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LIBERA UNIVERSITÀ MARIA SS. ASSUNTA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA IN GIURISPRUDENZA – CLASSE LMG/01 CATTEDRA DI DIRITTO PROCESSUALE PENALE PROFILI PROCESSUALI DELLA DISCIPLINA SUI COSIDDETTI “COLLABORATORI DI GIUSTIZIA” PROCEDURAL ASPECTS ABOUT “COLLABORATORS WITH THE PROSECUTION” RELATORE Prof.ssa Paola Spagnolo CORRELATORE Prof. Roberto Zannotti CANDIDATO Guido Stampanoni Bassi ANNO ACCADEMICO 2009-2010 PROFILI PROCESSUALI DELLA DISCIPLINA SUI COSIDDETTI “COLLABORATORI DI GIUSTIZIA” SOMMARIO Introduzione ............................................................................................................1 Capitolo 1 Profili storici della normativa premiale ............................................4 1.1 Il contesto storico - sociale ..........................................................................4 1.2 La normativa premiale per i reati di terrorismo.......................................... 12 1.3 La normativa premiale in tema di criminalità organizzata.......................... 19 1.4 Genesi e struttura della legge n. 45 / 2001 ................................................. 28 Capitolo 2 Il sistema di protezione .................................................................... 39 2.1 Organi, ruoli e competenze ....................................................................... 39 Ministro dell'Interno ........................................................................................ 39 Pubblico Ministero .......................................................................................... 41 Procuratore Nazionale Antimafia ..................................................................... 43 Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria ............................................ 45 Commissione centrale di protezione ................................................................ 46 Servizio Centrale di protezione ........................................................................ 49 Il capo della Polizia ......................................................................................... 51 Il prefetto ........................................................................................................ 52 Il giudice ......................................................................................................... 52 Il tribunale di sorveglianza di Roma – Sezione collaboratori............................ 55 2.2 Le misure di protezione............................................................................. 56 2.3 Il programma di protezione ....................................................................... 62 Capitolo 3 Il trattamento penitenziario del collaboratore di giustizia ............. 71 3.1 Le origini del trattamento penitenziario differenziato ................................ 71 3.2 Le modifiche attuate dalla legge n. 45 / 2001 ............................................ 81 3.3 I benefici penitenziari ............................................................................... 85 3.4 Le competenze in materia di benefici penitenziari .................................... 88 3.5 La modifica e la revoca dei benefici penitenziari ....................................... 90 PROFILI PROCESSUALI DELLA DISCIPLINA SUI COSIDDETTI “COLLABORATORI DI GIUSTIZIA” Capitolo 4 Il contributo processuale del collaboratore ..................................... 92 4.1 Il verbale illustrativo dei contenuti della collaborazione ............................ 92 4.1.1 Il verbale illustrativo: aspetti generali ................................................ 92 4.1.2 Caratteristiche e contenuti del verbale illustrativo .............................. 99 4.1.3. L’inutilizzabilità processuale delle dichiarazioni “tardive” del collaboratore ................................................................................................. 109 4.2 Colloqui investigativi .............................................................................. 115 4.3 L'esame a distanza .................................................................................. 119 4.4 False dichiarazioni, revisione del processo e aggravante della calunnia ... 124 Appendice 1 – La collaborazione nelle diverse “mafie” .................................... 128 Cosa Nostra ...................................................................................................... 128 'Ndrangheta ....................................................................................................... 131 Camorra ............................................................................................................ 141 Appendice 2 – Interviste ..................................................................................... 