Pag. Kilian Nell'estate 2010 Su Quelle Che Sono Diventate

Pag. Kilian Nell'estate 2010 Su Quelle Che Sono Diventate

KILIAN NELL’ESTATE 2010 SU QUELLE CHE SONO DIVENTATE LE SUE MONTAGNE DI CASA. SULLO SFONDO IL GHIACCIO DELLA MER DE GLACE, CHAMONIX (FOTO P. TOURNAIRE) NELLA PAGINA A FRONTE KILIAN CON IN MANO LE SUE FEDELI COMPAGNE DA CORSA (FOTO ARCH. SALOMON) 280 / PAG. 48 48-58 ALP 280 Kilian.indd 48 06/04/12 11.18 crescere verso l’interno intervista di GIULIO CARESIO «Prima ancora che potessimo Uno dei più grandi atleti camminare io e mia sorella avevamo già percorso il nostro primo chilometro in sci» racconta Kilian, nato da genitori sulla piazza rivela che hanno le montagne nel sangue, in un paesino dei Pirenei catalani. «Lassù la sua grande sensibilità. lo sport era l’unico divertimento che avessimo a disposizione». Sono le emozioni A 5 anni ha già salito le due cime più alte dei Pirenei (Aneto e Posets) la sua benzina. entrambe oltre i 3000 m; a 10 ha attraversato gli stessi Pirenei e archiviato varie vette sopra i 4000 m. È a quest’età che gareggiando su una bici Visti i suoi incredibili risultati assaggia il gusto della competizione. nelle competizioni di questi ultimi anni Intorno ai 13 anni inizia a frequentare il Centro Tecnico della Catalunya per lo sci chi non lo conosce potrebbe pensare alpinismo, dove dice «ho iniziato ad che sia un uomo macchina, allenarmi davvero, tutti i giorni, grazie a votato all’allenamento sportivo e poco Maité Hernández che mi ha insegnato a lottare e Jordi Canals che mi ha sempre propenso a parlare di altri argomenti. sostenuto con la sua passione per lo Niente di più sbagliato. sport. Arrivarono così i primi campionati Kilian è tutt’altro e lo dicono spagnoli ed europei, le prime vittorie, da subito il suo sorriso sereno, qualche fallimento, e molta motivazione». Qualche anno dopo scopre il trail running tramite alcuni l’umiltà e la disponibilità colleghi scialpinisti abituati a correre durante l’estate per con cui si rapporta con tutti e la grande KILIAN JORNET BURGADA mantenersi allenati. È una seconda folgorazione. generosità che dimostra in gara, Data di nascita: 27/10/1987 Nel 2005-2006 si sposta in Francia a Font Romeu. Luogo di nascita: Cap del Rec, Frequenta l’Università di Perpignan, dove riesce a come nel rispondere alle nostre domande, Pirenei, Spagna combinare studio e attività sportiva, grazie a uno specifi co mettendo a nudo tutta la sua sensibilità. Residenza attuale: Chamonix, Francia contratto da atleta professionista. Vi lasciamo alle sue risposte che con Professione: atleta Nel 2006 la rottura trasversale della rotula lo blocca per Formazione: laurea in Scienze l’intera stagione invernale e parte di quella estiva. «Avevo freschezza e semplicità rivelano profondi e Tecniche delle Attività paura di non ritornare al mio livello». In risposta torna a valori e invidiabile maturità di un atleta senza Fisiche e Sportive gareggiare nella parte fi nale dell’estate e stabilisce il eguali la cui università sono state le terre nuovo record del Vertical Kilometer. Grande successo e consacrazione sportiva arrivano dal alte, ma soprattutto di un ragazzo 2007 in poi: l’elenco delle sue vittorie in questi anni sia in di 24 anni che tiene alto il vessillo MAGGIORI INFO campo scialpinistico che di sky & trail running è davvero Web: www.kilianjornet.cat della sua generazione. impressionante, da extraterrestre. Pochi sportivi al mondo, Facebook: www.facebook.com/kilianjornet. in una qualsiasi disciplina e in una qualsiasi epoca, Twitter: www.twitter.com/kilianj possono vantare un curriculum come il suo. PAG. 49 / 280 48-58 ALP 280 Kilian.indd 49 06/04/12 11.18 «In montagna sei l’unico responsabile delle tue azioni, sia che siano buone, sia che non lo siano. Una realtà di fatto che insegna a essere umile, positivo, a lottare, a cadere e rimettersi in piedi, fi no a trovare la propria strada» 280 / PAG. 50 48-58 ALP 280 Kilian.indd 50 06/04/12 11.18 Cos’è per te la montagna? È il luogo in cui mi sento “pieno”, dove ho la percezione di essere accompagnato anche quando sono solo. È l’ambiente che conosco meglio, dove sono nato e cresciuto, dove posso esprimermi in libertà. Oggi tendiamo a pensare che la montagna (e la natura in generale) sia qualcosa al nostro servizio più o meno vicino alle città dove possiamo contemplare una certa bellezza, praticare un po’ di sport per poi tornare a casa. Crediamo di essere sempre al centro di tutto, di essere grandi. Ma non è così. La natura esisteva prima ed esisterà dopo noi uomini. In montagna la prospettiva cambia: possiamo vedere quanto in realtà siamo piccoli. Solo un punto nel tempo e nello spazio, un istante da non sciupare, ma da vivere con la consapevolezza che la