VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA ESECUTIVA N. 050/2009

OGGETTO: Protocollo d'intesa per l'area della Città Romana di Industria. Approvazione.

L’anno duemilanove addì undici del mese di maggio alle ore 19,00 regolarmente convocata, si è riunita presso la sede legale la Giunta Esecutiva dell’Ente di gestione del Sistema delle Aree protette della Fascia Fluviale del tratto torinese nelle persone dei signori:

Presenti Assenti BEVIONE PIERGIORGIO X

FINA ERNESTO X

GALLINA LUIGI X

LORINI UMBERTO X

ROLLE GIOVANNI X

Assiste il dott. Ippolito Ostellino con mansioni di Segretario dell’Ente di gestione. Il Presidente Piergiorgio Bevione riconosciuto il numero legale per l’esame del punto iscritto all’ordine del giorno, procede al relativo esame.

Pagina n. 1 della deliberazione della G.E. n. 50 del 11.05.2009

LA GIUNTA ESECUTIVA

Udita la relazione del Presidente;

Considerato che l’Ente di gestione ha promosso da alcuni anni una specifica attività volta a coordinare i diversi soggetti coinvolti ed interessati all’importante sito archeologico di Industria sito nel di Monteu da Po,

Tale azione ha comportato una lunga e complessa attività di contatti ed incontri sia a livello comunale che rispetto agli enti sovraordinati con particolare riferimento alla Soprintendenza Archeologica del Piemonte;

Valutati e richiamati i seguenti aspetti: nel Comune di Monteu da Po è presente il sito della città romana di Industria, ricordata dalle fonti storiche ed epigrafiche e oggetto di ritrovamenti archeologici importanti fin dalla metà del secolo XVIII, tra cui oggetti in bronzo di straordinario interesse; le campagne di scavo regolari condotte a partire dal 1960 circa, prima dall’Università e poi dalla Soprintendenza hanno rivelato la presenza di un santuario dedicato a divinità di origine egizia e orientale, inserito in una maglia urbana di isolati regolari; il sito è stato dichiarato di notevole interesse archeologico ai sensi del D.Lgs. 22.1.2004, n. 42 (“Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, in appresso Codice) e s.m.i., art.10, comma 3, con i DD.MM. 1/3/1963; 15/11/1979; 22/10/1981; 29/10/1991; con il D.M. 29/10/1991 sono state altresì stabilite le prescrizioni di tutela indiretta ai sensi dell’art. 45 del Codice; il Ministero per i Beni e le attività culturali è proprietario dei terreni su cui insistono i resti archeologici attualmente in luce, sui quali prosegue da tempo, con fondi propri, attività di indagine archeologica e di restauro, nonché dell’immobile situato in Corso Italia, 2, adibito a sede del servizio di custodia e casierato sull’area; all'interno del sito è aperta al pubblico un'area archeologica di proprietà del Demanio culturale statale, affidata alla Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Piemonte - Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte e del Museo Antichità egizie; che la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici – Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte e del Museo Antichità egizie ha sempre dato conto delle indagini svolte in pubblicazioni regolari, promuove il Museo di Antichità di Torino, dove sono conservati i ritrovamenti di Industria e ha in programma, oltre alla redazione di materiale divulgativo, anche la creazione di supporti didattici alla visita dell’area archeologica; con legge regionale 18 aprile 1990, n. 28, tale area archeologica è stata inserita all’interno del Sistema di aree protette della fascia fluviale del Po, la cui gestione compete all’Ente di gestione del Parco fluviale del Po torinese; l’Ente di gestione ha proposto un ulteriore ampliamento del territorio attualmente protetto ai sensi della L.R. n. 28/90 e s.m.i., in considerazione della necessità di rendere coerenti i confini dell’area protetta

