Piano Stralcio Delle Aree Aurifodine

Piano Stralcio Delle Aree Aurifodine

REGIONE PIEMONTE - PARCO REGIONALE E SIC ZPS IT1180026 “CAPANNE DI MARCAROLO” PIANO STRALCIO DELLE AREE AURIFODINE INTERVENTI DI CONSERVAZIONE NATURALISTICA E VALORIZZAZIONE CULTURALE DELL’AMBIENTE GEOLOGICO E STORICO-MINERARIO DELLE VALLI GORZENTE E PIOTA Art. 5, par. 4, lett. e); art. 23 par. 3 I Variante al Piano dell’Area (D.C.R. n. 307-52921 del 10 dicembre 2009) Rilievi sul campo e contributi a cura di: Emanuele Biggi, Andrea De Giovanni, Enrico Lana, Alessandro Panci, Gabriele Panizza, Giuseppe Pipino, Roberto Toffoli. Coordinamento, adattamento e stesura a cura di Gabriele Panizza via Baldo, 29 15070 Lerma AL • Telefono:0143877825 • fax: 0143877825 • www.parcocapanne.it REGIONE PIEMONTE - PARCO REGIONALE E SIC ZPS IT1180026 “CAPANNE DI MARCAROLO” PIANO STRALCIO DELLE AREE AURIFODINE INTERVENTI PER LA CONSERVAZIONE NATURALISTICA E VALORIZZAZIONE CULTURALE DELL’AMBIENTE GEOLOGICO E STORICO-MINERARIO DELLE VALLI GORZENTE E PIOTA I. INQUADRAMENTO GENERALE, DESCRIZIONE 1.1 - Premessa Parlare di valorizzazione e conservazione dei siti minerari del territorio di Marcarolo può apparire argomento desueto: se le Aurifodine, depositi di ciottoli derivanti dal lavaggio delle sabbie aurifere attribuiti all’epoca romana, rappresentano una emergenza riconosciuta in ambito archeologico, le ex miniere d’oro disseminate principalmente lungo le ripide vallate torrentizie del Moncalero, Pio- ta e Gorzente, molte delle quali in fase di crollo e con sviluppo limitato, sono state nel tempo rele- gate a curiosità locali o a facile palestra per speleologi, nonostante il consistente materiale scientif- co pubblicato che ne attesta l’elevato interesse geologico e storico. Di fatto, con l’attivazione delle indagini scientifche relative alla biodiversità attuate dall’Ente Gestore del Parco naturale regionale e Sito di Importanza Comunitaria “Capanne di Marcarolo” è emersa l’urgenza e l’importanza di una rivalutazione e conservazione dei siti minerari abbandonati, quali importanti habitat per spe- cie tutelate a livello comunitario. Per questi motivi il contesto ambientale, storico e culturale delle ex miniere d’oro dell’Area protetta richiede uno sviluppo specifco all’interno del più ampio ambi- to di interesse delle aree Aurifodine, comprendenti le valli Gorzente, Piota e Orba, la cui individua- zione di massima è stata defnita dal Piano Territoriale Provinciale (vedi cap. II) . 1.2 - Aspetti culturali Le miniere rappresentano l’esemplifcazione più calzante della “old economy”, il settore dove maggiormente si è esplicata la materialità della produzione, dove più direttamente si è svolto il confronto fra il lavoro e la forma fsica del territorio. L’attività mineraria ha un atto di nascita che precede di molto l’avvento della rivoluzione indu- striale. E’ fuor di dubbio che il settore estrattivo abbia partecipato appieno alla modernizzazione indotta nel XIX secolo dall’applicazione delle nuove fonti energetiche (la macchina a vapore, l’aria compressa, ecc.) e dalla meccanizzazione di mansioni svolte prima manualmente, ma in molti casi l’inizio dell’attività mineraria può risalire ai romani, alle popolazioni italiche, o anche alla preisto- ria (cave di rame sul Garda). Molte miniere costituiscono quindi il luogo di un’attività plurisecola- re che si è accompagnata per un lungo tratto alla storia dei territori e delle popolazioni insediate, plasmandone le forme dell’economia e i modi di fare comunità. Inoltre, l’abbandono nel tempo delle attività scarsamente produttive, ha di fatto consentito che in molti territori le miniere si trasformassero in habitat assimilabili alle grotte naturali, ospitando una fauna troglofla caratteristica, sovente di grande valore naturalistico. E’ il caso delle Miniere delle Valli Piota e Gorzente, le cui specifcità assumono grande importanza per la conservazione di spe- cie di interesse comunitario, come il geotritone Speleomantes strinatii, endemismo dell’Italia nord occidentale. La biodiversità rappresenta un valore di fondamentale importanza per la conservazio- ne e il rilancio sostenibile dei territori cosiddetti “marginali”, caratterizzati da un assetto paesaggi- stico, agricolo e forestale che testimonia il passaggio dall’economia di sussistenza degli antichi nu- clei abitati all’importanza culturale, naturalistica e ricreativa per il presente, unitamente alle pro- duzioni agropastorali di qualità che si vanno pian piano affermando. via Baldo, 29 15070 Lerma AL • Telefono:0143877825 • fax: 0143877825 • www.parcocapanne.it REGIONE PIEMONTE - PARCO REGIONALE E SIC ZPS IT1180026 “CAPANNE DI MARCAROLO” La valorizzazione di un territorio fortemente condizionato dalla sua storia può pertanto divenire il contenitore dove è possibile depositare il passato, entro cui viene custodito il retaggio