° FESTIVAL PONTINO DI MUSICA ° FESTIVAL PONTINO di MUSICA ORGANIZZAZIONE E REALIZZAZIONE Campus Internazionale di Musica CONSULENTI ARTISTICI DEL CAMPUS Gabriele BonomoBruno Canino Michele dall’Ongaro Franco Petracchi Roberto Prosseda Alessandro Solbiati Fabrizio von Arx COORDINATORE ARTISTICO Riccardo Cerocchi CONTRIBUTO E PATROCINIO Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo Regione Lazio Assessorato alla Cultura Spettacolo e Sport Provincia di Latina Comuni di Latina Sermoneta Priverno Cori Fondi Lenola e Sperlonga Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Latina Fondazioni “Roffredo Caetani” e “Camillo Caetani” PATROCINIO American Academy in Rome Ambasciata di Svizzera in Italia COLLABORAZIONE Istituto di Studi Musicali “Goffredo Petrassi” di Latina Edizioni Suvini ZerboniSugarMusic SpA Pro Loco di Sermoneta e di Fondi Abbazia e Borgo di Fossanova Abbazia di Valvisciolo SOSTEGNO Bristol Myers Squibb Banca Popolare di Fondi BancaAnagni Credito Cooperativo Sidis SEGRETERIA ORGANIZZATIVA Maria Teresa Censi Elisa Cerocchi Tiziana Cherubini Alfredo Romano AMMINISTRAZIONE Nicola Astarita Paola Sighinolfi UFFICIO STAMPA Sara Ciccarelli Luca Pellegrini ACCORDATURA PIANOFORTI E ASSISTENZA TECNICA Mauro Buccitti PROGRAMMA GENERALE Abbazia di Valvisciolo Chiostro CONCERTI nel CASTELLO CAETANI di SERMONETA nell’ABBAZIA DI FOSSANOVA nell’ABBAZIA DI VALVISCIOLO a CORI FONDI LENOLA E SPERLONGA CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI INTERPRETAZIONE MUSICALE A SERMONETA TESTIMONIANZE DOCENTI DEI CORSI DEGLI ANNI PASSATI INCONTRI DI STUDIO e CONVEGNI PRIME ESECUZIONI ASSOLUTE ° Festival Pontino di Musica Antica Infermeria dell’Abbazia di Fossanova Da s a d Riccardo Cerocchi Goffredo Petrassi Elliott Carter Heinz Holliger L’incertezza sull’entità partecipativa al Festival Pontino di alcuni dei principali sovventori pubblici di cui assai poco è dato sapere ha suggerito la prudente traslazione all’autunno di due dei tre concerti di musica contemporanea con cui da molti anni si apre la manifestazione con la speranza di poterli realizzare Di essi un solo concerto si terrà il giugno nell’Abbazia di Valvisciolo in Sermoneta grazie alla generosità degli amici Ursula e Heinz Holliger che lo eseguono con il loro ensemble e insieme a noi lo dedicano ai cento anni di Elliott Carter caro comune amico Alcune delle musiche di Carter e Holliger in programma sono connesse ai felici rapporti di amicizia consolidati nel tempo Il rapporto artistico del Campus con Elliott Carter si aprì anni fa nel si è sviluppato in seguito assai felicemente con l’esecuzione in prima assoluta di composizioni del Maestro con la celebrazione in musica dei suoi ottanta anni nel dei novanta nel Nel nuovo mil lennio il Campus è ben lieto di festeggiarlo mentre si avvia a compiere cento anni Questi rap porti di natura artistica rafforzati da affinità umane e culturali hanno spinto me e gli altri soci del Campus a mettere in campo questa nuova edizione Mi ha confortato lo spirito anche un po’ avventuroso con il quale sono stato incoraggiato a proseguire mentre tutto consiglia va molta prudenza Tra gli appuntamenti in programma tutti di alto livello artistico e professionale mi piace ricordare per la loro singolarità i concerti mozartiani tenuti da Heinz e Ursula Holliger il giugno in apertura del Festival e da Elissò Virsaladze il luglio; quelli del e luglio di Fabrizio von Arx e Roberto Prosseda; il workshop con musiche degli allievi del corso di com posizione di Alessandro Solbiati; il concerto del luglio nel quale il Quartetto Mantegna pre senta una prima esecuzione di Bruno Canino quello del luglio con Paolo Fresu e Uri Caine quello del luglio che presenta le Variazioni Goldberg di Bach trascritte da Bruno Giuranna per violino viola e violoncello; il concerto speciale dedicato al contrabbasso e a Franco Petracchi in occasione del suo trentesimo anno di presenza ai Corsi di Sermoneta come stima tissimo docente generoso animatore e direttore artistico Un’attenzione e un saluto vorrei rivolgere proprio ai Corsi di Sermoneta e ai loro prestigiosi docenti che vi insegnano da più di vent’anni: Bruno Canino Rocco Filippini PeterLukas Graf Bruno Giuranna Ursula Holliger; agli altri che si sono uniti più recentemente: Richard Stoltzman Mariana Sirbu Elissò Virsaladze Mirela Vedeva e ad Alessandro Solbiati che ha iniziato lo scorso anno a insegnarvi composizione anche se è lungo il cammino da lui percorso insieme al Festival come composi tore: con Aldo Clementi conta il maggior numero di prime esecuzioni assolute Grazie a loro e ai loro preziosi insegnamenti ogni anno centinaia di allievi frequentano il Castello provenien ti mediamente da più di venticinque Paesi del mondo La piccola famiglia musicale che all’inizio degli anni Sessanta si insediò