Pagina n. 2 della deliberazione della G.E. n. 50 del 11.05.2009 con i limiti del vincolo archeologico insistente sul sito e che su tale provvedimento il Comune di Monteu da Po ha espresso il proprio orientamento favorevole, condizionato, con atto deliberativo del Consiglio comunale; l’Ente di gestione – concorrendo al relativo bando emanato dalla Regione Piemonte in qualità di Ente capofila del Programma Integrato di Sviluppo Locale (PISL) – ha altresì affidato al Dipartimento di Progettazione Architettonica e di Disegno Industriale del Politecnico di Torino (in appresso denominato DIPRADI) unitamente allo studio FLOEMA - Professionisti Associati, la redazione di un studio di fattibilità inerente “Riqualificazione e recupero dell’area archeologica della città romana di Industria”, e ne ha curato la trasmissione, in data 15 novembre 2006, alla Direzione e alla Soprintendenza in premessa citate; l’Ente di gestione del Parco fluviale del Po Torinese ha inoltre realizzato, nei Comuni di e , percorsi attrezzati, strutture di visita e interventi di miglioramento ambientale, che costituiscono nel loro complesso opere di infrastrutturazione turistica, con ricaduta di interesse anche sulla fruizione del patrimonio archeologico sito nel Comune di Monteu da Po; il Comune di Monteu da Po ha attivato primi interventi migliorativi della rete di percorsi di collegamento tra il centro abitato e l’area archeologica di Industria; il medesimo ha altresì ristrutturato, acquisitane la proprietà, l’edificio che ospitava la sala parrocchiale di proiezione cinematografica, destinandone il secondo piano fuori terra a centro didattico e museale a supporto dell’area archeologica; tale centro è stato allestito grazie al contributo finanziario della Direzione Cultura della Regione Piemonte e dispone attualmente di un plastico - raffigurativo del contesto territoriale montuese, del sito archeologico, del presumibile tracciato del paleoalveo del fiume Po – realizzato su progetto scientifico della competente Soprintendenza, che ha inoltre approvato la stampa di pannelli illustrativi degli aspetti salienti della civiltà romana e, in particolare, della vita nella città di Industria, distintasi per la raffinatezza della lavorazione del bronzo e per il culto di Iside e Serapide; sono in corso, da parte del Comune di Monteu da Po, le acquisizioni di attrezzature – ulteriormente cofinanziate dalla Regione Piemonte – per completare l’acconcia collocazione del materiale espositivo di cui sopra e consentirne la fruizione, nella considerazione che il centro è, di fatto, l’unica struttura di accoglienza e di accompagnamento didattico ai visitatori dell’area archeologica; il Comune di Monteu da Po è altresì in attesa di esaminare le condizioni poste dal gestore delle proprietà immobiliari di RFI (Rete ferroviaria italiana) diffuse lungo le reti minori, al fine di valutare la sottoscrizione di contratto di comodato d’uso gratuito avente a oggetto l’edificio della dismessa stazione ferroviaria locale, che costituisce costruzione di interesse, sia funzionale che localizzativa, per la migliore fruizione del sito di Industria; il Parco fluviale del Po torinese ha attivato con la Direzione Trasporti della Regione Piemonte un tavolo tecnico per valutare le forme di valorizzazione della linea ferroviaria a fini turistici, anche volto a valutarne l’efficacia dal punto di vista dell’uso trasportistico ordinario, valutandola come asse di particolare valore e importanza nel quadro dei sistemi di accessibilità e mobilità nell’area; il medesimo ha altresì attivato con la Direzione Cultura e Turismo della Regione Piemonte, nonché con l’Agenzia turistica locale “Turismo Torino e Provincia”, un tavolo per la valorizzazione turistica e fruitiva del territorio della marca Po Confluenze Nord Ovest nel quadro della promozione integrata dell’insieme del sistema di beni ambientali, paesaggistici e storico-culturali presenti nell’area della marca stessa;

