Nel C.U.O.R.E. di Napoli: alla scoperta delle imprese. Settembre 1999 Centro Interdipartimentale URBAN - ECO Via Forno Vecchio n. 36 80100 NAPOLI Indice Prefazione............................................................................................................ p. 3 Introduzione ........................................................................................................ p. 5 Parte 1 Il progetto C.U.O.R.E. ......................................................................... p. 6 1a Illustrazione del progetto ........................................................................... p. 6 1b La metodologia .......................................................................................... p. 7 Il gruppo di lavoro .......................................................................................... p. 10 Parte 2 L’area Nord........................................................................................... p. 11 2a Chiaiano...................................................................................................... p. 11 2b Miano ........................................................................................................ p. 20 2c Secondigliano ............................................................................................ p. 29 2d San Pietro a Patierno ................................................................................. p. 39 2e Prime considerazioni sull’area Nord ......................................................... p. 54 2f Appendice storica ....................................................................................... p. 58 Parte 3 L’area Est ............................................................................................... p. 63 3a Poggioreale – Zona Industriale................................................................... p. 63 3b Ponticelli .................................................................................................... p. 75 3c Barra ........................................................................................................... p. 84 3d San Giovanni a Teduccio ........................................................................... p. 96 3e Prime considerazioni sull’area Est ............................................................ p. 107 3f Appendice storica ....................................................................................... p. 111 Parte 3 Conclusioni ........................................................................................... p. 118 4a Caratteristiche del tessuto produttivo delle aree oggetto di ricerca .......... p. 118 4b Proposte operative ..................................................................................... p. 121 Bibliografia di riferimento ............................................................................... p. 124 2 Prefazione di Pasquale Losa Assessore al Lavoro del Comune di Napoli L’Amministrazione comunale, con il progetto C.U.O.R.E., intende concorrere allo sviluppo delle attività produttive della città focalizzando l’impegno, tra l’altro,sul fenomeno del lavoro nero e favorirne l’emersione. Le attività sommerse, oltre a costituire un “terreno di coltura” dell’illegalità, con effetti deleteri sul piano delle finanze pubbliche e su quello della gestione della forza lavoro, frenano le potenzialità complessive di espansione delle imprese, inducono turbative sul piano di una “sana concorrenzialità” e si autoescludono da processi di aggregazione, promozione e sviluppo delle vocazioni economiche territoriali. La lotta al lavoro nero e sommerso rappresenta un impegno di “governo delle potenzialità di sviluppo”, non tanto o non solo una “lotta contro”, ma una “lotta per” liberare l’economia della città da fattori di illegalità e da altri che ne frenano l’espansione, per far emergere la laboriosità, le capacità, la creatività e, perché no, la cultura e la fantasia delle forze produttive. L’Amministrazione comunale intende proseguire nella politica di concertazione, all’interno della quale è nata questa iniziativa, e che coinvolge CGIL, CISL, UIL, UGL, Unione Industriali, ASCOM, API, CNA, CLAAI, CASA, Confartigianato, Confesercenti, AGCI, Confcooperative e Lega Cooperative. Il metodo adottato richiede di basare gli strumenti di lotta, per l’emersione e lo sviluppo delle imprese, su di una approfondita conoscenza del territorio allo scopo di identificare interventi validi ed efficaci. Questo primo rapporto sul progetto CUORE, redatto dal Centro Interdipartimentale URBAN-ECO dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, costituisce strumento di diffusione della conoscenza, su come concretamente si articola il fenomeno del sommerso in otto circoscrizioni di Napoli, e stimolo all’approfondimento delle problematiche riscontrate. Problematiche, però, viste dall’interno delle realtà produttive territoriali che richiamano anche quelle connese alla funzionalità degli attuali soggetti di governo delle attività economiche e quelle relative ai rapporti imprese – istituzioni. 