
1 · 2001 Gennaio ~ zw COMMISSIONE EUROPEA RAPPRESENTANZA IN ITALIA alla Commissione, organismo indipenden­ te e imparziale che gestisce le sovranità Romano Prodi: come comuni, e sottoposta al controllo costante ripartire da Nizza della giurisdizione europea (vedi «il pun­ to>>). È collocato sotto il segno della «E», anzi tre volte «E», il programma della presi­ denza di turno svedese dell'Unione: E co­ me Enlargement, ampliamento, come Em­ ployment, occupazione, come Environ­ ment, ambiente. Così il premier Goran Partito europeo Persson davanti al Parlamento europeo. criteri e risorse Romano Prodi ha giudicato «particolar­ mente incisivo>> il programma della tripla Con l'approvazione di una proposta di re­ «E>> che può diventare quintupla perché golamento sullo statuto e il finanziamento «la lettera E sta innanzi tutto per Europa e dei partiti politici europei, la Commissione sta anche per euro>>. Accolta con favore ha portato a compimento un processo av­ l'integrazione di Prodi, Persson ha spiega­ viato nel giugno dell'anno scorso, quando to che la prima E, quella che sta per Enlar­ essa si impegnò, davanti al Parlamento, a gement, costituisce una svolta storica per promuovere iniziative per chiarire statuto il vecchio continente, che si appresta a por e finanziamento def partiti politici europei. fine a «Una quasi secolare divisione inter­ Così, il 12 luglio 2000, la Commissione na fra l'oriente e l'occidente>>. La seconda aveva adottato un suo contributo comple­ E di Employment coincide con la prima mentare alla Conferenza intergovernativa verifica, che sarà effettuata nel vertice di sui partiti politici europei, ripreso nelle Stoccolma, del piano lanciato dai Quindici conclusioni del vertice di Nizza. Ora arri­ a Lisbona nel marzo scorso per «fare del­ va il regolamento che definisce i criteri per l'economia europea il sistema più compe­ accedere allo status di partito politico eu­ titivo su scala mondiale>>. Infine la E di ropeo e per ottenere i relativi finanziamen­ Environment, dove la Svezia vuole «la­ ti pubblici. Il presidente Prodi si è recato in sciare un'impronta>> spingendo l'Europa Parlamento subito dopo l'approvazione «verso posizioni d'avanguardia sul piano del testi da parte della Commissione per il­ ecologico senza entrare in conflitto con il lustrarne il contenuto alla Conferenza dei sociale o l'economico>>. presidenti dei gruppi politici. <<Questa ini­ Il presidente Prodi ha colto l'occasione del ziativa · ha detto Prodi - costituisce un dibattito sul programma della presidenza passo avanti politicamente importante. Es­ svedese per rilanciare le riflessioni sull'av­ sa contribuisce a creare le condizioni favo­ venire della costruzione europea. Con Niz­ revoli per rafforzare il legame così neces­ za, ha detto Prodi, «non è il metodo Mon­ sario fra le istituzioni, in primo luogo il net ad aver raggiunto i suoi limiti, come Parlamento, e i cittadini dell'Unione>>. Il sostengono alcuni, ma è il metodo intergo­ regolamento deve essere ora approvato al­ vernativo a mostrare la corda>>. Allora l'unanimità dal Consiglio dei ministri, do­ «dobbiamo trame qualche insegnamento po consultazione del Parlamento. per il dibattito sul futuro dell'Unione>>. Sono tre i criteri per definire un partito Romano Prodi vede un processo articolato <<europeo>>: democratico, di partecipazione in tre fasi che dovrebbe rimettere in moto al dibattito politico a livello europeo, di il divenire dell'Unione, partendo dal dopo rappresentatività. Il primo criterio prevede Nizza. Una prima fase di «dibattito allar­ che il partito europeo rispetti nel suo pro­ gatO>> deve coinvolgere le forze attive a gramma e nelle sue attività i principi fon­ tutti i livelli nei paesi membri e in quelli damentali iscritti nel Trattati, in particola­ candidati. La Commissione darà l'esempio re i principi democratici e dello stato di di­ convocando una riunione con i capi dei ritto. In secondo luogo il partito deve, aver gruppi parlamentari dei partiti politici eu­ costituito un gruppo nel Parlamento euro­ ropei per esaminare le poste in gioco, i me­ peo, oppure dichiarare l'intenzione di co­ todi e le strategie per coinvolgere l'opinio­ stituirne uno o di partecipare a uno esi­ ne pubblica dei vari paesi. La seconda fa­ stente. Il terzo cflllerio implica che il parti­ se di «riflessione strutturata>> si aprirà do­ to abbia eletti a livello europeo, nazionale po il vertice di Laeken che concluderà a fi. o regionale in almeno un terzo degli Stati ne anno il semestre di presidenza belga. membri o abbia ottenuto almeno il 5 per Infine sarà indetta una nuova Cig che do­ cento dei voti alle elezioni europee in un vrà essere «breve, conclusiva e decisiona­ terzo degli Stati membri. In questo modo le>> e deve segnare una svolta rispetto al la Commissione ritiene che <<saranno pre­ metodo intergovernativo «a porte chiuse>>. servati, da una parte, il carattere aperto del Il risultato finale, nella visione di Prodi, finanziamento, che non è limitato ai parti­ sarà un'Unione