ACTA ORDINIS FRATRUM MINORUM VEL AD ORDINEM QUOQUO MODO PERTINENTIA IUSSU ET AUCTORITATE Fr. MICHAEL ANTHONY PERRY TOTIUS ORD. FR. MIN. MINISTRI GENERALIS IN COMMODUM PRAESERTIM RELIGIOSORUM SIBI SUBDITORUM IN LUCEM AEDITA Veritatem facientes in caritate (Eph. 4,15). Peculiari prorsus laude dignum putavimus, dilecte Fili, consilium quo horum Actorum collectio atque editio suscepta est. (Ex Epist. LEONIS PP. XIII ad Min. Gen.) ROMA CURIA GENERALIS ORDINIS CUM APPROBATIONE ECCLESIASTICA FR. MICHAEL A. PERRY, ofm, Min. Gen. Fr. LUIGI PERUGINI Director Fr. GIANPAOLO MASOTTI Director responsabilis Autoriz. N. 10240 del Trib. di Roma, 8-3-1965 Impaginazione e grafica fr. Joseph Magro per l’Ufficio Comunicazioni OFM – Roma Stampato dalla TIPOGRAFIA MANCINI S.A.S. – Tivoli (Roma) nel mese di febbraio dell’anno 2014 EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 1. Discorso all’Angelus forza esorto anche la Comunità Internaziona- Piazza S. Pietro, 01.09.2013 le a fare ogni sforzo per promuovere, senza ulteriore indugio, iniziative chiare per la pa- Si alzi forte in tutta la terra ce in quella Nazione, basate sul dialogo e sul il grido della pace! negoziato, per il bene dell’intera popolazione siriana. Cari fratelli e sorelle, Non sia risparmiato alcuno sforzo per ga- buongiorno! rantire assistenza umanitaria a chi è colpito da questo terribile conflitto, in particolare agli Quest’oggi, cari fratelli e sorelle, vorrei far- sfollati nel Paese e ai numerosi profughi nei mi interprete del grido che sale da ogni parte Paesi vicini. Agli operatori umanitari, impe- della terra, da ogni popolo, dal cuore di ognu- gnati ad alleviare le sofferenze della popola- no, dall’unica grande famiglia che è l’umanità, zione, sia assicurata la possibilità di prestare il con angoscia crescente: è il grido della pace! Ė necessario aiuto. il grido che dice con forza: vogliamo un mon- Che cosa possiamo fare noi per la pace nel do di pace, vogliamo essere uomini e donne mondo? Come diceva Papa Giovanni: a tutti di pace, vogliamo che in questa nostra società, spetta il compito di ricomporre i rapporti di dilaniata da divisioni e da conflitti, scoppi la convivenza nella giustizia e nell’amore (cfr pace; mai più la guerra! Mai più la guerra! La Lett. enc. Pacem in terris [11 aprile 1963]: pace è un dono troppo prezioso, che deve esse- AAS 55 [1963], 301-302). re promosso e tutelato. Una catena di impegno per la pace unisca Vivo con particolare sofferenza e preoc- tutti gli uomini e le donne di buona volontà! Ė cupazione le tante situazioni di conflitto che un forte e pressante invito che rivolgo all’in- ci sono in questa nostra terra, ma, in questi tera Chiesa Cattolica, ma che estendo a tutti giorni, il mio cuore è profondamente ferito da i cristiani di altre Confessioni, agli uomini e quello che sta accadendo in Siria e angosciato donne di ogni Religione e anche a quei fratelli per i drammatici sviluppi che si prospettano. e sorelle che non credono: la pace è un bene Rivolgo un forte Appello per la pace, un che supera ogni barriera, perché è un bene di Appello che nasce dall’intimo di me stesso! tutta l’umanità. Quanta sofferenza, quanta devastazione, quan- Ripeto a voce alta: non è la cultura dello to dolore ha portato e porta l’uso delle armi scontro, la cultura del conflitto quella che co- in quel martoriato Paese, specialmente tra la struisce la convivenza nei popoli e tra i popoli, popolazione civile e inerme! Pensiamo: quanti ma questa: la cultura dell’incontro, la cultura bambini non potranno vedere la luce del futu- del dialogo; questa è l’unica strada per la pace. ro! Con particolare fermezza condanno l’uso Il grido della pace si levi alto perché giunga delle armi chimiche! Vi dico che ho ancora fis- al cuore di tutti e tutti depongano le armi e si se nella mente e nel cuore le terribili immagini lascino guidare dall’anelito di pace. dei giorni scorsi! C’è un giudizio di Dio e an- Per questo, fratelli e sorelle, ho deciso di che un giudizio della storia sulle nostre azioni indire per tutta la Chiesa, il 7 settembre pros- a cui non si può sfuggire! Non è mai l’uso del- simo, vigilia della ricorrenza della Natività la violenza che porta alla pace. Guerra chiama di Maria, Regina della Pace, una giornata di guerra, violenza chiama violenza! digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Con tutta la mia forza, chiedo alle parti in Medio Oriente, e nel mondo intero, e anche in- conflitto di ascoltare la voce della propria co- vito ad unirsi a questa iniziativa, nel modo che scienza, di non chiudersi nei propri interessi, riterranno più opportuno, i fratelli cristiani non ma di guardare all’altro come ad un fratello e cattolici, gli appartenenti alle altre Religioni e di