CHIESA PARROCCHIALE PREPOSITURALE S. ANDREA APOSTOLO - DIOCESI DI

BASILICA ROMANA MINORE

NOTIZIARIO DELLA PARROCCHIA DI S. ANDREA APOSTOLO IN PRALBOINO (BS) - AUTUNNO 2018 2

SOMMARIO

● La parola del Parroco “Il nuovo anno pastorale 2018-19” 3 ● La parola del Papa sulla "pedofilia" “Lettera al popolo di Dio” 4-5 ● La parola del Vescovo “Il bello del vivere” 6-7 ● La profezia dimenticata “Quando mons. Ratzinger predisse il futuro della Chiesa” 7-8 ● Domenica 14 ottobre “Paolo VI sarà proclamato Santo” 8 "Cenni biografici" 8-9 "dalla Populorum Progressio" 9 "Viaggio nelle Filippine e discorso di Manila" 9-10 "La preghiera di Paolo VI per Aldo Moro" 10 ● Festività liturgica “San Francesco d'Assisi" 11 ● Libri per la mente e per il cuore "G. Allevi, L'equilibrio della lucertola" 12 "L. Garibaldi, I giusti del 25 aprile" 12 "J. Mercier, Il signor parroco Foto di copertina: Paolo VI - Santo ha dato di matto" 12-13 "P. Mastrocola, L'anno che non caddero le foglie" 13 ● Don Denny "Ricordo-ringraziamento per il suo impegno" 11 Visita il sito della Parrocchia Sant’Andrea A. ● Ottobre ww.parrocchia.pralboino.net "Il mese del Santo Rosario" 14 "Il Rosario: cenni storici" 14-15 "Preghiere a Maria Regina del Rosario" 15 Contributo normale: € 15,00 "Giovani per il Vangelo" 15 Contributo sostenitore: € 25,00 ● Gente della nostra terra Contributo benemerito: € 50,00 "Grazie alle suore Ancelle della Carità" 16 Facciamo appello per una maggiore generosità "P. Gian Francesco Benigni, pittore del '600" 17 a coloro che ricevono il Bollettino per posta e li ● A.Ge. invitiamo alla puntualità del versamento del con- "Anniversari matrimoni 2018" 18 tributo che vorranno elargire tramite Conto Cor- "L'A.Ge. in udienza da Papa Francesco" 19 rente Postale n° 11945250 intestato a: "Discorso di Papa Francesco all'A.Ge." 19-20 Parrocchia S. Andrea Apostolo ● 18 luglio 2018 25020 Pralboino "Verbale del Consiglio Pastorale" 20-21 "Allegato del parroco su Caritas e Canonica" 21 Autorizzazione del Tribunale di Brescia "Risposta dei volontari Caritas" 21 n° 35/1990 del 14 luglio 1990 Direttore responsabile: Gabriele Filippini ● Bilancio parrocchiale 22 Direzione e redazione: ● Anagrafe parrocchiale 23 Parrocchia S. Andrea Apostolo, Pralboino Via XX Settembre, 25020 Pralboino (Bs) ● Calendario liturgico e pastorale 24 Tel. 030 954174 . C.F.88005710178 Stampa: Tipo-Lito F.L. (Pralboino) Via Gatti n. 9 3

La parola del Parroco Il nuovo anno pastorale 2018-19 Si riprende il percorso ordinario del nuovo anno pastorale che au- guro a tutti con il “respiro” di Dio. La prima grande conferma è infat- ti l’Opera di Dio che si vede rico- nosciuta nella canonizzazione del bresciano Papa Paolo VI. A tal proposito, il nostro vescovo ha invitato tutti i presbiteri della dio- cesi a promuovere: - una vera e sana devozione ver- so questo Papa, testimone dell’uo- mo in Cristo crocifisso e risorto; - un dialogo sereno e fiducioso af- finchè si formi sulla terra un nuo- vo umanesimo integrale, capace di onorare nei fatti ogni singola per- sona chiamata alla vita oggi e per l’eternità. Altra nota riguarda la sollecitudine cristiana per il bene dei figli che si è palesata nell’incontro con i genitori dell’Iniziazione Cristiana Fanciulli e Ragazzi (ICFR). I genitori e figli sono sempre (ogni domenica) invitati a partecipare sentire in unità, in condivisione in- è avviata “per un mare navigabile, all’Eucarestia delle ore 10.00 e, i ra- teriore ed esteriore, il senso ver- da sponda a sponda, per l’aria che gazzi al catechismo in oratorio fino ticale ed orizzontale che la croce respira e per i tempi di convivialità", alle ore 12.00; per i genitori, che indica a quanti si riconoscono nel alla santita’ intesa come IL BEL- hanno mensilmente il loro incon- nome del Padre e del Figlio e dello LO DEL VIVERE che si scopre nel tro in un pomeriggio come da ca- Spirito Santo. sottotitolo della lettera pastorale lendario, la novità sta in un tempo Ora non posso non ricordare l’in- "La santità dei volti e i volti del- di preghiera, riflessione e confron- vito per giovani e adulti a parteci- la santità". Davvero bello è stato to di coppia (tramite un sussidio da pare al cammino di fede, deno- vivere questa proposta al “Conve- usare a casa), mentre all’incontro minato “Come discepoli”, che si gno del Clero diocesano”. Sottoli- in oratorio gli stessi sono chiama- svolge di giovedì alle ore 20.45, neo solamente questo: ti a porre in la bontà della nell’aula magna dell’oratorio. a) Nessuno è escluso dalla real- loro esperienza. Con ciò si dà un luogo, un gior- tà della santità, essendo ciascuno E’ grazie al loro vissuto riletto no, una Parola chiave (quest’anno posto in essere dallo stesso auto- alla luce dell’Inno della Carità di S. tratta dal vangelo di Matteo), una re della vita; Paolo Ap. (I Cor.13.) che potran- proposta in grado di restituire set- b) nessuno deve essere privato no essere arricchiti, personalmen- timanalmente (come avviene per dal conoscere il Vangelo che, ac- te e come coppia, di quella Parola l’eucarestia domenicale) l’esperien- colto, ci libera dalle incrostazioni che ha il potere di salvare quanti la za dell’essere riuniti sotto lo stesso dei peccati perché solo in Cristo è ascoltano e che, vissuta, non si rie- nome, dello scrutare la Parola, del vinta la morte che ci abita; sce più a farla tacere. confronto con l’insegnamento auto- c) è nel “soffio" Suo e del Padre Il vescovo ha detto di attivarsi per revole della Chiesa e del celebra- che ci si può rialzare e sperimen- vivere questo primo anno del suo re la bellezza, la bontà e verità del- tare l’amore a Dio e al prossimo e, apostolato nello scoprire e vive- la vita. con una costante determinazione, re in famiglia l’educazione alla pre- Serve l’attenzione verso il Signore come un fuoco che arde nel profon- ghiera. E’ proprio attraverso questo che bussa alla porta, la gioia di fare do della vita, si può proclamare la nativo dialogo interiore che è quel- comunità in Lui e la forza di narrar- Sua presenza viva ed efficace nel lo della preghiera silenziosa ,”bal- lo nei luoghi là dove il Signore ci cammino dell’uomo. bettio dell’anima”, che si dovrà ap- chiama. Buon viaggio profondire il legame di pace, quel Infine tutta la comunità dei fedeli Don Faustino 4

La parola del Papa sulla "pedofilia" Lettera al popolo di Dio Francesco ribadisce l'impegno contro il crimine degli abusi il passato, tuttavia, col passare del e invita la Chiesa al digiuno e alla preghiera per penitenza. tempo abbiamo conosciuto il dolo- Nella "Lettera al popolo di Dio" dice: re di molte delle vittime e constatia- mo che le ferite non spariscono mai «Chiediamo perdono per i peccati propri e altrui» e ci obbligano a condannare con forza queste atrocità, come pure a concentrare gli sforzi per sradica- re questa cultura di morte; le ferite – scrive il Papa – "non vanno mai prescritte". Il dolore di queste vitti- me è un lamento che sale al cie- lo, che tocca l'anima e che per mol- to tempo è stato ignorato, nascosto o messo a tacere. Ma il suo grido è stato più forte di tutte le misure che hanno cercato di farlo tacere o, anche, hanno preteso di risolver- lo con decisioni che ne hanno ac- cresciuto la gravità cadendo nella complicità». «Con vergogna e pentimento, come comunità ecclesiale, am- mettiamo che non abbiamo sapu- to stare dove dovevamo stare, che non abbiamo agito in tempo ricono- scendo la dimensione e la gravità «Se un membro soffre, tutte le anche nei loro familiari e nell’inte- del danno che si stava causando in membra soffrono insieme»: con ra comunità, siano credenti o non tante vite. Abbiamo trascurato e ab- questa citazione della lettera di san credenti. Guardando al passato, bandonato i piccoli», scrive il Papa, Paolo ai Corinzi si apre una lettera non sarà mai abbastanza ciò che si che cita poi la meditazione dell’al- nella quale il Papa, invita il «popolo fa per chiedere perdono e cercare lora cardinale J. Ratzinger alla Via di Dio» al digiuno e alla preghiera di riparare il danno causato. Guar- Crucis al Colosseo del 2005 sulla per il «crimine» degli abusi sessua- dando al futuro, non sarà mai poco «sporcizia» nella Chiesa. li sui minori nella Chiesa: con «ver- tutto ciò che si fa per dar vita a una «La dimensione e la grandezza gogna e pentimento», scrive papa cultura capace di evitare che tali si- degli avvenimenti esigono di far- Bergoglio, come Chiesa ammettia- tuazioni non solo non si ripetano, si carico di questo fatto in maniera mo «che non abbiamo agito in tem- ma non trovino spazio per essere globale e comunitaria», prosegue il po riconoscendo la dimensione e la coperte e perpetuarsi. Il dolore del- Pontefice argentino. «Benché sia gravità del danno che si stava cau- le vittime e delle loro famiglie è an- importante e necessario in ogni sando in tante vite», «abbiamo tra- che il nostro dolore, perciò urge ri- cammino di conversione prendere scurato e abbandonato i piccoli», badire ancora una volta il nostro conoscenza dell'accaduto, questo e che il lamento delle vittime «per impegno per garantire la protezio- da sé non basta. Oggi siamo inter- molto tempo è stato ignorato, na- ne dei minori e degli adulti in situa- pellati come Popolo di Dio a farci scosto o messo a tacere». zione di vulnerabilità». carico del dolore dei nostri fratelli «Le parole di san Paolo risuona- Nella lettera il Papa cita il recente feriti nella carne e nello spirito. Se no con forza nel mio cuore consta- rapporto sugli abusi compiuti negli in passato l'omissione ha potuto di- tando ancora una volta la sofferen- ultimi 70 anni in Pennsylvania, Sta- ventare una forma di risposta, oggi za vissuta da molti minori a causa ti Uniti, «in cui si descrive l'espe- vogliamo che la solidarietà, intesa di abusi sessuali, di potere e di co- rienza di almeno mille persone che nel suo significato più profondo ed scienza commessi da un nume- sono state vittime di abusi sessuali, esigente, diventi il nostro modo di ro notevole di chierici e persone di potere e di coscienza per mano fare la storia presente e futura, in consacrate. Un crimine che gene- di sacerdoti, in un arco di circa set- un ambito dove i conflitti, le tensio- ra profonde ferite di dolore e di im- tant'anni. Benché si possa dire che ni e specialmente le vittime di ogni potenza, anzitutto nelle vittime, ma la maggior parte dei casi riguarda tipo di abuso possano trovare una → 5

