatasi cocaina. Dopo aver bloccato il 51enne, i Carabinieri hanno potuto perquisire l’intero immobile: durante le attività sono state rinvenute e sequestrate numerose dosi di cocaina, hashish e marijuana, oltre al materiale per la pesa ed il confezionamento delle dosi e la somma di oltre 7.000 euro, ritenuto provento dell’illecita attività. Il pusher è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa di processo.

Un 18enne di Vitinia, incensurato, è finito dei guai dopo essere stato fermato da una pattuglia della locale Stazione Carabinieri mentre si trovava, insieme ad un coetaneo, a bordo della sua minicar. Il giovane, alla vista dei militari, ha tentato di gettare dal finestrino un piccolo involucro, ma il suo gesto non è sfuggito ai Carabinieri che lo hanno recuperato, verificando che all’interno era contenuta una modica quantità di hashish. La successiva perquisizione, estesa anche all’abitazione del giovane, ha consentito di sequestrare altre dosi della stessa sostanza. Il ragazzo è stato denunciato a piede libero, mentre la droga ed il restante materiale rinvenuto è stato sequestrato.

Infine, su disposizione della Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri di Ostia hanno arrestato e accompagnato in carcere 2 pregiudicati – uno residente ad Acilia e l’altro a Ponte Galeria – già sottoposti agli arresti domiciliari, poiché condannati in via definitiva per reati inerenti gli stupefacenti, oltre che contro la persona e il patrimonio. I due malviventi sono stati portati, rispettivamente, nelle carceri di Viterbo e Velletri, dove sconteranno poco meno di 1 anno di reclusione.

Milano e hinterland, gli irriducibili del Covid: tra feste clandestine e assembramenti i Carabinieri denunciano 32 persone MILANO – Anche il sabato appena trascorso ha fatto registrare numerosi interventi da parte dei Carabinieri a seguito di assembramenti, feste clandestine e violazione dei decreti da parte di titolari di esercizi pubblici.

Nel tardo pomeriggio di sabato 6 marzo, alle ore 18:00 circa, personale della Stazione Carabinieri di Castano Primo e del N.O.R. della Compagnia di Legnano, hanno proceduto al controllo di un bar sito in piazza Sant’Ambrogio a Vanzaghello e di un altro in via Villoresi a Turbigo in quanto al loro interno venivano trovate rispettivamente 4 e 6 persone assembrate ed intente a consumare bevande. Entrambi i locali venivano quindi temporaneamente chiusi per 5 giorni ed i 10 avventori venivano sanzionati amministrativamente per le violazioni delle disposizioni in materia di contenimento del contagio.

Alle 19:00 circa dello stesso giorno, a Cormano, i Carabinieri della locale Stazione hanno sanzionato 3 ragazzi, facenti parte di un gruppo più ampio di persone allontanatesi velocemente all’arrivo degli operanti, che erano assembrati presso la stazione F.N. Milano. Uno dei ragazzi inoltre, un 16enne italiano, è stato trovato in possesso di 0.34 gr. di hashish e quindi segnalato quale assuntore di sostanze stupefacenti.

Anche a Cologno Monzese in via Visconti, alle ore 20:00 circa di ieri, i Carabinieri della locale Tenenza, con l’ausilio di personale della Polizia Locale, hanno proceduto al controllo di numerosi avventori trovati a stazionare nei pressi di un minimarket di proprietà di un cittadino bengalese 37enne, che è quindi stato sanzionato per aver consentito la somministrazione di cibi e bevande nelle adiacenze del locale, con sospensione e chiusura dell’attività per 5 giorni. Nel complesso, al termine del controllo, sono state poi sanzionate per assembramento e mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, 8 persone.

Nella medesima serata, a Milano, personale della Compagnia Milano P.ta Monforte e del Nucleo Radiomobile sono intervenuti presso il parco “Metropolitana Cimiano” in quanto erano pervenute al 112 varie segnalazioni di assembramenti. Giunti sul posto, gli operanti hanno identificato e segnalato per l’inosservanza delle misure anti – covid, 7 cittadini sudamericani tra i 19 ed i 23 anni che si erano riuniti a consumare alcolici insieme ad altre decine di giovani che sono riusciti ad allontanarsi precipitosamente alla vista dei Carabinieri.

