L'afrique, C'est Chic Moda

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L'afrique, C'est Chic Moda

N. 2 MARZO-APRILE 2016 - ANNO 95 RIVISTA BIMESTRALE WWW.AFRICARIVISTA.IT

MISSIONE • CULTURA

VIVEREA IL CONTINENTEFRICA VERO

Uganda Emergenza Karamoja Mozambico Società segrete Rd Congo Maledetto coltan

MODA

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 , DCB Milano. Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. L’AFRIQUE, C’EST CHIC

Sommario

COPERTINA 40 Moda e classe, l’Afrique c’est chic

ATTUALITÀ 8 3 Editoriale 4 Prima Pagina 6 Panorama 10

8 Centrafrica senza pace 16 AFRICAMISSIONE • CULTURA 10 RD Congo. Maledetto coltan

15 La crisi del petrolio 20 Dall’Africa c’è sempre 16 Presidente a vita qualcosa di nuovo 21 Plinio il Vecchio (I secolo d.C.) 18 LO SCATT O Clima impazzito 20 Uganda. Nuova emergenza in Karamoja DIRETTORE RESPONSABILE Pier Maria Mazzola 25 Egitto. La repressione del Faraone 26 DIRETTORE EDITORIALE Marco Trovato 26 Sud Sudan. Vite travagliate RESPONSABILE NEWS SITO 28 Zimbabwe. Allarme elefanti Enrico Casale PROMOZIONE E UFFICIO STAMPA 28 Matteo Merletto SOCIETÀ AMMINISTRAZIONE E ABBONATI 32 Paolo Costantini 32 La metrò di Addis Abeba PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE 36 Claudia Brambilla 36 Kenya. Il call center che fa bene EDITORE 38 Egitto. Taxi rosa Provincia Italiana della Società dei Missionari 38 d’Africa detti Padri Bianchi 48 CULTURA Mozambico. Spiriti Nyau BLOG 54 www.buongiornoafrica.it di Raffaele Masto CULTURA La fabbrica dei cartoons 48 PUBBLICITÀ 56 CULTURA Cartoline da Bangui [email protected] 60 58 CULTURA Cowboy a Kinshasa FOTO Si ringrazia Parallelozero 60 SPORT Disabili a chi? In copertina: Morten Smidt/Image Source/Luz Mappe a cura di Diego Romar - Be Brand 64 SPORT La maratona delle sabbie 70 STAMPA 64 Jona - Paderno Dugnano, Milano 68 LO SCATT O Pasqua nigeriana Periodico bimestrale - Anno 95 70 RELIGIONE Preghiere nel deserto 74 marzo-aprile 2016, n° 2 Aut. Trib. di Milano del 23/10/1948 n.713/48 74 RELIGIONE Cristiani zulù

SEDE Viale Merisio, 17 C.P. 61 - 24047 Treviglio BG INVETRINA 0363 44726 0363 48198 78 Eventi 80 Africa Rivista 79 Arte e Glamour 79 @africarivista www.africarivista.it 80 Viaggi 80 [email protected] 81 Web UN’AFRICA DIVERSA 79 La rivista è stata fondata nel 1922 dai Missionari d’Africa, 82 Libri meglio conosciuti come Padri Bianchi. Fedele ai principi che l’hanno ispirata, è ancora oggi impegnata a raccontare il continente africano al di là di stereotipi e luoghi comuni. 83 Musica e Film 78 L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti 84 posta 80 dai lettori e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione. Le informazioni custodite verran- 81 no utilizzate al solo scopo di inviare ai lettori la rivista e gli africa · numero 2 · 2016 1 allegati, anche pubblicitari, di interesse pubblico (legge 196 del 30/06/2003 - tutela dei dati personali). ABBONATI ALLA RIVISTA

AFRICAMISSIONE • CULTURA

Storie, luoghi e popoli da scoprire Servizi esclusivi dei migliori reporter Per chi ama il continente vero APPROFITTA DELL’OFFERTA

• CULTURA MISSIONE N. 2 MARZO-APRILE 2016 - ANNO 95 RIVISTA BIMESTRALE WWW.AFRICARIVISTA.IT FRICA Mozambico Con soli 30 euro VIVEREA IL CONTINENTE VERO Società segrete Congo

Maledetto coltan Karamoja Ultima frontiera leggi la rivista cartacea per un anno e ricevi in omaggio via mail

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N. 1 GENNAIO-FEBBRAIO 2016 - ANNO 95 RIVISTA BIMESTRALE WWW.AFRICARIVISTA.IT N. 3 MAGGIO-GIUGNO 2015 - ANNO 94 RIVISTA BIMESTRALE WWW.AFRICARIVISTA.IT AFRICA VOLO MISSIONE • CULTURA (pari al 40% di sconto) in MISSIONE • CULTURA VIVEREA IL CONTINENTEFRICA VERO VIVEREA IL CONTINENTEFRICA VERO

Somalia Centrafrica Ritorno a Mogadiscio Reportage esclusivo Sudafrica Etiopia Sogni sulle punte Chili di gloria

Ghana Uganda Il futuro abita qui n.1 GEnnAIO-FEBBRAIO 2015 - AnnO 93 RIvIstA BImEstRAlE www.AFRIcARIvIstA.It Avventure spaziali

Missione • cultura

vivereA il continenteFRICA vero

Gabon Cacciatori di virus

Offerta valida fino mozambico N. 5 SETTEMBRE-OTTOBRE 2015 - ANNO 94 RIVISTA BIMESTRALE WWW.AFRICARIVISTA.IT Profeti esorcisti

sudafrica MISSIONE • CULTURA Pescatori VIVEREA IL CONTINENTEFRICA VERO di diamanti al 31 maggio 2016 N. 4 LUGLIO-AGOSTO 2015 - ANNO 94 RIVISTA BIMESTRALE WWW.AFRICARIVISTA.IT N. 6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 - ANNO 94 RIVISTA BIMESTRALE WWW.AFRICARIVISTA.IT Congo Il miele dei Pigmei MISSIONE • CULTURA ARCHITETTURA MISSIONE • CULTURA BENIN Etiopia VIVEREA IL CONTINENTEFRICA VERO VIVEREA IL CONTINENTEFRICA VERO

Chiese rupestri In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 , DCB Milano. Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. riservata all'Italia In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 , DCB Milano. Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. BAMBINI DI LEGNO POESIA DI FANGO Kenya Kenya Mauritania La città dei fuggiaschi Mozart Grasse per forza nello slum Sudafrica Congo pagamento con: Professione ranger Maledetto coltan Camerun Mozambico Stregoneria moderna Iniziazione Bamileke NAMIBIA Uganda • bollettino allegato Il Lago salato nel Regno • paypal e carte di credito DCB Milano. comma 1 , 1, 46) art. 27/02/2004 n. In L. 353/2003 (conv. - D.L. Abbonamento Postale Italiane Spa - Spedizione in Poste deglI HImbA su www.africarivista.it • bonifico bancario - GLI ULTIMI RE D’AFRICA IBAN: IT 93 T 08899 53640 000 000 00 1315 MADAGASCAR Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 , DCB Milano. Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. NOMADI DEL MARE In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 , DCB Milano. Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. L'AFRICA IN VOLO [email protected] tel. 0363 44726 www.africarivista.it Brutta aria «Mandatemeli, questi senza patria MISSIONE • CULTURA scossi dalla tempesta…» (dalla poesia di Emma Lazarus incisa ai piedi della statua della libertà di New York)

La Danimarca impone un “prelievo” agli esuli. La chiavi di lettura che appaiono pertinenti anche per il Tanzania minaccia di respingere gli etiopici in tran- nostro oggi. Il XIV secolo, in particolare, fu un’epoca Storie, luoghi e popoli da scoprire sito per il Sudafrica. La Svezia rimpatrierà 80.000 di svolta: «Il mondo stava cambiando, e sicuramente richiedenti asilo. In Sudafrica, un comizio del re zulu in peggio». Perché? Servizi esclusivi dei migliori reporter scatena violenze contro i lavoratori dei Paesi vicini. «Se cerchiamo un fattore comune che possa spiega- In Italia, dove pur ci si muove per i salvataggi in re questa colpevolizzazione simultanea di minoranze Per chi ama il continente vero mare, la depenalizzazione del reato di immigrazione vulnerabili – dice sempre il “demografo delle religio- clandestina (reato peraltro controproducente, secon- ni” Jenkins –, il miglior candidato è di gran lunga il do la Cassazione) viene procrastinata per… quieto cambiamento climatico». Era iniziata la Piccola Era vivere. In Libia – anche quando c’era Gheddafi e Glaciale, che causava la riduzione delle vie commer- APPROFITTA anche a prescindere dal traffico di esseri umani – gli ciali e incideva sull’agricoltura provocando carestie espatriati subsahariani erano abitualmente bersaglio (cui venne ad aggiungersi la peste). Insomma una di razzismo. Dei rotoli di filo spinato sulle rotte dei grave crisi dove «un mondo spaventato e impoveri- DELL’OFFERTA Balcani, poi, tutti abbiamo gli occhi pieni. to cercava capri espiatori» e una «amara esperienza E potremmo risalire ancora un poco nel passato per insegnava ai governi di tutte le fedi di non cercare ricordare i “pogrom” ivoriani del 1999 ai danni di di arginare la rabbia delle folle ai danni delle odiate immigrati di lunga data, burkinabè e altri, come pure minoranze»… l’apocalittica espulsione dalla Nigeria di due milioni Mutamenti climatici, crollo dei prezzi delle materie di stranieri (ghanesi per metà). Insomma tra Europa prime, ruolo delle religioni, flussi migratori, insof- e Africa (per non allargarci agli altri continenti) non ferenza per i gruppi minoritari… Ci troviamo oggi si notano grandi differenze nel rapportarsi con l’altro immersi in problematiche degne del Trecento. Con, su scala sociopolitica. in più, dei volumi di popolazione più ingenti di allo- «Uno sguardo su altri Paesi suggerisce che l’intol- ra; ma anche con più razionalità, più conoscenze, più leranza stava diventando una caratteristica marcata mezzi, più ricchezza, più civiltà giuridica… Possibile di parecchie culture, anche distanti tra loro, in tutto che nei momenti cruciali non sappiamo reagire se il mondo», scrive Philip Jenkins in un libro appena non con il «cervello arcaico»?... Che «ha salvato uscito (La storia perduta del cristianesimo, Emi), l’australopiteco – diceva Rita Levi-Montalcini –, ma che tratta delle plurisecolari vicende delle Chiese porterà l’homo sapiens all’estinzione». mediorientali a confronto con l’islam ma proponendo Pier Maria Mazzola

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La rivista (6 numeri annuali) si riceve Si può pagare tramite: I lettori che vivono in Svizzera con un contributo minimo suggerito di: · Bonifico bancario su BCC possono versare i contributi tramite: · rivista cartacea (Italia) 30 € di Treviglio e Gera d’Adda · PostFinance - conto: 69-376568-2 IBAN: IT93 T 08899 53640 000000 001315 IBAN: CH43 0900 0000 6937 6568 2 · formato digitale (pdf) 20 €/Chf · Versamento postale Intestato a “Amici dei Padri Bianchi” · rivista cartacea (Svizzera): 40 Chf su C.C.P. n. 67865782 Treviglio BG · rivista cartacea (Estero) 45 € · Paypal e carta di credito · Paypal e carta di credito su www.africarivista.it · rivista Cartacea+digitale (Italia): 40 € su www.africarivista.it Beneficiario: · rivista Cartacea+digitale (Svizzera): 50 Chf Missionari d’Africa (Padri Bianchi) Per informazioni: [email protected] tel. 0363 44726 www.africarivista.it · rivista Cartacea+digitale (Estero) 55 € C.P. 61 – 24047 Treviglio BG [email protected]

news news news news news news newsNEWS NEWS news news NEWSnews NEWS NEWS newsNEWS news news NEWS news news NEWS NEWS news NEWS news NEWS NEWS NEWS newsnewsNEWS NEWS NEWS news NEWSNEWS prima paginaNEWSNEWS NEWSa cura di Raffaele Masto NEWS

CHI SEMINA IL TERRORE? machete e bastoni. Solo tre anni dopo aveva infinite quan- tità di esplosivo, esperti capaci di utilizzarlo, combattenti Al-Qaeda, Boko Haram, al-Shabaab, Isis... preparati, una buona capacità logistica, armi automatiche a Gli attacchi terroristici e le stragi di civili volontà. Alla fine degli anni Novanta chi navigava sul fiu- scandiscono l’attualità. me Niger in Mali non poteva fare a meno di fermarsi dopo Ma chi alimenta la minaccia jihadista in Africa? la città di Mopti, nel villaggio del grande musicista Ali Far- ka Touré, ad ascoltare la sua musica. Oggi le sue canzoni I fenomeni sociali e politici non accadono mai per caso. sono considerate blasfeme e messe al bando. Quali forze Sono sempre la risultante di avvenimenti accaduti in pre- hanno dunque prodotto questi cambiamenti? Per fare tutto cedenza o, meglio ancora, il risultato dell’intersecarsi tra ciò ci vuole denaro con il quale pagare trafficanti, combat- questi. La realtà sociale, dunque, è complessa e dinamica. tenti, mercenari, leader religiosi e militari. Chi ha investito Ma se le cose stanno così, non ci si può esimere dal chie- nel terrorismo? Fino a vent’anni fa l’Africa era semplice: dersi perché mai l’Africa subisca, da almeno una decina di c’erano le vecchie potenze coloniali che se l’erano spartita anni, il più consistente e agguerrito tentativo di penetrazio- e sul suo territorio si combattevano per procura guerre che ne dell’integralismo islamico armato. opponevano l’Occidente e il blocco sovietico. Oggi tutto è Si tratta di una penetrazione che ha cambiato volto al con- più complicato e gli attori in campo sono molteplici. tinente, che lo ha reso insicuro, che ne ha colpito duramen- te una delle più importanti risorse economiche, il turismo Equilibri saltati (specie in Kenya, Tunisia, Egitto e Mali) Le vecchie potenze coloniali non vogliono perdere posizio- Se gli avvenimenti sociali e politici non avvengono mai per ni e, per esempio, la Francia non disdegna di intervenire caso, cosa c’è allora dietro il jihadismo africano? militarmente (in Mali, Costa d’Avorio, Burkina, Ciad, Cen- trafrica...); le economie emergenti asiatiche – Cina in prima Brutta aria fila – hanno un estremo bisogno di materie prime agricole Nei primi anni Novanta in Somalia le donne vestivano, e minerarie e di energia per finanziare il loro sviluppo e la come abito tradizionale, un variopinto panno colorato che distribuzione di benessere di livello occidentale alle loro lasciava loro una spalla scoperta. Oggi anche le bambine popolazioni, nel caso della Cina a ben un miliardo e trecen- sono quasi integralmente coperte da anonime vesti grigie to milioni di persone; le monarchie del Golfo e alcune po- o nere. Nel 2009 Boko Haram in Nigeria combatteva con tenze arabe, che non hanno terre agricole, ma che vedono

BURKINA FASO Notte di terrore a Ouagadougou. Alle 20.30 TUNISIA Cinque anni dopo la caduta di Ben Ali, riesplode la rabbia del 15 gennaio un commando armato di al-Qaeda fa irruzione all'hotel nel cuore della Tunisia, nella regione sottosviluppata di Kasserine, alle Splendid e al caffè-ristorante "Le Cappuccino", frequentati da occidentali prese con una disoccupazione giovanile che supera il 30 per cento. La e in particolare da personale dell'Onu. Nell’attacco terroristico restano prima rivolta della Primavera araba, l’unica scampata al fondamentali- uccise 29 persone tra cui un bambino italiano di 9 anni. smo, rischia di tornare al punto di partenza.

4 africa · numero 2 · 2016

news news NEWS NEWSnews news newsnewsnews news news news newsNEWS news news NEWS news news NEWS NEWS newsnews NEWS NEWS news NEWS NEWSnews news news NEWS NEWSnewsNEWS NEWS NEWS NEWS NEWS newsnewsnews NEWS BuongiornoAFRICA aumentare in modo esponenziale le loro popolazioni, han- blog a cura di Raffaele Masto no bisogno di cibo, acqua e energia, e vedono nell’Africa una sterminata riserva di queste risorse da ottenere grazie BUONI E CATTIVI di questi – Costa d’Avorio e alle loro poderose capacità finanziarie. La qualità della vita nei Paesi Somalia – sono saliti da una africani è peggiorata negli posizione uguale a zero, dato Tenaglia araba ultimi cinque anni: è quanto che provengono da una situa- Si è parlato spesso del sostegno economico, politico e emerge da uno studio della zione di guerra civile: troppo mediatico di settori e lobby economiche e finanziarie di Fondazione Mo Ibrahim che facile, quasi inevitabile, risa- potenti monarchie come il Qatar o l’Arabia Saudita al ter- ha misurato la governance lire. Non sono molto confor- rorismo internazionale e a cartelli come al-Qaeda e l’Isis. in Africa in base a 93 indi- tanti neppure i dati dell’ulti- Se ciò è vero, è certamente altrettanto vero che flussi di catori, raggruppati in quattro mo rapporto di Trasparency denaro vengono indirizzati verso l’Africa e le formazioni categorie: sicurezza e Stato International, secondo cui la che vi operano: i miliziani al-Shabaab in Somalia e Kenya, di diritto; partecipazione e corruzione nel continente al-Qaeda nel Maghreb Islamico e Ansar Eddine in Mali, diritti umani; sviluppo econo- non accenna a diminuire. Boko Haram in Nigeria, l’Isis in Libia. Ognuno di questi mico sostenibile; e sviluppo Il triste primato di più cor- gruppi terroristici ha proprie leadership e peculiarità. Ma umano. L’isola di Mauritius rotto spetta al Sudafrica, sono evidenti gli elementi che li accomunano (così come i resta in testa alla classifi- seguito da Ghana, Nigeria, legami strategico-militari svelati dalle intelligence): hanno ca di buona governance, Repubblica democratica del tutti una matrice fondamentalista, inneggiano alla guer- seguita da Capo Verde e Congo. Almeno 75 milioni di ra di religione, combattono l’Occidente e i suoi alleati, si Botswana, ma anche questi africani sono stati costretti accaniscono contro i musulmani moderati e “gli infede- tre Paesi hanno registrato a pagare una tangente nel li”. Sfruttano le debolezze di governi fragili o corrotti, si dal 2011 un declino del loro corso dell’ultimo anno. Ma inseriscono in conflitti e tensioni già presenti. E, a ben livello globale di governance. tre Paesi si sono distinti per guardare, perseguono lo stesso obiettivo: cambiare il volto Solo in sei casi si registra un la condotta irreprensibile dell’Africa e renderlo più omogeneo, più penetrabile, più miglioramento nelle quattro di politici, amministrato- permeabile agli interessi di un universo arabo che stringe categorie: Costa d’Avorio, ri e imprenditori: Burkina come una tenaglia il continente: da nord con i Paesi del Marocco, Ruanda, Senegal, Faso, Mali e Costa d’Avorio. Maghreb e da oriente con i Paesi della penisola arabica. Somalia e Zimbabwe. Ma due www.buongiornoafrica.it

SIERRA LEONE Torna l’incubo ebola. Poche ore dopo l'an- LIBIA La guerra dell’Occidente in Libia? È questione di settimane. Lo nuncio con cui l'Organizzazione mondiale della sanità aveva decretato ha assicurato il capo di stato maggiore della difesa Usa, Joseph Dunford, la fine dell'epidemia in Africa occidentale, il 16 gennaio le autorità della che ha chiarito le intenzioni dell'amministrazione Obama: «Serve un’a- Sierra Leone hanno confermato un nuovo decesso. In due anni ebola ha zione risoluta per sconfiggere l’Isis». L’Italia parteciperà all’intervento provocato 11.315 morti in Guinea, Liberia e Sierra Leone. militare assieme a Francia e Regno Unito.

africa · numero 2· 2016 5

news news news news news news newsNEWS NEWS news news NEWSnews NEWS NEWS newsNEWS news news NEWS news news NEWS NEWS news NEWS news NEWS NEWS NEWS newsnewsNEWS NEWS NEWS news NEWSNEWS panorama NEWSNEWS NEWSa cura di Enrico Casale NEWS

Jean Ping Ex presidente della Commissione dell’Unione africana, alle elezioni si studieranno modelli di in Gabon sfiderà il presidente vetture con alimentazio- Ali Bongo Ondiba. I sondaggi ni alternative a benzina e gli sono favorevoli gasolio.

I fatti risalirebbero al 2014 STOP ALLE ma sono venuti alla luce al- TRIVELLE Khalifa Haftar cune settimane fa. NEL VIRUNGA Uomo forte del Governo Sessanta gruppi ambienta- di Tobruk, è stato escluso SENEGAL listi, insieme al Parlamen- da qualsiasi incarico A TUTTO GAS to europeo e all’Unesco, dall’accordo È stato trovato un grande hanno chiesto ai governi tra le fazioni libiche bacino offshore di gas di congolese e ugandese di ottima qualità nell’oceano fermare il rilascio di nuo- al largo di Senegal e Mau- ve licenze di trivellazione ritania. Secondo i primi e di cancellare quelli già rilievi, il giacimento po- PRIMAVERA ha le maggiori probabili- ELETTORALE tà di vittoria) e in Congo Sarà una primavera eletto- (Sassou Nguesso si can- rale in Africa. Si parte il dida per la quinta volta). 13 marzo con il ballottag- Il 10 aprile si terranno gio per le presidenziali in le presidenziali in Ciad Benin (Thomas Boni Yayi (probabilmente verrà con- non più potrà presentarsi, fermato l’attuale capo di il favorito è il premier Lio- Stato, Idris Deby Itno, al trebbe avere la consistenza assegnate nel Parco na- nel Zinsou). Il 20 marzo, potere dal 1990) e alle iso- di 450 miliardi metri cubi zionale del Virunga. La presidenziali e legislative le Comore. di gas. Riserve importanti riserva, habitat degli ul- in Niger (Mahamadou Is- che potrebbero contribuire timi gorilla di montagna soufou, attuale presidente, ABUSI SESSUALI, positivamente al bilancio rimasti al mondo, è ricca ACCUSE statale di Dakar. di risorse petrolifere che AI CASCHI BLU Kampala e Kinshasa vor- Nuove accuse di abusi ses- DAL MAROCCO rebbero sfruttare. Ma le suali su minori, dopo quel- L’AUTO perforazioni rischiano di le dello scorso anno, sono DEL FUTURO? distruggere un grande pa- state sollevate contro i ca- La Peugeot Citroën co- trimonio di biodiversità. schi blu dell’Onu che ope- struirà un laboratorio di rano in Centrafrica. Dodici ricerca e sviluppo a Rabat PETROLIO, bambini hanno indicato (Marocco). Il progetto, in ALLEANZA soldati francesi, georgia- collaborazione con l’Uni- TRA DUE SUDAN ni e di un altro Paese non versità internazionale di Dopo l’indipendenza del specificato come respon- Rabat, coinvolgerà anche Sud Sudan, il Sudan si è sabili di violenza sessuale cinque università maroc- trovato senza pozzi petro- nel campo profughi vicino chine, due statunitensi e liferi. Karthoum si è così all’aeroporto della capitale. una francese. Nel centro vista costretta a firmare

6 africa · numero 2 · 2016

news news NEWS NEWSnews news newsnewsnews news news news newsNEWS news news NEWS news news NEWS NEWS newsnews NEWS NEWS news NEWS NEWSnews news news NEWS NEWSnewsNEWS NEWS NEWS NEWS NEWS newsnewsnews NEWS un accordo per l’approvvi- ,, LA FRASE gionamento di idrocarburi proprio con Juba e con il Non penso che il Ruanda presidente ed ex nemico Salva Kiir. In base all’in- abbia bisogno tesa, firmata a febbraio, di un presidente eterno. il Sud fornirà 28mila ba- ,, rili di greggio al giorno Paul Kagame, presidente del Ruanda, al Nord che li impieghe- a margine del referendum costituzionale da lui voluto e che gli permette rà per la produzione di energia e per il consumo di ricandidarsi fino al 2034 locale.

