opera Stagione teatrale 2015-2016 TEATRO DANTE ALIGHIERI Pietro Mascagni L’amico Fritz Fondazione Ravenna Manifestazioni Comune di Ravenna Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Regione Emilia Romagna Teatro di Tradizione Dante Alighieri Stagione d’Opera e Danza 2015-2016 L’amico Fritz commedia lirica in tre atti di P. Suardon musica di Pietro Mascagni Teatro Alighieri 9, 10 gennaio con il contributo di partner Sommario La locandina ................................................................ pag. 5 Il libretto ....................................................................... pag. 6 Il soggetto .................................................................... pag. 23 L’amico Fritz, seconda opera di Mascagni di Fulvio Venturi ........................................................ pag. 25 Guida all’ascolto di Sara Dieci ................................................................ pag. 31 I protagonisti ............................................................. pag. 33 Coordinamento editoriale Cristina Ghirardini GraficaUfficio Edizioni Fondazione Ravenna Manifestazioni Si ringrazia il Teatro Municipale di Piacenza per aver concesso il materiale editoriale. Foto © Gianni Cravedi L’editore si rende disponibile per gli eventuali aventi diritto sul materiale utilizzato. Stampa Edizioni Moderna, Ravenna L’amico Fritz commedia lirica in tre atti dal romanzo omonimo di Erckmann-Chatrian musica di Pietro Mascagni libretto di P. Suardon (Nicola Daspuro) Casa Musicale Sonzogno personaggi e interpreti Suzel Sarah Baratta, Clarissa Costanzo Fritz Kobus Ivan Defabiani, Angelo Fiore Beppe lo zingaro Nicole Brandolino, Aloisa Aisemberg David il rabbino Giovanni Tiralongo, Ernesto Petti Federico Aleandro Mariani Hanezò Mariano Buccino Caterina Marta Mari direttore Donato Renzetti regia Leo Nucci regista collaboratore Salvo Piro scene Carlo Centolavigna costumi Artemio Cabassi disegno luci Claudio Schmid Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Coro del Teatro Municipale di Piacenza maestro del coro Corrado Casati Voci Bianche del Coro Farnesiano di Piacenza maestro del coro Mario Pigazzini Piacenza per Expo 2015 Progetto Opera Laboratorio 2015 nuovo allestimento coproduzione Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Teatro Alighieri di Ravenna 5 ATTO PRIMO Fritz L’amico Fritz Sala da pranzo in casa di Fritz Kobus. Mobili (dettando) di quercia intagliati. A destra camera da letto “M’impegno io sottoscritto...” commedia lirica in tre atti di Fritz, a sinistra, porta della cucina e porta (Entrano Hanezò e Federico) libretto di P. Suardon (Nicola Daspuro) d’ingresso. In fondo, due grandi finestre a dal romanzo omonimo di Erckmann - Chatrian vetri colorati; accanto alle finestre due porte a invetriate. Le due finestre e la porta a sinistra, Scena seconda musica di Pietro Mascagni che danno accesso ad una terrazza, sono I precedenti, Hanezò, Federico, poi Caterina. prima rappresentazione: Roma, Teatro Costanzi, 31 ottobre 1891 aperte. A sinistra sul davanti, una piccola tavola con l’occorrente per scrivere. A destra, un Hanezò po’ più in fondo, tavola da pranzo riccamente Evviva Fritz! PERSONAGGI imbandita. Da un lato, una rastrelliera per pipe. Accanto alle finestre, una piccola tavola da Federico Suzel soprano servizio; qua e là qualche seggiola, una poltrona. Evviva! Fritz Kobus tenore Attraverso la porta e le finestre aperte si vede la Beppe, lo