La parola del Papa sulla "pedofilia" mano tesa che le protegga e le ri- scatti dal loro dolore». Il Papa si dice «consapevole del- lo sforzo e del lavoro che si com- pie in diverse parti del mondo per garantire e realizzare le mediazio- ni necessarie, che diano sicurezza e proteggano l'integrità dei bambini e degli adulti in stato di vulnerabili- tà, come pure della diffusione della "tolleranza zero" e dei modi di ren- dere conto da parte di tutti coloro che compiono o coprono questi de- litti. Abbiamo tardato ad applicare queste azioni e sanzioni così ne- cessarie – ammette il Papa – ma sono fiducioso che esse aiuteranno nelle quali si sono verificati com- crate, chierici, e anche da tutti coloro a garantire una maggiore cultura portamenti di abuso sessuale, di che avevano la missione di vigilare della protezione nel presente e nel potere e di coscienza - quale è il e proteggere i più vulnerabili. Chie- futuro. Unitamente a questi sforzi, clericalismo, quell'atteggiamento diamo perdono per i peccati propri è necessario che ciascun battezza- che "non solo annulla la persona- e altrui. La coscienza del peccato ci to si senta coinvolto nella trasfor- lità dei cristiani, ma tende anche a aiuta a riconoscere gli errori, i delit- mazione ecclesiale e sociale di cui sminuire e a sottovalutare la gra- ti e le ferite procurate nel passato tanto abbiamo bisogno». zia battesimale che lo Spirito San- e ci permette di aprirci e impegnar- È necessaria la «conversione per- to ha posto nel cuore della nostra ci maggiormente nel presente in un sonale e comunitaria», scrive an- gente". Il clericalismo, favorito sia cammino di rinnovata conversione». cora il Papa che cita poi la “Novo dagli stessi sacerdoti sia dai lai- La penitenza e la preghiera, inol- millennio ineunte” di Giovanni Pa- ci, genera una scissione nel cor- tre, «ci aiuteranno a sensibilizzare i olo II. Per questo scopo, prose- po ecclesiale che fomenta e aiu- nostri occhi e il nostro cuore dinanzi gue, «saranno di aiuto la preghiera ta a perpetuare molti dei mali che alla sofferenza degli altri e a vincere e la penitenza. Invito tutto il san- oggi denunciamo. Dire no all'abu- la bramosia di dominio e di posses- to Popolo fedele di Dio all'eserci- so – insiste il Papa – significa dire so che tante volte diventa radice di zio penitenziale della preghiera con forza no a qualsiasi forma di questi mali», scrive papa Francesco, e del digiuno secondo il coman- clericalismo». auspicando che il digiuno «ci procu- do del Signore, che risveglia la no- Per il Papa, «l'unico modo che ri fame e sete di giustizia e ci spinga stra coscienza, la nostra solidarietà abbiamo per rispondere a que- a camminare nella verità appoggian- e il nostro impegno per una cultura sto male che si è preso tante vite do tutte le mediazioni giudiziarie che della protezione e del "mai più" ver- è viverlo come un compito che ci siano necessarie» e digiuno «che ci so ogni tipo e forma di abuso». coinvolge e ci riguarda tutti come scuota e ci porti a impegnarci nella Per il Papa, «è impossibile imma- Popolo di Dio. Questa consape- verità e nella carità con tutti gli uomi- ginare una conversione dell'agire volezza di sentirci parte di un po- ni di buona volontà e con la società ecclesiale senza la partecipazione polo e di una storia comune ci in generale per lottare contro qual- attiva di tutte le componenti del Po- consentirà di riconoscere i nostri siasi tipo di abuso sessuale, di pote- polo di Dio. Di più: ogni volta che peccati e gli errori del passato con re e di coscienza». abbiamo cercato di soppiantare, un'apertura penitenziale capace Il Papa conclude la lettera invocan- mettere a tacere, ignorare, ridur- di lasciarsi rinnovare da dentro. do Maria, la «prima discepola» che re a piccole élites il Popolo di Dio Tutto ciò che si fa per sradicare la «insegna a tutti noi discepoli come abbiamo costruito comunità, pro- cultura dell'abuso dalle nostre co- dobbiamo comportarci di fronte alla grammi, scelte teologiche, spiritua- munità senza una partecipazione sofferenza dell'innocente, senza lità e strutture senza radici, senza attiva di tutti i membri della Chiesa evasioni e pusillanimità. Guardare a memoria, senza volto, senza cor- non riuscirà a generare le dinami- Maria vuol dire imparare a scoprire po, in definitiva senza vita», scri- che necessarie per una sana ed dove e come deve stare il discepo- ve Bergoglio citando la sua recente effettiva trasformazione». lo di Cristo. Lo Spirito Santo ci dia la lettera ai cileni. È «imprescindibile», in questo grazia della conversione e l'unzione «Ciò si manifesta con chiarez- senso, «che come Chiesa pos- interiore per poter esprimere, davan- za in un modo anomalo di inten- siamo riconoscere e condannare ti a questi crimini di abuso, il nostro dere l'autorità nella Chiesa - mol- con dolore e vergogna le atroci- pentimento e la nostra decisione di to comune in numerose comunità tà commesse da persone consa- lottare con coraggio». 6

La parola del Vescovo “Il bello del vivere” Nella sua prima lettera pastorale alla diocesi di Brescia, un documento attraverso cui ogni anno si intendono tracciare le linee programmatiche entro le quali si muoverà l’azione della Chiesa, il Vescovo Tremolada sottolinea i tanti volti della santità. In questo anno, esorta le comunità parrocchiali a mettere al centro la preghiera

parola la loro testimonianza”. Quando pensiamo alla santità, siamo soliti pensare a qualcosa di impossibile. “Santità – scrive il Ve- scovo – è una parola che suona lontana. O, forse meglio, una paro- la che crea distanza. Non che non piaccia. In molti suscita stima e ri- spetto. In qualcuno però anche un senso di disagio. Fa pensare ad una perfezione inarrivabile che fini- sce per giudicarti. Ti porta a dire: ‘Io non sarò mai così!’. Questo so- prattutto per le nuove generazioni. Per chi ha una certa età, invece, la parola “santità” richiama le statue dei patroni o di altri santi a cui si è affezionati e ai quali ci si affida vo- lentieri. Tutto molto bello e anche molto prezioso per la nostra vita. In ogni caso, non direttamente lega- to a noi, alla nostra persona, al no- stro cammino quotidiano”. Ma non è così: “La santità ci riguarda”. La santità è l’altro nome della vita quando la si guarda con gli occhi di Dio. “La santità è il volto buono dell’umanità, il suo lato più bello e più vero. È l’umanità così come Dio l’ha desiderata da sempre. È l’uma- Con un linguaggio chiaro, fresco deluso. Il cristiano, invece, dovreb- nità redenta in Cristo, liberata da e pienamente nello stile diretto di be sapere che Cristo è capace di ciò che la offende, la intristisce, la Papa Francesco, mons. Tremolada offrire una vita piena di significato ferisce, la mortifica, la disonora; da ci insegna che la santità è per tut- per sé e per gli altri. E, come ripe- ciò che la rende crudele, volgare, ti. “La gran parte di noi pensa che te spesso il Papa, Gesù non lascia violenta. È l’umanità che vorremmo i santi siano pochi e che tra questi mai soli i suoi compagni di strada. sempre incontrare, che non ci fa certamente non ci siamo. Ma non “Il bello del vivere. La santità paura, che, al contrario, ci rallegra, è così. Tutti siamo chiamati alla dei volti e i volti della santità” è ci stupisce, ci commuove, ci attrae, santità. Occorre però che ognu- una straordinaria occasione per ri- ci conquista. È l’umanità luminosa, no capisca bene in che modo po- flettere sulla quotidianità. Il santo è avvolta nella luce del bene”. trà diventare santo per la sua vita. colui che nell’ordinarietà vive, testi- La santità si incontra. “La si legge Prendendo in mano la propria esi- monia e trasmette la presenza di nei volti e ha volti differenti. La si stenza, scegliendo e decidendo. Gesù. Tutti sono chiamati alla san- può certo anche raccontare e anzi Non certo lasciandosi vivere». tità. “Quel che rimane impresso dei si ha piacere di farlo quando la si In ogni epoca l’uomo va alla ricer- santi è il loro modo di vivere. Chi li scopre. La santità, infatti, non la- ca della felicità. Spesso, però, si ri- incontra, non potrà più dimenticare scia mai indifferenti. Ha una pro- trova a inseguire qualcosa di ef- le loro parole, i loro gesti, il loro at- pria irresistibile forza di attrazione, fimero e, alla fine, rimane anche teggiamento, il tratto, lo stile, in una un suo fascino. Nessuno di noi sa → 7

La profezia dimenticata Quando mons. Ratzinger predisse il futuro della Chiesa

bene cosa intende quando dice di qualcuno: ‘È un sant’uomo!’, o ‘È una santa donna!’, ma è certo che è stato profondamente toccato da quello che ha visto”. La santità ci invita a vivere da pro- tagonisti. “La santità è il contrario di un’esistenza mediocre, annacqua- ta, inconsistente, opaca e ultima- In una trasmissione del 1969 alla Facciamo un altro passo. Dalla mente triste. È invece un’esisten- radio tedesca, parlando della Chie- crisi odierna emergerà una Chie- za genuina, intensa, splendente e sa futura, Ratzinger così dichiarò: sa che avrà perso molto. Diventerà ultimamente felice. A questo sia- "In che modo tutto questo influisce piccola e dovrà ripartire più o meno mo da sempre destinati. Ognuno di sul problema che stiamo esaminan- dagli inizi. Non sarà più in grado di noi nasce dentro una benedizione, do? Significa che tutto il parlare di abitare molti degli edifici che aveva cioè una promessa di vita piena”. coloro che profetizzano una Chiesa costruito nella prosperità. Poiché il Il Vescovo, volutamente, non ci senza Dio e senza fede sono solo numero dei suoi fedeli diminuirà, offre ricette precostituite, ma sem- chiacchiere vane. Non abbiamo bi- perderà anche gran parte dei privi- plicemente cerca di avvicinare i sogno di una Chiesa che celebra il legi sociali. In contrasto con un pe- santi all’uomo contemporaneo. A culto dell’azione nelle preghiere po- riodo precedente, verrà vista molto rafforzare le sue parole ci pensa- litiche. È del tutto superfluo. E quin- di più come una società volontaria, no le testimonianze di un sacerdo- di si distruggerà. Ciò che rimarrà in cui si entra solo per libera deci- te, di una suora, di donne e uomini, sarà la Chiesa di Gesù Cristo, la sione. In quanto piccola società, mamme e papà come tanti, ma che Chiesa che crede nel Dio che è di- avanzerà richieste molto superiori nel loro quotidiano hanno saputo ventato uomo e ci promette la vita su iniziativa dei suoi membri indi- impegnarsi per il bene. Essi hanno dopo la morte. Il tipo di sacerdote viduali. Scoprirà senza dubbio nuo- raccontato in un’intervista video la che non è altro che un operatore ve forme di ministero e ordinerà al loro esperienza: chi nel campo del- sociale può essere sostituito dallo sacerdozio cristiani che svolgono la politica e dell’attenzione agli altri, psicoterapeuta e da altri speciali- qualche professione. In molte con- chi nella cura, chi nel lavoro. sti, ma il sacerdote che non è uno gregazioni più piccole o in gruppi In questo primo anno pastorale, il specialista, che non sta sugli spalti sociali autosufficienti, l’assistenza Vescovo esorta, quindi, le comuni- a guardare il gioco, a dare consigli pastorale verrà normalmente forni- tà a mettere al centro la preghiera ufficiali, ma si mette in nome di Dio ta in questo modo. Accanto a que- come afferma il Papa nella «Gau- a disposizione dell’uomo, che lo sto, il ministero sacerdotale a tem- dete et exsultate»: “Non esiste accompagna nei suoi dolori, nelle po pieno sarà indispensabile come santità senza preghiera. La lettu- sue gioie, nelle sue speranze e nel- in precedenza. Ma nonostante tut- ra della biografia dei santi ci conse- le sue paure, un sacerdote di que- ti questi cambiamenti che si posso- gna come costante un’esperienza sto tipo sarà sicuramente necessa- no presumere, la Chiesa troverà di intensa e profonda di orazione”. rio in futuro. nuovo e con tutta l’energia ciò che segue a pagina 8 → 8