segnatori avrebbero rap- sono diventati una risor- presentato il padre come sa. Grazie a David Gnon- un «barbaro» e hanno lonfoun, un imprenditore chiesto un risarcimento di franco-beninese, il gia- un milione di euro. I di- cinto viene trasformato in segnatori hanno risposto biofertilizzanti, cibo, fibre che l’immagine era fedele per assorbire le perdite di e benevola. idrocarburi, assorbenti in- timi. L’impresa, nata nel PRIMO VIDEOGAME ta nell’Alatash National 2015, non solo ha reso la ANGOLA, “MADE IN Park, in Etiopia. Finora navigazione più semplice, VIDEOGIOCO CAMERUN” si ignorava la presenza di ma ha creato nuova occu- SOTTO ACCUSA Uscirà in primavera il questi felini che apparten- pazione. La famiglia del leader ri- primo videogame che gono alla rara sub-specie belle angolano Jonas Sa- avrà come protagonista dell’Africa centrale (della BASTA “MINERALI vimbi (morto nel 2002) un eroe epico dell’Africa. quale sopravvivono 900 INSANGUINATI”? ha fatto causa ai creato- Si intitola Aurion: l’ere- esemplari). La scoperta La multinazionale Intel, ri del videogioco Call of dità di Kori-Odan ed è ha destato molto interesse leader mondiale nella pro- Duty. Secondo i figli del prodotto dalla Kiro’o Ga- perché oggi in Africa solo duzione di microprocesso- fondatore dell’Unita, i di- mes, una software house 20.000 leoni vivono allo ri, ha comunicato di aver stato selvatico. attivato una procedura di controllo che garantisce BENIN, l’impiego “responsabile” FIORI BENEDETTI di minerali (tantalio, sta- Erano una maledizione gno, tungsteno e oro), evi- per i pescatori del Lago tando così di finanziare i Nokoué, in Benin, per- gruppi armati attivi nella ché impedivano loro di Repubblica democratica creata nel 2013 in Came- navigare liberamente, ma del Congo. Sull’argomen- run dal programmatore oggi i giacinti d’acqua to si legga l’articolo a pa- Olivier Madiba, che ha (Eichhornia crassipes) gina 10. 6.764 raccolto i fondi necessari sono le vittime provocate su Kickstarter. da Boko Haram fino al 1 febbraio 2016: ciò ne fa la IN ETIOPIA sigla terroristica più san- SCOPERTI LEONI guinaria d’Africa, secondo RARI il Global Terrorism Index. Una colonia di almeno cento leoni è stata scoper-

africa · numero 2 · 2016 7 ATTUALITÀ di Daniele Bellocchio Centrafrica, la pace non decolla

Questa famiglia di profughi centrafricani ha trovato rifugio tra i resti di un vecchio velivolo abbandonato nell’aeroporto di M’Poko. Da circa tre anni, centinaia di civili, in maggioranza musulmani, vivono accampati sulla pista e negli hangar dello scalo dalla capitale Bangui.8 africa · numero 2 · 2016

credito foto Lea Crespi/Luz A BANGUI

PERMANGONO Sono passati tre anni dallo scoppio della guerra civile TENSIONI Centrafrica, la che ha messo in ginocchio E INCERTEZZE la Repubblica Centrafricana. CHE MINANO Le violenze hanno lasciato in eredità pace non decolla un milione di profughi alle prese LA STABILITÀ con la fame. E con la sete di vendetta

Il Centrafrica è entrato in Bangui sta indebolendo una fase delicata, cruciale la speranza portata, lo per il futuro: o persegue scorso novembre, dalla con convinzione la stra- visita pastorale di papa da della riconciliazione Francesco che proprio qui nazionale oppure rischia aveva voluto inaugurare di sprofondare nel solco il Giubileo. I due leader di un’eterna guerra civi- politici Anicet Georges le. Da dicembre 2012 il Dologuélé e Faustin Ar- piccolo Stato dell’Africa change, candidati per la centrale è lacerato da un poltrona da presidente, conflitto che contrappone hanno promesso di ri- la coalizione della Seleka stabilire la sicurezza. In- (composta da ribelli mu- tanto però il primo turno sulmani) al gruppo de- delle elezioni legislative gli Anti-Balaka (milizie è stato annullato a causa armate, principalmente di numerose irregolarità animiste e cristiane). Le constatate durante le ope- violenze, innescatesi per razioni di voto. E c’è chi ragioni legate al control- fa di tutto per sabotare i lo del sottosuolo (ricco di tentativi di pacificazione: diamanti, oro e uranio), un gruppo di miliziani sono poi degenerate in Seleka, guidato da Nou- un vasto scontro etnico e reddine Adam, si oppone religioso che ha portato a al processo elettorale e ha una spaccatura del Paese: proclamato la nascita di a est il territorio è in ma- uno Stato autonomo nella no agli insorti cristiani, a roccaforte di Kaga Ban- ovest a quelli musulmani. doro. Il bilancio provvisorio di Gli Anti-Balaka rifiutano tre anni di guerra civile è il disarmo e sui caschi blu di oltre cinquemila morti sono piovute nuove accu- e un milione di sfollati. se di di violenza sessuale. Il fragile cessate il fuoco Il futuro della Repubbli- non è bastato a convincere ca Centrafricana rimane la gente a tornare a vivere ancora incerto: solo una nelle proprie abitazioni: si ferma presa di posizione temono agguati e vendet- da parte della popolazio- te. Nei campi profughi, ne e un convinto aiuto metà della popolazione, internazionale potranno circa 2 milioni e mezzo di evitare che il Paese diven- persone, soffre la fame. ti la nuova Somalia d’A- La crisi umanitaria a frica.

Sylvain Cherkaoui / Cosmos / Luz africa · numero 2 · 2016 9

credito foto Lea Crespi/Luz ATTUALITÀ testo di Daniele Bellocchio - foto di Marco Gualazzini La maledizione del coltan

10 africa · numero 2 · 2016 NELL’EST DELLA La guerra senza fine nel Nord Kivu è alimentata RD CONGO CONTINUA da milizie ribelli che si contendono le enormi LA SPIRALE DI VIOLENZA ricchezze del sottosuolo. E il metallo più prezioso e ambito finisce nelle tasche di ognuno di noi… INNESCATA DAL Nord Kivu, nord-est del- gie. Sempre più richiesta, la Repubblica democrati- sempre più preziosa e, per MINERALE PREZIOSO ca del Congo. È questa la questa ragione, una delle terra dei Grandi Laghi e principali cause oggi del- del Parco di Virunga, ma la violenza che insanguina PER L’HI-TECH è anche la terra delle guer- la regione congolese. re mai sopite, delle insur- rezioni endemiche e del Come termitai sottosuolo di oro, diaman- Il coltan in apparenza non ti e coltan. Una miscela, è altro che polvere. Una quest’ultimo, di columbi- polvere finissima che però te e tantalite, divenuta un contiene il tantalio e che componente essenziale serve a ottimizzare il con- per il mondo dell’elettro- sumo di corrente elettrica. nica e delle nuove tecnolo- È quindi richiestissima

◀ Le miniere di coltan nei ▼ La pietra nera del coltan: pressi di Rubaya, nel Nord Kivu, un minerale debolmente sono voragini infernali in cui radioattivo utilizzato per la sprofondano centinaia di uomini realizzazione di cellulari, tablet e ragazzini ridotti in schiavitù. e computer. Almeno il 50% In superficie, il materiale grezzo delle sue riserve mondiali si viene raccolto in sacchi, fatto trova proprio nel Congo orientale, scivolare a valle e infine portato in una striscia che va da nord al fiume, vicino al villaggio a sud. Alla base del ventennale di Kowe, dove viene lavato, conflitto nel Nord Kivu separato con un magnete c’è il lucroso traffico e lasciato asciugare di minerali

africa · numero 2 · 2016 11 ed essenziale nei prodotti prio presente scavando REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO tecnologici: dai computer dalle prime ore del mat- agli smartphone, dai tablet tino, andando sempre più alle consolle. Un minerale in profondità alla ricer- REP. CENTRAFICANA SUD SUDAN sempre più indispensabi- ca di nuove vene da cui le a livello globale e allo estrarre la polvere. Poi stesso tempo una piaga riemergono, a migliaia, sempre più fatale per que- trasportando in spalla sta regione dell’ex Zaire. sacchi di coltan, e si ar- CONGO Kisangani Nord-Kivu L’estrazione del coltan rampicano su per le pareti Uganda Beni avviene manualmente in e nei tunnel delle minie- miniere ciclopiche che re, come all’interno di un Rwanda Butembo costellano l’Est del Con- termitaio titanico. GOMA Burundi go. Voragini all’interno KINSHASA delle quali migliaia di Caos ribelle Mbuji-Mayi TANZANIA lavoratori, bambini com- L’economia che ruota presi, trascorrono il pro- intorno al mondo dell’e-

▼ I tunnel scavati dai minatori ▼ Il valore del coltan è così alto sono stretti e neri, puntellati da aver suscitato l’interesse Lubumbashi malamente: tanti i crolli, delle multinazionali e delle ANGOLA soprattutto durante la stagione organizzazioni criminali delle piogge. Oltre al coltan, che finanziano i gruppi armati ZAMBIA nell’Est del Congo si estraggono in guerra per il controllo oro, diamanti e uranio delle miniere

12 africa · numero 2 · 2016 strazione mineraria ha ,, Il giro d’affari Senza controlli dato vita a un sottobosco A dar conferma di ciò, d’illegalità ormai divenu- del commercio illegale anche l’ultimo rapporto to endemico e sempre più dell’Unep, il Program- radicato. Città minerarie, dei minerali congolesi supera ma delle Nazioni Unite in mano a guerriglieri di per l’ambiente. Secondo diverse formazioni, sono il miliardo di dollari: le stime dei ricercatori, sparse sui monti e immer- lo sfruttamento di risorse se nella vegetazione. Pre- soldi che alimentano naturali nell’Est della Rd sidi armati, popolati solo Congo porta a un giro di da irregolari e prostitute, la guerra soldi annuo pari a 1 mi- dove ogni giorno arrivano ,, liardo e 200.000 dollari. colonne di minatori con E una percentuale dal 10 chili di coltan sulle spalle. del Nord Kivu vede quindi perdono in un ginepraio al 30% di questo traffico È in questi avamposti del uscire minerali ed entrare di sigle: Fdlr, Mai-Mai, finisce nelle mani di grup- traffico illegale, infatti, armi. Infatti, benché l’ul- Raya Mutomboki, Nyatu- pi criminali transnaziona- che i lavoratori delle mi- timo conflitto di propor- ra, Afd-Nalu (formazione li: milizie, gruppi armati, niere giungono dopo aver zioni eclatanti, quello tra i di opposizione al gover- fazioni clandestine e ban- marciato per chilometri. ribelli dell’M23 e i regola- no ugandese che mostra de della criminalità orga- In città, la polvere dell’hi- ri delle Fardc, sia termina- sempre più un carattere nizzata. Ma, considerando tech viene smistata e cari- to nel 2013, la guerra qui islamista) e molti altri. E che in Europa e Stati Uniti cata su pick-up che poi di non è mai cessata. Ancor tutti ambiscono a mettere la legge impone la certifi- notte partono alla volta del oggi, nel Nord Kivu, i no- le mani sul forziere nasco- cazione di provenienza dei Ruanda. L’import-export mi di milizie di insorti si sto nel sottosuolo. minerali estratti, com’è

africa · numero 2 · 2016 13 ▲ A Rubaya, nei locali di funebre, e promesse di una lamiera adibiti a bar, i minatori rappresaglia etnica esplo- si ubriacano con birra o grappa devano nelle parole dei artigianale presenti, come una balsa- ▲ Alla sera, nelle baracche di mica ragione d’avvenire. Masisi e Rubaya giovanissime E poi quel camposanto, tra prostitute accolgono un cliente Congo e Ruanda, e quei dopo l’altro. Una prestazione morti separati da etnie e costa 1.500 franchi congolesi: un euro storie, ma accomunati da una parola di sole sei lette- ◀ Soldati governativi nel Kivu. re: coltan. La motivazione I proventi del coltan sono per cui la ricchezza diviene utilizzati per comprare altre maledizione. Le violenze armi che alimentano ulteriore energia distruttiva, creando nella regione hanno causa- così un circolo vizioso to almeno quattro milioni difficile da spezzare di morti. Solo nella pro- vincia di Beni, negli ultimi sei mesi, i missionari della possibile che in commer- verifichi se i loro prodotti ni di prima necessità non si “Rete Pace per il Congo” cio ci siano tonnellate di contengano minerali pro- reperivano più e s’incontra- hanno documentato cir- minerali provenienti dalle venienti dalle zone di con- vano solo al mercato nero, ca 600 casi di sequestri e zone di conflitto? flitto in Africa centrale. di notte mancava l’elettri- l’eccidio di oltre cinque- La risposta sta nel fatto cità. A interrompere il si- cento persone, uccise con che i minerali estratti in Sei dannate lettere lenzio del terrore, solo le machete, asce e martelli. Congo giungono poi, at- Siamo stati testimoni diret- frequenze disturbate di al- Il dispiegamento di venti- traverso le piste nascoste ti degli effetti funesti del- cune stazioni radio. Il co- mila caschi blu dell’Onu all’interno della foresta, la guerra per le ricchezze lera esplodeva nei campi non è bastato a ripristina- in Ruanda e Burundi, e del Nord Kivu. Era l’in- profughi, la linea del fron- re la sicurezza e le violen- vengono così aggirate le verno del 2012. Durante il te avanzava, i governativi ze hanno già provocato un barriere che dovrebbero conflitto con i ribelli del- fuggivano e poi la città ce- milione e mezzo di sfollati. impedirne il traffico. A ri- l’M23, i profughi furono deva. Arrivavano i ribelli Nel Nord Kivu, il legame prova di ciò basta leggere circa 800.000 e migliaia del Movimento 23 Marzo, di parentela si chiama fra- un altro rapporto, stilato i morti. Goma, con le sue con le mimetiche, i baschi tricidio, gli attrezzi da la- da Amnesty International vie di pietra vulcanica, nei verdi e amaranto e gli sti- voro sono ferri di morte, e Global Witness, intitola- giorni antecedenti all’en- vali di gomma, e c’erano i gli uomini sono il mezzo to Une mine de transpa- trata dei ribelli in città ago- morti per le strade e l’odio per far vivere le pietre e rence? (Una miniera di nizzava in balia della paura nella popolazione. lì, dove l’acqua è in ogni trasparenza?), che spiega e della psicosi. Le Fardc si Il cielo era nero e un dram- dove, a innaffiare la terra, come circa l’80% delle abbandonavano a furti e ma assoluto espresso in can- però, c’è il sangue della aziende statunitensi non saccheggi, le merci e i be- ti accompagnava il corteo sua gente.

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ATTUALITÀ di Massimo Zaurrini / Africa e Affari Crollo del petrolio: vincitori e vinti

Il prezzo del greggio, sceso stretto i governi a rivedere IL VALORE DEL BARILE i propri bilanci con la so- sotto i trenta dollari al barile, spensione immediata di ha pesanti ripercussioni tanti progetti infrastrut- sulle economie dei Paesi turali già programmati (strade, ferrovie, centrali 100 70 petroliferi, come l’Angola e la Nigeria. elettriche...). 50 30 Ma c’è anche chi festeggia… Le minori entrate fisca- li derivanti dal comparto 2013 2014 2015 2016 petrolifero comportano Tra uno e due punti per- Il petrolio rappresenta anche un drastico calo calo dei prezzi petroliferi centuali di crescita del una parte fondamentale delle riserve di valuta pre- mostra anche un’altra fac- Prodotto interno lordo nei bilanci di molte na- giata e questo sta portando cia della medaglia: quella (Pil): a tanto ammonta il zioni: soprattutto Nige- a una rapida svalutazione dei Paesi che non possie- costo che l’Africa subsa- ria e Angola, ma anche delle monete nazionali. dono oro nero e che sono hariana pagherà per lo Ghana, Ciad, Sud Sudan, Tradotto nella vita di tutti costretti a importarlo. storico calo fatto registra- Repubblica del Congo, i giorni, vuol dire vedere Secondo le previsioni del- re dai prezzi del petrolio Guinea Equatoriale e, an- i prezzi dei beni importati l’Fmi, i Paesi importato- sui mercati internaziona- dando nel Nord Africa, (ben l’80% di quello che ri vedranno diminuire i li. A sostenerlo è il Fondo Algeria e Libia (anche se l’Angola consuma provie- costi di produzione (un Monetario Internazionale in quest’ultimo Paese le ne dall’estero) aumentare basso costo del petrolio, (Fmi), che a gennaio ha esportazioni sono crolla- e quindi diminuire il po- infatti, consentirà di pro- ridotto al 3,9% la stima di te a causa dell’instabilità tere di acquisto delle fa- durre energia a un prezzo crescita di quest’area ri- interna). miglie. più basso) e aumentare le spetto al 5,8% indicato un I continui ribassi del prez- Ma nella vasta e composi- entrate sui consumi. Na- anno prima. zo del barile hanno co- ta Africa subsahariana, il zioni come Gibuti, Benin e Malawi risparmieranno, rispettivamente, l’equiva- lente dell’11%, 6% e 5% del proprio Pil. Un altro Paese che po- trebbe trarre un gran van- taggio dalla situazione attuale è l’Etiopia, la cui nascente industria mani- fatturiera potrebbe godere di un’ulteriore accelera- zione grazie ai risparmi sulle importazioni di pe- trolio.

africa · numero 2 · 2016 15 ATTUALITÀ di Marco Trovato Presidente a vita

L’UGANDESE YOWERI L’Africa ha la popolazione MUSEVENI, 72 ANNI, È UNO DEI più giovane del mondo e i leader politici TANTI CAPI DI STATO AFRICANI più anziani... Accomunati da un'unica ambizione: AFFEZIONATI AL POTERE... restare incollati al potere in eterno

«Nessun capo di Stato Kampala. Era il gennaio con un decreto il limite di Come lui, molti altri leader dovrebbe restare in cari- del 1986. Trent’anni dopo, durata dell’incarico presi- politici africani hanno tra- ca per più di dieci anni». il settantaduenne Muse- denziale. Pur di restare al mato per restare presidente Queste parole sono state veni è ancora il presidente potere, Museveni non ha a vita. In Zimbabwe il gra- pronunciate dall’ugande- dell’Uganda. È stato rie- esitato a ricorrere all’uso nitico Robert Mugabe, sa- se Yoweri Museveni po- letto lo scorso 19 febbraio della forza contro i dissi- lito al potere nel 1980, non co dopo aver conquistato per il suo quinto manda- denti e a imbavagliare i sembra avere alcuna fretta di il potere con la forza a to, dopo aver cancellato giornalisti indipendenti. preparare la successione né

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Frederic Noy / Cosmos / Luz pare preoccupato degli ac- conferito maggiori poteri prusi, abusi di potere. Per il mandato del presidente ciacchi della vecchiaia (di e un recente referendum poter restare inchiodato Paul Kagame, 57 anni, recente è stato protagoni- gli ha permesso di rima- alla sua sedia, il presiden- che a questo punto potreb- sta di una rocambolesca nere in carica. Yahya te eritreo Isayas Afewer- be rimanere al potere fino caduta e di un’imbaraz- Jammeh, presidente del ki, 70 anni, non ha mai al 2034. Gli africani de- zante amnesia durante un Gambia, 51 anni, ha preso promulgato la Costitu- vono rassegnarsi ad avere discorso al Parlamento): il potere con un golpe nel zione. In Burundi Pierre presidenti-dinosauri? Non coi suoi 91 anni è il capo 1994 e da allora ha fatto Nkurunziza ha cancellato proprio: cinque anni fa le di Stato più anziano del imprigionare e condanna- il limite dei suoi mandati primavere arabe spazza- mondo. Di vent’anni più re a morte gli oppositori. e si è candidato alle ele- rono via i decennali regi- giovane è José Eduar- Mohamed Abdelaziz, 69 zioni presidenziali senza mi di Gheddafi, Mubarak do dos Santos, presiden- anni, capo della Repub- rivali, scatenando la guer- e Ben Ali. Nel dicembre te dell’Angola dal 1979. blica Democratica Araba ra civile. Nella Repubblica 2014 in Burkina Faso una Trentasette anni di pote- Saharawi, si autoprocla- democratica del Congo il rivoluzione popolare ha re ininterrotto gli hanno ma un sincero sostenito- giovane Joseph Kabila, spodestato dal potere il consentito di mantenere il re della democrazia, ma 45 anni, ambisce a restare tiranno Blaise Compaoré. controllo sulle ricchezze quest’anno compirà qua- al potere nonostante il suo E l’anno scorso in Nige- del Paese (primo produt- rant’anni di presidenza. Il secondo mandato scada ria il presidente uscente, tore africano di petrolio, camerunese Paul Biya, 82 quest’anno: potrebbe ri- Goodluck Jonathan, usci- quarto a livello mondiale anni, governa da 34 anni mandare le elezioni pre- to perdente alle elezioni, per i diamanti). un Paese con un livello viste il prossimo autunno ha riconosciuto la vittoria Il 1979 fu l’anno dell’asce- di corruzione tra i più alti per avere il tempo di mo- dell’avversario, Muham- sa al potere anche di Te- al mondo. Mswati III, re dificare la Costituzione. madu Buhari, che og- odoro Obiang Nguema, dello Swaziland, ha ere- Lo scorso dicembre il gi governa la nazione. presidente della Guinea ditato il trono del padre Ruanda ha votato un re- Quest’ultimo ha 73 anni, Equatoriale: oggi ha 73 (il leggendario Sobhuza ferendum di riforma co- ma non cerchiamo il pelo anni, ma gestisce come II che ha regnato per 61 stituzionale per allungare nell’uovo... un arzillo uomo d’affari anni) e dal 1986 governa le ricchezze del Paese (so- con piglio risoluto – at- L’ECCEZIONE SENEGALESE prattutto petrolio e legna- torniato da una schiera I politici africani sono spesso avidi di potere, spregiudicati, me), al punto che la rivista di mogli – una delle ul- arroganti. Ma c’è una piacevole eccezione da segnalare, Forbes lo ha collocato nel- time monarchie assolute quella del capo dello Stato del Senegal, Macky Sall, 54 la classifica dei primi die- del mondo. L’Africa è il anni, che lo scorso gennaio ha deciso di modificare la ci dittatori più ricchi del continente con la popo- Costituzione, ma non per allungare i termini del manda- mondo. In Congo Brazza- lazione più giovane della to. No. Lui vuole ridurre i sette anni oggi previsti a cinque, ville il presidente Denis Terra (età media di 18 an- mantenendo il limite massimo di due elezioni. «Dobbiamo Sassou Nguesso, 72 an- ni), ma ha i leader politici rafforzare la democrazia – ha spiegato Sall annunciando ni, in carica (non in mo- più vecchi e più duraturi. l’intenzione di cambiare la Costituzione –. Dunque 14 anni do continuativo) dal 1979, L’anagrafica degli attuali al potere sono troppi. Il limite massimo dev’essere 10, cioè aveva promesso di aprir- capi di Stato non ha bi- due mandati di cinque anni». Chapeau! si al pluralismo e all’al- sogno di commenti: il tu- ternanza politica, ma la nisino Béji Caïd Essebsi Costituzione che ha pro- ha 86 anni; la liberiana mulgato nel 2002 gli ha Ellen Johnson Sirleaf, 80; l’algerino Abdelaziz Bouteflika, 78; il guine- ◀ Il presidente dell’Uganda Yoweri Museveni, 72 anni, ano Alpha Condé, 75... durante un comizio elettorale. Benché quasi tutti abbiano Salito al potere nel 1986, è raggiunto l’età della pen- appena stato riconfermato sione, i presidenti in cari- presidente per la quinta volta, ca tentano in ogni modo tra accuse di dispotismo e corruzione. Se la salute glielo di procrastinare le proprie permetterà, rimarrà in carica dimissioni: all’occorrenza fino al 2021 fanno uso di brogli, so-

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LO SCATT O di Matthew Taylor - foto di Andrew McConnell / Panos / Luz

18 africa · numero 2 · 2016 CLIMA IMPAZZITO Un villaggio del Kenya meridionale sommerso dalle acque del fiume Tana. Da alcuni mesi, vaste regioni dell’Africa orientale e meridionale sono interessate da calamità naturali di opposto segno: alluvioni e siccità. Gli scienziati ritengono che siano gli effetti devastan- ti de El Niño, il periodico fenomeno climatico che si verifica nell’Oceano Pacifico e che provoca modifica- zioni nella circolazione atmosferica in tutto il pianeta. Piogge torrenziali si sono abbattute con eccezionale violenza sulle fasce costiere di Kenya e Tanzania, mentre la siccità sta infierendo in Malawi, Zimbabwe e Zambia. Le campagne inaridite del Sudafrica hanno dimezzato la produzione di mais e in Etiopia 15 milio- ni di persone sono a rischio fame per la perdita dei raccolti. Anche Eritrea, Somalia, Gibuti, Uganda, Ciad e Sud Sudan sono alle prese con la scarsità di preci- pitazioni. Il Mozambico è spaccato in due: il nord è in ginocchio per le inondazioni, il sud per la siccità. Secondo le previsioni dei climatologi, El Niño farà sen- tire i suoi effetti sull’Africa per tutto il 2016.