Pagina n. 3 della deliberazione della G.E. n. 50 del 11.05.2009 l’attenzione alla valorizzazione integrata di tali risorse è significativa componente delle attività dell’Osservatorio del Paesaggio dei Parchi del Po e della Collina torinese, diretto dall’Ente di gestione, aderente al Coordinamento degli Osservatori del Paesaggio del Piemonte, la collaborazioni con i quali - ai fini di una corretta e attenta valorizzazione del sito di Industria nel più ampio contesto paesaggistico dell’area – è da considerarsi strategica; vasta porzione del territorio di Monteu da Po è di proprietà del Ministero della Difesa, che la adibì fino al 1991 a deposito di carburanti, e che attualmente è in stato di abbandono; tale proprietà del Demanio militare, parzialmente localizzata in area dichiarata di notevole interesse archeologico, comprende terreni ed edifici, alcuni dei quali ultimi alcuni prospicienti l’accesso al sito di Industria e che la loro eventuale dismissione a favore del Ministero per i Beni e le attività culturali potrebbe consentire una strutturale e sistematica azione di messa in valore dell’area archeologica, in un’ottica di fruizione non solamente didattico-culturale, ma anche di ricerca teorica e applicata; il D.Lgs. 22.1.2004, n. 42, art. 112, comma 4, prevede la possibilità di stipulare accordi tra Stato, Regioni e altri Enti pubblici territoriali per definire strategie e obiettivi comuni di valorizzazione, nonché per elaborare i conseguenti piani strategici di sviluppo culturale, ai sensi dell'art. 7, comma 2, del medesimo D. Lgs.; in tale spirito, gli Enti e Istituti richiamati in precedenza hanno tenuto alcune riunioni di discussione e confronto, a seguito delle quali è emerso che:  lo studio di fattibilità presentato al bando regionale per i Programmi integrati di sviluppo locale, selezionato per il finanziamento dalla Regione Piemonte, ha evidenziato alcuni fabbisogni utili alla fruizione dell’area archeologica di Industria e costituisce basilare riferimento per futuri sviluppi;  le analisi condotte con tale studio necessitano tuttavia di integrazione mediante acquisizione di ulteriori elementi conoscitivi delle caratteristiche e potenzialità del sito, delle criticità e dei punti di forza, dei flussi turistici e commerciali di interesse locale;  la criticità più rilevante è costituita dalla attuale indisponibilità di fondi – in capo ai soggetti coinvolti – da destinare al finanziamento di attività materiali e immateriali;  permane, ciò nonostante, l’interesse di tutti i soggetti a proseguire un percorso di condivisione di scelte programmatiche per l’area interessata;  è concordemente riconosciuta – a tal fine – la necessità di sottoscrivere un Protocollo di intesa che regoli il coordinamento delle azioni di valorizzazione e tutela del sito archeologico di Industria e del territorio circostante mediante la definizione di Linee guida per la redazione di un Programma di intervento mirato a individuare e sistematizzare le azioni da compiersi da parte di ciascuno dei soggetti coinvolti;  anche in considerazione dell’attività di sensibilizzazione e creazione di partenariato, da tempo localmente intrapresa dall’Ente di gestione del Parco fluviale del Po Torinese nel contesto della costruzione di una immagine di valorizzazione complessiva delle risorse naturali e culturali presenti nell’area denominata Po Confluenze Nord Ovest, si ritiene unanimemente necessario dare avvio all’attuazione di interventi di prima valorizzazione dell’area, nelle more di perfezionamento del Protocollo citato;  il Comune di Monteu da Po intende, per quanto di sua competenza, incrementare l’offerta didattico-culturale esistente, legata al patrimonio territoriale dell’area archeologica;  il DIPRADI manifesta il permanere del proprio interesse a collaborare mettendo a disposizione le proprie competenze tecnico-scientifiche e le proprie strutture organizzative.

Ritenuto pertanto che il protocollo condiviso costituisca il documento di riferimento grazie al quale procedere ad una azione concreta ed efficace volta a consentire sia l’aumento delle possibilità di indagine e ricerca nonché della fruizione e fruibilità dell’area a fini turistici ed educativi;

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Visto il preventivo parere favorevole per quanto riguarda la regolarità tecnica espresso ai sensi dell'art. 12 della L.R. 36/92;

Visto lo Statuto dell’Ente; con votazione unanime espressa in forma palese

DELIBERA per quanto in premessa considerato

1. di approvare il Protocollo d’intesa fra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, la Regione Piemonte - Assessorato alla Cultura, il Comune di Monteu da Po, l’Ente di Gestione del Parco Fluviale del Po Torinese e il Dipartimento di progettazione architettonica e disegno industriale (DIPRADI) del Politecnico di Torino per il coordinamento degli interventi finalizzati alla valorizzazione e tutela dell’area archeologica della Città romana di Industria e del territorio circostante, dando mandato al Direttore di procedere alla relativa stipula.

