Retrodatazioni Lessicali: Storia Di Cose E Di Parole

Retrodatazioni Lessicali: Storia Di Cose E Di Parole

quaderni di archidata 1 Laboratorio di ArchiDATA 2020 Retrodatazioni lessicali: storia di cose e di parole a cura di Ludovica Maconi Accademia della Crusca © 2020 Accademia della Crusca Via di Castello, 46, 50141 Firenze FI [email protected] isbn: 978-88-89369-94-4 Comitato scientifico Vittorio Coletti, Michele A. Cortelazzo, Paolo D’Achille, Ludovica Maconi, Claudio Marazzini I contributi pubblicati in questo volume sono stati sottoposti a procedura di valutazione anonima Proprietà letteraria riservata Riproduzione, in qualsiasi forma, intera o parziale, vietata Progetto grafico e impaginazione Francesco Sensoli Copertina Barbara Fanini (la fotografia in copertina riproduce lo schedario di Bruno Migliorini oggi conservato nell’Accademia della Crusca) Realizzato da Progettinrete srl Nulla dies sine schedula indice ludovica maconi Spigolature anagrafiche in ArchiDATA 2020. Introduzione ai primi frutti del lavoro 9 ludovica maconi, elisabetta mantegna, giacomo micheletti Settecento retrodatazioni di parole antiche ricavabili dal TLIO 17 claudio marazzini Una parola della tradizione di studi danteschi: retrodatazione di «dantofilo» 29 paolo d’achille Le datazioni del termine «dialetto» e di alcuni suoi derivati 41 ludovica maconi Antipasti di parole della cucina e l’arte di datar bene 61 raphael merida Anatomia del lessico degli scienziati 95 martina forgnone Le parole della luce. Primi appunti sulla nascita del linguaggio fotografico italiano 109 elena tombesi Retrodatazioni da testi giuridici europei estratti dal sito EUR-Lex 133 giacomo micheletti Sulla volatilità del Web per documentare prime attestazioni di parole 159 paolo d’achille et alii Retrodatazioni dalla didattica a distanza 165 marco biffi, matilde paoli, raffaella setti (Retro)datazioni dalle risposte del Servizio di Consulenza della Crusca (2017-2019) 209 michele lavezzi, ludovica maconi Programmazione e lessicografia: dietro le quinte di ArchiDATA 239 michele lavezzi, ludovica maconi Elenco delle voci pubblicate in ArchiDATA 2017-20 con nuovo secolo di prima attestazione 255 ludovica maconi spigolature anagrafiche in archidata 2020. introduzione ai primi frutti del lavoro Questo volume, intitolato Laboratorio di ArchiDATA 2020, ha il compito di illustrare l’avanzamento dei lavori di retrodatazione del lessico italiano portati avanti dal gruppo di ricerca ArchiDATA nei primi tre anni di atti- vità, tra giugno 2017 e giugno 2020. ArchiDATA è l’archivio elettronico di retrodatazioni lessicali dell’Accademia della Crusca, ospitato negli Scaffali digitali di Crusca e raggiungibile all’indirizzo www.archidata.info. I contri- buti qui raccolti propongono spigolature in archivio, suggeriscono percorsi tematici interni al sito, presentano saggi di approfondimento sulla storia di alcune parole e sulle modifiche apportate al programma informatico per migliorare l’interrogazione del materiale pubblicato, anche tramite nuove possibilità di ricerca avanzata. In esergo al volume campeggia il motto nulla dies sine schedula (“nessun giorno senza una scheda”), tanto caro a Bruno Migliorini e fatto proprio dalla direzione di ArchiDATA. Come noto, Migliorini ha sempre dedicato molto impegno nello studio del lessico: le schede su cui annotava fonti e date di nascita delle parole venivano poi organizzate in ordine alfabetico in un grande schedario, un mobile a forma di cassettiera oggi conservato presso l’Accademia della Crusca e qui riprodotto sulla copertina del libro, in omaggio al maestro degli storici della lingua italiana, maestro che per primo, negli anni Quaranta, avviò un vero e proprio ufficio di anagrafe del lessico italiano, il primo laboratorio per il monitoraggio della nascita delle parole. Grazie alle sue capillari schedature, Migliorini, come ricorda il fi- glio Paolo, «in un’epoca in cui non erano ancora stati inventati i computer, di ogni parola sapeva dire in pochi istanti […] la data di nascita e il nome di chi quella parola aveva usata per primo»1. 1 P. Migliorini, Un ricordo di mio padre, in Bruno Migliorini, l’uomo e il linguista, Atti del convegno di studi di Rovigo, Accademia dei Concordi, 11-12 aprile 2008, a cura di M. 10 | ludovica maconi Il Laboratorio di ArchiDATA vuole dunque riproporre il paziente e me- ticoloso lavoro miglioriniano di schedatura di prime attestazioni lessica- li, nella consapevolezza che le singole schede avranno valore culturale quando si potrà ragionare su un grande archivio di parole, frutto di lavoro collettivo. Allora sarà possibile costruire un discorso storico, argomentato e ben documentato, sull’evoluzione del nostro patrimonio lessicale. Nel frattempo, iniziamo a pubblicare in questa sede alcuni risultati e riflessio- ni nate dal nostro primo raccolto. Alla data di inaugurazione del