
PIANO DI EMERGENZA ESTERNa STABILIMENTO NUOVA SOLMINE S.P.A. LOC. CASONE – SCARLINO (GR) Edizione 2020 SCHEDA INFORMATIVA SINTETICA (Chiunque ha interesse ad acquisire informazioni più dettagliate sulla pianificazione predisposta può avanzare richiesta alla Prefettura - Ufficio Territoriale di Grosseto per visionare il testo integrale del documento) Premessa Il piano di emergenza esterno dello stabilimento Nuova Solmine S.p.a., sito in località Casone di Scarlino, fornisce le migliori procedure che ciascun Ente/Autorità competente dovrà adottare in caso d’incidente che possa avere delle ripercussioni all’esterno dell’impianto, tenuto conto dei quantitativi di prodotti depositati, delle caratteristiche di pericolosità degli stessi, dell’ubicazione e degli effetti previsti. Il piano è stato redatto in attuazione dell’art. 21 del decreto legislativo 26 giugno 2015 n. 105, secondo le “Linee guida – dicembre 2004” diramate con la Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile N° DPC/GEV/0012522 del 4/03/2005. Per l’elaborazione del documento è stato istituito un gruppo di lavoro composto da rappresentanti della Prefettura di Grosseto, della Provincia di Grosseto, del Comune di Scarlino, del Comune di Follonica, del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Grosseto, della Questura di Grosseto, del Comando Provinciale Carabinieri di Grosseto, del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Grosseto, della Sezione Polizia Stradale di Grosseto, del Posto Polizia Ferroviaria di Grosseto, del Comando Polizia Municipale di Scarlino, del Comando Polizia Municipale di Follonica, del Settore Rischio Industriale ARPAT - Area Vasta Centro di Firenze, del Dipartimento ARPAT di Grosseto, dell’Azienda USL Toscana Sud-Est, del Servizio Emergenza 118 di Grosseto e dello stabilimento Nuova Solmine S.p.A. Il piano: a) descrive gli scenari derivanti da evenienze calamitose collegate al ciclo produttivo per la produzione di acido solforico. b) pianifica le misure da adottare da parte delle Autorità competenti per gestire l'emergenza e contenere al massimo le conseguenze dell'evento calamitoso sull'ambiente esterno nonché l'attività informativa e di soccorso per le popolazioni delle zone coinvolte nell'emergenza; c) standardizza le procedure e i messaggi da diramare per la sua attivazione; d) predispone i sistemi di allarme indispensabili per avvertire la popolazione e i soccorritori del pericolo incombente; e) prevede, da parte del Sindaco, la preventiva informazione alla popolazione presumibilmente interessata dall’evento pericoloso; f) raccoglie la cartografia degli elementi vulnerabili unitamente ai luoghi ove è necessario inviare con tempestività i soccorsi. Inquadramento territoriale Lo stabilimento della Nuova Solmine S.p.A. è ubicato in località Casone nel Comune di Scarlino. Lo stabilimento si colloca nella parte terminale della Valle del Fiume Pecora nell’ambito della pianura del Casone, compresa tra l’abitato di Follonica e i rilievi di Poggio Petraiola a Nord, la dorsale collinare delle Serre ad Est, i rilievi collinari di Scarlino e Gavorrano a Nord-Est e la linea di costa a Sud-Ovest. Coordinate geografiche * (Greenwich): latitudine N 42° 55’ 226’’ * rispetto al camino punto di emissione longitudine E 10° 47’ 820’’ B1.F L’area è caratterizzata da un assetto geomorfologico pianeggiante con quote sul livello del mare oscillanti tra i 6 e i 7 metri. Il corso d’acqua più vicino è il fiume Pecora che si trova a ovest dello stabilimento. Il reticolo delle acque superficiali di riferimento del PAI (Piano per l’Assetto Idrogeologico nel Bacino Toscana Costa, approvato con D.C.R. n° 12 del 25/01/2005) individua, nell’interno dell’area d’interesse alcuni corsi d’acqua tra i quali, quelli più significativi ai fini della valutazione della pericolosità idraulica, risultano essere: 1) Fiume Pecora, individuato nel Quadro conoscitivo del PIT (Piano di Indirizzo Territoriale) con codice GR 740 2) Canale Allacciante, individuato nel Quadro conoscitivo del PIT con codice GR 510 3) Controfossa Canale Allacciante, individuato nel Quadro conoscitivo del PIT con codice GR 694. La carta della pericolosità in relazione al rischio idraulico del Piano Strutturale del Comune di Scarlino suddivide l’area d’interesse in due classi di pericolosità: 2° Classe (Pericolosità bassa) 3° Classe (pericolosità media): terreni che possono interessati da episodi di allagamento e/o ristagno d’acqua. Il PAI individua alcune zone in area P.I.M.E. (pericolosità idraulica molto elevata) ed altre in area P.I.E. (pericolosità idraulica elevata). Lo stabilimento è classificato in IV classe di sismicità, ovvero comune a bassa sismicità. L’ambiente immediatamente circostante è caratterizzato da: ad ovest dal fiume Pecora; a sud dallo stabilimento Venator Italy Srl (impianto di produzione di biossido