UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO Quaderni di Ateneo 15 Il volume è stato realizzato con il contributo del Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Realizzazione: Settore Editoriale e Redazionale - Area Gestione delle Attività di Comunicazione Stampa: Pubbligrafica di Giuseppe Labianca Marzo 2015 ISBN 978-88-88793-65-8 2 CIBO E/È CULTURA Convegno di studi Bari, 31 maggio - 1 giugno 2013 a cura di Silvana Ghiazza Bari, 2015 3 4 Indice Presentazione………………………………………………………………pag. 7 Silvana Ghiazza Saluto del Presidente del Comitato Tecnico Scientifico MIUR “Scuola e Cibo”…………………………..pag. 9 Riccardo Garosci Saluto del Rettore…………………………………………………………pag. 11 Corrado Petrocelli PRIMA SESSIONE: CIBO E LETTERATURA Le funzioni narrative del cibo nel testo letterario: linee di analisi…………………………………………pag. 19 Silvana Ghiazza «Cataratta maravigliosa». Il cibo in Gadda: funzioni e figure………………………..……………pag. 32 Giuseppe Bonifacino L’arte polimaterica della cucina futurista tra autarchia e sperimentazione………………………………………..pag. 51 Guido Andrea Pautasso A tavola con l’eroe dannunziano. Simbologia del cibo nel Trionfo della morte………………………………………..pag. 68 Giacomo Cecere 5 SECONDA SESSIONE: CIBO E LINGUAGGI Cibo, linguistica e retorica: modelli di analisi a confronto tra gustemi e word design…………………………………….pag. 89 Maria Catricalà Raccontando del cibo con le Fiabe italiane di Italo Calvino…………………………………………...pag. 109 Augusto Ponzio e Susan Petrilli Mangiare bere spettatore cinema…………………………………………..pag. 127 Anton Giulio Mancino I pensieri del paziente obeso. Binge eating disorder e obesità: approccio e supporto relazionale e psico-comportamentale………………………………………………………pag. 138 Alessandro Catucci La vite e il vino nell’opera enologico-letteraria di Prospero Rendella………………………………………………………....pag. 149 Rossana Novielli La funzione metaforica del cibo nei libretti dell’opera lirica…………pag. 165 Roberto Calisi 6 Presentazione Silvana Ghiazza A partire dalla ‘scoperta’ – a metà degli anni Sessanta, sulla scia delle ricerche condotte dall’École des Annales – dell’esistenza di quella è stata definita, con formula destinata ad avere successo, “cultura materiale”, si è sempre più affermata la consapevolezza che una realtà così fondamentale per la vita stessa, qual è l’alimentazione, sia inserita in una rete di rapporti complessi in cui storia privata dell’individuo, dinamiche sociali, fattori economici e rapporto col territorio si intrecciano costantemente e rimandano a profondi significati simbolici e culturali. Non solo nutrimento, dunque, né mero strumento di sopravvivenza. Il cibo si è andato arricchendo nel tempo dei valori legati alla civilizzazione; è entrato nella rete complessa di significati intessuta dall’umanità nella sua storia: dalla natura alla cultura, come sottolineava Lévi Strauss precisando che il cibo costituisce una forma di linguaggio non verbale che si struttura, al pari di 1 altri linguaggi, in un organico sistema di segni. Cibo e cultura, dunque: un rapporto strettissimo, che sfocia in un’identità, perché il cibo è cultura. Ecco la ragione del titolo di questo Convegno, che vuole essere un’occasione di approfondimento e riflessione intorno a una tematica che, soprattutto in questi ultimi decenni, si è andata sviluppando in modo esponenziale e fin troppo pervasivo, con risvolti però particolarmente interessanti in ambito formativo rispetto all’educazione delle nuove generazioni, non solo a livello individuale ma anche come strumento di comunicazione interpersonale e interculturale, per la promozione di dinamiche di incontro, condivisione, integrazione, tanto più indispensabili in una società che si avvia a diventare sempre più multietnica. La corretta alimentazione è inoltre diventata, negli ultimi decenni, una necessità sempre più sentita, quando non una vera e propria emergenza, soprattutto per il mondo giovanile più esposto ai rischi di una massiva omologazione e al fascino di modelli distorti: l’obesità e gli altri disturbi del comportamento 1 C. Lévi Strauss, Il crudo e il cotto, Milano, Il Saggiatore, 1966. 