vita continuerà dopo di noi. In tal senso non dobbiamo tanto proteggere la montagna perché è bella, quanto perché è la vera realtà che soggiace al mondo artifi ciale che stiamo creando. Scialpinismo & skyrun oltre ogni limite! Un nuovo modo di vivere gli sport di montagna? Come è iniziato tutto? Quali differenze e similitudini? Per me corsa e scialpinismo sono solo dei “mezzi” per stare in montagna. Al centro non c’è lo sport ma lo “stru- mento” per fare e vivere ciò che amo. Io non penso ai ri- sultati o alle gare, ma mi focalizzo ogni giorno sul fare ciò che mi piace. La gara è un solo giorno alla settimana (talvolta o per qualcuno uno solo al mese): non si deve andare in montagna per allenarsi e basta, ma perché sia- ATLETA O EXTRATERRESTE? mo mossi da un desiderio di farlo. La realtà è oggi, non 1000 ore di domani. Un mio amico sosteneva che sono uno Yonki allenamento per (nello slang spagnolo signifi ca drogato, NdR) d’emozione. più di 500.000 m Una gara, una vittoria dona solo un’emozione diversa, e di dislivello all’anno non più grande, dell’emozione che provo quando arrivo Età: 24 anni in cima, quando vedo un tramonto o quando mi ritrovo Altezza: 171 cm in un rifugio con gli amici. Anche l’amore, l’adrenalina... Peso: 56-57 kg sono emozione. Per questo non penso alle gare, non pen- Capacità polmonare: 5,3 l so ai domani, ma penso a cosa mi fa piacere, e lo faccio! Grasso corporeo: 8% Il che non signifi ca semplicemente “carpe diem”, ovvero Frequenza cardiaca: 34 bpm (a riposo) / 205 bpm (max) vivi come se il domani non esistesse, ma piuttosto non VO2 max: 85-90 ml/min/kg focalizzare le tue energie sul domani e fai di tutto per Riposo: 8 ore di sonno vivere oggi la vita che desideri. Alimentazione: nessuna La differenza tra scialpinismo e skyrunning rispecchia dieta specifi ca per me quella delle stagioni: la montagna cambia e siamo 2 sport / 2 stagioni Inverno – scialpinismo / Estate – corsa e bici / noi che dobbiamo adattarci, non viceversa. Se c’è la neve, «Gli sci per la neve d’inverno 260.000 m di dislivello 240.000 m di dislivello sciamo! Altrimenti, corriamo! A livello muscolare e car- e le scarpe per correre in 500 ore in 500 ore diaco sono sport molto simili. Credo la differenza più d’estate. Non potrei scegliere Novembre e dicembre / Maggio-Ottobre: pre-stagione: tra 20 e 30 ore tra 20 e 25 ore a settimana, signifi cativa sia il materiale: molto più determinante in tra scialpinismo e trail running». a settimana di scialpinismo, due uscite al giorno inverno, così come la tecnica, soprattutto in discesa. L’intensità dello sci d’inverno suddivise in 3 - 4 ore al in un range da 2 fi no a 7 ore: mi serve per l’estate mattino e 1 - 2 ore di lavoro 20% bici da corsa e il volume dello sforzo estivo intenso al pomeriggio e 80% corsa. IN ALTO A DESTRA NELLA PAGINA mi sostiene per l’inverno. Gennaio – Maggio / IL SALTO DI UN A FRONTE DUE SCATTI Ed è sano smettere di correre competition time: circa 20 CREPACCIO SULLA MER CHE RITRAGGONO per 6 mesi all’anno: gare che coprono la World DE GLACE, CHAMONIX KILIAN IN AZIONE SULLE dà alle mie giunture la Cup e il World Championship, (FOTO P. TOURNAIRE) MONTAGNE DI CASA, possibilità di riprendersi :) il campionato spagnolo, e le AI PIEDI DEL MONTE gare più prestigiose. In questo BIANCO NELL’ESTATE periodo, mi alleno intorno alle 2011 (FOTO T. SHU) 15 - 20 ore a settimana con molti tempi di recupero, tanta intensità e molte gare. PAG. 51 / 280 48-58 ALP 280 Kilian.indd 51 06/04/12 11.18 Ho iniziato con le competizioni di scialpinismo a 13 an- in gruppo, nessuno è più importante degli altri. Insegna ni, poi a 17 sono arrivate le gare di corsa per completare a donare senza chiedere nulla in cambio, perché la felici- l’allenamento. Adesso per me hanno uguale importanza. tà dell’altro è anche la tua... sono davvero tanti gli inse- gnamenti che ho ricevuto, credo che per me si possa dire Sei sempre immerso nella natura e in scenari che la montagna sia la migliore università. meravigliosi. Che ruolo hanno nel tuo quotidiano? La vera bellezza penso si possa associare alla frase di An- Ricordi qualche momento particolarmente importante, toine de Saint-Exupéry: «l’essenziale è invisibile agli magico o diffi cile, che ti abbia dato qualcosa di occhi». Molte volte una montagna è più bella per ciò che speciale? «Siamo solo sentiamo, per ciò che suscita dentro di noi, che per la sua Non credo molto a singoli momenti cruciali. Tutti sono un punto e semplice estetica. parte della vita e da tutti si impara; a dir il vero molto più La sua bellezza è anche legata all’essere ogni giorno di- dalle sconfi tte che dalle vittorie, sia nello sport che nella un momento versa.

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