146 Intervista al Dr. Raffaele Cantone ...................................................................... 146 Intervista al Dr. Roberto Pennisi ........................................................................ 154 Intervista al Dr. Vincenzo Giglio ....................................................................... 164 Intervista al Dr. Giuseppe Creazzo .................................................................... 176 Intervista al Dr. Michele Prestipino ................................................................... 185 Bibliografia ........................................................................................................ 196 PROFILI PROCESSUALI DELLA DISCIPLINA SUI COSIDDETTI “COLLABORATORI DI GIUSTIZIA” INTRODUZIONE INTRODUZIONE A distanza di qualche decennio dal prodursi dei primi, clamorosi casi di collaborazioni con la giustizia, questo lavoro si propone di offrire una lettura attenta e diversificata del complesso fenomeno della collaborazione processuale. Nel corso del lavoro, che si compone di quattro capitoli, si tratterà il tema della collaborazione con la giustizia principalmente da un punto di vista processuale, con attenzione anche agli aspetti relativi alla protezione e al trattamento penitenziario del collaboratore. Nel primo capitolo, intitolato “Profili storici della normativa premiale”, si è cercato di delineare il contesto storico – sociale nel quale si è sviluppato il fenomeno della collaborazione con la giustizia. Si è approfondita la normativa premiale antimafia analizzandone i precedenti normativi, studiandone le modifiche apportate nel tempo e soffermandosi sulle ragioni che hanno portato alla revisione normativa confluita nella attuale legge n. 45 del 2001. L’obbiettivo è stato quello di delineare gli elementi caratteristici del fenomeno nel corso della sua evoluzione più che secolare, mettendone in evidenza linee di continuità e di mutamento. Nel secondo capitolo si sono affrontate le problematiche legate alla gestione e alla protezione dei collaboratori descrivendo ruoli e competenze di tutti gli organi che intervengono nel delicato processo di protezione di un collaboratore, soffermandosi in maniera più dettagliata sulle misure concretamente applicabili e sulle caratteristiche del programma speciale di protezione, quella sorta di “contratto” che il collaboratore sottoscrive con lo Stato all’atto dell’ingresso nel sistema di protezione. Nel terzo capitolo si sono presi in considerazione il trattamento penitenziario previsto nei confronti dei collaboratori di giustizia prendendo le mosse dalle ragioni che si trovano alla base di un trattamento penitenziario differenziato nei loro confronti e cercando di mettere in evidenza le modifiche apportate negli anni Novanta e nel 2001. P a g i n a | 1 PROFILI PROCESSUALI DELLA DISCIPLINA SUI COSIDDETTI “COLLABORATORI DI GIUSTIZIA” CAP. 1 Infine, il quarto capitolo contiene una dettagliata analisi di quello che può essere definito come il “contributo processuale del collaboratore”. All’interno di questo capitolo ci si è soffermati in maniera dettagliata sull’atto del verbale illustrativo dei contenuti della collaborazione, ossia l’atto nel quale il contributo proveniente dal collaboratore viene “cristallizzato”, mettendone in luce caratteristiche e aspetti problematici. Completa il lavoro, riportata in Appendice, una analisi comparativa delle trasformazioni intervenute negli ultimi anni in tema di collaborazione con la giustizia nei differenti contesti delle cosiddette “mafie tradizionali”. Attraverso il confronto tra le tre principali realtà criminali del nostro Paese si è cercato di cogliere le peculiarità che caratterizzano ciascuna di esse ed eventuali parallelismi. Il lavoro è stato realizzato oltre che attraverso un attento studio dei testi che lo analizzano e lo descrivono, anche mediante delle interviste realizzate a magistrati che si sono occupati in prima persona di gestire dei collaboratori di giustizia. Si è ritenuto che il loro prezioso contributo potesse fornire punti di vista importanti per una comprensione più accurata del fenomeno. Ho avuto il privilegio di raccogliere la testimonianza diretta di alcuni “addetti ai lavori” di straordinaria caratura: Raffaele Cantone, ex Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli attualmente al Massimario della Corte di Cassazione, Roberto Pennisi, Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia, Michele Prestipino, ex Sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo ora alla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, Vincenzo Giglio, Presidente della Corte di Assise e della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria e Giuseppe Creazzo, Procuratore capo di Palmi. La scelta metodologica assunta nel corso del lavoro mi ha portato a intervistare magistrati che, nel corso
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