ATTUALITÀ testo di Valentina G. Milani - foto di Irene Fornasiero Karamoja, è ancora emergenza

Al tramonto un pastore karimojong torna all’accampamento con il suo gregge. La foto è scattata in piena “stagione delle piogge”, ma il territorio appare arido e brullo: la cronica mancanza di risorse idriche nel Karamoja è dovuta alla scarsità di sorgenti ma anche all’irregolarità delle precipitazioni

20 africa · numero 2 · 2016 Ostergaard / Panos Pictures / Luz

REPORTAGE Un tempo i Karimojong erano un popolo di pastori e valorosi Karamoja, è DAL NORD-EST guerrieri. Il governo ugandese li ha costretti a convertirsi all’agricoltura. Ma il maltempo ha devastato DELL’UGANDA ancora emergenza campi e raccolti. E ora la loro sopravvivenza dipende dagli aiuti umanitari MINACCIATO A metà mattina i banchi deciso di rimanere perché DALLA CARESTIA di legno di una scuola ele- c’è un disperato bisogno di mentare nei pressi di Mo- istruzione: nel Karamoja roto sono vuoti. Solo un solo una persona su dieci paio di bambini gironzo- sa leggere e scrivere». lano nel cortile dell’edifi- cio. «La gran parte degli Cicatrici della storia studenti è costretta a sal- A poca distanza dalla tare le lezioni per aiutare i scuola, una grande aca- genitori nei campi», spie- cia accoglie sotto la pro- ga un insegnante affran- pria ombra una decina di to. «I raccolti quest’anno uomini avvolti in drappi sono magrissimi. Molte colorati. Alcuni seduti, al- famiglie stanno soffren- tri coricati, oziano con le do la fame. Il cibo è finito lance appoggiate a terra. anche nelle dispense del- Mentre donne e bambini le scuole, e con esso sono lavorano nei campi, gli spariti gli alunni». uomini passano le gior- Il Karamoja, regione nord nate a bere alcolici e a orientale dell’Uganda, è bighellonare. Di tanto in alle prese con l’ennesima tanto si riuniscono attorno crisi alimentare. I periodi agli anziani per discutere di siccità sono una cala- questioni importanti, ri- mità ricorrente in questa solvere problemi, prende- zona, tra le più povere e re decisioni. Sono dibattiti arretrate dell’Africa orien- interminabili: l’assemblea tale. La carenza d’acqua, si basa sul consenso, non insieme all’insicurezza, è sui voti. Finché non si ar- un problema che attana- riva a un’opinione comu- glia più di un milione di ne, la riunione non può persone. L’usanza, poi, essere sciolta. di tagliare gli alberi per I Karimojong sono un po- procurare legna favorisce polo nomade di origine l’impoverimento di un ter- nilotica che si stanziò in ritorio già arido. questa regione nel XVIII Solo il 30 per cento della secolo, migrando dall’E- popolazione ha accesso tiopia. Guerrieri-pastori alle sorgenti d’acqua pota- per tradizione, per lun- bile e circa l’80 per cento go tempo hanno vissuto ha un’alimentazione ina- allevando e razziando le deguata. «È dura vivere vacche. Un tempo attac- qui», sospira il maestro. cavano i villaggi nemici «Chi può se ne va… Io ho armati di lance. Poi han-

africa · numero 2 · 2016 21 no cominciato a usare i kalashnikov che l’esercito ugandese aveva abbando- nato a Moroto durante la guerra civile: le scorriban- de si sono trasformate in massacri. Padre Walter Vidori, de- cano dei sacerdoti cat- tolici nel Karamoja, è rimasto nella sua missio- ne di Loyoro anche quan- do la violenza minacciava di travolgere tutti. «I Kari- mojong attaccavano nelle ore pomeridiane. Se non riuscivano a razziare il bestiame, stanchi e nervo- si non esitavano a uccidere donne e bambini», ricorda il missionario combonia- no. «I guerrieri erano so- liti procurarsi una ferita per ogni “nemico” ucciso e farla infettare cospar- gendola di terra. In questo modo si creava una cica- trice che sarebbe stata il simbolo eterno della loro virtù… Sul corpo di mol- ti uomini puoi contare an- cora oggi il numero delle loro vittime». Anche Pa- dre Walter conserva una cicatrice sul braccio, ere-

◀ Uomini karimojong oziano all’ombra di un’acacia. Il lavoro nei campi, considerato culturalmente “offensivo”, è riservato alle donne e ai bambini

◀ Lezione en plein air in Karamoja. Le scuole pubbliche non riescono più a garantire il cibo agli studenti e molti bambini disertano le lezioni perché costretti ad aiutare le madri nel lavoro dei campi

◀ Giuliano Consoli, un italiano che vive nel Karamoja da oltre trent’anni e che si è completamente integrato con la popolazione locale. Fa parte del consiglio degli anziani e dirige una cooperativa agricola SOLIDARIETÀ UGANDA Per far fronte all’emergenza alimentare SUD SUDAN nel Karamoja, l’associazione “Insieme si può…” ha lanciato un progetto che mira a portare soccorso a decine Kotido di migliaia di persone: «Siamo impe- gnati ad aiutare la popolazione a convertirsi Gulu Karamoja all’agricoltura», spiegano i responsabili della ong bellunese Lira nata nel 1983 e attiva in trenta Paesi del sud del mondo. RD CONGO MOROTO «Promuoviamo la realizzazione di orti in scuole e villaggi, Lago affinché la popolazione locale non dipenda solo dagli aiuti». Alberto Lago Kyoga Presente nel Karamoja da tredici anni, “Insieme si può…” Mbale ha già realizzato decine di pozzi e vivai, ha distribuito Fort Portal Jinja sementi e cereali e ha promosso l’attività di riforestazione KAMPALA KENIA per contrastare il progressivo inaridimento della regione. «Puntiamo a creare un circolo virtuoso che favorisca uno Lago sviluppo duraturo per il popolo karimojong trascurato dal Mbarara Vittoria governo e minacciato da ricorrenti emergenze umanita- rie». Per conoscere l’associazione e sostenerne gli sforzi: www.365giorni.org RWANDA TANZANIA dità di quegli anni diffi- Difficile riconversione coltura ai Karimojong. In di villaggi e scuole, nelle cili. «Ma non è il ricordo Solo nel 2010 il gover- loro aiuto si sono attivati i quali ha costruito anche di un duello vinto», spie- no ugandese è riuscito a volontari dell’associazio- cucine con pentole a ri- ga con un sorriso. «È il imporre il disarmo se- ne “Insieme si può…”, che sparmio energetico. «Oltre segno della pallottola di questrando le armi ai guer- nel Karamoja sostengono a fornire sementi e attrez- un fucile». rieri. Anche il bestiame è la difficile riconversione zi, abbiamo organizzato stato confiscato dai mili- di un intero popolo in crisi dei corsi per insegnare ai ▼ Nel nord dell’Uganda i raccolti tari. Senza più mandrie da d’identità. «Anzitutto aiu- Karimojong a coltivare la sono andati perduti, i prezzi pascolare, gli ex pastori so- tiamo i bambini a studia- terra», chiarisce Alessan- degli alimenti sono aumentati no stati costretti a lavorare re», spiega Davide Franzi, dro Codato, veterano del del 30 per cento, le scuole non la terra. Ma le autorità non coordinatore dei progetti. Karamoja. «Ma non è af- riescono più a garantire il cibo L’associazione ha realiz- fatto facile trasformare dei agli studenti, molte famiglie hanno predisposto alcun sono ridotte alla fame piano per insegnare l’agri- zato degli orti in decine mandriani seminomadi in

africa · numero 2 · 2016 23 contadini stanziali… Per fermarmi solo tre anni, ma molti secoli i Karimojong ho deciso di non partire hanno allevato mucche. più». Ogni singolo capo della Col tempo, condividendo mandria era considerato le difficoltà quotidiane, sacro. Raramente se ne ci- si è integrato con la po- bavano. Più che altro ne be- polazione locale. Si è in- vevano il latte e il sangue». namorato di una donna, Anna, che ha sposato con Polvere e fame una cerimonia tradiziona- Il nostro fuoristrada sol- le. Nel 1994 ha parteci- leva nuvole di polvere Walter Astrada / Afp pato al rito di iniziazione mentre percorre le piste di ed è diventato un guer- terra assetata. La savana si Un guerriero italiano «Gentaglia: ci sfruttano e riero. Da quel momento estende a perdita d’occhio, Il governo di Kampala si comportano da padroni gli hanno dato un nuovo lambita da alture rocciose non ha fatto molto per sot- nella nostra terra», dice un nome: Tiyan Apalomerì e punteggiata dalle ma- trarre questa regione alla operaio karimojong impe- (nella lingua locale signi- nyatta, i tipici villaggi dei minaccia della carestia. I gnato a picconare il ter- fica “quello che lavora con Karimojong. Capanne cir- pochi finanziamenti pub- reno sotto il sole cocente. noi”). «I Karimojong sono colari di paglia, circondate blici destinati al Karamoja «Da quando sono arrivati un popolo povero, ma fie- da palizzate e rovi spinosi, sono stati usati per milita- loro, è cominciata la sicci- ro e nobile – dice –. Han- si sviluppano a nebulosa rizzare la regione (il capo- tà: si è diffusa la credenza no imparato a resistere ad attorno a un’area, chiama- luogo Moroto è presidiato che i cinesi siano una ma- ogni avversità… Sapranno ta kraal, dove un tempo dall’esercito) e incentivare ledizione», commenta Giu- superare anche questo pe- veniva collocato il bestia- le attività di esplorazio- liano Consoli, un italiano riodo di crisi». me. I recinti ora sono vuo- ne delle società minerarie adottato dai Karimojong, ti, così come i granai a (pare che il sottosuolo sia che vive a Namalu da più forma di cesti ovali. «Ad ricco di oro e pietre pre- di trent’anni. «Arrivai qui ▲ Affollamento di donne attorno agosto doveva essere la ziose). L’isolamento dal nel 1984, ancora ventenne, a una fontana pubblica stagione delle piogge, ma resto del Paese è evidente. per un esperienza di vo- ▼ Una pista nel Karamoja, non è mai piovuto e tutte Le prime strade asfaltate le lontario internazionale», la regione più arretrata le colture di mais, sorgo, stanno costruendo i cinesi. racconta. «Avrei dovuto e più isolata dell’Uganda fagioli, zucchine e cipolle sono seccate», spiega con un filo di voce un uomo col viso solcato dalle ru- ghe. «Durante i mesi di ottobre e novembre, inve- ce, i campi coltivati sono stati devastati da violenti nubifragi. I pochi raccolti sono andati perduti… Sia- mo in ginocchio e i nostri figli sono deboli e malati». Lo spettro della fame ha messo in allarme le agen- zie umanitarie dell’Onu. I camion del Programma alimentare mondiale stan- no già distribuendo sac- chi di cereali nei villaggi. Scene viste troppe volte nel Karamoja negli ultimi vent’anni.

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ATTUALITÀ di Ahmed Hamid La repressione del Faraone

Il feroce omicidio che. Sono 465 i casi di tortura in carcere provati di Giulio Regeni proietta da Human Rights Watch. ombre sinistre sullo stato Molti di più sono i de- saparecidos, coloro che di polizia imposto spariscono nel nulla al dall’ex generale al-Sisi, alleato Cairo, facendo perdere le dell’Occidente, che ha soffocato proprie tracce... O che ri- appaiono ormai senza vi- le speranze della Primavera araba ta, proprio come il povero Giulio Regeni. Il quinto anniversario pare ancor più spietato di misti e laici. A miglia- Tre anni dopo aver ro- della Primavera araba in quello dall’ex rais Muba- ia finiscono in centri di vesciato l’ex presidente Egitto non poteva essere rak, che per trent’anni ha detenzione segreti, senza islamista Mohamed Mor- più amaro. Il corpo mar- governato col pugno di alcun diritto all’assisten- si, i militari al potere (le- toriato di Giulio Regeni, ferro all’ombra delle pi- za legale. I più fortunati gittimati da elezioni farsa) lo studente italiano barba- ramidi. Il nuovo faraone vengono rilasciati dopo hanno imposto un regi- ramente ucciso al Cairo ha riempito le carceri di lunghe detenzioni, scan- me di terrore e inasprito a fine gennaio, ha porta- dissidenti politici, intel- dite da interrogatori e la repressione politica. Il to sotto i riflettori della lettuali, testimoni inde- violenze. Testimoni han- principale partito di oppo- stampa internazionale il siderati. I suoi sgherri no raccontato di essere sizione, Libertà e giustizia, terrificante stato di polizia rastrellano ogni quartiere rimasti isolati per setti- braccio politico dei Fratelli di Abdel Fattah al-Sisi, sa- e prelevano con la forza mane in piccoli spazi, ap- musulmani, è stato messo lito al potere con un colpo attivisti per i diritti uma- pesi per le braccia o per fuori legge. Sono state ap- di Stato il 3 luglio 2013. ni, avvocati, sindacalisti, i piedi, e di aver subito provate leggi anti-proteste Il suo regime militare ap- giornalisti. Militanti isla- pestaggi e scosse elettri- e anti-terrorismo. E l’ex generale al-Sisi – part- ner economico dell’Occi- dente e alleato strategico nella guerra contro l’Isis – ostenta i muscoli: dopo aver raddoppiato il Cana- le di Suez e avviato (con l’Eni) le trivellazione del mega-giacimento di gas Zohr, ha ordinato la co- struzione di sedici nuove carceri. Quelle attuali non bastano più.

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ATTUALITÀ testo di Paola Marelli - foto di Alessandro Rota

PARTI A RISCHIO Sud Sudan PER MANCANZA Vite travagliate DI OSPEDALI

E OSTETRICHE. La più giovane nazione al mondo – alle prese con una sanguinosa guerra «DIVENTARE MADRE civile – vanta un triste primato: È UNA SFIDA il peggiore tasso di mortalità materna e infantile dell’Africa. Ma c’è chi si batte ogni giorno MORTALE» per salvare le vite di mamme e neonati

Diventare madre in Sud ro bisogno: mancano sale terna e infantile tra i più sopravvivenza insieme ai Sudan può essere fatale. parto, ambulanze, medici, alti al mondo (68,16 morti loro figli. In questa regio- Imprevisti e complica- ostetriche e infermieri. per mille nati vivi, in Italia ne, che oggi ospita cento- zioni durante il travaglio Tutti fattori che concor- è 3,9 per mille nati vivi). mila sfollati di guerra, le sono eventualità che in rono a fare di questa gio- Le foto che pubblichiamo strade sono poche e per questa parte d’Africa di- vanissima repubblica in queste pagine sono sta- lo più sconnesse, i medi- ventano cruciali. Le don- (indipendente dal 2011, e te scattate nella contea di cinali scarseggiano, così ne gravide non possono in guerra civile dal 2013) Awerial, a nord della capi- come le strutture ospeda- contare sull’assistenza un Paese dove si registra tale Juba, dove ogni gior- liere ben equipaggiate e il sanitaria di cui avrebbe- un tasso di mortalità ma- no le donne lottano per la numero di operatori sani-

Nyamroor Nanyany, 20 anni, madre di tre figli. A causa della guerra ha dovuto abbandonare la sua casa a Bor; ora vive grazie agli aiuti delle agenzie umanitarie

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Sud Sudan Vite travagliate

tari adeguatamente forma- di personale qualificato. ti. Senza dimenticare che, «Le tradizioni culturali so- SOCCORSO SANITARIO per tradizione e cultura, le no la sfida più grande da La Repubblica del Sud Sudan è dilaniata dal 2013 da una donne partoriscono a ca- affrontare, se vogliamo ri- guerra civile a sfondo etnico che coinvolge le popolazio- sa, spesso sul pavimento durre le vittime», spiega Te- ni dinka e nuer ed è alimentata dalla bramosia di potere di terra battuta in una ca- resa Waweru, coordinatrice dei suoi leader. In soccorso della popolazione civile opera panna. A migliaia muoio- del Ccm per la contea di l’ong italiana Comitato Collaborazione Medica (Ccm), attiva no durante il travaglio, per Awerial. «Ancora oggi una nel Paese dal 1983 (quando il Sudan era indiviso) e che è complicanze durante il giovane donna che decide impegnata a rispondere all’emergenza sanitaria nelle zone parto. È per garantire ac- di partorire in una struttura fortemente colpite dal conflitto e dalle carestie. Sorrisi di cesso alle cure sanitarie di sanitaria è considerata una madri africane è la campagna lanciata da Ccm per con- base e contrastare la mor- persona poco coraggiosa trastare la mortalità materna e infantile nell’Africa subsa- talità di mamme e bam- dalle più anziane. Partorire hariana: intende garantire la formazione di 2.700 operatori bini che l’associazione a casa è segno di forza. Si sanitari locali, assistere 170.000 donne durante il parto e Comitato Collaborazione ricorre all’ambulanza so- la gravidanza, curare e vaccinare 780.000 bambini; non Medica (Ccm) lavora al no quando la mamma o il solo in Sud Sudan ma anche in fianco delle autorità lo- bambino rischiano di per- Burundi, Etiopia, Kenya, Somalia cali, supportandole nella dere la vita. Spesso, però, e Uganda. www.ccm-italia.org gestione delle strutture sa- quando si rivolgono a noi è nitarie e nella formazione ormai troppo tardi».

◀ Un'ostetrica nella sala travaglio di un ospedale a Mingkaman. Grande quanto la Francia, abitato da circa 11 milioni di persone, il Sud Sudan ha il più alto tasso di mortalità infantile (76 per mille) dell’Africa

▼ Nyamagan Dhuor osserva il suo neonato di un giorno sotto lo sguardo di un altro figlio, di nemmeno due anni. La donna ha partorito in casa con l’aiuto di una levatrice tradizionale ATTUALITÀ testo di Silvana Olivo - foto di Bruno Zanzottera / Parallelozero Troppi elefanti in Zimbabwe

28 africa · numero 2 · 2016 REPORTAGE DAL In molti parchi africani gli PARCO HWANGE, elefanti stanno scomparendo Troppi elefanti per colpa dei bracconieri, SANTUARIO NATURALE ma in Zimbabwe la popolazione dei pachidermi continua DEI PACHIDERMI, in Zimbabwe ad aumentare. Pericolosamente ALLE PRESE CON «Questa pozza ha una sto- facilità con cui gli abitanti UN INSOLITO ria. Si chiama Pedi Ama- dei villaggi si procurano il banda, “la pozza dell’uomo cianuro dalle miniere loca- con la cintura”. Fu intitola- li. «Il cianuro viene usato SOVRAFFOLLAMENTO ta a uno dei primi guarda- per l’estrazione dell’oro, parchi di Hwange, Jordie per staccarlo più facilmen- Jordaan, dai Boscima- te dalla roccia; un tempo ni che andavano in per- era liquido e si teneva in lustrazione con lui…». grossi fusti, ora purtroppo Dell’immenso Parco na- si trova in pellet». zionale Hwange, 14.500 Qui, nel profondo sud chilometri quadrati di sa- del parco più grande del- vana, Mark Butcher (per lo Zimbabwe, che conta gli amici, “Butch”) cono- 46.000 elefanti, il 10 per sce ogni dettaglio. Vi ha passato tutta la vita: prima come ranger, poi come re- ◀ Branco di elefanti nel Parco sponsabile della Forestale nazionale Hwange, nel sud del Matabeleland, quindi dello Zimbabwe. La popolazione di questi animali è più che come creatore di eco-lodge doppia rispetto a quanto ritenuto (Imvelo) e promotore di tu- “ecosostenibile” dagli studiosi rismo responsabile; sa che i terribili episodi di avve- ▼ Una baracca di lamiere lenamento di elefanti, che distrutta dagli elefanti. Le autorità locali non riescono si verificano presso alcune a garantire la sicurezza dei pozze del parco da un pa- pachidermi né la convivenza io d’anni, sono dovuti alla con le popolazioni circostanti

africa · numero 2 · 2016 29 lazione di pachidermi. MA ALTROVE RISCHIANO DI SPARIRE «Lasciar disidratare gli Dal censimento del 2012, risultavano sopravvivere in Africa 434.000 elefanti, con il 61% del elefanti, e con essi molti totale concentrato in Sudafrica, Zimbabwe, Botswana, Namibia. Negli ultimi tre anni circa altri animali, non è una so- centomila esemplari sono stati uccisi dai bracconieri a caccia d’avorio. In Africa orientale luzione eticamente accet- e australe il commercio delle zanne è strettamente regolamentato: è consentita la vendita tabile. Allo stesso tempo è dell’avorio proveniente da un numero cruciale, in Africa, che le limitato di esemplari morti per cause comunità intorno ai parchi naturali o cacciati legalmente, poiché possano beneficiare della il suo divieto, come per il corno di presenza della fauna, per- rinoceronte, non ha impedito il com- ché solo così saranno in- mercio illegale. centivate a proteggerla», Dal 2009, secondo la Convenzione di spiega Butch. I villaggi a Washington sul commercio interna- ridosso del parco pagano zionale delle specie di fauna e flora il prezzo della convivenza minacciate di estinzione (Cites), i con gli animali, come con- principali esportatori di avorio verso ferma Johnson Ncube, ca- l’Estremo Oriente sono Kenya, pocomunità della zona di Tanzania e Uganda. I principali consumatori finali di avorio sono Cina e Thailandia. Intanto Ngamo, a sud di Hwange. i pachidermi corrono verso l’estinzione. Negli ultimi dieci anni l’Africa ha perso una media «Nella mia area, che conta annuale pari al 7% della popolazione complessiva di elefanti, mentre le nascite fanno aumen- circa duemila persone, sia- tare il numero di esemplari del 5% ogni anno. Andando avanti di questo passo, avvertono gli mo agricoltori di sussisten- esperti, tra cent’anni non ci saranno più elefanti. za; coltiviamo mais, sorgo, miglio, ma soprattutto alle- viamo bestiame, perché il cento del totale rimasto in in eccesso (tramite abbat- Villaggi a rischio terreno è sabbioso. I leoni Africa, le comunità locali timenti periodici di interi È impossibile optare per la e gli elefanti che escono non erano dedite al brac- branchi ad opera dei ran- contraccezione – funziona dal parco danneggiano le conaggio, assicura Butch. ger, per mantenere l’equili- solo in zoo e piccoli parchi coltivazioni e razziano il «Da quando, nel 2012, ab- brio ecologico nei parchi). – o trasferire i pachider- bestiame». biamo avuto una forte sic- «Hwange dovrebbe ave- mi: spostare un animale di cità, che si protrae ancora re la metà degli elefanti»: sei tonnellate costa circa Turismo e caccia oggi, alcuni hanno sco- Butch e colleghi lanciano 20.000 dollari, né esisto- L’industria del turismo sop- perto che l’avorio trovato l’allarme da anni, ma non no aree “libere” in grado perisce sempre più alle ca- sulle carcasse degli ani- sembrano esserci soluzio- di accogliere migliaia di renze del governo sia nella mali morti di sete si po- ni al problema. «Abbia- elefanti selvatici. «Equi- conservazione della fau- teva smerciare facilmente mo avuto troppo successo; varrebbe solo a sposta- na come nel welfare delle ai cinesi che gestiscono le abbiamo pompato l’acqua re il problema. Speriamo zone depresse, dove la pe- nuove miniere». per settant’anni, abbiamo nell’espansione del range, nuria d’acqua e di cibo nel protetto il territorio, e ora l’area adatta a sostenere la 2015 ha causato molte vit- Situazione esplosiva qui muoiono più animali specie, e nel ritorno di cor- time. Butcher ha edificato Il parco era costellato di di sete e fame che per ma- ridoi naturali con lo svilup- in modo strategico il suo cadaveri. Questo accade no dei bracconieri. Non ci po della Kavango-Zambezi campo più remoto, Joziba- perché, paradossalmente, resta che tenere in vita le Transfrontier Conservation nini, in una ex-stazione di a Hwange gli elefanti so- pozze artificiali, ma la cri- Area, un’area protetta a ca- ranger abbandonata, per no troppi; da quando, cioè, si sta arrivando al limite». vallo di Botswana e Zim- ristabilire un deterrente al il bando sul commercio Benché qui il bracconag- babwe: è il nostro sogno. bracconaggio. E per dare dell’avorio, decretato dal- gio stia aumentando, si Anche se ci preoccupa che una ricaduta positiva alla la Cites (la Convenzione sono persi circa cento ele- gli elefanti non riconosca- comunità locale, nello spi- che regola il commercio fanti nel 2015, cifre ben no più le vecchie rotte di rito del più vasto “progetto delle specie di fauna e flo- lontane dal resto dell’Afri- migrazione…». Campfire”, nato in Zim- ra) nel 1989, impedisce ai ca; in Tanzania, per esem- Intanto, il dipartimento babwe negli anni Ottanta Paesi dell’Africa australe pio, se ne perdono dai dieci Parchi non ha i mezzi per per riconciliare i parchi di ridurre le popolazioni ai venti al giorno. dissetare l’enorme popo- con i villaggi fino ad allora

30 africa · numero 2 · 2016 esclusi dalla fruizione del- di caccia grossa. «L’Unio- le risorse naturali protette. ne europea importa legal- «Ora la mia gente si pren- mente le zanne da trofeo de cura della fauna perché provenienti da Zimbabwe, si rende conto che, in cam- Sudafrica, Namibia e Tan- bio, ottiene acqua, igiene, zania», ricorda. La caccia scuole e impiego, e presto ha costituito una risorsa anche una clinica, grazie al importante per le zone de- turismo», racconta Ncube. presse, sia in termini eco- Butcher – che pure sotto- nomici – tramite la vendita scrive alla politica dell’u- delle licenze – sia in ter- tilizzo sostenibile della mini di apporto proteico. fauna – scommette sul ruo- «Ma è ora che l’ecoturi- lo crescente degli operatori smo fornisca un’alternativa di safari fotografici dislo- sempre più valida, in modo cati nelle aree-cuscinetto che questa pratica “sporti- intorno ai parchi, perché va” resti confinata solo ad la loro presenza sostituisca alcune fattorie private». l’apporto economico porta- O sparisca, un giorno, del to ai villaggi dalle battute tutto.