Domenica 14 ottobre Paolo VI sarà proclamato Santo «Nei confronti di questo grande Papa - disse Bergoglio proclaman- dolo Beato - di questo coraggioso cristiano, di questo instancabi- Cenni le apostolo, davanti a Dio non possiamo che dire una parola tanto semplice quanto sincera ed importante: grazie!». Francesco ricordò biografici le parole scritte da Montini in alcune annotazioni personali, dopo la chiusura del Concilio: «Forse il Signore mi ha chiamato e mi tiene a questo servizio non tanto perché io vi abbia qualche attitudine, o affinché io governi e salvi la Chiesa dalle sue presenti difficoltà, ma perché io soffra qualche cosa per la Chiesa, e sia chiaro che Egli, e non altri, la guida e la salva». → ← segue da pagina 7 le è essenziale, ciò che è sempre mondo totalmente programmato vi- Nato a (Brescia) il 26 stato il suo centro: la fede nel Dio vranno una solitudine indicibile. Se settembre 1897, da una famiglia al- Uno e Trino, in Gesù Cristo, il Fi- avranno perduto completamente il to-borghese di profonda tradizione glio di Dio fattosi uomo, nell’assi- senso di Dio, sentiranno tutto l’or- cattolica, è ordinato sacerdote nel stenza dello Spirito, che durerà fino rore della loro povertà. Ed essi sco- 1920. alla fine. Ripartirà da piccoli grup- priranno allora la piccola comunità Dopo aver studiato dai Gesuiti di pi, da movimenti e da una minoran- dei credenti come qualcosa di total- Brescia, frequenta a Roma l’Uni- za che rimetterà la fede e la pre- mente nuovo: lo scopriranno come versità Gregoriana e poi vive una ghiera al centro dell’esperienza e una speranza per sé stessi, la ri- breve esperienza diplomatica nella sperimenterà di nuovo i sacramen- sposta che avevano sempre cerca- Nunziatura di Varsavia. ti come servizio divino e non come to in segreto. Ritornato a Roma a reggere la un problema di struttura liturgica. A me sembra certo che si stan- Segreteria di stato, gli viene affida- Sarà una Chiesa più spirituale, che no preparando per la Chiesa tem- ta anche la Fuci (Federazione Uni- non si arrogherà un mandato po- pi molto difficili. La sua vera crisi è versitaria Cattolica Italiana), ove litico flirtando ora con la sinistra e appena incominciata. Si deve fare conosce Aldo Moro e altri laureati ora con la destra. Essa farà questo i conti con grandi sommovimenti. cattolici che in seguito saranno uo- con fatica. Il processo infatti del- Ma io sono anche certissimo di ciò mini-chiave della classe dirigente e la cristallizzazione e della chiarifi- che rimarrà alla fine: non la Chie- politica dell’Italia. cazione la renderà povera, la farà sa del culto politico, che è già mor- Nel 1954 papa Pio XII lo nomina diventare una Chiesa dei piccoli, to, ma la Chiesa della fede. Certo arcivescovo di Milano, ma il suo il processo sarà lungo e faticoso, essa non sarà più la forza sociale carattere ritroso e problematico gli perché dovranno essere eliminate dominante nella misura in cui lo era rende difficile spesso di trovare una la ristrettezza di vedute settarie e fino a poco tempo fa. Ma la Chie- comunione esplicita e profonda con la caparbietà pomposa. Si potreb- sa conoscerà una nuova fioritura e la città e i suoi problemi. I suoi dub- be predire che tutto questo richie- apparirà come la casa dell’uomo, bi lo frenano anche davanti a uomi- derà tempo. dove trovare vita e speranza oltre ni che rispetta e ammira, come don Il processo sarà lungo e faticoso, la morte”. Primo Mazzolari, al quale nel 1959, come lo è stata la strada dal falso La Chiesa cattolica sopravvive- su richiesta del Vaticano, sta per progressismo alla vigilia della Ri- rà nonostante uomini e donne, non interdire scritti e predicazioni in tut- voluzione francese (quando un ve- necessariamente a causa loro, e to il territorio lombardo. Ma quan- scovo poteva essere ritenuto furbo comunque abbiamo ancora la no- do don Mazzolari muore, Montini se si prendeva gioco dei dogmi e stra parte da fare. Dobbiamo pre- è il primo a correre a Bozzolo per insinuava addirittura che l’esisten- gare e coltivare la generosità, la pregare sulla sua salma, indican- za di Dio non fosse affatto certa) negazione di sé, la fedeltà, la devo- dolo poi al clero come esempio di al rinnovamento del XIX secolo. zione sacramentale e una vita cen- grande amore e obbedienza alla Ma dopo la prova di queste divisio- trata in Cristo". Chiesa. ni, da una Chiesa interiorizzata e Nel 2009 il discorso di padre J. Il 15 dicembre 1958 Giovanni semplificata uscirà una grande for- Ratzinger è stato diffuso in un libro Battista Montini è creato cardinale za. Gli uomini che vivranno in un intitolato "Faith and the Future". da Giovanni XXIII. → 9

Domenica 14 ottobre Paolo VI sarà proclamato Santo Il 21 giugno 1963 viene eletto Pontefice e il 29 settembre apre il Dalla Populorum Progressio, enciclica di Paolo VI secondo periodo del Concilio Ecu- menico Vaticano II, che, alla fine del quarto periodo, concluderà so- lennemente l'8 dicembre 1965. Numerosi i viaggi di Paolo VI nel mondo. Nel 1964 compie il pelle- grinaggio a Gerusalemme e ab- braccia il patriarca Atenagora I; nello stesso anno si reca in India, culla di alcune delle grandi religio- ni non cristiane; nel 1965 varca la soglia dell’O.N.U. e tiene un corag- gioso discorso contro gli armamen- ti e a favore della giustizia e della pace; nel 1967 è a Fatima ed Insta- bul; nel 1970 è il turno delle Filippi- ne e dell’Australia. Nel 1964 con l'enciclica “Ec- clesiam suam” e nel 1967 con la “Populorum progressio”, nel sol- co aperto da papa Giovanni XXIII, avvia il dialogo della Chiesa con il mondo e compie l’«opzione dei po- Viaggio nelle Filippine - novembre 1970 veri», indicando nella loro “rabbia” un pericolo, ma anche il segno bi- Il 30 Giugno del 1963 Paolo VI, viene consacrato papa ed è il 261° suc- blico d’una maturazione dei tempi cessore di Pietro, il 262° vescovo di Roma e papa italiano (il suo Pontifica- che nessuno dei credenti può igno- to, iniziato il giorno 21 giugno 1963, è durato fino al giorno della morte). rare impunemente. Lo vogliamo ricordare con questa sua grande e bellissima riflessione. Il 1° gennaio 1968 celebra la pri- Paolo VI tiene un discorso incredibilmente ‘alto’. Su Gesù Cristo. Quel ma Giornata mondiale della Pace, Cristo che Paolo VI, grande credente e grande poeta, ha cantato innume- mentre il 24 dicembre 1974 apre la revoli volte, nelle forme più entusiaste ed elevate. In questo meraviglioso Porta Santa nella Basilica di San discorso-preghiera tenuto a Manila il 29 novembre 1970, Paolo VI confes- Pietro, inaugurando l'Anno Santo sava: “Io non finirei mai di parlare di Lui”. del 1975. Ma Paolo VI ci insegna soprattutto a “parlare a Lui”: di noi, della Chie- Il 16 aprile 1978 scrive alle Briga- sa, del mondo. te Rosse implorando la liberazione di Aldo Moro e il 13 maggio nella Discorso di papa Montini a Ma- tore. Egli è nato, è morto, è risor- basilica di San Giovanni in Late- nila (Filippine), novembre 1970 to per noi. Egli è il centro della sto- rano assiste alla messa in suffra- “Guai a me se non predicas- ria e del mondo. Egli è colui che ci gio dello statista assassinato e pro- si il Vangelo. Io sono mandato da conosce e ci ama. Egli è il compa- nuncia una solenne preghiera. lui, da Cristo stesso per questo. gno e l’amico della nostra vita. Egli Il 6 agosto 1978, alle ore 21.40, Io sono apostolo, io sono testimo- è l’uomo del dolore e della speran- muore nella residenza estiva dei ne. Quanto più lontana è la meta, za. E’ colui che deve venire e che papi a Castel Gandolfo. quanto più difficile è la mia missio- deve un giorno essere il nostro giu- Per il suo funerale esige solo una ne, tanto più urgente è l’amore che dice e, come noi speriamo, la pie- bara d’acero, nuda sul travertino a ciò mi spinge. nezza eterna della nostra esisten- della gradinata di san Pietro, sen- Io devo confessare il suo nome: za, la nostra felicità. za altro che un Vangelo aperto so- Gesù è il Cristo, figlio di Dio vivo. Io non finirei più di parlare di lui. pra. Il venticello di quel pomeriggio Egli è il rivelatore di Dio invisibile, Egli è la luce e la verità, anzi Egli d’agosto ne muove e sfoglia con- è il primogenito di ogni creatura. E’ è “la via, la verità, la vita”. Egli è il tinuamente le pagine, per tutta la il fondamento d’ogni cosa. Egli è pane per la nostra fame, la fonte di durata del rito. il Maestro dell’umanità e il Reden- acqua viva per la nostra sete. Egli → 10