sito e di avvio del progetto, nel giugno 2017, abbiamo pubblicato un blocco di 500 voci retrodatate, frutto di mie ricerche in Google Libri. Poiché fin dalla nascita il sito ArchiDATA ha dichiarato l’ambizione di diventare il centro di raccolta dei tanti contributi su retrodatazioni che ad oggi escono in sedi disparate (disperdendo materiale che acquisterebbe più valore se riunito in un’unica sede), alle retrodatazioni raccolte di prima mano, firmate dal ricercatore e documentate con riproduzione fotografica della fonte, con frontespizio e passo di riferimento, sono state affiancate “schede di re- dazione”: così abbiamo chiamato le retrodatazioni acquisite da articoli e saggi che propongono aggiornamenti rispetto alle date fornite da DELIN e GRADIT2. Nel giugno 2020, a distanza di tre anni di attività, ArchiDATA pubblica oltre 6.000 voci retrodatate e 700 schede di retrodatazioni di locuzioni3. Nel 1946 Bruno Migliorini, che già si era dedicato all’attività lessicogra- fica come revisore dei dizionari di Cappuccini e Panzini4, diede alle stampe il fortunato volumetto Che cos’è un vocabolario?, nel quale faceva la storia Santipolo e M. Viale, Rovigo, Accademia dei Concordi Editore, 2009, p. 4. Il celebre motto miglioriniano e l’intensa attività di schedatura di prime attestazioni sono ricordati anche da I. Baldelli, Bruno Migliorini studioso della lingua italiana, in L’opera di Bruno Migliorini nel ricordo degli allievi, con una Bibliografia dei suoi scritti a cura di M.L. Fanfani, Firenze, Acca- demia della Crusca, 1979, p. 20. 2 Le voci acquisite da questa bibliografia, elencata in apposita pagina del sito di Archi- DATA, vengono poi ricontrollate dalla redazione per eventuali miglioramenti nella datazione raggiungibili attraverso la consultazione delle biblioteche digitali della Rete. Nel testo alterno con coerenza le sigle DELI e DELIN, a indicare rispettivamente la prima e la seconda edizio- ne del Dizionario etimologico della lingua italiana di Manlio Cortelazzo e Paolo Zolli (Bologna, Zanichelli). Tradizionali sono le sigle con cui si citano i dizionari (in ogni caso, per il loro scioglimento, cfr. l’avviso in calce a questa introduzione). 3 Di cui 2.500 retrodatazioni raccolte di prima mano da me e da nostri autori e 3.500 schede di redazione. I dati si ricavano dalla pagina “Autori”, dalla quale si accede anche ai lemmari curati da ogni collaboratore. In redazione abbiamo altre 3.000 retrodatazioni da me raccolte per gli aggiornamenti dello Zingarelli 2018 e 2019 e che, nel proseguimento dei lavori, verranno inserite nel sito di ArchiDATA. 4 Cfr. C. Marazzini, Zingarelli, Cappuccini e Panzini attraverso Migliorini. Lessicografia dell’uso e parole nuove in Italia nella prima metà del Novecento, in «Lingua e stile», vol. XLIX, f. 2, 2014, pp. 235-269. spigolature anagrafiche in archidata 2020 | 11 delle varie tipologie di dizionari. Nel capitolo dedicato alla «datazione del lessico», l’autore lamentava il fatto che nessuno dei nostri vocabolari for- nisse ancora l’indicazione della data di nascita delle parole: Un’indicazione preziosa, che è fornita regolarmente da alcuni grandi vocabo- lari stranieri, è la data degli esempi. Solo per mezzo delle date ci si può render storicamente conto della prima apparizione del vocabolo, della sua espansione e, in alcuni casi, della sua estinzione. Dal più antico esempio documentato nella lingua ha inizio la storia di ciascuna parola, o almeno la fase che più interessa. Perciò la data del primo esempio è una notizia importante, direi anzi indispensabile, sia per i maggiori dizionari descrit- tivi o normativi i quali si rifacciano alla storia dei vocaboli, sia per i vocabolari etimologici […]. Che nessuno dei nostri vocabolari dia sufficienti informazioni a questo riguar- do, è ovvio, se si pensi ai criteri che hanno per secoli guidato la loro compilazione. Dei due fini a cui i vocabolari debbono rispondere, quello documentario e quello normativo, al secondo si è sempre attribuito importanza predominante, per non dire esclusiva5. Migliorini richiamava dunque l’attenzione dei colleghi su un terreno che in Italia era ancora tutto da esplorare, e spiegava la mancanza di infor- mazioni sulla datazione delle parole nei vocabolari italiani con la maggiore importanza attribuita dai nostri lessicografi al compito normativo del vo- cabolario rispetto al compito documentario che pure spetta a tali repertori. Dobbiamo andare al 1979, anno in cui Manlio Cortelazzo e Paolo Zolli licenziarono il primo volume del DELI6, Dizionario etimologico della lingua italiana, per poter dire (uso le parole dei due studiosi nell’introduzione al Dizionario), che il «problema della datazione dei vocaboli, affrontato da B. Migliorini trentacinque anni fa, sta ora arrivando, lentamente, ad una solu- zione, ma, specialmente

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