di titanio); ad est dall’impianto di termovalorizzazione di proprietà di Scarlino Energia S.r.l., dalla S.P. n. 135 “Casone” e da terreni di proprietà Nuova Solmine; a nord dalla S.P. n.106 del “Cassarello” e da un’area artigianale. Nelle immediate vicinanze dello stabilimento non vi sono strutture strategiche o rilevanti tipo: strutture ospedaliere e sanitarie, strutture civili e per l’istruzione. Si rileva tuttavia la presenza di: un’area industriale che si estende fino alla costa, che comprende oltre alla Nuova Solmine anche le seguenti aziende: - Scarlino Energia s.r.l. che produce energia elettrica dalla combustione del CSS e gestisce un laboratorio ambientale ed un impianto di trattamento reflui liquidi (TAS) - Venator Italy s.r.l. che produce biossido di titanio - Soleco s.r.l. (laboratorio di ricerca e analisi nel campo della chimica) - GR Trasporti s.r.l. (autotrasporto merci) - Getras s.r.l. s.r.l. (trasporti merci a lunga distanza) - Solbat s.r.l. (prodotti igienizzanti e detersivi) - Petri s.r.l. (impresa di movimento terra e lavori edili) - Erre.Erre di Ricevuto Franco (autocarrozzeria); un’area artigianale in località la Botte posta a nord, a circa 1000 metri dallo stabilimento; un raccordo ferroviario che collega lo stabilimento della Nuova Solmine alla stazione di Scarlino Scalo; il pontile in loc. Puntone di Scarlino, in concessione alla Nuova Solmine S.p.a., per il carico e scarico delle navi cisterna, a supporto della propria attività di commercializzazione, produzione e vendita di acido solforico; la linea ferroviaria Roma-Genova, che corre a circa 1200 metri dallo stabilimento; la S.P. n.152 “Vecchia Aurelia”, a circa 1800 metri dallo stabilimento in questione e con percorso parallelo alla linea ferroviaria suddetta; un campo per il volo sportivo a circa 1900 metri dal confine sud-est dello stabilimento; S.P. n.106 del “Cassarello”; S.P. n. 135 “Casone”. Dati identificativi dello Stabilimento Società: Nuova Solmine S.p.A. Gestore dell’attività: Ing. Giuliano Balestri - Legale rappresentante Responsabile dell’attività e portavoce: Ing. Gabriele Pazzagli – Direttore di Stabilimento Stabilimento e uffici: Loc. Casone – Scarlino (GR) tel. 0566/70111 fax 0566/51573 Lo stabilimento conta di n. 93 dipendenti diretti. (dati da Rapporto di Sicurezza 2010) Descrizione delle attività svolte nello stabilimento e informazioni sulle sostanze pericolose utilizzate e stoccate La materia prima per la produzione di acido solforico è lo zolfo che viene approvvigionato in forma granulare a mezzo di autocarri e mantenuto in stoccaggio all’interno di un’area delimitata da pareti di contenimento. Dal deposito, mediante pala meccanica, lo zolfo viene caricato in una tramoggia dosatrice dalla quale un nastro trasportatore alimenta, assieme ad un quantitativo controllato di calce (CaO), la vasca di fusione. Lo zolfo introdotto nella vasca di fusione fonde per effetto della temperatura del bagno a 145° C. Il liquido è mantenuto in movimento dagli agitatori per favorire lo scambio termico fra il prodotto e le serpentine di riscaldamento a vapore. Dalla vasca di fusione lo zolfo liquido si trasferisce a mezzo di uno sfioro per “troppo pieno” nella vasca di pompaggio provvista anch’essa di agitatore e di pompa del tipo sommerso per alimentare un serbatoio attraverso un filtro. Il serbatoio è in grado di ricevere direttamente lo zolfo liquido, nel caso di approvvigionamento diretto mediante autocisterne. Dal serbatoio, un quantitativo controllato di zolfo liquido viene prelevato dalle pompe di carica e convogliato al forno di combustione. Il processo è governato dalla sala di controllo mediante regolazione automatica della portata dello zolfo liquido e dell’aria comburente al fine di ottenere nei prodotti della combustione la concentrazione di anidride solforosa (SO2) desiderata. L’aria comburente viene prelevata dall’ambiente, filtrata ed essiccata in apposita apparecchiatura ed inviata ai bruciatori mediante il ventilatore installato a valle della medesima. Il controllo dell’area comburente è ottenuto mediante una valvola di regolazione che provvede al mantenimento della concentrazione dell’anidride solforosa all’ingresso del convertitore entro un campo compreso fra il 9 e il 10 % in volume. I gas solforosi uscenti dal forno, alla temperatura di circa 1070°C, fluiscono attraverso la caldaia per il recupero del calore che consente la produzione di vapore. La temperatura dei gas uscenti dalla caldaia è mantenuta costante da apposito sistema di regolazione del processo. Il circuito di produzione del vapore alimenta alcune utenze dello stabilimento e, soprattutto, il gruppo di produzione di energia elettrica mediante turbina a vapore e alternatore.
Details
-
File Typepdf
-
Upload Time-
-
Content LanguagesEnglish
-
Upload UserAnonymous/Not logged-in
-
File Pages28 Page
-
File Size-