▲ Ranger al lavoro nel parco. ▼ Mark Butcher aziona una Un branco di elefanti affamati pompa per portare acqua in una può disboscare piccole aree pozza ormai prosciugata. Nel di vegetazione Parco di Hwange la popolazione dei pachidermi è cresciuta ◀ La carcassa di un elefante troppo negli ultimi anni morto di sete

africa · numero 2 · 2016 31 ATTUALITÀ testo e foto di Adriano Marzi La nuova metrò di Addis Abeba

In fila nella stazione sotterranea di Menelik II Square. Il prezzo del biglietto – 2 birr (circa 8 centesimi di euro) per 8 fermate, 4 birr per 16 fermate, 6 birr per l’intera linea – è alla portata di tutti

32 africa · numero 2 · 2016 ETIOPIA, La capitale etiopica ha da poco inaugurato (con l’aiuto La nuova metrò IL NOSTRO VIAGGIO dei cinesi) due linee urbane su cui viaggiano ogni giorno SULLA PRIMA convogli moderni e perennemente affollati: di Addis Abeba il simbolo del progresso di una nazione METROPOLITANA proiettata nel futuro «Non credevo ai miei oc- anni e costata 475 milioni DELL’AFRICA NERA chi... Mi sembrava di esse- di dollari, è stata finanziata re a New York», racconta per l’85% grazie a un pre- Addisalem dopo il suo stito della Export-Import primo viaggio sul babur, Bank of China, mentre la metropolitana di super- Shenzhen Metro Group e ficie che lo scorso settem- China Railway Engine- bre è entrata in funzione ering Corporation si oc- ad Addis Abeba. In effet- cuperanno della gestione ti, scendendo le scale della per i prossimi cinque anni. stazione Menelik II square L’immagine che meglio – unica fermata sotterra- rappresenta questo matri- nea e capolinea della linea monio d’affari è la cabi- blu, che attraversa la città na di pilotaggio dei treni, da nord a sud – si ha l’im- dove un apprendista etio- pressione di sbarcare in pe affianca il macchinista una avveniristica metro- cinese destinato col tem- poli occidentale. po a passargli il coman- do. Capitali cinesi stanno Boom di rotaie finanziando anche la nuo- La prima metropolitana va linea ferroviaria che il dell’Africa subsahariana prossimo anno dovrebbe è frutto della consolidata partnership politico-com- ▼ Il convoglio attraversa merciale tra il governo il quartiere di Merkato etiope e quello cinese. L’o- (così chiamato dagli italiani pera, completata in soli tre durante l’occupazione coloniale)

africa · numero 2 ·2016 33 ▲ Il treno arriva alla stazione Ethiopian Railways Cor- to, l’alternativa dei “taxi” servizio migliori». Alcuni di Stadium, in fase di poration, Getachew Betru locali continua a essere la incidenti avvenuti nei mesi ultimazione, nei pressi – non è un’impresa votata più rapida – ma sono stati precedenti l’inaugurazio- dello stadio di Addis Abeba al profitto ma un’infra- progettati per raggiunge- ne del treno – un camion struttura sociale voluta per re i 70 km/h. «La flotta è e due macchine hanno ripristinare lo storico col- sviluppare la nostra capi- composta da 41 locomoti- sfondato la bassa e fragile legamento Addis-Gibuti, tale». Il costo dei biglietti ve in grado di trasportare recinzione della ferrovia mentre sono in progetto – da 2 a 6 birr (8-24 cente- ogni ora sessantamila per- finendo la propria corsa di altre linee dirette in Su- simi di euro) a seconda del sone nelle quattro direzio- traverso ai binari – fanno dan e Kenya. Nei piani numero di fermate – è in ni di marcia. Al momento poi discutere della sua si- del governo, entro il 2025 effetti alla portata di tutti. - spiega Awoke Mulu, di- curezza. Anche i più dif- in Etiopia verranno stesi Dietro la grata di ferro del rettore della comunicazio- fidenti però non possono 5.000 chilometri di ferro- loro gabbiotto, gli addetti ne di Addis Ababa Light resistere alla tentazione di via. Una strategia in netta alla vendita cerchiano a Rail Transit - sono opera- salire sui vagoni che paio- controtendenza rispetto al penna la stazione di par- tivi una dozzina di treni, no delle macchine del futu- resto dell’Africa, dove in- tenza e quella d’arrivo su su cui viaggiano in media ro. Mentre il treno avanza vece si continua a investi- ciascun titolo di viaggio. circa centomila persone al sui ponti di cemento, i pas- re nel trasporto su gomma È un sistema macchinoso, giorno. Ma poco alla vol- seggeri stanno appiccicati (un treno leggero simile a destinato a creare lunghe ta il numero di vagoni e la ai finestroni guardando la quello di Addis era in can- code, ma al momento aiu- frequenza dei treni ver- loro città che scorre fuo- tiere a Lagos, in Nigeria, ta a umanizzare un mezzo ranno incrementati». ri come non l’hanno mai ma la corruzione ha fat- di trasporto che a mol- vista prima. Una città in to piazza pulita dei fondi ti sembra “alieno”. Dallo Spettacolo inedito cui le vecchie baracche di messi a disposizione dalla scorso novembre è entra- «Il babur è lento e capita lamiera ammassate una Banca Mondiale e il pro- ta in funzione anche la spesso di doverlo attende- sull’altra cedono il passo a getto si è arenato). linea verde, che attraver- re a lungo», si lamenta un ordinate file di nuovi con- sa la città da est a ovest. ragazzo che aspetta da più domini popolari, mentre Opera sociale I treni viaggiano ancora di mezz’ora il convoglio l’immagine del treno si ri- «La metropolitana di Ad- a velocità ridotta – esclu- che lo deve portare al ca- flette nelle vetrate a spec- dis Abeba – ha dichiarato se le ore in cui il traffico polinea est di Torailoch. chio dei grattacieli che il direttore generale della stradale è più congestiona- «Spero che, con il tempo, il formano lo skyline sem-

34 africa · numero 2 · 2016 ◀ Vagoni stracolmi di pendolari ▼ Uno sguardo su Autobus Tera, la principale stazione di ◀ Un macchinista cinese: bus della città. Sede dell’Unione presto lascerà il posto di guida Africana ed epicentro della ai colleghi etiopici politica e dell’economia che sta istruendo regionale, Addis Abeba si sta trasformando in una città ◀ Il controllo manuale dei biglietti. sviluppata e moderna. Nelle stazione al momento non La metropolitana trasformerà la esistono tornelli e obliteratrici vita di più di 5 milioni di abitanti

pre più compatto di questa balcone da cui i leader po- nuova capitale globale. litici erano soliti rivolgere i loro discorsi alle adunate di Niente mendicanti popolo in Meskel Square. Il tracciato della ferrovia In pochi, però, se ne lamen- sopraelevata ha coinvolto, tano, mentre la gran parte e talvolta stravolto, alcune dei cittadini sembra accet- piazze storiche di Addis: la tare di buon grado il sacri- fontana mosaico di Mexico ficio. Il babur rappresenta il square – simbolo dell’alle- presente e il futuro, la mo- anza con l’unico Paese ad dernità che avanza in una aver appoggiato le denun- società affamata di progres- cie dell’Etiopia contro l’oc- so. Un simbolo di riscat- cupazione fascista davanti to che gli etiopi rispettano alla Lega delle Nazioni – profondamente, come usano è stata distrutta, mentre la fare coi monumenti storici. statua di Olmec è relega- Ne ho conferma quando, al- ta nel cortile del National la fermata Autobus Tera (il Museum accanto a quella “posto degli autobus”), sa- dell’Abuna Petros – il ve- le a bordo un drappello di scovo ucciso nel 1936 dai mendicanti scalzi e sporchi. fascisti per aver condannato Quando il gruppo mi passa in pubblico l’occupazione e accanto, incrocio lo sguardo il colonialismo – anch’es- di una ragazzina che allun- sa rimossa dall’omonima ga la mano per chiedermi piazza per far spazio alla una moneta. La donna al ferrovia. I ponti di cemen- suo fianco afferra il braccio to su cui corrono i binari teso con un gesto brusco e sopraelevati hanno inoltre poi la rimprovera severa: oscurato il Leone di Giuda «Non si fa l’elemosina sul nella piazza di La Gare e il babur!».

africa · numero 2 ·2016 35 SOCIETÀ testo di Kate Connoly - foto di Sven Torfinn / Panos Pictures / Luz

IN KENYA

Il call-center L’ONG SAMASOURCE che fa del bene

A Nairobi e nel campo profughi OFFRE OPPORTUNITÀ di Dadaab centinaia di persone svantaggiate imparano a usare DI RISCATTO A POVERI il computer e, grazie alla tecnologia, lavorano per i colossi del web: Google, E PROFUGHI LinkedIn, Facebook...

Il più grande campo pro- colera ha causato decine un'organizzazione che si ce la fondatrice della ong fughi del mondo, Dadaab, di vittime. Eppure in que- propone di diffondere la statunitense, Leila Chira- ospita trecentocinquanta- sta vasta e polverosa ten- cultura informatica nelle yath Janah. «Noi offriamo mila persone fuggite dal- dopoli c’è chi si ostina a fasce marginalizzate del- un’opportunità di riscatto la guerra in Somalia. Si coltivare la speranza: per la popolazione. «Distri- attraverso il lavoro digita- trova nel nord del Kenya averne conferma basta vi- buire cibo e medicinali le. Perché anche nell’Afri- in una regione arida e iso- sitare il capanno pieno di ai rifugiati è importante, ca più remota e arretrata lata. Le condizioni di vita computer in cui si tengono ma non basta: le perso- ci sono tante persone che sono durissime: lo scorso i corsi di informatica or- ne hanno bisogno anche hanno le capacità per gennaio un’epidemia di ganizzati da Samasource, di fiducia nel futuro», di- diventare protagoniste

36 africa · numero 2 · 2016 Il call-center che fa del bene

dell’economia globa- campo profughi. «Ci sono sicurazioni, aziende ma- vizioso della povertà». In le. Basta offrire loro gli ostacoli burocratici che nifatturiere». Non tutti effetti, grazie all’impiego strumenti per dimostrare rallentano o impediscono apprezzano. C’è chi critica stabile in questi call-center, quanto valgono». l’inserimento dei nostri questi call-center, accusan- molti lavoratori hanno po- Samasource ha convinto allievi nel mondo del la- doli di sfruttare le persone tuto lasciare le baracche alcuni dei più importan- voro», ricorda la signora più indifese. Taluni parlano di lamiera in cui vivevano ti colossi americani della Janah. «È frustrante per di “neocolonialismo digita- per approdare in case più Silicon Valley a delocaliz- tanti giovani trascorrere le le”. Indubbiamente l’esiguo dignitose. Alcune giovani zare in Kenya la gestione giornate a fare niente…». costo del lavoro – in me- madri sono riuscite a paga- di alcune semplici attivi- dia quattro dollari all’ora re gli studi ai propri figli. E tà: data-entry, correzioni Via dalle baracche – rende conveniente alle decine di persone affette da di bozze, traduzioni, as- Samasource opera anche multinazionali occidentali disabilità fisiche hanno avu- sistenza telefonica. «La a Nairobi. Qui centinaia appaltare il lavoro in Ken- to modo di integrarsi in una tecnologia e internet per- di donne e uomini prove- ya. Tuttavia Leila Chirayath società che li aveva margi- mettono oggi di lavorare nienti dalle baraccopoli più Janah difende il modello di nalizzati. «Gli imprendito- ovunque: è sufficiente un malfamate hanno trovato “outsourcing socialmente ri non sono filantropi, ma notebook o un cellulare lavoro, dopo un’adeguata responsabile”. «Garantia- neppure dei mostri», am- per guadagnarsi da vivere formazione, in call-center mo formazione, occupa- monisce la presidente di con Google, LinkedIn o che gestiscono servizi in zione, tutele sindacali... E Samasource. «Offrono un Facebook». La formazio- outsourcing per conto di un reddito prezioso che per- diritto fondamentale: il di- ne ai rifugiati di Dadaab, aziende situate negli Stati mette di uscire dal circolo ritto al lavoro». in verità, ha incontrato Uniti o nel Regno Unito. non poche “difficoltà ope- La gran parte è stata as- rative”. Le autorità keniote sunta da due società kenio- non vedono di buon oc- te, Daproim e Adept, che chio questo tipo di attività oggi sono in pieno boom. a favore dei somali. Inol- «Gli affari vanno a gonfie tre sono affiorati proble- vele», gongolano i direttori mi giuridici connessi allo Stephen Muthee e Diana status legale dei “rifugia- Gitaba. «Il merito va soprat- ti”: la legge internaziona- tutto alla professionalità dei le vieta di fare lavorare nostri speciali telefonisti». chiunque sia ospitato in un I dipendenti appartengono a categorie “vulnerabili” o “svantaggiate”: provengo- ◀ I centralinisti delle imprese Daproim e Adept impiegano no da famiglie indigenti, persone svantaggiate sono ragazze madri, disa- che hanno frequentato i corsi bili, ex ragazzi di strada… di “digitalizzazione” tenuti Tutti hanno frequentato il da Samasource: in gran parte corso di Samasource che si tratta di persone provenienti dalle baraccopoli di Nairobi li ha proiettati nel mondo digitale. «Sono addestrati ▶ Stephen Muthee tra i suoi per gestire al computer at- dipendenti. «Come imprenditore tività di back-office e for- – dice – ho una responsabilità nire in linea assistenza o sociale: devo coniugare business e promozione informazioni commerciali dello sviluppo» per conto di banche, as-

africaafrica · · numeronumero 25 ·2016· 2015 37 SOCIETÀ di Jamila Meskhenet Donne al volante, pericolo distante

IN EGITTO UNA Il 95% delle egiziane ha subito molestie, spesso sui mezzi di FLOTTIGLIA DI TAXI trasporto pubblico o su taxi guidati da uomini. Per difendere le donne, ROSA LOTTA CONTRO un’imprenditrice del Cairo ha lanciato il servizio LE MOLESTIE Pink Taxi. Ma non tutte apprezzano l’idea

Per una donna, viaggiare giorno, e spesso sui mez- serenamente per le strade zi di trasporto pubblico o del Cairo è una missione su taxi guidati da uomini. quasi impossibile. Secon- «Neppure chi indossa il do una ricerca del gruppo velo integrale sfugge a fa- Harassmap, più del 95 per stidiose attenzioni da par- cento delle cittadine di età te di sconosciuti e autisti compresa tra i 20 e i 50 insolenti», commentano anni ha subito molestie le curatrici dello studio. sessuali, anche in pieno Per contrastare la piaga,

38 africa · numero 2 · 2016 Donne al volante, pericolo distante

un’imprenditrice egiziana, è in ottime mani». Tutte Reem Fawzy, ha lanciato le dipendenti di Pink Taxi sei mesi fa un servizio di hanno frequentato un cor- autonoleggio con condu- so per imparare a gestire centi, Pink Taxi, gestito ogni imprevisto: incidenti, dalle donne per le donne. guasti al motore, tentati- Ha iniziato con una dozzi- vi di violenza. Le clienti na di veicoli; oggi le auto dimostrano di apprezza- rosa sono più di cinquanta. re la qualità del servizio. Tutte guidate da egiziane «Abbiamo centinaia di laureate che parlano un in- prenotazioni al giorno e glese fluente (al contrario sedicimila sostenitrici nel- dei colleghi di sesso ma- la nostra pagina Facebo- schile, che in genere co- ok», gongola Reem Fawzy. noscono solo l’arabo). «La selezione delle tassiste non Segregate? è stata semplice – raccon- Tuttavia c’è chi non rispar- ta la titolare –. All’inizio mia critiche. Per Nihad molti mariti e padri tradi- Abul Komsan, avvoca- zionalisti proibivano alle ta e direttrice del Centro donne di casa di proporsi egiziano per i diritti delle per il posto di lavoro. Ma donne, «l’idea di un taxi dopo aver fatto pubblici- solo per donne può aiutar- rosa non combattono, an- ▲ Dopo Turchia e Stati Uniti, tà sui social network ho le a sentirsi più sicure, ma, zi rafforzano l’isolamen- il “taxi rosa” è arrivato anche ricevuto centinaia di can- se guardiamo un pochino to della donna egiziana, nella capitale egiziana. Reem didature: ho scelto le più oltre, si continua in realtà che, da molto tempo, vive Fawzy, a capo dell’iniziativa, si dice entusiasta del sogno preparate». a promuovere quella segre- in spazi a lei riservati nei che nel giro di pochi mesi Ogni autista deve avere gazione di genere che noi luoghi comunemente pub- è diventato realtà. «Gli affari almeno due anni di espe- tutte stiamo cercando di blici come le piscine o le vanno a gonfie vele», assicura rienza di guida per Il Cai- cancellare». Dello stesso spiagge». ro. «Conosciamo ogni parere è Dalia Abd El-Ha- Sotto accusa sono fini- ◀ Guidano vetture con logo rosa e vestono uniformi rosa: scorciatoia per sfuggire ai meed, della ong Egyptian ti anche i prezzi del Pink sono le conducenti dei Pink Taxi, paurosi ingorghi che para- Initiative for Personal Taxi, non proprio econo- riservati esclusivamente lizzano il traffico», sorri- Rights. «La divisione tra i mici, che rischiano di tu- alle donne de Mervat al-Badry, che sessi non risolve nulla. Ab- telare solo chi ha i soldi, grazie a questo lavoro ha biamo già le carrozze per lasciando le meno abbienti struoso, visto che la legge conquistato l’indipenden- sole donne su ogni linea più esposte al pericolo di contro le molestie verba- za economica. «Mi piace della metropolitana, ma aggressioni. «La sicurezza li e fisiche, promulgata stare al volante e fare nuo- ciò non elimina le mole- ha i suoi costi», taglia cor- solo due anni fa, viene ve conoscenze – racconta stie sessuali, in quanto le to Reem Fawzy, infastidi- puntualmente disattesa. –. Mi sento sicura anche donne, quando scendono, ta da critiche che ritiene Una recente ricerca della di notte, perché ogni taxi devono camminare con «pretestuose» e «strumen- Fondazione Reuters sui è dotato di Gps e sistema tutti gli altri». tali». Tuttavia, tassiste e diritti civili delle donne di allarme collegato al- Non meno severa è la va- attiviste sono concordi sul arabe definisce l’Egitto il la centrale operativa. Chi lutazione di Azza Kamel, fatto che le auto rosa non peggior Paese, in questo, viaggia con noi non ha nota attivista dei diritti risolveranno un problema tra i ventidue della Lega motivo di stare in ansia: femminili. Per lei «i taxi sociale e culturale mo- Araba.

africa · numero 2 · 2016 39 COPERTINA testo di Luciana De Michele - foto di Per-Anders Pettersson / Luz Moda e classe: l’Afrique, c’est chic

40 africa · numero 2 · 20162015 FASHION, BELLEZZA L’eleganza africana, con i suoi stilisti e marchi emergenti, conquista Moda e classe: E CREATIVITÀ le capitali della moda. È in corso una rivoluzione di stile destinata l’Afrique, c’est chic ALLA SCOPERTA DEL a cambiare l’immagine del continente NUOVO AFRICAN STYLE

Dall’Africa a Londra, Pa- lavorazione di fibre al te- rigi, New York, Milano. laio (come l’akwete della I grandi stilisti prendono popolazione igbo e l’aso- sempre più spesso spunto oke degli Yoruba) si me- dal continente (pensia- scolano, nelle collezioni, mo a Marni, Etro o Stel- con altri tipicamente occi- la Jean), ma non si tratta dentali come lo chiffon. In solo di questo. Il mondo Senegal, altro Paese attra- del fashion sta scopren- versato dall’onda fashion, do nuove firme e nuovi il prezioso pagne tissé vie- brand, afropolitan o made ne accostato al jeans. in Africa. Il merito? Va di «La vera sfida è reinven- certo a una nouvelle vague tare l’eleganza senza per- di designer che, assimilata dere la proprie radici», e rielaborata la lezione dei spiega Jessica Nguema, predecessori (di una Ou- designer franco-gabonese mou Sy, per dire), hanno creatrice del brand Otin- capito come destreggiar- guema (otinguema.com). si tra etnico e logiche di «Da quando sono torna- mercato. Creano abiti che ta a vivere in Gabon ho riprendono elementi tradi- riscoperto i materiali lo- zionali ma si adattano al cali. Prima usavo cuoio e gusto più contemporaneo seta, e l’elemento africano e occidentale. L’african si concretizzava nel taglio style ha perso dunque la e nei motivi». connotazione folkloristi- La tendenza si ritrova an- co-tribale-eccentrica che che in Nord Africa: «In l’accompagnava ai suoi una delle mie ultime colle- esordi e sembra avviato zioni ho confezionato abiti a conquistare uno spazio in seta e baskhri, tessuto di rilievo sul palcoscenico tradizionale, ricamato con del sistema moda. un filo d’oro, che viene indossato in Tunisia dal- Accostamenti strategici le donne il giorno prima La parola d’ordine è “con- del matrimonio», spiega taminazione”: tra vecchio lo stilista tunisino Faouzi e nuovo, tra autoctono e Nouar, brand Fanzy Cou- importato. In Nigeria, uno ture. In Ghana è Nina dei Paesi in cui il fenome- Baksmaty a intrecciare no è più visibile e che sta modernità occidentale e A Gaborone, in Botswana, tre modelle ammirano i gioielli e sfornando un numero si- tradizione locale col mar- le pietre preziose indossate gnificativo di stilisti, i ti- chio Koshie O (koshieo. in occasione di una sfilata pici tessuti prodotti dalla com), mentre in Kenya si sponsorizzata da De Beers, colosso mondiale dei diamanti africa · numero 2 · 2016 41 42 africa · numero 2 · 2016 ◀ Giovani stilisti sudafricani alla Sanlam Fashion Week, l’ambita vetrina di Johannesburg che ogni anno fa conoscere al grande pubblico i designer emergenti

