All'augusteo Brilla La Stella Di Loretta Goggi
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22 SPETTACOLI domenica 7 aprile 2013 MALATO DA TEMPO, 67 ANNI, HA SCOPERTO TALENTI COME FRANCESCA NERI, PENELOPE CRUZ E JAVIER BARDEM Cinema in lutto, morto il regista Bigas Luna ROMA. Il cinema piange Bigas Luna. Il regista spagnolo, 67 anni e commozione: «A lui devo tutto e anche se non è stato facile lo rifarei malato da tempo, si è spento ieri nella sua casa di Tarragona, anche oggi. Per interpretare il ruolo della disinibita Lulù che con assistito dalla moglie e dalle figlie. Aveva diretto film di successo naturalezza passa da una fantasia erotica all’altra e da un partner internazionale come “La teta y la luna” e nel 1992 aveva vinto il all’altro, mi sono affidata completamente a Bigas. La mia fortuna è Leone d’argento per la regia al festival di Venezia con il film stata che quel film colpì Massimo Troisi che poi mi volle nella “Prosciutto prosciutto”. Lo stesso film gli aveva procurato il premio commedia “Pensavo fosse amore invece era un calesse”. Bigas era della giura al festival di San Sebastian. A Luna si deve la scoperta di una persona particolare, affezionata, generosa. Ci scrivevamo nomi come Javier Bardem e Penélope Cruz. Quello che viene spesso, ogni tanto mi mandava una foglia secca e una frase carina, globalmente riconosciuto come il suo capolavoro è “Le età di Lulù” era proprio un tipo». con Francesca Neri. La fama internazionale arriva proprio con Per espresso desiderio del cineasta non avrà luogo alcun funerale, “Prosciutto, prosciutto” con Anna Galiena, Penelope Cruz e Stefania nè omaggio pubblico. Pur affetto da una grave malattia, Bigas Luna Sandrelli. Con questo film si attirò attenzioni e critiche. Bigas Luna non aveva rinunciato a lavorare e stava iniziando le riprese del portò sul grande schermo “Bambola” la cui protagonista era Valeria “Mecanoscrito del segundo origen”, un adattamento per il cinema Marini. La sua ultima fatica al cinema è “Son de mar”. del romanzo dello scrittore Manuel de Pedrolo. La famiglia del Francesca Neri, che aveva 25 anni quando il regista la scelse nel cineasta ha fatto sapere che la pellicola sarà portata a termine e sarà Bigas Luna, il regista spagnolo aveva 67 anni ed era malato ruolo di protagonista nel film “Le età di Lulù”, lo ricorda con dedicata al nipotino del regista. TEATRO GRANDE PROVA D’ARTISTA IN “GYPSY”, IL MUSICAL DI JULE STYNE CON LE NOTE DI STEPHEN SONDHEIM All’Augusteo brilla la stella di Loretta Goggi di Giuseppe Giorgio DELLE PALME “ANCHE L’OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE” NAPOLI. Grande prova d’artista per Loretta Goggi all’Augusteo, che nei panni di Ro- Maurizio Casagrande e Michele Caputo se Elizabeth Thompson Hovick, la testarda “madre padrona” di Rose tra risate e tanti motivi di riflessione Louise Hovick, diventata poi la ce- lebre Gypsy Rose Lee e di Ellen di Mimmo Sica Evangeline Hovick, moderata- mente conosciuta in cinema e tea- NAPOLI. «In questo spettacolo mi tro come June Havoc, offre nuova è piaciuto giocare su un’idea, cioè vita alla vera protagonista di “Gyp- che alcune volte la risata può di- sy”, il musical di Jule Styne con le ventare una filosofia di vita. La ri- note di Stephen Sondheim pre- sata non è fine a se stessa, ma è un sentato per la prima volta a Broad- lenzuolo sotto il quale si celano si- way nel 1959. gnificati profondi». Emozionante test, quindi, per una Lo aveva detto Maurizio Casa- Goggi che tuttavia, nel ritornare in grande prima del debutto di “An- teatro dopo il difficile periodo per- che l’occhio vuole la sua parte”, la sonale, s’imbatte in un lavoro che, pièce di cui è regista e coautore in- sia pure considerato come uno dei sieme a Michele Caputo e a Fran- più grandi musical americani di cesco Velonà. L’artista ha centrato tutti tempi, nel mostrare di colpo in pieno l’obiettivo perchè ha fatto tutto il peso degli anni unitamente ridere molto, ma ha offerto anche a delle canzoni non proprio irresi- tanti motivi di riflessione. La com- stibili, trova nel teatro di piazzetta media, dopo tre anni di successi, è Duca d’Aosta un’atmosfera di pub- stata presentata in una nuova stra- blico cordiale ma non certo entu- Loretta Goggi sul palcoscenico dellʼAugusteo (Foto di Gilda Valenza) ordinaria versione al teatro Delle Maurizio Casagrande e Michele Caputo siasta. Ed è con queste premesse Palme riscuotendo un grande suc- che raccontando la vera storia di riano Re Lear, regala al pubblico Eleonora Tata, rispettivamente nei cesso. morali ed etici che ispirano la sua era ispirato fino a quel momento Gypsy Rose Lee, la “Regina del una recitazione viva e palpitante panni delle figlie Gypsy e June ed La storia contiene un messaggio vita e