PAGINA 26 LVimA SPORT DOMENICA 8 SETTEMBRE 1991 \ Formula 1 A Monza resta immutata la griglia di partenza: Senna in pole position Così al via [i Oggi il Gp con accanto il pilota della Williams obbligato a vincere per conservare FILA AYRTON SENNA NIGEL MANSELL \l d'Italia qualche chance nella lotta per il titolo. Dietro di loro Berger e Patrese (r/cLaren)1'21"114 1 (Williams) V21 "247 GERHARDBERGER RICCARDO PATRESE Soltanto in terza fila le due Ferrari davanti al sorprendente Schumacher (McLaren) 1 '21 "346 2 (Williams) V21"3/2 ALAIN PROSIT JEAN ALESI (Ferrari) 1'21 "8:25 3 (Ferrari) 1'21 "890 MICHAEL SCHUMACHER NELSON PIQUET (Bunetton) 1'22"471 4 (Benetton) 1'22"726 ROUEBTO MORENO PIERLUIGI MARTINI (Jordan) 1'23"1l)2 5 (Minardi) T23"294 MARK BLUNDEI.I. IVAN CAPELLI (Brabham) 1'23"4'3 6 (LeytonH.)1'23"674 STEFANO MLODENA ANDREA DE CESARIS Mansell, ultimo appello .Tyrrell) 1'23"70l 7 (Jordanl V23"921 SAVORI! NAKAJIMIA EMANUELE PIRRO i Tyrrell) 1'24"2l>5 8 (Dallaia)1'24"282 Replica quasi inutile delle prove ufficiali, ieri a Mon­ GIAIINIMORBIDELU MAURICIOGUGELMIN za. Qualcuno migliora, ma le posizioni restano inva­ (Minardi) 1'24"2I)7 9 (LeytonH.)1'24"J91 Voci dai box riate: pole a Senna, con Mansell, Berger e Patrese in MARTIN BRUNDLE JIRKYJ.LETHO un decimo di secondo. La filosofia della Ferrari è (Brabham) V24"8>H 10 (Dallara)1'24"725 E se cadesse sempre la stessa: rischiare il tutto per tutto, partendo THIERRY BOUTSEM ERIKCOMAS la testa dalla terza fila. Il malumore imperversa anche in al­ Un Alessandro (Lifller)1'25"17r 11 (Llgier)1'25"420 tre scuderie, mentre si aspetta la gara della rivelazio­ Nannini NICOLA LARINI ERIC BERNARD sorridente (Lambo)1'25"717 12 (Lola)1'25"871 di Romiti? ne Schumacher, settimo dietro le «rosse». mostra il volante IMIKArfAKKINEN OLIVIER GROUILLARD • DAL NOSTRO INVIATO della Benetton, (Lotus) 1'25"94l 13 (Fondmetal)1'26"416 <L CAPBCUATRO LOOOVICO BASALO la sua vettura NON QUALIFICATI: Michele Alboreto(Footwork) 1'26"563 ••MONZA. Di vincere non se •• MONZA. «Una grande pro­ vare le sorti delle «rossa», quasi stagióne Micliae Sartels (Lotus) V26"829 ne parla neppure. Ma il cavalli­ va, quella di Schumacher. E si­ avesse posseduto rare doti di che spera Eric Vati De Poele (Lembo) 1 '27"099 no rampante ha ben altro per curamente un pilota di talento. taumaturgo, gioca invece sul di tornare Aguri Suzuki (Lola) 1 '27"257 In testa, di questi giorni, che Non si fanno certi exploit per possibilismo. «SI, possiamo an­ a guidare l'effimera gloria della pista, pe­ caso. Ha un grande futuro». che farcela - dice infatti Prost raltro preclusagli da avversari Ayrton Senna, festeggiato per -. Non ho potuto migliorare di di levatura superiore. I rivolgi- la sua 59* pole-posiuon, non molto il mio tempo, a causa pò nutrito di ragazzi dell.» blico. Anche nella tribuna dei menti, nello sconquassato ha fatto fatica ad esternare del grande caldo che imper­ Brianza, chiamati quelli dell,» Vip, il recinto di «quelli che so­ team modenese, non hanno questo plauso verso il nuovo versava sulla pista, ma ho veri­ banda del buco, gli unici ,Ì co­ no li per tarsi guardare», gli requie. Teste eccellenti sono collega arrivato in modo cosi ficato