L'ultimo Tango Di Soderbergh
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22 domenica 15 dicembre 2002 È MORTO BRAD DEXTER UNO DEI «MAGNIFICI SETTE» TREMILA CORPI FLUTTUANTI IN UN CAPANNONE DI PERIFERIA: ECCO LA TRIBÙ DI APHEX TWIN È morto a 85 anni l'attore Brad Dexter, Mauro Zanda uno degli interpreti de I magnifici sette. Nella sua carriera, Dexter ha segnato il suo «Mi piace solo la musica che ha qualcosa di diaboli- dal 1994, allorquando sua maestà venne per l'ulti- toutilizzato e dei giochi di luce al laser capaci di scere le dinamiche di una sottocultura giovanile tra debutto con Giungla d'asfalto, ma il ruolo co o misterioso. Prendi le centrali elettriche; sono ma volta dalle nostre parti. Il tam tam era partito distogliere l'attenzione persino dalla musica. Scen- le più importanti e condivise degli ultimi anni. più importante è arrivato nel ‘60 quando malvagie. Se solo rimani per un pò al centro di una sotterraneo già da qualche settimana attraverso le dendo le scale che portavano alla zona calda, veden- Un universo anagrafico sospeso, tra i 20 e i 35 circa, interpretò I magnifici sette con un cast veramente potente, percepisci una strana presenza. radio e i negozi di dischi specializzati: l'evento dell' do dall’alto quel continuum di corpi fluttuanti e che lega trasversalmente persone dall'estrazione so- d'eccezione composto, fra gli altri, da Yul Per me è come trovarsi in una dimensione completa- anno avrebbe fatto tappa a Roma e Bologna per la musica percussiva, l'impressione era di trovarsi al ciale più disparata con in comune un insopprimibile Brynner, Steve McQueen, Charles Bronson mente diversa». Richard James, in arte Aphex Twin metà di Dicembre. E mentre per Bologna si era scelto cospetto di un rituale magico e misterico, nobilitato desiderio escapista; la voglia di nutrire la mente con e James Coburn, l’attore scomparso il 19 (e mille altri pseudonimi), è solo la punta di un un locale ben consolidato nell'indirizzario degli proprio in virtù di una collocazione così aliena rispet- stimoli capaci di far saltare le coordinate spazio-tem- novembre scorso. Nel ‘53 Dexter sposò la iceberg enorme, invisibile solo a chi non vuol vedere, amanti della musica, per Roma (vista anche la penu- to alla mappatura tradizionale della fabbrica dell'in- porali in cui siamo sovente ingabbiati. È una danza cantante Peggy Lee da cui divorziò soli 8 che da almeno un decennio ha cambiato la musica e ria di spazi medio-grandi) si era optato per un'affa- trattenimento. per la mente, come recita lo slogan coniato proprio mesi dopo. Ebbe un forte rapporto di i costumi di migliaia di ragazzi in tutto il mondo. scinante soluzione fuori città che odorava tanto di Un fenomeno d'altronde difficile da spiegare a chi dagli alchimisti della Rephlex; è il trionfo - anche se amicizia con Marilyn. Con Sinatra, invece, Erano quasi 3000 venerdì sera assiepati al Milleluci, vecchia stagione Rave. non conosca i tortuosi sentieri che - detto senza per una notte sola - di un altro modello di comunica- Dexter si legò sul set di La tua pelle o la un locale fuori Roma, e 1000 (solo per ragioni di Il luogo del misfatto si è concretizzato in un vecchio, ipocrisia - intrecciano la più estrema e visionaria zione, dove la dittatura della parola viene sepolta mia, quando salvò il cantante che stava capienza) ieri al Link di Bologna per vederlo all'ope- enorme locale da ballo degli anni '80, immerso nel musica elettronica alle droghe sintetiche; e non c'è dal linguaggio del corpo e dalla sintonia delle sinap- per affogare. È inoltre apparso in una serie verde dell'Aurelia. Una pista balconata da 2000 bisogno di essere dei consumatori di ecstasy per com- si. Benvenuti in questo strano mondo, moderno e musica elettronica ra assieme agli alfieri della sua etichetta, la Rephlex, lutti tv come Kojak e Mission impossible. nella «Braindance! Invasion Italia»! Non succedeva persone, allestita con un buon impianto audio sot- prenderne la vibrazione, si tratta piuttosto di cono- popolare. Franco La Polla china, come Hollywood ha capito un po’ troppo tardi (vedi l’ammirevole e noioso Intelligenza artificiale di Spielberg). tar Trek è vivo e sta bene, dicon le Già Deep Space 9 (varato nel 1993, Cap. notizie che giungono da Hollywood: Sisko, afroamericano) mostrava la corda. S il decimo film (Nemesis) sta per arri- Triste, statico, introspettivo, sembrava di vare - negli Stati Uniti è stato presentato essere in visita alla Legione Straniera: in gran pompa venerdì sera - così come la ognuno aveva il suo passato e ognuno le quinta serie tv (En- sue frustrazioni. Qualche bel personaggio terprise). Chi non è non mancava: il mutaforma Odo, la pen- vivo (dal 1991) e sosa e nervosa Kira Nerys (rispettivamen- non sta bene è Ge- l’ultimo capitolo te gli ottimi René Auberjonois e Nana Visi- ne Roddenberry, il tor). Ma le civili lezioni di vita e di morale, suo lungimirante I trekker sono in fibrillazione. La nuova avventura del- l’ampio respiro