GIORNALE DELL’ISOLA Periodico d’informazione dei comuni fra l’Adda ed il Brembo 11 Speciale l’Isola nei Secoli Medolago In riva all’antico lago dell’isola? Pagina a cura di Renzo Zonca

opo la pausa estiva, eccoci ad un’altra puntata della nostra rubrica, dedicata questa vol- L’ANTICA CHIESETTA ta a Medolago. Non una ricerca storica in senso stretto, quanto piuttosto una ricerca di DELLA TORRE carattere giornalistico, a fini divulgativi, cercando di impostare il testo nel modo più semplice possibile, quasi fosse un racconto o un romanzo. Con l’obiettivo di “tradurre” testi sto- el tratto tra e Medolago, la rici spesso di difficile e faticosa lettura, in un testo discorsivo, piacevole, alla portata di tutti. D strada Rivierasca corre per un Senza dimenticare qualche curiosità, magari poco nota agli stessi residenti. Nbuon chilometro in aperta cam- In tempi remotissimi, la zona lussuosa villa, con la tipica pian- circolare. In seguito, la chiesa pagna, perfettamente rettilinea: vol- centrale dell’Isola era occupata ta a U. Una ricostruzione che ha venne ampliata all’inizio del gendo lo sguardo verso nord/nord-est da un lago? L’ipotesi, per la ve- però conservato il fossato, a ri- ‘900, mentre l’alto ed elegante è ben visibile, isolata nel mezzo dei va- rità, non trova molti sostenitori cordarci le antiche origini di campanile venne eretto tra il sti campi coltivati – ma i capannoni, ma, certo, è di grande fascino: questo edificio. 1844 e il 1846. purtroppo, si stanno avvicinando - una quando l’alveo dell’Adda si tro- piccola chiesa, facente parte di una vava a un livello molto superio- L’antica e la nuova Da sempre agricoltori, grande e tipica cascina: la Torre. Con re a quello attuale, la porzione parrocchiale ma oggi… tempo bello il colpo d’occhio è di tutto centrale e altimetricamente più Fino al 1440, la parrocchiale di Da sempre, gli abitanti di Medo- rispetto, avendo come scenografico depressa dell’Isola si venne a Medolago fu l’attuale chiesetta lago furono agricoltori, come te- sfondo le Prealpi Orobiche, dalla Ron- trovare invasa dalle acque del dedicata ai santi Gervasio e Pro- stimoniano le numerose cascine cola all’Arera, dal Canto Alto al Misma. fiume, a formare un lago di dis- tasio, ancora oggi in bella posi- sparse nei campi, ma anche vi- Pur in assenza di notizie sicure, si può crete dimensioni. Sulle cui rive zione, al limitare dei campi col- ticoltori: qui, infatti, sul finire del porre l’origine della chiesetta intorno al sorsero i primi villaggi abitati: tivati, quasi al confine con Sol- ‘500 [1], quando il paese conta- XV secolo. Di certo, come scrive A. “Caput-lacus”, ovvero l’attuale za. Edificato probabilmente nel- va solo 269 abitanti, si produ- Mascheroni nel suo libro “Medolago, pagine di vita”, nel 1781 la chiesa della Torre era intitolata a Calusco, “a capo del lago”; “Me- l’XI secolo, il sacro edificio ven- cevano “vini in abondanza”. Una San Vincenzo, e dipendeva direttamente dai monaci dell’abbazia di , ad evidente riprova di dio-lacus”, cioè Medolago, “a ne rimaneggiato nel XV secolo: situazione confermata all’inizio un notevole prestigio. I tempi dovettero però cambiare, come ci attesta Giovanni Maironi da Ponte mezzo del lago” e, infine, “Finis- si presenta in forme semplici ed dell’800 [2], con un “territorio nel suo “Dizionario Odeporico”, pubblicato nel 1820: ”Medolago staccato dal suo caseggiato mag- lacus”, ovvero , “a fine del essenziali, a navata unica, con fertile di biade, di gelsi, e di vi- giore ha la contrada detta la Torre, ove esiste un oratorio dedicato a San Vincenzo, ora abbando- lago”. Col trascorrere dei seco- un piccolo rosone sulla faccia- no”. Una “vocazione” agricola nato”. Addirittura, nei pressi doveva trovarsi anche un castello, per quello che doveva essere un li, il livello dell’Adda si abbassò, ta, ai lati del quale spiccano gli che si protrasse fino a pochi de- vero e proprio paese, probabilmente di pari importanza rispetto al capoluogo: “Vi restano le vesti- il lago dell’Isola si prosciugò, e affreschi dei due martiri. cenni fa, e più esattamente fino gia - prosegue infatti il Maironi da Ponte - e la tradizione che anticamente questo villaggio avesse di esso si perse ogni ricordo, In seguito, appunto dal 1440, il alla costruzione della strada Ri- un castello”. tranne, forse, proprio nel nome rango di parrocchiale venne as- vierasca, che cambiò il volto di Nei decenni successivi intervennero però i conti Medolago Albani, che non solo restaurarono il tem- di