Il presente provvedimento è soggetto al controllo del Settore Aree Protette della Regione Piemonte, secondo le modalità previste dall’art. 8 della L.R. 21/07/1992 n. 36, come modificato dall’art. 10 della L.R. 27/01/2009 n.3, qualora ne ricorrano le condizioni previste dalla norma medesima.

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Del che si è redatto il presente verbale.

Il Segretario Il Presidente Dr. Ippolito Ostellino Piergiorgio Bevione

Copia conforme all’originale composta di n. .... facciate Il funzionario incaricato

PARERE DI REGOLARITA’ CONTABILE Si attesta: o la regolarità dell’atto ai sensi dell’art.12 della L.R.21.7.92 n.36. o rilievi sulla regolarità dell’atto come da relazione allegata alla presente deliberazione; Il Funzionario incaricato

PARERE DI REGOLARITA’ TECNICA Si attesta: o la regolarità dell’atto ai sensi dell’art.12 della L.R.21.7.92 n.36. o rilievi sulla regolarità dell’atto come da relazione allegata alla presente deliberazione; Il Funzionario incaricato

CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE

La presente deliberazione è stata pubblicata all’Albo Pretorio dell’Ente per quindici giorni consecutivi con decorrenza dal ......  senza che contro di essa pervenissero reclami  con ricevimento di osservazioni in data...... Il Funzionario incaricato

DICHIARAZIONE DI ESECUTIVITA’

 La presente deliberazione di giunta esecutiva viene trasmessa all’Ufficio regionale (Settore gestione aree protette) entro 10 giorni dall’affissione all’albo su richiesta scritta e motivata di almeno un quarto dei consiglieri dell’Ente, ai sensi dell’art. 10 L.R. n. 3 del 27/01/2009 con nota n. ……… del ………..…..;

 La presente deliberazione di giunta esecutiva viene trasmessa all’Ufficio regionale (Settore gestione aree protette) entro 30 giorni dalla sua adozione per il controllo preventivo di legittimità con nota n. ……… del ………..…..ai sensi dell’art. 10 della L.R. n. 3 del 27/01/09;

Divenuta esecutiva in data ...... in seguito alla trasmissione per la verifica di legittimità;

Annullata dall’Ufficio regionale con provvedimento regionale n...... del ......

Il Segretario Il Presidente Dr. Ippolito Ostellino Piergiorgio Bevione

Pagina n. 6 della deliberazione della G.E. n. 50 del 11.05.2009

Protocollo d’intesa fra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, la Regione Piemonte - Assessorato alla Cultura, il Comune di Monteu da Po, l’Ente di Gestione del Parco Fluviale del Po Torinese e il Dipartimento di progettazione architettonica e disegno industriale (DIPRADI) del Politecnico di Torino per il coordinamento degli interventi finalizzati alla valorizzazione e tutela dell’area archeologica della Città romana di Industria e del territorio circostante

Premesso che: nel Comune di Monteu da Po è presente il sito della città romana di Industria, ricordata dalle fonti storiche ed epigrafiche e oggetto di ritrovamenti archeologici importanti fin dalla metà del secolo XVIII, tra cui oggetti in bronzo di straordinario interesse; le campagne di scavo regolari condotte a partire dal 1960 circa, prima dall’Università e poi dalla Soprintendenza hanno rivelato la presenza di un santuario dedicato a divinità di origine egizia e orientale, inserito in una maglia urbana di isolati regolari; il sito è stato dichiarato di notevole interesse archeologico ai sensi del D.Lgs. 22.1.2004, n. 42 (“Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, in appresso Codice) e s.m.i., art.10, comma 3, con i DD.MM. 1/3/1963; 15/11/1979; 22/10/1981; 29/10/1991; con il D.M. 29/10/1991 sono state altresì stabilite le prescrizioni di tutela indiretta ai sensi dell’art. 45 del Codice; il Ministero per i Beni e le attività culturali è proprietario dei terreni su cui insistono i resti archeologici attualmente in luce, sui quali prosegue da tempo, con fondi propri, attività di indagine archeologica e di restauro, nonché dell’immobile situato in Corso Italia, 2, adibito a sede del servizio di custodia e casierato sull’area; all'interno del sito è aperta al pubblico un'area archeologica di proprietà del Demanio culturale statale, affidata alla Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Piemonte - Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte e del Museo Antichità egizie; che la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici – Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte e del Museo Antichità egizie ha sempre dato conto delle indagini svolte in pubblicazioni regolari, promuove il Museo di Antichità di Torino, dove sono conservati i ritrovamenti di Industria e ha in programma, oltre alla redazione di materiale divulgativo, anche la creazione di supporti didattici alla visita dell’area archeologica; tuttavia, è stata indagata e risulta in luce solo una piccola parte dell’area archeologica; con legge regionale 18 aprile 1990, n. 28, tale area archeologica è stata inserita all’interno del Sistema di aree protette della fascia fluviale del Po, la cui gestione compete all’Ente di gestione del Parco fluviale del Po torinese; l’Ente di gestione ha proposto un ulteriore ampliamento del territorio attualmente protetto ai sensi della L.R. n. 28/90 e s.m.i., in considerazione della necessità di rendere coerenti i confini dell’area protetta con i limiti del vincolo archeologico insistente sul sito e che su tale provvedimento il Comune di Monteu da Po ha espresso il proprio orientamento favorevole, condizionato, con atto deliberativo del Consiglio comunale n. …. del ... ;