che con il pieno della noscere i \ archi segreti de; reti • spunti che accendono la fanta­ Sul punto di cadere. A Man­ Irriverente nel «circus». Ricor­ benzina siamo i più veloci. Ci colati per accedere alla pist ì sia sono davvero introvabili. Ci nello, ovviamente. Ma qualcu­ dando per certi aspetti proprio manca ancora quella costanza senza sborsare una lira, scis­ prova Serena Grandi: «Del no spara grosso e assicura che il brasiliano, quando con una di rendimento che potrebbe ma in silenzio. Qualcuno ab­ Gran Premio mi piace tutto e anche a Torino se ne vedran­ Toleman, monoposto assolu­ essere 11 tocco ideale». bozza un «ci rifaremo ceni 11 tutti - dice, contenta lei - ma no delle belle. Via Piero Fusa- tamente non competitiva, si La replica del giorno prima gara vera». Scatta allora il co­ devo confessare che il più affa­ ro, presidente della Ferrari, già presentò facendo faville nel sembn definitivamente con­ retto «Jean facci sognare». Non scinante è Senna». E cosi an­ martedì prossimo, sussurra la mondo della Formula 1. Da fermata dalla successiva preci­ sanno ancora che Alesi, l'uni. che lei, ignara spetta: rice, tro­ ostacolato. Peggio di cosi non ro di un {inno fa, migliora. «È co amato, ai termine della su«i va il modo di affondare il col­ voce più diffusa. Altro che Fu­ quel 1984 Senna è un po' cam­ sazione dì Jean Alesi, al solito poteva andare. Negli ultimi meglio che si calmino un po' saio, via Cesare Romiti da Cor­ biato, è meno scontroso, più contro correnti; in barba ai pa­ prova sembrava un cane ba­ tello nella piaga del tuo ferrari­ dieci anni non credo di aver tutu - fa il toscano -. Specie De Ma il supermercato stonato. sta. Ma non basta: a ferire quel so Marconi, è l'ipotesi più eia- riflessivo, ma con un piede reri del «professore». «Rischia­ mai avuto tanta sfortuna. Per la Cesaris e PiqueL Schumacher, tifo ci si mette, involontaria­ i morosa ma che ha più di un sempre estremamente pesan­ re? Motori esasperati? - sbotta gara vediamo, siamo quattro a turno, gli ha fatto proprio un Il circo tei tifo si è fatto tri­ te. «Eppure le Williams-Re- mente, anche un collega del sostenitore. Non subito, tra -. Io non ho mai constatato piloti in un decimo di secon­ bel paio di scarpe e loro non Io ste, eroi da osannare ce ne so­ «Manifesto» che gironzola fra i qualche tempo. E solo dopo si nault ci preoccupano - fa sicu­ nulla del genere. Anzi, il moto­ do». I numeri dell'inglese nel digeriscono. D'altra parte il del «cavallino» no pochi in giro. A un certo box a caccia di meccanici con penserebbe a passare un col­ ro -. Spero solo che il caldo re quest'anno l'ho visto andare «giro della morte», come viene suo nome, in italiano vuol dire punto, nel a mattinata, davanti •ricordi da raccontare di un po di scopa nelle stanze del non ci faccia brutti scherzi». • ben poche volte. Eppoi avete chiamato dagli addetti ai lavo­ calzolaio. Dunque proprio a all'ingresso dei box scrosc ian< > Gran Premio d'Italia che fu». potere di Mannello. L'humour non è certo di ca­ visto che acrobazie ho dovuto ri, sono stati tali che più che pennello, no?». Altri malumori fragorosi applausi. La fieni-: Ma la maggior parte degli uo­ sa alla Ferrari. «Inutile