Domenica 14 ottobre Paolo VI sarà proclamato Santo ← segue da pagina 9 La preghiera di Paolo VI per l'amico Aldo Moro Sabato, 13 maggio 1978 Queste le parole di Papa Paolo VI vole Aldo Moro, uomo buono che ci fanno rivivere il dramma di ed onesto, che nessuno può in- Aldo Moro e della sua famiglia, ma colpare di qualsiasi reato, o ac- anche quello collettivo di un Paese cusare di scarso senso sociale che, messo sotto ricatto dalla fol- e di mancato servizio alla giu- lia del terrorismo, ha saputo reagi- stizia e alla pacifica convivenza re fino a sconfiggerlo. civile». E ancora: "E vi prego in Memorabile la sua lettera invia- ginocchio, liberate l'onorevole ta alla Brigate rosse per chiedere Aldo Moro, semplicemente, sen- la liberazione di Aldo Moro e il suo za condizioni». grido d'aiuto a Dio durante l'ome- Poi Moro venne ucciso e lui, lia ai funerali del segretario della nell'omelia, lanciò un urlo di dispe- Democrazia cristiana: «Io scrivo a razione: «Dio della vita e della mor- è il pastore, la nostra guida, il no- voi, uomini delle Brigate Rosse te, tu non hai esaudito la nostra stro esempio, il nostro conforto, il - recita la lettera, rivolta ai terrori- supplica per la incolumità di Aldo nostro fratello. sti - restituite alla libertà, alla sua Moro, di questo uomo buono, mite, Come noi e più di noi, Egli è stato famiglia, alla vita civile l'onore- saggio, innocente ed amico». piccolo, povero, umiliato, lavorato- re e paziente nella sofferenza. Per noi Egli ha parlato, ha compiuto mi- Ed ora le nostre labbra, chiuse come da un enorme ostacolo, si- racoli, ha fondato un regno nuo- mile alla grossa pietra rotolata all'ingresso del sepolcro di Cristo, vo, dove i poveri sono beati, dove vogliono aprirsi per esprimere il «De profundis», il grido cioè ed il la pace è principio di convivenza, pianto dell'ineffabile dolore con cui la tragedia presente soffoca la dove i puri di cuore e i piangen- nostra voce. ti sono esaltati e consolati, dove Signore, ascoltaci! quelli che aspirano alla giustizia E chi può ascoltare il nostro lamento, se non ancora Tu, o Dio del- sono rivendicati, dove i peccato- la vita e della morte? Tu non hai esaudito la nostra supplica per la ri possono essere perdonati, dove incolumità di Aldo Moro, di questo Uomo buono, mite, saggio, inno- tutti sono fratelli. cente ed amico; ma Tu, o Signore, non hai abbandonato il suo spi- Gesù Cristo: voi ne avete sentito rito immortale, segnato dalla Fede nel Cristo, che è la risurrezione parlare, anzi voi, la maggior parte e la vita. Per lui, per lui. certamente, siete già suoi, siete cri- stiani. Ebbene a voi cristiani io ripe- Signore, ascoltaci! to il suo nome, a tutti io lo annun- Fa', o Dio, Padre di misericordia, che non sia interrotta la comu- zio: Gesù Cristo è il principio e la nione che, pur nelle tenebre della morte, ancora intercede tra i de- fine, l’alfa e l’omega. Egli è il re del funti da questa esistenza temporale e noi tuttora viventi in questa nuovo mondo. Egli è il segreto del- giornata di un sole che inesorabilmente tramonta. Non è vano il la storia. Egli è la chiave dei nostri programma del nostro essere di redenti: la nostra carne risorgerà, destini. Egli è il mediatore, il ponte la nostra vita sarà eterna ! Oh! che la nostra fede pareggi fin d'ora fra la terra e il cielo. Egli è per anto- questa promessa realtà. Aldo e tutti i viventi in Cristo, beati nell'in- nomasia il Figlio dell’uomo, perché finito Iddio, noi li rivedremo! Egli è il Figlio di Dio, eterno, infini- Signore, ascoltaci! to; è il Figlio di Maria, la benedetta E intanto, o Signore, fa' che, placato dalla virtù della tua Croce, il tra tutte le donne, sua madre nella nostro cuore sappia perdonare l'oltraggio ingiusto e mortale inflitto carne e madre nostra nella parteci- a questo uomo carissimo e a quelli che hanno subito la medesima pazione allo Spirito del Corpo mi- sorte crudele; fa' che noi tutti raccogliamo nel puro sudario della stico. Gesù Cristo! Ricordate: que- sua nobile memoria l'eredità superstite della sua diritta coscienza, sto è il nostro perenne annunzio, è del suo esempio umano e cordiale, della sua dedizione alla reden- la voce che noi facciamo risuonare zione civile e spirituale della diletta Nazione italiana! per tutta la terra e per tutti i seco- Signore, ascoltaci! li dei secoli". 11

Festività liturgica - 4 ottobre San Francesco d'Assisi Il 4 ottobre ricorre la festa di san Francesco d’Assisi che morì alla Porziuncola alle ore 19.00 di sabato 3 ottobre 1226 all’età di 45 anni. Perché la ricorrenza viene fe- steggiata il giorno 4 se morì il 3 ottobre? In Italia, durante il Medioevo e fino al sec. XVIII, il giorno non comincia- va a mezzanotte come oggi e come durante l’Impero Romano, ma con l’Ave Maria della sera annunciata dal suono della campana mezz’ora dopo il tramonto. Siccome ai primi di ottobre il sole cala intorno alle 18.05, le 19 corrispondono alla 1^ ora del giorno successivo, quindi il 4 ottobre per il calendario medioevale. Poco prima di morire Francesco aveva chiesto che gli leggessero la Passione di Gesù dal Vangelo di Giovanni. Poi cominciò a recitare il salmo “Con la mia voce, Signore, grido aiuto, con la mia voce suppli- co il Signore” giungendo con fatica al versetto finale: “I giusti mi faran- no corona quando tu mi concederai la tua grazia”. Narra Bonaventura che al momen- to della morte del santo ”le allodo- le che sono amiche della luce e han Foto sopra: san Francesco riceve le stimmate, miniatura custodita paura del buio della sera, pur es- dalla biblioteca Queriniana di Brescia sendo già imminente la notte, ven- nero a grandi stormi sul tetto della ta Croce. Mentre celebrava con la riformatore del monachesimo, con il casa e, roteando a lungo con non preghiera e il digiuno la Quaresi- suo “ordine mendicante”, dove Dio so quale insolito giubilo, rendeva- ma di san Michele A. -una delle appare non più lontano, un Esse- no testimonianza gioiosa e palese sette quaresime di digiuni annua- re luminoso da contemplare come alla gloria del santo che tante volte li- gli apparve Gesù stesso nelle era il Dio dei Bizantini e del mona- le aveva invitate a lodare il Signore” sembianze di un serafino che tra- chesimo latino, ma un Dio più vici- (da “Legenda Maior” XIV, 7). La sua fisse mani, piedi e costato di Fran- no che nasce povero (da qui il culto luminosa figura di pace e comunio- cesco con i segni della Passione. del presepe natalizio) e che povero ne con Dio e il creato si manifesta- Questa straordinariaa esperien- muore sulla croce (da qui il sostitu- va con quella linearità di vita che è za fece dire a Dante: “Da Cri- irsi del culto del Cristo Pantocrate propria dei mistici che possiedono la sto prese l’ultimo sigillo” (Para- con quello del Cristo Crocefisso). sapienza del cuore. Questo ha por- diso XI,107). Quel Cristo che La figura di Francesco è quin- tato Francesco alla più austera mor- era stato al centro della sua vita, di una variante di rilievo nel mona- tificazione del corpo, unita però alla quel Cristo che egli, come affer- chesimo al punto di aver bisogno di più profonda gioia di ciò che è creato ma nel “Testamento”, scritto nel un nome nuovo: non più monaco ed a un senso fortissimo della pre- 1226 poco prima di morire, ave- (che significa “solo”) ma frate cioè senza divina in esso. va scoperto non nelle chiese, ma fratello, vicino a tutti e innanzitut- La speciale comunione con Cristo nel lebbroso e aveva capito il mi- to a Cristo di cui si è fatto imitatore si manifestò visibilmente nelle stim- stero dell’Incarnazione, del vol- con la santità della vita e che vuo- mate ricevute il 14 settembre 1224, to di Dio assunto in ogni uomo. le portare a tutti con semplicità, po- giorno della Esaltazione della San- Per questo Francesco è il grande vertà, umiltà e carità. 12 Libri per la mente e per il cuore Consigli di lettura per il tempo autunnale che come la musica parla diretta- tuto sapere. Il terzo, la medaglia mente al cuore, per risvegliare una d’oro Aldo Gastaldi, ruzzolò o fu fat- capacità che tutti abbiamo dentro: to ruzzolare sotto le ruote di un ca- ascoltare noi stessi e rigenerarci. mion, che ne stritolò il corpo, men- tre riportava a casa i ragazzi che 2 - Luciano Garibaldi, I giusti del avevano combattuto al suo fianco 25 aprile, Ed. Ares sulle montagne. Il libro è l’avvincente racconto Su questi autentici gialli, mai risol- dell’eroica vita e della tragica e mi- ti della recente storia d’Italia, rapi- steriosa morte di Aldo Gastaldi damente archiviata dalla storiogra- (nome di battaglia “Bisagno”), co- fia ufficiale, indaga questo libro che mandante della leggendaria divisio- si avvale delle testimonianze di al- ne “Cichero” che combatté contro cuni superstiti. fascisti e tedeschi sull’Appennino Non è mai troppo tardi per fare ligure-emiliano; di Ugo Ricci “il ca- luce su questi eventi e su questi pitano”, l’eroe della Resistenza in eroi. Val d’Intelvi; e di Edoardo Alessi detto “Marcello”, comandante della 3 - Jean Mercier, Il signor parro- 1^ Divisione Alpina Valtellina. co ha dato di matto, Ed. San Paolo Tutti e tre ufficiali dell’esercito re- In una parrocchia come tante, gio, erano uniti da una comune ed in cui le cose non funzionano più intensa fede religiosa e ispirati a un bene, la gente è poca e gli opera- progetto di pronta riconciliazione tori pastorali litigano per sciocchez- 1 - Giovanni Allevi, L’equilibrio con il nemico sconfitto. Se fossero ze, ecco che il parroco richiama della lucertola, Ed. Solferino vissuti dopo la Liberazione, avreb- tutti ai valori da conservare, la con- Un giorno, all'improvviso, Giovan- bero sicuramente impedito che fos- fessione in primis. Mentre fa que- ni perde l'equilibrio. Si sente vacil- se sparso il “sangue dei vinti”. sto, però, si accorge che alla sua lare, smarrito nello spazio, e non ri- Ma due di essi furono uccisi nel comunità, di Cristo, della liturgia, esce nemmeno per pochi secondi momento culminante della loro bat- a restare su un piede solo. taglia. Da chi? Dai fascisti o dai co- Comincia un percorso che spe- munisti? Nulla in proposito si è po- ra possa riportarlo al centro di sé stesso. Tenta di risolvere il proble- ma di equilibrio con una sequenza di esercizi mattutini, sulla veranda, annotandone i significati filosofici. Distaccato da tutto e da tutti, su un'isola remota, pratica ogni giorno la corsa, per riflettere e guardarsi dentro. E proprio questa è l'occasione per un incontro strano, quello con una lucertola che vive sull'isola. È vero che gli parla o è un inganno del- la sua mente? Di certo, con l'aiu- to delle sue criptiche risposte, Gio- vanni scoprirà nuove verità: non solo sull'equilibrio ma sulla simme- tria, sulla bellezza e sul proprio po- sto nel mondo. Il libro è un apologo intenso e lie- ve, dedicato a tutti coloro che, di tanto in tanto, si sentono vacillare e hanno paura di cadere. Una favola segue a pagina 13 13