nel Castello Caetani di Sermoneta su iniziativa di Lelia Caetani (figlia del compositore Roffredo) e dell’illuminato consorte Hubert Howard di anno in anno è cresciuta e ora vanta un maggior numero di com ponenti e di attività: di ricerca di studio e di proposte musicali E’ divenuta una più grande e articolata famiglia formata da compositori interpreti docenti discenti critici storici della musica e dagli stessi organizzatori musicisti e non che puntualmente conferma ogni anno la propria esistenza e vitalità e progressivamente estende i suoi rapporti con il più ampio mondo della musica Ai componenti della grande famiglia e ai suoi ideatori alle eredi Fondazioni Roffredo Caetani di Sermoneta e Camillo Caetani di Roma va la nostra gratitudine Ringraziamenti sentiti rivol giamo alle istituzioni pubbliche: al Ministero dei Beni e della Attività Culturali all’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio alla Provincia di Latina e ai comuni Così agli sponsors e ai soci del Campus che in varia misura e diversa maniera sostengono tale originale grande realtà Ursula Holliger Riccardo Cerocchi Castello di Sermoneta (foto di Rose Marie Dinner) CONCERTI nel CASTELLO CAETANI DI SERMONETA nelle ABBAZIE DI FOSSANOVA e VALVISCIOLO a CORI FONDI LENOLA E SPERLONGA Mozart compose diversi pezzi per fiati tutti legati a particola ri occasioni Non scrisse molto per il flauto a parte le giovanili sei Sonate K destinate al flauto o al violino (che Mozart compose a nove anni tra Londra e L’Aia e nelle quali comincia a farsi sentire l’influenza di Johann Christian Bach) e un grup po di pezzi scritti tra il e il su commissione di un gen tiluomo olandese Ferdinand De Jean che aveva offerto a Mozart per questo lavoro fiorini: si tratta di due Quartetti per flauto e archi (tra i quali il Quartetto in Re mag giore K che porta la data dicembre ) e i due con certi per flauto e orchestra tutte composizioni dal carattere leggero e brillante tipico all'epoca dei generi musicali che mescolavano archi e fiati Composizione gemella dei Quartetti con flauto è il Quartetto per oboe e archi in Fa maggiore composto nel febbraio del all’epoca della prima rappre sentazione dell’Idomeneo (con dedica a Friedrich Ramm primo oboista dell’orchestra di Monaco e uno dei più grandi virtuosi dello strumento) Ha la stessa forma compatta in tre movimenti del quartetto K ma rispetto a questo appare più maturo frutto di una maggiore ricerca e approfondimento espressivo soprattutto nella commovente gravità dell’Adagio in Re minore e nel Rondò finale dove l’oboe suona una melo dia molto fiorita in / mentre gli archi si muovono sul ritmo di / Analoga densità di scrittura si ritrova nel primo dei due Duetti per violino e viola (il K ) che risale all’autunno del e che non rispetta le convenzioni di questo genere molto diffuso tra Sette e Ottocento ma concepito come un esibizio ne virtuosistica del violino con la viola in pura funzione di accompagnamento Mozart tratta invece i due strumenti in un perfetto equilibrio sonoro e con una fitto lavoro tematico: l’Allegro iniziale è ad esempio costruito su tre temi e su uno sviluppo in uno stile contrappuntistico assai elaborato; dopo l’elegante melodia dell’Adagio affidata prima al violino poi alla viola anche nel Rondò i due strumenti espongono a turno il ritornello prima di lanciarsi in una coda pirotecnica Nel Mozart compose un magnifico Adagio a quattro parti (che ricorda la polifonia espressiva dell’Ave verum corpus K ) senza però specificare la destinazione strumentale anche se viene spesso eseguito come Adagio per corno inglese e un trio d’archi o per clarinetto e corni di bassetto assecon dando il noto interesse di Mozart per gli strumenti strani e inusuali Nel Mozart fu ad esempio affascinato dall’abilità di una ragazza cieca Marianne Kirchgässner nel suonare la Glassharmonika strumento a cristalli rotanti sfregati dalle dita inumidite inventato da Benjamin Franklin nel e poi esportato in Europa Mozart interruppe la composizione del Flauto Magico per scrivere l’Adagio in Do K concepito come uno studio per questo strumento che poi sfociò nel quintetto per Glassharmonika (in questo concerto sostituita dall’arpa) flauto oboe viola e violoncello K Pagina molto aggraziata che ricorda alcuni pezzi d’insieme del Flauto magi co con l’Adagio iniziale dalle sonorità misteriose giocato su 2828giugnogiugno repentini dislivelli dinamici e delicati dialoghi tra gli strumen ti e un rondòsonata ricco di spunti melodici e di modulazioni SABATO ore a tonalità lontane Sermoneta Castello Caetani Gianluigi Mattietti SYLVIA NOPPER soprano URSULA HOLLIGER arpa FELIX RENGGLI flauto HEINZ HOLLIGER oboe / corno inglese ESTHER HOPPE violino RUTH KILLIUS viola DANIEL HAEFLIGER violoncello WOLFGANG
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