zingaro mezzosoprano balaustra, a colonnine, della terrazza, alla quale Hanezò David, rabbino baritono si accede per mezzo di alcuni scalini. Più in là, (a Fritz) nel fondo, si scorgono i tetti delle case, le cime Per la tua festa i nostri voti accogli. Federico, amico di Fritz tenore degli alberi. Hanezò, amico di Fritz basso È il tramonto. David Caterina, governante di Fritz soprano Deh, tacete. Bisogna ch’io gli scriva... Preludietto Fritz Coro interno di contadini e contadine Scena prima Debbo sbrigare uno dei tanti imbrogli Fritz e David. del rabbino... L’azione ha luogo in Alsazia. Fritz Federico Ma questa è una pazzia! Vuoi maritare Ha qualcun da maritare? tutti e, per colmo di sventura, io debbo sborsar la dote!... Hanezò Sempre!... David Son ragazzi e s’amano... David Scrivo: “M’impegno io sottoscritto Fritz di rendere al signor Fritz Kobus mille e Ci pensin loro... ho in odio il matrimonio, trecento lire al sei per cento, quando...” non so che sia l’amore... e chi sospira e piange e si dispera per le donne, Fritz rider mi fa. Ma chi del mio denaro (interrompendo) resta garante? il detto signor Fritz compiuti avrà due secoli d’età! David lo firmerò per loro... Hanezò e Federico (ridendo) Fritz Ah! Ah! (sorridendo) Bravo, di te posso fidarmi. Scrivi! David Che dici? David Grazie! Grazie! Hanezò Bella davver! 6 7 David Fritz Se avessero parole Suzel (con dolore) (chiamando Davld attraverso la finestra) le udreste mormorar: Babbo sta bene; egli, però, vi aspetta. È inutile, tu vuoi Ohè, David! David, oggi perché “Noi siamo figlie timide e pudiche farti giuoco di me. anche una sposa non hai per me? di primavera, Fritz siamo le vostre amiche; Certo, verrò. Di’... come vanno i campi? Fritz David morremo questa sera, Suvvia, scherzavo. (dalla terrazza) e saremo felici Suzel Ecco il denaro. Oh, Fritz, rammentalo, tu pur sarai di dire a voi, che amate gl’infelici: Tutto si allieta: il cielo è uno splendore, marito un giorno! il ciel vi possa dar l’aria è dolce e sottile, e il prato è in fiore. David tutto quel bene che si può sperar.” O mio diletto Fritz, Fritz Ed il mio cor aggiunge una parola Fritz come potrò ricompensarti? Ma tu non sai modesta, ma sincera: Bevi, Suzel. Verrò fra pochi di. la mia divisa? Amico a tutti e sempre... eterna primavera Bevi! Non star così! Fritz Marito... no! la vostra vita sia, ch’altri consola... Voglimi Deh, vogliate gradir David sempre bene! David quanto vi posso offrir! (entrando) (allontanandosi) (Suzel, con gli occhi bassi, offre il mazzolino a Vi saluto! Caterina Vedremo! Fritz) (entrando con la zuppiera) Federico Signori, è pronto. Fritz Fritz Sei qui, vecchio rabbino! Oh! che bel matto! (sorridendo odora i fiori) Fritz Tu sei molto gentil, dei fiori tuoi Hanezò Andiamo Hanezò l’olezzo mite giunge caro a me. Giungi in buon punto... a tavola! Ed ancor Beppe non venne? (alzando il bicchiere) Grato ti sono. Orsù, vieni tra noi Viver tu possa sempre giocondo! al fianco mio... Fritz Federico (Suzel esita) Ecco, un bicchier di vino! (a David che si dispone ad uscire) Federico Ti vergogni? E di che? (David siede e beve) E tu che fai? (come sopra) Un brindisi chi fa? Salute ai celibi di tutto il mondo! Suzel David (timidamente) David Verrò per fare un brindisi! Caterina Oh... no... (a Suzel) (Si mettono a tavola, meno David. Caterina esce) (rientrando, a Fritz) Tu pur, bimba, sei qua? Signore, è giunta Suzel, la figliuola Fritz (Come la bricconcella Fritz