segue da pagina 12 Una bella dei sacramenti… non importa più nulla. esperienza Da qui la sua crisi: per che cosa ha fatto il prete? Per questa gente che litiga sulla posizione dei vasi di fiori davanti all’altare della Madon- na e non si accorge del mondo che le sta intorno e tanto meno si pre- occupa del Vangelo? Don Beniamino decide che non ne può più e, semplicemente, se ne va. Senza il parroco, però, per la pri- ma volta da molto tempo, la gen- te comincia a riflettere e a interro- garsi, prima su di lui (dove è finito? Mi sono trovato per la pri- È scappato con una donna? È im- ma volta ad avere un Semina- pazzito? È morto?) e poi sulla pro- rista a disposizione dal pome- pria comunità. riggio del sabato alla sera della Il parroco viene, infine, ritrovato domenica. tra vere e proprie situazioni umori- si da un’altra parte. Il Vento riflette Denny s’è dato da fare, oltre stiche che, per un altro verso, fan- e la fa riflettere e accetta. che ad un servizio competen- no pensare alla saga di don Ca- Così insieme con Ippi promuovo- te nelle celebrazioni in Basili- millo. Qui non ci sono problemi di no una campagna elettorale demo- ca, in tutta la realtà dell’oratorio. politica, non c’è il comunismo po- cratica a sostegno della vita peren- È stato di aiuto e ha sostitui- polare a fare da contraltare, ma la ne delle foglie. Esse ottengono il to, quando necessario, i cate- difficoltà, che è di tutte le comuni- 99% dei voti. chisti nel promuovere iniziative tà del giorno d’oggi, a rintracciare e Le foglie fiere del risultato e “cu- per ragazzi in ICFR, e per ado- riscoprire il senso della vita cristia- riose di conoscere l’inverno, gli lescenti e giovani. Ha animato il na insieme e, contemporaneamen- stenti e le fatiche del sopravvive- Grest con cristiana carità e bra- te, una profonda riflessione sul ruo- re”, scoprono il dolore e la solida- vura unitamente ai giovani che lo del sacerdote. rietà e così diventano forti. di volta in volta li ho visti cresce- E’ questo un libro in cui i preti ri- Purtroppo l’equilibrio, compro- re in responsabilità ed in servi- troveranno molte immagini dei loro messo dalla mancata caduta del- zio. Ho potuto avere e vivere un parrocchiani, e i parrocchiani mol- le foglie, genera altri problemi per bellissimo rapporto sia nei mo- ti meccanismi del loro difficile vive- insetti, uccellini e altri animali. Ma menti di vita comune e nel con- re insieme, del loro accogliere i sa- il vento, che non ama l’immobili- fronto pastorale in casa e fuo- cerdoti. Il tutto senza mai smettere tà, insieme alla Pioggia “tipa sve- ri e ne sono assai grato. Penso di sorridere e, qualche volta, di ri- glia”, troveranno la soluzione per il che per tutta la comunità, la sua dere davvero. ritorno di un armonioso autunno e presenza, sia da tenere come Il finale? Sarà una sorpresa, inat- dell’inverno e salveranno l’amore di memoria di cosa realizza il Si- tesa ma capace di aprire una nuo- Lina e di Ippi. gnore per chi a lui si affida. va strada sia al parroco, sia alla È una storia emozionante di timi- sua gente, sia a noi. dezza e coraggio che parla di amo- Un grazie riconoscente re, natura e ricerca della felicità. da Don Faustino e dalla comunità pralboinese 4 - Paola Mastrocola, L’anno che L’autrice ci porta in un mondo sen- non caddero le foglie, Ed. Guanda za tempo, dove la natura e gli uma- Il libro racconta la storia di una fo- ni ci mostrano molto di loro, a volte glia, che papà Tiglio (l’albero) chia- anche il peggio. I suoi personaggi ma Lina. Lei, spuntata su un ramo sono presentati con schiettezza e isolato, soffre di solitudine, ma è semplicità, riuscendo a farci perce- coraggiosa. pire le loro emozioni e le loro con- Un giorno incontra Ippi, una fo- traddizioni, il loro coraggio e la for- glia di ippocastano e si innamora. za dell’amore che fa rischiare e ci Lina, quindi, non vuole cadere in fa mettere in gioco. autunno. Non le bastano le rispo- Una favola per tutte le età, capa- ste di papà Tiglio sulle leggi natu- ce di mostrare le debolezze umane rali, così convince il Vento a voltar- e la grandezza della natura. 14

Ottobre e la devozione del rosario Il mese missionario e mariano La devozione del Rosario, di radi- ci medievali, è sorta in ambito “do- menicano” nel XIV secolo. Ebbe origine nell’area renano-fiammin- ga, si diffuse poi in Spagna, Fran- cia e Italia con processioni, feste, erezione di cappelle. Ma la vera istituzione della fe- sta del rosario e la sua estensione a tutta la cristianità si ebbe con la bolla “Consueverunt” di papa san Pio V (1566-1572), che con que- sto atto voleva ringraziare la Vergi- ne Maria per la vittoria di Lepanto (7 ottobre 1571). Fu in quell’occa- sione che la Lega Santa, voluta dal pontefice, costituita da una flotta al comando di Giovanni d’Austria e aiutata dalle flotte di Venezia e di Genova, in un’epica battaglia scon- fisse i Turchi che, minacciando i re- gni cristiani, cercavano di espan- dersi in Europa. Fu “la vittoria della cristianità sul paganesimo” incar- nato dalla religione musulmana. La Vergine del Rosario è stata, in diverse epoche, protettrice di eser- citi, come la Virgo Invicta che sal- vò Vienna da un nuovo assalto dei Turchi il 12 settembre 1683. Fu pro- prio per ricordare quell’evento che papa Benedetto XI stabilì da quel giorno la festa, che si celebra tutto- ra, del nome di Maria, per ricorda- re ai cristiani che furono le continue invocazioni alla Vergine a permet- tere la sconfitta degli “infedeli”. Foto sopra: Madonna del Rosario con S. Domenico e S. Caterina

le riflessioni sui “Misteri” e, dopo le presse da eserciti invasori, da ma- IL ROSARIO: dieci Ave Maria, il Gloria. lattie, da povertà e carestie che Il merito di aver dato grande im- trovavano in questa preghiera sol- CENNI STORICI pulso alla diffusione del Rosario lievo e forza per superare le traver- Le origini del Rosario sono molto è di san Domenico, il fondatore sie della vita. antiche e vanno ricercate nella pra- dell’ordine dei frati domenicani. Nella recita del Rosario si intrec- tica degli anacoreti dei primi secoli La Vergine confermò più volte con ciano: il Pater insegnatoci paro- e dei frati laici che, non potendo re- prodigi l’eccellenza di questa pre- la per parola da Gesù; l’Ave Ma- citare i 150 salmi dell’Ufficio, li sosti- ghiera, specialmente apparendo a ria composta dalle espressioni con tuivano con altrettanti Pater noster. Lourdes e a Fatima con la corona le quali l’arcangelo Gabriele ed Eli- Verso il XII sec. si incominciò a re- in mano. sabetta salutarono Maria; il Gloria, citare in modo simile anche l’Ave Il Rosario è indubbiamente la de- inno di lode alla ss. Trinità. Maria, che presto si alternò al vozione più facile e più cara. Queste preghiere vengono scan- Pater. Ha accompagnato per secoli le dite con la meditazione dei tratti più Successivamente si aggiunsero popolazioni delle campagne op- notevoli della vita di Gesù e Maria. → 15

I “Misteri” sono l’anima del Rosario stata ribadita da papa san Giovan- milioni di pellegrini si recano in visi- perché ci inducono sia a riflettere ni Paolo II con l’enciclica “Rosa- ta al Santuario, Tempio dello Spi- affinché la nostra vita sia conforme rium Virginis Mariae”. rito, luogo di conversione e di ri- ai modelli contemplati sia a trarre Il santuario principale della beata conciliazione, di misericordia e di da essi insegnamenti pratici. Vergine del Rosario è sicuramente preghiera, rifugio sicuro alle prove Oggi l’importanza del Rosario è la Basilica di Pompei. Ogni anno di fede.

PREGHIERE A MARIA REGINA DEL SANTO ROSARIO O Vergine Immacolata, Regina del Rosario, che spargi i tesori della celeste Misericordia, difendici dal male, dall’orgoglio, e purifi- ca i nostri affetti. Col tuo materno aiuto e sotto la tua protezione, vogliamo vivere, o dolce Madre di misericordia, Regina del santo Rosario. Amen

O Maria, Regina del Santo Rosario, guidaci nella contemplazione dei misteri del tuo Figlio Gesù, perché anche a noi, seguendo insieme con Te il cammino di Cristo, diventiamo capaci di vivere con piena disponibilità gli eventi della nostra salvezza. Benedici le famiglie; dona ad esse la gioia di un amore indefettibile, aperto al dono della vita; proteggi i gio- vani; da’ serena speranza a chi vive nella vecchiaia o soccombe nel dolore. Amen

Sinodo dei giovani: dal 3 al 28 ottobre 2018 Giovani per il Vangelo Nel mese di ottobre i giovani verranno chiamati, anche alla luce del sinodo dei vescovi, a confrontarsi e ad intraprendere un loro percorso

Spesso il senso di solitudine, di sando le parole del poeta Eluard, l'uomo deve poter sognare i sogni insignificanza, di vuote speranze "Non verremo alla meta a uno a di Dio" (Abraham Heschel). caratterizza la vita dei giovani e di- uno, ma a due a due", insieme con Un sogno, quello di Dio rivelato in venta rischiesta di un incontro, di Gesù e insieme con gli altri. Gesù, che invita a viaggiare "attra- poter affidare la propria vita non più Nel Vangelo è possibile trovare la verso paesaggi incredibili, per nien- a qualcosa ma a Qualcuno. Sanno forza di credere che non prevarrà la te facili, per niente tranquilli..., ma a che possono riappropriarsi delle ra- lezione del calcolo opportunistico e voi piacciono le avventure e le sfi- gioni per vivere e di un progetto di della trasgressione vincente, né il de, tranne a quelli che non sono salvezza solo ritrovando il senso sospetto che non ci sia più nulla ancora scesi dal divano: scende- profondo della speranza. Una spe- da immaginare e da volere perchè te alla svelta!, così possiamo con- ranza che dovrà diventare qual- tutto, ormai, si risolve nel compro- tinuare..." (Papa Francesco ai gio- cosa di provocante, "scandalosa" messo. La vita non è un silenzio- vani cileni). come la morte di Gesù sulla croce, so contenitore di fatti, ma un ap- In questo mese di ottobre, men- sconfitta dalla Risurrezione. pello a sentirsi ogni giorno aperti ad tre accompagniamo con la preghie- Il Vangelo diventa così fonte e un futuro in cui l'amore per i pove- ra lo svolgimento del Sinodo, fac- motivo di una speranza che non ha ri, gli umili, gli emarginati, le mino- ciamo nostro l'invito del Papa che più un senso consolatorio e grati- ranze soggette ai pregiudizi cultu- ci raccomanda di "pregare lo Spiri- ficante, ma è, invece, impegnar- rali, alle intolleranze ideologiche, to Santo che costringa i giovani ad si a correggere la storia inarcando alle violenze etniche, sarà lievito andare lontano, a bruciare la vita. da sponda a sponda, come ponti, per un mondo più umano, perchè È una parola un po' dura, ma la vita amore e ragione, per saldare real- "non c'è nascita, e quindi speranza, vale la pena viverla bruciandola tà e utopia, vita e morte; è costruire in cui l'uomo e Dio non siano coin- nel servizio agli altri. E questa è la la propria vita; è rendere la propria volti insieme. gioia dell'annuncio del Vangelo". speranza non un cammino "in soli- Per realizzare il suo sogno, Dio S.E.R. Mons. Nunzio Galantino taria", ma comune perchè, parafra- deve entrare nei sogni dell'uomo e Segretario Generale della C.E.I. 16