intraprendere con coraggio e con decisione gli uomini di buona volontà. la via dell’incontro e del negoziato, superan- Il 7 settembre in Piazza San Pietro – qui – do la cieca contrapposizione. Con altrettanta dalle ore 19.00 alle ore 24.00, ci riuniremo in 308 AN. CXXXII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2013 – N. 3 preghiera e in spirito di penitenza per invocare zione, chiara, ci orienta bene. Unità nella fede, da Dio questo grande dono per l’amata Nazio- nella speranza, nella carità, unità nei Sacra- ne siriana e per tutte le situazioni di conflitto e menti, nel Ministero: sono come pilastri che di violenza nel mondo. L’umanità ha bisogno sorreggono e tengono insieme l’unico grande di vedere gesti di pace e di sentire parole di edificio della Chiesa. Dovunque andiamo, an- speranza e di pace! Chiedo a tutte le Chiese che nella più piccola parrocchia, nell’angolo particolari che, oltre a vivere questo giorno di più sperduto di questa terra, c’è l’unica Chie- digiuno, organizzino qualche atto liturgico se- sa; noi siamo a casa, siamo in famiglia, siamo condo questa intenzione. tra fratelli e sorelle. E questo è un grande dono A Maria chiediamo di aiutarci a risponde- di Dio! La Chiesa è una sola per tutti. Non c’è re alla violenza, al conflitto e alla guerra, con una Chiesa per gli Europei, una per gli Africa- la forza del dialogo, della riconciliazione e ni, una per gli Americani, una per gli Asiati- dell’amore. Lei è madre: che Lei ci aiuti a tro- ci, una per chi vive in Oceania, no, è la stessa vare la pace; tutti noi siamo i suoi figli! Aiuta- ovunque. È come in una famiglia: si può essere ci, Maria, a superare questo difficile momento lontani, sparsi per il mondo, ma i legami pro- e ad impegnarci a costruire ogni giorno e in fondi che uniscono tutti i membri della fami- ogni ambiente un’autentica cultura dell’incon- glia rimangono saldi qualunque sia la distanza. tro e della pace. Penso, per esempio, all’esperienza della Gior- nata Mondiale della Gioventù a Rio de Janei- PAPA FRANCESCO ro: in quella sterminata folla di giovani sulla spiaggia di Copacabana, si sentivano parlare [L’Osservatore Romano, 2-3 settembre tante lingue, si vedevano tratti del volto molto 2013] diversi tra loro, si incontravano culture diver- se, eppure c’era una profonda unità, si forma- 2. Discorso all’Udienza generale del merco- va un’unica Chiesa, si era uniti e lo si sentiva. ledì Chiediamoci tutti: io come cattolico, sento Piazza San Pietro, 25 settembre 2013 questa unità? Io come cattolico, vivo questa unità della Chiesa? Oppure non mi interessa, L’unica famiglia di Dio: perché sono chiuso nel mio piccolo gruppo o una casa per tutti in me stesso? Sono di quelli che “privatizza- no” la Chiesa per il proprio gruppo, la propria Cari fratelli e sorelle, Nazione, i propri amici? E’ triste trovare una buongiorno, Chiesa “privatizzata” per questo egoismo e questa mancanza di fede. E’ triste! Quando nel «Credo» noi diciamo «Credo la sento che tanti cristiani nel mondo soffrono, Chiesa, una», professiamo cioè che la Chiesa sono indifferente o è come se soffrisse uno di è unica e questa Chiesa è in se stessa unità. famiglia? Quando penso o sento dire che tanti Ma se guardiamo alla Chiesa Cattolica nel cristiani sono perseguitati e danno anche la vi- mondo scopriamo che essa comprende quasi ta per la propria fede, questo tocca il mio cuore 3.000 diocesi sparse in tutti i Continenti: tan- o non mi arriva? Sono aperto a quel fratello o te lingue, tante culture! Qui ci sono Vescovi a quella sorella della famiglia che sta dando la di tante culture diverse, di tanti Paesi. C’è il vita per Gesù Cristo? Preghiamo gli uni per gli Vescovo dello Sri Lanka, il Vescovo del Sud altri? Vi faccio una domanda, ma non rispon- Africa, un Vescovo dell’India, ce ne sono tanti dete a voce alta, soltanto nel cuore: quanti di qui… Vescovi dell’America Latina. La Chiesa voi pregano per i cristiani che sono persegui- è sparsa in tutto il mondo! Eppure le migliaia tati? Quanti? Ognuno risponda nel cuore. Io di comunità cattoliche formano un’unità. Co- prego per quel fratello, per quella sorella che è me può avvenire questo? in difficoltà, per confessare e difendere la sua fede? È importante guardare fuori dal proprio 1. Una riposta sintetica la troviamo nel Ca- recinto, sentirsi Chiesa, unica famiglia di Dio! techismo della Chiesa Cattolica, che afferma: la Chiesa Cattolica sparsa nel mondo «ha una 2. Facciamo un altro passo e domandia- sola fede, una sola vita sacramentale, un’unica moci: ci sono delle ferite a questa unità? Pos- successione apostolica, una comune speranza, siamo ferire questa unità? Purtroppo, noi ve- la stessa carità» (n.
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