Pagina n. 7 della deliberazione della G.E. n. 50 del 11.05.2009

l’Ente di gestione – concorrendo al relativo bando emanato dalla Regione Piemonte in qualità di Ente capofila del Programma Integrato di Sviluppo Locale (PISL) – ha altresì affidato al Dipartimento di Progettazione Architettonica e di Disegno Industriale del Politecnico di Torino (in appresso denominato DIPRADI) unitamente allo studio FLOEMA - Professionisti Associati, la redazione di un studio di fattibilità inerente “Riqualificazione e recupero dell’area archeologica della città romana di Industria”, e ne ha curato la trasmissione, in data 15 novembre 2006, alla Direzione e alla Soprintendenza in premessa citate; l’Ente di gestione del Parco fluviale del Po Torinese ha inoltre realizzato, nei Comuni di Cavagnolo e Brusasco, percorsi attrezzati, strutture di visita e interventi di miglioramento ambientale, che costituiscono nel loro complesso opere di infrastrutturazione turistica, con ricaduta di interesse anche sulla fruizione del patrimonio archeologico sito nel Comune di Monteu da Po; il Comune di Monteu da Po ha attivato primi interventi migliorativi della rete di percorsi di collegamento tra il centro abitato e l’area archeologica di Industria; il medesimo ha altresì ristrutturato, acquisitane la proprietà, l’edificio che ospitava la sala parrocchiale di proiezione cinematografica, destinandone il secondo piano fuori terra a centro didattico e museale a supporto dell’area archeologica; tale centro è stato allestito grazie al contributo finanziario della Direzione Cultura della Regione Piemonte e dispone attualmente di un plastico - raffigurativo del contesto territoriale montuese, del sito archeologico, del presumibile tracciato del paleoalveo del fiume Po – realizzato su progetto scientifico della competente Soprintendenza, che ha inoltre approvato la stampa di pannelli illustrativi degli aspetti salienti della civiltà romana e, in particolare, della vita nella città di Industria, distintasi per la raffinatezza della lavorazione del bronzo e per il culto di Iside e Serapide; sono in corso, da parte del Comune di Monteu da Po, le acquisizioni di attrezzature – ulteriormente cofinanziate dalla Regione Piemonte – per completare l’acconcia collocazione del materiale espositivo di cui sopra e consentirne la fruizione, nella considerazione che il centro è, di fatto, l’unica struttura di accoglienza e di accompagnamento didattico ai visitatori dell’area archeologica; il Comune di Monteu da Po è altresì in attesa di esaminare le condizioni poste dal gestore delle proprietà immobiliari di RFI (Rete ferroviaria italiana) diffuse lungo le reti minori, al fine di valutare la sottoscrizione di contratto di comodato d’uso gratuito avente a oggetto l’edificio della dismessa stazione ferroviaria locale, che costituisce costruzione di interesse, sia funzionale che localizzativa, per la migliore fruizione del sito di Industria; il Parco fluviale del Po torinese ha attivato con la Direzione Trasporti della Regione Piemonte un tavolo tecnico per valutare le forme di valorizzazione della linea ferroviaria a fini turistici, anche volto a valutarne l’efficacia dal punto di vista dell’uso trasportistico ordinario, valutandola come asse di particolare valore e importanza nel quadro dei sistemi di accessibilità e mobilità nell’area; il medesimo ha altresì attivato con la Direzione Cultura e Turismo della Regione Piemonte, nonché con l’Agenzia turistica locale “Turismo Torino e Provincia”, un tavolo per la valorizzazione turistica e fruitiva del territorio della marca Po Confluenze Nord Ovest nel quadro della promozione integrata dell’insieme del sistema di beni ambientali, paesaggistici e storico-culturali presenti nell’area della marca stessa; l’attenzione alla valorizzazione integrata di tali risorse è significativa componente delle attività dell’Osservatorio del Paesaggio dei Parchi del Po e della Collina torinese, diretto dall’Ente di gestione, aderente al Coordinamento degli Osservatori del Paesaggio del Piemonte, la collaborazioni con i quali -