Gente della nostra terra Grazie alle suore Ancelle della carità Sì, perché le suore Ancelle della tite dalle difficoltà della vita han- Carità hanno svolto la loro missio- no trovato nelle suore in servizio ne nella nostra parrocchia per tutto a Pralboino un’area di ristoro a cui il secolo XX. affidare i problemi e da cui riceve- Molte di loro si sono susseguite, re carburante per ripartire nel lungo svolgendo varie attività, a secon- tragitto della vita. Esse, generosa- da delle esigenze della nostra co- mente e incondizionatamente, sono munità. La più importante, svolta state sempre un riferimento e una fino alla chiusura della loro struttu- ricchezza per tutta la comunità. ra residenziale, è l’aver adibito la Un grazie sentito a madre Ansel- loro casa ad “oratorio femminile”. ma, a suor Paola e a tutte le altre Ogni domenica pomeriggio, bambi- Ancelle della Carità sia per il loro ne e ragazze si ritrovavano in que- ruolo svolto nel tessuto sociale pral- sto luogo ospitale per il gioco, il di- boinese, sia per le relazioni uma- vertimento, il catechismo secondo ne intrecciate. A beneficiarne sono la mentalità del tempo. stati gli ammalati che si sono senti- Ma poi c’era l’insegnante della ti amati e meno soli, le ragazze che scuola materna; la suora che se- la domenica pomeriggio dialogava- guiva le operaie, anche se per un no con loro, le bambine del catechi- tempo limitato. smo che si sono sentite accettate e A turno, inoltre, visitavano i mala- Madre Anselma Abate seguite, i gruppi famigliari che sono ti, oppure si ritrovavano nella chie- stati accompagnati nei momenti di sa del suffragio per pregare e per minile, accanto alla chiesa del preghiera, gli ospiti della casa di ri- varie iniziative religiose. Suffragio, e presso la casa di ripo- poso che si sono sentiti spiritual- Bisogna ricordare negli anni ’50 so per il servizio liturgico. Suor Pa- mente curati ed assistiti, i bambi- anche l’ospitalità alle “convittrici”, ola, infermiera, ha curato e soste- ni della scuola materna che si sono cioè alle studentesse che frequen- nuto anziani e malati, con assiduità sentiti guidati nell’aprirsi al futuro. tavano la scuola media. Esse si fer- e competenza. Grazie ancora, care Ancelle, per mavano presso le suore per tutta la Tutti noi parrocchiani le ricordia- aver tradotto quello che è scritto settimana, poiché la scuola media mo al Signore: la loro presenza è nel Vangelo di Luca: «Chi accoglie non c’era nei comuni vicini. stata non solo utile per la comunità, questo ragazzo nel mio nome, ac- Va ricordata con gratitudine an- ma anche testimonianza della loro coglie me; e chi accoglie me, acco- che la custodia elargita alle orfa- scelta di vita. glie colui che mi ha mandato». nelle, cioè a quelle bambine che, In un periodo di incontri-scontri per vari motivi, non potevano avere generazionali, di parole non dette e l’assistenza dei genitori. di interpretazioni errate, di atti vio- Questi, in linea di massima, gli lenti ed egoistici, la presenza delle impegni delle Ancelle della Carità suore ha riservato al nostro paese a Pralboino, suore tutte meritevoli un privilegio di grazia e di miseri- di un ricordo riconoscente e di una cordia che molti cuori cercano oltre preghiera di suffragio. le incomprensioni, oltre le barricate In particolare, vogliamo fare me- degli egoismi. moria delle ultime due religiose, so- Un privilegio certo, perché sappia- relle anche di sangue: madre An- mo che quella delle suore era ed è selma, al secolo Lucia Abate, e suor una voce amica, cristiana e consa- Paola, al secolo Teodora Abate. crata a Dio, una voce che si schie- Madre Anselma è tornata alla ra sempre con gli ultimi, una voce Casa del Padre circa 20 anni fa, che si schiera sempre con i sem- mentre suor Paola ci ha lasciati per plici, una voce che sa dire sempre volare in cielo nel mese di giugno una parola d’amore a tutti e che sa 2018. che il bene più forte è l’unità, una Entrambe hanno lasciato l’im- voce che sa cosa significhi obbedi- pronta di persone impegnate: ma- re, sempre. dre Anselma nell’oratorio fem- Quante volte le mamme appesan- Suor Isidora Paola Abate 17

Gente della nostra terra P. Gian Francesco Benigni, pittore del '600

Foto sopra: G. F. Benigni, pittore pralboinese del '600, "Il Redentore servito dagli angeli", Esanatoglia

In occasione della festività di San cuni anni fa Pacifico Baiocco, cul- , Tirano, Aprica, Iseo, Erbu- Flaviano viene ufficialmente pre- tore delle memorie storiche di Fi- sco, Cologne, , Gottolen- sentato il libro “Padre Gian France- lottrano (Ancona) segnalava al go e , segna il punto di sco Benigni da Pralboino. Un pitto- sindaco Domenico Migliorati le im- partenza per nuove acquisizioni. re cappuccino del Seicento.” portanti testimonianze dell’attività Giovan Francesco Benigni fu an- Il libro, a cura dall’ing. San- pittorica del Frate pralboinese nel- che apprezzato per la sua cultura dro Guerini, è stato edito dall’As- le Marche. e per le doti di buon predicatore, sociazione Amici Fondazione Ci- Da quel primo lontano contatto, “dotto predicatore” come si legge viltà Bresciana della Bassa e del grazie a Dezio Paoletti, presidente nelle cronache del suo Ordine. Parco dell’Oglio con il contributo dell’Associazione legata alla Fon- Per noi pralboinesi è fonte di or- dell’Amministrazione comunale di dazione Civiltà Bresciana, si aprì un goglio annoverare Padre Gian Pralboino. proficuo scambio di comunicazioni Francesco Benigni fra le numero- La meritoria iniziativa dell’Asso- epistolari e telefoniche che consen- se personalità di cultura espres- ciazione rimuove da un ingiusto tì di realizzare un viaggio di studio se da Pralboino nella sua millena- oblio un valente pittore del XVII se- nelle Marche dal quale è scaturi- ria storia. colo che ci onoriamo d’aver avu- to il lavoro di Sandro Guerrini, che L’opera editoriale sarà presen- to come nostro concittadino seco- indaga l’opera pittorica del nostro tata martedì 9 ottobre alle ore li fa. concittadino, prima tappa dell’iter 20.30 nell’aula magna dell’Orato- Gian Francesco nacque a Pral- culturale alla riscoperta delle virtù rio dall’autore Sandro Guerrini, in- boino forse nel 1598 - battezza- artistiche del pittore pralboinese. trodotto dall’arch. Dezio Paoletti, to con il nome di Michele - ed ope- Dal volume si evince come l’arti- Presidente dell’Associazione Amici rò nei primi decenni del Seicento in sta fosse vicinissimo al magistero Fondazione Civiltà Bresciana della ambito bresciano, ma soprattutto in di Palma il Giovane e come spes- Bassa e del Parco dell’Oglio. conventi francescani dell’area mar- so fu confuso col bresciano Fran- Per l’occasione i partecipanti po- chigiana a Filottrano, Esanatoglia, cesco Giugno, tra i più validi allievi tranno acquistare copia del volume Offida e nell’alto Lazio, a Leones- del pittore veneziano. al costo di euro 15, mentre succes- sa. Morì in Valtellina il 2 settembre Il libro, nell’illustrare molte ope- sivamente il volume potrà essere 1648. re disseminate in provincia nei co- acquistato negli uffici comunali al Ed è proprio dalle Marche che al- muni di , Mura, , costo di euro 20. 18

Anniversari di matrimonio 2018

Abbiamo celebrato il 9 settembre la festa degli Anniversari di matrimonio. Sembra ieri, eppure sono passati 20 anni da quando Mons. Francesco Beschi, ora Vescovo di Bergamo, su in- vito del compianto parroco don Giuseppe Lama, ha presieduto la Santa Eucarestia della prima festa degli anni- versari di matrimonio. E' il ventesimo anno che la nostra Comunità celebra la festa della ricorrenza degli anniversari di matrimonio per attualizzare alle quaranta coppie presenti le promesse scambiate davanti a Dio ed ai testimoni: amarsi e rispet- tarsi per tutta la vita, nella gioia e nel dolore, in salute e malattia. La liturgia solenne, presieduta dal nostro parroco don Faustino, è stata accompagnata dai bei canti del coretto. Particolarmente in sintonia con la celebrazione si è rivelato il canto di comunione: “Dico sì all'amore, alla vita insieme, dico sì al futuro che verrà, dico sì a un amore che non ha confini... e ci saranno giorni tristi e giorni di felicità, sarà importante stare insieme ed affrontare la realtà fino alla fine della vita e poi per l'eternità e da Dio il nostro amore sgorgherà ”. Sui banchi della Basilica un bouquet per ogni spo- sa presente, frutto dell'impegno lungo e paziente di Martina. Ringrazio tutti coloro che, lavorando in silenzio, han- no reso ancor più bella la solennità con il loro contri- buto nella preparazione della Basilica, dei canti e del rinfresco in oratorio. Un grazie particolare alla Photo Discount per il servi- zio fotografico da sempre offerto all'A.Ge. Pralboino. Faustino Dassè e Narcisa Massardi festeggiano il 50° 19

L'A.Ge. in udienza privata da Papa Francesco Venerdì 7 settembre 2018 sarà una data che rimarrà per sempre nel cuore dei 16 soci A.Ge. di Pralboino che han potuto partecipare all'udienza privata che Papa Francesco ha concesso all'Associazione Italiana Genitori in occasione del 50° della sua fondazione. Eravamo circa 1500 soci provenienti dalle A.Ge. locali di tutta Italia, in un clima festoso e multicolore di striscioni e fazzoletti. Non si può descrivere l'emozione e la gioia di avere il Papa solo per noi, fosse solo per un'ora, ma non voglio fare cronaca per lasciare spazio al suo intervento. Invito tutti i genitori -in particolare quelli che hanno figli in età scolare- ed anche gli Insegnanti a leggerlo atten- tamente perché ricco di spunti e riflessioni per migliorare il rapporto Famiglia-Scuola.