▲ Dar es Salaam, Tanzania. Una modella si rilassa in un momento di pausa tra le sfilate della Swahili Fashion Week

◀ Frenesia e trepida attesa nel backstage della Lagos Fashion & Design Week, in Nigeria

▼ Una sfilata di moda a Gaborone, capitale del Botswana

africa · numero 2 · 2016 43 ▶ Il fotografo La nuova generazione Per-Anders Pettersson di stilisti, talentuosi ha immortalato le e audaci, ha saputo passerelle e i backstage valorizzare e rinnovare delle più importanti la tradizione sartoriale, sfilate di moda in Africa, creando degli abiti da Lagos a Città moderni, proiettati dal Capo, da Gaborone nel futuro, lontanissimi a Dakar, da Nairobi dal cliché dell’etnico a Kinshasa e dell'esotico

Luciana De Michele

44 africa · numero 2 · 2016 distingue John Kaveke, In Tanzania si usa invece particolarità è quella di In Ghana la stoffa più po- che l’anno scorso ha lan- kanga, in Kenya leso. Il veicolare, attraverso le polare e tipica è, invece, il ciato una collezione inte- wax, in ogni caso, fu in- decorazioni, le fantasie e kente, coloratissimo tessu- ramente ispirata alle tele trodotto in epoca colonia- anche le scritte, informa- to di riferimento dell’et- usate dalle donne keniane le dai mercanti olandesi zioni e messaggi, che de- nia akan, che richiede una in ambito domestico. che, di ritorno dall’Indo- notano le appartenenze e complessa lavorazione a nesia nel XVIII secolo, possono avere anche una telaio. Tessuti tipici e riciclo copiarono e importarono forte connotazione poli- Ma nel design contem- Benché nei mercati afri- la tecnica batik. La sua tica. poraneo africano anche cani si trovino stoffe occidentali e svariate imitazioni cinesi a prezzi LA VENERE NERA stracciati, i tessuti tradi- Maria Borges, modella angolana di 23 anni, un metro e ottanta di zionali continuano a do- splendore, sfila al Victoria’s Secret Fashion Show. Viene conside- minare. Il wax, una tela rata l’erede naturale di Naomi Campbell. Maria è nata a Luanda di cotone colorata e de- quando ancora imperversava la sanguinosa guerra civile (termi- corata con il metodo della nata nel 2002). È cresciuta senza genitori, accudita da due fratelli stampa a cera, è diffuso maggiori. A diciott’anni è stata notata a un concorso di bellezza in tutto il continente e uti- locale dall’italiano Riccardo Tisci, creativo del marchio Givenchy, lizzato nella confezione che l’ha ingaggiata senza esitazioni. In breve si è ritrovata catapul- di una molteplicità di abi- tata sulle passerelle di New York, Parigi e Milano. ti ma in particolare per i Oggi indossa gli abiti dei più importanti stilisti. Ma non ha dimen- pagne, rettangoli di stoffa ticato le sue radici. «L’Angola si è rialzata dopo ventisette anni di simili a grandi foulard che guerra e adesso vive un momento di pieno sviluppo», spiega la Jewel Samad / Afp le donne usano come gon- giovane top model, che a giugno tornerà a casa per sfilare alla ne pareo. Il termine pagne Luanda Fashion Week. «Anche la moda sta sbocciando nel mio Paese. Ma il mondo del fashion ricorre in tutta l’Africa ha ancora molti pregiudizi sull’Africa. E io farò di tutto per abbatterli», promette. Adama Faye occidentale francofona.

africa · numero 2 · 2016 45 la moda africana – Lagos, Dakar Fashion Week, degli FASHION SOLIDALE Johannesburg e Dakar – African Fashion Awards Moda e solidarietà. Tra l’Africa e l’Italia. In Nigeria la desi- ospitano défilé, concorsi e e del nuovo canale tele- gner veneta Caterina Bortolussi ha fondato la linea Kinabuti kermesse che danno visibi- visivo Fashion Africa Tv «che utilizza il fashion come veicolo per creare sviluppo». lità ai designer emergenti. (fashionafrica.tv). «L’ele- Caterina si è trasferita in pianta stabile a vivere a Lagos, La neonata piattaforma ganza africana conquiste- dove, assieme all’amica Francesca Rosset, gestisce una online Afropolitan Luxury rà il mondo – promette –. I sorta di impresa sociale che coniuga eleganza e promozione (www.afropolitanluxury.com), nostri stilisti sono prodighi sociale. Tra le altre cose Kinabuti (kinabuti.com) promuove lanciata dall’etiope Tse- di talento, ma non hanno la formazione di ragazze nigeriane provenienti dai ghetti che hai Aarten, è una vetrina ancora i mezzi per farsi co- ambiscono a diventare modelle professioniste. Un’altra inizia- virtuale che permette agli noscere nei grandi mercati. tiva da segnalare è stata avviata a Dakar, in Senegal, dalla stilisti in erba di farsi pro- Per questo ho intenzione di stilista Petra Dorigoni. Abiti e accessori del suo marchio Gis mozione in tutto il mon- creare una fabbrica dove Gis sono realizzati da quindici ragazze senegalesi riunite in do. Ma non basta. Per far produrremo fino a venti- una cooperativa che è sostenuta dalle associazioni Sunugal decollare la moda africa- mila capi di abbigliamento e Arte-fatto Onlus. «Coniughiamo la creatività italiana con i na – potenziale volano di al giorno per una cinquanti- materiali e l’abilità sartoriale del Senegal», spiega Mary Serah sviluppo economico e so- na di designer africani. Vo- Koroma, stilista ed ex modella sierraleonese, responsabile ciale – servirebbe un ade- gliamo vestire il mondo con della formazione nel progetto (sunugal.it). A Nairobi, infine, è guato sostegno da parte dei la nostra creatività». attiva Ethical Fashion Africa, organizzazione non profit che governi, ma non tutti sono (ha collaborato mette in contatto comunità marginalizzate con distributori pronti a investire nello stes- Stefania Ragusa) e grandi case di moda internazionali come Fendi, Vivienne so modo. «In Sudafrica e Westwood e Stella McCartney. (ethicalfashioninitiative.org) Nigeria i governi impegna- no molte risorse nel settore ▼ La preparazione di il riciclo gioca un ruolo Adrien Sauvage, stilista di della moda, perché lo con- uno shooting fotografico di primo piano. L’etiope origini ghanesi, veste i di- sidera strategico. In Senegal per l’etichetta Blacktrash alla periferia di Gaborone Bethlehem Tilahun Ale- vi di Hollywood, mentre il questo non accade», si sfo- mu, ideatore del brand nigeriano Duro Olowu può ga la designer Adama Pa- ▼ Un laboratorio di sartoria soleRebels, confeziona le vantarsi di aver venduto ris, 38 anni, ideatrice della a Lagos, in Nigeria sue calzature riqualifican- abiti alla first lady ameri- do pneumatici, canapa e cana Michelle Obama. Sin- cuoio. Ad andare a ruba a diso Khumalo, MaXhosa, Città del Capo sono invece Mimi Plange e Sophie le graziose collane di De- Zinga hanno presentato le sign Afrika, realizzate con loro creazioni all’ultima perline, conchiglie e vetro Milano Fashion Weeek. Ci riciclato. sono però molti talenti che L’ugandese Xenson (xen- faticano ad emergere e la sonfashion.com) non ri- moda del continente, anche cicla ma punta sul natura- se in ascesa, ha bisogno di le-tradizionale: usa spesso essere sostenuta. A que- nei suoi modelli le cosid- sto servono i festival che, dette stoffe barkcloth, sotto nomi e sigle diverse, realizzate a partire dalle si stanno diffondendo in foglie e dalla corteccia tutto il territorio: c’è il Fe- degli alberi, utilizzando stival Internazionale della una tecnica autoctona, Moda (Fima) ideato dal condivisa anche con altre maliano Alphadi, che fa popolazioni. puntate in differenti Paesi, c’è il Festival for African Ma si può fare di più Fashion and Arts (Fafa) in Un certo numero di stilisti Kenya, c’è la Mozambique e brand africani oggi si so- Fashion Week e molto al- no solidamente affermati. tro. Le grandi capitali del-

46 africa · numero 2 · 2016 TI SEI PERSO QUALCOSA?

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africa · numero 2 · 2016 47 [email protected] www.africarivista.it tel. 0363 44726 cell. 334 244 0655 CULTURA testo di Alberto Salza - foto di Vlad Sokhin / Panos Pictures / LUZ Attenti a questi spiriti

I membri della società segreta TRA MOZAMBICO Nyau parlano con gli spiriti degli antenati, frequentano E MALAWI PUÒ CAPITARE i cimiteri e conoscono i misteri della morte. Si materializzano, DI INCONTRARE I seminudi e coperti di cenere, con maschere dai poteri soprannaturali TEMUTISSIMI SPIRITI

In Africa, le popolazioni cende terrene: «Non ve- NYAU, MESSAGGERI di agricoltori, al contra- di? Mostra il corpo nudo, rio dei pastori, considera- bianco come la morte!». no l’esibizione del corpo DELL’ALDILÀ… nudo come disdicevole: Misteri assoluti infatti la nudità appartie- Tra Congo, Zambia, Ma- ne al mondo dei bambini, lawi e Mozambico, nyau non ancora esseri umani, è una parola polisemanti- o al regno dei morti. Chi si ca: significa al contempo trovasse a passare nella re- “iniziazione”, “maschera”, gione di Tete, tra Mozam- “società segreta”, “narra- bico e Malawi, rimarrebbe zione cosmologica”, tutti pertanto stupito nel vedere termini che coinvolgono un uomo a malapena co- gli antenati e sono, di con- perto di brandelli di tela, seguenza, pericolosi. In col corpo tinto di cenere e una caverna del Congo caolino, che tiene in testa orientale si può vedere una una pila di luridi stracci. pittura rupestre, databile al Gli abitanti locali, di popo- 1000 d.C., che illustra Ka- lazione chewa, sono drasti- siya Maliro, una maschera ci, al riguardo. «È un Nyau riconoscibile come nyau. Il Akakairo, di quelli cattivi culto pare quindi iniziare e violenti», direbbero. La in foresta per poi diffon- polizia locale ha ricevuto dersi, attraverso la regione numerose denunce di at- dei Luba, verso le savane tacchi e pestaggi da parte del sudest. di individui simili, ma la In essenza, il Nyau è una cosa va ben oltre le fac- società segreta maschile (con rituali connessi) dif- fusa tra la popolazione a lingua bantu nota come Chewa, parente dei Bem- ba, originaria del Congo e migrata fino a raggiunge- ◀ Mazze di legno e aspetto re, attorno al 1500, un cer- minaccioso: quattro spiriti to potere nella zona attorno nyau spuntano su una strada al Lago Malawi. I Chewa nella regione mozambicana ebbero contatti con i por- di Tete. I seguaci di questa toghesi fin dagli inizi del società segreta compaiono all’improvviso, seminudi e XVII secolo; il che spiega ricoperti di cenere, come spiriti le numerose contaminazio- dell’aldilà, seminando il terrore ni presenti nelle maschere tra la popolazione. nyau, mentre il segreto as-

africa · numero 2 · 2016 49 soluto che circonda prota- conoscere a nessun altro. IL SIGNIFICATO DELLE MASCHERE gonisti e cerimoniali, pena Ai tentativi di intervista, Alcune delle maschere nyau hanno caratteristiche che la morte, chiarisce l’igno- i danzatori nyau rispondo- dimostrano l’inserimento del culto nella modernità, accanto ranza di missionari e am- no: «Attento: se giochi col alla permanenza di antiche credenze esoteriche delle genti ministratori coloniali, fatto fuoco finirai per scottarti». chewa. che ha consentito il perma- Accanto al Signore in aeroplano (ovviamente un bianco, a nere del rito fino ai giorni Irriconoscibili dimostrare come potere e denaro in vita si trasmettano al nostri. Il Nyau si esprime pub- mondo degli antenati) si incontra Colui che è tornato dalla blicamente attraverso tomba, personaggio in grado di confondere: è un antenato Il mito della morte complesse danze di adep- che, nei sogni, dà la caccia alle persone per ottenere offerte Le società segrete dell’Al- ti mascherati. Il termine di birra e denaro. dilà africano sono equi- stesso coinvolge tutti gli Kamchacha fa da messaggero per gli antenati più impor- valenti alle società a aspetti materiali (costumi, tanti: è una sorta di moderatore nella performance e responsabilità limitata maschere, oggetti rituali) spiega quale animale mascherato apparirà. Invece Maliya della nostra supposta civil- e immateriali (linguaggio (da Maria) è un’antenata di buon cuore, che balla e canta tà: non si basano su cose in codice, metafore, indo- assieme agli spettatori. Al contrario, Mfiti, lo stregone, è una o persone fisiche, ma su vinelli, simboli, canti) pre- maschera molto cattiva, come dimostra il suo look. miti collettivi, come i mar- senti nella danza. Il ritmo, San Pietro ha dato il nome alla maschera seminuda di chi di fabbrica; in tal mo- appropriato per ogni perso- Simoni, di colore rosso come la pelle di un bianco scot- do evitano che eventuali naggio mascherato e soste- tato al sole, che indossa solo stracci (i pantaloni corti dei colpe ricadano sui singoli nuto da sonagli policromi colonialisti?). La trasformazione, tra i Chewa dello Zambia, individui (appartenenti al alle caviglie, è intenso, è rappresentata da Msakambewa (cacciatore di topi), che mondo concreto), stornan- quasi violento: serve a con- diventa nel tempo Kondola (dalla città mineraria di Ndola, dole verso i protagonisti fondere i sensi e intimorire che attirò manodopera maschile da Malawi e Mozambico), dell’immateriale, un terri- l’animo. Donne e bambini per finire a essere Chizonono, il malato di gonorrea. In una torio virtuale dove valgono fuggono in casa quando sola maschera si può leggere la miseranda storia dell’urba- regole a logiche misteriose. appaiono i Nyau, maschi nizzazione dei lavoratori africani. (A.S.) La società nyau è costituita misteriosi che segnalano la da una confraternita di so- presenza dei morti e parla- li maschi, iniziati alle pra- tiche rituali al momento dell’adolescenza, talvolta ▲ Il popolo chewa ritiene anticipata ai dieci anni di che la vita terrena sia una fase età. Il periodo di passag- intermedia tra i morti gio dura oggi una settima- e i non nati; noi siamo na (ma nel passato le prove i “non morti”, e lo scopo della vita è quello di diventare assai dure per essere accet- un buon antenato tati prendevano molto più tempo); comincia con una ▲ I segreti della confraternita permanenza in un bosco Nyau sono svelati solo ai membri sacro, e si sviluppa entro i maschili che si sono sottoposti ai rituali di iniziazione nei cimiteri cimiteri. Infatti, come molti e nei boschi sacri africani, i Chewa ritengono che la vita terrena sia una ▶ Le prove delle cerimonie nyau fase intermedia tra i morti e avvengono sempre nei cimiteri: i non nati; noi siamo i “non al tramonto, all’alba e al sorgere del sole. Talvolta si sacrifica un morti”, e lo scopo della vi- animale, come un ariete o un ta è quello di diventare un caprone, mai una femmina buon antenato. Dato che si opera nella cosmologia, tra ▶ Un momento della «danza dei i segreti della vita e della misteri». In occasione di questa cerimonia, i presenti possono morte, ciò che viene rive- rivolgersi, con cautela e rispetto, lato e quello che subiscono alle maschere per chiedere notizie gli iniziati non è dato di degli antenati

50 africa · numero 2 · 2016

Mozambico. «Tra di loro non si può vedere un ma- rito o un parente».

Elefanti e antilopi I Nyau possono agire con alcune centinaia di ma- schere diverse, dall’ele- fante all’elicottero (un elemento di morte rima- sto impresso nell’immagi- nario durante la guerra di liberazione dai colonialisti portoghesi), dalla stupi- daggine alla malattia. Le maschere sono in legno o di paglia. Possono essere suddivise in tre grossolane categorie: la prima è una maschera di rete ricoperta di piume; la seconda è di legno; la terza è una gran- de struttura zoomorfa in vimini che ricopre com- pletamente il danzatore (talvolta sono necessarie ▲ La danza vorticosa di una no con loro; dal momento e rosse; con intricati pas- più persone per muoverla). maschera nyau a forma di che gli spiriti mascherati si strascicati, il danzatore Nei primi due casi, l’af- giraffa. I membri della società godono dell’impunibili- solleva un gran polvero- filiato è completamente segreta usano frasche per spazzare la terra dopo tà data dall’anonimato, in ne; si crea così una corti- ricoperto da un costume, il passaggio delle maschere: passato si sono avuti inci- na opaca che impedisce guanti compresi, oppure degli spiriti non devono restare denti gravi, fino alla morte di mettere a fuoco i parti- ha il corpo nudo alterato tracce di alcuni astanti. colari delle figure. Anche dalla tintura. Il problema di fondo, per le donne anziane, iniziate Così come quelle che rap- ▶ I danzatori si coprono il volto chi pratica il Nyau, è non parzialmente ai misteri in presentano gli antenati, per non farsi riconoscere. I Nyau sono coinvolti in pratiche essere riconoscibile: la fin- quanto debbono partecipa- le maschere degli anima- magiche al confine zione collettiva è alla base re ai funerali, negheranno li selvatici sono temutis- tra il bene e il male di ogni mito ritualizza- di riconoscere gli uomini sime, in quanto i Chewa to. Ci si copre con piume mascherati. «Questi sono credono che essi appaiano di gallina, stoffe, stracci, spiriti veri», testimonia al momento della morte. pitture corporee bianche un’anziana di Zumbo, in L’elefante Njobvu richiede

52 africa · numero 2 · 2016 quattro danzatori e appare come un incantesimo o una solo ai funerali dei capi; il stregoneria. Se qualcuno è serpente Ndondo è mosso sospettato di appartenere da dodici persone e rappre- al Nyau, perde il rispetto senta il più importante an- della comunità. tenato della confraternita Damião Gerente Coel- nyau; il leone Makanja è lo ho, nativo della provincia spirito di un antenato cat- di Tete, ricorda il Gule tivo, e va sfuggito per non Wamkulu della sua lon- essere costretti a mancar- tana infanzia come «la gli di rispetto; l’antilope, danza dei misteri». Oggi- alta tre metri e ricoperta giorno, la cerimonia può di tutoli di mais, è consi- avvenire in qualsiasi luogo derata lo spirito più bello e e momento (perfino in oc- viene detto Kasiyamaliro casione della visita di turi- (“lasciarsi il funerale alle sti), ma le prove avvengono spalle”, con un sospiro di sempre nei cimiteri: al tra- sollievo). monto, all’alba e al sorgere del sole. La stregoneria sta Preghiere agli antenati attraversando un momen- Per i Chewa, il rituale più to di revival, in Africa; a importante in cui appa- quanto pare, i Nyau ven- iono le maschere è Gule gono sempre più coinvolti Wamkulu, la Grande Dan- in pratiche di confine tra za (definita anche “grande il bene e il male. Secondo preghiera agli antenati”), Coelho, «i loro canti sono cui tutti partecipano scan- gli stessi degli stregoni. dendo il ritmo con le ma- Non sono piacevoli. Sono ni, cantando, recitando, sortilegi. Invocano sì gli Negli ultimi anni l’Africa è diventata famosa per l’incom- scherzando, rispondendo antenati, ma con parole parabile bellezza della sua fauna selvaggia, ed ancora e interagendo, con cautela inudibili e imperfette». C’è oggi rimane il continente che più strettamente si associa e rispetto, con le masche- un ulteriore segreto. «Pri- all’idea di una natura perfettamente conservata, con la re. Nel 2005, l’Unesco ha ma della danza – ridacchia vita degli animali autentica ed originale. dichiarato Gule Wamkulu Coelho – i Nyau si ritirano Le nostre proposte verso il Kenya, la Tanzania, l’Ugan- un capolavoro del capitale nei cimiteri per compiace- da, lo Zambia e Zimbabwe, il Botswana, sono create ap- immateriale dell’umanità. re gli antenati morti. Per Non tutti i moderni mo- via della fantasia, dell’illu- punto per far scoprire questo mondo, per addentrarsi zambicani la pensano così: sione, dicono. Eh già, lì si tra i percorsi e i parchi più belli, per cercare, annusare, il fatto stesso che i danza- fumano di tutto. È quello sentire gli animali. tori si coprano il volto vie- il pane quotidiano di Gule Per far provare quelle sensazioni troppo spesso assopite ne localmente considerato Wamkulu». il tour operator che ha stoffa che stanno dentro di noi.