questi tre paesi. segnato alla chiesa di Santa Ma- Medolago, e degli altri paesi del- pio, ma lo dedicarono anche a Maria Immacolata “per devozione fatta dal conte Gerolamo affinchè Secondo altre ipotesi, il nome ria Assunta, anch’essa peraltro la zona, con una industrializza- la sua famiglia fosse preservata dal colera che infieriva nel 1855” (A. Mascheroni, o.c.). Medolago deriverebbe invece di antichissime origini, essendo zione esplosiva, non ancora dalle antiche popolazioni che vi documentata già nell’anno 959. conclusa. Il declino e la rinascita si stabilirono, anche se, nelle Situata esattamente nel cuore Fino a pochi decenni fa, la piccola chiesa tra i campi di Medolago svolse dignitosamente la sua im- vecchie carte, troviamo indica- del minuscolo borgo, che allora Fonti storiche: portante funzione, a servizio delle centinaia di contadini che vivevano nelle cascine circostanti. Il lo- to proprio “Mediolacus”: un fat- contava nemmeno 300 abitanti [1] Giovanni Da Lezze – Descri- ro progressivo spopolamento coinvolse inevitabilmente anche la chiesetta della Torre, che si trovò to che lascia aperte tutte le [1], la chiesa doveva essere al- zione di e suo territo- così abbandonata, con il concreto rischio di cadere in rovina. possibilità. trettanto minuscola. Solo nel rio – Bergamo 1596 Ma, fortunatamente, ecco scendere in campo l’associazione “Vivere Torre”, formata tra gli altri da 1743 iniziarono i lavori per la [2] Giovanni Maironi da Ponte – numerosi ex abitanti della zona. Nel 1996 un folto gruppo di volontari avviò il restauro del sacro Castelli, chiese e cascine realizzazione dell’attuale edifi- Dizionario Odeporico della Pro- edificio, con grande soddisfazione di tutto il paese, a buon diritto orgoglioso di essere riuscito a Come per la maggior parte dei cio, che durarono una decina vincia Bergamasca – Bergamo salvare dal degrado un “pezzo” così importante della propria storia. nostri paesi, le prime citazioni d’anni, con una elegante pianta 1820 scritte di Medolago le troviamo in atti notarili e di compravendi- ta, a partire dal X secolo. Do- cumenti nei quali si evidenziano QUANDO TRA E MEDOLAGO le principali caratteristiche del paese: l’immancabile castello, C’ERANO SOLO CAMPI le chiese e le cascine, sparse nella fertile pianura, tra cui la fa- on è facile riconoscere questo mosa Torre, di cui parliamo dif- luogo: mostra la strada che da fusamente nell’articolo a lato. NSolza conduce a Medolago, la Parliamo ora del castello, edifi- cui chiesa è visibile al centro, appe- cato nell’XI secolo, con tutta na a destra dell’unica casa presente. probabilità dove si trova l’attua- Siamo intorno agli anni ’50 del seco- le villa Medolago Albani, proprio lo scorso (ormai, si deve dire così, di fronte alla chiesa parrocchia- anche se questo ci fa sentire tutti… le, in una evidente posizione più vecchi) e tra i due paesi, allora strategica e facilmente difendi- ancora frazioni di Riviera d’Adda, c’e- bile, per la presenza della ripida rano solo campi coltivati, ordinati scarpata dell’Adda. Una fortez- giardini, siepi, boschetti e alberi da za che, purtroppo, venne mes- frutto, con quella solitaria casa a due sa più volte alla prova, come nel piani quasi fuori posto. Lungo la stra- 1377, quando il paese venne da si notano alcune persone che camminano tranquillamente, nel bel mezzo della sede stradale, sen- devastato, insieme con Solza, za preoccuparsi delle auto che, evidentemente, dovevano essere quanto mai rare. dalle truppe del crudele Berna- All’epoca, la strada provinciale Rivierasca – perennemente intasata da decine di migliaia di auto e mez- bò Visconti. Fino ad arrivare al zi pesanti ogni giorno - non esisteva ancora, e la stradina visibile nella foto era l’unica via di comuni- 25 aprile 1509, quando Medo- cazione che collegava Calusco con , passando per Solza, Medolago, Suisio e lago venne saccheggiato dall’e- . Con quale intensità di traffico, è facile immaginare. sercito francese al comando di Negli anni successivi sappiamo tutti come è andata: una frenetica espansione edilizia ha gradual- Carlo d’Amboise. In seguito, il mente riempito tutti gli spazi verdi disponibili, finendo per “saldare” Solza e Medolago in un unico ag- fortilizio perse la sua funzione glomerato urbano, al punto che solo il cartello indicatore può farci capire dove termina un paese e militare, per essere trasforma- inizia l’altro. to, nel corso del ‘700, in una

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SETTEMBRE/OTTOBRE 2005