Andrea Decca - Presidente A.Ge. Pralboino

Discorso di Papa Francesco ai membri dell'Associazione Italiana Genitori

Aula Paolo VI Venerdì, 7 settembre 2018 Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Sono lieto di dare il benvenuto a tutti voi, rappresentanti dell’AGe, Associazione Italiana Genitori, che quest’anno compie 50 anni. Un bel traguardo! E un’occasione preziosa per confermare le motivazioni del vostro impegno a favore della fami- glia e dell’educazione: un impegno che portate avanti secondo i princi- pi dell’etica cristiana, affinché la fa- miglia sia un soggetto sempre più riconosciuto e protagonista nella vita sociale. Molte delle vostre energie sono dedicate ad affiancare e sostene- ne occorre che qualcuno faccia nell’impresa educativa che insieme re i genitori nel loro compito edu- il primo passo, vincendo il timore portate avanti. cativo, specialmente in riferimento dell’altro e tendendo la mano con Io mi permetto di raccontarvi un alla scuola, che da sempre costi- generosità. Per questo vi invito a aneddoto. Avevo dieci anni, e ho tuisce il principale partner della fa- coltivare e alimentare sempre la fi- detto una cosa brutta alla maestra. miglia nell’educazione dei figli. Ciò ducia nei confronti della scuola e La maestra ha chiamato la mia che fate in questo campo è dav- degli insegnanti: senza di loro ri- mamma. Il giorno dopo è venuta vero meritorio. Oggi, infatti, quan- schiate di rimanere soli nella vo- mia mamma, e la maestra è anda- do si parla di alleanza educativa tra stra azione educativa e di essere ta a riceverla; hanno parlato, poi la scuola e famiglia, se ne parla so- sempre meno in grado di fronteg- mamma mi ha chiamato, e davan- prattutto per denunciare il suo venir giare le nuove sfide educative che ti alla maestra mi ha rimproverato e meno: il patto educativo è in calo. vengono dalla cultura contempo- mi ha detto: “Chiedi scusa alla ma- La famiglia non apprezza più come ranea, dalla società, dai mass me- estra”. Io l’ho fatto. “Bacia la mae- un tempo il lavoro degli insegnanti dia, dalle nuove tecnologie. stra”, mi ha detto la mamma. E l’ho – spesso mal pagati – e questi av- Gli insegnanti sono come voi im- fatto, e poi sono tornato in aula, fe- vertono come una fastidiosa inva- pegnati ogni giorno nel servizio lice, credendo finita la storia. No, denza la presenza dei genitori nelle educativo ai vostri figli. Se è giu- non era finita… Il secondo capitolo scuole, finendo per tenerli ai margi- sto lamentare gli eventuali limiti è quando sono tornato a casa (Ndr: ni o considerarli avversari. della loro azione, è doveroso sti- qui il Papa ha fatto un gesto con la Per cambiare questa situazio- marli come i più preziosi alleati mano che ben ha reso cosa è suc- segue a pagina 20 → 20

← segue da pagina 19 ri e messa in grado di dare il meglio di sé per la crescita comune. cesso a casa strappando un frago- Avete dunque una doppia forza: roso applauso)… quella che vi deriva dall’essere as- Questo si chiama “collaborazio- sociazione, ossia persone che si ne” fra la famiglia e gli insegnanti uniscono non contro qualcuno ma nell’educazione di un figlio. per il bene di tutti, e la forza che ri- La vostra presenza responsabile cevete dal vostro legame con la co- e disponibile, segno di amore non munità cristiana, in cui trovate ispi- solo per i vostri figli ma verso quel razione, fiducia, sostegno. bene di tutti che è la scuola, aiute- Cari genitori, i figli sono il dono più rà a superare tante divisioni e in- prezioso che avete ricevuto. Sap- comprensioni in questo ambito, e a piatelo custodire con impegno e far sì che sia riconosciuto alle fami- generosità, lasciando ad essi la li- glie il loro ruolo primario nell’educa- bertà necessaria per crescere e zione e nell’istruzione dei bambini maturare come persone a loro vol- e dei giovani. Se infatti voi genitori ta capaci, un giorno, di aprirsi al avete bisogno degli insegnanti, dono della vita. anche la scuola ha bisogno di voi L’attenzione con cui, come asso- e non può raggiungere i suoi obiet- ciazione, vigilate sui pericoli che in- tivi senza realizzare un dialogo co- sidiano la vita dei più piccoli non struttivo con chi ha la prima re- vi impedisca di guardare con fidu- sponsabilità della crescita dei suoi cia al mondo, sapendo scegliere alunni. e indicare ai vostri figli le occasio- Come ricorda l’Esortazione Amo- deve mai mancare la collaborazio- ni migliori di crescita umana, civile ris laetitia, «la scuola non sostitui- ne tra le diverse componenti della e cristiana. Insegnare ai vostri figli sce i genitori bensì è ad essi com- stessa comunità educativa. Senza il discernimento morale, il discerni- plementare. Questo è un principio comunicazione frequente e senza mento etico: questo è buono, que- basilare: qualsiasi altro collabora- fiducia reciproca non si costruisce sto non è tanto buono, e questo è tore nel processo educativo deve comunità e senza comunità non si cattivo. Che loro sappiano distin- agire in nome dei genitori, con il riesce a educare. guere. Ma questo si impara a casa loro consenso e, in una certa misu- Contribuire a eliminare la solitudi- e si impara a scuola: congiunta- ra, anche su loro incarico» (n. 84). ne educativa delle famiglie è com- mente, tutte e due. La vostra esperienza associativa pito anche della Chiesa, che vi invi- Vi ringrazio per questo incontro e vi ha certamente insegnato a confi- to a sentire sempre al vostro fianco benedico di cuore voi, le vostre fa- dare nell’aiuto reciproco. nella missione di educare i vostri fi- miglie e tutta l’associazione. Vi as- Ricordiamo il saggio proverbio gli e di rendere tutta la società un sicuro il mio ricordo nella preghie- africano: “Per educare un bam- luogo a misura di famiglia, affinché ra. E anche voi, per favore, non bino ci vuole un villaggio”. Per- ogni persona sia accolta, accom- dimenticatevi di pregare per me. ciò, nell’educazione scolastica non pagnata, orientata verso i veri valo- Grazie!

Verbale del Consiglio Pastorale - 18 luglio 2018

Mercoledì 18 luglio 2018, alle ore sarie cose da fare. Punti 1 – 2 21, presso la casa canonica si è ri- 5 - Lettura dell’azione pastorale Dopo la preghiera viene letto e unito il Consiglio Pastorale Parroc- parrocchiale: quale futuro? approvato il verbale della prece- chiale per discutere il seguente or- 6 - Il seminarista Denny termina il dente riunione. dine del giorno: mandato che lo ha legato alla no- Punto 3 1 - Preghiera. stra Parrocchia per due anni. Oltre Il parroco informa i presenti che il 2 - Lettura e approvazione del ver- a ringraziarlo per il suo servizio, gli custode dell’oratorio lascerà l’inca- bale della precedente riunione. chiediamo una valutazione critica rico a metà agosto. Don Faustino 3 - l custode della struttura dell’ora- circa la vita della nostra comunità ha ricevuto due proposte che sta torio si è dimesso dal servizio: quali cristiana perché meglio corrispon- valutando. Sarebbe ottimale la pre- possono essere le nostre richieste da al mandato di Gesù Cristo in or- senza di una famiglia che curi an- per un’eventuale sostituzione. dine all’evangelizzazione. che l’aspetto educativo. 4 - Sono stati fatti dei lavori. Ve- 7 - Programma pastorale per i Punto 4 diamoli, insieme all’andamento mesi di settembre ed ottobre. Lavori alle strutture parrocchiali: economico ed alle nuove e neces- 8 - Varie ed eventuali. - impianto microfoni e casse 21

(13.000 € + IVA); - 9 settembre ore 10,30: festa de- - 15 ottobre: celebrazione con i sa- - porta sicurezza della canonica gli anniversari di matrimonio; cerdoti nativi e con chi ha operato (4.000 € + IVA); - 15 settembre ore 20: Celebra- nella parrocchia (data che coincide - pulitura facciata della basilica zione Eucaristica in Basilica, quin- con la ricorrenza della Consacra- (caduta intonaco); di processione alla Chiesa del zione della chiesa parrocchiale); - manutenzione e pulizia del tet- Vedetto dove verrà impartita la - 28 ottobre: Sante Cresime e to della basilica e della casa Benedizione; Comunioni. canonica. - 30 settembre: raccolta pro I due interventi hanno comportato S.F.E.R.A.; Punto 8 una spesa di € 10.000 + IVA - 13 ottobre: scoprimento dell’ur- Il parroco informa i presenti sul- Oratorio: è stata rimossa e siste- na di S.Flaviano la questione riguardante la casa mata una griglia che non era sta- - 14 ottobre: Festività di S. Flavia- canonica e il suo utilizzo (vedasi bile (tra portico e campetto); inoltre no: orario festivo allegato). sono stati puliti i canali dei locali uti- lizzati dalla Polisportiva (5.000 € + IVA); - Preventivo riparazione architra- Caritas Parrocchiale - Casa canonica ve della Basilica (crepa) ed elimi- (Documento del parroco allegato al verbale) nazione malte cementizie pareti la- terali € 40.000; . Tramite questo scritto sintetizzo la situazione attuale della questione riguardante Punto 5 - Azione pastorale: la Casa Canonica e l'utilizzo della stessa. La proposta di spostare la Canonica nella casa "Cicogna", attigua alla chiesa par- La prima settimana di settembre rocchiale, è stata approvata dai due Consigli (il CPP e il CPAE) e ha avuto pare- Don Faustino convoca le famiglie. re favorevole dei rappresentanti guidati dal direttore dell'Ufficio Amministrativo don Il 16 inizia il catechismo. Giampietro Girelli e successivamente, sempre a voce, di un rappresentante del Ogni giovedì il parroco terrà in- Collegio dei Consultori della Curia diocesana. contri di formazione base per tutti. Sappiamo che tale proposta è stata messa a tacere, grazie all'opposizione da parte di alcune persone "autorevoli" locali in accordo con "amici" presenti in am- Verranno riproposti i centri di bienti della Curia Diocesana. ascolto. Per me trovare una sede per il futuro dell'abitazione del parroco con facile acces- Punto 6 so alla chiesa e all'oratorio era ed è una buona idea ma, da come sono andate le Don Faustino ringrazia il semina- cose, non penso che valga perderci tempo. rista Denny per il prezioso appor- Osservo per altro che di fatto la casa canonica è da me occupata per i due quinti. to che ha dato alla nostra comunità Vedo pure che la nostra Caritas parrocchiale, con ragioni differenti, occupa tre nei due anni della sua presenza tra ambienti: quello attiguo alla Chiesa del Suffragio, quello in vicolo Freschi e una sala noi. È stata una bella esperienza. della stessa casa canonica. Don Denny verrà salutato e rin- Di conseguenza ho chiesto lumi al CCP ed è emerso che se la Caritas occupas- graziato il giorno di chiusura del se i tre quinti della casa canonica farebbe un uso virtuoso della stessa, dato che in questi spazi ci starebbe tutto. Grest. Si potrebbe anche pensare di finalizzare l'uso dei due mini appartamenti, dove at- Da parte sua Don Denny ringrazia tualmente la Caritas parrocchiale svolge l'attività, per rispondere a richieste tempo- per l’accoglienza che ha ricevuto e ranee di alloggio per persone singole e/o famiglie nel bisogno. sottolinea che è stata un’esperien- Certo dell'esame della proposta in tempi brevi da parte del Consiglio della Caritas za incisiva per il cammino che sta parrocchiale, attendo risposta onde orientarmi in CCP sul che fare. Grazie compiendo. Pralboino, 30 luglio 2018 - Il parroco don Faustino È entrato in contatto con i ragazzi (lettera firmata) e con le famiglie in modo positivo. ------Il seminarista rileva che in questi Risposta dei volontari Caritas in data 07-08-2018 due anni ha riscontrato una certa Rev. Don Faustino, in risposta alla sua lettera del 30 luglio 2018, le confermiamo il nostro parere ne- difficoltà da parte di chi ha incon- gativo in merito al trasferimento presso la casa canonica delle attività della Cari- trato (ragazzi, educatori, animato- tas parrocchiale. ri) ad assumersi una responsabili- L'immobile adiacente la chiesa del Suffragio è stato ristrutturato con tanti sacri- tà più costante. fici, con il lavoro dei volontari e le offerte raccolte dai pralboinesi. I locali siti in vi- Anche il servizio dei volontari è colo Freschi sono stati espressamente donati ad uso Caritas e a tal fine risistema- ti sempre dai volontari. circostanziato all’occasione e non Apprezziamo e ringraziamo la sua disponibilità a voler riunire in canonica le attivi- è continuativo. I ragazzi hanno bi- tà benefiche della Caritas, ma in pratica riteniamo che ciò sia molto difficoltoso sia sogno di una figura educativa sta- per i problemi organizzativi di accesso delle persone nella casa canonica sia per bile a cui guardare o comunque una necessaria e onerosa ristrutturazione a carico della parrrocchia. un’equipe educativa preparata che Infine pensiamo che adibire le attuali strutture occupate dalla Caritas a mini-ap- partamenti per l'accoglienza abitativa di emergenza comporterebbe una modifica interagisce con gli adolescenti du- di destinazione degli immobili e una costosa ristrutturazione. rante l’anno. Siamo sempre pronte e disponibili a valutare insieme ogni suo suggerimento. Punto 7 - Programma pastorale Le volontarie Caritas per i mesi di settembre-ottobre: 22