L’AfricaNegli ultimi anni l’Africa è diventata degli famosa per l’incom - parabile bellezza della sua fauna selvaggia, ed ancora oggi rimane il continente che più strettamente si associa all’idea di una natura perfettamente conservata, con la vita degli animaliAnimali autentica ed originale. Le nostre proposte verso il Kenya, la Tanzania, l’Ugan- da,Gli lo Zambiaspecialisti e Zimbabwe, il Botswana,dell’Africa sono create ap- Pangeacom.it | SIGNAdesign.it - Foto: B. Zanzottera B. - Foto: | SIGNAdesign.it Pangeacom.it puntoAfrican per far Explorer scoprire questo S.r.l mondo, per addentrarsi traPiazza i percorsi Gerusalemme, e i parchi più belli, 4 - 20154 per cercare, Milano annusare, Tel. 02.4331.9474 - Fax 02.4398.2618 sentire gli animali. [email protected] · numero 2 ·2016 53 Perwww.africanexplorer.com far provare quelle sensazioni troppo spesso assopite il tour operator che ha stoffa che stanno dentro di noi. L’Africa degli Animali Gli specialisti dell’Africa African Explorer S.r.l Zanzottera B. - Foto: | SIGNAdesign.it Pangeacom.it Piazza Gerusalemme, 4 - 20154 Milano Tel. 02.4331.9474 - Fax 02.4398.2618 [email protected] www.africanexplorer.com CULTURA di Nancy Ronald Sudafrica, la fabb rica dei cartoons

Milioni di bambini in tutto il mondo VISITA AGLI STUDIOS DI hanno scoperto l’Africa attraverso CITTÀ DEL CAPO, DOVE le storie animate di Re Leone e di Tarzan. Ma ora una nuova SI CREANO I MIGLIORI generazione di cartoonist africani vuole FILM D’ANIMAZIONE DEL conquistare i grandi schermi. Imparando da Walt Disney CONTINENTE AFRICANO

In Africa sono stati am- maginario collettivo i cli- alizzano cartoni originali 2012 ha conquistato la fa- bientati alcuni dei car- ché di un mondo selvaggio e ben fatti. In patria so- ma internazionale con un toni animati più amati e colorato. no già famosi, ma alcuni lungometraggio in 3D per degli ultimi vent’anni: si Questa rappresentazione di loro meriterebbero una bambini, Adventures in pensi per esempio a Tar- esotica del continente è platea mondiale». Zambezia, che è stato vi- zan (2014) e Il Re Leone ora destinata a cambiare sto nei cinema dei cinque (1994), entrambi realiz- con l’irrompere nei cine- Il falco e la zebra continenti, guadagnando zati dalla Walt Disney, o ma della prima generazio- A Città del Capo, in Su- al botteghino ben 35 mi- al fortunato Madagascar ne di cartoonist africani. dafrica, ha sede la più lioni di dollari (il doppio (2005) prodotto da Dre- «È impressionante la vi- importante fabbrica di dei suoi costi di produzio- am Works, o ancora a Ki- vacità con cui l’Africa si è cartoni africani. Si chia- ne). Il film narra le peri- rikù e la strega Karabà lanciata nel mondo dell’a- ma Triggerfish Anima- pezie di un giovane falco, (1998), scritto e diretto dal nimazione», commenta tion, è stata fondata nel annoiato e solitario, che francese Michel Ocelot. I Paula Callus, ricercatrice 1996 (all’indomani del- decide di lasciare il de- simpatici protagonisti di dell’università inglese di la fine dell’apartheid) da serto in cui è cresciuto per questi film d’animazio- Bournemouth, che ha ap- due giovani sudafricani, esplorare la città proibita ne, ambientati in savane o pena curato uno studio sul Jacquie Trowell e Emma foreste brulicanti di vita, fenomeno. «Da Lagos a Kaye; in quindici anni ha ▼ Gli studios della più importante casa di produzione hanno conquistato bambi- Nairobi stanno emergendo realizzato diverse serie di cartoni animati africani: ni e genitori, contribuendo illustratori, sceneggiatori animate andate in onda la Triggerfish Animation, a scolpire nel nostro im- e grafici di talento che re- sulle tivù nazionali. Nel con sede a Città del Capo

54 africa · numero 2 · 2016 Sudafrica, la fabb rica dei cartoons

di Zambesia, dove viene sti, illustratori, grafici e coinvolto in una serie di programmatori di trenta avventure adrenaliniche. nazionalità diverse. «Da Il boom di pubblico è stato ogni parte dell’Africa so- replicato l’anno seguente no giunti 1.378 concept con Kumba: protagonista e sceneggiature», rive- della pellicola, in questo la raggiante Silverston. caso, è una zebra con le «Sapevamo che questo strisce solo su metà cor- continente fosse prodigo po, che viene accusata dai di menti creative, ma la suoi compagni di essere la quantità e la qualità dei causa della siccità che sta progetti pervenuti supera minacciando la sopravvi- ogni più rosea aspettativa. venza del branco. La storia La selezione non è stata – spassosa e commovente affatto facile». Sono stati – ha conquistato anche i sovvenzionati quattro lun- critici più scettici e ha per- gometraggi e quattro serie messo alla Triggerfish di tivù. vincere prestigiosi premi Il primo cartone che vedrà internazionali. la luce s’intitola La corsa dei cammelli e narra le Laboratorio di idee vicende di una ragazzi- La società di Città del Ca- na dodicenne che sfida le ▲ Alcuni fotogrammi di po ha deciso di investire tradizioni maschiliste del- Adventures in Zambezia e Kumba. Il primo cartone parte degli incassi nella la sua tribù. I due autori, racconta le avventure realizzazione di una nuo- il keniano Wanuri Kahiu di un giovane falco che va struttura, il Trigger- e il nigeriano Nnedi Oko- deve lottare contro perfidi fish Story Lab, che mira rafor, si sono aggiudicati animali per difendere la città a sviluppare l’industria anche uno stage formati- di Zambesia. Il secondo ha per protagonista una zebra africana dell’animazione. vo in California, presso con le strisce solo su metà «È un incubatore di idee gli studios della Walt Di- corpo. Una storia dolceamara scaturite da autori nati e sney Company. Tra pochi che affronta una questione cresciuti in questo conti- mesi vedremo i risultati al delicata: quella della diversità nente», spiega il responsa- cinema. e del nostro rapporto con essa bile Anthony Silverston. «Abbiamo messo a dispo- sizione in tre anni 44 mi- IL GIOVANE WALT DISNEY AFRICANO I cartoni africani di successo non nascono solo a Cape Town. A Kampala sta facendo furore il lioni di rand sudafricani, giovanissimo disegnatore Richard Musinguzi, già soprannominato il “Walt Disney d’Uganda”. Il circa 25 milioni di euro, suo personaggio più famoso si chiama si chiama per aiutare a realizzare i Katoto ed è un vecchietto squinternato alle prese progetti che meritano di con situazioni grottesche e avventure comiche. essere sostenuti». Andate a vedere su YouTube l’episodio Katoto’s Il primo bando per acce- Selfie with the President, in cui il nostro antieroe dere ai finanziamenti si tenta in ogni modo di fotografarsi in compagnia è chiuso poche settimane del presidente ugandese Yoweri Museweni. fa. All’appello hanno ri- Esilarante, geniale. sposto centinaia di regi-

africa · numero 2 · 2016 55 CULTURA di Daniele Bellocchio

LA GUERRA

Cartoline A FUMETTI da Bangui DISEGNATA DALL’ILLUSTRATORE

CENTRAFRICANO

DIDIER KASSAÏ

Didier Kassaï al lavoro per le strade di Bangui. «Sto realizzando un nuovo libro sulla guerra», rivela. «I miei disegni saranno affiancati dalle fotografie di Camille Lepage, la giovane fotoreporter francese uccisa in Centrafrica nel 2014»

56 africaafrica · ·numero numero 2 2 · ·2015 2016 Christina Malkoun Il libro Tempête sur Bangui la tragedia si consuma con editoriale: le sua copie so- la parola «Fine». Perché no andate a ruba in libre- racconta le terribili violenze quanto descritto è una se- ria. «L’albo racconta ciò che hanno sconvolto la quenza riportata nell’albo che ho vissuto quando la Repubblica Centrafricana. Tempête sur Bangui, la capitale Bangui era scon- graphic novel del disegna- volta dalle violenze... Di «La guerra è colpa dei politici che hanno tore centrafricano Didier giorno uscivo per strada messo i cristiani contro i musulmani», Kassaï, testimone oculare per osservare la situazio- di una guerra che ha pro- ne, ma non potevo certo racconta l’autore. Ma lui, al posto del fucile, vocato centinaia di vittime mettermi a disegnare sotto ha deciso di impugnare una matita solo nella capitale Bangui. il fuoco incrociato dei mi- liziani. Prendevo appun- «Ho visto la morte» ti, facevo degli schizzi su I pick-up con le mitraglia- alla battaglia. I guerriglieri «I giorni della guerra sono uno taccuino. Poi, di notte, trici installate nei casso- islamici della ribellione Se- stati terribili e resteran- quando ero a casa realizza- ni tracciano il loro solco leka si scontrano con una no per sempre impressi vo le tavole». Le sue strisce di paura per le strade di colonna di insorti cristiani e nella mia memoria come a fumetti mostrano la vio- Bangui. Soldati in mime- animisti Anti-balaka: scop- resteranno impressi sulle lenza feroce dei miliziani, tica armati di kalashnikov pi, sventagliate di proiettili, pagine di questo libro», il terrore negli occhi dei presidiano ogni incrocio: vittime e terrore. Ecco ma- racconta Kassaï, 42 anni, civili, i morti riversi per la alcuni indossano occhiali terializzarsi la guerra civile intervisto da Africa. «Il strada. «Per schivare i pro- da sole e passamontagna, che sconvolge il Centrafri- volume raccoglie un in- iettili mi nascondevo sotto altri sono a volto scoper- ca dalla fine del 2012 (vedi sieme di cronache che ho un tavolo. Durante una bat- to; un gruppo di miliziani articolo alle pagine 16-17). realizzato fin dall’inizio taglia la mia casa ha pre- blocca il traffico e sistema Ma gli spari, le esplosioni e dello scoppio del conflit- so fuoco e ho perso tutto, i copertoni in mezzo alla i morti, in questo caso, so- to... Sentivo il bisogno di anche i disegni realizza- strada bloccando la circo- no disegnati a china su un informare il mondo sul- ti fino a quel momento». lazione. All’improvviso un foglio di carta: il sangue la tragedia che stava col- Didier non si è perso d’a- colpo di lanciarazzi dà vita scivola nelle didascalie e pendo la mia nazione». nimo, ha continuato a illu- Tempête sur Bangui, pub- strare quella sporca guerra blicato di recente in Fran- fratricida: per lui era un cia, è già un piccolo caso bisogno irrefrenabile, un dovere morale. «Il Centra- frica ha bisogno di pace ed è ciò che i cittadini si au- gurano», riflette oggi. «I politici ci hanno divisi e ci hanno messo gli uni con- tro gli altri, cristiani contro musulmani: la religione è stata strumentalizzata per i giochi di potere di pochi». Ora la pace è appesa ad un filo di speranza. «Dobbia- mo riconciliarci. In futuro spero di non dover mai più disegnare scene di morte e distruzione».

◀ Alcune strisce tratte da volume Tempête sur Bangui, albo a fumetti pubblicato in Francia da "La boîte à bulles", che racconta la guerra civile in Centrafrica

africa · numero 2 ·2016 57 CULTURA di Marco Trovato

GLI STRANI PISTOLERI Cowboy CHE SESSANT’ANNI FA CAMBIARONO

PER SEMPRE IL a Kinshasa DESTINO DEL CONGO

A metà degli anni Cinquanta i cinema congolesi proiettavano soprattutto western. Fu così che a Kinshasa nacquero bande giovanili ispirate al mito dei cowboy. I loro membri imitavano John Wayne e sognavano la libertà

Indossavano camicie a Qualcuno si spingeva a ri cowboy, i pionieri della Repubblica democratica quadri, cappelli a falda portare i cinturoni da pi- conquista americana, ma del Congo). Provenivano larga, stivali alti con spe- stolero. Li chiamavano non vivevano in Texas o dai villaggi della foresta roni rimovibili. I più ele- “Bills” (da Buffalo Bill) Arizona. La loro frontie- congolese e si erano tra- ganti esibivano foulard o “Yankee”. Sembravano ra era Léopoldville (oggi sferiti nella metropoli in colorati e gilet di pelle. in tutto e per tutto dei ve- Kinshasa, la capitale della cerca di una nuova vita.

ironwarlock.com

58 africa · numero 2 · 2016 Ma qui avevano trovato settimana proiettavano le conquistare nella vita un congolesi non era solo una solo dei perfidi oppres- pellicole di Hollywood. ruolo da protagonisti, co- moda. Gli indumenti dei sori. I film western andavano me gli eroi che ammirava- cowboy celavano tanta per la maggiore: il pubbli- no sul grande schermo. rabbia e sete di rivincita. Schermi per evadere co mostrava di apprezza- Anche se non avevano ca- «Quei giovani neri che si Negli anni Cinquanta il re le storie con sparatorie, valli da cavalcare e ranch vestivano come mandriani cuore del continente afri- sceriffi, rodei, banditi, da difendere, emulavano del Kansas furono prota- cano era ancora in mano cercatori d’oro, indiani e le gesta di John Wayne ed gonisti dei primi tumulti ai colonialisti belgi, che bisonti. Henry Fonda. «Amava- anticoloniali scoppiati a a Léopoldville aveva- no in particolare il mitico Léopoldville nel gennaio no istaurato una sorta di Sognando Buffalo Bill personaggio di Buffalo del 1959», rivela il pro- apartheid: i quartieri resi- Ben presto il Far West Bill, protagonista di tanti fessor Gondola. L’insur- denziali del centro erano conquistò Léopoldville, al film», spiega Charles Di- rezione che un anno dopo riservati ai bianchi, le ba- punto che nei sobborghi di dier Gondola, lui stesso avrebbe sconfitto gli op- raccopoli delle periferie questa grande città nac- di origini congolesi e do- pressori europei e portato imprigionavano i mano- quero gang giovanili ispi- cente di storia all’Indiana all’indipendenza scoppiò vali indigeni. rate a quel mondo lontano: University, che ha appena una sera al termine del- La divisione riguarda- si chiamavano “Gringo”, dato alle stampe il libro la proiezione di Sentieri va anche il tempo libero. “Sherif”, “Django”, Tropical Cowboys. «Non selvaggi con John Wayne. Mentre gli europei si ra- “John”, “Ranch”… Una deve stupire il fatto che i «È una pagina di storia dunavano in esclusivi club dozzina di bande si con- giovani congolesi fosse- poco conosciuta», riflet- per giocare a carte e sor- tendevano il controllo dei ro più attratti dalla forza te lo studioso americano. seggiare un drink, per la quartieri con la forza. Era- bruta dei bianchi cowboy «I Bills erano violenti e popolazione locale l’unico no composte da ragazzi (e piuttosto che dalla resi- spregiudicati. Ma oggi la svago (assieme ai concerti talvolta ragazze) delle bi- stenza ostinata degli in- Repubblica democratica di rumba che allietavano donville, cresciuti in fretta diani: la sceneggiatura dei del Congo dovrebbe ce- le umide serate all’Equa- sulla strada e desiderosi di film relegava i pellerossa lebrare quei valorosi cow- tore) era rappresentato riscatto. Non avevano avu- nella parte dei cattivi, per boy che osarono sfidare dai cinematografi gestiti to l’opportunità di studia- di più perdenti». un nemico che sembrava dai coloni, che ogni fine re, ambivano comunque a Ma il fenomeno dei “Bills” invincibile».

◀ La copertina di Tropical Cowboys. Westerns, Violence, and Masculinity in Kinshasa del professor Charles-Didier Gondola, appena pubblicato dalla Indiana University Press. In inglese, ha 280 pagine ed è in vendita su Amazon a 30 dollari

africa · numero 2 ·2016 59 SPORT testo e foto di Sergio Ramazzotti / Parallelozero

IN KENYA GLI Disabili ATLETI PARALIMPICI LOTTANO a chi? (CON POCHI MEZZI E TANTA GRINTA)

PER NON

SOCCOMBERE

60 africaafrica · ·numero numero 2 2 · ·2015 2016 A Nairobi i disabili sono al meeting di Tunisi), un Cosa che, nella fattispecie, giorno che sono andato Mangerere aveva fatto uti- relegati ai margini ad assistere all’allenamen- lizzando una gran quantità della vita sociale e rifiutati to suo e dei suoi compa- di gommapiuma e nastro dal mondo del lavoro. gni di squadra allo stadio adesivo per imbottire il te- Nyayo di Nairobi, con la laio dove necessario. «Tut- Ma la qualificazione a un’Olimpiade seguente mirabile sintesi: tavia non è per forza uno può cambiare la vita «Abbiamo un equipag- svantaggio, anzi», puntua- giamento che fa schifo». lizzava Rahel Akoth, 32 Mangerere, che ha perso anni, anche lei paraplegica l’uso degli arti inferiori a e anche lei reduce dall’al- Alle Olimpiadi l’impor- paralimpici di Rio 2016, causa della poliomielite, lenamento bisettimanale. tante è partecipare, lo le medaglie del Kenya so- sedeva sulla sedia a ro- «Più fatichi, più sviluppi sanno tutti. Nessuno pe- no state 11, di cui quattro telle da corsa sulla quale resistenza». rò sembra saperlo meglio ori: il Paese si è classifica- aveva appena terminato di degli atleti paralimpici del to quinto su trenta nazioni allenarsi, e mi ha invitato Stadio lontano Kenya, per i quali il mot- africane. a sollevarla: «Senti quanto È, come la chiama lei, la to – ancorché informale: pesa? – ha detto –. Alme- teoria Rocky Balboa. Che non sta scritto da nessuna «Senti che schifo» no il doppio di una vera- comporta non soltanto parte – sembra essere: più I fattori che fanno la for- mente seria. Ma questo è il dover spingere a forza partecipi, meglio è. La ra- za dei keniani sono, per quanto il nostro comitato di braccia lungo la pista gione è molto semplice e paradosso, quelli che sportivo può permetter- d’atletica del Nyayo un altrettanto valida: i soldi. all’apparenza dovrebbe- si. Agli atleti dei Paesi pesante arnese di ferro a Prima di raccontare la lo- ro indebolirli: la cronica ricchi l’equipaggiamento tre ruote per due volte la ro storia, una premessa: penuria di fondi e il ri- viene costruito su misura settimana, ma anche usar- gli atleti del Kenya sanno fiuto della società. Il pri- della loro disabilità. Nel lo per il resto del tempo farsi rispettare. Per dare mo – la scarsità di fondi nostro caso è il contrario: come mezzo di traspor- un’idea, ai Giochi para- – me lo ha spiegato James siamo noi che dobbiamo to, destreggiandosi nel limpici di Londra 2012 Mangerere, 29 anni (oro adattare la nostra disabi- traffico mortale di Nai- hanno vinto sei medaglie, nel lancio del giavellotto lità all’equipaggiamento». robi, «per risparmiare il tutte nell’atletica, fra cui due ori conquistati da Sa- muel Kimani e Abraham Tarbei nei 1500 metri, rispettivamente per le ca- tegorie non vedenti e para- plegici. Nel marzo scorso, al meeting internaziona- le di Tunisi valido per la qualificazione ai Giochi

◀ Le carrozzelle-tricicli usate per allenarsi nella corsa sono le stesse che gli atleti utilizzano per muoversi per le caotiche strade di Nairobi

▶ Un'atleta della nazionale keniana si riposa durante la preparazione alle gare di qualificazione ai prossimi Giochi paralimpici che si terranno a Rio de Janeiro nel settembre 2016

africa · numero 2 ·2016 61 biglietto dell’autobus». sociale: nessuno assume Rimborsi preziosi «Per noi l’unico modo di Per raggiungere lo stadio un disabile. Passi tutto il Da qualunque prospettiva guadagnare è partecipare dal quartiere dove abita, tuo tempo libero a fare si analizzi la questione, il ai campionati internazio- Rahel impiega quasi tre colloqui, ma dopo un po’ nodo gordiano nel quale si nali», mi ha detto Henry ore. «Il punto è che per fa- ci rinunci, perché ti rendi incappa è sempre quello, Odiyo, 38 anni, paraplegi- re l’atleta professionista ci conto che un posto di la- il denaro. Ed è lo stesso, co campione di basket (ma vogliono un sacco di soldi: voro per te non c’è e non come si diceva all’inizio, anche di tennis, di atletica dovresti poterti pagare il ci sarà mai. Però sentirti che sembra aver ispirato e di svariate altre specia- trasporto, l’abbigliamento escluso dalla società ti co- la parafrasi keniana del lità), che col suo mestiere tecnico, una buona attrez- stringe a tirare fuori una motto olimpico di de Cou- di grafico pubblicitario zatura, la dieta giusta – ha forza che non credevi di bertin, e che sta alla base freelance non riesce mai detto Mangerere –. E per avere. Senti montare den- dell’incredibile versatilità a sbarcare il lunario, vuoi avere i soldi ci vuole un tro di te una rabbia spa- di atleti come Mangerere, perché non trova lavoro, posto di lavoro fisso, che ventosa e, se sei bravo a che ho visto allenarsi con vuoi perché, quando lo qui nessuno ha». imbrigliarla e a incanalar- la bicicletta, ma che negli trova, fatica a farsi pagare. la nello sport, essa diventa altri giorni si dedica con «È solo così che si riesce Rabbia ed energia energia pura. Conosco un pari impegno al basket, a mettere da parte i soldi Ecco l’altro problema, e al sacco di gente incazzata alla pallavolo e al tennis per vivere: quando viaggi, tempo stesso l’altro fatto- a morte. Se solo avessero in sedia a rotelle, al nuoto il ministero dello Sport re che rende competitivi i i soldi per venire ad al- e al sollevamento pesi, per ti garantisce un rimborso keniani. «Non abbiamo un lenarsi con noi avremmo poi andare a Tunisi e vin- giornaliero e, se sei bravo lavoro per via dello stigma una squadra imbattibile». cere l’oro nel giavellotto. a risparmiare sulle spese

62 africa · numero 2 · 2016 durante la trasferta, al tuo ultimi anni il prestigio del mitato non aveva prodotto ▲ Corsa, tennis, lancio del ritorno ti ritrovi in tasca comitato paralimpico na- la documentazione ne- giavellotto. Allo stadio Nyayo il gruzzolo che ti permet- zionale del Kenya è stato cessaria per i restanti 12. di Nairobi ogni sera i migliori te di arrivare alla fine del offuscato da una gestione, Secondo le voci che circo- sportivi disabili si allenano duramente mettendosi alla mese. È questa la ragione per usare un eufemismo, lano fra gli atleti, il vero prova in varie discipline… per cui cerchiamo di pre- poco trasparente, che do- motivo è che bisognava Così hanno più chance pararci nel maggior nume- po lunghe lotte interne ha lasciare il posto ai fami- di approdare alle Olimpiadi ro di discipline possibile: portato, lo scorso febbraio, liari di alcuni dirigenti “più discipline” uguale alla rimozione della sua del comitato, che in que- “più chance” di essere se- presidente Agnes Oluoch, sto modo si sono fatti una lezionato per un campio- accusata di aver applica- vacanza gratis in Scozia. nato. Più campionati, più to – proprio per la scelta In attesa che la faccenda soldi». Ovvero, per ripe- degli atleti da inviare ai venga chiarita (avverrà in to – ha detto –. Quel che tere quanto già scritto: più campionati – un criterio tribunale), il comitato pa- mi importa davvero è po- partecipi, meglio è. di selezione di dubbia lo- ralimpico internazionale ter continuare a fare sport gica. Per fare un esempio, ha sospeso il Kenya in via a questo livello, perché Giochi sporchi? ai Giochi del Common- cautelativa. mi dà qualcosa di unico: Poi, giusto per compli- wealth di Glasgow 2014 il Quando ne ho parlato con la fiducia in me stesso. E care le cose, non è detto Kenya ha inviato soltanto James Mangerere, lui ha quella, quando vivi in una che per quanto duramente venti atleti, anziché i 32 scrollato le spalle. «Le società che ti rifiuta, è uno si sia allenato il siste- ai quali aveva diritto, uf- beghe di potere mi impor- molto più preziosa di una ma funzioni sempre. Negli ficialmente perché il co- tano fino a un certo pun- vacanza in Scozia».

africa · numero 2 · 2016 63

SPORT di Mohamed Chaouki Corsa estrema nel Sahara

Il serpentone dei maratoneti in partenza dall’oasi di Ouarzazate, in Marocco

Ogni concorrente deve portarsi appresso uno zaino contenente l’acqua, il materiale per la propria sopravvivenza giornaliera, bussola e generi di pronto soccorso personale, sebbene lungo il percorso sia prevista la presenza di personale medico

Pierre Verdy/Afp

AL VIA IN MAROCCO La Maratona delle Sabbie è considerata la più Corsa estrema LA "MARATHON dura delle competizioni podistiche. Si corre ogni DES SABLES": primavera in condizioni ambientali estreme, nel Sahara talvolta mortali. Ma resta il sogno MILLE PODISTI di ogni atleta in cerca di imprese epiche

«Per sopravvivere sono di fattori favorevoli non si ALLA CONQUISTA stato costretto a bere la mia trasformò in tragedia. urina e a nutrirmi di radi- ci, erbacce, bisce notturne Trent’anni di storia DEL DESERTO e pipistrelli». Così parlava La Marathon des Sables è nel 1994 Mauro Prosperi, considerata la più dura del- olimpionico di pentathlon, le gare podistiche al mon- scampato per miracolo alla do. Il primo a percorrerla morte in occasione di una – quando in verità ancora tappa della Marathon des non esisteva – fu nel 1984 Sables. Il podista roma- il francese Patrick Bauer, no si era perso nel Sahara 28 anni, organizzatore di marocchino durante una concerti. Si era messo in tempesta di sabbia. Per testa di compiere un’im- dieci giorni aveva girova- presa mai tentata prima gato solitario tra dune e dall’uomo: attraversare a pietraie arroventate dal so- piedi, di corsa, 350 chi- le. «Sentivo in lontananza lometri di lande inabitate gli elicotteri dei soccorsi», nel deserto marocchino, raccontò ai cronisti in se- senza far tappa in alcuna guito. «Per farmi vedere oasi, potendo contare solo ho bruciato lo zaino, il su uno zaino di 35 kg che sacco a pelo, ho messo conteneva cibo e acqua. La anche delle scatolette di sua traversata, portata a cibo sulle dune di sabbia termine con successo in 12 in modo che si notasse il giorni, suggerì il tracciato luccichio. Niente da fa- che due anni dopo avreb- re: sembravo invisibile. bero percorso 23 podisti di Ero sfiduciato, mi sentivo varie nazionalità: i pionieri spacciato, ma mi sono im- della Marathon des Sables. posto di tenere i nervi sal- Sono passati trent’anni e la di». Disidratato, dimagrito formula della corsa non è di 15 chili, Prosperi riuscì granché cambiata: la ma- a salvarsi raggiungendo ratona si svolge nel Sahara una carovana di nomadi. marocchino, in condizio- Nessuno sperava più di ri- ni ambientali estreme (le trovarlo in vita: le autorità temperature sfiorano i 50 marocchine avevano già gradi durante il giorno consigliato ai familiari di per poi precipitare di not- avviare le pratiche di mor- te quasi a zero), su una di- te presunta. Una disavven- stanza di 243 chilometri. tura a lieto fine, la sua, che Dura circa una settimana solo per una concomitanza e prevede un solo gior-

Alessandro Gandolfi/Parallelozero africa · numero 2 · 2016 65 no di riposo. I corridori, per regolamento, devono IL DECALOGO provvedere alla propria La Marathon des Sables non è per tutti. Servono condizioni psicofisiche perfette per percorrere completa autosufficienza in pieno deserto, nell’arco di cinque-sei giorni, una distanza equivalente a cinque maratone. Il alimentare portando il cibo britannico Tobias Mews, veterano della corsa, ha scritto per il Telegraph un vademecum con in uno zaino sulle proprie 10 avvertenze per chiunque aspiri a partecipare alla massacrante gara podistica che si svolge spalle (l’acqua viene rifor- ogni primavera nel deserto del Marocco. nita ogni 10 chilometri, la 1) La preparazione dello zaino può diventare un’ossessione. Può pesare al massimi 15 kg razione personale giorna- e deve contenere: scorte di cibo, indumenti, siero antiveleno, bussola, coltellino multiuso, liera è di nove litri). Ben- spazzolino. ché la partecipazione sia 2) La sfida più difficile è acclimatarsi al deserto, con temperature che sfiorano i cinquanta vietata ai dilettanti, nella gradi: un vero supplizio per chi vive in Paesi freddi. storia della corsa non sono mancati incidenti mortali 3) Per prepararsi nei mesi precedenti non è necessario correre al parco vestiti da legionari, (nel 2007 due partecipanti con uno zaino pieno di bottiglie d’acqua. ci hanno rimesso la vita). 4) «L’importante è arrivare al traguardo»: lo ripetono tutti. Ma alla fine di ogni tappa ognuno va Ma la Marathon des Sa- a controllare i propri tempi di percorrenza, diventato schiavo del cronometro. bles rimane un richiamo 5) Sarà un salasso economico che potrebbe incrinare il vostro matrimonio. La quota d’iscri- irrefrenabile per corridori zione sfiora i cinquemila euro, esclusi i costi per voli, corsi di formazione, attrezzatura… provenienti da ogni parte 6) Il terrore di ogni corridore sono le vesciche ai piedi, provocate dai granelli di sabbia nelle del mondo. L’edizione di scarpe. Per evitarle è sufficiente scegliere buone calzature della misura giusta. quest’anno si svolge dall’8 al 18 di aprile. Come sem- 7) Per compensare l’enorme consumo di energia, ogni corridore deve consumare almeno due- pre, ai nastri di partenza si mila Kcal di cibo al giorno: in tempi di diete ipocaloriche sarà un shock dover ingurgitare presenterà un migliaio, re- grassi e carboidrati. duci da mesi di allenamen- 8) Non importa quanti chilometri avete macinato per prepararvi: saranno comunque insuffi- ti massacranti. I maratoneti cienti. È giusto temprare il fisico, ma è più importante allenare la mente. marocchini, temprati dal 9) Di notte si dorme in tende berbere con altri sette concorrenti: scegliete i compagni giusti, deserto, sono favoriti per la altrimenti sarà una settimana molto lunga. vittoria finale. www.mara- 10) Non cercate la competizione: andate al vostro passo, senza l’assillo di dimostrare il vostro thondessables.com valore. L’unico avversario che dovete battere è il vostro ego.