dinamica, ancorata su una ti esistenti, e, d'altra parte, la neutralità del doppia legittimità democratica dei popoli e finanziamento nei confronti della libera degli Stati, costruita efficacemente attorno scelta dei cittadini che si associano per r creare un partito politico europeo, fatto 100 miliardi di euro su dieci anni solo per salvo il rispetto dei principi fondamenta­ l'ambiente e i trasporti) e continuare a dare li». I finanziamenti dovrebbero ammonta­ risposte alle difficoltà persistenti nei quin­ re a 7 milioni di euro nel primo anno. Il dici Stati membri attuali>>. A questo stadio controllo sull'utilizzazione dei fondi sarà la Commissione non fa alcuna proposta ma effettuato da un ente autonomo esterno. intende lanciare un ampio dibattito coinvol­ gendo al suo fianco il Parlamento europeo. Il 21 e 22 maggio prossimi, organizzato dalla Commissione, si svolgerà a Bruxelles un <<Forum sulla coesione>>. Coesione difficile nell'Unione a 27 Il primo rapporto della Commissione euro­ pea sulla coesione economica e sociale Pese: poco efficaci aveva «fornito una base solida all'elabora­ le «strategie comuni» zione di Agenda 2000>>, ha ricordato il commissario responsabile della politica Le <<strategie comuni>> introdotte dal Trat­ regionale Miche) Barnier; il secondo, ap­ tato di Amsterdam per rendere più effica­ provato il 31 gennaio scorso, deve essere ce la gestione della politica estera comune la base della necessaria riflessione sul fu­ (Pese) «non funzionano, almeno come so­ turo della politica di coesione nell'Unione no state utilizzate sinora>>. Il giudizio è di ampliata a est. <<La politica di coesione - Javier Solana, l'Alto rappresentante del­ ha detto Michel Barnier - è un elemento l'Unione per la Pese, ed è ampiamente centrale del modello di società che è pro­ condiviso dai capi della diplomazia euro­ prio dell'Europa. Essa deve restarlo. L'U­ pea ai quali è stato illustrato nella loro riu­ nione europea è uno spazio che organizza nione di gennaio a Bruxelles. Sinora il le sue solidarietà. Ma poiché il contesto è Consiglio europeo ha approvato tre strate­ cambiato, poiché l'Unione stessa acqui­ gie comuni: sulla Russia, l'Ucraina e il sterà in qualche anno una dimensione nuo­ Mediterraneo. Una volta adottate dai capi va, occorre dare un senso nuovo a questa di governo all'unanimità, le strategie co­ politica. Occorre porsi tre domande: una muni dovrebbero consentire un'azione più politica di coesione per fare cosa? Per chi? spedita, con decisioni ministeriali a mag­ E come?>> gioranza. Questo nelle intenzioni, nella Il bilancio di questi ultimi anni tracciato realtà le strategie comuni non hanno per­ dal rapporto è piuttosto positivo. Dalla ti­ messo di rafforzare il ruolo dell'Unione ne degli anni '80, sono diminuite di un ter­ sulla scena internazionale. Il loro impatto zo le disparità fra paesi membri e di un <<è stato in parte positivo>>, ha riconosciuto quinto quelle fra le regioni. Nei tre Stati Solana, <<perché hanno consentito di in­ membri meno prosperi - Grecia, Spagna e quadrare in un solo insieme diversi aspetti Portogallo- il reddito medio per abitante è delle azioni europee, ma nel complesso es­ passato dal 68 per cento della media Ue se si sono rivelate insufficienti>>. nel 1988 al 79 per cento nel 1999. Ma re­ Si sarebbe potuto forse, dice Solana, indi­ stano sacche di povertà e certe regioni so­ care temi più limitati per le prime strategie no ancora troppo isolate, mancano di ma­ comuni in maniera da poterne verificfre il nodopera qualificata, d'investimenti e non funzionamento con meno pubblicità. E sta­ hanno gli strumenti per accedere alla so­ to dispersivo, forse, fissare come grande te­ cietà dell'informazione. Nel 1999la disoc­ ma di una strategia l'intera Russia mentre cupazione era al di sopra del l O per cento sarebbe stato più efficace puntare gli sforzi in Francia, Finlandia, Grecia e Italia men­ su un solo tema, magari quello più delicato tre era inferiore al 5 in Lussemburgo, della Cecenia. Forse, dice Solana, utiliz­ Olanda, Austria e Portogallo. Ma le dispa­ zando tutti i suoi strumenti economici e di rità fra paesi e regioni sono destinate a rad­ pressione politica l'Unione avrebbe potuto doppiare nella futura Unione a 27. Se essa contribuire a risolvere il problema ceceno. esistesse già oggi, più di un terzo della po­ Da una presidenza dell'Ve all'altra si per­ polazione vivrebbe in paesi nei quali il de poi il senso delle priorità. Il loro conte­ reddito per abitante sarebbe inferiore al 90 nuto non presenta alcun valore aggiunto per cento della media dell'Unione contro ma riprende in sostanza le politiche esi­ un sesto nell'attuale Unione a 15. stenti. La pubblicazione ne fa più dichiara­ Di fronte all'aumento delle disparità, per zioni politiche comprensive di tutto che Miche] Barnier <<una politica di coesione strumenti operativi. Secondo Solana le sarà credibile solo se disporrà di mezzi ade­ strategie devono diventare documenti in­ guati.
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