Più tardi, alle ore 22:30 circa, i Carabinieri della Tenenza di Cologno Monzese sono poi intervenuti in via Quattro Strade, sanzionando 4 stranieri di origine moldava per la violazione delle disposizioni sanitarie volte al contenimento del contagio e violazione del coprifuoco ed inoltre per non aver rispettato l’obbligo di indossare i previsti dispositivi di protezione individuale.

In ultimo in via Milano a Bresso, all’1 circa di questa notte, i Carabinieri della locale Stazione, dopo essere intervenuti per segnalato assembramento, hanno denunciato in stato di libertà per minaccia ed oltraggio a Pubblico Ufficiale due italiani di 20 e 21 anni che si trovavano insieme ad un altro soggetto ed in stato di alterazione dovuto all’abuso di sostanze alcoliche. Alla vista dei militari si sono dati alla fuga a piedi venendo però raggiunti e bloccati, durante le successive fasi di identificazione i due hanno iniziato ad inveire contro di loro con minacce e frasi oltraggiose. Tutti e tre i giovani sono inoltre stati sanzionati per la violazione delle norme anti – covid.

Roma, gli irriducibili del Covid tra assembramenti all’ombra del Gianicolo e cene clandestine: proseguono i controlli dei Carabinieri ROMA – La scorsa sera, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito una serie di capillari controlli anti- assembramento in tutta la Capitale e nelle piazze maggiormente frequentate, al fine di far rispettare le misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Nel pomeriggio, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro, sono intervenuti, in piazza Garibaldi, per un assembramento di giovani.

I militari hanno identificato una comitiva di tredici studenti intenti ad ascoltare musica ad alto volume tra alcune minicar parcheggiate, senza mantenere il distanziamento interpersonale di almeno un metro. Per tutta la comitiva sono scattate le sanzioni amministrative di 400 euro cadauno, per un totale di 5.200 euro.

Verso le ore 21, i Carabinieri della Stazione Roma San Paolo, hanno scoperto “una cena clandestina”, in un ristorante di via Silvio D’amico. Entrati all’interno del locale, i militari hanno sorpreso il cameriere mentre serviva ad un tavolo ed hanno accertato la presenza di 7 avventori mentre consumavano la cena.

I Carabinieri hanno fatto scattare subito le sanzioni previste dalla normativa anti-covid, per il titolare del ristorante e per i “clienti abusivi” che sono stati invitati a tornare presso le proprie abitazioni, nonché hanno segnalato la chiusura dell’attività, pena che va da 5 a 30 giorni di chiusura.

Infine, i Carabinieri della Stazione Roma Monte Mario hanno sanzionato e chiuso per 5 giorni, un negozio di largo Giannina Lilli.

I militari durante un controllo hanno appurato che il titolare dell’attività commerciale, gestita da un cittadino del Bangladesh, proseguiva la propria attività di somministrazione di bevande alcoliche oltre l’orario consentito.

Caltanissetta, sanzionato locale in via Monaco: non rispettava le prescrizioni anti Covid La Polizia di Stato, a seguito di controlli predisposti presso gli esercizi commerciali, prevalentemente di somministrazione di alimenti e bevande, al fine di verificare il rispetto delle prescrizioni imposte dal Governo per contenere l’espandersi della pandemia, ha sanzionato il titolare del bar denominato “MEET CAFE’, sito a Caltanissetta in Via L.Monaco.

Nel corso del controllo, è stato accertato che all’interno dei locali dell’attività in questione, dove erano presenti circa un centinaio di avventori, distribuiti nei tavoli con posto a sedere (in ottemperanza alle disposizioni impartite dalle linee guida del D.P.C.M.), due tavoli risultavano essere occupati da n.5 avventori anziché 4; identificati e opportunamente interpellati riferivano di non essere congiunti o conviventi.