Sulle dune di Merzouga alcuni corridori spingono la carrozzella di una giovane disabile. Alcune squadre partecipano ad66 una africa vera ·e numero propria gara2 · 2016 di solidarietà a favore di ong e associazioni umanitarie Pierre Verdy/Afp

Lungo il tragitto si registrano temperature molto elevate nell’ordine di 48/50 gradi all’ombra, con sbalzi termici consistenti nel corso della notte

Durante ogni tappa della Marathon des Sables i concorrenti possono disporre di 9 litri di acqua ciascuno, elargita i chekpoint lungo il percorso, solitamente posti a intervalli di circa 10 km

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LO SCATT O testo di Marco Trovato - foto di Pius Utomi Ekpei / Afp

PASQUA NIGERIANA Rievocazione della crocifissione di Cristo con costumi d’epoca per le strade di Lagos. In occasione della Pasqua molte parrocchie in Nigeria organizzano rappresentazioni viventi della Via Crucis. Nella nazione più popolosa d’Africa abitano 185 milioni di persone, di cui circa il 45% professa la religione cristiana. Ma nelle regioni settentrionali a maggioranza musulmana, dove dal 2000 è in vigore la legge islamica, le commemorazioni pubbliche della Passione di Cristo sono vietate dalle autorità per timore di attentati terroristici. Negli ultimi 6 anni – riferisce un rapporto redatto dalla fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre – «oltre 5000 cristiani nigeriani sono stati uccisi» a seguito di attacchi sistematici da parte dei miliziani di Boko Haram che hanno distrutto almeno 350 chiese. La gran parte delle violenze è avvenuta sul territorio della diocesi di Maiduguri, che include gli Stati di Borno e Yobo come pure una parte di Adamawa, dove i jihadisti hanno pro- vocato «almeno 7000 vedove, 10 mila orfani e oltre 100.000 sfollati». L’efferatezza degli attacchi è aumentata dopo l’adesione dei terroristi nigeriani al Califfato dello Stato Islamico di Abu Bakr al-Baghdadi. In complesso, le vittime attribuite a Boko Haram sono circa 15.000: in maggioranza, sono musulmani moderati.

68 africa · numero 2 · 2016 africa · numero 2 · 2016 69 RELIGIONE di Enrico Casale L’EREDITÀ DI CHARLES Preghiere DE FOUCAULD, PRETE CATTOLICO nel deserto TRA I NOMADI DEL SAHARA

70 africa · numero 2 · 20152016

Marco Trovato Cent’anni fa moriva in cantato: «La vegetazione sioni Africane, vicepo- è superba: palme, allo- stulatore della causa di Algeria il celebre “marabutto ri, aranceti… In mezzo a canonizzazione di Char- bianco”: ex militare francese, tutto questo, gli arabi in les de Foucauld – è stata convertitosi alla fede tuniche bianche o tur- dissipata come quella di banti colorati, con tanti sant’Agostino. Solo dopo e alla vita religiosa, amico dei musulmani cammelli, asini e capre, il suo viaggio di esplora- e dei Tuareg. Una testimonianza che ha che danno l’aspetto più zione in Marocco ha capi- pittoresco». È un amore, to che la sua vocazione era lasciato un segno indelebile nella Chiesa quello per l’Africa, molto quella religiosa. In questa esotico. Legato forse al- conversione ha giocato Il 1° dicembre 1916, duran- testimonianza non scon- lo spirito del tempo, alla molto il contatto con l’i- te l’assalto di un gruppo di tata, considerata la vita sua giovane età, alla sua slam e il forte attaccamen- predoni all’eremo fortifi- scapestrata e avventurosa voglia di avventura. Ma to dei musulmani alla loro cato di Tamanrasset, mo- del giovane fratel Charles. qualcosa gli rimane den- fede». riva Charles de Foucauld. Alsaziano, rampollo di tro e, una volta congeda- Quando torna in Francia Con lui veniva meno una una famiglia nobile, Char- to perché insofferente alla e sta per stampare il libro delle esperienze spirituali les rimane orfano a sei vita di caserma, decide di che racconta la sua avven- più singolari nate nel de- anni. Allevato dal nonno, tornare. Questa volta co- tura in Marocco (accol- serto del Sahara. Una te- cresce allo sbando: studia me esploratore. Si trave- to benissimo dal mondo stimonianza di fede schiva poco e male. Anche quan- ste da rabbino e, insieme scientifico), decide di la- e, allo stesso tempo, pro- do decide di darsi alla vi- a un ebreo, viaggia per 15 sciare tutto per dedicarsi fonda, che ha lasciato un ta militare, lo fa in modo mesi all’interno del Ma- alla vita religiosa. Diven- segno indelebile non solo svogliato (arriva ultimo rocco. Lì fa un’esperienza ta trappista, ma è irrequie- nella Chiesa africana ma del proprio corso alla pre- che noi definiremmo in- to e decide di trasferirsi a in quella universale. Una stigiosa accademia milita- terreligiosa: «Per il mu- Nazaret, nell’allora Pale- re di Saint-Cyr). Ufficiale, sulmano ero un rabbino stina. La scelta non è ca- vive in modo sregolato. I mendicante che chiedeva suale. Vuole vivere nella suoi compagni lo chiama- l’elemosina città per città. città in cui Gesù crebbe no «Gros Foucauld». E lui Per l’ebreo ero un rabbino prima della vita pubblica. di quel periodo dirà: «Dor- venuto in Marocco per in- «Per de Foucauld – osser- mivo a lungo. Mangiavo formarsi sulla condizione va Davide Magni, gesuita ◀ Un “Piccolo fratello del Vangelo” italiano tra le dune molto. Pensavo poco». dei fratelli». Nel deserto ed esperto di Missiologia del Sahara, in Algeria, nei pressi inizia a germogliare il se- – la realtà di Nazaret è un dell’oasi di Beni Abbès in Esploratore in Marocco me della fede. modello di evangelizza- cui visse Charles de Foucauld La prima svolta della sua zione. È calarsi nel mon- vita è l’incontro con l’A- Vivere il Vangelo do, viverlo concretamente. ▼ Charles de Foucauld nei pressi di Tamanrasset, nel profondo frica. Nel 1880, con il suo «La sua giovinezza – spie- È essere presenza e testi- sud dell’Algeria. Qui venne ucciso reparto viene mandato in ga Andrea Mandonico, monianza dentro, ma an- nel 1916 da predoni del deserto Algeria. Ne rimane in- della Società delle Mis- che al di là dell’annuncio».

africa · numero 2 · 2016 71 LA VITA, IN BREVE 1858 Charles Eugène de Foucauld nasce da una famiglia aristocratica alsaziana. 1865 Rimane orfano e viene allevato dal nonno. 1876 Entra all’accademia militare di Saint-Cyr. 1880 Viene inviato in Algeria col suo reparto. 1881 Lascia l’esercito e si dedica alle esplorazioni geogra- fiche in Marocco. 1886 Torna in Francia e si accosta alla fede cattolica. Entra nell’ordine dei trappisti. 1889 Si trasferisce a Nazaret. 1901 Torna in Francia e viene ordinato sacerdote. Si stabi- lisce in Algeria, prima a Beni-Abbès e poi a Tamanrasset. Si accosta ai Tuareg e lavora con i poveri. 1916 Viene ucciso in una razzia di un gruppo di predoni.

«La sua specificità – ag- rapporto coi musulmani giunge Andrea Mandoni- è ancora oggi un modello co – è leggere il Vangelo di dialogo interreligioso. e applicarlo alla lettera. E «De Foucauld – spiega lo fa imitando Gesù: un’i- Mandonico – credeva nel- mitazione sia interiore sia la fratellanza universale. esteriore, prendendo spun- Aveva buone relazioni to dalla vita pubblica di con tutti: cristiani, musul- Cristo e dalla sua dimen- mani, ebrei. Non è un caso sione “privata”». che tra i Tuareg c’è ancora memoria di lui e molti di Modello di dialogo loro nel 2005 sono accor- Tornato in patria, viene si a Roma alla cerimonia ordinato sacerdote. Ma della beatificazione». non resiste molto in Fran- cia. L’Africa lo chiama e Apprezzato decide così di trasferir- da papa Francesco si in Algeria, dapprima Fratel Charles avrebbe vo- per quanto è possibile fra ▲ La chiesa della missione a Beni Abbès, ai confini luto fondare una congre- la gente di cui condividono dei Padri Bianchi a El-Goléa, col Marocco, e poi a Ta- gazione religiosa, ma non gioie e dolori. È una testi- in Algeria, nei cui pressi è sepolto Charles de Foucauld manrasset, nel deserto. ci è riuscito. Solo dopo la monianza silenziosa, sen- Qui incontra i Tuareg e li morte, a partire dagli anni za opere esterne, ma che si ▲ Un fedele musulmano segue nei loro spostamen- Trenta, si sono sviluppati esprime con l’amicizia e la in preghiera tra le dune ti. «De Foucauld –con- gruppi che si rifanno al- fraternità». del Grande Erg Occidentale tinua Padre Magni – si la sua spiritualità. «Oggi Il 2016, anno del centena- nel cuore dell'Algeria svuota delle strutture cul- – osserva Aldo Giannasi, rio della morte, sarà anche turali, economiche e po- Padre Bianco, missiona- quello della canonizza- litiche per annunciare il rio in Algeria – i gruppi di zione di fratel Charles? Vangelo rispettando pro- consacrati, uomini e don- «Dal punto di vista cano- citato de Foucauld nelle fondamente chi incontra. ne, che hanno seguito il nico – conclude Andrea sue omelie e apprezza la Se teniamo presente da suo esempio si orientano a Mandonico – per essere sua spiritualità, potrebbe dove veniva (era militare quelle che papa Francesco dichiarato santo manca il proclamarlo santo ugual- di professione) e qual era chiama le “periferie della riconoscimento di un mi- mente. Sarebbe un grande la sua cultura (il colonia- Chiesa”. Dedicano molto racolo avvenuto per sua regalo per tutta la famiglia lismo), possiamo capire tempo alla preghiera, vivo- intercessione. Papa Fran- che si ispira al marabutto la sua grandezza». Il suo no del loro lavoro, inseriti cesco, che più volte ha bianco».

72 africa · numero 2 · 2016 SOSTIENI I MISSIONARI D’AFRICA SCEGLI QUALE PROGETTO ADOTTARE

1 MOZAMBICO 6 UGANDA assistenza agli orfani libri e quaderni AMICI DEI (P. Claudio Zuccala) per studenti poveri PADRI BIANCHI (P. Jean Le Vacher) ONLUS 2 MISSIONARI MALI D’AFRICA medicine per un dispensario 7 RD CONGO (P. Alberto Rovelli) cibo e cure per i rifugiati (P. Pino Locati) COME AIUTARE: 3 BURKINA FASO microcredito per le donne 8 AIUTI DA DESTINARE Le offerte, fiscalmente deducibili, (P. Maurice Oudet) dove è più urgente vanno inviate alla Onlus AMICI DEI PADRI BIANCHI (P. Paolo Costantini) (cod. fiscale 93036300163) 4 MALI SPECIFICA IL TITOLO aiuto scolastico a bambini 9 ITALIA O IL NUMERO DEL PROGETTO (P. Vittorio Bonfanti) assistenza ai padri anziani Dona tramite: (P. Paolo Costantini) - WEB con Paypal dal sito 5 SUDAFRICA www.missionaridafrica.org retta scolastica 10 ALGERIA - POSTA CCP numero 9754036 - BANCA IBAN per seminaristi sostegno a studenti universitari IT73 H088 9953 6420 0000 0172 789 (P. Luigi Morell) (P. Aldo Giannasi) BIC/SWIFT: BCCTIT2TXXX

DESTINA IL TUO 5 X 1000 UNA FIRMA PUÒ REGALARE LA SPERANZA Scegli la Onlus Amici del Padri Bianchi per il tuo 5X1000. A te costa zero, ma aiuterai i Missionari d’Africa a finanziare svariati progetti di utilità sociale a favore dei più bisognosi. Nel 2015, grazie alla generosità di 464 contribuenti, abbiamo ricevuto € 14.432,24 (erogazione 2013) con i quali abbiamo sostenuto progetti sociali, sanitari, educativi e altro. Con il tuo aiuto, possiamo continuare a farlo.

Come fare? È davvero semplice:

1. Compila il modulo 730, il CUD oppure il Modello Unico 2. Firma nel riquadro “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale…” 3. Indica il codice fiscale della Onlus Amici dei Padri Bianchi: 93036300163

Tel. 0363 44726 [email protected] www.missionaridafrica.org RELIGIONE testo di Alice Mc Dalton - foto di Rajesh Jantilal /Afp Il pellegrinaggio dei cristiani zulu

7474 africa africa · numero· numero 2 2 · 2015· 2016 IN SUDAFRICA È la seconda più grande aggregazione religiosa del LA FEDE CRISTIANA Sudafrica. Fu fondata un secolo fa da un profeta zulu. Oggi SI È MESCOLATA ALLA conta più di un milione di fedeli… attentissimi CULTURA TRIBALE. a seguire rigidi precetti comportamentali ispirati all’Antico Testamento COME DIMOSTRA IL Il monte Sinai è il luo- reth (la seconda istituzio- RADUNO DELLA CHIESA go in cui, secondo il li- ne cristiana del Sudafrica, bro dell’Esodo, Mosè per numero di fedeli, do- ricevette da Dio i dieci po la Chiesa Cristiana di BATTISTA DI NAZARETH comandamenti. Ma in Zion), Dio sarebbe appar- Sudafrica almeno un mi- so su questa altura sacra lione di cristiani, in mag- nel 1913 al profeta Isaiah gioranza zulu, ritiene che Mloyiswa Mdliwamafa le Tavole della Legge sia- Shembe (1870-1935), una no state comunicate sul sorta di Messia nero. monte Nhlangakazi, si- Shembe era un guaritore tuato 80 chilometri a nord e un predicatore cristia- della città di Durban. Se- no che si era staccato dal- condo i discepoli della la Chiesa Zionista (nulla Chiesa Battista di Naza- a che vedere con il sio- nismo) per «ritornare all’essenza del messaggio divino». Non aveva fatto studi teologici, si era for- mato da sé leggendo la ◀ ▼Seguaci della Chiesa Battista di Nazareth durante Bibbia (o, meglio, soprat- l’annuale pellegrinaggio al tutto alcuni libri dell’An- Monte Nhlangakazi, circa tico Testamento). In una 80 chilometri a nord di Durban. serie di apparizioni, il Qui, secondo la tradizione, Signore gli avrebbe con- Dio è apparso un secolo fa al fondatore della Chiesa, segnato i precetti religiosi Isaiah Shembe su cui il profeta avrebbe

africa · numero 2 ·2016 75 fondato la Chiesa Battista di Nazareth (o semplice- POPOLO GUERRIERO mente Nazaretha Church Gli Zulu (nella foto alcuni danzatori in abiti tradizionale) sono il gruppo etnico più numeroso del e, in lingua zulu, iBandla Sudafrica: circa 11 milioni di persone. Parlano lo isiZulu, una lingua bantu. Il loro nome deriva lamaNazaretha). da amazulu, che significa “gente del cielo”. Alla fine del XVIII secolo, fu fondato un Regno Zulu da un valoroso condottiero militare, Shaka, Preghiere e miracoli una sorta di Napoleone africano che conquistò un vasto territorio dell’Africa meridionale com- I seguaci di Shembe tuttora preso tra i fiumi Phongolo e Mzimkhulu. Nel corso del XIX secolo, i sovrani che si susseguirono vivono osservando i rigidi sul trono si scontrarono a più riprese contro i colonizzatori europei interessati a impadronirsi dettami della sua dottrina, delle loro fertili terre. Nel 1878, i britannici intimarono agli Zulu di arrendersi; l’imperatore basata sui dieci comanda- Cetshwayo respinse l’ultimatum e iniziò un’audace guerra di resistenza che fu infine soffo- menti e su un lungo elen- cata nel sangue. Durante gli co di divieti rigorosi: non anni dell’apartheid, il regime possono fumare, mangia- bianco creò il bantustan del re carne di maiale, tenere KwaZulu, uno dei piccoli animali domestici, usare Stati “autonomi” destinati il sapone per pulirsi, pra- a consolidare la segrega- ticare la circoncisione… A zione. Milioni di Zulu furono differenza degli altri cri- costretti a trasferirsi in que- stiani, non santificano la sta enclave, sorta di prigio- domenica bensì il sabato, ne a cielo aperto. Nel 1994, come gli ebrei. I “nazari- con la caduta dell’apartheid, sti”, così vengono chiama- il KwaZulu fu unito alla pro- ti i fedeli di questa Chiesa, vincia del Natal (formando sono diffusi nelle regioni l’attuale KwaZulu-Natal). sudafricane del Gauteng e

76 africa · numero 2 · 2016 INVENTORI DELLA VUVUZELA? Ricordate le vuvuzela, le colorate e chiassose trombette usate dai tifosi di calcio sudafricani e divenute famose in tutto il mondo duran- te i Mondiali del 2010? Secondo i leader degli iBandla lamaNazaretha, sono un prodotto della loro Chiesa. «Il brevetto è nostro», ha fatto sapere il portavoce dell’organismo religioso, Enoc Mthembu. «Il primo a usare una vuvuzela è stato il profeta Isaiah Shembe nel lontano 1910». Per circa un secolo lo strumento è stato usato nelle liturgie nazariste. Poi è approdato negli stadi. Ai tempi dei Mondiali sudafricani i dignitari nazaristi minacciarono richieste di risarcimenti milionari agli organizzatori. La diatriba pare sia stata risolta con un accordo economico tra i produttori delle vuvuzela e i capi della Chiesa, cui verrebbe riconosciuta una quota degli introiti delle vendite, in qualità di «ispiratori del fortunato brevetto».

del KwaZulu-Natal. Ogni sul monte per un paio di anno, nel mese di genna- settimane, alternando mo- ◀ Il battesimo di alcune ▲ Anche quest'anno, migliaia “nazariste” nei pressi di Durban. di fedeli della Chiesa Battista io, si radunano a pregare menti di meditazione e di L’inquinamento delle acque dei di Nazareth si sono radunati sulla montagna sacra. A preghiere alle predicazio- fiumi locali ha provocato negli a Ndwedwe, a nord di Durban, piedi, cantando in proces- ni dei capi spirituali della scorsi anni la morte di decine per ascoltare la predicazione sione, raggiungono il pun- Chiesa, di cui si favoleg- di fedeli infettate dal vibrione dell’attuale capo spirituale Baba del colera, inducendo i leader Vimbeni Shembe (l'unico to esatto dove, secondo la giano “poteri sopranna- religiosi a celebrare il rito a indossare un tunica scura), tradizione, Shembe ebbe turali”. La ricorrenza è in piscine riempite con acqua di cui si narrano “poteri la sua prima rivelazione un’occasione propizia per benedetta arricchita di cloro miracolosi” divina. Circa settantamila richiedere intercessioni e devoti restano accampati miracoli.