BILANCIO PARROCCHIALE DALLA CASSA ORDINARIA

MARZO 2018 Entrate: (elemosine) settimanale: 506,80 - festive: 1.333,78 - Sacramenti: 100,00 - ammalati: 70,00 - fiori: 70,00 - candele: 655,20 - cassette varie: 15,10 - bollettino parrocchiale: 555,00 - Consorelle SS.: 636,00 - rim- borso utenze: 7,76. Uscite: elettricità: 543,57 - metano: 3125,17 - ai sacerdoti: 280,00 - particole e ostie: 108,00 - bollettini parroc- chiali e spedizione: 978,24 - libri catechesi: 259,35 - fiori per Pasqua: 180,00 - spese bancarie: 4,07 - toner per stampante: 122,00 - candele sabato Santo: 60,00 - Seminarista: 90,00 - manutenzione microfoni: 200,00.

APRILE 2018 Entrate: (elemosine) settimanale: 332,47 - festive: 717,78 - sacramenti: 790,00 - cassette varie: 11,30,00 - candele: 341,50 - bollettino parrocchiale: 85,00. Uscite: energia elettrica: 616,22 - metano: 2.014,89 - telefono: 93,94 - seminarista: 120,00 - ritocco statua: 150,00 - spese bancarie: 31,56 - falegname: 756,40 - fiori: 40,00.

MAGGIO 2018 Entrate: (elemosine) settimanale: 372,73 - festive: 721,29 - sacramenti: 270,00 - cassette varie: 81,00 - cande- le: 451,54 - bollettino parrocchiale: 40,00 - benedizioni: 120,00. Uscite: energia elettrica: 538,55 - fiori: 40,00 - Seminarista: 120,00 - manutenzione ciclostile: 183,00 - sostitu- zione lampadine: 793,39 - tassa strade Tassere: 9,27 - rinnovo abbonamenti: 34,50.

GIUGNO 2018 Entrate: (elemosine) settimanali: 397,60 - festive: 747,53 - sacramenti: 350,00 - cassette varie: 36,70 - cande- le: 531,54 - bollettino parrocchiale: 75,00 - contributo Ambito 9 per Grest 2017: 410,41. Uscite: energia elettrica: 42,81 - metano: 663,21 - acqua: 58,16 - telefono: 93,94 - libri per catechismo: 120,00 - fiori: 50,00 - particole/incenso ecc.: 88,00 - bollettino parrocchiale più spese spedizione: 978,24 - estintori: 134,20 - spese bancarie: 2,89 - riparazione sedie: 80,00 - versamento 2% alla Curia: 702,00 - IMU comunale: 707,00 - premi lotteria: 340,00.

LUGLIO 2018 Entrate: (elemosine) settimanali: 639,00 - festive: 844,84 - sacramenti: 500,00 - cassette varie: 20,10 - cande- le: 442,30 - pesca S. Anna: 634,00 - Gruppo Alpini: 200,00. Uscite: energia elettrica: 340,99 - metano: 1083,95 - fiori: 35,00 - libri: 40,00 - spese postali: 2,60 - ferramenta: 400,00 - spese bancarie: 43,06.

AGOSTO 2018 Entrate: (elemosine) settimanali: 565,00 - festive: 819,72 - sacramenti: 350,00 - cassette varie: 26,50 - cande- le: 476,50 - benedizioni: 170,00 - rimborsi bollette: 95,15. Uscite: energia elettrica: 322,56 - metano: 260,50 - telefono: 93,94 - libri catechismo: 216,40 - fiori e piante: 280,00 - elettricista: 350,00 - canone assistenza per allarme: 183,00 - particole: 41,00 - spese bancarie: 8,01.

DALLA CASSA STRAORDINARIA Dal 1 marzo 2018 al 31 agosto 2018 Entrate: (buste della seconda domenica di) marzo: 852,00 - aprile: 705,40 - maggio: 705,00 - giugno: 788,00 - luglio: 515,00 - agosto: 656,20 - offerte (a mano o nella cassetta in chiesa) da 100,00 (6) - da 300,00 (8) - da 50,00 (8) - da 55,00 (1) - da 30,00 (1) - da 25,40 (1) - da 20,00 (5) da 5,00 (2) - da 25,00 (4) - da 10,00 (2) - da 500,00 (2) - da 1000,00 (2) - da 2000,00 (1) - festa oratorio: 714,00 - contributo Comune per facciata Basilica: 997,50 - contributo Comune per Grest 2018: 2997,50 Per un totale di € 17.671,00. Uscite: rate del mutuo da marzo ad agosto 2018: 20.409,75 - rata finanziamento Finlombarda: 1.941,96 - muratore: 8.265,00 - saldo stampante e PC: 844,00 - porta bar oratorio: 1540,00 - acconto impianto microfo- ni Basilica: 5.000,00 - acconto porta canonica: 2.758,00 - elevatore per facciata Basilica: 829,60 - Per un to- tale di € 41.588,31.

N.B. - Il debito residuo del mutuo del tetto della Basilica (era di € 400.000,00) al 31/08/2018 ammon- ta a € 139.058,33 - e quello per i mobili (il prestito era di € 40.000,00 – di cui € 10.000,00 – a fondo perduto) resta di € 10.119,86 23

Anagrafe parrocchiale

I NOSTRI MORTI

“O Dio, concedi a questi nostri defunti, fratelli nella fede, il perdono di tutti i peccati, perché ottengano la misericordia e la pace in cui hanno sempre sperato”.

20 - Luciano Farina 21 - Francesca Zorza 22 - Maddalena Gatti 23 - Giuseppe Ongini di anni 50 di anni 82 di anni 85 di anni 75 † 27-06-2018 † 28-06-2018 † 18-08-2018 † 20-08-2018

24 - Marta Zani 25 - Cesarina (Mercede) 26 - Franca Messa 27 - Luigi Barbieri di anni 91 Migliavacca - di anni 89 di anni 86 di anni 89 † 24-08-2018 † 31-08-2018 † 04-09-2018 †20-09-2018

Anniversari dei nostri cari defunti Nel terzo anniversario dalla scomparsa del carissimo Edoardo, la moglie Adele, le sorelle, e gli amici più cari Nunzia Bertanzetti lo ricordano di anni 67 † 18-09-2018 n. 27-8-1951 m. 5-10-2015 Funerata a Brescia di anni 64 con affetto CALENDARIO LITURGICO E PASTORALE SETTEMBRE

30 - Domenica. Giornata della Parola. Festa con l’Associazione SFERA. OTTOBRE MISSIONARIO E MARIANO

- ogni giorno la Preghiera in comunione con il Papa Paolo VI. - mercoledì 3 - Inizia il Sinodo dei vescovi sui Giovani. N:B: Anche i nostri giovani verranno contattati perché ci siano voci anche dalla nostra comunità - giovedì 4 - Memoria di San Francesco - domenica 7 - Pomeriggio in Oratorio: intrattenimento gioioso proposto per le famiglie (piccoli e grandi) pro Affido. - Settimana, dal 9 al 15, dedicata alla preparazione e festa di S. Fraviano. - martedì 9 - ore 20.30. Presentazione del libro su Padre Gian Francesco Benigni da Pralboino. In Oratorio. - giovedì 11 - "Vi parlo del Papa Paolo VI”. Mons. Gabriele Filippini. In Oratorio. - venerdì 12 - “Giornata della Riconciliazione ore 8.00 - 11.30; ore 16.00 - 19.00; ore 20.00 - 21.00 (Padre comboniano) - sabato 13 - ore 18.00 scoprimento dell’altare di San. Flaviano e celebrazione eucaristica. - domenica 14 - ore 10.30. Concelebrazione liturgica in onore del patrono San Flaviano. Presiede il Delegato Territoriale Mons. Alfredo Savoldi. A Roma. Canonizzazione del Papa Paolo IV. - lunedì 15 - ore 10.30. Cel. Eucaristica con la presenza dei sacerdoti nativi, i parroci e curati e i sacerdoti della zona pastorale. ore 18,00 Cel. Eucaristica e coprimento dell'urna di San Flaviano. - domenica 21 - ore 10.00. Celebrazione liturgica per il 40° di fondazione dell’AVIS e nel pomeriggio: incontro con i Genitori in ICFR. - venerdì 26 - ore 20.30. In basilica. Incontro genitori padri, madri e ragazzi per la penitenziale e prove. - domenica 28 - ore 10.30 Crismazione e Prima Eucarestia del Gruppo Antiochia. Presiede il Vescovo mons. Vincenzo Zani. A Roma. Si conclude il Sinodo dei Giovani.

AVVISI IMPORTANTI

1 - Data la mancanza del seminarista e dato che, il mattino della domenica e il pomeriggio, sono occupato per gli Incontri con i ragazzi e i genitori come pure in altre iniziative, rendo noto che non sarà possibile fare i funerali nel giorno di domenica. Per i mesi di luglio - agosto, si vedrà. 2 - Chiesa del Vedetto. Cercansi persone atte alla salvaguardia del'edificio sacro oltre che a pre- pararlo per la celebrazione mensile dell’Eucarestia. Questo perché le persone che, con perizia e puntualità la tenevano in ordine per le celebrazioni, ritengono di non poter sostenere ulteriormen- te tale onere. A nome di tutta la comunità, ritengo doveroso ringraziare chi fino ad oggi ha dato costantemente e gratuitamente la propria disponibiltà. Don Faustino