del fattor... vi vorrebbe salutare... Bambina! s’è fatta grande e bella!) (servendo la zuppa agli amici) Ha dei fiori per voi... (Suzel siede) (Dalla terrazza arriva un dolce suono di violino) Lascialo! In palpiti saran gli sposi... Se tarda, possono d’ansia morir. Fritz Hanezò Hanezò Fatela entrare. (sottovoce) Chi mai sarà? Federico (Caterina fa entrare Suzel e poi esce) Com’è carina! Vada, s’affretti! Fritz Federico Lo zingaro! Hanezò Scena terza (come sopra) Corra! Suzel e i precedenti, poi David. Quanto candor! David Ah! questi è Beppe! David Suzel Hanezò Noiosi!... (con un piccolo mazzolino di viole mammole (come sopra) Hanezò D’amor dovrete voi pur soffrir! in mano si avanza verso la tavola con gli occhi Dei campi è un fior! Udite il violino. (esce dalla terrazza) bassi, tutta vergognosa) Son pochi fiori, povere viole, Fritz Fritz son l’alito d’aprile E babbo come va, povero vecchio? (guardando Suzel) dal profumo gentile; Perché piangi, perché? ed è per voi che le ho rapite al sole... 8 9 Suzel Beppe Suzel Ma chi nel petto ha un’anima, (timidamente) Laceri, miseri, tanti bambini Grazie, vi servirò. chi crede in Dio, che disse: Mi commuove la musica... languiano qua, “Getta nel fuoco l’albero Scusatemi. senza mamma quei poverini Fritz che senza frutti visse”. facean pietà. Ringrazio te Chi preferisce al vivere Fritz Era uno strazio! Quando, amoroso, dei vaghissimi fior. randagio e senza amor, (sottovoce) per essi stringersi un cor sentì, (Suzel fa un inchino ed esce) una famiglia, un placido Di che?... fu il nostro amico quel generoso nido che allieti il cor, Se commuove anche me! che li nutrì. Hanezò vi deve disprezzar, Come s’inchina! deve chiamarvi piante da bruciar! Hanezò Fritz (ascoltando la musica) (con dispetto) Beppe Beppe Oh, quanto è bella! La vuoi finir? Ha nello sguardo amor... Il suo sermone è splendido! Federico David, Hanezò e Federico Federico Federico Silenzio!... taci. Oh, canta, seguita, lascialo dir! Quanto è gentil! Ma predica al deserto... Fritz Beppe David Fritz Che dolci note! Preso dal turbine d’una bufera, A me sussurra il core: Oh! grida, strilla, arrabbiati! persi il cammino; bisogna farne subito David ansante, gelido, sfinito, a sera la più vaga sposina David Paiono baci! caddi supino. di tutta Alsazia! (a Fritz) (La musica cessa. Tutti si alzano. Fritz corre Scendea la morte! Quando, amoroso, Eppure... io ne son certo, verso la terrazza e s’incontra con Beppe) un braccio valido mi sollevò: Fritz noi presto accompagnar fu il nostro amico quel generoso Ma Suzel è bambina. ti dovremo all’altar. che mi salvò! Scena quarta David Fritz Beppe e i precedenti. David, Hanezò e Federico Presto, vi giuro, io la mariterò. All’altare? Viva lo zingaro! Evviva! Bravo! Beppe Fritz David Salute, amico Fritz! Fritz Che pazzo! Ne dubiti? (celiando) Lo affermo e ci scommetto! Fritz D’esser sì grande io non pensavo! Hanezò (abbracciandolo) Oh, tu vaneggi... Beppe Ah! n’ero certo Caterina Oh, che bel matto! che saresti venuto... (rientrando ed appressandosi a Suzel) David Suzel, fermo alla porta è il biroccino.,. lo so quel che mi fo! Hanezò Beppe Stolido! Amico, avrei sofferto Suzel Fritz di non farti per oggi il mio saluto... (alzandosi rapidamente) Va’ alla malora Fritz Sì, che è tardi! tu, le tue femmine, La tua scommessa accetto: Fritz e chi le adora! giuoco la vigna mia di Clairefontaine! Beppe, siediti qua..
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