che sottendono ogni suo pen- oppure seguire la voce del cuore. Il Burlesque” nell’America degli an- ma che nonostante ciò, spesso s’in- ancora, tra gli altri, con Sergio Leo- forte: impariamo a trovare la stra- siero. È andato ad abitare da Mas- finale è una sorpresa quasi annun- ni Trenta e di sua madre Rose, don- frange contro gli scogli di certe lun- ne e Matteo Tugnoli, il lavoro che da per essere noi stessi accettan- simo, un amico conosciuto ad una ciata, se si è prestata attenzione ai na pronta a sacrificare persino l’in- gaggini e situazioni avulse dal tem- si avvale anche della direzione mu- doci per quello che siamo vera- festa che è partito per un lungo dialoghi tra Simona e il suo medico, fanzia delle sue figlie e la sua vita po. Incitata dal produttore Daniele sicale di Fabio Serri, delle coreo- mente. Lo scenario è quello di uno viaggio, e in un momento di estre- del quale si sente solo la voce. sentimentale nel nome del succes- Luppino e sulla scia della sua soli- grafie di Stefano Bontempi, delle spaccato di quotidianità estrema- mo sconforto decide di suicidarsi. Bravissimo Maurizio Casagrande so, Loretta Goggi, propone agli ta verve, la Loretta degli sceneg- scenografie di Matteo Piedi e del- mente attuale nel quale prevale Lo salva l’amico di infanzia, Emi- nella triplice veste di protagonista, spettatori napoletani un personag- giati “La Freccia Nera” e “Le stelle le luci di Valerio Tiberi, si adagia l’apparire sull’essere e dove domi- lio, interpretato da Michele Caputo. regista e coautore. Sorprendente la gio che sia pure senza spunti vio- stanno a guardare”, delle Canzo- sommessamente su quello stesso na l’ansia e il timore di dovere da- È un sedicente avvocato che vive capacità e la naturalezza con la lenti, sembra addirittura evocare la nissime e di Sanremo con “Male- vaudeville dalle quali le protagoni- re conto agli altri e di essere giudi- di espedienti ai limiti del lecito e quale Michele Caputo interpreta la figura della protagonista di “Mam- detta Primavera”, la Loretta che si ste della storia reale furono co- cati per ciò che si fa, rinunciando che fa del pragmatismo il suo cre- prosa teatrale tanto diversa dal suo mina cara” il film biografico ispira- ribella in diretta a Mike Bongiorno strette a scappare. “Gypsy”, in sce- a manifestare la propria libertà di do. Mario ha un profondo scossone registro abituale che è quello del to alla vita dell’attrice Joan Craw- e che oggi piange a “Domenica In” na all’Augusteo fino a domenica azione e di pensiero. In questo con- quando nella sua vita, improvvisa- cabarettista. «Il teatro dà quella ford. ricordando il marito Gianni Brezza, prossima, in conclusione, non an- testo di ipocrisie e di falsi morali- mente fa irruzione Simona (Tiziana compostezza in scena che sicura- Madre prevaricatrice e donna di- nonostante l’adattamento e la re- dando al di là, per idee ed intenti, smi emerge l’ingenua e anacroni- De Giacomo), una bellissima donna mente il cabaret non dà - ha detto sposta a tutto pur di vedere le sue gia di Stefano Genovese, deve co- degli originali toni di commedia stica figura del protagonista Mario, che con il suo fascino e con la sua - Ho avuto la fortuna di lavorare con figlie nelle vesti di dive dello spet- munque fare i conti con uno spet- leggera fatta di prosa, balletti e interpretato da Casagrande che, in sensibilità gli fa dimenticare com- Maurizio Casagrande come regista tacolo, la Goggi impegnandosi in tacolo di scarsa presa sul pubblico strofe cantate, fa una discreta fi- controtendenza, non teme di rive- pletamente la moglie Silvia (Flora e come suo coprotagonista per cui un ruolo appartenuto negli anni a e con un personaggio che non cer- gura soprattutto per il nome in car- lare le sue debolezze e la sua fragi- Vona). Lentamente tra una risata e sto imparando ogni giorno sempre personaggi come Angela Lansbu- to l’aiuta per l’innata antipatia e la tellone riuscendo a strappare, da lità di uomo abbandonato e cac- l’altra, perchè è sempre la comici- di più». Altrettanto bravi Tiziana De ry, Ethel Merman, Patty Lupone, sua visione distorta della missione quegli spettatori rimasti in sala fi- ciato di casa dalla moglie fedifraga tà a dominare la scena, si perfezio- Giacomo, Flora Vona e Arturo Se- Bernardette Peters e non ultima Ro- materna che lo porta addirittura ad no alla fine, applausi misti tra l’af- di cui è follemente innamorato. È na il cambiamento della personali- pe. La voce del dottore è di Pippo salind Russel e paragonato per il incitare la secondogenita a tra- fetto e la cortesia per una non con- un professore precario laureato in tà di Mario fino al punto che non Pelo. Le scene di Giusy Giustino e suo spessore drammatico alla ri- sformarsi in una spogliarellista.