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EVENTI a cura di Valentina Giulia Milani

per segnalazioni: [email protected] ^ MILANO AFRICA IN FIERA Dal 18 al 20 marzo Fieramilanocity (via Colleoni, gate 4) ospita Fa' la cosa giusta!, la grande fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, organizzata da Terre di Mezzo editore. Numerosi i momenti di confronto previsti su temi di attualità. La nostra rivista organizza due incontri: “Ritorno a Mogadiscio" con Daniele Bellocchio, preziosa testimonianza del nostro reporter nel far west somalo; e "Il Califfato africano", presentazione del nuovo libro di Raffaele Masto, edito da Laterza, su Boko Haram e la minaccia jihadista. Inoltre sarà allestita la nuova mostra

fotografica Africa in volo e un banchetto per abbonarsi. Vi aspettiamo! www.falacosagiusta.org

^ ^ MILANO BOLOGNA CINEMA MOSTRA EGIZIA Ritorna a Milano, Fino al 17 luglio dal 4 al 10 apri- continua, presso le, il Festival del il Museo Civico Cinema Africano, Archeologico d’Asia e America di Bologna (via Latina, organizzato dell’Archiginna- dall’associazione sio 2) la mostra Coe. Una settimana Egitto. Splendore millenario-Capolavori da ricca di proiezioni, incontri e dibattiti consacrati Leiden. Un percorso espositivo di 1700 metri, alla settima arte che si terranno in vari luoghi 500 reperti databili dal periodo Predinastico

della città. www.festivalcinemaafricano.org all’Epoca Romana. www.mostraegitto.it

^ ^ PERUGIA GENOVA IN VETRINA FESTIVAL DEL GIORNALISMO FOTOGRAFIA Giunto alla decima Genesi è il titolo della mostra che espone oltre EVENTI edizione, l’Interna- 200 scatti di Sebastião Salgado. Un viaggio foto- tional Journalism grafico nei cinque continenti per documentare Festival animerà in bianco e nero la ARTE la città di Perugia bellezza del nostro dal 6 al 10 aprile. pianeta: dai deser- Numerosi gli incon- ti dell’Africa alle GLAMOUR tri e gli eventi culturali previsti per confrontarsi montagne dell’A- sui più scottanti temi di attualità. Tra i tanti spea- merica, dalle fore- VIAGGI ker, anche giornalisti e reporter che si occupano ste del Congo ai quotidianamente di tematiche legate all’Africa. ghiacciai dell’Antartide. La mostra è visitabile fino

WEB www.festivaldelgiornalismo.com al 26 giugno. www.palazzoducale.genova.it ^ CAPACI (PA) LIBRI CASA-MUSEO Villa Africa Vacanze è un centro culturale di etnografia africana MUSICA che sorge a Capaci, in provincia di Palermo, e che offre la possibilità di pernottamento. Una vera e propria casa-museo che nasce nel contesto della mostra permanente Africa Exhibition e che ospita una meravigliosa FILM raccolta di maschere, feticci, armi, pitture, statuette e altre suppellettili collezionate dallo scrittore Emanuele Cavallaro durante i suoi numerosi POSTA viaggi in Africa. www.villafricavacanze.it

78 africa · numero 2 · 2016 ARTE di Stefania Ragusa

L’obiettivo è donna Dakar Quando nel 2008 ha portato i suoi scatti a Siena, nell’ambito della La capitale del Senegal omaggia collettiva «.ZA» sulla giovane arte dal Sudafrica, Zanele Muholi la fotografa Angèle Etoundi era poco più che un’esordiente. Ma il suo lavoro documentario Essamba, camerunese resi- sulle lesbiche sudafricane e l’odiosa pratica dello “stupro cor- dente nei Paesi Bassi. Il Musée rettivo” loro inflitta, insieme con la scenografica serie sulla drag Théodore Monod di Dakar (ex queen Miss D’Vine, hanno subito fatto breccia, rendendola una Musée dell’Ifan) fino al 30 mar- delle fotografe contemporanee africane più conosciute. Non a caso zo ospita Force & Fierté: 30 la Fondazione Fotografia Modena l’ha selezionata per il suo con- années de photographie de la test più prestigioso, il Premio Internazionale per la Fotografia. Il 6 femme africaine, una retrospet- marzo (a rivista stampata) sapremo se sarà lei o no la premiata. tiva con circa 200 immagini che A prescindere dal risultato, alcuni tra i suoi scatti più belli saranno ricostruiscono la sua lunga car- esposti al Foro Boario di Modena fino all’8 maggio (assieme a riera. È la prima volta che un’i-

quelli di altri cinque artisti, tra cui il sudafricano Santu Mofokeng). Cape Gallery, © Zanele Muholi, courtesy Muholi e Stevenson stituzione museale del continen- Nata nel 1972 vicino Durban, Muholi concepisce la fotografia come te dedica a un’artista africana strumento di denuncia e indagine sociale. In patria il suo attivismo rimane inviso a molti: ha ricevuto un’esposizione di queste pro- minacce e subito contestazioni. All’estero, invece, continua a riscuotere consenso. Ha esposto in tutto porzioni. Il soggetto privilegiato il mondo, partecipato anche a Documenta di Kassel (2012) e guadagnato premi rilevanti come il Prince di Essamba è l’universo femmi- Claus (2013). I suoi scatti si trovano nelle collezioni del Moma di New York e della Tate Modern di nile. In particolare quello della Londra. www.fondazionefotografia.org sua terra d’origine, attraversato da figure forti e affascinanti, lontanissime dai cliché che po- polano l’immaginario occiden- New York tale. www.artness.nl The Armory Show, la più importante fiera d’arte newyorkese, quest’anno si tiene dal 3 al 6 marzo e ha un focus africano. A occuparsene, Julia Grosse and Yvette Mutumba, fondatrici della piattaforma Contemporary And dedicata all’arte contemporanea africana. Grazie a queste giovani donne, intraprendenti e preparate, nella Grande Mela arriveranno alcu- ne tra le più interessanti fotografe del continente e della diaspora: come l’elvetico-guineana Namsa Leuba, che con le sue immagini raccon- ta l’identità e la spiritualità africana attraverso lo sguardo occidentale. www.thearmoryshow.com

GLAMOUR di Stefania Ragusa

An African City sono le protagoniste della web serie An African Ngozi viene dalla Nigeria ma è cresciuta nel City, che lo scorso 24 gennaio ha inaugurato la Maryland e ha studiato relazioni internazionali. sue seconda stagione. Ambientata ad Accra e Zainab è nata in Sierra Leone, si è formata ad definita dalla Bbc «la risposta africana a Sex and Atlanta ed è una donna d’affari. Nana Taa è gha- the city», propone modelli femminili assolutamen- nese e ha frequentato la facoltà di giornalismo te inediti. «Le protagoniste fanno lavori brillanti alla Columbia University. Sade, padre ghanese e ben pagati, indossano abiti fashion disegnati e madre nigeriana, si è laureata ad Harvard, dagli stilisti locali più trendy (Christie Brown, Kiki lavorando poi tra Boston e New York. Makena, Clothing, Afro Mod Trends, Ameyo) e, nel tempo infine, proviene da una famiglia mista, si è laure- libero, ascoltano musica internazionale e fre- ata in legge a Oxford e ha un divorzio alle spalle. quentano i migliori ristoranti», racconta l’ideatrice Queste cinque donne, ambiziose, giovani e belle, Nicole Amarteifio. www.anafricancity.tv

africa · numero 2 · 2016 79 IN VETRINA

VIAGGI a cura della redazione

MALAWI sue rive è coperto da spiag- impurità. Qui si possono incon- 2016, quando è in programma Un lago fantastico ge di sabbia bianca che non trare babbuini, scimmie, faco- il festival internazionale Lake of È il terzo bacino africano hanno nulla da invidiare ai lito- ceri, leopardi, coccodrilli, anti- Stars, tre giorni di musica, arte, per dimensioni, dopo i Laghi rali marini. Secondo la Lonely lopi di varie specie, ippopotami poesia e teatro sulle rive del Vittoria e Ciad. Ospita oltre Planet, è lo specchio d’acqua ed elefanti. Le opportunità di Lago Malawi. lakeofstars.org mille specie di pesci, tra cui i dolce più bello del mondo. Nel alloggio per le vi- variopinti ciclidi, e una miriade 1980, la parte meridionale del site sono notevoli: impressionante di uccelli. Il lago, attorno a Monkey Bay, è lodge, campeggi, Lago Malawi, spina dorsale diventata un parco naturale, hotel, bungalow… dell’omonima nazione dell’Af- dichiarato patrimonio dell’uma- Se cercate una rica australe, è un paradiso nità dell’Unesco, al cui interno scusa per il viaggio, naturale per gli amanti del si trovano piccole isole, insena- segnatevi in agen- birdwatching, dello snorkeling ture rocciose, lagune e foreste da il weekend del e del relax. Circa il 70% delle di mangrovie che filtrano le 23-25 settembre

NAMIBIA cela paradisi naturali di incom- hanno cabine singole, doppie Il treno del deserto parabile bellezza. L’ex colonia e triple, e dispongono di bagno Non è indispensabile affittare tedesca vanta un’efficiente e salottino privato (c’è pure un fuoristrada per viaggiare rete ferroviaria... nonché il una carrozza “economy” cli- alla scoperta della Namibia, più sfarzoso dei treni africa- matizzata con sedili reclinabili). nazione stabile e sicura che ni: il Desert Express. Le sue Da non perdere il vagone pano- potenti locomotive, che trai- ramico con il tetto trasparente. nano ventiquattro vagoni di Lungo il tragitto sono previste lusso serviti da un ristoran- delle fermate e i passeggeri te, collegano in due giorni la possono scendere per brevi capitale Windhoek, nel cuore escursioni. La prima tappa è del Paese, con la cittadina Ombo, con sosta all’Okapuka di Swakopmund sulla costa Ranch, dove si possono effet- atlantica, lambendo le magi- tuare safari fotografici tra anti- che dune del deserto del lopi, giraffe e zebre. Namib. Gli scompartimenti www.africanexplorer.com

SENEGAL ta Patrimonio dell’Umanità in rovina e i carretti trainati pescatori e che offre la possibi- Cultura e relax dall’Unesco, con le sue viuzze da cavalli. E per finire, poco lità di immergersi nella cultura La primavera è la stagione strette e silenziose avvolte a sud di Dakar, ci si può rilas- e nella vita senegalese, sco- ideale per partire alla scoper- dalle buganville. A nord, ci sare a Begue Pokai (www. prendone i costumi, i sapori, ta del Senegal: una nazione sono il parco ornitologico di beguepokai.com), un ostello i profumi e i ritmi musicali. sicura e ospitale, calda e Djoudj e l’antica città di Saint a gestione familiare (italiana) Per il volo: Brussels Airlines. genuina, in gradevole equi- Luis, coi suoi edifici coloniali che sorge in un villaggio di www.brusselsairlines.com librio tra il mondo islamico (mite e tollerante) e l’Africa nera. Una meta economica che coniuga natura, cultura e relax balneare. Di fronte alla capitale Dakar occhieggia la minuscola isola di Gorée, ex porto di imbarco nella trat- ta degli schiavi, proclama-

80 africa · numero 2 · 2016

WEB a cura di Giusy Baioni

^ ^ STORIA ARTE Si chiama Maafa – lo sapevate? - l’equivalente Arte digitale. Ovvero arte del termine Shoah, riferito all’olocausto africano. che spazia dall’audio/visuale Deriva dal kiswahili e significa “disastro, tragedia”. all’animazione, dai progetti Si riferisce ai 500 anni di schiavitù, imperialismo, interattivi ai siti, dalla graphic colonialismo, apartheid. Tutto il continente ne porta art al design. Uno spazio cre- ancora le conseguenze, sia sociali che economiche. ativo collettivo in cui portare o Approfondirne gli aspetti storici e gli effetti sulla sto- trovare ispirazione: questo si ria e sul presente è l’obiettivo di un sito che racco- propone African Digital Art, un glie studi e materiali al riguardo, non solo per docu- portale pensato da una giova- mentare lo sfruttamento, ma anche per interrogarsi ne keniota ma con collabora- senza ipocrisie su connivenze e complicità da parte degli africani. E senza dimenticare lo sfruttamento tori in diversi paesi. In inglese:

economico e neocoloniale di oggi. In inglese: www.africanholocaust.net africandigitalart.com

^ ^ RELIGIONI CENSURA Argomento ampio e profondo, quello delle religio- Giro di vite per il web in Algeria. Il ministro delle ni, certo non esauribile da un sito web. Eppure Poste e delle Tecnologie dell’informazione, Houda qualcuno ci prova e raccoglie online notizie, blog Imane Feraoun, ha chiesto a un gruppo di esperti e siti che parlano di tutto ciò che ha a che fare di elaborare in tempi brevissimi una strategia per con la spiritualità e la fede in Africa. Nel continen- frenare la libera circolazione della pornografia e TAVOLETTE VOLANTI te, lo sappiamo, l’aspetto religioso non è relegato dei messaggi che incitano alla violenza e al terro- Se amate lo skateboard e al privato, ma è parte integrante della vita quoti- rismo. La prossima stretta dovrebbe riguardare gli avete in programma un viaggio diana. Ampio spazio a cristianesimo e islam, ma internet café, ritenuti incubatori di idee estreme. in Etiopia, mettete in valigia la anche alle religioni tradizionali. In inglese: vostra tavola volante e visitate religioninafrica.com questo sito, che vi mette in contatto con gli skater loca- li e svela le piste e i luoghi in cui potrete divertirvi assieme.

www.ethiopiaskate.org

^ ^ CUCINA ATTIVISTI Per chi ama met- Nata a Dakar, in Senegal, alla fine dello scorso anno, Africtivistes è una lega di cyber- tersi ai fornelli e attivisti che si propone di lavorare in rete a sostegno di democrazia partecipativa, diritti sperimentare nuovi umani, diritto all’informazione, trasparenza e lotta alla corruzione in Africa. Alla lega sapori, segnaliamo hanno aderito centinaia di militanti di 35 Paesi, convinti che le nuove tecnologie siano un sito di cucina la risposta più semplice ed economica ai regimi antidemocratici e corrotti. Regimi che ivoriana, ben fatto, temono la libertà d’espressione e la solidarietà con tante ricette transnazionale garantite dal web e che tentano illustrate, ma anche video esplicativi e una sezio- di stroncarle con leggi liberticide. Africtivistes ne dedicata ai consigli pratici delle lettrici. Una raccoglie l’eredità di movimenti come quello bussola fondamentale per orientarsi nella ricca che nel 2012 sconfisse il presidente senega- tradizione culinaria di Abidjan! Tanti menu com- lese Abdoulaye Wade, o quello che nel 2014 pleti, dall’antipasto al dolce. In francese: in Burkina Faso mise in fuga Compaoré dopo cuisine.abidjan.net 27 anni. In inglese: www.africtivistes.org

africa · numero 2 · 2016 81 IN VETRINA

LIBRI di Pier Maria Mazzola

Congo Inc. Il corsaro nero Rapiti con Dio Quando la fede Mercanti di di In Koli Jean Bofane di Stenio Solinas di G. Allegri, si fa azione schiavi G. Bussière, G. Marta di Paola Pedrini di Anna Pozzi Azione, intreccio… Che «filibustiere»! E E divertimento, iro- che «navigatore, av- Un paio di scarpe in L’autrice è tornata nella Una giornalista esper- nia, satira, mescolati venturiero, contrab- tre. Per due mesi. pri- missione delle Piccole ta di Tratta e sfrutta- a momenti di alta bandiere di stupefa- gionieri di Boko Ha- figlie di San Giuseppe mento nel XXI secolo drammaticità. Prota- centi e scrittore»! Il ram. Un’«esperienza a Ndithini (Kenya) per (così il sottotitolo) gonista del romanzo francese Henry de di spogliazione mate- avviarvi un centro diur- offre una mappa non è un giovane metà- Monfreid, morto a 95 riale totale». no per bambini con di- esaustiva ma ampia pigmeo-metà-bantu anni, diede il meglio E «spogliazione» sabilità fisica e mentale, di un fenomeno dai della Rd Congo. di sé tra il 1911 e il è una delle parole- che in famiglia di rado cento volti e in cre- Destinato a diventa- 1947, quando scor- chiave del toccante trovano l’attenzione e scita – il primo busi- re il capo della sua razzava per il Mar diario di suor Gilber- gli stimoli necessari. ness illegale globale. gente, si sente però Rosso dalla sua base te, canadese, rapita il Alle vicende quoti- Attinge ai dati più «un mondialista che a Gibuti. 4 aprile 2014 – con i diane del progetto, recenti, dell’Onu e aspira a diventare Un personaggio d’al- missionari vicentini che procede “a passo non solo, dando loro un globalizzatore». tri tempi, simile a che con lei firmano di valzer”, l’autrice vita tramite le tante Se ne va a Kinshasa, Rimbaud. Si convertì il libro – in una mis- alterna i suoi smagati testimonianze da lei dove vivrà una serie all’islam. Pur anar- sione in Camerun non interrogativi, tipici di raccolte negli anni. di avventure, diverrà chico “dentro”, pre- lontano dalla Nigeria. chi non è più un turista. Anche l’Africa – non leader dei bambini stò volontariamente i Tra le pochissime nascondiamocelo – di strada, farà società suoi servigi a Musso- cose che hanno (nem- Polaris, 2015, conosce pratiche at- con un cinese, con- lini. Aveva una sorta meno una bibbia), un pp. 175, € 13,00 tuali di schiavitù “en- cluderà (… o quasi) di conto personale bloc-notes e la penna dogene”. Una parte un affare con un ex aperto con il Negus. (che finirà…) con cui del volume è dedicata militare tutsi ricon- Più ancora con gli in- è stato scritto il dia- A PARIGI Il 17 marzo Alain all’Italia: una panora- vertitosi in dirigente glesi. Ne fece di tutti rio. mica che dovrebbe di parco nazionale (di i colori, e l’autore lo Una lettura da cui Mabanckou fa la sua lezione inau- provocare in chiun- cui non gli interessa racconta bene. emergono forza d’a- que legga un sopras- che il sottosuolo). Spicca il suo atteg- nimo, speranza e fede gurale del corso di Creatività artistica al salto d’indignazione Una straordinaria giamento con gli afri- non comuni (senz’al- e di… azione. La “commedia congo- cani: «Ha saputo mi- tro corroborate anche Collège de France (fondato nel 1530). tipologia nel nostro lese” che denuncia il schiarsi, immergersi dal dover vivere la Paese più diffusa – e ruolo di questo Pae- negli usi e nei costu- Settimana santa e la Per la prima volta da quando questa potenzialmente più se, trattato solo come mi, divenire tutt’uno Pasqua in quelle cir- risolvibile (tagliando riserva di materie con i suoi uomini pur costanze, e potendo cattedra esiste, sarà uno scrittore a occu- la domanda…) – è la prime, nella globaliz- restandone il capo». celebrare messa solo prostituzione (50% zazione. nei primi giorni). parla. Ed è un afri- cano. Di lui l’editrice nigeriane). 66thand2nd ha riedi- to di recente African San Paolo, 2016, 66thand2nd, 2015, Neri Pozza, 2015, Emi, 2015, Psycho in italiano. pp. 229, € 17,00 pp. 253, € 17,0 pp. 100, € 10,00 pp. 215, € 14,50

82 africa · numero 2 · 2016 MUSICA di Claudio Agostoni FILM di Simona Cella

Rokia Traoré Maître Gims Smokey Mediterranea Devil comes Néso Mon cœur Pre’volution to Koko Rock’a Sound avait raison Out / Here Rec Storia (vera) del viag- Wati B gio dal Burkina Faso Un viaggio nella me- È il sesto album della Autore di un hip hop di due uomini che, moria di Alfie Nze, cantante, compositri- Nato a Kinshasa, ca- musicalmente ele- dopo aver attraversato regista teatrale nige- ce e poli-strumentista pitale della Repub- gante e raffinato, ce- maliana attualmente- blica democratica del sellato su testi origi- il deserto, approdano riano trasferitosi in dislocata tra Bamako, Congo, è arrivato in nali. Per esempio nel a Rosarno, simbolico Italia negli anni No- Bruxelles e Parigi, e Francia da clandesti- brano di apertura, Le teatro della cosiddetta vanta, che rievoca vede il contributo alla no all’età di 2 anni e Président, Ma Moto rivolta dei migranti. due brutali episodi produzione di John anche adesso che sta et Moi, immagina di Girato tra Marocco e avvenuti in Nigeria: Paris (collaboratore per compierne 30 non portare Blaise Com- Calabria, con un cast la sanguinosa inva- di PJ Harvey, Tracy ha ancora ricevuto la paoré a fare un giro di non professionisti, sione inglese di Be- Chapman, Cleo T.). cittadinanza francese. in moto per la capita- selezionato in presti- nin City del 1897 e Se nel recente pas- Ciò non gli ha impe- le del Burkina Faso. giosi festival interna- lo scandalo dei ri- sato ha collaborato dito di diventare una Gli mostra la gente zionali e distribuito in fiuti tossici scaricati con la vincitrice del star, di fare quattro senza lavoro, le aree tutto il mondo, il bel- nel 1987 a Koko, un Nobel e romanziera figli, di convertirsi più povere della cit- Toni Morrison insie- all’islam, di lanciare tà, le scuole che non lissimo film di Jonas villaggio nel delta me all’insignito del la sua etichetta disco- funzionano... I due Carpignano, 32en- del Niger. Con un lin- MacArthur Genius grafica (la Monstre hanno un incidente e ne regista italo-afro- guaggio che mescola Grant, Peter Sel- Marin Corporation) vengono portati in un americano, non ha autobiografia, imma- lars, interpretando e di mettere sul mer- ospedale (che si chia- purtroppo ancora tro- gini d’archivio, teatro, Desdemona nel loro cato la Vortex, la sua ma proprio “Blaise vato una distribuzione road movie e ricostru- Othello, per questo prima linea d’abbi- Compaoré”): manca in Italia. Carpignano zioni oniriche, Devil lavoro si è avvalsa gliamento. Con il l’ossigeno e il presi- sta lavorando a un comes to Koko ricor- della collaborazione nuovo album confer- dente si fa portare in nuovo lungometrag- da la saga delle navi di John Paul Jones, ma il suo amore per aereo in Europa per gio sempre ambien- dei veleni, ignobile dei Kronos Quartet e Snoop Dogg e Mar- farsi curare. Più chia- tato a Rosarno. Se ne capitolo degli oscuri di Devendra Banhart. vin Gaye. ro di così... accorgerà qualcuno? rapporti italo-africani.

Modou Touré & I guerrieri del cricket The west african project ARC Music È arrivato a gennaio nelle sale Un lavoro che sembra pensato per fare da sottofondo sonoro a un tè alla britanniche, e potrebbe sbar- menta da bere in un caffè londinese di Londra. Modou Touré è figlio d’arte care in Italia questa primavera (suo padre suonava con Touré Kunda) e ha col- Warrions, il documentario sulla laborato con Carlos Santana e Talking Heads. squadra di cricket composta da guerrieri masai: L’inglese Ramon Goose è un bluesman che ha lavorato con e Charlie Musselwhite. nata nel 2009 nelle savane del Kenya, ha già Insieme hanno firmato gli 11 brani del cd, che conquistato la simpatia del pubblico e l’attenzio- sono cantati in wolof, mandinka e francese. La ne dei media, coniuga sport e impegno civile, conferma che Niger e Mississippi sfociano nello portando in campo l’orgoglio di un popolo fiero stesso mare... e nobile. maasaicricketwarriors.co.ke

africa · numero 2 · 2016 83 scriveteci IN VETRINA [email protected] fax 0363 48198 C.P. 61 - Viale Merisio, 17 POSTA a cura della redazione 24047 Treviglio BG

COLPA DI CHI? a professionisti e amatori. OMBRE SUL CAIRO BOOM O FAME? Ho letto la vostra intervi- Le dodici fotografie vin- Sono rimasto sconvolto Leggo che l'Etiopia è in sta alla scrittrice maliana citrici saranno pubblica- dalla morte di Giulio Rege- pieno boom economico, Aminata Traore che ci ac- te nel calendario 2017 di ni, lo studente italiano bar- sono in costruzione ferro- cusa di aver fomentato il Survival. La data di chiu- baramente ucciso lo scorso vie e dighe per miliardi di terrorismo jihadista. Pos- sura del concorso è il 30 gennaio al Cairo. L’Italia dollari... Contemporanea- sibile che gli intellettua- aprile 2016. dovrebbe avere il coraggio mente la Fao dichiara che li africani non facciamo www.survival.it di rompere ogni rapporto il Paese è in piena crisi mai un’autocritica – con- con il regime dell’ex gene- alimentare e che 10 milio- tro la propria classe diri- CATTIVI MAESTRI rale al-Sisi. Ma gli affari, si ni di etiopi sono a rischio gente – e scarichino ogni Sono schifata e preoccu- sa, vengono prima del ri- fame. Possono coesistere responsabilità per i mali pata per i toni volgari e spetto dei diritti umani. fame e boom economico? del mondo sull’Occiden- intolleranti usati da molti Stefania Sacconi, Fabrizio Floris te, avido e corrotto? politici italiani nei con- San Benedetto Sergio Arbore, fronti di migranti e profu- La realtà è complessa e Frosinone ghi. In giro ci sono troppi WORKSHOP spesso contraddittoria, “cattivi maestri” che stru- La sesta edizione del wor- specie in un Paese gran- CONCORSO FOTOGRAFICO mentalizzano in maniera kshop Dialoghi sull’Africa de quattro volte l’Italia. Survival International – il irresponsabile le tragedie si terrà il 19-20 Novem- Il Pil dell’Etiopia vola e il movimento mondiale per i umanitarie, alimentando bre 2016, come sempre a governo ha varato un am- diritti dei popoli indigeni paure, egoismo, razzismo, Milano. A breve pubbli- bizioso programma di ri- – apre le iscrizioni al suo violenza e xenofoba. cheremo il programma e forme. Ma fame e povertà terzo concorso fotografi- Stefania Morocutti, apriremo le iscrizioni: sono ancora diffuse. co internazionale, aperto Viterbo www.africarivista.it Marco Trovato

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