7 alimentare – anoressia, bulimia, alcoolismo – si sono diffusi in modo preoccupante proprio fra i più giovani. Per tutte queste ragioni si comprende come l’educazione alimentare sia al centro dell’attenzione del mondo scolastico: in questa linea si muove l’imponente progetto ministeriale “Cibo & Scuola”, avviato nel 2009 per la diffusione dell’educazione alimentare nelle scuole di ogni ordine e grado; e in questa linea si è svolto nella nostra Università, nello scorso anno accademico, un Master in “Educazione alimentare. Formazione e didattica per un’educazione alimentare eco-consapevole”, promosso dal Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione. Su un piano più ampio, questo tema costituisce un nodo fondamentale di riflessione e impegno per il mondo civile: non a caso, intorno al tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita” ruoterà un evento di risonanza internazionale come l’Expo 2015. Di questa vasta tematica il Convegno intende esplorare alcuni aspetti, affrontando in particolar modo la polisemia del cibo come segno, nelle diverse forme di linguaggio. La prima parte delle relazioni approfondirà la dimensione più specificamente letteraria dell’universo che ruota intorno al cibo, attraverso sondaggi diversi su autori e movimenti. In un secondo momento, l’attenzione si allargherà ad altre dimensioni, secondo prospettive ermeneutiche diverse: dalle strutture della lingua al cinema, alle implicazioni semiotiche e psicologiche del cibo. Concludo rilevando come sia motivo di grande soddisfazione che un contributo di riflessione e di idee sia apportato dalle comunicazioni di due corsisti del Master, Rossana Novielli e Roberto Calisi, primo frutto concreto a cui ci auguriamo ne seguano altri. 8 Saluto del Presidente del Comitato Tecnico Scientifico MIUR “Scuola e Cibo” Riccardo Garosci Mi fa piacere porgere quest’oggi, come Presidente del Comitato Tecnico Scientifico MIUR “Scuola e Cibo”, il mio saluto a questo Convegno che si svolge nell’ambito del Master in “Educazione alimentare” dell’Università di Bari, evidenziandone in particolare i contenuti culturali passati e presenti. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, attraverso il Comitato “Scuola e Cibo”, organismo tecnico-scientifico, è delegato a seguire le attività di educazione scolastica alimentare. Entrambe le strutture, il Comitato del MIUR e il nuovo Master sono in qualche modo legate all’importante appuntamento dell’intero Sistema Italia, la prossima Expo Universale 2015, proprio sul tema dell’alimentazione. Su questo fondamentale e trasversale argomento, tutto il Paese concentrerà, nel tempo che ci separa al 2015 ma anche successivamente, gli sforzi di crescita e di conoscenza dell’area food. Il cibo è tutto. È, prima di tutto, cultura (con il diritto di perpetuare e far crescere conoscenze, tradizioni, letteratura, ricette di origine diversa). È economia (con creazione di lavoro e interscambio di prodotti dell’agroalimentare e della produzione). È sociale (con il dovere di aiutare Paesi e situazioni dove il cibo e l’acqua scarseggiano). È ambiente (con l’obbligo di risparmiare le materie prime, che non sono inesauribili su un pianeta che inizia a presentare il conto dello sfruttamento diffuso). È energia (con l’applicazione di metodi di ricerche continuative per interpretare rischi e opportunità del cambiamento in atto). È salute (con diritto-dovere di controllare la propria alimentazione, al fine di prevenire sovrappeso e sottopeso da adolescenti e malattie anche in età adulta, il cui costo delle cure ricade sull’intera collettività). È sport e attività motoria (legate a una corretta alimentazione, quale percorso ideale per sviluppare le migliori condizioni psico-fisiche). Il cibo è tutto questo e molte altre cose, trasversalmente legate alla conoscenza dei suoi percorsi, della filiera tutta, della sostenibilità e della solidarietà: l’educazione alimentare. 9 L’Expo 2015, proprio sui temi della nutrizione e dunque le nuove iniziative come quella lodevole attivata oggi, sono l’occasione per fare della Scuola, dell’Università e dell’intero Sistema formativo nazionale, un comparto adeguato e moderno, al passo con i sistemi vigenti nell’Unione Europea, cogliendone opportunità e indicazioni, in un quadro di orientamento che veda gli studenti di tutte le età muoversi in uno scenario internazionale, preparandosi anche per un qualificato ingresso nel mondo del lavoro. La comprensione del processo conoscitivo e culturale di nutrizione personale e collettiva, delle valenze salutistiche e ambientali, nonché della stagionalità e territorialità dei prodotti alimentari, dei consumi responsabili, oltre che dei contesti economici e sociali entro i quali si muove nel suo complesso il sistema cibo, è indispensabile: per se stessi e per le comunità di cui ogni individuo fa parte. Ecco perché, salutando e ringraziando le Istituzioni tutti i docenti, in particolare la prof. Silvana Ghiazza, organizzatrice dell’iniziativa odierna, che lavoreranno con il nuovo progetto, auguriamo i migliori risultati. 10 Saluto del Rettore Corrado Petrocelli Sono particolarmente lieto di essere qui, oggi, a formulare il saluto inaugurale di questo importante Convegno di studi promosso dal Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione, nell’ambito di un Master innovativo come quello in “Educazione alimentare”. E voglio ringraziare in particolare la prof. Ghiazza per il fervore e la passione dedicati all’ideazione
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