Pagina n. 8 della deliberazione della G.E. n. 50 del 11.05.2009 ai fini di una corretta e attenta valorizzazione del sito di Industria nel più ampio contesto paesaggistico dell’area – è da considerarsi strategica; vasta porzione del territorio di Monteu da Po è di proprietà del Ministero della Difesa, che la adibì fino al 1991 a deposito di carburanti, e che attualmente è in stato di abbandono; tale proprietà del Demanio militare, parzialmente localizzata in area dichiarata di notevole interesse archeologico, comprende terreni ed edifici, alcuni dei quali ultimi alcuni prospicienti l’accesso al sito di Industria e che la loro eventuale dismissione a favore del Ministero per i Beni e le attività culturali potrebbe consentire una strutturale e sistematica azione di messa in valore dell’area archeologica, in un’ottica di fruizione non solamente didattico-culturale, ma anche di ricerca teorica e applicata; il D.Lgs. 22.1.2004, n. 42, art. 112, comma 4, prevede la possibilità di stipulare accordi tra Stato, Regioni e altri Enti pubblici territoriali per definire strategie e obiettivi comuni di valorizzazione, nonché per elaborare i conseguenti piani strategici di sviluppo culturale, ai sensi dell'art. 7, comma 2, del medesimo D. Lgs.; in tale spirito, gli Enti e Istituti richiamati in precedenza hanno tenuto alcune riunioni di discussione e confronto, a seguito delle quali è emerso che:  lo studio di fattibilità presentato al bando regionale per i Programmi integrati di sviluppo locale, selezionato per il finanziamento dalla Regione Piemonte, ha evidenziato alcuni fabbisogni utili alla fruizione dell’area archeologica di Industria e costituisce basilare riferimento per futuri sviluppi;  le analisi condotte con tale studio necessitano tuttavia di integrazione mediante acquisizione di ulteriori elementi conoscitivi delle caratteristiche e potenzialità del sito, delle criticità e dei punti di forza, dei flussi turistici e commerciali di interesse locale;  la criticità più rilevante è costituita dalla attuale indisponibilità di fondi – in capo ai soggetti coinvolti – da destinare al finanziamento di attività materiali e immateriali;  permane, ciò nonostante, l’interesse di tutti i soggetti a proseguire un percorso di condivisione di scelte programmatiche per l’area interessata;  è concordemente riconosciuta – a tal fine – la necessità di sottoscrivere un Protocollo di intesa che regoli il coordinamento delle azioni di valorizzazione e tutela del sito archeologico di Industria e del territorio circostante mediante la definizione di Linee guida per la redazione di un Programma di intervento mirato a individuare e sistematizzare le azioni da compiersi da parte di ciascuno dei soggetti coinvolti;  anche in considerazione dell’attività di sensibilizzazione e creazione di partenariato, da tempo localmente intrapresa dall’Ente di gestione del Parco fluviale del Po Torinese nel contesto della costruzione di una immagine di valorizzazione complessiva delle risorse naturali e culturali presenti nell’area denominata Po Confluenze Nord Ovest, si ritiene unanimemente necessario dare avvio all’attuazione di interventi di prima valorizzazione dell’area, nelle more di perfezionamento del Protocollo citato;  il Comune di Monteu da Po intende, per quanto di sua competenza, incrementare l’offerta didattico-culturale esistente, legata al patrimonio territoriale dell’area archeologica;  il DIPRADI manifesta il permanere del proprio interesse a collaborare mettendo a disposizione le proprie competenze tecnico-scientifiche e le proprie strutture organizzative.

