La ginnastica dell’aria LA RIVISTA Ecco come allenare Anno XI - N.4 - 18 febbraio 2015 la respirazione sin da piccoli pag.20 “Lucone” Vanni, servizi e diritti al... bacione La storia del gigante buono di Toscana che a 29 anni, al suo terzo torneo Atp, arriva fino alla finale emozionando l’Italia pag.5 Incordare GLI ALTRI CONTENUTI Batch-Point - Italians Pag. 8 - Nishikori suonerà tutti? ibrido Pag.9 - Straordinaria Petkovic Pag.10 - I numeri Le nuove corde della settimana Pag.12 - Tennis in tv Pag.14 che mescolano Il grande tennis a casa nostra Pag.16 - FIT Tpra, forme e materiali tornei per tutti Pag.18 - Giro d’Italia, Friuli Venezia Giulia Pag.19 - La regola del gioco Pag.22 Pag.21 2 prima pagina Misteri gioiosi DI ENZO ANDERLONI mento dei diciott’anni ti scartava. E ti giocare quello strano fenomeno di abbandonava a te stesso. Marion Bartoli, fisico un po’ sgraziato, gni tanto il tennis ci rega- Era lo stesso mondo che assisteva strani colpi bimani, allenata dal papà la delle storie di successo poi a bocca aperta alla straordinaria medico. Salvo poi rimanere sempre a apparentemente inspie- parabola di supercampionesse come bocca aperta mentre lei, Marion, alza- gabili. Storie che rivolta- le sorelle Williams, cresciute non da va al cielo il piatto d’argento di Wim- no come calzini le teorie un guru d’accademia, ma da un papà bledon. Oaccademiche e i luoghi comuni e do- qualsiasi con il carrello del supermar- Ora tutti a bocca aperta davanti alla vrebbero farci molto riflettere. L’im- ket pieno di palle da tennis. bravura possente ed educata di “Luco- presa di Luca Vanni, che sulla soglia O ancora faceva dell’ironia vedendo ne “ Vanni. Uno che si è sempre aiutato dei trent’anni, al suo terzo torneo da sé. E tutti a chiedersi come mai avrà Atp, arriva in finale (sfiorando il suc- fatto e come mai tanti ragazzi molto, cesso) non è una prima assoluta, per Gianluigi molto seguiti non riescono dove lui ce quanto eccezionale. l’ha fatta quasi fuori tempo massimo. Ci fa tornare in mente la storia di un batte un colpo Ciò che continua a sfuggire a tanti, qui certo Marzio Martelli, toscano come da noi in Italia, è che dietro a questi Vanni, che a metà Anni Novanta, dopo In tanti si erano chiesti: “ma dov’è finito?”. percorsi c’è un elemento invisibile ma aver rinunciato alle ambizioni agoni- Ebbene, Gianluigi Quinzi ha risposto, dopo un fondamentale che si chiama deter- stiche, si era dato all’insegnamento, periodo un po’ così, vincendo il Futures da 10 minazione, quella sorta di fede tutta frequentando l’allora Scuola Nazio- mila dollari di Sunrise, terra verde americana. umana che gli atleti devono avere in nale Maestri. Poi, stimolato dal primo Niente di straordinario o sorprendente, per il loro stessi e gli allenatori nelle poten- mentore, aveva deciso di riprovarci. A 19enne di Porto San Giorgio, ma una bella zialità dei loro giocatori. 25 anni aveva a suo modo sfondato, iniezione di fiducia. Negli States, Quinzi ha pie- Applicare ricette tecniche anche con- entrando tra i primi 100 del mondo e gato in semifinale il ceco Lojda e nell’ultimo solidate serve a poco se non ci si crede arrivando a vestire la maglia azzurra atto Federico Coria, argentino classe 1992, davvero, giocatori e allenatori insie- in Coppa Davis. Questo in un ambien- numero 350 Atp. L’azzurrino è tornato così a me. E se non si è disposti a dare tutto, te sportivo che, se non eri uno dei pri- vincere otto mesi dopo la splendida tripletta giocatori e allenatori, per raggiungere mi due o tre della tua età, al compi- tra Romania e Marocco del maggio scorso. i propri sogni. Vero “Lucone”? DIRETTORE COORDINAMENTO REDAZIONALE HANNO COLLABORATO PROGETTO GRAFICO dell’ 8 gennaio 2004 Angelo Binaghi Angelo Mancuso Giovanni Di Natale, Max Fogazzi, REALIZZAZIONE SUPER TENNIS TEAM Andrea Nizzero, Gabriele Riva, Edisport Editoriale Srl Manoscritti e fotografie, anche se non COMITATO DI DIREZIONE Antonio Costantini (foto editor), Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, pubblicati, non si restituiscono. Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Amanda Lanari, Annamaria Pedani Piero Valesio REDAZIONE E SEGRETERIA Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, (grafica) Stadio Olimpico - Curva Nord La rivista è disponibile Massimo Verdina A CURA DI Ingresso 44, Scala G in formato digitale sui siti www. FOTO Sportcast srl 00135 Roma federtennis.it e www.supertennis.tv DIRETTORE RESPONSABILE Getty Images, Archivio FIT, Antonio Via Cesena, 58 - 00182 Roma Info: [email protected] e spedita via newsletter. Per riceverla Enzo Anderloni Costantini, Angelo Tonelli [email protected] Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 scrivere a [email protected] 3 5 circuito mondiale Sua altezza Vanni, il gigante gentile “Lucone”, un metro e 98, aretino di Foiano della Chiana, terza categoria fino ai 19 anni, adesso vede i top 100 e diventa un esempio per tutti. Un ragazzo umile con tante qualità e un tennis costruito pezzo per pezzo DI CRISTIAN SONZOGNI che sboccia a 29 anni e chissà cosa gli riserverà. uesta storia parla di ta- “Quando è arrivato a Foligno la prima lento e lavoro, di momen- volta - sottolinea coach Fabio Goriet- ti difficili e di un riscatto. ti - aveva una grande qualità naturale, Fabrizio De Andrè la defi- impossibile da allenare: sapeva vincere. nirebbe ‘una storia diversa Ma bisognava costruirgli attorno un gio- Qper gente normale’. Sì, Luca Vanni da co. Ora questo gioco ce l’ha, un tennis Foiano della Chiana, Arezzo, è il più pulito e completo, che può dargli tan- normale dei campioni. Termine che to”. San Paolo del Brasile, dunque, come forse lui rifiuterebbe, non sentendosi tappa iniziale, non come meta. Perché ancora tale. Termine che però merita in fondo ‘Lucone’, come lo chiama chi tutto, per come è riuscito a costruirsi gli vuole bene per via di quei 94 chili il suo sogno: la finale Atp di San Paolo spalmati su 1.98 d’altezza, ha appena persa d’un soffio contro Cuevas, i top cominciato a volare. Non solo metafo- 100 a portata di mano, una carriera ricamente. In precedenza viaggiava in 5 circuito mondiale auto, una vecchia Fiat Bravo, dai Futu- res agli Open ai campionati a squadre: Lucone dai, spingi sull’acceleratore Italia, Francia, Germania. Una domenica Parola di Thomas Fabbiano qua e un lunedì là per racimolare qual- che euro utile a continuare l’attività, Lunedi 26 gennaio, ore 17.30 - Seduta di palestra con il nostro preparatore atletico Gianfranco Palini: una vita non così diversa da quella dei abbiamo un minuto e mezzo di riposo tra una serie e l’altra sulla panca piana e Luca mi fa: “Tommy, sono suoi 19 anni, quando era un ‘terza’ e ancora due fuori da Quito: sto impazzendo, non si cancella nessuno; entro stasera devo decidere se andare il professionismo lo vedeva come una o meno perché scadono le iscrizioni della settimana di Rio... cosa mi consigli?”. Tra le valutazioni dei pro sorta di utopia. e i contro nel rischiare questa trasferta, è già tempo di una nuova serie alla panca. Lunedì 26 Gennaio, ore 19.00 - Io e Giorgio Portaluri siamo nel soggiorno a guardare la tv, mentre Luca GESTIRE LO STRESS - Ma l’uto- esce dalla sua camera e dice: “Fabs, ci sono buone notizie: sono entrato a Quito”. pia in fondo è un viaggio utile, qual- La felicità gli si legge chiaramente in faccia per essere entrato per la prima volta di diritto nel main draw cosa che ti muove. E lui, Lucone, non di un torneo Atp. Certo, è n.149 Atp, non si entra tutte le settimane con un ranking del genere, ma Quito si è mai fermato. Nemmeno quando la è un torneo particolare e il cut è leggermente più basso. cattiva sorte si è messa in mezzo: due Lucone non ci pensa due volte e comincia ad organizzarsi con i voli per la trasferta. Due giorni di al- operazioni, una per ginocchio, a 20 lenamento sulla terra e la “gita sudamericana” ha inizio.Tra tutti gli scenari possibili della sua trasferta, anni, quando il diploma di ragioneria non avrei mai immaginato di vederlo nella finale di un Atp... quanto meno nel giro di due settimane. era ormai in tasca e i genitori potevano Vero che il suo stato di forma andava alla grande: ci abbiamo dato dentro molto intensamente con la dormire sonni tranquilli, ché qualcosa preparazione invernale e lui ne aveva già raccolto i frutti qualificandosi a Chennai e superando un turno di il loro figliolo nella vita avrebbe pur quali a Melbourne. Il suo atteggiamento era determinato a scalare posizioni, a dimostrare di valere ancora combinato. Però anche loro, nel cuore, di più della sua classifica, a scoprire realmente tutto il suo potenziale. covavano quella speranza che era pure Le mattine alle 7, a correre insieme per le vie di Foligno con il freddo che ci entrava nelle ossa, la spinta un sentore: il tennis come mezzo per a migliorare le trazioni alla sbarra, le ore di tennis nel pallone di Villa Candida, gli allenamenti allo stadio costruirsi. Altrimenti babbo Luciano, ex per andare sempre più forte.Tanto, tanto sudore ripagato con gli interessi. pallavolista di buon livello in A2 e poi E ora che sei lì, Lucone, continua a spingere sull’acceleratore e ad ammirare il capolavoro che hai fatto. mobiliere, non lo avrebbe rispedito sul Respect campo alla richiesta di lavoro in azien- Thomas da ricevuta un giorno, quando il gigan- te buono nato a Castel del Piano stava perdendo la voglia di rincorrere palline. “Adesso – racconta ancora Gorietti – ha dimostrato di poter giocare tante par- tite in fila senza cali di rendimento.
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