avventuroso, le problema- creatore, che passò l’Enterprise è arrivata venerdì nelle sale americane e già tiche di grande momento, tutto quel che gli ultimi anni della Star Trek Nemesis è reputato migliore de L’Insurrezio- era stato nelle serie precedenti qui manca- sua vita a tentare di ne. Si tratta del decimo film della serie e il quarto che va. Non meraviglia che a Roddenberry contrastare Rick vede come protagonisti i personaggi di Next Genera- l’idea piacesse poco. Non visse abbastanza Berman, il suo delfi- tion: il capitano Jean-Luc Picard (Patrick Stewart), il da vederla realizzata e amareggiarsi ancor no imposto dalla primo ufficiale William Ryker (Jonathan Frakes), la for- di più. Paramount, che fin ma di vita artificiale Data (Brent Spiner) e tutto l'equi- Nel 1995 Berman e soci compresero che da allora voleva ap- paggio dell'astronave Enterprise. Questa volta i nostri era ora di tornare davvero nello spazio: portare alla serie al- eroi dovranno affrontare un nemico storico della Federa- Voyager si pose addirittura come un’Odis- cune fondamentali zione, l’impero Romulano. Dopo il primo montaggio, la sea galattica, le cui prime stagioni peraltro modifiche lontane lunghezza del film era eccessiva (quasi 3 ore) e si sono furono rovinate dalla political correctness dallo spirito che ne resi necessari dei tagli per portarlo alla durata attuale. allora imperante: un capitano donna (Ja- aveva animato la ro.ar. neway), un esemplare di ogni etnìa in nascita. plancia, ma soprattutto storie che rasenta- Pure, potendo con- vano il grottesco pur di rispettare i canoni tare su uno zoccolo della nuova morale sociale codina inaugu- duro di appassionati fan club in tutto il rata dai peggiori esemplari delle università mondo, Star Trek continuò il viaggio. For- americane. In seguito si riprese, rientran- se soltanto il mito di Tarzan può vantare do nei modelli che erano stati di La nuova una maggior proliferazione di film e tele- generazione e ne uscì un certo numero di film. ottimi episodi. Perché? La domanda è tanto più giustifica- Dell’ultima serie del 2001, Enterprise (Ca- ta se si pensa che Star Trek - almeno a pitano Archer), si può solo dire che è noio- partire dalla seconda serie, La nuova gene- sissima, con uno Scott Bakula comandan- razione, degli anni te che sembra la ver- ’80 (sul telescher- sione seria della pa- mo la prima serie rodia che potrebbe esordì nel 1966) - è Lo spirito democratico di JFK farne Steve Martin. un’idea del tutto Berman continua a controcorrente. aleggiava nel primo telefilm, rovinare Star Trek, Agli androidi vin- ma non riuscirà ad centi di Blade Run- la postmodernità angosciosa affondare un’astro- ner esso oppose va- nave tanto masto- lori umanistici che dontica. gli ultimi lustri del nel secondo: ora siamo al Roddenberry l’ha millennio avevano costruita perché po- decretato in crisi ir- decimo film della saga tesse durare negli reversibile. Baluar- anni e il suo mito è do contro la tecno- Che continua a mietere vittime ormai così radicato logizzazione della da far accettare ai fantascienza, alieno suoi fan quasi qual- alla poetica degli ef- siasi cosa. Nell’otta- fetti speciali, Star Trek sembrava proprio smo, ecc. A destra, vo film, Primo con- fuori tempo. Eppure niente nel suo tempo La nuova generazione, varata nel 1987 (Ca- Alice Krige tatto (1996), Ber- ebbe tanto successo. Nostalgia, ripensa- pitano Picard), fu invece una serie più in «Star Trek: primo man aveva persino mento, reazione? adeguata a quegli anni. Il postmoderno contatto», del ‘96. fatto di uno scien- È difficile rispondere, anche perché non imperava, la crisi d’identità era dappertut- Qui a fianco, ziato-mito della se- esiste un oggetto Star Trek compatto e to, i confini fra reale e immaginario stava- Ricardo Montalban rie, Zefrem Cochra- riconoscibile. Da un lato le trasformazioni no sbiadendo e lo show arrivò con la genia- in «L’ira di Khan» ne, una specie di bermaniane, dall’altro alcune differenza le trovata del Ponte Ologrammi, un luogo dell’82 buffone hippie, profonde fra le singole serie, non consen- dove chiunque poteva vivere la vita, le A sinistra, ubriacone e invasa- tono un discorso unitario. storie, le avventure che voleva in base a Tom Hardy to dal rock and roll. La serie sessantesca originale (Capitano programmi costruiti ad personam. E poi in «Nemesis», noscimento della gerarchia, il dubbio co- È passata anche questa, ne passeranno al- Kirk) respirava un’innegabile aria kenned- c’era Q., un personaggio che era metafora ultimo capitolo me arma di comprensione, eccetera. Tutte tre. yana, tipo «siamo tutti uguali, fratelli e del Fato, ma in chiave tragicomica, e c’era- della saga cose che sarebbero ritornate anche nelle Star Trek ha infatti superato il punto di liberi, ma questi valori gli Stati Uniti li no i Borg, macchine umane senza indivi- fantascientifica serie seguenti, ma vieppiù indebolite, for- non ritorno: qualunque cosa proponga, i rappresentano meglio di chiunque altro».