della identità di persone e luoghi, il che signifca considerare le risorse del presente in virtù della loro capacità di testimoniare il passato. Accade così che luoghi, impianti e strumenti di lavoro assumano valenza di bene culturale non per il valore intrinseco (rarità, bellezza etc.), ma in quanto capaci di rievocare modi di vita e valori che improntavano la cultura di una comunità in relazione all’ambiente, al la- voro, alle forme di socializzazione. La valorizzazione così intesa può avere un duplice ruolo: conservare da un lato, e dall’altro pro- muovere i valori delle culture locali, agendo con sempre maggiore attenzione e rispetto nel senso dell’identità naturalistica e storica di un territorio. Nell’ambito della tutela e valorizzazione delle cavità minerarie presenti nell’area del Sito di Impor- tanza Comunitaria e Parco regionale “Capanne di Marcarolo” è stato redatto il presente Piano stralcio delle aree Aurifodine, quale strumento di indirizzo per interventi che hanno come obietti- vo il recupero dei siti minerari e delle mulattiere a questi funzionali, la conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario e la valorizzazione a scopo didattico delle cavità minerarie e dei percorsi di fruizione annessi. 1.3 - Cenni storici L’area in oggetto è anche sede di importanti e non comuni testimonianze storiche: si trova infatti nella zona di confne tra Piemonte e Liguria, nel territorio storicamente noto come “Oltregiogo ge- novese”, in particolare in area controversa fra la repubblica di Genova, il marchesato di Monferrato e il ducato di Milano, che qui avevano loro specifci feudi (Lerma, Casaleggio, Tagliolo, Mornese), al confne con l’ampio territorio genovese della Val Polcevera. Innumerevoli e storicamente pre- gnanti sono gli episodi di confittualità che vi si sono svolti e che hanno anche ingenerato particola- ri assetti territoriali (vedi articolo G. Pipino sull’Isola Territoriale di Lerma, nel bollettino del Co- mune). Un insolito aspetto di confittualità, legato a risorse naturali, risale ai primi anni del Cinquecento, quando è testimoniata la fabbricazione e la commercializzazione della calce con risvolti di contrab- bando e di condanne per illegali emissioni di bolle daziarie. La produzione locale della calce è pro- seguita fna alla fne dell’Ottocento, e ancora si registra la presenza di un piccolo edifcio per la cot- tura del minerale (calcinaia) in località Cascina Albergo Le prime testimonianze sullo sfruttamento delle miniere d’oro risalgono alla fne del Cinquecento, ad opera dei duchi di Mantova, che in quel periodo erano anche marchesi del Monferrato. Partico- larmente attiva è stata la coltivazione dei giacimenti nella seconda metà dell’Ottocento, e di questa, come delle ricerche eseguite nel corso del Novecento, esiste una abbondantissima documentazione originale presso il Museo Storico dell’Oro Italiano. 1.4 - Ambito di interesse del Piano stralcio Il Piano stralcio riguarda specifcamente il contesto territoriale dei siti minerari (ex miniere d’oro) delle valli Gorzente e Piota, ricadenti interamente nel Parco naturale regionale e Sito di Importanza Comunitaria IT1180026 “Capanne di Marcarolo”. Il comprensorio interessa i comuni di Bosio, Ca- saleggio Boiro, Lerma e Mornese. 1.5 - Principali caratteristiche geologiche dell’area analizzata L’area in oggetto è caratterizzata dalla presenza di estesi e ben evidenti afforamenti di rocce parti- colarmente rare ed interessanti, quali le ultramafti (rocce del mantello terrestre), in molteplici tipi e varietà metamorfche. Prevalgono le serpentiniti, ma sono ben evidenti le rare duniti e vari tipi di metabasiti; signifcative, per la loro posizione strutturale, sono anche litotipi carbonatici e loro for- via Baldo, 29 15070 Lerma AL • Telefono:0143877825 • fax: 0143877825 • www.parcocapanne.it REGIONE PIEMONTE - PARCO REGIONALE E SIC ZPS IT1180026 “CAPANNE DI MARCAROLO” me di afforamento e di aspetto tettonizzato. Particolarmente interessanti, anche per la loro rarità, sono gli afforamenti di brecce serpentinitiche silicizzate con presenza di oro, rocce indicate nella letteratura internazionale con il nome di “listwaeniti”, che sono piuttosto rare a livello mondiale. Lo sfruttamento di questi particolari giacimenti ha lasciato molte tracce, le più evidenti delle quali sono le gallerie, numerose seppur di limitato sviluppo. Nei periodi di siccità è anche possibile ve- dere i resti del Mulino dell’oro utilizzato nella seconda metà dell’Ottocento e ricoperto dalle acque del bacino artifciale detto Laghi di Lavagnina, costruito ai primi del Novecento. Molto ben evidente è una faglia di interesse regionale che attraversa, da nord a sud, tutta l’area, mettendo in contatto rocce di natura e origine diversa e determinando la presenza di un grosso “klippe”,

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