tergiver­ fare per migliorare di pochissi­ vedere una macchina vera in sovrastano i box. Giancarlo Mi­ è rimasto vuoto corre verse un punto. In memi mini in tuta è o troppo giovane È mogia l'atmosfera sotto il sare - attacca l'Ingegnere mo Il mio tempo, per restare pista il pubblico ha avuto l'im­ nardi è sconsolato. Ha perso alla calca una faccia nota, un tendone della Ferrari. Ci prova o troppo «giapponese» per Lombardi -. SI, lo ammetto. sempre in terza fila, con Prost pressione di trovarsi di fronte ormai u'Fficialemnte I motori campione con la voglia di ri­ scorrere il nastro del passato. ' a ravvivarla Carol Alt, che pas­ Domani utilizzeremo gli stessi che mi ha anche scavalcato al­ un videogioco formato gigan­ Ferrari, a favore della Scuderia aal MONZA Rien ne va plus. vuoti sulle tribune e nei prati vincita, contro la sfortumi pn- sa sorridente e compresa del Chi ha puntato sul rosso ha lungo la pista) evidentemente Fa eccezione Bob Dance, cin- motori sperimentati in Belgio. l'ultimo momento». Ed in effet­ te. «Volevo e potevo farcia po­ Italia. «Eppure ci credevo, pen­ ma di tutte : Alessandro N.inni - quantaseienne motor.sta della ruolo assegnatole tra i mecca­ savo durasse più a lungo. Pa­ perso. Hanno perso (tanti sol­ ammosciato dall'annata disa­ ni. Non è Ferrarista ma gli vo­ Se c'è qualcosa da limare, lo li­ ti i numeri del franco-siciliano le - urla Patrese - La mia Wil­ di) i venditori di gadgets rosso strosa della Ferrari e dalie pro­ Lotus. Ed è propio lui che rovi­ nici intenti a mangiare. Fascia­ meremo. Insomma arriveremo sono stati tali, da far sembrare liams andava bene, ma un po' zienza, non navigo certo nel­ gliono bene. Non l'hanno di­ stando nella memoni chiude ta da un paio di jeans sdruciti Ferrari, hanno perso (la spe­ ve tutt'altro esaltanti di ieri.II ti­ menticato. «Toma e magari nella massima condizione la sua Ferrari più un fuoristra­ il traffico, un po' delle segnala­ l'oro, mn la passione 6 tanta. ranza) le migliaia di tifosi re­ fo non si è acceso, le bandiere ogni disputa sul «migliore». Il , con simmetrica sapienza, ri­ possibile utilizzabile sul nostri da che una monoposto, a cau­ zioni errate di un commissario Mica come certa altra gente, vieni alla Ferrari» - invocano, giudizio non ammette appelli: golarmente accampati da gior­ sono rimaste rigorosamente mentre lui firma, faticosamen­ tuali scarpe blu da ginnastica 12 cilindri. Eppol sette decimi sa dei continui salti sui cordoli . mi hanno rallentato». qu.i dentro». Un ambiente criti- ni sugli spelacchiati campi del arrotolate, i sogni di riscossa «Ayrton Senna è il piti grande, ai piedi, canonicamentcalta é •„• cato dallo stesso Senna per le- te, autogr.ifi, palesando cosi una spanna sugli altri, l'unico d»--Senna .non,-sono davvero - delia-pista. «* » ••-.... cCuoW animi., esasperali, Parco di Monza, hanno perso— sono- svaniti net caldo torrido •ancora i segni di quell'assurdo canonicamente btonda^po»ta mia-tragediai bn previsioni em- — Nat oarrvpc deì-.funambolk ^cislourrcaslconftl* le<i ( •V» recenti vicende «pooo pulite» — 00*100JJliJrriducibili autjyi"*- che mi ricorda il mitico Clark».
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