VISTI la nota del Ministero per i Beni e le Attività culturali n. … del …, con cui si esprime parere favorevole al Protocollo d’intesa fra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, la Regione Piemonte - Assessorato alla Cultura, la Provincia di Torino - Assessorato alla Cultura, il Comune di Monteu da Po, l’Ente di Gestione del Parco Fluviale

Pagina n. 9 della deliberazione della G.E. n. 50 del 11.05.2009 del Po Torinese e il DIPRADI del Politecnico di Torino per il coordinamento delle azioni di valorizzazione e tutela dell’area archeologica della città romana di Industria e del territorio circostante; la deliberazione della Regione Piemonte n. … del …. , di approvazione del Protocollo d’intesa; la deliberazione del Comune di Monteu da Po, n. …. del …., di pari oggetto; la deliberazione della Giunta del DIPRADI – Politecnico di Torino del …., di pari oggetto; la deliberazione del Consiglio Direttivo dell’Ente di gestione del Parco fluviale del Po torinese n. … del …, di pari oggetto;

TRA il Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte rappresentato, ai fini della presente Intesa, dal Direttore Regionale Architetto Liliana Pittarello, la Regione Piemonte, rappresentata da ……………………… il Comune di Monteu da Po, rappresentato da ………………. il DIPRADI del Politecnico di Torino, rappresentato dal Direttore, prof.ssa Liliana Bazzanella …………………… e l’Ente di gestione del Parco fluviale del Po torinese, rappresentato da …………………….

SI CONVIENE QUANTO SEGUE

Art. 1 La premessa è assunta a far parte integrante e sostanziale del presente Protocollo.

Art. 2 Ai fini del raggiungimento degli obiettivi del presente Protocollo, viene istituito il Comitato tecnico, composto da un rappresentante per ciascuna delle parti sottoscriventi, che provvedono alla nomina di un rappresentante effettivo e di un supplente.

Art. 3 Le parti concordano sulla necessità di approfondire lo Studio di fattibilità per la tutela e valorizzazione dell’area archeologica di Industria (redatto nell’ambito dei Programmi Integrati di Sviluppo Locale - PISL) ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, con diretto riferimento al Piano Regolatore Generale del Comune di Monteu da Po e al Piano d’Area del territorio protetto, e di concretizzarne gli indirizzi mediante la stesura di Linee guida per la redazione di un Programma di intervento per l’area di Industria e, successivamente al reperimento delle necessarie risorse finanziarie, mediante la redazione del Programma stesso.

Art. 4 Le parti si impegnano come in appresso definito:  la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Piemonte promuove, di concerto con i soggetti sottoscrittori il presente protocollo, un tavolo di trattativa con il

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Ministero della Difesa, al fine di conoscere lo stato dell’arte e le eventuali future determinazioni in merito all’area di proprietà del Demanio militare insistente nel Comune di Monteu da Po;  l’Ente di gestione del Parco fluviale del Po torinese promuove, di concerto con i soggetti sottoscrittori il presente protocollo, un tavolo di trattativa con la Direzione Trasporti e con RFI, al fine di conoscere lo stato dell’arte e le eventuali future determinazioni in merito all’utilizzo della linea ferroviaria e dei beni a essa connessi ;  le strutture competenti della Regione Piemonte, l’Ente di gestione del Parco fluviale del Po torinese, il Comune di Monteu da Po e il DIPRADI analizzano criticamente i contenuti dello Studio di Fattibilità, sentite la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Piemonte, la Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte e del Museo Antichità egizie e il Comune di Monteu da Po, definendo gli ambiti di approfondimento;  i soggetti sopra indicati provvedono, per i settori di competenza, alla redazione delle integrazioni allo Studio di Fattibilità;  la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Piemonte e la Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte e del Museo Antichità egizie, con l’assistenza tecnico- scientifica fornita dal DIPRADI, provvedono all’armonizzazione e alla messa a sistema degli approfondimenti integrativi;  il DIPRADI redige le Linee guida per la redazione del Programma di cui all’art. 3 e, a fronte del reperimento delle necessarie risorse, il successivo Programma;  i soggetti sottoscrittori, sentito il Comitato tecnico di cui all’articolo 2, approvano il Programma e provvedono alla sua attuazione.