Pertanto, si è proceduto alla contestazione della violazione dell’art.1 comma 10 Lett. “GG” del D.P.C.M. del 14.01.2021 (aree gialle), con riferimento all’art. 4 comma 1 del D.L. 25.03.2020 n.19 convertito con Legge n.35 del 22.05.2020, che prevede la sanzione amministrativa di euro 400,00 e la contestuale sanzione accessoria della sospensione dell’attività per giorni 5.

Si provvederà ad inoltrare alla competente Prefettura apposita informativa per i provvedimenti successivi, che vorrà adottare. Sanremo, vincono i Maneskin. Amadeus e Fiorello calano il sipario. Caccia ai nuovi conduttori

I Maneskin con il brano vincono il 71/o Festival di Sanremo. Al secondo posto e con Chiamami per nome, al terzo Ermal Meta con Un milione di cose da dirti.

Questa la classifica finale dei Big dal quarto al ventiseiesimo posto: Colapesce Dimartino, Irama, Willie Peyote, Annalisa, Madame, Orietta Berti, Arisa, La Rappresentante di Lista, Extraliscio . Davide Toffolo, Lo Stato Sociale, Noemi, Malika Ayane, Fulminacci, Max Gazzè, Fasma, Gaia, Coma_Cose, Ghemon, Francesco Renga, Gio Evan, Bugo, Aiello, Random.

La serata finale del Festival di Sanremo si apre con la Banda della Marina militare che esegue l’Inno di Mameli.

Fiorello rende omaggio a Little Tony, accompagnato in apertura dalle coreografie ipnotiche degli Urban Theory, la dance crew fenomeno dei social con oltre 600 milioni di visualizzazioni.

Gli Urban Theory si esibiscono in una suggestiva coreografia caratterizzata dalla tecnica di ballo del tutting: danza interpretativa contemporanea che si focalizza sull’abilità del ballerino di creare posizioni geometriche e movimenti delle dita delle mani. Un percorso straordinario quello degli Urban Theory: partiti come una piccola scuola di danza del Ponente Ligure, a Vallecrosia (IM). In pochissimi anni hanno bruciato tutte le tappe possibili conquistando prima Federica Pellegrini, durante la loro partecipazione a Italia’s Got talent, che li ha premiati con un Golden Buzzer, e successivamente Fiorello che li ha scelti come corpo di ballo per il programma “Viva Rai Play!”. Fino alla chiamata di Jimmy Fallon che li ha voluti in collegamento nel The Tonight Show.

Sul palco dell’Ariston Fiorello ironizza sul futuro di Sanremo e scherza con Amadeus che ha escluso l’ipotesi di un festival ter: “E’ finita l’avventura. Oggi sono rimasto basito: in conferenza stampa hai detto che non farai il festival l’anno prossimo. Ti capisco, perché è impegnativo, hai un’età, ma se non lo fai tu finalmente sto in pace. In bocca al lupo a quelli che verranno l’anno prossimo a fare il festival: vi auguro questa platea piena, la galleria piena, il pubblico in mezzo all’orchestra, milioni persone fuori dell’Ariston, ospiti internazionali, ma vi deve andare malissimo, ve lo auguro con tutto il cuore”. Finge di annunciare già il vincitore: “Non posso venire qui alle 2 ad annunciarlo”, sottolinea biascicando. “Ultima cosa. Mi ha chiamato Franceschini, sai che noi della cultura abbiamo la chat, e mi ha chiesto di ricordare che sono i 700 anni di Dante. Mi ha chiesto di leggere qualcosa: ma io le cose le so a memoria, declamo”. Recita l’incipit dell’Inferno, l’ultimo verso del Paradiso e chiosa: “Quello che c’è in mezzo ve lo leggete voi perché noi abbiamo 26 cantanti”.