3 L’esame ed il dibattito sui risultati del lavoro fin qui svolto, costituiscono la naturale prosecuzione della politica di concertazione e presupposto indispensabile per l’allargamento di tale metodo ad altri soggetti istituzionali, locali – nazionali – europei, che saranno chiamati ad apportare il loro contributo nella lotta per lo sviluppo di Napoli e del meridione. Napoli, 23 settembre 1999 Pasquale Losa 4 Introduzione INTRODUZIONE prof. Luca Meldolesi Ordinario di Politica economica Università di Napoli “Federico II” Presidente del Comitato Nazionale per l’emersione Può una piccola ricerca modificare la percezione che abbiamo dei problemi della nostra città? E’ questa, a mio avviso la sfida implicita delle pagine che seguono. Facendo seguito all’esperienza pioneristica del progetto URBAN dei Quartieri Spagnoli e della Sanità e per iniziativa dell’Assessorato al lavoro e del Servizio Lavoro, il Comune di Napoli ha patrocinato una ricerca su un gruppo di quartieri di Napoli Nord e Napoli Est: esso ha avviato così un itinerario di inchieste sul campo, che dovrà essere certamente proseguito, volto a rilevare la realtà degli addensamenti di artigiani e di piccole imprese all’interno del territorio comunale – uno degli aspetti chiave della realtà produttiva e occupazionale napoletana. I primi insegnamenti di tale lavoro condotto con rigore ed intelligenza da un gruppo di laureati e laureandi afferenti alle cattedre di Politica economica e di Economia dello sviluppo del Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali dell’Università di Napoli “Federico II” coordinati dalla dott.ssa Daniela Caianiello, possono essere elencati come segue: 1. Il tessuto della piccola impresa, come era da aspettarsi, è profondamente disomogeneo: nei quartieri esaminati esistono alcuni addensamenti ma anche molti avvallamenti; 2. A tale proposito è subito chiaro che le politiche generali, per ottenere risultati in loco, debbano essere affiancate da politiche specifiche di consolidamento e di emersione delle realtà produttive esistenti, di risanamento del tessuto sociale e di regolarizzazione dell’occupazione. 3. Bisogna puntare sugli addensamenti senza trascurare attività di promozione dove questi sono esili o non si sono ancora formati. 4. Le politiche di zona debbono essere costruite a partire dalle circoscrizioni (e gruppi di circoscrizioni) tramite la formazione dei “cuori” solitari; vale a dire di centri di sviluppo locale tecnicamente agguerriti che costituiscono una rete di supporto efficace alle realtà istituzionali ed alle parti sociali 5. La logica di zona è quella della “ricomposizione” della tematica dello sviluppo e dunque dell’attenzione a tutti gli aspetti che hanno effetto sulle attività (dall’ordine pubblico, ai servizi, ai finanziamenti, etc…) Conclusione: la presente ricerca conduce in medias res dello sviluppo locale e ne prefigura in un certo senso problematiche, esperienze e potenzialità future. Vale la pena di seguirla con interesse. 5 PARTE 1 Il progetto C.U.O.R.E. 1a Illustrazione del progetto di Daniela Caianiello Il Progetto C.U.O.R.E. si configura come un’attività di diagnosi e di intervento in due zone di Napoli - area Nord (Chiaiano, Miano, Secondigliano e San Pietro a Patierno) ed area Est (Poggioreale – Zona Industriale, Barra, Ponticelli e San Giovannia Teduccio) - finalizzata alla creazione di meccanismi che riescano a favorire l’emersione e la qualificazione delle imprese locali e la nascita di nuove unità produttive. L’attività proposta parte dall’ipotesi che lo sviluppo territoriale possa fondarsi su di un processo di consolidamento delle attività produttive esistenti e sulla creazione di nuove imprese finalizzato a sprigionare e valorizzare le potenzialità palesi e nascoste del territorio oggetto dell’intervento. L’emersione delle imprese irregolari rappresenta un obiettivo ambizioso, per riuscire a raggiungerlo occorre mobilitare numerose risorse (a livello locale e nazionale), coinvolgendo i soggetti istituzionali e sociali ed attuando congiuntamente interventi di politica economica di diversa natura (diretti ed indiretti). L’obiettivo del progetto è stimolare la regolarizzazione delle imprese e dei loro dipendenti tramite l’apertura di Centri Urbani Operativi per la Riqualificazione Economica (C.U.O.R.E.), che possano assistere ed aiutare le aziende che decidono di intraprendere un percorso di emersione. Si ritiene, che in aree caratterizzate dalla presenza di imprese totalmente o parzialmente “sommerse” la creazione
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