Art. 5 Le Linee guida devono indicare i temi da svilupparsi nella redazione del Programma con particolare riferimento a: • la descrizione delle destinazioni d’uso attuali delle aree tutelate ai sensi del Codice per i Beni Culturali e del Paesaggio; • la descrizione delle destinazioni d’uso ottimali del territorio tutelato dall’Ente Parco per la valorizzazione e fruizione dell’area archeologica; • la valutazione dei costi necessari per l’eventuale riconversione delle aree e la loro destinazione all’ampliamento del parco archeologico, ivi comprese le problematiche relative agli accessi esterni e ai percorsi per il pubblico; • la stesura di un programma di ricerca volto a incrementare la conoscenza dell’area archeologica e a migliorarne la fruizione, anche con l’esecuzione di indagini non invasive; • uno studio di carattere geomorfologico volto a ricostruire il paesaggio antico e a contribuire all’individuazione delle misure più idonee per la conservazione e il restauro dei manufatti antichi; • l’organizzazione di un piano di potenziamento qualitativo dell’attuale sistema di visita dell’area, anche con riguardo al miglioramento delle azioni di comunicazione e dei servizi di accompagnamento del pubblico; • l’allestimento di strutture informative e di accoglienza, di centri didattico-culturali e di laboratori di ricerca teorica e applicata in edifici esistenti e recuperabili a tal fine in funzione della loro ottimale localizzazione; • la valutazione dei tempi e dei costi delle azioni immateriali e delle opere individuate. Le Linee guida devono essere redatte entro 6 mesi dalla stipula del presente Protocollo. La valutazione del fabbisogno finanziario è finalizzata alla pianificazione delle azioni di reperimento delle risorse, anche attraverso la richiesta di compartecipazione di soggetti privati.

Art. 6

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Il Programma deve indicare, per ciascuna linea di intervento (valorizzazione del sito, promozione, riqualificazione del contesto, etc.), le azioni immateriali e le opere da programmare nel medio- lungo periodo per l’attuazione degli intenti del presente Protocollo. Esso deve stimare costi di intervento, modi e tempi di realizzazione, nonché mettere in risalto le criticità, gli strumenti correttivi e le opportunità. Nella fase di redazione del Programma possono essere stipulate specifiche convenzioni tra i soggetti firmatari del presente Protocollo, atte a definire le modalità di gestione dei progetti e degli interventi previsti dal Programma stesso. I soggetti firmatari del presente Protocollo, a esclusione del DIPRADI, si impegnano ad attivarsi per reperire le risorse nell’ambito dei propri piani finanziari ordinari e straordinari e a prendere in esame altre fonti di finanziamento, di natura anche privata.

Art. 7 Per manifestare concretamente le volontà espresse nel presente Protocollo, le parti concordano altresì sulla necessità di individuare prime azioni di valorizzazione volte a potenziare le azioni di comunicazione e a divulgare la conoscenza del sito archeologico, rinviando alla definizione del Programma di cui all’art. 3 l’attuazione di interventi di qualificazione delle aree inserite nel territorio sottoposto a vincolo archeologico. A tal fine le parti concordano sulla necessità di individuare tali azioni per le rispettive competenze e di valutarle nell’ambito del Comitato tecnico di cui all’articolo 2.

Art. 8 Al Protocollo d’intesa possono – nel prosieguo - aderire altri soggetti pubblici e privati di qualsivoglia natura, di riconosciuta competenza territoriale, gestionale o di scopo, previa concorde valutazione della loro funzionalità ai fini del raggiungimento degli obiettivi del Protocollo stesso da parte degli iniziali sottoscrittori.

Art. 9 Per quanto non espressamente previsto nel presente Protocollo, si richiamano le disposizioni del decreto legislativo n. 42 del 2004 e s.m.i., nonché, in quanto applicabili, le disposizioni del Codice Civile.

Monteu da Po, lì

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