“In attacco Zlatan e Ibra. Al centrocampo Fiorello, sarebbe un bravissimo fantasista e il calcio senza fantasia non è bello. In difesa l’orchestra, che ha difeso con i denti la forza della musica”. E’ la formazione che Ibrahimovic ha portato per la partita del festival di Sanremo. “E io?”, chiede Amadeus. “Tu portiere, se non ti va bene vai in panchina, se no vai in tribuna, se no vai a casa”. Nel ruolo dello stopper Ibra mette Achille Lauro: “così mette paura agli avversari e stanno lontano. Volevo fare lo scambio di maglia, ma non si può: è sempre nudo”. Poi, guardando la giacca nerazzura di Ama, ammette di avere fatto un errore: “non ho deciso io il colore della tua giacca”.

Circeo, bando sui daini: di dimette il presidente del Parco Ricciardi Si è dimesso il presidente del Parco nazionale del Circeo, Antonio Ricciardi. Una decisione presa nell’infuriare delle polemiche sui bandi che mandano a morire i daini che abitano la Foresta demaniale del Circeo, dichiarata nel 1977 Riserva della Biosfera tutelata dall’Unesco. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che contestò immediatamente la scelta dell’amministrazione del parco, torna a chiedere l’annullamento dei bandi ora che l’ente, già senza direttore, ora vede anche le dimissioni del presidente.

«Il Parco nazionale del Circeo con questi bandi, la cui scadenza è stata inoltre prorogata di un mese, non ha mantenuto gli impegni presi solo un anno fa, quando garantiva un piano di contenimento incruento da portare avanti con le sterilizzazioni», spiega il presidente dell’Oipa,Massimo Comparotto. «La scelta invece è stata quella di assegnare anche ad aziende venatorie e alimentari i daini che catturerà nella Foresta demaniale nell’ambito del Piano gestionale di controllo del daino».

In particolare, il Consiglio direttivo dell’ente un anno fa aveva ribadito che avrebbe attuato “tutte le possibilità, non cruente e senza sparo, iscritte a vario titolo nel Piano per raggiungere l’obiettivo della diminuzione della popolazione di questa specie per ridurre la pressione sul territorio: spostamenti interni ed esterni, verifica su efficacia di sperimentazione farmaci immunocontraccettivi condivisa con organi competenti”.

E invece sono stati pubblicati sul sito web del Parco tre bandi per la cessione degli esemplari che saranno catturati. Gli animali saranno ceduti rispettivamente ad aziende agri- turistico-venatorie dove si pratica la caccia, ad allevamenti a scopo alimentare, e a proprietari di recinti che abbiano le caratteristiche idonee a ospitare gli esemplari a “scopo ornamentale”.

Non solo. È stato reso noto che di recente il Parco ha pubblicato anche un avviso pubblico per la formazione del personale potrà sparare ai daini nella foresta demaniale. Nella premessa si legge: “L’Ente PNC intende formare, nell’ambito del Piano gestionale di controllo del daino, personale di supporto per le operazioni propedeutiche allo screening sanitario della popolazione, nonché quelle di rimozione attiva della popolazione di daino all’interno dell’Area protetta, ai sensi della vigente normativa, da effettuarsi sia tramite cattura in vivo degli animali mediante corral fissi o chiusini mobili, che con la tecnica dell’abbattimento diretto tramite arma da fuoco a canna rigata”.

Ora che il Parco del Circeo resta senza neppure il presidente, faccia un passo indietro e diventi amico degli animali.

Acilia, da “Serra Madre” l’idea per rilanciare il florovivaismo

Il florovivaismo come settore strategico sul quale Coldiretti sta lavorando per la sua valorizzazione, attraverso una serie di azioni concrete, che vanno dalla semplificazione burocratica, al potenziamento del comparto fitosanitario, fino all’importanza strategica della corretta informazione ai consumatori sull’origine dei prodotti. Sono solo alcuni dei temi affrontati nel confronto “Dal verde privato alla foresta urbana”, che si è svolto nell’azienda agricola Serra Madre ad Acilia di Stefano Mangiante.

Presenti il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, con il suo vice e presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri. Al dibattito ha preso parte anche Romano Magrini, Capo Area Gestione del Personale, Lavoro e Relazioni Sindacali di Coldiretti,Nada Forbici, presidente di Assofloro, Andrea Pellegatta, presidente della Società Italiana di Arboricoltura, ma anche agronomi e tecnici del settore e Massimo Marzoni, presidente di Anaci Lazio.

Ad aprire i lavori è stataSara Paraluppi, Direttore di Coldiretti Lazio. E proprio Coldiretti Lazio insieme ad Assofloro ha voluto questo confronto che ha tracciato una linea su quanto è stato fatto fino ad ora e fissato gli obiettivi per il futuro.

“L’iniziativa nasce dall’esigenza di Coldiretti Lazio – ha detto il presidente David Granieri – di occuparsi con particolare attenzione dell’attività vivaistica, che è e rimane un’attività agricola. Le esigenze del settore florovivaistico sono anche le nostre e crediamo fortemente nella sua evoluzione, che può vincere una serie di scommesse, come quella della manutenzione urbana. L’amministrazione comunale di Roma Capitale per la prima volta nel dipartimento di manutenzione del verde ha istituito l’albo della multifunzionalità. E dunque le aziende agricole possono lavorare senza bando, ma ad incarico diretto, fino alla soglia di 50 mila euro per le ditte individuali e 250 mila euro per le società. Non è una soluzione, ma è un buon inizio”.

Il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, ricorda poi un altro risultato raggiunto. “Abbiamo lavorato affinché venisse attivata nel bilancio regionale una misura molto importante – prosegue – riferita principalmente alla grande distribuzione, ma anche ai commercianti, che varrà per tutti i vivaisti della regione che avranno un ristoro del 30% per l’acquisto di prodotti Made in Lazio”.

Una misura che segue il solco tracciato da Coldiretti come il bonus ristorazione fortemente voluto dal presidente nazionale, Ettore Prandini.

“Ci tenevo ad essere presente per sottolineare l’impegno che Coldiretti sta mettendo in un settore strategico come è quello florovivaistico – spiega il presidenteEttore Prandini – Abbiamo presentato un piano legato al Recovery Plan per quanto riguarda le piantumazioni di 50 milioni di piante, partendo dalle città metropolitane, fino ad arrivare alle città con un minor numero di residenti. Quello che stiamo chiedendo al ministero dell’Agricoltura e dell’Ambiente è di coltivare e produrre le piante in Italia, partendo dalla valorizzazione di quelle autoctone”.

La forma naturale per combattere l’inquinamento è utilizzare il verde come risorsa, ha ricordato il presidente nazionale di Coldiretti, che ha citato anche alcuni studi realizzati sui benefici che le piantumazioni possono apportare in termini positivi per l’abbattimento delle temperature nel periodo estivo, fino ad arrivare all’abbassamento di tre gradi e dunque ad un maggior risparmio energetico. Stessa cosa per il periodo invernale.

“Dobbiamo fare ancora tantissimo per il florovivaismo – ha aggiunto Prandini – siamo solo all’inizio di un percorso che comunque ci ha portato ad ottenere dei risultati notevoli che vanno dal bonus verde, alla defiscalizzazione, alla decontribuzione e a tutto quello che concerne le figure professionali o il lavoro che si sta facendo in Europa anche su temi più vasti. Una delle cose che vorremmo cercare di attuare è una maggior valorizzazione dei certificati sulle attività inquinanti”.

E sull’importanza delle figure professionali è intervenuta anche Nada Forbici, presidente di Assofloro. “Gli alberi cadono spesso a causa dell’incuria – spiega – ecco perché bisogna avere figure all’altezza di curarli. Qualche anno fa abbiamo intrapreso un lungo percorso per il riconoscimento giuridico del manutentore del verde. Questo ha fatto si che nel collegato agricolo 2016, fosse scritto l’art 12, che determina quali sono i parametri tecnici per ricoprire questo ruolo professionale. Da quel momento non ci si può improvvisare manutentore del verde”.